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Opuscolo STILEMA

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INDICE

Copertina 01 Interpreti 10

Indice 02 Produzione 13

Sinossi 04 Note di regia 14

Le Società 05 Biografie 15

Presentazione 07 Chiusura 16

Note degli autori 08

I crediti non sono contrattuali

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SINOSSI

Liguria. La storia si svolge nell’atmosfera bellissima e incontaminata della regione, Giorgio Aurispa – lo

stesso nome del protagonista del Trionfo della Morte di Gabriele d’Annunzio – è un anziano intellettuale ligure,

molto carismatico, esteta, ex politico, grande personaggio. Sua moglie è la giovane Daria, settentrionale.

Giorgio l’ha educata al culto dello stile: il rito della perfezione in ogni atto pubblico e privato. Lei tradisce

regolarmente Giorgio che conosce e tollera i tradimenti, perché sa di aver creato un legame di tipo

diverso, una specie di rito. È uno stilema. Giorgio ha un tumore al cervello: non sopporta l’idea di perdere la lucidità

– che per lui è tutto – e si uccide. Il gesto ha l’apparenza di un atto di protesta per la crisi dei valori in cui Giorgio ha

sempre creduto. Giorgio fa come Dominique Venner, che nel 2013 si uccise nella chiesa di Notre-Dame, a Parigi.

Per rendersi più credibile, Giorgio ha fatto inviare un testamento pubblico alle agenzie. A Daria ha lasciato un file

audio in cui svela il vero motivo del suicidio. Dopo l’ascolto tecnologico, Daria sentirà ancora la voce del marito

che la consiglia o la corteggia. Nulla di paranormale o di inquietante: è sempre l’insegnamento sensuale, ironico e

sapiente di un mèntore. Forse è semplicemente la coscienza di Daria, che parla con la voce di Giorgio. Daria prova

a continuare l’attivismo del marito, ma si rende conto di essere un’estranea tra i liguri. Un giorno, in un paesaggio

idilliaco, un compagno occasionale abusa di lei. Dopo, la voce di Giorgio si ripresenta e scioglie Daria da ogni

vincolo rituale. Ancora provata dallo stupro, lei inizia a svuotare la casa per poi abbandonare la Liguria in automobile.

Prova a chiamare Giorgio, ma la voce non si presenta più. Così Daria rinnega del tutto la vita regolata dagli

stilemi. Durante la guida, con il mare ligure alla sua destra, telefona al padre. Lo invita a prepararsi ad un viaggio a

Cuba. Offre lei. Inizia una vita nuova, forse. In realtà per Daria c’è solo un modo per emanciparsi da Aurispa, una

volta per sempre e fare una scelta definitiva, l’unica possibile: disfarsi di se stessa.

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Biografia breve di ROGER A. FRATTER

Roger A. Fratter, regista e montatore di lungometraggi, videoclip, filmati istituzionali e documentari. Nasce a Bergamo il

2 Ottobre 1968. Fin da bambino mostra forti attitudini verso l’arte, in particolare la musica e il disegno. All’età di 7 anni

scopre il “Cinema”. Poco dopo comincia a realizzare con gli amici cortometraggi in super 8 e “diatape”, racconti in diapositive

con banda audio separata, che lui ribattezzerà “slidefilm”. Dal 1979 al 1987 ne realizzerà circa una ventina, soprattutto

di genere western. Finiti gli studi, nei primi anni Novanta, lavora in televisione per Bergamo TV dove ha modo di perfezionare

quella che diventerà la sua attività principale: il montaggio. Grazie a questa esperienza, per tutto il decennio

realizza innumerevoli cortometraggi video che gli permetteranno di vincere numerosi premi ai vari concorsi nazionali. I suoi

modelli infatti spaziano dai “grandi” Sergio Leone, Andrzej Zulawski, Michelangelo Antonioni, Pierpaolo Pasolini, Elio Petri ai

“sottovalutati” Lucio Fulci, Enzo G. Castellari, Cesare Canevari. Esperto di cinema italiano, scrive articoli e collabora alla realizzazione

di libri tra cui “Il Dizionario del Cinema Italiano”, il dossier “Ai confini del western” e il dossier “Wanted” presentato a “La Biennale di

Venezia - 64 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”. Film autoprodotti: SETE DA VAMPIRA (1998), ANABOLYZER (2000),

