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Caldaro al lago

Uno dei borghi

vitivinicoli più

belli al mondo.


2

Caldaro al lago

e le sue stagioni

Primavera, estate, autunno,

inverno e molto di più

4

Un sentimento, un compagno

di viaggio, un regalo

Il vostro personalissimo

lago di Caldaro

16

Natura a perdita d’occhio.

La mia giornata inizia

nella gola Rastenbach

22

Caldaro in abito bianco,

rosso, e rosé

Il nostro vino

e come lo celebriamo

28

i

Usanze,

abitudini, oggetti

E cosa si può trovare da noi

36

42


3

Caldaro.

Uno dei borghi vitivinicoli più belli al mondo.

Venite a scoprirlo di persona!

La bellezza. Le prime foglioline che spuntano verdi nei

vigneti. I raggi di sole che illuminano il lago al mattino.

La brina sui prati. Il profumo dell’autunno. La musica.

La vera bellezza riesce sempre a emozionare le persone.

Ma venite voi stessi a vedere con i vostri occhi e gustare

con il vostro palato, lasciatevi emozionare, immergetevi

nella sinfonia armoniosa dei nostri paesaggi, nella

musica da camera della vita del borgo, nelle briose

note jazz di una degustazione di vino, nella struggente

ballata di una notte in riva al lago. Il vino. Caldaro è

sinonimo di vino. E il pensiero corre subito ai bouquet

che si sprigionano in bocca, alle note della fantasia, alla

cultura della quotidianità e alla vita dei viticoltori.

Il borgo. Le nostre ambizioni sono lo specchio della

nostra anima: è così che Caldaro è riuscito a mantenere

le sue caratteristiche di borgo autentico. Con una vita

che scorre placida nelle case e sui campi al ritmo delle

stagioni, intercalata da eventi fuori dal comune, e che

lascia ampio spazio ai colori e ai toni caldi e accoglienti.

Il tutto contornato dal lago più bello, dalle montagne

più belle, dal cielo più bello. I momenti più belli li

vivrete qui. Benvenuti a Caldaro al lago!


4


Basta uno sguardo verso il lago.

Il suo verde, le sue ombre, le sue onde.

Tutto racconta del tempo, delle stagioni.

Caldaro al lago

e le sue stagioni

Primavera, estate, autunno e inverno. Ormai lo sapete. A Caldaro

al lago gli orologi scorrono diversamente e qui le stagioni sono

più di quattro. Venite con noi, vi racconteremo tutta la storia.


6 caldaro al lago e le sue stagioni


7

Caldaro: un villaggio, un lago,

un monte e un mare di vigneti.

I filari tracciano linee nel paesaggio

disegnandone i contorni

e dandogli carattere. La natura incornicia il paese,

lo compenetra e stabilisce un legame stretto con

il lago. La natura definisce la vita nel nostro villaggio

vitivinicolo, scandisce il ritmo del nostro lavoro

e decide cosa faremo nelle ore libere.

E come la natura muta e si trasforma giorno

dopo giorno, così cambiano il nostro lavoro,

le priorità, le attitudini e gli stati d’animo. Accompagnateci

nel nostro viaggio attraverso le stagioni

del vino, alla scoperta delle regole della viticoltura

nelle nostre terre.

L’inizio dell’anno. È un periodo insolito per

visitare Caldaro. Potremmo definirla la stagione del

ghiaccio. Sono settimane che sanno essere magiche.

Durante le notti gelate, il lago forma cristalli di

neve su rami e canne palustri. E chi ha la fortuna

di arrivare in un freddo gennaio, potrà scoprire

che il lago è una meravigliosa pista di pattinaggio,

trasparente che apre la visuale in un mondo sommerso

da favola.

Quando il vento dell’inverno sibila tra i vicoli,

non c’è niente di meglio di una capatina all’Accademia

del Vino Alto Adige. Finito il letargo invernale,

la luce si fa più intensa. Chi arriva a Caldaro gioirà

di un dono assai raro: tempo libero, giornate che

non obbligano a fare nulla. Tempo per le passeggiate

lungo il Sentiero del vino o in riva al lago, per la

lettura e lo studio dell’arte culinaria.

Per alcuni la bicicletta è la migliore amica e l’arrivo

della primavera a Caldaro è il periodo più bello:

strade libere e temperature ideali. La stagione ciclistica

abbia inizio! Si racconta di ciclisti che per

un’intera stagione pedalano su e giù per i vigneti

di Caldaro. Una stagione, quella ciclistica, che può

iniziare già a febbraio per protrarsi fino a novembre

inoltrato. Imperdibile a marzo una passeggiata

nella Valle della primavera con la sua inaspettata

esplosione di fiori oppure lungo il Sentiero della

Pace con inaspettate intuizioni.

Le settimane scorrono e arriva il tempo della

fioritura della vite e del melo. Il sole intenso è un

chiaro invito ad immergersi nella natura. Nel tratto

che attraversa i vigneti, il Sentiero del vino si snoda

tra alberi e viti in fiore.

È il periodo dell’escursionismo, della tradizionale

“Passeggiata tra atmosfera e gusto” organizzata

da wein.kaltern, tanto amata da ospiti e residenti,

in particolare dalle famiglie. A primavera inoltrata,

con l’estate già in vista, si conclude la stagione

della migrazione. Il biotopo del lago di Caldaro

è un luogo di sosta per gli uccelli migratori che percorrono

fino a 4.000 chilometri dall’Africa verso

nord. Tra i variopinti stormi spiccano lo spioncello,

l’ortolano, il gabbiano e molti altri. Quando le giornate

si allungano e si trasformano in lunghe e calde

serate, ospiti e residenti si riuniscono a Caldaro per

celebrare il vino, il buon cibo e gustare la stimolante

compagnia. È arrivato il momento di festeggiare!

Il Wineparty non deluderà le aspettative. Ad esso

seguono altri momenti culminanti della stagione

viticola come “Caldaro in abito rosso” e la premiazione

dei Kalterersee della Charta. Per il lago

e il triathlon, Caldaro è una meta prediletta dagli

amanti dello sport.

E all’improvviso arriva l’estate e con essa la stagione

del piacere e di imperdibili appuntamenti

con eventi, festival, mercati e degustazioni. Spesso

protagonista sulla tavola è la nostra amata polenta

di Caldaro, quella fatta con la farina del mais coltivato

sulle sponde del lago. Le giornate più lunghe,

quelle in cui il sole tramonta più tardi, sono un

chiaro invito a sorseggiare un calice di vino ben

fresco: ad esempio nel contesto di “Caldaro in abito

bianco”, elegante fête blanche allestita attorno alla

fontana di Piazza Principale, cuore pulsante della

vita del villaggio.

Poi arriva il momento dell’anno in cui si desidera

una cosa sola: il refrigerio dell’acqua e della nostra

brezza pomeridiana. È la stagione in cui il divertimento

attivo in acqua la fa da padrone! Tuffarsi nelle

dolci acque del nostro lago, cavalcarne le onde con

la tavola da surf o divertendosi su un pedalò.

Alla conquista dei mari. Il dolce abbraccio

dell’acqua dolce e temperata. Elisir di vita

per la fauna acquatica. E per l’uomo. È il lago

di Caldaro. Un habitat naturale. Un grande

parco giochi.

>


8 caldaro al lago e le sue stagioni

Intorno al lago di Caldaro la natura si sta preparando.

