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Cinti Ballarini Ballarini

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FILIPPO CINTI

a pag. 13). Componenti: Cinti Filippo,

Cippitelli Zenaide, Dirce, Giuseppe, Angela

e Cinzia, figli, e Cinti Dina sorella.

Acquista una farmacia (ora Zongo) e per

qualche anno esercita a Pesaro (vedi lettere

circolari della prefettura di Pesaro 5 Giugno

e 18 Novembre 1892 con in calce, per presa

visione e da lui firmate unitamente ad altri

farmacisti; estratto di delibera comunale del

consiglio di Pesaro 18 Novembre 1899 a pag.

22 / 24.

Sceglie poi di vendere in Pesaro per acquistare

altra farmacia in frazione S. Pietro in Calibano

(ora Villa Fastiggi) e lì stabilirsi (vedi stato

d’anime a pag. 15 /16).

In famiglia si diceva che così decise perché

senza figli maschi a garantire la continuità

dell’esercizio e (a bassa voce) perché grande

amante della caccia e così più vicino alla

campagna.

Osservo quei luoghi ora e posso immaginare

come fossero allora: una piccolissima borgata

di case a circa chilometri 6 dalla città

(notevole distanza per quei tempi), intorno

campi coltivati e case coloniche sparse.

A ridosso, verso monte, subito alte colline

coperte di boschi; sulla destra, guardando il

colle, grande distesa di pianura e poi il fiume

Foglia. Colombacci, starne, beccacce e lepri a

monte, anatre, allodole e quaglie a valle.

Roba da non morire mai, per un cacciatore.

In famiglia lo si descriveva bello e brillante e

un po’ “fumantino”.

Di cose a lui appartenute e da me conservate,

restano:

• Fotografia giovanile a pag. 10, fotografia

con la moglie Zenaide a pag. 11, ed una a

figura intera in divisa da garibaldino a pag. 9.

• Dipinto a tempera su carta fissata su iuta

(cm 35x24) raffigurante Madonna con bambino.

È soltanto parte di quanto fosse in originale

(cm 62x83) ne conservo ancora la cornice.

L’opera è dello stesso Filippo, pittore per

diletto pag. 34.

• Doppietta ad avancarica cal. 16 di

fabbricazione austriaca dell’armaiolo Yoh

Scasuhl di Ferlach. Canne a tortiglione e

finissime incisioni con scene di caccia da

pag. 29 a pag. 33 (vedi foto dell’arma e lettera

del Borgomastro di Ferlach del 30 Agosto 1996

e del 10 Ottobre 1996). Pervenutami da

Ballerini Emma (Anita) in Salucci, sorella di

Maria mia madre invece, bilancino da farmacia

corredato di scatola di legno e contenente

svariati pesi (vedi foto a pag. 23).

Muore in S. Pietro in Calibano il giorno 12

Novembre 1902 (vedi al n° 63 anno 1902,

reg. n° 16 Vol. III libro dei defunti presso

parrocchia di S. Pietro in Calibano, pag. 17).

Filippo Cinti e Zenaide Cippitelli - 20 Settembre 1920

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