Referto n. 24 - 5 aprile 2024 - dal dott. Lucca
Referto n. 24 - 5 aprile 2024 - dal dott. Lucca
Referto n. 24 - 5 aprile 2024 - dal dott. Lucca
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Ciao a tutti amici di <strong>Referto</strong>! In questo numero parliamo<br />
di un argomento che tocca da vicino moltissime donne<br />
ma non solo, anche i loro padri, compagni, mariti, fratelli<br />
e amici: il tumore al seno. Sempre più donne si ritrovano<br />
a dover affrontare questa malattia, anche in età precoce<br />
rispetto ad anni fa… Se quando vi guardate vedete<br />
qualcosa di strano che non avete mai notato, di diverso,<br />
oppure sentite un ispessimento che non riconoscete, venite subito<br />
da noi medici di famiglia che vi indirizzeremo <strong>dal</strong>lo specialista per<br />
un controllo. Non sottovalutate nemmeno il più piccolo segnale e<br />
ricordate che una visita vi potrebbe salvare la vita. Buona lettura!<br />
Riccardo <strong>Lucca</strong> - Medico di famiglia - Comitato scientifico<br />
Desiderio di buona SANITÀ<br />
nel distretto di Corsico<br />
Portavoce: referto.comunicazione@gmail.com<br />
Numero <strong>24</strong><br />
Supplemento a Sì o No - il Magazine • numero 14 del 5 <strong>aprile</strong> 20<strong>24</strong><br />
COMITATO SCIENTIFICO (puro volontariato): Angelo Carlo Garavaglia, psicologo (presidente) - Elena Biesta, ispettrice alimentare (coordinamento) - Ninni Càrastro, medico di famiglia (direttore)<br />
- Riccardo <strong>Lucca</strong> - Roberto Andreis - Giuliana Soldadino - Marta Vanola - Mariangela Buttiglieri - Laura Saleri - Cino Galluzzo - Elisa Buttinelli - Chiara Debenedetti. REDAZIONE: Claudia Gelmini<br />
(ufficio stampa) - Chiara Pozzato (illustrazioni) - Michele Inserrato (opinionista) - Luigi Rapetti e Fabio Franzin (sviluppo commerciale) - Renato Caporale (ideatore e portavoce).<br />
Si ringraziano i diversi medici di famiglia e gli specialisti che collaborano di volta in volta alla costruzione dell’argomento settimanale<br />
FAKE NEWS (Dal Sito del Ministero della Salute)<br />
La mammografia emette radiazioni e fa venire il tumore<br />
il seno.<br />
Attenzione! Le apparecchiature utilizzate nei Centri<br />
dove si fanno screening mammografici sono sicure e le<br />
radiazioni emesse sono drasticamente ri<strong>dott</strong>e. Inoltre,<br />
data la periodicità consigliata per l’esecuzione della<br />
mammografia (ogni 2 anni), i benefici di una diagnosi<br />
precoce sovrastano i possibili rischi legati alle radiazioni.<br />
Fare regolarmente la mammografia permette di prevenire<br />
l’insorgenza del tumore al seno.<br />
Attenzione! La mammografia è un esame che consente<br />
la diagnosi precoce di un tumore alla mammella già presente,<br />
nella maggior parte dei casi diagnosticabile nella<br />
fase iniziale di sviluppo e quindi più facilmente trattabile,<br />
con maggiore probabilità di guarigione.<br />
Si può eseguire la mammografia in gravidanza.<br />
Attenzione! La mammografia non ha particolari controindicazioni,<br />
ma, salvo eccezioni, non si esegue in<br />
gravidanza. Pertanto, la donna in gravidanza che riceve<br />
un invito è bene che contatti il Centro Screening di riferimento<br />
per comunicare il suo stato e programmare<br />
l’esame dopo il parto.<br />
Angelo Garavaglia, psicologo e Presidente del Comitato Scientifico di <strong>Referto</strong><br />
La prevenzione che fa la differenza<br />
L’aspettativa di vita degli italiani per fortuna si allunga. Ma il pro<strong>dott</strong>o<br />
interno lordo, la ricchezza pro<strong>dott</strong>a con il nostro lavoro, ahimè, non<br />
si allunga così tanto… Che fare? Innanzitutto è un impegno di tutti riscaldare<br />
l’inverno demografico perché è con il lavoro che si finanzia<br />
qualsiasi spesa; poi dobbiamo contribuire tutti ad ammalarci un po’ di<br />
meno, facendo più movimento, assumendo meno alcolici, zero fumo,<br />
un’alimentazione più sana. Ma soprattutto cercando di riconoscere<br />
precocemente i guai, in primis i tumori: per i maschi la prostata e per<br />
le femmine il seno. Il primo <strong>Referto</strong> di <strong>aprile</strong> si occupa della prevenzione<br />
del TUMORE AL SENO: come scoprire il nostro corpo e come e quando<br />
contattare il nostro medico di fiducia.<br />
P.S.: in questo numero abbiamo avuto uno specialista veramente<br />
più unico che raro: il sito del Ministero della Salute<br />
(www.salute.gov.it), controllato e aggiornato continuamente,<br />
pronto a darvi a ogni domanda una risposta efficace<br />
e verificata; a seguire un altro “specialista” per noi lombardi,<br />
da non dimenticare di consultare: il sito della regione Lombardia<br />
(www.regione.lombardia.it).<br />
Andare alla fonte resta, in mancanza del medico di famiglia, la prima<br />
alternativa. Internet serve per arrivare alla fonte e non fermarsi al “primo<br />
sapiente” che il web propone.<br />
A.G.
