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BIMESTRALE D’INFORMAZIONE INTERNA. SEDE DI ROMA DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE<br />

ANNO 22. NUOVA SERIE – N.41-43 2011<br />

L’Ateneo in udienza<br />

dal Santo Padre<br />

S P E D . I N A B B . P O S T . 4 5 % A R T . 2 C O M M A 2 0 / B L . 6 6 2 / 9 6 F I L I A L E D I R O M A


Editoriale<br />

Marco Elefanti<br />

Direttore Amministrativo<br />

In primo luogo vorrei rivolgere, attraverso<br />

le pagine di «Comunicare», un cordiale sa-<br />

luto a tutti i collaboratori <strong>del</strong> Policlinico “A.<br />

Gemelli” e <strong>del</strong>la Sede di Roma, accompa-<br />

gnandolo con la consapevolezza di essere<br />

entrato a far parte stabilmente e affettiva-<br />

mente <strong>del</strong>la grande comunità universitaria<br />

di Roma e di quel sistema di relazioni forti<br />

e solide che da sempre la contraddistin-<br />

guono. Tale consapevolezza è oltremodo ne-<br />

cessaria nell’attuale fase di vita <strong>del</strong>la Sede<br />

di Roma e di tutta l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>: il forte ripensamento da par-<br />

te <strong>del</strong>la Regione Lazio <strong>del</strong>le modalità di eser-<br />

cizio <strong>del</strong> proprio intervento nella gestione <strong>del</strong>-<br />

l’assistenza sanitaria impone all’intera Se-<br />

de, e al Policlinico in particolare, di dover<br />

studiare scelte che, per rilevanza e asperità,<br />

hanno pochissimi precedenti nella storia.<br />

Anche per queste ragioni è ancora più im-<br />

portante che si rafforzi la coesione e il si-<br />

stema di valori che fin dalla fondazione<br />

hanno contraddistinto lo sviluppo, in alcu-<br />

ne fasi pressoché esponenziale, <strong>del</strong>le atti-<br />

vità <strong>del</strong>la Sede romana. Quello che ci at-<br />

tende, se non ci saranno sostanziali modi-<br />

fiche <strong>del</strong>l’attuale quadro economico e isti-<br />

tuzionale, è infatti un periodo nel quale la<br />

definizione <strong>del</strong>le strategie per i prossimi<br />

anni dovrà inevitabilmente considerare un<br />

ridimensionamento e contenimento degli<br />

spazi di incremento dei volumi e <strong>del</strong> mix<br />

<strong>del</strong>le prestazioni offerte.<br />

Quanto vi rappresento non deve costituire<br />

esclusivamente elemento di preoccupa-<br />

zione e timore, piuttosto deve sollecitare<br />

ciascuno, nelle proprie responsabilità, a una<br />

convinta apertura al confronto e alla sfida<br />

che il nuovo quadro istituzionale ci prefigura.<br />

Nel frattempo, a pochi mesi dall’avvio <strong>del</strong>-<br />

la mia attività di Direttore Amministrativo<br />

<strong>del</strong>l’Ateneo, ho avuto modo di toccare con<br />

mano il valore e il marcato profilo di attac-<br />

camento alla nostra istituzione dei colla-<br />

boratori <strong>del</strong>la Sede di Roma. E sono ora an-<br />

cor più convinto che grazie al vostro con-<br />

tributo, e alla volontà di rilancio che gli or-<br />

gani direttivi sapranno mettere in campo,<br />

potremo creare le condizioni per un nuovo<br />

e ulteriore periodo di sviluppo. Dalle scelte<br />

che dovremo e sapremo fare nei prossimi<br />

mesi dipende infatti un adeguato consoli-<br />

damento dei percorsi accademici di Medi-<br />

cina e di Management sanitario, nonché il<br />

miglioramento <strong>del</strong>la qualità e <strong>del</strong> profilo di<br />

cura, peraltro da sempre riconosciutoci dai<br />

nostri utenti e da gran parte degli stake-<br />

holder, offerto dal nostro Policlinico.<br />

Con i migliori auspici di poter realizzare<br />

condizioni di collaborazione positiva, colgo<br />

l’occasione per formulare un sincero salu-<br />

to a voi e alle vostre famiglie.<br />

1


2<br />

Comunicare – Anno XXII. Nuova serie<br />

Numero 41-43 2011<br />

Periodico di informazione interna <strong>del</strong>la sede di<br />

Roma <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

Bimestrale.<br />

DIRETTORE: Lorenzo Ornaghi<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Gemelli<br />

REDAZIONE:<br />

Francesca Fusco<br />

La rivista “Comunicare” è conforme<br />

alla norma ISO 9001:2008 per la<br />

progettazione, elaborazione e diffusione<br />

SEGRETERIA E UFFICIO DI REDAZIONE:<br />

Largo Francesco Vito, 1<br />

00168 Roma<br />

Tel. 0630155825-0630155129<br />

e-mail comunicare@rm.unicatt.it<br />

www.rm.unicatt.it/Comunicare<br />

PROGETTO GRAFICO: Oliviero Ciriaci<br />

IMPAGINAZIONE: Simona Ferri<br />

STAMPA: I.G.E.R. srl<br />

Via Carlo Tommaso Odescalchi, 67 a<br />

00147 Roma<br />

HANNO COLLABORATO IN REDAZIONE:<br />

Carla Alecci, Matteo Bellati,<br />

Patrizia Del Principe, Antonella Muschio,<br />

Emiliana Stefanori<br />

HANNO COLLABORATO AI TESTI:<br />

Patrizia Guerra, Danilo Pagliari, Luciana Teofili<br />

FOTO: Servizio Fotografico U.C.S.C. - Roma,<br />

Servizio Fotografico “L’osservatore romano”<br />

Chiuso in redazione il 30 giugno 2011<br />

Autorizz. <strong>del</strong> Trib. di Roma n.390 <strong>del</strong> 15/6/1990<br />

COMITATO DI COORDINAMENTO:<br />

Andrea Cambieri, Cesare Catananti,<br />

Nicola Cerbino, Giancarlo Furnari,<br />

mons. Sergio Lanza<br />

In copertina: Il saluto <strong>del</strong> Magnifico Rettore<br />

durante l’udienza particolare <strong>del</strong> Santo Padre,<br />

il 21 maggio 201.<br />

Editoriale ..........................................................................................................1<br />

Accolti dal Papa per i 90 anni <strong>del</strong>l’Ateneo ...............................................3<br />

La festa patronale un’occasione per premiare l’impegno<br />

e la condivisione di valori ..........................................................................14<br />

Successo per la Summer School <strong>del</strong>la Società Europea Clinica<br />

<strong>del</strong>le Malattie Infettive ..............................................................................20<br />

La Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale UNICATT ........................................23<br />

Curare e avere cura dei malati, questa la mission<br />

<strong>del</strong> reparto di Brachiterapia......................................................................27<br />

I degenti incontrano gli autori nella hall <strong>del</strong> Policlinico ...................30<br />

In prima linea nel far fronte alle emergenze .......................................32<br />

Informazioni .................................................................................................34<br />

Dal corpo docente .......................................................................................35<br />

Dal centro pastorale ...................................................................................38<br />

Formazione....................................................................................................40<br />

Scienza e cultura..........................................................................................40<br />

Notiziario .......................................................................................................44<br />

“Educare alla vita buona <strong>del</strong> Vangelo” ..................................................56


Accolti dal Papa per<br />

i 90 anni <strong>del</strong>l’Ateneo<br />

Il 21 maggio scorso l’intera comunità <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

si è riunita in pellegrinaggio a Roma in occasione <strong>del</strong>l’udienza particolare <strong>del</strong> Santo<br />

Padre Benedetto XVI dedicata alla ricorrenza <strong>del</strong> novantesimo anno dalla fondazione<br />

<strong>del</strong>l’Ateneo. La giornata è iniziata con la Santa Messa celebrata da Sua Em.za<br />

il Card. Dionigi Tettamanzi, Presidente <strong>del</strong>l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori,<br />

nella Basilica di San Pietro; è seguita l’udienza <strong>del</strong> Pontefice presso l’aula Paolo VI<br />

Una giornata memorabile di festa per l’intero<br />

Ateneo, quella di sabato 21 maggio 2011<br />

che ha visto riunite insieme tutte le componenti<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />

<strong>Cuore</strong> in visita presso la Santa Sede per partecipare<br />

all’udienza particolare <strong>del</strong> Santo Padre<br />

Benedetto XVI dedicata alla ricorrenza <strong>del</strong><br />

novantesimo anno dalla fondazione.<br />

Già a partire dalle ore 8.30 una folla di pellegrini<br />

provenienti dalle cinque sedi <strong>del</strong>l’Ateneo<br />

dislocate sul territorio nazionale (Milano,<br />

Brescia, Piacenza-Cremona, Roma,<br />

Campobasso) è giunta in piazza San Pietro<br />

per disporsi presso i varchi indicati per l’ingresso<br />

in Basilica.<br />

La numerosa <strong>del</strong>egazione composta da dirigenti,<br />

docenti, personale e studenti <strong>del</strong>l’intera<br />

<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>, tutti accompagnati<br />

anche dai propri familiari, è stata guidata<br />

dal Magnifico Rettore, prof. Lorenzo<br />

Ornaghi, che nell’invito rivolto alla comunità<br />

<strong>del</strong>l’Ateneo ha sottolineato l’importanza<br />

di condividere questa particolare occasione<br />

di aggregazione.<br />

Alle 9.30 ha avuto inizio la Santa Messa<br />

presso la Basilica di San Pietro presieduta dall’Arcivescovo<br />

di Milano, il Card. Dionigi Tettamanzi<br />

e concelebrata, all'altare <strong>del</strong>la Confessione,<br />

dal Segretario Generale <strong>del</strong>la C.E.I.,<br />

mons. Mariano Crociata, dal Vescovo di Piacenza-Bobbio,<br />

mons. Gianni Ambrosio e dall’Assistente<br />

ecclesiastico generale <strong>del</strong>l’Ateneo,<br />

mons. Sergio Lanza.<br />

L’OMELIA DEL CARD.<br />

DIONIGI TETTAMANZI<br />

L’Arcivescovo di Milano nel corso <strong>del</strong>l’omelia<br />

ha proposto un’ampia riflessione sul percorso<br />

<strong>del</strong>la Parola e sulla vera conoscenza di<br />

Gesù. “Viviamo oggi, ha spiegato, con particolare<br />

intensità la contemplazione <strong>del</strong> mistero<br />

<strong>del</strong> Cristo risorto. La ricorrenza <strong>del</strong> 90°<br />

anniversario di fondazione <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> ci raccoglie per una giornata straordinaria,<br />

nell’attesissimo incontro con il Santo<br />

Padre. La parola di Dio che ci è stata annunciata<br />

in molti modi nel corso degli anni<br />

e la lunga tradizione di una sapienza ri-<br />

Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi<br />

saluta il Santo Padre nell’aula Paolo VI.<br />

S P E C I A L E P E L L E G R I N A G G I O<br />

3


4<br />

La celebrazione <strong>del</strong>la Santa Messa nella<br />

Basilica di San Pietro.<br />

Il ringraziamento <strong>del</strong><br />

Magnifico Rettore<br />

Ringrazio sentitamente tutti coloro che,<br />

sabato 21 maggio u.s., hanno preso parte<br />

al pellegrinaggio a Roma, in occasione<br />

<strong>del</strong> 90° anniversario dalla nascita<br />

<strong>del</strong>la nostra <strong>Università</strong>. È stata una<br />

giornata che, per l’intensità <strong>del</strong>l’incontro<br />

col Santo Padre Benedetto XVI e per<br />

l’ampia adesione di tutte le cinque Sedi,<br />

resterà non solo nella memoria di<br />

ognuno di noi, ma anche negli annali<br />

<strong>del</strong>la vita <strong>del</strong> nostro Ateneo. Di questa<br />

testimonianza <strong>del</strong>l’unità <strong>del</strong>la nostra<br />

famiglia universitaria, oltre che <strong>del</strong> sentimento<br />

di appartenenza e dei motivi di<br />

speranza offerti, in particolare, dagli<br />

studenti, sono davvero riconoscente ai<br />

partecipanti, ai famigliari che li hanno<br />

accompagnati, a chi – con un generoso<br />

supplemento <strong>del</strong> proprio impegno lavorativo<br />

– ha reso possibile il felice esito<br />

<strong>del</strong> pellegrinaggio.<br />

cercata e amata nella storia <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> ci introducono in una vera meditazione<br />

sulle modalità con cui la Parola entra<br />

nella storia e nel cuore degli uomini, e<br />

sulla verità con cui vogliamo avvicinarci sempre<br />

di più alla persona di Gesù e alla sua intimità<br />

con il Padre.<br />

Il percorso <strong>del</strong>la Parola e la vera conoscenza<br />

di Gesù riconducono immediatamente<br />

alla sto ria <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>: “che cosa si è fatto<br />

in tut ti questi lunghi anni se non ricercare<br />

e con templare, amare e annunciare<br />

quella sapienza che deriva dall’unica sorgente<br />

<strong>del</strong>la parola di Dio che feconda la storia?<br />

E di che cosa hanno vissuto quanti, uomini<br />

e donne straordinari, ci hanno preceduto<br />

in questa <strong>Università</strong> se non di una profonda<br />

comunione di preghiera e di amore<br />

con la persona viva di Gesù nel suo singolare<br />

rapporto con il Padre?”<br />

Il Card. Tettamanzi a tale proposito ha ricordato<br />

che “nella storia <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

possiamo certamente riconoscere esempi<br />

di santità: uomini e donne che hanno saputo<br />

unire fermezza e umiltà, attività e preghiera,<br />

mistica e politica e che ogni giorno<br />

hanno coltivato con amore un intenso e segreto<br />

colloquio con Gesù. Questa dimensione<br />

personale, interiore e profonda, costituisce<br />

la motivazione autentica e decisiva <strong>del</strong>la<br />

nostra celebrazione. Essa proietta la luce<br />

<strong>del</strong>la fede sull’impegno quotidiano <strong>del</strong>la ricerca<br />

scientifica e <strong>del</strong>la relazione umana”.<br />

L’Arcivescovo di Milano ha poi spiegato come<br />

il pellegrinaggio alla cattedra di Pietro voglia<br />

riaffermare la qualità umanistica <strong>del</strong>la cultura<br />

e <strong>del</strong>la vita universitaria. “Con al centro la<br />

persona umana e con un deciso orientamento<br />

a non confinare il sapere in esiti semplicemente<br />

pragmatici senza prospettive di<br />

valore, vogliamo sottolineare ancora il nesso<br />

inscindibile tra verità e libertà. È la sfida più<br />

ardua che deve affrontare chi vuole incarnare<br />

il Vangelo nella società e nella cultura: far<br />

comprendere cioè che le esigenze <strong>del</strong>la verità<br />

non mortificano la nostra libertà, ma al contrario<br />

la rendono autentica e feconda”.<br />

“In questo luogo, ha aggiunto, così evocativo<br />

<strong>del</strong>la nostra appartenenza alla Chiesa<br />

cattolica, in comunione con il successore di<br />

Pietro, raf forziamo la comunione <strong>del</strong>la fede<br />

ed esprimiamo con intensità l’amore per la<br />

vita, la stima per l’intelligenza e l’instancabile<br />

volontà di prenderci cura <strong>del</strong>la storia<br />

degli uomini e <strong>del</strong> loro destino e mentre la<br />

memoria è colma di riconoscenza, il cuore<br />

si riempie di grandi desideri per noi e per il<br />

futuro <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>. È una ricchezza<br />

non solo per le comunità cristiane,<br />

ma per tutto il nostro Paese”.<br />

L’UDIENZA IN SALA NERVI<br />

Al termine <strong>del</strong>la celebrazione eucaristica i<br />

6000 pellegrini <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> si<br />

sono diretti verso l’aula Paolo VI per l’in-


contro tanto atteso da tutti con il Santo Padre.<br />

In molti rievocavano i ricordi e le testimonianze<br />

dei precedenti pellegrinaggi <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> presso la Santa Sede,<br />

ma l’emozione palpabile negli occhi di tutti,<br />

rendeva questo nuovo ed unico momento<br />

ricco di aspettative. L’ingresso nell’aula Paolo<br />

VI, conosciuta anche come sala Nervi è<br />

proseguito ordinato e scorrevole e alle 11.45<br />

tutta la comunità <strong>del</strong>l’Ateneo riunita era<br />

seduta ad aspettare l’ingresso di Papa Bendetto<br />

XVI, accolto da calorosi e applausi e<br />

da canti <strong>del</strong> coro.<br />

Nell’indirizzo di saluto rivolto a Sua Santità,<br />

il Card. Dionigi Tettamanzi ha sintetizzato<br />

i novant’anni <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>. Un cammino, ha spiegato, compiuto<br />

“in stretta unione con la Sede Apostolica”.<br />

Un legame che non è mai venuto<br />

meno neppure “davanti alle trasformazioni<br />

radicali <strong>del</strong> nostro tempo”, perché “la <strong>Cattolica</strong><br />

è rimasta fe<strong>del</strong>e agli ideali originari e<br />

ha continuato a formare l’uomo <strong>del</strong> futuro”<br />

e dove si prepara il cittadino di domani “la<br />

Chiesa non può essere assente”: questo è<br />

lo spirito di servizio che continua ad animare<br />

l’attività <strong>del</strong>l’Ateneo, sotto lo “sguardo<br />

attento <strong>del</strong>l’Istituto Toniolo che segue<br />

con soddisfazione il cammino <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>”.<br />

Anche il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo<br />

Ornaghi nel suo saluto ha ricordato i<br />

legami <strong>del</strong>l’Ateneo con i Pontefici ed ha spiegato<br />

come tra le responsabilità che l’Uni-<br />

Da sinistra presso l’altare <strong>del</strong>la Confessione,<br />

mons. Sergio Lanza, mons. Gianni Ambrosio,<br />

Sua Em.za il Card. Dionigi Tettamanzi<br />

e mons. Mariano Crociata mentre celebrano<br />

la funzione.<br />

Nelle due foto in basso, alcuni momenti<br />

prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>le celebrazione <strong>del</strong>la<br />

Santa Messa.<br />

5


6<br />

Il gruppo dei concelebranti.<br />

Sotto, la corale <strong>del</strong>la sede di Roma diretta<br />

da don Angelo Auletta.<br />

versità si è assunta ci sia innanzitutto quella<br />

di coniugare fede e ragione nel campo<br />

<strong>del</strong>la ricerca scientifica.<br />

Nel discorso pronunciato il Santo Padre ha<br />

affermato che “la cultura umanistica sembra<br />

colpita da un progressivo logoramento”<br />

e si riscontra così la tendenza a ridurre l’orizzonte<br />

umano al livello di ciò che è misurabile,<br />

a eliminare dal sapere sistematico e<br />

critico la fondamentale questione <strong>del</strong> senso.<br />

A tale proposito, “nella misura in cui le<br />

scienze empiriche monopolizzano i territori<br />

<strong>del</strong>la ragione, non sembra esserci più spa-<br />

I pellegrinaggi dal Papa nella storia<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

1925 Pellegrinaggio da Papa Pio XI in occasione <strong>del</strong>l’Anno Santo<br />

1929 Pellegrinaggio nell’anno <strong>del</strong> Giubileo proclamato da Pio XI a pochi mesi dai Patti<br />

Lateranensi<br />

1933 Pellegrinaggio da Papa Pio XI nell’anno <strong>del</strong> Giubileo straordinario per ricordare<br />

i 1900 anni dalla Resurrezione di Cristo<br />

1950 Pellegrinaggio da Papa Pio XII nell’Anno Santo<br />

1964 Visita a Papa Paolo VI, da pochi mesi nominato Pontefice<br />

1975 Pellegrinaggio da Papa Paolo VI in occasione <strong>del</strong>l’Anno Santo<br />

1992 Pellegrinaggio da Papa Giovanni Paolo II in occasione dei 70 anni dalla fondazione<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> (7 dicembre 1921)<br />

2000 Pellegrinaggio da Papa Giovanni Paolo II per il Grande Giubileo<br />

2011 Pellegrinaggio da Papa Benedetto XVI in occasione dei 90 anni dalla fondazione<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

zio per le ragioni <strong>del</strong> credere, per cui la dimensione<br />

religiosa viene relegata nella sfera<br />

<strong>del</strong>l’opinabile e <strong>del</strong> privato. In questo contesto,<br />

le motivazioni e le caratteristiche stesse<br />

<strong>del</strong>la istituzione universitaria vengono<br />

poste radicalmente in questione”.<br />

“La prospettiva cristiana, ha spiegato il Santo<br />

Padre, non si contrappone al sapere scientifico<br />

e alle conquiste <strong>del</strong>l’ingegno umano,<br />

ma, al contrario, considera la fede quale orizzonte<br />

di senso, via alla verità piena, guida di<br />

autentico sviluppo. Senza orientamento alla<br />

verità, senza un atteggiamento di ricerca<br />

umile e ardita, ogni cultura si sfalda, decade<br />

nel relativismo e si perde nell’effimero”.<br />

“L’orizzonte che anima il lavoro universitario<br />

può e deve essere la passione autentica<br />

per l’uomo”.<br />

Rivolgendosi ai professori Benedetto XVI ha<br />

ricordato loro: “A voi, cari docenti, è affidato<br />

un ruolo decisivo: mostrare come la fede<br />

cristiana sia fermento di cultura e luce<br />

per l’intelligenza, stimolo a svilupparne tutte<br />

le potenzialità positive, per il bene autentico<br />

<strong>del</strong>l’uomo”.<br />

“<strong>Cuore</strong> pulsante e alimento costante <strong>del</strong>la<br />

vita universitaria è la Cappella, ha sottolineato<br />

il Pontefice al termine <strong>del</strong> suo discorso,<br />

a cui è unito il Centro Pastorale ove<br />

gli Assistenti Spirituali <strong>del</strong>le diverse sedi sono<br />

chiamati a svolgere la loro preziosa missione<br />

sacerdotale che è imprescindibile per<br />

l’identità <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>”.


Beatissimo Padre,<br />

è con sentimenti di gioia intensa e di profonda gratitudine che<br />

noi tutti, a diverso titolo e in qualche modo corpo e anima <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, siamo qui convenuti per<br />

“videre Petrum” ed essere confermati nella fede.<br />

Giunto al novantesimo anno dalla sua fondazione, il nostro Ateneo<br />

vive questa giornata straordinaria nella riconoscenza per il<br />

dono ereditato, nella preghiera per il continuo rinnovamento<br />

<strong>del</strong>la sua missione educativa, nell’entusiasmo per la Sua presenza,<br />

Padre Santo, e per la Sua parola.<br />

Vogliamo testimoniare quanto sia per noi un bene prezioso l’originario<br />

e peculiare rapporto che lega la nostra <strong>Università</strong> alla<br />

Sede Apostolica e confermare la nostra piena adesione al Magistero<br />

petrino: sperimentiamo con gioia e conforto l’attenzione<br />

e la premura con cui Vostra Santità segue personalmente la<br />

vita <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>.<br />

Il cammino compiuto insieme in questi novant’anni, pur se segnato<br />

da difficoltà e lacune, ha scritto una pagina luminosa nella<br />

storia <strong>del</strong>la Chiesa e <strong>del</strong>la società italiana. Il lavoro di ricerca,<br />

di insegnamento e di studio, che quotidianamente si svolge in<br />

Il saluto <strong>del</strong> Card. Dionigi Tettamanzi<br />

<strong>Cattolica</strong>, ha saputo formare nel tempo personalità sagge e forti,<br />

che hanno assicurato un contributo saliente alla vita <strong>del</strong> Paese<br />

e <strong>del</strong>le Comunità cristiane.<br />

Tradizione e innovazione hanno felicemente intrecciato competenza<br />

e dedizione da parte di riconosciuti Maestri, formando<br />

così generazioni di donne e di uomini, testimoni autentici <strong>del</strong>la<br />

luce e <strong>del</strong> vigore evangelici nei diversi campi <strong>del</strong>la cultura,<br />

<strong>del</strong>l’economia e <strong>del</strong>la politica.<br />

Di fronte alle trasformazioni radicali <strong>del</strong> nostro tempo, che hanno<br />

investito anche l’istituzione universitaria nata ex corde Ecclesiae,<br />

la <strong>Cattolica</strong> è rimasta fe<strong>del</strong>e agli ideali originari, lontana<br />

dai ripiegamenti di un diffuso pragmatismo funzionale, e ha<br />

riaffermato con la forza dei fatti la propria nativa passione per<br />

la persona umana, come orizzonte culturale e stile relazionale,<br />

guidando gli studenti a penetrare nel cuore <strong>del</strong>la realtà.<br />

Dove si prepara il futuro <strong>del</strong>l’uomo, la Chiesa non può essere assente.<br />

Ma quale tipo di uomo l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> vuole contribuire<br />

a formare? La domanda rende oggi attento il nostro<br />

orecchio al cammino che Vostra Santità vorrà indicarci. Questo<br />

interrogativo – sempre cruciale – si pone con particolare forza<br />

7


8<br />

nella ricorrenza <strong>del</strong> novantesimo. Tocca a tutti e a ciascuno rispondervi<br />

con una duplice fe<strong>del</strong>tà: al Vangelo e al Magistero<br />

<strong>del</strong>la Chiesa, da un lato, e dall’altro all’uomo contemporaneo<br />

con le domande, i desideri, le certezze che da sempre porta con<br />

sè e con le istanze proprie <strong>del</strong>la modernità che ogni giorno segnano<br />

l’avventura <strong>del</strong>la vita.<br />

È con autentico spirito di servizio che veniamo a Lei, Padre Santo:<br />

chiediamo alla Sua preghiera e attendiamo dalla Sua parola l’aiuto<br />

a mantenere l’<strong>Università</strong> fe<strong>del</strong>e al proprio compito: scrutare umili<br />

e fiduciosi il mistero <strong>del</strong>l’uomo e mostrare – nella ricerca, nella<br />

docenza e nella testimonianza all’interno e fuori <strong>del</strong>l’Ateneo – Cristo<br />

Signore come pienezza e compimento <strong>del</strong>l’uomo stesso.<br />

L’Istituto Toniolo, che ne è promotore, sostenitore e garante e che<br />

ho l’onore di presiedere, guarda con soddisfazione al cammino<br />

che l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> ha fin qui percorso. E<br />

insieme, cogliendo la sfida che il nostro tempo pone sul piano<br />

sociale, culturale e spirituale, ne sostiene la missione educativa,<br />

il cammino formativo degli studenti e dei docenti e la relazione<br />

viva con la Chiesa, in particolare con le Diocesi italiane.<br />

La fe<strong>del</strong>tà dinamica all’intuizione originaria ha guidato negli ultimi<br />

anni l’Istituto Toniolo a intraprendere un coraggioso cammino<br />

di rinnovamento: il testo <strong>del</strong>la mission “Promuovere l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong>, servire la società e la Chiesa” – che ho avuto<br />

la gioia di consegnarLe personalmente –, ne presenta le linee<br />

programmatiche sulle quali abbiamo già iniziato speditamente<br />

a camminare.<br />

Nostro desiderio e impegno è di mostrare come l’identità cristiana<br />

sia garanzia di vera libertà e di feconda creatività nella<br />

coltivazione <strong>del</strong> sapere e nell’educazione <strong>del</strong>la persona, indissolubilmente;<br />

allo stesso tempo, vogliamo far emergere dal ricco<br />

patrimonio <strong>del</strong>la fede e <strong>del</strong>la ragione cristianamente ispirata<br />

un contributo rilevante ed efficace alla costruzione <strong>del</strong>la città<br />

<strong>del</strong>l’uomo.<br />

Grazie di cuore, beatissimo Padre!<br />

Dionigi card. Tettamanzi<br />

Arcivescovo di Milano<br />

Presidente <strong>del</strong>l’Istituto Toniolo


Il saluto <strong>del</strong> Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi<br />

Beatissimo Padre!<br />

La gioia di essere stati accolti, nell’occasione <strong>del</strong> 90° <strong>del</strong>la fondazione<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, dal profondo<br />

<strong>del</strong>l’animo di ciascuno dei presenti è salita rendendosi manifesta<br />

negli occhi, nella voce e nell’applauso corale, non appena la<br />

Santità Vostra ha fatto il Suo ingresso in questa splendida Aula<br />

Paolo VI. È la gioia, semplice e beneficamente contagiosa, di coloro<br />

che alla presenza <strong>del</strong> Papa sentono risuonare più forte l’esortazione<br />

che il nostro Fondatore, padre Agostino Gemelli, volle<br />

rivolgere nel suo testamento spirituale a «tutti quelli che lavoreranno<br />

per l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> e nella <strong>Università</strong>»: l’esortazione<br />

a non dimenticare mai che il Papa sempre sarà «il prediletto<br />

<strong>del</strong> sacro <strong>Cuore</strong> di Gesù e noi, servendo Lui, serviamo Gesù<br />

