LIMBI STRĂINE Programe pentru examenul de bacalaureat ... - AEE

Aprobată la Comisia Naţională de Examene Proces-verbal nr. 8 din 21 decembrie 2011
Validată prin Ordinul Ministrului Educaţiei nr. 998 din 23 decembrie 2011
Programa pentru examenul de bacalaureat, 2012 LIMBI STRĂINE
I. Prova di comprensione di testi scritti.
a) Leggi attentamente il testo che segue.
LIMBA ITALIANĂ
Acqua: risparmio e consumo
Nel 2007 la sensibilità dei grandi del mondo per l’acqua è arrivata ai livelli mai
raggiunti prima. Il dibattito internazionale si concentra su due punti: come risparmiare
l’acqua e come evitare che il suo consumo contribuisca ad aumentare l’inquinamento.
L’Italia è coinvolta direttamente in entrambi questi aspetti. In Italia il consumo
dell’acqua in bottiglia è enorme. Secondo l’organizzazione non governativa “Green Cross”
l’Italia è il terzo paese al mondo per consumo di acqua in bottiglia dopo Canada e Stati
Uniti.
Il consumo di acqua in bottiglia è oggi sotto accusa. L’acqua naturale viene venduta
in bottiglie di plastica monouso e produrre, distribuire e smaltire queste bottiglie è molto
inquinante. Ogni anno nel mondo 81 milioni di litri di petrolio e 600 miliardi di litri di
acqua vengono utilizzati per produrre le bottiglie di plastica che contengono l’acqua che
beviamo. A questo bisogna aggiungere l’inquinamento generato dal trasporto delle
bottiglie ai clienti e quello prodotto dallo smaltimento delle bottiglie di plastica. Spesso
infatti la plastica viene bruciata negli inceneratori producendo sostanze inquinanti che
rimangono nell’aria.
Per questi motivi in tutto il mondo, da New York a Roma, i sindaci invitano la
popolazione a non bere l’acqua in bottiglia. Lo slogan utilizzato spesso è: “Bevete l’acqua
del rubinetto, la bottiglia inquina”. Alcuni anni fa anche in Italia era stato ampiamente
pubblicizzato l’uso di acqua del rubinetto tramite una campagna pubblicitaria.
Il giornalista italiano Giuseppe Altamonte, specializzato in qualità dell’acqua e
autore del libro “Acqua spa”, spiega che l’acqua che esce dal rubinetto di molte città
italiane è in realtà migliore di quella che si compra al supermercato ed è molto più
economica. Secondo lui la migliore è quella che si beve a “Roma, Milano, Torino e
Napoli”. La peggiore è quella delle regioni Toscana e Puglia “perché contiene troppo
cloro”.
L’altro aspetto dell’acqua discusso in Italia è quello della distribuzione. La gestione
dell’acqua che arriva ai rubinetti delle case è il grande tema di confronto di questi mesi.
Secondo l’organizzazione che fa capo alla banca mondiale, in Italia per usi domestici c’è
una disponibilità media di circa 378 litri al giorno per persona. Ma nella realtà se ne
utilizzano effettivamente circa 200 litri al giorno per via delle perdite subite durante il
percorso che va dall’acquedotto al rubinetto. Questo significa che per ogni litro di acqua
che arriva ai rubinetti degli italiani, quasi un litro viene sprecato.
Il sistema idrico italiano dunque ha bisogno di manutenzione. Ma quanta?
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