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BIMESTRALE D’INFORMAZIONE INTERNA. SEDE DI ROMA DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE<br />
ANNO 22. NUOVA SERIE – N.41-43 2011<br />
L’Ateneo in udienza<br />
dal Santo Padre<br />
S P E D . I N A B B . P O S T . 4 5 % A R T . 2 C O M M A 2 0 / B L . 6 6 2 / 9 6 F I L I A L E D I R O M A
Editoriale<br />
Marco Elefanti<br />
Direttore Amministrativo<br />
In primo luogo vorrei rivolgere, attraverso<br />
le pagine di «Comunicare», un cordiale sa-<br />
luto a tutti i collaboratori <strong>del</strong> Policlinico “A.<br />
Gemelli” e <strong>del</strong>la Sede di Roma, accompa-<br />
gnandolo con la consapevolezza di essere<br />
entrato a far parte stabilmente e affettiva-<br />
mente <strong>del</strong>la grande comunità universitaria<br />
di Roma e di quel sistema di relazioni forti<br />
e solide che da sempre la contraddistin-<br />
guono. Tale consapevolezza è oltremodo ne-<br />
cessaria nell’attuale fase di vita <strong>del</strong>la Sede<br />
di Roma e di tutta l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>: il forte ripensamento da par-<br />
te <strong>del</strong>la Regione Lazio <strong>del</strong>le modalità di eser-<br />
cizio <strong>del</strong> proprio intervento nella gestione <strong>del</strong>-<br />
l’assistenza sanitaria impone all’intera Se-<br />
de, e al Policlinico in particolare, di dover<br />
studiare scelte che, per rilevanza e asperità,<br />
hanno pochissimi precedenti nella storia.<br />
Anche per queste ragioni è ancora più im-<br />
portante che si rafforzi la coesione e il si-<br />
stema di valori che fin dalla fondazione<br />
hanno contraddistinto lo sviluppo, in alcu-<br />
ne fasi pressoché esponenziale, <strong>del</strong>le atti-<br />
vità <strong>del</strong>la Sede romana. Quello che ci at-<br />
tende, se non ci saranno sostanziali modi-<br />
fiche <strong>del</strong>l’attuale quadro economico e isti-<br />
tuzionale, è infatti un periodo nel quale la<br />
definizione <strong>del</strong>le strategie per i prossimi<br />
anni dovrà inevitabilmente considerare un<br />
ridimensionamento e contenimento degli<br />
spazi di incremento dei volumi e <strong>del</strong> mix<br />
<strong>del</strong>le prestazioni offerte.<br />
Quanto vi rappresento non deve costituire<br />
esclusivamente elemento di preoccupa-<br />
zione e timore, piuttosto deve sollecitare<br />
ciascuno, nelle proprie responsabilità, a una<br />
convinta apertura al confronto e alla sfida<br />
che il nuovo quadro istituzionale ci prefigura.<br />
Nel frattempo, a pochi mesi dall’avvio <strong>del</strong>-<br />
la mia attività di Direttore Amministrativo<br />
<strong>del</strong>l’Ateneo, ho avuto modo di toccare con<br />
mano il valore e il marcato profilo di attac-<br />
camento alla nostra istituzione dei colla-<br />
boratori <strong>del</strong>la Sede di Roma. E sono ora an-<br />
cor più convinto che grazie al vostro con-<br />
tributo, e alla volontà di rilancio che gli or-<br />
gani direttivi sapranno mettere in campo,<br />
potremo creare le condizioni per un nuovo<br />
e ulteriore periodo di sviluppo. Dalle scelte<br />
che dovremo e sapremo fare nei prossimi<br />
mesi dipende infatti un adeguato consoli-<br />
damento dei percorsi accademici di Medi-<br />
cina e di Management sanitario, nonché il<br />
miglioramento <strong>del</strong>la qualità e <strong>del</strong> profilo di<br />
cura, peraltro da sempre riconosciutoci dai<br />
nostri utenti e da gran parte degli stake-<br />
holder, offerto dal nostro Policlinico.<br />
Con i migliori auspici di poter realizzare<br />
condizioni di collaborazione positiva, colgo<br />
l’occasione per formulare un sincero salu-<br />
to a voi e alle vostre famiglie.<br />
1
2<br />
Comunicare – Anno XXII. Nuova serie<br />
Numero 41-43 2011<br />
Periodico di informazione interna <strong>del</strong>la sede di<br />
Roma <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />
Bimestrale.<br />
DIRETTORE: Lorenzo Ornaghi<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Gemelli<br />
REDAZIONE:<br />
Francesca Fusco<br />
La rivista “Comunicare” è conforme<br />
alla norma ISO 9001:2008 per la<br />
progettazione, elaborazione e diffusione<br />
SEGRETERIA E UFFICIO DI REDAZIONE:<br />
Largo Francesco Vito, 1<br />
00168 Roma<br />
Tel. 0630155825-0630155129<br />
e-mail comunicare@rm.unicatt.it<br />
www.rm.unicatt.it/Comunicare<br />
PROGETTO GRAFICO: Oliviero Ciriaci<br />
IMPAGINAZIONE: Simona Ferri<br />
STAMPA: I.G.E.R. srl<br />
Via Carlo Tommaso Odescalchi, 67 a<br />
00147 Roma<br />
HANNO COLLABORATO IN REDAZIONE:<br />
Carla Alecci, Matteo Bellati,<br />
Patrizia Del Principe, Antonella Muschio,<br />
Emiliana Stefanori<br />
HANNO COLLABORATO AI TESTI:<br />
Patrizia Guerra, Danilo Pagliari, Luciana Teofili<br />
FOTO: Servizio Fotografico U.C.S.C. - Roma,<br />
Servizio Fotografico “L’osservatore romano”<br />
Chiuso in redazione il 30 giugno 2011<br />
Autorizz. <strong>del</strong> Trib. di Roma n.390 <strong>del</strong> 15/6/1990<br />
COMITATO DI COORDINAMENTO:<br />
Andrea Cambieri, Cesare Catananti,<br />
Nicola Cerbino, Giancarlo Furnari,<br />
mons. Sergio Lanza<br />
In copertina: Il saluto <strong>del</strong> Magnifico Rettore<br />
durante l’udienza particolare <strong>del</strong> Santo Padre,<br />
il 21 maggio 201.<br />
Editoriale ..........................................................................................................1<br />
Accolti dal Papa per i 90 anni <strong>del</strong>l’Ateneo ...............................................3<br />
La festa patronale un’occasione per premiare l’impegno<br />
e la condivisione di valori ..........................................................................14<br />
Successo per la Summer School <strong>del</strong>la Società Europea Clinica<br />
<strong>del</strong>le Malattie Infettive ..............................................................................20<br />
La Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale UNICATT ........................................23<br />
Curare e avere cura dei malati, questa la mission<br />
<strong>del</strong> reparto di Brachiterapia......................................................................27<br />
I degenti incontrano gli autori nella hall <strong>del</strong> Policlinico ...................30<br />
In prima linea nel far fronte alle emergenze .......................................32<br />
Informazioni .................................................................................................34<br />
Dal corpo docente .......................................................................................35<br />
Dal centro pastorale ...................................................................................38<br />
Formazione....................................................................................................40<br />
Scienza e cultura..........................................................................................40<br />
Notiziario .......................................................................................................44<br />
“Educare alla vita buona <strong>del</strong> Vangelo” ..................................................56
Accolti dal Papa per<br />
i 90 anni <strong>del</strong>l’Ateneo<br />
Il 21 maggio scorso l’intera comunità <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />
si è riunita in pellegrinaggio a Roma in occasione <strong>del</strong>l’udienza particolare <strong>del</strong> Santo<br />
Padre Benedetto XVI dedicata alla ricorrenza <strong>del</strong> novantesimo anno dalla fondazione<br />
<strong>del</strong>l’Ateneo. La giornata è iniziata con la Santa Messa celebrata da Sua Em.za<br />
il Card. Dionigi Tettamanzi, Presidente <strong>del</strong>l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori,<br />
nella Basilica di San Pietro; è seguita l’udienza <strong>del</strong> Pontefice presso l’aula Paolo VI<br />
Una giornata memorabile di festa per l’intero<br />
Ateneo, quella di sabato 21 maggio 2011<br />
che ha visto riunite insieme tutte le componenti<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />
<strong>Cuore</strong> in visita presso la Santa Sede per partecipare<br />
all’udienza particolare <strong>del</strong> Santo Padre<br />
Benedetto XVI dedicata alla ricorrenza <strong>del</strong><br />
novantesimo anno dalla fondazione.<br />
Già a partire dalle ore 8.30 una folla di pellegrini<br />
provenienti dalle cinque sedi <strong>del</strong>l’Ateneo<br />
dislocate sul territorio nazionale (Milano,<br />
Brescia, Piacenza-Cremona, Roma,<br />
Campobasso) è giunta in piazza San Pietro<br />
per disporsi presso i varchi indicati per l’ingresso<br />
in Basilica.<br />
La numerosa <strong>del</strong>egazione composta da dirigenti,<br />
docenti, personale e studenti <strong>del</strong>l’intera<br />
<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>, tutti accompagnati<br />
anche dai propri familiari, è stata guidata<br />
dal Magnifico Rettore, prof. Lorenzo<br />
Ornaghi, che nell’invito rivolto alla comunità<br />
<strong>del</strong>l’Ateneo ha sottolineato l’importanza<br />
di condividere questa particolare occasione<br />
di aggregazione.<br />
Alle 9.30 ha avuto inizio la Santa Messa<br />
presso la Basilica di San Pietro presieduta dall’Arcivescovo<br />
di Milano, il Card. Dionigi Tettamanzi<br />
e concelebrata, all'altare <strong>del</strong>la Confessione,<br />
dal Segretario Generale <strong>del</strong>la C.E.I.,<br />
mons. Mariano Crociata, dal Vescovo di Piacenza-Bobbio,<br />
mons. Gianni Ambrosio e dall’Assistente<br />
ecclesiastico generale <strong>del</strong>l’Ateneo,<br />
mons. Sergio Lanza.<br />
L’OMELIA DEL CARD.<br />
DIONIGI TETTAMANZI<br />
L’Arcivescovo di Milano nel corso <strong>del</strong>l’omelia<br />
ha proposto un’ampia riflessione sul percorso<br />
<strong>del</strong>la Parola e sulla vera conoscenza di<br />
Gesù. “Viviamo oggi, ha spiegato, con particolare<br />
intensità la contemplazione <strong>del</strong> mistero<br />
<strong>del</strong> Cristo risorto. La ricorrenza <strong>del</strong> 90°<br />
anniversario di fondazione <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> ci raccoglie per una giornata straordinaria,<br />
nell’attesissimo incontro con il Santo<br />
Padre. La parola di Dio che ci è stata annunciata<br />
in molti modi nel corso degli anni<br />
e la lunga tradizione di una sapienza ri-<br />
Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi<br />
saluta il Santo Padre nell’aula Paolo VI.<br />
S P E C I A L E P E L L E G R I N A G G I O<br />
3
4<br />
La celebrazione <strong>del</strong>la Santa Messa nella<br />
Basilica di San Pietro.<br />
Il ringraziamento <strong>del</strong><br />
Magnifico Rettore<br />
Ringrazio sentitamente tutti coloro che,<br />
sabato 21 maggio u.s., hanno preso parte<br />
al pellegrinaggio a Roma, in occasione<br />
<strong>del</strong> 90° anniversario dalla nascita<br />
<strong>del</strong>la nostra <strong>Università</strong>. È stata una<br />
giornata che, per l’intensità <strong>del</strong>l’incontro<br />
col Santo Padre Benedetto XVI e per<br />
l’ampia adesione di tutte le cinque Sedi,<br />
resterà non solo nella memoria di<br />
ognuno di noi, ma anche negli annali<br />
<strong>del</strong>la vita <strong>del</strong> nostro Ateneo. Di questa<br />
testimonianza <strong>del</strong>l’unità <strong>del</strong>la nostra<br />
famiglia universitaria, oltre che <strong>del</strong> sentimento<br />
di appartenenza e dei motivi di<br />
speranza offerti, in particolare, dagli<br />
studenti, sono davvero riconoscente ai<br />
partecipanti, ai famigliari che li hanno<br />
accompagnati, a chi – con un generoso<br />
supplemento <strong>del</strong> proprio impegno lavorativo<br />
– ha reso possibile il felice esito<br />
<strong>del</strong> pellegrinaggio.<br />
cercata e amata nella storia <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> ci introducono in una vera meditazione<br />
sulle modalità con cui la Parola entra<br />
nella storia e nel cuore degli uomini, e<br />
sulla verità con cui vogliamo avvicinarci sempre<br />
di più alla persona di Gesù e alla sua intimità<br />
con il Padre.<br />
Il percorso <strong>del</strong>la Parola e la vera conoscenza<br />
di Gesù riconducono immediatamente<br />
alla sto ria <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>: “che cosa si è fatto<br />
in tut ti questi lunghi anni se non ricercare<br />
e con templare, amare e annunciare<br />
quella sapienza che deriva dall’unica sorgente<br />
<strong>del</strong>la parola di Dio che feconda la storia?<br />
E di che cosa hanno vissuto quanti, uomini<br />
e donne straordinari, ci hanno preceduto<br />
in questa <strong>Università</strong> se non di una profonda<br />
comunione di preghiera e di amore<br />
con la persona viva di Gesù nel suo singolare<br />
rapporto con il Padre?”<br />
Il Card. Tettamanzi a tale proposito ha ricordato<br />
che “nella storia <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
possiamo certamente riconoscere esempi<br />
di santità: uomini e donne che hanno saputo<br />
unire fermezza e umiltà, attività e preghiera,<br />
mistica e politica e che ogni giorno<br />
hanno coltivato con amore un intenso e segreto<br />
colloquio con Gesù. Questa dimensione<br />
personale, interiore e profonda, costituisce<br />
la motivazione autentica e decisiva <strong>del</strong>la<br />
nostra celebrazione. Essa proietta la luce<br />
<strong>del</strong>la fede sull’impegno quotidiano <strong>del</strong>la ricerca<br />
scientifica e <strong>del</strong>la relazione umana”.<br />
L’Arcivescovo di Milano ha poi spiegato come<br />
il pellegrinaggio alla cattedra di Pietro voglia<br />
riaffermare la qualità umanistica <strong>del</strong>la cultura<br />
e <strong>del</strong>la vita universitaria. “Con al centro la<br />
persona umana e con un deciso orientamento<br />
a non confinare il sapere in esiti semplicemente<br />
pragmatici senza prospettive di<br />
valore, vogliamo sottolineare ancora il nesso<br />
inscindibile tra verità e libertà. È la sfida più<br />
ardua che deve affrontare chi vuole incarnare<br />
il Vangelo nella società e nella cultura: far<br />
comprendere cioè che le esigenze <strong>del</strong>la verità<br />
non mortificano la nostra libertà, ma al contrario<br />
la rendono autentica e feconda”.<br />
“In questo luogo, ha aggiunto, così evocativo<br />
<strong>del</strong>la nostra appartenenza alla Chiesa<br />
cattolica, in comunione con il successore di<br />
Pietro, raf forziamo la comunione <strong>del</strong>la fede<br />
ed esprimiamo con intensità l’amore per la<br />
vita, la stima per l’intelligenza e l’instancabile<br />
volontà di prenderci cura <strong>del</strong>la storia<br />
degli uomini e <strong>del</strong> loro destino e mentre la<br />
memoria è colma di riconoscenza, il cuore<br />
si riempie di grandi desideri per noi e per il<br />
futuro <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>. È una ricchezza<br />
non solo per le comunità cristiane,<br />
ma per tutto il nostro Paese”.<br />
L’UDIENZA IN SALA NERVI<br />
Al termine <strong>del</strong>la celebrazione eucaristica i<br />
6000 pellegrini <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> si<br />
sono diretti verso l’aula Paolo VI per l’in-
contro tanto atteso da tutti con il Santo Padre.<br />
In molti rievocavano i ricordi e le testimonianze<br />
dei precedenti pellegrinaggi <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> presso la Santa Sede,<br />
ma l’emozione palpabile negli occhi di tutti,<br />
rendeva questo nuovo ed unico momento<br />
ricco di aspettative. L’ingresso nell’aula Paolo<br />
VI, conosciuta anche come sala Nervi è<br />
proseguito ordinato e scorrevole e alle 11.45<br />
tutta la comunità <strong>del</strong>l’Ateneo riunita era<br />
seduta ad aspettare l’ingresso di Papa Bendetto<br />
XVI, accolto da calorosi e applausi e<br />
da canti <strong>del</strong> coro.<br />
Nell’indirizzo di saluto rivolto a Sua Santità,<br />
il Card. Dionigi Tettamanzi ha sintetizzato<br />
i novant’anni <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>. Un cammino, ha spiegato, compiuto<br />
“in stretta unione con la Sede Apostolica”.<br />
Un legame che non è mai venuto<br />
meno neppure “davanti alle trasformazioni<br />
radicali <strong>del</strong> nostro tempo”, perché “la <strong>Cattolica</strong><br />
è rimasta fe<strong>del</strong>e agli ideali originari e<br />
ha continuato a formare l’uomo <strong>del</strong> futuro”<br />
e dove si prepara il cittadino di domani “la<br />
Chiesa non può essere assente”: questo è<br />
lo spirito di servizio che continua ad animare<br />
l’attività <strong>del</strong>l’Ateneo, sotto lo “sguardo<br />
attento <strong>del</strong>l’Istituto Toniolo che segue<br />
con soddisfazione il cammino <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>”.<br />
Anche il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo<br />
Ornaghi nel suo saluto ha ricordato i<br />
legami <strong>del</strong>l’Ateneo con i Pontefici ed ha spiegato<br />
come tra le responsabilità che l’Uni-<br />
Da sinistra presso l’altare <strong>del</strong>la Confessione,<br />
mons. Sergio Lanza, mons. Gianni Ambrosio,<br />
Sua Em.za il Card. Dionigi Tettamanzi<br />
e mons. Mariano Crociata mentre celebrano<br />
la funzione.<br />
Nelle due foto in basso, alcuni momenti<br />
prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>le celebrazione <strong>del</strong>la<br />
Santa Messa.<br />
5
6<br />
Il gruppo dei concelebranti.<br />
Sotto, la corale <strong>del</strong>la sede di Roma diretta<br />
da don Angelo Auletta.<br />
versità si è assunta ci sia innanzitutto quella<br />
di coniugare fede e ragione nel campo<br />
<strong>del</strong>la ricerca scientifica.<br />
Nel discorso pronunciato il Santo Padre ha<br />
affermato che “la cultura umanistica sembra<br />
colpita da un progressivo logoramento”<br />
e si riscontra così la tendenza a ridurre l’orizzonte<br />
umano al livello di ciò che è misurabile,<br />
a eliminare dal sapere sistematico e<br />
critico la fondamentale questione <strong>del</strong> senso.<br />
A tale proposito, “nella misura in cui le<br />
scienze empiriche monopolizzano i territori<br />
<strong>del</strong>la ragione, non sembra esserci più spa-<br />
I pellegrinaggi dal Papa nella storia<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
1925 Pellegrinaggio da Papa Pio XI in occasione <strong>del</strong>l’Anno Santo<br />
1929 Pellegrinaggio nell’anno <strong>del</strong> Giubileo proclamato da Pio XI a pochi mesi dai Patti<br />
Lateranensi<br />
1933 Pellegrinaggio da Papa Pio XI nell’anno <strong>del</strong> Giubileo straordinario per ricordare<br />
i 1900 anni dalla Resurrezione di Cristo<br />
1950 Pellegrinaggio da Papa Pio XII nell’Anno Santo<br />
1964 Visita a Papa Paolo VI, da pochi mesi nominato Pontefice<br />
1975 Pellegrinaggio da Papa Paolo VI in occasione <strong>del</strong>l’Anno Santo<br />
1992 Pellegrinaggio da Papa Giovanni Paolo II in occasione dei 70 anni dalla fondazione<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> (7 dicembre 1921)<br />
2000 Pellegrinaggio da Papa Giovanni Paolo II per il Grande Giubileo<br />
2011 Pellegrinaggio da Papa Benedetto XVI in occasione dei 90 anni dalla fondazione<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
zio per le ragioni <strong>del</strong> credere, per cui la dimensione<br />
religiosa viene relegata nella sfera<br />
<strong>del</strong>l’opinabile e <strong>del</strong> privato. In questo contesto,<br />
le motivazioni e le caratteristiche stesse<br />
<strong>del</strong>la istituzione universitaria vengono<br />
poste radicalmente in questione”.<br />
“La prospettiva cristiana, ha spiegato il Santo<br />
Padre, non si contrappone al sapere scientifico<br />
e alle conquiste <strong>del</strong>l’ingegno umano,<br />
ma, al contrario, considera la fede quale orizzonte<br />
di senso, via alla verità piena, guida di<br />
autentico sviluppo. Senza orientamento alla<br />
verità, senza un atteggiamento di ricerca<br />
umile e ardita, ogni cultura si sfalda, decade<br />
nel relativismo e si perde nell’effimero”.<br />
“L’orizzonte che anima il lavoro universitario<br />
può e deve essere la passione autentica<br />
per l’uomo”.<br />
Rivolgendosi ai professori Benedetto XVI ha<br />
ricordato loro: “A voi, cari docenti, è affidato<br />
un ruolo decisivo: mostrare come la fede<br />
cristiana sia fermento di cultura e luce<br />
per l’intelligenza, stimolo a svilupparne tutte<br />
le potenzialità positive, per il bene autentico<br />
<strong>del</strong>l’uomo”.<br />
“<strong>Cuore</strong> pulsante e alimento costante <strong>del</strong>la<br />
vita universitaria è la Cappella, ha sottolineato<br />
il Pontefice al termine <strong>del</strong> suo discorso,<br />
a cui è unito il Centro Pastorale ove<br />
gli Assistenti Spirituali <strong>del</strong>le diverse sedi sono<br />
chiamati a svolgere la loro preziosa missione<br />
sacerdotale che è imprescindibile per<br />
l’identità <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>”.
Beatissimo Padre,<br />
è con sentimenti di gioia intensa e di profonda gratitudine che<br />
noi tutti, a diverso titolo e in qualche modo corpo e anima <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, siamo qui convenuti per<br />
“videre Petrum” ed essere confermati nella fede.<br />
Giunto al novantesimo anno dalla sua fondazione, il nostro Ateneo<br />
vive questa giornata straordinaria nella riconoscenza per il<br />
dono ereditato, nella preghiera per il continuo rinnovamento<br />
<strong>del</strong>la sua missione educativa, nell’entusiasmo per la Sua presenza,<br />
Padre Santo, e per la Sua parola.<br />
Vogliamo testimoniare quanto sia per noi un bene prezioso l’originario<br />
e peculiare rapporto che lega la nostra <strong>Università</strong> alla<br />
Sede Apostolica e confermare la nostra piena adesione al Magistero<br />
petrino: sperimentiamo con gioia e conforto l’attenzione<br />
e la premura con cui Vostra Santità segue personalmente la<br />
vita <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>.<br />
Il cammino compiuto insieme in questi novant’anni, pur se segnato<br />
da difficoltà e lacune, ha scritto una pagina luminosa nella<br />
storia <strong>del</strong>la Chiesa e <strong>del</strong>la società italiana. Il lavoro di ricerca,<br />
di insegnamento e di studio, che quotidianamente si svolge in<br />
Il saluto <strong>del</strong> Card. Dionigi Tettamanzi<br />
<strong>Cattolica</strong>, ha saputo formare nel tempo personalità sagge e forti,<br />
che hanno assicurato un contributo saliente alla vita <strong>del</strong> Paese<br />
e <strong>del</strong>le Comunità cristiane.<br />
Tradizione e innovazione hanno felicemente intrecciato competenza<br />
e dedizione da parte di riconosciuti Maestri, formando<br />
così generazioni di donne e di uomini, testimoni autentici <strong>del</strong>la<br />
luce e <strong>del</strong> vigore evangelici nei diversi campi <strong>del</strong>la cultura,<br />
<strong>del</strong>l’economia e <strong>del</strong>la politica.<br />
Di fronte alle trasformazioni radicali <strong>del</strong> nostro tempo, che hanno<br />
investito anche l’istituzione universitaria nata ex corde Ecclesiae,<br />
la <strong>Cattolica</strong> è rimasta fe<strong>del</strong>e agli ideali originari, lontana<br />
dai ripiegamenti di un diffuso pragmatismo funzionale, e ha<br />
riaffermato con la forza dei fatti la propria nativa passione per<br />
la persona umana, come orizzonte culturale e stile relazionale,<br />
guidando gli studenti a penetrare nel cuore <strong>del</strong>la realtà.<br />
Dove si prepara il futuro <strong>del</strong>l’uomo, la Chiesa non può essere assente.<br />
Ma quale tipo di uomo l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> vuole contribuire<br />
a formare? La domanda rende oggi attento il nostro<br />
orecchio al cammino che Vostra Santità vorrà indicarci. Questo<br />
interrogativo – sempre cruciale – si pone con particolare forza<br />
7
8<br />
nella ricorrenza <strong>del</strong> novantesimo. Tocca a tutti e a ciascuno rispondervi<br />
con una duplice fe<strong>del</strong>tà: al Vangelo e al Magistero<br />
<strong>del</strong>la Chiesa, da un lato, e dall’altro all’uomo contemporaneo<br />
con le domande, i desideri, le certezze che da sempre porta con<br />
sè e con le istanze proprie <strong>del</strong>la modernità che ogni giorno segnano<br />
l’avventura <strong>del</strong>la vita.<br />
È con autentico spirito di servizio che veniamo a Lei, Padre Santo:<br />
chiediamo alla Sua preghiera e attendiamo dalla Sua parola l’aiuto<br />
a mantenere l’<strong>Università</strong> fe<strong>del</strong>e al proprio compito: scrutare umili<br />
e fiduciosi il mistero <strong>del</strong>l’uomo e mostrare – nella ricerca, nella<br />
docenza e nella testimonianza all’interno e fuori <strong>del</strong>l’Ateneo – Cristo<br />
Signore come pienezza e compimento <strong>del</strong>l’uomo stesso.<br />
L’Istituto Toniolo, che ne è promotore, sostenitore e garante e che<br />
ho l’onore di presiedere, guarda con soddisfazione al cammino<br />
che l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> ha fin qui percorso. E<br />
insieme, cogliendo la sfida che il nostro tempo pone sul piano<br />
sociale, culturale e spirituale, ne sostiene la missione educativa,<br />
il cammino formativo degli studenti e dei docenti e la relazione<br />
viva con la Chiesa, in particolare con le Diocesi italiane.<br />
La fe<strong>del</strong>tà dinamica all’intuizione originaria ha guidato negli ultimi<br />
anni l’Istituto Toniolo a intraprendere un coraggioso cammino<br />
di rinnovamento: il testo <strong>del</strong>la mission “Promuovere l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong>, servire la società e la Chiesa” – che ho avuto<br />
la gioia di consegnarLe personalmente –, ne presenta le linee<br />
programmatiche sulle quali abbiamo già iniziato speditamente<br />
a camminare.<br />
Nostro desiderio e impegno è di mostrare come l’identità cristiana<br />
sia garanzia di vera libertà e di feconda creatività nella<br />
coltivazione <strong>del</strong> sapere e nell’educazione <strong>del</strong>la persona, indissolubilmente;<br />
allo stesso tempo, vogliamo far emergere dal ricco<br />
patrimonio <strong>del</strong>la fede e <strong>del</strong>la ragione cristianamente ispirata<br />
un contributo rilevante ed efficace alla costruzione <strong>del</strong>la città<br />
<strong>del</strong>l’uomo.<br />
Grazie di cuore, beatissimo Padre!<br />
Dionigi card. Tettamanzi<br />
Arcivescovo di Milano<br />
Presidente <strong>del</strong>l’Istituto Toniolo
Il saluto <strong>del</strong> Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi<br />
Beatissimo Padre!<br />
La gioia di essere stati accolti, nell’occasione <strong>del</strong> 90° <strong>del</strong>la fondazione<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, dal profondo<br />
<strong>del</strong>l’animo di ciascuno dei presenti è salita rendendosi manifesta<br />
negli occhi, nella voce e nell’applauso corale, non appena la<br />
Santità Vostra ha fatto il Suo ingresso in questa splendida Aula<br />
Paolo VI. È la gioia, semplice e beneficamente contagiosa, di coloro<br />
che alla presenza <strong>del</strong> Papa sentono risuonare più forte l’esortazione<br />
che il nostro Fondatore, padre Agostino Gemelli, volle<br />
rivolgere nel suo testamento spirituale a «tutti quelli che lavoreranno<br />
per l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> e nella <strong>Università</strong>»: l’esortazione<br />
a non dimenticare mai che il Papa sempre sarà «il prediletto<br />
<strong>del</strong> sacro <strong>Cuore</strong> di Gesù e noi, servendo Lui, serviamo Gesù<br />
Cristo e lo facciamo regnare». Padre Santo, grazie di aver voluto<br />
donarci questi momenti di felicità.<br />
A ringraziarLa filialmente è l’intero Ateneo dei cattolici italiani, sin<br />
dalla nascita così denominato perché a lungo desiderato, tenacemente<br />
voluto e infine realizzato dal popolo dei fe<strong>del</strong>i italiani,<br />
con preghiere, donazioni, offerte tanto più eloquenti quanto più<br />
provenienti da gente realmente generosa nella sua dignitosa umiltà.<br />
E questa, che con sentimenti di gioia e gratitudine è qui al cospetto<br />
<strong>del</strong>la Santità Vostra, è l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> di oggi, quale<br />
essa è nella sua realtà di ogni giorno e in tutte le sue componenti,<br />
attive nelle cinque sedi di Milano, Piacenza-Cremona, Brescia,<br />
Roma con il Policlinico “A. Gemelli”, di cui il Suo predecessore Giovanni<br />
XXIII volle benedire le fondamenta, Campobasso con la Fondazione<br />
di cura e ricerca intitolata al Beato Giovanni Paolo II, che<br />
di questa struttura assistenziale pose la prima pietra.<br />
Orgoglioso dei suoi nove decenni di vita, l’Ateneo dei cattolici<br />
italiani è consapevole di quante e quali siano le responsabilità<br />
antiche e recenti che comporta l’essere oggi una “università cattolica”.<br />
Fra le prime di queste responsabilità, vi è certamente<br />
quella di rinsaldare – nel campo <strong>del</strong>la ricerca scientifica, soprattutto<br />
– l’amicizia tra fede e ragione, così che l’antropologia<br />
cristiana non appaia mai subordinata o di rango inferiore nei confronti<br />
<strong>del</strong>la conoscenza scientifica, bensì ne orienti gli avanza-<br />
9
10<br />
menti e ne illumini i risultati. Il mondo di oggi ha sete <strong>del</strong> sacro,<br />
ha bisogno <strong>del</strong>l’antropologia cristiana. Ancora di più ne avrà necessità<br />
il mondo <strong>del</strong>l’incombente domani.<br />
Proprio per questo, è desiderio diffuso e profondo nella nostra<br />
<strong>Università</strong> che un Centro di Ateneo per la vita, impegnando le migliori<br />
risorse intellettuali di ricerca sullo studio <strong>del</strong>la vita in tutte<br />
le fasi fondamentali, dal suo sbocciare alla naturale conclusione<br />
terrena, possa tra breve affiancare gli attuali quattro Centri di Ateneo,<br />
a cui si devono l’avanzamento e la diffusione <strong>del</strong>la conoscenza<br />
scientifica in campi cruciali per la presenza culturale e l’azione<br />
pubblica dei cattolici: Centro per la Dottrina sociale, Centro<br />
sulla Famiglia, Centro di Bioetica, Centro per la Solidarietà internazionale.<br />
Mi permetta anche di ricordare, Padre Santo, il posto<br />
<strong>del</strong> tutto speciale ricoperto dalle attività di sostegno alle <strong>Università</strong><br />
Cattoliche che intendono nascere nei Paesi più poveri.<br />
Dopo aver accompagnato i primi passi <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
“Sedes Sapientiae” di Lima, confidiamo di poter contribuire ora<br />
a far crescere l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> di Kalulushi in Zambia.<br />
Nell’allungare lo sguardo sui dieci anni che ci separano dal compimento<br />
<strong>del</strong> primo secolo di vita, vorremmo deporre – qui, oggi,<br />
innanzi alla Santità Vostra – almeno un intendimento <strong>del</strong>l’intera<br />
<strong>Università</strong>. È un intendimento che direttamente riguarda i giovani<br />
studenti, ossia il bene più prezioso e caro in una famiglia<br />
universitaria. Affinché gli studenti di oggi si preparino a diventare<br />
efficaci protagonisti, da cristiani, <strong>del</strong>la vita economica, sociale<br />
e, in particolare, politica, <strong>del</strong>l’Italia e <strong>del</strong>l’Europa, ci impegniamo<br />
a educare sempre più i nostri giovani a ciò che padre Agostino<br />
Gemelli sintetizzava con queste parole: «agire soprannaturalmente<br />
nel cuore <strong>del</strong>la realtà».<br />
Padre Santo, quando, a pochissimi mesi dall’inizio <strong>del</strong> Pontificato,<br />
il 25 novembre 2005, la Santità Vostra ci concesse l’onore di essere<br />
presente nella nostra sede romana alla solenne apertura <strong>del</strong>l’anno<br />
accademico, nel Discorso inaugurale così ci domandò:<br />
«Migliaia e migliaia di giovani passano dalle aule <strong>del</strong>la “<strong>Cattolica</strong>”.<br />
Come ne escono? Quale cultura hanno incontrato, assimilato,<br />
elaborato? Ecco la grande sfida (…)». A questa grande sfida,<br />
Padre Santo, intendiamo corrispondere ogni giorno e nel modo<br />
migliore. I nostri giovani, lasciando le aule universitarie, potranno<br />
allora avvertire in sé il desiderio, inestinguibile, di entrare<br />
«nel cuore <strong>del</strong>la realtà». E, arricchiti dalla visione cattolica<br />
<strong>del</strong> mondo e dal metodo con cui penetrare nel cuore <strong>del</strong>la realtà,<br />
davvero sapranno – nella loro professione, nella vita civile,<br />
nella politica – operare cristianamente sulla realtà stessa. Così<br />
che ognuno di loro, grazie agli anni trascorsi nella nostra <strong>Università</strong>,<br />
possa felicemente dire, con Paolo, di «conoscere l’amore<br />
di Cristo che supera ogni conoscenza» (Ef 3, 18).
