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DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO PER TONDO IN ...

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<strong><strong>DI</strong>CHIARAZIONE</strong> <strong>AMBIENTALE</strong><br />

<strong>DI</strong> <strong>PRODOTTO</strong> <strong>PER</strong> <strong>TONDO</strong> <strong>IN</strong><br />

ACCIAIO <strong>IN</strong> BARRE E ROTOLI<br />

<strong>PER</strong> CALCESTRUZZO<br />

ARMATO<br />

Environmental Product Declaration<br />

CPC 4124<br />

CERTIFICAZIONE N.S-P-00254<br />

REVISIONE 1 DEL 16/07/2012<br />

VALIDA F<strong>IN</strong>O AL 28/02/2014


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

PRESENTAZIONE DELL'AZIENDA<br />

E DEL SERVIZIO<br />

L'azienda<br />

ALFA ACCIAI, fin dalla metà degli Anni ’50, produce acciaio<br />

per calcestruzzo armato in barre e rotoli e acciai per trafila a<br />

medio/basso tenore di carbonio.<br />

Inizia a Brescia la sua attività nel 1954, con la produzione e<br />

la laminazione di circa 10.000 tonnellate d’acciaio all’anno.<br />

Negli Anni ‘60 la capacità produttiva dell’acciaieria è di circa<br />

150.000 tonnellate anno di acciaio in lingotti, mentre quella<br />

del laminatoio vergella è di 190.000 tonnellate anno. Sul fini-<br />

re degli anni 60 viene installata la colata continua. Negli Anni<br />

‘70 sia i forni elettrici che il treno laminazione vergella rag-<br />

giungono una capacità produttiva di circa 600.000 tonnellate.<br />

Si completa così il primo ciclo di un progetto industriale con-<br />

cepito molti anni prima, volto a disporre di una dimensione<br />

ottimale di azienda e di impianti per rispondere alle sfide del<br />

mercato. Queste prime scelte strategiche hanno consolida-<br />

to l’immagine di un’azienda forte nel settore e dalla crescita<br />

costante nella produzione.<br />

Durante gli anni ‘80 la siderurgia ha attraversato una grande<br />

crisi strutturale cui ALFA ACCIAI ha saputo reagire investen-<br />

do negli impianti più avanzati e potenziandone la capacità<br />

produttiva. Grazie ai due forni elettrici di ultima generazione,<br />

due forni siviera e un nuovo treno di laminazione barre, ALFA<br />

ACCIAI raggiunge una capacità produttiva di oltre un milione<br />

di tonnellate, producendo una vasta gamma d’acciai da quelli<br />

comuni a quelli di qualità e speciali.<br />

Il terzo ciclo del progetto industriale nasce sul finire degli<br />

Anni 80 dalla volontà di incrementare il proprio vantaggio<br />

competitivo tramite l’integrazione a monte e a valle nella fi-<br />

liera industriale e dunque dal desiderio di ampliare il proprio<br />

mercato di riferimento. ALFA ACCIAI ha quindi diversificato<br />

la propria attività sia nei derivati “vergella”, producendo reti<br />

elettrosaldate e rotoli laminati e nervati nel reparto di Brescia<br />

e nell’unità operativa ALFA DERIVATI ad Ozzano Taro (PR), sia<br />

nelle lavorazioni e posa del tondo per calcestruzzo armato in<br />

barre e rotoli tramite la società FERRO BERICA di Vicenza - il<br />

maggiore operatore italiano nella presagomatura e posa in<br />

opera del tondo per calcestruzzo armato per tutte le opere<br />

strutturali in particolari stradali, ferroviarie, industriali e civili.<br />

Nel 2005 viene avviato il terzo laminatoio che consente il<br />

raggiungimento di una nuova dimensione complessiva ot-<br />

timale: tutto l’acciaio prodotto è trasformato internamente.<br />

Il nuovo treno introduce inoltre nella gamma un prodotto in-<br />

novativo per le sue caratteristiche meccaniche, dimensionali<br />

e di confezionamento, il tondo per calcestruzzo armato in ro-<br />

tolo rocchettato.<br />

A distanza di oltre 50 anni, ALFA ACCIAI ha raggiunto una<br />

capacità produttiva che supera 1.700.000 ton/anno, sia come<br />

semilavorati che come laminati ed è il maggior sito produttivo<br />

in Italia in termini di produzione d’acciaio da forno elettrico.<br />

2


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

PRESENTAZIONE DELL'AZIENDA<br />

E DEL SERVIZIO<br />

L'azienda<br />

ALFA ACCIAI opera con un Sistema di Gestione della Qua-<br />

lità in conformità alla norma UNI EN ISO 9001, certificato<br />

da IGQ – Istituto italiano di Garanzia della Qualità – garan-<br />

tendo lo svolgimento delle proprie attività coerentemente a<br />

quanto riportato nelle procedure e istruzioni operative de-<br />

finite e costantemente aggiornate allo sviluppo tecnico ed<br />

organizzativo aziendale. Avendo conseguito tale certificato<br />

nel lontano 1989, Alfa Acciai è stata premiata nel 2005 con<br />

il riconoscimento dell’“Attestato di anzianità di prima certifi-<br />

cazione” rilasciato dall’ente di accreditamento S<strong>IN</strong>CERT (ora<br />

