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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento<br />

Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona<br />

Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) Fabriano-Matelica euro 1,20 n. 37 Anno CI 6 ottobre 2<strong>01</strong>2<br />

>Fabriano 5<br />

Terremoto '97,<br />

quindici<br />

anni dopo...<br />

Parla il sindaco<br />

Sagramola, allora<br />

coordinatore della<br />

Protezione Civile: rimangono<br />

sospese solo<br />

dieci pratiche!<br />

Impegnarsi<br />

con il reale<br />

Benvenuti nell’era dell’impegno. Ebbene<br />

sì, siamo tutti impegnati. La vita<br />

nella nostra società, svelta ed esigente,<br />

ci invita a prendere sempre più impegni.<br />

Di lavoro, per se stessi, con la famiglia,<br />

addirittura per…il tempo libero. E non<br />

a caso le agende sono uno degli articoli<br />

più venduti. L’uomo di oggi è senza<br />

dubbio un uomo molto indaffarato.<br />

Finita l’epoca in cui “essere impegnati”<br />

era sinonimo di militanza politica<br />

o culturale, oggi sembra che il piano<br />

dell’impegno individuale della stragrande<br />

maggioranza sia solo quello<br />

della ricerca di un interesse particolare e<br />

di un proprio tornaconto. A far da contrappunto<br />

restano, nel migliore dei casi,<br />

alcune isolette di tempo dedicate all’impegno<br />

per gli altri o per qualche nobile<br />

causa. Isolette, appunto, coltivate con<br />

la retorica dei migliori sentimenti per<br />

poter equilibrare l’arido vero di una esistenza<br />

tutta concepita entro l’orizzonte<br />

della propria personale soddisfazione.<br />

Così da tener buoni gli scrupoli. Ma gli<br />

scrupoli, ha scritto Camus, non hanno<br />

mai reso grande nessuno. E, come ricordava<br />

Eliot, da un certo punto di vista<br />

un gruppo di marmotte edi� ca meglio<br />

degli uomini. Un uomo è grande quando<br />

il suo impegno con la realtà è grande.<br />

Non è un gioco di parole, che confonde<br />

il concetto, anzi lo esempli� ca meglio.<br />

Ma cosa vuol dire “impegnarsi” davvero<br />

con la realtà? L’impegno, dunque,<br />

è un possedere, un saper tenere tra le<br />

proprie mani. C’è una posta in palio: ci<br />

si impegna per possedere veramente la<br />

realtà, per non perderla. Ci si impegna<br />

con il lavoro per possedere veramente<br />

quel pezzo di realtà in esso implicato, ci<br />

si impegna veramente con i propri � gli<br />

perché non si vorrebbe perderli mai…<br />

Il Vangelo avverte: “Qual vantaggio<br />

avrà l’uomo se guadagnerà il mondo<br />

intero e poi perderà se stesso?”. Da un<br />

punto di vista esistenziale, quando un<br />

uomo “si perde”? Forse quando subisce<br />

contraddizioni?<br />

(Segue a pagina 2)<br />

Carlo Cammoranesi<br />

>Fabriano 9<br />

C'era una<br />

volta l'Istituto<br />

Sant'Antonio<br />

Dalla scuola cattolica<br />

gestita dalle suore<br />

di Carità di S.Giovanna<br />

Antida, � no all'attuale<br />

Liceo Scienti� co e ad<br />

un futuro orto botanico.<br />

Bi...lancia<br />

in resta<br />

Servizi a pag. 3<br />

di Alessandro Moscè<br />

>Matelica 15<br />

Ad Elcito,<br />

nel cuore<br />

della montagna<br />

In un paesino, dal<br />

nome esotico si prepara<br />

un week end di<br />

passione per riscoprirci<br />

fuori e dentro: "Qui le<br />

stelle sono più vicine".<br />

>Sport 26-27<br />

Calcio e basket:<br />

Matelica<br />

sta volando!<br />

Avvio di stagione<br />

stratosferico per i<br />

maggiori sport di squadra:<br />

Matelica e Halley<br />

in testa alle rispettive<br />

classi� che. Che forza!<br />

Il bilancio comunale torna a far parlare la<br />

città in seguito all’aumento dell’Imu sulle<br />

seconde case e sui capannoni industriali<br />

deciso dall’amministrazione guidata dal<br />

sindaco Sagramola. Si accende la polemica<br />

e abbiamo raccolto anche le voci contrarie a<br />

questo provvedimento che fa discutere anche<br />

le associazioni di categoria. La scelta, in ogni<br />

caso, dipende da alcune spese effettuate dalla<br />

precedente Giunta e che solo ora emergono<br />

nell’effettiva entità. Ecco il punto della situazione<br />

nei dettagli, in attesa dell’approvazione<br />

del bilancio.<br />

<strong>01</strong> <strong>prima</strong>.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.18


2 >EDITORIALI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

L'<br />

del Concilio<br />

di FABIO ZAVATTARO*<br />

“non è opera di<br />

alcuni specialisti, ma dell’intero<br />

popolo di Dio, sotto la guida dei<br />

L’evangelizzazione<br />

pastori”. E ogni fedele, all’interno<br />

della comunità ecclesiale e con essa, è chiamato<br />

a “sentirsi responsabile dell’annuncio e<br />

della testimonianza del Vangelo”. Incontra,<br />

Benedetto XVI, nella sala degli Svizzeri a<br />

Castel Gandolfo, i vescovi di recente nomina<br />

partecipanti al convegno promosso dalle congregazioni<br />

per i vescovi e per le Chiese orientali<br />

e si sofferma a ri� ettere sul tema della<br />

nuova evangelizzazione. E lo fa partendo dalle<br />

parole di Giovanni XXIII secondo il quale il<br />

Vaticano II sarebbe stato “un balzo innanzi<br />

verso una penetrazione dottrinale e una formazione<br />

delle coscienze”; per questo affermava<br />

che “è necessario che questa dottrina certa<br />

e immutabile, che deve essere fedelmente rispettata,<br />

sia approfondita e presentata in modo<br />

che risponda alle esigenze del nostro tempo”.<br />

Rileggo queste parole nel luogo dove è stato<br />

pronunciato il discorso delle beatitudini,<br />

poco distante dal lago di Tiberiade, dopo<br />

aver sostato sul monte Carmelo. Certo è<br />

un’esperienza davvero straordinaria poter<br />

ri� ettere in un luogo così signi� cativo. Le<br />

parole assumono una forza diversa in queste<br />

latitudini. Così proseguendo nella ri� essione<br />

di papa Benedetto, si coglie quella sottolineatura<br />

secondo la quale la nuova evangelizza-<br />

di MARCO POZZA*<br />

Come ostriche sullo scoglio, tenacemente<br />

aggrappate laddove ha avuto<br />

inizio la loro storia. Le ostriche<br />

della novella “Fantasticheria”<br />

di Giovanni Verga: dalla loro<br />

� sionomia e dalle loro movenze<br />

il grande romanziere ottocentesco<br />

si lasciò guidare per<br />

elaborare “l’ideale dell’ostrica”,<br />

quel punto d’appoggio<br />

che sostiene la povera gente.<br />

Lo spiegò a quella dama d’alta<br />

società che s’era fermata in un paesino<br />

di pescatori – affascinata da quel<br />

mondo pittoresco, rude e semplice – ma<br />

dopo due giorni fu colta da irresistibile noia.<br />

Le ostriche di Verga sono di tutt’altra specie<br />

da quelle che hanno riempito le cronache (si fa<br />

fatica a dire “politiche”) in questi giorni: più<br />

che simbolo di mondanità e di sperequazione,<br />

la vita delle ostriche divengono la metafora per<br />

proclamare la religione della famiglia, quella<br />

predicata dal vecchio padron ’Ntoni nei pressi<br />

della casa del nespolo. Come l’ostrica vive<br />

sicura � nché resta avvinghiata allo scoglio,<br />

così sarà dell’uomo: vivrà sicuro � nché non<br />

tradirà quella religione nella quale i padri hanno<br />

creduto, sono cresciuti e hanno tramandato<br />

valori. Vivranno poveri ma sicuri, forti di<br />

quell’umile � erezza che proviene dal quotidiano<br />

adoperarsi per guadagnarsi la vita. È una<br />

religione che si riverbera sul mestiere delle<br />

persone, sulla loro casa e persino sui sassi che<br />

segnano la strada per Aci Trezza. Cose tutte<br />

Direttore responsabile<br />

Carlo Cammoranesi<br />

Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />

n.11 del 6/09/1948<br />

Amministratore<br />

Giovanni Chiavellini<br />

Sorta nel 1911<br />

soppressa nel 1925<br />

risorta nel 1945<br />

www.lazione.com<br />

zione “è iniziata proprio con il Concilio, che<br />

il beato Giovanni XXIII vedeva come una<br />

nuova Pentecoste che avrebbe fatto � orire la<br />

Chiesa nella sua interiore ricchezza e nel suo<br />

estendersi maternamente verso tutti i campi<br />

dell’umana attività”. Sono le parole con le<br />

quali papa Roncalli ha concluso la <strong>prima</strong><br />

sessione del Concilio, l’8 dicembre 1962. Benedetto<br />

XVI sottolinea: “Gli effetti di quella<br />

nuova Pentecoste, nonostante le dif� coltà<br />

dei tempi, si sono prolungati, raggiungendo<br />

la vita della Chiesa in ogni sua espressione:<br />

da quella istituzionale a quella spirituale,<br />

dalla partecipazione dei fedeli laici nella<br />

Chiesa alla � oritura carismatica e di santità”.<br />

Ma già il Concilio stesso, nei suoi tempi<br />

e nei suoi luoghi, aveva fatto capire che<br />

spirava un vento nuovo. Giovanni XXIII<br />

pronuncia il suo celebre discorso di apertura<br />

- “Gaudet Mater Ecclesia” - prendendo le<br />

distanze dai cosiddetti profeti di sventura e<br />

invitando a usare la medicina della misericordia<br />

piuttosto che condannare. Pronuncia<br />

il suo discorso nella basilica di San Pietro<br />

davanti a un numero incredibile di vescovi<br />

e rappresentanti delle Chiese sorelle.<br />

Paolo VI, invece, sceglie la piazza di San<br />

Pietro per concludere il Concilio, tre anni<br />

dopo l’apertura. Consegna i messaggi al<br />

mondo, ai giovani, agli uomini di cultura, ai<br />

governanti. Quasi una scelta che interpreta in<br />

profondità le aperture conciliari: non semplice<br />

simbolismo, ma testimonianza visibile di<br />

«rispettabilissime e serissime».<br />

L’ideale dell’ostrica verghiano è<br />

una sorta di dichiarazione d’intenti<br />

sull’uomo e sulla società. Ed è un<br />

monito: quando si tenta di turbare e<br />

sconvolgere un saggio equilibrio sociale, si<br />

è destinati a fallire e a produrre fallimento.<br />

Oggi – che delle ostriche si parla in forma<br />

negativa e le si abbina senza allegria con uno<br />

champagne non meritato – quest’ideale ben<br />

s’addice alla riapertura delle nostre parrocchie<br />

all’alba dell’Anno della Fede. All’ombra<br />

del campanile – alternando vecchi adagi e<br />

arrischiando nuovi percorsi come i Magi – la<br />

missione è quella di raccontare e condividere<br />

la trama di quella storia sempre più ambiziosa<br />

e paradossale che va sotto il nome di<br />

cristianesimo, la più grande rivoluzione che<br />

l’umanità abbia mai conosciuto e compiuto.<br />

Riaprono le porte degli oratori, si rianima la<br />

piazzetta in fronte alla chiesa e si riaccende<br />

l’eterna s� da: mostrare come la fede cristiana<br />

abbia ancora qualcosa da dire all’uomo e alla<br />

donna del tempo presente. Come nella novella<br />

Direzione, redazione e amministrazione<br />

Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />

60044 Fabriano (An)<br />

Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330<br />

www.lazione.com e-mail: info@lazione.com<br />

Redazione Matelica<br />

Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc)<br />

Tel. e Fax 0737 787551<br />

e-mail: matelica.redazione@lazione.com<br />

Impaginazione<br />

Tania Bugatti<br />

Ferruccio Cocco<br />

Daniela Pedica<br />

Editore<br />

Fondazione di Culto e Religione<br />

“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />

Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />

in abbonamento postale gr. 1 -<br />

Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />

Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/20<strong>01</strong>.<br />

Stampa<br />

Rotopress International srl<br />

via Brecce - Loreto (An)<br />

Ogni copia € 1.20. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />

profonda trasformazione nelle abitudini della<br />

Chiesa. Una Chiesa che visibilmente usciva<br />

dai sacri palazzi e si spingeva verso l’uomo<br />

contemporaneo, per dialogare con credenti<br />

e non credenti. C’era stato il viaggio, gennaio<br />

1964, a Gerusalemme e l’abbraccio di<br />

Paolo VI con il patriarca di Costantinopoli,<br />

Atenagora; c’era stato il gesto, di cattolici e<br />

ortodossi, di cancellare le reciproche scomuniche,<br />

proprio alla vigilia della conclusione<br />

del Concilio. Un Papa, Paolo VI, che aveva<br />

preso saldamente in mano le redini del Concilio,<br />

affrontando con fermezza e serenità i<br />

rischi di portare avanti il lavoro avviato dal<br />

suo predecessore, mediando, con intelligenza<br />

e sapienza, fra le diverse tendenze dei<br />

padri conciliari, superando i tanti con� itti<br />

e i momenti bui che segnarono il dibattito<br />

su alcuni temi discussi nei lavori in aula.<br />

Un Papa, Montini, che accompagna la conclusione<br />

del Vaticano II affermando che<br />

“se non poche questioni, suscitate nel corso<br />

del Concilio stesso, rimangono in attesa<br />

di conveniente risposta, ciò indica che non<br />

nella stanchezza si chiudono i suoi lavori,<br />

ma nella vitalità che questo Sinodo universale<br />

ha risvegliata, e che nel periodo postconciliare,<br />

con l’aiuto di Dio, rivolgerà a tali<br />

questioni le sue generose e ordinate energie”.<br />

Concilio che consegna alla storia, dirà sempre<br />

papa Montini, “l’immagine della Chiesa<br />

cattolica raf� gurata da quest’aula, piena di<br />

pastori professanti la medesima fede, spiranti<br />

del Verga, anche qui c’è uno scoglio al<br />

quale rimanere aggrappati, pena il rischio<br />

di lasciarci divorare dalla disperazione.<br />

Uno scoglio che<br />

corrisponde a un<br />

Volto, Gesù di Nazaret,<br />

il cui nome<br />

non sta scritto sulla<br />

sabbia come le vecchie<br />

poesie d’amore<br />

ma è inciso sulla<br />

roccia, materia evangelica di provata robustezza.<br />

Perché l’uomo, rimanendogli fedele,<br />

possa sperimentare la bellezza e l’utilità di<br />

un Dio che perdutamente lo ama, ma soprattutto<br />

il piacere di creare amicizia con Lui.<br />

E se la sagoma dello scoglio terrà la morfologia<br />

del Golgota, varrà ancor più l’alfabeto<br />

dell’ostrica: quando entra in essa un granellino<br />

di sabbia prova dolore. Per difendersi dall’irritazione,<br />

lo avvolge con strati di madreperla<br />

che, usciti, daranno forma alla bellezza della<br />

perla.<br />

Dentro la bellezza alloggia la sofferenza,<br />

come dietro il sepolcro abita il Calvario:<br />

ostriche felici non fanno perle, ostriche<br />

sofferenti sono artigiane della bellezza.<br />

Tutto il Vangelo prepara alla Risurrezione, ma<br />

non la descrive. Rimane quel sepolcro spalancato<br />

come occasione di inaspettato stupore, al<br />

quale sapranno prestare voce coloro che sullo<br />

scoglio di Cristo stanno aggrappati come le<br />

ostriche del Verga. Per evitare che il mondo,<br />

da pesce vorace qual è, ne deturpi la bellezza.<br />

*Editorialista Avvenire<br />

per la restituzione di copie non consegnate.<br />

ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00<br />

Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00<br />

Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00<br />

Africa, Asia e America € 165,00<br />

Oceania € 175,00<br />

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C.C.B. IT21B0614021110<strong>01</strong>0570009048<br />

intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

presso Cassa di Risparmio di Fabriano<br />

e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />

la medesima carità, associati nella medesima<br />

comunione di preghiera, di disciplina, di<br />

attività, e - ciò ch’è meraviglioso - tutti desiderosi<br />

d’una cosa sola, di offrire se stessi,<br />

come Cristo nostro Maestro e Signore, per la<br />

vita della Chiesa e per la salvezza del mondo”.<br />

Così Benedetto XVI può dire ai neo vescovi, a<br />

Castel Gandolfo, con le parole di Paolo VI, che<br />

“occorre evangelizzare - non in maniera decorativa,<br />

a somiglianza di vernice super� ciale,<br />

ma in modo vitale, in profondità e � no alle<br />

radici - la cultura e le culture dell’uomo… partendo<br />

sempre dalla persona e tornando sempre<br />

ai rapporti delle persone tra di loro e con Dio”.<br />

Ri� essione che ci aiuta a vivere i prossimi<br />

appuntamenti, quali l’apertura del Sinodo<br />

sulla nuova evangelizzazione e dell’Anno della<br />

fede, l’11 ottobre prossimo.<br />

*Vaticanista Rai<br />

Impegnarsi<br />

con il reale<br />

O quando si scontra con le dif� coltà?<br />

No, un uomo “si perde” quando non ha<br />

niente di buono da guardare, quando<br />

anche nel meraviglioso palazzo delle<br />

sue conoscenze, delle sue virtù o delle<br />

sue ricchezze non abita una presenza<br />

che gli riempie la vita di positività, e<br />

a cui appartiene. Senza l’acqua il deserto<br />

è solo deserto, e anche sapendo<br />

benissimo la strada per arrivare da un<br />

punto ad un altro, ci si sente sperduti<br />

e si � nisce per considerare vano ogni<br />

viaggio. Come avviene per i bambini:<br />

anche nella casa che conoscono bene si<br />

sentono persi, se non c’è chi li ama. La<br />

nostra attuale civiltà, avendo rimosso<br />

dal cuore della realtà l’ipotesi di una presenza<br />

positiva, si ritrova adulti troppo<br />

spesso ridotti a marmotte. Ci si impegna<br />

per costruire una tana illusoria. Ma non<br />

si “possiede” veramente più niente.<br />

La fede, il riconoscimento di una<br />

Presenza che valorizza il vivere, ha<br />

reso indomiti nell’impegno costruttivo<br />

uomini che non erano più “bravi” o più<br />

“generosi” degli altri, ma che erano<br />

liberi. Duemila anni di storia sono<br />

ricchi dei segni che hanno lasciato<br />

nella carità, nella cultura, nella politica.<br />

Sono i segni di una signoria dell’uomo.<br />

D’altra parte, un uomo e una donna<br />

adulti si riconoscono perché generano,<br />

costruiscono qualcosa e non lasciano<br />

la realtà così come l’avevano ricevuta.<br />

Oggi, alla signoria dell’uomo si è sostituito<br />

il dominio dello Stato e delle<br />

mode. Per questo i tempi richiedono<br />

l’impegno di uomini liberi, il maturo<br />

frutto di un’educazione. La � gura del<br />

Papa e la sua testimonianza di libertà<br />

richiamano la Chiesa alla conversione,<br />

al coraggio, alla fede. Quella fede che<br />

non coincide coi con� ni sociologici di<br />

un fenomeno soggettivo, e nemmeno<br />

con quelli labilissimi di una presunta<br />

moralità osservata dalla persona o da<br />

un gruppo. La fede si gioca tutta in<br />

quell’attimo che Pietro e, dopo di lui<br />

e come lui � no a noi, uomini di ogni<br />

tempo hanno vissuto: “Sì, Signore, tu<br />

lo sai che ti amo”. E la domanda di<br />

Pietro ci accompagnerà per tutto questo<br />

imminente anno della fede, non come<br />

una minaccia o un’ossessione, ma come<br />

una provocazione e una ricerca di senso.<br />

Dentro l’impegno di ogni giorno.<br />

Carlo Cammoranesi<br />

Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo<br />

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L’informativa completa è disponibile sul sito www.<br />

lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.<br />

Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />

della legge 250 del 7/8/1990.<br />

02 editoriali.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.21


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >INCHIESTA<<br />

3<br />

Tini: "Ecco la verità sui conti"<br />

Sul bilancio ora incidono scelte non dipendenti dall'attuale Giunta<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

al<br />

Bilancio e alle<br />

Finanze Angelo<br />

L’assessore<br />

Tini l’ha chiamata<br />

“operazione verità<br />

sui conti”. “La necessità di<br />

ritoccare dello 0,8 per mille<br />

l’Imu sulle seconde case e sui<br />

capannoni industriali, nasce<br />

in relazione alla tassatività<br />

della legge del 7 agosto<br />

2<strong>01</strong>2 n. 135 (la cosiddetta<br />

spending review Monti, ndr).<br />

“In questi giorni si è letto<br />

di tutto”, dice Tini. “Dopo<br />

l’approvazione del bilancio<br />

di previsione redatto nel<br />

mese di giugno e approvato<br />

a luglio, sono emerse spese<br />

impreviste e tagli governativi.<br />

L’attuale amministrazione<br />

non ha speso un euro in più<br />

di ciò che aveva stabilito, ma<br />

abbiamo dovuto far fronte a<br />

costi non dipendenti dalla<br />

nostra volontà, bensì pervenutidall’amministrazione<br />

Sorci. In particolare si<br />

tratta di spese per<br />

la ripulitura della<br />

neve nei mesi di<br />

gennaio e febbraio<br />

e che ammontano<br />

a ben 870.000<br />

euro. Inoltre c’è<br />

una vecchia causa<br />

del 2002 che ha<br />

visto soccombere<br />

il comune con un<br />

titolo esecutivo,<br />

vale a dire un’indennità<br />

di esproprio,<br />

per un valore<br />

di 250.000 euro.<br />

Emergono anche<br />

parcelle di avvocati<br />

per un ammontare<br />

di 28.000<br />

euro”. In passato le spese per<br />

eventi straordinari come la<br />

neve venivano coperte con<br />

l’applicazione dell’avanzo<br />

di amministrazione, ma<br />

quest’anno, per rispettare il<br />

patto di stabilità e il rigore<br />

della legge Monti, non è<br />

stato possibile, altrimenti si<br />

sarebbero dissestate le casse<br />

Urbani: "Manca<br />

equità sull'Imu"<br />

L'aumento, un'evidente stortura<br />

“Siamo di fronte ad un’evidente<br />

stortura. Intanto<br />

sull’argomento del bilancio<br />

sarebbe stato opportuno un<br />

confronto tra la vecchia e la<br />

nuova amministrazione al<br />

� ne di ottenere un resoconto<br />

esatto delle spese da sostenere<br />

e facenti<br />

capo all’allora<br />

giunta Sorci.<br />

Inoltre si sarebbe<br />

dovuto<br />

agire in modo<br />

equo e non<br />

colpendo solo<br />

una parte dellapopolazione<br />

attraverso<br />

la pressione<br />

fiscale. Infine,<br />

da parte<br />

dell’attuale<br />

Giunta, non è<br />

stato rispettato<br />

il patto elettorale,<br />

perché<br />

il sindaco Sagramolaaveva<br />

detto che<br />

l’Imu non<br />

avrebbe subito<br />

ritocchi”.<br />

E’ una critica<br />

severa quella<br />

mossa dal<br />

consigliere<br />

comunale di<br />

opposizione Urbano Urbani.<br />

L’argomento che scatena il<br />

disappunto attiene all’aumento<br />

dell’Imu dal 9 al 9,8%<br />

per mille a carico dei titolari<br />

delle seconde case e dei capannoni<br />

industriali.<br />

“Ci viene detto che l’aumento<br />

è necessario per sup-<br />

portare i costi delle nevicate<br />

di febbraio, ma tra Sorci e<br />

Sagramola sarebbe stato utile<br />

veri� care l’accaduto a tempo<br />

debito. Il consiglio comunale<br />

è del tutto all’oscuro del<br />

bilancio in essere e non possediamo<br />

nemmeno un foglio<br />

che attesti il resoconto.<br />

Come è possibile<br />

agire in modo così<br />

approssimativo? Se<br />

la neve ha colpito<br />

tutti, perché vengono<br />

chiamate a pagare<br />

solo determinate categorie?<br />

Perché que-<br />

comunali. Quindi l’amministrazione<br />

Sagramola ha dovuto<br />

provvedere con risorse<br />

proprie. Continua Angelo<br />

Tini: “Altre cose pervenute<br />

dal passato sono l’utilizzo<br />

dell’avanzo di amministrazione<br />

del 2<strong>01</strong>0 per un milione<br />

di euro e un mutuo che<br />

è stato acceso per costruire<br />

sta disparità di trattamento?<br />

Il servizio di rimozione della<br />

neve è stato effettuato in<br />

favore della comunità intera,<br />

non solo di alcuni soggetti.<br />

Eventi eccezionali vanno<br />

affrontati con provvedimenti<br />

eccezionali”.<br />

Afferma ancora Urbani: “Ho<br />

la sensazione, peraltro, che<br />

l’Imu inerente alla seconda<br />

casa e alle imprese, una<br />

volta aumentata, resterà al<br />

9,8 per mille anche in futuro.<br />

Invito il sindaco Sagramola a<br />

portare la questione in consiglio<br />

perché è necessaria una<br />

discussione complessiva che<br />

coinvolga l’assise pubblica”.<br />

Il consigliere conclude<br />

la sua disamina:<br />

“L’assessore<br />

Galli aveva detto<br />

che le aziende<br />

virtuose sarebbero<br />

state salvaguardate<br />

attraverso un<br />

sistema premiante.<br />

Mi auguro che<br />

mantenga fede a<br />

quanto promesso,<br />

tutelando chi dà<br />

lavoro ai cittadini<br />

di Fabriano e<br />

chi, come il sottoscritto,<br />

non ha mai<br />

utilizzato un’ora<br />

di cassa integrazione”.<br />

a.m.<br />

opere pubbliche. E’ accaduto<br />

che gli stati di avanzamento<br />

dei lavori, al momento del<br />

nostro insediamento, ammontavano<br />

ad un milione<br />

e 300.000 euro. Si tratta di<br />

spese in conto capitale che<br />

vanno ad incidere sul patto<br />

di stabilità, quindi si deve<br />

colmarle con nuove entrate”.<br />

L’amministrazione<br />

Sagramola è stata<br />

costretta ad inasprire<br />

l’Imu � no ad indire<br />

aste pubbliche per<br />

rimunerare le ditte<br />

alle quali sono stati<br />

commissionati i lavori<br />

facenti capo alla<br />

precedente Giunta.<br />

Conclude l’assessore<br />

Tini: “Certo,<br />

in questo periodo<br />

di crisi non è opportuno<br />

aumentare<br />

le tasse, ma vorrei<br />

rimarcare che il contenimentodell’aumento<br />

allo 0,8% è<br />

stato possibile grazie<br />

allo spending review del<br />

comune, perché ora la spesa<br />

corrente è consistentemente<br />

ridotta rispetto al 2<strong>01</strong>1. L’unico<br />

rammarico è che i tempi<br />

per la manovra � nanziaria<br />

erano talmente ristretti che<br />

non è stato possibile intavolare<br />

un confronto con le forze<br />

produttive e i sindacati”.<br />

Galli: "Imprese<br />

da salvaguardare"<br />

L’amministrazione civica è<br />

divisa sull’aumento dell’Imu<br />

e si rischiano frizioni<br />

all’interno dell’Udc, partito<br />

attualmente di maggioranza.<br />

Ad opporsi in modo netto<br />

è l’assessore alle Attività<br />

Economiche e Produttive<br />

Giuseppe Galli, esponente di<br />

rilievo della compagine guidata<br />

dal segretario Pellegrini.<br />

Titolare del settore bilancio<br />

e � nanze è Angelo<br />

Tini, altra figura<br />

dell’Udc, nonché<br />

vice-sindaco, che<br />

invece ha sottolineatol’indispensabilità<br />

del provvedimento.<br />

Galli ammette:<br />

“Francamente devo<br />

dire che la maggioranza<br />

è compatta<br />

sull’aumento dell’Imu,<br />

ma io resto<br />

contrario. In questi<br />

giorni ho incontrato<br />

le associazioni<br />

di categoria e ho<br />

ribadito la mia personale<br />

posizione.<br />

Se si deve dare un<br />

segnale di rilancio non possiamo<br />

penalizzare le imprese<br />

che già stanno soffrendo la<br />

congiuntura economica e la<br />

crisi che attanaglia da anni,<br />

e gravemente, il comprensorio.<br />

Capisco che bisogna far<br />

quadrare i conti del bilancio<br />

comunale e comprendo le<br />

difficoltà del sistema, ma<br />

ho già chiesto al sindaco<br />

Sagramola di fare di tutto per<br />

evitare un inasprimento<br />

� scale”. Cna, Confartigianato<br />

e Confcommercio<br />

avevano già fornito la loro<br />

opinione. Rimarca Simone<br />

Clementi, segretario<br />

della Cgia: “Ci fa piacere<br />

che l’assessore Galli<br />

abbia compreso le nostre<br />

A sinistra Urbano Urbani;<br />

in alto Giuseppe Galli;<br />

qui a � anco una fase<br />

di un Consiglio comunale<br />

SU<br />

• L’aumento<br />

dell’Imu è sta-<br />

to necessario a<br />

causa di spese impreviste<br />

che attengono all’amministrazione<br />

Sorci.<br />

• Non è stato applicato<br />

il massimo della tariffa.<br />

• Le spese correnti del<br />

Comune, nel frattempo,<br />

sono state consistentemente<br />

ridotte.<br />

GIÙ<br />

• L’inaspri-<br />

mento fiscale<br />

colpisce in una<br />

fase di grande remissione<br />

economica e occupazionale.<br />

• Le associazioni di<br />

categoria sono contrarie<br />

alla manovra fi nanziaria.<br />

• I tempi ristretti per<br />

l’approvazione del bilancio<br />

non hanno consentito<br />

un confronto con le forze<br />

produttive e i sindacati.<br />

istanze e stia affrontando il<br />

problema in modo obiettivo.<br />

La giunta dovrebbe rivedere<br />

la propria scelta veri� cando<br />

l’opportunità di procedere<br />

a dei tagli in altri settori e<br />

nei vari capitoli di spesa.<br />

Non chiediamo nulla di eccezionale,<br />

soltanto che non<br />

vengano tassate<br />

le attività<br />

produttive. Le<br />

imprese hanno<br />

già avuto problemi<br />

a pagare<br />

la <strong>prima</strong> rata,<br />

� guriamoci la<br />

seconda, per<br />

di più dovendo<br />

far fronte ad<br />

un aggravio di<br />

spesa”. Intanto<br />

l’assessore<br />

Galli interviene<br />

anche sulla<br />

questione lavoro<br />

per concretizzarealcune<br />

linee programmatiche:<br />

“Il primo step<br />

sarà un consiglio<br />

comunale<br />

aperto � ssato per il 20 ottobre<br />

a cui sono stati invitati i<br />

grandi gruppi industriali. Poi<br />

il percorso proseguirà con le<br />

piccole e medie imprese e le<br />

parti sociali. Nel frattempo<br />

verrà firmato un accordo<br />

di programma per sfruttare<br />

tutte le risorse possibili. Al<br />

riguardo daremo vita ad un<br />

tavolo permanente con imprenditori,<br />

associazioni di<br />

categoria e sindacati”.<br />

a.m.<br />

03 inchiesta.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.24


4 <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

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Gli annunci vanno<br />

portati in redazione,<br />

Piazza Giovanni Paolo II,<br />

ENTRO IL MARTEDÌ MATTINA<br />

Notizie Liete<br />

Tanti auguri!<br />

Andrea e Venia, avete raggiunto un bel traguardo! Vi auguriamo che<br />

la fortuna e la salute vi accompagnino ancora per tanti anni!<br />

Tantissimi auguri dai � gli, i generi ed i nipoti.<br />

Cav ringrazia<br />

le sorelle Rogari<br />

Le sorelle Rogari, in occasione del battesimo dei loro bambini,<br />

hanno voluto fare un grande gesto di amore donando, al Centro<br />

di Aiuto alla Vita, un Progetto Gemma, adozione prenatale.<br />

Il Cav ringrazia di cuore le sorelle Rogari e tutte le persone che<br />

hanno contribuito a questo grande dono.<br />

Buon<br />

onomastico!<br />

Auguri a Francesca per il suo onomastico<br />

dal fratello Gianni.<br />

Grazie<br />

di cuore!<br />

Vorrei rendere noto ai lettori la<br />

collaborazione e la sensibilità<br />

che ancora ci sono nel nostro<br />

nosocomio, ringranziando la Dott.<br />

ssa Mancinelli e la Dott.ssa Curzi<br />

e la signora Rita Petroni per<br />

aver organizzato vari esami (Tac.<br />

elettroencefalogramma-elettrocardiogramma-visita<br />

dentistica), tutti<br />

eseguiti in mattinata, per mio � glio<br />

Graziano, disabile. Non ci sono parole<br />

per esprimere il mio grazie dal<br />

più profondo del cuore per la vostra<br />

umanità. Non tutti in Italia possono<br />

vantare un ospedale come il nostro<br />

così ef� ciente, funzionante e pulito.<br />

Grazie di vero cuore.<br />

Gianna Travaglia Boccolucci<br />

Che bel traguardo!<br />

Ne avete fatta di strada insieme... Congratulazioni a<br />

Emilio e Nicoletta Tassi che domenica 30 settembre<br />

hanno festeggiato 60 anni di matrimonio. Auguri perchè<br />

questo vostro cammino possa ancora continuare.<br />

Le � glie, Pina e Santina<br />

09-1952<br />

Auguri Ida ed Enrico!<br />

Ida ed Enrico: 43 bellissimi anni di matrimonio!!<br />

Auguri carissimi a questa coppia meravigliosa! Siete un esempio di vero<br />

amore per tutti noi! Anche in questo momento particolare della vostra vita<br />

siete un'unione fantastica e dolcissima che tutti ammiriamo e stimiamo!<br />

Un abbraccio sincero da parte mia, dei miei � gli Giorgia e Tommy, di<br />

mio marito Massimo, di zia Pia, dei nonni Eva ed Augusto, dei vostri<br />

cari e dei vostri amici, quelli veri!<br />

Alessandra<br />

Vincitori... senza frontiere<br />

Domenica 16 settembre in occasione della festa della “Madonna<br />

Addolorata” nella frazione di Melano sono stati premiati con<br />

un trofeo ed una maglietta personalizzata i “ragazzi” che nel<br />

1982, vinsero l’ultima edizione della <strong>prima</strong> serie di “Giochi<br />