Per le api, i bagnanti, i barcaioli.

Per inaugurare un nuovo anno di piccoli

e grandi successi su due ruote.


9


10 caldaro al lago e le sue stagioni

Al momento giusto, i grappoli devono arrivare

in cantina. La vendemmia inizia verso la fine

di agosto. È un momento straordinario per

Caldaro. Tutti si rimboccano le maniche.

Come vuole la tradizione, in grembiule blu.

iUn foro nella casa — Nel 1760, Ignaz von Pach praticò

un foro a semicerchio nell’angolo della casa del suo vicino,

perché gli impediva di vedere l’orologio della chiesa.

Ancora oggi è visibile in Via Andreas Hofer 12.

Maria von Mörl — Secondo la tradizione, a partire dal 1836

le stimmate di Cristo apparvero sulle mani e sui piedi di

Maria von Mörl. Si dice che la “vergine estatica” possedesse

il dono della profezia e mediasse le risposte alle preghiere.

È la fondatrice del cimitero di Caldaro.

Il mercato — Una o due volte alla settimana, in Piazza

Principale si tiene il mercato contadino con frutta, verdura,

uova, erbe aromatiche, formaggi, fiori, miele, succhi di frutta,

vino e molto altro ancora.

La fontana di Piazza Principale — Spesso i momenti

importanti della vita del paese si svolgono proprio attorno

ad essa.

In giornate come queste due cose non possono

mancare: un bel gelato e un calice di Kalterersee.

Tra le mete preferite per trovare sollievo nelle

giornate soleggiate e senza vento, ci sono le misteriose

buche di ghiaccio o un’escursione sulla Mendola,

da raggiungere a piedi o più comodamente con

la funicolare.

Qualche tempo dopo, nel villaggio e attorno

al lago c’è fermento nell’aria: è iniziato il periodo

della vendemmia! Le giornate sono ancora tiepide

e il sole sprigiona gli aromi dell’uva. Al mattino,

il fresco dei boschi circostanti è una vera tentazione.

Una gita alla gola Rastenbach o sulle alture

di Castelchiaro promette panorami mozzafiato

a tutto tondo. L’autunno comincia con una festa:

le “Giornate caldaresi del vino”, appuntamento

enologico nel centro di Caldaro.

Non c’è una stagione particolare per gite e camminate,

ma l’autunno è per tradizione il periodo

preferito per le escursioni: come bastasse una

manciata di settimane per passare in rassegna 180

chilometri di sentieri escursionistici! Sono itinerari

ideali da percorrere da soli e fare filosofia sul mondo.

Sentieri lungo i quali i bambini scoprono alberi,

foglie, fiori. Sentieri che conducono ripidamente

>


Gennaio

Se a Capodanno piove,

la neve a Pasqua non si muove.

Febbraio

Se a Candelora il cielo è sereno,

ti attenderà un inverno pieno.

Marzo

Piogge di marzo

non portano alcuno sfarzo.

Aprile

Se la luna in aprile splende,

frutta e vino non rende.

Maggio

Se il 1° maggio tutto brina,

la fortuna in campo si avvicina.

Giugno

Se a San Pietro e Paolo cielo sereno s’è visto,

un anno buono è previsto.

Luglio

Santa Maria Maddalena di pioggia bagnata,

del grano ottima annata.

Agosto

Se a San Gioacchino pioverà,

un inverno mite sarà.

Settembre

Se a San Lamberto è limpido e sereno,

la primavera seguente asciutta troveremo.

Ottobre

San Volfango bagnata

promette buona annata.

Novembre

Novembre pieno di tuoni,

promette tanti mesi buoni.

Dicembre

Capodanno con poco vento e sole al mattino,

molta speranza dà per il grano e per il vino.


12 caldaro al lago e le sue stagioni

La neve a Caldaro. È un momento magico.

I vigneti sono solo un ricordo. La vite, il lago e le persone

si trasformano. Sono momenti di contemplazione.

E negli anni migliori anni di allegre danze sul ghiaccio.


13

verso l’alto e riavvicinano a se stessi. Imperdibili

gli appuntamenti autunnali con “Vino e cucina

a Caldaro” e il Caldaro Pop Festival.

E finalmente il vino è arrivato nelle cantine.

La vendemmia è finita e torna il tanto atteso momento

delle castagnate. Il Törggelen, come vengono

chiamate in tedesco, è un’usanza che esprime

in pieno la coesione che permea il villaggio: celebriamo

il vino nuovo e i frutti della nostra terra.

La tradizione vuole che l’assaggio del vino sia accompagnato

da piatti particolari e dalle caldarroste.

È l’aroma della nostra terra.

Si avvicinano le ultime settimane dell’anno.

È il tempo delle luci. Candele e rami di abete decorano

piazze e vicoli. Un mercatino dell’Avvento

dai toni garbati diventa luogo di incontro. Il villaggio

è permeato da un’atmosfera di tranquillità che

invita alla scoperta delle tradizioni senza fretta:

le sequoie e le nostre 14 chiese sono una silenziosa

e costante presenza anche in inverno. Il cinema

della vecchia stazione ferroviaria aggiunge colore

alla giornata.

A Caldaro un altro anno volge al termine. L’anno

che verrà sarà un nuovo anno con le sue stagioni,

ognuna con le sue caratteristiche, con colori e

profumi particolari, con un sapore speciale. Tante

ragioni in più per riscoprire un’altra volta il nostro

villaggio, per entrare in sintonia con la nostra

terra, in contatto con la bellezza del paesaggio,

per sperimentare il brulicante viavai del centro.

Per trasformare il soggiorno a Caldaro in un momento

indimenticabile.

|


14

Maggiori

informazioni

sul cinema

in stazione al

www.filmtreff-kaltern.it/it

sito:

colpo

il cinema in stazione | Cinema e stazione

ferroviaria: due cose curiose messe assieme!

Nell’edificio della vecchia stazione della ferrovia

dell’Oltradige che si erge all’ingresso del paese,

il Filmtreff Kaltern gestisce un piccolo cinema.

La prima proiezione aperta al pubblico nella

nuova “sala cinematografica” di Caldaro risale

al lontano 1911. Il mix di chicche cinematografiche,

proiezioni per tutta la famiglia e film cult

piace e diverte in egual misura.

un gelido soffio dal ventre del

mondo | Brividi. Di freddo, ma anche

per l’emozione. All’improvviso, in

mezzo al bosco, arriva una folata

fredda e la vegetazione è la stessa che

troviamo in alta montagna. Siamo

arrivati alle buche di ghiaccio nella

frazione di Pianizza di Sopra.

Al

un mammut vicino alla chiesa

Più precisamente si tratta di alberi di

sequoia. Li troviamo nei pressi della

chiesa parrocchiale nel centro del

paese, ma anche nel piccolo parco con

angolo giochi per bambini all’inizio

di Via Trutsch. Quello nei pressi della

Residenza Campan è stato dichiarato

monumento naturale. Forse solo il

vento saprà come i suoi semi sono

arrivati a Caldaro.

musica pop al museo | Non solo al museo, ma anche alla

Mendola, nelle cantine vinicole, nelle chiese o in Piazza

Principale. Inaspettato, meraviglioso e riprova delle molteplici

sfaccettature della nostra cultura: questo è il Caldaro

Pop festival, con voci e melodie straordinarie provenienti

da tutto il mondo. La nostra caratteristica distintiva?

