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PER INFORMAZIONI: brescia@dislessia.it

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S ezione Brescia e Provincia<br />

www.disles s ia.<strong>it</strong><br />

www.aidlombardia.<strong>it</strong><br />

Ci si vede il primo mercoledì del mese alle ore 20,30<br />

presso l’Ist. “Abba-Ballini” a Brescia, via Tirandi 3<br />

Gli incontri - aperti ai soci e ai non-soci - sono occasioni<br />

di scambio di esperienze, informazioni e cresc<strong>it</strong>a della<br />

sezione.<br />

As s ociazione Italiana Dis les s ia<br />

Piazza dei Martiri, 1/2 - 40121 Bologna<br />

tel. 051242919 - fax 0516393194<br />

<strong>PER</strong> <strong>INFORMAZIONI</strong>:<br />

brescia@ disles sia.<strong>it</strong><br />

7 febbraio 2011<br />

Difficoltà nell’amb<strong>it</strong>o<br />

matematico<br />

Prof.ssa Adalgisa Colombo<br />

www.disles s ia.<strong>it</strong><br />

soci@dislessia.<strong>it</strong> – info@dislessia.<strong>it</strong>


PROMEMORIA …<br />

� P rimum non nocere<br />

“Le difficoltà di apprendimento”<br />

A cura di Giovanni Campana, Associazione Docenti Italiani, ops 045


MATEMATICA<br />

La competenza matematica è la capac<strong>it</strong>à di un individuo di<br />

identificare e comprendere il ruolo<br />

che la matematica gioca nel mondo reale,<br />

di operare valutazioni fondate<br />

e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa<br />

in modi che rispondono alle esigenze della v<strong>it</strong>a di quell’individuo<br />

in quanto c<strong>it</strong>tadino che eserc<strong>it</strong>a un ruolo costruttivo,<br />

impegnato e basato sulla riflessione.<br />

(OCSE-PISA 2003)


MATEMATICA<br />

La matematica ha uno specifico ruolo nello sviluppo della capac<strong>it</strong>à generale<br />

di operare e comunicare significati […]<br />

per rappresentare e costruire modelli di relazioni fra oggetti ed eventi.<br />

In particolare, la matematica dà strumenti<br />

per la descrizione scientifica del mondo e<br />

per affrontare problemi utili nella v<strong>it</strong>a quotidiana;<br />

inoltre contribuisce a sviluppare la capac<strong>it</strong>à<br />

di comunicare e discutere,<br />

di argomentare in modo corretto,<br />

di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri.<br />

(Indicazioni Nazionali 2007)


Dobbiamo guarire dal culto della scr<strong>it</strong>tura!<br />

Riportare la matematica ad essere un mezzo<br />

per trasmettere concetti appresi e<br />

non strumento per comprenderli<br />

Invece<br />

tutta l’attenzione della didattica attuale è incentrata<br />

sul tempio<br />

che eserc<strong>it</strong>a su di noi un'attrazione forte:<br />

il desiderio di svelarne il mistero<br />

www.camillobortolato.<strong>it</strong>


RIABILITARE Significa FARE<br />

COMPENSARE Significa FARE<br />

DISPENSARE Significa NON FARE<br />

La capac<strong>it</strong>à di distinzione nell’amb<strong>it</strong>o san<strong>it</strong>ario è molto<br />

chiara


RIABILITARE<br />

Potenziamento dell'aspetto carente<br />

Prevede l’introduzione di esercizio mirato<br />

Lavoro su funzioni o aspetti carenti<br />

Investo sugli aspetti carenti in difficoltà<br />

se c’è fatica<br />

ti faccio eserc<strong>it</strong>are<br />

es: occhio pigro, sforzo l’occhio pigro coprendo l’altro occhio<br />

che vede meglio<br />

es: non discrimini alcuni suoni, investo sull’esercizio di<br />

discriminazione<br />

es: non sai le tabelline, investo sulla memorizzazione delle<br />

tabelline


COMPENSARE<br />

Prevede l’introduzione di STRUMENTI compensativi<br />

Prevede l’introduzione di STRATEGIE compensative<br />

che eliminano l'aspetto carente<br />

Lavoro su funzioni o aspetti efficienti<br />

Investo sulle funzioni integre, che non sono in difficoltà<br />

se c’è fatica<br />

ti faccio usare strumenti con i quali non incontri la fatica<br />

Strumenti compensativi<br />

Non significa RIDURRE la difficoltà<br />

es: applico un monocolo sull’occhio che vede meglio,<br />

es: uso la calcolatrice, uso la dentiera


DISPENSARE<br />

Prendo atto che la difficoltà esiste<br />

Procedo per ev<strong>it</strong>are quelle nozioni e quelle richieste che quella<br />