Signori Cardinali,<br />
Magnifico Rettore, illustri Docenti,<br />
distinti rappresentanti <strong>del</strong> personale,<br />
cari studenti!<br />
Sono molto lieto di avere questo incontro con voi che formate la<br />
grande famiglia <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, sorta novant’anni<br />
fa su iniziativa <strong>del</strong>l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori,<br />
ente fondatore e garante <strong>del</strong>l’Ateneo, per la felice intuizione<br />
di Padre Agostino Gemelli. Ringrazio il Cardinale Tettamanzi<br />
e il Prof. Ornaghi, per le calorose parole che mi hanno rivolto a<br />
nome di tutti.<br />
Il nostro tempo è tempo di grandi e rapide trasformazioni, che si<br />
riflettono anche sulla vita universitaria: la cultura umanistica sembra<br />
colpita da un progressivo logoramento, mentre l’accento viene<br />
posto sulle discipline dette ‘produttive’, di ambito tecnologico<br />
ed economico; si riscontra la tendenza a ridurre l’orizzonte umano<br />
al livello di ciò che è misurabile, a eliminare dal sapere sistematico<br />
e critico la fondamentale questione <strong>del</strong> senso. La cultura<br />
contemporanea, poi, tende a confinare la religione fuori dagli spazi<br />
<strong>del</strong>la razionalità: nella misura in cui le scienze empiriche monopolizzano<br />
i territori <strong>del</strong>la ragione, non sembra esserci più spazio<br />
per le ragioni <strong>del</strong> credere, per cui la dimensione religiosa viene<br />
relegata nella sfera <strong>del</strong>l’opinabile e <strong>del</strong> privato. In questo contesto,<br />
le motivazioni e le caratteristiche stesse <strong>del</strong>la istituzione universitaria<br />
vengono poste radicalmente in questione.<br />
Il Messaggio di Papa Benedetto XVI<br />
A novant’anni dalla sua fondazione, l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />
<strong>Cuore</strong> si trova a vivere in questo tornante storico, in cui è importante<br />
consolidare e incrementare le ragioni per le quali è nata,<br />
recando quella connotazione ecclesiale che è evidenziata dall’aggettivo<br />
“cattolica”; la Chiesa, infatti, “esperta in umanità”, è promotrice<br />
di umanesimo autentico. Emerge, in questa prospettiva,<br />
la vocazione originaria <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>, nata dalla ricerca <strong>del</strong>la verità,<br />
di tutta la verità, di tutta la verità <strong>del</strong> nostro essere. E con la<br />
sua obbedienza alla verità e alle esigenze <strong>del</strong>la sua conoscenza essa<br />
diventa scuola di humanitas nella quale si coltiva un sapere vitale,<br />
si forgiano alte personalità e si trasmettono conoscenze e<br />
competenze di valore. La prospettiva cristiana, come quadro <strong>del</strong> lavoro<br />
intellettuale <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>, non si contrappone al sapere<br />
scientifico e alle conquiste <strong>del</strong>l’ingegno umano, ma, al contrario,<br />
la fede allarga l’orizzonte <strong>del</strong> nostro pensiero, è via alla verità piena,<br />
guida di autentico sviluppo. Senza orientamento alla verità,<br />
senza un atteggiamento di ricerca umile e ardita, ogni cultura si<br />
sfalda, decade nel relativismo e si perde nell’effimero. Sottratta invece<br />
alla morsa di un riduzionismo che la mortifica e la circoscrive<br />
può aprirsi ad un’interpretazione veramente illuminata <strong>del</strong> reale,<br />
svolgendo così un autentico servizio alla vita.<br />
Cari amici, fede e cultura sono grandezze indissolubilmente connesse,<br />
manifestazione di quel desiderium naturale videndi Deum<br />
che è presente in ogni uomo. Quando questo connubio si infrange,<br />
l’umanità tende a ripiegarsi e a rinchiudersi nelle sue<br />
11
12<br />
stesse capacità creative. È necessario, allora, che in <strong>Università</strong><br />
abiti un’autentica passione per la questione <strong>del</strong>l’assoluto, la verità<br />
stessa, e quindi anche per il sapere teologico, che nel vostro<br />
Ateneo è parte integrante <strong>del</strong> dispositivo curricolare. Unendo in<br />
sé l’audacia <strong>del</strong>la ricerca e la pazienza <strong>del</strong>la maturazione, l’orizzonte<br />
teologico può e deve valorizzare tutte le risorse <strong>del</strong>la ragione.<br />
La questione <strong>del</strong>la Verità e <strong>del</strong>l’Assoluto - la questione di<br />
Dio - non è un’investigazione astratta, avulsa dalla realtà <strong>del</strong><br />
quotidiano, ma è la domanda cruciale, da cui dipende radicalmente<br />
la scoperta <strong>del</strong> senso <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>la vita. Nel Vangelo<br />
si fonda una concezione <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>l’uomo che non cessa<br />
di sprigionare valenze culturali, umanistiche ed etiche. Il sapere<br />
<strong>del</strong>la fede quindi illumina la ricerca <strong>del</strong>l’uomo, la interpreta<br />
umanizzandola, la integra in progetti di bene, strappandola<br />
alla tentazione <strong>del</strong> pensiero calcolatore, che strumentalizza il sapere<br />
e fa <strong>del</strong>le scoperte scientifiche mezzi di potere e di asservimento<br />
<strong>del</strong>l’uomo.<br />
L’orizzonte che anima il lavoro universitario può e deve essere<br />
la passione autentica per l’uomo. Solo nel servizio all’uomo la<br />
scienza si svolge come vera coltivazione e custodia <strong>del</strong>l’universo<br />
(cfr Gn 2,15). E servire l’uomo è fare la verità nella carità, è<br />
amare la vita, rispettarla sempre, a cominciare dalle situazioni<br />
in cui essa è più fragile e indifesa. È questo un nostro compito,<br />
specialmente nei tempi di crisi: la storia <strong>del</strong>la cultura mostra<br />
come la dignità <strong>del</strong>l’uomo sia stata riconosciuta veramente nella<br />
sua integralità alla luce <strong>del</strong>la fede cristiana. L’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
è chiamata ad essere luogo in cui prende forma di eccel-<br />
lenza quell’apertura al sapere, quella passione per la verità, quell’interesse<br />
per la storia <strong>del</strong>l’uomo che caratterizzano l’autentica<br />
spiritualità cristiana. Porsi infatti, in atteggiamento di chiusura<br />
o di distacco di fronte alla prospettiva <strong>del</strong>la fede significa dimenticare<br />
che essa è stata lungo la storia, e lo è tuttora, fermento<br />
di cultura e luce per l’intelligenza, stimolo a svilupparne<br />
tutte le potenzialità positive per il bene autentico <strong>del</strong>l’uomo. Come<br />
afferma il Concilio Vaticano II, la fede è capace di donare luce<br />
all’esistenza. Dice il Concilio che la fede: “Tutto rischiara di<br />
una luce nuova, e svela le intenzioni di Dio sulla vocazione integrale<br />
<strong>del</strong>l’uomo, e perciò guida l’intelligenza verso soluzioni pienamente<br />
umane” (Gaudium et spes, 11).<br />
L’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> è luogo in cui ciò deve avvenire con singolare<br />
efficacia, sotto il profilo sia scientifico, sia didattico. Questo peculiare<br />
servizio alla Verità è dono di grazia ed espressione qualificante<br />
di carità evangelica. L’attestazione <strong>del</strong>la fede e la testimonianza<br />
<strong>del</strong>la carità sono inscindibili (cfr 1Gv 3,23). Il nucleo profondo<br />
<strong>del</strong>la verità di Dio, infatti, è l’amore con cui Egli si è chinato sull’uomo<br />
e, in Cristo, gli ha offerto doni infiniti di grazia. In Gesù noi<br />
scopriamo che Dio è amore e che solo nell’amore possiamo conoscerLo:<br />
“Chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio perché Dio<br />
è amore” (1Gv 4,7.8) dice san Giovanni. E sant’Agostino afferma:<br />
“Non intratur in veritatem nisi per caritatem” (Contra Faustum,<br />
32). Il vertice <strong>del</strong>la conoscenza di Dio si raggiunge nell’amore; quell’amore<br />
che sa andare alla radice, che non si accontenta di occasionali<br />
espressioni filantropiche, ma illumina il senso <strong>del</strong>la vita con<br />
la Verità di Cristo, che trasforma il cuore <strong>del</strong>l’uomo e lo strappa agli
egoismi che generano miseria e morte. L’uomo ha bisogno di amore,<br />
l’uomo ha bisogno di verità, per non disperdere il fragile tesoro<br />
<strong>del</strong>la libertà ed essere esposto alla violenza <strong>del</strong>le passioni e a<br />
condizionamenti aperti ed occulti (cfr Giovanni Paolo II, Enc. Centesimus<br />
annus, 46). La fede cristiana non fa <strong>del</strong>la carità un sentimento<br />
vago e pietoso, ma una forza capace di illuminare i sentieri<br />
<strong>del</strong>la vita in ogni sua espressione. Senza questa visione, senza<br />
questa dimensione teologale originaria e profonda, la carità si accontenta<br />
<strong>del</strong>l’aiuto occasionale e rinuncia al compito profetico, che<br />
le è proprio, di trasformare la vita <strong>del</strong>la persona e le strutture stesse<br />
<strong>del</strong>la società. È questo un impegno specifico che la missione in<br />
<strong>Università</strong> vi chiama a realizzare come protagonisti appassionati,<br />
convinti che la forza <strong>del</strong> Vangelo è capace di rinnovare le relazioni<br />
umane e penetrare nel cuore <strong>del</strong>la realtà.<br />
Cari giovani universitari <strong>del</strong>la “<strong>Cattolica</strong>”, voi siete la dimostrazione<br />
vivente di quel carattere <strong>del</strong>la fede che cambia la vita e salva il<br />
mondo, con i problemi e le speranze, con gli interrogativi e le certezze,<br />
con le aspirazioni e gli impegni che il desiderio di una vita<br />
migliore genera e la preghiera alimenta. Cari rappresentanti <strong>del</strong> personale<br />
tecnico-amministrativo siate fieri dei compiti che vi sono<br />
assegnati nel contesto <strong>del</strong>la grande famiglia universitaria a supporto<br />
<strong>del</strong>la multiforme attività formativa e professionale. E a voi,<br />
cari Docenti, è affidato un ruolo decisivo: mostrare come la fede<br />
cristiana sia fermento di cultura e luce per l’intelligenza, stimolo<br />
a svilupparne tutte le potenzialità positive, per il bene autentico<br />
<strong>del</strong>l’uomo. Ciò che la ragione scorge, la fede illumina e manifesta.<br />
La contemplazione <strong>del</strong>l’opera di Dio dischiude al sapere l’esigenza<br />
<strong>del</strong>l’investigazione razionale, sistematica e critica; la ricerca di Dio<br />
rafforza l’amore per le lettere e per le scienze profane: «Fides ratione<br />
adiuvatur et ratio fide perficitur», afferma Ugo di San Vittore<br />
(De sacramentis, I, III, 30: PL 176, 232). In questa prospettiva, cuore<br />
pulsante e alimento costante <strong>del</strong>la vita universitaria è la Cappella,<br />
a cui è unito il Centro Pastorale ove gli Assistenti Spirituali<br />
<strong>del</strong>le diverse sedi sono chiamati a svolgere la loro preziosa missione<br />
sacerdotale che è imprescindibile per l’identità <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>.<br />
Come insegna il Beato Giovanni Paolo II, la Cappella “è luogo<br />
<strong>del</strong>lo spirito, dove sostano in preghiera e trovano alimento,<br />
orientamento e sostegno i credenti in Cristo, che vivono con modalità<br />
diverse la vita intensa <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>; è palestra di virtù cristiane,<br />
dove cresce e si sviluppa la vita battesimale, e si esprime<br />
con ardore apostolico; è casa accogliente ed aperta, per tutti coloro<br />
che, ascoltando il Maestro interiore, si fanno cercatori di verità<br />
e servono l’uomo nella dedizione diuturna a un sapere non pago<br />
di orizzonti angusti e pragmatici. Nel contesto <strong>del</strong>la modernità<br />
declinante, essa diventa con spiccato accento centro vivo e propulsivo<br />
di animazione cristiana <strong>del</strong>la cultura: nel dialogo rispettoso<br />
e franco, nella proposta chiara e motivata (cfr 1Pt 3,15), nella<br />
testimonianza che interroga e convince” (Discorso ai Cappellani europei,<br />
1 maggio 1998). Così Papa Giovanni Paolo II nel 1998.<br />
Cari amici, auspico che l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, in sintonia<br />
di intenti con l’Istituto Toniolo, prosegua con rinnovata fiducia<br />
il suo cammino, mostrando efficacemente che la luce <strong>del</strong> Vangelo<br />
è sorgente di vera cultura capace di sprigionare energie di un<br />
umanesimo nuovo, integrale, trascendente.<br />
Vi affido a Maria Sedes Sapientiae e con affetto vi imparto di cuore<br />
la mia Benedizione Apostolica.<br />
13
S A C R O C U O R E<br />
14<br />
La festa patronale<br />
un’occasione per<br />
premiare l’impegno<br />
e la condivisione di valori<br />
La ricorrenza <strong>del</strong>la Solennità<br />
<strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> di Gesù,<br />
quest’anno venerdì 1 luglio,<br />
è stata celebrata nella sede<br />
di Roma il 17 giugno scorso.<br />
Per l’occasione sono stati<br />
offerti gli omaggi a Sua Ecc.<br />
Mons. Georg Gänswein,<br />
Segretario particolare <strong>del</strong><br />
Santo Padre e all’On. Prof.<br />
Giulio Tremonti, Ministro<br />
<strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le<br />
Finanze e consegnate le<br />
targhe di benemerenza al<br />
personale non docente che<br />
ha compiuto 20 anni di<br />
servizio. Sono state premiate<br />
anche le squadre vincitrici<br />
<strong>del</strong>le Collegiadi 2011 e<br />
ringraziati dalla sede di<br />
Roma, Mons. Decio Cipolloni<br />
e Padre Giovanni Rossi<br />
I festeggiamenti in occasione <strong>del</strong> patrono<br />
<strong>del</strong>l’Ateneo, che hanno come consuetudine<br />
nella sede di Roma quella di premiare<br />
con le targhe di benemerenza il personale<br />
non docente che compie 20 anni di servizio<br />
e di offrire un omaggio alle personalità<br />
“amiche” <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>,<br />
quest’anno sono stati anticipati rispetto alla<br />
ricorrenza <strong>del</strong>la Solennità <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />
per la coincidenza in tale data <strong>del</strong>la festività<br />
capitolina di San Pietro e Paolo.<br />
La cerimonia ha avuto inizio nella Chiesa<br />
Centrale con la Santa Messa, presieduta da<br />
mons. Sergio Lanza, Assistente ecclesiastico<br />
generale e concelebrata dagli Assistenti<br />
pastorali <strong>del</strong>la sede di Roma e dai Frati<br />
cappellani <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”.<br />
L’Assistente ecclesiastico generale ha esortato<br />
a riscoprire ogni giorno la forza rigeneratrice<br />
<strong>del</strong> cuore di Gesù, sorgente d’amore<br />
che consente il rinnovamento <strong>del</strong>lo<br />
spirito. Mons. Lanza ha poi ricordato come<br />
“la festa <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> è occasione non<br />
retorica di riflessione costruttiva su ciò<br />
che caratterizza in profondità il volto e l’anima<br />
<strong>del</strong>la nostra <strong>Università</strong>. A cominciare<br />
dal suo tenace voler essere, nonostante<br />
la crescita numerica esponenziale, comunità<br />
di persone, dove la relazione prevale<br />
sull’interesse individuale”. “La condizione<br />
umana, ha aggiunto, sempre fragile<br />
sotto questo profilo, appare ulteriormente<br />
indebolita dalla diffusa deriva <strong>del</strong>l’individualismo,<br />
che domina l’orizzonte<br />
socioculturale contemporaneo” e il cuore<br />
di Gesù restituisce all’uomo la speranza e<br />
la forza di vincere proprio questa condizione<br />
di fragilità.<br />
Le premiazioni <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la sede e<br />
la consegna degli omaggi a Sua Ecc. Mons.<br />
Georg Gänswein, Segretario particolare<br />
<strong>del</strong> Santo Padre e all’On. Prof. Giulio Tremonti,<br />
Ministro <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze<br />
sono seguite in Auditorium dove<br />
docenti, dipendenti accompagnati dalle<br />
loro famiglie e gli studenti <strong>del</strong>la Facoltà si<br />
sono riuniti per partecipare numerosi<br />
all’evento presieduto dal Magnifico Rettore,<br />
prof. Lorenzo Ornaghi, dal Direttore<br />
Amministrativo, prof. Marco Elefanti, dal<br />
Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia,<br />
prof. Rocco Bellantone, dal Direttore<br />
di Sede, dott. Giancarlo Furnari e dal<br />
Direttore <strong>del</strong> Policlinico “Agostino Gemelli”,<br />
prof. Cesare Catananti. La cerimonia di<br />
consegna <strong>del</strong>le targhe di benemerenza,<br />
presentata dal giornalista televisivo Francesco<br />
Giorgino e animata con intermezzi<br />
musicali dal cantante Valerio Scanu, è stata<br />
anticipata dalla consegna degli omaggi<br />
a mons. Georg Gänswein, Segretario<br />
particolare <strong>del</strong> Santo Padre e all’on. Giulio<br />
Tremonti, Ministro <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze.<br />
Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo<br />
Ornaghi, ha poi preso la parola per motivare<br />
alle due personalità le rispettive<br />
attribuzioni di ringraziamento e consegnargli<br />
gli omaggi.