senza frontiere tra le frazioni di Fabriano”.<br />

I premi sono stati offerti dal Circolo Fenalc di Melano e le<br />

magliette da Linea Sport 84. Una giornata in cui i vincitori<br />

dei giochi che si sono svolti 30 anni fa si sono ritrovati in<br />

un momento di festa e di ricordi. I premiati sono Gianfranco<br />

Bianchetti, Paolo Calisti, Renato Foco, Roberta Malizia, Giancarlo<br />

Marasca, Luca Mingarelli, Gianni Pellegrini, Massimiliano<br />

Pisello, Antonio Spinelli, Claudio Spinelli e Patrizia Valentina;<br />

i dirigenti il compianto Nello Bianchetti e Leonardo Meloni, e<br />

l’arbitro Sandro Pellegrini.<br />

09-2<strong>01</strong>2<br />

Avviso<br />

importante!<br />

09-1977<br />

09-2002<br />

Giovedì 27 settembre alle ore 10 della mattina,<br />

in viale IV Novembre, incrocio con il nuovo<br />

cavalcavia del Borgo (zona retro chiesa S.<br />

Nicolò) una signora di 70 anni è stata investita<br />

da una macchina guidata da una donna<br />

che ha prestato immediatamente soccorso.<br />

Al momento le condizioni della signora investita<br />

non sembravano gravi. Pertanto non<br />

sono state lasciate le generalità. In serata la<br />

signora si è recata al Pronto Soccorso dove è<br />

stata constatata la frattura di un braccio con<br />

relativa ingessatura, motivo per cui si chiede<br />

gentilmente alla persona che era alla guida<br />

della macchina di contattare lo 0732 5719,<br />

oppure il 338 7512350. Grazie.<br />

04 mercatino.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.26


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

>CRONACA<br />

di GAIA GERMONI<br />

Il 26 settembre è una data non<br />

facile da dimenticare. Basta<br />

solo sentirla nominare per far<br />

riaf� orare alla mente di tutti i<br />

ricordi di quel sisma che ha sconvolto<br />

Marche e Umbria segnando<br />

con una profonda ferita anche la<br />

città di Fabriano. Due forti scosse,<br />

una di magnitudo 5.8 durante<br />

la notte, alle 02:33, e l’altra alle<br />

11:42 di mattina, con magnitudo<br />

6.1, hanno fatto tremare la terra<br />

in maniera indelebile. E oltre allo<br />

shock di un evento che tutti conoscevano<br />

ma non in tali dimensioni,<br />

fu duro il colpo materiale in� itto<br />

ai luoghi della quotidianità: case,<br />

edi� ci pubblici, scuole, chiese. A<br />

quindici anni di distanza si tirano<br />

le somme di ciò che è avvenuto<br />

dopo, del lungo percorso che ha<br />

riportato Fabriano a riacquistare la<br />

sua personalità e che ha portato le<br />

Marche a divenire un vero e proprio<br />

modello della ricostruzione.<br />

Il sindaco Giancarlo Sagramola,<br />

allora coordinatore della Protezione<br />

Civile, racconta come Fabriano<br />

abbia subito affrontato l’emergenza<br />

con la creazione di un centro operativo<br />

che ha provveduto a fornire<br />

pasti caldi e posti letto all’interno<br />

del palazzetto vecchio.<br />

“Ci siamo messi insieme per preparare<br />

1260 pasti - ricorda - utilizzando<br />

il cibo delle mense e dando<br />

da dormire ad oltre 400 persone”.<br />

Dopo la <strong>prima</strong> fase della ricostruzione,<br />

� nalizzata a fronteggiare la<br />

situazione iniziale e a fornire agli<br />

sfollati oltre 1300 posti letto, in<br />

container e abitazioni, è iniziato<br />

il lungo cammino per riportare la<br />

città alla sua integrità, cammino<br />

pressoché terminato: “Rimangono<br />

soltanto 10 pratiche di procedimenti<br />

che non hanno trovato conclusioni –<br />

dichiara il sindaco – ad ogni modo<br />

tutti gli sfollati sono ormai da anni<br />

rientrati nelle loro case e Comune<br />

Note... ad Albacina<br />

Il 26 settembre 1997 tremò la terra: l'anniversario<br />

e Regione Marche in sinergia hanno<br />

contributo alla ricostruzione.<br />

Sper o di trovare nei cittadini lo<br />

stesso spirito di unità di allora per<br />

superare l’emergenza che Fabriano<br />

vive oggi”.<br />

E dell’importante ruolo assunto<br />

dalla Regione Marche nella ricostruzione<br />

di Fabriano parla anche<br />

Vincenzo Castriconi, consigliere<br />

comunale di maggioranza che nel<br />

1997 fu fautore della ricostruzione<br />

Maratona rock domenica 7 ottobre<br />

La chiesa parrocchiale di San Venanzio ad Albacina è conosciuta nel nostro<br />

territorio perchè al suo interno è collocato il trittico ligneo quattrocentesco<br />

attribuito al Maestro di Staffolo. Fino ad alcuni decenni fa nessuno<br />

conosceva però la vera identità di un’altra importante opera ospitata nella<br />

chiesa. Stiamo parlando dell’organo, che circa all’inizio del XIX secolo fu<br />

acquistato dalla parrocchia. Lo strumento, realizzato nel 1774 dall’organaro<br />

Gaetano Antonio Callido (Este, 14 gennaio 1727 – Venezia, 8 dicembre<br />

1813), senza dubbio il più celebre costruttore di organi del XVIII e XIX<br />

secolo, proveniva da un Convento di suore di Cingoli. Il suo reale valore<br />

artistico e culturale rimase misconosciuto � no agli anni ’70 del secolo<br />

scorso, quando venne rinvenuta la pergamena autografa del Maestro con<br />

l’indicazione dei vari registri dello strumento, la quale permetteva di ricostruire<br />

la storia e ritrovare le origini dell’organo, che risulta regolarmente<br />

catalogato con il N.96 nella “Tavola P” del Catalogo Callidiano. Possiamo<br />

quindi considerarlo a tutti gli effetti il “fratello” di quello che troviamo<br />

collocato nella chiesa dei Ss. Biagio e Romualdo a Fabriano. All’epoca<br />

fu riparato e suonato in concerto dal M° Luigi Celeghin con un bellissimo<br />

impatto sonoro che colpì in modo indimenticabile il pubblico presente. La<br />

gloria però fu di breve durata, perché nel corso di pochi anni lo strumento<br />

si deteriorò � no a raggiungere uno stato assai precario di conservazione,<br />

al punto, ovviamente, da richiedere un profondo intervento di restauro che<br />

lo riportasse alle condizioni originali. L’intervento è stato quindi af� dato<br />

al restauratore Formentelli che opera in quel di Camerino, sotto la supervisione<br />

della Soprintendenza alle Belle Arti di Urbino, ed avrà una durata<br />

di circa un anno e mezzo. Il parroco di Albacina don Leopoldo Paloni ed<br />

un comitato di “paesani appassionati” si sono impegnati nella realizzazione<br />

di questa impresa, che comprende anche l’onere del reperimento<br />

dei fondi necessari alla sua realizzazione. Sono quindi previste in paese<br />

alcune iniziative, la <strong>prima</strong> delle quali, avente anche lo scopo divulgativo,<br />

si terrà domenica 7 ottobre (dalle 17 alle 23). Un concerto tenuto da vari<br />

gruppi Rock (The Hammers-Led Zeppelin tribute Band, Mamma Musica-<br />

Nomadi tribute Band, Atavika Prog Family ed altri) avrà luogo durante<br />

il pomeriggio e la serata. Si potranno degustare prodotti gastronomici<br />

locali e dolci confezionati dalle signore del paese che si sono offerte di<br />

collaborare all’iniziativa. L’ingresso sarà del tutto gratuito. Un grazie<br />

dagli organizzatori va a tutti coloro che parteciperanno ed a quelli che<br />

collaborando attivamente hanno permesso l’organizzazione dell’evento.<br />

di Belvedere attraverso la creazione<br />

di un consorzio di cittadini che<br />

hanno preso in mano la delicata<br />

situazione.<br />

“Quando ho deciso di fare qualcosa<br />

per ricostruire il paese sono stato<br />

fortunato perché ho trovato l’appoggio<br />

delle istituzioni: in primis della<br />

Regione Marche, pronta sempre<br />

ad accogliere le nostre richieste -<br />

afferma Castriconi – il segreto del<br />

successo della nostra azione risiede<br />

nella � ducia che tutti i cittadini<br />

hanno avuto in questo consorzio”.<br />

Tra l’altro a distanza di 15 anni non<br />

solo il paese di Belvedere è stato<br />

completamente restaurato tornando<br />

allo splendore di un tempo, ma il<br />

villaggio di legno che ospitava i<br />

terremotati è diventato un importante<br />

centro di formazione per i<br />

volontari della protezione civile:<br />

un � ore all’occhiello nato proprio<br />

dalle macerie del sisma.<br />

La chiesa riaperta<br />

Arpe, voci e piano a Santa Caterina<br />

Era emozionato padre Leonardo<br />

Bellonci nel dare inizio al concerto<br />

che domenica 30 settembre festeggiava<br />

la riapertura della chiesa di<br />

Santa Caterina. Padre Leonardo<br />

aveva 70 anni, quando il terremoto<br />

del settembre 1997 aveva decretato<br />

l’inagibilità della chiesa di Santa<br />

Caterina; di riaprirla al culto gli<br />

sembrava un sogno impossibile.<br />

Ora, a 85 anni, dava inizio al<br />

concerto della riapertura al culto<br />

e alla gioia. Michele Fabrizi era al<br />

pianoforte; M. Chiara Fiorucci e<br />

Alberto Signori alle arpe; lo stesso<br />

Signori dirigeva il coro polifonico<br />

Vox Nova di Fabriano (foto). Data<br />

l’imminente festa di S. Francesco<br />

di Assisi, il concerto si è aperto<br />

con la rievocazione della vita del<br />

Poverello, preparata da Giuseppe<br />

Bruni per voci recitanti e interludi<br />

del pianoforte e dell’arpa. Dopo<br />

una stupenda interpretazione della<br />

Ballata op. 23 n. 1 di F. Chopin da<br />

parte del pianista Fabrizi, il duo<br />

ha ripreso a dialogare nei brani<br />

molto suggestivi di V. Palermo e<br />

A. Pierucci. L’arpa della Fiorucci<br />

ha estasiato il pubblico con l’Impromptu<br />

op. 86, n. 6 di G. Faure’<br />

e, insieme ad Alberto Signori, in un<br />

brano di H. Reniè. Il coro Vox Nova<br />

ha proiettato in esaltanti immagini<br />

sonore il senso festoso della serata<br />

con brani molto impegnativi di Pergolesi,<br />

Vivaldi e lo spiritual ‘Wade<br />

in the water’.<br />

Grandi apprezzamenti a tutti gli<br />

esecutori.<br />

Il timpano della chiesa di San Biagio<br />

e Romualdo che crollò in seguito alle<br />

forti scosse di terremoto<br />

del 26 settembre 1997<br />

Quel terribile sisma...<br />

5<br />

taccuino<br />

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05 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.48


6<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Ponte dell'Aèra... "mi piace"<br />

Il monumento fabrianese al secondo posto tra i luoghi segnalati al FAI<br />

Prosegue la raccolta firme<br />

per eleggere a luogo<br />

del cuore lo storico Ponte<br />

dell’Aèra organizzata<br />

dalla delegazione Fai di Fabriano<br />

in collaborazione con il comitato<br />

“Alla scoperta del Giano”. Ad oggi<br />

l’antico simbolo fabrianese, presso<br />

il quale erano poste le botteghe dei<br />

primi fabbri che diedero origine<br />

alla città e che comparirebbe nello<br />

stesso stemma cittadino, si attesta<br />

al secondo posto regionale e all’85°<br />

nazionale nella classi� ca provvisoria<br />

di internet che vede competere<br />

ben 8.000 segnalazioni provenienti<br />

da tutto il Belpaese. L’obiettivo è<br />

quello di raggiungere una posizione<br />

di rilievo così da avere l’attenzione<br />

e un intervento diretto del Fai per<br />

il suo recupero, ciò dipenderà dalle<br />

� rme cartacee che perverranno entro<br />

il 31 ottobre e che al momento<br />

"Aperiquì"<br />

sul basket<br />

Giovedì 11 ottobre alle ore 19 ritorna<br />

l’appuntamento con Aperiquì.<br />

Condivisioni itineranti, l’evento<br />

organizzato dall’associazione culturale<br />

fabrianese “fabricamenti”.<br />

Luogo dell’incontro sarà il chiostro<br />

di San Benedetto, una location<br />

ideale per il tema del quarto “Aperiquì”:<br />

il corpo, legato in maniera più<br />

ampia allo sport, in particolar modo<br />

al basket. Gli appuntamenti informali<br />

dell’associazione fabricamenti<br />

hanno tracciato un percorso alla<br />

ricerca del senso della comunità,<br />

ponendo l’attenzione su un luogo<br />

fisico, un’immagine simbolica,<br />

l’intrinseco bisogno di spiritualità<br />

� no ad arrivare al corpo. Il corpo<br />

è l’elemento che ci lega al mondo<br />

e allo stesso tempo il mezzo che ci<br />

permette di costruire il nostro io.<br />

Il convento di San Benedetto è un<br />

luogo rappresentativo dell’identità<br />

comunitaria, il luogo dove ha mosso<br />

i primi passi il basket fabrianese.<br />

Ci racconteranno le loro emozioni<br />

e il loro percorso alcuni degli atleti<br />

che hanno reso grande il basket a<br />

Fabriano � no a farlo diventare un<br />

elemento identitario e aggregante<br />

della nostra comunità. La formula<br />

sarà sempre la stessa, ogni partecipante<br />

deve intervenire portando<br />

con sé il necessario per l’aperitivo<br />

e condividendo con gli altri: cultura,<br />

idee ed energie. L’associazione<br />

metterà a disposizione dei contenitori<br />

per la raccolta differenziata.<br />

Ogni singolo partecipante è invitato<br />

a farsi lui stesso attore proponendo<br />

spunti di ri� essione, in linea con lo<br />

spirito dell’evento e dell’associazione<br />

stessa: la crescita culturale<br />

attraverso la condivisione collettiva.<br />

Elisabetta Monti<br />

hanno superato il numero di 200. I<br />

giorni per � rmare non sono ancora<br />

molti, l’impresa è ardua ma non<br />

impossibile se ci sarà la massima<br />

partecipazione. L’invito rivolto a<br />

tutti i cittadini è dunque quello di<br />

recarsi ad apporre la propria � rma<br />

presso i seguenti punti di raccolta<br />

in città: Urp del Comune di Fabriano,<br />

Biblioteca Pubblica “R.Sassi”,<br />

Museo della Carta e della Filigrana,<br />

Pinacoteca Civica “B.Molajoli”,<br />

Edicola La Rovere, Libreria Babele.<br />

E sempre riguardo al ponte, e al<br />

tratto coperto del � ume cittadino,<br />

ancora non si sono spenti gli eco<br />

dell’ultima escursione degli instancabili<br />

“eroi del Giano” Fabrizio<br />

Moscé e Fabrizio Maffei che per la<br />

terza volta, grazie al prezioso aiuto<br />

di Radio Gold, sono scesi ed hanno<br />

acceso i riflettori sulle possenti<br />

arcate medievali e sulla situazione<br />

al di sotto della tombatura:<br />

per chi volesse<br />

farsi un’idea e scoprire<br />

questa valente opera di<br />

ingegneria idraulica che<br />

è stata nascosta per tanti<br />

troppi anni, i video sono<br />

disponibili sul sito www.<br />

allascopertadelgiano.it .<br />

Un momento<br />

della raccolta fi rme<br />

per la riapertura<br />

del Ponte dell'Aèra<br />

>FABRIANO<<br />

Sopra: vecchia foto del Ponte dell'Aèra quand'era ancora aperto<br />

Sotto: la pianta del Ponte, tratte dal testo di J.B.Seroux D'Agincourt<br />

Modelle in carrozza<br />

con gli artigiani fabrianesi<br />

Gli artigiani fabrianesi mettono a segno un nuovo colpo all'Afrodite Bellezza<br />

e Benessere presso l'Abbadia di Fiastra lunedì 24 settembre. Fabula<br />

Parrucchieria-Armonia Intima-Lady Atelier-Roberta Fratini hanno allestito<br />

un vero e proprio set con tanto di antica carrozza nella suggestiva location<br />

dell'Abbadia per effettuare in diretta uno shooting fotogra� co. Tanta la<br />

curiosità dei passanti che si fermavano a guardare! Per gli scatti sono<br />

stati raggiunti dai fotogra� fabrianesi Matteo Mingo, Ersilio Barbarossa<br />

e Leonardo Massaccesi con i loro assistenti. Si ringrazia l'Expo Marche<br />

per averli contattati ad allestire questo singolare lavoro.<br />

Foto di Matteo Mingo<br />

"Fabbricato<br />

ingegnoso"<br />

Nel cuore più antico della città, si trova questa<br />

poderosa opera di ingegneria medievale unica<br />

nel suo genere, dichiarata agli inizi del secolo<br />

scorso monumento nazionale. Costituito da<br />

volte poggianti su un unico pilastro centrale<br />

rostrato, probabile opera dell’architetto fi orentino<br />

Bernardo Rossellino, congiungeva e<br />

congiunge tuttora le due sponde del fi ume<br />

Giano, a destra Castelvecchio e Poggio e a<br />

sinistra l’ampio Borgo che allora si andava<br />

formando. Il nome Aèra deriverebbe secondo<br />

il Sassi dall’errata pronuncia della parola latina<br />

aera= metalli, sul ponte sarebbe infatti esistita,<br />

menzionata anche negli antichi statuti del Comune,<br />

l’offi cina di un fabbro, forse lo stesso<br />

leggendario Mastro Marino che compare nello<br />

stemma comunale. Di recente Mauro Cucco<br />

ha rintracciato questa immagine di pianta e<br />

prospetto del ponte, tratta dalla pubblicazione<br />

“Histoire de l’art par les monuments”, nella<br />

quale l’autore J.B. Seroux d’Agincourt, noto<br />

storico dell’arte francese che visitò l’Italia sul<br />

fi nire del ‘700, così descrive l’opera fabrianese<br />

citando il Vasari: “fabbricato nel decimoquinto<br />

secolo, esso è assai ingegnosamente disposto<br />

per resistere alla forza di una corrente che ne<br />

avevane rovesciati molti altri; è forse dovuto<br />

al talento di Bernardo Rossellini, architetto<br />

fi orentino, che fu impiegato da Niccola V nei<br />

lavori che questo papa ordinò in Roma, nello<br />

Stato ecclesiastico e principalmente a Fabriano,<br />

ove egli erasi rifugiato a cagione della peste”.<br />

E il Rotary di Frasassi<br />

si concentra sull'arte<br />

Anche il Rotary Club “Altavallesina<br />

Grottefrasassi” aderisce alla<br />

ottava edizione della “Giornata<br />

del Contemporaneo”, iniziativa<br />

nazionale promossa dal Ministero<br />

per i Beni e le Attività<br />

Culturali in programma venerdì<br />

5 ottobre alle ore 17 presso il<br />

Museo Archeologico Nazionale<br />

delle Marche di Ancona. La<br />

nostra associazione per mezzo<br />

del suo presidente, prof. Adriana<br />

Verdini, metterà a disposizione<br />

del pubblico l’opera vincitrice<br />

della XIX edizione del Premio<br />

Internazionale di Scultura “Edgardo<br />

Mannucci”, tenutosi ad<br />

Arcevia dal 26 maggio al 31 luglio scorsi. «La nostra partecipazione all’iniziativa<br />

- spiega il dott. Franco Berionni, presidente del Premio Mannucci<br />

- si attuerà con l’esposizione della scultura Umore Permanente, realizzata<br />

dalla giovane artista Federica Tortorella (foto) dell’Accademia delle Belle<br />

Arti di Torino». Tale opera sarà infatti in mostra nel Museo Archeologico<br />

Nazionale delle Marche di Ancona, accanto a reperti archeologici, dal 6<br />

ottobre all’8 giugno 2<strong>01</strong>3. «E’ per noi motivo di orgoglio - riprende Berionni<br />

- concedere in prestito l’opera vincitrice del Premio per una iniziativa di<br />

alto pro� lo, che ha quale scopo quello di valorizzare il grande patrimonio<br />

nazionale di beni culturali ed artistici. Le nostre iniziative, secondo quelli<br />

che sono i principi fondamentali del club, vengono condotte nel segno del<br />

puro spirito di servizio a bene� cio della collettività e, in questo caso, la<br />

nostra azione è � nalizzata a promuovere i giovani talenti che operano per<br />

trovare un loro spazio nell’affascinante campo dell’arte e della cultura». In<br />

occasione della “Giornata del Contemporaneo” l’ingresso al citato Museo<br />

Archeologico delle Marche sarà a titolo gratuito.<br />

06 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.33


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />

7<br />

Il musical pronto per maggio<br />

Defi nitivo il cast dell'opera della Pastorale<br />

di ROBERTA STAZI<br />

In un incontro carico di entusiasmo,<br />

ansia, attesa ed emozioni,<br />

è stato de� nito il cast del nuovo<br />

musical della pastorale giovanile<br />

della Diocesi di Fabriano e<br />

Matelica – “Face, ogni volto una storia”<br />

- che darà vita alla storia ideata<br />

da Don Umberto Rotili. Tantissimi<br />

i ragazzi che si sono presentati ai<br />

provini, ed un primo successo è<br />

stato che solo la metà di loro aveva<br />

già partecipato al precedente<br />

musical “Dove sei?”, mentre tutti<br />

gli altri erano “volti nuovi”: segno<br />

del successo dell’idea che non solo<br />

aggrega, impegna e responsabilizza<br />

i ragazzi, ma anche che è davvero<br />

vissuta come un’opportunità. Un’opportunità<br />

a doppio senso: per la<br />

Chiesa, e per il “mondo degli Adulti”<br />

(sponsor e collaboratori coinvolti)<br />

che investono sui giovani attraverso<br />

un supporto economico o con il loro<br />

tempo dedicato all’iniziativa, e per<br />

giovani, che dovranno ripagare della<br />

� ducia attraverso il loro impegno e<br />

Il cast ed i collaboratori del nuovo musical<br />

BIBLIOTECA IN AZIONE!<br />

di Francesca Iurlaro<br />

Compleanno della Biblioteca<br />

la valorizzazione dei loro talenti.<br />

La trama del Musical e altri dettagli<br />

della storia sono top secret: nessuna<br />

voce o indiscrezione. Bocche cucite<br />

da parte di ogni partecipante e dello<br />

staff. Pochissime le notizie che saranno<br />

rivelate. Quello che si può dire<br />

è che il musical parlerà del mondo<br />

dei giovani, che cerca risposte, che<br />

si interroga, che si scontra e incontra<br />

con un mondo di adulti a cui<br />

dimostrare di valere e voler contare<br />

in questo mondo. “Questo nuovo<br />

spettacolo – commenta don Umberto<br />

– vuole dire qualcosa di non scontato<br />

sui giovani, e lo farà suscitando nel<br />

pubblico emozioni forti.<br />

L’intenzione è anche quella di<br />

creare un vero spettacolo artistico,<br />

amatoriale sì, ma con un approccio<br />

professionale e per questo servirà<br />

l’impegno di tutti, perché ogni singolo<br />

elemento della storia, dal coro<br />

di scena, ai ballerini, agli attori, è di<br />

fondamentale importanza”.<br />

La Diocesi sta scommettendo su<br />

questi ragazzi e sul progetto che<br />

piano piano ha preso e prenderà sem-<br />

pre più forma. “Accanto al percorso<br />

artistico – continua il giovane e dinamico<br />

prete fabrianese - c’è un percorso<br />

spirituale: si approfondiranno,<br />

infatti, attraverso degli incontri<br />

programmati, dei<br />

temi importanti<br />

che i ragazzi per<br />

primi vivranno<br />

sul palcoscenico”.<br />

Gli incontri<br />

si terranno presso<br />

la Scuola di Teologia<br />

a Fabriano,<br />

ed inizieranno il<br />

16 novembre sul<br />

tema “Viaggio<br />

nell’aldilà”.<br />

Le date dello spettacolo,<br />

una delle<br />

poche cose rivelabili<br />

sul musical<br />

sono le date dello spettacolo: 4, 5,<br />

11 e 12 maggio.<br />

Le modalità di acquisto del biglietto<br />

verranno comunicate successivamente<br />

sia attraverso la Stampa che<br />

sul sito www.faceilmusical.com<br />

In occasione del suo secondo compleanno nella nuova sede delle Conce (9 ottobre prossimo) e della Giornata nazionale delle<br />

Biblioteche (BiblioPride, 13 ottobre 2<strong>01</strong>2) la Biblioteca pubblica di Fabriano organizza una serie di eventi e iniziative. Diversi gli<br />

appuntamenti in programma durante tutta la settimana. Martedì 9, alle 17.30, presso la Sezione bambini e ragazzi “Il grillo parlante”,<br />

Storie favolose, letture ad alta voce per i bambini dai 3 ai 9 anni. Dai bellissimi albi illustrati della Sezione, storie tenere, curiose,<br />

divertenti, da brivido, d’avventura. Alle 18, presso la Sala Dalmazio Pilati, “Immaginiamo la biblioteca, un viaggio fantastico, ma<br />

non troppo, verso la biblioteca del futuro”. Nuovi media, multiculturalità, conservazione e promozione dei fondi storici, per capire<br />

come cambiano e come si stanno trasformando non solo i servizi bibliotecari, ma anche le esigenze di lettura degli utenti, con<br />

uno sguardo verso le realtà più avveneristiche, e le prospettive per la nuova sede del San Francesco prevista per il prossimo anno.<br />

Interverrà il personale della Biblioteca e, a seguire, un aperitivo e un brindisi alle biblioteche. Dal 9 al 13 ottobre, durante gli orari di<br />

apertura della biblioteca, TRE ne regalo UNO: ogni tre prestiti ti regaliamo un libro. Si tratta di una speciale iniziativa promozionale<br />

grazie alla quale ogni utente potrà ricevere un libro in regalo ogni tre volumi o dvd presi in prestito. I libri potranno essere scelti<br />

tra quelli disponibili nel banchetto appositamente allestito al front offi ce. L’intento è di avvicinare ancora di più i cittadini alla loro<br />

biblioteca, una struttura suggestiva e funzionale, con un approccio nuovo e moderno per la fruizione di libri, dvd e dei tanti altri<br />

servizi a disposizione del pubblico. A tal proposito i dati di questi primi due anni sono indice di un lavoro costante fatto nella giusta<br />

direzione. Più di 2100 utenti iscritti, di cui 800 attivi con almeno un prestito nel corso del 2<strong>01</strong>2. Nel mese di luglio è stata raggiunta<br />

la soglia record di 830 prestiti, con una media giornaliera di 40 prestiti. Il patrimonio librario - tra novità, na rrativa, saggistica,<br />

periodici e libri antichi - ammonta a circa 100.000 volumi, collocati su 2.200 metri lineari di scaffali. Tra le curiosità: il nostro utente<br />

più giovane ha solo sei mesi ed è già appassionato ascoltatore dei racconti che gli legge la mamma, mentre il <strong>prima</strong>to di lettore più<br />

anziano (83 anni) è diviso ex-aequo tra un signore, instancabile ricercatore e una signora, accanita lettrice.<br />

Vi aspettiamo in biblioteca per una settimana all’insegna dello scambio culturale e per fare il pieno di libri!<br />

Giuseppe De Angelis e Patricia Bartoccetti, Biblioteca Pubblica di Fabriano<br />

Il gruppo di "Face, ogni volto<br />

una storia" al completo!<br />

ATTORI<br />

Salvatore Maio, Cristian Strambolini, Dimitri Guglielmi, Simone Campioni, Manuel Brega<br />

Lisa Fiorani, Francesca Fiorani, Sofi a Radicioni, Valentina Crialesi, Catalina Echeverri,<br />

Cristina Romei, Vincenzo D'Angela, Carlo Riso, Anna Bianchini, Angelo Cerini, Letizia<br />

Bonucci, Federica Marcelli, Asia Angelini, Elisa Di Pastena, Marco Teatini, Flaviana Caporali,<br />

Matteo Volpotti, Gianmarco Angeletti, Serena Allegrucci, Laura Casagrande Conti, Sara<br />

Costantini, Diamante Barbarossa, Evelina Tudisco, Paolo Ghilardi, Martina Formisano,<br />

Mattia Morichelli, Vanessa De Vito, Michela Gerace, Desirée Belardinelli, Sara Pioretti,<br />

Noemi Spadini, Cristina Turchi, Maria Elena Pallotta, Jacopo Caporali, Monica Bacher,<br />

Sofi a Tognoloni, Francesca Mema, Lorenzo Scaramucci, Maria Chiara Strona, Sofi a Guida<br />

Maria Teresa Maio, Alice Tintino, Alessandra Boldrini, Carlotta Ilari, Marco Miliani, Erendira<br />