La simbiosi tra musica, buona cucina e (guarda un po’!)

buon vino. Vi aspettiamo!


15

barba di donna | Sulla croce una

donna. Una donna con la barba.

Una santa? Ebbene sì: è Santa Cummerno,

protagonista di un affresco

su una delle mura della chiesetta di

San Vigilio a Castelvecchio, frazione

più alta di Caldaro, splendida meta

per un’escursione attraverso la gola

Rastenbach.

d’occhio

che cosa è un “giatl”? | Quando si arriva a Caldaro, può capitare

di sentire il termine “Giatl”. Potreste pensare che si tratti di un diminutivo

della parola tedesca “Gut”, che significa tenuta o vigneto.

Ma non sbagliatevi! Andate al bar, prendete un bel caffè e ascoltate

la gente del posto, quella col grembiule blu. Quando parlano di “Giatl”

intendono una piccola azienda vinicola o di più aziende? Sbagliato

anche questa volta! Perché si tratta di una plaga con un singolo

vigneto.

galleria gefängnislecarceri |

Fino ai primi anni 1970, le prigioni

si trovavano nel centro del villaggio.

Oggi, dopo la ristrutturazione nata

dalla matita dell’architetto Günther

Plaickner, l’ala delle ex celle ospita la

galleria d’arte “GefängnisLeCarceri”.

Le dimensioni e l’atmosfera della

prigione sono rimaste tangibili. Nel

contesto delle mostre itineranti, gli

spazi e l’arte instaurano una coinvolgente

simbiosi.

la polenta del lago | Gli abitanti del luogo la

chiamano “Plent”. È la loro polenta, quella fatta

con la farina di granoturco color giallo oro, macinata

grossa. Presenza fissa in tutte le dispense di

Caldaro, arriva sulla tavola almeno una volta alla

settimana. E oggi torna ad essere coltivata sulla

sponda meridionale del lago. In cucina si trasforma

in gnocchi, ravioli o chips. Il modo migliore

per gustarla? Insieme a un calice di Kalterersee

ben fresco.

www.gefaengnislecarcerigalerie.it/home-it


16

Il nostro lago può essere un teatro.

Ma anche una pista di pattinaggio, un’arena per il surf

e una piscina. Sul lago si costruiscono castelli in aria,

si fanno progetti per il futuro. Semplicemente ci si gode la vita.


In passato solo il postino poteva leggere le nostre

recensioni, ovvero le cartoline dalle vacanze. Oggi

leggiamo cosa si dice del lago comodamente online.

Se si chiede alle persone: “Cosa vi piace fare al lago di

Caldaro e con chi?”, si ottengono molte risposte diverse:

idee per passare qualche ora tranquilla in riva al lago,

attività acquatiche, consigli su dove mangiare. Insomma,

ce n’è per tutti i gusti e per tutte le stagioni. E spesso

troviamo anche vere e proprie dichiarazioni d’amore.

Citazioni originali tratte dai social network.

IH"

»Rilassarsi al lago

di Caldaro in compagnia

di amici e con un calice

di Lagrein. Oppure due.

O forse anche tre.«

janine f.

Un sentimento,

un compagno di

viaggio, un regalo

In paese, in montagna, nel bosco: il lago di Caldaro è sempre una

presenza garbata e lucente. Farsi catturare dal suo fascino sarà

un’esperienza molto personale.

Sopra al lago di Caldaro si librano

le cicogne e le rondini, il vento

del pomeriggio accarezza le sue

acque, i raggi del sole lo illuminano

e un intenso profumo di legno d’abete e di

fogliame pervade l’aria. Intorno al lago di Caldaro

danzano le libellule e le canne sussurrano al vento,

ronzano le api, passeggiano grandi e piccini, maturano

mele, uva e mais. E dentro al lago di Caldaro

sgorgano fresche sorgenti, vivono lucci, luccioperca

e abramidi, piante e storie, la gente nuota,

sguazza, fa sport.

A braccia spalancate e con un grande cuore

al cospetto di bimbi con gli occhi sgranati dallo stupore

e di adulti che osservano in silenzio, ma anche

di creature dell’acqua e dell’aria: è così che ci accoglie

il lago di Caldaro. Dal borgo fino a raggiungere

il lago, i vigneti accompagnano ciclisti ed escursio-

nisti, invitandoli ad assaporare una pausa, un’attività

per il tempo libero, un tranquillo pranzetto mentre

i tempi laschi della vacanza si dilatano. Il lago non

potrebbe trovarsi in un posto migliore: non troppo

vicino al villaggio ma nemmeno troppo lontano,

facendo così sentire ovunque la sua magia.

Il lago di Caldaro è un sentimento. Basta volgere

lo sguardo allo specchio d’acqua per fare tabula

rasa di tutti i pensieri, placare lo spirito e tenerci

occupati per ore. Con la giusta compagnia, culinaria

ma anche umana, l’estate pervade i nostri cuori

lungo tutto l’arco dell’anno.

Il lago di Caldaro può restare nascosto, ma sa

anche essere palcoscenico per le grandi emozioni:

quando la nebbia mattutina si alza dalle sue

acque, quando brilla la luce al tramonto, quando

vi si specchiano le nuvole che si rincorrono veloci. >


18 un sentimento, un compagno di viaggio, un regalo

IH"

»Una nuotata nel lago, oppure un giro con il SUP. Poi una dormitina sul prato

in riva al lago. Un calice di buon vino sulla terrazza, un giro in pedalò.

Ci sono così tante cose belle da fare. E ovviamente non può mancare la famiglia.«

marion s.


19

IH"

»Quando sono al lago di Caldaro,

mi piace alzarmi all’alba e percorrere

il sentiero che lo circonda in totale

solitudine. Mi godo la tranquillità che

lo avvolge e i nuovi scorci che riesco a

scoprire ogni volta. Una vera meraviglia.«

regina s.

Quando l’autunno e i suoi colori lo incorniciano in

un mare di foglie variopinte, il nostro lago regala

immagini indimenticabili.

Il lago di Caldaro è un compagno di viaggio. Come

un amico d’infanzia, è sempre pronto per nuove

avventure e anche per momenti di introspezione.

Nel pomeriggio il vento soffia da sud, mentre di

notte scende dalle montagne. Questa alternanza

piace non solo alle vigne, ma anche alle persone

in riva al lago. Aria pura, acqua dalla temperatura

gradevole, non troppo profonda e piacevole.

Ottimi motivi per prendere una vela, un remo,

gli occhialini da nuoto e approfondire la conoscenza

con il lago. Il lungolago con gli stabilimenti balneari

pubblici è un invito irresistibile per grandi e piccini,

per sportivi e amanti delle cose belle e buone.

Il lago di Caldaro è un dono. Il nostro lago è una

gemma: unico e di una bellezza incantevole, ma al

contempo accessibile e dalle mille sfaccettature. Un

luogo ideale per qualsiasi ora del giorno: una nuotata

mattutina, un bel pranzo con vista sullo specchio

d’acqua (o verso l’infinito) in uno dei ristoranti sulle

sue sponde, una pennichella sotto le palme al lido.

Lo spettacolo serale delle vele che sfrecciano candide

sul pelo dell’acqua e il sorgere della luna sopra

>


20 un sentimento, un compagno di viaggio, un regalo

IH"

»Basta che

ci sia il lago.«

constance f.

