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Dicembre 2021

Camminare insieme Parrocchie di Calcinato, Calcinatello e Ponte San Marco. Dicembre 2021

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Parrocchie di Calcinato, Calcinatello e Ponte San Marco.
Dicembre 2021

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CAMMINARE INSIEME

Donne nella Chiesa

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poco interessante. Come donne facciamo esperienza a più livelli

di una presenza in organismi, in incontri dove la nostra parola,

proprio perché femmine, non è tenuta in considerazione. A volte

ti sembra di essere… trasparente! La cosa è molto evidente quando

sei l’unica donna in un gruppo di lavoro costituita da sacerdoti.

Ci sono situazioni, non rare, dove la suora lavora in pastorale e il

sacerdote o i sacerdoti prendono decisioni che vanificano la sua

missione.

Ascoltarsi invece stimola il pensiero e pensare insieme ha effetto

sinergico. Non ha senso che gli uomini, e nella Chiesa in particolare

i sacerdoti, pensino da soli. Uomini e donne portano una loro

peculiarità e potersi confrontare porta con sé la ricchezza della

diversità. Le donne vanno coinvolte anche dove si pratica la sinodalità,

in organismi quali i consigli pastorali e amministrativi, i

sinodi diocesani o indetti dal Papa.

• Un terzo spazio è quello decisionale.

È forse lo spazio più difficile da aprire, anche perché spesso l’autorità nella Chiesa è legata al sacerdozio. Eppure

papa Francesco ha insistito più volte perché si promuova l'integrazione delle donne nelle sedi decisionali : “Il

genio femminile è necessario in tutte le espressioni della vita sociale… e nei diversi luoghi dove vengono prese

le decisioni importanti, tanto nella Chiesa come nelle strutture sociali” (EG 103). In un Angelus ha invitato a

pregare “perché i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità

della Chiesa".

Tuttavia avere delle donne in posizione di autorità avrebbe sì un significato importante, ma non cambierebbe

molto la situazione se alla base non vi fosse la maturazione di una coscienza ecclesiale. Tutta la Chiesa, gli uomini

e le donne, i laici e il clero devono essere disposti ad accogliere l’autorevolezza di persone di sesso femminile

anche dove si prendono le decisioni più importanti della Chiesa.

La donna deve aspettare che sia l’uomo a farle più spazio?

La donna stessa ha un ruolo determinante nel prendere l’iniziativa, se vuole essere presenza significativa nella

Chiesa. Non serve a nulla lamentarsi o stare in un angolo in silenzio. Innanzitutto non può condividere una mentalità

di stereotipi e cliché che la relegano in ruoli di servilismo. Deve prepararsi, studiare, confrontarsi. Non deve

tirarsi indietro. Quando ci viene offerto uno spazio, bisogna accoglierlo e non rifiutarlo per infondati sensi di inferiorità.

E quando lo spazio non ci è dato, bisogna con coraggio e delicatezza spingere un poco per ottenerlo.

Questo renderà la Chiesa migliore, non solo per le donne, ma per tutti.

Sr Sabrina Pianta

Suore Operaie SCN

Chi è suor Sabrina Pianta

Originaria di Castelmella, è madre generale delle Suore Operaie della santa

Casa di Nazareth. Attualmente vive nella casa generalizia di San Polino,

Brescia.

Due lauree, in farmacia e in scienze religiose all’Università Lateranense,

partecipa come relatrice a incontri su varie tematiche.

Periodicamente si reca in visita alle comunità che la loro congregazione ha

in Mali, Burundi, Congo, Uganda e Brasile.

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