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4 - Diocesi di Lucera-Troia

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ANNO III<br />

NUMERO 25<br />

LUCERA<br />

APRILE<br />

2011<br />

La voce<br />

del PASTORE<br />

CRISTO È<br />

VERAMENTE RISORTO!<br />

ALLELUIA!<br />

+ Domenico CORNACCHIA<br />

È<br />

bello pensare alle prossime feste<br />

pasquali come a un gioco <strong>di</strong> buio e <strong>di</strong><br />

luce e, scorgere nel mattino <strong>di</strong> Pasqua,<br />

l’alba tanto attesa, dopo il gelido silenzio<br />

della notte. Non c’è vera Pasqua se<br />

non si percorre il dramma <strong>di</strong> chi, come<br />

il chicco <strong>di</strong> grano, non fa l’esperienza<br />

del marcire nel buio della terra, del<br />

lasciarsi spaccare e ferire, solo per<br />

amore.<br />

Insieme a voi vorrei entrare come Gesù<br />

nella sofferenza in cui è inchiodato ciascun<br />

essere vivente. Per voi chiedo al<br />

Signore occhi capaci <strong>di</strong> leggere nell’apparente<br />

“non senso” del dolore e della<br />

morte come Dio si fa vicino. Egli desidera<br />

incrociare il nostro tra<strong>di</strong>mento, i<br />

nostri <strong>di</strong>fetti, le nostre mancanze per<br />

rivestirle <strong>di</strong> fede, <strong>di</strong> slanci nuovi e <strong>di</strong><br />

occasioni <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zione per tutti.<br />

In questi tempi così <strong>di</strong>fficili, in cui <strong>di</strong>rettamente<br />

o in<strong>di</strong>rettamente, stiamo<br />

vivendo il dramma della guerra e della<br />

catastrofe in Giappone, il nostro Dio<br />

non intende porre la parola “fine” su<br />

ciò che con amore infinito ha creato. Le<br />

notizie sconcertanti che quoti<strong>di</strong>anamente<br />

appren<strong>di</strong>amo dai <strong>di</strong>versi mezzi<br />

<strong>di</strong> comunicazione non ci possono<br />

lasciare in<strong>di</strong>fferenti ma ci invitano ad<br />

alzare lo sguardo su Colui che pende<br />

dalla croce anche per noi e, comprendere<br />

che la morte non ha la vittoria sulla<br />

vita, perché l’amore vince la morte.<br />

“Amare è <strong>di</strong>re: tu non morirai”. (G.<br />

Marcel)<br />

“Donna, perché piangi, chi cerchi?”.<br />

Queste parole ci chiedono <strong>di</strong> deporre il<br />

nostro dolore, lutto e pianto, per affermare<br />

con fede: Cristo è veramente<br />

Risorto! Il senso profondo della Pasqua<br />

è racchiuso non solo nella Risurrezione<br />

<strong>di</strong> Cristo ma anche nella nostra, insieme<br />

con Lui. Prima <strong>di</strong> risorgere egli è sceso<br />

negli inferi, ha sperimentato la solitu<strong>di</strong>ne,<br />

ha toccato il fondo della notte più<br />

oscura per poi lanciarsi, con una spinta<br />

dal basso, nella Vita che non avrà mai<br />

fine. Un’esperienza molto bella è quella<br />

<strong>di</strong> un nuotatore subacqueo che, solo<br />

toccando il fondale marino con le sue<br />

pinne, si dà lo slancio decisivo per riemergere<br />

dall’acqua.<br />

Signore Gesù, nella notte della sofferenza,<br />

quando la nostra fiamma è fioca,<br />

stai a noi vicino, affinché sostenuti dalla<br />

tua presenza e illuminati dalla tua Parola,<br />

possiamo riaccendere la Vita.<br />

Auguri!<br />

PAG 2<br />

Nennolina<br />

educazione<br />

alla fede<br />

QUARESIMA<br />

TEMPO DI PREGHIERA<br />

ANCHE VIA MAIL<br />

Enza GAGLIARDI<br />

S e si trattasse <strong>di</strong> un’offerta commerciale,<br />

sarebbe <strong>di</strong> quelle incre<strong>di</strong>bili e da<br />

prendere al volo, l’equivalente <strong>di</strong> una<br />

spesa gratis al supermercato: il gruppo<br />

Rinnovamento dello Spirito <strong>di</strong> <strong>Lucera</strong>,<br />

anche in Quaresima, è <strong>di</strong>sponibile a<br />

pregare per chiunque lo doman<strong>di</strong>. Le<br />

richieste si possono inviare anche via<br />

mail all’in<strong>di</strong>rizzo rnslucera@libero.it. Il<br />

paragone profano serve a rendere<br />

l’idea della portata della proposta che<br />

viene fatta alla comunità <strong>di</strong>ocesana e<br />

non solo.<br />

Un’opportunità che raddoppia la propria<br />

importanza poiché si può “approfittare”<br />

della generosa offerta utilizzando<br />

un rapido mezzo <strong>di</strong> comunicazione<br />

quale è la posta elettronica. La forza<br />

che scaturisce dalla riunione in preghiera<br />

<strong>di</strong> questo gruppo è inimmaginabile,<br />

poiché i benefici derivano dallo<br />

Spirito Santo e tanti sono coloro che<br />

potrebbero testimoniare le grazie ricevute<br />

in questi anni. Ma qual è l’origine<br />

<strong>di</strong> questo movimento?<br />

Il Rinnovamento nello Spirito Santo è<br />

<strong>di</strong>ffuso tra 82 milioni <strong>di</strong> cattolici in 204<br />