Setaro, Martina Cerioni.<br />

BALLERINI<br />

Roberta Fedeli, Elisabetta Cavalieri, Chiara Castiglia, Rosa De Bustis, Stefania Chiarcos<br />

Fiorenza Sella, Alice Serafi ni, Sheryl Bellagamba, Claudia Angeletti, Ilaria Bernardi, Riccardo<br />

Costanzi, Marco Salari, Federico Basilici, Eleonora Setaro, Lucia Belardinelli, Sabrina<br />

Tavolini, Melissa Luzzi, Chiara Di Pietro, Natasha Fornaioli, Valeria Muscia, Francesca<br />

Paparelli, Vincenzo Godino, Daniel Muller, Barbara Falcioni, Monica Ragni, Natalie Tantucci,<br />

Xhuliano Mema, Walé Chouchane, Alée Chouchane, Simona Conforti, Giacomo Goffredi.<br />

ORCHESTRA<br />

Leandro Paradisi, Elisabetta Eutizi, GianLorenzo Farinelli, Elias Berton, Leonardo Rango,<br />

Fabrizio Urso, Federico Mariani, Giacomo Montesi, Alessia Tavolini, Lorenzo Camertoni,<br />

Simone Bevilacqua.<br />

07 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.36


8 >FABRIANO<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

L'istruzione ora è un lusso<br />

"Caro libri": con troppa facilità si stampano nuove edizioni...<br />

di MARCO ANTONINI<br />

Dall’indagine dell’Osservatorio<br />

Nazionale Federconsumatori<br />

risulta<br />

che per l’anno in corso<br />

le famiglie italiane spenderanno<br />

in media 488 euro per l’acquisto<br />

del corredo scolastico, con un incremento<br />

del 6% rispetto all’anno<br />

scorso, quando<br />

la spesa ammontava<br />

a 461 euro.<br />

Gli aumenti più<br />

corposi interessano<br />

gli zaini<br />

trolley e gli<br />

astucci con personaggi<br />

famosi.<br />

Per molte famiglie<br />

l’istruzione<br />

è diventata un<br />

lusso. Anche a<br />

Fabriano, sempre<br />

più famiglie<br />

chiedono alle<br />

scuole di contenere le spese. Con<br />

qualche piccolo accorgimento è<br />

possibile risparmiare sia sui libri<br />

che sul corredo scolastico. Rivolgendosi<br />

ai grandi distributori si<br />

arriva ad abbattere il prezzo � no al<br />

20-30%. Per quanto riguarda i libri<br />

di testo, invece, bisogna veri� care<br />

che la scuola abbia rispettato i limiti<br />

di spesa individuati dal Ministero<br />

dell’Istruzione, dell’Università e<br />

della Ricerca che ogni anno stabilisce<br />

“i prezzi di copertina dei testi<br />

della scuola <strong>prima</strong>ria, il prezzo massimo<br />

complessivo della dotazione<br />

libraria per ciascun anno di corso<br />

della scuola secondaria di primo<br />

grado e i tetti di spesa”. Per l’anno<br />

scolastico 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>3 sono stati<br />

de� niti con decreto ministeriale<br />

numero 43 dell’11 maggio 2<strong>01</strong>2 e si<br />

riferiscono sia alla versione digitale<br />

(e-book e software) che mista. Per<br />

l’ex scuola media, la classe <strong>prima</strong><br />

ha un limite di 294 euro che scende<br />

a 117 euro per la seconda e a 132<br />

per la terza.<br />

CONTRIBUTI<br />

DELLA REGIONE<br />

Il Comune di Fabriano, intanto,<br />

comunica che la Regione Marche<br />

ha stanziato i fondi relativi al<br />

contributo per la fornitura gratuita<br />

o semigratuita di libri di testo, da<br />

destinare agli studenti residenti nel<br />

territorio comunale che risultano<br />

iscritti alle scuole secondarie di<br />

primo e secondo grado. La scuola<br />

italiana guarda al futuro e con circolare<br />

ministeriale 18 del 9 febbraio<br />

2<strong>01</strong>2, dal corrente anno scolastico,<br />

le ex scuole elementari e medie potranno<br />

adottare solo testi disponibili<br />

anche in versione online (scaricabili<br />

da internet) oppure in forma mista.<br />

Il provvedimento si riferisce a tutti<br />

i libri (sia quelli già in uso che le<br />

nuove adozioni).<br />

Molteplici i vantaggi<br />

non solo in<br />

termini d’innovazione,<br />

ma anche<br />

di potenziale<br />

risparmio per le<br />

famiglie (Federconsumatori<br />

ricorda come<br />

un dizionario in<br />

formato online<br />

può costare anche<br />

solo 8 euro)<br />

e di alleggerimento<br />

degli zaini<br />

degli alunni sempre più pesanti<br />

già dalla <strong>prima</strong> elementare. Un altro<br />

vantaggio dell’editoria digitale è legato<br />

alla possibilità di scaricare gli<br />

aggiornamenti delle nuove edizioni,<br />

sostenendo un costo inferiore a<br />

quello che altrimenti comporterebbe<br />

un acquisto ex novo. Il dibattito<br />

sulla scuola digitale è, però, ac-<br />

BREVI DA FABRIANO<br />

~ DECEDUTA NEL SONNO<br />

Viale Bovio, 17 settembre ore 21.20. I<br />

VdF vengono chiamati da una signora<br />

per fare aprire la porta dell’appartamento<br />

dove sua madre 74enne risiede ma non<br />

risponde alle ripetute chiamate. I pompieri<br />

accorrono, aprono e trovano l’anziana a<br />

letto, deceduta per cause naturali. Condoglianze<br />

ai familiari.<br />

~ FUGA DI GAS<br />

Genga, frazione Trinquelli, 22 settembre<br />

ore 8.30. Dalla cabina esterna del metano<br />

che alimenta un’azienda, il gas fuoriesce<br />

e vengono chiamati i VdF; costoro mettono<br />

in sicurezza l’impianto e la zona,<br />

quindi chiamano la ditta Metema per le<br />

riparazioni. Il metano fuoriusciva da un<br />

raccordo probabilmente rotto o allentato.<br />

~ INCENDIO DEL CONTATORE<br />

Cerreto d’Esi, 17 settembre ore 23.<br />

compagnato da molti dubbi. A oggi<br />

sono infatti pochissime le scuole<br />

che dispongono di un computer per<br />

ogni alunno e alcune non ne hanno<br />

nemmeno uno per classe. In questo<br />

quadro poco tecnologico viene da<br />

chiedersi chi dovrà sostenere i costi<br />

per l’acquisto delle attrezzature<br />

informatiche ed elettroniche. Inoltre,<br />

da un’indagine di Skuola.net è<br />

emerso che non è così facile trovare<br />

il formato digitale dei testi cartacei.<br />

UN PORTALE<br />

PER LIBRI GRATIS<br />

Per combattere il caro scuola, dal<br />

2<strong>01</strong>0, il Codacons ha dato il via<br />

all’iniziativa “Libri Gratis”. Si tratta<br />

di un portale online dove studenti<br />

e cittadini possono scambiarsi o re-<br />

Si incendia il contatore dell’Enel sito<br />

all’esterno del locale pubblico Miss Balù<br />

ed un maresciallo dei Carabinieri - fuori<br />

servizio - interviene, prende un estintore<br />

e lo spegne. I VdF mettono in sicurezza il<br />

misuratore del gas e la zona, e chiamano<br />

l’Enel per le riparazioni.<br />

~ UN PALO IN DUE PEZZI<br />

S. P. 15, km 37,500; 22 settembre ore<br />

23,30. Il palo in legno che sostiene i cavi<br />

della Telecom che è situato in mezzo ad<br />

un campo si rompe ed i VdF mettono in<br />

sicurezza la zona e fanno intervenire i tecnici<br />

dell’azienda telefonica per le riparazioni<br />

ed il ripristino delle trasmissioni via cavo.<br />

~ BRONTOLONE<br />

In via Santa Croce - per lunghi tratti -<br />

l’asfalto ha tante buche, alcune delle<br />

quali anche grandi; l’illuminazione è in<br />

cattive condizioni e manca del tutto in<br />

qualche zona.<br />

galare libri di testo<br />

usati. Per accedere<br />

al database basta<br />

registrarsi gratuitamente,<br />

consultare<br />

gli annunci pubblicati<br />

dagli altri utenti<br />

e inserirne di nuovi.<br />

Un’altra iniziativa è<br />

“Book in progress”,<br />

avviata con successo<br />

dall’Istituto<br />

superiore “Majorana”<br />

di Brindisi per rispondere ai<br />

problemi economici delle famiglie.<br />

Il progetto editoriale ha sinora<br />

coinvolto 300 docenti-autori, che<br />

si sono prestati a scrivere i libri di<br />

testo per le prime e secondi classi<br />

di licei, istituti tecnici e istituti<br />

professionali. I libri sono stampati<br />

dalle scuole aderenti e sono messi<br />

a disposizione degli studenti a una<br />

cifra non superiore di 15-20 euro<br />

l’uno, con un risparmio di circa 300<br />

euro sui tetti di spesa previsti dal<br />

Miur. Trenta le scuole che hanno<br />

già aderito. Il consiglio generale<br />

per mantenere in “buona salute”<br />

il portafogli, comunque, è sempre<br />

uno: non cedere ai capricci dei � gli,<br />

specie se piccoli, e non scartare a<br />

priori modelli di marche non troppe<br />

famose. La moda, almeno qui, andrebbe<br />

lasciata da parte! Sotto accu-<br />

Sagramola rinuncia al portavoce<br />

Il sindaco: "In tempi di crisi è doveroso fare dei sacri� ci"<br />

In tempo di crisi non si può sgarrare. E così la tanto<br />

discussa nomina del portavoce del sindaco di Fabriano<br />

è stata bloccata. Il dietrofront è arrivato proprio dal<br />

primo cittadino, Giancarlo Sagramola, che ha bloccato<br />

la nomina almeno per tutto il 2<strong>01</strong>2. “Per il momento<br />

il provvedimento è congelato”, ha sentenziato Sagramola.<br />

La scelta è stata dettata soprattutto dal regime<br />

di austerity imposto inevitabilmente, stante il periodo<br />

complicato della città. “Di fronte alle dif� coltà<br />

attuali – dichiara Sagramola – il Comune ha deciso<br />

di sospendere le operazioni riguardo la nomina del<br />

nuovo portavoce. E’ doveroso fare delle rinunce e<br />

noi per primi dobbiamo dare il buon esempio”. Verrà,<br />

comunque, effettuata la selezione fra i 14 candidati ad<br />

assumere il ruolo e ne resteranno 5 o 6 papabili, ma non<br />

sarà assegnata, almeno per il momento, la carica. “Se<br />

ne potrebbe riparlare o al termine di quest’anno o nel<br />

2<strong>01</strong>3 – aggiunge Sagramola - a patto che però ci sia una<br />

situazione economica migliore. Se questo si veri� cherà<br />

non esiteremo a nominare un nuovo portavoce”. Dopo<br />

le polemiche che ci sono state riguardo proprio alla<br />

Spesso i volumi<br />

ristampati<br />

si discostano<br />

di pochissimo<br />

dai precedenti:<br />

ministero, professori<br />

e case editrici<br />

sotto accusa<br />

scelta di Sagramola di avere un portavoce, il sindaco<br />

precisa come “una � gura che ricopra tali mansioni ci<br />

sia stata anche nel mandato precedente al mio. Visto<br />

che la persona che svolgeva l’incarico è andata via ad<br />

inizio settembre, mi è sembrato doveroso, e ne sono<br />

tutt’ora convinto, cercarne un altro. Questo, però, è un<br />

periodo dove bisogna anteporre i problemi di bilancio<br />

alle nostre esigenze, quindi è giusto che ci adeguiamo<br />

e operiamo delle rinunce”.<br />

La � gura del portavoce avrebbe dovuto assumere compiti<br />

di diretta collaborazione con il sindaco e curare i<br />

rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi<br />

di informazione.<br />

“Gli impegni sono molteplici e non parliamo solo a<br />

livello locale, ma anche regionale e nazionale – conclude<br />

Sagramola - E’ importante avere una � gura che<br />

curi in <strong>prima</strong> persona tali situazioni, perchè attraverso<br />

la comunicazione si può valorizzare il nome di Fabriano,<br />

in vista anche delle manifestazioni in programma<br />

nell’immediato futuro nella città”.<br />

Luca Ciappelloni<br />

Nuova sede<br />

per Urp e Iat<br />

L’Uffi cio Relazioni con il Pubblico (Urp)<br />

trasloca. Si sposta di poche decine di<br />

metri, ma ne guadagna in spazio ed accoglienza:<br />

dall’attuale location in Piazza<br />

del Comune n. 38 ai nuovi spazi rimasti<br />

liberi al piano terra di Palazzo Chiavelli.<br />

L’orario di apertura rimane invariato: da<br />

lunedì al sabato ore 9-12.30, martedì<br />

e giovedì anche 15.30-18. Resta lo<br />

stesso anche il numero di telefono:<br />

0732 709319. Su Facebook, intanto,<br />

l'Urp accoglie segnalazioni da parte<br />

dei cittadini, girando le informazioni<br />

agli assessorati e agli uffi ci comunali<br />

preposti. Un servizio senza dubbio<br />

molto utile per entrare in contatto con<br />

l'amministrazione. Nuova sede anche<br />

per l’Uffi cio Turistico: anch’esso troverà<br />

spazio al piano terra di Palazzo Chiavelli.<br />

sa restano il Ministero ed i professori,<br />

ma anche le case editrici, che<br />

con troppa facilità stampano nuove<br />

edizioni che in realtà si discostano,<br />

con poche, pochissime correzioni,<br />

dalle precedenti. E così incassano<br />

anche in tempi di crisi economica,<br />

in barba all’emergenza che colpisce<br />

tante famiglie che non riescono ad<br />

arrivare alla � ne del mese. Le Associazioni<br />

in difesa dei consumatori<br />

non stanno con le mani in mano.<br />

“Adiconsum Scuola” invita a segnalare<br />

sul proprio gruppo Facebook i<br />

casi di sforamento dei tetti di spesa<br />

stabiliti. Il “Codacons” sprona a<br />

segnalare sul Blog dell’Avvocato<br />

Carlo Rienzi eventuali scorrettezze<br />

in maniera tale da punire gli editori<br />

scorretti denunciandoli per truffa.<br />

Il sito “www.libreriauniversitaria.<br />

it” offre alle famiglie l’opportunità<br />

di acquistare libri usati. Intanto,<br />

una nuova indagine sulla scuola<br />

italiana, fa scoprire altri problemi. Il<br />

77% degli insegnanti delle superiori<br />

e il 46% delle medie fuma tra le<br />

mura scolastiche, il 3% addirittura<br />

in classe. La sigaretta, purtroppo,<br />

è sempre più diffusa a scuola e<br />

gli adolescenti si avvicinano al<br />

fumo sempre più precocemente,<br />

con gravi rischi per la loro salute.<br />

L’87% dei giovani hanno fumato<br />

almeno una volta <strong>prima</strong> dei 20 anni.<br />

(Dati dell’Associazione “IThink”<br />

presieduta dal senatore Pd Ignazio<br />

Marino). Consoliamoci con un Comunicato<br />

della Regione: “Lavagna<br />

multimediale interattiva, uso delle<br />

tecnologie in classe, e un istituto<br />

pilota che debutterà come scuola<br />

digitale con comunicazioni alle<br />

famiglie e registro web, iscrizioni<br />

e pagelle elettroniche. Con la � rma<br />

al Ministero dell’Istruzione, diventa<br />

operativo l’accordo sulla scuola digitale.<br />

Il Miur assegna alle Marche<br />

una dotazione di 828 mila euro alla<br />

quale si aggiungono 590 mila euro<br />

di risorse regionali”.<br />

Il centro studi<br />

"Attilio Franca"<br />

Dall’esigenza di ricostruire in modo<br />

sempre più approfondito la storia<br />

dell’“altra Fabriano”, cioè del movimento<br />

operaio, delle cooperative, del<br />

sovversivismo, del vissuto urbano della<br />

città della carta, nasce il Centro Studi<br />

Libertari “Attilio Franca”. Una delle anime<br />

più vivaci della Fabriano urbana, sovversiva,<br />

solidale e operaia pre-Merloni era<br />

l’anarchismo. E proprio ad un libertario<br />

è stato intitolato il neonato centro di<br />

studi storici. Attilio Franca fu un tipografo<br />

anarchico fabrianese, attivo in età<br />

giolittiana, durante la settimana rossa,<br />

clandestinamente nel ventennio fascista<br />

e nella Resistenza. Il neonato Centro<br />

Studi Libertari ha edito la ristampa del<br />

libro di Stefano Gatti titolato “nel mondo<br />

in Italia a Fabriano dal 1861 al 2005”.<br />

08 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.38


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />

9<br />

S. Antonio, c'era una volta<br />

Dalla scuola cattolica al Liceo Scienti� co ed al nuovo orto botanico<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

