e rapide, dunque relativamente rare e poco conosciute.In<strong>di</strong>rizzo osservativo - In collaborazione con Dott. J. Blakeslee (Washington State University, Pullman, USA), Prof. E.Brocato (OAT), Prof. M. Capaccioli (Università <strong>di</strong> Napoli), Dott. G. Raimondo (OAT)Misura <strong>di</strong> SBF - Ho sviluppato una tecnica originale per la misura <strong>di</strong> SBF da immaginiCCD <strong>di</strong> galassie. La procedura, applicata alle immagini ad altissima risoluzione dellaAdvanced Camera for Surveys (camera a bordo del telescopio spaziale Hubble) ha fornitola prima sistematica rivelazione <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> SBF lungo il profilo ra<strong>di</strong>ale delle galassie.Scala delle Distanze - Le SBF hanno come imme<strong>di</strong>ata applicazione la stima delle<strong>di</strong>stanze extra-galattiche, fino a circa 150 Mpc con una precisone superiore al 10%.Inoltre, la rivelazione <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> SBF fornisce un m<strong>et</strong>odo alternativo, e più accuratorisp<strong>et</strong>to al m<strong>et</strong>odo standard, <strong>di</strong> misura delle <strong>di</strong>stanze tramite questo in<strong>di</strong>catore.Analisi delle propri<strong>et</strong>à chimico/fisiche della componente stellare nelle galassie - Ilconfronto delle SBF misurate in una galassia e i modelli teorici perm<strong>et</strong>te un approfon<strong>di</strong>taanalisi della componente stellare nella galassia stessa. In tal senso la rivelazione <strong>di</strong>gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> SBF risulta particolarmente efficiente per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tali propri<strong>et</strong>à.Formazione/Evoluzione delle galassie - Poiché le SBF sono particolarmente sensibili allepropri<strong>et</strong>à delle stelle più brillanti, e le galassie ellittiche (targ<strong>et</strong> preferito per le misure <strong>di</strong>SBF) sono principalmente composte da una popolazione stellare più vecchia <strong>di</strong> 3 Gyr, lostu<strong>di</strong>o delle SBF <strong>di</strong> tali ogg<strong>et</strong>ti perm<strong>et</strong>te <strong>di</strong> analizzare la storia evolutiva della galassiastessa. Similmente, l'ampiezza dei gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> SBF sembrerebbe essere in <strong>di</strong>r<strong>et</strong>to legamecon la storia <strong>di</strong> formazione galattica, perm<strong>et</strong>tendo <strong>di</strong> indagare gli eventi <strong>di</strong> merging cui lagalassia è stata sogg<strong>et</strong>ta durante la propria formazione/evoluzione.Fotom<strong>et</strong>ria <strong>di</strong> superficie e <strong>di</strong> sorgenti puntiformi - La misura <strong>di</strong> SBF richiede lad<strong>et</strong>erminazione <strong>di</strong> un'accurata fotom<strong>et</strong>ria <strong>di</strong> superficie della galassia ogg<strong>et</strong>to <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, e<strong>di</strong> tutte le sorgenti puntiformi, e non, presenti nel frame scientifico. Di conseguenza, unodegli imme<strong>di</strong>ati sotto-prodotti dello stu<strong>di</strong>o delle SBF, è l'analisi d<strong>et</strong>tagliata del profilo<strong>di</strong> brillanza ra<strong>di</strong>ale (tipo de Vaucouleurs, o Sersic, ecc.), delle propri<strong>et</strong>à morfologiche, edei profili <strong>di</strong> colore della galassia. D'altro canto, la d<strong>et</strong>erminazione della fotom<strong>et</strong>ria dellesorgenti puntiformi, con particolare riferimento agli AG appartenenti alla galassiaperm<strong>et</strong>te la realizzazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> mirati all'indagine della Funzione <strong>di</strong> Luminosità degliAG (GCLF), le cui principali applicazioni riguardano sia il campo della scala delle<strong>di</strong>stanze extra-galattiche che lo stu<strong>di</strong>o della <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> formazione ed evoluzione dellegalassie.Ammassi globulari extra-galattici - In collaborazione con Dott. J. Blakeslee (Washington State University, Pullman,USA), Prof. E. Brocato (OAT), Dott. G. Raimondo (OAT)Il GCS in NGC5866- Utilizzando dati della camera ACS, ho analizzato il sistema <strong>di</strong>ammassi della galassia lenticolare NGC5866. Tale stu<strong>di</strong>o ha confermato che il GCS <strong>di</strong>questa galassia presenta caratteristiche comuni in galassie (<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> coloribimodale, sistema <strong>di</strong> ammassi sostanziale mente vecchio, caratteristiche spaziali delcampione, <strong>et</strong>c.). Un risultato relativamente inatteso è stata l esistenza <strong>di</strong> una chiaracorrelazione fra le <strong>di</strong>mensioni degli ammassi e la loro <strong>di</strong>stanza dal centro della galassia.Bimodalità come eff<strong>et</strong>to <strong>di</strong> proiezione Recenti stu<strong>di</strong> hanno mostrato che la bimodalitàdella <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> colori nei GCS potrebbe essere legata ad un eff<strong>et</strong>to <strong>di</strong> proiezionedovuto alla non linearità della relazione fra colore e magnitu<strong>di</strong>ne in un ammasso.Utilizzando i modelli SPoT, ho stu<strong>di</strong>ato tale eff<strong>et</strong>to su vari in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> colore (ad es. B-V,V-I, V-H, <strong>et</strong>c.) ritrovando che l eff<strong>et</strong>to <strong>di</strong> proiezione è notevolmente ridotto in coloricome il V-H, i quali dovrebbero, dunque, essere preferiti per rivelare reali <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong>m<strong>et</strong>allicità bimodali.