Cristo e lo facciamo regnare». Padre Santo, grazie di aver voluto<br />

donarci questi momenti di felicità.<br />

A ringraziarLa filialmente è l’intero Ateneo dei cattolici italiani, sin<br />

dalla nascita così denominato perché a lungo desiderato, tenacemente<br />

voluto e infine realizzato dal popolo dei fe<strong>del</strong>i italiani,<br />

con preghiere, donazioni, offerte tanto più eloquenti quanto più<br />

provenienti da gente realmente generosa nella sua dignitosa umiltà.<br />

E questa, che con sentimenti di gioia e gratitudine è qui al cospetto<br />

<strong>del</strong>la Santità Vostra, è l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> di oggi, quale<br />

essa è nella sua realtà di ogni giorno e in tutte le sue componenti,<br />

attive nelle cinque sedi di Milano, Piacenza-Cremona, Brescia,<br />

Roma con il Policlinico “A. Gemelli”, di cui il Suo predecessore Giovanni<br />

XXIII volle benedire le fondamenta, Campobasso con la Fondazione<br />

di cura e ricerca intitolata al Beato Giovanni Paolo II, che<br />

di questa struttura assistenziale pose la prima pietra.<br />

Orgoglioso dei suoi nove decenni di vita, l’Ateneo dei cattolici<br />

italiani è consapevole di quante e quali siano le responsabilità<br />

antiche e recenti che comporta l’essere oggi una “università cattolica”.<br />

Fra le prime di queste responsabilità, vi è certamente<br />

quella di rinsaldare – nel campo <strong>del</strong>la ricerca scientifica, soprattutto<br />

– l’amicizia tra fede e ragione, così che l’antropologia<br />

cristiana non appaia mai subordinata o di rango inferiore nei confronti<br />

<strong>del</strong>la conoscenza scientifica, bensì ne orienti gli avanza-<br />

9


10<br />

menti e ne illumini i risultati. Il mondo di oggi ha sete <strong>del</strong> sacro,<br />

ha bisogno <strong>del</strong>l’antropologia cristiana. Ancora di più ne avrà necessità<br />

il mondo <strong>del</strong>l’incombente domani.<br />

Proprio per questo, è desiderio diffuso e profondo nella nostra<br />

<strong>Università</strong> che un Centro di Ateneo per la vita, impegnando le migliori<br />

risorse intellettuali di ricerca sullo studio <strong>del</strong>la vita in tutte<br />

le fasi fondamentali, dal suo sbocciare alla naturale conclusione<br />

terrena, possa tra breve affiancare gli attuali quattro Centri di Ateneo,<br />

a cui si devono l’avanzamento e la diffusione <strong>del</strong>la conoscenza<br />

scientifica in campi cruciali per la presenza culturale e l’azione<br />

pubblica dei cattolici: Centro per la Dottrina sociale, Centro<br />

sulla Famiglia, Centro di Bioetica, Centro per la Solidarietà internazionale.<br />

Mi permetta anche di ricordare, Padre Santo, il posto<br />

<strong>del</strong> tutto speciale ricoperto dalle attività di sostegno alle <strong>Università</strong><br />

Cattoliche che intendono nascere nei Paesi più poveri.<br />

Dopo aver accompagnato i primi passi <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

“Sedes Sapientiae” di Lima, confidiamo di poter contribuire ora<br />

a far crescere l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> di Kalulushi in Zambia.<br />

Nell’allungare lo sguardo sui dieci anni che ci separano dal compimento<br />

<strong>del</strong> primo secolo di vita, vorremmo deporre – qui, oggi,<br />

innanzi alla Santità Vostra – almeno un intendimento <strong>del</strong>l’intera<br />

<strong>Università</strong>. È un intendimento che direttamente riguarda i giovani<br />

studenti, ossia il bene più prezioso e caro in una famiglia<br />

universitaria. Affinché gli studenti di oggi si preparino a diventare<br />

efficaci protagonisti, da cristiani, <strong>del</strong>la vita economica, sociale<br />

e, in particolare, politica, <strong>del</strong>l’Italia e <strong>del</strong>l’Europa, ci impegniamo<br />

a educare sempre più i nostri giovani a ciò che padre Agostino<br />

Gemelli sintetizzava con queste parole: «agire soprannaturalmente<br />

nel cuore <strong>del</strong>la realtà».<br />

Padre Santo, quando, a pochissimi mesi dall’inizio <strong>del</strong> Pontificato,<br />

il 25 novembre 2005, la Santità Vostra ci concesse l’onore di essere<br />

presente nella nostra sede romana alla solenne apertura <strong>del</strong>l’anno<br />

accademico, nel Discorso inaugurale così ci domandò:<br />

«Migliaia e migliaia di giovani passano dalle aule <strong>del</strong>la “<strong>Cattolica</strong>”.<br />

Come ne escono? Quale cultura hanno incontrato, assimilato,<br />

elaborato? Ecco la grande sfida (…)». A questa grande sfida,<br />

Padre Santo, intendiamo corrispondere ogni giorno e nel modo<br />

migliore. I nostri giovani, lasciando le aule universitarie, potranno<br />

allora avvertire in sé il desiderio, inestinguibile, di entrare<br />

«nel cuore <strong>del</strong>la realtà». E, arricchiti dalla visione cattolica<br />

<strong>del</strong> mondo e dal metodo con cui penetrare nel cuore <strong>del</strong>la realtà,<br />

davvero sapranno – nella loro professione, nella vita civile,<br />

nella politica – operare cristianamente sulla realtà stessa. Così<br />

che ognuno di loro, grazie agli anni trascorsi nella nostra <strong>Università</strong>,<br />

possa felicemente dire, con Paolo, di «conoscere l’amore<br />

di Cristo che supera ogni conoscenza» (Ef 3, 18).


Signori Cardinali,<br />

Magnifico Rettore, illustri Docenti,<br />

distinti rappresentanti <strong>del</strong> personale,<br />

cari studenti!<br />

Sono molto lieto di avere questo incontro con voi che formate la<br />

grande famiglia <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, sorta novant’anni<br />

fa su iniziativa <strong>del</strong>l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori,<br />

ente fondatore e garante <strong>del</strong>l’Ateneo, per la felice intuizione<br />

di Padre Agostino Gemelli. Ringrazio il Cardinale Tettamanzi<br />

e il Prof. Ornaghi, per le calorose parole che mi hanno rivolto a<br />

nome di tutti.<br />

Il nostro tempo è tempo di grandi e rapide trasformazioni, che si<br />

riflettono anche sulla vita universitaria: la cultura umanistica sembra<br />

colpita da un progressivo logoramento, mentre l’accento viene<br />

posto sulle discipline dette ‘produttive’, di ambito tecnologico<br />

ed economico; si riscontra la tendenza a ridurre l’orizzonte umano<br />

al livello di ciò che è misurabile, a eliminare dal sapere sistematico<br />

e critico la fondamentale questione <strong>del</strong> senso. La cultura<br />

contemporanea, poi, tende a confinare la religione fuori dagli spazi<br />

<strong>del</strong>la razionalità: nella misura in cui le scienze empiriche monopolizzano<br />

i territori <strong>del</strong>la ragione, non sembra esserci più spazio<br />

per le ragioni <strong>del</strong> credere, per cui la dimensione religiosa viene<br />

relegata nella sfera <strong>del</strong>l’opinabile e <strong>del</strong> privato. In questo contesto,<br />

le motivazioni e le caratteristiche stesse <strong>del</strong>la istituzione universitaria<br />

vengono poste radicalmente in questione.<br />

Il Messaggio di Papa Benedetto XVI<br />

A novant’anni dalla sua fondazione, l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />

<strong>Cuore</strong> si trova a vivere in questo tornante storico, in cui è importante<br />

consolidare e incrementare le ragioni per le quali è nata,<br />

recando quella connotazione ecclesiale che è evidenziata dall’aggettivo<br />

“cattolica”; la Chiesa, infatti, “esperta in umanità”, è promotrice<br />

di umanesimo autentico. Emerge, in questa prospettiva,<br />

la vocazione originaria <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>, nata dalla ricerca <strong>del</strong>la verità,<br />

di tutta la verità, di tutta la verità <strong>del</strong> nostro essere. E con la<br />

sua obbedienza alla verità e alle esigenze <strong>del</strong>la sua conoscenza essa<br />

diventa scuola di humanitas nella quale si coltiva un sapere vitale,<br />

si forgiano alte personalità e si trasmettono conoscenze e<br />

competenze di valore. La prospettiva cristiana, come quadro <strong>del</strong> lavoro<br />

intellettuale <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>, non si contrappone al sapere<br />

scientifico e alle conquiste <strong>del</strong>l’ingegno umano, ma, al contrario,<br />

la fede allarga l’orizzonte <strong>del</strong> nostro pensiero, è via alla verità piena,<br />

guida di autentico sviluppo. Senza orientamento alla verità,<br />

senza un atteggiamento di ricerca umile e ardita, ogni cultura si<br />

sfalda, decade nel relativismo e si perde nell’effimero. Sottratta invece<br />

alla morsa di un riduzionismo che la mortifica e la circoscrive<br />

può aprirsi ad un’interpretazione veramente illuminata <strong>del</strong> reale,<br />

svolgendo così un autentico servizio alla vita.<br />

Cari amici, fede e cultura sono grandezze indissolubilmente connesse,<br />

manifestazione di quel desiderium naturale videndi Deum<br />

che è presente in ogni uomo. Quando questo connubio si infrange,<br />

l’umanità tende a ripiegarsi e a rinchiudersi nelle sue<br />

11


12<br />

stesse capacità creative. È necessario, allora, che in <strong>Università</strong><br />

abiti un’autentica passione per la questione <strong>del</strong>l’assoluto, la verità<br />

stessa, e quindi anche per il sapere teologico, che nel vostro<br />

Ateneo è parte integrante <strong>del</strong> dispositivo curricolare. Unendo in<br />

sé l’audacia <strong>del</strong>la ricerca e la pazienza <strong>del</strong>la maturazione, l’orizzonte<br />

teologico può e deve valorizzare tutte le risorse <strong>del</strong>la ragione.<br />

La questione <strong>del</strong>la Verità e <strong>del</strong>l’Assoluto - la questione di<br />

Dio - non è un’investigazione astratta, avulsa dalla realtà <strong>del</strong><br />

quotidiano, ma è la domanda cruciale, da cui dipende radicalmente<br />

la scoperta <strong>del</strong> senso <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>la vita. Nel Vangelo<br />

si fonda una concezione <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>l’uomo che non cessa<br />

di sprigionare valenze culturali, umanistiche ed etiche. Il sapere<br />

<strong>del</strong>la fede quindi illumina la ricerca <strong>del</strong>l’uomo, la interpreta<br />

umanizzandola, la integra in progetti di bene, strappandola<br />

alla tentazione <strong>del</strong> pensiero calcolatore, che strumentalizza il sapere<br />

e fa <strong>del</strong>le scoperte scientifiche mezzi di potere e di asservimento<br />

<strong>del</strong>l’uomo.<br />

L’orizzonte che anima il lavoro universitario può e deve essere<br />

la passione autentica per l’uomo. Solo nel servizio all’uomo la<br />

scienza si svolge come vera coltivazione e custodia <strong>del</strong>l’universo<br />

(cfr Gn 2,15). E servire l’uomo è fare la verità nella carità, è<br />

amare la vita, rispettarla sempre, a cominciare dalle situazioni<br />

in cui essa è più fragile e indifesa. È questo un nostro compito,<br />

specialmente nei tempi di crisi: la storia <strong>del</strong>la cultura mostra<br />

come la dignità <strong>del</strong>l’uomo sia stata riconosciuta veramente nella<br />

sua integralità alla luce <strong>del</strong>la fede cristiana. L’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

è chiamata ad essere luogo in cui prende forma di eccel-<br />

lenza quell’apertura al sapere, quella passione per la verità, quell’interesse<br />

per la storia <strong>del</strong>l’uomo che caratterizzano l’autentica<br />

spiritualità cristiana. Porsi infatti, in atteggiamento di chiusura<br />

o di distacco di fronte alla prospettiva <strong>del</strong>la fede significa dimenticare<br />

che essa è stata lungo la storia, e lo è tuttora, fermento<br />

di cultura e luce per l’intelligenza, stimolo a svilupparne<br />

tutte le potenzialità positive per il bene autentico <strong>del</strong>l’uomo. Come<br />

afferma il Concilio Vaticano II, la fede è capace di donare luce<br />

all’esistenza. Dice il Concilio che la fede: “Tutto rischiara di<br />

una luce nuova, e svela le intenzioni di Dio sulla vocazione integrale<br />

<strong>del</strong>l’uomo, e perciò guida l’intelligenza verso soluzioni pienamente<br />

umane” (Gaudium et spes, 11).<br />

L’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> è luogo in cui ciò deve avvenire con singolare<br />

efficacia, sotto il profilo sia scientifico, sia didattico. Questo peculiare<br />

servizio alla Verità è dono di grazia ed espressione qualificante<br />

di carità evangelica. L’attestazione <strong>del</strong>la fede e la testimonianza<br />

<strong>del</strong>la carità sono inscindibili (cfr 1Gv 3,23). Il nucleo profondo<br />

<strong>del</strong>la verità di Dio, infatti, è l’amore con cui Egli si è chinato sull’uomo<br />

e, in Cristo, gli ha offerto doni infiniti di grazia. In Gesù noi<br />

scopriamo che Dio è amore e che solo nell’amore possiamo conoscerLo:<br />

“Chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio perché Dio<br />

è amore” (1Gv 4,7.8) dice san Giovanni. E sant’Agostino afferma:<br />

“Non intratur in veritatem nisi per caritatem” (Contra Faustum,<br />

32). Il vertice <strong>del</strong>la conoscenza di Dio si raggiunge nell’amore; quell’amore<br />

che sa andare alla radice, che non si accontenta di occasionali<br />

espressioni filantropiche, ma illumina il senso <strong>del</strong>la vita con<br />

la Verità di Cristo, che trasforma il cuore <strong>del</strong>l’uomo e lo strappa agli


egoismi che generano miseria e morte. L’uomo ha bisogno di amore,<br />

l’uomo ha bisogno di verità, per non disperdere il fragile tesoro<br />

<strong>del</strong>la libertà ed essere esposto alla violenza <strong>del</strong>le passioni e a<br />

condizionamenti aperti ed occulti (cfr Giovanni Paolo II, Enc. Centesimus<br />

annus, 46). La fede cristiana non fa <strong>del</strong>la carità un sentimento<br />

vago e pietoso, ma una forza capace di illuminare i sentieri<br />

<strong>del</strong>la vita in ogni sua espressione. Senza questa visione, senza<br />

questa dimensione teologale originaria e profonda, la carità si accontenta<br />

<strong>del</strong>l’aiuto occasionale e rinuncia al compito profetico, che<br />

le è proprio, di trasformare la vita <strong>del</strong>la persona e le strutture stesse<br />

<strong>del</strong>la società. È questo un impegno specifico che la missione in<br />

<strong>Università</strong> vi chiama a realizzare come protagonisti appassionati,<br />

convinti che la forza <strong>del</strong> Vangelo è capace di rinnovare le relazioni<br />

umane e penetrare nel cuore <strong>del</strong>la realtà.<br />

Cari giovani universitari <strong>del</strong>la “<strong>Cattolica</strong>”, voi siete la dimostrazione<br />

vivente di quel carattere <strong>del</strong>la fede che cambia la vita e salva il<br />

mondo, con i problemi e le speranze, con gli interrogativi e le certezze,<br />

con le aspirazioni e gli impegni che il desiderio di una vita<br />

migliore genera e la preghiera alimenta. Cari rappresentanti <strong>del</strong> personale<br />

tecnico-amministrativo siate fieri dei compiti che vi sono<br />

assegnati nel contesto <strong>del</strong>la grande famiglia universitaria a supporto<br />

<strong>del</strong>la multiforme attività formativa e professionale. E a voi,<br />

cari Docenti, è affidato un ruolo decisivo: mostrare come la fede<br />

cristiana sia fermento di cultura e luce per l’intelligenza, stimolo<br />

a svilupparne tutte le potenzialità positive, per il bene autentico<br />

<strong>del</strong>l’uomo. Ciò che la ragione scorge, la fede illumina e manifesta.<br />

La contemplazione <strong>del</strong>l’opera di Dio dischiude al sapere l’esigenza<br />

<strong>del</strong>l’investigazione razionale, sistematica e critica; la ricerca di Dio<br />

rafforza l’amore per le lettere e per le scienze profane: «Fides ratione<br />

adiuvatur et ratio fide perficitur», afferma Ugo di San Vittore<br />

(De sacramentis, I, III, 30: PL 176, 232). In questa prospettiva, cuore<br />

pulsante e alimento costante <strong>del</strong>la vita universitaria è la Cappella,<br />

a cui è unito il Centro Pastorale ove gli Assistenti Spirituali<br />

<strong>del</strong>le diverse sedi sono chiamati a svolgere la loro preziosa missione<br />

sacerdotale che è imprescindibile per l’identità <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>.<br />

Come insegna il Beato Giovanni Paolo II, la Cappella “è luogo<br />

<strong>del</strong>lo spirito, dove sostano in preghiera e trovano alimento,<br />

orientamento e sostegno i credenti in Cristo, che vivono con modalità<br />

diverse la vita intensa <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>; è palestra di virtù cristiane,<br />

dove cresce e si sviluppa la vita battesimale, e si esprime<br />

con ardore apostolico; è casa accogliente ed aperta, per tutti coloro<br />

che, ascoltando il Maestro interiore, si fanno cercatori di verità<br />

e servono l’uomo nella dedizione diuturna a un sapere non pago<br />

di orizzonti angusti e pragmatici. Nel contesto <strong>del</strong>la modernità<br />

declinante, essa diventa con spiccato accento centro vivo e propulsivo<br />

di animazione cristiana <strong>del</strong>la cultura: nel dialogo rispettoso<br />

e franco, nella proposta chiara e motivata (cfr 1Pt 3,15), nella<br />

testimonianza che interroga e convince” (Discorso ai Cappellani europei,<br />

1 maggio 1998). Così Papa Giovanni Paolo II nel 1998.<br />

Cari amici, auspico che l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, in sintonia<br />

di intenti con l’Istituto Toniolo, prosegua con rinnovata fiducia<br />

il suo cammino, mostrando efficacemente che la luce <strong>del</strong> Vangelo<br />

è sorgente di vera cultura capace di sprigionare energie di un<br />

umanesimo nuovo, integrale, trascendente.<br />

Vi affido a Maria Sedes Sapientiae e con affetto vi imparto di cuore<br />

la mia Benedizione Apostolica.<br />

13


S A C R O C U O R E<br />

14<br />

La festa patronale<br />

un’occasione per<br />

premiare l’impegno<br />

e la condivisione di valori<br />

La ricorrenza <strong>del</strong>la Solennità<br />

<strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> di Gesù,<br />

quest’anno venerdì 1 luglio,<br />

è stata celebrata nella sede<br />

di Roma il 17 giugno scorso.<br />

Per l’occasione sono stati<br />

offerti gli omaggi a Sua Ecc.<br />

Mons. Georg Gänswein,<br />

Segretario particolare <strong>del</strong><br />

Santo Padre e all’On. Prof.<br />

Giulio Tremonti, Ministro<br />

<strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le<br />

Finanze e consegnate le<br />

targhe di benemerenza al<br />

personale non docente che<br />

ha compiuto 20 anni di<br />

servizio. Sono state premiate<br />

anche le squadre vincitrici<br />

<strong>del</strong>le Collegiadi 2011 e<br />

ringraziati dalla sede di<br />

Roma, Mons. Decio Cipolloni<br />

e Padre Giovanni Rossi<br />

I festeggiamenti in occasione <strong>del</strong> patrono<br />

<strong>del</strong>l’Ateneo, che hanno come consuetudine<br />

nella sede di Roma quella di premiare<br />

con le targhe di benemerenza il personale<br />

non docente che compie 20 anni di servizio<br />

e di offrire un omaggio alle personalità<br />

“amiche” <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>,<br />

quest’anno sono stati anticipati rispetto alla<br />

ricorrenza <strong>del</strong>la Solennità <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

per la coincidenza in tale data <strong>del</strong>la festività<br />

capitolina di San Pietro e Paolo.<br />

La cerimonia ha avuto inizio nella Chiesa<br />

Centrale con la Santa Messa, presieduta da<br />

mons. Sergio Lanza, Assistente ecclesiastico<br />

generale e concelebrata dagli Assistenti<br />

pastorali <strong>del</strong>la sede di Roma e dai Frati<br />

cappellani <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”.<br />

L’Assistente ecclesiastico generale ha esortato<br />

a riscoprire ogni giorno la forza rigeneratrice<br />

<strong>del</strong> cuore di Gesù, sorgente d’amore<br />

che consente il rinnovamento <strong>del</strong>lo<br />

spirito. Mons. Lanza ha poi ricordato come<br />

“la festa <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> è occasione non<br />

retorica di riflessione costruttiva su ciò<br />

che caratterizza in profondità il volto e l’anima<br />

<strong>del</strong>la nostra <strong>Università</strong>. A cominciare<br />

dal suo tenace voler essere, nonostante<br />

la crescita numerica esponenziale, comunità<br />

di persone, dove la relazione prevale<br />

sull’interesse individuale”. “La condizione<br />

umana, ha aggiunto, sempre fragile<br />

sotto questo profilo, appare ulteriormente<br />

indebolita dalla diffusa deriva <strong>del</strong>l’individualismo,<br />

che domina l’orizzonte<br />

socioculturale contemporaneo” e il cuore<br />

di Gesù restituisce all’uomo la speranza e<br />

la forza di vincere proprio questa condizione<br />

di fragilità.<br />

Le premiazioni <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la sede e<br />

la consegna degli omaggi a Sua Ecc. Mons.<br />

Georg Gänswein, Segretario particolare<br />

<strong>del</strong> Santo Padre e all’On. Prof. Giulio Tremonti,<br />

Ministro <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze<br />

sono seguite in Auditorium dove<br />

docenti, dipendenti accompagnati dalle<br />

loro famiglie e gli studenti <strong>del</strong>la Facoltà si<br />

sono riuniti per partecipare numerosi<br />

all’evento presieduto dal Magnifico Rettore,<br />

prof. Lorenzo Ornaghi, dal Direttore<br />

Amministrativo, prof. Marco Elefanti, dal<br />

Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia,<br />

prof. Rocco Bellantone, dal Direttore<br />

di Sede, dott. Giancarlo Furnari e dal<br />

Direttore <strong>del</strong> Policlinico “Agostino Gemelli”,<br />

prof. Cesare Catananti. La cerimonia di<br />

consegna <strong>del</strong>le targhe di benemerenza,<br />

presentata dal giornalista televisivo Francesco<br />

Giorgino e animata con intermezzi<br />

musicali dal cantante Valerio Scanu, è stata<br />

anticipata dalla consegna degli omaggi<br />

a mons. Georg Gänswein, Segretario<br />

particolare <strong>del</strong> Santo Padre e all’on. Giulio<br />

Tremonti, Ministro <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze.<br />

Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo<br />

Ornaghi, ha poi preso la parola per motivare<br />

alle due personalità le rispettive<br />

attribuzioni di ringraziamento e consegnargli<br />

gli omaggi.


MOTIVAZIONE<br />

DELL’OMAGGIO A MONS.<br />

GEORG GÄNSWEIN<br />

Nato nel cuore <strong>del</strong>la Foresta Nera, a Riedernam<br />

Wald, mons. Georg Gänswein viene ordinato<br />

sacerdote <strong>del</strong>la Diocesi di Friburgo in<br />

Brisgovia il 31 maggio 1984. Si laurea in Teologia<br />

presso l’<strong>Università</strong> di Friburgo e consegue<br />

nel 1993 il dottorato all’Istituto di Diritto<br />

Canonico di Monaco di Baviera. Trasferitosi<br />

a Roma nel 1995, come Ufficiale <strong>del</strong>la Congregazione<br />

per il Culto Divino e la Disciplina<br />

dei Sacramenti, l’anno successivo viene chiamato<br />

alla Congregazione per la Dottrina <strong>del</strong>la<br />

Fede dall’allora Prefetto, Cardinal Joseph<br />

Ratzinger. Docente alla Pontificia <strong>Università</strong><br />

<strong>del</strong>la Santa Croce, dal 2003 è Segretario personale<br />

<strong>del</strong> Cardinal Ratzinger, di cui diventa<br />

il Segretario particolare dalla Sua elezione a<br />

Pontefice, il 19 aprile 2005.<br />

Intenso è l’affetto che mons. Gänswein nutre<br />

per il Policlinico “Agostino Gemelli”, per<br />

la sede romana <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, per tutto il nostro Ateneo. Coltivata<br />

con la discrezione, il senso <strong>del</strong>la giustizia<br />

e la leale franchezza, che in ogni circostanza<br />

contraddistinguono l’azione di mons.<br />

Gänswein, l’amicizia incomincia con una prima<br />

visita al Policlinico a fianco <strong>del</strong> Santo Padre,<br />

nell’agosto <strong>del</strong> 2005; prosegue in occasione<br />

<strong>del</strong>la solenne inaugurazione <strong>del</strong>l’anno<br />

accademico 2005-2006 da parte di Sua Santità<br />

Benedetto XVI e <strong>del</strong>le due visite <strong>del</strong> San-<br />

to Padre a degenti e ai bambini assistiti dal<br />

nostro Policlinico; ha una sua recentissima,<br />

assai suggestiva e commovente espressione,<br />

il 21 maggio scorso, nel Pellegrinaggio ad sedem<br />

Petri, con cui l’Ateneo dei cattolici italiani<br />

ha celebrato il 90° dalla fondazione.<br />

Nel rendere oggi omaggio a monsignor<br />

Gänswein, l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />

<strong>Cuore</strong> intende manifestare in modo speciale<br />

i propri sentimenti di stima sincera e<br />

di gratitudine profonda nei riguardi di chi,<br />

come Segretario particolare <strong>del</strong> Santo Padre,<br />

ogni giorno mette fe<strong>del</strong>mente ed efficacemente<br />

in pratica il medesimo precetto<br />

In Auditorium il giornalista Francesco Giorgino<br />

presenta la manifestazione.<br />

La consegna <strong>del</strong>l’omaggio a Sua Ecc. Mons.<br />

Georg Gänswein, Segretario particolare <strong>del</strong><br />

Santo Padre.<br />

15


16<br />

Il prof. Lorenzo Ornaghi, Magnifico Rettore,<br />

legge la motivazione <strong>del</strong>l’omaggio offerto<br />

all’On. Giulio Tremonti, Ministro <strong>del</strong>l’Economia<br />

e <strong>del</strong>le Finanze.<br />

La facciata <strong>del</strong>la Chiesa Centrale illuminata<br />

per la giornata di festa.<br />

che anche il nostro Fondatore indirizzò a<br />

tutti coloro che avrebbero lavorato per l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong>: il Papa sarà sempre «il<br />

prediletto <strong>del</strong> sacro <strong>Cuore</strong> di Gesù e noi, servendo<br />

Lui, serviamo Gesù Cristo e lo facciamo<br />

regnare». Con il gesto di riconoscenza<br />

e affetto, che ora porgiamo a monsignor<br />

Gänswein nella Festività <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> desidera così confermare<br />

la propria filiale devozione al Santo Padre,<br />

che – sono ancora parole <strong>del</strong> nostro<br />

Fondatore, scritte nel suo testamento spirituale<br />

– è il solo che può disporre «<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

e <strong>del</strong> suo indirizzo».<br />

Dopo essere stato insignito <strong>del</strong> premio Capri<br />

San Michele 2010 per il volume Benedetto<br />

XVI Urbi et Orbi. Con il Papa a Roma<br />

e per le vie <strong>del</strong> mondo, mons. Gänswein –<br />

in uno dei suoi interventi pubblici, non frequenti,<br />

sempre efficaci, appassionati e appassionanti<br />

– ha così indicato un caposaldo<br />

<strong>del</strong> pontificato di Benedetto XVI: «Una<br />

fede che non si misura con la ragione diviene<br />

essa stessa irragionevole e priva di senso. E<br />

al contrario, una concezione <strong>del</strong>la ragione<br />

che riconosce unicamente ciò che è misurabile<br />

non basta per comprendere l’intera<br />

realtà».<br />

«La fede aiuta a vivere, la fede regala gioia,<br />

la fede è un grande dono: questa – ha proseguito<br />

mons. Gänswein – è la convinzione<br />

più profonda di Papa Benedetto». Orgogliosi<br />

di questa medesima convinzione, l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong>, che celebra il suo 90° anno di<br />

vita, la Facoltà di Medicina e Chirurgia, che<br />

il 5 novembre prossimo festeggerà il 50° di<br />

avvio dei corsi, e il Policlinico “Agostino Gemelli”,<br />

che è anch’esso prossimo al mezzo<br />

secolo di servizio alla Città di Roma e all’intero<br />

Paese, esprimono tutta la loro vicinanza<br />

a mons. Gänswein.<br />

Tenendo nella mente e nel cuore ciò che egli<br />

ebbe a dire nel suo paese natale in occasione<br />

<strong>del</strong> 25° di ordinazione sacerdotale, insieme<br />

con il presente riconoscimento l’Ateneo<br />

dei cattolici italiani consegna a don<br />

Giorgio l’impegno a ricambiare la sua stima<br />

e il suo affetto, stando sempre accanto<br />

a chi, proprio perché prete, è in ogni ora <strong>del</strong>la<br />

giornata «di guardia a un faro».<br />

(Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi<br />

– Il Direttore Amministrativo, Prof. Marco<br />

Elefanti)<br />

MOTIVAZIONE<br />

DELL’OMAGGIO<br />

ALL’ON. PROF.<br />

GIULIO TREMONTI<br />

Nato nella Valtellina, a Sondrio, Giulio Tremonti<br />

è diventato un protagonista di assoluto<br />

rilievo <strong>del</strong>la vita politica nazionale e internazionale,<br />

dopo aver svolto un’intensa<br />

attività accademica e professionale.<br />

Professore universitario dal 1974, è ordinario<br />

di Diritto tributario all’<strong>Università</strong> degli Studi<br />

di Pavia, presso la Facoltà di Giurisprudenza.<br />

Socio <strong>del</strong>l’Istituto Lombardo di Scienze<br />

e Lettere per la classe di Scienze morali,<br />

ha scritto libri che conoscono durevole eco<br />

non solo tra gli specialisti, ma anche in un<br />

assai più vasto pubblico di lettori, ed è autore<br />

di numerosi articoli e saggi sulle riviste<br />

e sui giornali più importanti nel mondo. Ha<br />

fatto parte <strong>del</strong>la Commissione paritetica Italia-Vaticano,<br />

per il finanziamento degli enti<br />

ecclesiastici concordato nel 1985. Parlamentare<br />

dal 1994, è stato Ministro <strong>del</strong>le Finanze,<br />

poi Ministro <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze<br />

dal 2001 al 2004 e dal 2005 al 2006,<br />

vicepresidente <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri, ed<br />