Una volta c’erano le classi<br />

elementari di quasi<br />

quaranta alunni, ma non<br />

volava una mosca e<br />

la disciplina ci veniva impartita<br />

con severità imparziale, tra i tanti<br />

banchi di legno scheggiati ai lati e<br />

che sembravano scrittoi. La scuola<br />

cattolica dell’istituto Sant’Antonio<br />

forniva un servizio educativo in<br />

una sede privata che ormai ha chiuso<br />

i battenti da anni. Non c’è più<br />

nemmeno l’asilo, non ci sono più le<br />

suore di Carità di Santa Giovanna<br />

Antida. Suor Umberta faceva l’economa<br />

e la maestra d’asilo. Tutte<br />

le mattine tornava con le sportine<br />

di plastica ricolme di verdure.<br />

Suor Uga parlava di Dio e di calcio<br />

con solennità. Suor Paola era<br />

austera e colta. Sono stato un allievo<br />

dell’allora giovanissima suor<br />

Melania Simeone: intelligente,<br />

sensibile, dinamica, spiritosa (ne<br />

percepisco ancora l’insegnamento<br />

e la poliedricità). Il Sant’Antonio<br />

venne istituito nel 1903 per volontà<br />

di Prudenza Miliani, nobildonna<br />

che a Fabriano diede vita a più<br />

associazioni bene� che. Durante il<br />

primo con� itto mondiale una parte<br />

dei locali fu temporaneamente<br />

adibita ad ospedale militare e divenne<br />

preziosa per curare i feriti.<br />

Nelle aule dell’istituto, in tutto il<br />

Novecento, molti fabrianesi hanno<br />

imparato a leggere e a scrivere.<br />

Alcuni, tra quei corridoi ombrosi<br />

e con il pavimento lucidissimo, si<br />

sono innamorati per la <strong>prima</strong> volta.<br />

André Laurendeau, in Viaggio nel<br />

paese dell’infanzia, opera pubblicata<br />

nel 1960, scrive che “l’infanzia<br />

è credere che con un albero di<br />

Natale e tre � occhi di<br />

neve tutta la terra viene<br />

cambiata”. L’infanzia<br />

è un gesto spontaneo,<br />

un ricordo indelebile,<br />

mai un dubbio cocente<br />

o una costrizione<br />

ostativa. Immaginavo<br />

di essere Giorgio Chinaglia<br />

che calciava in<br />

porta con tutta la sua<br />

smania di arrivare. Il<br />

cancello verde del piazzale<br />

retrostante le aule<br />

era la porta, il nostro<br />

eden. Si aspettava la<br />

ricreazione per immedesimarsi<br />

nei campioni<br />

preferiti: Mazzola, Rivera,<br />

Bettega, Anastasi,<br />

Boninsegna. Gli juventini<br />

predominavano irriverenti<br />

sui milanisti e gli interisti. Io ero<br />

l’unico, timidissimo laziale. Le<br />

bambine ci guardavano e sorridevano<br />

smarrite. Circondavano suor<br />

Melania, si con� davano. I maschi<br />

erano più restii e si lanciavano<br />

inseguendo i palloni di plastica a<br />

rombi. Dall’alto, sullo spigolo del<br />

tetto, faceva bella vista una Madonna<br />

di pietra fatta costruire dalle<br />

suore. Mi disse anni dopo lo storico<br />

Dalmazio Pilati (che all’istituto<br />

Sant’Antonio ha dedicato un libro<br />

più di dieci anni fa) che la Vergine<br />

guardava verso est come invito di<br />

conversione rivolto all’allora Russia.<br />

Il Sant’Antonio era un blocco<br />

di cemento elegante, spazioso,<br />

per� no un po’ aristocratico, una<br />

sorta di hortus conclusus. Nelle<br />

aule superiori c’erano le scuole<br />

magistrali, una cappellina privata e<br />

l’aula magna dove il sabato mattina<br />

venivano proiettati i � lm. Ricordo<br />

di aver visto in <strong>prima</strong> elementare,<br />

nel 1976, “Fratello Sole e Sorella<br />

Luna” di Zef� relli girato ai Piani<br />

di Castelluccio di Norcia. Lo<br />

scalone bianco di entrata da via<br />

Miliani, mi faceva pensare ad una<br />

passerella per gli attori come Sordi<br />

e le cantanti come Mina (sullo stile<br />

del varietà “Milleluci” diretto da<br />

Antonello Falqui). Dal terremoto<br />

del 1997 è il liceo scienti� co che<br />

occupa i locali di proprietà privata<br />

e il cui canone di locazione<br />

viene corrisposto dalla Provincia<br />

di Ancona come per ogni istituto<br />

superiore. Si parla ancora di sede<br />

temporanea in attesa della costruzione<br />

della cittadella degli studi.<br />

Vado a fare visita alla struttura.<br />

Nello spazio attiguo il cancello<br />

verde (oggi automatico) vengono<br />

eseguiti lavori di manutenzione.<br />

Sono stati abbattuti due alberi pericolanti<br />

ed hanno ripulito il terreno<br />

dalle sterpaglie secche. Manca lo<br />

smalto degli anni d’oro e l’edi� cio<br />

appare s� orito nel colore grigiastro,<br />

consumato. Il piazzale dei sogni<br />

è diventato un parcheggio. Ma il<br />

Liceo Scienti� co è ben sistemato:<br />

la centralità della posizione rende<br />

la scuola facilmente fruibile dall’utenza<br />

grazie alla vicinanza del piazzale<br />

Matteotti dove si concentrano<br />

le fermate degli autobus urbani e<br />

interurbani, e della stazione ferroviaria<br />

collegata col trasporto<br />

pubblico e raggiungibile a piedi. In<br />

attesa del trasferimento nel campus<br />

della scuola (che avverrà nel 2<strong>01</strong>5<br />

lontano dal centro storico) costruiranno<br />

un orto botanico per ragioni<br />

didattiche. E’ stato appena aperto<br />

un vano dove gli operai in tuta arri-<br />

IL REPORTAGE<br />

vano tutti i giorni. L’area<br />

dell’ex Sant’Antonio si<br />

arricchisce quindi, ma<br />

mancano, ahimè, i bambini<br />

e le suore. L’assenza<br />

dei grembiuli celesti con<br />

il � occo bianco di raso e<br />

il velo nero delle suore<br />

sono rinunce ad una storia<br />

centenaria impareggiabile.<br />

Si sa, i luoghi del<br />

cuore rimangono quelli<br />

del passato. Si vive solo<br />

il tempo in cui si ama,<br />

diceva Claude-Adrien<br />

Helvetius. L’istituto si<br />

animava specie durante<br />

il carnevale di febbraio,<br />

quando spesso nevicava.<br />

I mascheramenti erano un<br />

passatempo inimitabile,<br />

negli anni Settanta. Giocavamo a<br />

biliardino vestiti da Arlecchino,<br />

Pantalone, Stanlio e Ollio, Charlot<br />

e Peter Pan. Le ragazzine erano<br />

tutte Pulcinella. Le suore ci esortavano<br />

a non portare le castagnole<br />

con il miele perché ci saremmo<br />

sporcati le mani. La cicerchiata, le<br />

zeppole e le frappe abbondavano<br />

nei vassoi di metallo e nei piatti di<br />

Foto 1: La vecchia<br />

entrata<br />

del Sant'Antonio<br />

Foto 2: La scalinata<br />

dell'istituto<br />

Foto 3: Il corridoio<br />

della scuola<br />

Foto 4: Il piazzale<br />

retrostante<br />

ceramica. Qualcuno aveva incartato<br />

gli scroccafusi che si cucinavano<br />

con la scorza grattugiata di limone<br />

e il mistrà. Erano spruzzati di<br />

alchermes e rhum. Suor Melania<br />

ci disse che potevamo ubriacarci,<br />

quella mattina. La classe rise. Sono<br />

passati più di trent’anni, ma nessuno,<br />

ora, può sapere cosa sorgerà<br />

nel vecchio istituto della “felicità<br />

bambina”. Ci vorrebbe un’altra<br />

Prudenza Miliani con la stessa<br />

� lantropica vocazione. E chissà<br />

che non possano tornare anche le<br />

suore, ognuna delle quali sembrava<br />

conservare un cuore giovane, puro.<br />

L’augurio è che Fabriano non debba<br />

tollerare un’altra struttura chiusa<br />

a doppia mandata e inutilizzata per<br />

decenni.<br />

09 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.40


10<br />

>SPECIALE CONVEGNO< <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

"Sì, il lavoro è vocazione"<br />

di GABRIELE PEGOLO<br />

Professor Zamagni, che ne pensa dell’iniziativa di<br />

Mons. Giancarlo Vecerrica di proporre la scelta<br />

del lavoro come vocazione?<br />

Penso molto bene per due ragioni. Primo perché<br />

questa iniziativa ancora una volta testimonia quale sia il signi�<br />

cato proprio del cristianesimo come religione incarnata.<br />

Alcune volte ce lo dimentichiamo, il cristianesimo non è una<br />

religione incartata come quella musulmana; il cristianesimo<br />

è una religione che va nella carne. Il cristiano e la Chiesa<br />

quindi non possono prescindere dalla condizione dell’uomo<br />

che vive nella storia, ecco perché la Dottrina Sociale della<br />

Chiesa è un unicum. Le altre religioni non hanno l’equivalente<br />

della Dottrina Sociale della Chiesa. La seconda ragione<br />

per cui sono a favore ed esprimo il mio compiacimento per<br />

questa iniziativa, è che il vostro Vescovo Vecerrica dimostra<br />

una sensibilità di un Vescovo pastore, un Vescovo che è attento<br />

alle gioie ma anche alle sofferenze della propria gente<br />

e scopre e comprende che per questa fase occorre un salto di<br />

qualità che un’ istituzione come la Chiesa è in grado di dare,<br />

proprio per le sue caratteristiche.<br />

Il nostro Vescovo ha scritto un messaggio a tutta la diocesi<br />

a chiusura di quest’anno vocazionale ricevendo molte<br />

lettere come risposta. Ha avuto modo di leggerle? Che<br />

può dirci a riguardo?<br />

Ho avuto modo di leggerle e devo dire che la gente ha preso<br />

in seria considerazione questa provocazione intellettuale del<br />

vescovo e devo aggiungere che le risposte sono tutte centrate<br />

ed afferenti, il che vuol dire che la popolazione locale ha capito<br />

lo spirito dell’iniziativa e non l’ha snobbata come a volte, in<br />

altre circostanze, si può constatare.<br />

La Dottrina Sociale della Chiesa offre sempre un messaggio<br />

di speranza. Lei, come esperto di analisi economica,<br />

come può declinare questa speranza?<br />

La speranza è una virtù che per Sant’Agostino ha due � gli. La<br />

� glia si chiama rabbia, indignazione, che si prova quando si<br />

vedono come stanno andando le cose intorno a noi. Il � glio si<br />

chiama coraggio. Il coraggio di intraprendere, rimboccandosi<br />

le maniche, vie di risposta ai problemi. Questa è quindi la<br />

risposta cristiana, che non è l’atteggiamento di chi si lamenta<br />

e protesta, ma è l’atteggiamento di chi discerne quello che<br />

non va, ma col coraggio di intraprendere vie nuove. Direi<br />

che la quinta essenza della Dottrina Sociale della Chiesa, è<br />

proprio nella declinazione vera ed equilibrata di questi due.<br />

Un confronto tra Chiesa e territorio<br />

necessario per trovare un’uscita<br />

dalla crisi: per questo il Vescovo<br />

della Diocesi di Fabriano-Matelica,<br />

Giancarlo Vecerrica, ha convocato<br />

un incontro tra istituzioni e cittadini<br />

per presentare i risultati di un’indagine<br />

che da mesi si svolge nella<br />

Diocesi. “La vita come vocazione”<br />

il tema intorno al quale gravitavano<br />

le domande poste dalla Chiesa ai<br />

suoi diocesani.<br />

“La Chiesa è vicina al territorio, la<br />

nostra vocazione è la ri-costruzione,<br />

considerare la vita non una cosa<br />

propria ma una cosa da donare”,<br />

l’esordio di Vecerrica. Imprescindibile<br />

il passaggio attraverso la crisi<br />

che pesa sul territorio, nelle parole<br />

di Don Tonino Lasconi, parroco fabrianese:<br />

“Ormai le grandi aziende<br />

A margine<br />

del Convegno<br />

Pastorale<br />

abbiamo<br />

intervistato<br />

il professor<br />

Stefano Zamagni<br />

per dare un seguito<br />

all'evento<br />

in Cattedrale<br />

Il mondo giovanile è depresso dall’attuale sconforto del<br />

mondo imprenditoriale. Quali possono essere nuovi orizzonti<br />

di ripresa?<br />

Il punto è che oggi i giovani sono in una situazione veramente<br />

pericolosa, perché sono stati mal educati. Non c’è stata negli<br />

ultimi decenni l’educazione al lavoro, cioè al senso del<br />

lavoro. Ed oggi vediamo come i giovani, soprattutto quelli<br />

che frequentano le scuole e che arrivano all’università, sanno<br />

fare solo quello e si ri� utano di fare altro, perché sostengono<br />

di aver studiato e quindi, di non poter lavorare. Tutto ciò è<br />

veramente diabolico, perché anche lo studio è un tipo di<br />

lavoro, ma a livello di cultura popolare si è affermata questa<br />

dicotomia: se uno studia non lavora, e viceversa. Ecco allora<br />

che dobbiamo tornare a metterle insieme. Ed ancora una volta<br />

il messaggio evangelico ci è d’aiuto. Io mai mi stancherò di<br />

ricordare che san Paolo, nel tempo in cui visse, era un super<br />

Interventi cooperativi<br />

per tornare a crescere<br />

hanno dimostrato i loro punti deboli<br />

e la loro missione sul territorio,<br />

nelle dimensioni che abbiamo<br />

conosciuto in passato, non è più<br />

pensabile. La soluzione non può che<br />

essere quella delle piccole aziende,<br />

che fanno rete e si uniscono per<br />

la crescita del territorio. Ossia la<br />

cooperazione e l’unione delle forze<br />

per rimettere assieme i pezzi, quindi<br />

ricominciare a costruire economia e<br />

signi� cato delle nostre esistenze”.<br />

Tra le proposte emerse all’unisono<br />

– dal valorizzare le eccellenze<br />

artigianali e promuovere le vocazioni<br />

turistiche locali al rinforzare<br />

il tessuto terziario � no al restituire<br />

dignità all’agricoltura – particolare<br />

attenzione è stata rivolta alla condizione<br />

necessaria af� nché tutto<br />

ciò abbia possibilità di riuscita: un<br />

sistema cooperativistico che unisca<br />

le intenzioni e ponga a denominatore<br />

il bene comune, af� nché nel<br />

intellettuale, lavorava manualmente. Di sera o di notte, cuciva<br />

le tende e lui ne dice il motivo: non voglio essere mantenuto<br />

dagli altri, dai miei discepoli, anche se è vero che io predico<br />

loro devo dare il buon esempio. Lo stesso Leonardo da Vinci,<br />

che nonostante sia stato un genio, lavorava manualmente nella<br />

sua bottega artigianale. Per non citare Einstein, più vicino a<br />

noi. Io molto modestamente, ho sempre studiato lavorando<br />

manualmente. Oggi i giovani ri� utano il lavoro manuale.<br />

Questa è la ragione della crisi, perché la crisi colpisce anche<br />

altri paesi, ma non la Germania e la Svezia, e la ragione di ciò<br />

è che in quei paesi, il sistema scolastico li abitua a declinare a<br />

tempi alterni, tempi di esperienza di lavoro manuale a tempi<br />

di studio. Non è giusto dicotomizzare la società, mettendo<br />

da una parte quelli che studiano e dall’altra parte quelli che<br />

lavorano. Dobbiamo tornare a riconciliare ciò che all’inizio<br />

era già unito.<br />

Ri� essione<br />

della Banca<br />

di Fabriano<br />

e Vallesina<br />

lavoro di tanti rivolti allo stesso<br />

obiettivo impieghi una pluralità di<br />

competenze, di risorse, di creatività.<br />

Una pluralità di individui, anzitutto.<br />

Una visione che accomuna Chiesa e<br />

Società – sottolinea il prof. Stefano<br />

Zamagni, ordinario di Economia<br />

Politica all’Università di Bologna<br />

– � n dalle Casse Rurali diffuse a<br />

partire dalla � ne del XIX secolo<br />

basate sull’auto-aiuto tra soggetti<br />

che altrimenti non avrebbero potuto<br />

avere accesso al credito bancario.<br />

Legame che oggi, con la distanza<br />

che gli istituti di credito stanno<br />

interponendo con il loro territorio<br />

di rappresentanza, fa sentire ancor<br />

più la mancanza di appoggi � nanziari<br />

stabili. “Per questo, un unico<br />

ente che raccolga la liquidità di un<br />

territorio per reinvestirla nel medesimo<br />

si propone come la migliore<br />

alternativa a questo vuoto, di rappresentanza,<br />

economico”, la sintesi<br />

dell’intervento di Zamagni.<br />

In chiusura Zamagni sottolinea che<br />

“nel panorama degli istituti bancari<br />

Stefano Zamagni<br />

nazionali solo le Bcc fanno eccezione<br />

distinguendosi positivamente<br />

dalle altre”.<br />

La Costituenda Banca di Fabriano<br />

e Vallesina rappresenta un esempio<br />

concreto di quanto detto durante<br />

tutto il convegno, una cooperativa<br />

di persone che decide di unire le<br />

proprie forze economiche per lo<br />

sviluppo del proprio territorio.<br />

C’è l’esigenza di una Banca che<br />

ritorni a dar � ducia alle persone<br />

se necessario sorvolando, laddove<br />

sia possibile, quei severi parametri<br />

di accesso al credito di cui tanto si<br />

discute. Solo una Banca di credito<br />

cooperativo è in grado di operare<br />

in tal senso, perché le decisioni<br />

vengono prese sul territorio e non<br />

lontano da esso, dove spesso l’uomo<br />

è considerato solo in termini di<br />

freddi numeri. A maggior ragione<br />

oggi, alla luce delle recenti notizie<br />

che vedono istituti � nanziari locali<br />

minacciare la de� nitiva deriva dalle<br />

radici che li hanno sostenuti per<br />

anni nel fabrianese.<br />

10 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.42


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />

11<br />

Fino al 7 ottobre eventi culturali e ludici con il Città Gentile<br />

di ANDREA GIOMBI<br />

Guccini canta: “Il vecchio<br />

parlava e piano piangeva,<br />

con l’anima assente con<br />

gli occhi bagnati seguiva<br />

il ricordo di miti passati, i vecchi<br />

subiscono le ingiurie degli anni …”.<br />

Purtroppo la società in cui viviamo<br />

ci conduce in effetti a considerare<br />

la persona anziana, non più come<br />

un modello d’insegnamento, ma<br />

come un peso, perciò nei confronti<br />

delle nostre nonne e dei nostri nonni<br />

subentra la solitudine, la tristezza,<br />

la malinconia. Ebbene nel Centro<br />

Sociale “Città Gentile” quel senso<br />

di vuoto, con cui la persona anziana<br />

potrebbe convivere è totalmente<br />

colmato, qui la persona viene valorizzata,<br />

attraverso l’attuazione<br />

di semplici parole, la solidarietà,<br />

l’allegria, il rispetto. Città Gentile,<br />

è nata nel 20<strong>01</strong>, da 2 anni è nella<br />

nuova sede, sempre a Palazzo Zuccari,<br />

nella centralissima Piazzetta<br />

del Podestà, e negli ultimi tempi,<br />

i membri sono aumenti da 150<br />

a 430: questo testimonia quindi,<br />

l’ottimo operare e la grande valenza<br />

sociale che possiede. Dal primo<br />

di ottobre, e per tutta la settimana<br />

è iniziata la consueta “ Festa dei<br />

Nonni”, l’inaugurazione è stata<br />

svolta con una simpaticissima gara<br />

di bocce, mista, nonni e nonne<br />

insieme, nel Bocciodromo delle<br />

Cartiere Miliani, è proseguita con<br />

la visita, insieme ad Aldo Giordano,<br />

grande esperto di Fabriano, della<br />

città, per scoprire le bellezze anche<br />

meno conosciute. Il Dott. Daniel<br />

Fiacchini ha svolto una conferenza<br />

per parlare e discutere insieme, il<br />

tema prevenzione. La settimana è<br />

poi proseguita con l’immancabile<br />

gara di briscola, mentre il 4 otto-<br />

bre i ragazzi delle scuole medie<br />

ed elementari, aderenti alla festa,<br />

hanno, nei giardini pubblici svolto<br />

un’iniziativa ludica e culturale allo<br />

stesso tempo, mettendo in scena “ i<br />

giochi di una volta”. E veniamo agli<br />

appuntamenti del � ne settimana,<br />

venerdì 5 ottobre passando per il<br />

suggestivo sentiero delle querce,<br />

si svolgerà una camminata � no a<br />

Collepaganello, per poi rilassarsi e<br />

gustare un ottimo ristoro presso il<br />

piazzale del bar “Miki”, al ritorno<br />

aperitivo presso la fontana dei giardini<br />

nuovi. Sabato 6 ottobre, nella<br />

sede, insieme ad Achille Corrieri,<br />

famoso documentarista, verranno<br />

proiettati dei � lmati interessanti, tra<br />

cui uno sui 100 anni di vita del nostro<br />

giornale. La settimana in festa<br />

si concluderà domenica 7 ottobre;<br />

alle 11.15 , si parteciperà alla Santa<br />

Messa in Cattedrale, che è la chiesa<br />

anche del Centro Sociale stesso; la<br />

celebrazione verrà accompagnata<br />

dal coro di Città Gentile, composto<br />

da ben 30 membri e diretto<br />

magistralmente, coro che è il � ore<br />

all’occhiello del Centro Sociale.<br />

Nel pomeriggio si svolgeranno in<br />

sede il saluto e<br />

i ringraziamenti<br />

del presidente di Città<br />

Gentile, Romolo Capotombolo, e<br />

dell’assessore ai Servizi Sociali<br />

e alla Sanità, Giorgio Saitta, si<br />

pro seguirà con una conferenza sul<br />

tema “ Bentivoglio cuore”, e con<br />

la premiazione alle scolaresche<br />

che hanno partecipato alla festa ,<br />

consistente in buoni d’acquisto in<br />

cartolibrerie per materiali didattici,<br />

forniti dalla Fondazione Cassa di<br />

Risparmio. La Festa dei Nonni si<br />

concluderà con il concerto dei coniugi<br />

albanesi Sabhau, bravissimi<br />

musicisti di violino e pianoforte,<br />

sarà occasione anche per parlare<br />

insieme d’integrazione. La Festa<br />

dei Nonni, però è una delle tante<br />

iniziative di Città Gentile, infatti<br />

dal centro sociale vengono svolte<br />

gite turistiche, l’ultima per tempo<br />

a Castel� dardo, il paese della � sarmonica,<br />

soggiorni estivi al mare e<br />

in montagna, soggiorni termali a<br />

Montecatini, gite fuori porta, come<br />

quella che si svolgerà il 16 ottobre<br />

ad Acquapartita, per la raccolta<br />

delle castagne. Inoltre ogni giovedì<br />

A sinistra Romolo Capotombolo;<br />

in alto un gruppo di nonni<br />

grazie alla disponibilità delle Dott.<br />

sse Dilia Spuri e Laura Morbiducci,<br />

in sede, in perfetta riservatezza vengono<br />

svolti pareri medici. Oltretutto<br />

Città Gentile ogni tre mesi, compone<br />

un giornalino, Il Polline, per<br />

divulgare le attività e per creare una<br />

sempre più forte coesione sociale<br />

tra i membri del centro. Tutte queste<br />

attività, testimoniano in pieno che<br />

il Centro Sociale è vivo e svolge<br />

una attività, che è importantissima<br />

per la cittadinanza tutta, per questo<br />

è assolutamente necessario che il<br />

Comune, come quando ha fornito<br />

in comodato i nuovi locali della<br />

sede, che sono semplicemente bellissimi,<br />

continui a mantenere la sua<br />

vicinanza, ottemperando alle utenze<br />

di gestione. La canzone di Guccini<br />

però termina così: “Il bimbo poi disse<br />

al vecchio con voce sognante, mi<br />

piaccion le � abe, raccontane altre”.<br />

11 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.43


12 >EVENTI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Vip e qualità al Gentile<br />

Varata la migliore stagione teatrale degli ultimi anni<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

alla Cultura<br />

Patrizia Rossi,<br />

in collaborazione con<br />

L’assessore<br />

l’Amat (direttore Gilberto<br />

Santini), lancia una stagione<br />

teatrale che è la migliore degli<br />

ultimi anni. Nomi altisonanti come<br />

Stefano Accorsi, Paolo Ferrari, Andrea<br />

Giordana, Enzo Iachetti, Marco<br />

Columbro, Alessandro Preziosi,<br />

Rossella Brescia, Amanda Sandrelli<br />

e Marco Paolini, solo per citarne<br />

alcuni. Entrano in scena anche la<br />

danza (con la compagnia Ersilia<br />

Danza) e le compagnie amatoriali<br />

locali per un programma completo<br />

che presenta ben quindici spettacoli<br />

che si avvicenderanno dal 1° novembre<br />

al 12 maggio. Altra novità<br />

voluta personalmente dall’assessore<br />

Rossi, consiste nell’annullamento<br />

dei biglietti gratuiti per i politici.<br />

E’ questo, probabilmente, il primo<br />

caso in Italia. Costo complessivo<br />

dell’operazione, 85 mila euro. La<br />

stagione contempla la Prosa, il Contemporaneo,<br />

il Teatro per Ragazzi<br />

L'Organistico<br />

ai saluti<br />

con il Callido<br />

Ultimo appuntamento per il Settembre<br />

Organistico Fabrianese. La rassegna<br />

musicale dedicata all’organo giunge<br />

al termine della sua venticinquesima<br />

edizione giovedì 11 ottobre. Dopo il<br />

penultimo concerto che si è svolto il<br />

4 ottobre presso la chiesa della Misericordia<br />

e che ha visto esibirsi il giovane<br />

Alessandro Veneri, l’ultimo concerto<br />

della rassegna si svolgerà presso la<br />

chiesa di San Biagio e Romualdo.<br />

L’organo “Callido” sarà suonato da Luca<br />

Purchiaroni, che si esibirà proponendo<br />

brani di Pasquini, Poglietti, Ximènes,<br />

Handel , Mozart, Bach e Corelli. Luca<br />

Purchiaroni è un musicista che vanta<br />

esibizioni al di fuori dei confi ni italiani ed<br />

europei e collaborazioni illustri. Inoltre,<br />

dopo aver insegnato al conservatorio<br />

di Madrid e in varie scuole italiane, ha<br />

aperto una propria scuola di musica a<br />

Tarquinia, dove vive. Un ultimo appuntamento<br />

che chiude la rassegna che<br />

ha festeggiato i suoi venticinque anni<br />

portando, come ogni anno, a Fabriano<br />

musicisti di talento permettendo agli<br />

appassionati e non solo di ascoltare<br />

buona musica d’organo.<br />

Gaia Germoni<br />

e la cosiddetta Città in Scena con<br />

Papaveri e Papere e la commedia<br />

brillante “Le pillole d’Ercole”,<br />

nonché “Face”, un musical di don<br />

Umberto Rotili. E quindi un concorso<br />

indetto dall’Amat dal titolo<br />

“We want you!”. E’ in vigore un<br />

contratto a progetto nel campo<br />

teatrale che prevede alcuni requisiti<br />

per partecipare. Ecco il bando in<br />

tono semi-serio: “Se hai meno di 30<br />

anni; se hai conseguito una laurea o<br />

Stefano Accorsi e Nina Savary<br />

Funghi, c'è la mostra<br />

Il 13 e 14 ottobre appuntamento in centro<br />

Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese (la cui sede è in via Mamiani<br />

n. 43, stesso ingresso della sede Avis), si ritrova tutti i lunedì del<br />

mese di ottobre alle ore 21 per discutere sul raccolto di � ne settimana con<br />

esperti micologi allo scopo di conoscere nuove specie di funghi e nuovi<br />

amici con cui condividere gli stessi interessi. In<br />

particolar modo, lunedì 8 ottobre alle ore 21, il<br />

dottor Carlo Vitali, esperto botanico, ci parlerà de<br />

“Le piante dei funghi”. L’incontro come sempre è<br />

gratuito e tutti sono invitati a partecipare. Sabato<br />

13 e domenica 14 ottobre, inoltre, è in programma<br />

la ventiseiesima Mostra Micologica Fabrianese<br />

presso il Loggiato San Francesco dalle ore 9<br />

alle ore 20. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David<br />

Monno 393-23517<strong>01</strong>, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico<br />

Fabrianese su facebook. L’intero programma associativo è visitabile sul<br />

sito www.gruppomicologicofabrianese.it.<br />

La danza va al cinema<br />

Sul grande schermo al Movieland cittadino<br />

Alla multisala Movieland di Fabriano<br />

sono in arrivo una serie di appuntamenti<br />

di danza in collegamento<br />

con alcuni teatri, in collaborazione<br />

con il Comune di Fabriano e la<br />

Fondazione “Pergolesi-Spontini” di<br />

Jesi. Per quanto riguarda la grande<br />

danza classica, sono previsti otto<br />

appuntamenti in diretta da Mosca<br />

con il Balletto del Bolshoi, la<br />

maggior parte dei quali in diretta<br />

“live”. Il via c’è già stato il 30<br />

un diploma di scuola superiore; se<br />

risiedi o sei domiciliato a Fabriano;<br />

se il teatro ti appassiona o ti incuriosisce<br />

senza desiderare di stare in<br />

scena; se vuoi collaborare con noi<br />

nell’organizzazione e nella promozione<br />

della nuova stagione teatrale<br />

di Fabriano; se non sei esperto di<br />

teatro ma hai voglia di imparare…<br />

vieni a far parte della tribù”. Può<br />

essere inviata la candidatura allegando<br />

un curriculum all’indirizzo<br />

Tre incontri educativi<br />

Tenuti dai professori Nembrini e Nardi<br />

Educare alla verità alla libertà ed alla responsabilità, questo è il titolo dei<br />

tre incontri formativi promossi dall’equipe diocesana degli oratori in collaborazione<br />

con l’Ambito territoriale 10. Gli incontri vogliono affrontare<br />

il complesso tema dell’educazione a partire da tre aspetti strettamente correlati<br />

tra loro che sono alla base della formazione della persona . La scelta<br />

dei temi nasce dall’esigenza concreta di accompagnare i nostri ragazzi a<br />

prendere consapevolezza che la vera libertà, si ottiene solo dall’esercizio<br />

della responsabilità nella ricerca continua della verità che per un credente<br />

è Cristo Risorto. Il primo incontro dal titolo, “Educare alla verità”, sarà<br />

tenuto dal prof. Franco Nembrini, rettore del centro scolastico “La Traccia”<br />

di Bergamo, venerdì 5 ottobre alle ore 17.30 presso il ridotto del teatro<br />

Gentile. I successivi incontri, “Educare alla libertà “ed “Educare alla<br />

responsabilità” saranno tenuti dal prof. Bernardo Nardi, responsabile del<br />

centro adolescenti dell’Università Politecnica delle Marche, rispettivamente<br />

il 19 ottobre e il 26 ottobre alle 18.30 presso l’Oratorio della Carità.<br />

Equipe Oratori Fabriano-Matelica<br />

settembre, ora si proseguirà il 21<br />

ottobre con “Il lago dei cigni” (ore<br />

17), il 25 novembre con “La � glia<br />

del faraone” (ore 17), il 16 dicembre<br />

“Lo schiaccianoci” (ore 16), il 27<br />

gennaio “La Bayadére” (ore 16), il<br />

10 febbraio “Don Chisciotte” (ore<br />

16), il 31 marzo “La sagra della<br />

<strong>prima</strong>vera” (nuova creazione, ore<br />

17), il 12 maggio “Romeo e Giulietta”<br />

(ore 17).<br />

Saranno quattro, invece, gli appuntamenti<br />

con la danza contemporanea:<br />

il 15 novembre “An evening<br />

with Kyliàn/Inger/Walersi” (ore<br />

20), il 20 dicembre “An evening<br />

with Leòn & Lightfoot” (ore<br />

20), il 7 febbraio “An evening<br />

with CrystalPite” (ore 20) e il 30<br />

maggio “An evening with Ekman/<br />

Eyal&Nehar/Leòn&Lightfoot/<br />

Inger”. Gli orari si riferiscono all’inizio<br />

del balletto, spesso preceduto<br />

da una introduzione di circa mezzora.<br />

Sarà una ghiotta occasione per<br />

vedere i più grandi balletti mondiali<br />

sul grande schermo della multisala<br />

fabrianese.<br />

f.c.<br />

wewantyou@amat.marche.it entro<br />

il 13 ottobre. In� ne è stata introdotta<br />

l’opzione delle tre domeniche a<br />

teatro con la famiglia (per genitori<br />

e nonni che accompagneranno � gli<br />

e nipoti). Dal 30 ottobre saranno in<br />

vendita i biglietti per tutti gli spettacoli.<br />

Ecco i prezzi: la Prosa da 8<br />

euro a 25 euro; il Contemporaneo<br />

da 10 euro a 15 euro; i Ragazzi da<br />

5 euro ad 8 euro; la Città in Scena<br />

da 5 euro a 15 euro.<br />

Enzo Iacchetti e Marco Columbro Alessandro Preziosi<br />

Motori, sport,<br />

musica<br />

e moda<br />

con Radioblu<br />

Sabato 6 ottobre la piazza di Fabriano<br />

si tingerà di blu ancora una<br />

volta per la terza edizione della<br />

“NotteBlu : Motori Sport Musica<br />

e Moda”.<br />

La manifestazione, organizzata da<br />

Radioblu con il patrocinio del comune<br />

di Fabriano, animerà il centro<br />

cittadino dalle ore 18 alle 3 di notte.<br />

Una non-stop di spettacoli, cabaret,<br />

musica, attività sportive e molto altro<br />

ancora per rendere vivo il centro<br />

storico cittadino.<br />

La serata inizierà, dicevamo, intorno<br />

le ore 18, con la parata del<br />

“Vespa Club Fabriano” scortata<br />

dagli agenti della Polizia Municipale.<br />

La s� lata terminerà nella piazza<br />

Giovanni Paolo II dopo aver attraversato<br />

il Corso della Repubblica e<br />

la piazza del Comune.<br />

Sarà poi possibile ammirare Moto<br />

Gp uf� ciali, che verranno esposte<br />

in piazza insieme ad altre moto<br />

ed autovetture. La manifestazione,<br />

dopo le edizioni del 2<strong>01</strong>0 e 2<strong>01</strong>1,<br />

viene riproposta e dedicata alla<br />

sicurezza stradale e all’importanza<br />

dello sport, con un occhio di riguardo<br />

nei confronti di un divertimento<br />

consapevole.<br />

Non verrà dimenticato il sociale,<br />

con la collaborazione e l’impegno<br />

della Croce Azzurra che illustrerà<br />

ai presenti le prime manovre da<br />

utilizzare in caso di emergenza.<br />

Un’altra iniziativa proposta è quella<br />

di poter effettuare delle lezioni di<br />

educazione stradale, con lo scopo<br />

di aumentare la consapevolezza<br />

degli utenti. Saranno presenti anche<br />

i Vigili del Fuoco con una parete<br />

attrezzata in piazza Garibaldi per<br />

l’arrampicata.<br />

Gli assessori Balducci e Galli hanno<br />

espresso soddisfazione per una manifestazione<br />

che vuole accogliere ed<br />

abbracciare un territorio più ampio,<br />

creando un evento turistico in grado<br />

di ospitare ed incuriosire anche<br />

appassionati di motori romagnoli<br />

ed umbri.<br />

Saverio Spadavecchia<br />

12 eventi.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.45


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >SPAZIO LAVORO<<br />

13<br />

Prima lo sviluppo<br />

Clementi: "Troppi sacrifi ci per le aziende"<br />

Sul dibattito in corso a<br />

Fabriano interviene il Presidente<br />

del Comitato territoriale<br />

del fabrianese Morgan<br />

Clementi. “Il Comune di Fabriano<br />

ha necessità di ripianare i conti? -<br />

dice Clementi - Lo capiamo, anche<br />

se non possiamo accettare l’aumento<br />

dell’Imu sui fabbricati industriali<br />

annunciato dallo 0,90 allo 0,98.<br />

Questa decisione rispecchia ancora<br />

una volta la prassi di chiedere i<br />

sacri� ci sempre alle attività produttive.<br />

La motivazione che viene<br />

data è duplice: da un lato il Comune<br />

deve farsi carico dei costi dovuti<br />

alla neve in assenza di risorse dal<br />

centro, dall’altro il Comune non può<br />

uscire dal Patto di stabilità. E non<br />

ci conforta leggere che la decisione<br />

sia stata “sofferta”; confidiamo<br />

che chi all’interno del Consiglio è<br />

sempre stato contrario all’aumento<br />

possa continuare a difendere chi sul<br />

territorio produce occupazione e<br />

ricchezza. Saremmo invece disposti<br />

ad accettare soluzioni temporanee<br />

per ripagare i costi della neve perché<br />

stentiamo a credere che l’Imu,<br />

una volta assolto lo scopo, verrebbe<br />

abbassata... Confidiamo che vi<br />

siano altre strade per “fare cassa”,<br />

partendo dalla riconsiderazione dei<br />

centri di costo che il Comune ha:<br />

tutti noi, in questi anni di dif� coltà<br />

estrema, stiamo operando tagli su<br />

ogni voce di bilancio non strettamente<br />

necessaria. Ma andiamo al di<br />

là delle polemiche e dei tecnicismi<br />

amministrativi e ragioniamo sul<br />

futuro di questo territorio a cui tutti<br />

teniamo e soprattutto ritorniamo<br />

con forza a parlare di sviluppo.<br />

Dopo l’incontro con l’Assessore<br />

Galli a � ne estate il discorso sullo<br />

sviluppo era, sembrava, al centro<br />

del dibattito. Dov’è finito oggi?<br />

Non possiamo permetterci di fare<br />

passi indietro, ma solo in avanti! E<br />

le risorse per lo sviluppo già ci sono:<br />

derivano dal Fondo di solidarietà,<br />

a cui gli industriali del territorio<br />

e Con� ndustria Ancona avevano<br />

aderito nel 2008 e di cui, ci risulta,<br />

Focus sul diabete<br />

Il diabete di Tipo2 sta diventando sempre più una malattia sociale. Nel 2002<br />

ne soffriva il 3,9% della popolazione. Nel 2<strong>01</strong>0 la popolazione diabetica<br />

è arrivata al 4,9% (il 5% delle donne ed il 4,6% degli uomini) e quindi<br />

oggi abbiamo 3 milioni di diabetici. La prevalenza è più alta al Sud e nelle<br />

Isole, con un valore del 5,5%, seguono il Centro con il 4,9% ed il Nord<br />

con il 4,2%. Se aggiungiamo a questa cifra 1 milione di persone circa che<br />

secondo le stime uf� ciali hanno il diabete senza saperlo la percentuale<br />

sale al 6,5%. Senza dimenticare le 250.000 persone circa che soffrono di<br />

diabete Tipo 1. Questa patologia costa al Sistema Sanitario Nazionale 10<br />

miliardi di euro all’anno cosi distribuiti: 60% pari a 6 miliardi per ricoveri<br />

ospedalieri; 22% pari a 2,2 miliardi per terapie farmacologiche; 11% pari<br />

a 1,1 miliardi per visite ambulatoriali; 7% pari a 0,7 miliardi per presidi<br />

e dispositivi. La spesa per la cura del diabete necessita di una revisione:<br />

spendere di più in prevenzione, corretto stile di vita, signi� ca risparmiare<br />

in maniera signi� cativa per ricoveri ospedalieri e terapie farmacologiche.<br />

Su questo ragionamento l’Associazione per la Tutela del Diabetico Atd<br />

Onlus di Fabriano in collaborazione con l’Asur Marche Area Vasta 2 Fabriano,<br />

il patrocinio del Comune di Fabriano ed il sostegno delle Farmacie<br />

Comunali organizza la conferenza “Fare Prevenzione: una questione che<br />

ci sta a cuore”.<br />

La conferenza, rivolta a tutti i cittadini, si terrà martedì 9 ottobre ore<br />

15-17 presso la sala “S. Parca” Ospedale Civile di Fabriano, via Stelluti<br />

Scala 26. Interverranno la dott.ssa Maura Nataloni (La gestione del paziente<br />

diabetico: fattori di rischio e complicanze cardiovascolari -Unità Operativa<br />

Cardiologica Territoriale Ospedale di Fabriano), la dott.ssa Valentina Marinelli<br />

(Strumenti operativi per una sana alimentazione-Servizio Dietetico<br />

Direzione Sanitaria Ospedale di Fabriano) e il dottor Walter Vignaroli (Il<br />

progetto automonitoraggio e variabilità glicemica-Associazione per la<br />

Tutela del Diabetico Atd Onlus Fabriano). Hanno dato disponibilità per<br />

un breve saluto il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola ed il direttore<br />

Asur Marche Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua.<br />

sussistono ancora cospicue somme<br />

non utilizzate. Queste risorse devono<br />

necessariamente essere destinate<br />

allo sviluppo del territorio per dare<br />

respiro all’economia locale. Serve<br />

progettualità? Quella non ci manca.<br />

Con� ndustria Ancona ha già in<br />

cantiere un progetto importante, che<br />

verrà presentato a breve: siamo certi<br />

che la condivisione con l’amministrazione<br />

comunale potrà aiutarci a<br />

dare un contributo all’economia del<br />

territorio e un volano per il turismo”.<br />

Lavoro accessorio con la Caritas<br />

La Caritas diocesana di Fabriano e Matelica d’intesa<br />

con “Ambito Territoriale Sociale 17” operante sul territorio<br />

comunale di Matelica, in ossequio alla delibera<br />

provinciale n. 252 del 09/08/2<strong>01</strong>2 ha inteso attuare il<br />

progetto, dal <strong>01</strong>/10/2<strong>01</strong>2 al 31/03/2<strong>01</strong>3, "lotta all’esclusione<br />

sociale e povertà" attraverso dei voucher lavoro<br />

af� dati alla Caritas diocesana. I tutor del Centro di<br />

ascolto della Vicaria di Matelica dovranno individuare<br />

la tipologia del contratto, le assistenti sociali il carattere<br />

del progetto e l’opportunità del realizzo. Il committente<br />

del lavoro occasionale bene� cerà delle prestazioni nella<br />

completa legalità e con copertura Inail per eventuali incidenti<br />

sul lavoro. Il compenso delle prestazioni d’opera<br />

è esente da ogni imposizione � scale e non incide sullo<br />

stato di disoccupato o inoccupato.<br />

Edmondo Ercolani, direttore della Caritas diocesana<br />

SPAZIO LAVORO<br />

a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />

~ CONCORSI, SU BASE REGIONALE, PER IL RECLUTAMENTO<br />

DEL PERSONALE DOCENTE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIA,<br />

SECONDARIA DI I E II GRADO<br />

Sono indetti i concorsi a posti e cattedre, per titoli ed esami, fi nalizzati al<br />

reclutamento del personale docente nelle scuole dell’infanzia, <strong>prima</strong>ria,<br />

secondaria di I e II grado - n. 11.542 posti di cui 211 nelle Marche. Ai concorsi sono<br />

ammessi a partecipare i candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento<br />

conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda.<br />

Sono altresì ammessi a partecipare: a) per i posti della scuola <strong>prima</strong>ria, i candidati<br />

in possesso del titolo di studio comunque conseguito entro l’anno scolastico 20<strong>01</strong>-<br />

2002, ovvero al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto<br />

magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998; b) per i posti della scuola<br />

dell’infanzia, i candidati in possesso del titolo di studio comunque conseguito entro<br />

l’anno scolastico 20<strong>01</strong>-2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali<br />

della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennale o quinquennale sperimentale<br />

dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998; c) per i posti di<br />

scuola secondaria di I e II grado, i candidati che alla data del 22 giugno 1999 erano<br />

già in possesso di un titolo di laurea ovvero di un titolo di diploma conseguito presso le<br />

accademie di belle arti e gli istituti superiori per le industrie artistiche, i conservatori e<br />

gli istituti musicali pareggiati, gli ISEF, che alla stessa data consentivano l’ammissione<br />

ai concorsi per titoli ed esami per il reclutamento del personale docente, nonché i<br />

candidati che abbiano conseguito tali titoli: entro l’anno accademico 20<strong>01</strong>-2002 (se si<br />

tratta di corso di studi quadriennale o inferiore), entro l’anno accademico 2002-2003<br />

(se si tratta di corso di studi quinquennale), entro l’anno in cui si sia concluso il periodo<br />

prescritto dal relativo piano di studi a decorrere dall’anno accademico 1998-1999. La<br />

domanda di concorso può essere presentata per più classi di concorso, ma in una sola<br />

regione. Le iscrizioni si possono effettuare esclusivamente on-line sulla piattaforma<br />

Polis del sito Miur e saranno aperte dal 6 ottobre fi no alle ore 14.00 del 7 novembre.<br />

Il bando con la guida alla compilazione della domanda on-line sono scaricabili: dal<br />

nostro sito (alla pagina dei concorsi), oppure direttamente dal sito www.marche.<br />

istruzione.it o dal portale www.istruzione.it.<br />

~ CONSULENTI ENERGETICI COMMERCIALI<br />

Azienda di gruppo leader in Europa nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie<br />

per il risparmio energetico ricerca nella regione Marche n. 20 Green Assistant.<br />

La fi gura del Green Assistant viene ricoperta da Consulenti Energetici Commerciali<br />

per la proposizione di tecnologie per il risparmio energetico nel mercato dei privati e<br />

del microbusiness sulla base di appuntamenti prefi ssati. L’attività si svolge nel raggio<br />

di 10 Km dalla propria zona di residenza. Si richiede disponibilità full-time. La formazione<br />

