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Maggio > Giugno 2009<br />
Brevi<br />
38 Broker<br />
<strong>il</strong> 10% anche per la necessità di giungere ad<br />
un tariffario unico con la Nuova Tirrena,<br />
società recentemente acquisita dalla compagnia<br />
francese.<br />
Automob<strong>il</strong>isti italiani più virtuosi grazie<br />
al Tutor<br />
E’ meno <strong>in</strong>sidioso dell’Autovelox, ma certamente<br />
più implacab<strong>il</strong>e nel colpire chi viaggia<br />
oltre i limiti di velocità <strong>in</strong> autostrada. Il<br />
Tutor si sta <strong>in</strong>fatti rivelando un ottimo dissuasore<br />
per l’alta velocità e sta contribuendo<br />
a ridurre <strong>il</strong> numero di <strong>in</strong>cidenti mortali.<br />
Lo rivelano gli ultimi dati sulle multe<br />
emesse. Sono state 168m<strong>il</strong>a dall’<strong>in</strong>izio del<br />
2009 ad apr<strong>il</strong>e. Se l’andamento dovesse<br />
rimanere tale, a f<strong>in</strong>e anno si supererebbe <strong>il</strong><br />
mezzo m<strong>il</strong>ione di verbali. Un netto aumento<br />
rispetto ai 419.084 verbali del 2008, già<br />
superiori ai 137.000 del 2007 e agli 11.050<br />
del 2006. Il Tutor è un’apparecchiatura<br />
complessa computerizzata, formata da sensori<br />
montati nell’asfalto, che al passaggio<br />
dell’auto fanno scattare le telecamere <strong>in</strong><br />
grado di r<strong>il</strong>evare violazioni del limite medio<br />
di 130 ch<strong>il</strong>ometri orari. Concausa pr<strong>in</strong>cipale<br />
dei decessi <strong>in</strong> autostrada: sei <strong>in</strong>cidenti<br />
mortali su dieci avvengono ad alta velocità.<br />
Dal 2006 a oggi <strong>il</strong> Tutor è stato <strong>in</strong>stallato<br />
su 2.093 ch<strong>il</strong>ometri della rete Autostrade<br />
per l’Italia che entro <strong>il</strong> 2009 diventeranno<br />
2.500, per un totale di 237 portali. E<br />
<strong>in</strong> quei tratti gli <strong>in</strong>cidenti mortali si sono<br />
ridotti del 50%. Quelli con feriti sono<br />
dim<strong>in</strong>uiti di un quarto. E sono scesi anche<br />
quelli senza feriti, meno tragici, ma altrettanto<br />
deleteri per gli altri automob<strong>il</strong>isti<br />
costretti a subire lunghe code e <strong>in</strong>colonnamenti.<br />
Complessivamente, si registra <strong>il</strong><br />
22% <strong>in</strong> meno di <strong>in</strong>cidenti.<br />
Spiega Massimo Sch<strong>in</strong>tu, segretario generale<br />
Aiscat (Associazione italiana società<br />
concessionarie e trafori): “L’effetto importante<br />
del Tutor è <strong>il</strong> riord<strong>in</strong>o del traffico.<br />
Dim<strong>in</strong>uendo gli <strong>in</strong>cidenti dim<strong>in</strong>uiscono<br />
anche le strozzature del flusso. E qu<strong>in</strong>di le<br />
code. In più dà la sensazione di una presenza<br />
cont<strong>in</strong>ua del controllo e questo <strong>in</strong>fluisce<br />
sul comportamento di guida, più attento<br />
alle regole”. Che <strong>in</strong> molti casi i guidatori<br />
italiani <strong>in</strong>frangono per semplice non<br />
conoscenza. E’ quanto emerge da<br />
un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e commissionata da Direct L<strong>in</strong>e,<br />
che dimostra ad esempio come le rotatorie<br />
costituiscano ancora un mistero per una<br />
buona fetta di italiani. Preoccupante è anche<br />
<strong>il</strong> dato sui limiti di velocità: <strong>il</strong> 17% non<br />
conosce <strong>il</strong> limite urbano dei 50 km orari e<br />
quello autostradale dei 130. L’11% <strong>in</strong>oltre<br />
ritiene possib<strong>il</strong>e effettuare un sorpasso di<br />
un’auto ritenuta troppo lenta e <strong>il</strong> 2% di<br />
una colonna di veicoli fermi o addirittura<br />
di un’auto già <strong>in</strong> fase di sorpasso. Inf<strong>in</strong>e<br />
l’11% non conosce <strong>il</strong> saldo dei propri punti<br />
patente e <strong>il</strong> 42% non è al corrente delle<br />
modalità per verificarlo.<br />
Genertel prima compagnia diretta nel<br />
2008<br />
Genertel rafforza la propria posizione tra<br />
le assicurazioni dirette <strong>in</strong> Italia: secondo i<br />
dati di mercato del 2008, diffusi dall’Ania,<br />
la compagnia on-l<strong>in</strong>e del Gruppo Generali<br />
ha <strong>in</strong>fatti una quota di mercato del 25,3%.<br />
Un settore, quello del mercato diretto, cresciuto<br />
solo dello 0,4% nel corso del 2008:<br />
le polizze auto nel loro complesso se la sono<br />
vista peggio, facendo registrare un -3%.<br />
La raccolta di Genertel è arrivata nel 2008<br />
a 267 m<strong>il</strong>ioni di euro (+0,6%) per un totale<br />
di 733m<strong>il</strong>a contratti <strong>in</strong> portafoglio: 1,2<br />
m<strong>il</strong>ioni i nuovi preventivi, per <strong>il</strong> 75% erogati<br />
via <strong>in</strong>ternet. I rami diversi dall’RC<br />
auto sono cresciuti f<strong>in</strong>o al 19% del totale<br />
dei premi, con un +22% delle polizze<br />
casa. Il 2008 ha visto anche <strong>il</strong> lancio di<br />
prodotti dedicati a target specifici, come<br />
Genertel Donna, riservata alle automob<strong>il</strong>iste,<br />
e Genertel Slow Cost, pensata per i<br />
guidatori più virtuosi. Alle spalle di<br />
Genertel, per quota di mercato, si attestano<br />
Direct L<strong>in</strong>e (24,5%) e GenialLloyd<br />
(21,3%), seguite da L<strong>in</strong>ear (15,68%) e<br />
Zurich Connect (10,89%). Percentuali<br />
ancora marg<strong>in</strong>ali per Dialogo (2%) e la<br />
neonata Quixa (0,33%).