MOTIVAZIONE<br />
DELL’OMAGGIO A MONS.<br />
GEORG GÄNSWEIN<br />
Nato nel cuore <strong>del</strong>la Foresta Nera, a Riedernam<br />
Wald, mons. Georg Gänswein viene ordinato<br />
sacerdote <strong>del</strong>la Diocesi di Friburgo in<br />
Brisgovia il 31 maggio 1984. Si laurea in Teologia<br />
presso l’<strong>Università</strong> di Friburgo e consegue<br />
nel 1993 il dottorato all’Istituto di Diritto<br />
Canonico di Monaco di Baviera. Trasferitosi<br />
a Roma nel 1995, come Ufficiale <strong>del</strong>la Congregazione<br />
per il Culto Divino e la Disciplina<br />
dei Sacramenti, l’anno successivo viene chiamato<br />
alla Congregazione per la Dottrina <strong>del</strong>la<br />
Fede dall’allora Prefetto, Cardinal Joseph<br />
Ratzinger. Docente alla Pontificia <strong>Università</strong><br />
<strong>del</strong>la Santa Croce, dal 2003 è Segretario personale<br />
<strong>del</strong> Cardinal Ratzinger, di cui diventa<br />
il Segretario particolare dalla Sua elezione a<br />
Pontefice, il 19 aprile 2005.<br />
Intenso è l’affetto che mons. Gänswein nutre<br />
per il Policlinico “Agostino Gemelli”, per<br />
la sede romana <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, per tutto il nostro Ateneo. Coltivata<br />
con la discrezione, il senso <strong>del</strong>la giustizia<br />
e la leale franchezza, che in ogni circostanza<br />
contraddistinguono l’azione di mons.<br />
Gänswein, l’amicizia incomincia con una prima<br />
visita al Policlinico a fianco <strong>del</strong> Santo Padre,<br />
nell’agosto <strong>del</strong> 2005; prosegue in occasione<br />
<strong>del</strong>la solenne inaugurazione <strong>del</strong>l’anno<br />
accademico 2005-2006 da parte di Sua Santità<br />
Benedetto XVI e <strong>del</strong>le due visite <strong>del</strong> San-<br />
to Padre a degenti e ai bambini assistiti dal<br />
nostro Policlinico; ha una sua recentissima,<br />
assai suggestiva e commovente espressione,<br />
il 21 maggio scorso, nel Pellegrinaggio ad sedem<br />
Petri, con cui l’Ateneo dei cattolici italiani<br />
ha celebrato il 90° dalla fondazione.<br />
Nel rendere oggi omaggio a monsignor<br />
Gänswein, l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />
<strong>Cuore</strong> intende manifestare in modo speciale<br />
i propri sentimenti di stima sincera e<br />
di gratitudine profonda nei riguardi di chi,<br />
come Segretario particolare <strong>del</strong> Santo Padre,<br />
ogni giorno mette fe<strong>del</strong>mente ed efficacemente<br />
in pratica il medesimo precetto<br />
In Auditorium il giornalista Francesco Giorgino<br />
presenta la manifestazione.<br />
La consegna <strong>del</strong>l’omaggio a Sua Ecc. Mons.<br />
Georg Gänswein, Segretario particolare <strong>del</strong><br />
Santo Padre.<br />
15
16<br />
Il prof. Lorenzo Ornaghi, Magnifico Rettore,<br />
legge la motivazione <strong>del</strong>l’omaggio offerto<br />
all’On. Giulio Tremonti, Ministro <strong>del</strong>l’Economia<br />
e <strong>del</strong>le Finanze.<br />
La facciata <strong>del</strong>la Chiesa Centrale illuminata<br />
per la giornata di festa.<br />
che anche il nostro Fondatore indirizzò a<br />
tutti coloro che avrebbero lavorato per l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong>: il Papa sarà sempre «il<br />
prediletto <strong>del</strong> sacro <strong>Cuore</strong> di Gesù e noi, servendo<br />
Lui, serviamo Gesù Cristo e lo facciamo<br />
regnare». Con il gesto di riconoscenza<br />
e affetto, che ora porgiamo a monsignor<br />
Gänswein nella Festività <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> desidera così confermare<br />
la propria filiale devozione al Santo Padre,<br />
che – sono ancora parole <strong>del</strong> nostro<br />
Fondatore, scritte nel suo testamento spirituale<br />
– è il solo che può disporre «<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
e <strong>del</strong> suo indirizzo».<br />
Dopo essere stato insignito <strong>del</strong> premio Capri<br />
San Michele 2010 per il volume Benedetto<br />
XVI Urbi et Orbi. Con il Papa a Roma<br />
e per le vie <strong>del</strong> mondo, mons. Gänswein –<br />
in uno dei suoi interventi pubblici, non frequenti,<br />
sempre efficaci, appassionati e appassionanti<br />
– ha così indicato un caposaldo<br />
<strong>del</strong> pontificato di Benedetto XVI: «Una<br />
fede che non si misura con la ragione diviene<br />
essa stessa irragionevole e priva di senso. E<br />
al contrario, una concezione <strong>del</strong>la ragione<br />
che riconosce unicamente ciò che è misurabile<br />
non basta per comprendere l’intera<br />
realtà».<br />
«La fede aiuta a vivere, la fede regala gioia,<br />
la fede è un grande dono: questa – ha proseguito<br />
mons. Gänswein – è la convinzione<br />
più profonda di Papa Benedetto». Orgogliosi<br />
di questa medesima convinzione, l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong>, che celebra il suo 90° anno di<br />
vita, la Facoltà di Medicina e Chirurgia, che<br />
il 5 novembre prossimo festeggerà il 50° di<br />
avvio dei corsi, e il Policlinico “Agostino Gemelli”,<br />
che è anch’esso prossimo al mezzo<br />
secolo di servizio alla Città di Roma e all’intero<br />
Paese, esprimono tutta la loro vicinanza<br />
a mons. Gänswein.<br />
Tenendo nella mente e nel cuore ciò che egli<br />
ebbe a dire nel suo paese natale in occasione<br />
<strong>del</strong> 25° di ordinazione sacerdotale, insieme<br />
con il presente riconoscimento l’Ateneo<br />
dei cattolici italiani consegna a don<br />
Giorgio l’impegno a ricambiare la sua stima<br />
e il suo affetto, stando sempre accanto<br />
a chi, proprio perché prete, è in ogni ora <strong>del</strong>la<br />
giornata «di guardia a un faro».<br />
(Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi<br />
– Il Direttore Amministrativo, Prof. Marco<br />
Elefanti)<br />
MOTIVAZIONE<br />
DELL’OMAGGIO<br />
ALL’ON. PROF.<br />
GIULIO TREMONTI<br />
Nato nella Valtellina, a Sondrio, Giulio Tremonti<br />
è diventato un protagonista di assoluto<br />
rilievo <strong>del</strong>la vita politica nazionale e internazionale,<br />
dopo aver svolto un’intensa<br />
attività accademica e professionale.<br />
Professore universitario dal 1974, è ordinario<br />
di Diritto tributario all’<strong>Università</strong> degli Studi<br />
di Pavia, presso la Facoltà di Giurisprudenza.<br />
Socio <strong>del</strong>l’Istituto Lombardo di Scienze<br />
e Lettere per la classe di Scienze morali,<br />
ha scritto libri che conoscono durevole eco<br />
non solo tra gli specialisti, ma anche in un<br />
assai più vasto pubblico di lettori, ed è autore<br />
di numerosi articoli e saggi sulle riviste<br />
e sui giornali più importanti nel mondo. Ha<br />
fatto parte <strong>del</strong>la Commissione paritetica Italia-Vaticano,<br />
per il finanziamento degli enti<br />
ecclesiastici concordato nel 1985. Parlamentare<br />
dal 1994, è stato Ministro <strong>del</strong>le Finanze,<br />
poi Ministro <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze<br />
dal 2001 al 2004 e dal 2005 al 2006,<br />
vicepresidente <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri, ed<br />
è attualmente Ministro <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le<br />
Finanze. È presidente di Aspen Institute<br />
Italia, avamposto di osservazione e analisi <strong>del</strong>le<br />
grandi trasformazioni in atto nel nostro<br />
Paese e nel sistema globale, oltre che laboratorio<br />
in cui <strong>del</strong>ineare le concrete soluzioni<br />
possibili alle principali questioni che in-
combono sullo sviluppo socio-economico e<br />
sulla vita civile <strong>del</strong>l’Italia.<br />
Nel rendere omaggio all’On. Prof. Giulio Tremonti,<br />
l’Ateneo dei cattolici italiani intende<br />
esprimere la propria sentita e partecipante<br />
condivisione <strong>del</strong>la ricerca di quali siano le forme<br />
nuove, più efficaci e intelligenti, con cui<br />
dare attuazione concreta all’idea-cardine che<br />
uno dei maestri <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, l’economista e Rettore Francesco<br />
Vito, compendiava nella formula «l’economia<br />
al servizio <strong>del</strong>l’uomo». Quando l’economia è<br />
realmente al servizio <strong>del</strong>la persona, <strong>del</strong>la famiglia,<br />
<strong>del</strong>le realtà associative in cui si traduce<br />
e di cui si nutre il naturale desiderio di<br />
libertà e di verità di ogni uomo, anche per la<br />
politica è meno defatigante porsi – e come tale<br />
essere autenticamente sentita – al servizio<br />
dei cittadini, quale strumento essenziale per<br />
perseguire il bene comune <strong>del</strong>l’intera collettività.<br />
Che l’economia e la politica dei nostri<br />
sistemi democratici si pongano al sincero servizio<br />
<strong>del</strong>l’uomo, ce lo chiedono la realtà presente,<br />
con i suoi duri fatti, e il futuro incombente,<br />
con le sue ragioni di speranza. Solo con<br />
una speranza che vince la paura, riusciremo<br />
ad andare oltre la situazione di crisi che da<br />
tempo attanaglia l’intero Occidente.<br />
Sempre più intrecciate nel cuore stesso <strong>del</strong>l’odierna<br />
realtà, l’economia e la politica al<br />
servizio <strong>del</strong>l’uomo sono anche al cuore di quel<br />
nuovo mo<strong>del</strong>lo di sviluppo, alla cui costruzione<br />
Benedetto XVI ci ha sollecitato in ogni<br />
Enciclica. La costruzione di un tale nuovo mo-<br />
<strong>del</strong>lo – come ci ricordò l’On. Prof. Giulio Tremonti,<br />
nella sua Prolusione all’inaugurazione<br />
solenne, a Milano, <strong>del</strong>l’anno accademico<br />
2008-2009, quando, con sorpresa di molti, richiamò<br />
uno studio presentato nel 1985 dal<br />
Cardinal Joseph Ratzinger e poi pubblicato con<br />
il titolo Church and economy: Responsibility<br />
for the future of the world economy – dipende<br />
da ciascuno di noi, dalla nostra visione<br />
<strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>l’uomo, dalla nostra determinazione<br />
a guidare i cambiamenti, anziché<br />
assecondarli passivamente o subirli.<br />
Per la sua crescente attenzione ai valori cristiani<br />
che naturalmente fondano e intessono<br />
l’agire economico al pari <strong>del</strong>l’azione politica,<br />
per il suo sostegno alle forme più inno-<br />
Mons. Sergio Lanza, Assistente ecclesiastico<br />
generale, legge la motivazione di ringraziamento<br />
a mons. Decio Cipolloni. Al tavolo<br />
da sinistra il prof. Cesare Catananti,<br />
Direttore <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, il prof.<br />
Rocco Bellantone, Preside <strong>del</strong>la Facoltà di<br />
Medicina e Chirurgia, il prof. Lorenzo Ornaghi,<br />
Magnifico Rettore, il prof. Marco Elefanti,<br />
Direttore Amministrativo e il dott.<br />
Giancarlo Furnari, Direttore di Sede.<br />
La celebrazione eucaristica nella Chiesa<br />
Centrale.<br />
17
18<br />
Il prof. Rocco Bellantone premia la prima<br />
squadra classificata nel torneo <strong>del</strong>le Collegiadi.<br />
Mons. Sergio Lanza, Assistente ecclesiastico<br />
generale consegna l’omaggio a mons.<br />
Decio Cipolloni, Vicario generale <strong>del</strong>la Prelatura<br />
di Loreto.<br />
vative <strong>del</strong> mutualismo, <strong>del</strong>la cooperazione e<br />
<strong>del</strong>l’assistenza al malato, con cui le grandi<br />
opere volute e prodotte dal cattolicesimo italiano<br />
si apprestano a diventare elementi ancora<br />
più essenziali allo sviluppo <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong><br />
popolo italiano e all’indispensabile realizzazione<br />
di un welfare non statocentrico, per la<br />
tenacia e il coraggio che lo guidano nel far<br />
coniugare in ogni circostanza idee, cultura e<br />
politica, è oggi motivo di grande onore per<br />
tutta l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />
rendere omaggio all’On. Prof. Giulio Tremonti,<br />
esprimendogli i sentimenti <strong>del</strong>la propria amicizia<br />
e vicinanza.<br />
(Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi –<br />
Il Direttore Amministrativo, Prof. Marco Elefanti)<br />
LE PREMIAZIONI<br />
E I RINGRAZIAMENTI<br />
DELLA SEDE DI ROMA<br />
Ha fatto seguito la premiazione <strong>del</strong>le squadre<br />
vincitrici <strong>del</strong>le Collegiadi 2011, la manifestazione<br />
annuale che vede protagonisti<br />
gli studenti residenti nei Collegi universitari<br />
<strong>del</strong>la sede di Roma.<br />
Il prof. Rocco Bellantone, Preside <strong>del</strong>la Facoltà<br />
di Medicina e Chirurgia ha consegnato
Il prof. Marco Elefanti si congratula con<br />
Ciro Galardo.<br />
il primo premio alla squadra composta dagli<br />
studenti dei collegi: Nuovo Joanneum,<br />
Capitanio e Sacra Famiglia; il secondo premio,<br />
è stato consegnato dal dott. Giancarlo<br />
Furnari, Direttore di Sede alla squadra<br />
composta dagli studenti dei collegi: Elisabetta<br />
Renzi, Romitello, San Giuseppe Ma-<br />
rello e Ker Maria; il terzo premio è stato<br />
consegnato dal prof. Leonardo Antico, Direttore<br />
dei Collegi alla squadra composta dagli<br />
studenti <strong>del</strong> San Damiano e San Luca –<br />
Barelli.<br />
La cerimonia è stata anche l’occasione per<br />
esprimere il ringraziamento <strong>del</strong>la sede a<br />
mons. Decio Cipolloni, Assistente spirituale<br />
<strong>del</strong> personale docente e non docente <strong>del</strong>la<br />
sede di Roma dal 2000 al 2008, fino alla<br />
sua nomina a Vicario generale <strong>del</strong>la Prelatura<br />
di Loreto e a padre Giovanni Rossi,<br />
superiore dei Padri cappellani <strong>del</strong> Policlinico<br />
“A. Gemelli” fino alla sua elezione a<br />
Ministro provinciale <strong>del</strong>l’Ordine dei Frati<br />
Minori. La giornata di festa si è poi conclusa<br />
con un momento musicale offerto<br />
dalla Corale <strong>del</strong>la sede di Roma diretta da<br />
Don Angelo Auletta, seguito dall’incontro<br />
conviviale al quale hanno partecipato con<br />
gioia la Direzione, il personale e numerosi<br />
studenti.<br />
Il prof. Cesare Catananti consegna l’omag -<br />
gio a padre Giovanni Rossi, Ministro provinciale<br />
<strong>del</strong>l’Ordine dei Frati Minori.<br />
Il dott. Giovanni Hoz consegna la targa a<br />
Francesco Falasconi.<br />
Il dott. Andrea Cambieri con Stefania A<strong>del</strong>e<br />
Ada Maffei.<br />
Da sinistra il prof. Lorenzo Ornaghi si congratula<br />
con Stefano Nicolai; il dott. Giancarlo<br />
Furnari strige la mano a Ada Rubini;<br />
il dott. Fabrizio Celani consegna la targa a<br />
Roberta Palmieri.<br />
19
N O V I T À<br />
20<br />
Successo per la Summer School<br />
<strong>del</strong>la Società Europea Clinica<br />
<strong>del</strong>le Malattie Infettive<br />
L’appuntamento annuale che riunisce docenti e giovani medici in formazione<br />
per discutere ed approfondire, tematiche inerenti le malattie infettive<br />
e la microbiologia è stato organizzata per la prima volta in Italia,<br />
a Treviso, presso il Centro Studi Lorenzon <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
Il prof. Roberto Cauda, Direttore <strong>del</strong>la 10a<br />
Summer School <strong>del</strong>l’European Society<br />
of Clinical Microbiology and Infectious<br />
Diseases (ESCMID).<br />
La 10 a Summer School <strong>del</strong>l’European Society<br />
of Clinical Microbiology and Infectious<br />
Diseases (ESCMID) si è tenuta per la prima<br />
volta in Italia, a Treviso, presso il Centro Studi<br />
“Achille e Linda Lorenzon” <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, dal 2 al 9 luglio<br />
2011. Questa Summer School rappresenta un<br />
appuntamento annuale <strong>del</strong>la Società, molto<br />
atteso, perché riunisce, per una settimana,<br />
docenti e discenti, cioè giovani medici in<br />
formazione (l’età media è inferiore a 30 anni),<br />
che vogliono discutere ed approfondire,<br />
di Roberto Cauda *<br />
tematiche inerenti le malattie infettive e la<br />
microbiologia, in un clima di assoluta informalità.<br />
Quest’anno la scelta ove tenere la Summer<br />
School è toccata all’Italia e la conduzione<br />
<strong>del</strong>la stessa è stata affidata a me; si è deciso<br />
che il luogo più adeguato per il suo svolgimento<br />
fosse lo splendido Centro Studi Lorenzon<br />
di Treviso.<br />
Come è tradizione, la responsabilità <strong>del</strong>la<br />
direzione è stata condivisa con i professori<br />
Giampiero Carosi (<strong>Università</strong> degli Studi di<br />
Brescia) e Patrice Nordmann (<strong>Università</strong> di<br />
Parigi). Anche se la Summer School ha un’offerta<br />
formativa che muta di anno in anno<br />
a seconda <strong>del</strong>le scelte operate dalla direzione<br />
<strong>del</strong> programma, essa tiene sempre in<br />
gran conto, per la missione di formazione di<br />
giovani medici che essa riveste, le priorità<br />
<strong>del</strong>la Sanità Pubblica.<br />
Quest’anno, quindi, sono stati affrontati temi<br />
di grande rilevanza e respiro come, solo<br />
per citarne alcuni, l’antibiotico-resistenza,<br />
le infezioni ospedaliere, l’influenza,<br />
l’HIV/AIDS, le epatiti virali, la patologia<br />
infettiva <strong>del</strong>l’ospite fragile, il problema<br />
<strong>del</strong> controllo <strong>del</strong>le infezioni in ambito<br />
comunitario ed ospedaliero. A sviluppare<br />
e approfondire queste tematiche è stata<br />
chiamata una Faculty di oltre 20 esperti di<br />
fama internazionale, provenienti da diversi<br />
Paesi europei. Il carattere di scuola,<br />
ha permesso, ai partecipanti, di porre domande<br />
e richieste di chiarimenti e di par-
tecipare al dibattito, in un clima di assoluta<br />
informalità. Parlando poi dei discenti,<br />
quest’anno si è avuto un vero e proprio<br />
boom di iscrizioni che è tanto più significativo<br />
alla luce <strong>del</strong>la presente congiuntura<br />
economica che di certo non favorisce la<br />
mobilità dei giovani. Alla fine sono stati<br />
selezionati 54 giovani medici provenienti<br />
da 27 Paesi <strong>del</strong> mondo, comprensivi oltreché<br />
dei Paesi europei, di Australia, Sud<br />
Africa, Nepal, Filippine, Pakistan, Russia.<br />
Quest’anno, tra le tematiche oggetto <strong>del</strong>la<br />
Scuola, si è anche scelto di trattare di argomenti<br />
la cui conoscenza tra i giovani medici<br />
spesso viene data per scontata, ma che<br />
scontata non è. Grande successo hanno così<br />
riscosso le relazioni su come leggere criticamente<br />
un lavoro scientifico, scrivere un<br />
lavoro scientifico e sottoporlo al giudizio di<br />
una rivista, preparare una presentazione<br />
orale. Come novità di questa scuola c’è stata<br />
l’esposizione plenaria da parte di ciascun<br />
partecipante di un caso clinico da lui preparato,<br />
che poi è stato discusso, per gli aspetti<br />
inerenti la presentazione stessa, in piccoli<br />
gruppi pomeridiani sotto la guida di una<br />
persona senior esperta sull’argomento.<br />
Questa iniziativa ha suscitato grande interesse<br />
e viva partecipazione, così come molto<br />
apprezzate sono state le sessioni pomeridiane,<br />
sempre affollate, che hanno affrontato<br />
aspetti più pratici, focalizzati su argomenti<br />
di grande attualità nel campo infettivologico.<br />
La Summer School in una parola, ha cercato<br />
di rafforzare nei giovani medici partecipanti,<br />
quel concetto che dovrà di necessità,<br />
regolare la loro futura vita professionale<br />
cioè di evidence-based che oggi regola la<br />
medicina moderna.<br />
C’è però un obiettivo che questa Summer<br />
School Europea ritiene da sempre prioritario<br />
anche forse sull’apprendimento e la formazione,<br />
ed è quello di favorire lo scambio<br />
culturale tra medici che provengono da<br />
realtà spesso geograficamente distanti con<br />
situazioni politiche, sociali, economiche diverse<br />
al fine di promuovere la condivisione<br />
di obiettivi e la reciproca tolleranza.<br />
La Summer School ha avuto un prologo<br />
istituzionale con la cerimonia inaugurale<br />
che si è tenuta presso lo storico Palazzo dei<br />
Trecento, offerto dal Comune di Treviso e<br />
a cui hanno partecipato le autorità civili,<br />
accademiche, sanitarie e militari <strong>del</strong>la città<br />
e <strong>del</strong>la Regione Veneto. I relatori ufficiali<br />
sono stati, il Presidente <strong>del</strong>l’ESCMID, prof.<br />
Giuseppe Cornaglia ed il dott. Alessandro<br />
Vaglia, che hanno affrontato il tema <strong>del</strong>la<br />
peste come esempio di una malattia infettiva<br />
che, oggi scomparsa, ha grandemente<br />
influenzato nel corso dei secoli, la<br />
storia <strong>del</strong>l’umanità. A noi promotori è sembrato<br />
che una malattia così rilevante <strong>del</strong>l’antichità<br />
fosse la migliore introduzione<br />
alla moderna infettivologia. Come è tradizione<br />
di una Summer School, la vita dei<br />
docenti e discenti si è svolta a stretto con-<br />
Il Centro Studi “Achille e Linda Lorenzon” <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> a Treviso,<br />
questo anno sede ospitante <strong>del</strong>la Summer<br />
School.<br />
21
22<br />
I partecipanti di quest’anno insieme ad<br />
alcuni docenti.<br />
Alcuni giovani medici durante una lezione<br />
presso la Summer School <strong>del</strong>la Società Europea<br />
di Clinica <strong>del</strong>le Malattie Infettive.<br />
tatto, creando quel clima di complice condivisione<br />
che è poi il segreto <strong>del</strong> successo<br />
<strong>del</strong>la Scuola. La serata di gala conclusiva<br />
si è tenuta nei giardini <strong>del</strong>la splendida Villa<br />
Lorenzon.<br />
Numerosi sono i segni di apprezzamento ricevuti<br />
al termine <strong>del</strong>la Summer School, da<br />
parte <strong>del</strong>la Faculty e dei partecipanti. Un<br />
particolare ringraziamento va espresso alle<br />
aziende farmaceutiche di settore che hanno<br />
cooperato al sostegno finanziario <strong>del</strong>l’evento<br />
ed a quanti in ESCMID (dott. Adrian<br />
Baumeyer) e in <strong>Cattolica</strong> (dott. Augusto Di<br />
Vossoli) hanno curato in maniera impecca-<br />
bile l’organizzazione e lo svolgimento <strong>del</strong>la<br />
Scuola.<br />
Il mix rappresentato dalla scelta di tematiche<br />
interessanti trattate da una Faculty<br />
esperta e qualificata, dalla attenta selezione<br />
dei partecipanti sulla base <strong>del</strong>le motivazioni<br />
individuali e - non ultimo - dalla magnifica<br />
sede, il Centro Studi “Achille e Linda<br />
Lorenzon”, si è rivelato vincente per il successo<br />
di questa 10 a Summer School.<br />
* Direttore <strong>del</strong>l’Istituto di Clinica <strong>del</strong>le<br />
Malattie infettive <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
e Direttore <strong>del</strong>la 10 a Summer School
Il convegno ha preso spunto dal conseguimento<br />
<strong>del</strong>la certificazione di qualità ISO<br />
9001:2008 <strong>del</strong>la Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale<br />
UNICATT; un risultato che segna positivamente<br />
la crescita e la piena maturità<br />
<strong>del</strong>la struttura, nata per volontà <strong>del</strong>la Direzione<br />
<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” e sviluppatasi<br />
grazie all’impegno degli operatori <strong>del</strong>le<br />
unità di Ematologia, Ginecologia e <strong>del</strong><br />
Servizio di Emotrasfusione.<br />
Il 9 febbraio scorso in occasione <strong>del</strong> conseguimento <strong>del</strong>la certificazione<br />
ISO 9001:2008 <strong>del</strong>la Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale UNICATT si è svolto<br />
un incontro presso l’aula Brasca <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” per<br />
presentare lo sviluppo e l’operatività <strong>del</strong>la struttura<br />
La Banca<br />
<strong>del</strong> Cordone<br />
Ombelicale<br />
UNICATT<br />
All’incontro, moderato dalla prof.ssa Gina<br />
Zini, Direttrice <strong>del</strong>la Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale<br />
UNICATT, ha partecipato anche il<br />
Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi, il<br />
quale in apertura ha rivolto un saluto e un<br />
augurio speciale al continuo sviluppo <strong>del</strong>le<br />
attività <strong>del</strong>la struttura che nell’ambito <strong>del</strong>la<br />
ricerca “si colloca tra i processi virtuosi di<br />
innovazione tecnologica eticamente sostenibile”.<br />
Il Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina<br />
Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi<br />
in aula Brasca porge il saluto ai partecipanti<br />
<strong>del</strong> convegno <strong>del</strong>la Banca <strong>del</strong> Cordone<br />
Ombelicale UNICATT.<br />
C E R T I F I C A Z I O N E<br />
23
24<br />
La consegna <strong>del</strong>la certificazione UNI EN<br />
ISO 9001:2008 da parte <strong>del</strong> team Bureau<br />
Veritas ai medici <strong>del</strong>la Banca UNICATT. Al<br />
centro la prof.ssa Gina Zini, Direttore <strong>del</strong>la<br />
UOC di Emotrasfusione e Direttore <strong>del</strong>la<br />
Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale UNICATT.<br />
e Chirurgia, prof. Rocco Bellantone e il Direttore<br />
<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, prof. Cesare<br />
Catananti hanno illustrato le finalità<br />
<strong>del</strong>l’incontro.<br />
Attualmente la Banca UNICATT utilizza come<br />
bacino per le donazioni unicamente il<br />
punto nascita <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”<br />
(con circa 3.400 nati nell’ultimo anno). “L’obiettivo<br />
è quello di aumentare gli sforzi,<br />
ha spiegato la prof.ssa Gina Zini, collaborando<br />
con altre aziende ospedaliere di Roma<br />
con punti nascita ad alto indice di natalità,<br />
per creare altri centri di raccolta attraverso<br />
la formazione <strong>del</strong> personale ostetrico”.<br />
Per rendere operativo questo progetto<br />
sono, infatti, in programma corsi di<br />
Come nasce la Banca UNICATT<br />
L’impegno <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” sulla raccolta <strong>del</strong> sangue di cordone ombelicale<br />
nasce nel 2003, grazie al generoso finanziamento ricevuto dalla Fondazione Cassa<br />
di Risparmio di Roma disposto dal Presidente prof. Avv. Francesco Maria Emanuele<br />
Emmanuele e dal Segretario Generale dott. Francesco Parasassi. Lo sviluppo <strong>del</strong>la<br />
Banca si è articolato in diverse fasi: la prima, esclusivamente sperimentale, finalizzata<br />
all’impiego <strong>del</strong>le cellule staminali cordonali per ricerca scientifica e la seconda,<br />
ad impronta “assistenziale”, finalizzata alla caratterizzazione immunogenetica (tipizzazione<br />
HLA) e alla conservazione <strong>del</strong>le unità di sangue cordonale per un potenziale<br />
uso clinico in donatori geneticamente non correlati, ottenendo il riconoscimento<br />
<strong>del</strong>la Regione Lazio (Delibera <strong>del</strong>la Giunta 2 aprile 2004, n.248).<br />
formazione per le ostetriche afferenti ai<br />
nuovi centri di raccolta.<br />
LA BANCA UNICATT<br />
La Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale UNICATT<br />
nasce grazie alla collaborazione tra l’Istituto<br />
di Ematologia, diretto dal prof. Giuseppe<br />
Leone e il Dipartimento per la Tutela <strong>del</strong>la<br />
Salute <strong>del</strong>la Donna e <strong>del</strong>la Vita Nascente,<br />
diretto dal prof. Giovanni Scambia. Essa<br />
è una <strong>del</strong>le diciotto banche pubbliche che<br />
operano nell’ambito <strong>del</strong> Servizio Sanitario<br />
Nazionale (SSN), ed è membro <strong>del</strong>l’ITCBN<br />
(Italian Cord Blood Network), il network <strong>del</strong>la<br />
Banche di Cordone Italiane. Il coordinamento<br />
tecnico-scientifico è a cura <strong>del</strong> Centro<br />
Nazionale Trapianti e <strong>del</strong> Centro Nazionale<br />
Sangue, in accordo a standard scientifici<br />
nazionali ed internazionali.<br />
La Banca UNICATT ha come obiettivo quello<br />
di contribuire a creare un inventario di<br />
unità di sangue di cordone ombelicale per<br />
quei pazienti, affetti da patologie curabili<br />
con il trapianto di cellule staminali emopoietiche,<br />
che non hanno un donatore familiare<br />
compatibile (uso allogenico). Oltre<br />
che raccogliere e conservare le donazioni solidaristiche<br />
<strong>del</strong> sangue cordonale, in casi<br />
particolari, può essere conservato il sangue<br />
cordonale per uso dedicato. Infatti, se<br />
un membro <strong>del</strong>la famiglia è affetto da una<br />
patologia curabile con il trapianto, oppure
se nella famiglia stessa c’è un elevato rischio<br />
di malattie genetiche che potrebbero<br />
riguardare futuri figli, il sangue cordonale<br />
viene conservato per il familiare malato<br />
o per il bambino stesso. Queste prestazioni,<br />
a fronte <strong>del</strong>la presentazione di<br />
motivata documentazione clinica al momento<br />
<strong>del</strong> colloquio, sono offerte dalle Banche<br />
senza alcun onere economico per il paziente<br />
e la sua famiglia.<br />
Il sangue contenuto nella placenta e nel<br />
cordone ombelicale è un materiale prezioso,<br />
ricco di cellule staminali emopoietiche<br />
capaci di dare origine alle normali cellule <strong>del</strong><br />
sangue e rappresenta quindi una valida alternativa<br />
al midollo osseo per eseguire il<br />
trapianto di cellule staminali. Il trapianto di<br />
cellule staminali rappresenta l’unica possibilità<br />
di guarigione per molti pazienti affetti<br />
da leucemia o da altre gravi malattie<br />
ematologiche. Purtroppo, molti di questi<br />
pazienti non hanno un donatore di midollo<br />
compatibile né tra i propri familiari né nei<br />
Registri Internazionali di donatori di midollo<br />
osseo. Per queste persone, il sangue<br />
di cordone ombelicale rappresenta l’unica<br />
speranza per poter eseguire il trapianto. Al<br />
termine <strong>del</strong> parto il sangue di cordone ombelicale<br />
viene abitualmente eliminato. Al<br />
contrario, esso può essere raccolto con una<br />
semplice procedura che non comporta rischi<br />
né per la madre né per il neonato. Que-<br />
Le sacche di sangue di cordone ombelicale<br />
raccolto vengono conservate in appositi<br />
contenitori in azoto liquido. Nella foto,<br />
il sig. Massimiliano Rocchi nella sala criobiologica<br />
dove sono posizionati i contenitori<br />
di azoto liquido.<br />
Come contattare la<br />
Banca UNICATT<br />
La UNICATT Cord Blood Bank è ubicata<br />
presso il Servizio di Emotrasfusione <strong>del</strong><br />
Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”<br />
(piano -1 <strong>del</strong>la Piastra Polifunzionale).<br />
I colloqui per le donazioni si svolgono<br />
il martedì dalle 8 alle 12 o, al di fuori<br />
di questo orario, previo appuntamento<br />
telefonico (06-30154068).<br />
I contatti con gli utenti sono tenuti da:<br />
• dott.ssa Maria Bianchi<br />
• dott.ssa Luciana Teofili<br />
• dott.ssa Sara Giannandrea<br />
Telefono: 06-30154068<br />
Fax: 06-30154723<br />
(lunedì – venerdì 10-13)<br />
Per ricevere informazioni sulla donazio -<br />
ne <strong>del</strong> sangue di cordone ombelicale<br />
e/o dare suggerimenti:<br />
bancastaminali @rm.unicatt.it<br />
Siti Internet:<br />
www.policlinicogemelli.it<br />
www.graziemamma.org<br />
I medici <strong>del</strong>la Banca Unicatt, le dottoresse<br />
Maria Bianchi a sinistra e Luciana Teofili a<br />
destra, nel laboratorio di manipolazione<br />
cellulare. Il sig. Mauro De Martini controlla<br />
il processo di congelamento graduale<br />
cui vengono sottoposte le unità di sangue<br />
cordonale prima di essere immerse in azoto<br />
liquido.<br />
25
26<br />
La sig.ra Tiziana Rappoli, caposala <strong>del</strong> servizio<br />
di Emotrasfusione, in uno degli ambulatori<br />
in cui si svolgono abitualmente i<br />
colloqui per l’arruolamento <strong>del</strong>le donatrici<br />
di sangue di cordone ombelicale.<br />
A fianco, due ostetriche in sala parto durante<br />
l’assistenza e il monitoraggio di una<br />
partoriente. Le ostetriche fanno parte <strong>del</strong><br />
personale dedicato alla raccolta dei cordoni<br />
e sono impegnate anche nell’ambito<br />
<strong>del</strong>le iniziative formative in programma<br />
presso la Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale.<br />
La dott.ssa Maria Bianchi nel laboratorio<br />
di manipolazione cellulare.<br />
sto prelievo avviene in pochi minuti ed è<br />
<strong>del</strong> tutto indolore e non comporta alcuna<br />
modifica nella normale assistenza al parto.<br />
Dopo la nascita, quando il cordone ombelicale<br />
è stato reciso, un operatore esperto<br />
raccoglie in un’apposita sacca il sangue<br />
rimasto nel cordone ombelicale e nella placenta.<br />
La sacca viene immediatamente trasportata<br />
alla Banca <strong>del</strong> sangue di Cordone<br />
per essere manipolata e poi conservata in<br />
appositi congelatori dedicati.<br />
“La realtà ormai di fatto multietnica <strong>del</strong>la<br />
popolazione laziale, ha spiegato la prof.ssa<br />
Zini durante la conferenza, propone una<br />
sfida anche più ambiziosa dato che all’aumentata<br />
numerosità <strong>del</strong>le unità raccolte<br />
farà riscontro la loro preziosa eterogeneità,<br />
specchio <strong>del</strong>la crescente complessità<br />
<strong>del</strong>la popolazione. Questo consentirà op-<br />
portunità potenziali di cura a uno spettro<br />
sempre più ampio di pazienti”. Per far decollare<br />
la donazione <strong>del</strong> cordone nel Lazio,<br />
dunque, oltre all’attivazione di centri raccolta<br />
presso altre aziende ospedaliere regionali<br />
e all’estensione <strong>del</strong> servizio raccolta<br />
e accettazione <strong>del</strong>la Banca UNICATT <strong>del</strong><br />
Policlinico “A. Gemelli” 24 ore su 24, tra gli<br />
obiettivi che saranno perseguiti a breve,<br />
sarà anche compresa l’organizzazione di<br />
una campagna strategica di informazione<br />
e diffusione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la solidarietà<br />
e <strong>del</strong> dono. È infatti allo studio il progetto<br />
di una task force di medici <strong>del</strong> Policlinico<br />
“A. Gemelli” che, d’intesa con le istituzioni<br />
cattoliche, possa svolgere un’azione di informazione<br />
e formazione per le coppie che<br />
frequentano i corsi di preparazione al matrimonio<br />
nelle parrocchie di Roma.<br />
Sino ad oggi nella Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale<br />
UNICATT sono conservate circa 300<br />
unità di sangue cordonale e con i cordoni<br />
donati alla Banca, sono stati trapiantati<br />
dieci pazienti con varie patologie e appartenenti<br />
a diversi Paesi. A partire dal gennaio<br />
2011, l’operatività <strong>del</strong>la Banca in “modalità<br />
h24” e la disponibilità <strong>del</strong> personale medico<br />
per i colloqui durante tutta la settimana<br />
consentiranno un sicuro miglioramento<br />
<strong>del</strong>le prestazioni. Donare il sangue<br />
di cordone ombelicale è un gesto semplice<br />
e sicuro, che dà speranza di vita, un gesto<br />
altruistico, in un’ottica solidale e umanitaria<br />
che arricchisce l’intera comunità.
