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Io e gli altri Il piacere di raccontarsi

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“Noi siamo le nostre storie.

Siamo il prodotto di tutte le storie che abbiamo ascoltato e

vissuto, e delle tante che non abbiamo sentito mai.

Le storie hanno modellato la visione di noi stessi, del

mondo e del posto che in esso occupiamo”.

D. Taylor


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Istituto comprensivo “Calcedonia”, Salerno

Progetto PON “Insieme verso il successo”

Classi I, II, III

A,s, 2017./8


La mia separazione

Avevo 9 anni quando il mio cuore è stato spezzato da una

profonda tristezza.

La mia vita, fino ad allora spensierata e felice, è diventata

improvvisamente buia e vuota. Ho abbandonato per

sempre la casa in cui ero nato e vissuto, la casa della mia

fanciullezza, piena di ricordi belli in compagnia dei miei

cari genitori.

Ero un bambino che amava giocare e divertirsi.

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La cosa che mi rallegrava di più era correre in aperta

compagna con i miei cagnolini a cui facevo un sacco di

dispetti.

Amavo vivere con i miei genitori anche se le giornate

erano, a volte, difficili a causa dei continui problemi, che

ora non ho voglia di elencare.

Posso dire che quei problemi rendevano la mia esistenza

non serena e proprio per tale motivo sono stato

allontanato dai miei genitori, i quali vedo ormai una volta

al mese.

Ora ho una nuova famiglia composta da me, mio padre,

mia madre e il mio gattino. Con loro mi sento felice, mi

vogliono tanto bene e mi trasmettono serenità; infatti,

tutte le mie paure sono quasi scomparse del tutto. Ricevo

amore e sento di essere accettato e di appartenere a una

nuova famiglia.

Io sono molto grato ai miei nuovi genitori.

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Il calcio

Nella zona di centrocampo

i giocatori si schierano uno di fronte all’altro

e. dando un calcio al pallone,

il gioco inizia con ardore.

Iniziano i giocatori a giocar velocemente

e a rubarsi la palla reciprocamente.

Corrono veloci fino alla porta altrui

evitando rigori bui.

Le porte sono due, lì gol si deve fare

seguendo il fair play senza barare.

Vince chi di gol ne fa di più

e la mia squadra del cuore

porta i colori bianco e blu.

Luigi Abate

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Un incontro speciale

Era un giorno d’inverno, la neve scendeva fitta dal cielo e

i suoi fiocchi bianchi e soffici accarezzavano dolcemente il

mio viso rosso per il freddo.

Camminavo distrattamente, assorta nei miei pensieri

quando, improvvisamente, incontrai una persona speciale

che ancora oggi non ho abbandonato.

Aveva capelli corti e degli occhi stupendi. Indossava dei

panni pesanti, un cappello, una sciarpa e dei guanti.

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I nostri occhi si incrociarono e non so ancora oggi

spiegarmi il motivo ma, per empatia, diventammo subito

amiche.

Di lei ammiro il carattere e il modo di porsi nei miei

confronti. Tra di noi regna la pace, anche se non nego

che, a volte, litighiamo, ma subito dopo, come per magia,

siamo più amiche di prima.

A lei confido tutto perché so che non mi tradirebbe mai.

Sono contenta di aver trovato una compagna capace di

suscitarmi emozioni fortissime e bellissime.

Auguro a tutti di trovare un’ amica come la mia.

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Amicizia

Tu sei un esser speciale,

tu sei un essere essenziale,

a te ho aperto il mio cuore

e da allora non mi sento più sola.

Tu sei come un fiore colorato

ehe rende gioiose tutte le mie giornate.

Tu sei una brillantissima stella

che rende luminose tutte le cose belle.

L’amicizia è un prezioso tesoro

che gelosamente va custodita

nel proprio cuor.

Elisa Gargano

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Premio Wilde

Era il 9 Ottobre 2017, il giorno del mio onomastico.

Doveva essermi annunciata la grande notizia: il risultato

del concorso di poesia.

Improvvisamente squillò il telefono; io, molto agitata,

presi coraggio e risposi. Il mio cuore si riempì di gioia

quando mi comunicarono di essere stata selezionata per

la finale del concorso.

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Il venerdì successivo, con la macchina, andai ad Arezzo, in

Toscana. Alloggiai in una casa dotata di salotto, cucina,

camera da letto, bagno e soppalco con scala a chiocciola

dove dormivo insieme a mia sorella.

La sera prima della premiazione, mi esercitai molte volte a

leggere la mia poesia. La mattina dopo, scesi dal soppalco,

indossai una maglia bianca con delle stelle grigie, una

gonna e delle calze nere e gli stivali.

Mi pettinai, misi la poesia nella borsa leopardata e uscii di

casa.

Arrivata a teatro, presi posto assieme alla mia famiglia e

aspettai il mio turno.

Iniziarono prima gli adulti, poi i giovani e, alla fine, i

giovanissimi. Io facevo parte di questi ultimi e mi

emozionai tantissimo quando salii sul palco per recitare la

mia poesia. Una volta lassù, mi accorsi di avere i riflettori

puntati su di me e mille occhi addosso.

Leggere con dei giudici alle spalle e un pubblico davanti,

mi mise ansia. Dopo un po’ di tempo annunciarono i

vincitori e scoprii di aver vinto 50 euro e di essermi

classificata al 2° posto.

Il giorno dopo partii e arrivai a Salerno di domenica. Non

dovevo andare a scuola e di conseguenza, avevo il tempo

di festeggiare. Appesi il certificato firmato “Premio Wilde”

vicino al letto e decisi di riposarmi un po’.

Da quel giorno ho partecipato a molti concorsi e, ancora

oggi, sono impegnata in alcuni di essi e spero tanto di

vincere.

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La cosa più bella di tutto è che quello che scrivo nelle mie

poesie lo penso davvero, perciò mi piace ogni verso di

ognuna e, anche se dovessi perdere, sarei fiera di me,

delle mie poesie e dell’impegno profuso nello scriverle.

