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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />
#3DCHARITY<br />
Cenando<br />
sotto<br />
un cielo<br />
diverso<br />
per i<br />
bambini<br />
Alfonsina Longobardi e Francesco Albanese sono a lavoro<br />
per la prossima edizione del gala che unirà food e arte<br />
e che aiuterà ad acquistare un ecografo indispensabile<br />
per l’ospedale Santabono di Napoli<br />
DI GABRIELLA GALBIATI<br />
Alfonsina Longobardi, psicologa e foodevent<br />
manager di “Cenare sotto un cielo diverso”, ci<br />
racconta della sua iniziativa arrivata alla settima<br />
edizione. Per 12 anni ha avuto un ristorante, dove<br />
organizzava anche laboratori di cucina e di arte con<br />
i ragazzi schizofrenici. «Quest’esperienza è nata per<br />
gioco – comincia Alfonsina – coinvolgendo un figlio<br />
di amici con patologia di schizofrenia, a cui il medico<br />
che lo seguiva cominciò a diminuirgli i medicinali e<br />
chiese ai genitori che cosa stesse facendo. Loro gli<br />
spiegarono il tipo di attività che stava svolgendo nei<br />
fine settimana. Spinta così dai genitori del ragazzo,<br />
decisi di creare l’associazione “Tra cielo e mare” e<br />
aprii i laboratori ad altri sei giovani con patologie<br />
forti. Poco dopo pensai ad un evento di beneficenza<br />
che unisse la passione del food con il disagio sociale.<br />
Chiamai subito degli amici chef e organizzammo la<br />
prima edizione di “Cenando sotto un cielo diverso” al<br />
Castello di Lettere, che all’epoca non era ristrutturato<br />
come oggi. Parteciparono 13 chef con i ragazzi che<br />
gli davano una mano ed arrivarono inaspettatamente<br />
400-500 persone. Per la terza edizione, abbiamo creato<br />
la versione on the road per i comuni limitrofi, che<br />
vedendo il successo avuto a Lettere, ci chiamarono per<br />
92<br />
#3D MAGAZINE
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