lettera - Corriere delle comunicazioni
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Egregio Dottor Calabrò,<br />
COMMISSIONE EUROPEA<br />
Bruxelles, 21/10/2010<br />
C(2010)7438<br />
SG-Greffe (2010) D/16578<br />
Autorità per le Garanzie nelle<br />
Comunicazioni (AGCOM)<br />
Via Isonzo, 21/b<br />
I-00198 Roma<br />
Italia<br />
All’attenzione del<br />
Dott. Corrado Calabrò<br />
Presidente<br />
Fax: +39 06 696 44 933<br />
Oggetto: Decisione della Commissione relativa al caso IT/2010/1133: misure<br />
correttive relative ai mercati dell'accesso fisso al dettaglio,<br />
dell'accesso fisico all'ingrosso alle infrastrutture di rete e dell'accesso<br />
a banda larga all'ingrosso<br />
I. PROCEDURA<br />
Articolo 7, paragrafo 3, della direttiva 2002/21/CE 1 : osservazioni<br />
Il 21 settembre 2010 la Commissione ha protocollato una notifica dell'Autorità per le<br />
garanzie nelle <strong>comunicazioni</strong> (AGCOM) concernente i dettagli <strong>delle</strong> misure correttive di<br />
controllo dei prezzi imposte all'operatore storico Telecom Italia (TI) sui mercati<br />
all'ingrosso per l'accesso alla rete telefonica pubblica fissa per clienti residenziali e non<br />
residenziali, dell'accesso all'ingrosso (fisico) alle infrastrutture di rete (ivi compreso<br />
l'accesso condiviso o pienamente disaggregato) in postazione fissa e dell'accesso a banda<br />
larga all’ingrosso in Italia 2 . Nella fattispecie, per il periodo 2010-2012 AGCOM propone<br />
1<br />
Direttiva 2002/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, che istituisce un<br />
quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica (direttiva quadro),<br />
GU L 108 del 24.4.2002, pag. 33.<br />
2<br />
Corrispondenti rispettivamente ai mercati n. 1, n. 4 e n. 5 della raccomandazione della<br />
Commissione 2007/879/CE, del 17 dicembre 2007, relativa ai mercati rilevanti di prodotti e servizi del<br />
settore <strong>delle</strong> <strong>comunicazioni</strong> elettroniche che possono essere oggetto di una regolamentazione ex ante<br />
ai sensi della direttiva 2002/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro<br />
normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, GU L 344 del 28.12.2007,<br />
Commissione europea, 1049 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË – Centralino: +32 22991111
di fissare prezzi regolamentati per detti servizi sulla base di un modello Long Run<br />
Average Incremental Cost (LRAIC) di recente sviluppo.<br />
La consultazione nazionale 3 si è tenuta dal 6 maggio 2010 al 7 giugno 2010. Il termine<br />
per la consultazione UE di cui all'articolo 7 della direttiva quadro scade il 21 ottobre<br />
2010.<br />
Il 30 settembre 2010 la Commissione ha inviato ad AGCOM una richiesta di<br />
informazioni. La risposta è pervenuta il 6 ottobre 2010.<br />
A norma dell'articolo 7, paragrafo 3, della direttiva quadro, le autorità nazionali di<br />
regolamentazione (ANR) e la Commissione possono trasmettere all'ANR competente le<br />
proprie osservazioni sui progetti di provvedimento notificati.<br />
II. DESCRIZIONE DEI PROGETTI DI PROVVEDIMENTO NOTIFICATI<br />
II.1. Contesto<br />
Nel secondo ciclo di analisi del mercato AGCOM ha rilevato che TI detiene un<br />
significativo potere di mercato (SMP) per quanto riguarda i mercati rilevanti dell'accesso<br />
alla rete telefonica pubblica in postazione fissa per clienti residenziali e non residenziali,<br />
dell'accesso fisico all'ingrosso alle infrastrutture di rete (ivi compreso l'accesso condiviso<br />
o pienamente disaggregato) in postazione fissa e dell'accesso a banda larga all’ingrosso 4 .<br />
Successivamente, AGCOM ha comunicato una proposta di misure correttive per tali<br />
mercati 5 . AGCOM ha ammorbidito la regolamentazione del mercato dell'accesso al<br />
