13 novembre 2006 - Sezione regionale di controllo ... - Corte dei Conti
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Pronuncia n. 18/<strong>2006</strong><br />
composta dai seguenti magistrati:<br />
REPUBBLICA ITALIANA<br />
LA CORTE DEI CONTI<br />
<strong>Sezione</strong> Regionale <strong>di</strong> Controllo per la Liguria<br />
dott. Salvatore GRECO Presidente<br />
dott. Antonio SCUDIERI Consigliere (relatore)<br />
dott. Luisa D’EVOLI Primo Referendario<br />
dott. Pietro MALTESE Primo Referendario<br />
dott. Silvio RONCI Referendario<br />
ha reso la seguente pronuncia, ai sensi dell’art. 1, comma 168, della legge 23 <strong>di</strong>cembre 2005,<br />
n. 266.<br />
Esaminata la relazione del Collegio <strong>dei</strong> revisori <strong>dei</strong> conti sul bilancio <strong>di</strong> previsione, esercizio<br />
<strong>2006</strong>, del comune <strong>di</strong> Ventimiglia, pre<strong>di</strong>sposta sulla base <strong>dei</strong> criteri e linee guida definiti dalla<br />
<strong>Corte</strong> <strong>dei</strong> conti, <strong>Sezione</strong> delle autonomie, con deliberazione n. 6/Aut/06 del 28 aprile <strong>2006</strong> e<br />
inviata a questa <strong>Sezione</strong> <strong>regionale</strong>, ai sensi dell’art. 1, comma 166, della legge 23 <strong>di</strong>cembre<br />
2005 n. 266, con nota prot. 156 del 7 agosto <strong>2006</strong>, a firma del <strong>di</strong>rigente del Settore finanziario<br />
del Comune <strong>di</strong> Ventimiglia Dott. Rino Taggiasco;<br />
Visti i chiarimenti e le precisazioni forniti, a seguito <strong>di</strong> richiesta formulata dal magistrato<br />
istruttore, dal predetto <strong>di</strong>rigente;<br />
Vista la relazione con la quale il Magistrato istruttore ha formulato osservazioni <strong>di</strong> carattere<br />
finanziario e contabile attinenti al bilancio <strong>di</strong> previsione <strong>2006</strong>, deliberato dall’Ente suddetto;<br />
Vista l’or<strong>di</strong>nanza presidenziale n. 37 del 6 ottobre <strong>2006</strong>, con la quale è stata convocata per il<br />
26 ottobre <strong>2006</strong> la <strong>Sezione</strong> <strong>regionale</strong> <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> per pronunciarsi in or<strong>di</strong>ne alle osservazioni<br />
contenute nella predetta relazione;<br />
Vista la nota presidenziale n. 433/REL.REV del 6 ottobre <strong>2006</strong>, inviata al Sindaco del Comune<br />
<strong>di</strong> Ventimiglia, al Segretario generale e al Presidente del Collegio <strong>dei</strong> revisori <strong>dei</strong> conti, con la<br />
quale è stata trasmessa copia della relazione e dell’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> convocazione della <strong>Sezione</strong>;<br />
Viste le deduzioni presentate dall’Amministrazione in vista dell’adunanza del 26 ottobre <strong>2006</strong>;<br />
Dato atto che all’adunanza stessa erano presenti, in rappresentanza dell’Ente il Sindaco Avv.<br />
Giorgio Valfrè, il Segretario Generale Dott. Gioacchino Vitale ed il Funzionario dell’ Ufficio<br />
Ragioneria Rag. Alfonso Padovan<br />
U<strong>di</strong>ti il magistrato relatore Cons. Antonio Scu<strong>di</strong>eri e, per l’Amministrazione, il Sindaco Avv.<br />
Giorgio Valfrè<br />
Ritenuto in fatto<br />
1
Il Comune <strong>di</strong> Ventimiglia ha una popolazione superiore ai 5.000 abitanti e quin<strong>di</strong> è<br />
soggetto alla <strong>di</strong>sciplina normativa concernente il rispetto del patto <strong>di</strong> stabilità.<br />
Dall’esame della relazione e alla luce <strong>dei</strong> chiarimenti forniti, è emerso quanto segue:<br />
Il bilancio è stato deliberato prevedendo:<br />
• la spesa corrente, al netto delle riduzioni consentite, in misura eccedente i limiti posti dalla<br />
legge finanziaria <strong>2006</strong>, atteso che essa risulta pari a € 12.549.554,75 a fronte del limite <strong>di</strong><br />
€ 9.231.338,29 derivante dalla riduzione dell’6,5% della spesa corrente del 2004;<br />
• la spesa in conto capitale in misura eccedente i limiti posti dalla legge finanziaria <strong>2006</strong>,<br />
atteso che essa risulta pari a € 5.410.152,99 a fronte del limite <strong>di</strong> € 3.952.152,68 derivante<br />
dall’incremento dell’8,1% della spesa in conto capitale del 2004.<br />
