La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 78, agosto 2021
"Il Soccorso che unisce e fa sistema": è questo il titolo del numero di agosto della rivista del CNSAS. Una serie di testimonianze, a partire anche dall'intervista del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, di come in Italia si stia sviluppando una rete davvero efficace di sinergie nell'ambito del soccorso sanitario e tecnico, capace di portare aiuto alla cittadinanza in un'ottica "multi agenzia". Le competenze specifiche vengono condivise, conservando le peculiarità di tutti gli attori, in un'ottica di dialogo e crescita comune.
"Il Soccorso che unisce e fa sistema": è questo il titolo del numero di agosto della rivista del CNSAS. Una serie di testimonianze, a partire anche dall'intervista del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, di come in Italia si stia sviluppando una rete davvero efficace di sinergie nell'ambito del soccorso sanitario e tecnico, capace di portare aiuto alla cittadinanza in un'ottica "multi agenzia". Le competenze specifiche vengono condivise, conservando le peculiarità di tutti gli attori, in un'ottica di dialogo e crescita comune.
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<strong>La</strong> formazione dei<br />
sanitari <strong>del</strong> CNSAS<br />
di Gianluca Facchetti - Direttore SNaMed Alpina e Guido Ferrero Istruttore SNaMed Alpina<br />
Dualismo di un ruolo: bravo alpinista e bravo medico, bravo alpinista<br />
e bravo infermiere, difficile essere bravi in cose tanto<br />
diverse, difficile avere il tempo per diventarlo e per continuare<br />
ad esserlo. Passare 40 ore la settimana lavorando nel variegato<br />
mondo <strong>del</strong>la sanità per poi fuggire in montagna nel tempo<br />
libero. Questo si richiede ad un sanitario <strong>del</strong> soccorso alpino:<br />
competenza medica, forma fisica, capacità alpinistiche. Posso essere un eccellente<br />
medico o infermiere, ma se non sono in grado di arrivare sul paziente non potrò<br />
aiutarlo, di contro posso essere un forte alpinista, ma arrivato sul paziente senza<br />
competenze mediche specifiche non sarò in grado di salvarlo. Nessuno è perfetto.<br />
Il ruolo <strong>del</strong>le scuole all’interno <strong>del</strong> CNSAS è quello di migliorare sia il livello di competenza<br />
medica che quello tecnico. <strong>La</strong> Scuola Nazionale Medica Alpina dal 2013<br />
ha curato la formazione sanitaria di medici e infermieri attraverso corsi e congressi<br />
annuali, ma solo da quest’anno ha iniziato un percorso di formazione sistematica<br />
degli stessi puntando ad uniformare conoscenze, protocolli e materiali basandosi<br />
sull’esperienza di quasi 70 anni di soccorsi e adattando i protocolli medici sull’emergenza<br />
per creare uno standard dedicato al soccorso in ambiente impervio.<br />
Formazione tecnico alpinistica e/o forra. Tutti i sanitari <strong>del</strong> CNSAS <strong>del</strong>la componente<br />
alpina entrano nel corpo attraverso una selezione per titoli e per esami. Presentano<br />
2 curricula: uno alpinistico e uno professionale (medico/infermieristico)<br />
attraverso i quali sono giudicati idonei o meno all’ammissione alle prove pratiche<br />
di alpinismo estivo e invernale, superate le quali entrano a far parte <strong>del</strong> CNSAS.<br />
Durante il primo anno sono formati alle tecniche di soccorso in ambiente impervio<br />
in due possibili ruoli: quello alpinisticamente meno impegnativo di OTS (Operatore<br />
Tecnico Sanitario) o quello più impegnativo di OSA (Operatore <strong>Soccorso</strong> <strong>Alpino</strong>)<br />
solo alla fine di tali percorsi formativi possono essere impiegati nei soccorsi.<br />
Negli anni successivi possono intraprendere percorsi formativi tecnico-alpinistici<br />
60 APPROFONDIMENTO