La “Sagra del pesce” - Radio Dimensione Musica

FIUMICINO - Il presidente Fabrizio Palenzona guarda con simpatia alle enormi potenzialità di Changi
Gli Aeroporti di Roma
a caccia di alleanze solide
di Dario Nottola
Aeroporti di Roma guarda oltre l’ostacolo
delle tariffe aeroportuali bloccate dal
2001, che ha “imposto” una contrazione
degli investimenti previsti per quest’anno.
E’ un nodo che potrebbe essere sciolto presto
per ripartire con un ambizioso piano di
sviluppo, fino al raddoppio dello scalo
romano con una seconda aerostazione
(aprendo a breve i cantieri per la costruzione
di Fiumicino-Due) per crescere fino a
100 milioni di passeggeri l’anno. Il presidente
Fabrizio Palenzona è certo delle
“potenzialità enormi” del progetto. Conta
sulla “alleanza concreta” con Changi, “i
migliori al mondo”, la società che gestisce
l’aeroporto di Singapore e che ha lavorato
al piano strategico “di lunga durata, al
2044”, che AdR è pronta a presentare. E
nella battaglia per sbloccare le tariffe trova
un alleato istituzionale nel presidente della
Regione Lazio, Piero Marrazzo, che “per la
prima volta” si è presentato personalmente
all’assemblea degli azionisti (la Regione ha
l’1,3%) per garantire l’impegno a fare
“gioco di squadra”: la Regione “farà di
tutto nelle sedi istituzionali”, e affiancherà
AdR nel confronto con il governo, perché
“se si ferma lo sviluppo di Fiumicino si
ferma lo sviluppo del Lazio”. L’assemblea
ha approvato il bilancio 2008 chiuso, dal
Cda lo scorso 11 marzo, con una perdita di
7 milioni nonostante ricavi in crescita:
hanno pesato anche l’aumento dei costi
(per il picco del petrolio) e l’impatto della
vicenda Alitalia. L’aeroporto di Singapore,
un modello di efficienza, è un alleato
importante che potrebbe presto affiancare
gli azionisti di AdR. «Ci auguriamo anche
un ingresso nel capitale - dice Palenzona -
Da ottobre Changi ha lavorato al piano
di sviluppo del sistema aeroportuale del
Lazio che prevede il potenziamento di
Fiumicino e la delocalizzazione a Viterbo
dell’aeroporto di Ciampino (scelta difesa
da Palenzona e Marrazzo). Ma per guardare
avanti resta da sciogliere il nodo
delle tariffe pagate dalle compagnie
aeree, bloccate dal 2001: così AdR “non
ha alcuna capacità di agire”, non può
programmare investimenti perché non
ha certezza sulle entrate, ribadisce
Palenzona. Ma si intravede una soluzione:
AdR prevede, si legge nella relazione
al bilancio, “una positiva soluzione” con
l’applicazione di nuove tariffe dal prossimo
anno. Una “condizione imprescindibile
per avviare un programma di potenziamento
e ammodernamento”. C’é poi
attesa per le scelte della nuova Alitalia
che non ha sciolto la riserva per l’aeroporto
base, in bilico tra Fiumicino e
Malpensa. Se sarà fatta secondo logiche
industriali, lontano dalla politica, “esiste
un hub naturale che si chiama Roma,
merito della sua ubicazione: Alitalia lo
ha riconosciuto, è questa la scelta che sta
facendo” - afferma Palenzona -. AdR, è
scritto nel bilancio, già lavora con
Alitalia “nell’ipotesi che Fiumicino resti
la base principale”: insieme sviluppano
qualità e servizi dei voli Roma-Milano
“per rispondere alla minaccia dell’alta
velocità ferroviaria». Intanto pesa la crisi
economica. Il 2009, avverte l’ad Guido
Angiolini, “non si presenta facile”: il calo
del traffico aeroportuale registrato a fine
2008 si fa sentire ancora “con una flessione
del 5,4%“ nei primi mesi del 2009: è così
confermato anche che il piano per ridurre i
costi, cassa integrazione per 280 dipendenti
ma anche nuove assunzioni per un saldo
di 180 tagli in organico.