Paesi, anche se in forme <strong>di</strong>verse, con<br />

250 mila aderenti in Italia, dove è arrivato<br />

dagli Stati Uniti negli anni ‘70 e<br />

successivamente è stato riconosciuto a<br />

tutti gli effetti come movimento eccle-<br />

PAG 3<br />

Digiuno,<br />

carità e<br />

preghiera<br />

siale. Il modello <strong>di</strong> riferimento sono<br />

proprio le comunità cristiane. Il nome<br />

“Rinnovamento nello Spirito” è tratto<br />

dal versetto 5 del terzo capitolo della<br />

Lettera <strong>di</strong> San Paolo a Tito in cui l’apostolo<br />

afferma che il Signore “ci ha salvati<br />

[…] per sua misericor<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ante<br />

un lavacro <strong>di</strong> rigenerazione e <strong>di</strong> rinnovamento<br />

nello Spirito Santo”.<br />

L’autenticità del suo cammino va invece<br />

ricondotta alla Pentecoste, momento<br />

fondante della Chiesa e massima<br />

manifestazione dello Spirito, punto<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> riferimento del movimento<br />

che a Lui si abbandona con fiducia nella<br />

vita come nella preghiera. Rns a<br />

<strong>Lucera</strong> conta una ventina <strong>di</strong> membri<br />

anziani che hanno ricevuto la “Preghiera<br />

d'effusione”.<br />

Da ventidue anni, dal 1° novembre<br />

1989 per la precisione, si riuniscono<br />

per la preghiera comunitaria carismatica<br />

ogni lunedì sera nella chiesa del<br />

Carmine. Un momento aperto a tutti e<br />

a cui tutti possono partecipare, anche<br />

se non si appartiene al Rns, ed è per<br />

questo che molti sono i simpatizzanti<br />

che vi prendono parte. In questi incontri<br />

sostanzialmente si prega insieme<br />

con la spiritualità del Rns. Si tratta <strong>di</strong><br />

una preghiera <strong>di</strong> lode e bene<strong>di</strong>zione, è<br />

una situazione <strong>di</strong> gioia e <strong>di</strong> pace e il<br />

PAG 4<br />

momento centrale dell'incontro è l'invocazione<br />

dello Spirito Santo e la proclamazione<br />

della Parola donata da Dio.<br />

La preghiera è carismatica perché<br />

durante la stessa vengono esercitati i<br />

carismi che il Signore dona e i più frequenti<br />

negli incontri sono il canto <strong>di</strong><br />

giubilo e la profezia. Altri contesti <strong>di</strong><br />

preghiera hanno luogo nelle abitazioni<br />

<strong>di</strong> coloro che ne fanno richiesta e a cui<br />

spesso sono invitati anche familiari e<br />

vicini <strong>di</strong> casa.<br />

Ma la preghiera non è tutto. Ci sono<br />

altri momenti comunitari che prevedono<br />

l'ascolto della Parola <strong>di</strong> Dio il giovedì<br />

sera al Carmine, l'adorazione eucaristica<br />

il sabato pomeriggio nella chiesa<br />

<strong>di</strong> San Domenico e l'animazione della<br />

messa del sabato sera. Anche questi<br />

incontri sono aperti a tutti.<br />

Ci sono poi delle altre occasioni in cui<br />

gli anziani del RnS si incontrano da soli,<br />

non soltanto in chiesa ma anche nelle<br />

loro case per pregare insieme, per formarsi<br />

con delle catechesi specifiche e<br />

per confrontarsi con le proprie esperienze.<br />

La preghiera, però, rimane un<br />

elemento fondante del loro vivere il<br />

cristianesimo, ed è lo strumento che<br />

mettono a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> chiunque ne<br />

abbia bisogno.<br />

A scuola<br />

da Padre<br />

Maestro


pagina 2 aprile 2011 anno III n. 25<br />

FORMAZIONEeCULTURA<br />

TESTIMONI CREDIBILI PER<br />

L’EMERGENZA EDUCATIVA<br />

EDUCAZIONE<br />

ALLA FEDE<br />

ANTONIETTA<br />

MEO<br />

“L<br />

Chi<br />

AMA<br />

educa<br />

asciate che i bambini vengano a me” è<br />

questo l’invito che Gesù rivolge oggi a ciascun<br />

adulto riconoscendo in ogni bambino<br />

quella piena <strong>di</strong>gnità che lo fa figlio <strong>di</strong> Dio e<br />

strumento <strong>di</strong> comunicazione del messaggio<br />

evangelico, bambini come modelli per entrare<br />

nel regno dei cieli: “Chi non accoglie il<br />

regno <strong>di</strong> Dio come un bambino, non entrerà<br />

in esso” (Mc 10,15).<br />

Il modello che la Chiesa ci offre è la piccola<br />

Antonietta Meo, Nennolina per gli amici, un<br />

fiore <strong>di</strong> semplicità che cresce in una famiglia<br />

molto cristiana, genitori attenti a donare ai<br />

propri figli il prezioso dono della fede, attraverso<br />

la bellezza sacramentale, la preghiera e<br />

la carità operosa a servizio della comunità. Il<br />

15 <strong>di</strong>cembre 1930 Nennolina nasce a Roma.<br />

Bambina sana, robusta, che fin dalla tenera<br />

età segue con naturale imitazione la testimonianza<br />

cristiana dei genitori che iscritti<br />

all’Azione Cattolica, modellano la loro famiglia<br />

sul trinomio preghiera-sacrificio-azione.<br />

La piccola con trepidazione riceve Gesù<br />

Eucarestia, in chiesa corre sempre ai pie<strong>di</strong><br />

dell’altare della Vergine, in ginocchio prega<br />

senza <strong>di</strong>strazioni in un raccoglimento innaturale<br />

per la vivacità dei bambini. “Caro Gesù<br />

metti la tua grazia dentro l’arma<strong>di</strong>etto che sta<br />

dentro all’anima mia” parole che dettò alla<br />

madre all’età <strong>di</strong> appena sei anni, con estrema<br />

purezza, desiderosa <strong>di</strong> aprire l’anima completamente<br />

alla grazia che copiosa scende<br />

nel cuore <strong>di</strong> chi entra con mistica gioia nel<br />

mistero glorioso della Croce.<br />

La Croce preparerà la piccola anima all’Amore,<br />

la sua vita sarà subliminata dal mistero<br />

della sofferenza. Un sarcoma alle ossa le è<br />

<strong>di</strong>agnosticato a cinque anni. L’amputazione<br />

<strong>di</strong> una gamba, la resezione <strong>di</strong> tre costole e<br />

altri tormenti preparano la piccola vittima che<br />

accogliendo la Sapienza della Croce offre<br />

tutto al suo “Caro Gesù…” in riparazione dei<br />

peccati della Chiesa. Il 3 luglio del ’37 conclude<br />

nella gioia la via Crucis, i genitori forti<br />

nella fede, partecipano alla gioia del Para<strong>di</strong>so<br />

tanto desiderato dalla loro piccola.<br />

“Caro Gesù Crocifisso libera molte anime dal<br />

purgatorio perché vengano in Para<strong>di</strong>so a glorificare<br />

la SS. Trinità…Caro Gesù voglio essere<br />

la tua lampada che arde sempre”.<br />

Enza BRUNO<br />

Il Sussi<strong>di</strong>o della Pastorale Giovanile per il tempo <strong>di</strong> Quaresima e Pasqua<br />

