scarica - Santuario Beata Vergine di Castelmonte

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Madonna adonna la di
Caste astelmonte monte
MONDO CRISTIANO
CRISTIANO
Cristiani:
nuove persecuzioni
TESTIMONIANZA
Beato chi confi confi da
nel Signore!
Anno 98 - n. 7
Luglio 2012

2
VITA DEL SANTUARIO
A CURA DELLA REDAZIONE
Orari e appuntamenti
23-28 luglio 2012
settimana di spiritualità
Una settimana di formazione cristiana
e di esperienza spirituale: preghiera
e dialogo in fraternità e distensione.
Per informazioni e iscrizioni mettersi in
contatto con il santuario tramite e-mail:
info@santuariocastelmonte.it
o telefono: 0432 731094
I posti sono limitati, perciò si prega di contattare
il santuario entro la prima settimana di luglio.
MdC 7/LUGLIO 2012
AGENDA DEL SANTUARIO
Apertura santuario
� Orario legale
7.30-12.00 • 14.30-19.00
� Orario solare
7.30-12.00 • 14.30-18.00
Orario delle sante messe
� ORA LEGALE
Feriale
9.00 - 10.00 - 11.00 - 17.00
Festivo
8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.30
16.00 - 17.00 - 18.00
� ORA SOLARE
Feriale
9.00 - 10.00 - 11.00 - 16.00
Festivo
8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.30
15.30 - 17.00
Apertura uffi cio «Bollettino»
� mattino: 8.30-12.00
� pomeriggio: 14.30-18.00
Orario Autoservizi SAF
per raggiungere il santuario
Udine (autostazione) 9.00
Cividale (autostazione) 9.30
Castelmonte 9.50
Castelmonte 12.10
Cividale (autostazione) 12.30
Udine (autostazione) 13.00
Il servizio non si eff ettua: a Natale, 1° gennaio,
Pasqua, 1° maggio e in caso di neve o ghiaccio.

Madre della
misericordia
ANGOLO DELLO SPIRITO
DI A.F.
Secondo una tradizione proveniente dal
monastero di Cluny (Francia), l’origine del
titolo Mater misericordiae rivolto a Maria è legata
a un evento che ebbe tra i suoi protagonisti
Sant’Odone (†943), secondo abate di Cluny
e iniziatore della riforma monastica che dal
suo monastero prese nome. Egli era riuscito a
convertire un ladro, il quale, poi, si sentì chiamato
alla vita monastica e, entrato in monastero, visse
sempre con grande fervore spirituale. Durante la
grave malattia che lo condusse alla morte, confi dò
all’abate Odone d’aver avuto una visione della
Vergine santa, la quale si era presentata a lui come
«Madre della misericordia» e gli aveva promesso di
portarlo con sé in paradiso. Da allora, Odone prese
a invocare Maria di preferenza col titolo di «Madre
della misericordia».
Secondo qualche calendario, la «Madonna della
misericordia» si festeggia il sabato prima della quarta
domenica di luglio.
«Nostra Signora della misericordia» è la patrona
della città di Savona. La festa si celebra il 18 marzo,
perché, in quel giorno del 1536, la Madonna
apparve a un pastore in una località, a
circa sei chilometri dal centro della città,
oggi chiamata Santuario. Secondo la
tradizione devozionale, il messaggio
della Madonna, apparsa più volte al
pastore Antonio Botta, invitava genovesi
e savonesi a esercitare «misericordia e
non giustizia». Nel maggio del 2008,
Benedetto XVI ha visitato Savona e
all’omelia della santa messa del giorno
18 ha ricordato la patrona della città e
ha richiamato le sue parole: «Maria non
parlava di sé, non parla mai di sé, ma
sempre di Dio, e l’ha fatto con questo
nome così antico e sempre nuovo, misericordia, che
è sinonimo di amore, di grazia. È qui tutta l’essenza
del cristianesimo, perché è l’essenza di Dio stesso.
