BELLA VITA - BACK TO THE FUTURE
Contemporaneamente, in sottofondo, una canzone di DEN HARROW (Maddesire) mi riportò con la memoria a quel fantastico decennio. Erano anni scanzonati, colorati, incoscienti... gli Ottanta ebbero in un certo senso il compito di far dimenticare le difficoltà del decennio precedente. Non furono soltanto rose e fiori, ma di certo segnarono un’epoca di fiducia nel futuro e grande spensieratezza. È il decennio della tecnologia, dell’esagerazione e del narcisismo. Quel decennio fu veramente un punto di mezzo, un giro di boa, un tutto nuovo negli usi e nei costumi, come se qualcuno avesse aperto le finestre sul mondo, che in parte stava già ulteriormente cambiando, per dare una rinfrescata alle stanze della nostra esistenza .(...) Cosa resterà degli Anni 80 se lo chiese ai tempi il buon Raf... poi lui, Mr. Den Harrow, 1986 l'idolo delle ragazze con la spensieratezza tipica dei ragazzi dell'epoca che ci ha fatto sognare e ballare al ritmo della sua hit ... MAD DESIRE ...
Contemporaneamente, in sottofondo, una canzone di DEN HARROW (Maddesire) mi riportò con la memoria a quel fantastico decennio. Erano anni scanzonati, colorati, incoscienti... gli Ottanta ebbero in un certo senso il compito di far dimenticare le difficoltà del decennio precedente. Non furono
soltanto rose e fiori, ma di certo segnarono un’epoca di fiducia nel futuro e grande spensieratezza. È il decennio della tecnologia, dell’esagerazione e del narcisismo. Quel decennio fu veramente un punto di mezzo, un giro di boa, un tutto nuovo negli usi e nei costumi, come se qualcuno avesse aperto le finestre sul mondo, che in parte stava già ulteriormente cambiando, per dare una rinfrescata alle stanze della nostra esistenza .(...) Cosa resterà degli Anni 80 se lo chiese ai tempi il buon Raf... poi lui, Mr. Den Harrow, 1986 l'idolo delle ragazze con la spensieratezza tipica dei ragazzi dell'epoca che ci ha fatto sognare e ballare al ritmo della sua hit ... MAD DESIRE ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
nel futuro e grande spensieratezza. È il decennio della tecnologia,
dell’esagerazione e del narcisismo. Quel decennio fu veramente un
punto di mezzo, un giro di boa, un tutto nuovo negli usi e nei
costumi, come se qualcuno avesse aperto le finestre sul mondo,
che in parte stava già ulteriormente cambiando, per dare una
rinfrescata alle stanze della nostra esistenza. Nacquero internet,
alla fine degli anni Ottanta i computer in rete erano più o meno
centomila, ed il cellulare: il primo modello, dall’esorbitante costo di
quattromila dollari. Da quel momento in poi, fu la pandemia. "Palla
al centro per Muller, ferma Scirea, Bergomi, Gentile, evviva è finita!
Campioni del mondo, Campioni del mondo, Campioni del mondo!».
Il telecronista Nando Martellini lo dice proprio tre volte,
sottolineando così a quante ammontano, con quel successo, le
vittorie iridate azzurre. La squadra del cittì Enzo Bearzot si
compone del capitano Dino Zoff, Fulvio Collovati, Gaetano Scirea,
Claudio Gentile, Antonio Cabrini, Gabriele Oriali, Giuseppe
Bergomi, Marco Tardelli, Bruno Conti, Francesco Graziani, Paolo
Rossi, Franco Causio, Alessandro Altobelli. L’11 luglio 1982 va in
scena la finale fra Germania Ovest e Italia, che si conclude con
l’indimenticabile 3 a 1. Indimenticabile. Anni che ho vissuto appieno
perchè rappresentavano la fase della mia maturità, essendo nato
nel 1954. Eppure gli Anni80 nacquero un po’ in “sordina”. E’ proprio
vero, come una canzone, un film oppure un breve frammento
televisivo d’epoca, che fa affiorare in ciascuno di noi ricordi e
sensazioni così piacevoli da essere ancora vivi... basta poco per
ricondurci a quei momenti vissuti che hanno lasciato una traccia
indelebile del loro passaggio. Mi limito a dire quindi, che gli Anni80
sono stati unici, stupendi e irrepetibili. La cosa più bella era
quell'atmosfera perenne di magia e benessere che
contraddistingueva quel periodo. Soldi, carriera, look, aerobica,
spalle imbottite, top succinti, cotonature e gel sui capelli, tinte fluo.
Sono gli anni delle giacche esagerate e dei jeans a vita alta con il
maglione o la felpa infilati dentro, dei fuseaux, delle inguardabili
maglie a rete; capospalla cult è il bomber, d’ordinanza quello verde
con l’interno arancione –, mentre ai piedi sneaker e stivali da
cowboy vanno per la maggiore. Come l’abbigliamento, anche la
musica è scatenata, carica di spensieratezza e voglia di divertirsi.
Ne sono esempi leggeri e ironici (spesso più intriganti della mera
apparenza se ascoltati con spirito critico) Un’estate al mare di Giuni
Russo (1982, scritta da Franco Battiato), Vamos a la playa (1983) e
L’estate sta finendo (1985) dei Righeira. Nel 1988 sale alla ribalta
Jovanotti con È qui la festa?. I ritmi sono orecchiabili, i giovani
vogliono divertirsi e ballare. Così, giocando sul ritmo sempre
elevato, ce n’è per tutti. Qualche esempio. Arriva Vasco Rossi con
Bollicine (1983) e alcuni i cantanti scelgono la lingua inglese come
Raf (Self Control, 1983), Spagna (Easy Lady del 1986 e Call me
del 1987) o l’esplosiva Sabrina Salerno (Boys, 1987). Impossibile
non citare poi Rettore con lo ska Donatella (1981) e Kamikaze
rock’roll suicide (1982), Io ho te (1983). Ma c’è anche un aspetto
diverso della musica italiana di quel decennio. Vanno per la
maggiore gli impegnati come Fabrizio De André e i più romantici
come Antonello Venditti. Cosa resterà degli Anni 80 se lo chiese ai
tempi il buon Raf... poi lui, Mr. Den Harrow, 1986 l'idolo delle
ragazze con la spensieratezza tipica dei ragazzi dell'epoca che ci
ha fatto sognare e ballare al ritmo della sua hit Mad desire...
BB
the music is in my head
CaptainJACK live
on RADIO ONDA PICENA since 1986