difficoltà specifica incontra<br />

Se c'è fatica e la difficoltà è tale da coinvolgere i livelli<br />

motivazionali<br />

(che, se mal gest<strong>it</strong>a diventa un insuccesso formativo su tutto il<br />

percorso scolastico)<br />

Misure dispensative<br />

es: Semolino<br />

es: ti fornisco il risultato<br />

non te la faccio più incontrare


Nella DIDATTICA questi 3 aspetti sono difficili da<br />

capire<br />

tutta la scuola è concentrata nell’aspetto<br />

ORIENTATIVO<br />

sull’insegnare a fare cose<br />

L’aspetto COMPENSATIVO<br />

(vediamo se riesci a fare comunque)<br />

è al massimo tollerato<br />

Non lo promuove<br />

spesso apertamente lo osteggia


Quali sono gli strumenti COMPENSATIVI?<br />

Come operare per una buona compensazione?<br />

Dobbiamo conoscere quali sono i punti cr<strong>it</strong>ici della<br />

COMPENSAZIONE per i soggetti con DSA<br />

a oggi gli strumenti compensativi non funzionano al 100%<br />

RIABILITARE e COMPENSARE<br />

Sono interventi di tipo opposto,<br />

avvengono in due momenti diversi<br />

lavorano su aspetti carenti<br />

secondo una metodologia diversa


STRATEGIE COMPENSATIVE<br />

Ø integrare-mediare la comunicazione<br />

Ø facil<strong>it</strong>are la memorizzazione<br />

Ø facil<strong>it</strong>are l’organizzazione delle informazioni<br />

Ø potenziare la capac<strong>it</strong>à di ascoltare e concentrarsi


STRUMENTI COMPENSATIVI<br />

Amb<strong>it</strong>o delle strategie<br />

non sono tecnologie<br />

ma accorgimenti e modal<strong>it</strong>à<br />

che anche autonomamente i soggetti si costruiscono<br />

(sistemi per ricordare, prendere appunti, per avere certe<br />

rappresentazioni, far leggere agli altri, …)<br />

così la persona con DSA sopravvive<br />

anche da sola!


TECNOLOGIE COMPENSATIVE<br />

Usare il PC bene altrimenti non riesce a compensare<br />

ci accontentiamo che i bambini con DSA arrivino a<br />

conoscere il PC come i loro compagni ma questo non va<br />

bene<br />

devono essere più bravi<br />

Le COMPETENZE INFORMATICHE<br />

devono essere affinate e anticipate, altrimenti il DSA non<br />

riesce a compensare il suo disturbo<br />

NON COMPENSA la sua difficoltà col PC<br />

Non possiamo accontentarci che imparino con i<br />

compagni


la difficoltà è raggiungere<br />

lo stesso obiettivo dei compagni nello stesso tempo<br />

Attenzione<br />

la scuola non deve dispensare (cioè mai rinunciare)<br />

ma<br />

compensare<br />

Non dimenticando che comp<strong>it</strong>o della scuola<br />

è<br />

anche promuovere le competenze


DIDATTICA COMPENSATIVA<br />

Riguarda<br />

ciò che il soggetto deve fare per superare il proprio disturbo<br />

e anche<br />

cosa deve fare la scuola per aiutarlo a superare il suo disturbo<br />

e la difficoltà è raggiungere lo stesso obiettivo dei compagni.<br />

Attenzione la scuola non deve dispensare<br />

Ma<br />

compensare<br />

comp<strong>it</strong>o della scuola è anche<br />

promuovere le competenze


Promuovere le competenze<br />

è il ruolo della<br />

didattica compensativa


G M K<br />

MILIARDI MILIONI MIGLIAIA UNITA' SEMPLICI DECIMALI<br />

100.000.000.000 10.000.000.000 1.000.000.000 100.000.000 10.000.000 1.000.000 100.000 10.000 1.000 100 10 1 0,1 0,01 0,001<br />