Dio è Uno in quanto è tutto e solo Amore, ma
proprio essendo Amore, è apertura, accoglienza,
dialogo e, nella sua relazione con noi, uomini
peccatori, è misericordia, compassione, grazia,
perdono. Dio ha creato tutto per l’esistenza e la sua
volontà è sempre e soltanto vita. […] Nel corso della
storia della Chiesa, la Vergine Maria non ha fatto
che invitare i suoi fi gli a ritornare a Dio, ad affi darsi
a Lui nella preghiera, a bussare con fi duciosa
insistenza alla porta del suo Cuore misericordioso».
«“Misericordia e non giustizia” ha implorato
Maria – ha detto il papa – , sapendo che avrebbe
certamente trovato ascolto presso il Figlio suo Gesù,
ma altrettanto consapevole della necessità della
conversione del cuore dei peccatori. Per questo ha
invitato alla preghiera e alla penitenza».
«Penso alle giovani famiglie – ha continuato
Benedetto XVI – e vorrei invitarle a non aver timore
di sperimentare, fi n dai primi anni di matrimonio,
uno stile semplice di preghiera domestica, favorito
dalla presenza dei bambini piccoli, molto portati
a rivolgersi spontaneamente al Signore e alla
Madonna. Esorto le parrocchie e le associazioni
a dare tempo e spazio alla preghiera, perché
le attività sono pastoralmente sterili se non
vengono precedute, accompagnate e sostenute
costantemente dalla preghiera». �
7/LUGLIO 2012 MdC 3

Periodico mariano illustrato
a cura della Provincia Veneta
dei Frati Minori Cappuccini,
spedito a tutti gli associati alla
«Confraternita Universale Madonna
di Castelmonte»
Direttore responsabile:
Aurelio Blasotti
Direzione e Redazione:
Antonio Fregona
In Redazione:
Roberto Rizzato,
Alessandro Falcomer
Progetto grafi co:
Barbara Callegarin, A. Fregona
Realizzazione grafi ca su Macintosh:
B. Callegarin
Hanno collaborato a questo numero:
Angelo Berg, Franco Carollo,
Daniela Del Gaudio, Alberto Friso,
Alessandro Carollo, Michela e Alessio,
Emanuela Portipiano
Stampa: Litografi a Casagrande
via dell’Artigianato, 10
Colognola ai Colli (VR)
Autorizzazione del Tribunale di Udine
n. 20 del 29.2.1948
Numero del Repertorio del ROC: 1393
4
Associato all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Indirizzo:
Padre Rettore
Santuario B. Vergine
33040 CASTELMONTE (UD)
Sito Internet:
www.santuariocastelmonte.it
Posta elettronica:
santuario@santuariocastelmonte.it
Numeri telefonici
Santuario:
Tel. 0432 731094 / 0432 701267
Fax 0432 730150
«Casa del Pellegrino», Albergo, Bar
e Ristorante: Tel. e Fax 0432 700636;
«Al Piazzale», Bar e Ristorante:
Tel. e Fax 0432 731161
In copertina: Castelmonte, il «Calvario
francescano» sul lato est del borgo.
Foto: A. Fregona 1, 2, 5, 9, 10, 11, 12, 13, 14,
15, 29, 30, 31; C. Zanardo 7; C. Rizzi 14 (in alto);
Famiglia Cristiana 22; Altri 3, 8, 17, 18, 19, 20,
21, 23, 24, 25, 26, 27, 28.
MdC 7/LUGLIO 2012
sommario
Rivista della «Confraternita Universale Madonna di Castelmonte»
2
3
VITA DEL SANTUARIO
Orari e appuntamenti
a cura della Redazione
ANGOLO DELLO SPIRITO
Madre
della misericordia
di A.F.