Q uaresima: tempo <strong>di</strong> preghiera,<br />

<strong>di</strong>giuno, elemosina. Tempo da de<strong>di</strong>care<br />

a se stessi e alla propria relazione<br />

con Dio. Tempo <strong>di</strong> rinnovamento interiore.<br />

Per questo tempo <strong>di</strong> Quaresima,<br />

il Servizio per la Pastorale Giovanile<br />

della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> <strong>Lucera</strong>-<strong>Troia</strong> offre<br />

a tutti i giovani un sussi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> preghiera,<br />

arrivato al terzo anno <strong>di</strong> pubblicazione,<br />

che nella essenzialità vuole guidare<br />

quoti<strong>di</strong>anamente fino a Pasqua.<br />

“Questo è il tempo” è il titolo scelto<br />

per l’e<strong>di</strong>zione 2011, per <strong>di</strong>re a ciascun<br />

giovane che questo è il tempo “che<br />

stai vivendo tu nella tua età, nella tua<br />

giovinezza, un tempo con tante <strong>di</strong>fficoltà<br />

e gran<strong>di</strong> sogni, con fallimenti da<br />

accettare e bei progetti in cantiere, un<br />

tempo <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne e ricco <strong>di</strong> relazioni<br />

da far crescere. È il tempo per te,<br />

studente, in cui “il sapere serve solo<br />

per darlo”, come ripeteva don Milani.<br />

È il tempo per te, fidanzato, in cui<br />

i<br />

VIZI<br />

capitali 4<br />

“N<br />

on si vive per mangiare ma si mangia<br />

per vivere” ripeteva mia madre<br />

quando a tavola, da bambina, non riuscivo<br />

a frenare la mia golosità. Certo è<br />

normale che un bambino davanti ad un<br />

piatto che piace si entusiasmi! Da adulti<br />

la golosità può <strong>di</strong>ventare vizio e cioè<br />

ingor<strong>di</strong>gia, voracità, avi<strong>di</strong>tà insaziabile<br />

dannosa fisicamente. È un vizio che<br />

non conosce età, anzi, è pronto a prendere<br />

anche l’anziano il quale, talvolta,<br />

rifiuta un piatto semplice e nutriente,<br />

ma si getta voracemente su una leccornia<br />

o su un dolce. In realtà, è <strong>di</strong>fficile<br />

per tutti saper resistere agli stimoli del<br />

gusto, perché è innato in noi.<br />

Cosa allora ci fa cadere nel peccato <strong>di</strong><br />

gola? Ingurgitare cibi grassi, saporiti,<br />

senza sapere cosa si mangia, degustare<br />

cibi e vini costosi in modo maniacale<br />

ed esagerato ci porta a vivere per mangiare,<br />

ci porta ad avere un rapporto<br />

<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato con il cibo. Si inverte la scala<br />

dei valori, secondo la tipica deviazione<br />

del vizio: il mezzo si trasforma in<br />

fine. A questo siamo spinti anche dalla<br />

pubblicità che da un lato ci stimola ad<br />

QUESTO È IL TEMPO!<br />

l’amore conta solo se è vero. È il tempo<br />

per te che ti senti troppo solo per<br />

trovare la luce della fede. Per te, giovane,<br />

che sei afflitto dalla malattia e<br />

hai bisogno <strong>di</strong> trovare una ragione.<br />

Per te che hai perso la libertà e ti trovi<br />

a scontare una pena per ritornare a<br />

Dio.” (cfr. don Rocco Coppolella,<br />

introduzione al sussi<strong>di</strong>o)<br />

La struttura riprende quella degli altri<br />

anni. “Nel cuore” è il Vangelo del<br />

giorno, la Parola <strong>di</strong> Dio che trasforma<br />

il cuore. “Nella testa” è un pensiero<br />

sul brano evangelico che deve essere<br />

me<strong>di</strong>tato nella mente e poi vissuto<br />

concretamente. “Sulle labbra” sono le<br />

parole che Giovanni Paolo II prima e<br />

Benedetto XVI poi hanno in<strong>di</strong>rizzato ai<br />

giovani nelle 26 Giornate della gioventù.<br />

Attraverso le loro riflessioni, si<br />

vuol preparare spiritualmente al grande<br />

incontro dei giovani, che si terrà a<br />

Madrid dal 16 al 21 agosto. “Sulle<br />

Si mangia<br />

per vivere?<br />

un consumo frenetico attraverso l’offerta<br />

<strong>di</strong> tante golosità, dall’altro lato ci<br />

impone una sorta <strong>di</strong> martellamento<br />

contro l’obesità mostrandoci modelli<br />

corporei magrissimi e suggerendoci<br />

prodotti <strong>di</strong>magranti. Ci troviamo così <strong>di</strong><br />

fronte al meccanismo <strong>di</strong> una società e<br />

una economia dominate dal consumismo.<br />

Esso rompe l’equilibrio con il cibo<br />

che ci porta da un lato alla bulimia, a<br />

mangiare all’eccesso, con ingor<strong>di</strong>gia e<br />

voracità fino all’obesità. Al nutrirsi si<br />

sostituisce il <strong>di</strong>vorare, al cibarsi l’abbuffarsi,<br />

al saziarsi il trangugiare, al rifocillarsi<br />

un incessante mangiucchiare,<br />

piluccare e rimpinzarsi. Dall’altro lato<br />

c’è l’anoressia, che nella sua forma<br />

meno aggressiva può avere un aspetto<br />

più “normale” che è l’ossessione della<br />

<strong>di</strong>eta e della bilancia che squilibra il<br />

nesso con il nutrirsi, introducendo uno<br />

stile <strong>di</strong> vita che non è ascetico, ma<br />

ugualmente e sottilmente materialistico.<br />

Con questa frenesia per il peso<br />

l’unico valore alla fine è il corpo e la sua<br />

esteriorità.<br />

Quale antidoto per questo vizio? La<br />

spalle” è invece un grande impegno:<br />

l’impegno <strong>di</strong> pregare con san Francesco<br />

Antonio Fasani, <strong>di</strong> cui la <strong>di</strong>ocesi<br />

ricorda quest’anno il 25° anniversario<br />

della sua canonizzazione. Pregare col<br />

Padre Maestro porterà anche a conoscere<br />

meglio e <strong>di</strong> più la figura del Santo<br />

lucerino, un santo che ha amato i<br />

poveri più <strong>di</strong> ogni cosa.<br />

Anche quest’anno il sussi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> preghiera<br />

