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MATRICE

5 anni di esperienze con la matrice bavarese - Aineva

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5diconANNIESPERIENZEla <strong>MATRICE</strong>BAVARESEMauro ValtARPAV- DRST- SNVCentro Valanghe ArabbaVia Arabba-Pradat, 532020 Livinallongo del Col di Lanamvalt@arpa.veneto.itLa matrice bavarese costituisce un valido supporto al previsore valanghe per determinareoggettivamente il grado di pericolo di valanghe. Nel presente lavorosono state analizzate le matrici bavaresi compilate per 5 stagioni invernali da unprevisore valanghe. I risultati evidenziano la metodologia di lavoro del previsore ela sua accuratezza. Gli scenari di attività valanghiva individuati con la matrice bavaresemolto spesso si collocano a metà strada fra i diversi gradi di pericolo dellascala europea, evidenziando la difficoltà di formulare un grado di pericolo per ilbollettino valanghe.Alcuni scenari individuati con la matrice sono ricorrenti e si suppone dovuti allacomplessità orografica dell’area di previsione valanghe (Dolomiti).Lo studio dell’uso della matrice può migliorare anche la conoscenza delle situazionipiù a rischio in un determinato territorio alpino.4


Fig. 1 - Inizio e finedella stagione invernale,bollettini emessi,bollettini analizzati conla Matrice Bavarese.Fig. 2 - Scala dipericolo valanghe.INTRODUZIONELa previsione del pericolo valanghe è unprocesso decisionale ancora complessoche si basa principalmente sulla conoscenzadei processi fisici, sulla disponibilitàdei dati relativi alla stabilità del mantonevoso e sull’esperienza del previsore valanghe(LaChapelle, 1980). In una strutturaorganizzata, dove i previsori valanghesi alternano durante la stagione invernale,è indispensabile disporre di procedure checonsentano un elevato grado di oggettivitàdella previsione.A tal fine, il Servizio Valanghe Bavarese,agli inizi degli anni 2000, sulla base dellascala di pericolo europea, ha realizzatouna matrice di supporto alla previsionevalanghe. La matrice si basa sulla possibilitàdi distacco delle valanghe e sulladistribuzione areale dei fenomeni.Nel presente lavoro viene illustrata l’esperienzanell’utilizzo della matrice bavareseal Centro Valanghe di Arabba(ARPA Veneto).STAGIONE INVERNALELA PREVISIONEVALANGHE ALCENTRO VALANGHEDI ARABBALa previsione valanghe è gestita da 4 previsoriche si alternano durante la stagioneinvernale in funzione delle varie attivitàlavorative istituzionali.Il bollettino, denominato Dolomiti Neve eValanghe, viene emesso da novembre amaggio, il lunedì e il giovedì alle 16:00;l’area di validità copre le Dolomiti e Prealpivenete (5000 km -2 ). Oltre alle dueemissioni settimanali, il bollettino vieneemesso ogniqualvolta le condizioni dipericolo richiedano un aggiornamentorispetto al bollettino emesso.Nel periodo preso in esame, dal novembre2007 al maggio 2012 (5 stagioni invernali),sono stati emessi 345 bollettinivalanghe (Fig. 1).Il presente lavoro prende in considerazionel’elaborazione di 138 bollettini (40% diquelli emessi) da parte di uno dei previso-inizio fine n. bollettini BM2008 11-nov07 22-mag-08 65 272009 13-nov-08 28-mag-09 75 222010 05-nov-09 31-mag-10 67 212011 17-ott-10 19-mag-11 67 362012 26-ott-11 21-mag-12 71 32© AINEVAri che, per la maggior parte dei bollettiniredatti, ha conservato la documentazionerelativa all’analisi del grado di pericoloutilizzando la Matrice Bavarese.LA <strong>MATRICE</strong>BAVARESELa Matrice Bavarese (di seguito BM) sibasa sulla scala di pericolo valanghe (Fig.2) (Cagnati, 1993) e precisamente sull’analisidella probabilità di distacco dellevalanghe in relazione alla distribuzionedei luoghi pericolosi.La matrice è stata presentata, per la primavolta, alla riunione plenaria dei servizivalanghe europei (EWAS-EuropeanWarning Avalanche Service) di Monaco(2003) (Zencke, 2003). Nelle riunioni diMonaco e di Davos (2005), la BM (Fig. 3)è stata discussa e approvata e, successivamente,integrata nella maggior partedei flussi decisionali dei servizi valangheeuropei (Frigo et al., 2012).La BM è divisa anche in due sezioni, unarelativa ai distacchi provocati con sovraccarico(parte di sinistra) e una relativaai distacchi spontanei (parte di destra).Incrociando la probabilità di distacco inrelazione alla distribuzione dei luoghipericolosi, si ricava il valore numerico delgrado di pericolo valanghe per ognunadelle due sezioni.Di norma, il previsore, per il bollettinovalanghe sceglie il grado di pericolo piùelevato risultante dal confronto fra la sezionedei distacchi provocati e quella deidistacchi spontanei.Oltre agli scenari descritti nella scala dipericolo valanghe, la BM propone anchesituazioni di contorno come, ad esempio,quando sono “possibili distacchi provocatianche con debole sovraccarico” su “pochissimiluoghi pericolosi” con il gradomoderato.Questi scenari di contorno sono molto utiliquando le condizioni del manto nevososono molto variabili in territori morfologicamentecomplessi.La BM, come si può osservare in Fig. 3,è caratterizzata da celle colorate con ilgrado di pericolo, da celle non coloratee da celle vuote (senza grado).6


