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2008 con un attivo di 1,5 m<strong>il</strong>iardi di euro,<br />
ma <strong>il</strong> risultato è però <strong>in</strong>feriore di due terzi<br />
a quello dell’anno precedente.<br />
Nulla di positivo registra <strong>in</strong>vece la Swiss Re,<br />
che ha accusato maggiormente <strong>il</strong> colpo, con<br />
un passivo di ben 864 m<strong>il</strong>ioni di franchi<br />
svizzeri. Ma nonostante l’anno orrib<strong>il</strong>e<br />
2008, entrambe le società tedesche hanno<br />
già potuto registrare la ripresa nel primo<br />
quadrimestre 2009. Certo si tratta di ut<strong>il</strong>i<br />
<strong>in</strong>feriori a quelli del passato, ma comunque<br />
permettono di guardare avanti con più<br />
fiducia . Il risultato migliore al momento<br />
lo segnala la Hannover Rück con un <strong>in</strong>cremento<br />
del 43% rispetto all’ultimo quadrimestre<br />
del 2008; la Münchner Rück, <strong>in</strong>vece,<br />
si sta riprendendo più lentamente: l’ut<strong>il</strong>e<br />
prima della tassazione per <strong>il</strong> periodo esam<strong>in</strong>ato<br />
ammonta a 420 m<strong>il</strong>ioni di euro, mentre<br />
quello dell’ultimo quadrimestre si attestava<br />
a 777 m<strong>il</strong>ioni di euro. Così è soprattutto<br />
W<strong>il</strong>helm Zeller a mostrarsi ottimista<br />
- nonostante non abbia ancora reso pubblico<br />
<strong>il</strong> danno subito dalla sua società per le<br />
perdite causate dal portafoglio di derivati<br />
acquistati dall’americana AIG - e parla di<br />
una rendita di capitale attorno al 15% e un<br />
ut<strong>il</strong>e per azioni tra i 4,75 e i 5,25 euro. Un<br />
traguardo possib<strong>il</strong>e anche grazie alla vendita<br />
quasi totale del portafoglio di azioni<br />
quotate <strong>in</strong> Borsa. Sia Münchner Rück che<br />
Hannover Rück hanno deciso ora seguire<br />
una politica di <strong>in</strong>vestimenti più cauta, meno<br />
orientata alla massimizzazione a breve tempo<br />
dei profitti, ma che <strong>in</strong> compenso non le<br />
esporrà più così pericolosamente alla volat<strong>il</strong>ità<br />
del mercato azionario. Pur avendo<br />
cambiato politica, resta più cauto nell’esprimere<br />
ottimismo <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e f<strong>in</strong>anziario<br />
della Münchner Rück Jörg Schneider <strong>il</strong> quale,<br />
nonostante la risalita del titolo nella Borsa<br />
di Francoforte, preferisce non parlare del<br />
futuro. A suo avviso non è <strong>in</strong>fatti ancora<br />
possib<strong>il</strong>e dire se <strong>il</strong> fondo della crisi sia stato<br />
veramente già raggiunto, e soprattutto,<br />
quanto toccherà stare su questo fondo. La<br />
società bavarese ha, <strong>in</strong>fatti, registrato nel<br />
primo quadrimestre perdite azionarie pari a<br />
547 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />
Nonostante i chiari di luna però ci sono<br />
anche motivi, due per la precisione, per<br />
guardare alla débacle f<strong>in</strong>anziaria come<br />
un’opportunità per <strong>il</strong> settore delle riassicurazioni.<br />
Almeno questo pensa Zeller. Il primo<br />
è più volat<strong>il</strong>e: a differenza dell’anno<br />
scorso, <strong>in</strong> questi primi quattro mesi dell’an-<br />
no, la sua società non si è trovata a dover<br />
coprire danni di vasta entità (anche se la<br />
Hannover Rück ha dovuto comunque far<br />
fronte con 70 m<strong>il</strong>ioni di euro ai danni per<br />
una tempesta nel sud della Francia, così<br />
come gli <strong>in</strong>cendi <strong>in</strong> Australia richiederanno<br />
diverse dec<strong>in</strong>e di m<strong>il</strong>ioni). Ma è soprattutto<br />
<strong>il</strong> secondo motivo che sp<strong>in</strong>ge a guardare<br />
con più fiducia ai mesi che verranno.<br />
Il settore delle riassicurazioni conta su una<br />
crescente necessità da parte delle compagnie<br />
assicurative “dirette” di stipulare polizze<br />
per tutelarsi dai rischi della crisi f<strong>in</strong>anziaria.<br />
Gli assicuratori hanno perso molto<br />
capitale e devono ora, per ottemperare alle<br />
norme vigenti, tutelarsi maggiormente<br />
attraverso i riassicuratori. I prezzi <strong>in</strong> questo<br />
settore hanno dunque già <strong>in</strong>iziato a salire<br />
e non sono esclusi ulteriori aumenti. Hannover<br />
Rück parla di un <strong>in</strong>cremento percentuale<br />
a due cifre, che nei primi quattro<br />
mesi le ha permesso di mettere a libro un<br />
eccedenza di 216 m<strong>il</strong>ioni di euro, grazie<br />
soprattutto alle riassicurazioni nel campo<br />
dei crediti e delle cauzioni. Ma anche nel<br />
settore delle catastrofi naturali, così comunica<br />
la Münchner Rück, si registra una<br />
disponib<strong>il</strong>ità ad accettare premi più alti, una<br />
disponib<strong>il</strong>ità manifestata soprattutto da<br />
Giappone e Stati Uniti. Un aumento, queste<br />
le <strong>in</strong>dicazioni che arrivano dal quartier<br />
generale di Monaco di Baviera, che potrebbe<br />
arrivare attorno al 25%.<br />
Tassi assicurativi al rialzo nel 2009<br />
Secondo i Lloyd’s di Londra siamo di fronte<br />
al primo periodo, dal 2004 ad oggi, di<br />
rialzo significativo dei tassi assicurativi. Un<br />
trend già <strong>in</strong>iziato e che durerà almeno per<br />
tutto <strong>il</strong> 2009, anche se al momento è diffic<strong>il</strong>e<br />
quantificare la portata di questa corsa<br />
al rialzo. Richard Ward, chief executive officer<br />
dei Lloyd’s osserva che “stiamo assistendo<br />
a un movimento al rialzo complessivamente<br />
pari ad alcuni punti percentuali che<br />
non <strong>in</strong>teressano però tutte le l<strong>in</strong>ee”. La crescita<br />
è dovuta pr<strong>in</strong>cipalmente all’impennata<br />
relativa alle coperture assicurative<br />
per le l<strong>in</strong>ee aeree, per i manager degli istituti<br />
bancari sempre nell’occhio del ciclone<br />
e per gli eventi naturali. A questi fattori va<br />
aggiunto <strong>il</strong> perdurare della crisi dei mercati<br />
f<strong>in</strong>anziari che cont<strong>in</strong>ueranno ancora per<br />
tutto l’anno a restituire agli <strong>in</strong>vestitori scarsi<br />
risultati. Dopo la passata pesante stagione<br />
degli uragani e l’arrivo della recessione<br />
Brevi<br />
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