dettaglio sopprimendo il controllo dei prezzi al dettaglio e imponendo un obbligo di<br />
affitto <strong>delle</strong> linee all'ingrosso (WLR, Wholesale Line Rental).<br />
Per quanto attiene all'accesso al mercato all'ingrosso <strong>delle</strong> infrastrutture (ULL,<br />
unbundling del local loop o accesso disaggregato alle reti), AGCOM ha imposto<br />
l'accesso alla rete in rame (accesso integrale, condiviso e disaggregato alla sottorete<br />
locale), l'accesso alle infrastrutture passive (cavi, condotte, ecc.) e alla fibra inattiva,<br />
nonché gli obblighi di trasparenza, non discriminazione, contabilità dei costi, separazione<br />
della contabilità e controllo dei prezzi ("vincoli di cap" per i prezzi per l'accesso alla rete<br />
in rame e prezzi adeguati e ragionevoli per l'accesso all'infrastruttura passiva e alla fibra<br />
inattiva).<br />
Per quanto riguarda l'accesso all'ingrosso alla banda larga (WBA, wholesale broadband<br />
access), AGCOM ha imposto l'accesso all'ingrosso alla banda larga (compreso il "naked<br />
bitstream) su rame e fibra a diversi livelli, trasparenza, non discriminazione, contabilità<br />
dei costi, separazione della contabilità e controllo dei prezzi. Per quanto attiene a<br />
quest'ultimo obbligo, AGCOM ha annunciato di voler imporre un meccanismo di<br />
programmazione dei prezzi di tipo "vincoli di cap" (CPI-X) 6 . I valori di X 7 sarebbero<br />
pag. 65 (in appresso la "raccomandazione").<br />
3 In conformità all'articolo 6 della direttiva quadro.<br />
4 Casi IT/2009/0890 – 0892.<br />
5 Casi IT/2009/0987-0989.<br />
6<br />
Ossia un tetto di prezzi calcolato annualmente per il 2010, 2011 e 2012 per i diversi panieri di servizi<br />
d'accesso all'ingrosso.<br />
7 Ove X rappresenta il tasso di recupero dell'efficienza realizzato da TI nella produzione dei servizi<br />
2
specificati dall'applicazione di un modello Bottom-Up Long Run Incremental Costs (BU-<br />
LRIC).<br />
II.2. Progetti di provvedimento notificati<br />
La comunicazione in oggetto riguarda la metodologia BU-LRIC scelta da AGCOM per<br />
fissare i prezzi all'ingrosso di TI per i servizi ULL, WBA e WLR per la rete in rame tra il<br />
2010 e il 2012. AGCOM ritiene utile stabilire uno "scivolo di transizione" per giungere<br />
alle tariffe calcolate secondo il modello BU-LRIC 8 per gli anni 2010, 2011 e 2012,<br />
partendo dai prezzi regolamentati del 2009, al fine di garantire certezza regolamentare e<br />
la possibilità di una migliore programmazione agli operatori che acquistano o intendono<br />
acquistare servizi d'accesso da TI. Inoltre AGCOM subordina gli aumenti di prezzo<br />
previsti al rispetto di determinati criteri qualitativi da parte di TI.<br />
II.2.1. ULL<br />
I principali elementi di costo del modello LRIC impiegato da AGCOM per lo ULL sono<br />
costituiti dai i) costi unitari di rete, ii) costi di manutenzione correttiva e iii) costi<br />
commerciali 9 .<br />
Per quanto attiene ai costi di rete, il modello di AGCOM ricorre all'approccio "scorched<br />
node", che considera come "data" la posizione dei permutatori principali (MDF) nella<br />
topologia della rete di TI 10 . Per stimare i costi di infrastruttura di TI nelle circa 10 000<br />
zone di pertinenza degli MDF, AGCOM aggrega il numero complessivo di MDF in 10<br />
geotipi distinti per costi di rete e definiti mediante una variabile di densità <strong>delle</strong> linee 11 .<br />
Per ciascun geotipo AGCOM seleziona un campione casuale di cinque zone MDF 12 e<br />
applica le principali variabili relative all'accesso alla rete di rame 13 per garantire che i<br />
campioni casuali siano rappresentativi di tutte le zone del territorio italiano.<br />
La domanda del modello AGCOM è derivata dalla domanda reale per entrambi i servizi<br />
all'ingrosso e al dettaglio nel 2009, come indicata da TI, e aggiustata per la crescita<br />
