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Referto n. 13 - 19 gennaio - Dal dott. Càrastro

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Buongiorno a tutti cari lettori di Referto!

Ben ritrovati! In questo numero parliamo di

allergie alimentari, argomento importante

e attuale ma su cui si tende a fare un po’ di

confusione.

Facciamo chiarezza con l’allergologa Valeria

Sillano sulla differenza tra intolleranza e allergia,

sintomi, cure e non solo.

Leggete con attenzione e se avete qualche dubbio o

sintomo venite da me che ne parliamo insieme.

Buona lettura!

Ninni Càrastro

Desiderio di buona SANITÀ

nel distretto di Corsico

Portavoce: referto.comunicazione@gmail.com

Numero 13

Supplemento a Sì o No - il Magazine • numero 3 del 19 gennaio 2024

COMITATO SCIENTIFICO: Angelo Carlo Garavaglia (presidente), Ninni Càrastro (direttore), Cino Galluzzo, Riccardo Lucca, Giuliana Soldadino, Gerlando Miccichè,

Francesco Maganza, Mariangela Buttiglieri, Marta Vanola, Roberto Andreis – REDAZIONE E DIREZIONE: Fabrizio Provera (direttore), Claudia Gelmini (ufficio

stampa), Chiara Pozzato (illustrazioni), Michele Inserrato (opinionista), Luigi Rapetti (direzione sviluppo), Renato Caporale (promotore e portavoce).

Se vi siete

persi

qualcosa

del nostro

percorso,

qui troverete

tutti gli

argomenti

trattati

finora.

Provate

a dare

un’occhiata!

NUMERI

Il 10,7% degli italiani è

affetto da allergie alimentari

e i bambini ipersensibili

a latte, uova,

nocciole e altri cibi, sono

raddoppiati negli ultimi

10 anni, arrivando quasi

a 600mila unità.

(Dati ISTAT 2019)

FAKE NEWS (Dal sito del Ministero della Salute)

Molte fonti dicono che l’allergia alimentare

sia ereditaria.

No questa è una falsa notizia, se hai genitori

allergici hai una probabilità più alta di sviluppare

l’allergia.

L’allergia alimentare si sviluppa fin da piccoli.

Falso, l’allergia può presentarsi in qualunque

fase della crescita, anche da adulti.

Non è possibile guarire dall’allergia.

È possibile che, nei bambini, l’allergia regredisca

con la crescita.

L’allergia alimentare ha conseguenze gravi.

Non sempre, le reazioni variano da soggetto

a soggetto.

Si diventa allergici ai cibi che mangiamo

con più frequenza.

Falso, non è indicato che possa essere una

causa dell’allergia.

Diffidate dalle false notizie, cercate sempre

sui siti ufficiali, in questo caso il Ministero

della Salute.

Angelo Garavaglia, Presidente del Comitato Scientifico di Referto

La fortuna di trovare una brava allergologa vicino casa…

A causa di alcuni errori di programmazione sulla dotazione di personale

sanitario, scontiamo purtroppo molte difficoltà nel soddisfare

i bisogni di diagnostica e di visita in diverse specialità.

Una di queste è l’allergologia: individuare attraverso dei test cutanei

e una visita approfondita a quale alimento o sostanza siamo

intolleranti o ne siamo addirittura allergici.

Il bisogno di avere una diagnosi, una cura, o anche solo consigli

e attenzioni è diventata ancora più difficoltosa perchè durante la

pandemia molti di noi hanno rinviato queste indagini… E adesso

ci troviamo a gestire, oltre alle richieste “normali”, anche quelle

generate da due anni di rinvio forzato.

Per questo è una gran fortuna poter beneficiare, presso la nostra

Casa di Comunità di via dei Lavoratori a Corsico, di una brava,

competente e umana allergologa: la dottoressa Valeria Sillano

che, con anni di esperienza, e affiancata da personale infermieristico

di altissimo livello, riesce a vedere in urgenza le situazioni

più gravi che i medici e i pediatri di famiglia segnalano, oltre a

programmare anche grossa parte delle necessità ordinarie dei residenti

nel nostro distretto.

In questo numero di Referto ci svela alcuni “segreti” del suo lavoro

e qualche consiglio per saper riconoscere la sintomatologia che

deve indurci a consultare il medico…

Grazie Valeria!




scienza e coscienza

a cura di Claudia Gelmini

Intolleranza alimentare (IA) o allergia

alimentare (AA)? Facciamo chiarezza…

Negli ultimi anni ci sono sempre

più casi di disturbi della salute

legati al cibo che mangiamo,

forse perché ormai abbiamo inglobato

cucine da tutto il mondo

e ci siamo dovuti confrontare

con alimenti nuovi per la nostra

tradizione. Quando abbiamo

qualche sintomo ( prurito, nausea,

dissenteria ) non trascuriamoli,

potrebbero essere sintomi

di allergia alimentare e andiamo

subito a parlarne con il medico.