5 EDITORIALE
Casa, lavoro, festa
MdC
6
8
LETTERE IN REDAZIONE
Caro padre,
a cura di Antonio Fregona
ATTUALITÀ/FATTI E COMMENTI
Spulciando la stampa
di Angelo Berg
10 SPECIALE/LITURGIA
La Preghiera
eucaristica…
di Franco Carollo e A. Fregona
16
ALLA SCUOLA DI MARIA
Nostra Signora
dei dolori di Kibeho
di Daniela Del Gaudio
Per rinnovo associazione
e offerte varie
• Coordinate Bancarie:
IBAN: IT87 V053 3663 7400 00035221940
BIC: BPPNIT2P607
Correntista:
Chiesa del Santuario
della Beata Vergine di Castelmonte
Banca d’appoggio:
FRIULADRIA - CREDIT AGRICOLE,
Filiale di Cividale del Friuli, Piazza Picco, 3
33043 Cividale del Friuli (UD) Italia
• Conto Corrente postale
n. 217331
intestato a:
Santuario Castelmonte
33040 Castelmonte (Udine)
• On-line (pagamento elettronico)
cliccando sulla voce "Off erte"
all'interno del sito: www.santuariocastelmonte.it
22
26
MONDO CRISTIANO
Cristiani:
nuove persecuzioni
di Alberto Friso
SACRA SCRITTURA
Gesù a Gerusalemme:
la settimana decisiva
di Alessandro Carollo
30 TESTIMONIANZA
Beato chi confi da
nel Signore!
di Michela e Alessio
33
36
37
39
REGINA DI CASTELMONTE
Affi dati a Maria
a cura di Alessandro Falcomer
NELLA COMUNIONE DEI SANTI
I nostri defunti
a cura di A. Falcomer
VITA DEL SANTUARIO
Aprile 2012
a cura di A. Falcomer
CRONACA MINORE
L'anime viagant
di Emanuela Portipiano
Quota associativa 2012
∫ ITALIA
Ordinario (isolato) € 15,00
Sostenitore € 30,00
In gruppo con
zelatrice € 13,00
∫ ESTERO
Ordinario € 20,00
Sostenitore € 35,00
Pubblicazione foto
Anno 98, n. 7,
Luglio 2012
Per la pubblicazione di foto
(Affi dati, Defunti,
Vita del santuario) e relativa
off erta rivolgersi agli uffi ci
del «Bollettino»:
tel. 0432 731094
o scrivere una e-mail:
santuario@santuariocastelmonte.it

EDITORIALE
MDC
Casa, lavoro, festa
«Se il Signore
non costruisce
la casa,
invano
si affaticano
i costruttori».
(Sal 127,1)
Carissimi amici lettori, un cordiale saluto! Il VII Incontro mondiale delle
famiglie si è concluso già da alcune settimane, ma l’eco di quelle giornate
non si è ancora spento. Nella prima giornata (30 maggio), il card.
Gianfranco Ravasi ha proposto una bellissima e dotta relazione su «La famiglia
tra opera della creazione e festa della salvezza». Ve ne propongo alcune suggestioni.
Ha esordito citando il vangelo: non può restare nascosta una casa
collocata sul crinale di un monte (cf. Mt 5,14) e ha ricordato che la casa non è
soltanto l’edifi cio in cui si dimora, ma è anche chi vi abita, è il «casato», fatto
di persone vive e di generazioni, è lo spazio che custodisce l’intima comunione
di vita e di amore, è il segno dell’esistenza umana che si compie nella libera
relazione interpersonale d’amore. Anzi, la «casa» per eccellenza è il tempio,
residenza terrestre di Dio, ove si raduna la famiglia che ha per padre Dio.
La relazione generativa umana è l’analogia illuminante per scoprire il mistero
di Dio. Come i tre umani, uomo-donna-fi glio, sono «una cosa sola», così
Padre-Figlio-Spirito sono un unico Dio…
Nella «casa»-famiglia vi sono tre stanze. La prima è la stanza del dolore. C’è
una lunga lista di realtà che scuotono l’impianto tradizionale della famiglia, una
sorta di terremoto minaccia la decostruzione dell’intero edifi cio familiare: individualismo,
divorzi, ribellioni, infedeltà, aborti, i sorprendenti e non di rado
sconcertanti percorsi bioetici della fecondazione in vitro, dell’utero in affi tto…
Accanto troviamo la stanza del lavoro. Il lavoro è dono di Dio, anche se può
essere faticoso, e consente alla famiglia di sedersi serena attorno alla tavola
imbandita. Il salmo 128 dipinge un delizioso interno familiare che ha al centro
una festosa tavolata, ove sono seduti il padre, la sua sposa e i fi gli. Purtroppo,
questa stanza, ai nostri giorni, a volte rimane vuota; l’assenza di lavoro si trasforma
in un vero e proprio attentato alla solidità della «casa»-famiglia.