prevista fino al 2012. AGCOM definisce il costo unitario mediante raffronto tra i prezzi<br />
di listino e i costi unitari di TI e degli altri operatori utilizzati nei modelli LRIC in altri<br />
paesi. Per quanto concerne il dimensionamento della rete, AGCOM ricorre sia alle<br />
informazioni ottenute dall'attuale configurazione di rete di TI, sia a una stima<br />
dell'efficienza derivata dall'analisi di mappe stradali <strong>delle</strong> 50 zone MDF campionate.<br />
inclusi nei panieri per il periodo di durata del "network cap".<br />
8 I costi calcolati per i servizi all'ingrosso sono comprensivi dell'effetto inflazionistico.<br />
9 La suddivisione fra gli elementi di costo nel prezzo totale del servizio ULL è la seguente: costi di<br />
rete 71,83%, costi di manutenzione 21,65% e costi commerciali 6,52%. Per quanto riguarda il costo<br />
del capitale (WACC), il modello applica un coefficiente pari al 9,36%.<br />
10<br />
L'approccio di AGCOM è quindi diverso dal cosiddetto "scorched earth approach" che presume che<br />
l'intera rete sia costruita ex novo.<br />
11 AGCOM definisce la densità <strong>delle</strong> linee come la relazione fra la lunghezza <strong>delle</strong> canalizzazioni e dei<br />
pali e il numero di linee uscenti dal MDF. La variabile prende in considerazione la densità della<br />
popolazione e la dispersione all'interno di un'area MDF.<br />
12 I costi <strong>delle</strong> reti TI sono quindi stimati sulla base di un campione di 50 aree servite da MDF.<br />
13 Ossia i) la lunghezza complessiva degli scavi, ii) il numero di coppie uscenti dal permutatore<br />
principale (MDF), iii) il numero totale di armadi di distribuzione e iv) il numero di punti di<br />
distribuzione.<br />
3
Con quest'approccio il modello AGCOM stima il costo d'investimento totale per la rete.<br />
I relativi costi annuali sono suddivisi fra costi di capitale (calcolati secondo il valore<br />
predefinito WACC pari a 9,36%) e costi di ammortamento. Per quanto attiene ai costi di<br />
ammortamento, AGCOM ricorre alla cosiddetta metodologia "tilted annuity" 14 , che a suo<br />
parere, offre un chiaro segnale di "make or buy" nei mercati di accesso alla rete fissa.<br />
Per quanto attiene ai costi di manutenzione correttiva 15 , AGCOM fissa il valore<br />
complessivo dell'intervento sulla base del costo orario della manodopera (46,22 euro). Il<br />
valore annuo dei costi di manutenzione è quindi moltiplicato per il tasso di errore annuo<br />
del servizio interessato. I tassi d'intervento sono estratti dai dati del 2009 relativi alla<br />
divisione Open Access di TI, dai piani di TI sulla qualità della rete d'accesso e dal<br />
presupposto che gli elementi di rete che richiedono interventi frequenti saranno<br />
ripristinati. Secondo il modello utilizzato da AGCOM la proiezione dei costi di<br />
manutenzione per il 2012 é inferiore del 20,5% ai costi di TI per il 2009.<br />
Per quanto attiene ai costi commerciali, il calcolo di AGCOM si basa sulle sue recenti<br />
decisioni relative all'approvazione dell'offerta di riferimento di TI per i servizi ULL 16 ,<br />
ove i costi commerciali erano già stimati al 7% 17 del prezzo finale sia per gli accessi<br />
condivisi, sia per i servizi ULL.<br />
II.2.2. Servizi WBA e WLR<br />
AGCOM non ha effettuato un'analisi dei costi distinta per i servizi WBA e WLR (fatta<br />
eccezione per i servizi di backhaul per bitstream) ma deriva i prezzi di tali servizi dai<br />
prezzi calcolati nel modello ULL BU-LRIC durante il periodo dello "scivolo di<br />
transizione" indicato. AGCOM aumenta i prezzi WBA e WLR della stessa percentuale<br />
annua di incremento dei prezzi dei servizi ULL. A tal proposito AGCOM spiega che, in<br />
linea con quanto stipulato nella precedente decisione di misure correttive relativa ai<br />
mercati in questione 18 , il progetto di provvedimento mira a tutelare lo spazio economico<br />
