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BELLA VITA - BACK TO THE FUTURE

Contemporaneamente, in sottofondo, una canzone di DEN HARROW (Maddesire) mi riportò con la memoria a quel fantastico decennio. Erano anni scanzonati, colorati, incoscienti... gli Ottanta ebbero in un certo senso il compito di far dimenticare le difficoltà del decennio precedente. Non furono soltanto rose e fiori, ma di certo segnarono un’epoca di fiducia nel futuro e grande spensieratezza. È il decennio della tecnologia, dell’esagerazione e del narcisismo. Quel decennio fu veramente un punto di mezzo, un giro di boa, un tutto nuovo negli usi e nei costumi, come se qualcuno avesse aperto le finestre sul mondo, che in parte stava già ulteriormente cambiando, per dare una rinfrescata alle stanze della nostra esistenza .(...) Cosa resterà degli Anni 80 se lo chiese ai tempi il buon Raf... poi lui, Mr. Den Harrow, 1986 l'idolo delle ragazze con la spensieratezza tipica dei ragazzi dell'epoca che ci ha fatto sognare e ballare al ritmo della sua hit ... MAD DESIRE ...

Contemporaneamente, in sottofondo, una canzone di DEN HARROW (Maddesire) mi riportò con la memoria a quel fantastico decennio. Erano anni scanzonati, colorati, incoscienti... gli Ottanta ebbero in un certo senso il compito di far dimenticare le difficoltà del decennio precedente. Non furono
soltanto rose e fiori, ma di certo segnarono un’epoca di fiducia nel futuro e grande spensieratezza. È il decennio della tecnologia, dell’esagerazione e del narcisismo. Quel decennio fu veramente un punto di mezzo, un giro di boa, un tutto nuovo negli usi e nei costumi, come se qualcuno avesse aperto le finestre sul mondo, che in parte stava già ulteriormente cambiando, per dare una rinfrescata alle stanze della nostra esistenza .(...) Cosa resterà degli Anni 80 se lo chiese ai tempi il buon Raf... poi lui, Mr. Den Harrow, 1986 l'idolo delle ragazze con la spensieratezza tipica dei ragazzi dell'epoca che ci ha fatto sognare e ballare al ritmo della sua hit ... MAD DESIRE ...

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Back

future

to the

the music is in my head

rubrica a cura

Bruno Romano Baldassarri

Non ho mai avuto

ritegno di dichiararmi

nostalgico, di un certo

passato. Se è stata la ragione

per cui ho nostalgia, una

ragione bella, perché non la

devo riproporre nei miei

ricordi, godendo di quella

bellezza ed avendo anche un

po’ di nostalgia. In questo

momento, dove tutti siamo un

po’ inquieti, perché non

cogliere il suggerimento del

passato per trovare motivo di

speranza.”

(da una intervista al regista Ermanno Olmi,

ospite a Rai Tre, 13 gennaio 2013)

PROLOGO

Contemporaneamente, in sottofondo,

una canzone di DEN HARROW (Mad

desire) mi riportò con la memoria a quel

fantastico decennio. Erano anni

scanzonati, colorati, incoscienti... gli

Ottanta ebbero in un certo senso il

compito di far dimenticare le difficoltà

del decennio precedente. Non furono

soltanto rose e fiori, ma di certo

segnarono un’epoca di fiducia nel (...)

singer

all'interno:

etra x

&deejay

producer

Dan Harrow (singer)

Top woman Deejay

and Vocalist (singer)

www.dimagazine.it 93

music fashion 2020

byCAPTAINJACK.it

ELLAVITA


nel futuro e grande spensieratezza. È il decennio della tecnologia,

dell’esagerazione e del narcisismo. Quel decennio fu veramente un

punto di mezzo, un giro di boa, un tutto nuovo negli usi e nei

costumi, come se qualcuno avesse aperto le finestre sul mondo,

che in parte stava già ulteriormente cambiando, per dare una

rinfrescata alle stanze della nostra esistenza. Nacquero internet,

alla fine degli anni Ottanta i computer in rete erano più o meno

centomila, ed il cellulare: il primo modello, dall’esorbitante costo di

quattromila dollari. Da quel momento in poi, fu la pandemia. "Palla

al centro per Muller, ferma Scirea, Bergomi, Gentile, evviva è finita!

Campioni del mondo, Campioni del mondo, Campioni del mondo!».