ACCRE<strong>DI</strong>A), in occasione dell’evento “Centomila certificazio-<br />

ni di qualità”.<br />

Le sfide di questi ultimissimi anni si sono concentra-<br />

te sul’impiego di tecnologie più moderne e con maggior<br />

attenzione e rispetto all’ambiente. ALFA ACCIAI infatti è<br />

pienamente consapevole che una strategia economica re-<br />

sponsabile e sostenibile, rivolta alle problematiche am-<br />

bientali derivanti dalle proprie attività, risulta essenziale<br />

per conseguire un successo competitivo di lungo periodo.<br />

L’obiettivo è l’equilibrio tra le aspettative di crescita del valore<br />

d’impresa, la tutela dell’ambiente, la protezione della salute<br />

e della sicurezza dei lavoratori e la soddisfazione e il rispetto<br />

dei propri clienti. In quest’ottica di sviluppo sostenibile, ALFA<br />

ACCIAI ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di<br />

Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001,<br />

certificato da IGQ – Istituto italiano di Garanzia della Qualità.<br />

Ha ottenuto inoltre la certificazione del contenuto di<br />

materiale riciclato presente nei propri prodotti secon-<br />

do la norma ISO 14021 e ha voluto assumere l’impe-<br />

gno al miglioramento degli impatti ambientali anche<br />

attraverso l’incentivazione al riutilizzo dei materiali.<br />

Tale attività si è concretizzata con la marcatura CE del GRA-<br />

NULATO ALFA S<strong>IN</strong>STONE - materiale che, nascendo dalla<br />

scoria di fusione, può essere utilizzato in svariate opere d’in-<br />

gegneria civile e nella costruzione di strade.<br />

3


Il <strong>PRODOTTO</strong> ED IL PROCESSO PRODUTTIVO<br />

ACCIAIERIA LAM<strong>IN</strong>AZIONE A CALDO LAVORAZIONI A FREDDO


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

PRESENTAZIONE DELL'AZIENDA<br />

E DEL SERVIZIO<br />

Il prodotto e il processo produttivo<br />

Alfa Acciai<br />

LE TIPOLOGIE <strong>DI</strong> PRODOTTI<br />

≥ Billette in acciaio per calcestruzzo armato e in acciaio a medio/<br />

basso tenore di carbonio<br />

≥ Tondo in barre e rotoli laminati a caldo ad aderenza migliorata<br />

per calcestruzzo armato<br />

≥ Bobine laminate a freddo per calcestruzzo armato<br />

≥ Rete elettrosaldata<br />

≥ Traliccio elettrosaldato<br />

≥ Vergella per trafila in acciaio a medio/basso tenore di carbonio<br />

L’elevato livello qualitativo di tutti i prodotti di ALFA ACCIAI, apprezzato indistintamente sia dal mercato nazionale sia da<br />

quello estero, è garantito sia da una serie di specifiche e severe procedure operative che disciplinano l’intero iter del ciclo<br />

produttivo, sia dal costante aggiornamento dei processi e degli impianti produttivi in uso con le più moderne soluzioni<br />

tecnologiche dei settori elettromeccanico e siderurgico. La moderna politica della qualità volta al miglioramento continuo<br />

delle prestazioni e della rispondenza alle esigenze del cliente permette di governare tutti i processi in modo efficace ed<br />