è costante ed a livelli professionali elevati. Il Green Assistant può sviluppare reti<br />

proprie di collaboratori. L’inquadramento inizia con un percorso basato su compensi<br />

provvigionali ad elevatissima redditività. I candidati, ambosessi, anche alla <strong>prima</strong><br />

esperienza lavorativa, debbono avere elevata padronanza nell’uso della lingua italiana,<br />

ottime capacità relazionali e disinvoltura nel parlare in pubblico. Tutte le persone<br />

interessate sono pregate di inviare via e-mail il proprio cv al seguente indirizzo e-mail:<br />

paola.pizzichini@cibineng.com. Tutti i candidati ritenuti idonei verranno contattati<br />

telefonicamente entro 7 giorni lavorativi dalla candidatura dai manager di zona per<br />

concordare il colloquio di selezione.<br />

Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi<br />

ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso S. Antonio fuori<br />

le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail: cig.fabriano@<br />

cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura:<br />

lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00.<br />

13 spazio lavoro.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.46


14 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Il futuro del territorio<br />

matelicese<br />

di LUCA DI DIO<br />

Abbandonata la cronaca<br />

per (sigh!)<br />

carenza di tempo<br />

non disdegno, se<br />

posso, di cimentarmi in<br />

ri� essioni – se più o meno<br />

congrue sarà il lettore a deciderlo<br />

– sul futuro della nostra<br />

città e del nostro territorio.<br />

Non la faccio lunga e vado<br />

subito al sodo. Mi serve un<br />

giurista esperto in diritto amministrativo<br />

e un Comitato<br />

per promuovere un (serio!)<br />

referendum cittadino: cambiamo<br />

provincia e passiamo<br />

sotto Ancona!<br />

Premetto che la proposta<br />

non è legata alla fantomatica<br />

mega-provincia “Marche<br />

Sud” di cui tanto si discute,<br />

semmai tali polemiche non<br />

hanno fatto che rafforzare l’idea<br />

che mi ronza in testa da<br />

almeno un paio d’anni (chi<br />

mi conosce lo sa, tanto l’ho<br />

ammorbato di chiacchiere!).<br />

Se infatti ben 7 comuni della<br />

Val Marecchia sono riusciti –<br />

udite udite – a fare il salto di<br />

Regione passando alla (per<br />

loro) più attraente gestione<br />

riminese e romagnola, perché<br />

non sarebbe possibile a<br />

Matelica, e aggiungerei Esanatoglia,<br />

chiedere di essere<br />

inserite nel territorio della<br />

provincia di Ancona? Credo<br />

che ci siano i prerequisiti, le<br />

motivazioni e le prospettive<br />

di convenienza.<br />

Andiamo con ordine: i prerequisiti.<br />

Non intendo qui<br />

appellarmi alla storia remota<br />

citando chi sostiene che il<br />

nostro territorio è “più umbro<br />

che piceno”, ovvero lo<br />

spartiacque del � ume Esino<br />

tra V e VI regio romana, presenza<br />

longobarda e così via.<br />

So benissimo che sarebbe<br />

argomento di indubbia contestazione,<br />

per� no ricordando<br />

che né gli Smeducci (San<br />

Severino) né i ben più potenti<br />

Da Varano (Camerino) nulla<br />

poterono contro il terribile<br />

spartiacque de “lu colle de<br />

le pere”!!!<br />

Sarebbe probabilmente super�<br />

uo ricordare che all’inizio<br />

del XVIII secolo a Matelica<br />

fu riedi� cata la diocesi<br />

in solido con Fabriano (e<br />

tale è tutt’oggi). Non è però<br />

peregrino ricordare legami<br />

scissi solo recentissimamente<br />

ma di cui ormai la memoria,<br />

in tutt’altre faccende facebookiane<br />

affaccendata, perde<br />

facilmente traccia.<br />

Meno di un ventennio fa,<br />

infatti, Matelica e il suo<br />

territorio erano legati al fabrianese<br />

a � lo doppio: come<br />

distretto scolastico, come<br />

Comunità Montana, come<br />

Asl, come gestione servizi<br />

(tanto che l’anomala appartenenza<br />

di soli due Comuni<br />

del maceratese all’Ato della<br />

Multiservizi dovrebbe farci<br />

insospettire), promozione<br />

turistica e quant’altro possa<br />

venirvi in mente legato all’espressione<br />

sociale e di vita di<br />

un popolo!<br />

Solo – e ripeto – solo una<br />

divisione amministrativa (e<br />

dunque politica) ci legava a<br />

Macerata. Ma la politica, si<br />

sa, muove interessi palesi e<br />

occulti per cui in quattro e<br />

quattr’otto vedemmo recisi<br />

brutalmente tutti questi le-<br />

Il professor Antonio Trecciola, dirigente scolastico dell’Istituto<br />

Comprensivo “E. Mattei”, con il professor Igino Colonnelli<br />

e nove ragazzi dell’Itcg Antinori di Matelica, stanno lavorando<br />

ad un’idea innovativa che si avvale della collaborazione<br />

di Halley Informatica e della Fondazione Enrico Mattei. Si<br />

tratta di un progetto che ha la � nalità di promuovere l’attiva<br />

partecipazione degli studenti alle celebrazioni del 50° anniversario<br />

della morte dell’ex presidente dell’Eni, organizzate<br />

dal Comune di Matelica e dalla Fondazione Enrico Mattei nei<br />

giorni 26, 27 e 28 ottobre. Il gruppo di ricerca sta già lavorando<br />

all’edizione di un opuscolo informativo sulla � gura di<br />

Enrico Mattei e sulla sua rilevanza nel mondo imprenditoriale<br />

italiano ed internazionale.<br />

I ragazzi seguiranno le manifestazioni in programma e saranno<br />

chiamati ad assistere, da dietro le quinte, all’attività<br />

redazionale del libro “Enrico Mattei marchigiano” scritto<br />

dalla dottoressa Egizia Marzocco, responsabile della comunicazione<br />

dell’Università di Camerino, e la cui pubblicazione<br />

è prevista nei giorni delle celebrazioni. Il progetto si chiama<br />

“Dentro un libro” e prevede lo studio approfondito, oltre che<br />

della vita e dei legami tra il Mattei dirigente d’azienda e la sua<br />

“marchigianità”, anche degli aneddoti raccontati da persone<br />

che l’hanno conosciuto, dalle cui interviste emergono lati<br />

sconosciuti dell’imprenditore matelicese.<br />

Con questo progetto pilota la Fondazione Enrico Mattei, che<br />

gami per cercare di riannodarli<br />

alla bell’e meglio da<br />

quest’altra parte.<br />

E qui vengo alle “motivazioni”<br />

della mia proposta.<br />

Tali nodi forzosamente creati<br />

con l’alto maceratese,<br />

infatti, hanno dimostrato da<br />

subito tutta la loro fragilità…<br />

fondamentalmente perché le<br />

comunità di questo territorio<br />

non vedevano di buon occhio<br />

l’arrivo di una presenza “ingombrante”<br />

come quella di<br />

Matelica a spartirsi una torta<br />

sempre più esigua.<br />

Esempi? La storia dell’ospedale<br />

non la tocco neppure<br />

(non basterebbe un giornale<br />

sano!), con una continua e<br />

vergognosa ruberia di servizi<br />

a vantaggio di Camerino<br />

e San Severino… con cui<br />

avremmo dovuto ripartirli<br />

equamente!<br />

La Comunità Montana – � n<br />

da subito ribattezzata “Cm<br />

delle Alte Valli del Potenza<br />

e dell’Esino”, ha pian piano<br />

subito la trasformazione a<br />

Cm di San Severino e Matelica<br />

� no a vedere scomparire<br />

il nostro nome… andate sul<br />

sito www.comsanseverino.<br />

sinp.net e vedrete che a malapena<br />

siamo presenti!<br />

Ma veniamo alla viabilità.<br />

L’unico tratto stradale che<br />

ha visto un serio intervento<br />

negli ultimi anni è stato<br />

quello che ci unisce a Cerreto<br />

d’Esi. E Collepere? Se<br />

ne parla da cinquantanni,<br />

hanno avuto incidenti decine<br />

di nostri concittadini, ci<br />

dovrebbe fornire un rapido<br />

collegamento al “nostro”<br />

capoluogo di Provincia, e<br />

invece? Tutto tace! E la<br />

famosa rotonda che doveva<br />

sorgere al posto del vecchio<br />

mulino demolito (bivio per<br />

Braccano) con bretella per<br />

San Rocco e zona scuole che<br />

risparmierebbe interminabili<br />

� le al semaforo? Scomparsa<br />

anch’essa!<br />

Fortunatamente sul settore<br />

scuola va invece alla grande!<br />

Ragioneria da quest’anno<br />

non ha più un dirigente<br />

scolastico causa sottodimensionamento,<br />

professionale (il<br />

Pocognoni è nato a Matelica<br />

e ha più di cento anni!) viene<br />

continuamente depauperato a<br />

vantaggio delle sedi staccate<br />

di Camerino e San Severino,<br />

con i nostri ragazzi che vedono<br />

sezioni chiuse e sono<br />

costretti a spostarsi; l’ipotesi<br />

di una sezione staccata di<br />

Liceo Scienti� co (ce l’hanno<br />

Sassoferrato e Sarnano!)<br />

persegue gli ideali e promuove la memoria<br />

del suo illustre concittadino, vuole indirizzare<br />

un numero sempre più nutrito di giovani ad<br />

approfondire la conoscenza di Mattei, inaugurando,<br />

si spera, il primo di una serie di percorsi analoghi. I<br />

veri protagonisti dell’iniziativa sono loro, i ragazzi: Beatrice<br />

Burzacca (4°D), Giulio Carbonari (4°D), Alessia Carsetti<br />

(4°D), Giulia Iale (4°D), Valentina Lorenzotti (4°D), Marco<br />

Lori (4°D), Osman Mustafovski (5°D), So� a Pittori (4°D)<br />

Manuel Trivellini (4°D).<br />

Sul peso, sul coraggio, sul lato umano e sull’unicità dell’Enrico<br />

Mattei imprenditore, i ragazzi dell’Itcg Antinori saranno<br />

chiamati a confrontarsi. E allora... cominci l’avventura.<br />

Fondazione Enrico Mattei<br />

E se cambiassimo provincia?<br />

Proposta<br />

popolare per<br />

un salutare<br />

ritorno<br />

al passato<br />

nonostante oltre 20 ragazzi<br />

matelicesi ogni anno scelgano<br />

quella scuola neppure a<br />

parlarne… la vicenda alberghiero<br />

poi. Zitto Luca, zitto!<br />

Però siamo forti in politica!<br />

Matelica è tra i primi 10<br />

Comuni in termini di popolazione<br />

della provincia di<br />

Macerata (il più popoloso<br />

dell’entroterra!) e non gli<br />

viene mai concesso un Assessore…<br />

o se capita, si fa in<br />

modo di rimediare all’errore<br />

con una sentenza giudiziaria.<br />

Continuo? Ma cosa mai ha<br />

ottenuto da Macerata la nostra<br />

comunità?<br />

Mi fermo qui, altrimenti divento<br />

prolisso e il mio caro<br />

lettore si stanca e abbandona.<br />

Direi che è ora di chiudere<br />

con un breve sguardo al<br />

futuro.<br />

Il fabrianese è investito da<br />

una crisi epocale, è vero, ma<br />

è altrettanto vero che i lavori<br />

alle gallerie della Gola della<br />

Rossa proseguono, l’unico<br />

tratto di Pedemontana ad<br />

oggi stanziato si fermerà a<br />

Matelica e se una possibilità<br />

di ripresa c’è è proprio quella<br />

di legarsi al capoluogo di<br />

Regione.<br />

Non ci piace come parlano?<br />

Ci sembrano un po’ “portegni”<br />

e distanti da noi? Fa<br />

niente. Gli unici consistenti<br />

investimenti li troviamo<br />

guardando a ‘nord’ (triste vizio<br />

post-unitario); il Verdicchio<br />

che ci vede concorrenti<br />

con lo jesino potrebbe essere<br />

una risorsa solo a guardare la<br />

parola “concorrenza” nel suo<br />

valore etimologico invece<br />

che in linguaggio � nanziario;<br />

con Fabriano potremmo<br />

ottenere una sede di Istituto<br />

Alberghiero (magari la facciamo<br />

a Cerreto!) e probabilmente<br />

anche una sezione<br />

staccata di Scienti� co perché<br />

non rischierebbe mai la chiusura<br />

la sede principale.<br />

Potremmo rinnovare i tanti<br />

progetti turistici legati al<br />

comprensorio delle Grotte di<br />

Frasassi e all’asse umbro con<br />

Gubbio e Assisi… Potremmo<br />

soprattutto – e qui vorrei che<br />

tutti ri� ettessimo! – contare<br />

su un grande ospedale di<br />

polo a 10 minuti d’auto<br />

smettendola di sognare una<br />

ripresa che non ci sarà mai o<br />

un fantomatico accordo con<br />

Camerino e San Severino.<br />

Potremmo fare tante cose,<br />

riaffermando il valore di<br />

una Comunità sugli interessi<br />

della politica che si ricorda di<br />

noi solo quando è ora di votare!<br />

Che ne dite? Lo facciamo<br />

'sto referendum?<br />

Servizi ospedalieri<br />

che cadono a pezzi<br />

Il Coordinatore dei Tribunale del Malato, Dante Reale, ha<br />

inviato nei giorni scorsi una lettera di precisa segnalazione di<br />

alcune disfunzioni relative al Polo Ospedaliero di Matelica-<br />

Esanatoglia. La lettera, indirizzata ai sindaci delle due comunità<br />

di Matelica ed Esanatoglia, al dirigente e al direttore<br />

sanitario dell’Area Vasta 3 dr. Bordoni e dr.ssa Pezzola, al<br />

direttore sanitario del Polo di Matelica dr.ssa Faccenda e alla<br />

responsabile dell’Uf� cio Relazioni Pubbliche dr.ssa Montalti,<br />

analizza con estrema cura le criticità riscontrate personalmente<br />

e su segnalazione dei cittadini.<br />

In particolare, “il reparto di Radiologia non eroga più le prestazioni<br />

riguardanti la colonna vertebrale, il cranio, la spalla,<br />

la scapola e i seni paranasali, ciò avviene perché la strumentazione<br />

rotta da febbraio non è stata né riparata, probabilmente<br />

perché vecchia, né sostituita; l’ambulatorio riabilitativo non<br />

eroga più l’attività di Osteocontrite del ginocchio e ciò avviene<br />

perché la strumentazione (Tens) già segnalata come mancante,<br />

ancora non è stata né riparata, né sostituita”.<br />

Il coordinatore Dante Reale sollecita pertanto la risoluzione<br />

dei problemi oggetto di segnalazione in quanto “il cittadino del<br />

comprensorio di Matelica – Esanatoglia è costretto a recarsi<br />

altrove con forte disagio ed aggravio di spese”.<br />

14 matelica.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.49


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

Sembrano anni luce, ma non sono poi<br />

così lontani i tempi in cui la montagna<br />

era il luogo eletto per la nostra<br />

estate. Lontani dalle domeniche<br />

vacanziere della riviera, tutte spiaggia, ombrelloni<br />

e bagni al mare, i ricordi dei nostri<br />

genitori (o al più dei nostri nonni) ci potrebbero<br />

facilmente riportare a quei tempi in cui – da<br />

maggio a ottobre – si andava in montagna, per<br />

passeggiare, per ritemprarsi all’ombra di una<br />

faggeta secolare come quella di Canfaito, per<br />

incontrare “quelli dell’altro versante”, per ritrovare<br />

le origini di una famiglia non da molto<br />

scivolata a valle, ma che tra le case addossate<br />

sul San Vicino, è nata e cresciuta… magari in<br />

un piccolo paesino dal nome esotico, Elcito,<br />

borgo dotato di un fascino incantato di cui<br />

non si può non rimanere innamorati. Alzi<br />

la mano chi – vuoi di Matelica come di San<br />

Severino – non conosce almeno una persona<br />

originaria di questo gruppo di case arroccato<br />

su uno scoglio solo all’apparenza inospitale.<br />

All’apparenza perché se è vero che l’inverno<br />

non � nisce mai, il freddo, la neve, il vento e la<br />

nebbia la fanno da padroni, pulsa di un calore<br />

indicibile che trasuda tra le pietre dei vicoli<br />

stretti e le stradine inaccessibili. Dentro, c’è<br />

un grande cuore che batte, un vento caldo che<br />

UN FIORETTO AL MESE<br />

In questo sedicesimo � oretto incontriamo il pianto di Chiara davanti al Croci� sso. La santa<br />

visse per 42 anni a S. Damiano, Cristo croci� sso fu lo “specchio” in cui si ri� etteva e in cui<br />

collocava il suo sguardo e la sua anima. Per Chiara essere “specchio” non signi� ca semplicemente<br />

essere un esempio per gli altri, il termine era piuttosto in riferimento a Cristo:<br />

“specchiarsi in Gesù”, amarlo ed accoglierlo per vivere il Vangelo concretamente.<br />

Il pianto indica lo stupore dell’anima. Molti santi hanno sperimentato il “dono delle lacrime”<br />

segno del passaggio da “un cuore di pietra ad un cuore di carne”. Secondo i Padri della Chiesa<br />

le lacrime rappresentano un rinnovamento della grazia del battesimo: una compresenza di<br />

sofferenza e letizia, assimilate spesso alle “lacrime del parto”. Il Fioretto ci insegna che la<br />

Croci� ssione non è una punizione, ma un atto di Amore e Redenzione, pertanto Gesù non ci<br />

invita a croci� ggerci, ma a vivere con fede e speranza anche i dolori dell’esistenza. La via<br />

del Golgota è inevitabile, ogni essere umano dovrà percorrere il suo cammino verso la morte,<br />

ma il credo cristiano ci sollecita a sopportare con coraggio le varie sofferenze, guardando con<br />

gratitudine alla Croce di Cristo sostegno per vincere qualsiasi paura e resistenza.<br />

15<br />

A Elcito brucia<br />

“il fuoco del cuore”<br />

“Qui le stelle sono<br />

più vicine”: la singolare<br />

manifestazione che<br />

accende il San Vicino<br />

il 13 e 14 ottobre<br />

si chiama passione, un respiro profondo che<br />

lega e unisce chi in qualche modo vi abita, un<br />

fuoco che sembra non spegnersi mai!<br />

Al punto tale che un gruppo di amici – autode-<br />

� nitosi di “incoscienti” – è talmente preso da<br />

questo fuoco da organizzare, ormai da diversi<br />

anni, una singolare manifestazione dal nome<br />

“Elcito, qui le stelle sono più vicine”. Due<br />

pomeriggi dedicati ad un pubblico attento e<br />

responsabile, destinati a chi ha il desiderio<br />

di fermare il tempo, uscire dalla frenesia<br />

che consuma tutto in un istante e recuperare<br />

invece un fuoco che brucia lento e in� nito.<br />

13 e 14 ottobre Elcito si trasformerà in un<br />

tranquillo palcoscenico. Con l’invito al silenzio<br />

e alla luce di vecchie lampade, di candele<br />

e bracieri, si apriranno le case dimenticate,<br />

magazzeni e legnaie diverranno luoghi di<br />

Capitolo Sedicesimo – Il Pianto di Chiara<br />

Quando le visite dei padri spirituali diradavano e nella chiesetta non risonava la lezione del maestro,<br />

Chiara ricorreva al Maestro dei maestri e al Signore delle anime. Si poneva dinanzi al Crocifìsso e<br />

meditava i cinque discorsi delle piaghe sanguinolente. Anche in questo seguiva fedelmente l’esempio di<br />

Francesco. Pareva sapesse già, per miracoloso avvertimento, che quelle piaghe si sarebbero impresse<br />

nel corpo del suo maestro terreno e che sarebbero diventate il sigillo del francescanesimo.<br />

La passione di Gesù era il testo nel quale Chiara continuamente leggeva e rileggeva la lezione della<br />

santità. Anche quando lavorava, anche quando mangiava, aveva dinanzi a sé l’immagine di Cristo<br />

paziente, cioè che pativa. Si richiamava alla mente tutti i tormenti della vittima divina, soffrendo con<br />

Cristo serenamente e volontariamente.<br />

Specie la sera, tra l’ora di sesta e l’ora di nona, la sua partecipazione alla passione di Gesù si faceva<br />

più acuta e dolorosa. Era l’ora nella quale Gesù morì sulla croce. L’aria trascolorava sugli olivi di<br />

San Damiano, i rumori s’attutivano nel recinto dei convento, e nel silenzio, Chiara sentiva scendere<br />

nell’anima una segreta voglia di piangere sulla reclinata testa del Redentore, allora inaspriva le sue<br />

penitenze, si stringeva sui � anchi il cilicio setoloso e dava libero sfogo alla sua commossa pietà. “I<br />

suoi occhi - scrive il primo biografo - parevano due vene di acqua”. Piangeva dinanzi al Crocifìsso, e<br />

“tutto il viso e il petto le si bagnava di lacrime”. I suoi bellissimi occhi s’arrossavano. A poco a poco<br />

le lacrime le scavarono due solchi lungo le gote. Di ciò colse l’occasione il Tentatore, che credeva di<br />

trovare in Chiara ancora un resto di femminile vanità. Le apparve sotto forma d’un fanciullo e con<br />

melli� ua voce le disse: perché piangi tanto? Vedi, i tuoi occhi si guastano e presto diventerai cieca.<br />

Ma Chiara rispose: non potrà mai diventar cieco chi ha Dio nell’anima.<br />

Piangeva anche di notte, con la testa appoggiata al tronco di legno che si bagnava di lacrime e la<br />

mattina appariva scuro come fosse restato fuori alla pioggia, anche allora il tentatore non la lasciava,<br />

e nel buio del dormitorio le andava sussurrando: Perché piangi tanto? Tu farai sì, che il cervello ti si<br />

corromperà e ti uscirà dal naso, tutto il tuo volto sarà distrutto e la tua mente verrà a mancare. Chiara<br />

rispondeva a quella insinuante voce: io piangerò sempre la passione del mio Signore e il cervello<br />

non si corromperà, né la mente verrà meno, se la grazia del mio Signore e Creatore mi assisterà nel<br />

dolore e nel pianto.<br />

Il pianto infatti era come un lavaggio bene� co sulla sua anima mantenuta pura dalla Grazia. E sul<br />

volto, che era stato bello per virtù naturale, appariva sempre di più e sempre più luminosamente la<br />

serena compostezza della beltà soprannaturale. Chiara piangeva, ma tra le lacrime brillava, come<br />

alcune volte fa il sole tra la pioggia di <strong>prima</strong>vera, la sua anima innamorata di Gesù.<br />

Nel vedere che a nulla approdavano le sottili seduzioni, il maligno ricorse allora alla violenza materiale.<br />

Un giorno che Chiara piangeva sulle piaghe del Redentore, la colpì con un fortissimo ceffone. Piangesse<br />

almeno, non di pietà, ma per il dolore � sico! Il ceffone fu così violento che dagli occhi, dal naso e dalla<br />

bocca di Chiara uscì sangue, mischiato a siero. Ma, contrariamente alle previsioni del maligno, invece<br />

di piangere più forte per il dolore provato, Chiara sorrise di gioia. Era contenta di ricevere un’offesa<br />

materiale e di soffrire una pena corporale che le veniva direttamente dal nemico della sua anima.<br />

attenzione, cornici per mostre fotogra� che,<br />

poesie, proiezioni e oggetti della memoria.<br />

La sacralità della chiesa rivivrà intatta con<br />

l’alternarsi di artisti che proporranno musica<br />

solo acustica (e cioè senza l’uso di ampli� -<br />

catori o altri sistemi elettronici) in un luogo<br />

attento e dall’eccezionale sonorità. L’occasione<br />

è quella giusta poi per accendere il grande<br />

forno in pietra scodellando i piatti più tipici<br />

della nostra montagna, così come nelle case<br />

il visitatore sarà accolto tra degustazione di<br />

vini doc e immagini e momenti d’altri tempi.<br />

Per nutrire ancora una volta la memoria e il<br />

cuore… per non perdere di vista quel che<br />

conta veramente nel calore di un’amicizia<br />

che solo i burberi montagnoli sanno offrire.<br />

Jamme, jamme,<br />

in gita jamme ja’<br />

Programma<br />

Sabato 13 e domenica 14 dalle 18.30 alle 23 ed<br />

oltre. Poco <strong>prima</strong> delle 19 accensione di candele<br />

bracieri e fuochi. Mostre fotografi che e proiezioni<br />

curate da fotoclub “Diaframma Zero”, Paolo Verdarelli,<br />

Erminio Burzacca e altri amici. Proiezioni<br />

di foto storiche e vecchi fi lmati di vita elcitese<br />

curati da Paolo Cappelletti. Chiesa\auditorium: dalle<br />

19.30, culture musicali alternative e solo acustiche.<br />

Cantine partecipanti (in ordine alfabetico): Belisario,<br />

Cavalieri, Mecella, La Monacesca. La casa del tè<br />

“quelli di Elcito” tra foto ricordi e naturalmente tè<br />

caldo per tutti. Per l’ingresso è richiesta una cifra<br />

simbolica di 10 euro per il pass che darà l’accesso<br />

alla manifestazione e a tutte le degustazioni. Info:<br />

Piero 3296151227, Paolo 34770<strong>01</strong>008, Graziano<br />

3383641146; www.elcito.it.<br />

Anche quest’anno la parrocchia<br />

di Santa Maria<br />

ha proposto la gita di � ne<br />

estate.<br />

Sabato 22 settembre, alle<br />

ore 4 il pullman con Cristian<br />

attendeva quaranta<br />

persone desiderose di vivere<br />

due giornate di amicizia<br />

in località stupende:<br />

la costiera amalfitana e<br />

l’isola di Capri.<br />

A Sorrento, una guida<br />

preparatissima ed accogliente,<br />

che è stata con noi<br />

per tutti e due i giorni, ci<br />

ha accompagnati anzitutto<br />

alla scoperta della costiera:<br />

approfittando della<br />

bellezza dei luoghi e della<br />

giornata di sole abbiamo<br />

fatto diverse soste nelle<br />

piazzole panoramiche,<br />

soprattutto a Positano.<br />

Giunti ad Amal� ci siamo<br />

coinvolti nel percorso<br />

dello splendido centro<br />

storico, brulicante di tu-<br />

risti di ogni parte, salendo poi la grandiosa scalinata che porta al Duomo. Qui la gioiosa e<br />

commovente accoglienza da parte di don Andrea e don Luigi Colavolpe nella memoria del<br />

nostro concittadino, venerato Arcivescovo di Amal� per quasi quarant’anni, Mons. Ercolano<br />

Marini. Don Luigi ci ha poi guidati nella visita del museo e del Duomo: nella cripta ci ha<br />

presentato inoltre le reliquie di S. Andrea apostolo e, risalendo, la tomba di Mons. Marini.<br />

Nel pomeriggio in barca l’indimenticabile visione, dal mare, della costiera amal� tana � no a<br />

Positano e poi discendendo � no al suo termine a Salerno.<br />

La sera, a Vico Equense, ci ha accolto un hotel, immerso nel verde con splendida vista sul<br />

golfo di Napoli, la celebrazione della S. Messa festiva, la cena ed il riposo.<br />

Il giorno successivo in traghetto da Sorrento a Capri. Subito il giro in mare dell’isola, gli<br />

scogli di Tiberio, i faraglioni, le varie grotte e la vista dal mare di ville di noti personaggi.<br />

È seguita poi con i famosi pulmini, che girano a velocità pazzesca, la salita al centro di Capri,<br />

con la famosa piazzetta, le vie e viuzze, i giardini di Augusto e tutto ciò che attrae il turista<br />

come vetrine di ogni genere…<br />

Nel pomeriggio la salita ad Anacapri, percorso a precipizio sul mare, con i ‘soliti’ pulmini<br />

che fanno dire… “mamma mia”; la sosta in questa parte dell’isola, meno conosciuta ma più<br />

tranquilla, è stata altrettanto attraente.<br />

Si riprende in� ne il traghetto: questa volta approdiamo a Napoli. Arrivati uno sguardo a Castel<br />

dell’Ovo, la chiesa del Carmine e poco altro perché l’ora è tarda e bisogna tornare a Matelica.<br />

Tanta la soddisfazione dei partecipanti, buona è stata l’organizzazione che ci ha dato l’opportunità<br />

di conoscere zone caratteristiche e sicuramente invidiate della penisola, da notare che<br />

non è mancato un approccio alle peculiarità culinarie delle località visitate.<br />

Ci sentiamo di dire grazie al parroco Don Lorenzo, che ha reso possibile ancora una volta<br />

questo momento bello ed arricchente per tutti noi, ed attendiamo con curiosità di conoscere…<br />

la meta del prossimo anno.<br />

Patricia e gli altri partecipanti<br />

15 matelica.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.52


16 >MATELICA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Tempo di stecca<br />

Prestigioso torneo di biliardo in partenza<br />

a Matelica in un bar dalla lunga tradizione<br />

di GIANCARLO MILIANI<br />

Dal 8 al 14 ottobre, nella<br />

“Sala Biliardi” del Miobar<br />

con sede in Matelica,<br />

avrà luogo la <strong>prima</strong> gara<br />

regionale di biliardo (specialità<br />

stecca) della nuova stagione agonistica<br />

2<strong>01</strong>2/2<strong>01</strong>3.<br />

Alla manifestazione parteciperanno<br />

atleti di Terza, Seconda e Prima<br />

categoria che nella fase eliminatoria<br />

(dal lunedì al sabato) si<br />

contenderanno l’accesso alle � nali<br />

gareggiando a categorie separate.<br />

Le � nali avranno luogo domenica<br />

14 ottobre con inizio alle ore 15.<br />

Il Comitato regionale “Fibis”, con<br />

la scelta di questa sede, ha voluto<br />

premiare il “C.S.B.- Miobar” per<br />

l’intraprendenza dei suoi componenti.<br />

In particolare i titolari di “Miobar”<br />

che con impegni anche economici<br />

non indifferenti hanno voluto confermare<br />

ed accrescere un’attività<br />

particolarmente seguita e curata<br />

dall’indimenticato Pierino Boarelli.<br />

Il “C.S.B.- Miobar” con un sostanzioso<br />

numero d’iscritti, allestirà<br />

quest’anno due squadre che parteciperanno<br />

al campionato “provinciale”<br />

2<strong>01</strong>2/2<strong>01</strong>3 ormai al suo inizio.<br />

Per una preparazione maggiormente<br />

quali� cata, il “C.S.B.- Miobar”<br />

ha inoltre provveduto a garantire la<br />

presenza settimanale di un giocatore<br />

professionista. Rossano Rossetti<br />

(nella foto) infatti, ogni mercoledì,<br />

dal primo pomeriggio a tarda sera,<br />

sarà in “sala” per accogliere quanti<br />

vorranno giovarsi dei suoi consigli<br />

e della sua esperienza.<br />

Tutti potranno accedere a lezioni<br />

individuali; siano essi neofiti o<br />

giocatori già esperti ma desiderosi<br />

d’incrementare le proprie capacità.<br />

Nel ringraziare gli organizzatori<br />

per l’impegno profuso nella preparazione<br />

dell’evento, invitiamo<br />

tutti gli appassionati a visitare la<br />

bella “sala” rinnovata e soprattutto<br />

i tanti giocatori che in essa si cimenteranno.<br />

In Comune il consiglio si spacca<br />

sugli immigrati<br />

Venerdì scorso la seduta di Consiglio<br />

è � nita a tarda notte con i<br />

“soliti” punti e… qualche novità<br />

che sicuramente farà discutere,<br />

vuoi perché quando si parla di<br />

immigrazione saltano gli schemi,<br />

vuoi perché di fronte al binomio<br />

“diritti/doveri” posizioni rigide<br />

e oltranziste non tengono quanto<br />

quelle di chi, con estrema leggerezza,<br />

non riesce a guardare al di<br />

là della prossima settimana.<br />

Ma andiamo con ordine.<br />

Dopo la canonica approvazione<br />

del verbale e le comunicazioni del<br />

sindaco sul programma previsto per<br />

le celebrazioni del cinquantenario<br />

della morte di Mattei e la relazione<br />

di Montemezzo sulla gestione<br />

dell’Ato, il consesso entra subito<br />

nel vivo… e a che livello!<br />

Casoni “attacca” (per così dire),<br />

con una puntuale interrogazione<br />

sullo stato dell’arte della sanità e<br />

l’assessore Procaccini risponde.<br />

Nelle successive repliche il dibattito<br />

si in� amma ma la sostanza resta:<br />

Matelica non ha più un ospedale<br />

– dato di fatto! – ma conserva<br />

gli stessi servizi � n qui garantiti<br />

– miracolo! – riprendendo dal 1°<br />

ottobre una funzionalità che altri<br />

nosocomi sul territorio non hanno<br />

ancora recuperato. Né si sa se mai<br />

la recupereranno. La seconda interrogazione<br />

di Fiorella Marzioli<br />

riguarda l’enoteca comunale che ha<br />

lasciato a bocca asciutta numerosi<br />

turisti che nel corso della <strong>prima</strong>vera<br />

e dell’estate hanno cercato invano i<br />

riferimenti letti nelle varie guide di<br />

settore. Chiusa!<br />

Risponde l’assessore Cingolani informando<br />

che la chiusura è dovuta –<br />

manco a dirlo – a motivi di bilancio<br />

e che si sta cercando una soluzione<br />

alternativa per la gestione, dato che<br />

il Cias non è più in grado di garantirne<br />

l’apertura.<br />

Si passa così ai vari punti (12)<br />

all’OdG partendo dalla relazione<br />

dell’assessore alle Finanze per<br />

votare l’“Approvazione della salva-<br />

guardia degli equilibri di bilancio e<br />

la ricognizione sullo stato di attuazione<br />

dei programmi”.<br />

Durante la veri� ca contabile complessiva<br />

Baldini dichiara senza<br />

mezzi termini che “dobbiamo<br />

cercare di restare a galla” in una<br />

situazione non facile… di conseguenza<br />

tutti i programmi hanno<br />

avuto una realizzazione molto più<br />

ridotta dell’auspicio iniziale. È seguito<br />

da un lungo botta e risposta tra<br />

tutti i consiglieri di maggioranza e<br />

opposizione con ricette più o meno<br />

improvvisate… durante il quale viene<br />

fuori che per decidere l’aliquota<br />

comunale Imu ci sarà tempo � no al<br />

31 ottobre (data in cui si conosceranno<br />

i trasferimenti dal governo<br />

centrale) e sarà con buonissima<br />

probabilità una percentuale tutta<br />

“lacrime e sangue”… e io pago!<br />

Si approva poi il regolamento per<br />

la vendita del patrimonio e, a ruota,<br />

la modi� ca dello statuto comunale<br />

per l’anagrafe pubblica degli eletti.<br />

Si tratta in buona sostanza, di una<br />

procedura di trasparenza, per cui<br />

sarà ‘obbligatoria’ la pubblicazione<br />

sul sito internet del Comune<br />

dei dati anagra� ci completi, degli<br />

emolumenti percepiti come indennità,<br />

dei gettoni di presenza e dei<br />

rimborsi spesa di tutti gli eletti; per<br />

la dichiarazione dei redditi, però,<br />

si sceglie una formula più garante<br />

della persona in quanto non verrà<br />

pubblicata, ma messa a disposizione<br />

presso l’uf� cio di segreteria in<br />

libera consultazione.<br />

Si approva poi la modi� ca dell’art.<br />

18 del regolamento Imu (con<br />

il vecchio Ici, in caso di morte<br />

dell’intestatario, per gli eredi era<br />

possibile ottenere una dilazione…<br />

con l’Imu non è più possibile perché<br />

la riscossione va direttamente nelle<br />

casse dello Stato).<br />

Discussione su alcune incongruità<br />

nel bilancio rilevate dalla Corte dei<br />

Conti, con la maggioranza che dice<br />

essere normali operazioni legate<br />

al doppio controllo del Revisore<br />

dei Conti e la minoranza che<br />

grida all’approssimazione… � no<br />

a trovare un voto all’unanimità<br />

nella modi� ca del regolamento del<br />

piano casa. Salto il punto dodici<br />

per poi ritornarci subito, perché<br />

il Consiglio si è chiuso intorno<br />

alle due di notte con un altro voto<br />

all’unanimità sull’O.d.G. a favore<br />

Gianni Trampini campione<br />

del golf per l’italia centro-sud<br />

Per il terzo anno il matelicese si conferma al top<br />

Nei giorni scorsi, al Circolo del Golf di Perugia, si è svolto il campionato di Golf per l’Italia<br />

