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Rapporti - Ispra

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I dati emersi dalle attività del Tavolo tecnico e dai sotto-gruppi tematici (A-Valori zone umide, B-<br />

Monitoraggio e C-Gestione – vedi Allegato I), sono sintetizzati nel presente Rapporto tecnico che ha<br />

l‘obiettivo di fornire una base conoscitiva su cui elaborare indicazioni per la tutela di questi ambienti in linea<br />

con la Strategia Nazionale sulla Biodiversità e sulle indicazioni a livello europeo e internazionale.<br />

I risultati del progetto ―Inventario zone umide‖ riportati in questo documento, sono visualizzabili nelle<br />

pagine del sito http://sgi2.isprambiente.it/zoneumide/# da dove è possibile accedere ai dati contenuti nelle<br />

schede del PMWI e alla banca dati GIS (con lo strumento ―Geoviewer‖), che contiene i dati raccolti in questi<br />

tre anni di attività (2009-2011).<br />

I dati contenuti nell‘inventario sono stati forniti in parte da 13 Regioni secondo il sistema del PMWI<br />

(Sardegna, Sicilia, Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche, Toscana, Emilia Romagna,<br />

Piemonte e Friuli Venezia Giulia); per le restanti Regioni e Province autonome che non hanno fornito<br />

direttamente i dati, questi sono stati tratti dall‘inventario realizzato dall‘Università di Ferrara (Prof. Piccoli)<br />

nel 2003 per conto del MATTM 1 .<br />

I dati dell‘Inventario saranno pubblicati anche sul sito on-line di MedWet (il Web Information System<br />

http://www.wetlandwis.net/), al fine di contribuire al progetto finalizzato alla conoscenza della<br />

distribuzione, dello stato e delle pressioni in atto delle zone umide del Mediterraneo, per la definizione di una<br />

strategia per la tutela di questi ambienti.<br />

I criteri su cui è stato sviluppato il documento sono stati definiti in base:<br />

alle decisioni delle Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione di Ramsar (riassunti in gran<br />

parte nel documento ―Criteri per identificazione zone umide imp int_list2009_e‖ scaricabile dal sito<br />

http://sgi2.isprambiente.it/zoneumide/#),<br />

alle decisioni delle COP della Convenzione sulla Diversità Biologica (Decisione IV/4, Decisione<br />

V/2, Decisione VI/2, Decisione VII/4, Decisione VIII/20, Decisione IX/19)<br />

(http://sgi2.isprambiente.it/zoneumide/#)<br />

agli indirizzi dell‘Unione Europea (EU Biodiversity Strategy to 2020 – COMM(2011)244 final,<br />

Direttive UE, documenti di indirizzo, ecc.)<br />

ai documenti di riferimento nazionali sulla tutela della biodiversità (normativa di riferimento per<br />

l‘attuazione delle direttive UE e delle Convenzioni internazionali; Piani d‘azione per la tutela della<br />

biodiversità; Strategia Nazionale sulla Biodiversità; Carta di Siracusa del 2009).<br />

I principali riferimenti per l‘impostazione del Rapporto Tecnico sono stati:<br />

� i documenti emersi dall‘incontro organizzato dalle DG Environment e DG Water presso la<br />

Commissione Europea il 17-18 giugno 2010 (scaricabili dal CIRCA - Communication Information<br />

Resource Centre Administrator http://circa.europa.eu/), sull‘integrazione fra gli strumenti di tutela<br />

previsti dalle Convenzioni internazionali (Ramsar, 1971; Convenzione sulla Diversità Biologica –<br />

CBD, 1992), Barcellona (1995) e le Direttive UE Uccelli (79/409/CEE, recentemente sostituita in<br />

2009/147/CE ), Habitat (92/43/CEE ), le Direttive Quadro sulle Acque (2000/60/CE) e Direttiva<br />

Quadro sulla Strategia per l‘ambiente marino (2008/56/CE)<br />

� La Strategia Nazionale sulla Biodiversità per le aree ―Habitat, specie e Paesaggio‖, ―Aree protette‖,<br />

―Acque interne‖ e ―Ambiente marino‖.<br />

Gli argomenti trattati nel presente Rapporto tecnico sono articolati nel modo seguente:<br />

� Il Quadro di riferimento (Cap. 2) contiene gli obiettivi e i principi di base e i riferimenti della<br />

normativa su cui è fondato il progetto finalizzato alla realizzazione dell‘inventario e alla definizione<br />

di indicazioni per la tutela delle zone umide<br />

� Descrizione del Pan Mediterranean Wetland Inventory promosso da MedWet a livello<br />

mediterraneo e del contributo nazionale e analizzati nel presente Rapporto tecnico (Cap. 3)<br />

� I valori delle zone umide, considerati dal punto di vista della Biodiversità, dei servizi ecosistemici e<br />

socio-economici (Cap. 4)<br />

1 Convenzione fra Ministero dell‘Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Servizio Conservazione Natura<br />

(Div. IV) e Dip. Delle Risorse Naturali e Culturali dell‘Università di Ferrara (Prof. Piccoli), 2003 – ―Ricognizione a<br />

livello nazionale del sistema delle zone umide: linee guida per la tipizzazione, la valutazione di qualità ambientale e la<br />

gestione di piani di monitoraggio.‖.<br />

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