esistente fra i prezzi dei servizi ULL, WBA e WLR, che ha dimostrato di indurre gli<br />
operatori a investire in infrastrutture alternative.<br />
AGCOM stima inoltre i costi del servizio di trasporto per il backhaul ATM ed Ethernet e<br />
ritiene opportuno promuovere la migrazione dalle tecnologie ATM verso quelle<br />
Ethernet 19 .<br />
14 Secondo tale metodologia il valore può mutare ogni anno in funzione del prezzo dell'attività. AGCOM<br />
spiega tuttavia che durante il periodo d'applicazione del "vincolo di cap", i costi relativi<br />
all'infrastruttura di rete non variano in maniera significativa, in particolare per quanto riguarda le<br />
opere civili, in quanto TI dovrebbe concludere contratti di durata pluriennale con i propri fornitori.<br />
AGCOM fissa pertanto il trend dei prezzi a zero per il prossimo periodo regolamentare ma non<br />
esclude variazioni significative negli anni successivi al 2012.<br />
15 I costi della manutenzione correttiva sono i costi sostenuti per risolvere problemi tecnici laddove la<br />
manutenzione è richiesta esplicitamente da una comunicazione di guasto da parte dell'utente finale.<br />
Nella risposta alla richiesta di informazioni AGCOM indica che anche nel modello LRIC dell'autorità<br />
di regolamentazione danese (NITA) i costi di manutenzione rappresentano circa il 30% dei costi<br />
capitale su base annua, come nel modello AGCOM.<br />
16<br />
AGCOM spiega che la divisione wholesale di TI è stata creata di recente ed è quindi ottimizzata per<br />
rispondere all'attuale livello della domanda.<br />
17 Nel 2010 la maggiorazione (che rispetta gli obblighi di non discriminazione e di pari trattamento) è<br />
pari al 7%, mentre per il 2011 e il 2012 i livelli saranno rispettivamente pari al 6,72% e al 6,52%.<br />
18 Casi IT/2009/0987-989.<br />
19 Mediante una maggiore riduzione annua, pari all'8,60%, del prezzo dei servizi di trasporto per il<br />
4
AGCOM intende inoltre imporre prezzi diversi per il servizio WLR destinato a clienti<br />
residenziali e non residenziali.<br />
II.2.3. Proposta di "scivolo di transizione" per i prezzi dei servizi ULL, WBA e WLR<br />
AGCOM conclude che i prezzi che risultano per il servizio di "full" ULL, per l'accesso al<br />
"naked bitstream" (BSA) e per il servizio WLR dovrebbero aumentare, mentre quelli<br />
relativi ai servizi ULL e BSA condivisi dovrebbero diminuire.<br />
Nella risposta alla richiesta d'informazioni AGCOM spiega che le tendenze osservate dei<br />
prezzi sono dovute essenzialmente ad aumenti dei costi di rete 20 , che costituiscono la<br />
componente principale che incide sui prezzi del servizio ULL e "naked bitstream",<br />
mentre i costi operativi sono il propulsore principale dei servizi di accesso condiviso e<br />
bitstream.<br />
I prezzi dei principali prodotti di accesso proposti nel progetto di provvedimento sono i<br />
seguenti:<br />
ULL,<br />
SLU 22<br />
Canone mensile di locazione, in euro 21<br />
ULL<br />
condivi<br />
so<br />
BSA<br />
condiviso<br />
(ATM/Ethernet)<br />
Naked<br />
bitstream Linea<br />
POTS 23<br />
5<br />
WLR<br />
Linea<br />
ISDN2<br />
24<br />
ISDN<br />
BRA 25<br />
2009 8,49 1,97 8,00 18,72 11,79 14,55 27,28<br />
2010 26 8,70 1,77 7,91 19,04 12,23 15,09 28,30<br />
2011 9,14 1,59 7,83 19,37 12,69 15,66 29,36<br />
2012 9,48 1,43 7,74 19,71 13,16 16,25 30,46<br />
II.2.4. Proposta di condizionalità degli aumenti tariffari<br />
Per promuovere il miglioramento della qualità della rete di TI, il progetto di<br />
backhaul Ethernet rispetto alla riduzione annua prevista del 6,04% per i servizi aggregati di backhaul<br />
ATM ed Ethernet.<br />
20 Secondo AGCOM, la transizione da una metodologia "fully distributed costs"/costi storici<br />
(FDC/HCA) al modello BU-LRIC comporterebbe un aumento dei costi di rete pari al 21%.<br />