è stato realizzato grazie alla<br />

collaborazione <strong>di</strong> giovani appartenenti<br />

a vari gruppi e associazioni presenti<br />

in <strong>di</strong>ocesi. È stata, come per le altre<br />

iniziative, un’esperienza concreta <strong>di</strong><br />

comunione; ciascuno ha impreziosito<br />

questo cammino con i propri carismi e<br />

peculiarità: è questa la ricchezza del<br />

sussi<strong>di</strong>o, è questa la ricchezza <strong>di</strong> quella<br />

che don Tonino Bello chiamava la<br />

“convivialità delle <strong>di</strong>fferenze”.<br />

Laura Bonghi<br />

sobrietà. Nel tempo <strong>di</strong> Quaresima siamo<br />

invitati al <strong>di</strong>giuno, ad esercitare la<br />

virtù della sobrietà. Il Papa nel suo messaggio<br />

per la quaresima <strong>di</strong> quest’anno<br />

<strong>di</strong>ce che il <strong>di</strong>giuno può avere <strong>di</strong>verse<br />

motivazioni, e acquista per il cristiano<br />

un significato profondamente religioso:<br />

rendendo più povera la nostra mensa<br />

impariamo a superare l’egoismo per<br />

vivere nella logica del dono e dell’amore;<br />

sopportando la privazione <strong>di</strong> qualche<br />

cosa – e non solo <strong>di</strong> superfluo –<br />

impariamo a <strong>di</strong>stogliere lo sguardo dal<br />

nostro “io”, per scoprire Qualcuno<br />

accanto a noi e riconoscere Dio nei volti<br />

<strong>di</strong> tanti nostri fratelli. Per il cristiano il<br />

<strong>di</strong>giuno non ha nulla <strong>di</strong> intimistico, ma<br />

apre maggiormente a Dio e alle necessità<br />

degli uomini, e fa sì che l’amore per<br />

Dio sia anche amore per il prossimo (cfr<br />

Mc 12,31).<br />

Alziamo allora lo sguardo dalla nostra<br />

tavola per incontrare il sorriso dei nostri<br />

commensali!<br />

Tiziana DAVICO<br />

Movimento Pro Sanctitate - Roma


N<br />

CRONACHEedESPERIENZE<br />

on c’è gioia più grande che con<strong>di</strong>videre<br />

un cammino <strong>di</strong> fede con altri fratelli,<br />

così dal 2 all’8 marzo amici <strong>di</strong> Pietramontecorvino,<br />

Castelnuovo, Volturino<br />

e Foggia hanno sperimentato che la<br />

gioia <strong>di</strong>venta più grande se accanto ai<br />

fratelli si aggiunge Maria.<br />

Un pellegrinaggio verso la parrocchia<br />

più <strong>di</strong>scussa nel mondo, che vede ogni<br />

giorno milioni <strong>di</strong> fedeli che da ogni parte<br />

della terra si inginocchiano per adorare<br />

Gesù con la Regina della Pace.<br />

Monsignor Tarcisio Bertone, segretario<br />

della Congregazione della Fede il 26<br />

maggio 1998 (Pr N° 154/81-06419) così<br />

scriveva al Monsignor Gilbert Aubry circa<br />

la questione Medjugorie: “Per quanto<br />

concerne i pellegrinaggi a Medjugorie<br />

che si svolgano in maniera privata,<br />

questa Congregazione ritiene che sono<br />

permessi a con<strong>di</strong>zione che non siano<br />

considerati come una autenticazione<br />

degli avvenimenti in corso e che richie-<br />

D<br />

omenica 13 marzo 2011 si è svolto,<br />

presso la comunità <strong>di</strong> Santa Cecilia, un<br />

incontro <strong>di</strong> spiritualità per gli educatori<br />

ACR della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> <strong>Lucera</strong>-<strong>Troia</strong>, guidato<br />