efficiente.<br />

Alfa Acciai<br />

LE 3 AREE DEL PROCESSO PRODUTTIVO<br />

3<br />

Acciaieria<br />

Laminazione a caldo<br />

Lavorazioni a freddo<br />

5


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

LE 3 AREE DEL PROCESSO PRODUTTIVO<br />

Divisione Acciaieria<br />

L’elevato livello qualitativo del prodotto finito è garantito da<br />

una serie di specifiche e severe procedure operative che di-<br />

sciplinano l’intero iter del ciclo produttivo, dalla formazione<br />

delle ceste di carica dei forni fusori al controllo e collaudo del<br />

prodotto finito, nonché dai processi e dagli impianti in uso,<br />

costantemente aggiornati con le più moderne tecnologie del<br />

settore.<br />

La fusione del rottame avviene in due forni elettrici ad arco di<br />

ultima generazione, mentre l’affinazione e la messa a pun-<br />

to dei parametri metallurgici avvengono nei rispettivi forni<br />

siviera.<br />

Il processo di colaggio per la produzione delle billette è<br />

affidato a due macchine da colata continua, ciascuna a<br />

cinque vie, che consentono il colaggio anche con getti<br />

protetti, laddove esigenze qualitative lo richiedano. I pa-<br />

rametri operativi di colaggio sono gestiti da un complesso<br />

sistema automatizzato, che li ottimizza in tempo reale e ne<br />

permette la modifica ogni qual volta ciò si renda necessario.<br />

I prodotti della divisione Acciaieria sono le billette a sezione<br />

quadra con lato da 130 mm e lunghezza da 4 a 12 m.<br />

6


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

LE 3 AREE DEL PROCESSO PRODUTTIVO<br />

Divisione Laminazione a caldo<br />

Il reparto di laminazione a caldo è caratterizzato da 3 treni<br />

di laminazione: il treno barre 1, il treno vergella ed il treno<br />

barre 2.<br />

≥ TRENO BARRE 1<br />

Ha un impianto di trattamento termico in linea del tipo<br />

“Tempcore”: grazie al controllo ed alla gestione della por-<br />

tata e della pressione dell’acqua in circolo, permette di<br />

ottenere acciai saldabili con proprietà meccaniche con-<br />

formi alle varie normative, sia nazionali che estere. A valle<br />

dell’impianto è situata una placca di raffreddamento in aria<br />

calma di notevoli dimensioni, tipo Wimler, che, con l’avan-<br />

zamento automatico e la rotazione della barra, permette di<br />

garantire una buona rettilineità del prodotto ed un’eleva-<br />

ta omogeneità delle caratteristiche meccaniche. Le barre<br />

sono poi tagliate a misura con cesoia meccanica e inviate<br />

alla stazione di pesatura e confezionamento automatico.<br />

Il tondo per c.a. in barre ad aderenza migliorata è prodotto<br />

nei diametri da 8 a 32 mm e confezionato in fasci dal peso di<br />

2200 kg. circa cadauno e lunghezza variabile dai 6 ai 20 m.<br />

≥ TRENO VERGELLA<br />

È del tipo in continuo a due fili paralleli. In entrambe le linee<br />

di finitura, la delicata operazione di raffreddamento è affidata<br />

ad un impianto di tipo “Stelmore”, che consente di realizza-<br />

re curve di raffreddamento prefissate agendo sui parametri<br />

dei tappeti di raccolta delle spire e i ventilatori di raffredda-<br />

mento. Le cappe per il contenimento del calore permettono<br />

di personalizzare il processo di raffreddamento ed ottimiz-<br />

zare i valori delle caratteristiche meccaniche, soddisfare le<br />

esigenze metallurgiche di adeguate microstrutture e con-<br />

trollare la qualità e lo spessore dell’ossido superficiale per<br />

agevolare le operazioni di decapaggio chimico e meccanico.<br />

I prodotti del treno vergella sono matasse da circa 1.450 kg di<br />

vergella con diametro da 5,5 mm a 14 mm e di rotolo ad aderen-<br />

za migliorata per calcestruzzo armato con diametro 6 a 16 mm<br />

≥ TRENO BARRE 2<br />

Sfrutta il principio di laminazione in continuo “orizzontale<br />

- verticale” e dispone di un forno di riscaldo a gas naturale<br />

del tipo a volta radiante, caricato con carri spintori. In que-<br />

sto impianto è contemplato il sistema di laminazione slitting<br />

che permette, in un punto ben preciso della laminazione, di<br />

sdoppiare il laminato per garantire la produzione in contem-<br />

poranea di tondo per calcestruzzo armato in barre e rotoli.<br />

A valle della finitura, le due diverse linee di produzione di-<br />

spongono di trattamenti termici (Tempcore) che permettono<br />