21 Eccettuati i prezzi relativi al bitstream condiviso, che comprende anche canoni una tantum.<br />
22 Accesso disaggregato alla sottorete locale.<br />
23 Servizio telefonico convenzionale (POTS: Plain Old Telephone Services).<br />
24 Rete digitale di servizi integrati.<br />
25 Accesso di base.<br />
26 Applicabile a partire dal 1° maggio.
provvedimento di AGCOM dispone che gli aumenti tariffari siano subordinati al rispetto<br />
di condizioni particolari da parte di TI. AGCOM pubblicherà una relazione sul grado di<br />
osservanza dei seguenti indicatori 27 da parte di TI 28 : i) percentuale di richieste di accesso<br />
rifiutate dagli operatori, a causa di problemi di accesso alla rete, ii) progressi compiuti<br />
nel quadro dei programmi di rinnovamento della rete di rame (manutenzione preventiva)<br />
e iii) numero di guasti che hanno richiesto interventi in loco, in relazione al numero<br />
complessivo di linee attive. Solo se AGCOM ritiene soddisfacente il rispetto <strong>delle</strong><br />
suddette condizioni da parte di TI, saranno aumentati i rispettivi prezzi dell'accesso<br />
all'ingrosso.<br />
Nella sua risposta alla richiesta di informazioni AGCOM dichiara che definirà in una<br />
decisione distinta i valori iniziali e i livelli qualitativi relativi ai sopracitati indicatori, che<br />
TI deve conseguire.<br />
III. OSSERVAZIONI<br />
La Commissione, sulla base della presente notifica e <strong>delle</strong> ulteriori informazioni fornite<br />
da AGCOM, formula le seguenti osservazioni 29 :<br />
Validità dei dati utilizzati nel modello LRIC<br />
La Commissione concorda con AGCOM per quanto attiene all'approccio generale<br />
di determinare i prezzi dei prodotti per l'accesso all'ingrosso con un modello BU-<br />
LRIC 30 . Ciò è dovuto al fatto che questo modello, se applicato in maniera<br />
coerente, è il più idoneo a simulare i costi che dovrebbero essere sostenuti se il<br />
mercato rilevante dell'accesso fosse concorrenziale. I costi di accesso nei mercati<br />
concorrenziali tendono a essere costi di rimpiazzo, o, in altre parole, costi<br />
correnti. I costi correnti non rappresentano tuttavia i costi che riproducono l'esatta<br />
27 Per quanto concerne gli indicatori i) e ii), AGCOM sostiene che devono basarsi sullo stesso metodo<br />
previsto per i gruppi di impegni 1 e 5 di Telecom Italia. Tali impegni sono stati proposti da TI su base<br />
volontaria e formalmente adottati da AGCOM nel dicembre 2008. Gli impegni di TI riguardano in via<br />
generale la riorganizzazione interna e uno speciale meccanismo per garantire l'accesso non<br />
discriminatorio agli operatori alternativi. L'indicatore iii) deve riferirsi ai clienti all'ingrosso e al<br />
dettaglio dei servizi d'accesso di Telecom Italia ed essere indipendente dal tipo di servizio offerto.<br />
AGCOM spiega inoltre che gli indicatori di qualità sono complementari ai parametri del modello. In<br />
particolare, il primo indicatore fa riferimento alla qualità del sistema di fornitura dei servizi<br />
all'ingrosso di TI ed è esogeno al modello. Il secondo indicatore, pur se correlato alla qualità di<br />
accesso alla rete, è complementare al parametro di "manutenzione correttiva". Infine, il terzo<br />
indicatore è destinato a misurare la qualità dei servizi forniti con la rete d'accesso di TI e non a<br />
mostrare il livello di manutenzione correttiva richiesto dalla rete.<br />
28 Entro 30 giorni dall'adozione di questo progetto di provvedimento, relativamente ai tassi in vigore dal<br />
1° gennaio 2011 ed entro il 31 maggio 2011, per i tassi che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2012,<br />
Telecom Italia dovrà presentare una relazione ad AGCOM, certificata da un'entità terza indipendente,<br />
relativamente al valore e alla tendenza degli indicatori di cui alla decisione.<br />
29 Ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 3, della direttiva quadro.<br />
30 I modelli LRIC possono essere sviluppati secondo un approccio top-down puro (TD), bottom-up puro<br />
(BU), TD-BU ibrido o "TD-BU cross check". Rispetto all'approccio BU scelto da AGCOM, in un<br />
modello TD la fonte <strong>delle</strong> informazioni è il costo effettivamente sostenuto dall'operatore. Di<br />