Il telecronista Nando Martellini lo dice proprio tre volte,

sottolineando così a quante ammontano, con quel successo, le

vittorie iridate azzurre. La squadra del cittì Enzo Bearzot si

compone del capitano Dino Zoff, Fulvio Collovati, Gaetano Scirea,

Claudio Gentile, Antonio Cabrini, Gabriele Oriali, Giuseppe

Bergomi, Marco Tardelli, Bruno Conti, Francesco Graziani, Paolo

Rossi, Franco Causio, Alessandro Altobelli. L’11 luglio 1982 va in

scena la finale fra Germania Ovest e Italia, che si conclude con

l’indimenticabile 3 a 1. Indimenticabile. Anni che ho vissuto appieno

perchè rappresentavano la fase della mia maturità, essendo nato

nel 1954. Eppure gli Anni80 nacquero un po’ in “sordina”. E’ proprio

vero, come una canzone, un film oppure un breve frammento

televisivo d’epoca, che fa affiorare in ciascuno di noi ricordi e

sensazioni così piacevoli da essere ancora vivi... basta poco per

ricondurci a quei momenti vissuti che hanno lasciato una traccia

indelebile del loro passaggio. Mi limito a dire quindi, che gli Anni80

sono stati unici, stupendi e irrepetibili. La cosa più bella era

quell'atmosfera perenne di magia e benessere che

contraddistingueva quel periodo. Soldi, carriera, look, aerobica,

spalle imbottite, top succinti, cotonature e gel sui capelli, tinte fluo.

Sono gli anni delle giacche esagerate e dei jeans a vita alta con il

maglione o la felpa infilati dentro, dei fuseaux, delle inguardabili

maglie a rete; capospalla cult è il bomber, d’ordinanza quello verde

con l’interno arancione –, mentre ai piedi sneaker e stivali da

cowboy vanno per la maggiore. Come l’abbigliamento, anche la

musica è scatenata, carica di spensieratezza e voglia di divertirsi.

Ne sono esempi leggeri e ironici (spesso più intriganti della mera

apparenza se ascoltati con spirito critico) Un’estate al mare di Giuni

Russo (1982, scritta da Franco Battiato), Vamos a la playa (1983) e

L’estate sta finendo (1985) dei Righeira. Nel 1988 sale alla ribalta

Jovanotti con È qui la festa?. I ritmi sono orecchiabili, i giovani

vogliono divertirsi e ballare. Così, giocando sul ritmo sempre

elevato, ce n’è per tutti. Qualche esempio. Arriva Vasco Rossi con

Bollicine (1983) e alcuni i cantanti scelgono la lingua inglese come

Raf (Self Control, 1983), Spagna (Easy Lady del 1986 e Call me

del 1987) o l’esplosiva Sabrina Salerno (Boys, 1987). Impossibile

non citare poi Rettore con lo ska Donatella (1981) e Kamikaze

rock’roll suicide (1982), Io ho te (1983). Ma c’è anche un aspetto

diverso della musica italiana di quel decennio. Vanno per la

maggiore gli impegnati come Fabrizio De André e i più romantici

come Antonello Venditti. Cosa resterà degli Anni 80 se lo chiese ai

tempi il buon Raf... poi lui, Mr. Den Harrow, 1986 l'idolo delle

ragazze con la spensieratezza tipica dei ragazzi dell'epoca che ci

ha fatto sognare e ballare al ritmo della sua hit Mad desire...

BB

the music is in my head

CaptainJACK live

on RADIO ONDA PICENA since 1986


ILMIOPIÙGRANDE

DESIDERIO?

EsserealFestivaldi

SANREMO

the music is in my head

Den Harrow, pseudonimo di Stefano Zandri (Nova

Milanese, 4 giugno 1962), è un modello e cantante

italiano. Zandri prestava il suo volto al progetto Den

Harrow, eseguendo i brani in playback sul palco e

nei videoclip, mentre la voce, dagli esordi fino al

1991 era fornita da altri cantanti, quali Chuck

Rolando, Silvio Pozzoli, Tom Hooker e Anthony

James. Tuttavia, per molto tempo la natura di questo

progetto non fu mai esplicitata, presentando Den

Harrow come un vero cantante. Per molti anni sono

circolate dicerie e polemiche relative al fatto che la

voce di Den Harrow non fosse quella reale di Zandri,

senza mai trovare conferme ufficiali; solo nel 2012

Zandri ha ammesso che i brani pubblicati prima del

1988 non erano cantati da lui (nell'intervista ci

spiegherà il perchè). Nonostante questo, tale

pseudonimo viene ancora usato per identificare il

solo Zandri nelle sue apparizioni pubbliche.

Secondo la biografia ufficiale diffusa all'epoca del

maggior successo, Den Harrow si sarebbe chiamato

Manuel Stefano Carry, nato il 4 giugno 1962 a

Boston, Massachusetts (USA) e trasferitosi all'età di

4 o 5 anni in Italia, questo avrebbe giustificato la sua

maggiore competenza linguistica in italiano rispetto

all'inglese. Come abbiamo visto Zandri è invece

italianissimo ma negli anni ottanta essere nato negli

Stati Uniti era considerato di maggiore attrattiva dal

mercato musicale di lingua inglese. A un certo punto

degli anni 80 Dan Harrow era popolare come

Madonna e i Duran Duran ed ancora oggi è uno dei

personaggi simbolo della italo disco di quell'epoca.