da don Leonardo Catalano. Le<br />

parole chiavi dell'incontro sono state<br />

<strong>di</strong>giuno, carità e preghiera. L'incontro è<br />

stato un'occasione per una rilettura, in<br />

GRIDATELO<br />

DAI TETTI<br />

La Voce del DIRETTORE<br />

D<br />

io ci vuole responsabili della città<br />

degli uomini, cioè del contesto umano<br />

organizzato <strong>di</strong> cui siamo parte,<br />

che ci è dato come dono e come<br />

compito. Essere citta<strong>di</strong>ni significa<br />

conoscere e comprendere il nostro<br />

tempo, nella sua complessità,<br />

cogliendo significati e rischi insiti nelle<br />

trasformazioni sociali, economiche<br />

e politiche in atto, assumendo l’atteggiamento<br />

<strong>di</strong> chi queste trasformazioni<br />

non si limita a rifiutarle o a celebrare<br />

in maniera acritica, ma le<br />

affronta come frutto del proprio tempo,<br />

ponendosi in esse e lavorando<br />

ALLA SCUOLA DI MARIA<br />

dono ancora un esame da parte della<br />

Chiesa”. La Dichiarazione <strong>di</strong> Zara del<br />

’91 inoltre ricorda che la Chiesa non<br />

vieta ai sacerdoti <strong>di</strong> accompagnare i<br />

pellegrini.<br />

L’arcivescovo <strong>di</strong> Zagabria e presidente<br />

della Conferenza Episcopale Jugoslava<br />

car<strong>di</strong>nale Franjo Kuharic’ il 15 agosto<br />

del ’93 scrive alla rivista “Glas Koncila”:<br />

“Noi Vescovi, dopo lo stu<strong>di</strong>o triennale<br />

condotto dalla Commissione, accettiamo<br />

Medjugorje come luogo <strong>di</strong> pellegrinaggio<br />

e santuario. Ciò significa che<br />

non abbiamo nulla in contrario se qualcuno<br />

rende onore e culto alla Madre <strong>di</strong><br />

Dio, nel rispetto dell’insegnamento e<br />

della dottrina della Chiesa… Perciò<br />

lasciamo tutto aperto ad ulteriori<br />

approfon<strong>di</strong>menti. La chiesa non deve<br />

aver fretta”. Medjugorie è la terra dell’essenzialità<br />

della fede, preghiera,<br />

sacramenti, conversione, penitenza. Un<br />

pellegrinaggio scan<strong>di</strong>to dal program-<br />

per in<strong>di</strong>rizzare gli sviluppi; coniugando<br />

la capacità <strong>di</strong> pensiero critico nel<br />

giu<strong>di</strong>care con l’integrità etica nell’agire,<br />

ma accettando anche con<br />

serenità il rischio delle scelte storicamente<br />

situate, nella consapevolezza<br />

della parzialità del bene che l’uomo è<br />

capace <strong>di</strong> realizzare. Significa riscoprire<br />

il valore della partecipazione –<br />

che contrasta ogni tentazione <strong>di</strong><br />

delega – come modo normale <strong>di</strong><br />

essere citta<strong>di</strong>ni e non ospiti occasionali<br />

delle nostre città. Una partecipazione<br />

che conosce il valore dell’organizzarsi<br />

politico, vivendo e rispettan-<br />

ma della Parrocchia <strong>di</strong> san Giacomo,<br />

sacramenti, rosario, via crucis ma tutto<br />

sempre con la Madre, <strong>di</strong>scepola che si<br />

fa per volontà <strong>di</strong> Dio (“Ecco la tua<br />

madre” Gv 19,26) maestra <strong>di</strong> preghiera<br />

e <strong>di</strong> fede. La certezza che nella volontà<br />

<strong>di</strong> Dio c’è Maria che con il suo Fiat sotto<br />

la croce <strong>di</strong>venta madre della Chiesa.<br />

I pellegrini, affaticati e oppressi dalle tribolazioni<br />

della vita trovano ristoro nel<br />

suo Cuore Immacolato, desideroso <strong>di</strong><br />

donare a tutti i suoi figli Gesù. L’insegnamento<br />

<strong>di</strong> Maria è l’amore, decidersi<br />

a lasciarsi amare da un Padre che per i<br />

figli desidera la vera pace.<br />

Le lacrime delle conversioni gioiose<br />

sono state accarezzate e benedette da<br />

Maria che spinge a continuare quel<br />

meraviglioso incontro nelle comunità<br />

parrocchiali ricordando sempre: “Grazie<br />

per aver risposto alla mia chiamata”.<br />

I PELLEGRINI<br />

Ritiro <strong>di</strong>ocesano educatori Acr<br />

DIGIUNO, CARITÀ E PREGHIERA<br />

ottica contemporanea, delle tentazioni<br />

<strong>di</strong> Gesù, e ciò ha fornito lo spunto per<br />

fare alcune osservazioni su determinati<br />

atteggiamenti che sembrano imperare<br />

nella società attuale. Infatti si è messo<br />

in evidenza come la forsennata ricerca<br />

<strong>di</strong> visibilità, l'ossessione <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare<br />

ogni bramosia <strong>di</strong> possesso, e l'accesa<br />

smania <strong>di</strong> potere, siano strettamente<br />

correlate alle tentazioni narrate nei vangeli.<br />

L'incontro si è dunque svolto in tre<br />

momenti, ognuno dei quali approfon<strong>di</strong>va<br />

una delle tre parole chiave. Infatti<br />

dopo la lettura <strong>di</strong> una parte del brano<br />

proposto seguiva un breve commento<br />

I<br />

l 28 febbraio e 1° marzo la <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />

<strong>Lucera</strong>-<strong>Troia</strong> ha vissuto l’annuale Convegno<br />

Vocazionale Diocesano, organizzato<br />

dalla Comunità Vocazionale, per<br />

animatori e catechisti vocazionali.<br />

“Gridatelo dai tetti” è stato il tema che<br />

il relatore Mons. Domenico Pompili,<br />

<strong>di</strong>rettore dell’ Ufficio Nazionale per le<br />

Comunicazioni Sociali, ha sviluppato<br />

nei suoi due interventi: “L’annuncio –<br />

proposta vocazionale nella Chiesa locale”<br />

e “I nuovi mezzi <strong>di</strong> comunicazione –<br />

Tracce <strong>di</strong> vocazione”. Mons. Pompili<br />

ha messo in evidenza che dal vigilare,<br />

interpretare ed annunciare bisogna<br />

partire per saper leggere i segni dei<br />

tempi ed annunciare oggi, in questo<br />

nostro “continente <strong>di</strong>gitale”, il Vangelo<br />

della Vocazione. I nativi <strong>di</strong>gitali (le nuove<br />

generazioni) sono, anche loro, i<br />

destinatari e i protagonisti della Buona<br />

della guida. A completare gli spunti per<br />

una successiva riflessione personale<br />

c'era l'ascolto <strong>di</strong> una canzone che<br />

affrontava una delle tematiche proposte.<br />

La riflessione personale è stata<br />

un’occasione per capire a cosa si può<br />

rinunciare per inserire un tassello al personale<br />

cammino <strong>di</strong> conversione.<br />

Al termine è stata donata una piccola<br />

pergamena su cui erano riportate frasi<br />

<strong>di</strong> santi del nostro tempo per dare la<br />

possibilità a continuare la riflessione<br />

nella propria quoti<strong>di</strong>anità.<br />

Serena CHECCHIA<br />

Notizia e la Chiesa è chiamata ad intercettare<br />

le loro domande <strong>di</strong> senso.<br />

In realtà si vive immersi in un ambiente<br />

me<strong>di</strong>atizzato in cui la scelta <strong>di</strong> rimanere<br />