conseguenza si ritiene che i modelli TD evitino di disincentivare gli investimenti, poiché i costi<br />
sostenuti possono generalmente essere recuperati, anche se in tal modo non sempre si promuove<br />
l'efficienza.<br />
6
configurazione fisica della rete esistente in tutte le sue componenti e le attività<br />
necessarie per garantire l'accesso ai terzi. I costi correnti sono piuttosto i costi per<br />
produrre il servizio d'accesso con le moderne tecnologie a disposizione; quindi i<br />
costi correnti dovrebbero essere calcolati come costi di una rete di rame moderna<br />
ed efficiente. Tuttavia, il mero calcolo <strong>delle</strong> attività a costo storico, pur se<br />
adeguato all'inflazione, può generare segnali di investimento erronei sia per i<br />
fornitori d'accesso, sia per operatori alternativi richiedenti servizi di accesso.<br />
I modelli bottom-up utilizzano i dati della domanda come punto di partenza e<br />
determinano una rete efficiente in grado di soddisfare tale domanda, fondandosi<br />
su principi economici, ingegneristici e contabili. Considerato che tali modelli<br />
sono perlopiù basati su dati derivati (per es. i costi di rete sono calcolati<br />
utilizzando le informazioni provenienti dai fornitori di attrezzature), i regolatori<br />
possono conciliare i risultati di un modello bottom-up con quelli dell'approccio<br />
top-down, a condizione che tale esercizio sia destinato a verificare e a migliorare<br />
la solidità dei risultati del modello bottom-up utilizzato.<br />
La Commissione osserva che il modello di AGCOM sembra aderire ai principi<br />
sopracitati. Per quanto riguarda i) i costi della rete, AGCOM adotta una<br />
metodologia integrata per combinare alcuni dati della rete di TI con i dati che<br />
risultano da una configurazione efficiente della rete in grado di eliminare le<br />
inefficienze accumulatesi nel corso degli anni. AGCOM ha inoltre eseguito<br />
un'analisi della sensibilità per valutare in che misura gli adeguamenti proposti per<br />
aumentare l'efficienza dipenderebbero da modifiche relative al proposto<br />
ridimensionamento <strong>delle</strong> infrastrutture (pali e trincee), che si discostano<br />
dall'attuale rete di accesso di TI.<br />
Per quanto riguarda ii) i costi di manutenzione, AGCOM sostiene di adottare un<br />
approccio analogo a quello dei costi di rete. AGCOM dichiara di partire dai dati<br />
relativi alla rete di TI introducendo un livello maggiore di efficienza rispetto agli<br />
attuali tassi di intervento e di guasto. Per quanto attiene tuttavia ai iii) costi<br />
commerciali, AGCOM ricorre in gran parte ad informazioni relative alle attività<br />
della divisione wholesale di TI, che sono ritenute efficienti.<br />
Laddove in linea di principio l'approccio di AGCOM volto ad adeguare i costi di<br />
rete, manutenzione e commerciali per aumentare l'efficienza non è considerato<br />
inadeguato, la Commissione desidera sottolineare che i dati derivati direttamente<br />
dalla contabilità relativa ai costi dell'operatore storico integrati verticalmente<br />
attraverso un approccio di questo tipo devono essere introdotti in un modello BU-<br />
LRIC con cautela. Sembra in effetti che la stessa AGCOM, in seguito alla<br />
consultazione nazionale, abbia sentito l'esigenza di abbassare il livello dei costi di<br />
manutenzione introdotti nel modello. Tuttavia, i livelli dei tassi di intervento<br />
inseriti nel modello di AGCOM comunicato alla Commissione sembrano ancora<br />
legati a una rete storica, piuttosto che essere orientati verso un'ipotetica rete di<br />
rame efficiente, con una minore occorrenza di guasti. Ciò sarebbe in<br />
contraddizione con l'obiettivo dichiarato da AGCOM di simulare una rete<br />
efficiente entro il 2012.<br />
Per quanto attiene ai costi commerciali inseriti nel modello, AGCOM utilizza una<br />
quota percentuale derivata dall'offerta di riferimento di TI per la fornitura di<br />
servizi ULL già regolamentati. Tale quota percentuale si basa sui costi effettivi<br />
sostenuti dalla divisione wholesale di TI. La Commissione desidera far osservare<br />
