Giugno 2018
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LIVORNOnonstop<br />
4<br />
cinema<br />
Una schiera degli attori più famosi del mondo<br />
che hanno parlato ...livornese<br />
Clark Gable (1901 - 1960) Henry Fonda (1905 - 1982) John Wayne (1907 - 1979) Frank Sinatra (1915 - 1998)<br />
Gregory Peck (1916 - 2003) Glen Ford (1916 - 2006) Marlon Brando (1924 - 2004) Jerry Lewis (1926 - 2017)<br />
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una recitazione con forti<br />
accenti americani.<br />
Successivamente, la stessa<br />
Metro nel 1930 fece doppiare<br />
nei suoi studi di Culver<br />
City i film “La sivigliana” di<br />
Charles Brabin e “Trader<br />
Horn” diretto da W.S. Van<br />
Dyke e nel 1931 per non perdere<br />
la distribuzione in Italia,<br />
con la direzione di Carlo Boeuf<br />
intensificò la pratica del<br />
doppiaggio con gli attori<br />
Augustoe Rosina Galli, Argentina<br />
Ferraù, la cantante<br />
Milly e Francesca Braggiotti.<br />
Anche la 20th Century Fox,<br />
visto il successo della Metro,<br />
ingaggiò Alberto Valentino, il<br />
fratello del divo Rodolfo,<br />
come dialoghista, l’attore<br />
caratterista Frank Puglia<br />
come direttore di doppiaggio,<br />
e Franco Corsaro come primo<br />
doppiatore.<br />
Il primo film ad essere doppiato<br />
dalla Fox fu nel<br />
1931 “Tu che mi accusi” di<br />
Victor Fleming, doppiatori<br />
Franco Corsaro, Luisa Caselotti,<br />
Agostino Borgato e Guido<br />
Trento.<br />
La Paramount recuperò il<br />
tempo perso, mettendo su<br />
uno stabilimento centrale in<br />
Francia, a Joinville-le-Pont,<br />
dove poter convocare attori<br />
provenienti da ogni Paese<br />
europeo, Italia compresa, a<br />
doppiare le edizioni europee<br />
dei propri film. I primi film<br />
ad essere doppiati in questi<br />
studi sono “Il dottor Jekyll”<br />
di Rouben Mamoulian, con<br />
Fredric March doppiato da<br />
Olinto Cristina, e “Il segno<br />
della croce” di Cecil B. De-<br />
Mille, sempre con protagonista<br />
March, doppiato da Franco<br />
Schirato.<br />
Si arriva così al 1932, anno<br />
in cui un regio decreto-legge<br />
disponeva che un film straniero<br />
doppiato all’esterno del<br />
Regno non poteva essere proiettato<br />
nelle sale italiane. Il monopolio<br />
di produzione e distribuzione<br />
cinematografica era<br />
della Cines-Pittaluga, con a<br />
capo Emilio Cecchi e direttore<br />
Mario Almirante, che nell’estate<br />
del 1932 aprì a Roma<br />
il primo stabilimento di doppiaggio<br />
italiano; il primo film<br />
ad essere doppiato fu “A me<br />
la libertà!” di René Clair, dove<br />
si possono riconoscere le<br />
voci di Gino Cervi e Corrado<br />
Racca.<br />
La strada era ormai aperta:<br />
nello stesso periodo nacquero<br />
altre case di doppiaggio,<br />
come la Fotovox, fondata dall’ingegner<br />
Gentilini e diretta<br />
da Franco Schirato, l’Itala<br />
Acustica diretta da Vincenzo<br />
Sorelli, e la Fono Roma, fondata<br />
dall’ingegner Salvatore<br />
Persichetti, che diventò lo stabilimento<br />
primario nel settore<br />
grazie alla 20th Century Fox,<br />
alla Paramount e alla Warner<br />
Bros che le affidarono le edizioni<br />
italiane dei propri film.<br />
La Metro-Golden-Mayer invece<br />
aprì un proprio stabilimento,<br />
sempre a Roma, dove<br />
vennero doppiati “Il campione”<br />
di King Vidor e “Ingratitudine”<br />
di Clarence Brown,<br />
definiti dalla critica italiana i<br />
migliori doppiaggi mai sentiti<br />
fino a quel momento.<br />
Con la nascita delle case di<br />
doppiaggio si costituirono anche<br />
le prime cooperative di<br />
doppiatori, che si ritrovarono<br />
a gestire una mole impressionante<br />
di lavoro, dato che<br />
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