fuori non ha ragion d’essere, perciò si<br />

può, con libertà e intelligenza, “abitare”<br />

come Testimoni il <strong>di</strong>gitale.<br />

Il Signore passando nella vita <strong>di</strong> ciascuno<br />

lascia alcune tracce che con un<br />

atteggiamento attento e attivo, curioso<br />

e vigile bisogna riconoscere.<br />

Come bene ha concluso Mons. Pompili,<br />

“il conoscersi, il decidersi, il <strong>di</strong>scernere<br />

e resistere, e il giocarsi sono le con<strong>di</strong>zioni<br />

necessarie per lasciare che la<br />

traccia del Vangelo lasci una impronta<br />

nella nostra esistenza per coltivare l’arte<br />

<strong>di</strong> una vita degna <strong>di</strong> essere vissuta<br />

perché capace <strong>di</strong> valorizzare la nostra<br />

umanità più profonda”.<br />

Francesca PALAMÀ<br />

I passi della responsabilità<br />

Impegnati per la città degli uomini<br />

do in primo luogo le istituzioni; e sa<br />

che, come ogni altra realtà umana,<br />

anche la politica ha strumenti, tempi<br />

e luoghi propri. Bisogna quin<strong>di</strong> saper<br />

riconoscere e vivere fruttuosamente,<br />

con fiducia, sia i tempi delle prospettive<br />

<strong>di</strong> promozione umana, sia lo sforzo<br />

quoti<strong>di</strong>ano e incessante per la giustizia,<br />

per la pace, per la <strong>di</strong>fesa dei<br />

deboli. Si tratta <strong>di</strong> conoscere e accettare<br />

la fatica dell’essere citta<strong>di</strong>ni,<br />

<strong>di</strong>sponendosi al <strong>di</strong>alogo con coloro<br />

che si incontrano nelle piazze delle<br />

città.<br />

Leonardo CATALANO<br />

anno III n. 25 aprile 2011 pagina 3<br />

SAN GIOVANNI<br />

DI DIO<br />

NEL CUORE<br />

DEI TROIANI<br />

A<br />

<strong>Troia</strong> è la prima festa dell’anno<br />

ed è forse anche la più sentita tra tutte<br />

quelle religiose. Parliamo dei<br />

festeggiamenti in onore <strong>di</strong> san Giovanni<br />

<strong>di</strong> Dio, l’8 marzo.<br />

Come <strong>di</strong> consueto, dopo la canonica<br />

data – il 28 febbraio – del trasferimento<br />

del santo dalla sua Chiesa alla<br />

Basilica Cattedrale, il 1° marzo si<br />

sono aperte le celebrazioni del Settenario,<br />

pre<strong>di</strong>cate dal canonico don<br />

Antonio Iannotti.<br />

Lo spirito <strong>di</strong> quest’anno è stato tutto<br />

particolare: ricorrevano <strong>di</strong>fatti gli ultimi<br />

giorni prima dell’inizio della Santa<br />

Quaresima, cammino <strong>di</strong> conversione<br />

e <strong>di</strong> chiamata alla santità.<br />

Proprio il tema della santità, quella<br />

che al suo tempo Giovanni <strong>di</strong> Dio<br />

pre<strong>di</strong>cava e testimoniava per le sue<br />

vie, è stato il punto focalizzato durante<br />

l’intera “missione” del pre<strong>di</strong>catore.<br />

Giovanni <strong>di</strong> Dio è <strong>di</strong>fatti un santo<br />

che delle beatitu<strong>di</strong>ni ne fece un<br />

modello <strong>di</strong> vita; tra i poveri e gli<br />

ammalati vi scoprì la bellezza e la<br />

preziosità dell’esistenza; tra le piazze<br />

del suo tempo ammonì le anime:<br />

“Fate del bene a voi stessi! Fate<br />

bene, fratelli!”. Da quel suo monito,<br />

la sua <strong>di</strong> vita: “tutta santa e tutta<br />

pia”!<br />

Lo spirito connotativo <strong>di</strong> questo santo<br />

non è stato quello <strong>di</strong> essere un<br />

misericor<strong>di</strong>oso col prossimo, ma<br />

quello <strong>di</strong> un buon misericor<strong>di</strong>oso con<br />

i fratelli. In preparazione della Quaresima,<br />

<strong>di</strong>fatti, quella delle beatitu<strong>di</strong>ni<br />

è un punto <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong> imponente<br />

importanza per ben incamminarsi alla<br />

santificazione dell’anima.<br />

In tutta la vita <strong>di</strong> Giovanni <strong>di</strong> Dio v’è<br />

stata una scalata alla santità. È il<br />

monito che egli ha lanciato ai suoi<br />

contemporanei. È il monito che don<br />

Antonio ha voluto lasciare, in apertura<br />

della Santa Quaresima: “Siate santi,<br />

perché io, il Signore, Dio vostro,<br />

sono santo”. Nel dì <strong>di</strong> festa, S. E.<br />

mons. Domenico Cornacchia, ha officiato<br />

la Solennità con una celebrazione<br />

Eucaristica in Cattedrale, sottolineando<br />

sempre più il carattere <strong>di</strong><br />

questo santo che, da qualche lustro,<br />

è commemorato (solamente grazie a<br />

una delibera del Comune, nessuna<br />

iniziativa <strong>di</strong>ocesana) come compatrono<br />

della nostra citta<strong>di</strong>na. A seguire la<br />

processione del Santo e del braccio<br />

<strong>di</strong> san Giovanni <strong>di</strong> Dio contenente<br />

una reliquia del braccio destro.<br />

Piergiorgio AQUILINO<br />

foto: piergiorgio aquilino


S<br />

pagina 4 aprile 2011 anno III n. 25<br />

QUARTAPAGINA<br />

A SCUOLA DA PADRE MAESTRO<br />

ono state <strong>di</strong>verse decine gli alunni<br />

<strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne grado <strong>di</strong> buona parte<br />

della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> <strong>Lucera</strong>-<strong>Troia</strong> a rispondere<br />