che il ricorso ai costi commerciali effettivamente sostenuti da TI comporta il<br />
rischio di introdurre inefficienze nel modello BU-LRIC. A tal proposito non è<br />
7
chiaro perché TI dovrebbe avere l'incentivo a organizzare la propria divisione<br />
wholesale in maniera tale da minimizzarne i suoi costi wholesale, se comunque<br />
tali inefficienze saranno compensate dai clienti all'ingrosso (tra i quali sono<br />
compresi il ramo al dettaglio di TI e gli operatori alternativi), mediante tariffe<br />
regolamentate che coprono il costo di tali inefficienze.<br />
Date queste premesse, la Commissione chiede ad AGCOM di riesaminare con<br />
particolare attenzione i dati relativi ai costi commerciali e di manutenzione<br />
introdotti nel modello, nonché di utilizzare dati di un'impresa efficiente che<br />
affronta una situazione di concorrenza. Ciò è necessario per garantire che i prezzi<br />
dell'accesso all'ingrosso siano effettivamente fissati sulla base dei costi sostenuti<br />
da un operatore efficiente che gestisce una rete efficiente.<br />
Assenza di un meccanismo di applicazione per la condizionalità prevista<br />
negli aumenti dei prezzi<br />
La Commissione rileva che nel progetto di provvedimento AGCOM non ha<br />
quantificato gli indicatori qualitativi proposti per TI, per esempio in termini di<br />
livelli, fasi critiche o scadenze da rispettare. In assenza di una simile<br />
quantificazione, la condizionalità proposta non può funzionare. Sebbene la<br />
Commissione riconosca l'intenzione di AGCOM di specificare nel dettaglio i<br />
requisiti di qualità mediante un'apposita decisione 31 , quest'ultima potrebbe<br />
rivelarsi tardiva. In effetti la relazione di AGCOM sulla conformità di TI per<br />
quanto attiene alle condizioni qualitative inerenti al primo aumento dei prezzi<br />
(applicabile a partire dal 1° gennaio 2011) deve essere presentata entro 30 giorni<br />
dall'adozione del presente progetto di provvedimento. Date queste premesse,<br />
appare inverosimile che una nuova decisione volta a quantificare gli indicatori<br />
qualitativi potrà essere adottata prima del previsto adeguamento tariffario..<br />
Di conseguenza, la Commissione invita AGCOM a specificare gli obiettivi di TI<br />
nella versione definitiva dell'attuale provvedimento, garantendo in tal modo la<br />
certezza regolamentare per quanto attiene alle tariffe sui mercati rilevanti e per<br />
tutti gli operatori di mercato interessati.<br />
Obbligo di controllo dei prezzi per i servizi BSA e WLR<br />
La Commissione osserva che, per quanto attiene ai servizi differenti dal servizio<br />
ULL, AGCOM non intende imporre prezzi orientati ai costi in linea con un<br />
modello BU-LRIC. AGCOM propone invece il semplice mantenimento <strong>delle</strong><br />
differenze tariffarie tra servizi ULL e WBA da una parte e ULL e WLR dall'altra,<br />
come da precedente approccio adottato da AGCOM, volto a mantenere lo stesso<br />
spazio economico fra questi prodotti di accesso. La Commissione osserva che<br />
questo approccio meccanico non consentirà tuttavia ad AGCOM di valutare se lo<br />
spazio economico fra questi prodotti di accesso sia effettivamente sufficiente,<br />
poiché nella fattispecie la valutazione è possibile solo utilizzando un modello di<br />
prezzi orientati ai costi per ciascun servizio di accesso.<br />
La Commissione rammenta inoltre che AGCOM, nella precedente decisione di<br />
misure correttive relativa ai mercati in questione (casi IT/2009/0987-0988-0989),<br />
ha obbligato TI a proporre servizi WLR solo nelle zone servite da MDF dove non<br />
31 In questo contesto AGCOM dovrebbe tenere in considerazione che qualsivoglia modifica ai<br />
provvedimenti esistenti, compresi i dettagli tecnici di cui sopra, è soggetta alla consultazione UE<br />
prima dell'adozione definitiva e/o dell'entrata in vigore.<br />
8
sono disponibili servizi di accesso disaggregato. La regolamentazione dei prezzi<br />
prevista nel progetto di provvedimento in esame comporta un aumento dei prezzi<br />
del servizio WLR. Questo provvedimento potrebbe tuttavia ostacolare gli<br />
investimenti degli operatori alternativi o addirittura scoraggiare questi ultimi dal<br />
