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2 CONOSCETECI: CITTA’ DEL MESSICO
miércoles 10 septiembre 2008
aQuí
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CULTURA MODERNA - Il MUSEO NAZIONALE DI ANTROPOLOGIA raccoglie i reperti
più importanti delle civiltà che vissero in Messico in epoca precolombiana
CENTRO STORICO - ZóCALO, la piazza principale risalente all’epoca coloniale, con la
Cattedrale Metropolitana, il tipico taxi e la bandiera più grande del mondo
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La Cucaracha
La Casa Blu (la Casa Azul) in Coyoacán, trasformata in museo nel
1957, fu anche la casa dei pittori messicani Frida Kahlo e Diego
Rivera dal 1929 al 1954. Ancora adesso Frida Kahlo é una pittrice
di grande successo internazionale. Nel 1929 sposó il grande muralista
Diego Rivera che la incoraggió durante il suo percorso artistico.
tori e sceneggiatori messicani sono
sempre più corteggiati dagli Studios
hollywoodiani, e se alcuni hanno
fatto i bagagli trasferendosi al di là
del Río Grande-Río Bravo - due nomi
per due sponde che separano non
solo due mondi ma due concezioni
dell’esistente - tanti altri restano fieramente
a Città del Messico, come lo
scrittore e sceneggiatore Guillermo
Arriaga, autore di successi planetari
quali 21 Grammi o Le tre sepolture
(vincitore a Cannes per la miglior
sceneggiatura), e il recente Babel,
impostosi sulla scena internazionale
con Amores Perros - esordio di
Gael García Bernal, giovane attore di
fama ormai consolidata, al pari del
regista Alejandro González Iñárritu -
film interamente concepito e girato
nel Distrito Federal, o De-Efe, come
dicono tutti qui, lo stato della federazione
meno esteso e più popoloso,
che da solo contiene quasi un quarto
dei cento milioni di messicani che
abitano ancora il paese, mentre svariate
decine di milioni stanno di là
dal fiume e oltre il deserto di Sonora,
“riconquistando”, come dice con un
sorriso pícaro Arriaga, quegli stati
che vanno dalla California al Texas,
passando per Utah e Colorado, fino
alla metà dell’800 parte integrante
del territorio nazionale, perso in
guerre d’invasione fin troppo facili
da vincere per i marines dell’epoca...
Città del Messico trasuda cultura antica
e produce cultura moderna. Se
da un lato offre spazi effervescenti
e in costante fibrillazione artistica
come la Colonia Condesa, pullulante
di gallerie e caffè letterari, o il borgo
secentesco di Coyoacán, un innesto
di paciosa vita di paese nel cuore
della megalopoli che vanta le migliori
librerie e un’incessante serie
di eventi culturali, dall’altro, dona al
viandante meno frettoloso giornate
memorabili da trascorrere negli innumerevoli
musei, palazzi affrescati,
strade e piazze di un centro storico
stupendamente conservato che è
il più grande delle Americhe, e paradossalmente,
qui si può ritrovare
l’architettura barocca di Granada, Siviglia
e Córdoba messe assieme: tutto
ciò che la Spagna ha irrimediabilmente
eroso nell’arco di quasi cinque
secoli, qui rimane sontuosamente
esposto e ben curato. Se il Museo di
Antropologia è non solo il più grande
del mondo in assoluto ma dimostra
anche cosa significhi possedere
una “cultura museale”, meno noto
ma di struggente bellezza è il Dolores
Olmedo, nell’estremo sud arioso
Città del Messico è sede del Distretto Federale e quindi dei poteri
politici del Paese e capitale degli Stati Uniti del Messico.
Centro politico, economico e culturale, Città del Messico raccoglie
la quinta parte della popolazione messicana e oltre ad essere
la città più popolata del Paese, è una delle più grandi del mondo:
nel luglio del 2007 si contavano infatti 9.755.980 abitanti per la città,
e 24.748.250 abitanti per tutta la zona metropolitana. Secondo il
rapporto Urbanistico delle Nazioni Unite, la zona metropolitana di
Città del Messico è l’agglomerato urbano più grande dell’emisfero
occidentale e il secondo più grande del mondo dopo Tokyo. Dallo
studio realizzato da Price Water House Coopers, Città del Messico
occupa l’ottavo posto nella speciale classifica sulle città più ricche del
mondo con un PIL di 331 miliardi di dollari che si raddoppieranno nel
2020, collocandola al settimo posto della graduatoria dietro a città
come Tokyo, New York, Chicago, Los Angeles, Londra e Parigi. Oltre
ai suoi più di 500 grattacieli, Città del Messico offre anche un ricco
passato preispanico: il Tempio maggiore e la Piazza delle tre culture,
che sorgono nel cuore del centro storico, sono senza dubbio due centri
archeologici di grande rilevanza. La città, che nel corso dei secoli
ha ospitato alcuni tra i più importanti protagonisti della vita culturale
messicana e mondiale (Leone Trotzky, Octavio Paz, Frida Kahlo, Diego
Rivera e Gabriel García Márquez sono solo alcuni di loro), offre
anche al visitatore le vestigia del suo ricco passato coloniale.
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