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La legge di Dio

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felicità: IL DECALOGO.

Tutto il creato è governato da Leggi, dal microcosmo

al macrocosmo, dal minuscolo batterio o

dall’invisibile atomo fino all’universo intero, tutto si

muove in funzione di leggi; non c’è luogo

nell’universo che non vi sia legge. L’umanità presa

collettivamente o individualmente, che lo vogliano o

no è assoggettata a delle leggi. Il nostro quotidiano è

regolato da diverse leggi: matematiche, fisiche,

sociali, psicologiche, giuridiche, finanziarie e

quant’altro. Il nostro intento non è quello di parlare

di queste leggi, ma di una Legge poco conosciuta e

del Suo Legislatore: la Legge Morale di Dio. Una legge

che doveva e deve essere la base della legislazione

morale di tutti i popoli, per il loro bene la loro pace e

In questo studio risponderemo brevemente alle seguenti domanda:

1. Chi diede la legge? Da chi fu scritta?

2. La Legge di Dio era conosciuta prima del Sinai?

3. Qual è il principio fondamentale alla base della legge di Dio?

4. Mosè, oltre ai 10 comandamenti ha ricevuto altro?

5. La Legge di Dio (morale) e la Legge di Mosè (cerimoniale) è una stessa Legge?

6. Qual è lo scopo della legge di Dio?

7. Perché Dio ci ha dato i 10 Comandamenti?

8. Cosa è il peccato?

9. La Legge di Dio (10 comandamenti) si possono abolire o modificare?

10. Gesù ha osservato la Legge?

11. Coloro che conoscono la Legge di Dio e la violano volontariamente,

si possono salvare lo stesso?

12. La salvezza arriva dall’osservare la Legge di Dio?

13. Un cristiano che vive per fede ed è sotto la Grazia, e affrancato dalla Legge di

Dio?


14. Saremo giudicati dalla Legge di Dio?

15. Qual è la condizione necessaria per osservare la legge di Dio?

16. Che cosa vuole realizzare Dio nella vita del credente?

1. Chi diede la legge? Da chi fu scritta?

Esodo 24:12 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Sali da me

sul monte e rimani là; e io ti darò delle tavole di

pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti,

perché tu li insegni loro»

Esodo 31:18 Quando l'Eterno ebbe finito di parlare

con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole

della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito

di DIO.

Risposta: Dio desiderava che la Sua Legge fosse scritta in forma lapidaria, immutabile

ed inviolabile. E questo avvenne dopo che il popolo d’Israele fu liberato dalla schiavitù

d’Egitto, mentre era sulla via verso la terra promessa di Canaan. Quando si

accamparono presso il Monte Sinai ricevettero la legge di Dio. In Esodo 20, è scritto

che Dio pronunciò i dieci comandamenti; successivamente chiamò Mosè sul Monte

Sinai per dargli due tavole di pietra sulle quali Egli stesso scrisse i dieci comandamenti.

Qui sotto riportiamo elenco completo integrale, come Mosè lo ha ricevuto, senza

alterazioni o manipolazioni del testo.

Esodo 20 (oppure Deuteronomio 5)

Comandamenti che riguardano Dio

1° Comandamento 2 «Io sono l'Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese

d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 3 Non avrai altri dei davanti a me.


2° Comandamento 4 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose

che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti

prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio

geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di

quelli che mi odiano, 6 e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i

miei comandamenti.

3° Comandamento 7 Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perché l'Eterno

non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.

4° Comandamento 8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. 9 Lavorerai sei

giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; 10 ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno,

il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo,

né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue

porte; 11 poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in

essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha

santificato.

Comandamenti che riguardano l'uomo (il prossimo)

5° Comandamento 12 Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano

lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà.

6° Comandamento 13 Non ucciderai.

7° Comandamento 14 Non commetterai adulterio.

8° Comandamento 15 Non ruberai.

9° Comandamento 16 Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

10° Comandamento 17 Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la

moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino,

né cosa alcuna che sia del tuo prossimo». 18 Ora tutto il popolo udiva i tuoni, il suono

della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tale vista, il popolo tremava e si

teneva a distanza.19 Perciò essi dissero a Mosè: «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo,

ma non ci parli DIO perché non abbiamo a morire».

Nota: La Chiesa cattolica ha alterato questo elenco, eliminando il 2° (divieto di Statue

ed immagini, reliquie) ed ha alterando il 4° (osservanza del sabato e NON della

domenica o di altre feste) che nel loro elenco diventa il 3° (visto che è sparito il 2°),che


diventa: “Ricordati di santificare le feste”!? Comandamento che NON è biblico!!!

Infine dividono l’ultimo in due parti per far tornare i conti.

2. La Legge di Dio era conosciuta prima del Sinai?

Genesi 26:5 «perché Abrahamo ubbidì alla mia

voce e osservò i miei ordini, i miei

comandamenti, i miei statuti

e le mie leggi».