di processare prodotti con caratteristiche differenti pur par-<br />

tendo dallo stesso acciaio (tondo per calcestruzzo armato in<br />

barre e rotoli).<br />

I prodotti del treno barre 2 sono il tondo in barre ad aderenza<br />

migliorata nei diametri da 8 mm a 16 mm in lunghezze da 6<br />

m a 20 m ed il tondo in rotoli ad aderenza migliorata nei dia-<br />

metri da 8 mm a 16 mm del peso massimo di 3000 kg.<br />

7


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

LE 3 AREE DEL PROCESSO PRODUTTIVO<br />

Divisione Lavorazioni a Freddo<br />

Nel reparto “lavorazioni a freddo” avvengono le trasforma-<br />

zioni della vergella e dei rotoli nervati laminati a caldo per<br />

ottenere:<br />

≥ Filo laminato e nervato a freddo per calcestruzzo armato nei<br />

diametri da 6 mm a 12 mm confezionato in bobine da ca. 2200<br />

Kg;<br />

≥ Ribobinato (da rotolo nervato a caldo) nei diametri da 6 mm a 12<br />

mm, in bobine da ca. 2200 Kg;<br />

≥ Rete elettrosaldata ad alta duttilità per calcestruzzo armato in<br />

formato standard.<br />

La laminazione a freddo si effettua attraverso una serie di<br />

contigue riduzioni di sezione e cambio di geometria. Tale<br />

processo avviene su linee di lavorazione indipendenti che<br />

constano di diversi dispositivi tra cui stazioni di svolgitura,<br />

banchi discagliatori, gabbie laminatrici, monoblocchi di trai-<br />

no, banchi raddrizzatori, unità di bobinatura e stazioni di reg-<br />

giatura.<br />

Il processo di stiratura (stretching) utilizza sempre le stesse<br />

linee di lavorazione, tuttavia le gabbie laminatrici vengono<br />

sostituite con dei dispositivi a rulli (banchi di stiratura) che ,<br />

opportunamente calibrati e posizionati, incrementano sensi-<br />

bilmente le caratteristiche meccaniche del filo in lavorazione<br />

mantenendone comunque elevata la duttilità per conseguire<br />

prodotti di tipo AD- Alta Duttilità.<br />

La produzione delle reti elettrosaldate avviene attraverso li-<br />

nee di assemblaggio completamente automatizzate. Ognuna<br />

è composta principalmente da una serie di dispositivi longi-<br />

tudinali e trasversali di svolgitura e traino dei fili, da un ban-<br />

co di elettrosaldatura multipla e da dispositivi a valle per la<br />

confezionatura, la legatura e la messa a parco dei pacchi di<br />

pannelli finiti.<br />

ALFA ACCIAI è stata la prima azienda in Europa a credere nel<br />

progetto “Alta Duttilità” anche per i prodotti rete e traliccio<br />

elettrosaldato, tradizionalmente ottenuti solo con fili lami-<br />

nati a freddo.<br />

Grazie ai sorprendenti risultati ottenuti dalle sperimentazioni<br />

applicative col semiprodotto rotolo nervato laminato a caldo<br />

e gli interventi sugli impianti e sul processo, dal 1995 ALFA<br />

ACCIAI produce ininterrottamente reti e tralicci ad Alta Dut-<br />

tilità per il mercato italiano. Nello stesso anno ha conseguito<br />

dal Ministero Lavori Pubblici la prima certificazione ufficiale<br />

che ha consentito di estendere l’impiego di questi prodotti<br />

anche alle zone sismiche, cosa impensabile fino ad allora.<br />

Negli anni successivi alla pubblicazione degli Eurocodici è<br />

stato promosso l’utilizzo della rete AD anche in altri paesi<br />

europei caratterizzati da minor sismicità, quali ad esempio<br />

Germania, Svizzera e Francia.<br />

8


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

Le caratteristiche del prodotto e del processo sono riportate<br />

nella seguente tabella.<br />

<strong>IN</strong>FORMAZIONI DESCRIZIONE <strong>PRODOTTO</strong><br />

IDENTIFICAZIONE DEL <strong>PRODOTTO</strong> Tondo in barre e rotoli ad aderenza migliorata per calcestruzzo armato<br />

CARATTERISTICHE DEL <strong>PRODOTTO</strong> Diametri da Ø 6 mm a Ø 32 mm - Lunghezza delle barre fino a 20 m<br />

PROPRIETÀ DEL <strong>PRODOTTO</strong> - (SECONDO EN10080:2005)<br />

CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO<br />

La famiglia di prodotti di riferimento ha una composizione chimica conforme alle norme dei paesi di destinazione dei prodotti<br />

inclusi nell’EPD. In senso generale, i principali costituenti sono:<br />

≥ Ferro : > 96%<br />

≥ Elementi di lega (ad es. manganese, silicio, carbonio): 2% c.a.<br />

≥ Altri elementi (ad es. rame, nichel, cromo): completamento a 100%<br />

Acciaio proveniente da fusione di rottame in forno elettrico ad arco (EAF) e successiva<br />

