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pescatore promesso sposo si diresse verso oriente con la sua barca e lì, in mezzo al
blu, udì il canto tentatore delle sirene. L’uomo riuscì a resistere alle loro melodie e la
regina di quelle creature marine, rimasta affascinata da tanta fedeltà, volle fargli un regalo
da portare alla sua sposa: colpì con la coda il fianco della nave e dalla schiuma del
mare si creò un velo nuziale bellissimo. Il giorno delle nozze il pescatore diede il prezioso
dono alla sua fidanzata che fu talmente invidiata dalle altre ragazze del paese che esse
fecero di tutto per imitare il merletto del velo, munite di ago e filo sempre più sottili. Dalla
sua nascita nel 1500 in poi, l’arte delle merlettaie ha conquistato fama tra le famiglie più
di spicco in Europa, tanto che oggi il merletto di Burano è fra i più rinomati al mondo e
visitando l’isola è facile imbattersi in anziane signore dedite a questa lavorazione oltre che
in botteghe ed atelier.
Un’altra cosa è facile, passeggiando per le calli di Murano e Burano: è facile innamorarsi
di ciò che vediamo intorno, ma ancor più di quello che andiamo a scoprire, cercando
la storia negli occhi della gente, nei racconti locali, perché quando si parla di mare
difficilmente è poco ciò che c’è da dire. Perché, come in ogni amore, sia in quelli che
durano un giorno che in quelli che parlano di eternità, è necessario perdersi almeno un
po’ per trovare ciò che stiamo cercando.
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