è attualmente Ministro <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le<br />

Finanze. È presidente di Aspen Institute<br />

Italia, avamposto di osservazione e analisi <strong>del</strong>le<br />

grandi trasformazioni in atto nel nostro<br />

Paese e nel sistema globale, oltre che laboratorio<br />

in cui <strong>del</strong>ineare le concrete soluzioni<br />

possibili alle principali questioni che in-


combono sullo sviluppo socio-economico e<br />

sulla vita civile <strong>del</strong>l’Italia.<br />

Nel rendere omaggio all’On. Prof. Giulio Tremonti,<br />

l’Ateneo dei cattolici italiani intende<br />

esprimere la propria sentita e partecipante<br />

condivisione <strong>del</strong>la ricerca di quali siano le forme<br />

nuove, più efficaci e intelligenti, con cui<br />

dare attuazione concreta all’idea-cardine che<br />

uno dei maestri <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, l’economista e Rettore Francesco<br />

Vito, compendiava nella formula «l’economia<br />

al servizio <strong>del</strong>l’uomo». Quando l’economia è<br />

realmente al servizio <strong>del</strong>la persona, <strong>del</strong>la famiglia,<br />

<strong>del</strong>le realtà associative in cui si traduce<br />

e di cui si nutre il naturale desiderio di<br />

libertà e di verità di ogni uomo, anche per la<br />

politica è meno defatigante porsi – e come tale<br />

essere autenticamente sentita – al servizio<br />

dei cittadini, quale strumento essenziale per<br />

perseguire il bene comune <strong>del</strong>l’intera collettività.<br />

Che l’economia e la politica dei nostri<br />

sistemi democratici si pongano al sincero servizio<br />

<strong>del</strong>l’uomo, ce lo chiedono la realtà presente,<br />

con i suoi duri fatti, e il futuro incombente,<br />

con le sue ragioni di speranza. Solo con<br />

una speranza che vince la paura, riusciremo<br />

ad andare oltre la situazione di crisi che da<br />

tempo attanaglia l’intero Occidente.<br />

Sempre più intrecciate nel cuore stesso <strong>del</strong>l’odierna<br />

realtà, l’economia e la politica al<br />

servizio <strong>del</strong>l’uomo sono anche al cuore di quel<br />

nuovo mo<strong>del</strong>lo di sviluppo, alla cui costruzione<br />

Benedetto XVI ci ha sollecitato in ogni<br />

Enciclica. La costruzione di un tale nuovo mo-<br />

<strong>del</strong>lo – come ci ricordò l’On. Prof. Giulio Tremonti,<br />

nella sua Prolusione all’inaugurazione<br />

solenne, a Milano, <strong>del</strong>l’anno accademico<br />

2008-2009, quando, con sorpresa di molti, richiamò<br />

uno studio presentato nel 1985 dal<br />

Cardinal Joseph Ratzinger e poi pubblicato con<br />

il titolo Church and economy: Responsibility<br />

for the future of the world economy – dipende<br />

da ciascuno di noi, dalla nostra visione<br />

<strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>l’uomo, dalla nostra determinazione<br />

a guidare i cambiamenti, anziché<br />

assecondarli passivamente o subirli.<br />

Per la sua crescente attenzione ai valori cristiani<br />

che naturalmente fondano e intessono<br />

l’agire economico al pari <strong>del</strong>l’azione politica,<br />

per il suo sostegno alle forme più inno-<br />

Mons. Sergio Lanza, Assistente ecclesiastico<br />

generale, legge la motivazione di ringraziamento<br />

a mons. Decio Cipolloni. Al tavolo<br />

da sinistra il prof. Cesare Catananti,<br />

Direttore <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, il prof.<br />

Rocco Bellantone, Preside <strong>del</strong>la Facoltà di<br />

Medicina e Chirurgia, il prof. Lorenzo Ornaghi,<br />

Magnifico Rettore, il prof. Marco Elefanti,<br />

Direttore Amministrativo e il dott.<br />

Giancarlo Furnari, Direttore di Sede.<br />

La celebrazione eucaristica nella Chiesa<br />

Centrale.<br />

17


18<br />

Il prof. Rocco Bellantone premia la prima<br />

squadra classificata nel torneo <strong>del</strong>le Collegiadi.<br />

Mons. Sergio Lanza, Assistente ecclesiastico<br />

generale consegna l’omaggio a mons.<br />

Decio Cipolloni, Vicario generale <strong>del</strong>la Prelatura<br />

di Loreto.<br />

vative <strong>del</strong> mutualismo, <strong>del</strong>la cooperazione e<br />

<strong>del</strong>l’assistenza al malato, con cui le grandi<br />

opere volute e prodotte dal cattolicesimo italiano<br />

si apprestano a diventare elementi ancora<br />

più essenziali allo sviluppo <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong><br />

popolo italiano e all’indispensabile realizzazione<br />

di un welfare non statocentrico, per la<br />

tenacia e il coraggio che lo guidano nel far<br />

coniugare in ogni circostanza idee, cultura e<br />

politica, è oggi motivo di grande onore per<br />

tutta l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

rendere omaggio all’On. Prof. Giulio Tremonti,<br />

esprimendogli i sentimenti <strong>del</strong>la propria amicizia<br />

e vicinanza.<br />

(Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi –<br />

Il Direttore Amministrativo, Prof. Marco Elefanti)<br />

LE PREMIAZIONI<br />

E I RINGRAZIAMENTI<br />

DELLA SEDE DI ROMA<br />

Ha fatto seguito la premiazione <strong>del</strong>le squadre<br />

vincitrici <strong>del</strong>le Collegiadi 2011, la manifestazione<br />

annuale che vede protagonisti<br />

gli studenti residenti nei Collegi universitari<br />

<strong>del</strong>la sede di Roma.<br />

Il prof. Rocco Bellantone, Preside <strong>del</strong>la Facoltà<br />

di Medicina e Chirurgia ha consegnato


Il prof. Marco Elefanti si congratula con<br />

Ciro Galardo.<br />

il primo premio alla squadra composta dagli<br />

studenti dei collegi: Nuovo Joanneum,<br />

Capitanio e Sacra Famiglia; il secondo premio,<br />

è stato consegnato dal dott. Giancarlo<br />

Furnari, Direttore di Sede alla squadra<br />

composta dagli studenti dei collegi: Elisabetta<br />

Renzi, Romitello, San Giuseppe Ma-<br />

rello e Ker Maria; il terzo premio è stato<br />

consegnato dal prof. Leonardo Antico, Direttore<br />

dei Collegi alla squadra composta dagli<br />

studenti <strong>del</strong> San Damiano e San Luca –<br />

Barelli.<br />

La cerimonia è stata anche l’occasione per<br />

esprimere il ringraziamento <strong>del</strong>la sede a<br />

mons. Decio Cipolloni, Assistente spirituale<br />

<strong>del</strong> personale docente e non docente <strong>del</strong>la<br />

sede di Roma dal 2000 al 2008, fino alla<br />

sua nomina a Vicario generale <strong>del</strong>la Prelatura<br />

di Loreto e a padre Giovanni Rossi,<br />

superiore dei Padri cappellani <strong>del</strong> Policlinico<br />

“A. Gemelli” fino alla sua elezione a<br />

Ministro provinciale <strong>del</strong>l’Ordine dei Frati<br />

Minori. La giornata di festa si è poi conclusa<br />

con un momento musicale offerto<br />

dalla Corale <strong>del</strong>la sede di Roma diretta da<br />

Don Angelo Auletta, seguito dall’incontro<br />

conviviale al quale hanno partecipato con<br />

gioia la Direzione, il personale e numerosi<br />

studenti.<br />

Il prof. Cesare Catananti consegna l’omag -<br />

gio a padre Giovanni Rossi, Ministro provinciale<br />

<strong>del</strong>l’Ordine dei Frati Minori.<br />

Il dott. Giovanni Hoz consegna la targa a<br />

Francesco Falasconi.<br />

Il dott. Andrea Cambieri con Stefania A<strong>del</strong>e<br />

Ada Maffei.<br />

Da sinistra il prof. Lorenzo Ornaghi si congratula<br />

con Stefano Nicolai; il dott. Giancarlo<br />

Furnari strige la mano a Ada Rubini;<br />

il dott. Fabrizio Celani consegna la targa a<br />

Roberta Palmieri.<br />

19


N O V I T À<br />

20<br />

Successo per la Summer School<br />

<strong>del</strong>la Società Europea Clinica<br />

<strong>del</strong>le Malattie Infettive<br />

L’appuntamento annuale che riunisce docenti e giovani medici in formazione<br />

per discutere ed approfondire, tematiche inerenti le malattie infettive<br />

e la microbiologia è stato organizzata per la prima volta in Italia,<br />

a Treviso, presso il Centro Studi Lorenzon <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

Il prof. Roberto Cauda, Direttore <strong>del</strong>la 10a<br />

Summer School <strong>del</strong>l’European Society<br />

of Clinical Microbiology and Infectious<br />

Diseases (ESCMID).<br />

La 10 a Summer School <strong>del</strong>l’European Society<br />

of Clinical Microbiology and Infectious<br />

Diseases (ESCMID) si è tenuta per la prima<br />

volta in Italia, a Treviso, presso il Centro Studi<br />

“Achille e Linda Lorenzon” <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, dal 2 al 9 luglio<br />

2011. Questa Summer School rappresenta un<br />

appuntamento annuale <strong>del</strong>la Società, molto<br />

atteso, perché riunisce, per una settimana,<br />

docenti e discenti, cioè giovani medici in<br />

formazione (l’età media è inferiore a 30 anni),<br />

che vogliono discutere ed approfondire,<br />

di Roberto Cauda *<br />

tematiche inerenti le malattie infettive e la<br />

microbiologia, in un clima di assoluta informalità.<br />

Quest’anno la scelta ove tenere la Summer<br />

School è toccata all’Italia e la conduzione<br />

<strong>del</strong>la stessa è stata affidata a me; si è deciso<br />

che il luogo più adeguato per il suo svolgimento<br />

fosse lo splendido Centro Studi Lorenzon<br />

di Treviso.<br />

Come è tradizione, la responsabilità <strong>del</strong>la<br />

direzione è stata condivisa con i professori<br />

Giampiero Carosi (<strong>Università</strong> degli Studi di<br />

Brescia) e Patrice Nordmann (<strong>Università</strong> di<br />

Parigi). Anche se la Summer School ha un’offerta<br />

formativa che muta di anno in anno<br />

a seconda <strong>del</strong>le scelte operate dalla direzione<br />

<strong>del</strong> programma, essa tiene sempre in<br />

gran conto, per la missione di formazione di<br />

giovani medici che essa riveste, le priorità<br />

<strong>del</strong>la Sanità Pubblica.<br />

Quest’anno, quindi, sono stati affrontati temi<br />

di grande rilevanza e respiro come, solo<br />

per citarne alcuni, l’antibiotico-resistenza,<br />

le infezioni ospedaliere, l’influenza,<br />

l’HIV/AIDS, le epatiti virali, la patologia<br />

infettiva <strong>del</strong>l’ospite fragile, il problema<br />

<strong>del</strong> controllo <strong>del</strong>le infezioni in ambito<br />

comunitario ed ospedaliero. A sviluppare<br />

e approfondire queste tematiche è stata<br />

chiamata una Faculty di oltre 20 esperti di<br />

fama internazionale, provenienti da diversi<br />

Paesi europei. Il carattere di scuola,<br />

ha permesso, ai partecipanti, di porre domande<br />

e richieste di chiarimenti e di par-


tecipare al dibattito, in un clima di assoluta<br />

informalità. Parlando poi dei discenti,<br />

quest’anno si è avuto un vero e proprio<br />

boom di iscrizioni che è tanto più significativo<br />

alla luce <strong>del</strong>la presente congiuntura<br />

economica che di certo non favorisce la<br />

mobilità dei giovani. Alla fine sono stati<br />

selezionati 54 giovani medici provenienti<br />

da 27 Paesi <strong>del</strong> mondo, comprensivi oltreché<br />

dei Paesi europei, di Australia, Sud<br />

Africa, Nepal, Filippine, Pakistan, Russia.<br />

Quest’anno, tra le tematiche oggetto <strong>del</strong>la<br />

Scuola, si è anche scelto di trattare di argomenti<br />

la cui conoscenza tra i giovani medici<br />

spesso viene data per scontata, ma che<br />

scontata non è. Grande successo hanno così<br />

riscosso le relazioni su come leggere criticamente<br />

un lavoro scientifico, scrivere un<br />

lavoro scientifico e sottoporlo al giudizio di<br />

una rivista, preparare una presentazione<br />

orale. Come novità di questa scuola c’è stata<br />

l’esposizione plenaria da parte di ciascun<br />

partecipante di un caso clinico da lui preparato,<br />

che poi è stato discusso, per gli aspetti<br />

inerenti la presentazione stessa, in piccoli<br />

gruppi pomeridiani sotto la guida di una<br />

persona senior esperta sull’argomento.<br />

Questa iniziativa ha suscitato grande interesse<br />

e viva partecipazione, così come molto<br />

apprezzate sono state le sessioni pomeridiane,<br />

sempre affollate, che hanno affrontato<br />

aspetti più pratici, focalizzati su argomenti<br />

di grande attualità nel campo infettivologico.<br />

La Summer School in una parola, ha cercato<br />

di rafforzare nei giovani medici partecipanti,<br />

quel concetto che dovrà di necessità,<br />

regolare la loro futura vita professionale<br />

cioè di evidence-based che oggi regola la<br />

medicina moderna.<br />

C’è però un obiettivo che questa Summer<br />

School Europea ritiene da sempre prioritario<br />

anche forse sull’apprendimento e la formazione,<br />

ed è quello di favorire lo scambio<br />

culturale tra medici che provengono da<br />

realtà spesso geograficamente distanti con<br />

situazioni politiche, sociali, economiche diverse<br />

al fine di promuovere la condivisione<br />

di obiettivi e la reciproca tolleranza.<br />

La Summer School ha avuto un prologo<br />

istituzionale con la cerimonia inaugurale<br />

che si è tenuta presso lo storico Palazzo dei<br />

Trecento, offerto dal Comune di Treviso e<br />

a cui hanno partecipato le autorità civili,<br />

accademiche, sanitarie e militari <strong>del</strong>la città<br />

e <strong>del</strong>la Regione Veneto. I relatori ufficiali<br />

sono stati, il Presidente <strong>del</strong>l’ESCMID, prof.<br />

Giuseppe Cornaglia ed il dott. Alessandro<br />

Vaglia, che hanno affrontato il tema <strong>del</strong>la<br />

peste come esempio di una malattia infettiva<br />

che, oggi scomparsa, ha grandemente<br />

influenzato nel corso dei secoli, la<br />

storia <strong>del</strong>l’umanità. A noi promotori è sembrato<br />

che una malattia così rilevante <strong>del</strong>l’antichità<br />

fosse la migliore introduzione<br />

alla moderna infettivologia. Come è tradizione<br />

di una Summer School, la vita dei<br />

docenti e discenti si è svolta a stretto con-<br />

Il Centro Studi “Achille e Linda Lorenzon” <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> a Treviso,<br />

questo anno sede ospitante <strong>del</strong>la Summer<br />

School.<br />

21


22<br />

I partecipanti di quest’anno insieme ad<br />

alcuni docenti.<br />

Alcuni giovani medici durante una lezione<br />

presso la Summer School <strong>del</strong>la Società Europea<br />

di Clinica <strong>del</strong>le Malattie Infettive.<br />

tatto, creando quel clima di complice condivisione<br />

che è poi il segreto <strong>del</strong> successo<br />

<strong>del</strong>la Scuola. La serata di gala conclusiva<br />

si è tenuta nei giardini <strong>del</strong>la splendida Villa<br />

Lorenzon.<br />

Numerosi sono i segni di apprezzamento ricevuti<br />

al termine <strong>del</strong>la Summer School, da<br />

parte <strong>del</strong>la Faculty e dei partecipanti. Un<br />

particolare ringraziamento va espresso alle<br />

aziende farmaceutiche di settore che hanno<br />

cooperato al sostegno finanziario <strong>del</strong>l’evento<br />

ed a quanti in ESCMID (dott. Adrian<br />

Baumeyer) e in <strong>Cattolica</strong> (dott. Augusto Di<br />

Vossoli) hanno curato in maniera impecca-<br />

bile l’organizzazione e lo svolgimento <strong>del</strong>la<br />

Scuola.<br />

Il mix rappresentato dalla scelta di tematiche<br />

interessanti trattate da una Faculty<br />

esperta e qualificata, dalla attenta selezione<br />

dei partecipanti sulla base <strong>del</strong>le motivazioni<br />

individuali e - non ultimo - dalla magnifica<br />

sede, il Centro Studi “Achille e Linda<br />

Lorenzon”, si è rivelato vincente per il successo<br />

di questa 10 a Summer School.<br />

* Direttore <strong>del</strong>l’Istituto di Clinica <strong>del</strong>le<br />

Malattie infettive <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

e Direttore <strong>del</strong>la 10 a Summer School


Il convegno ha preso spunto dal conseguimento<br />

<strong>del</strong>la certificazione di qualità ISO<br />

9001:2008 <strong>del</strong>la Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale<br />

UNICATT; un risultato che segna positivamente<br />

la crescita e la piena maturità<br />

<strong>del</strong>la struttura, nata per volontà <strong>del</strong>la Direzione<br />

<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” e sviluppatasi<br />

grazie all’impegno degli operatori <strong>del</strong>le<br />

unità di Ematologia, Ginecologia e <strong>del</strong><br />

Servizio di Emotrasfusione.<br />

Il 9 febbraio scorso in occasione <strong>del</strong> conseguimento <strong>del</strong>la certificazione<br />

ISO 9001:2008 <strong>del</strong>la Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale UNICATT si è svolto<br />

un incontro presso l’aula Brasca <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” per<br />

presentare lo sviluppo e l’operatività <strong>del</strong>la struttura<br />

La Banca<br />

<strong>del</strong> Cordone<br />

Ombelicale<br />

UNICATT<br />

All’incontro, moderato dalla prof.ssa Gina<br />

Zini, Direttrice <strong>del</strong>la Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale<br />

UNICATT, ha partecipato anche il<br />

Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi, il<br />

quale in apertura ha rivolto un saluto e un<br />

augurio speciale al continuo sviluppo <strong>del</strong>le<br />

attività <strong>del</strong>la struttura che nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

ricerca “si colloca tra i processi virtuosi di<br />

innovazione tecnologica eticamente sostenibile”.<br />

Il Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina<br />

Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi<br />

in aula Brasca porge il saluto ai partecipanti<br />

<strong>del</strong> convegno <strong>del</strong>la Banca <strong>del</strong> Cordone<br />

Ombelicale UNICATT.<br />

C E R T I F I C A Z I O N E<br />

23


24<br />

La consegna <strong>del</strong>la certificazione UNI EN<br />

ISO 9001:2008 da parte <strong>del</strong> team Bureau<br />

Veritas ai medici <strong>del</strong>la Banca UNICATT. Al<br />

centro la prof.ssa Gina Zini, Direttore <strong>del</strong>la<br />

UOC di Emotrasfusione e Direttore <strong>del</strong>la<br />

Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale UNICATT.<br />

e Chirurgia, prof. Rocco Bellantone e il Direttore<br />

<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, prof. Cesare<br />

Catananti hanno illustrato le finalità<br />

<strong>del</strong>l’incontro.<br />

Attualmente la Banca UNICATT utilizza come<br />

bacino per le donazioni unicamente il<br />

punto nascita <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”<br />

(con circa 3.400 nati nell’ultimo anno). “L’obiettivo<br />

è quello di aumentare gli sforzi,<br />

ha spiegato la prof.ssa Gina Zini, collaborando<br />

con altre aziende ospedaliere di Roma<br />

con punti nascita ad alto indice di natalità,<br />

per creare altri centri di raccolta attraverso<br />

la formazione <strong>del</strong> personale ostetrico”.<br />

Per rendere operativo questo progetto<br />

sono, infatti, in programma corsi di<br />

Come nasce la Banca UNICATT<br />

L’impegno <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” sulla raccolta <strong>del</strong> sangue di cordone ombelicale<br />

nasce nel 2003, grazie al generoso finanziamento ricevuto dalla Fondazione Cassa<br />

di Risparmio di Roma disposto dal Presidente prof. Avv. Francesco Maria Emanuele<br />

Emmanuele e dal Segretario Generale dott. Francesco Parasassi. Lo sviluppo <strong>del</strong>la<br />

Banca si è articolato in diverse fasi: la prima, esclusivamente sperimentale, finalizzata<br />

all’impiego <strong>del</strong>le cellule staminali cordonali per ricerca scientifica e la seconda,<br />

ad impronta “assistenziale”, finalizzata alla caratterizzazione immunogenetica (tipizzazione<br />

HLA) e alla conservazione <strong>del</strong>le unità di sangue cordonale per un potenziale<br />

uso clinico in donatori geneticamente non correlati, ottenendo il riconoscimento<br />

<strong>del</strong>la Regione Lazio (Delibera <strong>del</strong>la Giunta 2 aprile 2004, n.248).<br />

formazione per le ostetriche afferenti ai<br />

nuovi centri di raccolta.<br />

LA BANCA UNICATT<br />

La Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale UNICATT<br />

nasce grazie alla collaborazione tra l’Istituto<br />

di Ematologia, diretto dal prof. Giuseppe<br />

Leone e il Dipartimento per la Tutela <strong>del</strong>la<br />

Salute <strong>del</strong>la Donna e <strong>del</strong>la Vita Nascente,<br />

diretto dal prof. Giovanni Scambia. Essa<br />

è una <strong>del</strong>le diciotto banche pubbliche che<br />

operano nell’ambito <strong>del</strong> Servizio Sanitario<br />

Nazionale (SSN), ed è membro <strong>del</strong>l’ITCBN<br />

(Italian Cord Blood Network), il network <strong>del</strong>la<br />

Banche di Cordone Italiane. Il coordinamento<br />

tecnico-scientifico è a cura <strong>del</strong> Centro<br />

Nazionale Trapianti e <strong>del</strong> Centro Nazionale<br />

Sangue, in accordo a standard scientifici<br />

nazionali ed internazionali.<br />

La Banca UNICATT ha come obiettivo quello<br />

di contribuire a creare un inventario di<br />

unità di sangue di cordone ombelicale per<br />

quei pazienti, affetti da patologie curabili<br />

con il trapianto di cellule staminali emopoietiche,<br />

che non hanno un donatore familiare<br />

compatibile (uso allogenico). Oltre<br />

che raccogliere e conservare le donazioni solidaristiche<br />

<strong>del</strong> sangue cordonale, in casi<br />

particolari, può essere conservato il sangue<br />

cordonale per uso dedicato. Infatti, se<br />

un membro <strong>del</strong>la famiglia è affetto da una<br />

patologia curabile con il trapianto, oppure


se nella famiglia stessa c’è un elevato rischio<br />

di malattie genetiche che potrebbero<br />

riguardare futuri figli, il sangue cordonale<br />

viene conservato per il familiare malato<br />

o per il bambino stesso. Queste prestazioni,<br />

a fronte <strong>del</strong>la presentazione di<br />

motivata documentazione clinica al momento<br />

<strong>del</strong> colloquio, sono offerte dalle Banche<br />

senza alcun onere economico per il paziente<br />

e la sua famiglia.<br />

Il sangue contenuto nella placenta e nel<br />

cordone ombelicale è un materiale prezioso,<br />

ricco di cellule staminali emopoietiche<br />

capaci di dare origine alle normali cellule <strong>del</strong><br />

sangue e rappresenta quindi una valida alternativa<br />

al midollo osseo per eseguire il<br />

trapianto di cellule staminali. Il trapianto di<br />

cellule staminali rappresenta l’unica possibilità<br />

di guarigione per molti pazienti affetti<br />

da leucemia o da altre gravi malattie<br />

ematologiche. Purtroppo, molti di questi<br />

pazienti non hanno un donatore di midollo<br />

compatibile né tra i propri familiari né nei<br />

Registri Internazionali di donatori di midollo<br />

osseo. Per queste persone, il sangue<br />

di cordone ombelicale rappresenta l’unica<br />

speranza per poter eseguire il trapianto. Al<br />

termine <strong>del</strong> parto il sangue di cordone ombelicale<br />

viene abitualmente eliminato. Al<br />

contrario, esso può essere raccolto con una<br />

semplice procedura che non comporta rischi<br />

né per la madre né per il neonato. Que-<br />

Le sacche di sangue di cordone ombelicale<br />

raccolto vengono conservate in appositi<br />

contenitori in azoto liquido. Nella foto,<br />

il sig. Massimiliano Rocchi nella sala criobiologica<br />

dove sono posizionati i contenitori<br />

di azoto liquido.<br />

Come contattare la<br />

Banca UNICATT<br />

La UNICATT Cord Blood Bank è ubicata<br />

presso il Servizio di Emotrasfusione <strong>del</strong><br />

Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”<br />

(piano -1 <strong>del</strong>la Piastra Polifunzionale).<br />

I colloqui per le donazioni si svolgono<br />

il martedì dalle 8 alle 12 o, al di fuori<br />

di questo orario, previo appuntamento<br />

telefonico (06-30154068).<br />

I contatti con gli utenti sono tenuti da:<br />

• dott.ssa Maria Bianchi<br />

• dott.ssa Luciana Teofili<br />

• dott.ssa Sara Giannandrea<br />

Telefono: 06-30154068<br />

Fax: 06-30154723<br />

(lunedì – venerdì 10-13)<br />

Per ricevere informazioni sulla donazio -<br />

ne <strong>del</strong> sangue di cordone ombelicale<br />

e/o dare suggerimenti:<br />

bancastaminali @rm.unicatt.it<br />

Siti Internet:<br />

www.policlinicogemelli.it<br />

www.graziemamma.org<br />

I medici <strong>del</strong>la Banca Unicatt, le dottoresse<br />

Maria Bianchi a sinistra e Luciana Teofili a<br />

destra, nel laboratorio di manipolazione<br />

cellulare. Il sig. Mauro De Martini controlla<br />

il processo di congelamento graduale<br />

cui vengono sottoposte le unità di sangue<br />

cordonale prima di essere immerse in azoto<br />

liquido.<br />

25


26<br />

La sig.ra Tiziana Rappoli, caposala <strong>del</strong> servizio<br />

di Emotrasfusione, in uno degli ambulatori<br />

in cui si svolgono abitualmente i<br />

colloqui per l’arruolamento <strong>del</strong>le donatrici<br />

di sangue di cordone ombelicale.<br />

A fianco, due ostetriche in sala parto durante<br />

l’assistenza e il monitoraggio di una<br />

partoriente. Le ostetriche fanno parte <strong>del</strong><br />

personale dedicato alla raccolta dei cordoni<br />

e sono impegnate anche nell’ambito<br />

<strong>del</strong>le iniziative formative in programma<br />

presso la Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale.<br />

La dott.ssa Maria Bianchi nel laboratorio<br />

di manipolazione cellulare.<br />

sto prelievo avviene in pochi minuti ed è<br />

<strong>del</strong> tutto indolore e non comporta alcuna<br />

modifica nella normale assistenza al parto.<br />

Dopo la nascita, quando il cordone ombelicale<br />

è stato reciso, un operatore esperto<br />

raccoglie in un’apposita sacca il sangue<br />

rimasto nel cordone ombelicale e nella placenta.<br />

La sacca viene immediatamente trasportata<br />

alla Banca <strong>del</strong> sangue di Cordone<br />

per essere manipolata e poi conservata in<br />

appositi congelatori dedicati.<br />

“La realtà ormai di fatto multietnica <strong>del</strong>la<br />

popolazione laziale, ha spiegato la prof.ssa<br />

Zini durante la conferenza, propone una<br />

sfida anche più ambiziosa dato che all’aumentata<br />

numerosità <strong>del</strong>le unità raccolte<br />

farà riscontro la loro preziosa eterogeneità,<br />

specchio <strong>del</strong>la crescente complessità<br />

<strong>del</strong>la popolazione. Questo consentirà op-<br />

portunità potenziali di cura a uno spettro<br />

sempre più ampio di pazienti”. Per far decollare<br />

la donazione <strong>del</strong> cordone nel Lazio,<br />

dunque, oltre all’attivazione di centri raccolta<br />

presso altre aziende ospedaliere regionali<br />

e all’estensione <strong>del</strong> servizio raccolta<br />

e accettazione <strong>del</strong>la Banca UNICATT <strong>del</strong><br />

Policlinico “A. Gemelli” 24 ore su 24, tra gli<br />

obiettivi che saranno perseguiti a breve,<br />

sarà anche compresa l’organizzazione di<br />

una campagna strategica di informazione<br />

e diffusione <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la solidarietà<br />

e <strong>del</strong> dono. È infatti allo studio il progetto<br />

di una task force di medici <strong>del</strong> Policlinico<br />

“A. Gemelli” che, d’intesa con le istituzioni<br />

cattoliche, possa svolgere un’azione di informazione<br />

e formazione per le coppie che<br />

frequentano i corsi di preparazione al matrimonio<br />

nelle parrocchie di Roma.<br />

Sino ad oggi nella Banca <strong>del</strong> Cordone Ombelicale<br />

UNICATT sono conservate circa 300<br />

unità di sangue cordonale e con i cordoni<br />

donati alla Banca, sono stati trapiantati<br />

dieci pazienti con varie patologie e appartenenti<br />

a diversi Paesi. A partire dal gennaio<br />

2011, l’operatività <strong>del</strong>la Banca in “modalità<br />

h24” e la disponibilità <strong>del</strong> personale medico<br />

per i colloqui durante tutta la settimana<br />

consentiranno un sicuro miglioramento<br />

<strong>del</strong>le prestazioni. Donare il sangue<br />

di cordone ombelicale è un gesto semplice<br />

e sicuro, che dà speranza di vita, un gesto<br />

altruistico, in un’ottica solidale e umanitaria<br />

che arricchisce l’intera comunità.