laminazione a caldo<br />

Aderenza e geometria di superficie fr or fp :<br />

- per 5 ≤ Ø ≤ 6 mm fr ovvero fp ≥ 0,035;<br />

- per 6 < Ø ≤ 12 mm fr ovvero fp ≥ 0,040;<br />

- per Ø > 12 mm fr ovvero fp ≥ 0,056.<br />

Saldabilità: Ceq < 0,52<br />

Tensione caratteristica di snervamento:<br />

400 MPa ≤ Cv ≤ 600 MPa<br />

Allungamento Agt% ≥ 5%<br />

Superato il test di piegamento e ripiegamento<br />

Contenuto di materiale riciclato (certificato secondo ISO 14021) ≥ 97%<br />

(Certificato IGQ n. C057 secondo ISO 14021)<br />

Superato il test di fatica e il test di fatica oligociclica<br />

Produzione totale dei prodotti inclusi nell’EPD, anno 2011: 967.740 t/anno<br />

Produzione complessiva del sito destinata alla vendita, anno 2011: 1.040.109 t/anno<br />

Presente il sistema di controllo delle emissioni in aria<br />

Presente il sistema di controllo delle acque di scarico<br />

Presente sistema di riciclo delle acque di processo<br />

Materiali/prodotti in entrata/uscita e processo di fusione soggetti a controllo delle<br />

radiazioni nucleari<br />

Azienda soggetta a ETS (Emission Trading System)<br />

9


<strong><strong>DI</strong>CHIARAZIONE</strong> DELLA PRESTAZIONE <strong>AMBIENTALE</strong><br />

UPSTREAM PROCESS CORE MODULE DOWNSTREAM PROCESS


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

<strong><strong>DI</strong>CHIARAZIONE</strong> DELLA<br />

PRESTAZIONE <strong>AMBIENTALE</strong><br />

In questa parte della dichiarazione vengono presentate le principali<br />

caratteristiche e i risultati della valutazione degli aspetti ambientali<br />

che e' stata operata in ottica di ciclo di vita con la metodologia LCA.<br />

METODOLOGIA<br />

La quantificazione della prestazione ambientale è sta-<br />

ta effettuata, in accordo con il PCR 2011:02, Steel for the<br />

Reinforcement of Concrete - Weldable Reinforcing Steel<br />

- General (EN 10080)” e secondo la metodologia di Anali-<br />

si del Ciclo di Vita (LCA – Life Cycle Assessment) regolata<br />

dagli standard internazionali ISO Serie 14040. La metodo-<br />

logia LCA permette di determinare gli impatti ambientali<br />

di un prodotto o servizio in termini di consumo di risorse<br />

e di emissioni nell’ambiente, nonché di produzione di ri-<br />

fiuti, in un’ottica di ciclo di vita (“dalla culla alla tomba”).<br />

I dati raccolti presso i siti di Alfa Acciai fanno riferimento<br />

all’intera produzione a regime dell’anno 2011 (1.040.109<br />

t di acciaio laminato a caldo di cui 967.740 di barre e rotoli e<br />

72.369 di vergelle). Lo studio ha inoltre utilizzato come sup-<br />

porto la banca dati Ecoinvent (v2.2) all’interno del software<br />

SimaPro 7.3.3.<br />

La funzione del sistema complessivo oggetto dello studio<br />

consiste nella produzione di manufatti in acciaio per calce-<br />

struzzo armato ad alta duttilità attraverso due processi prin-<br />

cipali: la fusione del rottame in forno elettrico ad arco e la<br />

laminazione a caldo del prodotto ottenuto.<br />

A questo proposito, in conformità con i criteri identificati dai<br />

PCR di riferimento, il presente studio adotta una unità fun-<br />

zionale consistente in una tonnellata di materiale laminato<br />

a caldo pronto per la commercializzazione.<br />

La partizione dei carichi ambientali è stata effettuata per<br />

mezzo del metodo dell’allocazione suddividendo i flussi in<br />

entrata e in uscita dal sistema sulla base della massa com-<br />

plessiva del prodotto e del co-prodotto.<br />

11


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

CONF<strong>IN</strong>I DEL SISTEMA E PR<strong>IN</strong>CIPALI IPOTESI<br />

Il sistema produttivo preso in considerazione per l’esecuzio-<br />

ne di questo studio è stato valutato a partire dalla produzione<br />

delle materie prime e dei semilavorati utilizzati, compren-<br />

dendo la produzione e il trasporto dei vettori energetici e del<br />

prodotto finale, nonché i trasporti intermedi coinvolti (secon-<br />

do lo schema di figura 1).<br />

Figura 1<br />

Schema di massima del processo di produzione dell’acciaio per calcestruzzo<br />

armato, vengono riportate le principali attività incluse all’interno dei confini<br />

del sistema adottati. Le diverse attività sono state suddivise nei sottosistemi<br />