Centro-Sud, riservato agli iscritti alla Uilg (Unione Italiana Lions Gol� sti).<br />

Il Lions Golf Trophy 2<strong>01</strong>2, con il motto “Insieme con un sorriso per un golf di solidarietà”, è<br />

a sostegno di Cometa, associazione che si occupa di famiglia e di accoglienza.<br />

Ancora una volta un matelicese ai vertici delle classi� che: per il terzo anno consecutivo, in<br />

nostro socio e “campione” Gianni Trampini ha difeso il titolo, classi� candosi al 1° posto.<br />

Congratulazioni Gianni!<br />

Lions Club Matelica<br />

del mantenimento del tribunale di<br />

Camerino. Il punto 11 è stato il<br />

nodo affascinante di tutta la serata,<br />

con una discussione che si è protratta<br />

per oltre un’ora su un aspetto<br />

etico che ha visto interventi – sia<br />

consentito – di alto valore, dall’una<br />

parte e dall’altra.<br />

Al voto la proposta portata avanti a<br />

livello regionale da Pd e UdC sulla<br />

trasformazione normativa del diritto<br />

di cittadinanza.<br />

Da ius sanguinis (diritto di sangue,<br />

ovverosia è cittadino italiano chi è<br />

� glio di un altro cittadino italiano)<br />

a ius soli (diritto di terra, cioè può<br />

ottenere la cittadinanza italiana<br />

chiunque sia nato sul suolo del<br />

nostro Bel Paese).<br />

Ci sono in ballo centinaia di migliaia<br />

di cittadinanze legate a � gli<br />

di immigrati nati in Italia e se tanti<br />

passaggi di memoria vanno ai nostri<br />

nonni emigranti (oggi cittadini statunitensi<br />

perché nati là) parimenti<br />

prudenza insegna che – per una<br />

corretta integrazione – occorrono<br />

norme chiare e non ‘regalie’.<br />

Gli interventi sono stati realmente<br />

di grande spessore e diverse le<br />

proposte di emendamento al testo<br />

presentato, segno di una volontà di<br />

discutere la cosa, di non buttare tutto<br />

alle ortiche, ma capire realmente<br />

la scommessa di un cambiamento<br />

normativo epocale.<br />

L’ora tarda e la focalizzazione<br />

su un testo già scritto non hanno<br />

permesso l’accordo e la proposta è<br />

stata respinta con sei favorevoli e<br />

nove contrari che non identi� cano<br />

maggioranza e opposizione, ma la<br />

libera coscienza di chi si è messo<br />

in gioco per un diritto.<br />

t.s.<br />

taccuino<br />

MATELICA<br />

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16 matelica.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.57


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

>MATELICA< 17<br />

Campamante de Foro:<br />

un sito scoperto due volte<br />

Con l’aratura di � ne estate spuntano i resti di un insediamento agricolo di epoca romana<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

In questi giorni, sulla stampa<br />

regionale e locale, a volte<br />

anche con toni altisonanti, è<br />

comparsa la notizia del ritrovamento,<br />

in località Campamante<br />

de Foro, nei pressi di Matelica,<br />

di un insediamento di epoca romana.<br />

Abbiamo chiesto alla dott.<br />

ssa Emanuela Biocco, archeologa<br />

che ben conosce la zona avendo<br />

condotto numerose campagne di<br />

scavo in tutti il territorio, di darci<br />

qualche lume.<br />

Emanuela, è una scoperta che<br />

riapre il tema archeologia a<br />

Matelica?<br />

In realtà il sito è noto dal 1984<br />

quando, emerso per la <strong>prima</strong> vol-<br />

ta, fu subito segnalato da Mauro<br />

Magnatti, allora collaboratore<br />

della Soprintendenza per i Beni<br />

Archeologici delle Marche.<br />

Dunque nulla di nuovo…<br />

Il sito di Campamante de Foro è<br />

stato catalogato da chi scrive circa<br />

dieci anni fa su incarico della<br />

Soprintendenza e della Regione<br />

Marche ed inserito nella carta archeologica<br />

regionale.<br />

Ma che cosa è successo nel<br />

frattempo da far pensare ad un<br />

nuovo rinvenimento?<br />

Nel corso di quasi trent’anni le continue<br />

arature hanno tagliato sempre<br />

di più lo strato di terreno agricolo<br />

e, approfondendosi ulteriormente,<br />

hanno troncato muri e pavimenti di<br />

questa importante villa rustica di<br />

Addio ospedale…<br />

ma una speranza c’è<br />

Con la solita energia e l’estrema<br />

precisione che sfodera ogni volta<br />

che a tema c’è il nostro ospedale<br />

Rosanna Procaccini ritorna volentieri<br />

sull’argomento. È lunedì 1°<br />

ottobre, inizio di settimana, inizio<br />

di mese, inizio – forse – di un<br />

nuovo ciclo per il nostro ospedale,<br />

ops… “casa della salute ad alta<br />

complessità”, come è denominata<br />

e con� gura dal nuovo Piano<br />

Sanitario Regionale la struttura<br />

dell’attuale Enrico Mattei.<br />

L’assessore esce da un week end<br />

dif� cile, tra le lettere del coordinatore<br />

del Tribunale del Malato,<br />

Dante Reale, ed una ‘fastidiosa’<br />

interrogazione del consigliere<br />

Casoni al Consiglio comunale<br />

di venerdì… ma non sembra<br />

affatto turbata. “Non gli do più<br />

peso ormai, Luca. C’è sempre<br />

chi lavora per distruggere e<br />

remare contro, ma i risultati mi<br />

danno ragione per cui non ho<br />

motivo di arrabbiarmi”.<br />

Ma è vero che Matelica non ha<br />

più un ospedale? “Ma quando<br />

mai lo ha avuto negli ultimi<br />

anni? Quello che continuavano<br />

a chiamare impropriamente<br />

‘ospedale di polo’, non aveva<br />

più le caratteristiche per esserlo<br />

da tempo. Mi piace citato ricordare<br />

un Consiglio comunale del<br />

1997 in cui il consigliere Boldrini<br />

aveva detto – cito più o meno testualmente<br />

– ormai andiamo verso<br />

la Riabilitazione e la Rsa, e adesso<br />

l’unica cosa è avere il coraggio<br />

di informare i cittadini… 1997,<br />

capisci? Dopo 15 anni di questa<br />

situazione e i continui tagli in atto,<br />

c’è ancora qualcuno che parla di<br />

chimere?”.<br />

Eppure, se le parole sembrano<br />

rivelare una disfatta, la realtà dei<br />

fatti è che l’assessore Procaccini<br />

è tranquilla, anzi, quasi felice…<br />

“Da oggi la nostra struttura ritorna<br />

(quasi) in piena funzionalità dopo<br />

l’accorpamento estivo dell’Rsa e<br />

della medicina lungodegenza che<br />

aveva visto una riduzione dei posti<br />

a 10+10 e tutti insieme… mentre la<br />

gestione è tornata ad essere scissa<br />

con ognuno il proprio servizio.<br />

L’Rsa torna nel naturale reparto<br />

dove ha sempre operato con 20<br />

posti letto e la medicina per acuzie<br />

e lungodegenza ha riaperto con<br />

14 posti letto effettivi e si spera<br />

che in breve arriveranno a 20.<br />

Attualmente il reparto di medicina<br />

post-acuzie e lungodegenza è stato<br />

allocato al primo piano laddove<br />

dovrà essere aperto il reparto di<br />

Riabilitazione specialistica perché<br />

si stanno facendo una serie di lavori<br />

di manutenzione ordinaria e straordinaria<br />

alla parte ospedaliera (una<br />

parte del II piano) che occupava<br />

� no all’accorpamento estivo”.<br />

Ma alla mia domanda se non teme<br />

che i lavori possano essere una<br />

scusa sorride sarcastica… “Luca<br />

mio, stiamo parlando di lavori appaltati<br />

per un valore di 1.490.000 di<br />

euro… quasi 3 miliardi di vecchie<br />

lire, e quando mai dall’apertura<br />

dell’ospedale era stato fatto sulla<br />

nostra struttura un intervento<br />

simile? Questo è un segnale che<br />

dobbiamo e vogliamo leggere in<br />

chiave positiva. Tra circa due mesi<br />

i lavori dovrebbero essere conclusi,<br />

dopo di ché dovremmo andare<br />

alla naturale apertura del reparto<br />

di riabilitazione specialistica…”.<br />

See, la solita promessa. “Stavolta<br />

forse no!”.<br />

E quando le chiedo come fa ad<br />

essere così ottimista dopo quasi<br />

due anni dall’inaugurazione di un<br />

‘reparto fantasma’ mi racconta che<br />

il 1° agosto – con determina 1122<br />

[la solita precisione quando si parla<br />

di queste cose, ndr] – il direttore<br />

della nostra area vasta Bordoni,<br />

ha pubblicato l’avviso pubblico<br />

per dirigente di Medicina � sica<br />

e riabilitativa di II livello e c’è<br />

stata la <strong>prima</strong> selezione per titoli<br />

di 10 candidati. Con successiva<br />

determina – 1330 del 21 settembre<br />

– sempre del direttore di Area Vasta<br />

sono stati resi noti i nomi e le modalità<br />

di selezione per esame che,<br />

unitamente al punteggio assegnato<br />

ai titoli, decreterà il vincitore.<br />

“Pensa che nella stessa determina<br />

è stata nominata la Commissione<br />

d’esame… Credo che possiamo<br />

dire che è questione di mesi”.<br />

Ma l’ospedale comunque non c’è<br />

più… “Torno a ripetere che in una<br />

situazione in cui stanno smantellando<br />

San Severino, Camerino<br />

è ‘moribondo’ e ovunque si<br />

guardi non ci sono che tagli,<br />

quel che abbiamo ottenuto è<br />

quasi un miracolo. Il cosiddetto<br />

Piano dell’Area Vasta è stato<br />

stilato, approvato dai direttori<br />

delle 5 aree ed approvato anche<br />

dalla Regione Marche con<br />

una determina il 1° di agosto<br />

2<strong>01</strong>2; la stessa Regione con la<br />

delibera 1174 del 1° agosto ha<br />

preso atto dei Piani approvati<br />

dai direttori di Area Vasta indicando<br />

il termine di 180 giorni<br />

per l’attuazione”.<br />

E Matelica? “Carta canta… Nel<br />

Piano di Area Vasta si prevede il<br />

raddoppio degli attuali posti letto<br />

per un totale di 60 così suddivisi:<br />

20 posti di lungodegenza e medicina<br />

post-acuzie [un’invenzione<br />

benevola della Regione per evitare<br />

la chiusura di tutte le medicine<br />

generali… consente la funzione di<br />

ricovero diretto per alcune patologie<br />

selezionate che possono essere<br />

riacutizzazioni tipo bronchiti,<br />

ecc.], 20 posti letto di riabilitazione<br />

estensiva ed intensiva, 20 posti<br />

letto di Rsa. Sono poi garantite le<br />

funzioni distrettuali, la continuità<br />

assistenziale e le funzioni poliambulatoriali<br />

con il mantenimento<br />

del punto prelievi, della radiolo-<br />

epoca romana, sorta nelle immediate<br />

vicinanze del fosso di Braccano.<br />

Un insediamento antico già noto,<br />

dunque…<br />

Sì, anche se il fatto che sia tornato<br />

alla ribalta della stampa regionale<br />

è un aspetto di per sé positivo in<br />

quanto è importante vigilare af� nché<br />

non venga totalmente distrutto<br />

da arature sempre più profonde e<br />

non diventi preda dell’incuria e<br />

degli scavi clandestini.<br />

Ma a “<strong>prima</strong> vista” come sono le<br />

condizioni, e qual è la rilevanza<br />

del sito?<br />

In realtà le condizioni non sono<br />

ottimali perché dagli af� oramenti<br />

si iniziano a vedere parti della pavimentazione,<br />

segno che ciò che<br />

rimaneva dei muri perimetrali è<br />

gia e delle attività ambulatoriali<br />

ora presenti, del punto di primo<br />

intervento e della Potes secondo<br />

l’attuale assetto”.<br />

Questo è il piano per Matelica?<br />

“Sì e ne sono orgogliosa! Ovvia-<br />

stato pressoché spazzato via dalle<br />

arature sempre più profonde di<br />

mezzi agricoli, oggi, ormai enormi.<br />

Quanto alla consistenza dell’af-<br />

� oramento si tratta comunque di<br />

un’area molto vasta in cui era probabilmente<br />

stanziata una fattoria<br />

o comunque un insediamento di<br />

tipo agrario vasto e importante;<br />

meriterebbe nondimeno una ripresa<br />

dell’attenzione e magari una campagna<br />

di scavo che riaprirebbe il<br />

tema archeologia a Matelica.<br />

Anche una ripresa dell’attività<br />

del Museo e il ritorno dei pezzi<br />

partiti per la Mostra e mai ritornati?<br />

Diciamo che questa è un’altra<br />

storia…<br />

Grazie e buon lavoro.<br />

mente non smetto di lottare perché<br />

è l’area vasta montana l’obbiettivo<br />

da raggiungere, ma ogni guerra è<br />

fatta di tante piccole battaglie… e<br />

io non ho paura”.<br />

l.d.d.<br />

A scuola di diritti e doveri<br />

Anche nel Ctp di Matelica, presso la Scuola Media, sono ormai avviate<br />

le Sessioni di Formazione Civica e Informazione previste dal<br />

Dpr 179 del 14 settembre 2<strong>01</strong>1, meglio noto come il nuovo “Accordo<br />

di integrazione”. In base a questa legge, viene istituito una specie<br />

di “permesso di soggiorno a punti” per cui tutti i nuovi ingressi dal<br />

marzo scorso devono sottoscrivere<br />

un accordo che prevede il<br />

raggiungimento in due anni di<br />

30 crediti. I primi 16 crediti agli<br />

immigrati appena arrivati nel nostro<br />

paese vengono riconosciuti<br />

a seguito della frequenza di una<br />

sessione di formazione civica<br />

ed informazione della durata<br />

di circa 10 ore in cui vengono<br />

proiettati dei video pr edisposti<br />

dal Ministero dell’Interno in 18 differenti lingue e che forniscono<br />

nozioni di base sui principi fondamentali della Costituzione della<br />

Repubblica, sull’organizzazione e funzionamento delle istituzioni<br />

pubbliche in Italia, nonché dei settori della sanità della scuola, dei<br />

servizi sociali, del lavoro e degli obblighi � scali. Un importante<br />

momento di integrazione, dunque, in cui il Centro Territoriale Permanente<br />

della nostra città è in <strong>prima</strong> linea.<br />

t.s.<br />

BANDO PER FORNITURE<br />

Il Comune di Matelica ha pubblicato un avviso pubblico per l’appalto di una serie di<br />

forniture relativamente a “igiene territoriale” (disinfestazione, disinfezione e derattizzazione<br />

di parti pubbliche del territorio cittadino), “vestiario polizia municipale” (nuove divise<br />

conformi alle normative nazionali e locali vigenti), “vestiario operai” (con nuovi indumenti<br />

completi di dispositivi di protezione individuale per gli operai comunali che lavorano<br />

all’esterno) e “segnaletica stradale” (orizzontale, verticale e luminosa). L’importo delle<br />

forniture è stimato per ognuna delle procedure nella misura inferiore a euro 40.000,00<br />

e per tale in base alle esigenze dei servizi gestiti dall’uffi cio competente la durata del<br />

rapporto contrattuale sarà limitata negli anni a partire dal 2<strong>01</strong>3 fi no a concorrenza del<br />

limite stabilito. I soggetti – operatori economici singoli o in Ati – che sono interessati<br />

ad una o più forniture devono far pervenire la loro manifestazione di interesse ad essere<br />

invitati alle procedure di affi damento di beni e/o servizi, esclusivamente attraverso il<br />

modello scaricabile dal sito dell’ente.- Non sono prese in considerazione presentazioni<br />

commerciali o richieste informali precedentemente trasmesse all’ente sotto qualsiasi<br />

forma. La domanda deve avvenire esclusivamente attraverso posta elettronica contemporaneamente<br />

e con unico invio ai seguenti indirizzi:<br />

- posta elettronica certifi cata: protocollo.comunematelica@pec.it<br />

- posta elettronica del responsabile del settore : comandantepm@comune.matelica.<br />

mc.it. Entro le ore 12 del lunedi’ 22/10/2<strong>01</strong>2. Tutte le info inerenti al procedimento sono<br />

reperibili presso l’Uffi cio di Polizia Municipale del Comune di Matelica (Tel. 0737.781822<br />

– FAX 0737.781863 _ e.mail: comandantepm@comune.matelica.mc.it)<br />

17 matelica.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.58


18<br />

>SASSOFERRATO-CERRETO D'ESI< <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Scipioni, vetrina doc<br />

Anche Pippo Baudo ad ammirare i suoi abiti<br />

Sassoferrato - Sabato 22<br />

settembre a Castelraimondo<br />

presso la suggestiva<br />

location di<br />

Borgo Lanciano si è<br />

svolta la serata evento<br />

“Marche in vetrina:<br />

sapori d’autunno”.<br />

Organizzata per il<br />

sesto anno consecutivo<br />

da Miro Riga,<br />

questa serata a invito<br />

punta a promuovere<br />

le eccellenze marchigiane<br />

che emergono a<br />

livello nazionale ed<br />

internazionale, nell’<br />

ambito dell’enogastronomia,dell’agricoltura<br />

e della manifattura,<br />

ha visto la<br />

premiazione di molti<br />

personaggi della nostra<br />

Regione che si<br />

sono contraddistinti<br />

per aver promosso<br />

il “made in Marche”<br />

con il loro operato e la partecipazione<br />

di molti artisti del jet set nazionale<br />

che più si distinguono per il<br />

loro amore per la nostra bellissima<br />

Volontariato<br />

con don Sena<br />

Regione come ad esempio Pippo<br />

Baudo, Franco Nero e Giuliano<br />

Gemma. Hanno presentato la serata<br />

Angela Melillo e Stefano Masciarelli.<br />

A questo prestigioso appuntamento<br />

hanno aderito molteplici<br />

delegazioni straniere, provenienti<br />

Pellegrinaggio a Cascia<br />

Cerreto d'Esi - La Conferenza S. Vincenzo de’ Paoli di Cerreto d’Esi<br />

ha organizzato per il giorno 23 settembre un pellegrinaggio a Cascia<br />

per venerare Santa Rita e visitare i luoghi dove Lei ha vissuto. Essendoci<br />

state molte richieste in tal senso, si è riusciti a costituire un nutrito<br />

gruppo di oltre 70 partecipanti. La giornata soleggiata ed il clima mite<br />

hanno permesso l’ottima riuscita del pellegrinaggio, che è iniziato con<br />

la visita guidata del monastero, dove la Santa trascorse gran parte della<br />

Sua vita. E’ seguito un momento di preghiera e di raccoglimento, presso<br />

le venerate spoglie di Santa Rita, vissuto con intensa partecipazione. Alle<br />

dodici, il gruppo ha seguito la celebrazione della S. Messa presso la Sala<br />

della Pace insieme ad una moltitudine di pellegrini provenienti da varie<br />

parti d'Italia. Nel pomeriggio escursione a Roccaporena per la visita alla<br />

casa natale della Santa e altri luoghi legati alla sua vita, <strong>prima</strong> dell’entrata<br />

in monastero. I più volenterosi sono saliti � no alla cima dello scoglio,<br />

dove Santa Rita era solita ritirarsi in preghiera. Nel tardo pomeriggio, la<br />

comitiva ha fatto ritorno verso casa ed ognuno ha serbato in sé il ricordo<br />

di una giornata di preghiera intensa, trascorsa in serena comunione con<br />

l’intero gruppo. E' possibile vivere un simile clima di fratellanza quando<br />

si è sostenuti dalla fede e quando si visitano devotamente i luoghi protagonisti<br />

della vita terrena e della spiritualità dei nostri santi.<br />

Luciano Mari, presidente S. Vincenzo de’ Paoli Cerreto d’Esi<br />

Venerdì 5 ottobre alle ore 21 a Sassoferrato,<br />

presso la sala convegni di Palazzo<br />

Oliva (in rione Castello), si terrà una<br />

conferenza sull’importanza del volontariato.<br />

L’iniziativa è promossa dagli enti e<br />

dalle associazioni di volontariato locali<br />

con la collaborazione dell’amministrazione comunale. Il tema sarà illustrato da don<br />

Lorenzo Sena, Priore del Monastero San Silvestro Abate di Fabriano.<br />

dal mondo arabo, dalla Russia e<br />

dal Brasile. A questa autorevole<br />

serata è stata invitata a partecipare<br />

anche la sassoferratese<br />

Giuliana Scipioni, sarta<br />

stilista, ovvero una formidabile<br />

artigiana che,<br />

con una cura e un amore<br />

per il proprio lavoro<br />

d’altri tempi, disegna<br />

gli abiti secondo le caratteristiche<br />

caratteriali<br />

e fisiche delle clienti,<br />

realizzandoli successivamente<br />

totalmente a<br />

mano. Queste creazioni<br />

risulteranno pertanto dei<br />

pezzi unici, in quanto<br />

ideati e cuciti su misura.<br />

Gli organizzatori dell’evento<br />

hanno fortemente<br />

voluto la partecipazione<br />

della Scipioni e la presenza<br />

di alcuni suoi abiti<br />

da sposa e da sera nel set<br />

fotografico creato per<br />

l’occasione, consapevoli<br />

della decennale carriera di questa<br />

sarta stilista in cui ella ha vestito<br />

centinaia di spose e creato altrettanti<br />

abiti da cerimonia, parteci-<br />

Cerreto d'Esi - Lunedì 1° ottobre<br />

ha riaperto i battenti dopo la pausa<br />

estiva il centro di aggregazione giovanile<br />

comunale “Cag Station” di<br />

Cerreto d’Esi che svolge funzioni<br />

socio- ricreative per i ragazzi dai<br />

14 ai 20 anni presso i locali dell’ex<br />

stazione ferroviaria cittadina.<br />

La struttura cerretese e la validità<br />

delle attività proposte all’interno<br />

di esso sono conosciute e citate<br />

come esempio a livello regionale,<br />

in quanto questo centro di aggregazione<br />

nasce in una delle prime<br />

stazioni ferroviarie impresenziate<br />

ad essere state ristrutturate, riquali-<br />

� cate e destinate<br />

ad attività sociali<br />

così come<br />

indicato nel<br />

bando regionale<br />

che si attiene<br />

D.G.R. n. 420<br />

del 7/05/2007<br />

con cui il Comuneproponente<br />

usufruisce di<br />

un contratto di<br />

comodato d’uso<br />

dell’ex stazione<br />

stessa.<br />

Il Cag è un luogo pensato per<br />

accogliere (anche a livello psicoaffettivo),<br />

ascoltare, informare e<br />

sostenere il ragazzo af� nché possa<br />

legare con i coetanei e, più in generale,<br />

possa esprimersi liberamente.<br />

Questo spazio si propone come<br />

supporto formativo ed educativo<br />

in cui gli adolescenti che lo<br />

frequentano sono seguiti nello<br />

svolgimento dei compiti ed è un<br />

fondamentale luogo di integrazione<br />

tra ragazzi italiani e � gli di stranieri<br />

immigrati nel nostro paese a<br />

cui vengono proposte attività che<br />

facilitino il dialogo interraziale,<br />

attraverso l’interscambio culturale.<br />

Al Cag si organizzano molteplici<br />

attività individuali e collettive<br />

post-scolastiche, ricreative ed<br />

espressive mirate a promuovere<br />

e a organizzare eventi sul territo-<br />

Giuliana Scipioni con Pippo Baudo<br />

pando a moltissime s� late e mostre<br />

artigianali, ricevendo importanti<br />

riconoscimenti come la nomina di<br />

“membro partecipante” dell’Accademia<br />

nazionale dei sartori di<br />

Roma (unica della provincia di<br />

Ancona), Maestro d’Arte, Maestro<br />

Artigiano e, a luglio 2009, l’onore<br />

di avere il marchio Mea (marchio<br />

eccellenza artigiana). In tale ruolo<br />

ha anche rappresentato le Marche<br />

(sotto invito della Confartigianato<br />

della provincia di Ancona) a Milano<br />

alla Fiera Internazionale di<br />

Rho. Da sottolineare come gli abiti<br />

presentati dalla Scipioni abbiano<br />

letteralmente conquistato l’insigne<br />

pubblico, riscuotendo grandi<br />

apprezzamenti ed attestati di stima<br />

anche dall’ospite d’onore dell’evento,<br />

lo showman Pippo Baudo.<br />

La riapertura del Cag<br />

rio come, ad esempio, concerti,<br />

feste, cineforum, importantissimi<br />

i momenti di aggregazione in<br />

cui si dà rilievo alla discussione,<br />

al dialogo tra pari, all’approfondimento<br />

delle prerogative<br />

legate alla vita degli adolescenti.<br />

Il panorama delle attività svolte al<br />

Cag cerretese si completa con la<br />

promozione di laboratori speci� ci<br />

per incoraggiare la ricerca di sé<br />

dei ragazzi, promuovendone gli<br />

aspetti positivi e, di conseguenza,<br />

contrastando il disagio, che<br />

spesso caratterizza l’adolescenza.<br />

Il personale operante all’interno<br />

del centro è composto da due educatrici<br />

in possesso della quali� ca<br />

prevista dalla Legge Regionale<br />

9/2003 della cooperativa sociale<br />

il “Mosaico” che assicurano la<br />

loro costante presenza durante le<br />

15 ore settimanali distribuite dal<br />

lunedì al venerdì dalle 16 alle 19<br />

per un totale di 39 settimane annue.<br />

Il Cag cerretese è gestito in forma<br />

associata dall’Ambito Territoriale<br />

Sociale n° 10 e si inquadra in un<br />

progetto locale più vasto riguardante<br />

i servizi agli adolescenti e ai<br />

giovani come quelli svolti, insieme<br />

a quello di Cerreto anche al centro<br />

di Fabriano, af� ancati dai centri<br />

didattici ricreativi operativi sparsi<br />

sul nostro comprensorio che vanno<br />

a formare un ef� cace sistema di<br />

rete in cui l’adolescente è posto al<br />

centro di tutte le attività.<br />

I poeti<br />

contadini<br />

in un libro<br />

Sassoferrato – Mancava e non ce<br />

ne eravamo accorti. Per fortuna,<br />

a colmare il vuoto, ci ha pensato<br />

il giovane docente sassoferratese<br />

Graziano Ligi che, da gavroche<br />

illuminato, ha raccolto in un libro<br />

le opere in ottava rima di poeti<br />

contadini del nostro appennino<br />

umbro-marchigiano. Un lavoro rigoroso<br />

e scienti� co, lungo tre anni,<br />

che ha sfociato nell’antologia che<br />

mancava per chi vuole perfezionare<br />

la propria conoscenza della cultura<br />

del nostro comprensorio. Un libro<br />

che va assolutamente sorseggiato,<br />

leggendo gli autori come capita,<br />

tale quale ad un vino da meditazione.<br />

Una categoria, frutto della<br />

mente geniale di Veronelli che la<br />

coniò per esaltare dap<strong>prima</strong> vini<br />

dolci snobbati e poi grandi rossi<br />

lungamente invecchiati. Vini che<br />

come le poesie scovate e raccolte da<br />

Ligi, editore “L’entroterra navigante”,<br />

devono essere avvicinati con<br />

calma e ri� essione, per assaporare<br />

le loro del tutto “speciali” composizioni<br />

e carpire le sfumature del loro<br />

processo produttivo. “Nel triangolo<br />

dei monti Catria, Cucco e Strega –<br />

racconta Ligi – esisteva ed esiste<br />

tuttora la poesia in ottava rima. Una<br />

poesia che nella sua manifestazione<br />

satirica e moraleggiante, ma anche<br />

elegiaca e celebrativa, ha scondito<br />

con ironica profondità, � no a pochi<br />

decenni fa, i tempi della festa e del<br />

riposo”. Una tradizione di “fare le<br />

sàtrie”, “cantà da poeta”, “cantar<br />

bernesco”, “poetare all’avventura”,<br />

così radicata che le rime sagaci<br />

ed argute di alcuni poeti sono diventati<br />

proverbi nell’immaginario<br />

popolare. “Carbonelli, Capoccione,<br />

Terzoni, Passari, Crescentini sono i<br />

nomi – commenta Ligi – che ancora<br />

oggi ritornano nella memoria dei<br />

più anziani che raccontano delle<br />

gare improvvisate nelle osterie di<br />

Rotondo, Catobagli, Monterosso,<br />

Baruccio, Perticano. Il motivo o<br />

il soggetto era il più disparato: un<br />

piccolo scandalo, un furto, un adulterio,<br />

una prestito non restituito,<br />

una burla, una credulità popolare<br />

come l’oro di Isola Fossara, in<br />

certi casi, poesie su commissione<br />

dove il poeta diveniva l’incaricato<br />

della vendetta di una malefatta. Un<br />

far poesia improvvisata, cantata a<br />

memoria o scritta, che – conclude<br />

l’autore – ha rappresentato non<br />

solo il pensiero, i sentimenti, le<br />

rivendicazioni, il dire libero dei<br />

contadini ma anche la saggezza, la<br />

semplicità, l’ironia e la spontaneità<br />

popolare”.<br />

Ecco i nomi<br />

Gli autori dell’antologia curata da Graziano<br />

Ligi sono: Petrucci di Montelago;<br />

Franciolini e Crinella di Monterosso;<br />

Bianchetti di Casalvento; Terzoni di<br />

San Felice; Passari di Sant’Egidio;<br />

Rossi di Regedano; Armezzani di<br />

Ischieta; Gregori di Perticano; Natale ed<br />

Oreste Cresentini di Rotondo; Chiocchi<br />

di San Mariano; Marsili Guidarelli di<br />

Sementana; Blasi Toccaceli di Percozzone;<br />

Luchetti di Viacce; Carbonelli e<br />

Becchetti in Campani di Rucce; Marconi<br />

di Melano Marischio; Tagnani di Caprile<br />

di Frontone; Mazzoni di Serra Sant’Abbondio;<br />

Santarelli detto Capoccione,<br />

Galli, Bonanni di Scheggia-Pascelupo.<br />

L’antologia include anche una delle<br />

opere del vivace e talentuoso Antonio<br />

Cerquarelli di Sassoferrato.<br />

18 sasso-cerreto.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.00


19 PUBB.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.03


20<br />

>CHIESA<br />

Foto di gruppo<br />

con gli allievi<br />

dell'anno scorso<br />

Riparte<br />

la Scuola<br />

Diocesana<br />

Nuovo anno alla Teologica<br />

VIVERE IL VANGELO<br />

di Don Aldo Buonaiuto<br />

Una parola per tutti:<br />

di ENRICO PIEROSARA<br />

Come ogni anno, la <strong>prima</strong> settimana di ottobre segna<br />

l’inizio del nuovo ciclo di studi della nostra Scuola<br />

Teologica Diocesana con una festa di inaugurazione<br />

fatta di preghiera, saluti, ri� essione, programmazione<br />

e di un buffet � nale. Quest’anno la data di inaugurazione<br />

del nuovo anno di studio è per venerdì 5 ottobre alle ore<br />

18,15 presso l’aula magna della scuola alla Serrraloggia.<br />

L’occasione è riservata non solo agli studenti, ma a tutti.<br />

Abitualmente è per molti l’occasione di avere un’esperienza<br />

diretta e concreta di cosa consista questa vera eccellenza della<br />

nostra diocesi. Il programma prevede un primo momento di<br />

preghiera con la recita del Vespro del giorno, la preghiera<br />

della Chiesa, per chiedere l’assistenza di Dio su un anno di<br />

sicuro impegno. Il nostro vescovo darà poi il suo saluto e,<br />

nel suo intervento, inquadrerà gli studi teologici partico-<br />

Catechisti,<br />

due giorni<br />

al lavoro<br />

Domenica 7 ottobre<br />

dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,2-16)<br />

Mosè aveva stabilito che un uomo poteva divorziare dalla moglie se la donna aveva tenuto un comportamento<br />

poco serio con un altro uomo. Nel precetto, in fondo, c’era questa convinzione: un uomo non può più coabitare<br />

con una donna che ha avuto rapporti con un’altra persona. Gesù, invece, riporta la relazione matrimoniale a<br />

come era stata concepita da Dio all’inizio della storia umana, andando ben oltre la norma stabilita da Mosè: il<br />

matrimonio è indissolubile; il legame tra marito e moglie è più forte di quello tra fi gli e genitori; ciò che il Signore<br />

ha unito l’uomo non separi. Il mistero del matrimonio è pari a quello dell’unione presente tra Cristo e la Chiesa. Il<br />