Atupertucon

Den Harrow

the interview

www.donnaimpresa.com


L'ho incontrato in discoteca per una lunghissima

chiacchierata in cui parliamo di tutto – ma

proprio tutto – quello che è accaduto in quel

periodo...

a cura di Bruno Baldassarri

THE INTERVIEW

Bene, eccoci qui Stefano, dopo tanto tempo…

Innanzi tutto sono molto contento di fare questa intervista con

te Bruno che sei il Direttore Marketing di Donna Impresa

Magazine e che ci conosciamo da un po' di anni… 85/ 86, se

non erro. Incominciamo una lunga storia Bruno, vedo di

sintetizzartela (sorride).

Da dove partiamo?

Partiamo dal 1980, a Milano, il mio desiderio era quello di

fare il ballerino non certo il cantante, per cui mi esibivo nelle

discoteche locali… ero un po' il “belloccio”, mi muovevo bene

per cui ero l'idolo delle ragazzine che erano sempre intorno a

me. In quel periodo frequentavo la discoteca più bella di

Milano, l'American Disaster. Ci andavo sia il sabato che la

domenica pomeriggio e in pista quando ballavo io si

formavano capannelli di gente a guardarmi. Ad un certo

punto provai anche a fare danza, perché era quello che

volevo veramente fare. Poi però le cose andarono in modo

diverso, perché all'American Disaster lavorava come dj

Roberto Turatti, che mi notò. Lui insieme a Chieregatti che

faceva il DJ in un'altra nota discoteca di Milano, mi proposero

di cantare un pezzo. In realtà non dovevo cantare: il brano

era già cantato da Chuck Rolando, all'epoca il cantante dei

Passengers, che poi divenne anche mio amico. Io mi sarei

dovuto occupare solo di “interpretarla” e presi la cosa sul

serio… non mi sono mai interessato di canto, non mi piaceva

cantare, e dunque non era un mio obiettivo la musica.

Però accettasti l'offerta. Si… accettai… ma essendo un

creativo, per me era più importante la parte artistica che la

performance. Per cui feci questo disco che andò molto bene al

quale sussegui A taste of Love ma solo con il terzo Mad Desire

riuscimmo a farci notare in Europa… pensa, vendemmo un

milione e mezzo di dischi. A quel punto, il nome, doveva anche

avere una faccia per cui i produttori decisero di provare con la

BB records che era la casa discografica più potente dell'epoca:

gestiva tutto il mercato italiano “più forte” con nomi come i

Ricchi e Poveri, Albano, Toto Cutugno ed anche nomi stranieri

rilevanti. Alla fine accadde che la voce fu affidata a Silvio

Pozzoli Ci presentammo da loro, gli piacque l'immagine ecc.

ecc. e registrammo Future Brain. Chuck Rolando, che aveva

cantato il primo ed il secondo successo, non potè più prestare

la sua voce perché il gruppo cui apparteneva non voleva che

cantasse per terzi, quindi la voce fu affidata a Silvio Pozzoli: un

gran cantante, un bravo ragazzo… uno dei coristi di Sanremo.

Il problema non era che io non sapessi cantare, sapevo

cantare, ma la mia pronuncia in inglese non era perfetta,

avrebbero avuto bisogno di più tempo per lavorare con me ed i

tempi invece erano molto stretti. Pensarono quindi a Tom

Hooker, un cantante oramai alla deriva professionalmente

nonostante avesse inciso una decina di brani, avesse fatto un

film, avesse fatto Sanremo, non riuscì a sfondare, non lo

www.dimagazine.it

Nella foto: Stefano Zandri in arte Den Harrow e sua moglie Daisy Scaramella


notarono molto e quindi pensarono a lui. Quando lo

chiamarono aveva già i biglietti in tasca per tornare in

America, perché la sua carriera in Italia era stata un

fallimento: aveva fatto qualche film e poi aveva finito

per andare a Sanremo sui pattini, vestito come Mork.

Andava in giro con una Vespa 50, dipinta a mano con

i colori dell’Ape Maia. Gli proposero 300 milioni di lire

all’anno per scrivere e dare la voce a Den Harrow, più

il 3% sulle vendite, la Siae e un milione e mezzo o

due milioni di lire sulle mie serate, il tutto con un patto

di non divulgazione. Alla fine era quello che lavorava

meno e guadagnava più di tutti: nel giro di un anno,

dal Vespino era passato ad avere la Ferrari, tutto

comprato con i soldi del progetto Den Harrow. E dopo

ha raccontato al mondo la storia che la voce non era

la mia! Pazzesco!