UPSTREAM Process, CORE Module e Downstream Process.<br />

Il dettaglio dei confini del sistema non include la fase di uso.<br />

In linea di massima il prodotto certificato ha un ciclo di vita<br />

proprio illimitato e l’inalterabilità in opera è determinata da<br />

tutti i parametri che possono influire sulla durabilità del ma-<br />

nufatto in calcestruzzo di cui è parte strutturale costituente.<br />

12


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

I sottosistemi individuati nell'ambito del processo di produzione di<br />

acciaio per calcestruzzo armato sono i seguenti:<br />

≥ Sottosistema “prelavorazioni rottame”, relativo alle la-<br />

vorazioni a cui il 97 % del rottame viene sottoposto prima<br />

di essere utilizzato (Upstream process), questi processi<br />

hanno sede in parte presso aziende esterne ed in parte<br />

presso impianti interni.<br />

≥ Sottosistema “processo di produzione dell’acciaio per<br />

calcestruzzo armato”, comprende i trasporti relativi alle<br />

materie prime e del rottame (sottoposti o meno a prela-<br />

vorazione), le attività legate alla produzione dell’acciaio<br />

Per quanto riguarda alcuni aspetti specifici, e' possibile evidenziare<br />

fin da subito le seguenti ipotesi di lavoro::<br />

≥ Nel caso della produzione e l’utilizzo dei materiali sono<br />

state incluse nel sistema tutte le fasi che, partendo<br />

dall’acquisizione delle materie prime dai fornitori, arriva-<br />

no fino alla loro produzione e commercializzazione.<br />

≥ Nel caso dei trasporti, lo studio ha preso in esame quelli<br />

necessari all’approvvigionamento delle materie prime e<br />

dei materiali di consumo, i trasporti dei rifiuti dallo sta-<br />

bilimento al sito di destinazione, nonché le fasi di movi-<br />

mentazione interne e di consegna.<br />

In accordo con le indicazioni generali del sistema EPD, nonché in accordo con i criteri del PCR di riferimento, il presente<br />

studio non attribuisce al rottame in ingresso crediti ambientali attribuendo allo stesso solo il carico di lavorazione neces-<br />

sario a renderlo appropriato per il processo in essere.<br />

in billette e al processo di laminazione in barre e rotoli,<br />

comprese le attività accessorie dell’azienda e la movi-<br />

mentazione interna, le emissioni in acqua e in aria, i ri-<br />

fiuti prodotti con i trasporti e le attività di smaltimento ad<br />

essi legati (Core module)<br />

≥ Sottosistema “trasporto prodotto finito” relativo al tra-<br />

sporto del prodotto finito verso i siti indicativi di conferi-<br />

mento o utilizzo, Italia circa 77% del totale (Downsteam<br />

process).<br />

≥ Le attività e l’impiego dei materiali ausiliari (riscalda-<br />

mento, illuminazione, materiali di consumo, ecc.) ven-<br />

gono incluse nei confini del sistema ed allocate alle fasi<br />

produttive di stabilimento in base alle specifiche produ-<br />

zioni.<br />

13


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

LE PRESTAZIONI AMBIENTALI<br />

Si riportano a seguire gli indicatori di impatto previsti suddivisi secondo<br />

le diverse fasi di processo.<br />

RISORSE <strong>PER</strong> LA PRODUZIONE DEI VETTORI ENERGETICI<br />

Risorse Rinnovabili espresse in [MJ]<br />

TIPOLOGIA UPSTREAM PROCESS CORE MODULE DOWNSTREAM PROCESS TOTALE<br />

Biomassa 3 134 0 137<br />

Idroelettrico 12 629 1 642<br />

Eolico 2 109 0 111<br />

Solare 0 12 0 12<br />

Totale 17 884 1 902<br />

Risorse Rinnovabili espresse in [KG]<br />

TIPOLOGIA UPSTREAM PROCESS CORE MODULE DOWNSTREAM PROCESS TOTALE<br />

Biomassa 0 9 0 9<br />

Risorse Non Rinnovabili espresse in [MJ]<br />

TIPOLOGIA UPSTREAM PROCESS CORE MODULE DOWNSTREAM PROCESS TOTALE<br />

Carbone 81 1.565 3 1.649<br />

Petrolio 401 1.670 447 2.518<br />

Tabella Gas 1 - Consumo di risorse materiali con contenuto 76 energetico connesse alla 5.491 produzione di tondi per calcestruzzo 26 armato (dati per 1t).. 5.593<br />

Uranio 85 930 4 1.019<br />

Totale 643 9.656 480 10.779<br />

Risorse Non Rinnovabili espresse in [KG]<br />

TIPOLOGIA UPSTREAM PROCESS CORE MODULE DOWNSTREAM PROCESS TOTALE<br />

Carbone 6 94 0 100<br />

Petrolio 9 36 10 55<br />

Gas 1 103 0 104<br />

Totale 16 233 10 259<br />

Tabella 1 - Consumo di risorse materiali con contenuto energetico connesse alla produzione di tondi per calcestruzzo armato (dati per 1t).<br />