L’ultima camera della nostra «casa» simbolica è la stanza della festa e della
gioia familiare. Essa deve avere la porta che «si apre verso l’esterno, così che
può essere richiusa solo andando fuori da se stessi» (S. Kierkegaard). Aperta,
dunque, a tutti i fratelli. E questo non è quasi mai facile, richiede disponibilità
e sacrifi cio.
L’uomo è stato creato da Dio il sesto giorno e il sei è indizio di imperfezione.
L’uomo è prigioniero del limite temporale, spaziale, fi sico e metafi sico. Tuttavia,
può evadere da questo limite quando celebra il sabato, il settimo giorno, la
festa, la liturgia, la preghiera. «Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò»
(Gen 2,3), rendendolo la sede della vita piena e perfetta, il tempio nel tempo,
scandito dall’eternità. Per questo, la Lettera agli Ebrei dipinge la vita eterna come
un sabato senza fi ne, non più compresso dalla fuga del tempo, né occupato
dagli idoli terreni o striato dal peccato umano (3,7-4,11). Alla fi ne, sia, dunque,
la speranza a ravvivare, sempre e comunque, la nostra vita! �
7/LUGLIO 2012 MdC 5

30
MdC 7/LUGLIO 2012
TESTIMONIANZA
DI MICHELA E ALESSIO
Beato chi confi da nel Signore!
Testimonianza resa da Michela e
Alessio a Castelmonte il 2 maggio
scorso, durante il pellegrinaggio
mariano del Rinnovamento nello
Spirito del Friuli Venezia Giulia
(ndr).
La conversione
Siamo Michela e Alessio,
una coppia di sposi e vogliamo
testimoniare come
il Signore abbia fortemente voluto
che si costituisse la nostra
famiglia. Più di 10 anni fa io vivevo
lontana da Dio, meglio, mi
ero fatta un dio a mio piacimento,
che doveva accettare tutti i
miei peccati, che continuavo a
commettere. Lavoravo nel mondo
dello spettacolo e, via via che
passavano gli anni - nonostante
fossi sempre stata credente e
praticante (ma, forse, lo ero solo
a modo mio) -, mi stavo sempre
più allontanando da Lui. La
frequentazione di un ambiente
poco sano certo non mi aiutava
e i rapporti sentimentali di quel
periodo mi avevano totalmente
distrutta: spiritualmente, umanamente
e fi sicamente.
Arrivata a un punto di non
ritorno, con la sua inconfondibile
dolcezza il Signore mi ha
tratta dalla fossa in cui mi trovavo
durante una settimana di
esercizi spirituali ignaziani. È
cominciato per me un periodo
meraviglioso di conversione. Di
lì a poco ho abbandonato il lavoro
di attrice, perché il Signore
mi aveva fatto capire che il mio
Prima un cambiamento profondo di vita (= conversione),
poi un incontro fortuito(?) che sfocerà in un bel matrimonio
e, di seguito, una gravidanza umanamente ben poco
sperabile…
Castelmonte, 20.5.2012: mamma Michela dà la testimonianza di coppia mentre papà Alessio
regge la piccola Tessa Maria.
desiderio più profondo era quello
d’avere una famiglia e una vita
normale, quale fi no ad allora
non avevo avuto.
Ho cominciato a pregare e a
chiedere d’incontrare l’uomo
che avrei sposato, esponendo al
Signore, in modo chiaro, tutte le

caratteristiche spirituali e caratteriali
che profondamente desideravo
trovare in lui.
Dal canto suo, Alessio, deluso
da una lunga storia sentimentale
fi nita male, si sentiva
perso e confuso per quanto gli
era capitato. Cercava di opporsi
alla tristezza gettandosi in rapporti
sentimentali superficiali,
con l’idea d’essere lui a controllare
la situazione e accorgendosi,
alla fi ne, che la sua natura
non veniva soddisfatta dalle
persone di cui si circondava.