Curare e avere cura dei<br />
malati, questa la mission<br />
<strong>del</strong> reparto di Brachiterapia<br />
Il rinnovamento <strong>del</strong>la struttura, centro di riferimento nazionale, ha previsto<br />
l’utilizzo <strong>del</strong>le migliori tecnologie disponibili, per rispondere al meglio alle<br />
necessità dei pazienti durante il percorso di cure <strong>del</strong>le patologie oncologiche.<br />
Punto di forza <strong>del</strong> progetto è stato quello di favorire l’accoglienza e<br />
l’umanizzazione <strong>del</strong>le cure nel massimo rispetto <strong>del</strong>le regole di radioprotezione di Carla Alecci<br />
Realizzare un reparto dove si cura con l’ausilio<br />
<strong>del</strong>le migliori tecnologie oggi disponibili,<br />
ma nello stesso tempo si accompagna<br />
e sostiene il paziente oncologico nell’affrontare<br />
la malattia con serenità, investire<br />
nel rapporto di diretta collaborazione<br />
con il malato nella lotta contro il cancro, perché<br />
curare non significa solamente guarire<br />
la patologia oncologica, ma anche prendersi<br />
cura <strong>del</strong>la persona, rispondere ai bisogni<br />
dei ricoverati, offrendo servizi utili.<br />
Questi gli obiettivi fortemente voluti dal<br />
prof. Numa Cellini, ordinario di Radioterapia<br />
e Direttore <strong>del</strong>l’Unità Operativa di Radioterapia<br />
2 <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, che<br />
ha dato un segno concreto di sensibilità e<br />
attenzione verso i pazienti che affrontano<br />
una grande e difficile prova qual è la cura<br />
<strong>del</strong>la patologia oncologica, promuovendo,<br />
insieme al prof. Vincenzo Valentini e alla loro<br />
équipe, un progetto di accoglienza e<br />
umanizzazione <strong>del</strong> rinnovato reparto di<br />
Brachiterapia. Perché “umanizzare l’ospedale<br />
significa costruire un reparto secondo<br />
le necessità di chi lo utilizza, afferma il<br />
prof. Cellini, prendersi cura con attenzione<br />
particolare dei pazienti, oltre che curare<br />
utilizzando tecnologie avanzate e sofisticate”.<br />
Insomma, high tech e high touch, come<br />
ama dire il prof. Cellini. L’aspetto troppe<br />
volte carente nel rapporto medico-paziente<br />
è l’incapacità <strong>del</strong> medico di “mettersi<br />
nei panni <strong>del</strong>l’altro” non tanto dal punto<br />
di vista <strong>del</strong>la malattia, ma in particola-<br />
re, rispetto alle dimensioni umana e psicologica,<br />
anch’esse fortemente rilevanti per<br />
un percorso di cura in una visione integrale<br />
<strong>del</strong>la persona. “Abbiamo messo sotto lente<br />
d’ingrandimento i bisogni dei malati e<br />
abbiamo scoperto che non sentirsi smarriti<br />
e soli all’interno di un reparto di ospedale,<br />
avere risposte alle domande, essere<br />
ricoverati in un luogo più umano e sereno<br />
dove poter trascorrere il tempo durante le<br />
cure, vedere rispettate da tutti le regole<br />
per la radioprotezione, rigorose ma indispensabili,<br />
sono i bisogni prioritari dei nostri<br />
ricoverati”.<br />
LE NUOVE TECNOLOGIE<br />
Per questi motivi le porte d’accesso <strong>del</strong> reparto<br />
sono state messe in sicurezza proteggendo<br />
malati e operatori, impedendo<br />
il libero accesso in una zona di degenza<br />
che richiede che vengano rispettate rigide<br />
misure di radioprotezione. C’è un vero e<br />
proprio semaforo all’ingresso <strong>del</strong> reparto,<br />
che indica con evidenza quando è consentito<br />
e quando è vietato l’accesso in reparto<br />
e quali misure di radioprotezione adottare<br />
per controllare la radioattività e per<br />
evitare il rischio di contaminazione all’entrata<br />
e all’uscita. Quando il paziente assume<br />
la sorgente radioattiva il semaforo è<br />
rosso, quando ha terminato la terapia, solo<br />
il fisico competente, può dare il via libera<br />
e far riaccendere la luce verde.<br />
All’interno <strong>del</strong>la degenza protetta, la verifica<br />
a distanza <strong>del</strong>la radioattività emessa<br />
dal paziente.<br />
R I N N O V A M E N T O R E P A R T I<br />
27
28<br />
La squadra di assistenza all’ingresso <strong>del</strong>la<br />
degenza ad alta attività. Da sinistra, la<br />
dott.ssa Elisa Ciurlia, il dott. Luca Tagliaferri,<br />
la sig.ra Rosalba Russo, il prof. Numa<br />
Cellini, la dott.ssa Daniela Smaniotto, il<br />
dott. Giacomo De Dilectis, il caposala Alessandro<br />
Colace, il dott. Andrea Attanasio e<br />
la dott.ssa Barbara Diletto.<br />
Il personale di assistenza controlla in condizioni<br />
di assoluta radioprotezione, il corretto<br />
svolgimento <strong>del</strong> trattamento di brachi -<br />
terapia che avviene nella sala adiacente.<br />
Nel reparto sono stati installati due videocitofoni<br />
in modo che i familiari possano<br />
parlare con i pazienti ricoverati durante<br />
le terapie; infatti se alcuni degenti possono<br />
alzarsi dal letto e comunicare con il<br />
familiare anche se divisi da un vetro, altri<br />
pazienti, costretti invece a rimanere al letto,<br />
grazie al video citofono possono mantenere<br />
relazioni con l’esterno. Al momento<br />
<strong>del</strong>l’ingresso nel reparto viene consegnata<br />
ai pazienti una lettera personale in<br />
cui viene spiegato quello che accadrà durante<br />
la degenza con l’obiettivo di fornire<br />
ai malati una corretta ed esaustiva informazione,<br />
con linguaggio facilmente comprensibile.<br />
Inoltre, per combattere la sensazione<br />
di distanza che si può avvertire negli<br />
spazi ospedalieri, le pareti <strong>del</strong> reparto<br />
sono state abbellite con rasserenanti immagini<br />
di paesaggi alpini mentre <strong>del</strong>le<br />
piante ornamentali collocate lungo i corridoi,<br />
aggiungono un tocco di verde.<br />
ASCOLTARE IL PAZIENTE<br />
Particolare attenzione viene data all’ascolto<br />
attivo <strong>del</strong> paziente perché anche<br />
una efficiente organizzazione dei reparti<br />
da sola non è sufficiente a garantire il migliore<br />
servizio per il malato, che si completa<br />
dando spazio adeguato all’aspetto<br />
relazionale nel rapporto con i medici e lo<br />
staff sanitario. I pazienti desiderano essere<br />
ascoltati da medici che tengano conto<br />
<strong>del</strong>le loro difficoltà, dei timori, dei dubbi<br />
relativi alla propria malattia, al suo evolversi<br />
e agli effetti collaterali permanenti o<br />
temporanei <strong>del</strong>le terapie. Infatti è molto<br />
apprezzata la disponibilità <strong>del</strong> medico ad<br />
instaurare una comunicazione chiara,<br />
aperta e attenta, che consideri la persona<br />
malata nella sua interezza. Una corretta ed<br />
efficace relazione medico-paziente porta,<br />
da un lato, ad una migliore comprensione<br />
<strong>del</strong>le necessità anche terapeutiche <strong>del</strong> paziente<br />
e dall’altro, diminuisce il senso di angoscia,<br />
di ansia, talvolta di panico, <strong>del</strong> malato<br />
determinati dalla paura di ciò che non<br />
conosce. I pazienti spesso non sono in grado<br />
di comprendere i termini specialistici<br />
utilizzati dai medici e lamentano una vera<br />
e propria carenza nelle spiegazioni riguardo<br />
alle cure. Anche l’eccessiva sintesi<br />
nel rispondere alle domande relative a<br />
tutti gli aspetti <strong>del</strong>la patologia crea disa -<br />
gio e ansia. “Per i malati di tumore l’informazione<br />
rappresenta la prima medicina,<br />
afferma il prof. Cellini, ed è per questo<br />
motivo che abbiamo installato nel reparto<br />
un totem con comandi touch screen a<br />
disposizione dei pazienti, ideato dal dott.<br />
Luca Tagliaferri, specialista presso l’Unità<br />
Operativa di Radioterapia 2, che ha realizzato<br />
un software dedicato che consente<br />
la facile visualizzazione di tutte le informazioni<br />
sulle terapie e sul percorso di<br />
cure. Con il prezioso aiuto dei medici specializzandi<br />
di radioterapia abbiamo regi-
strato le più frequenti domande poste dai<br />
pazienti ed elaborato insieme a loro le risposte.<br />
Queste sono state riorganizzate in<br />
una prima parte discorsiva che contiene informazioni<br />
generali e una seconda parte<br />
a domande e risposte, che viene continuamente<br />
aggiornata”. “I pazienti, ricevendo<br />
informazioni corrette e univoche su<br />
quello che succede al loro ingresso nel reparto,<br />
acquistano fiducia e collaborano all’attuazione<br />
<strong>del</strong> piano terapeutico proposto,<br />
spiega la prof.ssa Daniela Smaniotto,<br />
dirigente medico <strong>del</strong>l’Unità Operativa di<br />
Radioterapia 2, si accede in questo reparto<br />
sapendo che ci sono pazienti fonte di<br />
radiazione. Questo creava nei ricoverati<br />
atteggiamenti negativi, ma comprensibili<br />
dettati dalla paura. Ma parlando e spiegando<br />
che le terapie somministrate in questo<br />
reparto sono ‘speciali’ e richiedono obbligatoriamente<br />
il ricovero <strong>del</strong> paziente in<br />
camere schermate e appositamente attrezzate<br />
la diffidenza si supera. Da parte<br />
di tutti noi occorre eliminare tutti i fattori<br />
di rischio, assicurando la radioprotezione<br />
sia a beneficio dei pazienti che <strong>del</strong> personale<br />
che vi lavora”.<br />
Da meno di un anno nel reparto di Brachiterapia<br />
si trovano due nuove e sofisticate<br />
strumentazioni collocate in una camera<br />
rinnovata e dotata di tutti gli accorgimenti<br />
che consentano di non far sentire<br />
al paziente l’isolamento durante i giorni di<br />
degenza che, impossibilitato ad alzarsi, può<br />
attraverso il videocitofono vedere e parlare<br />
con i familiari. Le nuove e sofisticate apparecchiature<br />
emettono sorgenti più potenti<br />
e mentre prima l’irradiazione era continua,<br />
adesso con queste sorgenti più attive<br />
viene interrotta di proposito. In maniera<br />
pulsata la macchina sa quando deve<br />
fermarsi e quando deve ripartire, pronta a<br />
bloccarsi nel caso di un’emergenza. Lo sviluppo<br />
scientifico, sempre più intenso, ha<br />
permesso la produzione di apparecchiature<br />
e l’individuazione di nuovi e più efficaci<br />
farmaci. La ristrutturazione <strong>del</strong> reparto<br />
e l’acquisizione di queste apparecchiature<br />
hanno permesso di potenziare le cure. Sono<br />
pochi i centri in Italia che hanno questo<br />
tipo di macchinari che fanno <strong>del</strong> reparto<br />
di Brachiterapia <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”<br />
uno dei centri di riferimento nazionale.<br />
Si tratta di due apparecchi totalmente<br />
digitali di ultima generazione, che consentono<br />
di eseguire due trattamenti contemporaneamente,<br />
di trattare un numero<br />
doppio di pazienti e quindi di ridurre i tempi<br />
di attesa al fine di ottimizzare il timing<br />
per l’integrazione con le altre terapie.<br />
“Tecnologie di avanguardia e massima attenzione<br />
a tutti i bisogni <strong>del</strong>la persona<br />
malata a partire dalle piccole necessità<br />
quotidiane, questo il criterio che abbiamo<br />
perseguito e perseguiamo nella realizzazione<br />
<strong>del</strong> reparto di Brachiterapia, dice il<br />
dott. Stefano Luzi, dirigente medico <strong>del</strong>l’Unità<br />
Operativa di Radioterapia 2, abbiamo<br />
voluto che gli stessi pazienti ci fornissero<br />
suggerimenti utili per costruire<br />
davvero un reparto a loro misura, ricevendo<br />
e incoraggiando i pazienti a scriverci<br />
durante e alla fine <strong>del</strong> loro ricovero<br />
in reparto. Per questo abbiamo collocato<br />
ben visibile nel reparto una tradizionale<br />
cassetta postale di colore rosso. Qui vengono<br />
depositate le lettere scritte dai pazienti<br />
generalmente al momento <strong>del</strong>la dimissione:<br />
sono per noi informazioni preziose<br />
che ci consentano di accrescere il benessere<br />
dei nostri ‘ospiti’. Nel tempo grazie<br />
a questa particolare corrispondenza<br />
abbiamo colto alcuni bisogni particolari<br />
dei pazienti durante la degenza, il loro grado<br />
di soddisfazione riguardo le condizioni<br />
igieniche, i servizi e le prestazioni erogate.<br />
Molto spesso in queste lettere ci sono<br />
solo semplici espressioni di ringraziamento<br />
per i medici e per gli infermieri <strong>del</strong><br />
reparto, che danno a noi tutti grande soddisfazione”.<br />
Nella parete centrale <strong>del</strong> reparto<br />
è stato posto un crocifisso artistico.<br />
“È il crocifisso di San Damiano, conclude<br />
il prof. Cellini, donato da una paziente e collocato<br />
in una posizione ‘strategica’. In questa<br />
area <strong>del</strong> reparto celebriamo la Santa<br />
Messa dopo aver disposto i letti dei pazienti<br />
attorno a questa immagine sacra<br />
per portare il conforto dei sacramenti ai nostri<br />
malati. Può sembrare un’iniziativa un<br />
po’ clericale, ma nata dall’esperienza che<br />
nella malattia grave la preghiera aiuta, ha<br />
un valore terapeutico e molte persone diventano<br />
più consapevoli dei propri sentimenti<br />
religiosi e spirituali. È un conforto<br />
in più che abbiamo pensato di offrire in libertà<br />
ai nostri pazienti che vivono situazioni<br />
di particolare fragilità”.<br />
Il personale <strong>del</strong>la degenza illustra al paziente<br />
il funzionamento di un sistema computerizzato<br />
di autoapprendimento mediante<br />
touch screen.<br />
“L’angolo di casa”: un ambiente <strong>del</strong> reparto<br />
trasformato in un luogo in cui più facilmente<br />
si crea una relazione fra malati,<br />
familiari e personale.<br />
29
I N I Z I A T I V A C U L T U R A L E<br />
30<br />
I degenti incontrano<br />
gli autori nella<br />
hall <strong>del</strong> Policlinico<br />
Una serie di incontri promossi dalla Direzione <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” in collaborazione<br />
con le Librerie Arion, ai quali partecipano di volta in volta importanti scrittori, intervistati da<br />
Luciano Onder. Un modo per animare la degenza dei pazienti che possono seguire l’evento<br />
anche dalla propria camera attraverso il collegamento TV a circuito chiuso<br />
Il giornalista Bruno Vespa.<br />
Alcuni pazienti seguono l’evento in diretta<br />
sul televisore <strong>del</strong>la propria camera di<br />
degenza.<br />
Si chiama “Il cielo nelle stanze”, il progetto<br />
ideato e promosso dal Policlinico Universitario<br />
“Agostino Gemelli” e dalle Librerie<br />
Arion, per portare il mondo <strong>del</strong>la scrittura<br />
e i suoi protagonisti a contatto diretto con<br />
i degenti e i loro familiari.<br />
All’evento diversi importanti scrittori hanno<br />
dato la propria disponibilità ad essere<br />
presentati ed intervistati sul palco allestito<br />
nella hall <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, davanti<br />
ad un numeroso pubblico.<br />
L’apprezzamento positivo che ha avuto<br />
l’iniziativa è dovuto anche alla possibilità<br />
che è stata resa ai pazienti di poter seguire<br />
l’evento in diretta, dai televisori disposti<br />
nelle proprie camere di degenza,<br />
grazie al collegamento a circuito chiuso<br />
di Francesca Fusco<br />
di cui dispone il Policlinico “A. Gemelli”.<br />
Il ciclo degli incontri ha preso il via il 18 novembre<br />
scorso con la presenza <strong>del</strong> noto scrittore<br />
Andrea Camilleri, il quale ha inaugurato<br />
l’iniziativa intervistato da Luciano Onder.<br />
Camilleri ha ragionato sul valore <strong>del</strong>la lettura<br />
e sul peso <strong>del</strong>le radici culturali, testimoniando<br />
che il suo primo romanzo ha avuto<br />
origine nel 1967, in una stanza <strong>del</strong> Policlinico<br />
“A. Gemelli”, durante un periodo di degenza<br />
<strong>del</strong> padre. Non sono mancati alcuni<br />
riferimenti al personaggio di Salvo Montalbano,<br />
che si richiama alla figura paterna.<br />
Il secondo incontro, il 13 dicembre scorso,<br />
ha avuto come protagonista Antonio Pennacchi,<br />
vincitore <strong>del</strong> premio Strega con “Canale<br />
Mussolini”, il quale nel corso <strong>del</strong>l’in-
tervista condotta sempre da Luciano Onder<br />
ha rivolto e indirizzato i propri pensieri<br />
ai degenti, ricordando che “si può essere<br />
felici anche quando ammalati”, l’importante<br />
è “sviluppare relazioni solidali con<br />
gli altri e riscontrare impegno e sollecitudine<br />
in chi ci cura” e proprio per questo, è<br />
fondamentale che “chi studia per diventare<br />
medico o infermiere impari che ci vuole<br />
amore per il malato”.<br />
Il 20 dicembre, l’appuntamento con la rassegna<br />
“Il cielo nelle stanze” ha avuto come<br />
ospite il giornalista Bruno Vespa, che ha voluto<br />
parlare, dal suo punto di vista, dei principali<br />
vizi e virtù <strong>del</strong> nostro tempo, analizzando<br />
aspetti sociali e ripercorrendo periodi<br />
storici e politici decisivi <strong>del</strong> Paese che<br />
ha descritto in dettaglio nel suo ultimo volume<br />
pubblicato.<br />
Nell’ultimo incontro, tra quelli svolti fino alla<br />
prima metà di febbraio, è stato protagonista<br />
Erri De Luca, scrittore che nella sua vita<br />
ha affrontato numerose situazioni difficili<br />
e controverse, talora inconsuete per un “uomo<br />
di lettere”: operaio alla Fiat di Torino, emigrante<br />
in Francia, attivista di Lotta continua.<br />
A questo ciclo di incontri, ne sono seguiti<br />
altri, che hanno arricchito l’ambito <strong>del</strong>le<br />
iniziative pensate per alleviare la degenza<br />
dei pazienti e che hanno trovato nella hall<br />
<strong>del</strong> Policlinico la giusta location per favorire<br />
l’incontro tra i pazienti e l’intera comunità<br />
che popola quotidianamente la realtà<br />
ospedaliera.<br />
Il pubblico presente nella hall <strong>del</strong> Policlinico<br />
“A. Gemelli” durante l’incontro inaugurale<br />
<strong>del</strong>l’iniziativa.<br />
Lo scrittore Antonio Pennacchi mentre autografa<br />
alcuni libri.<br />
Il palco <strong>del</strong>la hall <strong>del</strong> Policlinico durante l’intervista<br />
che Luciano Onder ha fatto allo<br />
scrittore Andrea Camilleri seduto a destra.<br />
31
P R O G E T T O E U R O P E O<br />
32<br />
In prima linea<br />
nel far fronte<br />
alle emergenze<br />
Con la presentazione dei risultati <strong>del</strong> lavoro durato tre anni, si è concluso<br />
il Progetto europeo SICMA sulle emergenze e i grandi disastri, nel quale<br />
l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> ha rappresentato la componente medica<br />
Il prof. Daniele Gui mentre presenta i risultati<br />
<strong>del</strong> Progetto SICMA.<br />
Si chiama SICMA (Simulation of Crisis Management<br />
Activities) il Progetto Europeo<br />
sulle emergenze e i disastri, i cui risultati<br />
<strong>del</strong> lavoro durato tre anni sono stati presentati<br />
a Monaco di Baviera nel mese di giugno<br />
2010.<br />
Il soccorso medico durante le emergenze e<br />
i disastri, il trasporto e la cura definitiva dei<br />
feriti sono un problema crescente nel mondo<br />
e richiedono la predisposizione di piani<br />
organizzativi sempre più complessi sul luogo<br />
<strong>del</strong>l’incidente e all’interno degli ospeda-<br />
li. Al fine di poter sperimentare, almeno virtualmente,<br />
le soluzioni organizzative ritenute<br />
migliori per fronteggiare queste gravi<br />
evenienze, la Commissione Europea ha premiato<br />
nel 2007 con un finanziamento <strong>del</strong><br />
7° Programma quadro (FP7) un progetto di<br />
ricerca per mo<strong>del</strong>lizzare e simulare i feriti e<br />
le attività di soccorso nelle emergenze e nei<br />
disastri. La ricerca era stata presentata da<br />
un consorzio di aziende ed enti di ricerca di<br />
vari Paesi d’Europa, tra cui l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>,<br />
Elsag/Datamat e CNR (Italia), IABG<br />
(Germania), Elbit (Israele), ITT (Polonia), IFAD<br />
(Danimarca) e Skytek (Irlanda).<br />
I risultati <strong>del</strong> Progetto SICMA sono stati<br />
presentati agli esperti internazionali <strong>del</strong><br />
settore dal 9 al 12 giugno 2010 a Monaco,<br />
nella sede <strong>del</strong>la Società IABG, leader tedesco<br />
nella progettazione di software per la<br />
sicurezza nei settori <strong>del</strong>l’avionica e <strong>del</strong>la<br />
difesa. Per l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> hanno partecipato<br />
il prof. Daniele Gui, direttore <strong>del</strong>la<br />
Divisione Osservazione Breve Chirurgica<br />
<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, la dott.ssa<br />
Sabina Magalini e il dott. Massimo Di Mugno.<br />
Anche il sistema di calcolo statistico<br />
<strong>del</strong> simulatore è stato elaborato all’interno<br />
<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” per opera <strong>del</strong><br />
dott. Andrea De Gaetano, responsabile <strong>del</strong><br />
Laboratorio di Biomatematica <strong>del</strong>lo IASI-<br />
CNR, in virtù di una specifica convenzione<br />
di ricerca.<br />
Nel corso dei tre giorni di presentazione dei<br />
risultati, sono state realizzate dimostra-
zioni pubbliche di come il simulatore sia in<br />
grado di elaborare i piani preventivi per la<br />
migliore distribuzione e gestione <strong>del</strong>le risorse<br />
di soccorso. Gli operatori hanno potuto<br />
scegliere la sede <strong>del</strong>l’esercitazione su<br />
una grande mappa computerizzata <strong>del</strong>la<br />
città di Roma, che è stata presa come base<br />
<strong>del</strong> piano di esercitazione data l’elevata<br />
componente italiana nel consorzio. Sulla<br />
pianta <strong>del</strong>la città presentata con struttura<br />
tridimensionale, gli esperti hanno messo<br />
alla prova il simulatore, definendo la sede<br />
di un’esplosione, dislocando i mezzi di soccorso,<br />
predefinendo gli ospedali ai quali trasportare<br />
i feriti e soprattutto le “dottrine”<br />
operative <strong>del</strong> soccorso. “Per esempio sul<br />
luogo <strong>del</strong> disastro, ha spiegato il prof. Gui,<br />
può essere applicata la dottrina tradizionale<br />
<strong>del</strong> cosiddetto ‘posto medico avanzato<br />
- PMA’ dove i feriti ricevono le primissime<br />
cure mediche per stabilizzare le funzioni<br />
vitali e poi vengono trasferiti in ambulanza<br />
o in elicottero negli ospedali. Diversamente,<br />
si può decidere di avviarli immediatamente<br />
all’ospedale, omettendo il<br />
trattamento sul campo per non correre il rischio<br />
di una seconda esplosione quando si<br />
tratta di attentati (dottrina <strong>del</strong>lo Scoopand-Run)”.<br />
Altre importanti scelte sono<br />
quelle <strong>del</strong>la priorità da assegnare al singolo<br />
ferito per il trasporto in ambulanza, e in<br />
quale modo distribuire i feriti tra gli ospedali<br />
<strong>del</strong>la zona, che nel caso <strong>del</strong>la esercitazione<br />
sono stati i D.E.A. (Dipartimenti di<br />
Emergenza) di I e II livello presenti nell’area<br />
di Roma. Il simulatore ha innanzitutto “creato”<br />
una serie di 350 “feriti”, ciascuno con<br />
lesioni compatibili con il tipo di incidente<br />
(esplosione), la maggior parte non gravi (i<br />
cosiddetti codici verdi, che sono largamente<br />
prevalenti in ogni tipo di disastro), ma altri<br />
con lesioni incompatibili con la sopravvivenza<br />
se non curati in pochi minuti o ore<br />
(codici neri e rossi), altri ancora meno critici<br />
(gialli). Ciascun ferito viene seguito dal<br />
simulatore in tutto il percorso <strong>del</strong> soccorso,<br />
“aggravandolo” o “migliorandolo” in relazione<br />
alla tempestività e correttezza <strong>del</strong>le<br />
cure prestate. “Al termine <strong>del</strong> processo,<br />
ha aggiunto il prof. Gui, il simulatore ha<br />
calcolato il numero dei decessi e mostrato<br />
in maniera grafica i pregi e i difetti <strong>del</strong>le diverse<br />
soluzioni organizzative, identificando<br />
i colli di bottiglia <strong>del</strong> flusso <strong>del</strong>le attività<br />
di soccorso e proponendo una soluzione<br />
ottimale”.<br />
I sistemi di simulazione sono strumenti oggi<br />
utilizzati in numerosi settori <strong>del</strong>la vita civile,<br />
industriale e militare, dove devono essere<br />
prese decisioni critiche sulla base di<br />
esperimenti, che non possono essere realizzati<br />
nella realtà e che devono quindi essere<br />
simulati. Anche in Italia nell’ambito dei<br />
sistemi sanitari si vanno diffondendo anche<br />
a giovamento <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong> 118, <strong>del</strong>la<br />
Protezione Civile, dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco, <strong>del</strong>le<br />
Forze <strong>del</strong>l’Ordine e <strong>del</strong>l’Esercito, nonché<br />
dei manager sanitari.<br />
La mappa computerizzata <strong>del</strong>la città di Roma<br />
presa come base di piano <strong>del</strong>l’esercitazione<br />
dal simulatore.<br />
33
34<br />
informazioni<br />
Sono tornati alla Casa<br />
<strong>del</strong> Padre<br />
Febbraio 2011<br />
Rocco Rossi, Servizio Vigilanza e Sicurezza<br />
Interna<br />
Giugno 2011<br />
Francesco Vinci, professore presso<br />
l’Istituto di Medicina <strong>del</strong> Lavoro<br />
Comunicati <strong>del</strong> Direttore<br />
Amministrativo<br />
• Il Consiglio di Amministrazione, nell’ adunanza<br />
<strong>del</strong> 15 dicembre 2010, su proposta<br />
<strong>del</strong> Direttore di Sede, ha <strong>del</strong>iberato di apportare<br />
alcune modifiche organizzative nell’ambito<br />
<strong>del</strong>l’Area dei Servizi Didattico - accademici.<br />
Viene introdotta una nuova unità organizzativa<br />
denominata “Post laurea”, cui<br />
afferiscono l’Ufficio Scuole di Specializzazione<br />
e Master universitari e l’Ufficio<br />
Dottorati di ricerca. La struttura sarà collegata<br />
funzionalmente alle corrispondenti<br />
strutture <strong>del</strong>la Sede di Milano, al fine di<br />
coordinare la gestione di problematiche similari.<br />
Viene individuata una nuova struttura, denominata<br />
“Programmazione dei servizi didattici”,<br />
collocata in staff al Direttore di Sede,<br />
con la funzione di coadiuvare il medesimo<br />
nelle attività di programmazione <strong>del</strong>la<br />
didattica e assicurare il raccordo tra la Direzione<br />
di Sede, la Presidenza di Facoltà e il<br />
Coordinamento dei Servizi Didattico - accademici.<br />
Per il maggiore grado di affinità, l’unità<br />
organizzativa Stabilimento di allevamento<br />
e di utilizzazione animali, che assume<br />
la denominazione dì Centro Ricerche sperimentali<br />