dica 33<br />
Faccia a faccia con la malattia<br />
Leggiamo con attenzione le parole che vengono<br />
<strong>dal</strong> cuore di chi ha vissuto o sta vivendo la dura<br />
esperienza del tumore al seno.<br />
Teniamoci compagnia nelle malattie, affinché il<br />
a cura di Claudia Gelmini<br />
sostegno di qualcuno le renda meno pesanti, e<br />
facciamoci controllare sempre.<br />
A fondo pagina i contatti per gli screening necessari<br />
per la prevenzione.<br />
Testimoni di una fatica che genera vicinanza<br />
Ciao, mi chiamo Antonella e ho 60 anni,<br />
due figli, un marito e lavoro in proprio.<br />
Circa due mesi fa mi hanno diagnosticato<br />
un carcinoma mammario<br />
non comune e sono stata operata con<br />
mastectomia e poi ho fatto la chemioterapia.<br />
Sono una persona solare<br />
e positiva, e ciò mi ha aiutata in questo<br />
momento particolarmente difficile;<br />
mi sono stabilita degli obiettivi, alcuni<br />
importanti altri meno, e credo sia<br />
importante darci degli stimoli gratificanti<br />
in queste situazioni di fatica. Mi<br />
ritengo fortunata perché sono sostenuta<br />
<strong>dal</strong>l’amore della mia famiglia e da<br />
tante amiche, più di quante pensassi<br />
di averne!<br />
Antonella<br />
Sono Guido, il marito di Lella. Riuscire<br />
a sintetizzare un’esperienza così in<br />
poche parole è davvero difficile. Lella<br />
si è descritta come una persona solare<br />
ed è vero: lei mi trasferisce energia e<br />
io le sono d’aiuto così, nel miglior modo<br />
possibile. Le difficoltà sono tante:<br />
l’aspetto di principale necessità è la<br />
guarigione, chiaramente; ma un aspetto<br />
importante, che non viene tenuto<br />
in considerazione, è quello economico:<br />
Lella è una lavoratrice in proprio,<br />
non potrà lavorare per molto tempo.<br />
La cura, lunga e complessa, la allontanerà<br />
<strong>dal</strong> lavoro per un lungo periodo,<br />
perciò purtroppo non potrà percepire<br />
reddito e, se non sarà operativa, perderà<br />
clientela. Per fortuna io sono dipendente<br />
in un’azienda seria che mi è<br />
di supporto nel concedermi il tempo<br />
per essere di aiuto a mia moglie, ma<br />
cosa sarebbe stato di noi se fossi stato<br />
lavoratore in proprio? Sarebbe stato<br />
un ulteriore danno economico alla<br />
famiglia. Il ragionamento è che, oltre<br />
alla preoccupazione per i cari, che è<br />
molta, c’è anche il danno economico<br />
che è molto, molto serio. La mia esperienza<br />
poi non è tanto positiva, perché<br />
non mi arriva la “legge 104” e sto<br />
utilizzando tutti i permessi. Ancora<br />
non ho avuto risposta <strong>dal</strong>le istituzioni;<br />
avrei voluto fossero più celeri, ma “ormai<br />
siamo in ballo e balliamo”, il più<br />
possibile sostenuti <strong>dal</strong>l’amore e dandoci<br />
energia reciproca.<br />
Guido<br />
Ciao a tutti, mi chiamo Patrizia, ho 52<br />
anni e a 40 anni mi è cambiata la vita:<br />
ho scoperto per caso di avere un<br />
nodulo al seno mentre facevo la doccia<br />
e il senologo ha capito subito che<br />
non era una cosa da poco, confermando<br />
il tumore. Alla notizia non mi sono<br />
immediatamente disperata, ho realizzato<br />
solo dopo un po’ quanto mi<br />
stava accadendo realmente; poco dopo<br />
averlo scoperto mi sembrava impossibile<br />
essere malata: allo specchio<br />
pareva tutto normale, facevo fatica<br />
a credere che dentro di me stesse<br />
crescendo qualcosa di maligno. Il<br />
mio pensiero è andato subito alle mie<br />
