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quest’anno. Naturalmente spera di ritornarci presto. Il suo messaggio non è stato quello tradizionale che per tanti anni ha caratterizzato la predicazione dei missionari. Ricordo quand’ero ancora in seminario negli anni ’60, mi è capitato tra le mani una immaginetta di un sacerdote novello di un istituto missionario. Il motto che era scritto diceva: “salpare i mari, conquistare un’anima e poi morire”. La testimonianza di P. Oscar è stata molto semplice e chiara ma anche molto impegnativa. Una testimonianza che non tocca solo coloro che partono per il terzo mondo, ma che Diario della comunità impegna soprattutto noi nel nostro ambiente. Essere missionari non significa andare lontano a convertire gli altri, ma convertirsi per essere testimoni autentici di Cristo là dove viviamo. Essere cristiano significa essere missionario perché significa vivere quello per cui Dio ci ha pensati e creati. Dio ci ha pensati e voluti perché noi ci occupassimo del “Creato” e delle “Creature”, gli uomini, nostri fratelli. Dio ha creato l’uomo per questo. Dopo il peccato di “disinteresse verso il creato e i fratelli”, con il Battesimo l’uomo viene purificato e reso idoneo, con l’aiuto di Dio, a compiere questa sua missione. Ognuno di noi è responsabile di quel pezzo di creato sul quale vive ed è responsabile delle persone con le quali è a contato nella sua vita. L’uomo è stato creato per fare il bene del creato e dei fratelli, e questo gli dà felicità perché, così facendo, realizza quella che è la sua natura, quella che Dio gli ha dato quando lo ha pensato e voluto. La somma raccolta durante le Messe di sabato sera e domenica è stata di € 1.450,00. Somma che verrà integralmente fatta pervenire al Centro Missionario Diocesano per sovvenzionare i progetti stabiliti. Corso di preparazione al Matrimonio religioso Inizio: Domenica 11 gennaio ore 15.00 Le coppie di fidanzati che intendono sposarsi religiosamente il prossimo anno o in futuro, possono già iscriversi al Corso di preparazione organizzato dalla Parrocchia. Esso inizierà Domenica 11 gennaio con un primo incontro informale per presentarci e conoscerci. Seguirà una breve cerimonia religiosa in Chiesina con la Benedizione delle coppie. A questa celebrazione sono cordialmente invitati anche i genitori degli sposi. Seguiranno 8 incontri dei quali, per il momento, non ho ancora le date e il nome degli animatori. Per l’iscrizione ci si può annunciare per telefono e prendere appuntamento con il parroco per un colloquio prima dell’inizio del Corso. Dato che gli sposi sono tutti maggiorenni e vaccinati sono invitati a venire loro stessi a iscriversi, a chiedere informazioni, a fare i documenti e a decidere la data e l’ora del matrimonio. Si raccomanda di non mandare parenti o conoscenti con la scusa che non si ha tempo. Per preparare bene il proprio matrimonio è doveroso prendere tutto il tempo che occorre. In Dialogo N. 171 15
16 ANAGRAFE PARROCCHIALE Battesimi La Chiesa sente la responsabilità che comporta il Battesimo dato ad un bambino. E’ un passo troppo importante per essere compiuto solo per tradizione o per convenienza sociale o per non contraddire i nonni. Il bimbo non capisce ancora. I genitori scelgono per lui, come scelgono per lui in tutte le altre cose. Ma per il Battesimo la scelta ha la sua vera sorgente solo nella fede. Che senso avrebbe scegliere per il figlio quello che personalmente non si condivide o che nella vita non si vive? Ecco perché, per poter celebrare il Battesimo, si chiede che ci sia una fondata speranza che il neonato crescendo sarà educato nella fede di Cristo e della Chiesa. E’ bene poi che abbia un padrino e una madrina, essi hanno il compito di “aiutare” il loro figlioccio a crescere come cristiano. Essi ampliano, in senso spirituale, la famiglia del battezzando e rappresentano la Chiesa nel suo ruolo di madre. Per esercitare questo impegno occorre: - aver compiuto i 16 anni, - essere cattolico e aver ricevuto la Confermazione e l’Eucarestia, - condurre una vita conforme alla fede e all’incarico che si assume, - non essere colpito da alcuna “pena canonica” es. divorziato. 12/10/2003 Pedercini Asia di Marco e di Alborghetti Marzia vicolo Tintoretto 14 In Dialogo N. 171 di Don Pietro Natali “…La bontà di cui la mia povera persona fu resa oggetto da parte di quanti incontrai sul mio cammino rese serena la mia vita. Rammento bene, in faccia alla morte, tutti e ciascuno, quelli che mi hanno preceduto nell’ultimo passo, quelli che mi sopravvivono e che mi seguiranno. Preghino per me… Nell’ora dell’addio, o meglio dell’arrivederci, ancora richiamo a tutti ciò che più vale nella vita: Gesù Cristo benedetto, la santa Chiesa, il suo Vangelo, e nel Vangelo soprattutto il “Padre nostro”, e nello spirito e nel cuore di Gesù e del Vangelo, la verità e la bontà; la bontà mite e benigna, operosa e paziente, invitta e vittoriosa. Miei figli, miei fratelli, arrivederci…” (Dal “Giornale dell’anima” di Papa Giovanni) 23/09/2003 Felotti Angela di anni 94 Via Pelabrocco 5a 16/10/2003 Belotti Carolina di anni 80 Via dei Mille 114 (da 6 anni a Gandosso dalla figlia) 18/10/2003 Radici Cesare di anni 84 Via G. Marconi 10 27/10/2003 Giovanelli Giovanni di anni 66 Via A. Moro 5 27/10/2003 Cadei Maria di anni 80 Via Roma 106 Funerali 28/10/2003 Signorelli Silvano di anni 76 Via L. Ariosto 21 01/11/2003 Radici Teresa di anni 79 Via Falconi 26 06/11/2003 Pagani Angelo di anni 83 Via San Rocco 17
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