Risposta: Poiché la legge morale dei dieci comandamenti è il riflesso del carattere di

Dio, i suoi principi sono perenni ed immutabili in ogni luogo e tempo. La legge è esistita

molto prima che Dio desse il decalogo a Israele, poiché l'Eterno è prima di ogni cosa, e

ancor prima che la terra e l'uomo facessero la loro comparsa, già qualcuno era venuto

meno a questa legge: Lucifero e i suoi angeli si ribellarono Dio; e questo rende evidente

che la legge era preesistente alla creazione dell'umanità (2 Pt 2:4). Quando Dio crea

Adamo ed Eva a Sua immagine, li crea come con i principi morali della Sua legge nelle

loro menti, in modo potessero adempiere naturale e liberamente alla Sua volontà,

altrimenti non sarebbero a Sua immagine e somiglianza, ma degli automi. Nonostante

questo trasgrediscono alla legge di Dio e introducono il peccato e la morte nella razza

umana (Rm 5:12). I nostri progenitori conoscevano la voce e la volontà di Dio, poiché il

Signore comunicava oralmente con loro, e questi la trasmisero la legge del Signore ai

loro figli e alle loro discendenze. Anche il figlio di Adamo ed Eva trasgredì alla legge di

Dio, proprio come i suoi genitori. Genesi 4: 6- 8 Allora l'Eterno disse a Caino: «Perché

sei tu irritato e perché è il tuo volto abbattuto? Se fai bene non sarai tu accettato?

Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma

tu lo devi dominare». In Genesi 4, troviamo la storia di Caino, figlio di Adamo ed Eva, il

quale era invidioso di suo fratello Abele e serbava nel suo cuore rancore contro di lui,

tanto da ucciderlo. Prima che questo accadesse, Dio parlò a Caino dicendogli che il

peccato stava in agguato alla porta. Come faceva Caino a sapere che l’odio e l’omicidio

erano un peccato? La legge di Dio doveva essere già conosciuta, perché senza legge

non c’è conoscenza di che cosa sia il peccato. Caino sapeva cosa era giusto e cosa era

sbagliato; sapeva di trasgredire la legge di Dio uccidendo suo fratello.

Più avanti, nel racconto di Genesi vediamo che Abraamo ubbidì alla mia voce di Dio e

osservò quello che gli venne ordinato tramite la legge e i comandamenti. Anche i suoi

discendenti conoscevano i comandamenti, infatti vediamo che Giacobbe è al corrente

del 1° e 2° comandamento, facendo rimuovere gli idoli. Genesi 35:2 Allora Giacobbe


disse alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Rimuovete dal vostro mezzo

gli dèi stranieri (idoli), purificatevi e cambiate le vostre vesti».

Giuseppe sicuramente conosceva il 7° comandamento e per questa ragione si astiene

dal commettere adulterio. Genesi 39: 7- 9 «Dopo queste cose, avvenne che la moglie

del suo padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: «Coricati con me». Ma egli

rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non si preoccupa di

quanto ha lasciato in casa con me e ha messo nelle mie mani tutto quanto ha. Non

c'è alcuno più grande di me in questa casa; egli non mi ha proibito nulla tranne te,

perché sei sua moglie. Come dunque potrei io fare questo grande male e peccare

contro Dio?».

Uno studio accurato della Genesi mostra chiaramente che i dieci comandamenti erano

conosciuti prima del Sinai, inoltre vediamo che Mosè insegnava gli statuti di Dio e le

Sue leggi ancor prima di ricevere le tavole e tutte le altri leggi (Es 16; 18:16).

3. Qual è il principio fondamentale alla base della legge di

Dio?

Tito 3:4 «Ma quando apparvero la bontà di

Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli

uomini».

1Giovanni 4:8 «Chi non ama non ha conosciuto

Dio, perché Dio è amore».

Matteo22:36-40 «Maestro, qual è il grande

comandamento della legge?». E Gesù gli

disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua

e con tutta la tua mente". Questo è il primo e il gran comandamento. E il

secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi

due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».

Risposta: Ogni legge rispecchia il pensiero del suo legislatore ed anche la Legge

dell’Eterno non fa eccezione. Un Dio d’amore non può che emanare una legge il cui

principio fondante e fondamentale sia l’Amore! L’Amore è l’adempimento della legge:

pensa se nel mondo tutti rispettassero i dieci comandamenti, quanto sarebbe diverso


il mondo. I dieci comandamenti sono divisi in due parti: i primi quattro trattano della

relazione tra l’uomo e Dio, gli ultimi sei delle relazioni tra gli uomini. Il testo in Matteo

22 riporta la risposta di Gesù alla domanda circa quale fosse il grande comandamento

della legge; Gesù enunciò i due grandi principi che sono alla base della legge di Dio.

“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua

mente” (v. 37): questo è il principio alla base dei primi quattro comandamenti. Amare

Dio significa non avere altri dei o idoli; non farsi immagini o sculture di questi, non

prostrarsi o venerarle, nè rivolgergli delle preghiere. Non usare impropriamente il Suo

nome e santificare il Suo santo Sabato.