14


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

RISORSE MATERIALI<br />

Risorse Rinnovabili espresse in [KG]<br />

TIPOLOGIA UPSTREAM PROCESS CORE MODULE DOWNSTREAM PROCESS TOTALE<br />

N.a. - - - -<br />

Risorse Non Rinnovabili espresse in [KG]<br />

TIPOLOGIA UPSTREAM PROCESS CORE MODULE DOWNSTREAM PROCESS TOTALE<br />

Rottame d’acciaio proveniente<br />

da riciclo<br />

1.197 42 0 1.239<br />

Ghiaia 0 4 0 4<br />

Minerale di ferro 0 6 0 6<br />

Calcare (CaCO3) 0 92 0 92<br />

Magnesio (& composti) 0 14 0 14<br />

Manganese 0 21 0 21<br />

Altro 0 1 0 1<br />

Totale 1.197 180 0 1.377<br />

Tabella 2 - Consumo di risorse materiali senza contenuto energetico connesse alla produzione di tondi per calcestruzzo armato (dati per 1t).<br />

TIPOLOGIA UPSTREAM PROCESS CORE MODULE DOWNSTREAM PROCESS TOTALE<br />

Consumo d’acqua [ kg ] 271 4.454 39 4.764<br />

Consumo energia elettrica<br />

in sito [ MJ ]<br />

TIPOLOGIA UNITA’ <strong>DI</strong> MISURA UPSTREAM PR. CORE MODULE DOWNSTREAM PR. TOTALE<br />

Effetto serra 1 [ kg CO2 ] 40 619 34 693<br />

Distruzione della fascia di<br />

ozono<br />

Formazione di ossidanti<br />

fotochimici<br />

15 2.270 0 2.285<br />

Tabella 3 - Consumo d’acqua e energia elettrica connesso alla produzione di tondi per calcestruzzo armato (dati per 1t).<br />

[ gCFC11 ] trascurabile trascurabile trascurabile trascurabile<br />

[ g C2H4 ] 40 365 24 429<br />

Acidificazione [ g SO2 ] 222 1.948 187 2.357<br />

3-<br />

Eutrofizzazione [ gPO4 ] 76 653 39 768<br />

Tabella 4 - Caratterizzazione e classificazione delle emissioni di inquinanti connesse alla produzione di tondi per calcestruzzo armato (dati per 1t).<br />

1 L’effetto serra è stato riportato solamente per le emissioni fossili essendo<br />

trascurabile il valore per le emissioni non fossili (biologiche).<br />

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2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

ALTRE <strong>IN</strong>FORMAZIONI<br />

In accordo con i documenti che regolano il sistema EPD, l’analisi LCA<br />

ha impiegato dati specifici, generici selezionati ed altri generici.<br />

Il contributo di questi ultimi risulta inferiore al limite imposto del 10%.<br />

Il processo è caratterizzato dall’impiego e dall’emissione di sostanze secondo quanto riportato in Tabella 5 in cui viene data<br />

evidenza dei rilasci di sostanze pericolose e del relativo destino.<br />

Indicatore Unità UP CORE DOWN TOTALE<br />

Materiale da riciclo [kg] 1.197 42 0 1.239<br />

Emissioni in aria<br />

di polveri (da forno<br />

elettrico)<br />

[g] 0 9 0 9<br />

NOx da laminazione [g] 0 50 0 50<br />

SOx da laminazione [g] 0 37 0 37<br />

Totale Solidi sospesi<br />

in acqua<br />

Rifiuti pericolosi<br />

(allo stabilimento)<br />

Rifiuti pericolosi a<br />

recupero (allo stabilmento)<br />

Altri rifiuti<br />

(complessivi)<br />

[g] 0 1 0 1<br />

[kg] 0 21 0 21<br />

[%] 60 100 0 100<br />

[kg] 33 260 0 293<br />

Tabella 5 – Altri indicatori di impatto ambientale connessi alla produzione di tondi per calcestruzzo armato (dati per 1t).<br />

Si evidenzia che i risultati relativi ai rifiuti fanno riferimento ai dati di stabilimento; i rifiuti generati a monte sono inclusi negli<br />

indicatori d’impatto conseguentemente al loro trattamento.<br />

®<br />

16


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

<strong>IN</strong>FORMAZIONI E RIFERIMENTI<br />

REQUISITI SPECIFICI <strong>DI</strong> RIFERIMENTO<br />

Questa EPD® fa riferimento al Sistema Internazionale EPD® sviluppato dall’International EPD® Consortium (IEC) ed è<br />

disponibile, unitamente ai regolamenti vigenti, all’interno del sito www.environdec.com<br />