(Cen.Ri.S.), e il settore Progetti<br />
internazionali di ricerca, finora sotto la<br />
diretta responsabilità <strong>del</strong> Coordinatore<br />
dei Servizi Didattico - accademici, sono<br />
collocati alle dirette dipendenze <strong>del</strong> Servizio<br />
Ricerca.<br />
L’Ufficio di Segreteria Tecnica, passa dalle<br />
dipendenze <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa<br />
a quelle <strong>del</strong> Direttore di Sede, mantenendo<br />
invariati i settori ad essa afferenti.<br />
I nuovi assetti organizzativi. sono operativi<br />
dal 1° gennaio 2011 e saranno completati<br />
con un graduale inserimento <strong>del</strong>le nuove figure<br />
professionali ivi previste.<br />
• Il Consiglio di Amministrazione nella seduta<br />
<strong>del</strong> 15 dicembre 2010 e il Comitato Direttivo<br />
nella seduta <strong>del</strong> 16 febbraio 2011<br />
hanno ridefinito l’assetto <strong>del</strong>l’area dei Servizi<br />
Didattici e accademici <strong>del</strong>la Sede di Roma<br />
nei termini seguenti:<br />
- il Coordinamento dei Servizi didattici e<br />
accademici modifica la propria denomi-<br />
nazione in Direzione dei Servizi Didatticoaccademici,<br />
che viene posta sotto la responsabilità<br />
<strong>del</strong> dott. Bartolomeo Gisotti,<br />
a far data 1° marzo 2011;<br />
- viene introdotta una nuova unità organizzativa<br />
denominata “Post laurea”, che<br />
viene posta sotto la responsabilità <strong>del</strong> dott.<br />
Fabrizio Vicentini, a far data 1° marzo 2011.<br />
• Il Consiglio di Amministrazione nella seduta<br />
<strong>del</strong> 23 febbraio u.s., in attuazione <strong>del</strong><br />
Regolamento di Ateneo per l’amministrazione,<br />
la finanza e la contabilità ha <strong>del</strong>iberato<br />
un riassetto organizzativo che prevede:<br />
- l’attivazione <strong>del</strong>la nuova Direzione Pianificazione<br />
Strategica, a riporto diretto <strong>del</strong>la<br />
Direzione Amministrativa, la cui responsabilità<br />
è stata affidata al dott. Giorgio<br />
Casati, a far data 1° aprile 2011;<br />
- l’attivazione <strong>del</strong>la nuova Direzione Gestione<br />
Patrimonio Immobiliare, a riporto diretto<br />
<strong>del</strong>la Direzione Amministrativa, la cui responsabilità<br />
viene affidata all’ing. Giovanni<br />
Scavino, a far data 1° marzo 2011;<br />
- l’attivazione <strong>del</strong>la nuova Direzione Sistema<br />
Istituzionale e Rapporti Esterni, a riporto<br />
diretto <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa,<br />
la cui responsabilità viene affidata<br />
al dott. Gianluca Lucignano, a far data<br />
1° marzo 2011;<br />
- l’attivazione <strong>del</strong>la nuova Direzione Risorse<br />
Umane e Sviluppo Organizzativo <strong>del</strong><br />
Policlinico, a riporto diretto <strong>del</strong>la Direzione<br />
<strong>del</strong> Policlinico, la cui responsabilità viene<br />
affidata alla dott.ssa Sara Gabrione, a<br />
far data 1° marzo 2011;<br />
- che la Direzione Rapporti Organi di Governo<br />
e Funzionamento Istituzionale – la<br />
cui responsabilità è stata affidata al dott.<br />
Romolo De Angelis con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Comitato<br />
Direttivo <strong>del</strong> 16 febbraio u.s. a far<br />
data 1° marzo 2011 – modifichi la propria<br />
denominazione in Direzione Attività<br />
Organi Centrali di Governo;<br />
- che la Direzione Organizzazione modifichi<br />
la propria denominazione in Direzione<br />
Sistema Organizzativo, Innovazione e<br />
Progetti Speciali e venga posta sotto la<br />
responsabilità <strong>del</strong> dott. Alessandro Tuzzi,<br />
a far data 1° marzo 2011.<br />
Sono state inoltre identificate le seguenti<br />
Direzioni di Area, a riporto diretto <strong>del</strong>la Direzione<br />
Amministrativa:
- “Sistemi Informativi Milano”, precedentemente<br />
denominata Direzione Sistemi<br />
Informativi Sedi Padane, che viene mantenuta<br />
sotto la responsabilità <strong>del</strong> dott.<br />
Lorenzo Cecchi;<br />
- “Sistemi Informativi Roma”, in precedenza<br />
a riporto <strong>del</strong> Dirigente Amministrativo<br />
<strong>del</strong> Policlinico e denominata Sistema<br />
Informativo, la cui responsabilità è stata<br />
affidata al dott. Giovanni Hoz, a far data<br />
dal 21 marzo 2011.<br />
Con l’identificazione di queste due nuove<br />
Direzioni di Area conseguentemente cessa<br />
l’incarico di responsabile Tecnico Amministrativo<br />
dei Sistemi Informativi.<br />
- “Relazioni Istituto Toniolo e Fund Raising”,<br />
precedentemente denominata Direzione<br />
Promozione Istituzionale ed Editoria, che<br />
viene mantenuta sotto la responsabilità<br />
<strong>del</strong> dott. Ernesto Preziosi.<br />
È stato altresì <strong>del</strong>iberato che:<br />
- l’Ufficio Affari Direzionali, a riporto <strong>del</strong>la<br />
Direzione Amministrativa, modifichi la<br />
propria denominazione in “Ufficio Attività<br />
Organi di Governo Roma” e riporti gerarchicamente<br />
alla Direzione Attività Organi<br />
Centrali di Governo;<br />
- l’Ufficio Convenzioni e Contratti, in precedenza<br />
a riporto <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa,<br />
modifichi la propria denominazione<br />
in “Ufficio Convenzioni e Contratti<br />
– Roma” e riporti gerarchicamente<br />
alla Direzione Affari Legali;<br />
- l’Ufficio Incarichi Speciali Direzionali, in<br />
precedenza a riporto <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa,<br />
venga trasferito a riporto<br />
<strong>del</strong> Dirigente Amministrativo <strong>del</strong> Policlinico;<br />
- il Servizio Contratti, a riporto <strong>del</strong>la Direzione<br />
Attività Organi Centrali di Governo,<br />
modifichi la propria denominazione in<br />
Professori di prima fascia<br />
Dal 1° novembre<br />
2010 il prof. Eugenio<br />
Maria Mercuri<br />
è stato chiamato a<br />
ricoprire l’incarico<br />
di professore di prima<br />
fascia presso<br />
l’Istituto di Psi-<br />
“Ufficio Convenzioni e Contratti – Milano”<br />
e riporti gerarchicamente alla Direzione<br />
Affari Legali;<br />
- la Direzione Ricerca e Progetti Scientifici,<br />
a riporto <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa,<br />
venga trasferita a riporto <strong>del</strong>la Direzione<br />
di Sede Milano, assumendo un ruolo di coordinamento<br />
per tutte le Sedi Padane;<br />
- la Direzione Alta Formazione e Alte Scuole<br />
e la Direzione Servizi Didattici e Accademici,<br />
che già sono a riporto alla Direzione<br />
di Sede di Milano, assumano un ruolo di<br />
coordinamento per tutte le Sedi Padane;<br />
- che l’Unità di Sovraintendenza Tecnica e<br />
Urbanistica, in precedenza a riporto <strong>del</strong>la<br />
Direzione Amministrativa, venga trasferita<br />
a riporto <strong>del</strong>la Direzione di Sede di Milano.<br />
Si comunica infine che con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Comitato<br />
Direttivo <strong>del</strong> 16 febbraio 2011 la Direzione<br />
Comunicazione ha modificato il suo<br />
assetto e la propria denominazione in Direzione<br />
Comunicazione, Relazioni Pubbliche e<br />
Attività Promozionali, la cui responsabilità viene<br />
mantenuta dal dott. Gerardo Ferrari.<br />
• Si comunica che il Consiglio di Amministrazione<br />
ed il Comitato Direttivo rispettivamente<br />
nelle sedute <strong>del</strong> 23 febbraio 2011<br />
e <strong>del</strong> 16 marzo 2011 hanno <strong>del</strong>iberato l’attribuzione<br />
dei seguenti incarichi:<br />
- Il dott. Lucio Rago assume la responsabilità<br />
dei Servizi Amministrativo- contabili<br />
<strong>del</strong>la sede di Roma, a far data dal 21 marzo<br />
2011;<br />
- La dott.ssa Tiziana Taloni assume la responsabilità<br />
<strong>del</strong>l’Ufficio Spedalità a far<br />
data dal 1° aprile 2011;<br />
- Il dott. Marco Marchetti assume la responsabilità<br />
ad interim <strong>del</strong>l’Ufficio Relazioni<br />
con il pubblico e accoglienza a far data<br />
dal 1° aprile 2011.<br />
chiatria e Psicologia. Il prof. Mercuri è nato<br />
il 31 marzo <strong>del</strong> 1963 e si è laureato in<br />
Medicina e Chirurgia nel 1987 all’<strong>Università</strong><br />
di Messina, specializzandosi in Neuropsichiatria<br />
infantile presso la stessa università<br />
nel 1991.<br />
Nel 1997 ha conseguito il Dottorato di ricerca<br />
in Neuroscienze <strong>del</strong>lo Sviluppo e dal<br />
2002 è diventato Professore Associato<br />
presso la cattedra di Neuropsichiatria In-<br />
informazioni<br />
dal Corpo<br />
Docente<br />
35
36<br />
dal Corpo<br />
Docente<br />
fantile <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />
<strong>Cuore</strong> e dirige dal novembre 2005 l’Unità<br />
Operativa di Neuropsichiatria Infantile <strong>del</strong><br />
Policlinico Universitario “A. Gemelli”.<br />
Ha collaborato in prestigiose riviste scientifiche<br />
ed è membro <strong>del</strong>l’Editorial board di riviste<br />
internazionali e di comitati scientifici/advisory<br />
boards, quali: Research Committe<br />
Fondazione Mariani, Telethon, Fondazione<br />
Palladino, Fondazione Casa Serena/ Centro<br />
Nemo Milano, Famiglie SMA (atrofia muscolare<br />
spinale), ICC (International Coordination<br />
Centre for Neuromuscular Disorders,<br />
USA), SMA Europe (Chairman). Nell’ambito<br />
<strong>del</strong>l’attività scientifica è coordi natore <strong>del</strong><br />
gruppo multicentrico Italiano North Star, <strong>del</strong><br />
gruppo multicentrico Italiano Distrofie Muscolari<br />
Congenite (CMD) e <strong>del</strong>l’Europeo work<br />
package 9: Outcome Measure TREAT NMD.<br />
Autore di oltre 200 pubblicazioni in lingua<br />
inglese su pubblicazioni internazionali è inoltre<br />
Principal investigator in uno studio multicentrico<br />
fenilbutirrato e in uno studio multicentrico<br />
PTC, Trophos.<br />
Dal 1° marzo 2011<br />
il prof. Antonio Gas<br />
b a r r i n i è s t at o<br />
chiamato a ricoprire<br />
l’incarico di professore<br />
di prima fascia<br />
presso l’Istituto<br />
di Patologia speciale<br />
medica e semeiotica<br />
medica. Il prof. Gasbarrini è nato<br />
a Bologna l’11 ottobre 1963. Ha conseguito<br />
la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1988<br />
presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Bologna. È<br />
specialista in Medicina Interna ed in Gastroenterologia<br />
ed Endoscopia Digestiva. Ha<br />
frequentato come Clinical and Research Fellow<br />
il Gastroenterology and Liver Transplantation<br />
Department <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> di<br />
Pisttsburgh (USA) dal 1990 al 1993. Dal 2000<br />
è Professore Associato di Medicina Interna<br />
presso l’Universita’ <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>.<br />
È docente di Terapia Medica presso la Facolta’<br />
di Medicina e Chirurgia ed insegna<br />
nelle Scuole di Specializzazione di Medicina<br />
Interna, Gastroenterologia ed Endoscopia<br />
Digestiva, Oncologia ed Allergologia ed<br />
Immunologia Clinica. Dal 2006 al 2008 ha<br />
ricoperto la carica di Segretario <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Italiana Studio <strong>del</strong> Fegato (AISF).<br />
Dal 2009 è Presidente <strong>del</strong>la Fondazione Italiana<br />
Ricerca in Epatologia (FIRE). È membro<br />
di numerose Società Scientifiche Italiane<br />
(SIMI, SIGE, AISF) ed Internazionali (EASL,<br />
AASLD, ILTS). Ha partecipato a numerosi<br />
eventi scientifici nazionali e internazionali.<br />
Svolge la funzione di Referee e fa parte <strong>del</strong><br />
comitato editoriale di numerose riviste nazionali<br />
ed internazionali. I suoi campi di interesse<br />
sono le malattie <strong>del</strong> fegato e <strong>del</strong>le<br />
vie biliari e le patologie organiche e funzionali<br />
<strong>del</strong>l’apparato digerente. È autore di oltre<br />
800 pubblicazioni <strong>del</strong>le quali oltre 450<br />
come lavori in extenso su riviste internazionali<br />
citate in PubMed e co-autore di oltre<br />
1200 comunicazioni presentati come abstracts<br />
a congressi nazionali ed internazionali.<br />
Ha un fattore di impatto complessivo<br />
(impact factor) per i lavori pubblicati di oltre<br />
1050 e un H-index di 50.<br />
Dal 1° marzo 2011<br />
il prof. Carlo Antonio<br />
Maria Barone è<br />
stato chiamato a ricoprire<br />
l’incarico di<br />
professore di prima<br />
fascia presso l’Istituto<br />
di Medicina Interna<br />
e Geriatria.<br />
Il prof. Carlo Antonio Maria Barone è nato l’11<br />
febbraio <strong>del</strong> 1947 e si è laureato e specializzato<br />
presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>. In<br />
questa sede ha svolto anche la sua attività<br />
clinica e di ricerca sin dal 1971. Il prof. Barone<br />
ha maturato livelli crescenti di responsabilità<br />
per molti anni nell’ambito <strong>del</strong>la Medicina<br />
Interna prima di dedicarsi esclusivamente<br />
all’Oncologia Medica, disciplina in precedenza<br />
inesistente nel Policlinico “A. Gemelli”, sviluppandola<br />
sino a farle raggiungere la qualifica<br />
di Unità Operativa Complessa con un volume<br />
di attività ed un prestigio che la pongono<br />
ai vertici <strong>del</strong>la disciplina in Italia. Il Corso Integrato<br />
di Oncologia Clinica, di cui è responsabile<br />
il prof. Barone, è tra i più apprezzati dagli<br />
studenti a testimonianza <strong>del</strong>l’impegno e<br />
<strong>del</strong>la spinta innovativa nell’attività didattica.<br />
I suoi interessi scientifici spaziano in tutti i<br />
campi <strong>del</strong>l’Oncologia Medica, dalla ricerca<br />
traslazionale alla ricerca clinica, raggiungendo<br />
importanti riconoscimenti in campo nazionale<br />
ed europeo.
Dal 1° marzo 2011<br />
il prof. Paolo Maria<br />
Rossini è stato<br />
chiamato a ricoprire<br />
l’incarico di professore<br />
di prima fascia<br />
presso l’Istituto<br />
di Neurologia.<br />
Il prof. Rossini è nato<br />
a Roma il 9 giugno <strong>del</strong> 1949 e si è laureato<br />
presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> nel<br />
1974. Dal 1978 al 1984 ha svolto il ruolo di<br />
Assistente Ordinario presso l’<strong>Università</strong> di<br />
Chieti e durante questo periodo ha seguito<br />
anche alcune ricerche negli Stati Uniti, sviluppando<br />
le tecnologie neurofisiologiche<br />
per lo studio <strong>del</strong>le vie sensoriali e motorie.<br />
Nel 1984 viene nominato Componente <strong>del</strong>la<br />
Commissione di studio sulla “Neurochirurgia”<br />
dal Ministero <strong>del</strong>la Salute e dal 1984<br />
al 1990 ha svolto l’incarico di Professore Associato<br />
presso l’<strong>Università</strong> di Roma "Tor Vergata"<br />
dove ha insegnato Neurofisiologia clinica<br />
presso la Clinica Neurologica. Confermato<br />
nel 1988, egli ha attivamente lavorato<br />
nello sviluppo <strong>del</strong>le applicazioni cliniche<br />
nella stimolazione elettrica magnetica transcranica,<br />
collaborando con molti gruppi di ricerca<br />
internazionali. Nel 1985 inizia la collaborazione<br />
scientifica con il gruppo di Elettronica<br />
<strong>del</strong>lo Stato Solido <strong>del</strong> CNR ed introduce<br />
in Italia l’impiego di ricerca e di applicazione<br />
clinica <strong>del</strong>la Magneto Encefalo Grafia<br />
(MEG). Dal 1990 al 1999 svolge l’attività<br />
di primario ospedaliero presso la Divisione<br />
di Neurologia <strong>del</strong>l’Ospedale Fatebenefratelli<br />
“San Giovanni Calibita” di Roma.<br />
Dal 1997 fino al 2007 è stato Direttore Scientifico<br />
<strong>del</strong> IRCCS “Centro S. Giovanni di Dio”<br />
Fatebenefratelli di Brescia e sempre dal 1997<br />
fino ad oggi è Direttore Scientifico <strong>del</strong>l’AFaR<br />
(Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca<br />
Biomedica e Sanitaria) che associa 8 Centri<br />
Ospedalieri e di ricerca. Dal 1999 al 2010<br />
diventa Direttore <strong>del</strong> Dipartimento di Neuroscienze<br />
cliniche <strong>del</strong>l’Ospedale Fatebenefratelli<br />
e dal 2001 fino a febbraio 2010 è<br />
Professore Ordinario di Neurologia presso la<br />
Facoltà di Medicina e Chirurgia <strong>del</strong>l'<strong>Università</strong><br />
Campus Biomedico di Roma.<br />
Tra le nomine e gli incarichi prestigiosi conferitogli<br />
quelli di: Presidente <strong>del</strong>la SINC (Società<br />
Italiana di Neurofisiologia Clinica),<br />
Membro <strong>del</strong> Consiglio Superiore di Sanità,<br />
Membro <strong>del</strong>la Commissione interministeriale<br />
(MIUR-Min.Sal.) per la ricerca bio-medica,<br />
Membro <strong>del</strong>la Commissione governativa<br />
per la definizione di linee guida nella diagnosi<br />
di ‘morte cerebrale’ e di ‘stato vegetativo’,<br />
Membro <strong>del</strong> Comitato nazionale per<br />
la Biosicurezza, Biotecnologie e scienze <strong>del</strong>la<br />
Vita, Componente <strong>del</strong>la Commissione <strong>del</strong><br />
Ministero <strong>del</strong>la Difesa per la verifica <strong>del</strong>le imperfezioni<br />
e <strong>del</strong>le infermità che sono causa<br />
di non idoneità al servizio di leva.<br />
Professori<br />
di seconda fascia<br />
Dal 1° novembre 2010 sono stati nominati<br />
professori di seconda fascia i docenti: Alessio<br />
Giuseppe Morganti presso l’Istituto di<br />
Radiologia; Francesco Storti presso l’Istituto<br />
di Ematologia; Marcello D’Ascenzo presso<br />
l’Istituto di Fisiologia Umana; Alessandro<br />
Sgambato presso l’Istituto di Patologia<br />
Generale; Francesco Landi presso l’Istituto<br />
di Medicina Interna e Geriatria; Teresa Spanu<br />
presso l’Istituto di Microbiologia.<br />
Dal 1° marzo 2011 sono stati nominati professori<br />
di seconda fascia i docenti: Sergio Alfieri<br />
presso l’Istituto di Clinica Chirurgica<br />
Generale; Giuseppina Sallustio presso l’Istituto<br />
di Radiologia.<br />
Direttore<br />
di Struttura Complessa<br />
A decorrere dal 1° novembre 2010 al prof.<br />
Angelo Piermattei è stata assegnata la responsabilità<br />
<strong>del</strong>l’U.O.C. di Fisica Sanitaria.<br />
Collocati in quiescenza<br />
A decorrere dal 1° novembre 2010 sono collocati<br />
in quiescenza: i professori di prima fascia,<br />
Pierluigi Amerio, Giuseppe Arcovito,<br />
Giovanni Battista Gasbarrini e Pietro Attilio<br />
Tonali; i professori di seconda fascia, Guglielmo<br />
Ardito, Giuseppe De Rossi, Francesco<br />
Priolo, Pasquale De Sole, Antonio Garcovich<br />
e Paolo Zecchi; i ricercatori Marcela<br />
Lia Barria Collazos, Adriana Mascaro e gli Assistenti<br />
<strong>del</strong> ruolo ad esaurimento, Antonio<br />
Castagnoli, Alberto Colotto, Pierlorenza Dordoni<br />
e Giampiero Magliocchetti Lombi.<br />
dal Corpo<br />
Docente<br />
37
38<br />
dal Corpo<br />
Docente<br />
dal Centro<br />
Pastorale<br />
Dimissioni<br />
Dal 1° novembre 2010 cessano l’attività<br />
per dimissioni i professori Paolo Magistrelli,<br />
Domenico Camaioni, Antonia Boari, Christina<br />
Brahe, Giovanna Branca, Giovanna<br />
Luciani, Gabriella De Renzis, Ignazio Civello.<br />
Dal 1° dicembre2010 il prof. Michele Lu-<br />
Nuovi Assistenti Pastorali<br />
Don Héctor Quirós<br />
Quintero è un nuovo<br />
Assistente Pastorale<br />
<strong>del</strong>la Facoltà<br />
di Medicina e<br />
Chirurgia (I triennio)<br />
e anche dei collegi<br />
San Damiano e<br />
Ker Maria <strong>del</strong>la sede<br />
di Roma <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />
<strong>Cuore</strong>. È nato a Panama il 9 maggio 1971.<br />
Ha conseguito il Baccellierato in Filosofia<br />
pres so la Pontificia <strong>Università</strong> Urbaniana nel<br />
1994 e il Bacellierato in Teologia nel 1998.<br />
Nel 1998 ha conseguito la Licentia Docendi<br />
in Storia Ecclesiastica presso la Pontificia <strong>Università</strong><br />
Gregoriana di Roma ed è stato ordinato<br />
sacerdote a Roma il 25 marzo <strong>del</strong> 2000.<br />
Ha svolto il suo ministero nell’attività missionaria<br />
nel Darien per lo sviluppo di progetti<br />
a carattere pastorale e umanitario. È stato<br />
cappellano presso la RSA Villa Chiara dal<br />
2001 al 2003. Don Héctor Quirós Quintero<br />
è coordinatore <strong>del</strong> Gruppo di animazione liturgica<br />
ed è presente tutti i giorni presso<br />
l’ufficio n. 229 agli Istituti Biologici .<br />
tel. 06.3015.5710<br />
e-mail: hector.quiros@rm.unicatt.it<br />
Don Matthew James<br />
Solomon è un<br />
nuovo Assistente<br />
Pastorale <strong>del</strong> Collegio<br />
Capitanium e affianca<br />
padre Tiziano<br />
Civiero nel gruppo<br />
FUCI. Egli si occupa<br />
degli studenti degli<br />
ultimi anni dei corsi di laurea magistrali e<br />
de gli specializzandi <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”.<br />
È nato a Sydney (Australia) l’8 gennaio 1974.<br />
cente, dal 1° febbraio 2011 il prof. Rocco<br />
Schiavello e dal 1° marzo 2011 il prof. Giovanni<br />
Lorini.<br />
Cessano l’attività per dimissioni dal 1° novembre<br />
2010 il dott. Maurizio Rotoli e dal<br />
1° gennaio 2011 i dottori Oreste Aronne e<br />
Gioacchino Mennuni, dal 1° marzo 2011 il<br />
dott. Andrea Vignati.<br />
Ha conseguito la laurea in Economia e Mate -<br />
matica nel 1994, la laurea specialistica in Filosofia<br />
e Matematica (alla Oxford University)<br />
e il Dottorato di Ricerca (alla Cambridge University).<br />
È stato ordinato sacerdote il 13 Maggio<br />
<strong>del</strong> 2001 da Giovanni Paolo II a Roma.<br />
Ha svolto il suo ministero come Vicario parrocchiale<br />
nella Parrocchia Nostra Signora<br />
<strong>del</strong> Suffragio a Roma, Vicario parrocchiale<br />
nella Parrocchia Santa Maria Stella <strong>del</strong>l’evangelizzazione<br />
a Roma, Vicario parrocchiale<br />
nella parrocchia Gesù Divin Maestro a Roma<br />
dal 2009 fino ad oggi. Lavora anche come<br />
referente <strong>del</strong> settore ovest per la pastorale<br />
universitaria per la Diocesi di Roma.<br />
È a disposizione per le confessioni e la direzione<br />
spirituale il lunedì e mercoledì stanza<br />
A529 <strong>del</strong> Policlinico dalle ore 10.00 alle<br />
ore 13.00, e in Chiesa Centrale il martedì<br />
dalle 11.30 alle 13.15.<br />
e-mail: matteo.solomon@rm.unicatt.it<br />
Giornata per la Vita 2011<br />
Anche quest’anno il gruppo MoVit <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong>la sede di Roma ha organizzato<br />
alcune iniziative in occasione <strong>del</strong>la<br />
33 a Giornata per la Vita, che la Chiesa Italiana<br />
ha celebrato domenica 6 febbraio 2011.<br />
Nella mattinata di sabato 5 febbraio i ragazzi<br />
<strong>del</strong> MoVit hanno organizzato una postazione<br />
nella hall <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”<br />
per diffondere materiale <strong>del</strong> Movimento<br />
per la Vita e raccogliere fondi per il “Progetto<br />
Gemma” attraverso le ormai famose “Primule<br />
per la vita”. Progetto Gemma è un’iniziativa<br />
<strong>del</strong> MpV Italiano che consiste nell’aiuto<br />
economico concreto dato alle mamme<br />
in difficoltà, affinché possano portare<br />
avanti la loro gravidanza. Attraverso Progetto<br />
Gemma, dal 1975 ad oggi, i volontari dei<br />
Centri di Aiuto alla Vita (C.A.V.) hanno potuto<br />
aiutare più di 120.000 mamme a far nascere<br />
i loro bimbi. Il lavoro dei volontari, con-
siste nel far sentire la vicinanza umana a<br />
queste mamme, spesso sole e rifiutate da tutti,<br />
per affrontare insieme la loro difficoltà.<br />
Alle 19.00 di sabato, poi, si è tenuta la Veglia<br />
Universitaria Diocesana dal titolo “Educare<br />
alla pienezza <strong>del</strong>la vita”, presieduta da<br />
Sua Em.za il Card. Elio Sgreccia, Presidente<br />
emerito <strong>del</strong>la Pontifica Accademia per la Vita,<br />
con le testimonianze di Patrizia Lupo <strong>del</strong><br />
Segretariato Sociale per la Vita Onlus e di<br />
Gianni e Cristina Archetti, <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Famiglie Numerose Cattoliche. Ripercorrendo<br />
le parole <strong>del</strong>la Conferenza Episcopale<br />
Italiana nel messaggio per la Giornata di<br />
quest’anno, nella veglia si sono susseguite<br />
le testimonianze <strong>del</strong>le famiglie, che accolgono<br />
la vita ed educano i figli all’amore e dei<br />
volontari CAV che attraverso il loro generoso<br />
impegno, aiutano le mamme in difficoltà<br />
e si fanno portavoci e testimoni operosi<br />
<strong>del</strong>la cultura per la vita.<br />
Le figure storiche <strong>del</strong>la<br />
nostra <strong>Università</strong><br />
Il 27 gennaio si è tenuto il primo incontro<br />
con il personale, moderato da don Angelo<br />
Auletta, relativo al Programma Pastorate<br />
2010-2011 sul tema “Le figure storiche <strong>del</strong>la<br />
U.C.S.C. promuovono e costruiscono relazione”.<br />
Alla tavola rotonda hanno partecipato<br />
come relatori: il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo<br />
Ornaghi che ha illustrato alcune caratteristiche<br />
<strong>del</strong> Fondatore <strong>del</strong>l’Ateneo e dei<br />
diversi Rettori che nel tempo hanno lasciato<br />
un segno <strong>del</strong>la loro presenza, il Preside <strong>del</strong>la<br />
Facoltà di Medicina e Chirurgia, prof. Rocco<br />
Bellantone che ha segnalato le caratteristiche<br />
che distinguono l’attività di docenza e<br />
quella clinica presso la nostra sede, il dott. Antonio<br />
Cicchetti che ha ripercorso quelli che<br />
sono stati i passaggi decisivi <strong>del</strong>l’organizzazione<br />
amministrativa e il prof. Rodolfo Proietti<br />
che ha sottolineato l’importanza dei pazienti<br />
per chi si accinge a diventare medico.<br />
Tra le testimonianze riportate dei personaggi<br />
storici <strong>del</strong>l’Ente, nel corso <strong>del</strong>l’incontro,<br />
Don Auletta ha osservato che “sono proprio<br />
tali figure che hanno promosso e costruito<br />
le relazioni più durature, grazie alle quali oggi<br />
siamo qui, con il dovere di rilanciarle a nostra<br />
volta verso il domani”.<br />
Il prof. Ornaghi ha rivolto, in particolare, un<br />
pensiero a Francesco Vito, primo Rettore do-<br />
po Padre Agostino Gemelli, dal 1959 al 1965,<br />
confessando di averlo scelto sia per motivi<br />
autobiografici sia per il valore straordinario<br />
<strong>del</strong> suo mandato per la sede di Roma, “decisivo<br />
nel portare a compimento, in quegli<br />
anni, il sogno <strong>del</strong> nostro Fondatore”. Tra le<br />
personalità ricordate dal prof. Bellantone<br />
sono stati menzionati: Dell’Acqua, Breda,<br />
Gambassi, Marini Bettolo, Sanna, Terranova,<br />
Romanini, Ancona, Ortona, Puglionisi,<br />