Curare e avere cura dei<br />

malati, questa la mission<br />

<strong>del</strong> reparto di Brachiterapia<br />

Il rinnovamento <strong>del</strong>la struttura, centro di riferimento nazionale, ha previsto<br />

l’utilizzo <strong>del</strong>le migliori tecnologie disponibili, per rispondere al meglio alle<br />

necessità dei pazienti durante il percorso di cure <strong>del</strong>le patologie oncologiche.<br />

Punto di forza <strong>del</strong> progetto è stato quello di favorire l’accoglienza e<br />

l’umanizzazione <strong>del</strong>le cure nel massimo rispetto <strong>del</strong>le regole di radioprotezione di Carla Alecci<br />

Realizzare un reparto dove si cura con l’ausilio<br />

<strong>del</strong>le migliori tecnologie oggi disponibili,<br />

ma nello stesso tempo si accompagna<br />

e sostiene il paziente oncologico nell’affrontare<br />

la malattia con serenità, investire<br />

nel rapporto di diretta collaborazione<br />

con il malato nella lotta contro il cancro, perché<br />

curare non significa solamente guarire<br />

la patologia oncologica, ma anche prendersi<br />

cura <strong>del</strong>la persona, rispondere ai bisogni<br />

dei ricoverati, offrendo servizi utili.<br />

Questi gli obiettivi fortemente voluti dal<br />

prof. Numa Cellini, ordinario di Radioterapia<br />

e Direttore <strong>del</strong>l’Unità Operativa di Radioterapia<br />

2 <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, che<br />

ha dato un segno concreto di sensibilità e<br />

attenzione verso i pazienti che affrontano<br />

una grande e difficile prova qual è la cura<br />

<strong>del</strong>la patologia oncologica, promuovendo,<br />

insieme al prof. Vincenzo Valentini e alla loro<br />

équipe, un progetto di accoglienza e<br />

umanizzazione <strong>del</strong> rinnovato reparto di<br />

Brachiterapia. Perché “umanizzare l’ospedale<br />

significa costruire un reparto secondo<br />

le necessità di chi lo utilizza, afferma il<br />

prof. Cellini, prendersi cura con attenzione<br />

particolare dei pazienti, oltre che curare<br />

utilizzando tecnologie avanzate e sofisticate”.<br />

Insomma, high tech e high touch, come<br />

ama dire il prof. Cellini. L’aspetto troppe<br />

volte carente nel rapporto medico-paziente<br />

è l’incapacità <strong>del</strong> medico di “mettersi<br />

nei panni <strong>del</strong>l’altro” non tanto dal punto<br />

di vista <strong>del</strong>la malattia, ma in particola-<br />

re, rispetto alle dimensioni umana e psicologica,<br />

anch’esse fortemente rilevanti per<br />

un percorso di cura in una visione integrale<br />

<strong>del</strong>la persona. “Abbiamo messo sotto lente<br />

d’ingrandimento i bisogni dei malati e<br />

abbiamo scoperto che non sentirsi smarriti<br />

e soli all’interno di un reparto di ospedale,<br />

avere risposte alle domande, essere<br />

ricoverati in un luogo più umano e sereno<br />

dove poter trascorrere il tempo durante le<br />

cure, vedere rispettate da tutti le regole<br />

per la radioprotezione, rigorose ma indispensabili,<br />

sono i bisogni prioritari dei nostri<br />

ricoverati”.<br />

LE NUOVE TECNOLOGIE<br />

Per questi motivi le porte d’accesso <strong>del</strong> reparto<br />

sono state messe in sicurezza proteggendo<br />

malati e operatori, impedendo<br />

il libero accesso in una zona di degenza<br />

che richiede che vengano rispettate rigide<br />

misure di radioprotezione. C’è un vero e<br />

proprio semaforo all’ingresso <strong>del</strong> reparto,<br />

che indica con evidenza quando è consentito<br />

e quando è vietato l’accesso in reparto<br />

e quali misure di radioprotezione adottare<br />

per controllare la radioattività e per<br />

evitare il rischio di contaminazione all’entrata<br />

e all’uscita. Quando il paziente assume<br />

la sorgente radioattiva il semaforo è<br />

rosso, quando ha terminato la terapia, solo<br />

il fisico competente, può dare il via libera<br />

e far riaccendere la luce verde.<br />

All’interno <strong>del</strong>la degenza protetta, la verifica<br />

a distanza <strong>del</strong>la radioattività emessa<br />

dal paziente.<br />

R I N N O V A M E N T O R E P A R T I<br />

27


28<br />

La squadra di assistenza all’ingresso <strong>del</strong>la<br />

degenza ad alta attività. Da sinistra, la<br />

dott.ssa Elisa Ciurlia, il dott. Luca Tagliaferri,<br />

la sig.ra Rosalba Russo, il prof. Numa<br />

Cellini, la dott.ssa Daniela Smaniotto, il<br />

dott. Giacomo De Dilectis, il caposala Alessandro<br />

Colace, il dott. Andrea Attanasio e<br />

la dott.ssa Barbara Diletto.<br />

Il personale di assistenza controlla in condizioni<br />

di assoluta radioprotezione, il corretto<br />

svolgimento <strong>del</strong> trattamento di brachi -<br />

terapia che avviene nella sala adiacente.<br />

Nel reparto sono stati installati due videocitofoni<br />

in modo che i familiari possano<br />

parlare con i pazienti ricoverati durante<br />

le terapie; infatti se alcuni degenti possono<br />

alzarsi dal letto e comunicare con il<br />

familiare anche se divisi da un vetro, altri<br />

pazienti, costretti invece a rimanere al letto,<br />

grazie al video citofono possono mantenere<br />

relazioni con l’esterno. Al momento<br />

<strong>del</strong>l’ingresso nel reparto viene consegnata<br />

ai pazienti una lettera personale in<br />

cui viene spiegato quello che accadrà durante<br />

la degenza con l’obiettivo di fornire<br />

ai malati una corretta ed esaustiva informazione,<br />

con linguaggio facilmente comprensibile.<br />

Inoltre, per combattere la sensazione<br />

di distanza che si può avvertire negli<br />

spazi ospedalieri, le pareti <strong>del</strong> reparto<br />

sono state abbellite con rasserenanti immagini<br />

di paesaggi alpini mentre <strong>del</strong>le<br />

piante ornamentali collocate lungo i corridoi,<br />

aggiungono un tocco di verde.<br />

ASCOLTARE IL PAZIENTE<br />

Particolare attenzione viene data all’ascolto<br />

attivo <strong>del</strong> paziente perché anche<br />

una efficiente organizzazione dei reparti<br />

da sola non è sufficiente a garantire il migliore<br />

servizio per il malato, che si completa<br />

dando spazio adeguato all’aspetto<br />

relazionale nel rapporto con i medici e lo<br />

staff sanitario. I pazienti desiderano essere<br />

ascoltati da medici che tengano conto<br />

<strong>del</strong>le loro difficoltà, dei timori, dei dubbi<br />

relativi alla propria malattia, al suo evolversi<br />

e agli effetti collaterali permanenti o<br />

temporanei <strong>del</strong>le terapie. Infatti è molto<br />

apprezzata la disponibilità <strong>del</strong> medico ad<br />

instaurare una comunicazione chiara,<br />

aperta e attenta, che consideri la persona<br />

malata nella sua interezza. Una corretta ed<br />

efficace relazione medico-paziente porta,<br />

da un lato, ad una migliore comprensione<br />

<strong>del</strong>le necessità anche terapeutiche <strong>del</strong> paziente<br />

e dall’altro, diminuisce il senso di angoscia,<br />

di ansia, talvolta di panico, <strong>del</strong> malato<br />

determinati dalla paura di ciò che non<br />

conosce. I pazienti spesso non sono in grado<br />

di comprendere i termini specialistici<br />

utilizzati dai medici e lamentano una vera<br />

e propria carenza nelle spiegazioni riguardo<br />

alle cure. Anche l’eccessiva sintesi<br />

nel rispondere alle domande relative a<br />

tutti gli aspetti <strong>del</strong>la patologia crea disa -<br />

gio e ansia. “Per i malati di tumore l’informazione<br />

rappresenta la prima medicina,<br />

afferma il prof. Cellini, ed è per questo<br />

motivo che abbiamo installato nel reparto<br />

un totem con comandi touch screen a<br />

disposizione dei pazienti, ideato dal dott.<br />

Luca Tagliaferri, specialista presso l’Unità<br />

Operativa di Radioterapia 2, che ha realizzato<br />

un software dedicato che consente<br />

la facile visualizzazione di tutte le informazioni<br />

sulle terapie e sul percorso di<br />

cure. Con il prezioso aiuto dei medici specializzandi<br />

di radioterapia abbiamo regi-


strato le più frequenti domande poste dai<br />

pazienti ed elaborato insieme a loro le risposte.<br />

Queste sono state riorganizzate in<br />

una prima parte discorsiva che contiene informazioni<br />

generali e una seconda parte<br />

a domande e risposte, che viene continuamente<br />

aggiornata”. “I pazienti, ricevendo<br />

informazioni corrette e univoche su<br />

quello che succede al loro ingresso nel reparto,<br />

acquistano fiducia e collaborano all’attuazione<br />

<strong>del</strong> piano terapeutico proposto,<br />

spiega la prof.ssa Daniela Smaniotto,<br />

dirigente medico <strong>del</strong>l’Unità Operativa di<br />

Radioterapia 2, si accede in questo reparto<br />

sapendo che ci sono pazienti fonte di<br />

radiazione. Questo creava nei ricoverati<br />

atteggiamenti negativi, ma comprensibili<br />

dettati dalla paura. Ma parlando e spiegando<br />

che le terapie somministrate in questo<br />

reparto sono ‘speciali’ e richiedono obbligatoriamente<br />

il ricovero <strong>del</strong> paziente in<br />

camere schermate e appositamente attrezzate<br />

la diffidenza si supera. Da parte<br />

di tutti noi occorre eliminare tutti i fattori<br />

di rischio, assicurando la radioprotezione<br />

sia a beneficio dei pazienti che <strong>del</strong> personale<br />

che vi lavora”.<br />

Da meno di un anno nel reparto di Brachiterapia<br />

si trovano due nuove e sofisticate<br />

strumentazioni collocate in una camera<br />

rinnovata e dotata di tutti gli accorgimenti<br />

che consentano di non far sentire<br />

al paziente l’isolamento durante i giorni di<br />

degenza che, impossibilitato ad alzarsi, può<br />

attraverso il videocitofono vedere e parlare<br />

con i familiari. Le nuove e sofisticate apparecchiature<br />

emettono sorgenti più potenti<br />

e mentre prima l’irradiazione era continua,<br />

adesso con queste sorgenti più attive<br />

viene interrotta di proposito. In maniera<br />

pulsata la macchina sa quando deve<br />

fermarsi e quando deve ripartire, pronta a<br />

bloccarsi nel caso di un’emergenza. Lo sviluppo<br />

scientifico, sempre più intenso, ha<br />

permesso la produzione di apparecchiature<br />

e l’individuazione di nuovi e più efficaci<br />

farmaci. La ristrutturazione <strong>del</strong> reparto<br />

e l’acquisizione di queste apparecchiature<br />

hanno permesso di potenziare le cure. Sono<br />

pochi i centri in Italia che hanno questo<br />

tipo di macchinari che fanno <strong>del</strong> reparto<br />

di Brachiterapia <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”<br />

uno dei centri di riferimento nazionale.<br />

Si tratta di due apparecchi totalmente<br />

digitali di ultima generazione, che consentono<br />

di eseguire due trattamenti contemporaneamente,<br />

di trattare un numero<br />

doppio di pazienti e quindi di ridurre i tempi<br />

di attesa al fine di ottimizzare il timing<br />

per l’integrazione con le altre terapie.<br />

“Tecnologie di avanguardia e massima attenzione<br />

a tutti i bisogni <strong>del</strong>la persona<br />

malata a partire dalle piccole necessità<br />

quotidiane, questo il criterio che abbiamo<br />

perseguito e perseguiamo nella realizzazione<br />

<strong>del</strong> reparto di Brachiterapia, dice il<br />

dott. Stefano Luzi, dirigente medico <strong>del</strong>l’Unità<br />

Operativa di Radioterapia 2, abbiamo<br />

voluto che gli stessi pazienti ci fornissero<br />

suggerimenti utili per costruire<br />

davvero un reparto a loro misura, ricevendo<br />

e incoraggiando i pazienti a scriverci<br />

durante e alla fine <strong>del</strong> loro ricovero<br />

in reparto. Per questo abbiamo collocato<br />

ben visibile nel reparto una tradizionale<br />

cassetta postale di colore rosso. Qui vengono<br />

depositate le lettere scritte dai pazienti<br />

generalmente al momento <strong>del</strong>la dimissione:<br />

sono per noi informazioni preziose<br />

che ci consentano di accrescere il benessere<br />

dei nostri ‘ospiti’. Nel tempo grazie<br />

a questa particolare corrispondenza<br />

abbiamo colto alcuni bisogni particolari<br />

dei pazienti durante la degenza, il loro grado<br />

di soddisfazione riguardo le condizioni<br />

igieniche, i servizi e le prestazioni erogate.<br />

Molto spesso in queste lettere ci sono<br />

solo semplici espressioni di ringraziamento<br />

per i medici e per gli infermieri <strong>del</strong><br />

reparto, che danno a noi tutti grande soddisfazione”.<br />

Nella parete centrale <strong>del</strong> reparto<br />

è stato posto un crocifisso artistico.<br />

“È il crocifisso di San Damiano, conclude<br />

il prof. Cellini, donato da una paziente e collocato<br />

in una posizione ‘strategica’. In questa<br />

area <strong>del</strong> reparto celebriamo la Santa<br />

Messa dopo aver disposto i letti dei pazienti<br />

attorno a questa immagine sacra<br />

per portare il conforto dei sacramenti ai nostri<br />

malati. Può sembrare un’iniziativa un<br />

po’ clericale, ma nata dall’esperienza che<br />

nella malattia grave la preghiera aiuta, ha<br />

un valore terapeutico e molte persone diventano<br />

più consapevoli dei propri sentimenti<br />

religiosi e spirituali. È un conforto<br />

in più che abbiamo pensato di offrire in libertà<br />

ai nostri pazienti che vivono situazioni<br />

di particolare fragilità”.<br />

Il personale <strong>del</strong>la degenza illustra al paziente<br />

il funzionamento di un sistema computerizzato<br />

di autoapprendimento mediante<br />

touch screen.<br />

“L’angolo di casa”: un ambiente <strong>del</strong> reparto<br />

trasformato in un luogo in cui più facilmente<br />

si crea una relazione fra malati,<br />

familiari e personale.<br />

29


I N I Z I A T I V A C U L T U R A L E<br />

30<br />

I degenti incontrano<br />

gli autori nella<br />

hall <strong>del</strong> Policlinico<br />

Una serie di incontri promossi dalla Direzione <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” in collaborazione<br />

con le Librerie Arion, ai quali partecipano di volta in volta importanti scrittori, intervistati da<br />

Luciano Onder. Un modo per animare la degenza dei pazienti che possono seguire l’evento<br />

anche dalla propria camera attraverso il collegamento TV a circuito chiuso<br />

Il giornalista Bruno Vespa.<br />

Alcuni pazienti seguono l’evento in diretta<br />

sul televisore <strong>del</strong>la propria camera di<br />

degenza.<br />

Si chiama “Il cielo nelle stanze”, il progetto<br />

ideato e promosso dal Policlinico Universitario<br />

“Agostino Gemelli” e dalle Librerie<br />

Arion, per portare il mondo <strong>del</strong>la scrittura<br />

e i suoi protagonisti a contatto diretto con<br />

i degenti e i loro familiari.<br />

All’evento diversi importanti scrittori hanno<br />

dato la propria disponibilità ad essere<br />

presentati ed intervistati sul palco allestito<br />

nella hall <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, davanti<br />

ad un numeroso pubblico.<br />

L’apprezzamento positivo che ha avuto<br />

l’iniziativa è dovuto anche alla possibilità<br />

che è stata resa ai pazienti di poter seguire<br />

l’evento in diretta, dai televisori disposti<br />

nelle proprie camere di degenza,<br />

grazie al collegamento a circuito chiuso<br />

di Francesca Fusco<br />

di cui dispone il Policlinico “A. Gemelli”.<br />

Il ciclo degli incontri ha preso il via il 18 novembre<br />

scorso con la presenza <strong>del</strong> noto scrittore<br />

Andrea Camilleri, il quale ha inaugurato<br />

l’iniziativa intervistato da Luciano Onder.<br />

Camilleri ha ragionato sul valore <strong>del</strong>la lettura<br />

e sul peso <strong>del</strong>le radici culturali, testimoniando<br />

che il suo primo romanzo ha avuto<br />

origine nel 1967, in una stanza <strong>del</strong> Policlinico<br />

“A. Gemelli”, durante un periodo di degenza<br />

<strong>del</strong> padre. Non sono mancati alcuni<br />

riferimenti al personaggio di Salvo Montalbano,<br />

che si richiama alla figura paterna.<br />

Il secondo incontro, il 13 dicembre scorso,<br />

ha avuto come protagonista Antonio Pennacchi,<br />

vincitore <strong>del</strong> premio Strega con “Canale<br />

Mussolini”, il quale nel corso <strong>del</strong>l’in-


tervista condotta sempre da Luciano Onder<br />

ha rivolto e indirizzato i propri pensieri<br />

ai degenti, ricordando che “si può essere<br />

felici anche quando ammalati”, l’importante<br />

è “sviluppare relazioni solidali con<br />

gli altri e riscontrare impegno e sollecitudine<br />

in chi ci cura” e proprio per questo, è<br />

fondamentale che “chi studia per diventare<br />

medico o infermiere impari che ci vuole<br />

amore per il malato”.<br />

Il 20 dicembre, l’appuntamento con la rassegna<br />

“Il cielo nelle stanze” ha avuto come<br />

ospite il giornalista Bruno Vespa, che ha voluto<br />

parlare, dal suo punto di vista, dei principali<br />

vizi e virtù <strong>del</strong> nostro tempo, analizzando<br />

aspetti sociali e ripercorrendo periodi<br />

storici e politici decisivi <strong>del</strong> Paese che<br />

ha descritto in dettaglio nel suo ultimo volume<br />

pubblicato.<br />

Nell’ultimo incontro, tra quelli svolti fino alla<br />

prima metà di febbraio, è stato protagonista<br />

Erri De Luca, scrittore che nella sua vita<br />

ha affrontato numerose situazioni difficili<br />

e controverse, talora inconsuete per un “uomo<br />

di lettere”: operaio alla Fiat di Torino, emigrante<br />

in Francia, attivista di Lotta continua.<br />

A questo ciclo di incontri, ne sono seguiti<br />

altri, che hanno arricchito l’ambito <strong>del</strong>le<br />

iniziative pensate per alleviare la degenza<br />

dei pazienti e che hanno trovato nella hall<br />

<strong>del</strong> Policlinico la giusta location per favorire<br />

l’incontro tra i pazienti e l’intera comunità<br />

che popola quotidianamente la realtà<br />

ospedaliera.<br />

Il pubblico presente nella hall <strong>del</strong> Policlinico<br />

“A. Gemelli” durante l’incontro inaugurale<br />

<strong>del</strong>l’iniziativa.<br />

Lo scrittore Antonio Pennacchi mentre autografa<br />

alcuni libri.<br />

Il palco <strong>del</strong>la hall <strong>del</strong> Policlinico durante l’intervista<br />

che Luciano Onder ha fatto allo<br />

scrittore Andrea Camilleri seduto a destra.<br />

31


P R O G E T T O E U R O P E O<br />

32<br />

In prima linea<br />

nel far fronte<br />

alle emergenze<br />

Con la presentazione dei risultati <strong>del</strong> lavoro durato tre anni, si è concluso<br />

il Progetto europeo SICMA sulle emergenze e i grandi disastri, nel quale<br />

l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> ha rappresentato la componente medica<br />

Il prof. Daniele Gui mentre presenta i risultati<br />

<strong>del</strong> Progetto SICMA.<br />

Si chiama SICMA (Simulation of Crisis Management<br />

Activities) il Progetto Europeo<br />

sulle emergenze e i disastri, i cui risultati<br />

<strong>del</strong> lavoro durato tre anni sono stati presentati<br />

a Monaco di Baviera nel mese di giugno<br />

2010.<br />

Il soccorso medico durante le emergenze e<br />

i disastri, il trasporto e la cura definitiva dei<br />

feriti sono un problema crescente nel mondo<br />

e richiedono la predisposizione di piani<br />

organizzativi sempre più complessi sul luogo<br />

<strong>del</strong>l’incidente e all’interno degli ospeda-<br />

li. Al fine di poter sperimentare, almeno virtualmente,<br />

le soluzioni organizzative ritenute<br />

migliori per fronteggiare queste gravi<br />

evenienze, la Commissione Europea ha premiato<br />

nel 2007 con un finanziamento <strong>del</strong><br />

7° Programma quadro (FP7) un progetto di<br />

ricerca per mo<strong>del</strong>lizzare e simulare i feriti e<br />

le attività di soccorso nelle emergenze e nei<br />

disastri. La ricerca era stata presentata da<br />

un consorzio di aziende ed enti di ricerca di<br />

vari Paesi d’Europa, tra cui l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>,<br />

Elsag/Datamat e CNR (Italia), IABG<br />

(Germania), Elbit (Israele), ITT (Polonia), IFAD<br />

(Danimarca) e Skytek (Irlanda).<br />

I risultati <strong>del</strong> Progetto SICMA sono stati<br />

presentati agli esperti internazionali <strong>del</strong><br />

settore dal 9 al 12 giugno 2010 a Monaco,<br />

nella sede <strong>del</strong>la Società IABG, leader tedesco<br />

nella progettazione di software per la<br />

sicurezza nei settori <strong>del</strong>l’avionica e <strong>del</strong>la<br />

difesa. Per l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> hanno partecipato<br />

il prof. Daniele Gui, direttore <strong>del</strong>la<br />

Divisione Osservazione Breve Chirurgica<br />

<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, la dott.ssa<br />

Sabina Magalini e il dott. Massimo Di Mugno.<br />

Anche il sistema di calcolo statistico<br />

<strong>del</strong> simulatore è stato elaborato all’interno<br />

<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli” per opera <strong>del</strong><br />

dott. Andrea De Gaetano, responsabile <strong>del</strong><br />

Laboratorio di Biomatematica <strong>del</strong>lo IASI-<br />

CNR, in virtù di una specifica convenzione<br />

di ricerca.<br />

Nel corso dei tre giorni di presentazione dei<br />

risultati, sono state realizzate dimostra-


zioni pubbliche di come il simulatore sia in<br />

grado di elaborare i piani preventivi per la<br />

migliore distribuzione e gestione <strong>del</strong>le risorse<br />

di soccorso. Gli operatori hanno potuto<br />

scegliere la sede <strong>del</strong>l’esercitazione su<br />

una grande mappa computerizzata <strong>del</strong>la<br />

città di Roma, che è stata presa come base<br />

<strong>del</strong> piano di esercitazione data l’elevata<br />

componente italiana nel consorzio. Sulla<br />

pianta <strong>del</strong>la città presentata con struttura<br />

tridimensionale, gli esperti hanno messo<br />

alla prova il simulatore, definendo la sede<br />

di un’esplosione, dislocando i mezzi di soccorso,<br />

predefinendo gli ospedali ai quali trasportare<br />

i feriti e soprattutto le “dottrine”<br />

operative <strong>del</strong> soccorso. “Per esempio sul<br />

luogo <strong>del</strong> disastro, ha spiegato il prof. Gui,<br />

può essere applicata la dottrina tradizionale<br />

<strong>del</strong> cosiddetto ‘posto medico avanzato<br />

- PMA’ dove i feriti ricevono le primissime<br />

cure mediche per stabilizzare le funzioni<br />

vitali e poi vengono trasferiti in ambulanza<br />

o in elicottero negli ospedali. Diversamente,<br />

si può decidere di avviarli immediatamente<br />

all’ospedale, omettendo il<br />

trattamento sul campo per non correre il rischio<br />

di una seconda esplosione quando si<br />

tratta di attentati (dottrina <strong>del</strong>lo Scoopand-Run)”.<br />

Altre importanti scelte sono<br />

quelle <strong>del</strong>la priorità da assegnare al singolo<br />

ferito per il trasporto in ambulanza, e in<br />

quale modo distribuire i feriti tra gli ospedali<br />

<strong>del</strong>la zona, che nel caso <strong>del</strong>la esercitazione<br />

sono stati i D.E.A. (Dipartimenti di<br />

Emergenza) di I e II livello presenti nell’area<br />

di Roma. Il simulatore ha innanzitutto “creato”<br />

una serie di 350 “feriti”, ciascuno con<br />

lesioni compatibili con il tipo di incidente<br />

(esplosione), la maggior parte non gravi (i<br />

cosiddetti codici verdi, che sono largamente<br />

prevalenti in ogni tipo di disastro), ma altri<br />

con lesioni incompatibili con la sopravvivenza<br />

se non curati in pochi minuti o ore<br />

(codici neri e rossi), altri ancora meno critici<br />

(gialli). Ciascun ferito viene seguito dal<br />

simulatore in tutto il percorso <strong>del</strong> soccorso,<br />

“aggravandolo” o “migliorandolo” in relazione<br />

alla tempestività e correttezza <strong>del</strong>le<br />

cure prestate. “Al termine <strong>del</strong> processo,<br />

ha aggiunto il prof. Gui, il simulatore ha<br />

calcolato il numero dei decessi e mostrato<br />

in maniera grafica i pregi e i difetti <strong>del</strong>le diverse<br />

soluzioni organizzative, identificando<br />

i colli di bottiglia <strong>del</strong> flusso <strong>del</strong>le attività<br />

di soccorso e proponendo una soluzione<br />

ottimale”.<br />

I sistemi di simulazione sono strumenti oggi<br />

utilizzati in numerosi settori <strong>del</strong>la vita civile,<br />

industriale e militare, dove devono essere<br />

prese decisioni critiche sulla base di<br />

esperimenti, che non possono essere realizzati<br />

nella realtà e che devono quindi essere<br />

simulati. Anche in Italia nell’ambito dei<br />

sistemi sanitari si vanno diffondendo anche<br />

a giovamento <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong> 118, <strong>del</strong>la<br />

Protezione Civile, dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco, <strong>del</strong>le<br />