Accidenti, un bel business…

Gli promisero anche di “spingerlo”… tant’è che incise

anche dei singoli, fece Festivalbar ecc. ecc. ma non

ebbe successo… non che fosse un brutto ragazzo,

tutt’altro, era un bel ragazzo, ma non aveva presenza

scenica.. non sapeva stare sul palco… se avesse

fatto Beautiful avrebbe avuto certamente più

successo. Non aveva carisma e non piaceva alle

ragazzine. Tutto lì. Comunque, detto questo, Future

Brain fu un successo galattico, nel senso che vinsi

Festivalbar Giovani quell’anno, vinsi vota la voce, in

Germania, in Francia e in Spagna entra in classifica e

vinsi il mio primo disco d’0ro… all’epoca per vincere

un Disco d’Oro dovevi vendere almeno 500.000

copie… tanto che mi esibii anche all’ Opéra national

de Paris e lì ci entri solo se sei un big. Comunque la

storia con Tom Hooker andò avanti anche se c’erano

i primi malcontenti: avevo raggiunto una grandissima

popolarità ed a quel punto volevo cantare.

Quello della voce in prestito è un tema che ti ha

perseguitato.

È sempre stato pieno di cantanti con la voce prestata,

prima e dopo. Io non ho mai fatto i nomi perché non

sarebbe giusto, ma ne sono esistiti a decine anche

tra gli insospettabili. Io sapevo cantare, ma non

padroneggiavo la lingua e la pronuncia inglese e ai

tempi i dischi si facevano in catena di montaggio:

ogni mese serviva un singolo nuovo e come ti dicevo

poc’anzi, con me ci sarebbe voluto tempo… per il

business ero lento. Tom Hooker invece era perfetto:

era madrelingua inglese, scriveva i testi... con lui era

tutto molto più veloce. La verità è che loro non erano

lungimiranti, a loro interessava sfruttare il momento:

ero diventato una macchina da soldi. Facevo

trecento, quattrocento serate l’anno, guadagnavo 25

milioni di lire a sera… ero arrivato perfino ad avere

l’aereo personale… ma non per farmi stare più

comodo, ovviamente per farmi lavorare di più, per

farmi fare più serate. Dopo Future Brain comunque

scalai tutte le classifiche europee. In 5 anni divenni il

cantante più amato delle teenager, feci concerti dove

me la battevo ad armi pari con i Duran Duran,

Spandau Ballet, George Michael ecc tanto che

nell’88 arrivai secondo dopo George Michael in

Germania in una sorta di Grammy tedeschi e nell’89

vinsi l’Oro davanti a Michael jackson e sono stato

nella Top 5 dei cantanti più amati in Europa.

Comunque alla fine sei riuscito a cantare.

Sì, con BB records mi ero davvero arrabbiato… e

finalmente nel 1987 andai al Festivalbar presentando

“Born to love” che cantavo io e che è andato molto

bene sia in Italia che all’estero. Nel frattempo la disco

Music è andata a finire ed anche la mia stella si stava

spegnendo e quindi decisi di ritirarmi, anche perché a

me quest’ambiente non è mai piaciuto, non mi piace il

dietro le quinte, non mi piacciono le persone che

popolano il mondo della musica, tranne una ristretta

minoranza. E quindi per me non è stato un sacrificio:

avevo risparmiato abbastanza soldi per vivere tutta la

vita tranquillo. Abbiamo venduto 20 milioni di dischi

che tramutati in soldi e percentuali fanno miliardi.

Quando mi sono ritirato ho aperto una discoteca a

Milano: il The Club.. ed intanto mia mamma si

ammala e muore da lì a poco tempo. Con la morte di

mia madre scopro che il commercialista non mi

aveva mai pagato le tasse da lì a dieci anni. Sono

stato imbrogliato da una persona che era uno di

famiglia… era con noi spessissimo a pranzo, a cena,

ai miei compleanni, a natale, a Pasqua, questo per

dare l’idea di quanto io mi fidassi di lui.

E che cosa è accaduto poi?

E’ accaduto che mi hanno portato via tutto. Mi sono

ritrovato a trent’anni, senza un soldo, mia mamma

non c’era più ed allora decisi di andarmene dall’Italia,

talmente ero disgustato da quello che mi era

accaduto. Ero rassegnato, depresso. Decisi di

andare a Vivere a San Diego. Arrivai a San Diego alle

cinque di mattina, senza conoscere nessuno…non

sapevo quale fosse il mio destino. Con me solo gli

ultimi soldi: 10 milioni di lire. Lavorai per qualche

mese come Personal Trainer poi però mi resi conto

che avevo bisogno di un lavoro che mi garantisse

maggiori entrate se volevo continuare a vivere lì…

fisicamente non ero per nulla messo male, io mi sono

sempre allenato con i pesi, decisi allora di

intensificare i ritmi in palestra per raggiungere il

massimo della forma fisica e prestarmi allo

Striptease. Lo feci, a Las Vegas, dopo 6 mesi di

intenso allenamento dove diventai 98 Kg di muscoli.