“Ama il tuo prossimo come te stesso” (v. 39): questo è il principio alla base degli ultimi

sei comandamenti. Amare il prossimo significa onorare i genitori, non uccidere, non

commettere adulterio, non rubare, non fare falsa testimonianza contro il prossimo e

non desiderare cosa alcuna del prossimo. I due grandi comandamenti esposti da Gesù,

quindi, non sostituiscono i dieci comandamenti, sono soltanto un riassunto! Gesù,

infatti, non fece altro che citare ciò che Dio aveva già detto a Israele: i due grandi

comandamenti sono tratti dall’Antico Testamento (cfr. Deuteronomio 6:5 e Levitico

19:18)

La legge è espressione del pensiero di Dio, essa è un’immagine trascendente del

carattere di Santo di Dio, che è Giustizia e Misericordia perfetta. Dio ne è l’autore,

quindi è scevra da debolezze o errori umani. A seguire uno schemino che dimostra che

la legge è il carattere di Dio. Esempio:

1Pietro 1:16 «poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo».

Romani 7:12 «Così, la legge è certamente santa, e il comandamento

santo, giusto e buono».

Carattere di Dio Dio è… la legge è

Buono -> Luca 18:19 Romani 7:12

Santo -> Levitico 19:2 Romani 7:12


Giusto -> Deuter. 32:4 Romani 7:12

Perfetto -> Matteo 5:48 Salmo 19:7

Puro -> 1Giov. 3:2-3 Salmo 19:8

Verace -> Giovanni 3:33 Salmo 19:9

Spirituale -> 1Corinzi 10:4 Romani 7:14

Amore -> 1Giovanni 4:8 Romani 13:10

Immutabile -> Giacomo 1:17 Luca 16:17

Eterno -> Salmo 90:2 Salmo 111:7-8

4. Mosè, oltre i 10 comandamenti ha ricevuto altro?

Perché i comandamenti furono incisi su tavole di pietra?

Deuteronomio 31:24-26 «Quando Mosè ebbe finito di scrivere in un

libro tutte le parole di questa legge, diede quest'ordine ai Leviti che

portavano l'arca del patto dell'Eterno, dicendo: “ Prendete questo libro

della legge e mettetelo accanto all'arca del patto dell'Eterno, il vostro DIO,

perché rimanga là come un testimone contro di te”».

Risposta: Certamente! Mosè ha ricevuto è scritto

tutte le altre Leggi Cerimoniali per il popolo

d’Israele in un libro (la legge mosaica). È bene

notare che c’è una differenza sostanziale tra la

Legge MORALE e quella CERIMONIALE. La prima

è stata scritta da Dio stesso su Tavole di Pietra e

posta dentro l’arca del patto (e mai abolita), l’altra

è stata ispirata da Dio a Mosè, e scritta su pelli di


animali (in seguito papiri); quindi da un uomo e posta FUORI dall’arca, ed annullata con

il sacrificio di Gesù Cristo sulla croce.

La simbologia:

Tavole di Pietra = IMMUTABILITA’

Giacomo 1:17 «ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono

dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di

mutamento».

Malachia 3:6 «Io sono l’Eterno, non muto; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete

consumati».

Ebrei 13:8 «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno».

Pelli o Papiri = Transitorietà

Galati 3: 24-26 «Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché

fossimo giustificati per mezzo della fede. Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un

precettore, perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù».

Ebrei 8:5 «i quali servono di esempio ed ombra delle cose celesti, come fu detto da

Dio a Mosè…».

Colossesi 2:16,17 «Nessuno dunque vi giudichi per cibi o bevande, o rispetto a feste, a

noviluni o ai sabati (riti e feste giudaiche, prefigurative); queste cose sono ombra di

quelle che devono venire; ma il corpo è di Cristo».

Nota: “i sabati “ di Col 2: 16, NON sono il Sabato 7° Giorno del decalogo, ma sono le

feste del calendario giudaico, feste mosaiche, come: la festa delle capanne, espiazione,

pasqua, azzimi, ecc. ecc.

5. La Legge di Dio (morale) e la Legge di Mosè

(cerimoniale) è una stessa Legge?


Daniel 9: 10, 11 «e non abbiamo ascoltato la voce

dell'Eterno, il nostro DIO, per camminare nelle Sue

leggi, che ci aveva posto davanti per mezzo dei suoi

servi, i profeti. Sì, tutto Israele ha trasgredito la Tua

legge, si è sviato per non ubbidire alla tua voce; perciò

si è riversata su di noi la maledizione e l'imprecazione

scritta nella legge di Mosè, servo di DIO, perché

abbiamo peccato contro di lui».