Messia annuncia con forza, a tu per tu con gli apostoli, che il divorzio non è mai ammissibile. Anche l’evangelista<br />

Matteo ribadisce l’indissolubilità del matrimonio ammettendo che solo le numerose unioni irregolari potevano<br />

essere interrotte in quanto si trattava di matrimoni fasulli. Nel successivo passo del Vangelo i discepoli sgridano<br />

i genitori che accompagnano i bambini dal Maestro. Infatti era abitudine portare i piccoli dagli scribi e gli apostoli<br />

non vogliono che il Messia sia considerato come uno scriba. Probabilmente quei padri e quelle madri avevano<br />

capito chi era Gesù ancor meglio dei suoi stessi discepoli.<br />

Come la possiamo vivere:<br />

Il “sì” pronunciato dagli sposi dinanzi all’altare del Signore è Sacramento di salvezza, cioè garanzia, grazia e<br />

vocazione ad una relazione “trinitaria” dove i due saranno in Cristo e con Cristo una cosa sola. Per gli sposi<br />

stare con il Signore signifi ca sostenersi, portarsi insieme l’un l’altro, raccontandosi tutto, gioendo, piangendo e<br />

faticando insieme. Marito e moglie che pregano lasciano passare Dio dentro di loro: lo Spirito Santo li illumina<br />

su tutti i problemi, su tutte le decisioni. E’ questo il segreto di una famiglia cristiana e un esempio fermo e stabile<br />

per i fi gli. Nel crollo dei principi e dei valori religiosi l’essere umano ha perso la propria identità e la vocazione<br />

naturale dell’uomo viene sempre più spesso sostituita da forme anomale e assurde di vita insieme. Il bambino<br />

ha ben chiaro che il suo essere non può vivere senza il padre, la madre, i fratelli. Così l’uomo per entrare nel<br />

regno dei cieli deve riappropriarsi della consapevolezza che non può vivere senza un rapporto con Dio e con<br />

il suo prossimo. Abbandonarsi al Signore è l’atteggiamento più intelligente della persona umana, la terapia più<br />

valida per guarire dai disturbi dell’anima e del cuore.<br />

larmente di quest’anno, nel progetto dell’anno della fede<br />

indetto dal Santo Padre. Il direttore della scuola illustrerà<br />

poi la programmazione annuale, quest’anno particolarmente<br />

nutrita. Oltre agli studi teologici di base, il cui curriculum<br />

è ormai de� nito, avremo un corso extracurriculare di dieci<br />

ore di “teologia del matrimonio”, per cinque mercoledì<br />

consecutivi a partire dal 7 novembre prossimo, tenuto dal<br />

sacerdote don Andrea Simone specializzatosi recentemente<br />

presso un ateneo ponti� cio in questa disciplina teologica e<br />

pastorale. Inoltre, in aprile, immediatamente dopo Pasqua si<br />

celebrerà un seminario di studio di formazione all’impegno<br />

sociale politico, per altri cinque mercoledì consecutivi, che<br />

avrà come temi, alla luce della dottrina sociale e del magistero<br />

della Chiesa, la persona umana nei suoi diritti e doveri,<br />

le istituzioni politiche, il lavoro, l’economia e la � nanza<br />

pubblica, per terminare con la sensibilizzazione verso la<br />

protezione del creato vista come impegno pastorale a riportare<br />

Il 15 e il 16 ottobre torna la Scuola Diocesana di<br />

Catechesi.<br />

L’Uf� cio Catechistico Diocesano (Ucd), infatti,<br />

propone anche quest’anno una scuola di catechesi<br />

per offrire aiuto e sostegno a tutti coloro che<br />

svolgono all’interno delle parrocchie il non facile<br />

compito di iniziare alla vita cristiana bambini e<br />

ragazzi.<br />

Nel prossimo numero forniremo il programma<br />

completo dell'iniziativa.<br />

ANNIVERSARIO<br />

Sabato 6 ottobre<br />

ricorre il 3° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

SANDRO STROPPA<br />

La moglie, i fi gli, i genitori, i fratelli,<br />

i cognati, le cognate ed i parenti lo<br />

ricordano con affetto. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

>DEFUNTI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Dio nella nostra società. Questo seminario è eventualmente<br />

propedeutico ad un corso più articolato sulla dottrina sociale<br />

della Chiesa e sulle istituzioni politiche ed economiche per<br />

i prossimi anni. Un programma decisamente impegnativo<br />

aperto a tutta la diocesi. Infatti per partecipare a questi due<br />

progetti sarà richiesto solo una registrazione, senza alcun<br />

onere. In questo 2<strong>01</strong>2/2<strong>01</strong>3, l’anno della fede per tutta la<br />

Chiesa Cattolica, la scuola teologica diocesana vuole dare,<br />

con la sua speci� cità, il suo contributo.<br />

Lo studio della teologia è infatti lo studio e l’approfondimento<br />

più serio della fede e della ragioni del credere; la fede è il<br />

dono più grande che Dio ci abbia fatto dopo la vita. Il dono<br />

di aver incontrato Dio e di aver avuto l’immenso dono di<br />

poterlo amare e di esserne riamati, in questo poi si sostanzia<br />

la fede, completa e perfeziona il dono della vita, in quanto<br />

le dà il senso più profondo, l’accompagna poi sempre e ne<br />

dischiude le � nalità.<br />

Preghiera al palasport<br />

Alcuni credenti di Fabriano hanno organizzato per domenica<br />

21 ottobre una giornata di spiritualità e di preghiera invitando<br />

testimoni in qualche modo vicini all’esperienza di Medjugorje.<br />

Jelena Vassilj, Fabio Salvatore, Silvia Buso ed altri parleranno<br />

al Palaguerrieri di Fabriano. Ognuno di questi ha una storia<br />

particolare degna della massima attenzione e non sarebbe giusto<br />

sorvolare o peggio ancora guardare con suf� cienza un fenomeno<br />

come quello di Medjugorje. Maggiori dettagli prossimamente.<br />

Don Leopoldo Paloni<br />

TRIGESIMO<br />

CHIESETTA di MELANO<br />

Domenica 7 ottobre<br />

ricorre il trigesimo<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GIANCARLO MELACOTTE<br />

La moglie, i fi gli, gli amatissimi<br />

nipotini, la sorella ed i parenti lo<br />

ricordano con affetto. S. Messa<br />

sabato 6 ottobre alle ore 18.30. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

"Ci manchi... guardiamo in alto e<br />

c'è un raggio di luce".<br />

ANNUNCIO<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA della MISERICORDIA<br />

Mercoledì 10 ottobre<br />

ricorre il 5° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

ITALO SILVESTRINI<br />

La moglie Maria Angela, le fi glie<br />

Claudia e Francesca con Giacomo<br />

ed i parenti tutti lo ricordano con<br />

affetto. S. Messa domenica 7 ottobre<br />

alle ore 11.30. Si ringrazia chi<br />

si unirà alle preghiere.<br />

Lunedì 1 ottobre, a 92 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

ELIA BARTOLONI<br />

ved. BISCI<br />

Ne danno l'annuncio i fi gli Giancarlo, Rosangela e Francesca, la nuora Lina, i generi Dario e Renzo, i nipoti Salvatore,<br />

Mauro, Mara, Federico, Valentina e Veronica, gli adorati pronipoti Benedetta, Anita, Beatrice, Leonardo e Lucrezia<br />

ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli<br />

20 chiesa.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.05


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >CHIESA<<br />

21<br />

Nasce l'uffi cio per la Cultura<br />

Sarà guidato da Don Andrea Simone: messo a tema il museo diocesano<br />

di ELISABETTA MONTI<br />

E’<br />

in arrivo un’importante<br />

novità per la<br />

nostra diocesi. Nasce<br />

l’ufficio diocesano<br />

per la cultura. Si tratta di un organo<br />

speciale, non legato ai beni patrimoniali<br />

architettonici. La � nalità<br />

principale è quella di mettere in<br />

rete tutte le espressioni culturali<br />

(arte, musica, filosofia) creando<br />

una sinergia tra le attività legate<br />

alle diocesi e quelle più distanti<br />

dallo spirito propriamente cristiano.<br />

A spiegarci nel dettaglio la novità<br />

è Don Andrea Simone, direttore<br />

dell’Uf� cio Cultura e delegato diocesano<br />

per il progetto cultura della<br />

Cei. “L’uf� cio è espressione della<br />

forte volontà del nostro Vescovo<br />

Mons. Don Giancarlo Vecerrica,<br />

tutto è coordinato dal costante<br />

dialogo con lui. L’organo è legato<br />

al Progetto Cultura della Cei e al<br />

Ponti� cio Consiglio della Cultura<br />

- afferma. Il primo ha l’obiettivo di<br />

far conoscere l’esperienza cristiana<br />

nella contemporaneità attraverso<br />

tutti i mezzi di comunicazione.<br />

Un esempio illuminante è stato di<br />

recente il convegno “Gesù nostro<br />

contemporaneo”, presieduto dal<br />

Cardinale Ruini, Presidente del<br />

Comitato del Progetto Culturale. Il<br />

Ponti� cio Consiglio cerca invece di<br />

comprendere non la cultura intesa<br />

in senso stretto (arte, pittura, letteratura<br />

ecc..) ma la cultura della<br />

persona umana. Una missione che<br />

il Consiglio sta portando avanti<br />

attraverso i Cortili del Gentile.<br />

Questi cortili altro non erano che<br />

l’atrio del Tempio di Gerusalemme,<br />

dove si incontravano i Gentili e gli<br />

Ebrei. Ebbene l’obiettivo è proprio<br />

quello di dare vita a un vero<br />

dialogo interculturale, rispettando<br />

comunque ogni individualità. Un<br />

progetto che sta portando avanti<br />

con successo il Cardinale Ravasi.<br />

Don Libero, un uomo immerso in Dio<br />

Giovedì 27 settembre, presso la<br />

Cattedrale di Fabriano, Mons.<br />

Vescovo ha celebrato le esequie di<br />

Don Libero Temperilli, canonico<br />

di San Venanzio e parroco emerito<br />

di Marischio.<br />

Una chiesa gremita ha salutato il sacerdote<br />

ed editorialista de L’Azione<br />

che è stato ricordato con uno scritto<br />

affettuoso. “Pensando alla positività<br />

di Don Libero, all’ottimismo, a quel<br />

senso di giusto “quieto vivere”e di<br />

amore che emanava il suo volto,<br />

doti oggi sempre più rare anche nel<br />

mondo cattolico, mi sento dal cuore<br />

solo di dire a lui Grazie. La sua<br />

vita è stata semplice. Ha accettato<br />

tutto: dalla sofferenza, lunga negli<br />

anni giovanili e poi in quelli della<br />

pensione, agli incarichi af� dati, alle<br />

critiche che ogni tanto riceveva e a<br />

cui reagiva rapidamente senza mai<br />

rancore. Ogni mio incontro con<br />

Lui si concludeva con l’augurio:<br />

“Coraggio”. Il sorriso che lo distingueva<br />

dagli altri testimoniava<br />

la sua pace interiore. Un uomo<br />

immerso in Dio. Amava la Chiesa<br />

e vedeva nel vescovo “L’autorità”,<br />

così a volte lo chiamava. Aveva,<br />

infatti, un forte senso di rispetto in<br />

lui e l’obbedienza non era solo una<br />

parola promessa tanti anni <strong>prima</strong>,<br />

ma un impegno e una certezza. De-<br />

Il Vescovo<br />

Giancarlo Vecerrica<br />

con Don Andrea<br />

Simone<br />

In Europa abbiamo dei Cortili importanti<br />

ad esempio in Francia e a<br />

Tirana”. Uno degli intenti <strong>prima</strong>ri<br />

dell’Ufficio per la Cultura sarà<br />

dunque quello di entrare in dialogo<br />

con le altre presenze religiose del<br />

nostro territorio, lavorando sull’esperienza<br />

culturale dell’individuo.<br />

“Il nuovo organo diocesano”, prosegue<br />

Don Andrea, “avrà anche il<br />

compito di promuovere le attività<br />

che si svolgeranno durante l’anno<br />

della fede. In particolare la cura<br />

dell’editoria della diocesi, come<br />

la promulgazione dei bollettini<br />

diocesani e pubblicazioni varie.<br />

Inoltre si cercherà di coordinare il<br />

patrimonio culturale del territorio,<br />

dalle � gure benedettine a quelle<br />

francescane. Una dei punti di mag-<br />

siderava celebrare l’Eucarestia ogni<br />

giorno, anche quando gli acciacchi<br />

glielo impedivano. Ripenso a quelle<br />

volte, appena lasciata la parrocchia<br />

di Marischio, che ci ritrovavamo io<br />

e lui soli a San Filippo per la Messa.<br />

Amava dire: “Non ho mai celebrato<br />

da solo, nemmeno da vecchio”.<br />

Vedi, Don Libero, hai seminato<br />

tanto, in molta gente, che il Signore<br />

ti ha concesso grazie su grazie.<br />

Penso a Sebastiano che animava i<br />

primi tempi nella futura chiesa dei<br />

Giovani che è stata rimessa a posto<br />

da te anziano e poi ad Antonio,<br />

Jolanda e Maria Pia che ti sono<br />

stati vicini al Sacro Cuore in questi<br />

anni. L’amore per quel Santuario si<br />

vedeva da lontano e anche lì, tanta<br />

gente, ogni giorno ti seguiva. “Un<br />

pensierino” così lo chiamavi, dopo<br />

il Vangelo c’era sempre, anche se ad<br />

ascoltarti c’erano dieci vecchiette di<br />

cui qualcuna con problemi di udito.<br />

Era sempre una ri� essione concreta,<br />

applicata alla vita di tutti i giorni,<br />

così come i tuoi tanti scritti su<br />

“L’Azione”. Originale, come le tue<br />

sculture che al Sacro Cuore, sono<br />

state apprezzate da tante persone.<br />

Dopo averti ascoltato per tanti e<br />

tanti anni vorrei salutarti pensando<br />

a che pensierino avresti detto oggi<br />

in questa occasione e che mi hai<br />

Il maestro<br />

Brown del<br />

Coro di<br />

gospel che<br />

si esibirà<br />

a Fabriano<br />

Gospel in Cattedrale,<br />

ecco l'anno della fede<br />

Ad inaugurare l’anno della fede indetto dal Santo Padre e concretamente<br />

realizzato da mons. Vecerrica con un dettagliato programma che si<br />

svolgerà lungo tutto l'anno pastorale, sarà un coinvolgente concerto di<br />

Musica Gospel diretto dal maestro Nehemiah Brown e da 15 componenti<br />

del suo coro, dal nome “The celebration Gospel Choir” venerdì 12<br />

ottobre alle ore 21 presso la Cattedrale di Fabriano. Il concerto è stato<br />

voluto vivamente oltre che dal nostro Vescovo, anche dai vari consigli<br />

ed Assemblee presbiterali che da molto tempo lavorano nell’organizzazione<br />

per quest'anno della fede, poiché come ci darà occasione di<br />

comprendere il maestro Brown questa musica Gospel, che letteralmente<br />

vuol dire Vangelo, è espressione popolare di quella fede che negli anni<br />

30 le chiese afroamericane vivevano.<br />

Il maestro Brown non solo è un profondo esperto e conoscitore teorico<br />

di questo genere di musica, ma sin dall'età di 6 anni cantava nella chiesa<br />

protestante di Charlottesville (Usa) dove suo padre era il pastore. All'età<br />

di 15 anni ha diretto il suo primo coro Gospel ed ha girato per il mondo<br />

specializzandosi e fondando scuole per questo genere musicale. Ora è<br />

autore di numerosi concerti tra cui quelli diretti nell'Aula Nervi in Vaticano<br />

e allo Stadio Olimpico di Roma alla presenza di Papa Giovanni Paolo II.<br />

don Andrea Simone<br />

giore interesse sarà poi la questione<br />

dell’apertura del Museo Diocesano<br />

e la collaborazione con la Biblioteca<br />

Diocesana. Cercheremo di fare<br />

rete entrando in contatto con le<br />

gallerie d’arte, riviste scienti� che e<br />

suggerito giovedì scorso all’ospedale<br />

quando mi guardavi sorridente<br />

e mi stringevi la mano con il volto<br />

sereno e pronto al grande incontro”.<br />

Avresti detto: “La vita è un dono.<br />

Grazie Signore per il dono della<br />

vita. Ripenso alla sera <strong>prima</strong> della<br />

mia ordinazione sacerdotale quando<br />

parlavo con babbo e mamma. Mio<br />

babbo era politicamente lontano<br />

dalla Chiesa, eppure mi voleva<br />

bene. In questi ultimi anni chiedevo<br />

sempre alle suore della Casa del<br />

Clero di prepararmi per compleanno<br />

gli gnocchi al sugo: mi facevano<br />

pensare alla mia mamma che me li<br />

cucinava quando ero piccolo.<br />

Ogni giorno che celebravo la Messa<br />

provavo l’emozione come se fosse<br />

la mia <strong>prima</strong> Messa. Ho visto tante<br />

trasformazioni esteriori negli anni<br />

dopo il Concilio. Dalla creazione<br />

degli spazi parrocchiali a nuove<br />

disposizioni in Chiesa: rimboccandoci<br />

le maniche tutto può cambiare.<br />

Da tante belle emozioni coi giovani,<br />

al momento di lasciare perché si sta<br />

diventando vecchi e si deve dare<br />

spazio ai giovani. Bisogna sempre<br />

essere pronti alla morte che non è<br />

nient’altro che l’incontro con quel<br />

Dio che ho sempre professato. Dobbiamo<br />

continuamente dire “Grazie<br />

Signore!”. Allora ricordatemi nella<br />

settimanali della diocesi”. L’uf� cio<br />

è aperto a proposte e indicazioni.<br />

Chi lo desidera può contattare<br />

direttamente l’ufficio cultura al<br />

seguente indirizzo e-mail: cultura.<br />

diocesifabriano@gmail.com.<br />

preghiera, celebrate la Messa per<br />

me, conservate il ricordo nel cuore<br />

e continuate, anzi fate di più di<br />

quanto avete fatto con me, perché<br />

la Chiesa siamo noi. Io da lassù,<br />

pregherò per voi in attesa di rivederci<br />

in Paradiso. Il resto lo farà il<br />

Signore!”.<br />

Al termine della celebrazione il<br />

corteo funebre si è mosso verso<br />

la chiesa di Marischio che lo ha<br />

visto impegnato nel ministero per<br />

quarantotto anni per un saluto e<br />

una preghiera.<br />

Marco Antonini<br />

~ INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCO-<br />

LASTICO DELLA SCUOLA TEOLOGICA<br />

DIOCESANA: venerdì 5 ottobre alle<br />

ore 18.30.<br />

~ CRESIME A REGINA PACIS: domenica<br />

7 ottobre alle ore 10.<br />

~ IL VESCOVO CELEBRA AD ARCE-<br />

VIA PER LA FESTA DI SAN MICHELE<br />

ARCANGELO: domenica 7 ottobre<br />

alle ore 16.<br />

~ UFFICIO GIURIDICO DELLA CEM:<br />

lunedì 8 ottobre alle ore 9.30.<br />

~ CONFERENZA EPISCOPALE REGIO-<br />

NALE: martedì 9 e mercoledì 10 ottobre<br />

alle ore 9.30 a Loreto.<br />

~ RIUNIONE DELL’EQUIPE DI PA-<br />

STORALE GIOVANILE REGIONALE:<br />

mercoledì 10 ottobre alle ore 20.45 a<br />

Montorso di Loreto.<br />

FERIALI<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 7.20: - S. Silvestro<br />

ore 7.30: - M. della Misericordia<br />

- Mon. S. Margherita<br />

ore 7.45: - Monastero Cappuccine<br />

ore 8.00: - Casa di Riposo<br />

- Collegio Gentile - S. Luca<br />

ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />

ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />

ore 18.00: - Sacro Cuore<br />

- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />

ore 18.15: - S. Biagio e Romualdo<br />

- Scala Santa (S. Biagio)<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

- M. della Misericordia<br />

- S. Venanzio<br />

- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)<br />

- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)<br />

- Sacra Famiglia<br />

FESTIVE DEL SABATO<br />

ore 18.00: - Sacro Cuore<br />

- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />

ore 18.30:- S. Giuseppe Lavoratore<br />

- M. della Misericordia<br />

- S. Venanzio<br />

- S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- Sacra Famiglia<br />

ore 19.00: - Collegiglioni<br />

- Collegio Gentile<br />

FESTIVE<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 8.00: - M. della Misericordia<br />

- Casa di Riposo<br />

- S. Maria in Campo<br />

ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- Sacra Famiglia<br />

- S. Margherita<br />

ore 8.45: - S. Luca<br />

- Cappella dell’ospedale<br />

ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

cripta<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

- Collegio Gentile<br />

- Monastero Cappuccine<br />

ore 9.30: - San Venanzio<br />

- Collepaganello<br />

ore 10.00: - M. della Misericordia<br />

- Nebbiano<br />

ore 10.15: - Attiggio<br />

ore 10.30: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

- S. Silvestro<br />

ore 11.00: - S. Nicolò<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

ore 11.15: - San Venanzio<br />

- Sacra Famiglia<br />

ore 11.30: - M. della Misericordia<br />

- S. Maria in Campo<br />

ore 11.45: - Argignano<br />

ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />

ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

- M. della Misericordia<br />

MESSE FERIALI<br />

7.30: - Regina Pacis<br />

8.00: - S.Teresa<br />

9.30: - Concattedrale S. Maria<br />

17.30: - Regina Pacis<br />

18.00: - Concattedrale S. Maria<br />

18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />

MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />

18.00: - Concattedrale S. Maria<br />

18.30: - S. Teresa<br />

19.00: - Regina Pacis<br />

Messe FESTIVE<br />

7.30:- Beata Mattia<br />

8.00:- Concattedrale S. Maria<br />

8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />

9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />

9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />

10.30:- Concattedrale S. Maria<br />

- Regina Pacis<br />

11.00:- S. Teresa -Braccano<br />

11.15:- S. Francesco<br />

11.30:- Regina Pacis<br />

12.00:- Concattedrale S. Maria<br />

18.00:- Concattedrale S. Maria<br />

18.30:- S. Teresa<br />

19.00: - Regina Pacis<br />

21 chiesa.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.07


22 >DEFUNTI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S. NICOLO'<br />

Centro Comunitario<br />

Giovedì 11 ottobre<br />

ricorre il 1° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

FERNANDO LIPPERA<br />

I fi gli, la nuora, i nipoti ed i parenti<br />

lo ricordano con affetto. S. Messa<br />

mercoledì 10 ottobre alle ore<br />

18.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.M.MADDALENA<br />

Venerdì 5 ottobre<br />

ricorre il 13° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

BENILDE FAZZINI<br />

in VALENTI<br />

I familiari ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. In sua memoria verrà<br />

celebrata una S.Messa lunedì 8<br />

ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CIRCOLO di BASSANO<br />

Sabato 6 ottobre<br />

ricorre il 5° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

BIANCA CIMARRA<br />

ved. RAIMONDI<br />

La fi glia ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. S. Messa domenica 7<br />

ottobre alle ore 15. Durante la celebrazione<br />

sarà ricordato anche il<br />

marito NICOLA. Si ringrazia chi si<br />

unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S. NICOLO'<br />

Centro Comunitario<br />

Domenica 7 ottobre<br />

ricorre l'anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GIOSAFAT STROPPA<br />

La moglie, i fi gli ed i parenti lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa sabato<br />

6 ottobre alle ore 18.30. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S. MARIA MADDALENA<br />

Nella ricorrenza<br />

del 10° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

VEZIO SALARI<br />

I familiari lo ricordano con affetto.<br />

Nella S. Messa di luendì 8 ottobre<br />

alle ore 18.30 sarà ricordata la moglie<br />

ORLANDA. Si ringrazia chi si<br />

unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.BIAGIO<br />

e SAN ROMUALDO<br />

Mercoledì 10 ottobre<br />

ricorre l'8° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

ALBERTO PECCI<br />

La moglie, i fi gli ed i parenti lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa mercoledì<br />

10 ottobre alle ore 18.15. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di NICOLO'<br />

In ricordo degli amati<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.VENANZO<br />

Lunedì 8 ottobre<br />

ricorre l'anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

EDDA SALVATORE<br />

in SCHICCHI<br />

Il marito Glauco, il fi glio Amleto, i<br />

nipoti ed i parenti la ricordano con<br />

affetto. S. Messa martedì 9 ottobre<br />

alle ore 18.30. Si ringrazia chi si<br />

unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA della SACRA FAMIGLIA<br />

Sabato 6 ottobre<br />

ricorre il 1° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

ENRICO CRISTOFANELLI<br />

La moglie e la fi glia lo ricordano<br />

con affetto. Durante la S.Messa<br />

di sabato 6 ottobre alle ore 18.30<br />

saranno ricordati i genitori ACHIL-<br />

LE e PARESINA BACCHETTI. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.VENANZO<br />

Venerdì 5 ottobre<br />

ricorre il 21° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

SESTILIO COMODI<br />

La famiglia ed i parenti lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa giovedì 4<br />

ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

PAOLO SETTIMI<br />

BRUNO SETTIMI IOLANDA PELLICCIARI<br />

20-10-2002<br />

02-10-2<strong>01</strong>1<br />

26-06-2<strong>01</strong>2<br />

I familiari li ricordano con affetto. S. Messa lunedì 8 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di ARGIGNANO<br />

Martedì 9 ottobre<br />

ricorre il 2° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

ROMUALDA CORRADINI<br />

I fi gli, i nipoti ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. S.Messa mercoledì<br />

10 ottobre alle ore 17.30. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Venerdì 28 settembre, a 88 anni,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

SEM LATINI<br />

Ne danno l'annuncio la moglie Luigia<br />

Salvoni, il fi glio Giancarlo, la<br />

nuora Patrizia, le nipoti Pamela con<br />

Luca e Chiara con Marco, le cognate,<br />

il cognato, gli altri nipoti ed i<br />

parenti tutti.<br />

Impresa Funebre Bondoni<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 29 settembre, a 83 anni,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

GIUSEPPE BIGIARELLI<br />

Ne danno l'annuncio la moglie Elvira<br />

Carletti, i fi gli Stefano e Maurizio,<br />

la nuora Amalia, i nipoti Federico,<br />

Patrizio, Chiara, le cognate,<br />

il cognato, i nipoti, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Venerdì 28 settembre, a 91 anni,<br />

alla Casa di Riposo di Matelica,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

MARIO VACCARINI<br />

Ne danno l'annuncio la sorella Rosetta,<br />

la cognata, i cognati, i nipoti,<br />

i pronipoti, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Mercoledì 26 settembre, a 85 anni,<br />

è tornata alla Casa del Padre,<br />

RINA FRATI<br />

Ne danno l'annuncio le sorelle, i nipoti,<br />

i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di MARISCHIO<br />

Venerdì 12 ottobre<br />

ricorre il 6° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

RINALDO COCCO<br />

I familiari, il fratello, i cognati ed i<br />

parenti lo ricordano con affetto.<br />

S. Messa giovedì 11 ottobre alle ore<br />

18.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

Martedì 9 ottobre<br />

ricorre l'anniversario<br />

della scomparsa del<br />

PROF. GIULIANO<br />

DEMETRIO GUERRIERI<br />

La moglie, le fi glie ed i parenti lo<br />

ricordano con immenso affetto nella<br />

Cattedrale di S. Venanzio, lunedì<br />

8 ottobre alle ore 18.30, dove sarà<br />

celebrata la S.Messa in suffragio. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA del COLLEGIO GENTILE<br />