Attività Osservative2006: CTIO proposal dal titolo: Calibration of the Surface Brightness Fluctuation M<strong>et</strong>hodfor Young and Interme<strong>di</strong>ate Age Stellar Populations (P.I: Walker Alistair)2005: Prog<strong>et</strong>to <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> Archivio da titolo: « Measurements of Surface BrightnessFluctuations in Normal and Peculiar Early-type Galaxies » (P.I : <strong>Cantiello</strong> <strong>Michele</strong>)2002: Roque de Los Muchachos, Santa Cruz de La Palma, Spagna. Osservazioni nell'otticoe vicino infrarosso delle galassie NGC6869 e NGC6951, ottenute al Telescopio NazionaleGalileo (P.I. Brocato Enzo)2001-oggi: Membro dello staff del Teramo-Normale-Telescope, sito in Teramo, pressol'OACTEsperienze Didattiche e Divulgative1. 2001-2004 Membro della commissione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> Fisica (I e II) presso la Facoltà <strong>di</strong>Ingegneria dell'Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Salerno2. 2001-2004 Seminari <strong>di</strong> interesse astrofisico a studenti dei CdL in Fisica e IngegneriaAmbientale, dell Università <strong>di</strong> Salerno3. 2001-2003 Membro della commissione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> Astrofisica e Fisica dello Spazio pressola Facoltà <strong>di</strong> Fisica dell'Università dell'Aquila.4. 2003-2004 Membro della commissione <strong>di</strong> esami del Master in Astronomia tenutodall'Università <strong>di</strong> Teramo e OACT5. 2000-oggi Membro dello staff dell'OACT impegnato in attività <strong>di</strong>vulgative <strong>di</strong> vario genere(visite <strong>di</strong> scolaresche, appassionati <strong>di</strong> astronomia, ecc.)Perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> permanenza presso strutture <strong>di</strong> ricerca estere2006-2007: Assistant Researcher presso la Washingto State University <strong>di</strong> Pullman (Washington,USA). Per collaborazione scientifica col Dott. John Blakeslee.2003-2004: Visiting student presso la Johns Hopkins University <strong>di</strong> Baltimora (Maryland, USA). Percollaborazione scientifica col Dott. John Blakeslee, del team della Advanced Camera for Surveys(ACS).Collaborazioni e associazioni scientifiche2005 oggi : Washington State University <strong>di</strong> Pullman (USA)2003 2005: The Johns Hopkins University <strong>di</strong> Baltimora (USA)2002-2004: Attribuzione incarico <strong>di</strong> associazione scientifica presso la Struttura dell'INFN <strong>di</strong>Napoli, quale dottorando nell'ambito del Gr. 4 (valida dal 15/02/02 al 30/06/05)1999-oggi: Osservatorio Astronomico <strong>di</strong> Capo<strong>di</strong>monte-Napoli2000-oggi: Osservatorio Astronomico <strong>di</strong> Collurania-TeramoComputersOttima conoscenza dei sistemi operativi: Windows, MS-DOS, Linux, UnixPacch<strong>et</strong>ti per l'analisi dati per l'astronomia: IRAF (task generali per l'astronomia e APPHOT,DAOPHOT, STSDAS/FOURIER, STSDAS/ISOPHOTE, STSDAS/HSTPHOT), SExtractor,MIDAS, MIDAS/ROMAPHOT, GalfitLinguaggi: Fortran, SuperMongo, PyrafLingue straniereOttima conoscenza scritta e parlata della lingua ingleseSufficiente conoscenza parlata della lingua francesePubblicazioni referate1. <strong>Cantiello</strong>, M., Blakeslee, J.P., Raimondo G., Brocato, E., Capaccioli, M. 2005, ApJ - TheGlobular Cluster System in NGC5866: Opical Observations from the HST Advanced Camera for