L’incontro e il matrimonio
Nel 2006 avviene il nostro primo
incontro all’aeroporto di
Ronchi dei Legionari (GO), entrambi
diretti a trovare un amico
comune, senza esserci mai
conosciuti prima di allora. Ci
siamo ritrovati a parlare come
se ci conoscessimo da tempo,
trovando l’una nell’altro tutto
ciò che avevamo profondamente
desiderato.
Una volta a casa, separatamente
e senza sapere che lo
stavamo facendo entrambi, abbiamo
cominciato una novena
di preghiera - Alessio proprio
alla Madonna di Castelmonte -
per chiedere al Signore di guidare
il nostro cuore verso la
sua volontà per noi. Ci siamo
rincontrati e dopo solo tre mesi
abbiamo deciso di sposarci,
spinti anche dalla conferma
che abbiamo avuto in preghiera
sempre qui a Castelmonte.
Fin da subito il nostro più
grande desiderio è stato quello
di avere dei fi gli; purtroppo, però,
ero consapevole d’avere poche
possibilità di restare incinta,
perché affetta da endometriosi,
una malattia ginecologica
che riduce di molto la fertilità.
E, infatti, i fi gli non arrivavano,
facendoci disperare non poco.
Le visite mediche specialistiche
hanno cominciato a darci un
quadro ancora più buio della situazione,
perché hanno rilevato
poca fertilità anche in Alessio.
Abbiamo pregato tanto, ma tanto;
molti amici e persone appartenenti
a un gruppo del Rinnovamento
nello Spirito (cogliamo
l’occasione per ringraziarle) si
sono unite a noi nella preghiera
per chiedere al Signore la grazia
di avere un bambino.
Figli non ne arrivano, ma…
Il medico che ci seguiva ha consigliato
di affi darci alla riproduzione
medicalmente assistita
di primo livello, e di metterci
in lista d’attesa anche per la
fecondazione in vitro. La mia
rea zione è stata durissima; nel
profondo del mio cuore sentivo
un’avversione totale verso entrambe
le soluzioni. Mi sembra-
va di andare a strappare dalle
mani di Dio un fi glio, che invece
è un suo dono.
Nella preghiera ho chiesto al
Signore che cosa dovevo fare.
Ogni volta che Gli facevo questa
Castelmonte, 20.5.2012: i gruppi del Rinnovamento nello Spirito del Friuli-Venezia Giulia in
preghiera.
domanda avevo la netta percezione
che mi dicesse di aspettare,
verbo che non amo molto,
visto che mi piace il «tutto e subito».
Ma sapevo di poter confi -
dare in Lui, che già tante volte
era intervenuto concretamente
nella mia vita, trasformandola
sempre in meglio. Ho, anzi, abbiamo
deciso di aspettare, cosa
che per i medici era assurda,
perché, col passare del tempo,
la percentuale di fertilità si stava
sempre più riducendo.
«Mettiamo la nostra vita nelle
tue mani, Signore, ci aprirai
tu le strade che hai preparato
per noi» era la nostra preghiera
costante. E siamo venuti a
chiedere la grazia anche qui a
Castelmonte.
7/LUGLIO 2012 MdC 31

32
TESTIMONIANZA
Al convegno del Rinnovamento
nello Spirito tenutosi nel
santuario della Madonna dei
miracoli (Motta di Livenza, TV,
ndr) nel settembre di due anni
fa, durante la preghiera di guarigione
è stato annunciato che
una coppia, che non riusciva ad
avere fi gli, avrebbe ottenuto la
grazia l’anno successivo. Io ero
perplessa; mi dicevo che tante
altre coppie presenti in quel
momento avrebbero potuto essere
nelle nostre stesse condizioni
e che era impossibile che
quel messaggio fosse diretto a
noi, anche se, in fondo al cuore,
sentivo di doverci credere.
…il …il Signore Signore si si è è degnato degnato
di di aiutarmi aiutarmi
A febbraio, fra mille lacrime di
gioia e di stupore, abbiamo sco-
Domenica 20 maggio 2012
a cura di A.F.