Fig. 3 - Matrice Bavarese(Zenke, 2003).Fig. 4 - Matrice Bavarese(BM) come propostanella riunione EAWS2011 di Grenoble (F).Le celle colorate e con il grado di pericolovalanghe sono quelle concordate eapprovate a Monaco e Davos dall’EAWS erappresentano le situazioni più comuni.Le celle senza colore, ma con il grado dipericolo, sono situazioni poco frequentie non ancora ben studiate. Le celle vuoteinvece sono indeterminate e rappresentanosituazioni irreali (ad esempio moltevalanghe di grandi dimensioni con pericolodebole).Le combinazioni possibili nella “sezionedistacchi provocati” sono di 1 cella congrado debole, 5 celle con grado moderato,2 celle con grado marcato, 3 celle con gradoforte, una cella con grado molto forte;ci sono anche 3 celle non colorate congrado moderato e 2 con il grado marcato.Nella “sezione distacchi spontanei”, lecombinazioni sono minori: 1 cella con gradodebole, 3 celle con grado moderato, 2celle con grado marcato, 3 celle con gradoforte e 3 celle con grado molto forte; cisono anche 2 celle non colorate rispettivamentecon il grado marcato e forte.Le numerose celle con lo stesso grado dipericolo, dovute a diverse combinazionidelle probabilità di distacco con la distribuzionedei luoghi pericolosi, consentonodi individuare con maggior precisione gliscenari di pericolosità.Alcune combinazioni rappresentano scenariin cui si può definire che il grado dipericolo è “abbondante” (esempio ”2+”)senza però raggiungere il grado superiore“3-“ marcato e allo stesso modo scenari7


in cui è “scarso” (esempio “2-“) senzaraggiungere il grado inferiore “1+“ debole.Nella riunione dell’EAWS di Grenoble(2011), Berbenni e Valt hanno presentatouna nuova classificazione delle celledel grado di pericolo inserendo i gradi“abbondanti” e quelli “scarsi” nelle cellecolorate (Fig. 4).Questa nuova struttura potrebbe consentiredi comprendere meglio il significatodel grado di pericolo in funzione dellarealtà presente sul territorio.Ad esempio, in alcune situazioni invernalisono poco probabili i distacchi spontaneima, la presenza di brina di superficie (SH),ricoperta da nuova neve, rende possibilidistacchi provocati già con debole sovraccaricosu alcuni pendii ripidi (quelli dovec’è la brina sepolta); questa situazione potrebbecorrisponde ad un pericolo marcato(“3-“) della sezione distacchi provocati(riga 2, colonna 3) e, per quanto riguardai distacchi spontanei, alla cella del gradodebole (riga 1, colonna 1) ossia sono possibilidistacchi solo di piccole valanghe supochissimi pendii.Un altro esempio, sempre con grado marcatoma con uno scenario ben diverso,quando sono probabili molte valanghe dimedie dimensioni e anche grandi valanghespontanee lungo alcuni pendii ripidi(cella del “3+”, riga 2, colonna 3) (cella noncolorata ma scenario molto frequente).I due esempi sono sempre di un gradodi pericolo valanghe marcato (3) ma nelprimo caso si avvicina al grado inferioremoderato (2) e nel secondo al grado superioreforte (4).METODO DI LAVOROSono state analizzate le BM relative a 138bollettini emessi dal 2007 al 2012, perun periodo di validità del bollettino di 395giorni. Di norma, il previsore valanghe,dopo aver individuato per ognuna delledue sezione della BM, 1 o 2 scenari (celle)possibili, sceglie il grado di pericolomaggiore da descrivere nel bollettinovalanghe del giorno. I dati relativi agliscenari individuati sono stati raccolti inun data base numerando le singole celleper righe e colonne.Le prime analisi sono state condotte raggruppandole celle con lo stesso grado dipericolo (1, 2-,2,2+,3-,3,3+,4-,4,4+, nessungrado 5) verificando grado per gradoquante sono state le giornate in cui ognisingolo grado fluttuava da “–“ a “+”.Sono state poi analizzate le situazioni incui il grado di pericolo di una sezione eramaggiore dell’altra ed infine è stato effettuatoun confronto con il grado di pericoloassegnato nel bollettino valanghe.8