Forze <strong>del</strong>l’Ordine e <strong>del</strong>l’Esercito, nonché<br />

dei manager sanitari.<br />

La mappa computerizzata <strong>del</strong>la città di Roma<br />

presa come base di piano <strong>del</strong>l’esercitazione<br />

dal simulatore.<br />

33


34<br />

informazioni<br />

Sono tornati alla Casa<br />

<strong>del</strong> Padre<br />

Febbraio 2011<br />

Rocco Rossi, Servizio Vigilanza e Sicurezza<br />

Interna<br />

Giugno 2011<br />

Francesco Vinci, professore presso<br />

l’Istituto di Medicina <strong>del</strong> Lavoro<br />

Comunicati <strong>del</strong> Direttore<br />

Amministrativo<br />

• Il Consiglio di Amministrazione, nell’ adunanza<br />

<strong>del</strong> 15 dicembre 2010, su proposta<br />

<strong>del</strong> Direttore di Sede, ha <strong>del</strong>iberato di apportare<br />

alcune modifiche organizzative nell’ambito<br />

<strong>del</strong>l’Area dei Servizi Didattico - accademici.<br />

Viene introdotta una nuova unità organizzativa<br />

denominata “Post laurea”, cui<br />

afferiscono l’Ufficio Scuole di Specializzazione<br />

e Master universitari e l’Ufficio<br />

Dottorati di ricerca. La struttura sarà collegata<br />

funzionalmente alle corrispondenti<br />

strutture <strong>del</strong>la Sede di Milano, al fine di<br />

coordinare la gestione di problematiche similari.<br />

Viene individuata una nuova struttura, denominata<br />

“Programmazione dei servizi didattici”,<br />

collocata in staff al Direttore di Sede,<br />

con la funzione di coadiuvare il medesimo<br />

nelle attività di programmazione <strong>del</strong>la<br />

didattica e assicurare il raccordo tra la Direzione<br />

di Sede, la Presidenza di Facoltà e il<br />

Coordinamento dei Servizi Didattico - accademici.<br />

Per il maggiore grado di affinità, l’unità<br />

organizzativa Stabilimento di allevamento<br />

e di utilizzazione animali, che assume<br />

la denominazione dì Centro Ricerche sperimentali<br />

(Cen.Ri.S.), e il settore Progetti<br />

internazionali di ricerca, finora sotto la<br />

diretta responsabilità <strong>del</strong> Coordinatore<br />

dei Servizi Didattico - accademici, sono<br />

collocati alle dirette dipendenze <strong>del</strong> Servizio<br />

Ricerca.<br />

L’Ufficio di Segreteria Tecnica, passa dalle<br />

dipendenze <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa<br />

a quelle <strong>del</strong> Direttore di Sede, mantenendo<br />

invariati i settori ad essa afferenti.<br />

I nuovi assetti organizzativi. sono operativi<br />

dal 1° gennaio 2011 e saranno completati<br />

con un graduale inserimento <strong>del</strong>le nuove figure<br />

professionali ivi previste.<br />

• Il Consiglio di Amministrazione nella seduta<br />

<strong>del</strong> 15 dicembre 2010 e il Comitato Direttivo<br />

nella seduta <strong>del</strong> 16 febbraio 2011<br />

hanno ridefinito l’assetto <strong>del</strong>l’area dei Servizi<br />

Didattici e accademici <strong>del</strong>la Sede di Roma<br />

nei termini seguenti:<br />

- il Coordinamento dei Servizi didattici e<br />

accademici modifica la propria denomi-<br />

nazione in Direzione dei Servizi Didatticoaccademici,<br />

che viene posta sotto la responsabilità<br />

<strong>del</strong> dott. Bartolomeo Gisotti,<br />

a far data 1° marzo 2011;<br />

- viene introdotta una nuova unità organizzativa<br />

denominata “Post laurea”, che<br />

viene posta sotto la responsabilità <strong>del</strong> dott.<br />

Fabrizio Vicentini, a far data 1° marzo 2011.<br />

• Il Consiglio di Amministrazione nella seduta<br />

<strong>del</strong> 23 febbraio u.s., in attuazione <strong>del</strong><br />

Regolamento di Ateneo per l’amministrazione,<br />

la finanza e la contabilità ha <strong>del</strong>iberato<br />

un riassetto organizzativo che prevede:<br />

- l’attivazione <strong>del</strong>la nuova Direzione Pianificazione<br />

Strategica, a riporto diretto <strong>del</strong>la<br />

Direzione Amministrativa, la cui responsabilità<br />

è stata affidata al dott. Giorgio<br />

Casati, a far data 1° aprile 2011;<br />

- l’attivazione <strong>del</strong>la nuova Direzione Gestione<br />

Patrimonio Immobiliare, a riporto diretto<br />

<strong>del</strong>la Direzione Amministrativa, la cui responsabilità<br />

viene affidata all’ing. Giovanni<br />

Scavino, a far data 1° marzo 2011;<br />

- l’attivazione <strong>del</strong>la nuova Direzione Sistema<br />

Istituzionale e Rapporti Esterni, a riporto<br />

diretto <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa,<br />

la cui responsabilità viene affidata<br />

al dott. Gianluca Lucignano, a far data<br />

1° marzo 2011;<br />

- l’attivazione <strong>del</strong>la nuova Direzione Risorse<br />

Umane e Sviluppo Organizzativo <strong>del</strong><br />

Policlinico, a riporto diretto <strong>del</strong>la Direzione<br />

<strong>del</strong> Policlinico, la cui responsabilità viene<br />

affidata alla dott.ssa Sara Gabrione, a<br />

far data 1° marzo 2011;<br />

- che la Direzione Rapporti Organi di Governo<br />

e Funzionamento Istituzionale – la<br />

cui responsabilità è stata affidata al dott.<br />

Romolo De Angelis con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Comitato<br />

Direttivo <strong>del</strong> 16 febbraio u.s. a far<br />

data 1° marzo 2011 – modifichi la propria<br />

denominazione in Direzione Attività<br />

Organi Centrali di Governo;<br />

- che la Direzione Organizzazione modifichi<br />

la propria denominazione in Direzione<br />

Sistema Organizzativo, Innovazione e<br />

Progetti Speciali e venga posta sotto la<br />

responsabilità <strong>del</strong> dott. Alessandro Tuzzi,<br />

a far data 1° marzo 2011.<br />

Sono state inoltre identificate le seguenti<br />

Direzioni di Area, a riporto diretto <strong>del</strong>la Direzione<br />

Amministrativa:


- “Sistemi Informativi Milano”, precedentemente<br />

denominata Direzione Sistemi<br />

Informativi Sedi Padane, che viene mantenuta<br />

sotto la responsabilità <strong>del</strong> dott.<br />

Lorenzo Cecchi;<br />

- “Sistemi Informativi Roma”, in precedenza<br />

a riporto <strong>del</strong> Dirigente Amministrativo<br />

<strong>del</strong> Policlinico e denominata Sistema<br />

Informativo, la cui responsabilità è stata<br />

affidata al dott. Giovanni Hoz, a far data<br />

dal 21 marzo 2011.<br />

Con l’identificazione di queste due nuove<br />

Direzioni di Area conseguentemente cessa<br />

l’incarico di responsabile Tecnico Amministrativo<br />

dei Sistemi Informativi.<br />

- “Relazioni Istituto Toniolo e Fund Raising”,<br />

precedentemente denominata Direzione<br />

Promozione Istituzionale ed Editoria, che<br />

viene mantenuta sotto la responsabilità<br />

<strong>del</strong> dott. Ernesto Preziosi.<br />

È stato altresì <strong>del</strong>iberato che:<br />

- l’Ufficio Affari Direzionali, a riporto <strong>del</strong>la<br />

Direzione Amministrativa, modifichi la<br />

propria denominazione in “Ufficio Attività<br />

Organi di Governo Roma” e riporti gerarchicamente<br />

alla Direzione Attività Organi<br />

Centrali di Governo;<br />

- l’Ufficio Convenzioni e Contratti, in precedenza<br />

a riporto <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa,<br />

modifichi la propria denominazione<br />

in “Ufficio Convenzioni e Contratti<br />

– Roma” e riporti gerarchicamente<br />

alla Direzione Affari Legali;<br />

- l’Ufficio Incarichi Speciali Direzionali, in<br />

precedenza a riporto <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa,<br />

venga trasferito a riporto<br />

<strong>del</strong> Dirigente Amministrativo <strong>del</strong> Policlinico;<br />

- il Servizio Contratti, a riporto <strong>del</strong>la Direzione<br />

Attività Organi Centrali di Governo,<br />

modifichi la propria denominazione in<br />

Professori di prima fascia<br />

Dal 1° novembre<br />

2010 il prof. Eugenio<br />

Maria Mercuri<br />

è stato chiamato a<br />

ricoprire l’incarico<br />

di professore di prima<br />

fascia presso<br />

l’Istituto di Psi-<br />

“Ufficio Convenzioni e Contratti – Milano”<br />

e riporti gerarchicamente alla Direzione<br />

Affari Legali;<br />

- la Direzione Ricerca e Progetti Scientifici,<br />

a riporto <strong>del</strong>la Direzione Amministrativa,<br />

venga trasferita a riporto <strong>del</strong>la Direzione<br />

di Sede Milano, assumendo un ruolo di coordinamento<br />

per tutte le Sedi Padane;<br />

- la Direzione Alta Formazione e Alte Scuole<br />

e la Direzione Servizi Didattici e Accademici,<br />

che già sono a riporto alla Direzione<br />

di Sede di Milano, assumano un ruolo di<br />

coordinamento per tutte le Sedi Padane;<br />

- che l’Unità di Sovraintendenza Tecnica e<br />

Urbanistica, in precedenza a riporto <strong>del</strong>la<br />

Direzione Amministrativa, venga trasferita<br />

a riporto <strong>del</strong>la Direzione di Sede di Milano.<br />

Si comunica infine che con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Comitato<br />

Direttivo <strong>del</strong> 16 febbraio 2011 la Direzione<br />

Comunicazione ha modificato il suo<br />

assetto e la propria denominazione in Direzione<br />

Comunicazione, Relazioni Pubbliche e<br />

Attività Promozionali, la cui responsabilità viene<br />

mantenuta dal dott. Gerardo Ferrari.<br />

• Si comunica che il Consiglio di Amministrazione<br />

ed il Comitato Direttivo rispettivamente<br />

nelle sedute <strong>del</strong> 23 febbraio 2011<br />

e <strong>del</strong> 16 marzo 2011 hanno <strong>del</strong>iberato l’attribuzione<br />

dei seguenti incarichi:<br />

- Il dott. Lucio Rago assume la responsabilità<br />

dei Servizi Amministrativo- contabili<br />

<strong>del</strong>la sede di Roma, a far data dal 21 marzo<br />

2011;<br />

- La dott.ssa Tiziana Taloni assume la responsabilità<br />

<strong>del</strong>l’Ufficio Spedalità a far<br />

data dal 1° aprile 2011;<br />

- Il dott. Marco Marchetti assume la responsabilità<br />

ad interim <strong>del</strong>l’Ufficio Relazioni<br />

con il pubblico e accoglienza a far data<br />

dal 1° aprile 2011.<br />

chiatria e Psicologia. Il prof. Mercuri è nato<br />

il 31 marzo <strong>del</strong> 1963 e si è laureato in<br />

Medicina e Chirurgia nel 1987 all’<strong>Università</strong><br />

di Messina, specializzandosi in Neuropsichiatria<br />

infantile presso la stessa università<br />

nel 1991.<br />

Nel 1997 ha conseguito il Dottorato di ricerca<br />

in Neuroscienze <strong>del</strong>lo Sviluppo e dal<br />

2002 è diventato Professore Associato<br />

presso la cattedra di Neuropsichiatria In-<br />

informazioni<br />

dal Corpo<br />

Docente<br />

35


36<br />

dal Corpo<br />

Docente<br />

fantile <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />

<strong>Cuore</strong> e dirige dal novembre 2005 l’Unità<br />

Operativa di Neuropsichiatria Infantile <strong>del</strong><br />

Policlinico Universitario “A. Gemelli”.<br />

Ha collaborato in prestigiose riviste scientifiche<br />

ed è membro <strong>del</strong>l’Editorial board di riviste<br />

internazionali e di comitati scientifici/advisory<br />

boards, quali: Research Committe<br />

Fondazione Mariani, Telethon, Fondazione<br />

Palladino, Fondazione Casa Serena/ Centro<br />

Nemo Milano, Famiglie SMA (atrofia muscolare<br />

spinale), ICC (International Coordination<br />

Centre for Neuromuscular Disorders,<br />

USA), SMA Europe (Chairman). Nell’ambito<br />

<strong>del</strong>l’attività scientifica è coordi natore <strong>del</strong><br />

gruppo multicentrico Italiano North Star, <strong>del</strong><br />

gruppo multicentrico Italiano Distrofie Muscolari<br />

Congenite (CMD) e <strong>del</strong>l’Europeo work<br />

package 9: Outcome Measure TREAT NMD.<br />

Autore di oltre 200 pubblicazioni in lingua<br />

inglese su pubblicazioni internazionali è inoltre<br />

Principal investigator in uno studio multicentrico<br />

fenilbutirrato e in uno studio multicentrico<br />

PTC, Trophos.<br />

Dal 1° marzo 2011<br />

il prof. Antonio Gas<br />

b a r r i n i è s t at o<br />

chiamato a ricoprire<br />

l’incarico di professore<br />

di prima fascia<br />

presso l’Istituto<br />

di Patologia speciale<br />

medica e semeiotica<br />

medica. Il prof. Gasbarrini è nato<br />

a Bologna l’11 ottobre 1963. Ha conseguito<br />

la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1988<br />

presso l’<strong>Università</strong> degli Studi di Bologna. È<br />

specialista in Medicina Interna ed in Gastroenterologia<br />

ed Endoscopia Digestiva. Ha<br />

frequentato come Clinical and Research Fellow<br />

il Gastroenterology and Liver Transplantation<br />

Department <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> di<br />

Pisttsburgh (USA) dal 1990 al 1993. Dal 2000<br />

è Professore Associato di Medicina Interna<br />

presso l’Universita’ <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>.<br />

È docente di Terapia Medica presso la Facolta’<br />

di Medicina e Chirurgia ed insegna<br />

nelle Scuole di Specializzazione di Medicina<br />

Interna, Gastroenterologia ed Endoscopia<br />

Digestiva, Oncologia ed Allergologia ed<br />

Immunologia Clinica. Dal 2006 al 2008 ha<br />

ricoperto la carica di Segretario <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Italiana Studio <strong>del</strong> Fegato (AISF).<br />

Dal 2009 è Presidente <strong>del</strong>la Fondazione Italiana<br />

Ricerca in Epatologia (FIRE). È membro<br />

di numerose Società Scientifiche Italiane<br />

(SIMI, SIGE, AISF) ed Internazionali (EASL,<br />

AASLD, ILTS). Ha partecipato a numerosi<br />

eventi scientifici nazionali e internazionali.<br />

Svolge la funzione di Referee e fa parte <strong>del</strong><br />

comitato editoriale di numerose riviste nazionali<br />

ed internazionali. I suoi campi di interesse<br />

sono le malattie <strong>del</strong> fegato e <strong>del</strong>le<br />

vie biliari e le patologie organiche e funzionali<br />

<strong>del</strong>l’apparato digerente. È autore di oltre<br />

800 pubblicazioni <strong>del</strong>le quali oltre 450<br />

come lavori in extenso su riviste internazionali<br />

citate in PubMed e co-autore di oltre<br />

1200 comunicazioni presentati come abstracts<br />

a congressi nazionali ed internazionali.<br />

Ha un fattore di impatto complessivo<br />

(impact factor) per i lavori pubblicati di oltre<br />

1050 e un H-index di 50.<br />

Dal 1° marzo 2011<br />

il prof. Carlo Antonio<br />

Maria Barone è<br />

stato chiamato a ricoprire<br />

l’incarico di<br />

professore di prima<br />

fascia presso l’Istituto<br />

di Medicina Interna<br />

e Geriatria.<br />

Il prof. Carlo Antonio Maria Barone è nato l’11<br />

febbraio <strong>del</strong> 1947 e si è laureato e specializzato<br />

presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>. In<br />

questa sede ha svolto anche la sua attività<br />

clinica e di ricerca sin dal 1971. Il prof. Barone<br />

ha maturato livelli crescenti di responsabilità<br />

per molti anni nell’ambito <strong>del</strong>la Medicina<br />

Interna prima di dedicarsi esclusivamente<br />

all’Oncologia Medica, disciplina in precedenza<br />

inesistente nel Policlinico “A. Gemelli”, sviluppandola<br />

sino a farle raggiungere la qualifica<br />

di Unità Operativa Complessa con un volume<br />

di attività ed un prestigio che la pongono<br />

ai vertici <strong>del</strong>la disciplina in Italia. Il Corso Integrato<br />

di Oncologia Clinica, di cui è responsabile<br />

il prof. Barone, è tra i più apprezzati dagli<br />

studenti a testimonianza <strong>del</strong>l’impegno e<br />

<strong>del</strong>la spinta innovativa nell’attività didattica.<br />

I suoi interessi scientifici spaziano in tutti i<br />

campi <strong>del</strong>l’Oncologia Medica, dalla ricerca<br />

traslazionale alla ricerca clinica, raggiungendo<br />

importanti riconoscimenti in campo nazionale<br />

ed europeo.


Dal 1° marzo 2011<br />

il prof. Paolo Maria<br />

Rossini è stato<br />

chiamato a ricoprire<br />

l’incarico di professore<br />

di prima fascia<br />

presso l’Istituto<br />

di Neurologia.<br />

Il prof. Rossini è nato<br />

a Roma il 9 giugno <strong>del</strong> 1949 e si è laureato<br />

presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> nel<br />

1974. Dal 1978 al 1984 ha svolto il ruolo di<br />

Assistente Ordinario presso l’<strong>Università</strong> di<br />

Chieti e durante questo periodo ha seguito<br />

anche alcune ricerche negli Stati Uniti, sviluppando<br />

le tecnologie neurofisiologiche<br />

per lo studio <strong>del</strong>le vie sensoriali e motorie.<br />

Nel 1984 viene nominato Componente <strong>del</strong>la<br />

Commissione di studio sulla “Neurochirurgia”<br />

dal Ministero <strong>del</strong>la Salute e dal 1984<br />

al 1990 ha svolto l’incarico di Professore Associato<br />

presso l’<strong>Università</strong> di Roma "Tor Vergata"<br />

dove ha insegnato Neurofisiologia clinica<br />

presso la Clinica Neurologica. Confermato<br />

nel 1988, egli ha attivamente lavorato<br />

nello sviluppo <strong>del</strong>le applicazioni cliniche<br />

nella stimolazione elettrica magnetica transcranica,<br />

collaborando con molti gruppi di ricerca<br />

internazionali. Nel 1985 inizia la collaborazione<br />

scientifica con il gruppo di Elettronica<br />

<strong>del</strong>lo Stato Solido <strong>del</strong> CNR ed introduce<br />

in Italia l’impiego di ricerca e di applicazione<br />

clinica <strong>del</strong>la Magneto Encefalo Grafia<br />

(MEG). Dal 1990 al 1999 svolge l’attività<br />

di primario ospedaliero presso la Divisione<br />

di Neurologia <strong>del</strong>l’Ospedale Fatebenefratelli<br />

“San Giovanni Calibita” di Roma.<br />

Dal 1997 fino al 2007 è stato Direttore Scientifico<br />

<strong>del</strong> IRCCS “Centro S. Giovanni di Dio”<br />

Fatebenefratelli di Brescia e sempre dal 1997<br />

fino ad oggi è Direttore Scientifico <strong>del</strong>l’AFaR<br />

(Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca<br />

Biomedica e Sanitaria) che associa 8 Centri<br />

Ospedalieri e di ricerca. Dal 1999 al 2010<br />

diventa Direttore <strong>del</strong> Dipartimento di Neuroscienze<br />

cliniche <strong>del</strong>l’Ospedale Fatebenefratelli<br />

e dal 2001 fino a febbraio 2010 è<br />

Professore Ordinario di Neurologia presso la<br />

Facoltà di Medicina e Chirurgia <strong>del</strong>l'<strong>Università</strong><br />

Campus Biomedico di Roma.<br />

Tra le nomine e gli incarichi prestigiosi conferitogli<br />

quelli di: Presidente <strong>del</strong>la SINC (Società<br />

Italiana di Neurofisiologia Clinica),<br />

Membro <strong>del</strong> Consiglio Superiore di Sanità,<br />

Membro <strong>del</strong>la Commissione interministeriale<br />

(MIUR-Min.Sal.) per la ricerca bio-medica,<br />

Membro <strong>del</strong>la Commissione governativa<br />

per la definizione di linee guida nella diagnosi<br />

di ‘morte cerebrale’ e di ‘stato vegetativo’,<br />

Membro <strong>del</strong> Comitato nazionale per<br />

la Biosicurezza, Biotecnologie e scienze <strong>del</strong>la<br />

Vita, Componente <strong>del</strong>la Commissione <strong>del</strong><br />

Ministero <strong>del</strong>la Difesa per la verifica <strong>del</strong>le imperfezioni<br />

e <strong>del</strong>le infermità che sono causa<br />

di non idoneità al servizio di leva.<br />

Professori<br />

di seconda fascia<br />

Dal 1° novembre 2010 sono stati nominati<br />

professori di seconda fascia i docenti: Alessio<br />

Giuseppe Morganti presso l’Istituto di<br />

Radiologia; Francesco Storti presso l’Istituto<br />

di Ematologia; Marcello D’Ascenzo presso<br />

l’Istituto di Fisiologia Umana; Alessandro<br />

Sgambato presso l’Istituto di Patologia<br />

Generale; Francesco Landi presso l’Istituto<br />

di Medicina Interna e Geriatria; Teresa Spanu<br />

presso l’Istituto di Microbiologia.<br />

Dal 1° marzo 2011 sono stati nominati professori<br />

di seconda fascia i docenti: Sergio Alfieri<br />

presso l’Istituto di Clinica Chirurgica<br />

Generale; Giuseppina Sallustio presso l’Istituto<br />

di Radiologia.<br />

Direttore<br />

di Struttura Complessa<br />

A decorrere dal 1° novembre 2010 al prof.<br />

Angelo Piermattei è stata assegnata la responsabilità<br />

<strong>del</strong>l’U.O.C. di Fisica Sanitaria.<br />

Collocati in quiescenza<br />

A decorrere dal 1° novembre 2010 sono collocati<br />

in quiescenza: i professori di prima fascia,<br />

Pierluigi Amerio, Giuseppe Arcovito,<br />

Giovanni Battista Gasbarrini e Pietro Attilio<br />

Tonali; i professori di seconda fascia, Guglielmo<br />

Ardito, Giuseppe De Rossi, Francesco<br />

Priolo, Pasquale De Sole, Antonio Garcovich<br />

e Paolo Zecchi; i ricercatori Marcela<br />

Lia Barria Collazos, Adriana Mascaro e gli Assistenti<br />

<strong>del</strong> ruolo ad esaurimento, Antonio<br />

Castagnoli, Alberto Colotto, Pierlorenza Dordoni<br />

e Giampiero Magliocchetti Lombi.<br />

dal Corpo<br />

Docente<br />

37


38<br />

dal Corpo<br />

Docente<br />

dal Centro<br />

Pastorale<br />

Dimissioni<br />

Dal 1° novembre 2010 cessano l’attività<br />

per dimissioni i professori Paolo Magistrelli,<br />

Domenico Camaioni, Antonia Boari, Christina<br />

Brahe, Giovanna Branca, Giovanna<br />

Luciani, Gabriella De Renzis, Ignazio Civello.<br />

Dal 1° dicembre2010 il prof. Michele Lu-<br />

Nuovi Assistenti Pastorali<br />

Don Héctor Quirós<br />

Quintero è un nuovo<br />

Assistente Pastorale<br />

<strong>del</strong>la Facoltà<br />

di Medicina e<br />

Chirurgia (I triennio)<br />

e anche dei collegi<br />

San Damiano e<br />

Ker Maria <strong>del</strong>la sede<br />

di Roma <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />

<strong>Cuore</strong>. È nato a Panama il 9 maggio 1971.<br />

Ha conseguito il Baccellierato in Filosofia<br />

pres so la Pontificia <strong>Università</strong> Urbaniana nel<br />

1994 e il Bacellierato in Teologia nel 1998.<br />

Nel 1998 ha conseguito la Licentia Docendi<br />

in Storia Ecclesiastica presso la Pontificia <strong>Università</strong><br />

Gregoriana di Roma ed è stato ordinato<br />

sacerdote a Roma il 25 marzo <strong>del</strong> 2000.<br />

Ha svolto il suo ministero nell’attività missionaria<br />

nel Darien per lo sviluppo di progetti<br />

a carattere pastorale e umanitario. È stato<br />

cappellano presso la RSA Villa Chiara dal<br />

2001 al 2003. Don Héctor Quirós Quintero<br />

è coordinatore <strong>del</strong> Gruppo di animazione liturgica<br />

ed è presente tutti i giorni presso<br />

l’ufficio n. 229 agli Istituti Biologici .<br />

tel. 06.3015.5710<br />

e-mail: hector.quiros@rm.unicatt.it<br />

Don Matthew James<br />

Solomon è un<br />

nuovo Assistente<br />

Pastorale <strong>del</strong> Collegio<br />

Capitanium e affianca<br />

padre Tiziano<br />

Civiero nel gruppo<br />

FUCI. Egli si occupa<br />

degli studenti degli<br />

ultimi anni dei corsi di laurea magistrali e<br />

de gli specializzandi <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”.<br />

È nato a Sydney (Australia) l’8 gennaio 1974.<br />

cente, dal 1° febbraio 2011 il prof. Rocco<br />

Schiavello e dal 1° marzo 2011 il prof. Giovanni<br />

Lorini.<br />

Cessano l’attività per dimissioni dal 1° novembre<br />

2010 il dott. Maurizio Rotoli e dal<br />

1° gennaio 2011 i dottori Oreste Aronne e<br />

Gioacchino Mennuni, dal 1° marzo 2011 il<br />

dott. Andrea Vignati.<br />

Ha conseguito la laurea in Economia e Mate -<br />

matica nel 1994, la laurea specialistica in Filosofia<br />

e Matematica (alla Oxford University)<br />

e il Dottorato di Ricerca (alla Cambridge University).<br />

È stato ordinato sacerdote il 13 Maggio<br />

<strong>del</strong> 2001 da Giovanni Paolo II a Roma.<br />

Ha svolto il suo ministero come Vicario parrocchiale<br />

nella Parrocchia Nostra Signora<br />

<strong>del</strong> Suffragio a Roma, Vicario parrocchiale<br />

nella Parrocchia Santa Maria Stella <strong>del</strong>l’evangelizzazione<br />

a Roma, Vicario parrocchiale<br />

nella parrocchia Gesù Divin Maestro a Roma<br />

dal 2009 fino ad oggi. Lavora anche come<br />

referente <strong>del</strong> settore ovest per la pastorale<br />

universitaria per la Diocesi di Roma.<br />

È a disposizione per le confessioni e la direzione<br />

spirituale il lunedì e mercoledì stanza<br />

A529 <strong>del</strong> Policlinico dalle ore 10.00 alle<br />

ore 13.00, e in Chiesa Centrale il martedì<br />

dalle 11.30 alle 13.15.<br />

e-mail: matteo.solomon@rm.unicatt.it<br />

Giornata per la Vita 2011<br />

Anche quest’anno il gruppo MoVit <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong>la sede di Roma ha organizzato<br />

alcune iniziative in occasione <strong>del</strong>la<br />

33 a Giornata per la Vita, che la Chiesa Italiana<br />

ha celebrato domenica 6 febbraio 2011.<br />

Nella mattinata di sabato 5 febbraio i ragazzi<br />

<strong>del</strong> MoVit hanno organizzato una postazione<br />

nella hall <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”<br />

per diffondere materiale <strong>del</strong> Movimento<br />

per la Vita e raccogliere fondi per il “Progetto<br />

Gemma” attraverso le ormai famose “Primule<br />

per la vita”. Progetto Gemma è un’iniziativa<br />

<strong>del</strong> MpV Italiano che consiste nell’aiuto<br />

economico concreto dato alle mamme<br />

in difficoltà, affinché possano portare<br />

avanti la loro gravidanza. Attraverso Progetto<br />

Gemma, dal 1975 ad oggi, i volontari dei<br />

Centri di Aiuto alla Vita (C.A.V.) hanno potuto<br />

aiutare più di 120.000 mamme a far nascere<br />

i loro bimbi. Il lavoro dei volontari, con-


siste nel far sentire la vicinanza umana a<br />

queste mamme, spesso sole e rifiutate da tutti,<br />

per affrontare insieme la loro difficoltà.<br />

Alle 19.00 di sabato, poi, si è tenuta la Veglia<br />

Universitaria Diocesana dal titolo “Educare<br />

alla pienezza <strong>del</strong>la vita”, presieduta da<br />

Sua Em.za il Card. Elio Sgreccia, Presidente<br />

emerito <strong>del</strong>la Pontifica Accademia per la Vita,<br />

con le testimonianze di Patrizia Lupo <strong>del</strong><br />

Segretariato Sociale per la Vita Onlus e di<br />

Gianni e Cristina Archetti, <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Famiglie Numerose Cattoliche. Ripercorrendo<br />

le parole <strong>del</strong>la Conferenza Episcopale<br />

Italiana nel messaggio per la Giornata di<br />

quest’anno, nella veglia si sono susseguite<br />

le testimonianze <strong>del</strong>le famiglie, che accolgono<br />

la vita ed educano i figli all’amore e dei<br />

volontari CAV che attraverso il loro generoso<br />

impegno, aiutano le mamme in difficoltà<br />

e si fanno portavoci e testimoni operosi<br />

<strong>del</strong>la cultura per la vita.<br />

Le figure storiche <strong>del</strong>la<br />

nostra <strong>Università</strong><br />

Il 27 gennaio si è tenuto il primo incontro<br />

con il personale, moderato da don Angelo<br />

Auletta, relativo al Programma Pastorate<br />

2010-2011 sul tema “Le figure storiche <strong>del</strong>la<br />

U.C.S.C. promuovono e costruiscono relazione”.<br />

Alla tavola rotonda hanno partecipato<br />

come relatori: il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo<br />

Ornaghi che ha illustrato alcune caratteristiche<br />

<strong>del</strong> Fondatore <strong>del</strong>l’Ateneo e dei<br />

diversi Rettori che nel tempo hanno lasciato<br />

un segno <strong>del</strong>la loro presenza, il Preside <strong>del</strong>la<br />