L’amore

Un raggio di sole

che batte sul verde prato

e fa diventare il cielo soleggiato

L’amore è un’emozione

che non si può paragonare

l’amore è un sentimento

che non ha nessun eguale.

L’amore è pericoloso

è come una grave malattia

che, giorno dopo giorno,

il cuore ci porta via.

Ma all’amore non c’è scampo,

è un sentimento troppo ampio

che ti sa riempire il cuore

senza alcuna spiegazione

Sara Brescia Morra.

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Il mio viaggio a Trieste

La prima volta che ho preso il treno è stato per

raggiungere Trieste insieme a mio padre. Ero emozionata

sia di salire su un treno velocissimo, sia di accompagnare

il mio caro babbo alla fiera dell’olio per pubblicare e

sponsorizzare quello extra vergine prodotto da lui.

La mattina successiva al nostro arrivo, dopo una deliziosa

e abbondante colazione, ci siamo dedicati alla visita della

meravigliosa citta. A piazza grande, la piazza più grande

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d’Europa, conosciuta anche con il nome di piazza

dell’Unità d’Italia, in corrispondenza della fontana, mi

sono fermata per qualche minuto a leggere la seguente

frase:

“Una magnifica piazza vizin el mar

serada da tre lati

aristocratica, spaziosa e regular”

Improvvisamente un signore anziano si è avvicinato e,

guardandomi con i suoi dolci occhi, mi ha detto che ero

la prima bambina che si era soffermata sulla quella frase.

Il mio amato babbo, orgoglioso della sua piccola figliola,

ha iniziato a conversare con

l’anziano signore il quale si è offerto di accompagnarci e

mostrarci tutte le bellezze della città. Successivamente io e

mio padre ci siamo diretti alla fiera dove l’olio di oliva

extravergine dell’azienda familiare è stato apprezzato da

tutti.

E’ stata una giornata meravigliosa.

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La felicità

Fa sentire bene

la felicità.

Ti riempie il cuore

con semplicità.

Essa è un sentimento

facile da provare

come una sera

di fronte ad un tramonto sul mare.

Tutti la provano

poveri e ricchi.

Tutti ne hanno tanta

e non si misura in litri o in chicchi.

Per ultima cosa

questo voglio dire:

la felicità

anche tu puoi sentire.

Laura Ziello

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Fido: il mio nuovo amico

Il giorno più bello della mia vita è stato quando ho

ricevuto in regalo un cucciolo di cane: Fido.

Tutto ha inizio in un oramai lontano pomeriggio

d’inverno del 2012. Da subito ho capito che quel

pomeriggio uggioso sarebbe rimasto impresso per lungo

tempo nella mia memoria.

Arrivata insieme alla mia adorata nonna al negozio di

animali, una signora dall’aspetto esile si avvicina con in

braccio un minuscolo cagnolino che di lì a poco sarebbe

diventato il mio fidato e amabile FIDO.

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Del cucciolo mi hanno colpito subito i colori chiari e le

piccole e graziose dimensioni delle sue zampette e il suo

musino. Da subito mi sono innamorata di Fido, di

quell’esserino bisognoso di una casa e di tanto affetto e, a

dir il vero, anch’io sentivo il bisogno di ricevere coccole e

di avere una compagnia in casa diversa da quella dei miei

bellissimi e monelli fratellini.

Mia nonna con un solo sguardo ha capito che era

l’animale adatto alla mia personalità e con sommo

piacere me lo ha regalato.

Il giorno stesso siamo andate dal veterinario per le dovute

visite di controllo e per l’installazione del microchip.

Successivamente, io, nonna e il nuovo arrivato siamo

tornati a casa felici e contenti. Dal quel giorno io e Fido

siamo inseparabili amici.

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Fido

Fido è il mio cagnolino

che per regalo ho avuto

da cui non mi separo

da quando nel 2015 l’ho ricevuto.

Adesso lui ha sei anni,

giovane ancora è

e si mangia di tutto

perfino il caffè.

Se lo attacchi

non ti morde,

e per portarlo a spasso

di sguinzagli non c’è bisogno.

Io gli voglio molto bene,

insieme al mio cane nero

ho vissuto un anno sereno.

Giulia Berezovsky

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Io, mio padre e la passione del calcio

Io e mio padre abbiamo la medesima passione: il calcio.

Entrambi tifiamo Juve e la domenica pomeriggio amiamo

gustarci le partite in tv, sgranocchiando sempre

qualcosina e ad ogni goal esultiamo saltando e urlando,

beccandoci, a volte, gli improperi di mia madre.

Mi alleno due volte a settimana per due ore e il mio ruolo

è il terzino destro. Gioco a calcio da quando avevo sette

anni e tale passione me l’ha trasmessa il mio simpatico

babbo. Da piccolo tutti i giorni mi accompagnava a

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Baronissi per l’allenamento e mi incoraggiava con dolci

parole ad allontanare le paure e a buttare fuori, in campo,

tutta la grinta che era in me.

Durante il breve viaggio ero felice perché il mio babbo era

tutto per me. In macchina ridevamo felicemente come

due piccoli bambini spensierati e spesso ascoltavamo una

famosa canzone di De Gregori e a squarciagola

cantavamo:

“Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore

non è mica da questi particolare che si giudica un

giocatore,

un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla

fantasia…….”

Ogni volta che disputo una partita, lui è sempre lì, ad

osservarmi e a sostenermi con il suo sorriso. Se sbaglio,

con i suoi occhi espressivi mi comunica di non mollare, di

concentrarmi e di non pensare ad altro che alla palla e

all’avversario.

Se vinco, è il primo ad esultare e sembra un piccolo uomo

adulto che si entusiasma come non mai e io, ad osservarlo

provo un affetto, un amore che è difficile da spiegare.

Amo il calcio perché grazie ad esso ho avuto modo di

stabilire con mio padre un rapporto speciale,

confidenziale e di fiducia. Un rapporto che nessuno potrà

mai distruggere e portare via.

Io e mio padre siamo inseparabili.

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L’amicizia

Un amico è felicità

un amico è quello che ti aiuta in qualunque difficoltà

un amico è quello che sta sempre insieme a te.