Dall’analisi sono anche emerse alcune situazioninivometeorologiche che possonoessere utilizzate come esempi per chiarirele celle ancora senza colore.PRIMI RISULTATIIn 296 delle 395 giornate analizzate(75%), il grado di pericolo è risultatouguale nelle sezioni “distacchi provocati”e “distacchi spontanei”.In 26 giornate il grado della sezione distacchispontanei è risultato maggiore di1 grado (7 casi per il grado forte, 9 casiper il grado marcato e 10 casi per il gradodebole).Nelle rimanenti 73 giornate, per 70 diesse il grado di pericolo della sezione“distacchi provocati” è risultato maggioredi 1 grado e per le rimanenti 3 giornatemaggiore di 2 gradi di pericolo rispettoalla sezione distacchi spontanei (Fig. 5).Il grado di pericolo maggiormente formulatoè stato il moderato (51%, 200giornate) seguito dal marcato (31%, 123giornate), dal debole (13%, 51 giornate) edal forte (5%, 21 giornate). Non c’è statanessuna giornata con grado di pericolomolto forte (Fig. 6).L’analisi di dettaglio delle risultanze delleelaborazioni con la BM, come propostada Berbenni & Valt (2011), evidenziaaspetti interessanti, come si può osservarein Fig. 7.Per quanto riguarda il pericolo debole,la cella della matrice è unica e quindi ilrisultato è univoco.Per quanto riguarda il pericolo moderato,la percentuale maggiore (46%) è centratasul grado moderato (5 sono le cellenella matrice), una percentuale minore(19%) verso il grado debole (2-) e unbuon 35% (69 giornate) verso il gradomaggiore (2+).Per quanto riguarda il grado marcato, lapercentuale maggiore di giornate (50%pari a 62 giornate) è di un valore di gradoverso il grado più basso (3-), ovveroverso il moderato.Le distribuzioni del grado marcato (3) edel marcato “abbondante” (3+) sono statepressoché equivalenti.Per il grado forte, le situazioni più frequentisono state di un valore minore (4-)rispetto al grado normale (4).Appare evidente il gran numero di giornatein cui il previsore osserva una situazioneinterposta fra il grado moderato e ilmarcato (34%, pari a 132 giornate nelle5 stagioni invernali). L’analisi di dettagliodelle combinazioni delle celle usate persingola sezione, evidenzia alcuni aspettilegati al previsore valanghe.numero di giornatenumero di giornatenumero di giornate3503002502001501005002502001501005001009080706050403020100GRADO DI PERICOLODELLA SEZIONE DISTACCHI PROVOCATIRISPETTO ALLA SEZIONE DISTACCHI SPONTANEIBassodi 1 gradoGradougualeMaggioredi 1 gradoGRADO DI PERICOLO RISULTANTEDALLA <strong>MATRICE</strong> BAVARESEMaggioredi 2 gradiDebole Moderato Marcato Forte Molto forteRISULTATI DI DETTAGLIODELLA <strong>MATRICE</strong> BAVARESESezione distacchi provocatiCi sono delle combinazioni di celle cheil previsore ha utilizzato più frequentemente.grado 1 con grado 2-: distacco generalmentecon forte sovraccarico su pochissimiluoghi pericolosi (riga 1, colonna 1,)con cella riga 1, colonna 2, (particolarmentecon forte sovraccarico e possibile anchecon debole sovraccarico) (Fig. 8, linea a);1 2- 2 2+ 3- 3 3+ 4- 4 4+ 5© AINEVA© AINEVA© AINEVAFig. 5 - Confrontodell’analisi dellasezione distacchiprovocati e distacchispontanei nella BM.Fig. 6 - Frequenzadel grado di pericolovalanghe delle 138situazioni analizzate.Fig. 7 - Dettagliodei gradi di pericolorisultanti dalla BMsecondo lo schema diBerbenni e Valt (2011).9