hG daG uG hM daM uM hK daK uk h da u d c m<br />

centinaia di miliardi decine di miliardi un<strong>it</strong>à di miliardi centinaia di milioni decine di milioni un<strong>it</strong>à di milioni centinaia di migliaia decine di migliaia un<strong>it</strong>à di migliaia centinaia decine un<strong>it</strong>à decimi centesimi millesimi<br />

km hm dam m dm cm mm<br />

chilometro ettometro decametro metro decimetro centimetro millimetro<br />

hl dal l dl cl ml<br />

ettol<strong>it</strong>ro decal<strong>it</strong>ro l<strong>it</strong>ro decil<strong>it</strong>ro centil<strong>it</strong>ro millil<strong>it</strong>ro<br />

t q Kg hg dag g dg cg mg<br />

tonellata quintale chilogrammo ettogrammo decagrammo grammo decigrammo centigrammo milligrammo


cura di<br />

Quaglino e Bartole<br />

Alcuni di ques ti<br />

materiali<br />

s i pos s ono trovare s ul<br />

s <strong>it</strong>o<br />

www.r<strong>it</strong>abartole.<strong>it</strong>


L’ambiente di<br />

apprendimento<br />

di André Giordan<br />

a margine di PIS A<br />

2006


Dehaene, che ha l’ambizione di<br />

dare il via ad un vero e proprio<br />

studio scientifico dei<br />

meccanismi cerebrali che si<br />

attivano nel corso della lettura.<br />

Il testo spiega ad esempio<br />

come “nel corso dell’<br />

acquisizione della lettura i nostri<br />

circu<strong>it</strong>i corticali originariamente<br />

destinati al riconoscimento<br />

degli oggetti si sono “riciclati”<br />

per decifrare caratteri dalle più<br />

diverse dimensioni e fogge”.


La conoscenza del sistema attentivo e delle funzioni<br />

esecutive consente di approfondire e comprendere<br />

maggiormente i meccanismi sottostanti alla lettura. Tale<br />

approfondimento manifesta la sua util<strong>it</strong>à durante la<br />

preparazione dei protocolli abil<strong>it</strong>ativi nel caso della<br />

dislessia. Il disturbo specifico dell'apprendimento della<br />

lettura (dislessia) ha un forte impatto sociale, ma viene a<br />

volte erroneamente vissuto come un r<strong>it</strong>ardo intellettivo,<br />

portandolo a essere più invalidante di quello che in realtà<br />

La conoscenza del sistema attentivo e delle funzioni esecutive consente di approfondire e comprendere<br />

maggiormente i meccanismi sottostanti alla lettura. Tale approfondimento manifesta la sua util<strong>it</strong>à durante la preparazione dei protocolli abil<strong>it</strong>ativi nel caso della dislessia. Il<br />

disturbo specifico dell'apprendimento della lettura (dislessia) ha è. un Altre forte impatto informazioni sociale, ma viene a corrono volte erroneamente ormai vissuto come un "leggende<br />

r<strong>it</strong>ardo intellettivo, portandolo a<br />

essere più invalidante di quello che in realtà è. Altre informazioni corrono ormai come "leggende metropol<strong>it</strong>ane" e non favoriscono comportamenti coerenti verso il problema.<br />

Anche da ciò, l'idea e l'esigenza di un manuale che spieghi come metropol<strong>it</strong>ane" riconoscere i segni premon<strong>it</strong>ori e non della favoriscono dislessia e con quali strumenti comportamenti intervenire, sia in amb<strong>it</strong>o coerenti clinico sia<br />

scolastico, e quale giusta interpretazione dare a un evento troppo spesso enfatizzato o sottovalutato. Questo testo intende abolire etichette e luoghi comuni, fornendo una<br />

visione strutturata e chiara del problema, e spiegando il funzionamento verso della il problema. lettura nei suoi processi Anche sottostanti: da linguistico, ciò, l'idea visuo-percettivo e l'esigenza e attentivo (e di loro un interazione).<br />

