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Dott. Elio Martin* Apprezzabile risultato in un caso ... - Metodo Di Bella

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<strong>Dott</strong>. <strong>Elio</strong> <strong>Mart<strong>in</strong>*</strong><strong>Apprezzabile</strong> <strong>risultato</strong> <strong>in</strong> <strong>un</strong> <strong>caso</strong> di carc<strong>in</strong>oma mammario e metastasi polmonari trattato conterapia biologica <strong>in</strong>cludente <strong>in</strong>ibizione ormonale: considerazioni e precisazioni sulla condottaterapeutica.Un <strong>caso</strong> di adenocarc<strong>in</strong>oma mammario con metastasi polmonari <strong>in</strong> premenopausa trattato consoppressione ipofisaria <strong>in</strong>tegrata nella terapia biologica nota come MDB. Positiva evoluzione conremissione completa. Considerazioni fisiopatologiche e farmacologiche.*Medico Chirurgo - Specialista <strong>in</strong> Oncologia; Medico di Medic<strong>in</strong>a Generale.RIASSUNTOIl Cancro della mammella è la prima causa di morte per neoplasia nel sesso femm<strong>in</strong>ile.Nella malattia <strong>in</strong> fase avanzata i risultati non sono sostanzialmente cambiati negli ultimi anni. Inquesti casi lo scopo della terapia è la palliazione dei s<strong>in</strong>tomi e l'aumento della sopravvivenza. Neicasi a lenta evoluzione, tempo alla recidiva superiore a 2 anni e recettori ormonali positivi, leprospettive di vita non sembrano cambiare con l'utilizzo della chemioterapia o della terapiaormonale; quest'ultima è gravata da m<strong>in</strong>ori effetti collaterali.In questo studio (Case report) si riporta il <strong>risultato</strong> ottenuto dal'associazione di <strong>un</strong>a terapiabiologica (MDB) con <strong>un</strong>a ormonoterapia (analogo LH-RH) <strong>in</strong> <strong>un</strong>a paziente <strong>in</strong> pre-menopausa, nonpretrattata, affetta da carc<strong>in</strong>oma della mammella con metastasi polmonari parenchimali multiplebilaterali. Da valutazioni radiologiche a 2, a 4, a 7 e a 11 mesi dall'<strong>in</strong>izio della terapia si mette <strong>in</strong>evidenza come si sia ottenuta <strong>un</strong>a risposta parziale, mentre <strong>un</strong>a valutazione radiologica a 16 mesidall'<strong>in</strong>izio della terapia evidenzia la remissione completa che è presente anche all'ultimo controllo(13/4/2005) a 27 mesi dall'<strong>in</strong>izio della terapia. La paziente è tuttora <strong>in</strong> trattamento (terapiabiologica, mentre l'ormonoterapia è stata sospesa nel dicembre 2004), la qualità di vita è buona enon ci sono stati effetti cololaterali, ottenendo il controllo della malattia. Sarà da valutare coiprossimi esami di controllo se la paziente cont<strong>in</strong>uerà ad essere libera da malattia e, <strong>in</strong> <strong>caso</strong> direcidiva, se ci sarà <strong>un</strong>'ulteriore risposta modificando la terapia, ad esempio aggi<strong>un</strong>gendo <strong>un</strong><strong>in</strong>ibitore competitivo per i recettori degli estrogeni o <strong>un</strong> <strong>in</strong>ibitore selettivo della aromatasi. Saràpossibile anche ottimizzare la terapia biologica <strong>in</strong> base agli esami di laboratorio (prolatt<strong>in</strong>emia,calcemia, ormone somatotropo, emocromo) <strong>in</strong> quanto trattasi di <strong>un</strong>a terapia che deve esseremodulata nel tempo per ogni s<strong>in</strong>golo paziente.1


