4 Venerdì 5 Marzo <strong>2021</strong> v
Venerdì 5 Marzo <strong>2021</strong> LA "TERZA" 5 E D I TO R I A L E Scuole chiuse nei territori con 250 casi ogni 100mila abitanti: la situazione attuale nella provincia di Milano e una riflessione nel merito MILANO (dad) Scuole chiuse in area rossa. Stesso provvedimento per tutti gli istituti di ogni ordine e grado se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti, a prescindere dal colore. È quanto ha stabilito ufficialmente dal nuovo Dpcm disposto per contrastare l’ava n z a re del Coronavirus, il primo del Governo Draghi, illustrato nella serata di martedì 2 <strong>marzo</strong> dai ministri per gli Affari regionali e della Salute Mariastella Gelmini e Rob erto Sp eranza. Scuole chiuse nei territori con 250 casi ogni 100mila abitanti: la situazione milanese Numeri che stabiliscono il destino di migliaia di studenti, e di altrettante famiglie. La situazione, in tutta la Lombardia, soprattutto a causa della diffusione della variante inglese (64% <strong>dei</strong> casi) è estremamente delicata e proprio mercoledì 3 <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> sono scattate le nuove zone arancione rafforzato, come nell’intera provincia di Co m o. A Milano la situazione è ancora sotto il limite, con una incidenza media provinciale, negli ultimi 7 giorni di 205 casi ogni 100mila abitanti. È quanto emerge dall’a na - lisi effettuata dal dottor Paolo Spada , medico buccinaschese d e l l’ospedale Humanitas di Rozzano. Il dottor Spada, chirurgo vascolare, presidente di EVARplanning, startup innovativa vincitrice del premio BioUpper per le idee imprenditoriali nelle scienze della vita è un esperto di algoritmi applicati alla medicina Dall’i niz io d e l l’emergenza sanitaria pubblica quotidianamente report sui dati del contagio nella sua rubrica sulla pagina Facebook Pillole di Ottimis m o. Secondo i dati aggiornati a martedì 3 <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong>, la provincia di Milano non solo al momento è sopra la cosiddetta soglia critica fissata a 158 per la Regione Lombardia, ma si avvicina a quella prevista per la chiusura delle scuole con un’incidenza di 205 ogni 100mila abitanti in 7 giorni. GUARDIAMO OLTRE LA SCUOLA... Il discorso scuola ci insegna molto. La lettura <strong>dei</strong> dati a livello nazionale, come ben sappiamo ormai, è sempre tardiva, dal momento che pone come cardine primario per ogni ragionamento l’indice Rt che, per propria natura, fotografa la situazione di 10-14 giorni prima. Un esempio lampante è quello 0,82 di Rt calcolato per la Lombardia lo scorso venerdì che è girato molto sui social, con molte persone a chiedersi: perchè passiamo in arancione?! Ed è comprensibile questa reazione. Non tutti stanno attaccati ai numeri, spesso il cittadino medio si affida ai titoli <strong>dei</strong> giornali o ai lanci nei Tg, che troppo spesso (sbagliando) si limitano a dirci “oggi casi in aumento, ma con più tamponi”, “calano le terapie intensive oggi”, per poi il giorno dopo affermare l’opposto. Si vive nella confusione comunicativa sui numeri e, grazie al cielo c’è qualcuno che prova a spiegarceli, ogni giorno con semplicità. Volete un consiglio? Autoregoliamoci! I numeri sono rintracciabili facilmente. Tocca a noi “comuni mort a l i” autoregolarci, finchè non cambierà il metodo di classificazione delle zone a rischio. L’incidenza, già quella ci dice quasi tutto. Se negli ultimi 7 giorni abbiamo 250 casi ogni 100.000 abitanti nella nostra provincia, dobbiamo uscire di casa consci del fatto che il virus è “tutto attorno a noi”, per semi-citare un vecchio slogan pubblicitar io. Agiamo di conseguenza noi, al di là del colore della regione in cui siamo collocati: massima attenzione se andiamo a visitare un parente, ridurre il più possibile i contatti sociali. Questo ci aiuterà a uscirne prima e meglio. E, inutile quasi sottolinearlo, non è che a 249 di incidenza dobbiamo pensare che tutto vada bene: già un’incidenza sopra i 50 ogni 100mila abitanti non è totalmente sotto controllo, per intenderci. Noi vi promettiamo di rendere il più “v i si b i l e” possibile questo tasso di incidenza, ma impegniamoci tutti ad avere una autocoscienza sociale sui nostri comportamenti. Ancora pochi mesi e questa faccenda sarà solo un drammatico ma passato incub o. Andrea Demarchi v