≥ PCR 2011:02 (Versione 1.0 del 2011.02.22), “Steel for the Reinforcement of Concrete - Weldable Reinforcing<br />

Steel (EN 10080)”<br />

≥ Verifica indipendente della dichiarazione e dei dati, in accordo con ISO 14025:<br />

≥ Verifica di terza parte: ICMQ SpA, via De Castillia, 10 20124 Milano<br />

≥ Valida fino a: 28/02/2014<br />

EPD appartenenti alla stessa categoria di prodotto, ma derivanti da diversi programmi possono non essere paragonabili.<br />

CONTATTI<br />

≥ Responsabile Qualità-Ambiente: Ing. Alessandro Giovannelli<br />

≥ Telefono: +39 030 23911; Fax: +39 030 2391384; E-mail: a.giovannelli@alfaacciai.it<br />

≥ Il supporto tecnico è stato fornito dallo studio Life Cycle Engineering (www.studiolce.it).<br />

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E FONTI DATI<br />

≥ AGGIORNAMENTO Life Cycle Assessment (LCA) applicata al processo di produzione degli acciai per calcestruzzo armato da forni<br />

elettrici ad arco ai fini della convalida EPD 16/07/2012 F<strong>IN</strong>AL REPORT<br />

≥ EPD® General Program Instruction and Supporting Annexes<br />

≥ PCR 2011:02 (Versione 1.0 del 2011.02.22), “Steel for the Reinforcement of Concrete - Weldable Reinforcing Steel (EN 10080)”<br />

≥ Energia, dati IEA (2010)<br />

≥ Sima Pro 7.3.3<br />

≥ Ecoinvent v2.2<br />

≥ UNI EN 10080-2005-IT<br />

Interna Esterna<br />

17


2012 // EDP <strong>DI</strong> ALFA ACCIAI<br />

GLOSSARIO<br />

Categorie di impatto ambientale considerate:<br />

Acidificazione<br />

Fenomeno per il quale le precipitazioni atmosferiche risul-<br />

tano avere pH inferiore alla norma, può provocare danni alle<br />

foreste e alle colture vegetali, così come agli ecosistemi ac-<br />

quatici e ai manufatti. E’ dovuto alle emissioni di SO 2 , di NOx,<br />

e di NH 3 , che sono quindi compresi nell’indicatore di Acidifi-<br />

cation Potential (AP) espresso in moli di H + prodotte.<br />

Effetto serra<br />

Fenomeno per il quale i raggi infrarossi emessi dalla superfi-<br />

cie terrestre in seguito a riscaldamento solare sono assorbiti<br />

da molecole presenti in atmosfera e riemessi sottoforma di<br />

calore, determinando un riscaldamento globale dell’atmo-<br />

sfera. L’indicatore utilizzato è GWP (Global Warming Poten-<br />

tial) che comprende in primo luogo le emissioni in anidride<br />

carbonica, principale gas serra, oltre ad altri gas con mino-<br />

re grado di assorbimento dei raggi infrarossi, quali metano<br />

(CH 4 ), protossido di azoto (N 2 O), clorofluorocarburi (CFC), che<br />

vengono espressi in funzione del grado di assorbimento della<br />

CO 2 (g CO 2 )<br />

Formazione di ossidanti fotochimici<br />

Produzione di composti che per azione della luce sono in<br />

grado di promuovere una reazione di ossidazione che porta<br />

alla produzione di ozono nella troposfera. L’indicatore POCP<br />

(Photochemical Ozone Creation Potential) comprende so-<br />

prattutto COV (composti organici volatili) e si esprime come<br />

grammi di etilene equivalenti (g C 2 H 4 ).<br />

Distruzione della fascia dell’ozono<br />

Degradazione della fascia di ozono stratosferico, avente la<br />

prerogativa di bloccare la componente ultravioletta dei raggi<br />

solari, per opera di composti particolarmente reattivi, che si<br />

originano da clorofluorocarburi (CFC) o da clorofluorometani<br />

(CFM). La sostanza usata come riferimento per l’ODP ( Ozone<br />

Depletion Potential) è il triclorfluorometano, o CFC-11.<br />

Eutrofizzazione<br />

Arricchimento dei corsi d’acqua in nutrienti, che determi-<br />

na squilibri negli ecosistemi acquatici dovuti all’eccessivo<br />

sviluppo per mancanza di limitazioni nutritive. Eutrophica-<br />

tion Potential (EP) comprende in particolare sali di fosforo<br />

e di azoto e si esprime come grammi di ossigeno equivalenti<br />

(g O 2 ).<br />

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