Castiglioni, Crucitti; citati per rendere omaggio<br />
ad alcuni fra i più significativi “maestri<br />
eccezionali che, pur scomparsi, continuano<br />
a vivere nel lavoro dei loro allievi”.<br />
Il dott. Antonio Cicchetti ha messo in risalto<br />
il ruolo essenziale <strong>del</strong> personale non<br />
docente, “paragonabile ai fuochisti in una<br />
nave: non si vedono, ma consentono ai passeggeri,<br />
in questo caso, studenti e degenti,<br />
di giungere alla meta” e tratteggiando il<br />
profilo di Giancarlo Brasca, primo Direttore<br />
Amministrativo, ne ha sottolineato la<br />
qualità <strong>del</strong> suo lavoro.<br />
Infine, il prof. Proietti ha rivolto l’attenzione<br />
<strong>del</strong> pubblico su “un paziente esemplare,<br />
che molto ha insegnato a noi, suoi stessi<br />
medici”: Giovanni Paolo II. “È sua l’eredità più<br />
grande, ha spiegato, che ci sprona tutti a<br />
essere esempi di umanità e gratuità, per far<br />
sì che questo Policlinico rimanga per sempre<br />
il ‘Vaticano III’”. In un breve intervento<br />
conclusivo l’Assistente ecclesiastico generale,<br />
mons. Sergio Lanza, ha espresso l’auspicio<br />
che il programma pastorale costituisca<br />
davvero un’occasione per recuperare “le<br />
motivazioni e lo stile migliore <strong>del</strong>l’appartenenza<br />
all’Ateneo dei cattolici italiani, impegnato<br />
a Roma nella cruciale missione di educare<br />
i giovani ad alleviare dalla sofferenza e<br />
consolare nell’infermità”.<br />
dal Centro<br />
Pastorale<br />
Da sinistra il prof. Rodolfo Proietti, il dott.<br />
Antonio Cicchetti, don Angelo Auletta,<br />
il prof. Lorenzo Ornaghi e il prof. Rocco<br />
Bellantone, relatori <strong>del</strong>l’incontro su “Le<br />
figure storiche <strong>del</strong>la U.C.S.C. promuovono<br />
e costruiscono relazione”.<br />
39
40<br />
dal Centro<br />
Pastorale<br />
Formazione<br />
Scienza<br />
e Cultura<br />
In pellegrinaggio a<br />
Greccio, Vescovio e Farfa<br />
Anche l’uscita in pellegrinaggio e in gita è<br />
occasione per coltivare la prospettiva <strong>del</strong><br />
Programma pastorale 2010-2011: la relazione.<br />
L’incontro tra le persone, l’incontro<br />
con testimonianze religiose e storico-culturali<br />
costituisce una opportunità da cogliere.<br />
L’itinerario, <strong>del</strong> 12 febbraio scorso,<br />
(con 57 partecipanti) ha condotto su tre<br />
luoghi interessanti: Greccio, in visita al<br />
santuario, che ha visto una presenza importante<br />
di San Francesco nel reatino, con<br />
i suoi luoghi suggestivi e la commovente<br />
mostra dei presepi a partire dalla testi-<br />
Somministrazione e<br />
smaltimento di farmaci<br />
antineoplastici<br />
Nel mese di novembre, si è svolto il Progetto<br />
Formativo Aziendale ECM “Procedure<br />
per la somministrazione e lo smaltimento<br />
dei farmaci antineoplastici in<br />
Oncologia Medica e Centro Oncologico”.<br />
Il corso è nato in seguito all’emanazione,<br />
da parte <strong>del</strong>la Direzione Sanitaria, di nuove<br />
direttive concernenti gli aspetti nor-<br />
Economia<br />
19 maggio: Convegno “Efficacia ed equità<br />
nell’assetto federale <strong>del</strong> Servizio sanitario nazionale”<br />
monianza che ha lanciato nella storia il<br />
presepe; Vescovio, con il suo santuario di<br />
Santa Maria <strong>del</strong>la lode, incentrato sulla figura<br />
<strong>del</strong>l’apostolo Pietro che avrebbe predicato<br />
proprio in quel luogo, attorno al<br />
quale subito nei primi tempi <strong>del</strong>la Chiesa<br />
sorse una Domus Ecclesiae; l’abbazia di<br />
Farfa, centro importantissimo nel Medioevo<br />
di propulsione religiosa, culturale,<br />
civile. Qui, a conclusione <strong>del</strong>la intensa giornata,<br />
c’è stata la celebrazione domenicale<br />
ai primi vespri, presieduta da don Angelo<br />
Auletta, Assistente pastorale <strong>del</strong> personale<br />
e concelebrata da don Hector Quiròs,<br />
nuovo Assistente pastorale degli studenti<br />
nella sede UCSC di Roma.<br />
mativi e protezionistici dei farmaci antiblastici<br />
che, in questo modo ha completato<br />
un progetto più vasto iniziato con la<br />
proposta formativa “Conoscere il cancro<br />
per curare meglio” <strong>del</strong>lo scorso gennaio<br />
2010.<br />
L’iniziativa è stata seguita da 32 operatori<br />
sanitari (infermieri, ostetriche, OTA e ASS),<br />
tutti coinvolti nella manipolazione, somministrazione<br />
e smaltimento dei farmaci<br />
antineoplastici ed è stata condotta da<br />
medici e caposala dei settori coinvolti.<br />
L’incontro, promosso dall’Ufficio per la Pastorale<br />
Universitaria <strong>del</strong> Vicariato di Roma<br />
nell’ambito <strong>del</strong>le settimane culturali (settimana<br />
<strong>del</strong>l’economia 16 - 20 maggio 2011),<br />
è stato presieduto dal Magnifico Rettore,<br />
prof. Lorenzo Ornaghi, dal Preside <strong>del</strong>la Facoltà<br />
di Economia, prof. Domenico Bodega<br />
e dal Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia,<br />
prof. Rocco Bellantone.<br />
Al centro <strong>del</strong>le tematiche proposte, una prima<br />
sessione congressuale, moderata dal<br />
prof. Stefano Bozzi, è stata dedicata al mo<strong>del</strong>lo<br />
aziendale per l’equità e l’efficacia <strong>del</strong><br />
sistema sanitario, alla quale hanno partecipato<br />
in qualità di relatori insieme ad altri<br />
illustri docenti, il Direttore Amministrativo,<br />
prof. Marco Elefanti, il prof. Americo Cicchetti,<br />
docente di Economia e il prof. Franco<br />
Fontana, ordinario di Economia e Gestione<br />
<strong>del</strong>le Imprese e docente di Organiz-
zazione Aziendale presso la Facoltà di Economia<br />
LUISS Guido Carli.<br />
Tra i relatori che hanno partecipato alla seconda<br />
sessione, intitolata “Sostenibilità economica<br />
e livelli di assistenza tra Stato e Regioni:<br />
quali effetti sulla qualità dei servizi e<br />
sull’equità <strong>del</strong> sistema con i piani di rientro”,<br />
il prof. Walter Ricciardi, Direttore <strong>del</strong>l’Istituto<br />
di Igiene <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>.<br />
La Settimana <strong>del</strong>l’Economia è il decimo appuntamento<br />
<strong>del</strong>le settimane culturali “Il cristianesimo<br />
e le sfide dei saperi”, promosse<br />
dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria <strong>del</strong><br />
Vicariato di Roma, in collaborazione con il<br />
Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione, <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> e<br />
<strong>del</strong>la Ricerca e dal Consiglio Nazionale <strong>del</strong>le<br />
Ricerche.<br />
Formazione culturale<br />
cattolica<br />
19 maggio: Incontro “La dimensione pubblica<br />
<strong>del</strong>la fede: da cattolici in politica”<br />
Il 19 maggio presso la Sala Italia <strong>del</strong> Centro<br />
Congressi Europa si è tenuto il secondo incontro,<br />
organizzato dal Centro Pastorale nell’ambito<br />
<strong>del</strong>l’itinerario di formazione culturale<br />
cattolica, alla presenza <strong>del</strong> Magnifico Rettore,<br />
prof. Lorenzo Ornaghi, sul tema “La dimensione<br />
pubblica <strong>del</strong>la fede: da cattolici in<br />
politica”. A portare la propria testimonianza,<br />
sono stati invitati l’on. Paola Binetti, Deputato<br />
<strong>del</strong>la Camera e l’on. Maurizio Lupi, Vice Presidente<br />
<strong>del</strong>la Camera dei Deputati.<br />
L’incontro è stato introdotto da mons. Riccardo<br />
Bollati, il quale ha spiegato come “per<br />
sua natura la fede cattolica, come ogni forma<br />
autentica di religiosità, possiede una<br />
fondamentale dimensione pubblica e sociale”<br />
e ha poi presentato gli illustri relatori<br />
che hanno mostrato come per loro l’identità<br />
cattolica, è l’elemento che qualifica<br />
in modo essenziale il loro essere ed agire.<br />
Il prof. Lorenzo Ornaghi, moderatore <strong>del</strong>l’incontro,<br />
ha sollevato un interrogativo sul<br />
tipo di qualità che occorre avere per fare politica<br />
ed ha poi risposto citando un sociologo<br />
che ne riconosceva tre fondamentali: la<br />
passione, la dedizione ad una causa e la lungimiranza.<br />
“In queste tre caratteristiche, ha<br />
spiegato il prof. Ornaghi, la fede entra in misura<br />
significativa e alimenta la dimensione<br />
pubblica”. Il Magnifico Rettore passando poi<br />
la parola ai relatori <strong>del</strong>l’incontro ha spiegato<br />
che “nonostante le apparenze, è preoc-<br />
cupante una crescente diffidenza, quasi insofferenza<br />
di molti cittadini rispetto alla politica,<br />
come se questa fosse un’attività di secondo<br />
ordine. L’entrare in politica per rendere<br />
pubblica la dimensione <strong>del</strong>la fede, quindi<br />
l’essere in politica da cattolici implica caratteristiche<br />
ulteriori a quelle che Max Weber<br />
indicava e richiede un po’ di coraggio in<br />
più, un po’ di determinazione in più”.<br />
L’on. Paola Binetti nel prendere la parola ha<br />
sottolineato come una dimensione forte <strong>del</strong>la<br />
fede si debba tradurre nella ricerca <strong>del</strong>la<br />
verità, nell’assunzione di responsabilità legata<br />
alle piccole cose <strong>del</strong>la quotidianità parlamentare.<br />
Secondo l’on. Binetti, “i cattolici<br />
impegnati in politica se sono veramente coerenti,<br />
sono persone che studiano e si rendono<br />
conto di che cosa fanno, perché lo fanno<br />
e assumono consapevolmente le conseguenze<br />
di posizioni a volte anche scomode”.<br />
A tale proposito, ha concluso, “la caratteristica<br />
fondamentale di ogni politico, potrebbe<br />
essere quella passione di cui parlava il<br />
Magnifico Rettore, comunque in modo particolare<br />
<strong>del</strong> cattolico, è la passione per il dialogo,<br />
per il rapporto con le persone, la passione<br />
per spiegare soprattutto cosa si sta facendo”.<br />
L’on. Maurizio Lupi riprendendo le<br />
caratteristiche di un politico citate <strong>del</strong> Magnifico<br />
Rettore, passione, dedizione ad una<br />
causa e lungimiranza, ha sottolineato come<br />
“il problema grave di oggi corrisponde alla<br />
crisi <strong>del</strong>l’educazione <strong>del</strong>l’uomo”. A tale proposito<br />
la sfida per i cattolici è di “vivere fino<br />
in fondo e pienamente la fede affinché l’esperienza<br />
<strong>del</strong>la comunità cristiana diventi<br />
una intelligenza nuova, giusta, di rispondere<br />
in maniera creativa, più giusta, più equa,<br />
innovativa, alla realtà”.<br />
Scienza<br />
e Cultura<br />
41
42<br />
Scienza<br />
e Cultura<br />
Il Ministro <strong>del</strong>la Salute, on. Ferruccio Fazio<br />
durante l’intervento al 4° congresso<br />
nazionale <strong>del</strong>la S.I.M.M.<br />
Sono seguite successivamente alcune domande<br />
che gli studenti hanno rivolto ai due<br />
testimoni <strong>del</strong>l’incontro mostrando particolare<br />
interesse per le tematiche loro proposte.<br />
Management sanitario<br />
14 – 15 aprile 2011: 4° Congresso nazionale<br />
S.I.M.M. “È tempo di costruire il futuro <strong>del</strong><br />
management in medicina”<br />
L’incontro promosso dalla Società Italiana<br />
Medici Manager si è svolto presso la Sala<br />
Italia <strong>del</strong> Centro Congressi ed ha visto la partecipazione<br />
<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la Salute, Ferruccio<br />
Fazio, premiato dalla Società in apertura<br />
al Congresso “ per aver contribuito in<br />
modo decisivo alla rinascita <strong>del</strong> Ministero<br />
<strong>del</strong>la Salute, alla sua riorganizzazione ed al<br />
suo rilancio come Istituzione di garanzia<br />
<strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong> Paese…”<br />
È stato così presentato attraverso le relazioni<br />
come i sistemi sanitari con una migliore<br />
performance siano quelli in cui i medici,<br />
adeguatamente formati sulle tematiche<br />
manageriali, sono attivamente coinvolti nel<br />
cuore dei processi decisionali ed organizzativi,<br />
dove lavorano al fianco di manager<br />
esperti. Tuttavia, sebbene in alcune realtà<br />
europee siano presenti associazioni di medici<br />
manager ben consolidate che svolgono<br />
in modo coordinato le attività clinico-manageriali,<br />
nella maggior parte dei Paesi <strong>del</strong><br />
vecchio continente non esiste alcun riferimento<br />
di aggregazione associativa tra i professionisti<br />
medici che, laddove motivati ed<br />
interessati, si battono individualmente e<br />
con notevoli sforzi per promuovere una cultura<br />
medico-manageriale efficace ed efficiente<br />
per il sistema in cui operano.<br />
Date tali premesse, si comprende come sia<br />
ritenuta necessaria la creazione di una rete<br />
<strong>del</strong>le associazioni locali e nazionali laddove<br />
già esistenti e ancor di più, per rappresentare<br />
e garantire una “casa” a tutti<br />
quei medici che operano in Paesi dove non<br />
esiste alcuna iniziativa di riferimento strutturata.<br />
I medici in possesso di capacità manageriali<br />
si sono dimostrati capaci di guidare<br />
il cambiamento agendo come facilitatori<br />
e leader. Le politiche sanitarie basate<br />
sulle evidenze e la capacità di attuare<br />
scelte manageriali nei sistemi e nelle reti,<br />
nei percorsi e nei mo<strong>del</strong>li di salute <strong>del</strong> paziente,<br />
aiuterà i professionisti ad addentrarsi<br />
in una sfida incredibilmente affascinante,<br />
con un’inevitabile ricaduta positiva<br />
sui processi e sulla garanzia <strong>del</strong> miglioramento<br />
continuo <strong>del</strong>la qualità, proprio in un<br />
momento storico in cui la salute <strong>del</strong> paziente/cittadino<br />
è messa a dura prova.<br />
Cardiologia<br />
27-29 gennaio2011: convegno “Linee guida<br />
nelle patologie cardiovascolari: analisi<br />
critica”<br />
L’incontro è stato l’occasione per fare un’analisi<br />
critica <strong>del</strong>le linee guida attuali nella cura <strong>del</strong>le<br />
patologie cardiovascolari, mettendo in particolare<br />
evidenza gli aspetti ancora non chiariti<br />
e le raccomandazioni difficilmente trasferibili<br />
alla pratica clinica quotidiana.<br />
Nel corso <strong>del</strong> convegno, sono intervenuti i<br />
maggiori esperti italiani per fare il punto su<br />
applicabilità e limiti <strong>del</strong>la medicina basata<br />
sull’evidenza nella cura <strong>del</strong>le patologie cardiovascolari,<br />
<strong>del</strong>ineando le aree di incertezza<br />
lasciate dalle attuali linee guida e fornendo<br />
un indirizzo per lo sviluppo <strong>del</strong>le future<br />
raccomandazioni in medicina cardio-
vascolare. Le future linee guida dovranno<br />
essere ispirate dalla necessità di fornire raccomandazioni<br />
più personalizzate, che consentano<br />
di curare in maniera ottimale pazienti<br />
che, pur presentando la stessa malattia,<br />
si diversificano per motivi genetici o<br />
ambientali. La messa a punto di una medicina<br />
“personalizzata” è un obiettivo fondamentale<br />
non solo perché più efficace ma<br />
anche perché meno costosa. La pratica <strong>del</strong>la<br />
professione medica è sempre più influenzata<br />
dalle linee guida, frutto <strong>del</strong>la medicina<br />
basata sull’evidenza. Le linee guida nascono<br />
con l’obiettivo di assistere i medici<br />
nello scegliere le tecnologie più appropriate<br />
nelle diverse situazioni cliniche, tuttavia<br />
a volte non riflettono la complessità <strong>del</strong>la<br />
realtà che il medico si trova ad affrontare. I<br />
pazienti con i quali i clinici si confrontano<br />
sono sempre più complessi, affetti da numerose<br />
co-patologie, anziani o appartenenti<br />
a gruppi scarsamente rappresentati nei trial<br />
clinici. Inoltre, la progressiva riduzione <strong>del</strong>le<br />
risorse utilizzabili per la sanità pubblica<br />
rende difficilmente applicabili le prescrizioni<br />
<strong>del</strong>le linee guida e questo, ovviamente, si<br />
scontra con problematiche medico-legali.<br />
Cure palliative<br />
25 febbraio2011: Congresso Regionale Sicp<br />
su “Dal curare al prendersi cura…<strong>del</strong>l’altro e<br />
di sé. Il tempo <strong>del</strong>lo spirito, <strong>del</strong> dialogo e <strong>del</strong>la<br />
conoscenza”<br />
Il Congresso regionale <strong>del</strong>la Società Italiana<br />
di Cure Palliative, si è rivolto a tutti i professionisti<br />
impegnati nel campo <strong>del</strong>le cure<br />
palliative e quest’anno ha affrontato un tema<br />
molto stimolante: “Dal curare al prendersi<br />
cura... <strong>del</strong>l’altro e di sé. Il tempo <strong>del</strong>lo<br />
spirito, <strong>del</strong> dialogo e <strong>del</strong>la conoscenza.” Si<br />
è proposta così una riflessione condivisa<br />
sul tema <strong>del</strong>la cura con particolare attenzione<br />
al vissuto di quanti sono coinvolti nel<br />
processo assistenziale.<br />
Per semplificare la scelta formativa dei partecipanti,<br />
lo schema organizzativo <strong>del</strong> congresso<br />
ha previsto una sessione unica al mattino<br />
e due workshop paralleli nel pomeriggio<br />
dedicati a tematiche specifiche: la “Linea<br />
infusionale come, quando, perché” e “I<br />
farmaci in cure palliative: come, quando, perché”.<br />
La legge n. 38 consolida l’impegno<br />
scientifico culturale e clinico di quanti in<br />
questi anni si sono dedicati alla crescita e<br />
allo sviluppo <strong>del</strong>le cure palliative nel nostro<br />
Paese e afferma un mo<strong>del</strong>lo di assistenza<br />
sanitaria che pone “la persona e la sua famiglia”<br />
al centro <strong>del</strong>l’intervento. Il congresso<br />
è stata inoltre un’importante occasione<br />
di confronto tra gli esperti <strong>del</strong> settore.<br />
Neurofisiologia Clinica<br />
21-25 giugno 2011: 14 th European Con gress<br />
on Clinical Neurophysiology<br />
Il convegno, organizzato dall’Istituto di<br />
Neurologia ha riunito i neuroscienziati<br />
provenienti dalle più importanti università<br />
internazionali <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
di Roma con l’obiettivo principale di<br />
esplorare tutte le funzionalità <strong>del</strong> cervello<br />
umano, curare malattie neurologiche e<br />
favorire la neuro-riabilitazione attraverso<br />
onde elettromagnetiche, collegare reti<br />
neurali a reti informatiche, usare i robot<br />
come supporto per recuperare un deficit<br />
motorio o cognitivo.<br />
Su questi argomenti si sono confrontati<br />
oltre 500 esperti, con tantissime novità nell’ambito<br />
di tecniche di esplorazione <strong>del</strong> cervello<br />
umano, sui meccanismi neuronali<br />
coinvolti nell’apprendimento o nel recupero<br />
dopo una lesione, sull’attività cerebrale -<br />
soprattutto su come le aree <strong>del</strong> cervello si<br />
connettono e disconnettono tra di loro -<br />
nella malattia di Alzheimer, ma anche sugli<br />
effetti <strong>del</strong>le emissioni elettromagnetiche<br />
prodotte dai telefoni cellulari sul cervello.<br />
Sessioni specifiche sono state dedicate<br />
alla neurorobotica e all’interfaccia uomomacchina<br />
e sono state discusse interessanti<br />
prospettive terapeutiche basate<br />
sulla neuromodulazione, sull’utilizzo, di<br />
campi magnetici/elettrici <strong>del</strong> tutto innocui<br />
per stimolare il cervello e modularne il<br />
funzionamento, limitatamente ad alcune<br />
regioni neurali specifiche, al fine di incrementarne<br />
il potenziale di recupero in<br />
diverse malattie neuropsichiatriche. Sono<br />
state inoltre approfondite le più moderne<br />
tecniche di diagnosi e di cura di malattie<br />
come il morbo di Parkinson, l’epilessia, le<br />
distrofie muscolari e le neuropatie.<br />
Una tematica specifica ha riguardato la stimolazione<br />
magnetica transcranica ormai<br />
riconosciuta come tecnica di esplorazione<br />
funzionale <strong>del</strong> sistema nervoso ampia-<br />
Scienza<br />
e Cultura<br />
43
44<br />
Scienza<br />
e Cultura<br />
Notiziario Nomine<br />
mente diffusa da oltre 30 anni in molti<br />
laboratori di ricerca di tutto il mondo, che<br />
fornisce informazioni preziose sul funzionamento<br />
cerebrale, sulla capacità di alcuni<br />
circuiti cerebrali di riorganizzarsi durante<br />
l’apprendimento, lo sviluppo o in riposta a<br />
danni creati da diverse patologie.<br />
Durante il congresso si è trattato anche di<br />
funzionamento di neuroni e reti neurali<br />
durante attività motorie e cognitive, in<br />
condizioni di normalità e nella patologia. Il<br />
campo è molto vasto e abbraccia settori<br />
che vanno dalle scienze di base, ad aspetti<br />
prevalentemente clinici (come l’elettromiografia,<br />
l’elettroencefalografia, i potenziali<br />
evocati) fino alla neurorobotica e<br />
Il prof. Emilio Balestrazzi,<br />
Direttore<br />
<strong>del</strong>l’Istituto di Oftalmologia,<br />
è stato<br />
eletto Presidente<br />
<strong>del</strong> Comitato scientifico<br />
nazionale <strong>del</strong>la<br />
sezione italiana<br />
<strong>del</strong>l’Agenzia internazionale<br />
per la prevenzione<br />
<strong>del</strong>la Cecità–IAPB Italia Onlus. L’elezione<br />
è avvenuta nel corso <strong>del</strong>la prima riunione<br />
<strong>del</strong> comitato lo scorso 18 maggio.<br />
La IAPB Italia onlus è un ente senza fini di<br />
lucro che opera per la prevenzione <strong>del</strong>le malattie<br />
oculari e la riabilitazione visiva degli<br />
ipovedenti, promuovendo e sostenendo una<br />
campagna globale contro tutte le forme di<br />
cecità che si possono evitare. L’Agenzia italiana<br />
è stata fondata nel 1977 per iniziativa<br />
<strong>del</strong>l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti<br />
e <strong>del</strong>la Società Oftalmologica Italiana<br />
(SOI), alle quali nel 1989 si è affiancata<br />
l’Associazione Professionale Italiana Medici<br />
Oculisti (APIMO): la sua attività trova<br />
principalmente legittimazione nel fatto che,<br />
da un lato, la minorazione <strong>del</strong>la vista è in allarmante<br />
aumento in tutto il mondo e dall’altro,<br />
la cultura <strong>del</strong>la prevenzione è spesso<br />
ancora inadeguata.<br />
La IAPB Italia onlus attua diverse attività sia<br />
nel campo <strong>del</strong>la prevenzione che <strong>del</strong>la riabilitazione<br />
<strong>del</strong>l’ipovedente con program-<br />
all’interfaccia computer cervello. La speranza<br />
è che nel prossimo futuro l’uso di<br />
queste prenda piede in campo clinico,<br />
almeno a livello diagnostico. Una diagnosi<br />
più accurata, supportata da esami neurofisiologici<br />
specifici, consente di studiare<br />
meglio molte malattie neurologiche e la<br />
loro evoluzione nel tempo, consente inoltre<br />
di monitorare gli effetti <strong>del</strong>le terapie<br />
anche sperimentali che possono essere<br />
utilizzate, apre la strada a nuove strategie<br />
terapeutiche, come quelle di neuromodulazione,<br />
può fornire indicazioni riabilitative<br />
e aiutare a esplorare processi cognitivi<br />
complessi come il linguaggio, l’attenzione,<br />
la memoria e l’apprendimento.<br />
mi di educazione sanitaria, prevenzione, organizzazione<br />
di seminari e convegni e, soprattutto,<br />
con un’attiva collaborazione di<br />
un’equipe medica con elevate competenze<br />
specialistiche presso il Polo nazionale di servizi<br />
e ricerca per la prevenzione <strong>del</strong>la cecità<br />
e la riabilitazione visiva degli ipovedenti<br />
presso il Policlinico “A. Gemelli” in collaborazione<br />
con l’Istituto di Oftalmologia <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong>.<br />
Il prof. Guido Costamagna<br />
è il nuovo<br />
Segretario Generale<br />
<strong>del</strong>la FI-<br />
SMAD. Nominato<br />
alla prestigiosa carica<br />
in occasione<br />
<strong>del</strong> XVII Congresso<br />
Nazionale <strong>del</strong>le<br />
malattie digestive<br />
che si è svolto a Torino dal 5 all’8 marzo<br />
2011, succede al prof. Mario Rizzetto, Ordinario<br />
di Gastroenterologia e Direttore <strong>del</strong>la<br />
Divisione di Gastroepatologia <strong>del</strong>l’Ospedale<br />
Le Molinette di Torino. La FISMAD che<br />
raggruppa le maggiori Società Scientifiche<br />
italiane che operano nel campo <strong>del</strong>le Malattie<br />
<strong>del</strong>l’apparato digerente (AIGO – Associazione<br />
Italiana dei Gastroenterologi<br />
Ospedalieri; SIED – Società Italiana di Endoscopia<br />
Digestiva; SIGE – Società italiana<br />
di Gastroenterologia) rappresenta oltre tremila<br />
professionisti <strong>del</strong>la gastroenterologia<br />
e <strong>del</strong>l’endoscopia digestiva. Tra i compiti <strong>del</strong>
mandato <strong>del</strong> prof. Costamagna, oltre alla<br />
rappresentanza ufficiale <strong>del</strong>le Società Scientifiche<br />
presso gli organi istituzionali e governativi,<br />
anche quello di coordinare la Commissione<br />
scientifica <strong>del</strong> Congresso nazionale<br />
nel prossimo biennio 2012 e 2013.<br />
Il 4 dicembre 2010,<br />
al termine <strong>del</strong> XVII<br />
Congresso nazionale<br />
<strong>del</strong>la Società<br />
italiana di cure palliative<br />
(Sicp), la<br />
dott.ssa Adriana<br />
Turriziani è stata<br />
eletta Presidente<br />
<strong>del</strong>la Sicp.<br />
La dott.ssa Adriana Turriziani, primario <strong>del</strong>l’Hospice<br />
“Villa Speranza”, nell’ambito <strong>del</strong>l’incarico<br />
che gli è stato conferito ha sottolineato<br />
come tra gli obiettivi principali vi sia<br />
quello “di favorire la crescita <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>le<br />
cure palliative superando il divario che oggi<br />
persiste tra le Regioni italiane, e nello stesso<br />
tempo garantire in ogni Centro, in ogni<br />
intervento, la stessa qualità <strong>del</strong>le cure. Ora abbiamo<br />
tutti gli strumenti per lavorare, farlo<br />
bene è il nostro compito”, consentendo ai<br />
malati terminali di dare pieno significato ad<br />
ogni gesto compiuto nel corso di quelli che<br />
possono rivelarsi i loro ultimi giorni. La<br />
dott.ssa Turriziani si è laureata e specializzata<br />
presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>.<br />
È autrice di più di 180 lavori scientifici, dedicati<br />
in particolare a questioni riguardanti le<br />
cure palliative, la radioterapia e radio-chemioterapia,<br />
ma anche ai temi <strong>del</strong>la qualità<br />
<strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>la bioetica clinica; ha partecipato<br />
come relatrice a oltre 330 convegni e<br />
