Il G abbiano - Teatro Vascello

E Matteo Belli,g i u l l a re di ta l e n to, a t to re - c a n to re di magiche alch imie
e spettacoli dal Giappone come il vibra n te e inquieto To kyo
N o tes del giovane auto re - re g i s ta Oriza Hira ta .E mentre Giancarl o
dopo lo stre p i toso successo new yo rkese del suo indimenticambile
Gabbiano to rn ava negli Sta te s, su inv i to dell'Acto rs Studio per un
l a b o ra to rio con atto ri americani sul poeta Carlos Wi l l i a m s,
M a nuela smetteva i panni del Gatto con gli stivali (deliziosa, e l eg
a n te, b ravissima) e pre p a rava il suo debutto nella regia con Il
gioco dell'amore e del caso di Mari va u x .
Tre anni densi con passaggi “ d a n z a t i ”come Enzo Cosimi e Ju l i e
Ann A n z i l o t t i ,canti yiddish e happening te a t ra l i ,s p e t tacoli dedicati
ai poeti Giorgio Caproni e Attilio Bertolucci e molto altro ancora .
Pe rc o rrendo strade signifi c a t i ve e necessarie con qualche atte nzione
in più al politico e al sociale e un ra p p o rto sempre più stre tto
con la città e con un pubblico che si può costru i re e mante n e re
solo nella continuità di un'offe rta culturale concre ta ,mai effi m e ra .
Il Vascello è la sfida coraggiosa di un art i s ta che negli anni '70
ri s c ri veva i codici della grammatica te a t rale e ne ri vo l u z i o n ava il
l i n g u a g g i o, di un'attrice sensibile e appasionata che a questo
spazio ha dato molto, con la sua presenza generosa e fo rte.
Titti Danese
E nu ova m e n te parliamo delle tre stagioni che si sono compiute,
dal 2000 al 2001 al 2002 che si sta ch i u d e n d o,ri vediamo la nostra
a t t i v i ta' e troviamo confe rma nelle scelte e nelle nov i ta' che si
sono pre s e n ta te al nostro inte resse di dire t to ri art i s t i c i .
Abbiamo pro s e g u i to ve rso una ri c e rca che non si re s t ringesse ai
n o s t ri gusti specifi c i ,siamo stati la casa del te a t ro aperta a tutte le
s u g g e s t i o n i ,s p e c i a l m e n te al lavo ro dei giova n i ,ma conte s tando le
m o d a l i ta' giova n i l i s t i che che perdono il conta t to con la memori a
e il lavo ro di tanti artisti che pur avendo passata quella sta g i o n e
d ' o ro sono rimasti fe d e l i ,o anche contra d d i t to ri a m e n te infedeli al
l o ro lavo ro di art i s t i .
Abbiamo specialmente dato spazio e sviluppo alla dra m m a t u rgia
italiana non solo con le iniziative di te a t ro civile che si sono ri vel
a te necessarie in questo momento sto ri c o, ma anche allla scri t t u ra
scenica che si è sempre trova ta a combatte re in prima linea per
c a m b i a re l'uso e la conoscenza del nu ovo te a t ro.
Il Te a t ro Vascello non vuole inve c ch i a re, non vuole essere o
d i ve n ta re mitico.
Vuole ri n g i ova n i re ad ogni sta g i o n e, e s s e re atte n to al nu ovo, a
quegli spettacoli che la tendenza dimentica o non riesce a comp
re n d e re nel suo stile attuale.
Noi abbiamo sempre coltiva to la definizione di eccl e t t i s m o, ch e
oggi sembra affe rm a rs i ,a te s t i m o n i a re i nu ovi te rri to ri e la plura l i ta '
dei te rri to ri a disposizione della ri c e rc a .
Siamo fa u to ri di nu ovi segni e inte razioni linguistich e.
La danza, il te a t ro, la mu s i c a , il video si sono alte rnati in un crescendo
di esplora z i o n i ,una te rra sconosciuta da ara re dove fa r
c re s c e re nu ove piante e nu ovi fru t t i ,fo rse ancora sconosciuti.
O rmai possiamo dire che la parola inte rd i s c i p l i n a re si è inseri ta
nel conte s to del te a t ro con pre p o tenza a segnalare che sta av venendo
una silenziosa e lenta ri voluzione del ra p p o rto tra spetta to re
e scena con ri fe rimenti al mondo della poesia, della lette ra t u ra ,
della arte visiva ,d e l l ' e l e t t ro n i c a , del mov i m e n to virtuale e della
e s p l o razione del corpo in te rmini più dive rs i .
Un corpo che si tra s fo rm a ,si auto i n d a g a ,si disto rce in altre
fo rm e, si espone con pro fo n d i ta' anche dolorose o org i a s t i che alla
c o n o s c e n z a .
C o n t i nu e remo il nostro lavo ro in questo te a t ro che può a buon
d i ri t to essere defi n i to la casa del nu ovo te a t ro dove anche il lavo ro
di inte g razione sociale con la parte più debole della nostra
società assumerà un cara t te re di continuità e di ri c e rca di nu ove
fo rme di comu n i c a z i o n e, non solo art i s t i ch e.
Giancarlo Nanni
Manuela Kustermann
D i re t to ri A rt i s t i c i
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