Iniziai dunque a spogliarmi per lavoro in più cantavo

e ballavo, che era quello che avevo sempre fatto in

vita mia. Un vero e proprio show che ebbe molto

successo, tant’è che mi sono esibito negli Strip Club

più importanti di Las Vegas. Poi ho scritto anche un

libro ”Nani” che ha incassato 6 milioni di dollari… un

libro che è andato molto bene nel quale ho

raccontato tutta la mia vita. Come strip men

guadagnavo un sacco di soldi: mi esibivo fino a 5

volte al giorno. Dopo cinque anni torno in Italia e

vengo chiamato da Mediaset per prendere parte al

www.dimagazine.it


al programma “Meteore”, era il 1999… io cercai di

sfruttare la situazione a mio vantaggio, ed in effetti

chiesi in cambio la direzione artistica del programma

ed un ruolo fisso. E così è stato. Ho fatto più edizioni

di Meteore, e questo mi ha consentito di riportare in

Auge il mio personaggio.

Dopo l'uscita del tuo terzo LP Lies nel 1989 hai

realizzato alcuni singoli in Germania..

Sì, interrotto il rapporto di collaborazione con la

Baby Records ho fatto alcuni singoli poi la morte di

mia madre, il crack finanziario, il ritiro dalla scena

pubblica e la mia nuova vita a Las Vegas hanno

interrotto la mia produzione musicale. Nel 2000

pubblico l'album Back From The Future in cui sono

raccolte nuove versioni riarrangiate delle mie hit e

nel 2009 l'album 1982-2009 The Legend con

allegati un DVD con intervista autobiografica ed un

calendario in cui poso come modello. Intanto, negli

anni ho fatto diverse cose in Radio ed in TV: Nel

2001 partecipo alla trasmissione "La notte vola", una

gara musicale tra i brani più famosi degli anni

ottanta, nella quale ho anche presentato il mio

successo del 1985 Future Brain. nel 2005 conduco

la trasmissione radio Harrow su Match Music, in

onda su Sky per 10 puntate, nella quale intervisto

vecchie glorie musicali degli anni ottanta e novanta.

Nel 2006 ho partecipato al reality show italiano

L'isola dei famosi, prima come riserva, poi come

concorrente.

Parliamo del presente: chi è e che cosa fa

Stefano Zandri oggi?

Il presente, si è quello che mi interessa. Il passato è

passato. Vivo a Malaga, in Spagna da quattro anni,

anche perché le ultime cose fatte alle mie spalle mi

hanno traumatizzato moltissimo. Sono stato

accusato di cose che non ho commesso, e questo,

se sei una persona onesta, lo vivi male. Molto male.

Sono cose che traumatizzano, che deprimono.

Sono caduto in depressione per 2 anni, ho preso

farmaci… ed in effetti quando è uscito il libro dovevo

fare una serie di promozioni per Mondadori, la Casa

Editrice, come ad esempio firmare libri alle

presentazioni, cose che non ho fatto. Adesso sto

bene, sono ritornato in Italia, a Reggio, dove ho

casa, e sono tornato perché mi sto candidando al

Festival di Sanremo. Ho un autore che ha scritto un

brano bellissimo, una casa discografica molto forte.

L'autore si chiama Alberto Marzocchi, il mio

discografico si chiama Paolo Paltrinieri

amministratore della FONOPLAY ed è l'uomo che è

stato 25 anni Direttore Artistico di Mediaset. Un

uomo di poche parole ma concreto. Io sono stanco

di tante inutili parole…la vita è piena di persone che

ti riempiono di parole, di false promesse. Quello che

è importante sono i fatti. Ecco, Paolo Paltrinieri è un

uomo di fatti, non parole. Ed è questo che amo di

lui. Ho scelto che nella mia vita, oggi, voglio solo

persone come lui. Nessuna falsa promessa. Se Dio

Vuole…

Se Dio Vuole?

Se Dio Vuole… perché guarda che cosa è successo

con il Covid… ci ha distrutti psicologicamente ed

economicamente. Tanti appuntamenti importanti

sono stati rinviati.. speriamo che non accada anche

con il Festival, e speriamo che tutto si ripristini… ti

immagini fare un Festival di Sanremo senza

Orchestra, senza pubblico, senza ospitate? Per il

momento mi sono candidato: io ho un pezzo

fortissimo, una solida casa discografica… tra l'altro

canto in Italiano e sarebbe una mia personale

rivincita dimostrare a tutti che ho la voce, che so

cantare e non un “pupazzo” che non ha voce e non

sa cantare scelto solo per l'aspetto fisico. Questa è

la mia rivalsa, la mia grande occasione.