IH"

»Finché potrò, mi godrò ogni anno

un concerto sulle rive del lago.

Da oltre 18 anni Caldaro è il nostro grande

amore in Alto Adige. Semplicemente

indimenticabile.«

conny b.

al lago. Mattinieri, sportivi, sognatori ma anche

chi preferisce fare le ore piccole: tutti si allietano

alla vista del lago e riescono a trovare il “loro” lago

di Caldaro personale.

Per non parlare del susseguirsi delle stagioni.

Il lago, la natura che lo circonda, la mano dell’uomo:

ogni mese, quasi ogni settimana, lo scenario cambia.

Le cose da fare e da vedere non mancano mai.

Un sentimento, un compagno di viaggio, un dono:

e di un verde unico. Provate a immaginarvi una

sfumatura di verde: eccola. Acqua, prati, boschi

e vigneti, e poi la luce e l’ombra delle montagne

e del vento. E ancora: provate a cambiare spesso

prospettiva, guardando il mondo dal lago, dalla cima

di una montagna, attraverso i rami di un faggio.

In inverno a volte il lago di Caldaro sa brillare di

un bianco candido: ecco che si copre di una coltre

di ghiaccio e ci regala una meravigliosa pista di

pattinaggio naturale.

Il nostro lago ha una sua leggenda e un vento

tutto suo. È luogo di nostalgia e di attrazione per

tutti coloro che si trovano nei suoi paraggi. Chi

vuole capire la sua poesia non può esimersi da una

sua visita.

|

iIl Palcoscenico sul lago — concerti, musical, danza

– sul palcoscenico sul lago al LIDO. Sullo sfondo il

lago, Castelchiaro, la notte stellata. Che lo spettacolo

abbia inizio!

Stabilimenti balneari e Lido — Sulla sponda

settentrionale del lago di Caldaro si trovano quattro

stabilimenti balneari pubblici con ristoranti, chioschi

e noleggio barche.

Biotopo — 250 specie di uccelli fanno tappa qui,

circa 30 tipi di libellule vivono stabilmente in questa

zona protetta. Lungo il sentiero che circonda il lago

si trovano 14 pannelli esplicativi che forniscono

informazioni sulle particolarità del paesaggio.

Il sentiero intorno al lago — Il miglior modo per

scoprire Caldaro: lago e biotopo, vigneti e tenute,

un castello e tanti campanili, la Mendola, caffè,

ristoranti. Passeggiare, camminare, pedalare, spingere

una carrozzina: chiunque può fare il giro del

lago nel modo che preferisce.

Castelchiaro — Le rovine di Castelchiaro risalgono

al XIII secolo. Da lassù si gode di una magnifica vista

sul lago di Caldaro, sulla Strada del Vino dell’Alto

Adige e sulla valle dell’Adige.


Come se il lago stesse esalando in autunno,

quando la tranquillità avvolge queste terre.

Poi gli orizzonti si dissolvono. E l’acqua riflette alberi,

nuvole e sentimenti profondi.

21


22

La gola sembra un solco profondo nella foresta

dove il sole non arriva. Nella Rastenbachklamm cascate

e specchi d’acqua diffondono una forte umidità.

Un sentiero da scoprire a piedi. Variegato ed emozionante.


23

Natura a

perdita

d’occhio

A Caldaro al lago viviamo a stretto

contatto con la natura. Accompagnateci

in un’esperienza naturalistica

straordinaria: un’escursione attraverso

la gola Rastenbach. Di prima mattina.

Sta albeggiando. Mi chiudo piano

la porta alle spalle per non

svegliarti. “È impossibile, non ce

la faccio ad alzarmi a quell’ora”,

mi hai detto ieri. Io invece l’ho fatto: basta poltrire.

Appena esco di casa mi accoglie l’aria fresca

del mattino. Bevo un sorso di tè per scaldarmi.

Ed ecco che lui è lì ad attendermi, il lago di Caldaro,

mentre la notte cede il passo al giorno. Uno stormo

di uccelli danza nel cielo.

Prendo la tua bici e scendo giù a San Giuseppe.

Ieri hai pedalato tu su per la salita. Il vento pungente

mi frusta la faccia e mi fa sentire il freddo

sulle gambe. Quanta bellezza. La giornata non poteva

iniziare meglio. Lascio la bici a San Giuseppe

e mi guardo intorno. Il mondo è in silenzio: il lago,

i vigneti, Castelchiaro, la linea dell’orizzonte. >

Il rio Rastenbach è

un vero spettacolo:

una cascata grandiosa,

un lago profondo,

un rivolo che scorre

veloce, un vivace

ruscello. Per non

parlare della straordinaria

frescura!


24 natura a perdita d’occhio

La mia missione: fare una camminata, ritrovare

e dimenticare me stessa. Il mio cammino mi

porta attraverso la gola Rastenbach, un luogo

molto decantato a Caldaro e nel podcast. Si dice

che il mattino sia un momento molto particolare

per attraversarla. È spuntato il sole che presto

con i suoi raggi illumina tutto, fino al lago. Inizio

a camminare verso Castelvecchio. Il bosco mi avvolge

facendo scomparire il cielo sopra di me.

L’aria è densa, umida e vivace. Continuo a camminare

su passerelle e scalette. Inspiro, espiro, mi

fermo, osservo. E sento l’acqua sulla pelle, sui

capelli. Tendo l’orecchio per ascoltare l’acqua che

gorgoglia, schizza, scende lenta in infiniti rivoli.

I rami stormiscono, gli uccellini si cercano cinguettando.

Il muschio riveste sassi e rocce, si arrampica

su per gli alberi e li trasforma in dormienti creature

fiabesche. Immersa nella penombra, mi libro in

quest’atmosfera senza tempo, festosa e allegra.

In questo mio andare meditativo mi scordo della

grotta dei pipistrelli che dovrebbe trovarsi qui da

qualche parte. Qui vivono, indisturbati dall’uomo,

il ferro di cavallo maggiore e il vespertilio maggiore.

Peccato, mi sarebbe piaciuto vederla. Poi esco nella

luce e raggiungo la terrazza panoramica attraverso

una scaletta che attraversa la roccia. Il lago, i vigneti

e il bosco sottostanti sembrano un dipinto. >


La fauna e la flora amano la gola Rastenbach.

Nell’umidità e nell’ombra del suo microclima

prosperano muschi, felci e molte altre specie vegetali.

Rari pipistrelli trovano riparo in una grotta.

25


26 natura a perdita d’occhio

Bel tempo e tante piste ciclabili in riva al lago,

in valle, in montagna e in collina. Aree di ristoro

con vista panoramica e buona cucina.

È il paradiso della bicicletta. È Caldaro al lago.


27

Innumerevoli sentieri

di varia tipologia

solcano vigneti, boschi

e prati snodandosi

attorno al nostro lago.

Percorsi per escursionisti

e motociclisti, per

esploratori e runner.

Ed eccomi al punto di arrivo: le rovine della basilica

di San Pietro. Mi siedo e mi riposo. Nella gola

Rastenbach la natura ti avvolge completamente

permettendoti di dare il giusto peso alle cose,

di creare equilibrio.

Avrei voluto andare al maso Tschanderhof sopra

Castelvecchio. Ieri al bar, bevendo l’ultimo calice di

vino, qualcuno ha parlato della produzione di calce

in Alto Adige, e di una vecchia fornace rimessa a

nuovo a tale scopo, proprio in quel maso.