Un amico non ti offende

un amico sempre ti sente

un amico non ti giudica mai

un amico con te sempre starà,

solo tu gli basterai.

Andrea Cascetta

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Io e la scherma

Ho iniziato a praticare la scherma quando ho visto mio

fratello muovere il fioretto con una dolce abilità tale da

commuovermi e lasciarmi a bocca aperta.

Subito dopo ho chiesto ai miei genitori di iscrivermi alla

stessa disciplina e di comprarmi tutto l’occorrente: il

guanto multi arma, la sciabola, la maschera, il giubbetto.

Praticando tale sport mi sento libera e leggera come una

farfalla. Riesco a muovermi velocemente e a colpire il mio

avversario prima che lui colpisca me.

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Ricordo con grande piacere il giorno in cui ho vinto la

mia prima medaglia, indimenticabile. Il cuore sprizzava di

felicità e il mio viso versava lacrime di gioia…. I miei

genitori esultarono e mi abbracciarono forte forte

pronunciando parole di soddisfazione e amore.

La scherma è una disciplina che richiede prontezza di

riflessi, agilità e velocità e io, a detta del mio insegnante,

posseggo tutte le caratteristiche per praticare tale sport.

Sono soddisfatta di me.

L’amore è…

L’amore è un’emozione

che ti viene dal cuore.

L’amore è un sentimento

dove il cuore non va lento.

Il cuore è rosso

e quando ti pensa diventa grosso.

Questo amore è indescrivibile

e lo provo solo quando sono con te

Amore è l’unica parole che ho per te.

Maria Rosaria Candela

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Le mie scarpette

Ero un tranquillissimo giorno di scuola, tutto procedeva

nella normalità, come tutti gli altri giorni.

Improvvisamente, durante l’intervallo, arrivò, correndo a

più non posso, un caro compagno per chiedere se volevo

partecipare a un torneo di calcio, organizzato da alcuni

studenti del mio istituto. Non vedevo l’ora di indossare le

mie scarpette nuove e scendere in campo per disputare la

partita e vincere. Il tanto atteso giorno arrivò. Preparai lo

zaino, scesi di casa e mi avviai verso il campo sportivo

dove ad attendere me i miei compagni di squadra c’era

l’allenatore.

L’allenatore spiegò come comportarci in campo e la

tattica da utilizzare per vincere l’avversario.

Tolsi dalla borsa le mie belle scarpette, ero emozionato di

utilizzarle per una partita importante e, di nascosto dagli

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altri, iniziai a chiacchierare con esse, supplicandole di

farmi correre più veloce di una gazzella e di mettere in

difficoltà l’avversario. La partita iniziò, eravamo tutti

emozionati, volevamo vincere e portare a casa la coppa

gigantesca. Seguendo i consigli del nostro bravo e caro

mister, con somma meraviglia, riuscimmo a vincere e a

conquistare l’ambito titolo dei più forti.

Quel giorno è ancora con piacere impresso nella mia

mente e rappresenta una pagina importante ed

emozionante della mia vita.

Le scarpette nere

Le mie scarpette nere sono la mia passione

e le indosso sempre con profonda emozione,

comprate con i miei lunghi risparmi

mi danno la grinta per entrare in campo.

Le mie scarpette nere sono leggere e belle

e io corro per il campo più veloce delle gazzelle

e con i miei lunghi piedini supero l’avversario

rendendolo quasi sempre confusionario

e con le mie scarpette nere segno goal a volontà.

Renziel Dumlao

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Libera di esprimermi

La prima volta che ho visto una ballerina ballare ho

provato un’emozione di ammirazione fortissima.

Non ricordo il suo nome. Ricordo il modo in cui compiva

quei passi, quelle piroette, quei salti; è stato bellissimo e ho

capito, mentre la guardavo, che stava per nascere in me

un sogno: quello di diventare, come lei, una ballerina.

Così ho deciso di iscrivermi a un corso di danza e di

dedicarmi anima e corpo alla realizzazione del mio sogno

che avrebbe reso la mia vita un arcobaleno di gioia e di

colori vivaci. Ho imparato pian pianino, a dare voce con il

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movimento al mio esile corpo, desideroso di muoversi e

sprigionare tutta l’energia racchiusa in sé.

Mi alleno quasi tutti i giorni e, di tanto in tanto, partecipo

a gare di ballo. Ogni volta che devo esibirmi mi sale

l’ansia da prestazione. Ho sempre paura di sbagliare e di

non ricordare tutta la coreografia… ma non è così. Salgo

sul palco e inizio a piroettare non badando ai tanti occhi

puntati su di me e riesco a dare il meglio di me stessa e a

ricevere tutte le ovazioni degli spettatori. La danza mi

rende serena, libera

di esprimermi. Danzando riesco ad allontanare i pensieri

negativi, quei pensieri che affliggono l’anima. Questo mi

rende felice…

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Emozioni

La danza è un’emozione

che ti viene dal cuore

che ti porta lontano

in un mondo immaginario.

Un mondo fantastico

un mondo non classico

un mondo colorato

un mondo adorato.

La danza è unica

la danza è una musica

la danza è un’arte

che non ti fa sentire in disparte.

Quando ballo mi sento gioiosa

perché, per me, la danza è preziosa.

Quando ballo mi sento me stessa

mi sento una campionessa

La danza è un gioiello

che per me, è il più bello,

la danza è una pietra preziosa

la danza è semplicemente un’emozione gioiosa.

Giulia Scarpa

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La prima gara

Avevo 3 anni, ero un’innocente bambina dai capelli

biondi e gli occhi vispi. Indossavo una maglietta rosa e un

pantalone nero. Ero emozionatissima: dovevo esibirmi nel

mio primo saggio di ginnastica ritmica . Mi ero allenata

tutto l’anno e desideravo dare il meglio di me stessa e fare

bella figura agli occhi del mio allenatore, dei miei genitori

e amici.