Risposta: No, non è la stessa Legge! Come già detto, la Legge di Mosè fu transitoria e

temporanea, i cui intenti dovevano essere educativi, formativi, ma anche prefigurativi,

poiché ricca di simboli e figure che preannunciavano l’avvento di un Messia e il piano

della salvezza (vedi il santuario, i sacerdoti, i rituali dei sacrifici animali, le offerte, le

oblazioni); questi riti erano dette leggi cerimoniali. Ci sono inoltre parecchie leggi sulla

salute (vedi i cibi impuri e cibi puri, la quarantena, ect.). Norme sull’igiene (vedi

circoncisione, lebbra, lavarsi ed altro, come trattare il ciclo mestruale, i rapporti

sessuali, ect.). Abbiamo anche parecchie leggi o norme civili, sociali, giuridiche e molto

altro...ma anche se tutte queste leggi sono abolite, il principio per cui sono state date

resta valido sempre. Facciamo un esempio: in Levitico 11 troviamo il divieto di

mangiare alcuni cibi impuri come i molluschi, crostacei o il maiale ed altro ancora; oggi

grazie alla scienza possiamo sapere quanto sia deleterio e nocivo per il nostro corpo

l’assunzione di questi cibi, dannosi alla nostra salute. Ma qual è il principio? Quello di

avere e mantenere il nostro corpo in perfetta salute, per quanto dipenda da noi, poiché

è tempio dello Spirito Santo. Alcuni obiettano dicendo che non siamo più nell’ A. Patto

e che possiamo mangiare di tutto! Certo che non siamo più sotto la legge mosaica ma

sotto la grazia, e la salvezza non è per opere; ma il maiale, come i molluschi o crostacei

non hanno smesso di essere tossici per il nostro organismo, sempre deleteri ed

altamente nocivi rimangono con o senza grazia! Altro esempio: il lavarsi le mani… lo

eliminiamo perché siamo sotto la grazia? No di certo, resta sempre una buona norma

igienica.

Comunque, anche se tutte le leggi cerimoniali, riti e norme, decadono con il Sacrificio

di Cristo sulla Croce e vengono annullate, non è così per la Legge di Dio che è:

Salmo 111: 7-10 «Le opere delle sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi

comandamenti sono fermi, stabili in eterno per sempre, fatti con verità e

rettitudine. Egli ha mandato la redenzione al suo popolo, ha stabilito il suo patto per

sempre; santo e tremendo è il suo nome. Il timore dell'Eterno è il principio della

sapienza; hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la


sua lode dura in eterno».

Legge di Mosè

Luca 2:22” legge di Mosè”

Definita: "la legge... di ordini e riti "

Efesini 2:15.

Scritta da Mosè in un libro.

2 Cronache 35:12.

Collocata FUORI dall’arca.

Deuteronomio 31:26.

Termina con la croce… Efesini 2:15.

Aggiunta a causa del peccato.

Galati 3:19.

Legge di Dio

Isaia 5:24. “la Legge di Dio”

Definita: “Legge regale"

Giacomo 2:8.

Scritta da Dio stesso, su pietra.

Esodo 31:18 32:16.

Collocata DENTRO l’arca.

Esodo 40:20.

Permane per sempre… Luca

16:17.

Segnala il peccato.

Romani 7:7 3:20.

Contraria a noi... Colossesi 2:14. A nostro favore… 1 Gv 5:3.

Non giudica nessuno.

Colossesi 2:14-16.

Giudica tutti gli uomini.

Giacomo 2:10-12.

Carnale… Ebrei 7:16. Spirituale… Romani 7:14.

Non perfeziona nessuno… Ebrei

7:19.

Rende perfetti e saggi… Salmo

19:7.

Matteo 19 7-9 «Essi gli dissero: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle un

atto di divorzio e mandarla via?». Egli disse loro: «Per la durezza dei vostri

cuori Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non

era così. Or io vi dico che chiunque manda via la propria moglie, eccetto in

caso di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chi sposa

colei che è stata mandata via, commette adulterio».

Gesù enfatizza in questo passaggio la differenza tra la legge mosaica e quella di Dio.

L’adulterio (7° comandamento) era conosciuto sin dall’origini della razza umana.


6. Qual è lo scopo della legge di Dio?

Romani 3:20 «perché nessuna carne sarà

giustificata davanti a lui per le opere della

legge; mediante la legge infatti vi è la

conoscenza del peccato».

Romani 7:7 «Che diremo dunque? Che la legge

è peccato? Così non sia; anzi io non avrei

conosciuto il peccato, se non mediante la

legge; infatti io non avrei conosciuta la

concupiscenza, se la legge non avesse detto:

“Non concupire”».

Risposta: Lo scopo della legge è dare conoscenza, la legge è stata data perché l’uomo

potesse distinguere il bene dal male; senza la legge non vi è conoscenza del peccato.

In Romani 7, Paolo prende ad esempio il decimo comandamento che riguarda il non

desiderare la moglie, la casa o qualunque altra cosa sia del prossimo; egli afferma che:

non avrebbe saputo cos’è la concupiscenza se la legge non avesse detto: “Non

concupire”. Non avrebbe saputo che è un peccato! La legge, quindi, non è un mezzo

per ottenere la salvezza; serve solo per farmi capire che cosa è peccato.

Nessuno si salva perché osserva tutti i comandamenti; ma poiché è già salvato da

Gesù Cristo, li osserva come “dimostrazione” visibile che vive, pensa ed agisce come

Lui, riflette il Suo carattere.