Facoltà di Medicina e Chirurgia, prof. Rocco<br />

Bellantone che ha segnalato le caratteristiche<br />

che distinguono l’attività di docenza e<br />

quella clinica presso la nostra sede, il dott. Antonio<br />

Cicchetti che ha ripercorso quelli che<br />

sono stati i passaggi decisivi <strong>del</strong>l’organizzazione<br />

amministrativa e il prof. Rodolfo Proietti<br />

che ha sottolineato l’importanza dei pazienti<br />

per chi si accinge a diventare medico.<br />

Tra le testimonianze riportate dei personaggi<br />

storici <strong>del</strong>l’Ente, nel corso <strong>del</strong>l’incontro,<br />

Don Auletta ha osservato che “sono proprio<br />

tali figure che hanno promosso e costruito<br />

le relazioni più durature, grazie alle quali oggi<br />

siamo qui, con il dovere di rilanciarle a nostra<br />

volta verso il domani”.<br />

Il prof. Ornaghi ha rivolto, in particolare, un<br />

pensiero a Francesco Vito, primo Rettore do-<br />

po Padre Agostino Gemelli, dal 1959 al 1965,<br />

confessando di averlo scelto sia per motivi<br />

autobiografici sia per il valore straordinario<br />

<strong>del</strong> suo mandato per la sede di Roma, “decisivo<br />

nel portare a compimento, in quegli<br />

anni, il sogno <strong>del</strong> nostro Fondatore”. Tra le<br />

personalità ricordate dal prof. Bellantone<br />

sono stati menzionati: Dell’Acqua, Breda,<br />

Gambassi, Marini Bettolo, Sanna, Terranova,<br />

Romanini, Ancona, Ortona, Puglionisi,<br />

Castiglioni, Crucitti; citati per rendere omaggio<br />

ad alcuni fra i più significativi “maestri<br />

eccezionali che, pur scomparsi, continuano<br />

a vivere nel lavoro dei loro allievi”.<br />

Il dott. Antonio Cicchetti ha messo in risalto<br />

il ruolo essenziale <strong>del</strong> personale non<br />

docente, “paragonabile ai fuochisti in una<br />

nave: non si vedono, ma consentono ai passeggeri,<br />

in questo caso, studenti e degenti,<br />

di giungere alla meta” e tratteggiando il<br />

profilo di Giancarlo Brasca, primo Direttore<br />

Amministrativo, ne ha sottolineato la<br />

qualità <strong>del</strong> suo lavoro.<br />

Infine, il prof. Proietti ha rivolto l’attenzione<br />

<strong>del</strong> pubblico su “un paziente esemplare,<br />

che molto ha insegnato a noi, suoi stessi<br />

medici”: Giovanni Paolo II. “È sua l’eredità più<br />

grande, ha spiegato, che ci sprona tutti a<br />

essere esempi di umanità e gratuità, per far<br />

sì che questo Policlinico rimanga per sempre<br />

il ‘Vaticano III’”. In un breve intervento<br />

conclusivo l’Assistente ecclesiastico generale,<br />

mons. Sergio Lanza, ha espresso l’auspicio<br />

che il programma pastorale costituisca<br />

davvero un’occasione per recuperare “le<br />

motivazioni e lo stile migliore <strong>del</strong>l’appartenenza<br />

all’Ateneo dei cattolici italiani, impegnato<br />

a Roma nella cruciale missione di educare<br />

i giovani ad alleviare dalla sofferenza e<br />

consolare nell’infermità”.<br />

dal Centro<br />

Pastorale<br />

Da sinistra il prof. Rodolfo Proietti, il dott.<br />

Antonio Cicchetti, don Angelo Auletta,<br />

il prof. Lorenzo Ornaghi e il prof. Rocco<br />

Bellantone, relatori <strong>del</strong>l’incontro su “Le<br />

figure storiche <strong>del</strong>la U.C.S.C. promuovono<br />

e costruiscono relazione”.<br />

39


40<br />

dal Centro<br />

Pastorale<br />

Formazione<br />

Scienza<br />

e Cultura<br />

In pellegrinaggio a<br />

Greccio, Vescovio e Farfa<br />

Anche l’uscita in pellegrinaggio e in gita è<br />

occasione per coltivare la prospettiva <strong>del</strong><br />

Programma pastorale 2010-2011: la relazione.<br />

L’incontro tra le persone, l’incontro<br />

con testimonianze religiose e storico-culturali<br />

costituisce una opportunità da cogliere.<br />

L’itinerario, <strong>del</strong> 12 febbraio scorso,<br />

(con 57 partecipanti) ha condotto su tre<br />

luoghi interessanti: Greccio, in visita al<br />

santuario, che ha visto una presenza importante<br />

di San Francesco nel reatino, con<br />

i suoi luoghi suggestivi e la commovente<br />

mostra dei presepi a partire dalla testi-<br />

Somministrazione e<br />

smaltimento di farmaci<br />

antineoplastici<br />

Nel mese di novembre, si è svolto il Progetto<br />

Formativo Aziendale ECM “Procedure<br />

per la somministrazione e lo smaltimento<br />

dei farmaci antineoplastici in<br />

Oncologia Medica e Centro Oncologico”.<br />

Il corso è nato in seguito all’emanazione,<br />

da parte <strong>del</strong>la Direzione Sanitaria, di nuove<br />

direttive concernenti gli aspetti nor-<br />

Economia<br />

19 maggio: Convegno “Efficacia ed equità<br />

nell’assetto federale <strong>del</strong> Servizio sanitario nazionale”<br />

monianza che ha lanciato nella storia il<br />

presepe; Vescovio, con il suo santuario di<br />

Santa Maria <strong>del</strong>la lode, incentrato sulla figura<br />

<strong>del</strong>l’apostolo Pietro che avrebbe predicato<br />

proprio in quel luogo, attorno al<br />

quale subito nei primi tempi <strong>del</strong>la Chiesa<br />

sorse una Domus Ecclesiae; l’abbazia di<br />

Farfa, centro importantissimo nel Medioevo<br />

di propulsione religiosa, culturale,<br />

civile. Qui, a conclusione <strong>del</strong>la intensa giornata,<br />

c’è stata la celebrazione domenicale<br />

ai primi vespri, presieduta da don Angelo<br />

Auletta, Assistente pastorale <strong>del</strong> personale<br />

e concelebrata da don Hector Quiròs,<br />

nuovo Assistente pastorale degli studenti<br />

nella sede UCSC di Roma.<br />

mativi e protezionistici dei farmaci antiblastici<br />

che, in questo modo ha completato<br />

un progetto più vasto iniziato con la<br />

proposta formativa “Conoscere il cancro<br />

per curare meglio” <strong>del</strong>lo scorso gennaio<br />

2010.<br />

L’iniziativa è stata seguita da 32 operatori<br />

sanitari (infermieri, ostetriche, OTA e ASS),<br />

tutti coinvolti nella manipolazione, somministrazione<br />

e smaltimento dei farmaci<br />

antineoplastici ed è stata condotta da<br />

medici e caposala dei settori coinvolti.<br />

L’incontro, promosso dall’Ufficio per la Pastorale<br />

Universitaria <strong>del</strong> Vicariato di Roma<br />

nell’ambito <strong>del</strong>le settimane culturali (settimana<br />

<strong>del</strong>l’economia 16 - 20 maggio 2011),<br />

è stato presieduto dal Magnifico Rettore,<br />

prof. Lorenzo Ornaghi, dal Preside <strong>del</strong>la Facoltà<br />

di Economia, prof. Domenico Bodega<br />

e dal Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia,<br />

prof. Rocco Bellantone.<br />

Al centro <strong>del</strong>le tematiche proposte, una prima<br />

sessione congressuale, moderata dal<br />

prof. Stefano Bozzi, è stata dedicata al mo<strong>del</strong>lo<br />

aziendale per l’equità e l’efficacia <strong>del</strong><br />

sistema sanitario, alla quale hanno partecipato<br />

in qualità di relatori insieme ad altri<br />

illustri docenti, il Direttore Amministrativo,<br />

prof. Marco Elefanti, il prof. Americo Cicchetti,<br />

docente di Economia e il prof. Franco<br />

Fontana, ordinario di Economia e Gestione<br />

<strong>del</strong>le Imprese e docente di Organiz-


zazione Aziendale presso la Facoltà di Economia<br />

LUISS Guido Carli.<br />

Tra i relatori che hanno partecipato alla seconda<br />

sessione, intitolata “Sostenibilità economica<br />

e livelli di assistenza tra Stato e Regioni:<br />

quali effetti sulla qualità dei servizi e<br />

sull’equità <strong>del</strong> sistema con i piani di rientro”,<br />

il prof. Walter Ricciardi, Direttore <strong>del</strong>l’Istituto<br />

di Igiene <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>.<br />

La Settimana <strong>del</strong>l’Economia è il decimo appuntamento<br />

<strong>del</strong>le settimane culturali “Il cristianesimo<br />

e le sfide dei saperi”, promosse<br />

dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria <strong>del</strong><br />

Vicariato di Roma, in collaborazione con il<br />

Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione, <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> e<br />

<strong>del</strong>la Ricerca e dal Consiglio Nazionale <strong>del</strong>le<br />

Ricerche.<br />

Formazione culturale<br />

cattolica<br />

19 maggio: Incontro “La dimensione pubblica<br />

<strong>del</strong>la fede: da cattolici in politica”<br />

Il 19 maggio presso la Sala Italia <strong>del</strong> Centro<br />

Congressi Europa si è tenuto il secondo incontro,<br />

organizzato dal Centro Pastorale nell’ambito<br />

<strong>del</strong>l’itinerario di formazione culturale<br />

cattolica, alla presenza <strong>del</strong> Magnifico Rettore,<br />

prof. Lorenzo Ornaghi, sul tema “La dimensione<br />

pubblica <strong>del</strong>la fede: da cattolici in<br />

politica”. A portare la propria testimonianza,<br />

sono stati invitati l’on. Paola Binetti, Deputato<br />

<strong>del</strong>la Camera e l’on. Maurizio Lupi, Vice Presidente<br />

<strong>del</strong>la Camera dei Deputati.<br />

L’incontro è stato introdotto da mons. Riccardo<br />

Bollati, il quale ha spiegato come “per<br />

sua natura la fede cattolica, come ogni forma<br />

autentica di religiosità, possiede una<br />

fondamentale dimensione pubblica e sociale”<br />

e ha poi presentato gli illustri relatori<br />

che hanno mostrato come per loro l’identità<br />

cattolica, è l’elemento che qualifica<br />

in modo essenziale il loro essere ed agire.<br />

Il prof. Lorenzo Ornaghi, moderatore <strong>del</strong>l’incontro,<br />

ha sollevato un interrogativo sul<br />

tipo di qualità che occorre avere per fare politica<br />

ed ha poi risposto citando un sociologo<br />

che ne riconosceva tre fondamentali: la<br />

passione, la dedizione ad una causa e la lungimiranza.<br />

“In queste tre caratteristiche, ha<br />

spiegato il prof. Ornaghi, la fede entra in misura<br />

significativa e alimenta la dimensione<br />

pubblica”. Il Magnifico Rettore passando poi<br />

la parola ai relatori <strong>del</strong>l’incontro ha spiegato<br />

che “nonostante le apparenze, è preoc-<br />

cupante una crescente diffidenza, quasi insofferenza<br />

di molti cittadini rispetto alla politica,<br />

come se questa fosse un’attività di secondo<br />

ordine. L’entrare in politica per rendere<br />

pubblica la dimensione <strong>del</strong>la fede, quindi<br />

l’essere in politica da cattolici implica caratteristiche<br />

ulteriori a quelle che Max Weber<br />

indicava e richiede un po’ di coraggio in<br />

più, un po’ di determinazione in più”.<br />

L’on. Paola Binetti nel prendere la parola ha<br />

sottolineato come una dimensione forte <strong>del</strong>la<br />

fede si debba tradurre nella ricerca <strong>del</strong>la<br />

verità, nell’assunzione di responsabilità legata<br />

alle piccole cose <strong>del</strong>la quotidianità parlamentare.<br />

Secondo l’on. Binetti, “i cattolici<br />

impegnati in politica se sono veramente coerenti,<br />

sono persone che studiano e si rendono<br />

conto di che cosa fanno, perché lo fanno<br />

e assumono consapevolmente le conseguenze<br />

di posizioni a volte anche scomode”.<br />

A tale proposito, ha concluso, “la caratteristica<br />

fondamentale di ogni politico, potrebbe<br />

essere quella passione di cui parlava il<br />

Magnifico Rettore, comunque in modo particolare<br />

<strong>del</strong> cattolico, è la passione per il dialogo,<br />

per il rapporto con le persone, la passione<br />

per spiegare soprattutto cosa si sta facendo”.<br />

L’on. Maurizio Lupi riprendendo le<br />

caratteristiche di un politico citate <strong>del</strong> Magnifico<br />

Rettore, passione, dedizione ad una<br />

causa e lungimiranza, ha sottolineato come<br />

“il problema grave di oggi corrisponde alla<br />

crisi <strong>del</strong>l’educazione <strong>del</strong>l’uomo”. A tale proposito<br />

la sfida per i cattolici è di “vivere fino<br />

in fondo e pienamente la fede affinché l’esperienza<br />

<strong>del</strong>la comunità cristiana diventi<br />

una intelligenza nuova, giusta, di rispondere<br />

in maniera creativa, più giusta, più equa,<br />

innovativa, alla realtà”.<br />

Scienza<br />

e Cultura<br />

41


42<br />

Scienza<br />

e Cultura<br />

Il Ministro <strong>del</strong>la Salute, on. Ferruccio Fazio<br />

durante l’intervento al 4° congresso<br />

nazionale <strong>del</strong>la S.I.M.M.<br />

Sono seguite successivamente alcune domande<br />

che gli studenti hanno rivolto ai due<br />

testimoni <strong>del</strong>l’incontro mostrando particolare<br />

interesse per le tematiche loro proposte.<br />

Management sanitario<br />

14 – 15 aprile 2011: 4° Congresso nazionale<br />

S.I.M.M. “È tempo di costruire il futuro <strong>del</strong><br />

management in medicina”<br />

L’incontro promosso dalla Società Italiana<br />

Medici Manager si è svolto presso la Sala<br />

Italia <strong>del</strong> Centro Congressi ed ha visto la partecipazione<br />

<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la Salute, Ferruccio<br />

Fazio, premiato dalla Società in apertura<br />

al Congresso “ per aver contribuito in<br />

modo decisivo alla rinascita <strong>del</strong> Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute, alla sua riorganizzazione ed al<br />

suo rilancio come Istituzione di garanzia<br />

<strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong> Paese…”<br />

È stato così presentato attraverso le relazioni<br />

come i sistemi sanitari con una migliore<br />

performance siano quelli in cui i medici,<br />

adeguatamente formati sulle tematiche<br />

manageriali, sono attivamente coinvolti nel<br />

cuore dei processi decisionali ed organizzativi,<br />

dove lavorano al fianco di manager<br />

esperti. Tuttavia, sebbene in alcune realtà<br />

europee siano presenti associazioni di medici<br />

manager ben consolidate che svolgono<br />

in modo coordinato le attività clinico-manageriali,<br />

nella maggior parte dei Paesi <strong>del</strong><br />

vecchio continente non esiste alcun riferimento<br />

di aggregazione associativa tra i professionisti<br />

medici che, laddove motivati ed<br />

interessati, si battono individualmente e<br />

con notevoli sforzi per promuovere una cultura<br />

medico-manageriale efficace ed efficiente<br />

per il sistema in cui operano.<br />

Date tali premesse, si comprende come sia<br />

ritenuta necessaria la creazione di una rete<br />

<strong>del</strong>le associazioni locali e nazionali laddove<br />

già esistenti e ancor di più, per rappresentare<br />

e garantire una “casa” a tutti<br />

quei medici che operano in Paesi dove non<br />

esiste alcuna iniziativa di riferimento strutturata.<br />

I medici in possesso di capacità manageriali<br />

si sono dimostrati capaci di guidare<br />

il cambiamento agendo come facilitatori<br />

e leader. Le politiche sanitarie basate<br />

sulle evidenze e la capacità di attuare<br />

scelte manageriali nei sistemi e nelle reti,<br />

nei percorsi e nei mo<strong>del</strong>li di salute <strong>del</strong> paziente,<br />

aiuterà i professionisti ad addentrarsi<br />

in una sfida incredibilmente affascinante,<br />

con un’inevitabile ricaduta positiva<br />

sui processi e sulla garanzia <strong>del</strong> miglioramento<br />

continuo <strong>del</strong>la qualità, proprio in un<br />

momento storico in cui la salute <strong>del</strong> paziente/cittadino<br />

è messa a dura prova.<br />

Cardiologia<br />

27-29 gennaio2011: convegno “Linee guida<br />

nelle patologie cardiovascolari: analisi<br />

critica”<br />

L’incontro è stato l’occasione per fare un’analisi<br />

critica <strong>del</strong>le linee guida attuali nella cura <strong>del</strong>le<br />

patologie cardiovascolari, mettendo in particolare<br />

evidenza gli aspetti ancora non chiariti<br />

e le raccomandazioni difficilmente trasferibili<br />

alla pratica clinica quotidiana.<br />

Nel corso <strong>del</strong> convegno, sono intervenuti i<br />

maggiori esperti italiani per fare il punto su<br />

applicabilità e limiti <strong>del</strong>la medicina basata<br />

sull’evidenza nella cura <strong>del</strong>le patologie cardiovascolari,<br />

<strong>del</strong>ineando le aree di incertezza<br />

lasciate dalle attuali linee guida e fornendo<br />

un indirizzo per lo sviluppo <strong>del</strong>le future<br />

raccomandazioni in medicina cardio-


vascolare. Le future linee guida dovranno<br />

essere ispirate dalla necessità di fornire raccomandazioni<br />

più personalizzate, che consentano<br />

di curare in maniera ottimale pazienti<br />

che, pur presentando la stessa malattia,<br />

si diversificano per motivi genetici o<br />

ambientali. La messa a punto di una medicina<br />

“personalizzata” è un obiettivo fondamentale<br />

non solo perché più efficace ma<br />

anche perché meno costosa. La pratica <strong>del</strong>la<br />

professione medica è sempre più influenzata<br />

dalle linee guida, frutto <strong>del</strong>la medicina<br />

basata sull’evidenza. Le linee guida nascono<br />

con l’obiettivo di assistere i medici<br />

nello scegliere le tecnologie più appropriate<br />

nelle diverse situazioni cliniche, tuttavia<br />

a volte non riflettono la complessità <strong>del</strong>la<br />

realtà che il medico si trova ad affrontare. I<br />

pazienti con i quali i clinici si confrontano<br />

sono sempre più complessi, affetti da numerose<br />

co-patologie, anziani o appartenenti<br />

a gruppi scarsamente rappresentati nei trial<br />

clinici. Inoltre, la progressiva riduzione <strong>del</strong>le<br />

risorse utilizzabili per la sanità pubblica<br />

rende difficilmente applicabili le prescrizioni<br />

<strong>del</strong>le linee guida e questo, ovviamente, si<br />

scontra con problematiche medico-legali.<br />

Cure palliative<br />

25 febbraio2011: Congresso Regionale Sicp<br />

su “Dal curare al prendersi cura…<strong>del</strong>l’altro e<br />

di sé. Il tempo <strong>del</strong>lo spirito, <strong>del</strong> dialogo e <strong>del</strong>la<br />

conoscenza”<br />

Il Congresso regionale <strong>del</strong>la Società Italiana<br />

di Cure Palliative, si è rivolto a tutti i professionisti<br />

impegnati nel campo <strong>del</strong>le cure<br />

palliative e quest’anno ha affrontato un tema<br />

molto stimolante: “Dal curare al prendersi<br />

cura... <strong>del</strong>l’altro e di sé. Il tempo <strong>del</strong>lo<br />

spirito, <strong>del</strong> dialogo e <strong>del</strong>la conoscenza.” Si<br />

è proposta così una riflessione condivisa<br />

sul tema <strong>del</strong>la cura con particolare attenzione<br />

al vissuto di quanti sono coinvolti nel<br />

processo assistenziale.<br />

Per semplificare la scelta formativa dei partecipanti,<br />

lo schema organizzativo <strong>del</strong> congresso<br />

ha previsto una sessione unica al mattino<br />

e due workshop paralleli nel pomeriggio<br />

dedicati a tematiche specifiche: la “Linea<br />

infusionale come, quando, perché” e “I<br />

farmaci in cure palliative: come, quando, perché”.<br />

La legge n. 38 consolida l’impegno<br />

scientifico culturale e clinico di quanti in<br />

questi anni si sono dedicati alla crescita e<br />

allo sviluppo <strong>del</strong>le cure palliative nel nostro<br />

Paese e afferma un mo<strong>del</strong>lo di assistenza<br />

sanitaria che pone “la persona e la sua famiglia”<br />

al centro <strong>del</strong>l’intervento. Il congresso<br />

è stata inoltre un’importante occasione<br />

di confronto tra gli esperti <strong>del</strong> settore.<br />

Neurofisiologia Clinica<br />

21-25 giugno 2011: 14 th European Con gress<br />

on Clinical Neurophysiology<br />

Il convegno, organizzato dall’Istituto di<br />

Neurologia ha riunito i neuroscienziati<br />

provenienti dalle più importanti università<br />

internazionali <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

di Roma con l’obiettivo principale di<br />

esplorare tutte le funzionalità <strong>del</strong> cervello<br />

umano, curare malattie neurologiche e<br />

favorire la neuro-riabilitazione attraverso<br />

onde elettromagnetiche, collegare reti<br />

neurali a reti informatiche, usare i robot<br />

come supporto per recuperare un deficit<br />

motorio o cognitivo.<br />

Su questi argomenti si sono confrontati<br />

oltre 500 esperti, con tantissime novità nell’ambito<br />

di tecniche di esplorazione <strong>del</strong> cervello<br />

umano, sui meccanismi neuronali<br />

coinvolti nell’apprendimento o nel recupero<br />

dopo una lesione, sull’attività cerebrale -<br />

soprattutto su come le aree <strong>del</strong> cervello si<br />

connettono e disconnettono tra di loro -<br />

nella malattia di Alzheimer, ma anche sugli<br />

effetti <strong>del</strong>le emissioni elettromagnetiche<br />

prodotte dai telefoni cellulari sul cervello.<br />

Sessioni specifiche sono state dedicate<br />

alla neurorobotica e all’interfaccia uomomacchina<br />

e sono state discusse interessanti<br />

prospettive terapeutiche basate<br />

sulla neuromodulazione, sull’utilizzo, di<br />

campi magnetici/elettrici <strong>del</strong> tutto innocui<br />

per stimolare il cervello e modularne il<br />

funzionamento, limitatamente ad alcune<br />

regioni neurali specifiche, al fine di incrementarne<br />

il potenziale di recupero in<br />

diverse malattie neuropsichiatriche. Sono<br />

state inoltre approfondite le più moderne<br />

tecniche di diagnosi e di cura di malattie<br />

come il morbo di Parkinson, l’epilessia, le<br />

distrofie muscolari e le neuropatie.<br />

Una tematica specifica ha riguardato la stimolazione<br />

magnetica transcranica ormai<br />

riconosciuta come tecnica di esplorazione<br />

funzionale <strong>del</strong> sistema nervoso ampia-<br />

Scienza<br />

e Cultura<br />

43


44<br />

Scienza<br />

e Cultura<br />

Notiziario Nomine<br />

mente diffusa da oltre 30 anni in molti<br />

laboratori di ricerca di tutto il mondo, che<br />

fornisce informazioni preziose sul funzionamento<br />

cerebrale, sulla capacità di alcuni<br />

circuiti cerebrali di riorganizzarsi durante<br />

l’apprendimento, lo sviluppo o in riposta a<br />

danni creati da diverse patologie.<br />

Durante il congresso si è trattato anche di<br />

funzionamento di neuroni e reti neurali<br />

durante attività motorie e cognitive, in<br />

condizioni di normalità e nella patologia. Il<br />

campo è molto vasto e abbraccia settori<br />

che vanno dalle scienze di base, ad aspetti<br />

prevalentemente clinici (come l’elettromiografia,<br />

l’elettroencefalografia, i potenziali<br />

evocati) fino alla neurorobotica e<br />

Il prof. Emilio Balestrazzi,<br />

Direttore<br />

<strong>del</strong>l’Istituto di Oftalmologia,<br />

è stato<br />

eletto Presidente<br />

<strong>del</strong> Comitato scientifico<br />

nazionale <strong>del</strong>la<br />

sezione italiana<br />

<strong>del</strong>l’Agenzia internazionale<br />

per la prevenzione<br />

<strong>del</strong>la Cecità–IAPB Italia Onlus. L’elezione<br />

è avvenuta nel corso <strong>del</strong>la prima riunione<br />

<strong>del</strong> comitato lo scorso 18 maggio.<br />

La IAPB Italia onlus è un ente senza fini di<br />

lucro che opera per la prevenzione <strong>del</strong>le malattie<br />

oculari e la riabilitazione visiva degli<br />

ipovedenti, promuovendo e sostenendo una<br />

campagna globale contro tutte le forme di<br />

cecità che si possono evitare. L’Agenzia italiana<br />

è stata fondata nel 1977 per iniziativa<br />

<strong>del</strong>l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti<br />

e <strong>del</strong>la Società Oftalmologica Italiana<br />

(SOI), alle quali nel 1989 si è affiancata<br />

l’Associazione Professionale Italiana Medici<br />

Oculisti (APIMO): la sua attività trova<br />

principalmente legittimazione nel fatto che,<br />

da un lato, la minorazione <strong>del</strong>la vista è in allarmante<br />

aumento in tutto il mondo e dall’altro,<br />

la cultura <strong>del</strong>la prevenzione è spesso<br />

ancora inadeguata.<br />

La IAPB Italia onlus attua diverse attività sia<br />

nel campo <strong>del</strong>la prevenzione che <strong>del</strong>la riabilitazione<br />

<strong>del</strong>l’ipovedente con program-<br />

all’interfaccia computer cervello. La speranza<br />

è che nel prossimo futuro l’uso di<br />

queste prenda piede in campo clinico,<br />

almeno a livello diagnostico. Una diagnosi<br />

più accurata, supportata da esami neurofisiologici<br />

specifici, consente di studiare<br />

meglio molte malattie neurologiche e la<br />

loro evoluzione nel tempo, consente inoltre<br />

di monitorare gli effetti <strong>del</strong>le terapie<br />

anche sperimentali che possono essere<br />

utilizzate, apre la strada a nuove strategie<br />

terapeutiche, come quelle di neuromodulazione,<br />

può fornire indicazioni riabilitative<br />

e aiutare a esplorare processi cognitivi<br />

complessi come il linguaggio, l’attenzione,<br />

la memoria e l’apprendimento.<br />

mi di educazione sanitaria, prevenzione, organizzazione<br />

di seminari e convegni e, soprattutto,<br />

con un’attiva collaborazione di<br />

un’equipe medica con elevate competenze<br />

specialistiche presso il Polo nazionale di servizi<br />

e ricerca per la prevenzione <strong>del</strong>la cecità<br />

e la riabilitazione visiva degli ipovedenti<br />

presso il Policlinico “A. Gemelli” in collaborazione<br />

con l’Istituto di Oftalmologia <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong>.<br />