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Ero con le mie amiche, compagne di squadra, prima di

noi dovevano esibirsi altri gruppi. Arrivò il momento di

entrare in pista; due o tre respiri per allontanare la

tensione: ero ed eravamo pronte.

Il DJ sbagliò musica e tutti scoppiarono a ridere, tranne

noi.

La musica ripartì e con nastri e clavette la coreografia fu

perfetta. Sembravamo delle piccole innocenti libellule che

si muovevano elegantemente e con destrezza. E la

preparazione, durata un bel po’ di tempo, e l’impegno

continuo vennero premiati con un applauso prolungato

del pubblico.

Provai un’emozione fortissima…

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La timidezza

È una cosa strana,

la timidezza

con lei viene anche

ogni tipo di incertezza.

Questa però,

non è difficile da capire,

a volte accade

perché dell’amore stiamo per sentire.

Chi è timido però

gentile è anche molto

e anche se non sembra

ti guarda nel profondo.

C’è chi crede che sia brutta

come isolarsi su una stella,

ma in realtà essa è

di questo mondo ed è la cosa più bella.

Maria De Martino

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La magica salernitana

Era il 5 Aprile, io e il mio caro e amato babbo ci

recammo a Bari per assistere a una partita importante

della mia squadra del cuore: la Salernitana.

Ero super felice, era la prima volta che seguivo la mia

squadra in trasferta ed era la prima volta che trascorrevo

qualche giorno, solo, soletto con mio padre.

Passai dei giorni bellissimi in cui ebbi la possibilità di

visitare la città, di gustare le buonissime pietanze baresi, di

conoscere l’ospitalità dei pugliesi e di chiacchierare

tranquillamente con mio padre, cosa che non capita tutti i

giorni.

La cosa però che mi rese molto ma molto contento fu la

magica vittoria della Salernitana.

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Esultai per tutta la giornata cantando a squarciagola tutti i

cori della curva che conosco a memoria.

Ritornai a casa soddisfatto e conservai il biglietto della

vittoria nella mia scatola dei desideri. Amo la magica

salernitana e il mio sogno è quello di dirigere i cori della

curva sud, la curva dei tifosi più fedeli e più irascibili.

Spero con tutto il cuore che tutto ciò possa realizzarsi.

Emozioni infinite

Le emozioni sono infinite

gioia, tristezza , allegria

quelle che ci fanno compagnia.

Quando seguo la mia squadra

mi batte forte forte il cuore.

Quando guardo la mia mamma

le grido forte amore.

Quando sono molto triste

mi chiudo nei pensieri

ma quando sono felice

il mondo mi sembra una cornice,

un quadro di mille colori

che brillano per tutti i sognatori.

Matteo Candela

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Un dono meraviglioso

Era il primo giorno di scuola; entrata in classe, ti ho vista

seduta all’ultimo banco. Avevi il viso cupo e non mi

degnasti di uno sguardo.

Avevi l’aria di una ragazzina egoista, poco attratta da tutti i

visini monelli dei compagni. Avvertii un senso di fastidio e

fin da subito pensai che eri una ragazza antipatica, non

propensa a conoscermi.

I giorni passavano e pian pianino, tra uno sguardo, una

battuta e una risata, incominciammo a conoscerci e a

confidarci tutti i segreti, quelli più nascosti che popolano il

profondo del nostro cuore.

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Che bella l’amicizia vera, quella che non conosce gelosie,

invidia, ma solo amore e felicità. Io e te siamo due esseri

assemblate in una sola persona e sono d’accordo con

Aristotele quando afferma:

“L’amicizia è una sola anima che abita in due corpi,

un cuore che batte in due anime”.

Che bello averti conosciuto, con te sono sempre me

stessa, con te non mi sento sola perché sei e sarai sempre

presente sia nei momenti più difficili che in quelli felici.

Grazie di esistere.

Io e te

A te che mi hai teso la mano.

A te che sei sempre con me.

A te che mi abbracci e mi rallegri la giornata.

A te che sei il mio regalo più grande

che con l’amore che mi dai

sono piena di speranze.

Io e te una cosa sola.

Arianna Lepore

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La mia prima vacanza

Era l’estate del 2009: mia madre era incinta di mia sorella,

il mare era stupendo, il quartiere in cui alloggiavamo

magnifico. Quello che non gradivo era la vecchia e

piccola casa presa in affitto. Io e i miei genitori eravamo

soliti andare vicino agli scogli per ammirare i coloratissimi

pesci sguazzare beatamente nella limpida acqua blu.

Quasi sempre il mare era popolato da un gruppetto di

meduse, piccole ma feroci, le quali puntualmente, con

mio profondo dispiacere, venivano uccise da un pescatore

del luogo. Trovava estremamente ingiusto che degli

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esserini piccolissimi venissero eliminate per il piacere dei

bagnanti. Anch’io avevo paura di entrare in acqua e di

essere beccata da una medusa aggressiva, ma cercavo di

stare attenta, guardando scrupolosamente con la

maschera se le bestioline acquatiche fossero in procinto di

attaccarmi. A dire il vero, trovavo estremamente

divertente difendermi dall’attacco delle meduse. La sera,

durante le abitudinarie passeggiate, per assecondare le

voglie di mia madre, desiderosa di leccornie dolci,

compravamo sempre le crepes alla nutella che

mangiavano avidamente sul lungomare di quel grazioso

turistico paesello: Casal Velino. Ricordo che entrai una

volta in un negozietto di souvenir per comprare una

cartolina, che tutt’ora conservo con cura per ricordare

quel magnifico periodo di vacanza insieme alla mia

bellissima famiglia.

Come tutte le cose belle, le mie prime vacanze passarono

velocemente e con somma tristezza dovetti preparare la

valigia e lasciare quel luogo incantevole per rientrare in

città e rituffarmi nella mia vita di sempre.

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Il mare

Seduta in riva al mare,

osservo stupefatta l’immensità della distesa blu,

ascolto silenziosamente il rumore fragoroso delle onde

e con la mente mi tuffo lontano

immaginando un mondo colorato.

Tutto questo mi infonde pace.