bambine, che ai tempi avevano cinque<br />
e due anni e mezzo, e a mio marito…<br />
Ho avuto paura per loro, pensavo tutto<br />
il giorno a come sarebbe cambiata<br />
la mia e la loro vita, la sera crollavo<br />
perché ero stravolta da questi pensieri<br />
fissi, la mia mente andava sempre lì.<br />
Ho dovuto fare la mastectomia ad un<br />
seno, sostituendolo poi con una protesi,<br />
e contestualmente mi sono operata<br />
per 3 linfonodi sentinella. Parlando<br />
invece di cambiamenti a livello di<br />
immagine femminile, quello che ho affrontato<br />
con più fatica è stata la perdita<br />
dei capelli dovuta alla chemioterapia,<br />
il dover spiegare alle mie figlie<br />
che si trattasse solo di “un taglio di<br />
capelli andato male”... Inoltre, quando<br />
tornavo a casa, anche dover andare in<br />
bagno diventava complicato: a causa<br />
della tossicità della terapia, infatti, dovevo<br />
disinfettare tutto per evitare che<br />
mia famiglia venisse a contatto con<br />
i farmaci. È stata davvero molto dura,<br />
ma fin da subito sono stata accolta<br />
da tutti, medici e infermieri, e seguita<br />
con attenzione; ho imparato ad<br />
affrontare le cose un passo alla volta,<br />
accompagnata <strong>dal</strong>la mia famiglia che<br />
mi ha sempre sostenuta, in particolare<br />
modo mio marito, che, nonostante<br />
tutti questi cambiamenti, non mi ha<br />
mai fatta sentire in difetto o diversa.<br />
Ho imparato anche che ogni tumore è<br />
a sé e la terapia viene adattata al paziente,<br />
per questo è sconsigliato andare<br />
a leggere o confrontarsi con altre<br />
persone: ogni organismo reagisce in<br />
modo diverso e non c’è una cura universale.<br />
Dopo questa esperienza mi sento di<br />
dire: non abbiate paura di parlarne,<br />
confidarsi aiuta a srotolare tutti quei<br />
pensieri che si accumulano nella vostra<br />
mente e, ricordate, la prevenzione<br />
vi salva la vita! Col passare del tempo<br />
questa malattia è stata ampiamente<br />
studiata e le cure ci sono, ma sono<br />
efficaci solo con una diagnosi precoce!<br />
Perciò fatevi controllare e fatelo il<br />
prima possibile.<br />
Patrizia<br />
INFOBOX: Riferimenti e contatti per screening (Dal sito di Regione Lombardia)<br />
Se rientri nella fascia di età prevista <strong>dal</strong>lo screening (45 a 74 anni) riceverai<br />
a casa una lettera di invito <strong>dal</strong>la tua ATS con programma e appuntamento<br />
gratuito presso un centro clinico del tuo territorio.<br />
Se non hai ricevuto la lettera o non ti sei mai sottoposta allo screening,<br />
prenota il tuo appuntamento su: prenota salute.regione.lombardia.it o<br />
attraverso il servizio Prenota Salute (se rientri nella fascia di età considerata<br />
non serve la ricetta medica).<br />
Come ti viene comunicato l’esito?<br />
L’esito della mammografia viene spedito direttamente a casa tua e, in caso<br />
di necessità di ulteriori approfondimenti, verrai contattata <strong>dal</strong> personale<br />
qualificato dell’Unità screening.<br />
Contatti Centri screening Milano:<br />
ASST Città di Milano e ASST Nord Milano<br />
Num. Verde: 800 255 155 - Orari: Lun - Ven 8:30 - 16:00<br />
Mail: centroscreeningmi@ats-milano.it<br />
ASST Ovest Milanese e ASST Rhodense<br />
Num. Verde: 800 705 630 - Orari: Lun - Ven 8:30 - 16:00<br />
Mail: centroscreeningmiovest@ats-milano.it<br />
ASST Melegnano Martesana e ASST Lodi<br />
Num. Verde: 800 940 007 - Orari: Lun - Ven 8:30 - 16:00<br />
Mail: centroscreeningmiest@ats-milano.it e centroscreeninglo@ats-milano.it