di RP), ma questo è <strong>un</strong> dato <strong>in</strong>dipendente dalla percentuale di risposte. La percentuale disopravvivenza viene determ<strong>in</strong>ata negli studi cl<strong>in</strong>ici di fase III o studi randomizzati (a doppio cieco)[5].Sappiamo che <strong>in</strong> <strong>caso</strong> di recidiva dopo chemioterapia vengono selezionate cellule più resistenti aifarmaci e più aggressive; ciò è stato dimostrato nel 1979 da Goldie e Coldman (teoria dellaselezione mutagena). [7] [8].Sappiamo anche che la chemioterapia ha <strong>un</strong>a serie di effetti collaterali che altera notevolmente laqualità di vita dei pazienti.Qu<strong>in</strong>di, fatte tutte queste premesse, diventa lecito ricercare <strong>in</strong> letteratura la possibilità di applicareopzioni terapeutiche diverse dalla chemioterapia quando ciò è possibile e quando ciò non mette <strong>in</strong>pericolo la vita dei pazienti; tutto questo allo scopo di migliorare la qualità di vita senzadim<strong>in</strong>uzione della spettanza di vita.Il carc<strong>in</strong>oma della mammella è <strong>in</strong> <strong>un</strong>a buona percentuale dei casi ormonodipendente (ciò siverifica tanto più frequentemente quanto più differenziate sono le cellule neoplastiche). Qu<strong>in</strong>di perpianificare la terapia è necessario def<strong>in</strong>ire le caratteristiche biologiche della neoplasia. I fattoripredittivi <strong>in</strong>dicano come la paziente risponderà ad <strong>un</strong> dato trattamento (es. stato recettoriale: ER,PgR). I fattori prognostici ci <strong>in</strong>dicano se la paziente ha bisogno o meno di <strong>un</strong> trattamento (es.terapia adiuvante) [Tab. 1]. Sono elencati di seguito i pr<strong>in</strong>cipali fattori prognostici nel cancro dellamammella: stato l<strong>in</strong>fonodale, dimensioni del tumore primitivo, stadio, grado istologico, età (<strong>in</strong>premenopausa il rischio di recidiva è maggiore), C-erbB2, EGF-Receptor, p53, DNA-ploidy,neoangiogenesi. Per fare <strong>un</strong> esempio, il fatto che i l<strong>in</strong>fonodi ascellari siano <strong>in</strong>teressati o meno dallamalattia, è <strong>in</strong> relazione con la percentuale di pazienti libere da malattia (<strong>Di</strong>sease Free Survival) a5 e a 10 anni dall'<strong>in</strong>tervento chirurgico ed eventuale terapia adiuvante (DFS: N-: 79% a 5 anni e72% a 10 anni; N+: 36% a 5 anni e 25% a 10 anni).Studi cl<strong>in</strong>ici hanno evidenziato che non c'era differenza nella sopravvivenza <strong>in</strong> gruppi di donne <strong>in</strong>premenopausa con carc<strong>in</strong>oma mammario <strong>in</strong> fase metastatica trattate con chemioterapia o conormonoterapia se venivano rispettati alc<strong>un</strong>i criteri: malattia a lenta crescita, l<strong>un</strong>go <strong>in</strong>tervallo liberodalla chirurgia radicale (> 2 anni), età>35 anni, recettori ormonali positivi, localizzazioni neitessuti molli e nello scheletro [4].È stato evidenziato anche che le cellule del carc<strong>in</strong>oma mammario, nella maggior parte dei casi,esprimono i recettori per la somatostat<strong>in</strong>a [9].Qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> questi casi è possibile prospettare la possibilità di <strong>un</strong>a terapia ormonale [10] [11] [12][13] associata ad <strong>un</strong>a terapia biologica comprensiva anche di Somatostat<strong>in</strong>a. A questo proposito, iRicercatori del Baylor College of Medic<strong>in</strong>e (Houston, Usa) hanno effettuato <strong>un</strong>a meta-analisi perverificare il reale ruolo degli analoghi della Somatostat<strong>in</strong>a nel carc<strong>in</strong>oma mammariometastatizzato. In questi casi il trattamento con gli analoghi della Somatostat<strong>in</strong>a era associato ad3