In considerazione <strong>di</strong> siffatte circostanze si formulavano nei confronti dell’Amministrazione<br />
osservazioni ai fini delle eventuali deduzioni prima della pronuncia <strong>di</strong> cui all’art. 1, comma 168,<br />
della legge finanziaria <strong>2006</strong>; in particolare, pur considerando che il raggiungimento degli<br />
obiettivi del Patto deve essere verificato a consuntivo, si rilevava che il carattere autorizzatorio<br />
del bilancio <strong>di</strong> previsione (artt. 164 e 171 del TUEL) comporta una <strong>di</strong>retta incidenza degli<br />
stanziamenti <strong>di</strong> spesa sulla successiva fase gestionale che si concretizza negli impegni e nei<br />
pagamenti, con la conseguenza che un bilancio <strong>di</strong> previsione redatto senza tenere conto delle<br />
norme relative al patto <strong>di</strong> stabilità interno viola il principio contabile generale (o postulato) <strong>di</strong><br />
coerenza esterna.<br />
In prossimità dell’adunanza del 26 ottobre, l’Amministrazione, con nota datata 17 ottobre<br />
<strong>2006</strong> a firma del Sindaco, faceva pervenire deduzioni scritte con cui, dopo avere premesso che<br />
l’Ente ha sempre rispettato gli obiettivi finanziari imposti dalla normativa sul patto <strong>di</strong> stabilità,<br />
ha posto in evidenza che, per quanto concerne l’esercizio <strong>2006</strong>, i nuovi limiti posti dalla legge<br />
finanziaria fanno riferimento, quale base <strong>di</strong> calcolo, alle spese dell’anno 2004 e tale circostanza<br />
si è rilevata particolarmente penalizzante per il comune <strong>di</strong> Ventimiglia, atteso che in quell’anno<br />
la spesa è stata eccezionalmente contenuta rispetto agli altri esercizi. Ha quin<strong>di</strong> elencato le<br />
<strong>di</strong>fficoltà che impe<strong>di</strong>scono all’Ente <strong>di</strong> assicurare il rispetto <strong>dei</strong> limiti posti dalla legge finanziaria<br />
<strong>2006</strong> in or<strong>di</strong>ne al patto <strong>di</strong> stabilità interno, precisando che:<br />
1. per rispettare detti limiti per la parte corrente, le spese del <strong>2006</strong> avrebbero dovuto essere<br />
deliberate in misura inferiore <strong>di</strong> circa il 25% rispetto a quelle sostenute nell’esercizio<br />
precedente, riduzione obiettivamente <strong>di</strong>fficile da realizzare;<br />
2. la spesa corrente è già ridotta all’essenziale per il funzionamento degli uffici e per il<br />
mantenimento <strong>dei</strong> servizi in<strong>di</strong>spensabili, essendo pressoché inesistenti le spese <strong>di</strong><br />
rappresentanza;<br />
3. il servizio <strong>di</strong> igiene urbana, voce rilevante <strong>di</strong> spesa corrente, è in fase <strong>di</strong> rinnovo e destinato<br />
ad aumentare sensibilmente; inoltre è in corso un arbitrato per <strong>di</strong>rimere un contenzioso<br />
riferito agli aumenti Istat;<br />
4. per la spesa in conto capitale, il nuovo meccanismo <strong>di</strong> esclusione degli interventi<br />
cofinanziati dall’UE ha comportato la riduzione della base <strong>di</strong> calcolo del 2004 con<br />
2
conseguente limitazione dell’importo del <strong>2006</strong>, che non prevede interventi cofinanziati<br />
dall’Unione Europea;<br />
5. gli investimenti prevedono spese qualificate non rinunciabili, tra cui quelle per<br />
l’abbattimento <strong>di</strong> barriere architettoniche, per la manutenzione del patrimonio scuole, per<br />
interventi sui cimiteri, per la risagomatura <strong>dei</strong> canali, per adeguamenti normativi <strong>di</strong> tipo<br />
igienico-sanitario, per manutenzione straor<strong>di</strong>naria della rete fognaria, e per rinascimento<br />
delle spiagge, oltre che per la ristrutturazione del Teatro comunale e gli interventi sulle<br />
scuole;<br />
6. già nell’esercizio 2004 gli obiettivi imposti dalla <strong>di</strong>sciplina del patto furono raggiunti con<br />
<strong>di</strong>fficoltà.<br />
Alla luce <strong>di</strong> tutte le predette <strong>di</strong>fficoltà, l’Amministrazione ha adottato la scelta <strong>di</strong> utilizzare<br />
tutte le risorse finanziarie per il raggiungimento del pareggio <strong>di</strong> bilancio, rinviando alla gestione<br />