ABRAXAS (2001), FLESH EVIL (2002), L’AMORE SPORCO DI VALERIA (2003), INNAMORATA DELLA MORTE (2004), MI-

MESIS (2005), CYMBALINE (2007), RAPPORTO DI UN REGISTA SU ALCUNE GIOVANI ATTRICI (2008), TUTTE LE DONNE

DI UN UOMO DA NULLA (2009), SONO TUTTE STUPENDE LE MIE AMICHE (2012), FEMMINILITA’ (IN)CORPOREA (2013),

DONNE DI MARMO PER UOMINI DI LATTA (2016), BLU38 (2020). Regista e montatore da più di 40 anni di circa 250 cortometraggi,

videoclip e documentari tra i quali citiamo solo una minima parte: 2000-2003 Montaggio e post-produzione documentari

naturalistici serie VIVI LA LOMBARDIA in abbinamento alla rivista OROBIE. 2005 Montaggio documentario “PRODOTTI

TIPICI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA”. 2007 Filmato istituzionale per SAME-DEUTZ FAHR (anche regia). 2009 Montaggio

filmati turistici TURISMO BERGAMO. 2012 Montaggio documentario musicale “BERGAMO ALTA SUGGESTIONI”.2015 Regia

e montaggio documentario realizzato con Contributo della Regione FILM FUND 2014: LA GUERRA BIANCA allegato a “L’ECO

DI BERGAMO”, “IL GIORNALE DI BRESCIA”, “LA PROVINCIA DI COMO-LECCO-SONDRIO”. Filmati per la CCIAA - Camera di

Commercio di Bergamo in occasione delle Premiazioni Fedeltà al lavoro e Progresso Economico. 2016-17 Regista per filmati

a sfondo sociale per FONDAZIONE EMILIA BOSIS - TEATRO STALLA. 2017 Documentario sul pittore TRENTO LONGARET-

TI.2017 Documentario sul pittore FRANCESCO COTER. 2018 Regia per il cortometraggio LA STESSA STRADA Regista e montatore

di moltissimi cortometraggi e circa 12 lungometraggi destinati ai concorsi, al web o ai dvd per collezionisti

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ADAMANTIS

CINEMA ITALIANO

STILEMA

diretto da Roger A. Fratter

prodotto da Adamantis

Regia * Roger A. Fratter

Soggetto e sceneggiatura * Valentina Di Simone, Giancarlo Mangione

Cast principale * Fabio Mazzari, Valentina Di Simone, Enrico Mutti, Antonella Salvucci

Produttore esecutivo * Mario Chiavalin

Organizzatore generale * Cesare Geremia Giromini

Stato di avanzamento * PostProduzione

Ufficio stampa * Da definire

Distributore italiano * Da definire

Vendite estere * Da definire

Responsabile Sponsor e Finanziamenti * Roberta Pollice

I crediti non sono contrattuali

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NOTE DEGLI AUTORI

Questo film è ambientato nella Liguria di oggi. Ma in principio

c’è la Liguria di ieri: la base è uno dei più bei romanzi di Gabriele

d’Annunzio, non tanto per la storia e l’ambientazione in

sè ma, soprattutto, per l’atmosfera che aleggia intorno a una

storia d’amore come preparazione alla morte. Qui però il protagonista

maschile non trascina nella sua autodistruzione anche

la donna che ama. Qui è solo l’uomo – anziano, come una specie

di mago Merlino del presente – a distruggersi, in modo enfatico

e quasi eroico, prima che il tumore al cervello da cui è stato

colpito gli tolga la lucidità; e la donna – una giovane allieva-moglie,

simile alla compagna di Merlino – vive, fino a rendersi in

qualche modo erede pubblica e privata del marito suicida. Il

film vuole essere una riflessione sull’intellettuale/politico oggi,

sul suo carisma, sul modo di agire nella realtà, soprattutto se

la realtà è quella di un paese ferito e risorto. Vogliamo interrogarci

sull’amore che secondo una frase fatta è “forte come

la morte”. È vero oppure no? Secondo noi sì. Non vogliamo che

questo film sia un esercizio di stile, anche se parla di stile della

vita, della morte e dell’amore. Forse lo stile non è tutto: perché

– in realtà – l’amore e la natura sono al di là di ogni stile.

ADAMANTIS

il nuovo grande gruppo nato nel 2017

Nuova Società di produzioni cinematografiche, composta da

esperti professionisti del settore che si avvalgono della collaborazione

esterna di figure professionali di grande valore, come

Elvio Gasperini già direttore Disney, Universal e presidente

Moviemax e Filippo Roviglioni già amministratore delegato di

Rai Cinema - 01 Distribution oltre a UIP, Titanus, Buena Vista,

Cecchi Gori, Polygram e Universal. L’obiettivo è quello di produrre

e valorizzare, nei prossimi anni, prodotti cinematografici

italiani di qualità e di distribuire film, anche di altra nazionalità,

ma di alto valore culturale e commerciale. Un occhio

di riguardo sarà dato alle nuove leve, scrittori, registi e attori

italiani, che sviluppino tematiche nuove e abbiano la forza di

esternarle in un prodotto filmico finale dalle caratteristiche innovative

e d’impatto sul pubblico, soprattutto dei più giovani.