<strong>un</strong>a risposta antitumorale superiore al 40% con pochi effetti <strong>in</strong>desiderati. [14].Nelle donne <strong>in</strong> premenopausa con carc<strong>in</strong>oma della mammella metastatico trattate conormonoterapia i risultati migliori si ottengono utilizzando l'associazione LH-RH analogo +antiestrogeno recettoriale (tamoxifen) [4].Nella Tab 2 sono riportate le l<strong>in</strong>ee guida <strong>in</strong>ternazionali della terapia medica del carc<strong>in</strong>oma dellamammella <strong>in</strong> fase metastatica.Nel <strong>caso</strong> cl<strong>in</strong>ico riportato <strong>in</strong> questo studio si è scelto di utilizzare il solo LH-RH analogo <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong>letteratura erano descritti casi con metastasi polmonari che avevano ottenuto <strong>un</strong>a rispostacompleta senza l'associazione del tamoxifen [10]; <strong>in</strong>oltre, sempre nel <strong>caso</strong> riportato nel presentestudio, viene associata <strong>un</strong>a terapia biologica all'LH-RH analogo. La possibilità di utilizzare iltamoxifen oppure <strong>un</strong> <strong>in</strong>ibitore selettivo dell'aromatasi viene riservata per <strong>un</strong> secondo tempo, <strong>in</strong><strong>caso</strong> di progressione della malattia. La scelta di utilizzare sequenzialmente l'ormonoterapia è <strong>in</strong>relazione anche alla possibilita di ridurre così gli effetti collaterali.In <strong>caso</strong> di applicazione di terapie biologiche <strong>in</strong> oncologia i criteri di valutazione dovrebbero esseref<strong>in</strong>alizzati non pr<strong>in</strong>cipalimente ad ottenere <strong>un</strong>a risposta parziale o completa, ma <strong>un</strong>astabilizzazione di malattia associata a <strong>un</strong> miglioramento della qualità di vita e ad <strong>un</strong> aumento disopravvivenza [15] [16] [17] [18]. Gli ultimi due p<strong>un</strong>ti non sono necessariamente dipendenti dallarisposta obiettiva.Qu<strong>in</strong>di se lo scopo della chemioterapia è quello di elim<strong>in</strong>are i segni di tumore, diverso è lo scopo di<strong>un</strong>a terapia biologica. Il <strong>risultato</strong> f<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di sopravvivenza non dovrebbe cambiare, macon la terapia biologica, grazie ai m<strong>in</strong>ori effetti collaterali, possiamo ottenere <strong>un</strong>a migliore qualitàdi vita. Ancora, la terapia biologica, a differenza della chemioterapia, non <strong>in</strong>duce <strong>un</strong>a selezione dicellule più <strong>in</strong>differenziate e qu<strong>in</strong>di più aggressive. Pertanto <strong>in</strong> <strong>caso</strong> di progressione dopo o <strong>in</strong> corsodi terapia biologica ci saranno maggiori possibilità di controllare la malattia, <strong>in</strong> quanto ancoraresponsiva ai farmaci.Ma sono necessari ulteriori studi per valutare i criteri e il razionale di impiego di queste <strong>in</strong>novativepossibilità terapeutiche.4


Tab. 1 Terapia medica adiuvante del carc<strong>in</strong>oma mammario (lo stato dell'arte)___________________________________________________________Stato l<strong>in</strong>fonodale N- N+___________________________________________________________Recettori ormonali ER o PgR+ ER o PgR- ER o PgR+ ER o PgR-___________________________________________________________PREMENOPAUSA-------------------------------------------------------------------------------------------------------CT+Tam CTbasso rischio +/- Tam /rischio <strong>in</strong>termedio Tam+/-CT CT(1)alto rischio CT+Tam CT-------------------------------------------------------------------------------------------------------POSTMENOPAUSATam+CT CTbasso rischio +/- Tam /rischio <strong>in</strong>termedio Tam+/-CT CT(1)alto rischio Tam+CT CT------------------------------------------------------------------------------------------------------->70 ANNITam CTbasso rischio +/- Tam /rischio <strong>in</strong>termedio Tam /alto rischio Tam +/-CT(2)___________________________________________________________(1)Opzionale(2)In base alla situazione cl<strong>in</strong>ica della paziente.Legenda: ER= recettori per gli estrogeni; PgR=recettori per il progesterone; CT=Chemio oPolichemioterapia; Tam=Tamoxifene.5


