Biccari - Guida turistica
Guida turistica del Borgo di Biccari, in provincia di Foggia. Maggiori info su www.visitbiccari.com
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così alla Chiesa Maria SS. Assunta, la chiesa
madre di Biccari. Esempio di architettura neoclassica,
è stata costruita a metà del secolo
scorso sulla preesistente chiesa fondata nel
XVII sec. La chiesa è a 3 navate, a croce latina,
con abside centrale semicircolare e 10 cappelle,
5 per ogni navata più 2 nel transetto
e 6 coppie di colonne su plinto con capitello
ionico. Sono da notare il fonte battesimale
in pietra lavorata, il bassorilievo raffigurante
l’Assunta, il quadro della Pietà nel braccio sinistro
del transetto, dipinto nel 1584 da Giovanni
Orazio De Luca, un grande quadro di
scuola napoletana datato al 1775 che orna
la volta centrale della Chiesa e il quadro della
Madonna della Costantinopoli, opera del
pittore biccarese Enzo Liberti. Attraverso il
vicolo Giordano si giunge in Via Domenico
Lippi, dove tra i numerosi palazzi signorili si
segnalano Palazzo la Piccola costruito verso
la fine del ‘700 e Palazzo Menichella dell’800,
il cui portone conserva ancora i colpi d’ascia
vibrati in occasione della rivolta anti-unitaria
che portò all’uccisione di Domenico Lippi,
ex sindaco simbolo dei liberali biccaresi. Proseguendo,
in Piazza Don Sturzo si ammira il
portale di Palazzo Gallo e si arriva in Piazza
Umberto I, costruita nel 1876 dopo l’abbattimento
dell’antica chiesa del Purgatorio.
Scendendo in Via Municipio degno di nota è
sicuramente Palazzo Caracciolo, costruito nel
XVI sec dalla Signoria dei Caracciolo, nobile
famiglia napoletana. La sua originale architettura
rinascimentale è stata stravolta dalle
continue ristrutturazioni in base alle diverse
esigenze. Già nel 1860 è il centro del potere
della vita cittadina e attualmente è sede del
Municipio. Conserva inoltre l’originale della
Croce di Porta Pozzi, costruita nel 1473 da
Matteo Stendardo, signore di Biccari. E’ una
croce greca, racchiusa in un anello decorato
da foglie di alloro intrecciate ed innalzata
fuori le mura a soprannaturale difesa del paese
e con funzione propiziatrice per il viandante.
Dagli angoli della croce fuoriuscivano
4 spade, oggi solo 2 , mentre delle mani sulla
colonna sorreggono l’anello. Su un verso la
croce porta l’immagine del crocifisso con
ai lati la Vergine e San Giovanni, mentre su
l’altro il Cristo seduto da giudice. Intorno, su
ogni placca, i simboli dei 4 evangelisti. Attraverso
Via Carceri si giunge alla Chiesa di San
Quirico, accanto all’omonima Porta. Risalente
al XIII secolo, è il luogo di culto più antico
di Biccari e si caratterizza esternamente per
la terminazione cuspidale, il cornicione concavo,
le 2 monofore, il portale in pietra grigia
e per il campanile a vela sul lato sinistro.
L’interno invece presenta un’ unica navata
con altare centrale e arcate laterali con i resti
ancora visibili di una cripta e di un muro
perimetrale probabilmente antecedente
alla costruzione della stessa. Superata Porta
Pozzi, nell’omonima Piazza sorge la croce
viaria descritta precedentemente. Infine è
possibile visitare il Convento di Sant’Antonio,
costruito nel 1467 da Matteo Stendardo
e composto da una chiesa, un chiostro con
annessi locali utili alla vita monastica e un
orto/uliveto. La chiesa, dedicata a Sant’Antonio
da Padova, è a navata unica e al suo
interno si possono ammirare 2 altari lignei finemente
intagliati, realizzati intorno al 1600
da Mastro Vito Checchia e dedicati uno a San
Francesco e uno a Sant’Antonio. Nel 1776 il
Convento fu destinato a luogo di culto teologico,
all’inizio dell’800 fu chiuso e adibito a
caserma mentre dopo la caduta dell’impero
napoleonico tornò in mano ai frati e subito
adibito a studentato e noviziato.
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