Chiara Torretta

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Quella volta che la mia classe ha vinto

un quiz

In quinta elementare la maestra Elsa, insegnante di

italiano, ci propose di partecipare a un quiz di cultura

generale, iniziativa promossa dal comune di Salerno. Ci

informò che in classe, a sorpresa, sarebbero arrivate delle

persone le quali avrebbero posto a me e ai miei compagni

le fatidiche domande di cultura generale riguardanti la

nostra città.

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Ricordo che tutti noi eravamo nello stesso tempo felici e

preoccupati. Felici per la proposta divertente ed eccitante,

preoccupati per il timore di fare brutta figura. Iniziammo,

allora, ad allenarci tutti i giorni e a informarci sulla nostra

città. Una mattina, inaspettatamente, entrarono i

somministratori del quiz. La maestra divise la classe in due

gruppi, io capitai con Sara, Matilde e Alessandra, ma,

sfortunatamente, non riuscimmo a superare la squadra di

Antonio, Wanda, Laura e Alice e la squadra di Shishi, Luigi

e Shanna.

A quest’ultima toccava rappresentare l’istituto

“Calcedonia”. Prima di partecipare al quiz con altre

scuole, Shishi si ammalò e io venni ripescata dalle

maestre tramite sorteggio per sostituire la mia compagna

di classe.

Per l’emozione la sera prima mi salì la febbre. La mia

fronte scottava e io fui costretta e rinunciare alla gara.

I miei compagni tornarono vittoriosi e io fui felice come

non mai.

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Gioia

Gioia, dei sentimenti sei il più bello,

quando arrivi tu

ogni malcontento non esiste più,

ogni preoccupazione spazzi via

e fai rivivere il mondo di una grande allegria.

Tu di questo mondo

fai felice tutta la gente,

dal più ricco al più povero,

dal più rumoroso al più silente.

Tu hai il colore giallo

dei grandi girasoli,

e grazie a te,

si riempiono molti cuori.

Elisabetta Di Martino

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La mia nuova vita

Dieci mesi fa, a malincuore, ho lasciato la Georgia per

seguire la mia cara mamma in Italia per un nuovo lavoro.

La sera prima della partenza, mentre preparavo la valigia,

mi sentivo agitato. Emozioni e sentimenti diversi

affollavano la mia mente. Ero triste perché dovevo

lasciare i miei amici e, al contempo, felice di iniziare una

nuova avventura, di conoscere una nuova città.

Arrivato a Salerno non avendo né parenti né amici, ho

vissuto nell’ hotel dove lavora mia madre. Ho attraversato

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un periodo di profonda tristezza, sentivo la nostalgia della

mia vita di sempre, delle mie abitudini e dei miei amici.

Ora frequento una nuova scuola e una nuova classe

composta da compagni simpatici e divertenti i quali mi

fanno avvertire poco la mancanza della mia amata terra:

la Georgia.

La mia nuova vita

Lasciai il mio paese

per non tornare dopo un mese.

Emozione e agitazione

abitavano il mio cuore.

In decollo verso il cielo

vedevo enormi nuvole di grattacieli.

Arrivato a Salerno

alloggiai in un albergo.

Arrivò il primo giorno di scuola

incontrai nuovi amici come Nicola

Giorgi Poladashvili

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La mia squadra del cuore

La prima volta che sono andato allo stadio San Paolo, ero

un piccolo bambino di 5 anni. Era la prima partita a cui

assistevo dal vivo. I miei genitori, per l’occasione, mi

avevano regalato la maglia n° 9 del mio attaccante

preferito, “Cavani”.

Ero emozionatissimo di vedere la mia squadra del cuore

disputare la prima partita del campionato contro

l’Udinese.

Entrai allo stadio in compagnia di mia madre e mia sorella

e ci dirigemmo verso la curva Sud, quella dei tifosi più

agitati, vivaci e divertenti del campo sportivo.

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Il Napoli entrò in campo, pensavo di perdere i sensi per

l’emozione. Il mio cuore batteva forte forte e le mie

gambe erano tremanti.

Il Napoli segnò il primo goal e io iniziai a esplodere di

gioia e intonare i bellissimi cori degli Ultras.

Il mio giocatore preferito segnò ben tre goal, il Napoli

vinse la partita e io tornai a casa felice come non mai!!!

Per sempre Napoli

Il suo colore è l’azzurro

ed è in serie A,

sa appassionarti

come niente e nessuno fa.

Ha due scudetti,

è seconda in tutta Italia

ed è una squadra

che tutti ammalia

Fondata nel 1926

è ancora molto importante,

e, dopotutto,

per niente traballante.

Luigi Lauro

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Il dolce suono

del clarinetto

Ricordo come se fosse ieri la prima volta che ho assistito a

un concerto dal vivo.

Ero piccolo, un bambino innocente di cinque anni e

mezzo. Una musica triste e malinconica risuonava

nell’auditorium dell’Istituto “Alfano I: erano le note del

Requiem del grande musicista e compositore, noto a tutti

per la sindrome di tourette, Wolfan Amadeus Mozart.

La sala era gremita di gente e tutti silenziosamente

ascoltavano la bravissima orchestra. Mi estraniai da tutti;

quella musica condusse la mia mente in un altro mondo,

tranquillo e spensierato.

Il mio cuore attratto da quelle note e dal suono stridente e

grintoso del clarinetto, iniziò a pulsare all’impazzata, un

brivido piacevole percosse il mio corpo e in

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quell’occasione capii che stava per nascere una nuova

passione: la musica e il clarinetto. Oggi frequento la

seconda media e da due anni mi sono dedicato allo studio

del mio strumento preferito, il clarinetto, e faccio parte

dell’orchestra della scuola.

Mi alleno due volte a settimana e, di tanto in tanto,

partecipo a dei concorsi musicali e, se riesco a

conquistare uno dei primi posti, il mio viso viene bagnato

da lacrime di gioia perché suonare è la mia vita.

Una passione che non mi abbondona e non mi

abbondonerà mai più perché suonando mi sento me

stesso e libero di esprimermi. Il mio sogno è quello di far

parte di una grande orchestra e di riuscire ad esibirmi al

teatro La Scala di Milano.