con entusiasmo al concorso scolastico<br />

“A scuola da Padre Maestro”,<br />

indetto sulla figura <strong>di</strong> San Francesco<br />

Antonio Fasani in occasione dell’Anno<br />

che celebra il 25° della sua canonizzazione.<br />

I premiati: per la SECONDARIA<br />

DI 2° GRADO (SEZ. CINEMATOGRA-<br />

FICA) 2° Pasquale Tammaro e Classe<br />

3B “Vittorio Emanuele III” <strong>Lucera</strong>. 1°<br />

ex equo Miriana D’Apollo, “Rosmini”<br />

<strong>Lucera</strong> e Jonathan Maiori e Francesca<br />

Ferrante, “Bonghi” <strong>Lucera</strong>. (SEZ. LET-<br />

TERARIA) 3° Mattia Cuttano, “Vittorio<br />

Emanuele III” <strong>Lucera</strong>, 2° Ilaria Sessa,<br />

“Rosmini” <strong>Lucera</strong>, 1° Alessandro Steri,<br />

“Marrone”.<br />

Lavori degni <strong>di</strong> attenzione: Francesca<br />

Laccone, Marisa Inglese, Irene Graziano,<br />

Elena Conte “Rosmini”, Francesca<br />

Vinciguerra, 2A Turismo “Vittorio<br />

Emanuele III” <strong>Lucera</strong>.<br />

(SEZ. FOTOGRAFICA) 1° Chiara Pellegrino,<br />

“Rosmini” <strong>Lucera</strong>. Per la<br />

SECONDARIA DI 1° GRADO (SEZ.<br />

CINEMA), 3° Alessia Di Gioia - “Bozzini-Fasani”<br />

<strong>Lucera</strong>, 2° Gelsomina<br />

D’Amelia, ”Bozzini-Fasani” <strong>Lucera</strong>, 1°<br />

Francesco Giglio, Fabio Ziccar<strong>di</strong>, Ales-<br />

sia Tutolo, Alessandra Santacroce,<br />

Antonio Di Giovine, Domenico Sardone,<br />

Antonella Melillo, “Manzoni”<br />

<strong>Lucera</strong>. (SEZ. LETT.) 3° Classi 1 e 2 C<br />

“Dante” <strong>Lucera</strong>, 2° 1^ e 2^ Classe<br />

“Savastio” Volturino, 1° Luigi Abate,<br />

“Dante”. Lavori degni <strong>di</strong> attenzione:<br />

Fiore, Cutone, Greco, classe D “Manzoni”<br />

<strong>Lucera</strong>, Katia Lionetti B “Bozzini-<br />

Fasani”, Rocco Mascolo “Orsara”.<br />

(SEZ. FOTO) 1° Alissa Leone, “Manzoni”<br />

<strong>Lucera</strong>. (SEZ. GRAFICO-PITTORI-<br />

CA) 3° ex equo Caterina Capra, Rosa<br />

De <strong>Troia</strong>, Nunzia Capobianco, Ruan<br />

Jinglei, “Bozzini-Fasani” <strong>Lucera</strong>, 1^ e<br />

2^ B, “Savastio” Motta, <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong><br />

Volturino, 2° ex equo Noemi Strazioso,<br />

“Manzoni” <strong>Lucera</strong>, Fabiana Terliz-<br />

zi, “Dante” <strong>Lucera</strong>, 1° 3^ classe<br />

“Savastio” Volturino. Per la PRIMARIA<br />

(SEZ. CINEMA) 1° ex equo Classe<br />

“Bozzini-Fasani” <strong>Lucera</strong>.<br />

(SEZ. GRAFICO-PITTORICA) 3° ex<br />

equo 5^B “Manzoni” <strong>Lucera</strong>, Viviana<br />

D’Aries, Samantha Affatato, Luigi<br />

D’Errico, Camilla Panzano, Noemi De<br />

Santis, 1° Circolo “Tommasone”<br />

<strong>Lucera</strong>, 2° ex equo 3^B e 3^B1,<br />

“Tommasone” <strong>Lucera</strong>, Antonio Di<br />

Carlo, “Tommasone” <strong>Lucera</strong>, 1°<br />

CLASSIFICATO 5^A, “Mandes”<br />

Casalnuovo.<br />

(SEZ. FOTO) 1° Di Pasqua, Marino,<br />

Tommasone, Petrilli (Classe 4 B)<br />

“L.Ra<strong>di</strong>ce” <strong>Lucera</strong>.<br />

(SEZ. LETT.) 3° Laura Vespa, “Ra<strong>di</strong>ce”<br />

<strong>Lucera</strong>, 2° Classe 5 “Mandes” Casalnuovo,<br />

1° Classe 1C, “Giovanni XXIII”<br />

Pietra. Lavori degni <strong>di</strong> attenzione:<br />

Sefora Folliero, “Tommasone” <strong>Lucera</strong>,<br />

Classe 5° “Savastio” Volturino, Classe<br />

4^A “Bozzini-Fasani” plesso Spagnoletti<br />

Zeuli <strong>Lucera</strong>.<br />

Per la SCUOLA DELL’INFANZIA (SEZ.<br />

GRAFICO-PITTORICA) 3° Ins. Fratta ,<br />

“Ra<strong>di</strong>ce” <strong>Lucera</strong>, 2° Ins. Di Lullo, Volpe,<br />

Palomba, Petrilli - “Ra<strong>di</strong>ce” <strong>Lucera</strong>,<br />

1° Ins. Leccese “Tommasone”<br />

<strong>Lucera</strong>.<br />

VEGLIA PASQUALE nelle CHIESE della DIOCESI - Orario<br />

LUCERA<br />

Cattedrale “S. M. Assunta” 21.30<br />

Cristo Re 22.30<br />

San Giovanni Battista 22.30<br />

San Giacomo M. A. 22.00<br />

Santa Maria della Spiga 22.30<br />

Santa Maria delle Grazie 22.45<br />

San Pio X 22.30<br />

San Matteo al Carmine 22.30<br />

S. Francesco Antonio Fasani 23.00<br />

Santuario S. F. A. Fasani 22.30<br />

TROIA<br />

Cattedrale “B.M.V. Assunta” 23.00<br />

Maria SS. Me<strong>di</strong>atrice 20.00<br />

Comunità <strong>di</strong> San Francesco 22.00<br />

San Secon<strong>di</strong>no Vescovo 23.00<br />

San Vincenzo Martire 23.00<br />

ALBERONA<br />

Natività <strong>di</strong> Maria Vergine 23.00<br />

BICCARI<br />

Maria Santissima Assunta 23.00<br />

CARLANTINO<br />

San Donato V. M. 20.30<br />

CASALNUOVO MONTEROTARO<br />

Santi Pietro e Nicolò 22.00<br />

CASALVECCHIO DI PUGLIA<br />

Santi Pietro e Paolo Apostoli 23.00<br />

CASTELLUCCIO VALMAGGIORE<br />

San Giovanni Battista 22.30<br />

CASTELNUOVO DELLA DAUNIA<br />

Santa Maria della Murgia 22.30<br />

CELENZA VALFORTORE<br />

Santa Croce 22.30<br />

CELLE DI SAN VITO<br />

Santa Caterina V. M. 22.30<br />

FAETO<br />

S. S. Salvatore 22.00<br />

S<br />

NUOVO INCARICO A PADRE RAFFAELE<br />

egno della continuità nel nome <strong>di</strong><br />

<strong>Lucera</strong> l’incarico <strong>di</strong> assistente internazionale<br />