Giacomo 1:23-25 «Poiché, se uno è uditore della

parola e non facitore, è simile a un uomo che

osserva la sua faccia naturale in uno specchio; egli

osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando

subito com'era. Ma chi esamina attentamente la

legge perfetta, che è la legge della libertà, e

persevera in essa, non essendo un uditore

smemorato ma un facitore dell'opera, costui sarà

beato nel suo operare».


7. Perché Dio ci ha dato i 10 Comandamenti?

Proverbi 3:1-2 «Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo

cuore custodisca i miei comandamenti, perché ti aggiungeranno lunghi

giorni, anni di vita e pace».

Salmo 1:2,3 «ma il cui diletto è nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge

medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d'acqua,

che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui

foglie non appassiscono; e tutto quello che fa

prospererà».

Risposta: I 10 comandamenti sono una guida per una

vita felice, appagante ed abbondante; un codice

perfetto, sintetico e schematico di etica e moralità.

Sono come i segnali stradali, i quali ci indicano la via

da seguire, segnalandoci i vari pericoli sul tragitto. I

comandamenti sono una PROTEZIONE, non sono dei

divieti, ma dei consigli per fare la scelta giusta.

8. Cosa è il peccato?

1 Giovanni 3:4 «Chiunque commette il

peccato, commette pure una

violazione della legge;

e il peccato è violazione della legge».

Risposta: Quando si infrangono delle regole nella vita sociale, abbiamo

dell’implicazioni oggettive nell’immediato, come ad esempio: recare del danno a

qualcuno o a qualcosa; possibili problemi a persone coinvolte e le sanzioni risarcitive


o punitive (come il carcere se il reato è grave). Ogni infrazione produce delle reazioni

e delle conseguenze. Così è anche per la Legge di Dio quando viene violata, le

conseguenze ci sono e non solo sul piano oggettivo ma anche su quello morale,

spirituale e psicologico, producendo in noi sentimenti dannosi come il senso di colpa,

tensione, paura, ansia e molto altro. Sul piano spirituale e morale ci stiamo

allontanando da Dio, siamo in una situazione di pericolo di morte, non fisica ma

spirituale ed eterna. Infrangere i comandamenti non è solo un danno verso Dio o il

prossimo, è prevalentemente un danno verso se stessi. Il peccato è la violazione della

legge; ogni volta che commetto peccato, trasgredisco la legge. Questo è una conferma

di quanto affermato da Paolo nella lettera ai Romani: la legge mi fa conoscere cosa è

peccato. Come faccio a sapere che cosa è peccato agli occhi di Dio? La legge me lo

rivela: la trasgressione della legge costituisce peccato.

9. La Legge di Dio (10 comandamenti) si possono abolire o

modificare?

Luca 16:17 «Ma è più facile che passino il cielo e la

terra, piuttosto che cada un sol apice della legge».

Matteo 5:17 «Non pensate che io sia venuto ad

abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per

abrogare, ma per portare a compimento».

Risposta: Assolutamente no! Dio può cambiare o mutare?

NO!... così è la Sua Legge che riflette la Sua persona il Suo

carattere. Gesù non è venuto per abolire la legge, ma per

portarla a compimento. Di fatto anche nel Nuovo Testamento ritroviamo tutta la legge

morale di Dio.

LA LEGGE DI DIO NEL

NUOVOTESTAMENTO

1. " poiché sta scritto: "Adora il Signore

Dio tuo e servi a lui solo"»." Matteo 4:10.

2. "Figli, guardatevi dagli idoli " 1 Gv 5:21.

" Essendo dunque noi progenie di Dio,

non dobbiamo stimare che la deità sia

simile all'oro o all'argento o alla pietra o

LA LEGGE DI DIO NELL’ANTICO

TESTAMENTO

1. " Non avrai altri dei davanti a me. "

Esodo 20:3.

2. " Non ti farai scultura alcuna né

immagine alcuna delle cose

che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla

terra o nelle acque sotto la terra. Non ti

prostrerai davanti a loro e non le servirai,


alla scultura d'arte e d'invenzione

umana. " Atti 17:29.

3. "Non sia bestemmiato il nome di Dio"

1 Timoteo 6:1.

4. "In qualche luogo infatti, a proposito

del settimo giorno, egli disse così: «E Dio

si riposò nel settimo giorno da tutte le

sue opere ...Resta dunque un riposo di

sabato per il popolo di Dio. Chi infatti è

entrato nel suo riposo, si è riposato

anch'egli dalle proprie opere, come Dio

dalle sue. Diamoci da fare dunque per

entrare in quel riposo, affinché nessuno

cada seguendo lo stesso esempio di

disubbidienza. " Ebrei 4:4,9-11.

5. "Onora tuo padre e madre" Matteo

19:19.

perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio

geloso che punisce l'iniquità dei padri sui

figli fino alla terza e alla

quarta generazione di quelli che mi

odiano, " Esodo 20:4,5.

3. " Non userai il nome dell'Eterno, il tuo

DIO, invano " Esodo 20:7.