iniziative nazionali e internazionali.<br />
Nel corso <strong>del</strong> XXXIV<br />
Congresso Nazionale<br />
<strong>del</strong>la Società<br />
Italiana Trapianti<br />
d’Organo (S.I.T.O), lo<br />
scorso 7-9 novembre,<br />
il prof. Salvatore<br />
Agnes, Direttore<br />
<strong>del</strong>l’U.O. di Chirurgia<br />
Sostitutiva, è<br />
stato eletto membro <strong>del</strong> Consiglio Direttivo<br />
<strong>del</strong>la S.I.T.O.. Successivamente, il neo-elet-<br />
to Consiglio Direttivo ha attribuito al prof.<br />
Agnes anche l’incarico di Segretario <strong>del</strong>la<br />
Società Italiana Trapianti d’Organo.<br />
Lo scorso dicembre<br />
il Ministro <strong>del</strong>la Salute<br />
Ferruccio Fazio<br />
ha <strong>del</strong>egato per il<br />
biennio 2010-2012<br />
il prof. Walter Ricciardi,<br />
Direttore<br />
<strong>del</strong>l’Istituto di Igiene<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong>, a rappresentare<br />
il Ministero <strong>del</strong>la Salute, insieme<br />
alla dott. ssa Francesca Basilico, capo <strong>del</strong>la<br />
segreteria tecnica <strong>del</strong> Ministero, nell’ambito<br />
<strong>del</strong>la neo Struttura Tecnica di Monitoraggio<br />
sulla Sanità, denominata STEM,<br />
prevista dal Patto per la Salute 2010-2012.<br />
La STEM, commissione paritetica tra Stato<br />
e Regioni, di natura collegiale, è stata<br />
costituita dalla Presidenza <strong>del</strong> Consiglio<br />
dei Ministri (Dipartimento Affari Regionali),<br />
dal Ministero <strong>del</strong>l’Economia e dal Ministero<br />
<strong>del</strong>la Salute. La STEM avrà il compito<br />
di monitorare lo stato dei servizi sanitari<br />
<strong>del</strong> Paese attraverso un sistema di<br />
indicatori di efficienza e appropriatezza in<br />
grado di valutare l´effettiva erogazione dei<br />
livelli essenziali di assistenza da parte <strong>del</strong>le<br />
Regioni e di garantire il maggiore soddisfacimento<br />
dei bisogni dei cittadini e al<br />
tempo stesso, un maggiore controllo <strong>del</strong>la<br />
spesa. La STEM avrà, inoltre, il compito<br />
di valutare i Piani di rientro <strong>del</strong>le Regioni<br />
in disavanzo e di seguirne l´attuazione.<br />
Il dott. Alfredo Cesario, ricercatore <strong>del</strong>l’Istituto<br />
di Patologia Speciale Chirurgica <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> e Vice-Direttore Scientifico<br />
<strong>del</strong>l’IRCCS San Raffaele Pisana, è stato<br />
chiamato a far parte <strong>del</strong> Tavolo di concertazione<br />
su “Ricerca per la salute e qualità<br />
<strong>del</strong>la vita” tra il Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione,<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> e <strong>del</strong>la Ricerca e il Ministero<br />
<strong>del</strong>la Salute.<br />
Il tavolo di concertazione ha come finalità<br />
lo studio e l’analisi <strong>del</strong>le azioni riguardanti<br />
la tutela <strong>del</strong>la salute e il benessere <strong>del</strong>la popolazione.<br />
La nomina è stata <strong>del</strong>iberata dal<br />
Miur e dal Ministero <strong>del</strong>la Salute lo scorso<br />
27 ottobre e la commissione si è insediata<br />
nel mese di dicembre.<br />
Notiziario<br />
45
46<br />
Notiziario<br />
Albergati Silvia<br />
Alfei Daniela<br />
Aloise Antonio<br />
Alonzi Annamaria<br />
Angelucci Claudio<br />
Baldasseroni Marco<br />
Barbabella Alessandra<br />
Bellisario Anna Rita<br />
Bianchi Massimo<br />
Bianchini Francesca<br />
Bindo Alessandra<br />
Biscotti Lorenzo<br />
Blandino Raffaela<br />
Boi Roberto<br />
Bonanni Alfredo<br />
Borgognoni Alessandro<br />
Brinchi Domenico<br />
Brunetti Anna Rita<br />
Bulfoni Antonella<br />
Buontempo Edoardo<br />
Calvi Marco<br />
Carlini Debora<br />
Casagrande Raffi Fulvio<br />
Casillo Monica<br />
Cavicchioni Piero<br />
Ceciarelli Alberto<br />
Celani Roberta<br />
Cencelli Francesca<br />
Cera Carla<br />
Cionci Vincenzo<br />
Cito Sandro<br />
Colafrancesco Cristina<br />
Colapietro Giuseppa<br />
Coniglio Stefania<br />
Cornacchia Carmela<br />
Coroforte Sonia<br />
Cozzi Ivano<br />
Croce Paolo Walter<br />
D’Angelo Massimo<br />
De Angelis Gianni<br />
De Angelis Alfiere<br />
De Angelis Durante<br />
Rosa<br />
De Paolis Claudio<br />
De Pascalis Angela<br />
Decina Anna Luigia<br />
Deidda Anna Paola<br />
Del Savio Alessandra<br />
Dell’Anna Maria Grazia<br />
Dell’Edera Sonia<br />
Descisciolo Claudia<br />
Di Resta Maurizio<br />
Giuseppe<br />
Di Tolla Grazia<br />
Di Tommaso Elisabetta<br />
Maria<br />
Diomedi Patrizia<br />
Domizi Donatella<br />
Elmi Renata<br />
Esposito Paola<br />
Il Ministro <strong>del</strong>l’Istruzione, <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> e<br />
<strong>del</strong>la Ricerca e il Ministro <strong>del</strong>la Salute hanno<br />
sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la<br />
“realizzazione di iniziative di internazionalizzazione<br />
<strong>del</strong>la ricerca nei settori correlati<br />
alla salute ed alla qualità <strong>del</strong>la vita, ed in<br />
particolare d’implementazione <strong>del</strong>le iniziative<br />
di programmazione congiunta <strong>del</strong>la<br />
ricerca europea”. Per avviare questo Protocollo<br />
d’intesa, le due amministrazioni<br />
hanno istituito un Tavolo di Concertazione<br />
con funzioni di studio, analisi, indirizzo coordinamento<br />
e pianificazione <strong>del</strong>le azioni<br />
riguardanti la materia <strong>del</strong>la ricerca per la salute<br />
e la qualità <strong>del</strong>la vita.<br />
I colleghi che compiono 20 anni di servizio<br />
Faienza Orlando<br />
Falasconi Francesco<br />
Faretra Anna Maria<br />
Fazi Fabio Massimo<br />
Folisi Stefania<br />
Formichella Maria<br />
Antonietta<br />
Galardo Ciro<br />
Gandolfo Cinzia<br />
Gargano Caterina<br />
Ghisio Fabio<br />
Gianduzzo Alessandra<br />
Giaquinto Antonio<br />
Giordani Paola<br />
Giulianelli Paolo<br />
Iampieri Monia<br />
Lavorante Maria Teresa<br />
Lelli Anna Rita<br />
Leo Valentina<br />
Leonardi Paola<br />
Leoni Ilaria<br />
Levantini Fabio<br />
Lizzit Marina<br />
Loddoni Rina Gavina<br />
Lombardo Angela<br />
Lori Rosanna<br />
Lorusso Antonia<br />
Maffei Stefania A<strong>del</strong>e<br />
Ada<br />
Maffini Stefania<br />
Il Sollievo una terapia<br />
che funziona<br />
Domenica 29 maggio nella hall <strong>del</strong> Policlinico<br />
“A. Gemelli” medici, assistenti sanitari<br />
e pazienti, insieme a personaggi <strong>del</strong> mondo<br />
<strong>del</strong>lo spettacolo e personalità istituzionali,<br />
hanno partecipato alla tradizionale<br />
manifestazione nazionale che il nostro Policlinico<br />
ospita già da alcuni anni per promuovere<br />
il sollievo in ospedale come cura<br />
dalla sofferenza. Ad introdurre la manifestazione<br />
accanto al prof. Numa Cellini, docente<br />
di Radioterapia e co-promotore <strong>del</strong>l’evento,<br />
il Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medici-<br />
Anche questo anno in occasione <strong>del</strong>la festa <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> presso la sede di Roma <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> verranno premiati i 143<br />
dipendenti che compiono 20 anni di servizio, di seguito citati:<br />
Maldarella Palma<br />
Mannocchi Flavio<br />
Marchetti Antonio<br />
Mari Maria Cristiana<br />
Mari Stefano<br />
Marra Franco Luigi<br />
Mascolo Sabrina<br />
Massaro Vincenzina<br />
Mauti Luigi<br />
Melchionda Carmelina<br />
Meloni Antonella<br />
Mencio Vincenzo<br />
Meoni Daniela<br />
Minati Giovanna<br />
Monti Roberta<br />
Moroncelli Anna Maria<br />
Moschettini Vincenza<br />
Muttillo Mimi<br />
Natale Giovanni<br />
Nicolai Stefano<br />
Nobile Claudia<br />
Nuccorini Alessandro<br />
Nughedu Antonella<br />
Palmieri Roberta<br />
Panci Gabriella<br />
Paoletti Katia<br />
Piazza Stefania<br />
Piazza Simona<br />
Piccioni Arnaldo<br />
Pierantozzi Roberta<br />
Pignataro Raffaele<br />
Proietti Savini<br />
Giuseppe<br />
Querceto Sandra<br />
Restante Barbara<br />
Rossi Anna Maria<br />
Rotondi Valter<br />
Rubini Ada<br />
Rubino Margherita<br />
Ruggeri Giuseppe<br />
Russo Maria Pia<br />
Salvatori Giovanna<br />
Sanna Iva<br />
Scalena Nunzio<br />
Scipioni Sandro<br />
Severa Fabrizio<br />
Soldani Lidia<br />
Soricone Cesidio<br />
Guglielmo<br />
Speziale Domenico<br />
Stabile Cristina<br />
Tarquilio Domenica<br />
Torelli Paola<br />
Venditti Silvia<br />
Veneroso Paola<br />
Venturini Rosella<br />
Visconti Stefania<br />
Viva Lucia Maria<br />
Zaccheddu Ignazia<br />
Zangheri Fabio
na e Chirurgia. prof. Rocco Bellantone e il Vice<br />
Preside, prof. Walter Ricciardi, Direttore<br />
<strong>del</strong>l’Istituto di Igiene.<br />
In questa Giornata, promossa dal Ministero<br />
<strong>del</strong>la Salute, dalla Conferenza <strong>del</strong>le Regioni<br />
e <strong>del</strong>le Province autonome e dalla Fondazione<br />
nazionale “Gigi Ghirotti” si è voluto<br />
affermare la centralità <strong>del</strong>la persona malata<br />
e il suo diritto ad essere informata su<br />
quanto si può fare per controllare il dolore<br />
e la sofferenza attraverso le terapie più<br />
avanzate, ma anche l’importanza di considerare<br />
il malato nella sua interezza, ponendo<br />
attenzione a tutti i suoi bisogni, psichici,<br />
fisici, sociali e spirituali in modo di<br />
rendergli migliore la qualità <strong>del</strong>la vita. Presenti<br />
alla manifestazione, il Direttore Amministrativo,<br />
prof. Marco Elefanti, il Direttore<br />
<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, prof. Cesa-<br />
Notiziario<br />
Il prof. Rocco Bellantone, Preside <strong>del</strong>la Facoltà<br />
di Medicina e Chirurgia saluta il<br />
pubblico presente nella hall <strong>del</strong> Policlinico<br />
“A. Gemelli” in occasione <strong>del</strong>la 10 a<br />
Giornata Nazionale <strong>del</strong> Sollievo.<br />
Sul palco a destra, insieme a medici e<br />
specializzandi che hanno animato la<br />
Giornata <strong>del</strong> Sollievo, il prof. Numa<br />
Cellini, ordinario di Radioterapia e copromotore<br />
<strong>del</strong>l’evento. A sinistra i cantanti<br />
Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo.<br />
La conduttrice televisiva, Lorella Cuccarini<br />
presenta alcune iniziative a sostegno<br />
<strong>del</strong> Sollievo.<br />
47
48<br />
Notiziario<br />
Da sinistra il dott. Bruno Vespa, giornalista<br />
televisivo e Presidente <strong>del</strong>la Fondazione<br />
“Gigi Ghirotti”, il prof. Cesare<br />
Catananti, Direttore <strong>del</strong> Policlinico “A.<br />
Gemelli”, l’on. Renata Polverini, Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione Lazio e il prof. Marco<br />
Elefanti, Direttore Amministrativo.<br />
La premiazione <strong>del</strong>la scuola vincitrice<br />
<strong>del</strong> concorso “Un ospedale con più sollievo”.<br />
re Catananti, il Presidente <strong>del</strong>la Regione Lazio,<br />
on. Renata Polverini, il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Fondazione nazionale “Gigi Ghirotti”, dott.<br />
Bruno Vespa, e numerosi personaggi <strong>del</strong><br />
mondo <strong>del</strong>lo spettacolo che hanno affiancato<br />
i medici, gli operatori sanitari, gli studenti<br />
e i volontari <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina<br />
e Chirurgia e <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”<br />
ad animare la giornata. Vincitori <strong>del</strong> concorso<br />
“Un ospedale con più sollievo”: la classe<br />
5° B <strong>del</strong>la Scuola Primaria “Fratelli di Dio”<br />
– VI Circolo di Novara per il miglior disegno,<br />
la 3° classe <strong>del</strong>la scuola secondaria di<br />
primo grado “S. Maria <strong>del</strong> Paradiso” di Vi-<br />
terbo per il miglior elaborato, la classe <strong>del</strong><br />
primo biennio chimica – materiali e biotecnologie<br />
I.I.S. Marconi – Galletti di Domodossola<br />
per il miglior videoclip. Assegnati<br />
anche due premi individuali: a Martina<br />
Torregrossa, alunna <strong>del</strong>l’Istituto Tecnico<br />
Commerciale “Calvi” <strong>del</strong>la Sezione associata<br />
di Pediatria - Ospedale Civile di Padova<br />
per il miglior elaborato e a Martina Noero,<br />
studentessa <strong>del</strong>la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la<br />
Formazione <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> degli Studi di<br />
Torino per la migliore fiaba. I premi, consistono<br />
in cinque borse di studio di 500 euro<br />
ciascuna.
Il Fo.Pe.Co.M. si certifica<br />
per la qualità<br />
Il 2 maggio 2011 la Formazione Permanente<br />
Congressi e Manifestazioni, ha ottenuto il<br />
rilascio <strong>del</strong>la Certificazione internazionale<br />
di sistema qualità conforme alla norma internazionale<br />
ISO 9001:2008 dall’ente certificatore<br />
internazionale Bureau Veritas.<br />
Le attività certificate oltre a quelle formative<br />
relative a corsi, congressi e manifestazioni,<br />
includono sia la gestione <strong>del</strong>le aule<br />
che la redazione <strong>del</strong>la rivista Comunicare.<br />
Il conseguimento <strong>del</strong>la certificazione, oltre<br />
che requisito indispensabile per essere riconosciuti<br />
nel ruolo di Provider <strong>del</strong>l’Ente per l’attività<br />
formativa e congressuale, si tradurrà<br />
in benefici per tutte le parti interessate.<br />
Il rilascio ufficiale <strong>del</strong> Certificato è avvenuto<br />
lo scorso 23 maggio alla presenza <strong>del</strong> Direttore<br />
di Sede, dott. Giancarlo Furnari che<br />
ha espresso il suo plauso per il percorso intrapreso<br />
e per il risultato ottenuto.<br />
Dal 13 dicembre 2010 il Servizio Formazione<br />
Permanente Congressi e Manifestazioni,<br />
autorizzato dalla Direzione di Sede,<br />
ha reso operativo il Sistema di Gestione<br />
per la Qualità, conforme alla norma internazionale<br />
ISO 9001:2008, con lo scopo di<br />
conseguire la prestigiosa certificazione internazionale<br />
di sistema qualità entro la<br />
metà <strong>del</strong> 2011.<br />
A tale proposito, l’unità organizzativa ha<br />
scelto di intraprendere il percorso virtuo-<br />
so <strong>del</strong>la certificazione con la finalità di potenziare<br />
l’efficienza e l’efficacia dei propri<br />
processi lavorativi.<br />
L’obiettivo principale <strong>del</strong> percorso intrapreso<br />
è quello di massimizzare la soddisfazione<br />
<strong>del</strong>le parti interessate (discenti,<br />
partecipanti agli eventi, enti richiedenti,<br />
etc…) tramite l’applicazione sistematica,<br />
nell’organizzazione, dei principi <strong>del</strong> miglioramento<br />
continuo.<br />
L’operatività <strong>del</strong> sistema di gestione per la<br />
qualità, implica la codifica dei formati e<br />
moduli utilizzati per la gestione dei corsi e<br />
degli eventi, al fine di standardizzare effi-<br />
Notiziario<br />
La consegna <strong>del</strong> certificato di Qualità.<br />
Da sinistra il sig. Francesco Gemelli, Responsabile<br />
<strong>del</strong> Servizio Formazione Permanente<br />
Congressi e Manifestazioni, il<br />
dott. Giancarlo Furnari, Direttore di Sede,<br />
la dott.ssa Maria Caterina Ledda, rappresentate<br />
<strong>del</strong>l’ente certificatore Bureau<br />
Veritas, il dott. Alessandro Monti e il dott.<br />
Emanuele Calogero consulenti esterni<br />
per il rilascio <strong>del</strong> sistema Qualità.<br />
Il certificato di conformità alla norma<br />
ISO 9001:2008.<br />
49
50<br />
Notiziario<br />
Il personale <strong>del</strong>l’Hospice “Villa Speranza”<br />
durante l’inaugurazione <strong>del</strong>la “Terrazza<br />
<strong>del</strong>le rose”. Al centro il dott. Antonio<br />
Cicchetti, Amministratore unico<br />
<strong>del</strong>la SCAI Spa insieme alla signora Rosa<br />
Olivi, madre <strong>del</strong>la paziente che ha<br />
compiuto la donazione per la ristrutturazione<br />
<strong>del</strong>la terrazza.<br />
cacemente i contenuti. A tale proposito, attraverso<br />
l’invio di un’informativa in alluser,<br />
a tutte le parti interessate è stato comunicato<br />
che a partire da febbraio 2011, per l’avvio<br />
di ogni richiesta di pertinenza <strong>del</strong> Servizio<br />
Formazione Permanente Congressi e<br />
Manifestazioni, si potranno utilizzare solo<br />
i moduli codificati con un acronimo che<br />
identifica la procedura <strong>del</strong>la qualità, mentre<br />
i mo<strong>del</strong>li precedentemente utilizzati non<br />
potranno più ritenersi validi ed è per tanto<br />
utile contattare l’Ufficio, per poter disporre<br />
<strong>del</strong>la nuova modulistica da utilizzare.<br />
La “terrazza <strong>del</strong>le rose”<br />
per Villa Speranza<br />
L’Hospice “Villa Speranza” ha inaugurato il<br />
16 maggio scorso la “Terrazza <strong>del</strong>le rose”,<br />
che è stata realizzata grazie alla donazione<br />
<strong>del</strong>la Signora Cinzia Marsili recentemente<br />
scomparsa che aveva come grande<br />
desiderio, quello di lasciare uno spazio dove<br />
poter “guardare il cielo”. La cerimonia,<br />
alla quale hanno partecipato gli operatori<br />
<strong>del</strong>l’Hospice “Villa Speranza” è stata presieduta<br />
dal dott. Antonio Cicchetti, Amministratore<br />
unico <strong>del</strong>la SCAI ed è iniziata<br />
con l’arrivo <strong>del</strong>la signora Rosa Olivi,<br />
mamma <strong>del</strong>la paziente. Nel corso <strong>del</strong>la cerimonia<br />
ha avuto luogo la benedizione <strong>del</strong>la<br />
terrazza da parte <strong>del</strong>l’assistente spirituale<br />
<strong>del</strong>l’Hospice “Villa Speranza” don<br />
Carlo Abbate.<br />
Questo spazio è concepito non solo con<br />
finalità estetiche, ma per diventare un luogo<br />
da vivere, un punto d’incontro per i pazienti<br />
e i familiari perché tutti, indistintamente,<br />
possano trarne vantaggio. Un giardino<br />
godibile, come prolungamento esterno<br />
degli spazi <strong>del</strong>la quotidianità.<br />
Alte Scuole e Collegi<br />
Studiare le interazioni di singoli individui e<br />
gruppi di persone nelle organizzazioni sanitarie,<br />
al fine di comprendere e predire le<br />
determinanti <strong>del</strong>le prestazioni, spiegarne<br />
l’organizzazione e il funzionamento, individuando<br />
<strong>del</strong>le aree di miglioramento. È questo<br />
l’obiettivo che si è prefisso il corso “Interpretare<br />
e decidere in contesti complessi: le<br />
competenze professionali e comportamentali<br />
per agire con efficacia” che si è recentemente<br />
concluso presso il Collegio Nuovo<br />
Joanneum a cura <strong>del</strong>l’ ALTEMS, l’Alta Scuola<br />
di Economia e Management dei Sistemi<br />
Sanitari. Il corso, avente come direttore scientifico<br />
il prof. Domenico Bodega, Preside <strong>del</strong>la<br />
Facoltà di Economia, si è proposto di stimolare<br />
la riflessione e il dibattito con i collegiali<br />
su tematiche di responsabilità individuale<br />
nelle grandi organizzazioni, con particolare<br />
attenzione a quelle che comportano<br />
rilevanti implicazioni etiche.<br />
Il corso, ha avuto la durata di 30 ore complessive<br />
ed si è inserito nel contesto <strong>del</strong> Progetto<br />
Alte Scuole e Collegi, attivato per la prima<br />
volta presso la sede di Milano nell’ A.A.<br />
2006-07, realizzato con il prezioso contributo<br />
<strong>del</strong>l’Istituto Giuseppe Toniolo. In questa<br />
prima edizione romana, è stata data la<br />
possibilità di partecipare a 20 studenti meritevoli,<br />
sia <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />
sia <strong>del</strong>la Facoltà di Economia. Oltre agli<br />
studenti <strong>del</strong> Collegio Nuovo Joanneum, la<br />
partecipazione è stata estesa anche agli<br />
ospiti dei collegi San Luca-Barelli, San Damiano<br />
e Ker Maria.<br />
Indiscusso è stato il valore di questa preziosa<br />
occasione di crescita, sia individuale<br />
che comunitaria, come coerentemente proposto<br />
dallo stesso percorso formativo offerto<br />
dai collegi.<br />
Promuovere negli studenti quell’atteggiamento<br />
intellettuale in grado di permettere<br />
il superamento dei confini <strong>del</strong>la propria disciplina<br />
e l’apertura alla realtà in tutti i suoi
aspetti, al fine di un reale allargamento degli<br />
orizzonti <strong>del</strong>la razionalità, nel ripensamento<br />
di un nuovo umanesimo per una nuova<br />
Europa, conferma il ruolo pedagogico, morale<br />
e spirituale, perseguito dai collegi <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>.<br />
Aprirsi al dialogo, confrontandosi concretamente<br />
in circostanze difficili, saper operare<br />
con validità e nella moralità, può considerarsi<br />
un percorso di necessaria utilità nell’ambito<br />
<strong>del</strong>la realtà collegiale.<br />
Con questo progetto l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, mostra ancora una volta la<br />
propria particolare attenzione per gli studenti<br />
che, decidendo di vivere la propria<br />
esperienza universitaria con particolare in-<br />
tensità, scelgono di trascorrere questo importante<br />
periodo <strong>del</strong>la loro formazione all’interno<br />
dei collegi presenti presso le differenti<br />
sedi universitarie.<br />
Open Day Open Mind<br />
Il 7 marzo scorso l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> sede<br />
di Roma ha aperto le porte agli studenti<br />
<strong>del</strong>le scuole superiori e presentato i suoi<br />
corsi di laurea e i servizi offerti dal Campus<br />
universitario. La giornata alla sua sesta edizione<br />
è stata dedicata all’orientamento preuniversitario,<br />
un aiuto concreto in particolare<br />
per gli studenti <strong>del</strong>l’ultimo anno <strong>del</strong>le<br />
scuole superiori, per le famiglie interessate<br />
Notiziario<br />
L’Assistente pastorale, don Paolo Bonini<br />
insieme ad alcuni studenti <strong>del</strong> Collegio<br />
Nuovo Joanneum.<br />
Secondo da sinistra il dott. Bartolomeo<br />
Gisotti, Responsabile <strong>del</strong>la Direzione dei<br />
Servizi Didattico – accademici, la<br />
dott.ssa Patrizia Meli, Responsabile <strong>del</strong><br />
Servizio Didattica, il prof. Rocco Bellantone,<br />
Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina<br />
e Chirurgia, il prof. Antonio Lanzone,<br />
Presidente <strong>del</strong> Corso di laurea in Medicina<br />
e Chirurgia e secondo da destra l’Assistente<br />
pastorale don Paolo Bonini insieme<br />
agli studenti che hanno distribuito<br />
il materiale informativo <strong>del</strong> campus<br />
universitario in occasione <strong>del</strong>la manifestazione<br />
“Open Day Open Mind”.<br />
51
52<br />
Notiziario<br />
In piedi a fianco al tavolo dei relatori, il<br />
dott. Nardino D’Alessio, Responsabile <strong>del</strong><br />
Servizio Orientamento Pre-universitario<br />
mentre presenta alcuni docenti <strong>del</strong>la<br />
Facoltà.<br />
e per lo stesso corpo docente degli istituti<br />
scolastici per districarsi con maggiore consapevolezza<br />
nei molteplici corsi di laurea<br />
triennale, magistrale e magistrale a ciclo<br />
unico nelle diverse aree (medica e sanitaria,<br />
biotecnologica, cosmetologica, economicosanitaria<br />
ed economico-manageriale) offerti<br />
dall’Ateneo.<br />
L’iniziativa promossa dal Servizio di Orientamento<br />
Pre-universitario ha avuto come<br />
principale scopo, quello di presentare il panorama<br />
completo <strong>del</strong>l’offerta formativa per<br />
facilitare le aspiranti matricole nella scelta<br />
<strong>del</strong> percorso di studi più coerente con le loro<br />
attitudini e aspirazioni professionali, grazie<br />
all’incontro con docenti, tutor, studenti<br />
universitari.<br />
Il Santo Padre<br />
regala carezze e doni<br />
ai piccoli degenti<br />
Nella Solennità <strong>del</strong>l’Epifania il Santo Padre<br />
ha voluto porgere il Suo saluto e portare parole<br />
di conforto e doni ai piccoli degenti <strong>del</strong><br />
Policlinico “A. Gemelli”. È stato così accolto<br />
dai vertici <strong>del</strong>l’Ateneo e <strong>del</strong>la sede di Roma<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>, il Magnifico Rettore,<br />
prof. Lorenzo Ornaghi, il Direttore Amministrativo,<br />
prof. Marco Elefanti, il Preside<br />
<strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia, prof.<br />
Rocco Bellantone, il Direttore di Sede, dott.<br />
Giancarlo Furnari, il Direttore <strong>del</strong> Policlinico,<br />
prof. Cesare Catananti e l’Assistente ecclesiastico<br />
generale, mons. Sergio Lanza.<br />
È seguita poi la visita <strong>del</strong> Pontefice, accompagnato<br />
anche da S. Em.za il Card. Agostino<br />
Vallini; Vicario di Sua Santità per la Diocesi<br />
di Roma, presso il reparto di pediatria, dove<br />
ha incontrato i bambini ricoverati e i loro genitori,<br />
ed ha benedetto i locali ristrutturati <strong>del</strong><br />
Centro per la cura e l’assistenza al bambino<br />
con spina bifida e idrocefalo, poi sempre accompagnato<br />
dal prof. Costantino Romagnoli,<br />
Direttore <strong>del</strong> Dipartimento di Scienze Pediatriche,<br />
il Pontefice ha fatto visita anche<br />
alla Terapia Intensiva neonatale <strong>del</strong> Policlinico<br />
“A.Gemelli”, suscitando tra i presenti momenti<br />
di viva commozione e tenerezza.<br />
Papa Benedetto XVI ha voluto visitare i laboratori<br />
<strong>del</strong>l’Istituto Scientifico Interna -<br />
zionale “Paolo VI” e rivolgere un saluto a tutto<br />
il personale che vi opera quotidianamente.<br />
Nella hall <strong>del</strong> Policlinico, infine, accolto da<br />
un coro di bambini coordinati da don Angelo<br />
Auletta, Assistente pastorale <strong>del</strong> personale,<br />
ha incontrato 50 piccoli ricoverati che sono<br />
assistiti nei vari reparti, ai quali al termine<br />
<strong>del</strong> suo discorso, ha offerto personalmente<br />
un dono.<br />
Il Santo Padre, ha poi salutato e ringraziato<br />
i presenti ed ha spiegato il motivo <strong>del</strong>la sua<br />
visita. “Sono venuto, ha detto, a trovarvi per<br />
portarvi qualche regalo come i Re Magi hanno<br />
fatto con il bambino Gesù e per farvi sentire<br />
l’affetto e la vicinanza <strong>del</strong> Papa durante<br />
la vostra malattia”.<br />
La visita ha voluto sottolineare l’attenzione<br />
che il Santo Padre riserva ai più piccoli e deboli<br />
ed “è stata importante, ha dichiarato il<br />
Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi,<br />
perché suggella ancora una volta il particolare<br />
rapporto tra l’Ateneo dei cattolici italiani<br />
e il Papa”.
