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Curriculum Vitae et studiorum di Michele Cantiello

Curriculum Vitae (Luglio 2007) - Osservatorio Astronomico di Teramo

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e rapide, dunque relativamente rare e poco conosciute.In<strong>di</strong>rizzo osservativo - In collaborazione con Dott. J. Blakeslee (Washington State University, Pullman, USA), Prof. E.Brocato (OAT), Prof. M. Capaccioli (Università <strong>di</strong> Napoli), Dott. G. Raimondo (OAT)Misura <strong>di</strong> SBF - Ho sviluppato una tecnica originale per la misura <strong>di</strong> SBF da immaginiCCD <strong>di</strong> galassie. La procedura, applicata alle immagini ad altissima risoluzione dellaAdvanced Camera for Surveys (camera a bordo del telescopio spaziale Hubble) ha fornitola prima sistematica rivelazione <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> SBF lungo il profilo ra<strong>di</strong>ale delle galassie.Scala delle Distanze - Le SBF hanno come imme<strong>di</strong>ata applicazione la stima delle<strong>di</strong>stanze extra-galattiche, fino a circa 150 Mpc con una precisone superiore al 10%.Inoltre, la rivelazione <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> SBF fornisce un m<strong>et</strong>odo alternativo, e più accuratorisp<strong>et</strong>to al m<strong>et</strong>odo standard, <strong>di</strong> misura delle <strong>di</strong>stanze tramite questo in<strong>di</strong>catore.Analisi delle propri<strong>et</strong>à chimico/fisiche della componente stellare nelle galassie - Ilconfronto delle SBF misurate in una galassia e i modelli teorici perm<strong>et</strong>te un approfon<strong>di</strong>taanalisi della componente stellare nella galassia stessa. In tal senso la rivelazione <strong>di</strong>gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> SBF risulta particolarmente efficiente per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tali propri<strong>et</strong>à.Formazione/Evoluzione delle galassie - Poiché le SBF sono particolarmente sensibili allepropri<strong>et</strong>à delle stelle più brillanti, e le galassie ellittiche (targ<strong>et</strong> preferito per le misure <strong>di</strong>SBF) sono principalmente composte da una popolazione stellare più vecchia <strong>di</strong> 3 Gyr, lostu<strong>di</strong>o delle SBF <strong>di</strong> tali ogg<strong>et</strong>ti perm<strong>et</strong>te <strong>di</strong> analizzare la storia evolutiva della galassiastessa. Similmente, l'ampiezza dei gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> SBF sembrerebbe essere in <strong>di</strong>r<strong>et</strong>to legamecon la storia <strong>di</strong> formazione galattica, perm<strong>et</strong>tendo <strong>di</strong> indagare gli eventi <strong>di</strong> merging cui lagalassia è stata sogg<strong>et</strong>ta durante la propria formazione/evoluzione.Fotom<strong>et</strong>ria <strong>di</strong> superficie e <strong>di</strong> sorgenti puntiformi - La misura <strong>di</strong> SBF richiede lad<strong>et</strong>erminazione <strong>di</strong> un'accurata fotom<strong>et</strong>ria <strong>di</strong> superficie della galassia ogg<strong>et</strong>to <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, e<strong>di</strong> tutte le sorgenti puntiformi, e non, presenti nel frame scientifico. Di conseguenza, unodegli imme<strong>di</strong>ati sotto-prodotti dello stu<strong>di</strong>o delle SBF, è l'analisi d<strong>et</strong>tagliata del profilo<strong>di</strong> brillanza ra<strong>di</strong>ale (tipo de Vaucouleurs, o Sersic, ecc.), delle propri<strong>et</strong>à morfologiche, edei profili <strong>di</strong> colore della galassia. D'altro canto, la d<strong>et</strong>erminazione della fotom<strong>et</strong>ria dellesorgenti puntiformi, con particolare riferimento agli AG appartenenti alla galassiaperm<strong>et</strong>te la realizzazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> mirati all'indagine della Funzione <strong>di</strong> Luminosità degliAG (GCLF), le cui principali applicazioni riguardano sia il campo della scala delle<strong>di</strong>stanze extra-galattiche che lo stu<strong>di</strong>o della <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> formazione ed evoluzione dellegalassie.Ammassi globulari extra-galattici - In collaborazione con Dott. J. Blakeslee (Washington State University, Pullman,USA), Prof. E. Brocato (OAT), Dott. G. Raimondo (OAT)Il GCS in NGC5866- Utilizzando dati della camera ACS, ho analizzato il sistema <strong>di</strong>ammassi della galassia lenticolare NGC5866. Tale stu<strong>di</strong>o ha confermato che il GCS <strong>di</strong>questa galassia presenta caratteristiche comuni in galassie (<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> coloribimodale, sistema <strong>di</strong> ammassi sostanziale mente vecchio, caratteristiche spaziali delcampione, <strong>et</strong>c.). Un risultato relativamente inatteso è stata l esistenza <strong>di</strong> una chiaracorrelazione fra le <strong>di</strong>mensioni degli ammassi e la loro <strong>di</strong>stanza dal centro della galassia.Bimodalità come eff<strong>et</strong>to <strong>di</strong> proiezione Recenti stu<strong>di</strong> hanno mostrato che la bimodalitàdella <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> colori nei GCS potrebbe essere legata ad un eff<strong>et</strong>to <strong>di</strong> proiezionedovuto alla non linearità della relazione fra colore e magnitu<strong>di</strong>ne in un ammasso.Utilizzando i modelli SPoT, ho stu<strong>di</strong>ato tale eff<strong>et</strong>to su vari in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> colore (ad es. B-V,V-I, V-H, <strong>et</strong>c.) ritrovando che l eff<strong>et</strong>to <strong>di</strong> proiezione è notevolmente ridotto in coloricome il V-H, i quali dovrebbero, dunque, essere preferiti per rivelare reali <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong>m<strong>et</strong>allicità bimodali.

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