grado 2- con grado 2-: distacco solo conforte sovraccarico su alcuni pendii ripidi(riga 2, colonna 1,) con la cella della riga1, colonna 2 (particolarmente con fortesovraccarico e possibile anche con debolesovraccarico) (Fig. 8, linea b);grado 2 con grado 2+: cella di riga 2, colonna2 con cella di riga 1, colonna 3 (distaccogià con debole sovraccarico su pochissimiluoghi pericolosi (Fig. 8, linea c);grado 2+ con grado 2+: cella di riga 3,colonna 2 (particolarmente con forte sovraccaricoe possibile anche con debolesovraccarico su molti pendii ripidi) concella di riga 1, colonna 3 (distacco già condebole sovraccarico su pochissimi luoghipericolosi) (Fig. 8, linea d);grado 2+ con grado 3-: cella di riga3, colonna 2 (particolarmente con fortesovraccarico e possibile anche con debolesovraccarico su molti pendii ripidi)con cella riga 2, colonna 3 (distacco condebole sovraccarico possibile su alcunipendii ripidi) (Fig. 8, linea e);L’uso frequente di celle dove è possibile ildistacco anche con debole sovraccaricosu pochissimi o alcuni pendii ripidi denotala frequenza di locali situazioni di criticitàdel manto nevoso, non ampiamente diffusesu molti pendii ripidi come descrittonel grado di pericolo marcato. Difatti lasingola cella maggiormente usata corrispondealla riga 2, colonna 3.Sezione distacchi spontaneiLe combinazioni più frequentemente utilizzatesono state:grado 1 con grado 2: distacchi spontaneidi piccole valanghe su pochissimi luoghipericolosi (colonna 1, riga 1) con riga 2,colonna 1 dove i luoghi pericolosi diventanoalcuni (Fig. 9, linea a).grado 2+ con grado 2+: distacchi spontaneidi piccole valanghe possibili su moltipendii ripidi (colonna 1, riga 3) con la riga1, colonna 2 (distacchi di valanghe di mediedimensioni e in alcuni casi di grandidimensioni lungo pochissimi luoghi pericolosi)(Fig. 9, linea b).Il continuo richiamo a situazioni in cui ilmanto nevoso è:10