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LA VITA DIPENDE DALLA

PAURA DELLA MORTE

I crediti non sono contrattuali


fabio mazzari

GIORGIO, 75 anni

Ligure, personaggio importante e influente nella

sua regione e non solo. Sembra un uomo d’affari

ma forse non lo è. Sicuramente è un uomo di altri

tempi e il suo modo di parlare da intellettuale non

si scontra con il tono suadente e seducente che gli

permette di convincere se stesso ma soprattutto

gli altri. Enigmatico e introverso, l’ex senatore è

ancora molto conosciuto in regione, ma non solo.

Sente il bisogno di lasciare un segno indelebile.

VALENTINA DI SIMONE

DARIA, 30 anni

Stupenda donna settentrionale, sempre ben vestita

e curata, soprattutto modernamente e visibilmente

in contrapposizione con Giorgio il suo

compagno. Elegante nel suo modo di porsi, accompagna

le sue movenze con atteggiamento ammaliatore

e fascinoso. Il suo punto di riferimento

è Giorgio e, infatti, il suo sguardo lo cerca sempre

con ammirazione infinita. La sua storia con Giorgio

è e diventerà davvero la storia della sua vita.

anna palco

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SIBILLA, 60 anni

Una donna ammaliatrice e misteriosa, con tanti

interessi e con desiderii di libertà e indipendenza.

La vediamo impegnata nell’arcano e nel sociale

con la stessa voglia d’apparire e di essere al centro

dell’ateenzione. Vuole rimanere impressa in qualsiasi

situazione si trovi e, spesso, si sente una capo-popolo.

Niente l’intimorisce e riesce in ogni momento

a valorizzarsi e a farsi rispettare . Forse un

po’ gaudente ma sicuramente una donna che sa dove

e con quali strumenti vuol arrivare all’obiettivo.


antonella salvucci

ANNA, 33 anni

Una bellissima donna consapevole della propria

avvenenza che, talvolta, non le permette di ragionare

con attenzione sulle sue azioni. La vediamo

splendida madre di Daria quando, a soli 6 anni, la lascia

nelle mani del padre per rincorrere la sua

storia d’amore con Marco. Una mamma amorevole

che, giovanissima, si trova a fare una

scelta molto sofferta ma importante nella

sua vita. Non sappiamo se ne avrà rimorso.

emidio cheli

SERGIO, 65 anni

Sergio (il padre di Daria) è forse l’unico che vuole bene

davvero a Daria. Vorrebbe instaurare con lei un rapporto

più continuativo ma tutti e due hanno lo stesso

carattere e gl’incontri sono sempre molto silenziosi.

Sergio è un uomo alla deriva che cerca di comunicare

alla figlia il proprio amore verso di lei. In realtà

non ci riesce per una sorta di pudore che lo

fa fuggire e non gli permette di esprimersi pienamente.

Il bene verso Daria è povero ma sincero.

enrico mutti

ORLANDI, 50 anni

In una parola, il personaggio di Orlandi, si può riassumere

in “portaborse”. In questo caso, di Giorgio

Aurispa. Lezioso e un po’ viscido cerca di conquistarsi

le simpatie del’ex senatore in vita e dopo morto cerca

di ottenere, senza riuscirci, l’appoggio di Daria nella

sua scalata ai vertici del Partito. Uomo ambivalente e

senza scrupoli cerca di sembrare equilibrato ma nelle

situazioni nelle quali si trova non riesce a controllare

il suo carattere e rischia seriamente di rovinare ogni

possibilità che gli si presenta.

I crediti non sono contrattuali

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PRODUZIONE

STILEMA

Prodotto da ° Adamantis

Regia di ° Roger A. Fratter

Soggetto e sceneggiatura di ° Valentina Di Simone, Giancarlo Mangione

Direttore della fotografia ° Andrea Larosa

Scenografo ° Francesco Salvatore

Costumista ° Laura Proietti

Segretaria d’edizione ° Angelina Vetrici

Direttore di produzione ° Giuseppe Platania

Trucco ° Ilaria Solari

Montatore ° Roger Fratter

Direttore artistico ° Cesare Geremia Giromini

Direttore del suono ° Oscar Topazzini

Capo macchinista ° Pietro Rovagnati

Capo elettricista ° Adolfo Sottili

Coordinatore ° Marco Bastìa

I crediti non sono contrattuali

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NOTE DI REGIA

Questo film si svolgerà su due piani: l’ambiente ligure nel periodo tardo invernale e l’intimità di

Giorgio e Daria, dall’altro. Si deve sentire la differenza tra un’intesa perfetta e uno spazio arrabbiato. E nello

stesso tempo si deve sentire che Giorgio e Daria sono profondamente diversi per carisma e per formazione.