Mi auguro con tutto il cuore che questo desiderio possa

realizzarsi.

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Una passione indescrivibile

Una passione indescrivibile colpì il mio cuore,

una passione indescrivibile entrò in me con ardore

e mai più mi abbandonò.

Non so come e non so quando

una passione indescrivibile

mi attirò a sé.

Una passione paragonabile a un abbraccio di una madre

o a un ti voglio bene della persona amata.

Una passione indescrivibile colpì il mio cuore

e mai più mi abbandonò.

Nicola Santulli

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Il mio primo viaggio in aereo

Avevo solo 7 anni quando sono salita la prima volta su un

aereo.

Avevo paura di entrare in quella grande scatola dalla

forma di un grande uccello, ma mi toccava farlo.

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Dovevo abbandonare la mia amata terra, i miei amici di

infanzia, la mia vita di sempre. Ero triste, i miei occhi

versavano lacrime amare.

Allo stesso tempo, però, provavo una sorta di felicità

perché innanzitutto avrei volato in alto nel cielo azzurro e

perché avrei avuto la possibilità di conoscere una nuova

terra, una nuova lingua, nuovi amici e soprattutto

riabbracciare mia sorella, partita qualche tempo prima.

Oggi vivo in Italia insieme a mia madre, mio padre e mia

sorella, più piccola di me.

Non è stato facile ambientarmi; ricordo che i primi mesi

sono stati difficilissimi, piangevo tutti i giorni, volevo

scappare e ritornare a casa, ma fortunatamente ho trovato

nuovi amici che hanno reso la mia esistenza serena.

Oggi sono felice di vivere in un nuovo paese anche se il

bellissimo paesaggio delle mie Filippine mi manca tanto.

Però non importa perché qui sto bene.

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La tristezza

La tristezza ha il suono di un violino,

la tristezza ha il viso di un fiore appassito,

la tristezza è il pianto stridulo di un bambino.

Essa è come un feroce predatore

pronto a colpirti in ogni momento,

in ogni giorno e a tutte le ore.

Un modo per sfuggirla c’è:

distrarre la mente e cercare

l’allegria e la compagnia

delle persone amiche.

Shannon Latipa

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La scoperta

dell’amore

Tutto ha inizio con un messaggio su whatsapp.

Era un giovedì, il sole brillava alto nel cielo azzurro, le

rondini con le loro aperture alari disegnavano figure

geometriche perfette. Mi sentivo emozionato, avevo paura

di aprire whatsapp e leggere il messaggio.

So che era lei, la ragazza che desideravo e che mi

suscitava emozioni mai provate prima, ma temevo di non

trovare scritto ciò che speravo.

Ad un certo punto trovai la forza, lessi il messaggio e…..

con somma meraviglia, scoprii che ero ricambiato.

Il mondo improvvisamente mi parve più bello, illuminato

da colori vivaci e brillanti e iniziava a sorridermi.

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Vidi le rondini volare nel cielo azzurro e immenso, i

bambini correre accarezzati dal dolce e caldo vento, gli

alberi muovere ritmicamente le foglie

e……improvvisamente vidi lei: il mio amore.

E il cuore iniziò a pulsare come non mai.

Amore

L’amore è un sentimento nobile

che rende l’uomo lodabile.

L’amore è un sentimento forte

che ti accompagna fino alla morte.

L’amore è un sentimento strano

è qualcosa che quando il cuor accende

difficilmente lo abbandonerà.

Luciano Trotta

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Inseparabili

Il primo giorno di scuola alle medie non ero emozionata

perché la maggior parte dei compagni li conoscevo. Ero

preoccupata, invece, dei nuovi insegnanti e di non

sentirmi all’altezza.

Entrata in classe, mi sono seduta vicino a Giovanni, mio

compagno delle elementari. Un giorno, come per magia, è

entrata in classe una nuova ragazzina dal viso dolce e

simpatico, la quale dopo qualche oretta, mi ha chiesto di

sedermi vicino a lei.

Io ho accettato senza esitare un attimo, ero desiderosa di

incontrare una nuova amica con cui condividere i

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momenti belli e brutti della vita. Così è stato all’inizio della

nostra conoscenza; avevo trovato ciò di cui avevo

bisogno, una spalla su cui piangere, qualcuno con cui

ridere e divertirmi.

Purtroppo, ora, non so ancora spiegarmi il perché, non è

più così. Ci siamo un po’ allontanate e questo mi dispiace

tanto, ma son sicura che prima o poi ritorniamo ad essere

come prima: INSEPARABILI

Primo giorno di scuola

Nuotando nella mia memoria, ricordando il tempo che fu,

porto alla luce il mio primo giorno di scuola

dove niente uguale fu più-

Arrivai lì davanti

col grembiule tutto bianco

e una volta entrata mi sedetti nel mio banco.

Iniziai col raccontare

le emozioni di quel giorno

colorando delle emoji

senza uscire dal contorno.

Finiron dopo un pò

quelle fantastiche otto ore

che da quel giorno

portai sempre nel mio cuor.

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Giusy Alessia Cammarota


Io e il calcio

Il calcio è lo sport più praticato al mondo, tutti noi fin da

piccoli abbiamo giocato almeno una volta a calcio

insieme ai nostri amici nel cortiletto del condominio.

Io la prima volta che indossato le scarpette per calciare è

stato all’età di sette anni; ero emozionatissimo, le gambe

tremavano e il cuore sprizzava allegria da tutti i pori.

All’inizio ero impacciato, ma pian pianino con

allenamenti giornalieri sono riuscito a migliorare.

Di solito gioco con i miei amici e compagni di classe al

parco Pinocchio, il mio ruolo è attaccare e fare goal,

infatti, segno anche spesso rendendo la mia squadra felice.

La squadra che mi fa pulsare il cuore forte è il Napoli e

dico che……. se quest’anno vincesse lo scudetto, farei

salti di gioia.