La domenica dell’Ascensione i pellegrini a Castelmonte
sono stati moltissimi. In particolare, sono convenute
oltre 250 persone appartenenti ai vari gruppi del Rinnovamento
dello Spirito esistenti nella regione Friuli-
Venezia Giulia. La giornata si presentava nella veste
migliore: un bel sole primaverile splendeva su boschi,
pendii e cocuzzoli traboccanti di verde e risuonanti di
allegri cinguettii; pellegrini vestiti a festa scendevano
da auto e pullman, o arrivavano a piedi… Sistemate le
attrezzature per l’amplifi cazione acustica in un salone
sotto il bar-ristorante «Al Piazzale», sono cominciati i
canti e le preghiere, seguiti da una rifl essione e da varie
testimonianze, mentre un paio di ragazze accudivano
e intrattenevano all’aperto i fi gli piccoli delle coppie.
Il pranzo è stato consumato al sacco. Alle 14.00 sono
saliti tutti al santuario in processione: recita del rosario
meditato, consacrazione a Maria, canti e, alle 16.00,
MdC 7/LUGLIO 2012
perto che ero incinta. Il Signore
aveva ascoltato ed esaudito le
nostre preghiere!
Nonostante una gravidanza
non del tutto facile, il 10 ottobre
scorso è arrivata Tessa Maria,
dono grandissimo del Signore!
Abbiamo avuto un’ulteriore
conferma dell’importanza della
centralità del Signore nella nostra
coppia. Rivolgendoci a Lui,
Egli è intervenuto in modo concreto
nella nostra vita; abbiamo
sempre messo nelle sue mani le
nostre preoccupazioni e i nostri
desideri, anche nei momenti più
diffi cili, e non ci ha mai abbandonato.
Ripensando alle letture che
avevamo scelto per il nostro
matrimonio, ricordo che c’era
il salmo 34: «Guardate a Lui e
sarete raggianti, non saranno
confusi i vostri volti. Gustate
e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in Lui
si rifugia». Ed è stato proprio
così!
Ogni mattina metto Tessa sul
fasciatoio e, dopo averle fatto
fare con la manina il segno della
croce e averlo fatto anch’io,
le canto le Lodi su una melodia
che mi sono inventata quando è
nata. Al pomeriggio preghiamo
il santo rosario: in auto, durante
una passeggiata per strada o in
cucina mentre preparo la cena
e alla sera, tutti e tre insieme,
preghiamo Compieta, perché,
come dice il profeta Isaia: «Il padre
farà conoscere ai fi gli la fedeltà
del tuo amore. Il Signore si
è degnato di aiutarmi; per questo
canteremo sulle cetre tutti i
giorni della nostra vita, canteremo
nel tempio del Signore» (Is
38,18-19). Amen! �
Pellegrinaggio mariano del Rinnovamento nello Spirito del Friuli-Venezia Giulia
solenne s. messa. «È stata una gioia grande per tutto
quello che ho visto e ascoltato; ho letto tutto questo come
una gioia donata da Maria che ci aveva chiamati. Poi
un sentimento di profonda gratitudine al Signore per i
partecipanti (non mi aspettavo così tanta gente!) e per
quello che abbiamo sentito: la semplice, ma effi cace
relazione di una coppia su Educare alla vita buona del
Vangelo, le testimonianze dei fi danzati, di una signora
vedova e tre di separati fedeli. Per fi nire, quella di Michela
e Alessio. Tutte ci hanno toccato il cuore, tutte
segni della presenza e dell’amore del Signore! E, spontaneo,
è venuto il proposito di aiutare i fratelli in diffi -
coltà e quello di pregare per tutti: fi danzati in cammino,
vedovi, separati fedeli e tutte le coppie, specie quelle in
diffi coltà. Dopo tanta grazia e forza ricevute, abbiamo
chiesto a Maria di ottenerci rinnovata consapevolezza
della chiamata a essere cristiani gioiosi, portatori di
speranza e di pace, nella certezza che il Signore è con
noi, Lui la nostra gioia più grande!» (D.R.).