Tutto questo potrebbe tradursi in un film decadente, ma non lo sarà. Stilema sarà un film sull’amore,

più che sulla morte. Prima di tutto perché Giorgio non muore completamente e la sua educazione sentimentale

e intellettuale della moglie-allieva non finisce. Lo spazio ligure ferito come punto di riferimento

e di visione. È a questo spazio che l’occhio della macchina da presa punterà, sempre. Quindi sarà un

film profondamente italiano, affettuoso, sensibile e intellettuale. Ma senza cadere nell’estetica fine a se

stessa. Non potremmo mai entrare nella splendida Liguria con la sola ambizione di fare delle buone inquadrature.

Onoriamo la vita, nella stessa misura in cui onoriamo i morti. Non occorre fare un film dannunziano,

anche se l’atmosfera ricorda il grande poeta. Occorre fare un film che centra i veri problemi:

quelli tragici e pratici come quelli fecondi e quelli antichi della vecchiaia, della giovinezza, della morte.

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Biografia breve di valentina di simone

Valentina Di Simone nasce a Piacenza nel 1987. Corsi di formazione vari tra i quali con docenti come Maria Grazia Cucinotta,

Lorenzo Flaherty. Le sue esperienze: Ruolo nel teaser del film “Ai confini della vanità” regia di Giorgio Molteni 2015.

Mediometraggio “Angelica” regia di Oscar Topazzini 2016 Angelica nel ruolo di Giuliana. Ruolo nel lungometraggio “Donne

di Marmo per uomini di latta” regia di Roger A. Fratter 2017 Soggetto e sceneggiatura e ruolo nel teaser per il film “Capolinea”

regia di Roger A. Fratter 2018 Soggetto e sceneggiatura e ruolo nel Cortometraggio “Profonde apparenze” regia di

Roger A. Fratter 2018 Soggetto e sceneggiatura e ruolo nel Cortometraggio “Ufficio di scollocamento” regia di Roger A.

Fratter 2018 Ruolo nel teaser del film “Stilema” regia di Roger A. Fratter 2019 Soggetto e sceneggiatura e ruolo nel teaser

di “Ragazze copertina” regia di Oscar Topazzini 2019 Soggetto e sceneggiatura e ruolo nel Cortometraggio “Ragazze copertina”

regia di Roger A Fratter 2019 Ruolo nel lungometraggio “Rage killer” regia di Roger A. Fratter 2019 Soggetto e sceneggiatura

e ruolo nel Cortometraggio “Solo i primi 30anni” regia di Roger A. Fratter 2019. Nel 2020 soggetto e sceneggiatura

del film BLU38. Nel 2021 sceneggiatura del film STILEMA.

Biografia breve di GIANCARLO MANGIONE

Giancarlo Mangione nasce a Bari e dopo aver conseguito la maturità classica, al proseguimento degli studi, ha preferito l’esperienza

lavorativa, diventando collaboratore “freelance” della casa editrice Feltrinelli e curando - tra gli altri - l’edizione del bestseller “Padre padrone”

di Gavino Ledda. Contemporaneamente, si dedica alla stesura di soggetti e sceneggiature per fumetti e fotoromanzi, collaborando

con la Mondadori - Bolero film e Dolly - e diventando, in seguito, redattore della Ediperiodici di Milano. Entra - in seguito - nel settore

dell’organizzazione, produzione e promozione di spettacoli, lavorando come impresario di manifestazioni “live”, senza mai interrompere

le sue attività di scrittura. Nel mondo del cinema, arriva coproducendo il lungometraggio “Io, lei e lei” per la regia di Giorgio Molteni, con

cui ho anche collaborato alla revisione della sceneggiatura. Attualmente ha diversi contratti con produzioni cinematografiche (Silvio Sardi

Communications, Excelsior Cinematografica, Adamantis) per i soggetti e sceneggiature di lungometraggi, dei quali sono in lavorazione i

progetti esecutivi. Le sue sceneggiature tendono alla realizzazione di un genere di cinema popolare - ma denso di contenuti - che valorizzi

aspetti e tematiche - spesso dimenticati dal cinema più commerciale. Nel 2020 collabora alla sceneggiatura di BLU38 e nel 2021 collabora

alla sceneggiatura di STILEMA.

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Adamantis

Cinema Italiano

STILEMA

UFFICIO PRODUZIONE

Via Privata Martino Lutero 6

20126 Milano - Italia

Tel. +39 0236516504

info@adamantiscinema.com

www.adamantiscinema.com

RESPONSABILE SPONSOR E FINANZIAMENTI

Roberta Pollice

LA VITA DIPENDE DALLA PAURA DELLA MORTE

I crediti non sono contrattuali

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