moderatamente consolidato su moltipendii ripidi (30-60% convenzionalmentenel bollettino);su quelli rimanenti sono possibili valanghedi medie dimensioni e in alcuni casigrandi valanghe (su pochissimi o alcunipendii ripidi);forse evidenzia una complessità orograficadella zona di previsione in cui spessoci sono pochi o alcuni luoghi pericolosirispetto al resto del territorio.Le singole celle più utilizzate sono quelleclassiche del grado 1 (riga 1, colonna 1),del grado 2 (riga 2, colonna 1) e quelladel grado 3 (riga 2, colonna 2).CONFRONTOFRA GRADO DELBOLLETTINOVALANGHE ERISULTANZE DELLA<strong>MATRICE</strong> BAVARESEIn una logica procedurale in cui il gradopiù elevato di una singola cella, sia essadella sezione distacchi provocati o distacchinaturali, rappresenta il pericolomaggiore derivante dall’applicazione dellaBM, si riscontra nell’ 82% dei bollettinivalanghe analizzati (in primavera è statoconsiderato il grado più elevato raggiuntoin giornata). Nel 5% delle giornate analizzateil grado della BM è risultato maggioredi quello del previsore. Nel 12% dei casi, ilgrado del bollettino valanghe è risultatoinferiore rispetto a quello espresso dallaBM (Fig. 10). Questo ultimo dato pone unadomanda: perché il previsore valanghe haespresso un grado inferiore rispetto allasua identificazione sul territorio?L’analisi di dettaglio ha evidenziato che:in tutte le situazioni in cui il bollettinoriportava una grado marcato anziché ilforte della BM (7 giornate), il previsoreaveva identificato una situazione di pericolointerposta fra il grado 3 e il grado4 (valori delle singole celle più frequenti4-, 3+);in 23 delle 27 giornate in cui il bollettinoriportava una grado moderato anzichémarcato, il previsore aveva identificatouna situazione interposta fra il grado 2e il grado 3. Nelle 4 situazioni rimanenti(2 periodi) il previsore ha dato in un casouna maggior importanza alla sezione“distacchi provocati” e nell’altro caso aidistacchi spontanei;in tutte le 12 giornate con grado delbollettino debole anziché moderato dellaBM il previsore aveva identificato unasituazione intermedia.Pertanto si può affermare che il previsoredel Servizio Neve e Valanghe di Arabba,nelle situazioni intermedie, tende ad utilizzareun grado di pericolo inferiore enon, prudenziale, superiore.numero di giornate350300250200150100500CRITICITÀVALANGHE E BMDalla stagione invernale 2009-2010,il Servizio Neve e Valanghe di Arabba(ARPAV-DRST-SNV) stila la parte relativaal pericolo di valanghe per gli “Avvisidi Criticità Valanghe” emessi dal CentroFunzionale Decentrato della ProtezioneCivile del VenetoI livelli di criticità valanghe (Regione delVeneto, 2009) sono 4:0- verde: criticità assente1- giallo: criticità ordinariaCONFRONTO FRA BOLLETTINO VALANGHEE RISULTATI <strong>MATRICE</strong> BAVARESEBasso di 1 grado Grado uguale Maggiore di 1 grado© AINEVANella pagina a fianco,dall'alto:Fig. 8 - Combinazionipiù frequenti degliscenari nella sezionedistacchi provocati;Fig. 9 - Combinazionipiù frequenti degliscenari nella sezionedistacchi spontanei.Fig. 10 - Confronto fra ilgrado della BM e quellodel bollettino valangheufficiale.Fig. 11 - Scenari piùfrequenti nelle solesituazioni di criticitàvalanghe moderataed elevata (stagioniinvernali 2010-12).11


2- arancio: criticità moderata3- rosso: criticità elevata.A questi livelli corrispondono situazionidi rischio valanghe ben definite e riconducibilialla scala di pericolo valangheeuropea (Cagnati, 1993). La criticità èassente quando non c’è neve al suolo; lacriticità ordinaria corrisponde a situazioniriconducibili ai gradi di pericolo 1, 2 e 3,quest’ultimo solo nel caso in cui le valanghenon interessino zone antropizzateo quando il pericolo è legato esclusivamenteai distacchi provocati in alta quota.Alla criticità moderata corrispondono situazionirelative al grado 3 con fenomenivalanghivi che possono interessare infrastrutture(abitazioni, strade, piste da sciecc. ) e attività economiche connesse.Alla criticità elevata corrispondono situazionidi grado 4 quando molte valanghearrivano a fondovalle e alle situazioni congrado di pericolo 5.Nelle 521 giornate delle ultime 3 stagioniinvernali in cui è stato emesso l’Avvisodi Criticità valanghe, il livello di criticitàordinaria è stato utilizzato per 448 giornate(87%), la criticità moderata è stataraggiunta in 69 giornate (19 nel 2010, 44nel 2011 e 6 giornate nel 2012) e solo in 4giornate (2010) è stata la criticità elevata.Le giornate nelle 3 stagioni in cui è disponibilela documentazione relativa alla BMsono 250 (48%), delle quali 30 con criticitàmoderata (45% del totale) e 2 concriticità elevata.Analizzando i risultati della BM relativa aidistacchi spontanei (sezione di destra),nelle 32 giornate di criticità, 9 sono statele giornate con grado di pericolo 3-,6 giornate con grado di pericolo 3, 9giornate con grado 3+ e altre 6 giornatecon grado 4-. Le 2 giornate con criticitàelevata sono state inquadrate in scenaricon grado 3+.In Fig. 11 sono indicate le percentuali diutilizzo delle singole celle per tutte le situazionidi criticità moderata ed elevataindividuate dal previsore valanghe nelle3 stagioni invernali.Si può osservare come le situazioni piùutilizzate sono quelle centrali che vertono12