Questo perché non esiste un dislessico uguale a un altro. Al lettore viene dunque offerto un accurato approfondimento dei sistemi mnestici attentivi-esecutivi, che sono alla<br />

base di ogni tipo di apprendimento, compresa la lettura.<br />

manuale che spieghi come riconoscere i segni premon<strong>it</strong>ori<br />

della dislessia e con quali strumenti intervenire, sia in<br />

amb<strong>it</strong>o clinico sia scolastico, e quale giusta interpretazione<br />

dare a un evento troppo spesso enfatizzato o sottovalutato.<br />

Questo testo intende abolire etichette e luoghi comuni,<br />

fornendo una visione strutturata e chiara del problema, e<br />

spiegando il funzionamento della lettura nei suoi processi<br />

sottostanti: linguistico, visuo-percettivo e attentivo (e loro<br />

interazione). Questo perché non esiste un dislessico<br />

uguale a un altro. Al lettore viene dunque offerto un<br />

accurato approfondimento dei sistemi mnestici attentiviesecutivi,<br />

che sono alla base di ogni tipo di<br />

apprendimento, compresa la lettura.


Il libro si pone come risorsa<br />

essenziale e aggiornata sulle<br />

possibili cause e caratteristiche<br />

delle varie tipologie di difficoltà<br />

nell’amb<strong>it</strong>o matematico.<br />

Particolare attenzione sarà<br />

rivolta alle più recenti linee<br />

guida e ai più accred<strong>it</strong>ati ed<br />

efficaci programmi di<br />

intervento.<br />

Il testo accompagna il lettore in<br />

un percorso integrato,<br />

rispondendo al bisogno di<br />

acquisire maggiori conoscenze<br />

con solide basi scientifiche,<br />

guidando all’utilizzo dei filmati


http://www.grimed.org/public/images<br />

/pdf/avvisi/Programax.pdf


Non è sufficiente la formulazione di una<br />

diagnosi<br />

La diagnosi non promuove alcun<br />

cambiamento in senso migliorativo<br />

(adattamento funzionale ed emotivo)<br />

se non è condivisa e compresa da gen<strong>it</strong>ori e<br />

ambiente scolastico<br />

La diagnosi può avere un effetto retrospettivo<br />

che fornisce una chiave di lettura delle<br />

difficoltà scolastiche


Cornice Etica<br />

La Convenzione sui dir<strong>it</strong>ti delle persone con disabil<strong>it</strong>à<br />

Assemblea Generale Nazioni Un<strong>it</strong>e - 2006<br />

… la disabil<strong>it</strong>à è una relazione sociale,<br />

non una condizione soggettiva della persona …<br />

… al concetto tradizionale di RIABILITAZIONE<br />

viene aggiunto quello di ABILITRAZIONE…<br />

… più che riabil<strong>it</strong>are le persone …<br />

bisogna riabil<strong>it</strong>are la società ad accogliere le persone con<br />

determinate caratteristiche …


L’insegnante di fronte alla<br />

� conoscere<br />

� riconoscere<br />

� intervenire<br />

discalculia<br />

deve:


Ogni discalculico ha una storia<br />

va aiutato con modal<strong>it</strong>à diverse<br />

i profili di discalculia evolutiva<br />

ci permettono di trarre informazioni<br />

per capire come fare per “trattarli”


Consensus Conference 2007<br />

2 profili di discalculia<br />

• 1) debolezza nella strutturazione cogn<strong>it</strong>iva<br />

delle<br />

componenti di cognizione numerica (cioè<br />

negli aspetti<br />

basali dell’intelligenza numerica, quali:<br />

sub<strong>it</strong>izing,<br />

meccanismi di quantificazione, seriazione,<br />

comparazione, strategie di calcolo mentale)


MANIFESTAZIONI CHE CARATTERIZZANO<br />

LA DISCALCULIA EVOLUTIVA<br />

�Dislessia per le cifre<br />

Difficoltà nell’acquisizione dei processi lessicali sia nel sistema di<br />

comprensione del numero che di produzione del calcolo<br />

�Discalculia procedurale<br />

Difficoltà nell’acquisizione delle procedure e degli algor<strong>it</strong>mi del<br />

calcolo<br />

�Discalculia per i fatti ar<strong>it</strong>metici<br />

Difficoltà nell’acquisizione dei fatti ar<strong>it</strong>metici all’interno del<br />

sistema del calcolo<br />

48


FATTORI CARATTERISTICI<br />

discalculia evolutiva<br />

�Defic<strong>it</strong> nella memoria di lavoro<br />

�Defic<strong>it</strong> nella rapid<strong>it</strong>à di elaborazione<br />

dell’informazione<br />

�Defic<strong>it</strong> nella capac<strong>it</strong>à di<br />

automatizzazione<br />

49


12<br />

più difficile di<br />

52<br />

Lo sapevate?