Dopo questa chiachierata a cuore aperto dove

Dan si è messo a nudo (metaforicamente) … per

la felicità mia … ma non per le innumerovoli fans

…. VOGLIO CHIUDERE CON UNA SUA

AFFERMAZIONE CHE MI HA DIVERTITO MOLTO

“ Quando ero giovane, ricco, bello e famoso … ero

infelice …. Oggi che sono povero, invecchiato e non

più famoso …. sono sempre infelice …. Dio

ridammi la mia gioventù !!!!!!…”


DONNA IMPRESA MAGAZINE

www.dimagazine.it


* ****

All'interno:

Sharon May Lin

Kelly Ray

Luciemme - Lucia Marano

Janine Facco - Janine voice

MoniKa Kiss

entertainment t op w omen


SHARON MAY LIN

SINGER & SONGWRITER

“ La musica è passione - La passione è musica”

Sharon May Linn ha alle spalle una carriera di cantante e autrice che l’ha portata a molte soddisfazioni

discografiche, soprattutto nell’ambito della house music e che raggiungono una notorietà internazionale,

collaborando con moltissimi produttori di alto livello. Può sembrare che abbia cercato il successo nel

mondo della musica, ma in realtà il suo più grande contributo è sempre stato la passione: una grande

passione per la musica di tutti i tipi. Ha accumulato un'esperienza incredibile negli studi di registrazione e

ha acquisito molte collaborazioni grazie alla sua capacità di scrivere e registrare in un tempo molto veloce.

Interprete elegante e sofisticato e performer carismatica dal vivo. Nel 1996 affronta la scena della musica

house e inizia la sua esperienza come vocalist freestyle. Dopo aver ottenuto alcuni successi mondiali come

Destination Calabria e Lil 'Love, si esibisce oggi come ospite speciale di intrattenimento in un gran

numero di club in tutto il mondo con uno spettacolo strepitoso grazie a un numero enorme di progetti

propri. Dal 2008 Sharon è diventata la voce solista dello storico gruppo FPI Project, il made in Italy house

Il motto di Sharon

oldschool che tuttora richiama grandi folle nei vari festival di musica elettronica, soprattutto in UK.

Ricordiamo brani come Destination Calabria , Shallow Waters e Little Love, di risalto nella sua

discografia . È di freschissima uscita il remix 2020 di Little Love (https://www.beatport.com/track/little-lovepres-lil-love-teo-mandrelli-extended-remix/14111702).

Parallelamente Sharon ha portato avanti una

carriera di cantante con molte live performances, sia come vocalist nei club che come cantante con

molteplici formazioni musicali, toccando generi svariati, dal jazz al soul, al pop-rock, al acid-jazz al funky.

La grande novità è un progetto in lavorazione di un album totalmente scritto e cantato da Sharon in

collaborazione con il musicista-produttore Mike Generale e che sarà nel genere pop-nu soul. In realtà è un

progetto che è stato ripreso dopo ben 25 anni con grandi aspettative! Presto in uscita il primo brano in

forma audio-video con etichetta E-Nuff. Il sogno nel cassetto di Sharon? Un locale tutto suo su una

spiaggia, dove non ci sia mai l'inverno e dove vivere della sua seconda passione che è la cucina.


KELLY REY è di origini piemontesi ma le piace molto ricordare le sue discendenze argentine. Il percorso

formativo di Kelly Rey è stato molto variegato, questo si percepisce molto nella sua voce che ha

sfumature e un'impronta che nel crescendo dei brani assume similitudini Black che vengono ampliate

dalla sua potenza vocale in quanto Soprano. Le sue espressioni spaziano dal Rep all'Rnb alla Dance

grazie proprio a questa sua elasticità tecnica che deriva da un percorso di intenso studio e

perfezionamento. Dopo anni di collaborazioni con diversi producer e etichette kelly Rey sta ora

costruendo un suo piccolo studio di produzione, che a breve dovrebbe diventare attivo a tutti gli effetti. Il

mondo musicale di oggi è un mondo difficile e complesso, per lei ancora di più essendo anche il proprio

manager ed avendo disponibilità economiche limitate. E' però convinta che con molto impegno ce la farà

ad emergere dalla moltitudine.

PROGETTI FUTURI

Essere indipendente a tutti gli effetti per poter creare sempre nuove emozioni musicali in modo

autonomo. Sogni nel Cassetto per quando sarà troppo vecchia per fare la cantante Aprire uno studio

attrezzato per poter accogliere ragazzi stranieri con talento musicale e sviluppare insieme a loro nuove

sonorità - mix tra i diversi stili etnici. Avere così una vera stazione di produzione con al suo interno una

radio per trasmettere i brani che lì vengono composti.