Vuol dire che ci andremo un’altra volta in bici.

O percorreremo a piedi il Sentiero della Pace dalla

zona sportiva di Sant’Antonio. E così me ne resto

seduta, aspetto che il respiro si calmi e penso a te.

Tra poco sarò di ritorno.

|

iLa funicolare della Mendola — Un viaggio

con la funicolare della Mendola è un’esperienza

unica: 850 m di dislivello e una

pendenza del 64% superati in 12 minuti.

La stazione a valle si trova a Sant’Antonio.

C’è chi sale per bere un caffè con vista,

chi per raggiungere il punto di partenza

di un’escursione.

Bici — Caldaro ha una stagione ciclistica

particolarmente lunga e offre percorsi per

ciclisti e cicloturisti di tutti i livelli.

Un opuscolo e una app dedicati facilitano

la pianificazione dei percorsi.

Golf — Il campo da golf a 18 buche più

vicino si trova a Sarnonico, poco dopo il

passo della Mendola. Anche altri campi

sono facilmente raggiungibili. La buona

notizia: chi soggiorna a Caldaro beneficia

del 20% di sconto!

Trekking— A Caldaro e nei suoi dintorni

la pianura è merce rara: è il paesaggio ideale

per piacevoli camminate, che siano brevi

escursioni o trekking di un’intera giornata.

Informazioni, opuscoli e app facilitano la

scelta.

Trekking senza barriere — A Caldaro

troverete sentieri testati accessibili alle

persone con mobilità ridotta e utili consigli

per le gite con passeggini. Un opuscolo

disponibile presso l’Associazione turistica

fornisce tutte le informazioni.

Zona sportiva di Sant’Antonio, parco

avventura — Il ritrovo degli sportivi di tutti

i livelli. L’offerta comprende calcio, hockey

su ghiaccio, tennis, badminton, bowling,

bocce, atletica leggera, beach volley e un

percorso salute. Il parco ad alta fune ha percorsi

di vari livelli, adatti anche ai bambini.

Il Sentiero della Pace — Il Sentiero della

Pace di Caldaro porta dal centro del paese

fino a San Pietro di Castelvecchio attraverso

la gola Rastenbach. Lungo il percorso, sette

punti di meditazione creati da artisti offrono

spunti di riflessione.

La Valle della Primavera — Un’escursione

ideale in ... esatto: in primavera. Qui infatti

la bella stagione arriva in anticipo e sorprende

con un tappeto di campanellini, bucaneve

e fiori di erba trinità. Si trova sul Monte di

Mezzo tra i laghi di Monticolo e di Caldaro.


28

Guardare il vino

mentre cresce

(se solo uno ne

avesse il tempo ...)

e guardarlo negli

occhi, vedere

da dove proviene.

È come rivedere

un caro amico.

Caldaro in

abito bianco,

rosso e rosé

Il sole, il vento, le caratteristiche del terreno: il terroir

di Caldaro è straordinariamente vario. Come i nostri

vini, protagonisti dei momenti più speciali.

* Con la Charta del

Kalterersee, i viticoltori

caldaresi hanno

stabilito con coraggio

e determinazione

severi criteri di qualità

per la produzione del

Kalterersee.

Capire Caldaro, coglierne l’essenza.

Come? Ve lo diciamo noi!

Lasciatevi prendere per mano

e partecipate a uno dei tanti

eventi enogastronomici che si tengono nel villaggio

tra la primavera e l’autunno.

A Caldaro la primavera comincia prima e l’estate

è più lunga. Inizia ad aprile con la tradizionale

Passeggiata tra atmosfera e gusto, manifestazione

che apre il calendario degli eventi enologici,

appuntamento molto amato anche dalle famiglie.

Il Wineparty di inizio maggio scandisce l’inizio

dell’estate vinicola a Caldaro.

Di lì a poco, con Caldaro in abito rosso, torna

per gli estimatori del vino l’appuntamento nel

cuore di Caldaro con un palcoscenico riservato ai

rossi in Piazza Principale. È un evento dedicato

soprattutto al vino che rappresenta al meglio lo stile

di vita locale con eleganza, freschezza e genuinità:

il Kalterersee. Nell’aria si respira la gioia dell’attesa:

quali saranno i vini dell’ultima annata premiati

e insigniti del sigillo di qualità della Charta*? Complimenti

sin d’ora a quelli che supereranno l’esame

della giuria tecnica! Per i vincitori un buon motivo

per festeggiare, per gli ospiti un’occasione unica

per degustare vini speciali.

È una gastronomia particolare la nostra. Squisite

prelibatezze culinarie nascono dai prodotti tipici

del territorio in un riuscito connubio tra la cucina

regionale e quella mediterranea: è facile cedere

>


Il momento clou del Kalterersee: il conferimento

del sigillo della Charta del Kalterersee assegnato

dopo una degustazione alla cieca.


iwein.kaltern - è l’iniziativa per la promozione

30 caldaro in abito bianco, rosso e rosé

Vigneti e filari a perdita d’occhio:

dal paese alle sue frazioni, dal lago ai margini del

bosco. È la nostra base di sussistenza.

È ciò per cui viviamo.

della qualità e della cultura enologica

a Caldaro. Le cantine associate sono

riconoscibili dal “bollino rosso”.

Il sentiero del vino – Si snoda intorno a

Caldaro in un anello a forma di “otto” con un

punto di intersezione nel centro del paese,

in Piazza Principale, in corrispondenza della

Casa del vino Punkt.

I vigneti - Intorno al lago crescono

soprattutto vitigni a bacca rossa che amano

il clima temperato. A quota più elevata si

estendono i vitigni a bacca bianca.

Nel mezzo un po’ di tutto, a seconda del

vitigno e del terroir.

Tutto l’anno celebriamo i nostri vini.

Gli appuntamenti con l’enologia:

Una passeggiata tra atmosfera e gusto —

23 aprile 2023

Visite alle cantine, approfondimenti sulla

loro architettura, degustazioni nelle aziende

vinicole, delizie culinarie e intrattenimento

musicale. Una giornata di primavera

all’insegna del vino da trascorrere con la

famiglia e gli amici, per residenti e ospiti.

Wineparty — 5 maggio 2023

Nell’elegante cornice del winecenter si

celebra l’inizio dell’estate enologica con

i migliori vini bianchi e rossi di produzione

locale. In questo preludio d’estate non

possono mancare i piaceri del palato

e il brio della buona musica.

Caldaro in abito rosso — 19 maggio 2023

Un festoso palcoscenico interamente

dedicato ai rossi di Caldaro e alla

presentazione di quelli insigniti del

sigillo di qualità della Charta. L’evento

sarà completato da un piacevole

accompagnamento gastronomico e tanti

altri vini rossi del territorio.

Caldaro in abito bianco — 27 giugno 2023

I migliori vini bianchi di Caldaro sono

i protagonisti di questa serata d’estate

in Piazza Principale.

Le Giornate caldaresi del vino —

7 e 8 settembre 2023

Due giornate all’insegna del leitmotiv

“Un paese da degustare”. Un appuntamento

enologico da non perdere per conoscere

i vini bianchi, rossi e rosati. E come vuole la

tradizione, non mancheranno accattivanti

proposte gastronomiche.