4. "Ricordati del giorno di sabato per

santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi

farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno

è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non

farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo

figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la

tua serva, né il tuo bestiame, né il

forestiero che è dentro alle tue porte;

poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la

terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il

settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno

ha benedetto il giorno di sabato e l'ha

santificato. " Esodo 20:8-11.

5. "Onorerai tuo padre e tua madre,

affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla

terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà. "

Esodo 20:12.

6. "Non uccidere " Romani 13:9. 6. "Non ucciderai " Esodo 20:13.

7. "Non commettere adulterio "

Matteo 19:18.

7. "Non commetterai adulterio" Esodo

20:14.

8. "Non ruberai " Romani 13:9. 8. "Non ruberai " Esodo 20:15.

9. "Non dare falsa testimonianza"

Romani 13:9.

10. "Non concupire " Romani 7:7.

9. "Non farai falsa testimonianza contro il

tuo prossimo " Esodo 20:16.

10. "Non desidererai la casa del tuo

prossimo; non desidererai la moglie del

tuo prossimo, né il suo servo, né la sua

serva, né il suo bue, né il suo asino, né

cosa alcuna che sia del tuo prossimo"

Esodo 20:17.


Deut. 4:2 «Non aggiungerete nulla a quanto vi comando e non toglierete nulla, ma

impegnatevi ad osservare i comandamenti dell'Eterno, il vostro DIO, che io vi

prescrivo».

Apocalisse 22:18,19 «Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo

libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe

descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio

gli toglierà la sua parte dal libro della vita dalla santa città e dalle cose descritte in

questo libro».

10. Gesù ha osservato la Legge?

Giovanni 14:15 «Se mi amate, osservate i miei

comandamenti.

Giovanni 14:21 «Chi ha i miei comandamenti

e li osserva, è uno che mi ama; e chi mi ama

sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi

manifesterò a lui».

Risposta: Mediante la Sua morte sulla croce, Cristo ha messo fine al servizio del

santuario terrestre e di conseguenza alla legge cerimoniale mosaica. Ha inchiodato sul

legno ogni rito levitico, rendendolo vano. Ebrei 7: 12; 18,19 «Infatti, se viene cambiato

il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge… Si ha così

l'annullamento del comandamento precedente, a motivo della sua debolezza e

inutilità, la legge infatti non ha portato nulla a compimento, è l'introduzione di una

migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio».

Se pur ha messo fine alla vecchia alleanza, non è così per il decalogo, durante tutta la

Sua vita Gesù ha osservato la legge di Dio, incarnandone i suoi due principi

fondamentali: amare Dio e il Suo prossimo di un amore perfetto. Affermando con

chiarezza che non è venuto per distruggerla o abolirla, ma al contrario per compierla,

ossia ad osservarla. Gesù ha spiegato che il comandamento andava ben oltre la lettera

scritta, ampliandone il suo significato.


Matteo 5:21, 22 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere"; e:

"Chiunque ucciderà, sarà sottoposto al giudizio"; ma io vi dico: Chiunque si adira contro

suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi avrà detto al proprio fratello:

"Raca", sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Stolto", sarà sottoposto al

fuoco della Geenna».

Matteo 5: 27-29 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non commettere

adulterio". Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già

commesso adulterio con lei nel suo cuore. Ora, se il tuo occhio destro ti è causa di

peccato, cavalo e gettalo via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca,

piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna».

La vera osservanza della legge ha a che fare con il cuore e non solo con il

comportamento esteriore. Osservare la legge in modo letterale, non è esattamente

quello che Dio richiede. Se prendiamo ad esempio il comandamento: “non uccidere”,

e ci limitiamo a non togliere la vita a qualcuno, ma nutriamo odio o livore per la

persona, stiamo violando la legge di Dio. C’è di più dietro a questo comandamento;

Gesù spiegò come la rabbia e il rancore sono come l’omicidio agli occhi di Dio.

Solitamente la strada che porta una persona a commettere un omicidio comincia

proprio con la rabbia e l’odio. Pensa a quante persone si possono “uccidere” con la

lingua e le parole, forse molte ma molte di più che con un’arma. Gesù affermò che chi

guarda una donna desiderandola ha già commesso adulterio nel suo cuore; l’eventuale

atto di commettere adulterio non farebbe altro che rivelare cosa già c’era nel cuore.

Anche se quell’uomo non commetterà fisicamente adulterio, sarà considerato da Dio

colpevole come chi avrà commesso adulterio.

Gesù insegnava la Legge di Dio come valida e vincolante.

Il giovane ricco

Matteo 19:16-19 «Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro buono, che devo

fare di buono per avere la vita eterna?». Ed egli disse: «Perché mi chiami buono?

Nessuno è buono, se non uno solo, cioè: Dio. Ora, se tu vuoi entrare nella vita, osserva

i comandamenti». Egli gli disse: «Quali?». Gesù allora disse: «Non uccidere, non

commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora tuo padre e

tua madre e ama il tuo prossimo come te stesso».

11. Coloro che conoscono la Legge di Dio e la violano

volontariamente, si possono salvare lo stesso?