annuale, tramite un monitoraggio attento e continuo, la ricerca delle spese <strong>di</strong> possibile<br />
contrazione. Il bilancio, ad avviso dell’Ente, è stato redatto in osservanza <strong>dei</strong> principi contabili<br />
<strong>di</strong> cui all’art. 162 del TUEL 267/200, mentre il perseguimento del principio generale della<br />
coerenza esterna sarebbe stato in contrasto con i principi della veri<strong>di</strong>cità e del pareggio<br />
finanziario. In ogni caso l’Ente ha espresso la volontà <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi imposti dal<br />
patto <strong>di</strong> stabilità, pur essendo consapevole al riguardo che il carattere autorizzatorio del<br />
bilancio deliberato rappresenta un rischio. L’Ente ha comunque espresso la convinzione <strong>di</strong><br />
avere operato nel migliore <strong>dei</strong> mo<strong>di</strong> possibili e che il rinvio alla fase gestionale la ricerca delle<br />
modalità per perseguire gli obiettivi del patto si rivela conforme alle <strong>di</strong>rettive emanate con la<br />
circolare n. 8 del 17 febbraio <strong>2006</strong>, emanata dal Ministero dell’economia e finanze.<br />
In occasione dell’adunanza del 26 ottobre <strong>2006</strong>, è intervenuto il Sindaco, Avv. Valfrè, per<br />
riba<strong>di</strong>re sostanzialmente quanto contenuto nelle deduzioni scritte e per comunicare che,<br />
probabilmente, l’attento monitoraggio nel corso della gestione comporterà quanto meno il<br />
raggiungimento degli obiettivi per quanto concerne la spesa in conto capitale.<br />
Considerato in <strong>di</strong>ritto<br />
In via generale occorre richiamare il <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> cui all’art. 1, commi 166, 167 e 168 della<br />
legge 23 <strong>di</strong>cembre 2005 n. 266 (legge finanziaria <strong>2006</strong>) secondo cui la <strong>Corte</strong> <strong>dei</strong> conti è<br />
chiamata a verificare, avvalendosi anche delle relazioni che gli Organi <strong>di</strong> revisione economico-<br />
finanziari degli Enti hanno l’obbligo <strong>di</strong> trasmettere alla stessa <strong>Corte</strong>, il rispetto degli obiettivi<br />
annuali posti dal patto <strong>di</strong> stabilità interno, dell’osservanza del vincolo previsto in materia <strong>di</strong><br />
indebitamento dall’art. 119, ultimo comma, della Costituzione, nonché dell’assenza <strong>di</strong> gravi<br />
irregolarità contabili e finanziarie. In particolare il comma 168 demanda alle sezioni regionali <strong>di</strong><br />
<strong>controllo</strong> della <strong>Corte</strong> <strong>dei</strong> conti, in caso <strong>di</strong> accertamento <strong>di</strong> comportamenti <strong>di</strong>fformi dalla sana<br />
gestione finanziaria o del mancato rispetto del patto, <strong>di</strong> adottare specifica pronuncia e <strong>di</strong><br />
vigilare sull’adozione da parte dell’ente locale delle necessarie misure correttive e sul rispetto<br />
3
<strong>dei</strong> vincoli e limitazioni posti in caso <strong>di</strong> mancato rispetto delle regole del patto <strong>di</strong> stabilità<br />
interno.<br />
Ciò posto, la questione oggetto della specifica pronuncia <strong>di</strong> questa <strong>Sezione</strong> riguarda la<br />
coerenza del bilancio <strong>di</strong> previsione <strong>2006</strong> con il rispetto delle norme relative al patto <strong>di</strong> stabilità<br />
interno <strong>di</strong> cui all’art. 1, commi 140 e 142, della legge 23 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 266 (legge<br />
finanziaria <strong>2006</strong>).<br />
In proposito va riba<strong>di</strong>to che, sebbene il raggiungimento degli obiettivi del patto <strong>di</strong><br />
stabilità interno debba essere verificato a consuntivo, non può non rilevarsi, sotto altro profilo,<br />
che il carattere autorizzatorio del bilancio <strong>di</strong> previsione (artt. 164 e 171 del TUEL) comporta<br />
una <strong>di</strong>retta incidenza degli stanziamenti <strong>di</strong> spesa sulla successiva fase gestionale che si<br />
concretizza negli impegni e nei pagamenti.<br />
Costituisce, pertanto, comportamento non in linea con il principio contabile generale (o<br />