Vino e cucina — 7 ottobre 2023

Un evento enogastronomico con cui Caldaro

festeggia ancora una volta i suoi vini in

abbinamento alle delizie culinarie autunnali

della tradizione.

alle lusinghe di un risotto al tartufo accompagnato

dalle guance di vitello, della polenta di Caldaro,

di una mousse al cioccolato con vino e cioccolatini

artigianali. Complice l’atmosfera che permea queste

terre. Le gioie del palato promuovono la convivialità

ed esprimono con chiarezza ciò che rappresentiamo:

l’ospitalità genuina, la gioia della condivisione

e di tante ore liete trascorse insieme.

Serate irripetibili come queste restano impresse

a lungo. E stuzzicano la curiosità: come sarà Caldaro

in abito bianco? E le Giornate caldaresi del vino?

E Vino e cucina a Caldaro?

|


Un palcoscenico per il vino, per rendere omaggio a

questo grande dono della nostra terra. Ad esempio

in occasione di “Caldaro in abito bianco” per festeggiare i nostri bianchi.

Dove? In Piazza Principale, nel centro del paese.


32

Caldaro

14

chiese sono sparse nelle otto frazioni di Caldaro.

L’imponente chiesa parrocchiale si trova in

Piazza Principale, nel cuore di Caldaro.

12–14°

è la temperatura di servizio ideale del

Kalterersee, nettamente più bassa dei

classici rossi.

in

11.000

corone: è il prezzo pagato dal Comune di Caldaro per il lago

di Caldaro all’inizio del XX secolo. Pari a circa 200.000 dei

nostri euro attuali.

64%

La funicolare della Mendola tra

Sant’Antonio e la stazione a monte

raggiunge fino al 64% di pendenza.


33

5,6m

è la profondità massima del lago di Caldaro.

Bastano quindi pochi raggi di sole per scaldarlo.

Non a caso, con una superficie di 140 ettari e una

cintura di canneti di 44 ettari, quello di Caldaro

è il lago balneabile più temperato delle Alpi.

15

La strada della Mendola ha 15 tornanti,

è percorribile tutto l’anno e collega Caldaro

alla Val di Non. È molto amata da ciclisti

e automobilisti.

cifre

8

180km

I sentieri di Caldaro sono ben segnalati,

conducono negli angoli più pittoreschi intorno al

villaggio e si estendono per 180 chilometri.

frazioni formano Caldaro. In Alto

Adige si definiscono frazioni le

parti di una località che in passato

costituivano borghi autonomi e ora

sono state accorpate in un unico

Comune. Le frazioni sono San

Giuseppe al Lago (lago di Caldaro),

Caldaro-Mercato (centro), Villa di

Mezzo, Pianizza di Sotto,

S. Antonio-Pozzo, Pianizza di Sopra,

Castelvecchio, San Nicolò.


34 di gote rosse e belle parole

Di gote rosse

e belle parole

Essendo noi di Caldaro di indole

mediterranea e al contempo alpina,

quando ci fanno dei complimenti

reagiamo così: con modestia,

spesso rimaniamo in silenzio, o addirittura arrossiamo.

Ma a dirla tutta siamo molto contenti se

qualcuno si innamora di noi e della nostra regione.

Come è successo a Helmut Hochrain negli anni ’70

del secolo scorso. I suoi inni a Caldaro, figli del

loro tempo, sono molto charmant, come si soleva

dire. Ma leggete voi stessi e lasciatevi incantare.

Helmut Hochrain comincia con qualche riflessione:

»Il territorio intorno a Caldaro è una

delle aree di insediamento più antiche

dell’Alto Adige. Per i suoi numerosi castelli

e le tante residenze signorili veniva

definito ›terra aristocratica‹.«

E ancora:

»Ciò che colpisce immediatamente arrivando

a Caldaro, ciò che lascia meravigliosamente

stupiti è la magnificenza

di una flora che ti aspetteresti di trovare

molto più a sud, forse sul lago di Garda.

Mi piace definire Caldaro un ›angolo

di paradiso‹. La sua è una vegetazione

rigogliosa, variegata e di sorprendente

bellezza. Qui, molti vedranno per la

prima volta piante che fino ad allora

conoscevano solo per sentito dire.«

Per poi arrivare agli abitanti del posto:

»Qui trascorri le vacanze indisturbato

a stretto contatto della gente del posto,

come in una grande famiglia. Vedi i residenti

svolgere la loro attività quotidiana,

dopo il lavoro li incontri davanti a un

bicchiere di vino.

È un modo per conoscersi a vicenda.

Si dice che gli abitanti dell’Oltradige,

e in particolare quelli di Caldaro, siano

persone dalla mentalità aperta, amanti

del divertimento, di buon carattere e

ospitali.

E così una cosa tira l’altra: una terra

amabile e incomparabile, il suo delizioso

vino, e i caldaresi, con la loro passione

innata per l’ospitalità. Questa sì che è

vita! Provare per credere.«

Come l’autore quando posa il suo sguardo sul

lago di Caldaro, anche tutti i visitatori pongono

la stessa domanda:

»Ma qual è il lato più bello di Caldaro?

Nella propria natura, questa domanda

implica già la consapevolezza di dover

rinunciare a una risposta soddisfacente.

Caldaro è una bellezza ricca di sfaccettature.

Chi pensa di aver trovato il luogo

più emblematico e di poter quindi dire:

›Il posto più indimenticabile è questo, e nessun

altro‹, dopo pochi passi viene subito

assalito dal dubbio: ›Ma questo luogo non

è forse ancora più grazioso e convincente

dell’altro?‹

Tanto vale abbandonare questo gioco

senza fine e volgere lo sguardo al lago di

Caldaro che, assieme alle bellezze che lo

circondano, è uno di quei luoghi del


35

Un brindisi a Caldaro. Quando una terra è bella come

la nostra, con un villaggio immerso in un paesaggio

che parla di vivacità e dolce vita, le lodi e l’enfasi non

sono mai troppe.

Helmut Hochrain ha dedicato al suo amore per Caldaro

un libriccino, purtroppo non più disponibile, ma ancora

presente in molte case di Caldaro (provate a chiedere!).

Righe senza tempo, oggi attuali più che mai.

creato al cui cospetto ci si sente

togliere il fiato.«

E, alla fine del libro, Hochrain svela uno

dei suoi luoghi preferiti:

»Sprazzi di felicità a Caldaro. Dove un

tempo passava la ferrovia che portava a

Bolzano, oggi si snoda invece una pista

ciclopedonale. All’epoca l’osteria era una

meta ambita per le gite fuori porta dei

bolzanini.

Se si è fortunati a scegliere la giornata

giusta, qui c’è una grande pace e si

sta bene. Soltanto pochi ospiti hanno

finora scovato questo angolino segreto.

Sotto alla pergola di glicine, appoggiata

al muro, una giovane coppia condivide

un calice di vino. Dei bambini si sono

arrampicati sul maestoso ciliegio. Come

uccelli, sono appollaiati sui rami e fanno

una scorpacciata di ciliege mature.

L’impeccabile cameriera, che emana

una calma imperturbabile, porta un piatto

con fette ben spesse di speck saporito

e un generoso pezzo di gorgonzola. ›Per

dopo‹, dice, con il sorriso complice di chi

sa di cosa parla. Lo speck e il formaggio

sono accompagnati sul tavolo di legno

grezzo da pane casereccio e da un buon

rosso di Caldaro.

›Vino di produzione propria!‹, spiega

con orgoglio. Il vino brilla di un rosso rubino

e avvolge il palato con il suo gusto

fresco e pieno.

