PALEOBESTIARI FANTASTICI
Catalogo della mostra PALEOBESTIARI FANTASTICI, Collezione di Geologia Museo Giovanni Capellini a Bologna 11 maggio - 30 giugno 2019.
Catalogo della mostra PALEOBESTIARI FANTASTICI, Collezione di Geologia Museo Giovanni Capellini a Bologna 11 maggio - 30 giugno 2019.
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SALIOSAURUS CORNIGER<br />
(c.a. 200-120 milioni di anni fa)<br />
A inizio Novecento alcune ossa di S. corniger furono classificate erroneamente come<br />
appartenenti ad una specie arcaica di ratite Paleognate, per la conformazione di zampe<br />
anteriori, degli artigli e dei ritrovamenti esclusivamente australi. Nuovi fossili rinvenuti in<br />
Germania e nel Montana accertarono che il Saliosauro in realtà fa parte dei dinosauri<br />
teropodi piumati, in particolare dalla famiglia Dromaeosauridae. La somiglianza ai<br />
Paleognati sarebbe solo una convergenza adattativa. Dalla conformazione ossea si<br />
suppone che il S. fosse incapace di volare. Si muoveva rapidamente a grandi balzi, gli<br />
artigli sia anteriori sia posteriori garantivano la possibilità di saltare da un albero all’altro<br />
all’interno delle foreste (da cui il nome latino Saliosaurus, “lucertola che fa salti”). Un<br />
esemplare eccezionalmente fossilizzato nel calcari di Sonlhofen ha permesso di osservare<br />
la caratteristica più insolita di questa specie: lo sviluppo di una siringe simile a quella degli<br />
uccelli nella trachea, che non correva dritta ma formava delle spirali come in un Corno<br />
francese (da cui “corniger”), il cui suono deve essere molto simile al verso del S. Varie<br />
membrane timpaniformi potevano regolare l’intensità dei vocalizzi. Il S. corniger poteva<br />
raggiungere i tre metri di altezza. È l’unico teropode privo di denti, caratteristica che<br />
probabilmente ha condotto la specie all’estinzione.<br />
CURIOSITA’: a Gotland, un cranio perfettamente conservato di S. corniger fu usato<br />
durante tutta l’epoca vichinga per riti di divinazione. Custodito nel museo locale, fu<br />
razziato dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale, su espressa richiesta<br />
di Adolf Hitler. Non si conosce la sua attuale collocazione.<br />
Malphas XXXIX, acrilico e foglia oro su tavola, 73x113