su scenari che indicano un’estensione deiluoghi pericolosi da alcuni a molti e conuna possibilità di distacchi da possibili aprobabili con valanghe di medie dimensionie grandi valanghe. Questi risultatisono dipendenti anche dall’andamentonivometeorologico delle 3 stagioni invernali.Per le stagioni 2008 e 2009 sono statericostruite le criticità degli avvisi di criticitàvalanghe in modo da disporre di undata set di 5 anni.In Fig.12 sono riportate le percentuali diutilizzo delle celle in relazione alle sogliedi criticità adottate dalla Regione delVeneto per Avvisi di Criticità Valanghe,rispetto al totale utilizzato nelle 5 stagioniinvernali.Si può osservare che nel periodo di 5anni, il previsore valanghe ha utilizzatoprevalentemente alcune celle in situazionidi criticità.Le celle di colonna 2, riga 3 e 4 e dellacolonna 3, riga 2 e 3, sono state utilizzatedal 68% al 100% dei casi.È pertanto probabilmente possibile tracciareuna linea di separazione, sulla basedegli scenari individuati dalla Regione delVeneto, fra le situazioni in criticità assenteo ordinaria e le situazioni con criticità moderatao elevata, come indicato in Fig. 13.CONCLUSIONIL’analisi dell’applicazione della BM, daparte di un previsore nelle ultime 5 stagioniinvernali, consente un primo giudiziosulla validità della matrice, sul lavorodel previsore, sulle situazioni di pericolovalanghe avvenute e, soprattutto, sull’usodella scala di pericolo valanghe.L’analisi di dettaglio ha evidenziato chemolte sono le situazioni di pericolo di valangheche si interpongono fra un grado el’altro, specie fra il moderato e il marcato.L’uso dei segni + e – potrebbe agevolarela comprensione del grado di pericolo daparte dell’utente. Nelle 5 stagioni invernali,le situazioni con grado 3-, sono statemaggiori di quelle con 3 e 3+ e quindi èpossibile che l’utente avverta meno la situazionetipica del grado marcato.La complessità orografica del territoriopotrebbe condizionare l’uso della BM ele modalità di espressione del grado dipericolo valanghe specie nelle situazioniin cui il pericolo è ben localizzato.Lo studio degli scenari verificatisi nelpassato e analizzati con la BM, può migliorarele conoscenze delle situazioni dicriticità valanghe con un’individuazionepiù oggettiva delle criticità stesse secondoprocedure più affinate alle realtà locali.Con l’uso sistematico della matrice bavareseda parte di tutti i previsori di unservizio valanghe è possibile esprimereun grado più oggettivo, nonché valutareil metodo di lavoro del previsore. Nelcaso analizzato il previsore esprime preferibilmenteun grado di pericolo menoallarmistico. Per valutare l’effettivo lavorodella BM sarebbe necessario un lavoro diverifica del grado del bollettino valanghe.BibliografiaNella pagina a fianco,dall'alto:Fig. 12 - Percentualedegli scenari utilizzatinelle situazioni dicriticità moderata edelevata rispetto al totaledegli scenari analizzatiin 5 stagioni invernali(2008-12);Fig. 13 - Probabile soglia(linea nera) degli scenarifra la criticità ordinaria emoderata-elevata.La soglia è stata definitadal maggior uso di alcuniscenari nelle situazioni dicriticità rispetto al totale.Berbenni F., Valt M. (2011). Avalanche danger scale new ideas toprovide a better information to users. 16 EAWS Meeting, Grenoble15th – 17th September 2011Cagnati A. (1993). La nuova scala unificata per la classificazionedel pericolo da valanghe. Neve e Valanghe, 19, pag. 26-31.LaChapelle E. (1980). The Fundamental processes in ConventionalAvalanche Forecasting. Journal of Glaciology Vol. 26, No.94 75-84Frigo B., Prola M.C. e Faletto M. (2012). Valutazione della stabilitàdel manto nevoso: linee guida per la raccolta e l’interpretazione deidati. Regione Autonoma Valle d’Aosta, pp. 103Regione del Veneto (2009). La definizione del sistema di allertaregionale ai fini di protezione civile. Regione del Veneto, pp. 76Zencke B. (2003). Die Lawinengefahrenstufen - Wie kommt derLawinenwarner zur aktuellen Gefahrenstufe.http://www.lawinenwarndienst-bayern.de/download/infothek/vortrag_wklzg_2003_print.pdf13

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