Va assaporato a occhi chiusi per

cogliere ogni sua sfumatura. Per godersi

il silenzio. La pace e la bellezza semplice

e naif di questo fazzoletto di creato. Solo

così si può gustare il sapore di cumino

del pane e il delicato profumo di mandorla

amara del vino. Bisogna ascoltare

le risate di bambini e le dolci parole

d’amore che si scambiano gli innamorati

sotto la pergola di glicine.

Se solo si potesse arrestare l’orologio

e fermare il tempo. È questa la felicità?

Probabilmente non quella assoluta, ma

forse è sufficiente per capire che in fondo

basta poco per essere felici.«

Non bisogna certo aspettarsi delle descrizioni

oggettive nel libro di Helmut Hochrain. Siamo infatti

al cospetto di un grande estimatore di Caldaro.

Ed è buffo il suo uso disinvolto dei superativi.

Che però, una volta arrivati in loco, non stonano

affatto. Le piante particolari che crescono nei giardini

del borgo, i grembiuli blu, i consigli per le giornate

piovose e una cospicua parte dedicata ai vini:

con gli occhi di una persona degli anni ’70, Hochrain

riesce a trovare ovunque dei dettagli curiosi. |

Helmut Hochrain:

Das Taschenbuch

von Kaltern und seinem

Wein. Gröbenzell, D:

KOMMAPRESS, 1980.

Purtroppo fuori catalogo.

Il libro è disponibile solo

nella versione tedesca.


È il nostro orgoglio: lo stile dell’Oltradige,

quello che prende il nome dalla nostra terra sopra il fiume Adige,

nel fondovalle. Lo hanno portato a queste latitudini

i maestri costruttori italiani nel XV secolo e crediamo sia evidente.


37

Usanze,

abitudini,

oggetti

Scoprire le cose grandi in quelle piccole significa

osservare con attenzione. Uno sguardo alla quotidianità

del nostro villaggio mostra come siamo realmente.


38 usanze, abitudini, oggetti

Caldaro al lago è una buona piazza per l’architettura

contemporanea che porta avanti il nostro tradizionale stile di vita

reinterpretandolo in forma moderna.


39

il museo del vino,

gallerie d’arte, lo stile architettonico

dell’Oltradige

e un palco di corna 14chiese,

di cervo risalenti all’età della pietra. Un concentrato

di cultura sulle sponde del lago di Caldaro.

Con un’attenzione particolare ai minimi dettagli per

allietare le giornate di turisti e residenti. Questo

è un lato della cultura.

E l’altro? Consiste nell’osservare le cose nella quotidianità

per poter riconoscere la quotidianità nelle

cose. Dove per “cose” si intendono le usanze, le abitudini,

gli oggetti. Un modo particolarmente adatto

per scoprire in tutta tranquillità il nostro villaggio.

Ma come riuscire al meglio in questa impresa?

Inizialmente osservando, e nemmeno con troppa

attenzione i particolari. Sedersi e guardare cosa

succede nella vita di tutti i giorni. E quali i luoghi

migliori per farlo se non la Piazza Principale,

i vicoli circostanti, il lago di Caldaro?

La vista inizia a mettere a fuoco. Una macchia

blu si muove sulla piazza: anzi, non è una macchia,

si tratta di un uomo con un grembiule blu. Uomini

col grembiule! Una visione insolita per i nostri ospiti,

ma che pare del tutto naturale alla gente del posto.

#1 oggetti

Ad esempio: Il grembiule blu. Un grembiule di stoffa

blu indossato da uomini. Originario del mondo

contadino, viene comunemente usato tutt’oggi.

Tradizionale, e al contempo molto pratico.

Ecco che l’occhio coglie un altro dettaglio:

le persone che fanno compere, i commercianti che

popolano le vie al mattino. Appaiono e scompaiono

velocemente. Chi si mette al loro inseguimento

scopre che sono in piedi al bancone del bar,

già alle dieci.

#2 abitudini

Ad esempio: Un caffè al volo. Il rituale del caffè

al banco dura una decina di minuti. Giusto il tempo

per una piccola pausa, per riprendere fiato e fare

quattro chiacchiere. Per scambiarsi le informazioni

principali sulla vita di paese. Social media d’antan.

Inizia a delinearsi un filo rosso (per non parlare

del bollino rosso*): tradizioni contadine e zeitgeist,

vita alpina e dolce vita mediterranea si intrecciano

a Caldaro.

>

* A Caldaro, il bollino rosso ha un significato particolare.

Si tratta infatti del simbolo di wein.kaltern, iniziativa per

la promozione della viticoltura che alza costantemente

l’asticella della qualità in Alto Adige.


40 usanze, abitudini, oggetti

#3 abitudini

Ad esempio: il calice di metà mattina. Rigorosa-mente

un bianco (di solito un pinot bianco), bello fresco,

che dalle 11 in poi prepara lo stomaco e il palato

al pranzo.

Il pomeriggio di una bella giornata di vacanza

trascorre pigro, meditando sull’essenza del villaggio

e sulle abitudini osservate. Seduti, a passeggio

o pedalando, a seconda dei gusti.

Osservare la gente del posto e comportarsi come

loro: un buon inizio per i neofiti di Caldaro. E non

sarebbe male riuscire a capire quello che dicono

quando parlano. Ma questa è un’ardua impresa.

#4 usanze

Ad esempio: “Come si dice da noi”, oppure “Pa uns

sogn mir’s aso”. I dialetti si trovano un po’ ovunque.

Il nostro, però, ha una marcia in più. Parole italiane,

espressioni profondamente dialettali del tedesco

e una cadenza melodica si mischiano per formare

una lingua a sé stante.

Dove c’è vino, c’è convivialità. A Caldaro si festeggiano

le sagre, il vino, la musica: il calendario

è ricco di eventi che spaziano dai concerti del Caldaro

Pop Festival al Palcoscenico sul lago alle sagre

di paese, senza dimenticare gli eventi enologici,

i mercati e le tradizionali castagnate.

#5 usanze

Ad esempio: il Törggelen. Un appuntamento fisso

e un vero piacere dell’autunno per festeggiare

il vino giovane. E non può essere una vera castagnata

se non si mettono in tavola speck e salamini

di produzione propria, canederli, carne affumicata,

salsicce caserecce, caldarroste e i tipici krapfen.

Usanze, abitudini, oggetti: ci mostrano come

viviamo, cosa desideriamo e amiamo e come siamo.

E soprattutto, ci fanno capire che ci piace condividere

con i nostri ospiti ciò che ci è stato donato.

|

iI fuochi del Sacro cuore di Gesù — La domenica

del Sacro cuore di Gesù, la terza domenica dopo

Pentecoste, sulle nostre montagne vengono accesi

dei tradizionali fuochi. Sono simbolo del rinnovo

della solenne promessa al Sacro cuore di Gesù del

1796, quando il Land Tirolo, minacciato dalle truppe

francesi di Napoleone, si affidò al Sacro cuore di

Gesù.

Lo stile dell’Oltradige (XVI secolo) — Caratterizza

l’architettura di Caldaro con merli, bow window,

finestre e porte ornate, bifore con colonne centrali,

arcate, loggiati, scale esterne e cortili interni.

Accademia del vino dell’Alto Adige — Centro

dell’enologia a Caldaro. Seguendo il motto “Vino per

tutti i gusti” il programma si rivolge sia ai neofiti di

Bacco, sia ai veri intenditori.

