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Consap Magazine 2011 27<br />
La stagione estiva va pianificata;<br />
incontro per gli acquascooter<br />
Terminata la stagione estiva, è d’obbligo un’attenta riflessione<br />
circa il meritevole ed encomiabile servizio svolto dal<br />
personale della Squadra Nautica, anche attraverso il pattugliamento<br />
delle coste in sella agli acquascooter.<br />
Nella fattispecie ci sia consentito, preminentemente per<br />
fornire un fattivo contributo volto a migliorare le condizioni<br />
di lavoro dei colleghi interessati, porre l’accento su<br />
alcune disfunzioni registrate durante l’attività operativa<br />
dei mezzi in questione.<br />
Per meglio comprendere le condizioni disagevoli in cui<br />
sono stati costretti ad operare i conduttori delle moto<br />
d’acqua, a titolo esemplificativo, si rappresenta una giornata<br />
tipo che ha caratterizzato la quotidianità durante la<br />
stagione estiva.<br />
Si fa riferimento in particolare quando, all’atto d’intraprendere<br />
il servizio, dal locale Commissariato di Pubblica<br />
Sicurezza, con fuoristrada corredato di carrello<br />
appendice, trasportavano i 2 acquascooter, all’interno di<br />
una proprietà privata che, a titolo gratuito, garantiva luoghi,<br />
acqua, guardiania e tutto il corollario necessario. In<br />
questo locale di rimessa i conduttori, svestita la divisa,<br />
indossavano la muta per il pattugliamento. Di sovente, si<br />
rendeva necessario recarsi in altra località per effettuare<br />
il rifornimento dei mezzi presso l’unico distributore di<br />
zona dotato del cosiddetto Durc - ma anche l’unico che<br />
ha dato la disponibilità e credito per i rifornimenti - per<br />
quanto, talvolta, si registrava un tempo d’attesa, per il<br />
bunkeraggio, anche di 2 ore. Al termine di tale incombenza,<br />
avveniva il pattugliamento vero e proprio nel tratto<br />
di costa indicato, in un tempo reale di servizio opera-<br />
tivo di circa 2 ore. Terminato il turno, dopo aver ormeggiato<br />
le moto d’acqua, sotto il benevolo controllo dei<br />
gestori privati della concessione, i conduttori, necessariamente,<br />
dovevano fare rientro in commissariato con il veicolo<br />
in dotazione per consentire al personale impiegato<br />
sul turno successivo di compiere il percorso inverso e dirigersi<br />
sul luogo ove erano ormeggiati i mezzi. I colleghi<br />
impiegati su quest’ultimo turno, ripetevano la stesa trafila<br />
dei colleghi dell’altro turno ivi compreso il rifornimento<br />
dei mezzi<br />
Si fa rilevare, inoltre, che per svolgere il pattugliamento<br />
nel tratto costiero, in alcuni casi gli operatori dovevano<br />
lasciare gli acquascooter con il pieno di carburante già<br />
dalla sera precedente, ricollocare i natanti sui carrelli,<br />
fare rientro in sede rimettere i suddetti mezzi in acqua utilizzare<br />
il residuo tempo rimasto per svolgere il pattugliamento<br />
avendo cura di consumare meno carburante possibile<br />
al fine di consentire ai colleghi del turno susseguente<br />
di poter svolgere il servizio i quali, a loro volta, dovevano<br />
aver cura di lasciare una quantità di carburante tale<br />
da potersi recare il giorno seguente presso i luoghi del<br />
rifornimento che, giova precisare, nella fattispecie che fa<br />
riferimento al pattugliamento delle coste della Gallura,<br />
dista circa 6 miglia nautiche.<br />
Tale stato di cose, sarebbe determinato dal fatto che, nelle<br />
vicinanze dell’Ufficio, non sono presenti distributori in<br />
ordine con il Durc tali da dare disponibilità e credito alla<br />
Pubblica Amministrazione. Proprio per tale motivo, quindi,<br />
altri enti hanno risolto la questione utilizzando dei<br />
buoni per il carburante, aggirando così rilievi di natura