CANTANTE SOPRANO

di coloritura POP dance

& soul

KELLY REY


LUCIEMME

SINGER & SONGWRITER

Lucia Murano, in arte Luciemme, nasce a Milano il 20/02/1977. Cantante Pop. Da bambina all'età di sei

anni partecipa allo Zecchino Corsichese classificandosi al primo posto. La sua passione per la musica la

porta ad esibirsi dal vivo appena è possibile in varie feste organizzate dal comune dove vive. Da qui le

prime serate live in locali e Ristoranti a Milano e provincia. Finchè proprio in un locale conosce Giorgio

Oneta che decide di puntare sulle sue caratteristiche vocali e sulla sua determinazione e insieme a lui

nasce il progetto di incidere un album inedito “ Io ci sarò… ” che comprende quattro brani inediti. Il 09

settembre 2008 vince il concorso Talent1 con il suo videoclip “ Nei tuoi sorrisi” che viene trasmesso così su

Italia uno nella trasmissione talent1 player per ben quattro volte. Il 02 Ottobre 2008 vince il concorso

Yourmusicblog ideato da Francesco Facchinetti con il brano inedito “ Nata per stare con te” che andrà

così di diritto nella compilation yourmusicblog con etichetta made indipendent di Francesco Facchinetti. Il

12 luglio 2009 vince il concorso per cantanti emergenti " Rh Festival" patrocinato dal comune di Corsico,

con il pezzo " Angelo Nero" che fa parte del suo cd inedito " Io ci sarò.." Il 24 giugno 2019 in collaborazione

con l'etichetta discografica Boot Recordings e con il dj Producer Spatarini esce su tutti i portali digitali il

singolo inedito “ Dame Mas” e il videoclip ufficiale. E' possibile acquistarlo su Amazon, Itunes e Spotify. Il 3

luglio 2020 esce su tutti i portali digitali il singolo inedito “ My Heart My”, il primo brano scritto da Luciemme

sia testo che melodia, in collaborazione con il Dj Producer Andrea Esse e Marco Ferretti autori della

musica. E' possibile acquistarlo su Amazon, Itunes e ascoltarlo in diversi portali tra cui Spotify, Deezer e

altri..

La musica è vita, è vibrazione, energia. L’ho

sentita dentro fin da subito e mi ha permesso di

esprimere pienamente la mia persona.


JANINE VOICE

VOCALIST & PERFORMER

Nasce con una grande passione per la musica sin da ragazzina. All'età di 16 anni comincia con le prime

esperienze in una radio locale del vicentino ( RVA). All'interno della RVA, conduceva un'ora pomeridiana di

diretta e nei momenti liberi, si occupava di scrivere i testi per gli spot della stessa radio e viste le sue origini

colombiane sfruttava la sua voce per spot in spagnolo. Appena compiuti i 18 anni, ha avuto i primi approcci

con il mondo della notte. Inizialmente come animatrice e costumista in molti locali del nord Italia. Una sera

per caso si è trovata con in mano il microfono e ha scoperto di avere una dote molto spiccata, quella di

coinvolgere la gente con la sua energia vocale. L'emozione che la trasportava nel trasmettere entusiasmo

al pubblico, era straordinaria. L'inizio della sua carriera non è stata una "passeggiata", ma con la tenacia

che la contraddistingue, è riuscita a farsi spazio nel mondo della "nightlife". Tra le varie esperienze

lavorative, può vantare delle collaborazioni con: Bananas (Formentera), Zangola clubbing (Madonna di

Campiglio), Club Modà (Como), Bussola (Focete), Praja (Gallipoli), Byblos (Riccione), Tocqueville 13

(Milano), Pineta (Mi Ma). E' stata la voce del Phi Beach (Baja Sardina) estate 2011 dove ebbe occasione di

aprire un live di Cece Roger. Ha continuato con Beach Club (Forte dei Marmi), Soul beach (Na) Art Cafè

(RO), Roy (Benevento) QI clubbing (Brescia), Big (torino) ... Bacardi tour Italia 2011. Protagonista nel

2011 nel videoclip “Parla e sparla” con Mitch e Squalo di radio 105. Nel 2012 diventa la voce del giovedì

sera firmato Yab (Firenze). Nel 2013 affianca Andrea Pelizzari nel suo format “ Magrada” in Milano con

svariate date al The club e Old Fashion. E' stata intervistata in vari programmi televisivi: Uomini&Donne,

SNL canale 5, Verissimo , Mattino 5 , Pomeriggio sul 2 , Chiambretti Night... etc.. Dopo aver avuto una

bellissima bambina di cui va fierissima, Jeanine si rilancia nel mondo della night life. Nel 2018 grazie alla

sua origine colombiana ed essendo di madrelingua Spagniola viene inserita, dal Manager Stefano Pugnali,

nell' apertura dei concerti dei suoi artisti, nomi come J enn Morel , Fatman Scoop , Jay Santos , Osmani

Garcia e molti altri. Svariate sono le esibizioni nei top format trap - Hip hop - Raggaetton del nord Italia:

Besame, Magika, Malachica, Tres Amigas, Senorita e ovviamente le ospitate come guest voice in tutti i top

club Italiani tra cui Shed, Dadaumpa (PR), Atmosfera (CZ), Chiascia (BR), Bobadilla (BG), Hof (RV), Mag

showroom (PD), Kings (Jesolo), Villa Bonin (VI), e molti altri. Nel 2019 E' stata anche in sardegna aprendo i

concerti con gli artisti di Stefano Pugnali ( prima elencati) e la voce del Blu Beach in Portorotondo.