Il cinema anche<br />
in ospedale<br />
Il 18 dicembre l’aula Brasca <strong>del</strong> Policlinico<br />
Universitario “A. Gemelli” è stata trasformata<br />
in una sala cinematografica per consentire<br />
ai pazienti ricoverati di assistere alla<br />
proiezione <strong>del</strong> film “Io, loro e Lara” interpretato<br />
dall’attore, Carlo Verdone.<br />
Questo appuntamento è stato il primo, dei<br />
quattro in programma, ospitati dal nostro<br />
Policlinico che ha accolto positivamente<br />
l’iniziativa “È Natale per tutti”, promossa<br />
dalla Regione Lazio, allo scopo di regalare<br />
un momento di svago a tutti coloro che<br />
hanno trascorso in ospedale il periodo <strong>del</strong>le<br />
festività natalizie. Tale progetto che ha<br />
ricevuto l’adesione anche di altre strutture<br />
sanitarie nel Lazio, è stato inaugurato<br />
nella nostra struttura alla presenza <strong>del</strong> Preside<br />
<strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia,<br />
prof. Rocco Bellantone, <strong>del</strong> Direttore di Sede,<br />
dott. Giancarlo Furnari e <strong>del</strong> Direttore<br />
<strong>del</strong> Policlinico, prof. Cesare Catananti. A<br />
presentare l’iniziativa è stata il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione Lazio, on. Renata Polverini,<br />
la quale ha illustrato gli scopi <strong>del</strong>la rassegna<br />
che ha visto coinvolti anche alcune<br />
carceri <strong>del</strong>la Capitale con esibizioni concertistiche<br />
dedicate.<br />
Alla realizzazione ha collaborato la Maiora<br />
Film, mettendo a disposizione i film ed<br />
alcuni omaggi che sono stati offerti ai pazienti<br />
che assistevano alle proiezioni.<br />
Il cinema è diventato così uno strumento<br />
di solidarietà per tutti i degenti che hanno<br />
affrontato momenti di difficoltà e che<br />
non hanno potuto trascorrere le festività<br />
con i propri cari. Nell’ambito <strong>del</strong>la programmazione<br />
che ha interessato il nostro<br />
Policlinico sono stati proiettati nelle giornate:<br />
<strong>del</strong> 25 dicembre il film “Basilicata coast<br />
to coast”, <strong>del</strong> 1 gennaio il film “Benvenuti<br />
al Sud” e <strong>del</strong> 6 gennaio il film “Genitori<br />
& figli”. Inoltre è stata offerta la possibilità<br />
anche a tutti coloro che per motivi<br />
di salute erano impossibilitati a lasciare<br />
il proprio reparto di degenza, di seguire<br />
il film sul televisore <strong>del</strong>la propria camera,<br />
grazie al sistema di collegamento a circuito<br />
chiuso di cui dispone il Policlinico “A. Gemelli”<br />
e il film stesso è stato anche proiettato<br />
su un maxi schermo disposto nella<br />
hall <strong>del</strong> Policlinico .<br />
Il referto arriva per e-mail<br />
Al Policlinico “A. Gemelli” è stato attivato un<br />
nuovo servizio di invio dei referti medici ambulatoriali<br />
tramite posta elettronica protetta.<br />
Tutti i pazienti <strong>del</strong> Policlinico potranno<br />
così usufruire <strong>del</strong> nuovo servizio e ricevere<br />
nella propria casella di postale elettronica<br />
i risultati degli esami diagnostici effettuati<br />
nella struttura senza dover fare file<br />
agli sportelli.<br />
Il Policlinico “A. Gemelli” è il primo ospedale<br />
<strong>del</strong> Lazio a offrire questo servizio di refertazione<br />
via web, che unisce validità legale<br />
dei documenti e sicurezza <strong>del</strong>l’invio<br />
grazie alla firma digitale e alla busta virtuale<br />
crittografata spedita in posta elettronica.<br />
Sarà così possibile poter disporre dei<br />
referti comodamente sul proprio pc in qualsiasi<br />
momento.<br />
I referti, in formato pdf, hanno la firma digitale,<br />
assumendo in questo modo piena<br />
validità legale pari agli omologhi referti cartacei,<br />
che comunque potranno essere sempre<br />
ritirati agli sportelli <strong>del</strong>la Spedalità attraverso<br />
le usuali procedure. Il nuovo servizio<br />
di refertazione online è effettuato in modo<br />
da garantire la sicurezza e la riservatezza<br />
dei dati grazie all’utilizzo <strong>del</strong>la “busta<br />
pdf”: i file con i referti vengono inseriti in<br />
un archivio contenitore, cioè una busta virtuale<br />
il cui contenuto è protetto da password<br />
personale. Agli sportelli <strong>del</strong>la Spedalità,<br />
al momento <strong>del</strong>la prenotazione o <strong>del</strong> pagamento<br />
<strong>del</strong>la prestazione, il paziente che<br />
farà richiesta di ricevere i referti via e-mail<br />
dovrà compilare e firmare un modulo, indi-<br />
Notiziario<br />
Il prof. Cesare Catananti presenta gli<br />
scopi <strong>del</strong>la rassegna cinematografica<br />
offerta ai pazienti.<br />
53
54<br />
Notiziario<br />
Don Andrea Manto, Direttore <strong>del</strong>l’Ufficio<br />
Nazionale C.E.I. per la Pastorale <strong>del</strong>la<br />
Sanità celebra la Santa Messa nella<br />
Chiesa Centrale durante l’87 a Giornata<br />
Universitaria.<br />
Il dott. Giancarlo Furnari, Direttore di<br />
Sede premia il cast degli artisti che hanno<br />
animato la Giornata Universitaria.<br />
cando l’indirizzo di posta elettronica personale,<br />
l’eventuale numero di telefono cellulare<br />
cui inviare un sms di cortesia per notificare<br />
l’avvenuto trasmissione dei documenti,<br />
l’informativa e il consenso al trattamento<br />
dei dati personali. Sulla ricevuta di<br />
pagamento sarà stampato un codice personale,<br />
che servirà ad aprire la busta crittografata<br />
contenente il referto in pdf recapitato<br />
via e-mail all’indirizzo indicato.<br />
L’effettuazione <strong>del</strong>la prestazione, la compilazione<br />
e la stampa digitale <strong>del</strong> referto seguiranno<br />
l’iter usuale. Quando il referto sarà<br />
pronto e certificato con firma digitale, il<br />
sistema provvederà automaticamente all’invio,<br />
con contemporaneo avviso tramite<br />
sms. Unificando firma digitale e busta virtuale<br />
protetta il Policlinico “A. Gemelli” si<br />
pone all’avanguardia nell’invio informatico<br />
dei referti, per sicurezza, completezza e semplicità<br />
<strong>del</strong> servizio fornito al paziente.<br />
87 a Giornata Universitaria<br />
La terza domenica dopo Pasqua, l’8 maggio<br />
scorso, si è celebrata a livello nazionale l’87 a<br />
Giornata per l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>, proposta<br />
come momento pubblico di riflessione e valorizzazione<br />
<strong>del</strong> contributo prezioso offerto<br />
<strong>del</strong>l’Ateneo nel servizio reso alla comunità<br />
cristiana e all’intero Paese. Il tema di quest’anno,<br />
Nel cuore <strong>del</strong>la realtà. Da una grande<br />
storia un solido futuro, richiama ad un’espressione<br />
di padre Agostino Gemelli tratta<br />
dal saggio “Il francescanesimo” e suggerisce<br />
un metodo esemplare per giungere al<br />
cuore <strong>del</strong>la realtà, percorrendo “la dimen-<br />
sione <strong>del</strong>l’azione guidati dalla dimensione<br />
contemplativa”.<br />
Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi,<br />
nel messaggio proposto per questa<br />
giornata, ha spiegato come “proprio l’espressione<br />
di Padre Gemelli, Nel cuore <strong>del</strong>la<br />
realtà, scelta come tema <strong>del</strong>la Giornata,<br />
indica chiaramente la volontà di fare grata<br />
memoria <strong>del</strong>le figure e <strong>del</strong>le vicende più<br />
rilevanti per il nostro passato e, nel contempo,<br />
di affrontare con rinnovato coraggio<br />
le prossime sfide nel campo <strong>del</strong>l’educazione<br />
e <strong>del</strong>la ricerca scientifica, a cui risponderemo<br />
con sempre maggior determinazione<br />
in forza <strong>del</strong>la vicinanza nella<br />
preghiera e dei gesti di concreta amicizia<br />
che i fe<strong>del</strong>i <strong>del</strong>le diocesi italiane anche quest’anno<br />
non faranno mancare”.<br />
In particolare, il prof. Ornaghi ha ricordato<br />
come l’impegno e l’attenzione <strong>del</strong>l’Ateneo<br />
che quest’anno celebra il novantesimo<br />
dalla sua fondazione, è rivolto ai giovani:<br />
“aiutandone la formazione integrale<br />
sia professionale sia umana in vista di<br />
un mo<strong>del</strong>lo di sviluppo realmente a favore<br />
<strong>del</strong>la persona e <strong>del</strong>la vita. L’Ateneo <strong>del</strong><br />
<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> è stato immaginato e tenacemente<br />
voluto da tutti i cattolici italiani<br />
per favorire l’incontro fra Vangelo e cultura<br />
attraverso la manifestazione di un’esperienza<br />
cristiana convinta, aperta alla<br />
ragione e all’autentico progresso <strong>del</strong>la ricerca<br />
scientifica”.<br />
Il messaggio <strong>del</strong>la Conferenza Episcopale Italiana<br />
per la Giornata <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>,<br />
ha sottolineato come “nei suoi novant’anni<br />
di vita, l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />
<strong>Cuore</strong> ha perseguito con tenacia ed efficacia<br />
l’obiettivo di mostrare che non è mera<br />
utopia la convinzione che proprio all’interno<br />
di un’istituzione universitaria la Parola<br />
<strong>del</strong>la fede si muove a suo agio e può costituire<br />
l’orizzonte entro il quale trova unità<br />
e coerenza la differenziata coltivazione <strong>del</strong><br />
sapere <strong>del</strong>le molteplici discipline accademiche”.<br />
A tale proposito la C.E.I. ha ricordato<br />
che nella sua origine e per la sua storia, l’<strong>Università</strong><br />
<strong>Cattolica</strong> “è frutto di quell’impulso<br />
insopprimibile per cui la fede cristiana<br />
proietta i propri valori nel vissuto storico <strong>del</strong>l’uomo,<br />
facendosi generatrice di cultura, con<br />
un’intelligenza <strong>del</strong> reale che illumina le singole<br />
realtà e le diverse situazioni nelle quali<br />
è in questione la persona umana”.
Nel messaggio indirizzato al Presidente <strong>del</strong>l’Istituto<br />
Toniolo, Card. Dionigi Tettamanzi,<br />
inviato dal Segretario di Stato Vaticano,<br />
Card. Tarcisio Bertone, a nome di Sua Santità,<br />
Benedetto XVI il Santo Padre mette in<br />
evidenza come “il ruolo <strong>del</strong>le università, e<br />
in particolare <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, acquisti particolare risalto all’interno<br />
<strong>del</strong>lo speciale impegno per l’educazione,<br />
che caratterizza gli attuali orientamenti<br />
pastorali <strong>del</strong>la Chiesa in Italia”.<br />
Domenica 8 maggio nella hall <strong>del</strong> Policlinico<br />
Universitario “Agostino Gemelli”, è stato<br />
offerto ai degenti un momento di intrattenimento<br />
e di spettacolo condotto da Rita<br />
Forte con la partecipazione di due comici<br />
Mery Cipolla e Oscar Biglia e di un prestigiatore<br />
Bob Noceti. A conclusione <strong>del</strong>l’esibizione<br />
il Direttore di Sede, dott. Giancarlo Furnari<br />
ha omaggiato gli artisti con le medaglie<br />
<strong>del</strong>l’Ateneo. Alle ore 12.00, presso la Chiesa<br />
Centrale <strong>del</strong>la sede romana si è svolta la celebrazione<br />
eucaristica presieduta da don.<br />
Andrea Manto, Direttore <strong>del</strong>l’Ufficio Nazionale<br />
C.E.I. per la Pastorale <strong>del</strong>la Sanità. Nell’omelia<br />
proposta, don Manto ha ripreso il tema<br />
generale <strong>del</strong>la Giornata Universitaria nel<br />
contesto <strong>del</strong>le sacre scritture, lette in questa<br />
occasione. Egli ha così spiegato come<br />
nella vita di tutti i giorni “è necessario andare<br />
oltre le apparenze per comprendere la<br />
verità <strong>del</strong>le cose”, questo è il metodo che Gesù<br />
insegna ai discepoli. Imparare ad avere<br />
una visione più ampia <strong>del</strong>le cose, lascarsi<br />
guidare dalla fede e dalla conoscenza, ci spinge<br />
così ad arrivare al cuore <strong>del</strong>la realtà.<br />
Rinnovato il CCL <strong>del</strong><br />
personale <strong>del</strong>la sede<br />
Con tale rinnovo contrattuale si è conclusa<br />
la tornata negoziale relativa al Quadriennio<br />
2006-2009.<br />
Al di là di alcune modifiche di parte normativa,<br />
dettate da specifiche esigenze di<br />
carattere gestionale, ovvero da necessità di<br />
adeguamento a mutamenti intervenuti negli<br />
assetti organizzativi, l’effetto preponderante<br />
<strong>del</strong> CCL è consistito nell’aggiornamento<br />
al Biennio 2008-2009 <strong>del</strong> trattamento<br />
economico fondamentale, a partire<br />
dal mese di gennaio 2011 e nella corresponsione<br />
degli arretrati contrattuali entro<br />
il mese di febbraio 2011.<br />
L’erogazione degli incrementi contrattuali<br />
appare un dato particolarmente significativo<br />
in quanto, mentre sul fronte <strong>del</strong>la Sanità<br />
privata si realizza un blocco generalizzato<br />
dei rinnovi contrattuali ed il congelamento<br />
degli adeguamenti che scontano la<br />
crisi economica generale, in ambito U.C.S.C.<br />
si è addivenuti con il citato Accordo, al pieno<br />
e integrale allineamento al trattamento<br />
<strong>del</strong> personale degli enti <strong>del</strong> Servizio Sanitario<br />
Nazionale.<br />
Degna di menzione appare la circostanza<br />
che le parti negoziali, nell’esercizio <strong>del</strong> loro<br />
potere contrattuale, hanno anche deciso, nel<br />
contesto <strong>del</strong> rinnovo per il Biennio 2008-<br />
2009, la finalizzazione <strong>del</strong>le disponibilità registrate<br />
a consuntivo 2010 nel cosiddetto<br />
Fondo fasce, sia attraverso la distribuzione<br />
di una una tantum sia, con decorrenza dal<br />
2011, attraverso l’attribuzione in una fascia<br />
retributiva aggiun tiva a tutti i dipendenti già<br />
in servizio a tempo indeterminato, in modo<br />
da dare nuovo impulso al sistema <strong>del</strong>la progressione<br />
economica orizzontale. In una logica<br />
di qualificazione e di valorizzazione <strong>del</strong><br />
personale, va altresì sottolineato l’impegno<br />
<strong>del</strong>l’Amministrazione ad inquadrare progressivamente<br />
nel profilo professionale di<br />
Operatore socio sanitario dipendenti in possesso<br />
<strong>del</strong> prescritto titolo abilitante all’esercizio<br />
<strong>del</strong>la professione. Sempre al fine di riconoscere<br />
i livelli di professionalità raggiunti<br />
dal personale <strong>del</strong>le aree sanitarie, è stata<br />
adottata dalle parti la decisione di estendere<br />
a ulteriori definiti reparti di degenza le Indennità<br />
di Terapia sub-intensiva.<br />
Con l’Accordo stipulato, si è anche pervenuti<br />
alla revisione <strong>del</strong> sistema incentivante<br />
il cui impianto risaliva al 1998, dando vita<br />
ad un nuovo trattamento accessorio di incentivazione<br />
legato a criteri di effettiva presenza<br />
in servizio e consentendo in tal modo<br />
di prefigurare una distribuzione <strong>del</strong>le risorse<br />
messe a disposizione <strong>del</strong> nuovo Fondo<br />
secondo criteri di maggiore efficienza ed<br />
efficacia.<br />
Tale nuovo sistema ha trovato piena adesione<br />
anche da parte sindacale, poiché, a<br />
differenza <strong>del</strong> precedente, consente una distribuzione<br />
mensile <strong>del</strong>le risorse, parte <strong>del</strong>le<br />
quali in precedenza venivano erogate a<br />
conguaglio, rispondendo in tal modo all’esigenza<br />
di disporre da parte dei dipendenti, di<br />
maggiori quote di retribuzione mensile.<br />
Notiziario<br />
55
56<br />
Spiritualità<br />
Mons. Sergio Lanza<br />
“Educare alla vita<br />
buona <strong>del</strong> Vangelo”<br />
I Vescovi d’Italia hanno consegnato alle Chiese gli<br />
Orientamenti per il decennio 2011-2020, sul tema<br />
“Educare alla vita buona <strong>del</strong> Vangelo”. Si tratta di una<br />
questione cruciale. L’educazione, infatti, è crocevia<br />
sensibile <strong>del</strong>le problematiche che agitano questo<br />
inquieta stagione di inizio millennio e in modo particolarmente<br />
acuto si addensano sul terreno <strong>del</strong>le<br />
responsabilità di quanti sono chiamati a educare.<br />
In tanti campi <strong>del</strong>l’esistenza, e in particolare per le<br />
giovani generazioni, non è più possibile contare<br />
tranquillamente sulle tradizioni e le consuetudini<br />
ricevute: società in movimento, policentrica (culturalmente,<br />
religiosamente, etnicamente), mobilità<br />
<strong>del</strong>le relazioni (fe<strong>del</strong>tà a tempo, “storie a segmenti),<br />
spaesamento (società <strong>del</strong>l’incertezza), efficienza,<br />
pragmatismo (società <strong>del</strong>la soddisfazione<br />
istantanea: risultato immediato, assenza di sacrificio,<br />
dedizione, pazienza, attesa).<br />
Viene meno la grammatica elementare <strong>del</strong>l’esistenza<br />
umana. Anche nell’ambito educativo non<br />
appare più normativa e sufficiente l’assimilazione<br />
di conoscenze date e di comportamenti codificati…<br />
Si è tentati di affondare nel dubbio. Ne consegue<br />
che l’identità, invece di realizzarsi attraverso un<br />
adeguamento a codici consolidati e trasmessi, si<br />
costruisce come biografia a episodi. L’identità non<br />
è più rinvenibile nei ruoli e nelle relazioni sociali;<br />
diventato uno, nessuno e centomila, l’uomo deve<br />
cercarla in un io autoreferenziale. Identità debole,<br />
quindi: un’aura di libertà che affascina (e illude); un<br />
crescente disorientamento per il singolo; un disagio<br />
marcato nella vita sociale. Tutto ciò produce<br />
conseguenze di grande portata, che si riflettono<br />
sul modo di vedere e di vivere la vita: rapporto con<br />
la natura, con la società, con se stesso; aspetti tutti<br />
che toccano sensibilmente il rapporto con la fede<br />
cristiana e la interrogano sulla sua capacità di<br />
farsi anche oggi capace di itinerari non illusori di<br />
vita. Alla radice di questo rapido sgretolarsi di un<br />
mondo, scorgiamo la pericolosa scissione tra scienza<br />
e coscienza, tra conoscenza ed etica, tra verità e<br />
libertà, come richiama con forza il Magistero di Papa<br />
Benedetto XVI.<br />
Ciò pone una sfida, una urgenza, ma rappresenta<br />
anche una occasione di portata storica: “grandi<br />
sfide e nuovi scenari si preannunciano per i prossimi<br />
anni” (CEI, Evangelizzazione e testimonianza<br />
<strong>del</strong>la carità, 3). Di fronte al ‘politeismo dei valori’,<br />
la mentalità corrente limita la linea di confine alla<br />
tolleranza. Di fatto, questa è ben lontana dal rispetto<br />
(ancor più dalla attenzione) per l’altro e per<br />
le sue legittime scelte; genera, piuttosto, disimpegno<br />
e qualunquismo culturale e diventa terreno<br />
di coltura di pretese libertà, che mortificano<br />
l’uomo e la vita. Fino a rovesciarsi, inesorabilmente,<br />
nel suo contrario: “...l’individuo completamente<br />
tollerante è ipso facto un individuo per il quale<br />
nulla è vero, e in ultima analisi, forse, un individuo<br />
che non è nulla. È questo il terreno da cui spuntano<br />
i fanatici” (P.L.BERGER, Una gloria remota, Bologna<br />
1994, 73). Occorre pensare in grande. Uscire,<br />
inoltre, dal rincorrere i problemi, col fiato corto, affannosamente<br />
e frammentariamente, disperdendo<br />
energie preziose. È necessaria una nuova progettualità<br />
che investa a tutto campo la missione<br />
educativa <strong>del</strong>la Chiesa. I profondi cambiamenti in<br />
atto pongono esigenze di adeguamento istituzionale<br />
e strutturale, per rispondere alle nuove istanze<br />
che attraversano tutti i livelli <strong>del</strong>la società e per<br />
preparare le nuove generazioni ad affrontare responsabilmente<br />
il futuro.<br />
In questo quadro si colloca la più attenta e puntuale<br />
considerazione <strong>del</strong> significato e <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />
per la responsabilità ecclesiale: di fronte a<br />
mutate e più rilevanti esigenze, essa è chiamata a<br />
un coraggioso rinnovamento. Per questo, è necessario<br />
oggi dar vita a nuove forme di incisità educativa,<br />
soprattutto nella famiglia, nella comunicazione,<br />
nella scuola, nell’università.<br />
La pastorale <strong>del</strong>l’educazione è dunque servizio alla<br />
salvezza <strong>del</strong>l’uomo; i cristiani rendono testimonianza<br />
esplicita a Cristo nella vita <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>,<br />
mostrando come la fede in Lui arricchisce l’esistenza<br />
<strong>del</strong>l’uomo in tutte le sue manifestazioni positive e<br />
la riscatta dai decadimenti che la insidiano, rendendola<br />
autenticamente umana.
<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />
Facoltà di Medicina e Chirurgia - Roma<br />
Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”<br />
INTENTI E VALORI GUIDA PER LA QUALITÀ<br />
NEL RICONOSCERE L’ATTUALITÀ DEL DISEGNO DEL FONDATORE PADRE AGO-<br />
STINO GEMELLI, SI RINNOVA IL PRIMARIO E COERENTE IMPEGNO DI TUTTE LE COM-<br />
PONENTI UMANE E PROFESSIONALI AD OPERARE AL FINE DI:<br />
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GLIORARE CONTINUAMENTE L’ORGANIZZAZIONE.<br />
STIMOLARE L’APPRENDIMENTO CONTINUO E LA FORMAZIONE DEL SAPERE PRO-<br />
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ASSICURARE LA DIFFUSIONE CAPILLARE DELLE INFORMAZIONI, LA CONOSCENZA<br />
DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI ED OPERATIVI DEI RISULTATI RAGGIUNTI E DELLE<br />
ESPERIENZE MATURATE.<br />
FAVORIRE LA COLLABORAZIONE ED IL COINVOLGIMENTO, LA MULTIDISCIPLINA-<br />
RIETÀ, IL LAVORO DI GRUPPO, LA RESPONSABILITÀ CONDIVISA.<br />
RICONOSCERE E VALORIZZARE L'IMPEGNO DI TUTTI I PROTAGONISTI.<br />
TRADURRE GLI INTENTI ED I VALORI IN AZIONI CONCRETE, COSTANTI E COEREN-<br />
TI ATTRAVERSO GLI IMPEGNI PRIMARI DELLA DIREZIONE E LA PARTECIPAZIONE<br />
ATTIVA DI TUTTE LE FIGURE PROFESSIONALI.<br />
Questo documento è il risultato di sei gruppi di lavoro - 150 persone - rappresentativi di tutte le figure<br />
professionali <strong>del</strong>la sede di Roma. I sei gruppi hanno lavorato distintamente e hanno prodotto questa sintesi,<br />
che costituisce la premessa di riferimento per l’avvio di un Sistema Qualità realizzato nel Policlinico Gemelli.<br />
Il testo è una proposta che va letta in chiave dinamica, suscettibile di integrazioni<br />
e aggiornamenti attraverso il contributo di tutti coloro che lavorano all’interno <strong>del</strong>l’Istituzione.<br />
Dei suggerimenti pervenuti si terrà conto per una nuova stesura.
iflessione<br />
(Discorso <strong>del</strong> Santo Padre Benedetto XVI<br />
ai dirigenti, docenti e studenti<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>,<br />
Aula Paolo VI Sabato, 21 maggio 2011)<br />
(…) Come afferma il Concilio Vaticano<br />
II, la fede è capace di donare luce all’e-<br />
sistenza. Dice il Concilio che la fede:<br />
“Tutto rischiara di una luce nuova, e<br />
svela le intenzioni di Dio sulla vocazio-<br />
ne integrale <strong>del</strong>l’uomo, e perciò guida<br />
l’intelligenza verso soluzioni piena-<br />
mente umane” (Gaudium et spes, 11).<br />
L’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> è luogo in cui ciò<br />
deve avvenire con singolare efficacia,<br />
sotto il profilo sia scientifico, sia didat-<br />
tico. Questo peculiare servizio alla<br />
Verità è dono di grazia ed espressione<br />
qualificante di carità evangelica. (…)<br />
Benedictus PP. XVI