La legge di Dio
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passa dal regime della legge al regime della Grazia, sfuggendo così dalla punizione
prevista dalla condanna della legge che è caduta su Gesù.
Romani 8:1 «Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo
Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito…».
13. Un cristiano che vive per fede ed è sotto la Grazia, e
affrancato dalla Legge di Dio?
Romani 6:14,15 «Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non
siete sotto la legge, ma sotto la grazia. Che dunque? Peccheremo noi,
perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia».
Romani 3:31 «Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non
sia, anzi stabiliamo la legge».
Risposta: No! La grazia è un perdono immeritato,
che un governatore o presidente concede ad un
condannato. Lo perdona, pero non lo esenta dal
rispettare le leggi vigenti in vigore. La persona
perdonata da Dio che vive sotto la Grazia, ha una
doppia responsabilità, rispettare la legge e non
perdere la grazia ottenuta. La persona che rifiuta di
osservare la legge di Dio e dice che vive sotto la
grazia, si contraddice e rende vano il sacrificio di
Gesù Cristo. Se la legge è stata soppressa come
qualcuno crede, e se Cristo è stato lo strumento di
questa soppressione, come mai Egli ha dovuto morire per soddisfare le esigenze della
legge? Abolita la legge, non è più necessaria la grazia, e la crocifissione del Salvatore
non ha più alcun significato, è inutile poiché «infatti dove non c'è legge, non vi
è neppure trasgressione» (Romani 4:15). Senza legge non esiste peccato, così come
senza grazia non c’è salvezza. La morte di Cristo sul Calvario è certamente l’argomento
migliore in favore dell’immutabilità della legge. La legge è la grazia lungi dall’escludersi
a vicenda si completano armoniosamente.
14. Saremo giudicati dalla Legge di Dio?