della Milizia dell’Immacolata,<br />

l’organismo fondato da padre<br />

Massimiliano Kolbe per la sua opera<br />

<strong>di</strong> evangelizzazione in chiave<br />

francescana. Il Ministro generale<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne Marco Tasca ha designato<br />

il nuovo responsabile padre<br />

Raffaele Di Muro, frate minore con-<br />

GIARDINETTO<br />

Beata Vergine del Carmine 22.00<br />

MOTTA MONTE CORVINO<br />

San Giovanni Battista 22.30<br />

ORSARA DI PUGLIA<br />

San Nicola <strong>di</strong> Bari 22.00<br />

PIETRAMONTECORVINO<br />

Santa Maria Assunta 22.00<br />

ROSETO VALFORTORE<br />

Santa Maria Assunta 22.30<br />

SAN MARCO LA CATOLA<br />

San Nicola <strong>di</strong> Mira 22.30<br />

SANTA CECILIA 23.00<br />

VOLTURARA APPULA<br />

Santa Maria Assunta 23.00<br />

VOLTURINO<br />

Santa Maria Assunta 22.00<br />

ventuale lucerino che succede a<br />

padre Eugenio Galignano, già guar<strong>di</strong>ano<br />

del convento <strong>di</strong> San Francesco<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucera</strong>. Il giovane sacerdote<br />

opera principalmente a Roma come<br />

padre spirituale del collegio Seraphicum<br />

e docente <strong>di</strong> Spiritualità e<br />

<strong>di</strong>rettore della cattedra Kolbiana<br />

alla Pontificia Facoltà <strong>di</strong> Teologia<br />

San Bonaventura.<br />

VIA CRUCIS CITTADINA<br />

Il centro <strong>di</strong>ocesano <strong>di</strong> Azione Cattolica,<br />

in preparazione alla Pasqua<br />

del Risorto, organizza la tra<strong>di</strong>zionale<br />

Via Crucis citta<strong>di</strong>na che avrà<br />

luogo a <strong>Lucera</strong> LUNEDI 18 APRI-<br />

LE 2011 alle ore 20,00 in Piazza<br />

Tribunali.<br />

SETTIMANA<br />

FASANIANA<br />

IL PROGRAMMA<br />

D<br />

omenica 10 aprile - Inizio della Settimana<br />

Fasaniana: Annuncio nelle Messe<br />

e corteo storico delle scuole citta<strong>di</strong>ne<br />

sulla vita del Padre Maestro. Lunedì 11 –<br />

ore 19, Messa dei 25esimi (matrimonio<br />

ed età) e degli onomastici presieduta da<br />

monsignor Francesco Antonio Nolè, frate<br />

minore conventuale e vescovo <strong>di</strong> Tursi-Lagonegro.<br />

Martedì 12 – ore 19, Messa<br />

del Centro <strong>di</strong> Solidarietà Padre Maestro<br />

presieduta da padre Angelo Paleri,<br />

Postulatore generale per le Cause dei<br />

santi dell’Or<strong>di</strong>ne dei Frati Minori Conventuali.<br />

Mercoledì 13, Celebrazione<br />

ufficiale del XXV <strong>di</strong> Canonizzazione <strong>di</strong><br />

San Francesco Antonio Fasani. Raduno<br />

in Cattedrale ore 17.30 con breve pellegrinaggio<br />

verso il Santuario.<br />

Alle 19 concelebrazione eucaristica presieduta<br />

da monsignor Gianfranco Girotti,<br />

reggente della Penitenzieria Apostolica<br />

Vaticana. Concelebrano i vescovi<br />

Domenico Cornacchia e Francesco Zerrillo,<br />

padre Angelo Paleri e padre Michele<br />

Pellegrini ministro provinciale, frati e<br />

sacerdoti <strong>di</strong>ocesani. Saranno presenti le<br />

autorità della Provincia, della Città <strong>di</strong><br />

<strong>Lucera</strong> e dei Comuni del Subappennino.<br />

Giovedì 14 – ore 19, Messa degli Ammalati<br />

a cura del Centro Volontari della Sofferenza<br />

della <strong>di</strong>ocesi.<br />

Venerdì 15, Giornata Diocesana della<br />

Gioventù, con celebrazioni e festa tra<br />

santuario e Piazza Tribunali. Sabato 16 –<br />

ore 19.45, Concerto della Corale S.<br />

Cecilia nel Santuario. Domenica 17,<br />

Domenica delle Palme. Lunedì 18, - ore<br />

19.30, Via Crucis citta<strong>di</strong>na a cura dell’Azione<br />

Cattolica <strong>di</strong>ocesana.<br />

Mensile <strong>di</strong> informazione<br />

della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> <strong>Lucera</strong>-<strong>Troia</strong><br />

E<strong>di</strong>tore<br />

<strong>Diocesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucera</strong>-<strong>Troia</strong><br />

Direttore responsabile<br />

Matteo Francavilla<br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale<br />

Leonardo Catalano<br />

Redazione<br />

Donato Coppolella<br />

Rocco Coppolella<br />

Enza Gagliar<strong>di</strong><br />

Riccardo Zingaro<br />

Sede<br />

piazza Duomo, 13 - 71036 <strong>Lucera</strong> - Foggia<br />

Tel/Fax 0881 520882<br />

e-mail: redazioneilsentiero@gmail.com<br />

Stampa<br />

Ennio Cappetta & C. srl - Foggia<br />

Anno III, numero 25, aprile 2011<br />

Autorizzazione del Tribunale <strong>di</strong> <strong>Lucera</strong><br />

n. 139 del 27 gennaio 2009.

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