concorrere con TI proprio nelle zone in cui i servizi ULL non sono ancora<br />
disponibili.<br />
La Commissione invita pertanto AGCOM a riesaminare il proprio approccio<br />
regolatore per quanto attiene ai prezzi dei servizi WLR e WBA. AGCOM<br />
dovrebbe in particolare analizzare se i prezzi dei servizi WBA e WLR non siano<br />
stati fissati in maniera incoerente rispetto al modello BU-LRIC impiegato per i<br />
servizi ULL.<br />
Differenziazione dei prezzi dei servizi WLR tra clienti residenziali e non<br />
residenziali<br />
Il progetto di provvedimento di AGCOM propone prezzi diversi per clienti<br />
residenziali e non residenziali. La Commissione osserva che AGCOM ha stabilito<br />
una separazione dei mercati per questi due gruppi di utenti finali al dettaglio<br />
(caso IT/2009/0890). Questa configurazione del mercato non giustifica tuttavia<br />
automaticamente un approccio analogo per l'ingrosso. In effetti la struttura dei<br />
prezzi dei servizi WLR dovrebbe piuttosto essere determinata dalla tecnologia<br />
impiegata (per es. POTS, ISDN BRA 32 o PRA 33 ), poiché potenziali differenze di<br />
costo possono derivare da scelte individuali relative a questi servizi da parte degli<br />
utenti finali. La Commissione osserva che i clienti residenziali e alcuni piccoli<br />
clienti non residenziali di norma scelgono tra POTS e ISDN BRA. L'ISDN PRA è<br />
tuttavia proposta solitamente ai clienti non residenziali. La proposta di AGCOM<br />
di imporre prezzi diversi per i servizi offerti rispettivamente ai clienti residenziali<br />
e non residenziali, indipendentemente dalla tecnologia alla base di detti servizi,<br />
può condurre a una situazione nella quale a taluni utenti non residenziali sarebbe<br />
fatto pagare un prezzo superiore per lo stesso servizio telefonico di norma fruito<br />
dai clienti residenziali.<br />
La Commissione si appella pertanto ad AGCOM affinché nel provvedimento<br />
definitivo definisca con maggior precisione le caratteristiche salienti della<br />
locazione di linea all'ingrosso per i clienti residenziali e non residenziali,<br />
indicando quali servizi tecnologici per l'accesso telefonico appartengano a<br />
entrambe le categorie di utenti finali.<br />
A norma dell'articolo 7, paragrafo 5, della direttiva quadro, AGCOM deve tenere nel<br />
massimo conto le osservazioni <strong>delle</strong> altre autorità nazionali di regolamentazione e della<br />
Commissione e può adottare il progetto di provvedimento risultante e, in tal caso, deve<br />
comunicarlo alla Commissione.<br />
La posizione della Commissione sulla notifica in oggetto non pregiudica eventuali<br />
posizioni che essa potrà adottare riguardo ad altri schemi di provvedimento notificati.<br />
Ai sensi del punto 15 della raccomandazione 2008/850/CE 34 , la Commissione<br />
32 Accesso di base.<br />
33 Accesso primario.<br />
34<br />
Raccomandazione 2008/850/CE della Commissione, del 15 ottobre 2008, relativa alle notifiche, ai<br />
termini e alle consultazioni di cui dall’articolo 7 della direttiva 2002/21/CE del Parlamento europeo e<br />
9
pubblicherà il presente documento sul proprio sito web. La Commissione ritiene che le<br />
informazioni ivi contenute non abbiano carattere riservato. Conformemente alle norme<br />
comunitarie e nazionali in materia di riservatezza dei dati aziendali, si invita AGCOM ad<br />
informare la Commissione 35 entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della presente, nel<br />
caso in cui si ritiene che il presente documento contenga informazioni riservate e che si<br />
desidera siano cancellate prima della pubblicazione 36 . Tale richiesta deve essere<br />
debitamente motivata.<br />
10<br />
Distinti saluti,<br />
per la Commissione<br />
Robert Madelin<br />
Direttore generale<br />
del Consiglio che istituisce un quadro normativo comune per le reti e i servizi di comunicazione<br />
elettronica, GU L 301 del 12.11.2008, pag. 23.<br />
35 La richiesta deve essere trasmessa tramite posta elettronica all'indirizzo INFSO-COMP-<br />
ARTICLE7@ec.europa.eu, o via fax al numero +32.2.298.87.82.<br />
36<br />
La Commissione può informare il pubblico dell’esito della sua valutazione prima della scadenza di<br />
tale periodo di tre giorni.