Tab. 2 Terapia medica del carc<strong>in</strong>oma della mammella <strong>in</strong> fase metastatica (lo stato dell'arte).___________________________________________________________Recettori ormonali ER e/o PgR +(*) ER e/o PgR -___________________________________________________________PREMENOPAUSA-------------------------------------------------------------------------------------------------------1)Soppressione ovarica CT(anche LH-RH analoghi)+/-Tam2)Antiestrogeni(Tam, Toremifene)3)Inibitori della aromatasi4)Progest<strong>in</strong>ici___________________________________________________________POSTMENOPAUSA-------------------------------------------------------------------------------------------------------1)AntiestrogeniCT(Tam, Toremifene)2)Inibitori della aromatasi3)Progest<strong>in</strong>ici____________________________________________________________Legenda: ER=recettori per gli estrogeni. PgR=recettori per il progesterone. Soppressioneovarica: castrazione chirurgica o chimica con LH-RH analoghi (Goserel<strong>in</strong>, Triprorel<strong>in</strong>,Leuprorel<strong>in</strong>). Tam=Tamoxifene. CT=Chemio o Polichemioterapia. Inibitori della aromatasi(Non selettivo: Am<strong>in</strong>oglutetimide; selettivi: Letrozolo, Formestane, Anastrazolo, Exemestane).Progest<strong>in</strong>ici: Medrossiprogesterone acetato.(*)In casi particolari (metastasi epatiche, metastasi polmonari con l<strong>in</strong>fangite carc<strong>in</strong>omatosa) larisposta all'ormonoterapia è <strong>in</strong>adeguata anche se i recettori ormonali sono positivi; <strong>in</strong> questicasi le l<strong>in</strong>ee guida prevedono la chemioterapia. Anche <strong>in</strong> <strong>caso</strong> di metastasi cerebrali larisposta all'ormonoterapia è <strong>in</strong>adeguata, perciò <strong>in</strong> questa situazione è prevista la radioterapia.CASE REPORTÈ stato preso <strong>in</strong> considerazione il <strong>caso</strong> cl<strong>in</strong>ico di <strong>un</strong>a donna di 40 anni affetta da "localizzazionisecondarie polmonari parenchimali multiple bilaterali <strong>in</strong> pz con esiti di quadrantectomia s<strong>in</strong>(12/1998) x neopl. mammaria (Tis) e pregressa endometriosi".Dai dati anamnestici si rileva quanto segue:Paziente affetta da s<strong>in</strong>drome di Gilbert.Appendicectomia <strong>in</strong> età <strong>in</strong>fantile.Nel 1991 Curata con Danatrol e <strong>Di</strong>metrose per endometriosi uter<strong>in</strong>a.Nel 1996 exeresi chirurgica di papilloma (benigno) mammella s<strong>in</strong>istra.6


Nel dicembre 1998, all'età di 33 anni, sottoposta a quadrantectomia superiore s<strong>in</strong>istra perneoplasia mammaria (carc<strong>in</strong>oma mammario <strong>in</strong>traduttale: carc<strong>in</strong>oma papillare <strong>in</strong> situ bendifferenziato -G1-).Un Rx torace effettuato il 17/10/2002 come follow-up, quando la paziente aveva 37 anni,evidenziava: "In parailare sx presenza di opacità rotondeggiante a limiti netti di 2,3 cm; altra deldiametro di 1 cm all'angolo cardio-diaframmatico dx; altra ancora più piccola <strong>in</strong> retrocardiaca s<strong>in</strong>."[fig. 1 e 2].Fig. 1 Fig. 2Una TAC torace + addome volumetrica con mdc del 04/11/2002 evidenziava: "diverse formenodulari a carico di entrambi i polmoni soprattutto nella metà <strong>in</strong>feriore con dimensioni compresetra 5 mm e 2 cm di tipo <strong>in</strong> prima ipotesi replicativo. Non l<strong>in</strong>fo-adenomegalie mediast<strong>in</strong>iche o ilaripolmonari bilateralmente. Non lesioni focali <strong>in</strong> ambito addom<strong>in</strong>ale e pelvico; pancreas <strong>un</strong> poco<strong>in</strong>grossato a livello della coda senza che si rilev<strong>in</strong>o lesioni focali a suo carico (pancreas florido,sostanzialmente normale <strong>in</strong> età giovanile)". [Fig. 3 e 4]7