E non confondiamo soprattutto

l’allergia con l’intolleranza, molto

più frequente, e non con sintomi

così precisi.

Cosa è?

AA: Reazione del sistema immunitario

verso un alimento o

un suo componente

IA: Difficoltà dell’organismo a

digerire o metabolizzare un alimento

o un suo componente

Può inoltre essere proposta

al paziente anche

una dieta “a eliminazione”

di alcuni

alimenti che, dopo un

certo periodo di tempo,

verranno reintrodotti

uno alla volta, dando

la possibilità al medico

di collegare la sintomatologia

a specifici cibi.

Molto più utilizzato

nell’età infantile.

IA:

Breath test: Esame diagnostico

che si effettua

mediante l’analisi di

campioni di aria espirata,

utile per identificare

l’intolleranza al lattosio e al glucosio.

Si può effettuare nei centri

diagnostici.

Esami del sangue per individuare

la celiachia.

drenalina! In questo caso specifico

parliamo di Chenpen, uno

dei vari dispositivi che abbiamo

in circolazione per il trattamento

d’emergenza dell’anafilassi:

rosso in modo che scatti.

4. Tenere premuto per 10 secondi,

rimuovere adagio e massag-

Quando si manifesta?

AA: Di solito i sintomi si manifestano

entro pochi minuti.

IA: I sintomi possono verificarsi

anche a distanza di tempo dal

consumo del cibo.

Quali alimenti sono coinvolti?

AA: Gli alimenti più comuni sono

il latte vaccino, le uova, le arachidi,

i crostacei, la frutta secca

e la soia.

IA: Le due cause più comuni sono

il lattosio e il glutine.

Quali test si possono fare?

AA:

Esame di base:

Prick test: Una goccia di allergene

viene fatta penetrare nella

cute tramite un piccolo ago; se

dopo 20 minuti intorno al punto

dell’iniezione si genera un punto

rosso e caldo significa che il

soggetto è sensibile.

Esami più specifici:

Rast test o test di radio-allergo-assorbimento:

é un esame

del sangue in grado di misurare

la risposta del sistema immunitario

a determinati alimenti.

Prick by prick: Simile al Prick Test,

invece di somministrare la goccia

dell’allergene, l’ago va a toccare

prima l’alimento fresco e poi viene

fatto penetrare nella cute.

Quali accorgimenti seguire?

1. Consultare il proprio medico

ed eventualmente in seguito lo

specialista (Allergologa).

2. Adottare sane abitudini alimentari

escludendo gli allergeni

responsabili.

3. Prima di consumare un alimento

leggere attentamente

l’etichetta della confezione.

(Fonte: Sito Ministero della Salute)

Emergenza anafilassi! Cosa fare?

- Corso veloce sull’utilizzo

dell’adrenalina

Se si è soggetti gravemente allergici,

è necessario avere sempre

con sé l’iniezione di adrenalina

pronta all’uso… ma, voi

sapete come si usa? Non vi preoccupate,

abbiamo chiesto noi

all’allergologa Valeria Sillani.

Innanzitutto bisogna riconoscere

la reazione:

• Gonfiore di labbra, glottide

e palpebre;

• Difficoltà respiratoria;

• Alterazioni del tono della voce;

• Orticaria su varie parti del corpo;

• Sensazione di svenimento;

• Nausea;

• Vomito;

• Dolori addominali;

• Diarrea.

Perfetto, è ora di tirare fuori l’a-

Vediamo la procedura:

1. Rimuovere la protezione nera

tirando verso l’esterno.

2. Rimuovere il tappo grigio di

sicurezza dall’altra estremità,

sempre tirando verso l’esterno,

scoprendo il bottone rosso di

attivazione.

3. Posizionare la “penna” contro

la parte esterna della coscia ad

angolo retto rispetto alla zona

di iniezione e premere il bottone

giare leggermente.

5. Chiamare il 118 (o il 112) e dire:

“anafilassi”

Dopo l’utilizzo rimettere il tappo

nero, l’indicatore di iniezione

sarà diventato rosso. Si può

utilizzare anche attraverso indumenti

leggeri, come quelli in denim,

cotone o poliestere.

Dove posso trovare questi

dispositivi?

I dispositivi per il trattamento

d’emergenza dell’anafilassi

come questo, possono

essere forniti gratuitamente

dall’ambulatorio che ti ha

preso in carico, ma li puoi

trovare anche in farmacia a

pagamento mostrando la ricetta

del medico.

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