Giacomo 2: 10,11 «Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno

in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. Difatti, colui che ha detto: “Non

commettere adulterio”, ha anche detto: “Non uccidere”. Per cui se tu non

commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge».

Romani 6:23 «Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la

vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore».

Risposta: No! Si perderanno. La Legge di Dio, i 10

comandamenti sono una guida che dobbiamo

usare e seguire per camminare in questa vita, per

avere una vita santa, irreprensibile, dobbiamo

imparare a vivere come Dio vive, riflettendo al

mondo il Suo carattere d’Amore. La legge di Dio

insieme allo S. Santo ci trasforma a Sua immagine

e somiglianza. Se ignoriamo anche un solo

comandamento stiamo rifiutando Dio e senza di

Lui NON c’è salvezza. Stiamo rifiutando di fare la

Sua volontà, stiamo rigettando il piano di Dio per

la nostra vita; se non permettiamo a Dio di

trasformarci a Sua immagine e somiglianza, non

potremmo entrare nel Suo Regno. Nessun

peccatore ostinato e perseverante nell’errore

sarà presente nel Regno di Dio, ma solo persone convertite, nate a nuova vita. Violare

un comandamento volutamente, consapevolmente e in modo perentorio, è sufficiente

per separarmi da Dio e dalla Salvezza, come dice l’apostolo: Giacomo 4:17 «Chi

dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato». Chi vive nel peccato è morto

spiritualmente.

12. La salvezza arriva dall’osservare la Legge di Dio?

Romani 3:20 «perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le

opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato».


Efesini 2:8,9 «Voi infatti siete stati salvati per

grazia, mediante la fede, e ciò non viene da

voi, è il dono di Dio, non per opere, perché

nessuno si glori».

Risposta: No! La salvezza è un DONO gratuito per noi

da parte di Gesù Cristo! Ubbidiamo alla legge non per

ottenere salvezza, ma perché siamo già stati salvati;

l’ubbidienza alla legge non è un mezzo per ottenere la salvezza, essa ci viene donata

per grazia e per mezzo della fede.

Dio richiese l’ubbidienza dopo aver mostrato il Suo amore nella liberazione del popolo

dalla schiavitù d’Egitto; così, Dio richiede l’ubbidienza alla legge dopo aver mostrato il

Suo amore sulla croce, avendoci liberati dalla schiavitù del peccato. Gesù ci ha dato

l’esempio durante la Sua vita di una vita di sottomissione alla volontà di Dio; attraverso

la Sua comunione con il Padre, Gesù ha vissuto in armonia con la legge. Anche noi,

attraverso la comunione con Gesù possiamo osservare i Suoi comandamenti: Giovanni

15:10. «Se osservate i Miei comandamenti, dimorerete nel Mio amore, come Io ho

osservato i comandamenti del Padre Mio e dimoro nel Suo amore». Il compito della

legge è come quello di un pedagogo che rivelo lo stato del malato e che senza poterlo

guarire, lo guida verso il grande medico: Gesù Cristo.

Galati 3:24 «Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché

fossimo giustificati per mezzo della fede». La legge non ha portato la salvezza; ma in un

certo senso l’ha resa possibile. La disubbidienza di Adamo ha attirato la condanna a

morte su tutta l’umanità; aver violato o infranto la legge di Dio, ha introdotto il peccato

(separazione da Dio) e quindi la morte. La Bibbia dice: Romani 6:23 «Infatti il salario

del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore».

Con questa condanna l’umanità sarebbe persa per sempre, ma Dio che è ricco in

Misericordia ha previsto un piano di Salvezza affinché l’umanità non perda la Vita

Eterna! Il piano è Gesù Cristo! E’ Lui che si è caricato del nostro debito che la legge

esige, ossia la morte del condannato in quanto trasgressore; Gesù si è sostituito a noi

ed è morto al posto nostro, soddisfacendo quanto la legge richiedeva. La morte che

toccava a noi in quanto trasgressori e caduta su di Lui. Isaia 53 4,5 «Eppure egli portava

le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito,

percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni,

schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per

le sue lividure noi siamo stati guariti».

Questa Grazia gratuita, non può esser meritata dagli uomini, e neppure essere

considerata ricompensa delle nostre opere, altrimenti non sarebbe più tale; essa è un

Dono gratuito e si accetta per sola fede. Il peccatore posto sotto la Grazia per fede


passa dal regime della legge al regime della Grazia, sfuggendo così dalla punizione

prevista dalla condanna della legge che è caduta su Gesù.

Romani 8:1 «Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo

Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito…».

13. Un cristiano che vive per fede ed è sotto la Grazia, e

affrancato dalla Legge di Dio?

Romani 6:14,15 «Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non

siete sotto la legge, ma sotto la grazia. Che dunque? Peccheremo noi,

perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia».

Romani 3:31 «Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non

sia, anzi stabiliamo la legge».