Fig. 3 Fig. 4Esami di laboratorio del 9/10/2002: bilirub<strong>in</strong>a tot=1.38mg/dl, ur<strong>in</strong>e: HB+-. Nella norma:emocromo con formula e piastr<strong>in</strong>e, VES, glicemia, urea, creat<strong>in</strong><strong>in</strong>a, ALP, AST, ALT, gGT, LDH, Na,K, Cl, calcemia(9.8mg/dl), IgG, IgA, IgM, CA15.3(24), prolatt<strong>in</strong>emia, estradiolo (171 pg/mlcompatibile con età fertile) elettroforesi proteica, C3, C4, HGH(0.02 ng/ml), idrossiprol<strong>in</strong>uria,tipizzazione l<strong>in</strong>focitaria (CD4/CD8=2.98>).L'obiettività era negativa (ECOG 0).In conclusione, eravamo <strong>in</strong> presenza di ripresa della malattia a livello parenchimale polmonarebilaterale.La paziente e i familiari sono stati correttamente <strong>in</strong>formati della situazione. La paziente ha decisodi non sottoporsi alla broncoscopia, esame che viene effettuato <strong>in</strong> questi casi per approfondimentodiagnostico; ha rifiutato la chemioterapia e ha accettato di effettuare la cosidetta Multiterapia <strong>Di</strong><strong>Bella</strong> e <strong>un</strong>’ormonoterapia.Pertanto il 06/11/2002 è stata avviata <strong>un</strong>a ormonoterapia con Leuprorel<strong>in</strong>a acetato (LH-RHanalogo) 3.75 mg 1 f i.m. al mese allo scopo di <strong>in</strong>bire la f<strong>un</strong>zione ovarica. La paziente era <strong>in</strong> etàfertile e visto che il tumore primitivo era ben differenziato era molto probabile che si trattasse di<strong>un</strong>a forma estrogeno-dipendente; pertanto, con questo farmaco, <strong>in</strong> seguito all'<strong>in</strong>ibizione dellaproduzione delle gonadotrop<strong>in</strong>e ipofisarie si <strong>in</strong>duce <strong>un</strong>a <strong>in</strong>ibizione (reversibile) della f<strong>un</strong>zioneovarica con dim<strong>in</strong>uzione del livello di estradiolo sierico. In questi casi si può anche associare <strong>un</strong><strong>in</strong>ibitore competitivo dei recettori cellulari per gli estrogeni (es. Tamoxifene) o <strong>un</strong> <strong>in</strong>ibitoredell'aromatasi (quest'ultima classe di farmaci <strong>in</strong> genere è di seconda scelta). È stato scelto diusare il solo LH-RH analogo per ridurre al m<strong>in</strong>imo gli effetti collaterali, riservando la associazionecon le altre classi <strong>in</strong> <strong>un</strong> secondo tempo <strong>in</strong> <strong>caso</strong> di necessità. Visto che la paziente ha rifiutato labroncoscopia e qu<strong>in</strong>di non è stato possibile def<strong>in</strong>ire le caratteristiche biologiche della malattiametastatica, si è pensato di utilizzare il criterio ex adjuvantibus (se ci sarà <strong>un</strong>a risposta con8