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Mi piace giocare a calcio, correre all’impazzata per rubare

la palla all’avversario. Mi sento libero, felice e la cosa che

mi rende ancor più gioioso è passare del tempo con i miei

simpatici e adorati amici.

La squadra del cuore

Napoli, sei la squadra del mio cuore

che rechi gioia infinita a tutti gli ammiratori.

Sei una squadra magica, unica, onorata

e con il tuo attaccante dai piedi d’oro

fai esplodere di allegria l’intera tifoseria.

Squadra dai due colori

anche se non porti a casa vittorie

per sempre ti stimerò.

Michele Berezovskyy

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La mia passione

Sin da piccola la mia più grande passione è stata la danza.

Insieme alla mia mica Melanie, decisi di iscrivermi al

corso di danza promosso dalla scuola Kronos. ’Dopo le

prime lezione attirai l’attenzione della mia insegnante, la

quale si complimentò per la leggiadria con cui mi

muovevo. Ricordo che diceva sempre che ero una

libellula che si muoveva con disinvoltura, grazia, eleganza

e io, di nascosto, versavo lacrime di gioia e soddisfazione.

Vero, per me assomigliavo a una gazzella che piroettava

acrobaticamente nell’aria.

Mi sentivo felice ed ero orgoglioso di me, dei miei

progressi, della mia costanza e determinazione.

E tutti i miei sforzi per diventare una brava ballerina

furono premiati con un bel premio al primo concorso a

cui ho partecipato.

Ero super felice!!!!! Abbracciai i miei genitori

calorosamente e ricordo che il mio cuore si riempì di

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gioia infinita quando vidi arrivare mia zia con un mazzo di

rose rosse.

Ancora oggi continuo ad allenarmi e spero di riuscire a

raggiungere la bravura dei grandi ballerini che lavorano

nelle grandi compagnie di danza.

Io e la danza siamo inseparabili.

La danza

Con la musica pompante

e il vestito luccicante,

ballando con i fianchi

mi esibisco in modo esilarante.

Sul palco, ripassando i movimenti

noto gli sguardi

preoccupati ma contenti.

Arriva poi il momento

della messa in scena

e, mentre ballo,

mi sento una sirena.

Dopo tre, quattro minuti

si conclude il mio balletto

e tutti insieme l’insegnante

abbracciamo con affetto.

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Martina Centritto


Trasferirsi

Avevo sei anni quando i miei genitori hanno deciso di

separarsi.

Ricordo che non ero dispiaciuta perché preferivo vederli

separati anziché sentirli tutti i giorni litigare.

Per un periodo ho vissuto con mia madre, mia nonna e i

miei fratelli. Sentivo regolarmente mio padre e lo vedevo

tutti i fine settimana nella casa in cui viveva con le mie

amate zie e mio nonno.

Improvvisamente all’età di otto anni mia nonna ha deciso

di abbandonarci per passare, forse, a una vita migliore e

mia madre è caduta in depressione.

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Gli assistenti sociali hanno deciso allora di affidarmi a

mio padre e ho dovuto abbandonare la mia città natale e

trasferirmi a Salerno.

Inizialmente io e i miei fratelli non eravamo contenti, ma

con il passar del tempo abbiamo iniziato ad ambientarci.

Attualmente mia madre sta meglio e ha un nuovo

compagno che la stima e le vuole bene.

Mio padre, invece, ha una nuova compagna e una nuova

figlia a cui sono molto ma molto affezionata.

La mia è una famiglia allargata e io sono contenta così.

La scuola

Con amor si fa lezione

perché la scuola è istruzione.

tante cose impariam

per il futuro di doman.

Con gioia partecipiam

anche se ci son regole da rispettar.

Mi diverto con i miei compagni

a far disperar gli insegnanti

a cui vogliamo un mondo di bene

e diciamo grazie con tutto il cuor.

Miriam Cammarota

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La nostalgia

Ricordo vivamente il primo giorno delle medie…

Mi sentivo agitato e nervoso, avevo paura di mostrarmi ai

miei nuovi compagni e ai professori.

Una sorta di timidezza aveva preso il sopravvento, si era

impossessata della mia persona, non riuscivo ad

allontanarla. Vani erano risultati gli esercizi di

rilassamento e le varie camomille e tisane. Purtroppo,

dovevo entrare in classe, ero obbligato a farlo.

Varcata la soglia della porta, le paure svanirono

improvvisamente e quel mondo fatto di risate, litigi,

amicizie, brutti e bei voti, amori, iniziò a far parte di me,

della mia vita. Che bella scuola!!!! Ha la capacità di far

vivere emozioni bellissime insieme ai compagni di classe e

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ai pazienti professori. A scuola la noia non esiste, è un

luogo vivo, magico e le cinque ore, anche se non nego

che alcune sono pesanti, passano in un baleno. È il luogo

degli incontri, delle relazioni, dell’apprendimento e della

formazione, ma è principalmente il luogo della nostra

crescita e partecipare in modo sereno è una sensazione

meravigliosa che riempie il cuore di gioia.

Tra qualche mese dovrò abbandonare le scuole medie per

intraprendere un nuovo percorso di studi.

Mentre scrivo, guardo i miei compagni e qualche lacrima

bagna il mio viso.

L’amicizia

L’amicizia è uno straordinario sentimento

che riempie il cuore momento per momento.

L’amicizia proviene dal cuore

ed è un’emozione forte come l’amore.

L’amicizia sincera è per sempre

e rende felice la gente.

Ciro Siano

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La prima vittoria

Era una domenica mattina e il sole splendeva alto nel

cielo limpido e azzurro. Era la domenica della prima

partita di calcio del campionato regionale. Ero

emozionato, provavo al contempo paura e gioia.

Avevo paura di affrontare un avversario temuto da tutti i

compagni della squadra e di non essere all’altezza di

disputare una gara importante.

Mi avviai con il mio caro mister il quale, durante il

tragitto, mi spiegò alcuni segreti del calcio. Arrivammo a

Bellizzi, luogo in cui avrei giocato la partita; il campo era

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grande, un po’ mal tenuto e le panchine piccole, ma

nonostante ciò era un campo bellissimo.