Il prof. Guido Costamagna<br />

è il nuovo<br />

Segretario Generale<br />

<strong>del</strong>la FI-<br />

SMAD. Nominato<br />

alla prestigiosa carica<br />

in occasione<br />

<strong>del</strong> XVII Congresso<br />

Nazionale <strong>del</strong>le<br />

malattie digestive<br />

che si è svolto a Torino dal 5 all’8 marzo<br />

2011, succede al prof. Mario Rizzetto, Ordinario<br />

di Gastroenterologia e Direttore <strong>del</strong>la<br />

Divisione di Gastroepatologia <strong>del</strong>l’Ospedale<br />

Le Molinette di Torino. La FISMAD che<br />

raggruppa le maggiori Società Scientifiche<br />

italiane che operano nel campo <strong>del</strong>le Malattie<br />

<strong>del</strong>l’apparato digerente (AIGO – Associazione<br />

Italiana dei Gastroenterologi<br />

Ospedalieri; SIED – Società Italiana di Endoscopia<br />

Digestiva; SIGE – Società italiana<br />

di Gastroenterologia) rappresenta oltre tremila<br />

professionisti <strong>del</strong>la gastroenterologia<br />

e <strong>del</strong>l’endoscopia digestiva. Tra i compiti <strong>del</strong>


mandato <strong>del</strong> prof. Costamagna, oltre alla<br />

rappresentanza ufficiale <strong>del</strong>le Società Scientifiche<br />

presso gli organi istituzionali e governativi,<br />

anche quello di coordinare la Commissione<br />

scientifica <strong>del</strong> Congresso nazionale<br />

nel prossimo biennio 2012 e 2013.<br />

Il 4 dicembre 2010,<br />

al termine <strong>del</strong> XVII<br />

Congresso nazionale<br />

<strong>del</strong>la Società<br />

italiana di cure palliative<br />

(Sicp), la<br />

dott.ssa Adriana<br />

Turriziani è stata<br />

eletta Presidente<br />

<strong>del</strong>la Sicp.<br />

La dott.ssa Adriana Turriziani, primario <strong>del</strong>l’Hospice<br />

“Villa Speranza”, nell’ambito <strong>del</strong>l’incarico<br />

che gli è stato conferito ha sottolineato<br />

come tra gli obiettivi principali vi sia<br />

quello “di favorire la crescita <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>le<br />

cure palliative superando il divario che oggi<br />

persiste tra le Regioni italiane, e nello stesso<br />

tempo garantire in ogni Centro, in ogni<br />

intervento, la stessa qualità <strong>del</strong>le cure. Ora abbiamo<br />

tutti gli strumenti per lavorare, farlo<br />

bene è il nostro compito”, consentendo ai<br />

malati terminali di dare pieno significato ad<br />

ogni gesto compiuto nel corso di quelli che<br />

possono rivelarsi i loro ultimi giorni. La<br />

dott.ssa Turriziani si è laureata e specializzata<br />

presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>.<br />

È autrice di più di 180 lavori scientifici, dedicati<br />

in particolare a questioni riguardanti le<br />

cure palliative, la radioterapia e radio-chemioterapia,<br />

ma anche ai temi <strong>del</strong>la qualità<br />

<strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>la bioetica clinica; ha partecipato<br />

come relatrice a oltre 330 convegni e<br />

iniziative nazionali e internazionali.<br />

Nel corso <strong>del</strong> XXXIV<br />

Congresso Nazionale<br />

<strong>del</strong>la Società<br />

Italiana Trapianti<br />

d’Organo (S.I.T.O), lo<br />

scorso 7-9 novembre,<br />

il prof. Salvatore<br />

Agnes, Direttore<br />

<strong>del</strong>l’U.O. di Chirurgia<br />

Sostitutiva, è<br />

stato eletto membro <strong>del</strong> Consiglio Direttivo<br />

<strong>del</strong>la S.I.T.O.. Successivamente, il neo-elet-<br />

to Consiglio Direttivo ha attribuito al prof.<br />

Agnes anche l’incarico di Segretario <strong>del</strong>la<br />

Società Italiana Trapianti d’Organo.<br />

Lo scorso dicembre<br />

il Ministro <strong>del</strong>la Salute<br />

Ferruccio Fazio<br />

ha <strong>del</strong>egato per il<br />

biennio 2010-2012<br />

il prof. Walter Ricciardi,<br />

Direttore<br />

<strong>del</strong>l’Istituto di Igiene<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong>, a rappresentare<br />

il Ministero <strong>del</strong>la Salute, insieme<br />

alla dott. ssa Francesca Basilico, capo <strong>del</strong>la<br />

segreteria tecnica <strong>del</strong> Ministero, nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la neo Struttura Tecnica di Monitoraggio<br />

sulla Sanità, denominata STEM,<br />

prevista dal Patto per la Salute 2010-2012.<br />

La STEM, commissione paritetica tra Stato<br />

e Regioni, di natura collegiale, è stata<br />

costituita dalla Presidenza <strong>del</strong> Consiglio<br />

dei Ministri (Dipartimento Affari Regionali),<br />

dal Ministero <strong>del</strong>l’Economia e dal Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute. La STEM avrà il compito<br />

di monitorare lo stato dei servizi sanitari<br />

<strong>del</strong> Paese attraverso un sistema di<br />

indicatori di efficienza e appropriatezza in<br />

grado di valutare l´effettiva erogazione dei<br />

livelli essenziali di assistenza da parte <strong>del</strong>le<br />

Regioni e di garantire il maggiore soddisfacimento<br />

dei bisogni dei cittadini e al<br />

tempo stesso, un maggiore controllo <strong>del</strong>la<br />

spesa. La STEM avrà, inoltre, il compito<br />

di valutare i Piani di rientro <strong>del</strong>le Regioni<br />

in disavanzo e di seguirne l´attuazione.<br />

Il dott. Alfredo Cesario, ricercatore <strong>del</strong>l’Istituto<br />

di Patologia Speciale Chirurgica <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> e Vice-Direttore Scientifico<br />

<strong>del</strong>l’IRCCS San Raffaele Pisana, è stato<br />

chiamato a far parte <strong>del</strong> Tavolo di concertazione<br />

su “Ricerca per la salute e qualità<br />

<strong>del</strong>la vita” tra il Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione,<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> e <strong>del</strong>la Ricerca e il Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute.<br />

Il tavolo di concertazione ha come finalità<br />

lo studio e l’analisi <strong>del</strong>le azioni riguardanti<br />

la tutela <strong>del</strong>la salute e il benessere <strong>del</strong>la popolazione.<br />

La nomina è stata <strong>del</strong>iberata dal<br />

Miur e dal Ministero <strong>del</strong>la Salute lo scorso<br />

27 ottobre e la commissione si è insediata<br />

nel mese di dicembre.<br />

Notiziario<br />

45


46<br />

Notiziario<br />

Albergati Silvia<br />

Alfei Daniela<br />

Aloise Antonio<br />

Alonzi Annamaria<br />

Angelucci Claudio<br />

Baldasseroni Marco<br />

Barbabella Alessandra<br />

Bellisario Anna Rita<br />

Bianchi Massimo<br />

Bianchini Francesca<br />

Bindo Alessandra<br />

Biscotti Lorenzo<br />

Blandino Raffaela<br />

Boi Roberto<br />

Bonanni Alfredo<br />

Borgognoni Alessandro<br />

Brinchi Domenico<br />

Brunetti Anna Rita<br />

Bulfoni Antonella<br />

Buontempo Edoardo<br />

Calvi Marco<br />

Carlini Debora<br />

Casagrande Raffi Fulvio<br />

Casillo Monica<br />

Cavicchioni Piero<br />

Ceciarelli Alberto<br />

Celani Roberta<br />

Cencelli Francesca<br />

Cera Carla<br />

Cionci Vincenzo<br />

Cito Sandro<br />

Colafrancesco Cristina<br />

Colapietro Giuseppa<br />

Coniglio Stefania<br />

Cornacchia Carmela<br />

Coroforte Sonia<br />

Cozzi Ivano<br />

Croce Paolo Walter<br />

D’Angelo Massimo<br />

De Angelis Gianni<br />

De Angelis Alfiere<br />

De Angelis Durante<br />

Rosa<br />

De Paolis Claudio<br />

De Pascalis Angela<br />

Decina Anna Luigia<br />

Deidda Anna Paola<br />

Del Savio Alessandra<br />

Dell’Anna Maria Grazia<br />

Dell’Edera Sonia<br />

Descisciolo Claudia<br />

Di Resta Maurizio<br />

Giuseppe<br />

Di Tolla Grazia<br />

Di Tommaso Elisabetta<br />

Maria<br />

Diomedi Patrizia<br />

Domizi Donatella<br />

Elmi Renata<br />

Esposito Paola<br />

Il Ministro <strong>del</strong>l’Istruzione, <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> e<br />

<strong>del</strong>la Ricerca e il Ministro <strong>del</strong>la Salute hanno<br />

sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la<br />

“realizzazione di iniziative di internazionalizzazione<br />

<strong>del</strong>la ricerca nei settori correlati<br />

alla salute ed alla qualità <strong>del</strong>la vita, ed in<br />

particolare d’implementazione <strong>del</strong>le iniziative<br />

di programmazione congiunta <strong>del</strong>la<br />

ricerca europea”. Per avviare questo Protocollo<br />

d’intesa, le due amministrazioni<br />

hanno istituito un Tavolo di Concertazione<br />

con funzioni di studio, analisi, indirizzo coordinamento<br />

e pianificazione <strong>del</strong>le azioni<br />

riguardanti la materia <strong>del</strong>la ricerca per la salute<br />

e la qualità <strong>del</strong>la vita.<br />

I colleghi che compiono 20 anni di servizio<br />

Faienza Orlando<br />

Falasconi Francesco<br />

Faretra Anna Maria<br />

Fazi Fabio Massimo<br />

Folisi Stefania<br />

Formichella Maria<br />

Antonietta<br />

Galardo Ciro<br />

Gandolfo Cinzia<br />

Gargano Caterina<br />

Ghisio Fabio<br />

Gianduzzo Alessandra<br />

Giaquinto Antonio<br />

Giordani Paola<br />

Giulianelli Paolo<br />

Iampieri Monia<br />

Lavorante Maria Teresa<br />

Lelli Anna Rita<br />

Leo Valentina<br />

Leonardi Paola<br />

Leoni Ilaria<br />

Levantini Fabio<br />

Lizzit Marina<br />

Loddoni Rina Gavina<br />

Lombardo Angela<br />

Lori Rosanna<br />

Lorusso Antonia<br />

Maffei Stefania A<strong>del</strong>e<br />

Ada<br />

Maffini Stefania<br />

Il Sollievo una terapia<br />

che funziona<br />

Domenica 29 maggio nella hall <strong>del</strong> Policlinico<br />

“A. Gemelli” medici, assistenti sanitari<br />

e pazienti, insieme a personaggi <strong>del</strong> mondo<br />

<strong>del</strong>lo spettacolo e personalità istituzionali,<br />

hanno partecipato alla tradizionale<br />

manifestazione nazionale che il nostro Policlinico<br />

ospita già da alcuni anni per promuovere<br />

il sollievo in ospedale come cura<br />

dalla sofferenza. Ad introdurre la manifestazione<br />

accanto al prof. Numa Cellini, docente<br />

di Radioterapia e co-promotore <strong>del</strong>l’evento,<br />

il Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medici-<br />

Anche questo anno in occasione <strong>del</strong>la festa <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> presso la sede di Roma <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> verranno premiati i 143<br />

dipendenti che compiono 20 anni di servizio, di seguito citati:<br />

Maldarella Palma<br />

Mannocchi Flavio<br />

Marchetti Antonio<br />

Mari Maria Cristiana<br />

Mari Stefano<br />

Marra Franco Luigi<br />

Mascolo Sabrina<br />

Massaro Vincenzina<br />

Mauti Luigi<br />

Melchionda Carmelina<br />

Meloni Antonella<br />

Mencio Vincenzo<br />

Meoni Daniela<br />

Minati Giovanna<br />

Monti Roberta<br />

Moroncelli Anna Maria<br />

Moschettini Vincenza<br />

Muttillo Mimi<br />

Natale Giovanni<br />

Nicolai Stefano<br />

Nobile Claudia<br />

Nuccorini Alessandro<br />

Nughedu Antonella<br />

Palmieri Roberta<br />

Panci Gabriella<br />

Paoletti Katia<br />

Piazza Stefania<br />

Piazza Simona<br />

Piccioni Arnaldo<br />

Pierantozzi Roberta<br />

Pignataro Raffaele<br />

Proietti Savini<br />

Giuseppe<br />

Querceto Sandra<br />

Restante Barbara<br />

Rossi Anna Maria<br />

Rotondi Valter<br />

Rubini Ada<br />

Rubino Margherita<br />

Ruggeri Giuseppe<br />

Russo Maria Pia<br />

Salvatori Giovanna<br />

Sanna Iva<br />

Scalena Nunzio<br />

Scipioni Sandro<br />

Severa Fabrizio<br />

Soldani Lidia<br />

Soricone Cesidio<br />

Guglielmo<br />

Speziale Domenico<br />

Stabile Cristina<br />

Tarquilio Domenica<br />

Torelli Paola<br />

Venditti Silvia<br />

Veneroso Paola<br />

Venturini Rosella<br />

Visconti Stefania<br />

Viva Lucia Maria<br />

Zaccheddu Ignazia<br />

Zangheri Fabio


na e Chirurgia. prof. Rocco Bellantone e il Vice<br />

Preside, prof. Walter Ricciardi, Direttore<br />

<strong>del</strong>l’Istituto di Igiene.<br />

In questa Giornata, promossa dal Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute, dalla Conferenza <strong>del</strong>le Regioni<br />

e <strong>del</strong>le Province autonome e dalla Fondazione<br />

nazionale “Gigi Ghirotti” si è voluto<br />

affermare la centralità <strong>del</strong>la persona malata<br />

e il suo diritto ad essere informata su<br />

quanto si può fare per controllare il dolore<br />

e la sofferenza attraverso le terapie più<br />

avanzate, ma anche l’importanza di considerare<br />

il malato nella sua interezza, ponendo<br />

attenzione a tutti i suoi bisogni, psichici,<br />

fisici, sociali e spirituali in modo di<br />

rendergli migliore la qualità <strong>del</strong>la vita. Presenti<br />

alla manifestazione, il Direttore Amministrativo,<br />

prof. Marco Elefanti, il Direttore<br />

<strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”, prof. Cesa-<br />

Notiziario<br />

Il prof. Rocco Bellantone, Preside <strong>del</strong>la Facoltà<br />

di Medicina e Chirurgia saluta il<br />

pubblico presente nella hall <strong>del</strong> Policlinico<br />

“A. Gemelli” in occasione <strong>del</strong>la 10 a<br />

Giornata Nazionale <strong>del</strong> Sollievo.<br />

Sul palco a destra, insieme a medici e<br />

specializzandi che hanno animato la<br />

Giornata <strong>del</strong> Sollievo, il prof. Numa<br />

Cellini, ordinario di Radioterapia e copromotore<br />

<strong>del</strong>l’evento. A sinistra i cantanti<br />

Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo.<br />

La conduttrice televisiva, Lorella Cuccarini<br />

presenta alcune iniziative a sostegno<br />

<strong>del</strong> Sollievo.<br />

47


48<br />

Notiziario<br />

Da sinistra il dott. Bruno Vespa, giornalista<br />

televisivo e Presidente <strong>del</strong>la Fondazione<br />

“Gigi Ghirotti”, il prof. Cesare<br />

Catananti, Direttore <strong>del</strong> Policlinico “A.<br />

Gemelli”, l’on. Renata Polverini, Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione Lazio e il prof. Marco<br />

Elefanti, Direttore Amministrativo.<br />

La premiazione <strong>del</strong>la scuola vincitrice<br />

<strong>del</strong> concorso “Un ospedale con più sollievo”.<br />

re Catananti, il Presidente <strong>del</strong>la Regione Lazio,<br />

on. Renata Polverini, il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Fondazione nazionale “Gigi Ghirotti”, dott.<br />

Bruno Vespa, e numerosi personaggi <strong>del</strong><br />

mondo <strong>del</strong>lo spettacolo che hanno affiancato<br />

i medici, gli operatori sanitari, gli studenti<br />

e i volontari <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina<br />

e Chirurgia e <strong>del</strong> Policlinico “A. Gemelli”<br />

ad animare la giornata. Vincitori <strong>del</strong> concorso<br />

“Un ospedale con più sollievo”: la classe<br />

5° B <strong>del</strong>la Scuola Primaria “Fratelli di Dio”<br />

– VI Circolo di Novara per il miglior disegno,<br />

la 3° classe <strong>del</strong>la scuola secondaria di<br />

primo grado “S. Maria <strong>del</strong> Paradiso” di Vi-<br />

terbo per il miglior elaborato, la classe <strong>del</strong><br />

primo biennio chimica – materiali e biotecnologie<br />

I.I.S. Marconi – Galletti di Domodossola<br />

per il miglior videoclip. Assegnati<br />

anche due premi individuali: a Martina<br />

Torregrossa, alunna <strong>del</strong>l’Istituto Tecnico<br />

Commerciale “Calvi” <strong>del</strong>la Sezione associata<br />

di Pediatria - Ospedale Civile di Padova<br />

per il miglior elaborato e a Martina Noero,<br />

studentessa <strong>del</strong>la Facoltà di Scienze <strong>del</strong>la<br />

Formazione <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> degli Studi di<br />

Torino per la migliore fiaba. I premi, consistono<br />

in cinque borse di studio di 500 euro<br />

ciascuna.


Il Fo.Pe.Co.M. si certifica<br />

per la qualità<br />

Il 2 maggio 2011 la Formazione Permanente<br />

Congressi e Manifestazioni, ha ottenuto il<br />

rilascio <strong>del</strong>la Certificazione internazionale<br />

di sistema qualità conforme alla norma internazionale<br />

ISO 9001:2008 dall’ente certificatore<br />

internazionale Bureau Veritas.<br />

Le attività certificate oltre a quelle formative<br />

relative a corsi, congressi e manifestazioni,<br />

includono sia la gestione <strong>del</strong>le aule<br />

che la redazione <strong>del</strong>la rivista Comunicare.<br />

Il conseguimento <strong>del</strong>la certificazione, oltre<br />

che requisito indispensabile per essere riconosciuti<br />

nel ruolo di Provider <strong>del</strong>l’Ente per l’attività<br />

formativa e congressuale, si tradurrà<br />

in benefici per tutte le parti interessate.<br />

Il rilascio ufficiale <strong>del</strong> Certificato è avvenuto<br />

lo scorso 23 maggio alla presenza <strong>del</strong> Direttore<br />

di Sede, dott. Giancarlo Furnari che<br />

ha espresso il suo plauso per il percorso intrapreso<br />

e per il risultato ottenuto.<br />

Dal 13 dicembre 2010 il Servizio Formazione<br />

Permanente Congressi e Manifestazioni,<br />

autorizzato dalla Direzione di Sede,<br />

ha reso operativo il Sistema di Gestione<br />

per la Qualità, conforme alla norma internazionale<br />

ISO 9001:2008, con lo scopo di<br />

conseguire la prestigiosa certificazione internazionale<br />

di sistema qualità entro la<br />

metà <strong>del</strong> 2011.<br />

A tale proposito, l’unità organizzativa ha<br />

scelto di intraprendere il percorso virtuo-<br />

so <strong>del</strong>la certificazione con la finalità di potenziare<br />

l’efficienza e l’efficacia dei propri<br />

processi lavorativi.<br />

L’obiettivo principale <strong>del</strong> percorso intrapreso<br />

è quello di massimizzare la soddisfazione<br />

<strong>del</strong>le parti interessate (discenti,<br />

partecipanti agli eventi, enti richiedenti,<br />

etc…) tramite l’applicazione sistematica,<br />

nell’organizzazione, dei principi <strong>del</strong> miglioramento<br />

continuo.<br />

L’operatività <strong>del</strong> sistema di gestione per la<br />

qualità, implica la codifica dei formati e<br />

moduli utilizzati per la gestione dei corsi e<br />

degli eventi, al fine di standardizzare effi-<br />

Notiziario<br />

La consegna <strong>del</strong> certificato di Qualità.<br />

Da sinistra il sig. Francesco Gemelli, Responsabile<br />

<strong>del</strong> Servizio Formazione Permanente<br />

Congressi e Manifestazioni, il<br />

dott. Giancarlo Furnari, Direttore di Sede,<br />

la dott.ssa Maria Caterina Ledda, rappresentate<br />

<strong>del</strong>l’ente certificatore Bureau<br />

Veritas, il dott. Alessandro Monti e il dott.<br />

Emanuele Calogero consulenti esterni<br />

per il rilascio <strong>del</strong> sistema Qualità.<br />

Il certificato di conformità alla norma<br />

ISO 9001:2008.<br />

49


50<br />

Notiziario<br />

Il personale <strong>del</strong>l’Hospice “Villa Speranza”<br />

durante l’inaugurazione <strong>del</strong>la “Terrazza<br />

<strong>del</strong>le rose”. Al centro il dott. Antonio<br />

Cicchetti, Amministratore unico<br />

<strong>del</strong>la SCAI Spa insieme alla signora Rosa<br />

Olivi, madre <strong>del</strong>la paziente che ha<br />

compiuto la donazione per la ristrutturazione<br />

<strong>del</strong>la terrazza.<br />

cacemente i contenuti. A tale proposito, attraverso<br />

l’invio di un’informativa in alluser,<br />

a tutte le parti interessate è stato comunicato<br />

che a partire da febbraio 2011, per l’avvio<br />

di ogni richiesta di pertinenza <strong>del</strong> Servizio<br />

Formazione Permanente Congressi e<br />

Manifestazioni, si potranno utilizzare solo<br />

i moduli codificati con un acronimo che<br />

identifica la procedura <strong>del</strong>la qualità, mentre<br />

i mo<strong>del</strong>li precedentemente utilizzati non<br />

potranno più ritenersi validi ed è per tanto<br />

utile contattare l’Ufficio, per poter disporre<br />

<strong>del</strong>la nuova modulistica da utilizzare.<br />

La “terrazza <strong>del</strong>le rose”<br />

per Villa Speranza<br />

L’Hospice “Villa Speranza” ha inaugurato il<br />

16 maggio scorso la “Terrazza <strong>del</strong>le rose”,<br />

che è stata realizzata grazie alla donazione<br />

<strong>del</strong>la Signora Cinzia Marsili recentemente<br />

scomparsa che aveva come grande<br />

desiderio, quello di lasciare uno spazio dove<br />

poter “guardare il cielo”. La cerimonia,<br />

alla quale hanno partecipato gli operatori<br />

<strong>del</strong>l’Hospice “Villa Speranza” è stata presieduta<br />

dal dott. Antonio Cicchetti, Amministratore<br />

unico <strong>del</strong>la SCAI ed è iniziata<br />

con l’arrivo <strong>del</strong>la signora Rosa Olivi,<br />

mamma <strong>del</strong>la paziente. Nel corso <strong>del</strong>la cerimonia<br />

ha avuto luogo la benedizione <strong>del</strong>la<br />

terrazza da parte <strong>del</strong>l’assistente spirituale<br />

<strong>del</strong>l’Hospice “Villa Speranza” don<br />

Carlo Abbate.<br />

Questo spazio è concepito non solo con<br />

finalità estetiche, ma per diventare un luogo<br />

da vivere, un punto d’incontro per i pazienti<br />

e i familiari perché tutti, indistintamente,<br />

possano trarne vantaggio. Un giardino<br />

godibile, come prolungamento esterno<br />

degli spazi <strong>del</strong>la quotidianità.<br />

Alte Scuole e Collegi<br />

Studiare le interazioni di singoli individui e<br />

gruppi di persone nelle organizzazioni sanitarie,<br />

al fine di comprendere e predire le<br />

determinanti <strong>del</strong>le prestazioni, spiegarne<br />

l’organizzazione e il funzionamento, individuando<br />

<strong>del</strong>le aree di miglioramento. È questo<br />

l’obiettivo che si è prefisso il corso “Interpretare<br />

e decidere in contesti complessi: le<br />

competenze professionali e comportamentali<br />

per agire con efficacia” che si è recentemente<br />

concluso presso il Collegio Nuovo<br />

Joanneum a cura <strong>del</strong>l’ ALTEMS, l’Alta Scuola<br />

di Economia e Management dei Sistemi<br />

Sanitari. Il corso, avente come direttore scientifico<br />

il prof. Domenico Bodega, Preside <strong>del</strong>la<br />

Facoltà di Economia, si è proposto di stimolare<br />

la riflessione e il dibattito con i collegiali<br />

su tematiche di responsabilità individuale<br />

nelle grandi organizzazioni, con particolare<br />

attenzione a quelle che comportano<br />

rilevanti implicazioni etiche.<br />

Il corso, ha avuto la durata di 30 ore complessive<br />

ed si è inserito nel contesto <strong>del</strong> Progetto<br />

Alte Scuole e Collegi, attivato per la prima<br />

volta presso la sede di Milano nell’ A.A.<br />

2006-07, realizzato con il prezioso contributo<br />

<strong>del</strong>l’Istituto Giuseppe Toniolo. In questa<br />

prima edizione romana, è stata data la<br />

possibilità di partecipare a 20 studenti meritevoli,<br />

sia <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />

sia <strong>del</strong>la Facoltà di Economia. Oltre agli<br />

studenti <strong>del</strong> Collegio Nuovo Joanneum, la<br />

partecipazione è stata estesa anche agli<br />

ospiti dei collegi San Luca-Barelli, San Damiano<br />

e Ker Maria.<br />

Indiscusso è stato il valore di questa preziosa<br />

occasione di crescita, sia individuale<br />

che comunitaria, come coerentemente proposto<br />

dallo stesso percorso formativo offerto<br />

dai collegi.<br />

Promuovere negli studenti quell’atteggiamento<br />

intellettuale in grado di permettere<br />

il superamento dei confini <strong>del</strong>la propria disciplina<br />

e l’apertura alla realtà in tutti i suoi


aspetti, al fine di un reale allargamento degli<br />

orizzonti <strong>del</strong>la razionalità, nel ripensamento<br />

di un nuovo umanesimo per una nuova<br />

Europa, conferma il ruolo pedagogico, morale<br />

e spirituale, perseguito dai collegi <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>.<br />

Aprirsi al dialogo, confrontandosi concretamente<br />

in circostanze difficili, saper operare<br />

con validità e nella moralità, può considerarsi<br />

un percorso di necessaria utilità nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la realtà collegiale.<br />

Con questo progetto l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, mostra ancora una volta la<br />

propria particolare attenzione per gli studenti<br />

che, decidendo di vivere la propria<br />

esperienza universitaria con particolare in-<br />

tensità, scelgono di trascorrere questo importante<br />

periodo <strong>del</strong>la loro formazione all’interno<br />

dei collegi presenti presso le differenti<br />

sedi universitarie.<br />

Open Day Open Mind<br />

Il 7 marzo scorso l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> sede<br />

di Roma ha aperto le porte agli studenti<br />

<strong>del</strong>le scuole superiori e presentato i suoi<br />

corsi di laurea e i servizi offerti dal Campus<br />

universitario. La giornata alla sua sesta edizione<br />

è stata dedicata all’orientamento preuniversitario,<br />

un aiuto concreto in particolare<br />

per gli studenti <strong>del</strong>l’ultimo anno <strong>del</strong>le<br />

scuole superiori, per le famiglie interessate<br />

Notiziario<br />

L’Assistente pastorale, don Paolo Bonini<br />

insieme ad alcuni studenti <strong>del</strong> Collegio<br />

Nuovo Joanneum.<br />

Secondo da sinistra il dott. Bartolomeo<br />

Gisotti, Responsabile <strong>del</strong>la Direzione dei<br />

Servizi Didattico – accademici, la<br />

dott.ssa Patrizia Meli, Responsabile <strong>del</strong><br />

Servizio Didattica, il prof. Rocco Bellantone,<br />

Preside <strong>del</strong>la Facoltà di Medicina<br />

e Chirurgia, il prof. Antonio Lanzone,<br />

Presidente <strong>del</strong> Corso di laurea in Medicina<br />

e Chirurgia e secondo da destra l’Assistente<br />

pastorale don Paolo Bonini insieme<br />

agli studenti che hanno distribuito<br />

il materiale informativo <strong>del</strong> campus<br />

universitario in occasione <strong>del</strong>la manifestazione<br />

“Open Day Open Mind”.<br />

51


52<br />

Notiziario<br />

In piedi a fianco al tavolo dei relatori, il<br />

dott. Nardino D’Alessio, Responsabile <strong>del</strong><br />

Servizio Orientamento Pre-universitario<br />

mentre presenta alcuni docenti <strong>del</strong>la<br />

Facoltà.<br />

e per lo stesso corpo docente degli istituti<br />

scolastici per districarsi con maggiore consapevolezza<br />

nei molteplici corsi di laurea<br />

triennale, magistrale e magistrale a ciclo<br />

unico nelle diverse aree (medica e sanitaria,<br />

biotecnologica, cosmetologica, economicosanitaria<br />

ed economico-manageriale) offerti<br />

dall’Ateneo.<br />

L’iniziativa promossa dal Servizio di Orientamento<br />

Pre-universitario ha avuto come<br />

principale scopo, quello di presentare il panorama<br />

completo <strong>del</strong>l’offerta formativa per<br />

facilitare le aspiranti matricole nella scelta<br />

<strong>del</strong> percorso di studi più coerente con le loro<br />

attitudini e aspirazioni professionali, grazie<br />

all’incontro con docenti, tutor, studenti<br />

universitari.<br />

Il Santo Padre<br />

regala carezze e doni<br />

ai piccoli degenti<br />

Nella Solennità <strong>del</strong>l’Epifania il Santo Padre<br />

ha voluto porgere il Suo saluto e portare parole<br />

di conforto e doni ai piccoli degenti <strong>del</strong><br />

Policlinico “A. Gemelli”. È stato così accolto<br />

dai vertici <strong>del</strong>l’Ateneo e <strong>del</strong>la sede di Roma<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>, il Magnifico Rettore,<br />

prof. Lorenzo Ornaghi, il Direttore Amministrativo,<br />

prof. Marco Elefanti, il Preside<br />

<strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia, prof.<br />

Rocco Bellantone, il Direttore di Sede, dott.<br />

Giancarlo Furnari, il Direttore <strong>del</strong> Policlinico,<br />

prof. Cesare Catananti e l’Assistente ecclesiastico<br />

generale, mons. Sergio Lanza.<br />

È seguita poi la visita <strong>del</strong> Pontefice, accompagnato<br />

anche da S. Em.za il Card. Agostino<br />

Vallini; Vicario di Sua Santità per la Diocesi<br />

di Roma, presso il reparto di pediatria, dove<br />

ha incontrato i bambini ricoverati e i loro genitori,<br />

ed ha benedetto i locali ristrutturati <strong>del</strong><br />

Centro per la cura e l’assistenza al bambino<br />

con spina bifida e idrocefalo, poi sempre accompagnato<br />

dal prof. Costantino Romagnoli,<br />

Direttore <strong>del</strong> Dipartimento di Scienze Pediatriche,<br />

il Pontefice ha fatto visita anche<br />

alla Terapia Intensiva neonatale <strong>del</strong> Policlinico<br />

“A.Gemelli”, suscitando tra i presenti momenti<br />

di viva commozione e tenerezza.<br />

Papa Benedetto XVI ha voluto visitare i laboratori<br />

<strong>del</strong>l’Istituto Scientifico Interna -<br />

zionale “Paolo VI” e rivolgere un saluto a tutto<br />

il personale che vi opera quotidianamente.<br />

Nella hall <strong>del</strong> Policlinico, infine, accolto da<br />

un coro di bambini coordinati da don Angelo<br />

Auletta, Assistente pastorale <strong>del</strong> personale,<br />

ha incontrato 50 piccoli ricoverati che sono<br />

assistiti nei vari reparti, ai quali al termine<br />

<strong>del</strong> suo discorso, ha offerto personalmente<br />

un dono.<br />

Il Santo Padre, ha poi salutato e ringraziato<br />

i presenti ed ha spiegato il motivo <strong>del</strong>la sua<br />

visita. “Sono venuto, ha detto, a trovarvi per<br />

portarvi qualche regalo come i Re Magi hanno<br />

fatto con il bambino Gesù e per farvi sentire<br />

l’affetto e la vicinanza <strong>del</strong> Papa durante<br />

la vostra malattia”.<br />

La visita ha voluto sottolineare l’attenzione<br />

che il Santo Padre riserva ai più piccoli e deboli<br />

ed “è stata importante, ha dichiarato il<br />

Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi,<br />

perché suggella ancora una volta il particolare<br />

rapporto tra l’Ateneo dei cattolici italiani<br />

e il Papa”.