Museo provinciale del vino — Torchi, boccali, gerle,

botti e un vigneto didattico testimoniano la storia e il

significato del vino per Caldaro.

A Caldaro lo stile alpino

e quello mediterraneo

confluiscono nella vita di tutti

i giorni. Soprattutto in cucina!

Un giorno facciamo una

bella merenda tradizionale,

il giorno dopo un antipasto

all’italiana. E a volte tutte

e due le cose insieme.


Il ritmo del vino scandisce la quotidianità nel nostro villaggio.

Ci piace stargli vicino, spesso sotto la pergola,

la tradizionale forma di allevamento del nostro Kalterersee.

41


42 come raggiungere caldaro

VIPITENO

Come

raggiungere

Caldaro

BRESSANONE

In treno

L’Alto Adige si trova lungo la direttrice Bologna-Brennero, asse primaria di comunicazione

tra la rete ferroviaria italiana e quella dell’Europa centrale. Bolzano si

raggiunge comodamente con le Frecce di Trenitalia, treni regionali Trenitalia o Italo.

U Maggiori informazioni presso le ferrovie dello stato o ai siti

www.trenitalia.it, www.altoadigemobilita.info e www.megliointreno.it

MELTINA

TERLANO

ANDRIANO

CALDARO

TERMENO

CORTACCIA

MAGRÈ

CORTINA ssdv

MERANO

SALORNO

APPIANO

VAL SARENTINO

SAN GENESIO

BOLZANO

LAIVES

VADENA

BRONZOLO

Lago di Caldaro

ALDINO

ORA

MONTAGNA

TRODENA

EGNA

ANTERIVO

RENON

CHIUSA

In pullman

Flixbus propone diversi collegamenti giornalieri che via Trento arrivano fino

in Alto Adige. Da Bolzano a Caldaro invece collegamenti regolari tramite autobus

di linea. Südtirol Transfer vi porta fino al vostro alloggio.

U Maggiori informazioni al sito www.flixbus.it e www.suedtiroltransfer.com

Collegamenti autobus dalla Svizzera

Da marzo a novembre, collegamenti settimanali in comodi autobus dalle località

di S. Gallo, Wängi, Winterthur, Zurigo e Landquart a Caldaro, nel sud dell’Alto Adige.

Südtirol Transfer infine, vi accompagnerà direttamente al vostro alloggio.

U Maggiori informazioni al sito www.suedtirolexpress.ch

e www.suedtiroltransfer.com

Südtirol Transfer

Vacanze senz’auto? In Alto Adige è facile: arrivando in treno o in autobus, questo

servizio shuttle vi permetterà di raggiungere comodamente il vostro alloggio

a Caldaro, portandovi dalla stazione ferroviaria o dall’autostazione fino all’Hotel,

e viceversa a fine vacanza. Grazie ad una rete di trasporti pubblici ben sviluppata

e le numerose guest card a disposizione potrete raggiungere facilmente ogni angolo

della regione. La macchina può dunque rimanere ferma per tutta la durata del

soggiorno.

U Maggiori informazioni e prenotazioni online al sito www.suedtiroltransfer.com

Voli & Airport Shuttle Service

L’aeroporto altoatesino Airport Bolzano Dolomiti si trova alle porte di Bolzano, a sud

del capoluogo. A partire da maggio, saranno disponibili altri voli per la Sardegna,

la Sicilia, la Puglia e la Calabria. Raggiungete l’Alto Adige in aereo atterrando a

Bergamo, Verona, Milano, Treviso, Venezia, Innsbruck e Monaco da dove parte un

pullman granturismo per Bolzano – tutto l’anno! Da Bolzano partono autobus di linea

per tutte le località circostanti.

U Orari, prezzi e prenotazioni online su www.skyalps.com/it

In macchina

Da sud: autostrada A22, uscita Egna-Ora-Termeno, Strada del vino per Caldaro.

Dal Brennero: autostrada A22, uscita Bolzano sud, Strada del vino per Caldaro.

Bregenz

Zürich

Vaduz

Chur

Zernez

Lugano

Bergamo

Milano

Silandro/

Schlanders

Merano/

Meran

Trento

Verona

München

Innsbruck

Vipiteno/

Sterzing

Bressanone/

Brixen

Bolzano/

Bozen

Brunico/

Bruneck

Rosenheim

Cortina d’Ampezzo

Treviso

Venezia

Lienz

Salzburg

Spittal an

der Drau

Udine

0 50

Villach

Arrivare in bici

Caldaro al lago si trova lungo la pista ciclabile dell’Oltradige, poco distante dal

percorso ciclabile Via Claudia Augusta ed EuroVelo 7. Da sud: lungo la pista ciclabile

della Valle dell’Adige/Via Claudia Augusta verso Ora. Da qui seguire la segnaletica

per 9 km, con ca. 200 metri di dislivello, fino a Caldaro paese. Da nord: lungo la pista

ciclabile Passo Resia-Merano oppure Brennero-Bressanone verso Bolzano. Da qui

proseguire per ca. 15 chilometri, con 200 metri di dislivello, verso Appiano fino a

raggiungere il paese di Caldaro.

mobil & activ Card e WinePass

Con la mobil & activ Card ed il WinePass potrete utilizzare tutti i mezzi del trasporto

pubblico integrato dell’Alto Adige nonché usufruire di servizi e partecipare a svariate

iniziative lungo la Strada del vino dell’Alto Adige. La mobil & activ Card ed il Wine-

Pass verranno consegnati agli ospiti attraverso le rispettive strutture partner (vedi

pittogramma all’interno della guida agli alloggi).

U Maggiori informazioni al sito www.caldaro.info/mobilità,

www.mobilcard.info, www.suedtiroler-weinstrasse.it

mobilcard, museumobil Card, bikemobil Card

La mobilcard da diritto all’utilizzo illimitato di tutti i mezzi del trasporto pubblico

integrato dell’Alto Adige. La museumobil Card include inoltre l’ingresso a tutti

i musei provinciali dell’Alto Adige, mentre la bikemobil Card l’utilizzo di una bici

a noleggio per una giornata. Acquistabile presso l’Associazione turistica di Caldaro

e tutti i punti vendita autorizzati.

U Maggiori informazioni al sito www.caldaro.info/mobilità e www.mobilcard.info


Impressum — Editore: Associazione Turistica di Caldaro al Lago

Progetto e concezione grafica: himmel. Studio für Design und Kommunikation Scheffau / Innsbruck

Testi: Barbara v. Hartungen | Traduzioni: Cristina Cisotto | Foto: Helmuth Rier, Manfred Pernthaler, Sabine Jellasitz Jackson, Christoph Buckstegen,

zulupictures, Alex Filz, Mirko Strozzega, Alex Trentini, Manuela Tessaro, Galerie GefaengnisLeCarceri | Stampa: Athesia, Bolzano.

Salvo errori ed omissioni.

© 01.2023

43


Associazione Turistica

di Caldaro al lago

Piazza Principale 8

39052 Caldaro al lago

Alto Adige—Italia

Informazioni turistiche

Per qualsiasi informazione siamo

a Vostra disposizione presso

l’Associazione turistica di Caldaro al lago:

Per info +39 0471 963 169

Potete anche contattarci

via Internet o per e-mail:

www.caldaro.info

info@caldaro.info

I f p

Y

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