l'endocr<strong>in</strong>oterapia saremo <strong>in</strong> presenza di <strong>un</strong>a neoplasia con recettori ormonali positivi). Oltreall'analogo LH-RH è stata avviata anche la cosidetta M.D.B. utilizzando i seguenti farmaci:1) Axeroftolo palmitato 125 mg + acido trans-ret<strong>in</strong>oico 125 mg + betacarotene 500 mg + alfatocoferil acetato 250 cc preparato magistralmente <strong>in</strong> assenza di ossigeno: 1 cucchiaio nonmetallico al matt<strong>in</strong>o a digi<strong>un</strong>o assieme a 8 gtt (=0.266 mg) di <strong>Di</strong>idrotachisterolo nello stessocucchiaio. [19] [20] [21] [22] [23] [24].2) Melaton<strong>in</strong>a 2 mg cgt adenos<strong>in</strong>a + glic<strong>in</strong>a rapporto molare 1/4/8 <strong>in</strong> compresse: 1 cp dopocolazione, 2 cp dopo pranzo e 5 cp dopo cena [25] [26] [27].3) Selenio DL Metion<strong>in</strong>a capsule da 50 microgrammi preparate magistralmente: 1 cps al matt<strong>in</strong>o adigi<strong>un</strong>o [28].4) Ciclofosfamide cp da 50 mg: 1 cp 2 volte al dì dopo i pasti pr<strong>in</strong>cipali [29].5) Bromocript<strong>in</strong>a 2.5 mg: 1/2 cp dopo pranzo e 1/2 di cp dopo cena [30] [31].6) S-Adenosilmetion<strong>in</strong>a cp da 400 mg: 1 cp a metà matt<strong>in</strong>a.7) Calcio gluconato lattato 2940 mg; calcio carbonato 300 mg (corrispondenti a 500 mg di calcioione): 1 cp effervescente dopo pranzo.8) Somatostat<strong>in</strong>a: 3 mg sottocute con sir<strong>in</strong>ga temporizzata <strong>in</strong> 8 ore ogni notte [14] [30] [31].-Esami di laboratorio del 7/12/2002: GB4800, N63.7%, L24.5%, GB4140000, HB12.2, HT37.6%,MCV90.8, MCHC32.5%, CEA=1(vr


Fig. 6Fig. 520/01/2003: L'obiettività cont<strong>in</strong>uava ad essere negativa (ECOG 0); calo ponderale di circa 7 Kg danovembre 2002 a gennaio 2003 (Gennaio 2003 peso 48 Kg x 164 cm di altezza: BMI=17.9).C'è stata <strong>un</strong>a risposta alla terapia come dimostrato dalla radiografia del torace di gennaio 2003 edalla dim<strong>in</strong>uzione del marcatore tumorale denom<strong>in</strong>ato TPA, aumentato ad <strong>un</strong> precedentecontrollo.La terapia rimane <strong>in</strong>variata, con la sospensione della S-Adenosilmetion<strong>in</strong>a e del calcio e conl'aggi<strong>un</strong>ta di:1) Acido Ursodesossicolico 225 mg: 1 cp dopo colazione e2) Pancrelipasi (pancreat<strong>in</strong>a da pancreas di su<strong>in</strong>o con potere enzimatico per capsula pari a : lipasi1300 <strong>un</strong>ità FU; Amilasi 1050 <strong>un</strong>ità FU; proteasi 550 <strong>un</strong>ità FU): 1 + 2 + 1 capsule al dì.Tali farmaci sono stati <strong>in</strong>seriti per modulare la terapia <strong>in</strong> quanto la somatostat<strong>in</strong>a, oltre ad <strong>in</strong>ibirel'ormone somatotropo, ha anche <strong>un</strong>a azione di <strong>in</strong>ibizione sulle secrezioni bilio-pancreatiche.Inoltre si riduce la posologia della ciclofosfamide a 50 mg po <strong>un</strong>a volta al giorno dopo pranzo.26.03.2003-Esami di laboratorio del 06/3/2003: GB4900 N59.1% L25.2%(1235), GR3940000 HB12.810


HT37.5% MCV95.2 MCH32.4> MCHC34 PLT245000, glicemia69, bilirub<strong>in</strong>a tot=1.49>, AST=50>,ALT=90>, TPA=152>(vr, tipizzazione l<strong>in</strong>focitaria (CD4/CD8=1.9, CD19=2.8%