postulato) <strong>di</strong> coerenza esterna, che risponde all’esigenza <strong>di</strong> assicurare una logica<br />
consequenzialità tra la previsione e gli atti <strong>di</strong> gestione in quanto attività strumentali al<br />
perseguimento <strong>dei</strong> medesimi obiettivi, la redazione <strong>di</strong> un bilancio <strong>di</strong> previsione che non assicuri<br />
una connessione tra la programmazione dell’ente e gli obiettivi <strong>di</strong> finanza pubblica ed in<br />
particolare la conformità delle previsioni <strong>di</strong> bilancio al quadro normativo <strong>di</strong> riferimento. In tale<br />
contesto rientrano certamente le norme relative al patto <strong>di</strong> stabilità interno, contenute per il<br />
<strong>2006</strong> nei commi <strong>13</strong>9-150 dell’art. 1 della legge 23 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 266 (legge finanziaria<br />
<strong>2006</strong>), che costituiscono, per espressa previsione dell’art. 1, comma <strong>13</strong>8, della medesima<br />
legge, principi fondamentali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento della finanza pubblica ai sensi degli artt. 117,<br />
terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione.<br />
Le norme relative al patto <strong>di</strong> stabilità interno per l’esercizio <strong>2006</strong>, <strong>di</strong>versamente da<br />
quanto previsto nelle prime applicazioni dello strumento, non impongono solamente il<br />
raggiungimento <strong>di</strong> un risultato finale lasciando gli enti liberi <strong>di</strong> utilizzare gli strumenti operativi<br />
più idonei allo scopo, ma prevedono anche vincoli precisi all’assunzione <strong>di</strong> impegni <strong>di</strong> spesa<br />
corrente ed in conto capitale che non possono non essere considerati quali limiti normativi <strong>di</strong><br />
cui occorre tenere conto, per il rispetto del principio <strong>di</strong> coerenza esterna, già in sede <strong>di</strong><br />
pre<strong>di</strong>sposizione del bilancio <strong>di</strong> previsione.<br />
Nel caso <strong>di</strong> specie, pur considerando quanto rappresentato dall’Amministrazione in<br />
or<strong>di</strong>ne alle <strong>di</strong>fficoltà evidenziate per un rientro della spesa, corrente e in conto capitale, nei<br />
limiti stabiliti dalla legge finanziaria, la <strong>Sezione</strong> non può non rilevare la non coerenza con il<br />
rispetto delle norme relative al patto <strong>di</strong> stabilità delle previsioni <strong>di</strong> spesa per l’anno <strong>2006</strong> le<br />
quali, al netto delle riduzioni consentite, per quanto concerne la parte corrente risultano<br />
stanziate in misura eccedente rispetto alle spese correnti dell’esercizio 2004 ridotte del 6,5%,<br />
mentre per la parte in conto capitale risultano eccedenti rispetto a quelle del 2004,<br />
incrementate dell’8,1%.<br />
P.Q.M.<br />
4
la <strong>Sezione</strong>, ai sensi dell’art. 1, comma 168, della legge 23 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 266 (legge<br />
finanziaria <strong>2006</strong>), <strong>di</strong>chiara la non coerenza delle previsioni <strong>di</strong> spesa, iscritte nel bilancio <strong>di</strong><br />
previsione <strong>2006</strong> del Comune <strong>di</strong> Ventimiglia, con le norme relative al patto <strong>di</strong> stabilità interno <strong>di</strong><br />
cui all’art. 1, commi da 140 e 143, della stessa legge finanziaria <strong>2006</strong>;<br />
<strong>di</strong>spone che copia della presente pronuncia venga inviata al Sindaco e al Presidente del<br />
Consiglio comunale, ai fini dell’adozione delle necessarie misure correttive, da comunicare a<br />
questa <strong>Sezione</strong> <strong>regionale</strong> <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> ai sensi dell’art. 3, comma 6, della legge 14 gennaio<br />
1994, n. 20 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.<br />
Così deciso, in Genova, nella camera <strong>di</strong> consiglio del 27 ottobre <strong>2006</strong>.<br />
L’estensore Il Presidente<br />
(Antonio Scu<strong>di</strong>eri) (Salvatore Greco)<br />
Depositata in Segreteria il <strong>13</strong> <strong>novembre</strong> <strong>2006</strong>)<br />
(Di Marsico)<br />
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