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by Chiara Musino
IO SONO L’ITALIA
FRA I CAPRICCI DEGLI DEI E LA STORIA DELL’UOMO
Le qualità spesso si misurano con i primati, con le competizioni. Se giocassimo su questo
campo basterebbe snocciolare una serie infinita di numeri ed esibire le nostre tante
medaglie, ma i brividi che fanno vivere il cuore vanno ben oltre tutto questo.
Oggi vi voglio parlare dell’Italia, del nostro Belpaese ora provato da una battaglia contro
qualcosa che non si vede, con il desiderio di combattere la paura rendendo omaggio ad
una Bellezza che trascende ciò che è visibile agli occhi e che è e sarà sempre la nostra
forza.
È come se fosse il forziere dove gli dei scelsero di custodire i loro tesori e in cui gli uomini,
dalla notte dei tempi, lasciarono i segni della loro vita. Gli dei come abili artisti che dipinsero
su uno stivale di terra in mezzo al mare tutti i disegni ispirati dalla loro capricciosa fantasia,
gli uomini che, come una stella che nasce e muore, edificarono monumenti, borghi e città,
e scrissero pagine di storia indelebili trovando così la loro immortalità. Per questo l’Italia è
un’opera d’arte, talmente varia e multisfaccettata da essere un piccolo mondo non sempre
perfetto, non sempre coerente, ma sempre vivo.
Accarezzando con le dita le pagine di un libro antico, sembra ancora di vedere l’aquila di
Roma aleggiare sulle nostre terre per portare ovunque la grandezza dei Cesari: il tintinnio
pesante delle armature dei centurioni avanza insieme all’incedere inesorabile delle legioni
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