<strong>un</strong>a modesta ipercalcemia (10.6 mg/dl) viene dim<strong>in</strong>uita la posologia del <strong>Di</strong>itrotachisterolo da 8gocce (=0,266 mg) a 6 gocce (=0,2 mg) ogni matt<strong>in</strong>a. Si riduce anche la posologia dell'Endoxan a50 mg po dopo pranzo a dì alterni.-Esami di laboratorio 6/5/2003: GB4300< GR4020000 HB12.6 HT38.3% MCV95.3 MCH31.3MCHC32.9< PLT212000 N54.3% L27.8%(1195) M13.5%> E2.5% B1.9%> CEA=2TPA=42(normalizzato), CYFRA21.1=1.1(normale), CA15.3=23(normale); Calcemia10.3 mg/dl(normale).-Metà maggio 2003 ricerca sangue occulto feci x 3 = negativo.-30/5/2003 GB4700< N57% L24.8%(1166) M13.8%>, GR4180000 HB13 MCH31.2, PLT266000.Nella norma bilirub<strong>in</strong>a, ALP, transam<strong>in</strong>asi (normalizzate), gGT, LDH, calcemia(10.1mg/dl),CA15.3(24; vr


Fig. 9 Fig. 10La paziente è libera da malattia anche alla TAC torace + addome con mdc del 13.04.2005 [fig. 11e 12].Fig. 1113


Fig. 12L'LH-RH analogo è stato sospeso nel dicembre 2004 e la paziente prosegue con la sola terapiabiologica.14


CONCLUSIONICome si ev<strong>in</strong>ce dall'esposizione cl<strong>in</strong>ica e dalle immag<strong>in</strong>i radiologiche c'è stata <strong>un</strong>a rispostacompleta alla terapia (Multiterapia <strong>Di</strong> <strong>Bella</strong> + LH-RH analogo).La qualità di vita è buona e la terapia non è stata gravata da effetti collaterali.Si può osservare come nella terapia sia stato <strong>in</strong>serito <strong>un</strong> chemioterapico (Ciclofosfamide per viaorale); tale farmaco, previsto nell'ambito della MDB, a questi dosaggi e somm<strong>in</strong>istrato per os non<strong>in</strong>duce gli effetti collaterali di <strong>un</strong>a chemioterapia somm<strong>in</strong>istrata ciclicamente per via endovenosa.Inoltre lo scopo di tale somm<strong>in</strong>istrazione (cont<strong>in</strong>uativa) è anche quello di <strong>in</strong>durre l'apoptosi [29],cioè la morte cellulare programmata, caratteristica che è stata persa nelle cellule neoplastiche.La paziente è ancora <strong>in</strong> terapia (la sola terapia biologica <strong>in</strong> quanto l'ormonoterapia è stata sospesaalla f<strong>in</strong>e del 2004) e prosegue il follow up. In <strong>caso</strong> di ripresa di malattia sarà possibile riprenderel'ormonoterapia aggi<strong>un</strong>gendo eventualmente <strong>un</strong> <strong>in</strong>ibitore competitivo dei recettori per gli estrogenio <strong>un</strong> <strong>in</strong>ibitore delle aromatasi di ultima generazione (es. letrozolo). Tali farmaci sono gravati dameno effetti collaterali rispetto all'am<strong>in</strong>oglutetimide, <strong>in</strong>ibitore delle aromatasi, ma anche di altref<strong>un</strong>zioni della corticosurrenale tale da richietere l'associazione di cortone acetato. Inoltrel'am<strong>in</strong>oglutetimide ha <strong>un</strong>'emivita breve e richiede più somm<strong>in</strong>istrazioni giornaliere, mentre ifarmaci di ultima generazione di questa classe permettono <strong>un</strong>'<strong>un</strong>ica somm<strong>in</strong>istrazione giornaliera.Sarà possibile ottimizzare i risultati modificando opport<strong>un</strong>amente anche la MDB <strong>in</strong> quantonecessita di essere modulata nel tempo e per ogni paziente <strong>in</strong> base a vari parametri di laboratorio(es. emocromo, prolatt<strong>in</strong>emia, ormone somatotropo).Concludendo, <strong>in</strong> questo <strong>caso</strong> si è ottenuta <strong>un</strong>a completa con MDB + ormonoterapia, senzanecessità di utilizzare <strong>un</strong>a chemioterapia e qu<strong>in</strong>di senza gli effetti collaterali tipici dellachemioterapia.Saranno necessari ulteriori studi per valutare i criteri e il razionale di impiego di queste <strong>in</strong>novativepossibilità terapeutiche chiamate com<strong>un</strong>emente "terapie biologiche", gruppo terapeutico di cui faparte anche la MDB.15


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