Nell'anno 2020: - Protagonista del videoclip “ Please don't stop” di Most Wanted. Time records.

Protagonista nel videoclip “ROMPE” di dj Jad e Wlady feat Jay Santos.


Monika Kiss is a Hungarian origin

songwriter, singer, producer and DJ. She

performs in clubs festivals as singer mc

all over the world: Miami, Ibiza, Norway

,Luxemburg, Austria, Switzerland, Greece,

Netherlands , London and Albania Sharm

El Sheik to name a few places. She is the

official voice of several famous Italian

clubs and she gave her name to various

international brands like Win Win tour.

She has multiple collaborations with DJ's

and producers.

Contact Management:

Riq Ali

CEO

STREET ROYALTEE MUSIC GROUP

Mobile: +44 (0)7731 386104

Email: riq.srm@gmail.com

Website: www.streetroyalteemusic.com

Registered in Australia

ABN 32 165 500 292

PH:Teresa Casellina


MONIKA KISS

VOCALIST & PERFORMER DEE JAY

Monika Kiss è una voce veramente professionale che lavora tra musica, club, radio e televisione. Con sede Dance, su etichetta francese Jango Music. Il brano, prodotto insieme al francese Damon Gray e all'italiano

in Italia, Monika è una cantautrice, cantante, produttrice e DJ di origine ungherese. Si esibisce nei club di Benny Camaro, è stato presentato nei locali più in voga della città come House Nightclub , Intercontinental

tutto il mondo: Miami, Ibiza, Norvegia, Lussemburgo, Austria, Svizzera, Grecia, Paesi Bassi, Londra, Albania, o Buskers E11Even. Per il WMC 2017 ha organizzato una festa in casa molto bella con alcuni dei migliori

Sharm El Sheik per citarne alcuni. È la voce ufficiale di diversi famosi club italiani e ha lavorato con vari produttori mondiali al The Deck, a Island Gardens. La festa si chiamava House Stars e ha cantato con Todd

marchi internazionali come Win Win tour. Ha molteplici collaborazioni con DJ e produttori. Presenta il

Terry, The Cube Guys, Victor Simonelli Plastik Funk e molti altri. Nel 2017 Monika ha lavorato con il

programma radiofonico Kiss From Miami ogni sabato e domenica su Orange FM Italia e partecipa a diversi leggendario produttore dub Hopeton Brown aka The Scientist su una nuova canzone fresca, Treasure

programmi della TV nazionale italiana come Freedom ( Rai 2) o Festivalbar ( Canale 5). È stata la cantante Island con la direzione di Solgie Rokcstone. La sua ultima produzione house, Welcome to Hollywood, è

del gruppo italiano Datura dal 1996 al 1998. Nel 2013 Monika ha pubblicato il suo singolo What a Life. Le stata pubblicata nel 2018 su un'etichetta ungherese HouseU records ed è stata produttrice insieme a Paul

sue uscite del 2014 sono state Pretty Face con De Todo Bros , For You con Silvano Del Gado e Marco Jockey. La sua festa annuale a Miami House Stars edizione 3 è stata organizzata all' Highbar Dream Hotel

Meloni e Love Paradise con Luca @ f. Anche la prima produzione solista della stessa Monika , Damned nel 2018 di Backstage Miami. Alcuni artisti famosi come Joe Smooth, Plastik Funk, Victor Simonelli, The

Paradise, è stata pubblicata nel 2014 da LOUDDJ's records, che ha sede a Miami. Nell'estate 2015 Monika Cube Guys si sono esibiti, con una sfilata di Elya Cioccolato. Nel 2019 per la sua canzone Follow me

ha lanciato il suo brano Bora Bora con i produttori spagnoli di Baccanali ( Victor Perez Rubio, Vicente Monika Kiss ha lavorato con Vessbroz dall' Olanda e Mark Voss da Slovacchia: questo brano progressive

Ferrer, Phil Daras) e l'ha presentato anche a Ibiza e ad Amsterdam Dance Event. Nell'ottobre 2015 ha house fresco ed energico è stato pubblicato su Revealed Records. Il brano è stato lanciato da Hardwell nel

presentato a Londra il suo rilascio L'ectric LAV che è stato scelto come colonna sonora degli eventi

suo radioshow 436 come scelta della community n.1 della settimana.

Wedoyouenjoy. Alla Winter Music Conference - Miami Music Week 2016 , Monika ha presentato Just

www.monikakiss.net

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