Risposta: No! La grazia è un perdono immeritato,

che un governatore o presidente concede ad un

condannato. Lo perdona, pero non lo esenta dal

rispettare le leggi vigenti in vigore. La persona

perdonata da Dio che vive sotto la Grazia, ha una

doppia responsabilità, rispettare la legge e non

perdere la grazia ottenuta. La persona che rifiuta di

osservare la legge di Dio e dice che vive sotto la

grazia, si contraddice e rende vano il sacrificio di

Gesù Cristo. Se la legge è stata soppressa come

qualcuno crede, e se Cristo è stato lo strumento di

questa soppressione, come mai Egli ha dovuto morire per soddisfare le esigenze della

legge? Abolita la legge, non è più necessaria la grazia, e la crocifissione del Salvatore

non ha più alcun significato, è inutile poiché «infatti dove non c'è legge, non vi

è neppure trasgressione» (Romani 4:15). Senza legge non esiste peccato, così come

senza grazia non c’è salvezza. La morte di Cristo sul Calvario è certamente l’argomento

migliore in favore dell’immutabilità della legge. La legge è la grazia lungi dall’escludersi

a vicenda si completano armoniosamente.

14. Saremo giudicati dalla Legge di Dio?


Ebrei 9:27 «E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta,

e dopo ciò viene il giudizio».

1Pietro 4:17 «Poiché è giunto il tempo che il giudizio cominci dalla casa di

Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di coloro che non

ubbidiscono all'evangelo di Dio? ».

Risposta: Si, certamente! Come ogni tribunale

umano possiede un codice che faccia da base,

da regola, un Codice civile e penale. Anche il

cielo possiede un codice: il Decalogo che servirà

come regola del giudizio finale.

Ecclesiaste 12: 13,14 «Ascoltiamo dunque la

conclusione di tutto il discorso: «Temi DIO e

osserva i suoi comandamenti, perché questo è il

tutto dell'uomo». Poiché DIO farà venire in

giudizio ogni o perda, anche tutto ciò che è

nascosto, sia bene o male». (N.D)

L’apostolo Giacomo esprime lo stesso concetto con maggior chiarezza: Giacomo

2:12 «Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della

libertà», nei versetti precedenti a questo sta parlando della legge di Dio il Decalogo

(7:11) con la quale saremo giudicati. Perché è detta: “legge di libertà”? Perché ci libera

dalla condanna della morte, prodotta dalla schiavitù del peccato. La triste condizione

spirituale del mondo di oggi è la diretta conseguenza del rilassamento spirituale, della

negligenza totale o parziale di mettere in atto la volontà di Dio, trasgredire i

comandamenti e vivere secondo la propria volontà o secondo le proprie voglie o

regole. Ma come tutte le leggi hanno causa ed effetto, l’uomo non può trasgredire la

legge di Dio impunemente. La libertà dell’uomo non sta nella trasgressione o nella

dissolutezza, nel vivere come più mi piace. La libertà che Dio ci offre è quella di

scegliere tra il bene ed il male. La vera libertà è l’ubbidienza volontaria al bene,

nell’Amore e rispetto reciproco con Dio e con il prossimo.


15. Qual è la condizione necessaria per osservare la legge

di Dio?

1 Giovanni 5:2,3 «Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando

amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. Questo infatti è l'amore

di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi

comandamenti non sono gravosi».

Risposta: Gesù disse: «Se Mi amate, osservate i Miei

comandamenti» (Giovanni 14:15). Solo una relazione

d’amore con Dio può essere la base della vera ubbidienza;

è impossibile poter osservare la legge se non amiamo Gesù.

La naturale conseguenza di amare Dio sarà voler osservare

la Sua legge. Ad una persona che non ama Dio, i dieci

comandamenti appariranno come un insieme di regole che

limitano la libertà. Agli occhi di chi ama Dio, invece, non

rappresentano un peso, ma il modo in cui desiderano vivere

ed essere come Dio è.

16. Che cosa vuole realizzare Dio nella vita del credente?

Ebrei 8:10 «Questo dunque sarà il patto che farò con la casa d'Israele dopo

quei giorni, dice il Signore, io porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò

nei loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo».

Risposta: Cristo perdona ogni peccatore pentito,

e vuole restaura in noi la Sua immagine che

abbiamo perso a causa del peccato, a causa

dell’esserci allontanati da Lui. Dio desidera che i

principi della Sua legge siano messi in pratica da

noi e per fare questo ci aiuta con la Sua presenza


nel nostro cuore. Lo Spirito Santo in noi, ci aiuta in questo processo decisionale, come

attesta l’apostolo Paolo in Filippesi 2:13 « infatti è Dio che produce in voi il volere e

l'agire, secondo il suo disegno benevolo». Le promesse del comandamento: “Non

ruberai, non ucciderai, non mentirai” si convertono in decisioni pratiche

nell’immediato: “Non rubo, non mento, non uccido” sono decisioni irremovibili, decido

di vivere come Dio vive, decido di esser come Lui. Questo vuol dire: “mettere la Sua

legge nella tua mente e scriverla sul tuo cuore “. Dio vuole restaurare in noi il Suo

stesso carattere, ossia: AMORE.

1Giovanni 2:4 «Chi dice: “Io l'ho conosciuto”, e non osserva

i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui».

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