24<br />

è costru<strong>it</strong>o<br />

sintatticamente in modo<br />

molto chiaro<br />

14<br />

non è chiaro<br />

sintatticamente


La conoscenza strutturale<br />

del numero<br />

deve portare a<br />

non essere<br />

Rigidi per poter aiutare i ragazzi<br />

discalculici


correzione


errore di<br />

trascrizione


errore di trascrizione<br />

autocorrezione scompare l’errore


autocorrezione<br />

errore di omessa semplificazione


VALUTAZIONE<br />

L’elaborato denota<br />

totale ignoranza dei prodotti<br />

notevoli<br />

Prova (estremamente)<br />

gravemente insufficiente 4


LA VALUTAZIONE<br />

84


COSA ACCADE DI SOLITO …<br />

• Il docente personalizza quanto più possibile<br />

l’insegnamento<br />

• Il docente verifica l’apprendimento attraverso<br />

le prove e la loro valutazione<br />

85


<strong>PER</strong>O’…<br />

Di rado i risultati prodotti dagli alunni, in termini di<br />

competenze acquis<strong>it</strong>e corrispondono alle attese e si<br />

collocano oltre la soglia del<br />

“sufficiente”<br />

su obiettivi minimi<br />

86


<strong>PER</strong>CHE’?<br />

�DIDATTICA molto accurata nella somministrazione<br />

dei test e nella registrazione del punteggio<br />

� POCO INCLINE ad interrogarsi sulle ragioni dei<br />

punteggi<br />

87


CI DOVREMMO CHIEDERE …<br />

� attraverso quali percorsi mentali<br />

� quali meccanismi cogn<strong>it</strong>ivi<br />

� con quali intuizioni<br />

� con quali casual<strong>it</strong>à<br />

Il comp<strong>it</strong>o proposto è stato affrontato?<br />

88


E ANCORA …<br />

il punteggio tra alunni può essere lo stesso,<br />

ma …<br />

�dal punto di vista cogn<strong>it</strong>ivo hanno fatto<br />

davvero lo stesso percorso?<br />

89


CI POTREMMO CHIEDERE …<br />

� Ha utilizzato in maniera intelligente le conoscenze possedute?<br />

� Ha semplicemente applicato una procedura memorizzata?<br />

� Si è mostrato capace di utilizzare i suggerimenti offerti?<br />

� Il risultato corretto/errato è il prodotto di un ragionamento?<br />

� Il risultato c/e rivela l’elaborazione di una strategia?<br />

� Il risultato c/e è l’es<strong>it</strong>o di un distratto procedere per<br />

tentativi?<br />

90


LINEE GUIDA per la VALUTAZIONE<br />

<strong>PER</strong>SONALIZZATA consapevole<br />

� Perché l’alunno ha operato queste scelte procedurali<br />

per rispondere alla consegna?<br />

� Quale processo di pensiero lo ha guidato?<br />

� Una valutazione che tenesse conto del solo punteggio<br />

complessivo, non collocherebbe i processi di pensiero e<br />

i perché delle scelte effettuate.<br />

� Solo i perché, anche se sono scomodi, possono<br />

connotare la valutazione di significati e fornire<br />

indicazioni utili per una didattica su misura, realmente<br />

individualizzata.


PROMEMORIA<br />

ASPETTI SU CUI INCIDE LA VALUTAZIONE<br />

� sugli aspetti psicologici ed emotivi<br />

� sulla costruzione di una pos<strong>it</strong>iva immagine di sé<br />

� su eventuali comportamenti personali, scolastici o sociali<br />

disfunzionali<br />

� sul sentimento di adeguatezza<br />

� sui livelli di autostima<br />

� sul senso di autoefficacia<br />

� sulle aspettative di successo<br />

� sulla motivazione allo studio<br />

in defin<strong>it</strong>iva<br />

sul successo scolastico stesso!

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