Durante il riscaldamento ero preoccupato e gli occhi degli

spettatori mi trasmettevano un’ansia incredibile.

Iniziammo la partita, il tempo scorreva velocemente e la

squadra avversaria attaccava forte, ma noi ci difendemmo

come meglio potevamo. Arrivarono i minuti finali e, a

causa di un brutto fallo ai danni di un mio compagno di

squadra, conquistammo un rigore.

Con mia somma meraviglia, il mister indicò me. Andai per

un attimo nel panico, trovarsi solo soletto davanti alla

grande porta e sentirsi sulle spalle il risultato di una

partita, non è semplice. Mi concentrai, tirai, segnai e

vincemmo.

Uscimmo dal campo tutti felici, io, ancor di più,

emozionato dalle ovazioni dei miei compagni.

Un giorno fantastico che conserverò gelosamente nel mio

cuore.

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Vittoria

Un giorno all’improvviso mi innamorai di te,

il cuore batteva forte e non so il perché.

Hai i colori del limpido mare e della purezza

e trasmetti tanta dolcezza.

Io sarò sempre con te,

ma tu mollar non dovrai mai.

Abbiamo un sogno nel cuore,

far gioire la città:

Napoli campione tornerà.

Giuseppe Giordano

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Volteggiare nell’ aria

La prima volta che ho visto una mia amica, volteggiare

leggera nell’ aria e delicatamente ed elegantemente

danzare sulle punte, ho capito che stava per nascere un

sogno: diventare una brava ballerina.

Un giorno, mentre ero a pranzo con i miei genitori ho

trovato il coraggio di comunicare loro il mio desiderio. Ho

impiegato un po’ a convincerli; hanno sempre

considerato la danza come una disciplina poco adatta al

mio essere, ma, fortunatamente, sono riuscita a

convincerli e mi sono iscritta a un corso.

Ricordo che all’inizio provavo molta vergogna, ero come

paralizzata, non riuscivo a muovere le gambe, però tra me

e me dicevo:

“forza Chiara, è la tua passione, metticela tutta….”

Ho iniziato ad allenarmi insieme a una mia amica tutti i

giorni seriamente e duramente e dopo un po’ ero pronta

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per una semplice gara a Montecorvino. Le luci

illuminavano il palco, la sala era gremita di gente ed io

ero emozionatissima; il cuore batteva a mille. Entrata in

scena, ho iniziato a muovermi leggera come una piuma e

mentre mi esibivo, mi sentivo felice, libera da tutti i

pensieri negativi e, con mio stupore, ero riuscita ad

esibirmi in modo incantevole, senza sbagliare un passo.

Terminata la performance, tutto il pubblico dimostrò il

proprio consenso, battendo i palmi delle mani

ripetutamente e la mia insegnante, con uno sguardo, mi

fece capire che era soddisfatta di me ed io PURE…..

La danza ormai è la mia vita.

Un mondo fantastico

La danza è un sentimento

che riscalda il cuore.

La danza è una gioia

che cancella la noia.

La danza è musica

che ti fa sentire unica.

La danza è una bella emozione

che commuove il cuore.

Ballo, ballo, ballo per ore

e mi sale ancor più l’umore.

La danza è un mondo fantastico.

Chiara Scannapieco

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E

Sommario

La mia separazione ............................................................................................................................................ 3

Il calcio ............................................................................................................................................................... 5

Un incontro speciale .......................................................................................................................................... 6

Amicizia .............................................................................................................................................................. 8

Premio Wilde ..................................................................................................................................................... 9

L’amore ............................................................................................................................................................ 11

Il mio viaggio a Trieste ..................................................................................................................................... 12

La felicità .......................................................................................................................................................... 14

Fido: il mio nuovo amico ................................................................................................................................. 15

Fido .................................................................................................................................................................. 17

Io, mio padre e la passione del calcio .............................................................................................................. 18

L’amicizia ......................................................................................................................................................... 20

Io e la scherma ................................................................................................................................................. 21

L’amore è… ...................................................................................................................................................... 22

Le mie scarpette .............................................................................................................................................. 23

Le scarpette nere ............................................................................................................................................. 24

Libera di esprimermi ........................................................................................................................................ 25

Emozioni .......................................................................................................................................................... 27

La prima gara ................................................................................................................................................... 28

La timidezza ..................................................................................................................................................... 30

La magica salernitana ...................................................................................................................................... 31

Emozioni infinite .............................................................................................................................................. 32

Un dono meraviglioso...................................................................................................................................... 33

Io e te ............................................................................................................................................................... 34

La mia prima vacanza ...................................................................................................................................... 35

Il mare .............................................................................................................................................................. 37

Quella volta che la mia classe ha vinto un quiz ............................................................................................... 38

Gioia ................................................................................................................................................................. 40

La mia nuova vita ............................................................................................................................................. 41

La mia nuova vita ............................................................................................................................................. 42

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La mia squadra del cuore................................................................................................................................. 43

Per sempre Napoli ........................................................................................................................................... 44

Il dolce suono ................................................................................................................................................... 45

del clarinetto ................................................................................................................................................... 45

Una passione indescrivibile ............................................................................................................................. 47

Il mio primo viaggio in aereo ........................................................................................................................... 48

La tristezza ....................................................................................................................................................... 50

La scoperta dell’amore .................................................................................................................................... 51

Amore .............................................................................................................................................................. 52

Inseparabili ...................................................................................................................................................... 53

Primo giorno di scuola ..................................................................................................................................... 54

La squadra del cuore ....................................................................................................................................... 56

La mia passione ............................................................................................................................................... 57

La danza ........................................................................................................................................................... 58

La scuola .......................................................................................................................................................... 60

La nostalgia ...................................................................................................................................................... 61

L’amicizia ......................................................................................................................................................... 62

La prima vittoria .............................................................................................................................................. 63

Vittoria ............................................................................................................................................................. 65

Volteggiare nell’ aria ........................................................................................................................................ 66

Un mondo fantastico ....................................................................................................................................... 67

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