GIPA/C/MI/36/2012
Marzo/Aprile 2013 - Associazione Nazionale Carabinieri
Marzo/Aprile 2013 - Associazione Nazionale Carabinieri
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Svolte epocali<br />
Alcuni momenti delle prime apparizioni in pubblico di Papa Francesco. Qui sopra lo vediamo durante le cerimonie dell’intronizzazione,<br />
tra il popolo dei fedeli a San Pietro. Nelle pagine precedenti, il nuovo Pontefice sorridente tra la gente e un’immagine di Benedetto XVI<br />
sorpresa: Jorge Mario Bergoglio, è il primo<br />
gesuita ad essere eletto Papa, non giovane,<br />
ma con una lunga esperienza pastorale vissuta<br />
con spirito di servizio ed amore, vocazione<br />
tardiva, studi teologici nella media,<br />
nessuna esperienza di Curia e tantomeno<br />
nella diplomazia vaticana. Di lui si parlò<br />
dopo il Conclave precedente, perché giunto<br />
“secondo” dopo Benedetto XVI e poi, negli<br />
anni di pontificato di Joseph Ratzinger, nessuna<br />
traccia. Bara chi afferma di aver previsto<br />
la sua elezione a meno che non porti le<br />
prove! Gli ultimi anni sono stati caratterizzati<br />
da una situazione di palesi difficoltà della<br />
Curia, già ricordate e da un marcato raffreddamento<br />
nei rapporti con le altre Chiese,<br />
soprattutto dell’America Settentrionale, con<br />
una Chiesa uscita a fatica e suon di dollari<br />
dal distruttivo scandalo della pedofilia. Un<br />
potere accentrato, quello romano, chiuso,<br />
non dialogante e con nessun evidente e<br />
concreto risultato, nonostante il grande<br />
sforzo teologico ed intellettuale di Benedetto<br />
XVI con le sue Encicliche ricche di contenuto<br />
e l’impegno, anche se sul “filo di<br />
lana”, nella lotta alla pedofilia. L’insieme di<br />
questi fattori, il quadro mondiale nuovo, le<br />
crisi interne, hanno creato una situazione<br />
mai vista nel passato. Ci si può chiedere, ma<br />
gli europei non si erano accorti di cosa stava<br />
succedendo e soprattutto gli italiani? Veramente<br />
erano convinti che bastasse proporre<br />
una ristrutturazione della Curia, un rimodellamento<br />
gattopardesco e soprattutto uno<br />
strano gioco delle parti, anche se con una<br />
candidatura di un non europeo? La strategia<br />
europea (o meglio italiana) si è infranta<br />
sul muro eretto soprattutto dai cardinali nord<br />
americani, che accanto al desiderio di rinnovamento<br />
vi hanno aggiunto quello geografico.<br />
Certi di non poter eleggere un nord<br />
americano, per comprensibili ragioni politiche,<br />
hanno guardato all’Amarica Latina. Così<br />
è emersa la candidatura vincente e di molto,<br />
dell’argentino Cardinale Bergoglio, gesuita,<br />
ma con forti venature francescane.<br />
La vicinanza<br />
di Papa Francesco ai poveri<br />
Che cosa si chiede al nuovo Papa e quale<br />
sarà il suo modo di governare la Chiesa? Le<br />
aspettative sono molte. Per ora abbiamo visto<br />
e sentito gesti innovativi e parole nuove.<br />
Il nome stesso scelto, Francesco, è di per sé<br />
un programma. La sua formazione pastorale,<br />
la sua vicinanza ai poveri, il suo linguaggio lo<br />
caratterizzano già con chiarezza. Vivere veramente<br />
per anni con semplicità accanto ai<br />
poveri delle favelas, che a Buenos Aires chiamano<br />
“villas miserias”, con costanza e continuità,<br />
è viatico indelebile, quasi un sacramento.<br />
La Chiesa latino-americana è una<br />
Chiesa che ha conosciuto e conosce ancora,<br />
anche se in misura ormai modesta, difficili<br />
momenti teologici (la teologia della liberazione)<br />
e pastorale, colpita dalle violenze del<br />
potere, ma anche accusata di accondiscendenza<br />
con esso. L’Argentina ha conosciuto<br />
una delle più cruente dittature, quella dei militari<br />
del generale Rafael Videla, che ha diviso<br />
la Chiesa del Paese e che ha lasciato strascichi<br />
ancora forti, che sfiorano anche il<br />
nuovo Papa, con accuse che hanno l’amaro<br />
sapore di un anticlericalismo che in quel<br />
continente è ancora attivo. Cosa ci dobbiamo<br />
aspettare da questo Papa che ha già conquistato<br />
il mondo? Esercizio inutile prevedere<br />
la sua “agenda”, come si usa dire oggi. Di<br />
certo, un modo di agire molto personale. Abbiamo<br />
avuto già qualche esempio, “sogno<br />
una Chiesa più povera”. Di sicuro, ridare fiducia<br />
ed entusiasmo al “popolo di Dio”. Fermezza<br />
sui principi, difesa dei valori, ripresa<br />
della fede, forza della preghiera e della carità.<br />
E poi una diversa guida della Chiesa, che non<br />
è certo sostituire gli uomini di Curia, ma<br />
quello di un nuovo modello di governance,<br />
che significa coinvolgere le Conferenze Episcopali,<br />
allargare il dialogo a tutti i livelli, decidere<br />
come primus inter pares, come Pietro.<br />
Soprattutto tenere unita una Chiesa che si<br />
estende dall’opulenza del ricco Nord alla miseria<br />
offensiva dell’ “altra parte del mondo”.<br />
Una Chiesa dialogante e unita, portatrice di<br />
alti valori per poter influire sui cambiamenti<br />
in atto nella società d’oggi. Per questo Papa<br />
Francesco, ai fedeli in Piazza San Pietro,<br />
prima di tutto ha chiesto loro di pregare per<br />
Lui. Ne ha bisogno.<br />
n<br />
16 / marzo - aprile 2013 le Fiamme d’Argento