TUTTI GLI UOMINI SONO UGUALI
erasmo_21-22_2015
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SORRENTO<br />
Le Società Operaie di Mutuo Soccorso<br />
La storia delle Soms e i principi di mutualità e solidarietà<br />
tra i lavoratori al centro dell’incontro che si è tenuto<br />
il 12 dicembre. Il Gm: “Furono espressione in Italia<br />
della graduale avanzata delle libertà democratiche”<br />
Il ruolo delle Società Operaie di Mutuo Soccorso: questo il tema<br />
del convegno che il Grande Oriente d’Italia ha tenuto sabato 12<br />
dicembre alle 10,30 nella Sala Consiliare del Comune di Sorrento.<br />
All’evento sono intervenuti il Gran Maestro Stefano Bisi, il Gran<br />
Tesoriere Giovanni Esposito, il presidente del Collegio dei Maestri<br />
Venerabili di Campania-Basilicata, Livio de Luca, il sindaco di Sorrento,<br />
Giuseppe Cuomo e Giacomo Rocco Papaleo, presidente del<br />
circolo culturale Torquato Tasso e maestro venerabile dell'omonima<br />
loggia che ha organizzato l’evento. Gli interventi sono stati svolti<br />
da Sergio Capitoli, presidente dell’Associazione Italiana Società<br />
di Mutuo Soccorso, dal professore Ferdinando Pinto, ordinario di<br />
diritto amministrativo all’Università Federico Il di Napoli, dal<br />
giornalista Alessandro Cecchi Paone e dal commercialista Giovanni<br />
Esposito che è il Gran Tesoriere<br />
del Goi. Nate intorno<br />
alla metà dell’Ottocento con<br />
lo scopo di colmare le carenze<br />
delle stato sociale, le Società<br />
Operaie di Mutuo Soccorso<br />
(Soms) si fondavano<br />
sulla mutualità e sulla solidarietà<br />
tra i lavoratori e prevedevano<br />
la costituzione di<br />
un fondo autonomo nel<br />
quale confluivano contributi<br />
obbligatori che venivano distribuiti<br />
in ripartizione per<br />
malattie, sussidi di invalidità<br />
e di vecchiaia. Molte di queste società contemplavano sostegno in<br />
caso di infermità e introdussero servizi educativi come biblioteche<br />
e scuole domenicali e serali. Successivamente venne introdotta<br />
anche la possibilità di accedere a prestiti in caso di bisogno e di<br />
poter acquistare prodotti di prima necessità a prezzo di costo, con<br />
un’unica condizione che era quella di versare una quota del proprio<br />
salario. Le Società Operaie vennero sciolte dal fascismo e ricostituite<br />
con altre finalità negli anni Cinquanta.<br />
Le Società di Mutuo Soccorso, genericamente intese, furono preludio<br />
dei sindacati ed espressione in Italia della graduale avanzata<br />
delle libertà democratiche, in particolare dell’associazionismo<br />
laico di cui furono promotori i liberi muratori, come ormai<br />
documentato dalla storiografia, con il loro patrimonio di valori<br />
di libertà e uguaglianza portato avanti in Italia e all’estero. Lo<br />
ha ribadito il Gran Maestro Stefano Bisi nel corso del suo intervento.<br />
“Ringrazio il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, che<br />
ha ospitato questo incontro perchè consente di parlare della<br />
Il tavolo dei relatori<br />
massoneria italiana del Grande Oriente d’Italia, la più antica e<br />
numerosa Obbedienza del nostro Paese. Un Ordine che tanta<br />
parte ha avuto nella nascita delle società di mutuo soccorso, parola<br />
a me molto familiare perché vengo da Siena una Provincia<br />
dove le società di mutuo soccorso sono numerose, hanno fatto<br />
la storia della Città. Perché anche le 17 Contrade senesi sono società<br />
di mutuo soccorso. Ognuna ha il proprio gruppo di donatori<br />
di sangue, ad esempio. Mutuo soccorso e solidarietà sono<br />
una lunga Tradizione. E la presenza del Gran Maestro qui che<br />
porta questo collare che si indossa nelle occasioni pubbliche,<br />
vuole essere un simbolo significativo del ruolo del Grande Oriente<br />
d’Italia nella Società. Il Gran Maestro non porta questo collare<br />
per un vezzo estetico, questo collare ha una storia significativa.<br />
I fratelli lo custodirono durante<br />
il Fascismo nelle fasce<br />
di un neonato per evitare<br />
che venisse preso dai<br />
fascisti. Perché il Fascismo,<br />
oltre a requisirci la nostra<br />
sede storica di Palazzo<br />
Giustiniani a Roma, avrebbe<br />
rubato anche questo. Invece<br />
è stato tramandato, ce<br />
lo passiamo da Gran Maestro<br />
a Gran Maestro, perchè<br />
per noi ha un grande<br />
valore simbolico. Lo hanno<br />
portato Ferrari e Nathan,<br />
tra gli altri. Lo porto io oggi con grande orgoglio. Ringrazio il<br />
sindaco perché con questo convegno pubblico dimostra quanto<br />
sia segreta la Massoneria in Italia; perché siamo nella casa comunale,<br />
nella casa di tutti i cittadini, anche dei massoni che non<br />
sono cittadini di serie B come ho detto recentemente a Roma in<br />
occasione del convegno sulla Massoneria a Cuba. Li non c’è una<br />
ministra che per rispondere alla provocazione di un esponente<br />
del M5s dice: “massone dillo a tua sorella”, non c’è un vescovo<br />
come quello di Ferrara che dice il terrorismo e la Massoneria sono<br />
i mali dell’Umanità, e non c’è neanche la Cgil che fu fondata<br />
anche da massoni e che prevede nello statuto l’incompatibilità<br />
con l’appartenenza a logge massoniche. E’ per questo che i fratelli<br />
cubani hanno diritto di cittadinanza nella loro patria. Qui<br />
oggi con questo incontro pubblico abbiamo provato a mettere<br />
un altro mattoncino per abbattere i pregiudizi e far capire il grande<br />
ruolo che la Libera Muratoria ha avuto e vuole avere alla costruzione<br />
di una società migliore anche in Italia”.<br />
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