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ARNALDO BALLERINI
Arnaldo Ballerini (chiamato Gigetto)
di Giuseppe e Dirce Cinti, nasce a S. Angelo
in Lizzola il 29 Gennaio 1900.
Frequenta gli anni del Ginnasio presso il
collegio dei Carissimi di Fano.
All’età di diciotto anni si arruola volontario nei
bersaglieri e partecipa agli ultimi sussulti della
prima guerra mondiale 1915/18.
All’avvento del fascismo, 1922, si arruola nella
milizia sino a raggiungere il grado di maggiore.
Partecipa alla campagna di Spagna, d’Etiopia
e Albania. Conservo di lui un album di foto
scattate durante la campagna in Abissinia e
ricordo, appesi su una parete di casa sua uno
scudo, due lance, un arco con frecce e una
scimitarra; lo scudo aveva lamine di ottone
lavorato, poste su fondo di velluto rosso.
Alla caduta del fascismo, 25 Luglio 1943, milita
nella repubblica sociale di Salò e segue Benito
Mussolini sino alla sua cattura. Viene fatto
prigioniero dalle truppe americane e rinchiuso
in campo di concentramento in località
Coltano, provincia di Pisa.
Ricordo sua moglie Giuseppina, che con lui ha
sempre diviso vicissitudini e passione politica,
partire alla ventura e con mezzi di fortuna sino
a raggiungere il campo e solo per vederlo
attraverso il reticolato e dargli una crostata di
marmellata di uve. Si era nell’anno 1945 la
guerra infuriava ancora (vedi lettera di mia
cugina Graziella datata 22 Settembre 1945
pag. 77). Tornato a casa non gli riesce l’inizio
di una nuova vita produttiva e conduce, grazie
ad una sua pensione di guerra e alla oculata
e attenta amministrazione della moglie,
un’esistenza modesta ma molto dignitosa.
Il fratello Aldo, comunista, gli è sempre stato
vicino. Arnaldo e Giuseppina si uniscono in
matrimonio in data 29 Ottobre 1928 e non
hanno figli.
Arnaldo muore a Pesaro in data 1 Ottobre
1978.
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