Il cinema anche<br />

in ospedale<br />

Il 18 dicembre l’aula Brasca <strong>del</strong> Policlinico<br />

Universitario “A. Gemelli” è stata trasformata<br />

in una sala cinematografica per consentire<br />

ai pazienti ricoverati di assistere alla<br />

proiezione <strong>del</strong> film “Io, loro e Lara” interpretato<br />

dall’attore, Carlo Verdone.<br />

Questo appuntamento è stato il primo, dei<br />

quattro in programma, ospitati dal nostro<br />

Policlinico che ha accolto positivamente<br />

l’iniziativa “È Natale per tutti”, promossa<br />

dalla Regione Lazio, allo scopo di regalare<br />

un momento di svago a tutti coloro che<br />

hanno trascorso in ospedale il periodo <strong>del</strong>le<br />

festività natalizie. Tale progetto che ha<br />

ricevuto l’adesione anche di altre strutture<br />

sanitarie nel Lazio, è stato inaugurato<br />

nella nostra struttura alla presenza <strong>del</strong> Preside<br />

<strong>del</strong>la Facoltà di Medicina e Chirurgia,<br />

prof. Rocco Bellantone, <strong>del</strong> Direttore di Sede,<br />

dott. Giancarlo Furnari e <strong>del</strong> Direttore<br />

<strong>del</strong> Policlinico, prof. Cesare Catananti. A<br />

presentare l’iniziativa è stata il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione Lazio, on. Renata Polverini,<br />

la quale ha illustrato gli scopi <strong>del</strong>la rassegna<br />

che ha visto coinvolti anche alcune<br />

carceri <strong>del</strong>la Capitale con esibizioni concertistiche<br />

dedicate.<br />

Alla realizzazione ha collaborato la Maiora<br />

Film, mettendo a disposizione i film ed<br />

alcuni omaggi che sono stati offerti ai pazienti<br />

che assistevano alle proiezioni.<br />

Il cinema è diventato così uno strumento<br />

di solidarietà per tutti i degenti che hanno<br />

affrontato momenti di difficoltà e che<br />

non hanno potuto trascorrere le festività<br />

con i propri cari. Nell’ambito <strong>del</strong>la programmazione<br />

che ha interessato il nostro<br />

Policlinico sono stati proiettati nelle giornate:<br />

<strong>del</strong> 25 dicembre il film “Basilicata coast<br />

to coast”, <strong>del</strong> 1 gennaio il film “Benvenuti<br />

al Sud” e <strong>del</strong> 6 gennaio il film “Genitori<br />

& figli”. Inoltre è stata offerta la possibilità<br />

anche a tutti coloro che per motivi<br />

di salute erano impossibilitati a lasciare<br />

il proprio reparto di degenza, di seguire<br />

il film sul televisore <strong>del</strong>la propria camera,<br />

grazie al sistema di collegamento a circuito<br />

chiuso di cui dispone il Policlinico “A. Gemelli”<br />

e il film stesso è stato anche proiettato<br />

su un maxi schermo disposto nella<br />

hall <strong>del</strong> Policlinico .<br />

Il referto arriva per e-mail<br />

Al Policlinico “A. Gemelli” è stato attivato un<br />

nuovo servizio di invio dei referti medici ambulatoriali<br />

tramite posta elettronica protetta.<br />

Tutti i pazienti <strong>del</strong> Policlinico potranno<br />

così usufruire <strong>del</strong> nuovo servizio e ricevere<br />

nella propria casella di postale elettronica<br />

i risultati degli esami diagnostici effettuati<br />

nella struttura senza dover fare file<br />

agli sportelli.<br />

Il Policlinico “A. Gemelli” è il primo ospedale<br />

<strong>del</strong> Lazio a offrire questo servizio di refertazione<br />

via web, che unisce validità legale<br />

dei documenti e sicurezza <strong>del</strong>l’invio<br />

grazie alla firma digitale e alla busta virtuale<br />

crittografata spedita in posta elettronica.<br />

Sarà così possibile poter disporre dei<br />

referti comodamente sul proprio pc in qualsiasi<br />

momento.<br />

I referti, in formato pdf, hanno la firma digitale,<br />

assumendo in questo modo piena<br />

validità legale pari agli omologhi referti cartacei,<br />

che comunque potranno essere sempre<br />

ritirati agli sportelli <strong>del</strong>la Spedalità attraverso<br />

le usuali procedure. Il nuovo servizio<br />

di refertazione online è effettuato in modo<br />

da garantire la sicurezza e la riservatezza<br />

dei dati grazie all’utilizzo <strong>del</strong>la “busta<br />

pdf”: i file con i referti vengono inseriti in<br />

un archivio contenitore, cioè una busta virtuale<br />

il cui contenuto è protetto da password<br />

personale. Agli sportelli <strong>del</strong>la Spedalità,<br />

al momento <strong>del</strong>la prenotazione o <strong>del</strong> pagamento<br />

<strong>del</strong>la prestazione, il paziente che<br />

farà richiesta di ricevere i referti via e-mail<br />

dovrà compilare e firmare un modulo, indi-<br />

Notiziario<br />

Il prof. Cesare Catananti presenta gli<br />

scopi <strong>del</strong>la rassegna cinematografica<br />

offerta ai pazienti.<br />

53


54<br />

Notiziario<br />

Don Andrea Manto, Direttore <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

Nazionale C.E.I. per la Pastorale <strong>del</strong>la<br />

Sanità celebra la Santa Messa nella<br />

Chiesa Centrale durante l’87 a Giornata<br />

Universitaria.<br />

Il dott. Giancarlo Furnari, Direttore di<br />

Sede premia il cast degli artisti che hanno<br />

animato la Giornata Universitaria.<br />

cando l’indirizzo di posta elettronica personale,<br />

l’eventuale numero di telefono cellulare<br />

cui inviare un sms di cortesia per notificare<br />

l’avvenuto trasmissione dei documenti,<br />

l’informativa e il consenso al trattamento<br />

dei dati personali. Sulla ricevuta di<br />

pagamento sarà stampato un codice personale,<br />

che servirà ad aprire la busta crittografata<br />

contenente il referto in pdf recapitato<br />

via e-mail all’indirizzo indicato.<br />

L’effettuazione <strong>del</strong>la prestazione, la compilazione<br />

e la stampa digitale <strong>del</strong> referto seguiranno<br />

l’iter usuale. Quando il referto sarà<br />

pronto e certificato con firma digitale, il<br />

sistema provvederà automaticamente all’invio,<br />

con contemporaneo avviso tramite<br />

sms. Unificando firma digitale e busta virtuale<br />

protetta il Policlinico “A. Gemelli” si<br />

pone all’avanguardia nell’invio informatico<br />

dei referti, per sicurezza, completezza e semplicità<br />

<strong>del</strong> servizio fornito al paziente.<br />

87 a Giornata Universitaria<br />

La terza domenica dopo Pasqua, l’8 maggio<br />

scorso, si è celebrata a livello nazionale l’87 a<br />

Giornata per l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>, proposta<br />

come momento pubblico di riflessione e valorizzazione<br />

<strong>del</strong> contributo prezioso offerto<br />

<strong>del</strong>l’Ateneo nel servizio reso alla comunità<br />

cristiana e all’intero Paese. Il tema di quest’anno,<br />

Nel cuore <strong>del</strong>la realtà. Da una grande<br />

storia un solido futuro, richiama ad un’espressione<br />

di padre Agostino Gemelli tratta<br />

dal saggio “Il francescanesimo” e suggerisce<br />

un metodo esemplare per giungere al<br />

cuore <strong>del</strong>la realtà, percorrendo “la dimen-<br />

sione <strong>del</strong>l’azione guidati dalla dimensione<br />

contemplativa”.<br />

Il Magnifico Rettore, prof. Lorenzo Ornaghi,<br />

nel messaggio proposto per questa<br />

giornata, ha spiegato come “proprio l’espressione<br />

di Padre Gemelli, Nel cuore <strong>del</strong>la<br />

realtà, scelta come tema <strong>del</strong>la Giornata,<br />

indica chiaramente la volontà di fare grata<br />

memoria <strong>del</strong>le figure e <strong>del</strong>le vicende più<br />

rilevanti per il nostro passato e, nel contempo,<br />

di affrontare con rinnovato coraggio<br />

le prossime sfide nel campo <strong>del</strong>l’educazione<br />

e <strong>del</strong>la ricerca scientifica, a cui risponderemo<br />

con sempre maggior determinazione<br />

in forza <strong>del</strong>la vicinanza nella<br />

preghiera e dei gesti di concreta amicizia<br />

che i fe<strong>del</strong>i <strong>del</strong>le diocesi italiane anche quest’anno<br />

non faranno mancare”.<br />

In particolare, il prof. Ornaghi ha ricordato<br />

come l’impegno e l’attenzione <strong>del</strong>l’Ateneo<br />

che quest’anno celebra il novantesimo<br />

dalla sua fondazione, è rivolto ai giovani:<br />

“aiutandone la formazione integrale<br />

sia professionale sia umana in vista di<br />

un mo<strong>del</strong>lo di sviluppo realmente a favore<br />

<strong>del</strong>la persona e <strong>del</strong>la vita. L’Ateneo <strong>del</strong><br />

<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> è stato immaginato e tenacemente<br />

voluto da tutti i cattolici italiani<br />

per favorire l’incontro fra Vangelo e cultura<br />

attraverso la manifestazione di un’esperienza<br />

cristiana convinta, aperta alla<br />

ragione e all’autentico progresso <strong>del</strong>la ricerca<br />

scientifica”.<br />

Il messaggio <strong>del</strong>la Conferenza Episcopale Italiana<br />

per la Giornata <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong>,<br />

ha sottolineato come “nei suoi novant’anni<br />

di vita, l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong><br />

<strong>Cuore</strong> ha perseguito con tenacia ed efficacia<br />

l’obiettivo di mostrare che non è mera<br />

utopia la convinzione che proprio all’interno<br />

di un’istituzione universitaria la Parola<br />

<strong>del</strong>la fede si muove a suo agio e può costituire<br />

l’orizzonte entro il quale trova unità<br />

e coerenza la differenziata coltivazione <strong>del</strong><br />

sapere <strong>del</strong>le molteplici discipline accademiche”.<br />

A tale proposito la C.E.I. ha ricordato<br />

che nella sua origine e per la sua storia, l’<strong>Università</strong><br />

<strong>Cattolica</strong> “è frutto di quell’impulso<br />

insopprimibile per cui la fede cristiana<br />

proietta i propri valori nel vissuto storico <strong>del</strong>l’uomo,<br />

facendosi generatrice di cultura, con<br />

un’intelligenza <strong>del</strong> reale che illumina le singole<br />

realtà e le diverse situazioni nelle quali<br />

è in questione la persona umana”.


Nel messaggio indirizzato al Presidente <strong>del</strong>l’Istituto<br />

Toniolo, Card. Dionigi Tettamanzi,<br />

inviato dal Segretario di Stato Vaticano,<br />

Card. Tarcisio Bertone, a nome di Sua Santità,<br />

Benedetto XVI il Santo Padre mette in<br />

evidenza come “il ruolo <strong>del</strong>le università, e<br />

in particolare <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>, acquisti particolare risalto all’interno<br />

<strong>del</strong>lo speciale impegno per l’educazione,<br />

che caratterizza gli attuali orientamenti<br />

pastorali <strong>del</strong>la Chiesa in Italia”.<br />

Domenica 8 maggio nella hall <strong>del</strong> Policlinico<br />

Universitario “Agostino Gemelli”, è stato<br />

offerto ai degenti un momento di intrattenimento<br />

e di spettacolo condotto da Rita<br />

Forte con la partecipazione di due comici<br />

Mery Cipolla e Oscar Biglia e di un prestigiatore<br />

Bob Noceti. A conclusione <strong>del</strong>l’esibizione<br />

il Direttore di Sede, dott. Giancarlo Furnari<br />

ha omaggiato gli artisti con le medaglie<br />

<strong>del</strong>l’Ateneo. Alle ore 12.00, presso la Chiesa<br />

Centrale <strong>del</strong>la sede romana si è svolta la celebrazione<br />

eucaristica presieduta da don.<br />

Andrea Manto, Direttore <strong>del</strong>l’Ufficio Nazionale<br />

C.E.I. per la Pastorale <strong>del</strong>la Sanità. Nell’omelia<br />

proposta, don Manto ha ripreso il tema<br />

generale <strong>del</strong>la Giornata Universitaria nel<br />

contesto <strong>del</strong>le sacre scritture, lette in questa<br />

occasione. Egli ha così spiegato come<br />

nella vita di tutti i giorni “è necessario andare<br />

oltre le apparenze per comprendere la<br />

verità <strong>del</strong>le cose”, questo è il metodo che Gesù<br />

insegna ai discepoli. Imparare ad avere<br />

una visione più ampia <strong>del</strong>le cose, lascarsi<br />

guidare dalla fede e dalla conoscenza, ci spinge<br />

così ad arrivare al cuore <strong>del</strong>la realtà.<br />

Rinnovato il CCL <strong>del</strong><br />

personale <strong>del</strong>la sede<br />

Con tale rinnovo contrattuale si è conclusa<br />

la tornata negoziale relativa al Quadriennio<br />

2006-2009.<br />

Al di là di alcune modifiche di parte normativa,<br />

dettate da specifiche esigenze di<br />

carattere gestionale, ovvero da necessità di<br />

adeguamento a mutamenti intervenuti negli<br />

assetti organizzativi, l’effetto preponderante<br />

<strong>del</strong> CCL è consistito nell’aggiornamento<br />

al Biennio 2008-2009 <strong>del</strong> trattamento<br />

economico fondamentale, a partire<br />

dal mese di gennaio 2011 e nella corresponsione<br />

degli arretrati contrattuali entro<br />

il mese di febbraio 2011.<br />

L’erogazione degli incrementi contrattuali<br />

appare un dato particolarmente significativo<br />

in quanto, mentre sul fronte <strong>del</strong>la Sanità<br />

privata si realizza un blocco generalizzato<br />

dei rinnovi contrattuali ed il congelamento<br />

degli adeguamenti che scontano la<br />

crisi economica generale, in ambito U.C.S.C.<br />

si è addivenuti con il citato Accordo, al pieno<br />

e integrale allineamento al trattamento<br />

<strong>del</strong> personale degli enti <strong>del</strong> Servizio Sanitario<br />

Nazionale.<br />

Degna di menzione appare la circostanza<br />

che le parti negoziali, nell’esercizio <strong>del</strong> loro<br />

potere contrattuale, hanno anche deciso, nel<br />

contesto <strong>del</strong> rinnovo per il Biennio 2008-<br />

2009, la finalizzazione <strong>del</strong>le disponibilità registrate<br />

a consuntivo 2010 nel cosiddetto<br />

Fondo fasce, sia attraverso la distribuzione<br />

di una una tantum sia, con decorrenza dal<br />

2011, attraverso l’attribuzione in una fascia<br />

retributiva aggiun tiva a tutti i dipendenti già<br />

in servizio a tempo indeterminato, in modo<br />

da dare nuovo impulso al sistema <strong>del</strong>la progressione<br />

economica orizzontale. In una logica<br />

di qualificazione e di valorizzazione <strong>del</strong><br />

personale, va altresì sottolineato l’impegno<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione ad inquadrare progressivamente<br />

nel profilo professionale di<br />

Operatore socio sanitario dipendenti in possesso<br />

<strong>del</strong> prescritto titolo abilitante all’esercizio<br />

<strong>del</strong>la professione. Sempre al fine di riconoscere<br />

i livelli di professionalità raggiunti<br />

dal personale <strong>del</strong>le aree sanitarie, è stata<br />

adottata dalle parti la decisione di estendere<br />

a ulteriori definiti reparti di degenza le Indennità<br />

di Terapia sub-intensiva.<br />

Con l’Accordo stipulato, si è anche pervenuti<br />

alla revisione <strong>del</strong> sistema incentivante<br />

il cui impianto risaliva al 1998, dando vita<br />

ad un nuovo trattamento accessorio di incentivazione<br />

legato a criteri di effettiva presenza<br />

in servizio e consentendo in tal modo<br />

di prefigurare una distribuzione <strong>del</strong>le risorse<br />

messe a disposizione <strong>del</strong> nuovo Fondo<br />

secondo criteri di maggiore efficienza ed<br />

efficacia.<br />

Tale nuovo sistema ha trovato piena adesione<br />

anche da parte sindacale, poiché, a<br />

differenza <strong>del</strong> precedente, consente una distribuzione<br />

mensile <strong>del</strong>le risorse, parte <strong>del</strong>le<br />

quali in precedenza venivano erogate a<br />

conguaglio, rispondendo in tal modo all’esigenza<br />

di disporre da parte dei dipendenti, di<br />

maggiori quote di retribuzione mensile.<br />

Notiziario<br />

55


56<br />

Spiritualità<br />

Mons. Sergio Lanza<br />

“Educare alla vita<br />

buona <strong>del</strong> Vangelo”<br />

I Vescovi d’Italia hanno consegnato alle Chiese gli<br />

Orientamenti per il decennio 2011-2020, sul tema<br />

“Educare alla vita buona <strong>del</strong> Vangelo”. Si tratta di una<br />

questione cruciale. L’educazione, infatti, è crocevia<br />

sensibile <strong>del</strong>le problematiche che agitano questo<br />

inquieta stagione di inizio millennio e in modo particolarmente<br />

acuto si addensano sul terreno <strong>del</strong>le<br />

responsabilità di quanti sono chiamati a educare.<br />

In tanti campi <strong>del</strong>l’esistenza, e in particolare per le<br />

giovani generazioni, non è più possibile contare<br />

tranquillamente sulle tradizioni e le consuetudini<br />

ricevute: società in movimento, policentrica (culturalmente,<br />

religiosamente, etnicamente), mobilità<br />

<strong>del</strong>le relazioni (fe<strong>del</strong>tà a tempo, “storie a segmenti),<br />

spaesamento (società <strong>del</strong>l’incertezza), efficienza,<br />

pragmatismo (società <strong>del</strong>la soddisfazione<br />

istantanea: risultato immediato, assenza di sacrificio,<br />

dedizione, pazienza, attesa).<br />

Viene meno la grammatica elementare <strong>del</strong>l’esistenza<br />

umana. Anche nell’ambito educativo non<br />

appare più normativa e sufficiente l’assimilazione<br />

di conoscenze date e di comportamenti codificati…<br />

Si è tentati di affondare nel dubbio. Ne consegue<br />

che l’identità, invece di realizzarsi attraverso un<br />

adeguamento a codici consolidati e trasmessi, si<br />

costruisce come biografia a episodi. L’identità non<br />

è più rinvenibile nei ruoli e nelle relazioni sociali;<br />

diventato uno, nessuno e centomila, l’uomo deve<br />

cercarla in un io autoreferenziale. Identità debole,<br />

quindi: un’aura di libertà che affascina (e illude); un<br />

crescente disorientamento per il singolo; un disagio<br />

marcato nella vita sociale. Tutto ciò produce<br />

conseguenze di grande portata, che si riflettono<br />

sul modo di vedere e di vivere la vita: rapporto con<br />

la natura, con la società, con se stesso; aspetti tutti<br />

che toccano sensibilmente il rapporto con la fede<br />

cristiana e la interrogano sulla sua capacità di<br />

farsi anche oggi capace di itinerari non illusori di<br />

vita. Alla radice di questo rapido sgretolarsi di un<br />

mondo, scorgiamo la pericolosa scissione tra scienza<br />

e coscienza, tra conoscenza ed etica, tra verità e<br />

libertà, come richiama con forza il Magistero di Papa<br />

Benedetto XVI.<br />

Ciò pone una sfida, una urgenza, ma rappresenta<br />

anche una occasione di portata storica: “grandi<br />

sfide e nuovi scenari si preannunciano per i prossimi<br />

anni” (CEI, Evangelizzazione e testimonianza<br />

<strong>del</strong>la carità, 3). Di fronte al ‘politeismo dei valori’,<br />

la mentalità corrente limita la linea di confine alla<br />

tolleranza. Di fatto, questa è ben lontana dal rispetto<br />

(ancor più dalla attenzione) per l’altro e per<br />

le sue legittime scelte; genera, piuttosto, disimpegno<br />

e qualunquismo culturale e diventa terreno<br />

di coltura di pretese libertà, che mortificano<br />

l’uomo e la vita. Fino a rovesciarsi, inesorabilmente,<br />

nel suo contrario: “...l’individuo completamente<br />

tollerante è ipso facto un individuo per il quale<br />

nulla è vero, e in ultima analisi, forse, un individuo<br />

che non è nulla. È questo il terreno da cui spuntano<br />

i fanatici” (P.L.BERGER, Una gloria remota, Bologna<br />

1994, 73). Occorre pensare in grande. Uscire,<br />

inoltre, dal rincorrere i problemi, col fiato corto, affannosamente<br />

e frammentariamente, disperdendo<br />

energie preziose. È necessaria una nuova progettualità<br />

che investa a tutto campo la missione<br />

educativa <strong>del</strong>la Chiesa. I profondi cambiamenti in<br />

atto pongono esigenze di adeguamento istituzionale<br />

e strutturale, per rispondere alle nuove istanze<br />

che attraversano tutti i livelli <strong>del</strong>la società e per<br />

preparare le nuove generazioni ad affrontare responsabilmente<br />

il futuro.<br />

In questo quadro si colloca la più attenta e puntuale<br />

considerazione <strong>del</strong> significato e <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong><br />

per la responsabilità ecclesiale: di fronte a<br />

mutate e più rilevanti esigenze, essa è chiamata a<br />

un coraggioso rinnovamento. Per questo, è necessario<br />

oggi dar vita a nuove forme di incisità educativa,<br />

soprattutto nella famiglia, nella comunicazione,<br />

nella scuola, nell’università.<br />

La pastorale <strong>del</strong>l’educazione è dunque servizio alla<br />

salvezza <strong>del</strong>l’uomo; i cristiani rendono testimonianza<br />

esplicita a Cristo nella vita <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>,<br />

mostrando come la fede in Lui arricchisce l’esistenza<br />

<strong>del</strong>l’uomo in tutte le sue manifestazioni positive e<br />

la riscatta dai decadimenti che la insidiano, rendendola<br />

autenticamente umana.


<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

Facoltà di Medicina e Chirurgia - Roma<br />

Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”<br />

INTENTI E VALORI GUIDA PER LA QUALITÀ<br />

NEL RICONOSCERE L’ATTUALITÀ DEL DISEGNO DEL FONDATORE PADRE AGO-<br />

STINO GEMELLI, SI RINNOVA IL PRIMARIO E COERENTE IMPEGNO DI TUTTE LE COM-<br />

PONENTI UMANE E PROFESSIONALI AD OPERARE AL FINE DI:<br />

PRENDERSI CURA DELLA PERSONA MALATA, NEL RISPETTO INTEGRALE DELLA SUA<br />

DIGNITÀ, DEI SUOI BISOGNI, DELLA SUA SOFFERENZA E DELLA SUA SPERANZA.<br />

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STIMOLARE L’APPRENDIMENTO CONTINUO E LA FORMAZIONE DEL SAPERE PRO-<br />

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ASSICURARE LA DIFFUSIONE CAPILLARE DELLE INFORMAZIONI, LA CONOSCENZA<br />

DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI ED OPERATIVI DEI RISULTATI RAGGIUNTI E DELLE<br />

ESPERIENZE MATURATE.<br />

FAVORIRE LA COLLABORAZIONE ED IL COINVOLGIMENTO, LA MULTIDISCIPLINA-<br />

RIETÀ, IL LAVORO DI GRUPPO, LA RESPONSABILITÀ CONDIVISA.<br />

RICONOSCERE E VALORIZZARE L'IMPEGNO DI TUTTI I PROTAGONISTI.<br />

TRADURRE GLI INTENTI ED I VALORI IN AZIONI CONCRETE, COSTANTI E COEREN-<br />

TI ATTRAVERSO GLI IMPEGNI PRIMARI DELLA DIREZIONE E LA PARTECIPAZIONE<br />

ATTIVA DI TUTTE LE FIGURE PROFESSIONALI.<br />

Questo documento è il risultato di sei gruppi di lavoro - 150 persone - rappresentativi di tutte le figure<br />

professionali <strong>del</strong>la sede di Roma. I sei gruppi hanno lavorato distintamente e hanno prodotto questa sintesi,<br />

che costituisce la premessa di riferimento per l’avvio di un Sistema Qualità realizzato nel Policlinico Gemelli.<br />

Il testo è una proposta che va letta in chiave dinamica, suscettibile di integrazioni<br />

e aggiornamenti attraverso il contributo di tutti coloro che lavorano all’interno <strong>del</strong>l’Istituzione.<br />

Dei suggerimenti pervenuti si terrà conto per una nuova stesura.


iflessione<br />

(Discorso <strong>del</strong> Santo Padre Benedetto XVI<br />

ai dirigenti, docenti e studenti<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> <strong>del</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong>,<br />

Aula Paolo VI Sabato, 21 maggio 2011)<br />

(…) Come afferma il Concilio Vaticano<br />

II, la fede è capace di donare luce all’e-<br />

sistenza. Dice il Concilio che la fede:<br />

“Tutto rischiara di una luce nuova, e<br />

svela le intenzioni di Dio sulla vocazio-<br />

ne integrale <strong>del</strong>l’uomo, e perciò guida<br />

l’intelligenza verso soluzioni piena-<br />

mente umane” (Gaudium et spes, 11).<br />

L’<strong>Università</strong> <strong>Cattolica</strong> è luogo in cui ciò<br />

deve avvenire con singolare efficacia,<br />

sotto il profilo sia scientifico, sia didat-<br />

tico. Questo peculiare servizio alla<br />

Verità è dono di grazia ed espressione<br />

qualificante di carità evangelica. (…)<br />

Benedictus PP. XVI

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