Martedì 9 ottobre<br />

ricorre il 7° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

ANGELO ALUNNI<br />

I familiari lo ricordano con affetto.<br />

S. Messa domenica 7 ottobre alle<br />

ore 9. Durante la celebrazione sarà<br />

ricordata anche la moglie<br />

ANGELA<br />

Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Diocesi di Fabriano-Matelica<br />

Il Vescovo e il presbiterio<br />

diocesano annunciano il passaggio<br />

alla vita eterna di<br />

Mons. LIBERO TEMPERILLI<br />

Canonico della Cattedrale<br />

e Parroco emerito di Marischio<br />

Abbiamo riconosciuto in lui il testimone<br />

vivo, creativo e intelligente<br />

della "Vita come Vocazione" nel<br />

servizio totale a Cristo, alla Chiesa<br />

ed al popolo di Dio. Che il suo<br />

Sacerdozio esemplare continui a<br />

risplendere tra di noi con nuove<br />

vocazioni!<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Mercoledì 26 settembre,<br />

è tornato al Padre<br />

Monsignor<br />

LIBERO TEMPERILLI<br />

Ne danno l'annuncio le nipoti Sandra,<br />

Maria Antonietta con Domenico,<br />

Maria Rita ed i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 29 settembre, a 86 anni,<br />

è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

MARIA GROTTA<br />

ved. GALDELLI<br />

Ne danno l'annuncio i fi gli Primo<br />

e Vincenza, i fratelli, le sorelle, la<br />

nuora Enrica, il genero Giancarlo,<br />

i nipoti Lucia, Enrico e Giulia, la<br />

pronipote Giulia, Magdalena ed i<br />

familiari tutti.<br />

Impresa Funebre Belardinelli<br />

Altri annunci sono pubblicati a pag.20<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA della MISERICORDIA<br />

Giovedì 11 ottobre<br />

ricorre il 1° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

ENRICO CASONI<br />

"E' già passato un anno dalla tua<br />

scomparsa. La tua mancanza è<br />

sempre grande in noi ed il ricordo<br />

è sempre vivo e nessuno lo potrà<br />

cancellare. Proteggici da lassù,<br />

come hai sempre fatto con amore e<br />

generosità nella vita terrena".<br />

Ti vogliamo tanto bene e te ne vorremo<br />

per sempre.<br />

La moglie Eva, la fi glia Rosalba, il<br />

nipote Lorenzo e i parenti tutti.<br />

S. Messa mercoledì 10 ottobre alle<br />

ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà<br />

alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

Martedì 9 ottobre<br />

ricorre il 6° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

SISTO BETTI<br />

La famiglia lo ricorda con affetto. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA dell'ORATORIO di S.MARIA<br />

Venerdì 5 ottobre<br />

ricorre il 24° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

BRUNO SCARAFONI<br />

I familiari ed i parenti lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa venerdì 5 ottobre<br />

alle ore 18. Si ringrazia chi si<br />

unirà alle preghiere.<br />

RINGRAZIAMENTO<br />

Le famiglie BRAVETTI, nell'impossibilità<br />

di farlo singolarmente, ringraziano<br />

i tanti che, con la loro vicinanza<br />

ed affettuosa partecipazione<br />

sono stati di conforto al dolore per<br />

la perdita dell'amatissimo<br />

SILVANO<br />

Marchigiano<br />

RINGRAZIAMENTO<br />

Le famiglie PETRUCCI e SANTA-<br />

MARIANOVA grate per la grande<br />

partecipazione di affetto tributata<br />

alla loro cara MARIA ringraziano<br />

quanti, in vari modi, si sono uniti<br />

al loro dolore.<br />

Marchigiano<br />

RINGRAZIAMENTO<br />

La famiglia COLINI, impossibilitata<br />

a farlo personalmente, ringrazia<br />

commossa e riconoscente tutti<br />

coloro che hanno espresso in vari<br />

modi la loro partecipazione al lutto<br />

che li ha dolorosamente colpiti.<br />

In particolare, un sentito ringraziamento<br />

al Dott. Castellani che ha seguito<br />

tutta la malattia di mio padre<br />

con profonda umanità, competenza<br />

e disponibilità, all’ADO e all’ADI che<br />

hanno cercato di alleviargli le profonde<br />

sofferenze fi siche e talvolta<br />

anche psicologiche, a tutti medici<br />

del reparto di Oncologia e a tutti<br />

i medici ed infermieri del reparto<br />

di Medicina che si sono prodigati<br />

nel rispetto massimo della dignità<br />

del paziente e dei propri congiunti,<br />

alla fi data Barbara e ai cari Roberto<br />

Latini e Giuliana Stroppa, sempre<br />

presenti e vicini alla nostra famiglia,<br />

fi no all’ultimo momento.<br />

Grazie a tutti di cuore. Paola<br />

Marchigiano<br />

ANNIVERSARIO<br />

Martedì 9 ottobre<br />

ricorre il 18° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

LUCIA ELISEI<br />

in GAGLIARDI<br />

La famiglia ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. Si ringrazia chi si unirà<br />

alle preghiere.<br />

22 defunti.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.09


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

>CULTURA<br />

Tre dei cinque personaggi che riceveranno<br />

il premio: da sinistra Pier Luigi Celli,<br />

Piero Angela ed EliseoMattiacci<br />

Un evento sempre Gentile<br />

Sabato 13 ottobre la consegna del rinomato Premio a cinque personaggi<br />

Per la sedicesima edizione<br />

del Premio nazionale Gentile<br />

da Fabriano, la cui cerimonia<br />

conclusiva si terrà a<br />

Fabriano sabato 13 ottobre alle ore<br />

10.30 presso l’Oratorio della Carità,<br />

questo è il quadro dei premiati: promozione<br />

di attività e beni culturali<br />

nella Regione Marche, Padre Stefano<br />

Trojani; Sezione Scienza, ricerca<br />

e innovazione, Ilaria Capua,<br />

ricercatrice in campo veterinario;<br />

Sezione Carlo Bo per l’arte e la<br />

cultura, Eliseo Mattiacci, scultore;<br />

Sezione Vite di italiani, Pier Luigi<br />

Celli, manager d’impresa, direttore<br />

generale Luiss; Sezione Economia,<br />

impresa e società, Brunello Cucinelli,<br />

Imprenditore e creatore di<br />

moda; Premio speciale della Giuria,<br />

Piero Angela, giornalista, scrittore<br />

e autore di programmi televisivi.<br />

Il Premio si avvale, sin dalla <strong>prima</strong><br />

edizione, dell’alto patrocinio della<br />

Presidenza del Consiglio dei Mini-<br />

Raboni<br />

omaggiato<br />

Omaggio a Giovanni Raboni è il<br />

titolo della seconda delle “Cartelle<br />

del Gentile”, curata da Galliano<br />

Crinella.<br />

La <strong>prima</strong>, lo scorso anno, era stata<br />

dedicata al senatore, il professor<br />

Carlo Bo, fondatore del Premio,<br />

in occasione del centenario della<br />

nascita.<br />

La Cartella contiene il testo di<br />

Giovanni Raboni, Perché scrivere<br />

poesie, oggi, testo del’intervento<br />

pronunciato dall’illustre poeta dopo<br />

il conferimento del Premio Gentile<br />

da Fabriano, nella Sezione “Carlo<br />

Bo per la poesia”, nell’ottobre 2003<br />

(VII edizione), il sonetto dello stesso<br />

Raboni, Sono quello che eravate,<br />

l’opera, gentilmente concessa da<br />

Tullio Pericoli, Ritratto di Giovanni<br />

Raboni, la Nota di Rodolfo Zucco,<br />

Per un sonetto manoscritto di Giovanni<br />

Raboni.<br />

La Cartella, stampata in trecento<br />

copie su carta Fabriano Rosaspina,<br />

prodotta da Fedrigoni SpA, ha avuto<br />

la supervisione di Patrizia Valduga,<br />

compagna ed erede intellettuale di<br />

Giovanni Raboni.<br />

stri e del Ministero per i beni e le<br />

Attività Culturali. E’ sostenuto da<br />

Veneto Banca, Fondazione Cassa<br />

di Risparmio di Fabriano e Cupramontana,<br />

Cassa di Risparmio di<br />

Fabriano e Cupramontana – Gruppo<br />

Veneto Banca e da Fedrigoni SpA.<br />

La giuria del Premio è composta da<br />

Stefano Pivato (Rettore dell’Università<br />

di Urbino - presidente), Enrico<br />

Agabiti Rosei, Gabriele Alfonsi,<br />

Gian Mario Bilei, Galliano Crinella,<br />

Eugenio De Signoribus, Abramo<br />

Galassi, Domenico Giraldi, Enrico<br />

Loccioni, Antonio Pieretti, Armando<br />

Rigobello, Paolo Scandaletti,<br />

Roberto Stelluti. Il Premio Gentile<br />

da Fabriano, fondato dal senatore<br />

Carlo Bo nel 1997, è promosso<br />

dall’Associazione “Gentile Premio”,<br />

presieduta da Enzo Carnevali,<br />

ed è diretto da Galliano Crinella.<br />

Al premio sono collegate anche<br />

altre iniziative, che riportiamo in<br />

questa pagina.<br />

"L'angelo della luce",<br />

il nuovo riconoscimento<br />

Con la XVI edizione, cambia anche<br />

il simbolo-premio del Gentile da<br />

Fabriano che ha caratterizzato tutte<br />

le precedenti edizioni.<br />

Si passa dall’Alato cavallo del gallo<br />

di Giano dello scultore maceratese<br />

e anconetano d’adozione Valeriano<br />

Trubbiani, che per quindici anni ha<br />

fornito anche la rappresentazione<br />

visiva del Premio, all’Angelo della<br />

luce di Raimondo Rossi, scultura in<br />

bronzo (centimetri 15x21) dell’arti- dell’arti-<br />

sta urbaniense.<br />

Raimondo Rossi vive ed opera ad<br />

Urbania, dove è nato nel 1939.<br />

Dopo essersi laureato in Lettere con<br />

il professor Carlo Bo all’Università<br />

di Urbino, ha insegnato per lunghi<br />

anni materie letterarie.<br />

Non poco ha in� uito sul suo lavoro<br />

artistico il clima urbinate e il fermento<br />

culturale della prestigiosa<br />

Scuola del Libro.<br />

In Urbania è stato allievo del ceramista<br />

Federico Melis che dirigeva<br />

la Fabbrica Metauro.<br />

Ha studiato musica, con specializzazione<br />

pianoforte e organo.<br />

Ha collaborato con i libri d’arte<br />

23<br />

Un esempio di vita cristiana<br />

La segnalazione della Giuria del Premio nazionale Gentile da Fabriano<br />

per l’opera di promozione di beni e attività culturali nella Regione<br />

Marche, riservata a persone e istituzioni, quest’anno alla sua <strong>prima</strong><br />

edizione, va a Padre Stefano Trojani. Nato a Sassoferrato, ha<br />

conseguito la laurea in Missiologia presso la Pontifi cia Università<br />

Urbaniana e in Scienze pedagogiche presso l’Università di Urbino.<br />

Dopo aver frequentato i Corsi in Biblioteconomia e Archivistica<br />

presso la Biblioteca Vaticana, nel 1963 è nominato Direttore della<br />

Biblioteca Comunale di Sassoferrato, ruolo che ha ricoperto per<br />

un quarantennio. Sono questi gli anni in cui la tenace inventiva e<br />

l’operosità del francescano hanno portato a innumerevoli iniziative<br />

e a realizzazioni di particolare rilievo, sia nell’ambito delle attività<br />

culturali che nel settore degli Istituti e dei Beni culturali, come pure in<br />

quello delle attività editoriali. Ne ricordiamo le maggiori: la Rassegna<br />

internazionale d’arte “G.B. Salvi”; l’Istituto internazionale di Studi<br />

Piceni e il Congresso internazionale di Studi umanistici; il Centro<br />

Regionale per la storia dei movimenti cattolici e la Resistenza nelle<br />

Marche; la rivista “Marche Contemporanee” e i Quaderni di “Marche<br />

Contemporanee”; l’Istituto Giuridico “Bartolo Sassoferrato”;<br />

l’Istituto per la Pre-protostoria nelle Marche, con sede in Arcevia;<br />

il Museo Civico Sentinate; l’Istituto di ricerche per la religiosità<br />

dell’editore Brenno Bucciarelli e<br />

con la Libreria Editrice Vaticana.<br />

Ha partecipato ad importanti mostre<br />

italiane ed internazionali con le sue<br />

incisioni, le ceramiche e le sculture.<br />

Artista poliedrico, ha scritto così di<br />

lui per una recente mostra milanese<br />

il poeta Eugenio De Signoribus:<br />

“L’opera di Raimondo Rossi è<br />

l’opera della naturale leggerezza,<br />

dell’alito di vento che ti coglie svoltando<br />

l’angolo da una via principale.<br />

Una leggerezza in positivo, propria<br />

dell’agire della persona, del suo<br />

costante schermirsi a fronte del suo<br />

ininterrotto sperimentare.<br />

I rapidi segni e disegni, le scal� ture<br />

sulle lastre, le ali e le vesti degli<br />

angeli, le piccole sculture e le ceramiche<br />

e quanto altro possa rientrare<br />

nel fare artistico: tutto il suo lavoro è<br />

dato quasi per caso, in minore, come<br />

un continuo accidenti dell’esserci, in<br />

cui si muove l’eterno apprendista.<br />

Ciò, nella mitezza della luce e della<br />

luce dello sguardo che, nascosta nel<br />

fondo, ha la tenacia della libertà, del<br />

mai tradire l’impronta creaturale che<br />

gli è connaturata”.<br />

popolare e il folklore nelle Marche, con sede in Serra de’ Conti;<br />

il Centro Culturale “Baldassarre Olimpo”; la Fondazione Fulvi -<br />

Cittadini, con sede in Pergola; il Museo delle Arti e delle tradizioni<br />

Popolari; la valorizzazione delle aree archeologiche di Sentinum e<br />

Civitalba; la raccolta di numerosissime e prestigiose opere d’arte,<br />

patrimonio di inestimabile valore, sicuramente uno dei maggiori in<br />

Italia, per la costituenda Galleria d’arte contemporanea che avrà<br />

sede in Sassoferrato. Un partecipe amore per l’uomo in tutte le<br />

sue espressioni, spirituali, culturali e materiali, ha caratterizzato il<br />

suo lungo percorso di promozione civile dei nostri territori e della<br />

Regione Marche, realtà che ha sentito come profondamente sue<br />

e in cui ha scelto di spendere i suoi anni e i suoi talenti. Egli ha<br />

saputo portare in tutte queste realizzazioni una generosa disponibilità,<br />

la serenità e la capacità di ritrovare sempre e in tutte le<br />

situazioni le ragioni positive e le migliori intenzioni, costruendo<br />

un vero modello, un esempio di vita cristiana. Ha saputo dare così<br />

un signifi cato particolare alla sua preziosa e amplissima opera nel<br />

vasto campo della cultura. E’ con queste motivazioni che la Giuria<br />

del Premio nazionale Gentile da Fabriano è lieta ed orgogliosa di<br />

poter conferire l’odierno riconoscimento a Padre Stefano Trojani.<br />

prof. Stefano Pivato, presidente della giuria<br />

Le foto di Enzo Carli<br />

esposte al Gonfalone<br />

Il 13 ottobre presso l’Oratorio della Carità, si svolgerà la cerimonia conclusiva<br />

del “Premio Nazionale Gentile da Fabriano”, giunto alla sedicesima<br />

edizione. Una manifestazione culturale di elevato prestigio che premia<br />

personaggi che si sono distinti in Italia e nel mondo nel campo della scienza,<br />

nell’arte e nella cultura, nell’economia, ideata e condotta con grande<br />

professionalità dal prof. Galliano Crinella. Come nelle ultime edizioni, il<br />

Premio Nazionale Gentile di Fabriano inaugura, in contemporanea, una<br />

mostra dedicata alla fotogra� a che quest’anno si svolge nel prestigioso<br />

Oratorio di Santa Maria del Gonfalone. Il senigalliese prof. Enzo Carli è<br />

l’artista che espone per la <strong>prima</strong> volta a Fabriano le sue opere. Allievo di<br />

Mario Giacomelli è fotografo giornalista e docente universitario di Cultura<br />

e Sociologia della fotogra� a all’Università di Camerino. La mostra<br />

dal titolo "Archeologia dei sentimenti" è stata presentata a Venezia, città<br />

natale di Enzo, a Caltagirone (Catania) e oggi a Fabriano ed è composta da<br />

una trentina di scatti in bianco e nero e nasce dalle emozioni con le quali<br />

il fotografo trascende la realtà per segnare un percorso visivo che ha la<br />

suggestione di un viaggio onirico. Il critico Armando Ginesi scrive di lui:<br />

“I sentimenti sono i respiri dell’anima. Enzo Carli, con il suo obbiettivo, ce<br />

li propone evocati e trasformati in immagini. Di qui il richiamo all’archeologia,<br />

come a qualcosa che appartiene al passato, ad un vissuto al quale<br />

si attinge per trarre linfa di vita presente e futura. Si tratta di stimoli che,<br />

una volta ricevuti dalle immagini, vanno a produrre sentimenti nuovi che<br />

si legano a quelli passati perché essi sono di fatto eterni e dunque senza<br />

tempo”. Le opere esposte sono immagini che privilegiano l’istantaneità<br />

delle situazioni, depositate nel vissuto come ri� esso della poesia dell’appartenenza,<br />

in cui il destino compenetra la materia e architetta la memoria<br />

passata e presente delle cose. La mostra sarà aperta dal 13 al 21 ottobre, il<br />

sabato e la domenica dalle ore 17.30 alle 20.<br />

Sandro Tiberi<br />

23 cultura.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.11


24 >CULTURA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Fabriano sotto... i Fogliardi<br />

Un saggio storico sulla celebre famiglia<br />

di CHIARA TIBERI<br />

Paolo Latini fa un tuffo nel passato. Primario ospedaliero<br />

e Docente all’università di Perugia, con l’intento<br />

di svolgere un’indagine sul ramo materno della sua<br />

famiglia, si immerge in un’appassionante ricerca<br />

delle proprie origini. Nasce così il saggio “I Fogliardi nella<br />

vita culturale e patriottica dell’Ottocento” presentato giovedì<br />

20 settembre dall’ex sindaco Giancarlo Castagnari e dal<br />

critico d’arte Fabio Marcelli. Il libro tracciando i ritratti di<br />

Raffaele Fogliardi e dei suoi due � gli, Domenico e Annibale,<br />

ci presenta un quadro ricco e completo del periodo in cui<br />

gli illustri personaggi sono vissuti. “Il saggio arricchisce la<br />

storiogra� a marchigiana e fabrianese grazie ad una ricerca<br />

svolta con estrema passione e accuratezza. Il Professor Latini<br />

si muove con grande perizia e metodo tra le numerose fonti<br />

utilizzate nel suo lavoro e riesce a tirar fuori un organico e<br />

sintetico inquadramento della famiglia Fogliardi nel contesto<br />

marchigiano del periodo a cavallo tra il 700 e l’800”, ci spiega<br />

Giancarlo Castagnari.<br />

I Fogliardi vissero il loro tempo da protagonisti. Si distinsero<br />

per la realizzazione di attività culturali, professionali e<br />

politiche durante l’intero XIX secolo, vivendo a pieno con<br />

il loro fervore culturale, patriottico e religioso il periodo del<br />

Risorgimento. Si stabilirono a Fabriano all’inizio dell’800,<br />

scegliendo come dimora il famoso palazzo Fogliardi, ritratto<br />

dall’autore nelle ultime pagine del libro. Raffaele Fogliardi,<br />

capostipite della famiglia, nacque ad Apiro il 4 marzo del<br />

1776. Pittore senza tempo e padrone della madre di tutte le arti,<br />

il disegno, si distinse per le sue capacità artistiche. Riusciva<br />

a mescolare tra loro numerosi stili restituendo con notevole<br />

bravura la sua temperie culturale. Il critico Fabio Marcelli ci<br />

espone il suo talento: “aveva un rapporto molto stretto con i<br />

classici e riusciva ad intessere uno straordinario dialogo tra<br />

pittura e architettura. Fu pittore di numerosi teatri marchigiani,<br />

tra i quali ricordiamo il Metastasio di Assisi e il Piermarini<br />

Valentina a Roma con Crepax:<br />

dolce amarcord in mostra<br />

Era il ‘67 quando mi iscrivevo<br />

all’università. E l’anno<br />

dopo, credo, durante<br />

una conversazione tra amici<br />

“esperti” di vino come veneti<br />

e friulani ma anche colti,<br />

come molti universitari “di<br />

quei tempi”, vengo a conoscere<br />

la mitica rivista Linus<br />

(uscita nel 1965), e Valentina<br />

(da Fabriano non ne avevo<br />

mai sentito parlare) di cui<br />

vedo un lungo poster dalle…<br />

lunghe gambe nel corridoio<br />

della casa in cui ero ospite<br />

per la cena e la chiacchierata<br />

goliardica. E vengo a sapere<br />

di Crepax, il suo già mitico<br />

autore. Da lì a poco diventare<br />

fan assiduo di Linus e di tutto<br />

quello che conteneva, per me<br />

disegnatore mancato (ma<br />

più avanti…), fu tutt’uno. E<br />

scoprii la satira statunitense<br />

e quella mondiale, quella<br />

francese e dell’est Europa,<br />

e i grandi narratori a fumetti<br />

italiani del tempo e del futuro<br />

successivo, uno è<br />

scomparso solo<br />

qualche giorno<br />

fa, Toppi, che<br />

insieme a Pratt,<br />

Battaglia e Crepax,<br />

formavano<br />

il mitico poker<br />

italiano degli avventurieri<br />

delle<br />

strisce disegnate,<br />

così mi piace<br />

chiamarli. E furono<br />

i miei Maestri<br />

di carta per<br />

molto tempo, per<br />

sempre direi, disegnai<br />

sulle loro<br />

tracce, scrissi più volte di<br />

loro, perché poi la mano della<br />

penna si accoppiò a quella<br />

preesistente del disegno.<br />

Non c’è più nessuno di loro,<br />

e sono triste. E quando ho<br />

visto la poltrona di Crepax<br />

e il suo tavolo, il pennino e<br />

l’inchiostro, ho avuto la tentazione<br />

di toccarla. Ma c’era<br />

scritto di non farlo. Però…<br />

E Valentina! Dimentico<br />

Valentina, scusate, ma lei<br />

era lì, lei era soprattutto lì,<br />

dappertutto, tutto intorno<br />

alle pareti delle stanze, in<br />

sagoma accovacciata, o mentre<br />

ti fotografa, o girata di<br />

spalle, o mentre scosta una<br />

tenda e ti fa intravvedere le<br />

tavole originali dal segno<br />

particolare di Guido Crepax<br />

(che in realtà si chiamava<br />

Crepas e fu grande amico<br />

di Claudio Abbado con cui<br />

ha passato l’infanzia), che<br />

le pur grandi tavole dei suoi<br />

originali di carta e inchiostro<br />

di Foligno. Sono testimonianza della<br />

sua maestria anche numerose ville<br />

marchigiane ricche di suoi numerosi<br />

affreschi e decorazioni. La versatilità e<br />

la monumentalità che lo contraddistinguono,<br />

icone della sua identità artistica,<br />

meritano di essere riscoperte”.<br />

I ritratti dei � gli sono descritti anch’essi<br />

con estremo rigore e cura di dettagli.<br />

Domenico Fogliardi, è conosciuto e<br />

stimato per le sue caratteristiche di<br />

umanista e letterato e non da ultimo di<br />

patriota. Iniziò la sua vita di docente<br />

nel 1892, come insegnante al Ginnasio<br />

Liceo di Fabriano, che proseguì per<br />

32 anni. Accanto alla sua vocazione<br />

per la scuola si intrecciò il forte ardore<br />

politico e patriottico. Militava<br />

nel movimento cattolico – liberale di<br />

ispirazione Giobertiana e vi era in lui<br />

uno spiccato sentimento di liberazione nazionale e di indipendenza.<br />

Fermamente religioso, oltre ad appoggiare attivamente<br />

il Risorgimento era a favore di un rinnovamento della<br />

chiesa, convinto della possibile convivenza tra il papato e la<br />

monarchia sabauda. Domenico Fogliardi fu anche “deputato<br />

comunale” , rappresentante eletto dal popolo fabrianese, e<br />

ricoprì con tale incarico un autorevole ruolo amministrativo.<br />

Anche suo fratello, Annibale, era un fervente patriota di idee<br />

repubblicane, tanto che a causa della sua militanza fu destituito<br />

dalla carica di maestro di musica. Fu primo direttore<br />

della Filarmonica Ginesiana che divenne nel tempo una vera<br />

e propria associazione politica di esponenti liberali. Annibale<br />

Fogliardi continuò sempre, anche al termine della sua attività<br />

bandistica, la professione di musicista e di compositore di<br />

musica. Il suo entusiasmo e attivismo riposto in attività culturali,<br />

professionali e politiche gli procurarono l’attribuzione<br />

di china non evidenziano<br />

appieno la loro struttura, una<br />

struttura logica – Crepax era<br />

un architetto –, una struttura<br />

studiata, pensata per ottenere<br />

un effetto, un messaggio, una<br />

miscela di toni cromatici di<br />

bianconero, un messaggio innovativo<br />

da comunicare. Evidenziano<br />

però tutto questo le<br />

stupende gigantogra� e con<br />

cui è tappezzata la mostra<br />

Valentina Movie al Palazzo<br />

Incontro di Via dei Prefetti in<br />

Roma (si è chiusa a � ne settembre).<br />

Le immagini di Crepax<br />

delineano “…la sagoma<br />

affascinante e irriverente di<br />

un’eroina anticonformista e<br />

postmoderna, come il suo<br />

modello e archetipo rappresentato<br />

dall’attrice Louise<br />

Brooks (…).”, la bellissima<br />

americana interprete di tanti<br />

� lm della stagione del muto.<br />

C’è anche lei alla mostra, in<br />

foto e � lmati. Più in là un<br />

teatrino realizzato dal padre<br />

di Valentina, un teatrino<br />

fatti di stupendi<br />

personaggi disegnati,<br />

ritagliati e colorati,<br />

poi montati in una<br />

scena tra le quinte…<br />

li aveva realizzati<br />

all’età di 7anni! Solo<br />

allora mi accorsi di<br />

una signora abbastanza<br />

anziana che<br />

mi seguiva da tempo,<br />

visitava la mostra di<br />

Valentina anche lei,<br />

attenta, curiosa. Ma<br />

chi era? Ho pensato<br />

a Louise Brooks.<br />

Renato Ciavola<br />

Tra i tanti libri rari e rarissimi della Biblioteca<br />

di Fabriano, gli Adagia di Paolo Manuzio<br />

del 1575. Uno dei 99 esemplari catalogati in<br />

Italia, come un ago in un pajaro. Contiene<br />

centinaia di citazioni, massime, allusioni,<br />

proverbi del mondo classico, scritti e commentati<br />

in latino e greco. Un esempio su<br />

tutti il paradosso inossidabile “festina lente”,<br />

affrettati piano. Pesa la sua storia per quanto<br />

pesa questa cinquecentina, provocò grandi<br />

discussioni.<br />

La voluminosa opera stampata da Jacopo<br />

Giunta di Firenze su carta � ligranata col<br />

giglio, proviene dal Monastero di S. Benedetto.<br />

Sul primo foglio il lunghissimo titolo<br />

riassume la sofferta vicenda.<br />

“Tutti i Proverbi che sono pervenuti � no ad<br />

oggi per studio e operosità di Paolo Manuzio<br />

e per suggerimento e mezzi dei dottissimi<br />

teologi, proverbi liberati da tutti quegli<br />

errori che potevano offendere il lettore pio<br />

e seguace della verità cattolica.<br />

Tolte anche le false interpretazioni e alcune<br />

lunghe e inutili digressioni che non<br />

riguardavano in nessun modo la questione<br />

proposta. (...).<br />

Altre opere di Paolo Manuzio conservate<br />

nella Biblioteca di Fabriano: Ortographiae<br />

Ratis, Venezia 1547. Lettere volgari, Venezia<br />

1554. Eleganza della lingua Toscana e Latina,<br />

Venezia 1561. Locuzione dell’Epistole<br />

di Cicerone, Venezia 1575.<br />

È la selezione dei contestati quanto famosi<br />

Adagiorum Collectanea di Geer o Gert Geertsz<br />

meglio conosciuto come Erasmo da<br />

Rotterdam, “critico acuto, erudito profondo,<br />

teologo spregiudicato, educatore di larghe<br />

vedute, scrittore fecondissimo e piacevolissimo.”<br />

Fin dal suo apparire all’inizio del<br />

Cinquecento, ebbero grande popolarità. In<br />

sessant’anni 150 tirature, ristampe e riedizioni<br />

in tutta Europa, continuate nei secoli<br />

successivi. Oggi gli “Adagia” si acquistano<br />

su Internet.<br />

Durante il Concilio di Trento i numerosi<br />

estimatori cattolici dell’erudito olandese<br />

della cittadinanza di Fabriano, Tolentino e San Ginesio. Il libro<br />

si conclude con la descrizione del palazzo Fogliardi, in cui<br />

l’autore nacque, in un intersecarsi di aneddoti ed emozioni,<br />

che Paolo Latini restituisce con forte intensità. Il palazzo<br />

fu costruito verso la metà del 1700 in un quartiere centrale<br />

della città, il vecchio Corso Grande, per poi essere demolito<br />

nel 1960. L’autore fa una descrizione degli ambienti raccontando<br />

le storie vissute in quel dolce luogo natìo, riportando<br />

alla mente ricordi ancora vivi e densi di commozione. E per<br />

concludere traccia una tenera e profonda descrizione di due<br />

illustri inquilini del palazzo: la poetessa Anna Malfaiera e il<br />

famoso storico d’arte Bruno Molajoli. Un saggio storico, in<br />

cui traspare un’ottima capacità di ricerca e di descrizione, in<br />

cui si respira la storia di una Fabriano antica nel ricordo di<br />

tre personaggi che hanno reso ancor più celebre e preziosa<br />

la nostra città.<br />

Gli “Adagia” della biblioteca<br />

Uno degli esemplari di Manuzio con centinaia di citazioni<br />

convinsero i Padri a salvare dall’oblio i “Proverbi”.<br />

Fu decisa nel ’63, la ripubblicazione<br />

a condizione che fossero espurgate le parti<br />

riguardanti l’etica, la politica, la religione.<br />

L’Autore era già morto da un pezzo quando<br />

avvenne la manomissione del testo. Forse<br />

avrebbe reagito scrivendo un “elogio alla<br />

grettezza” nemica del buon senso. Af� darono<br />

quindi l’incarico ad un fedele collaboratore<br />

della Curia, Paolo Manuzio, � glio di Aldo<br />

(Venezia 1512 – Roma 1574), grande amico<br />

dei nostri concittadini Angelelli e Gilii. Dopo<br />

la lunga ripulitura, liberati “da tutto ciò che<br />

poteva offendere la religione cristiana e le pie<br />

orecchie del lettore” l’Inquisizione autorizzò<br />

la stampa quando però Paolo stava con un<br />

piede nella fossa. Proseguì l’impresa il � glio<br />

Aldo. A quel tempo con la questione dei protestanti<br />

in corso d’opera, c’era l’obbligo della<br />

lettura dei testi destinati alla stampa, � ltro<br />

micidiale per la libera circolazione delle idee.<br />

La dicitura Con Licentia delli Superiori impressa<br />

sui frontespizi veniva rilasciata dopo<br />

stressante attesa, a volte scandita da colloqui<br />

con gli inquisitori per concordare tagli e modi�<br />

che. Furono inoltre pubblicati gli “Indici”<br />

con l’elenco di tutti i libri proibiti. Negli<br />

Avvisi alli Librari del 1574 abbiamo trovato<br />

il nome del nostro conterraneo Baldassarre<br />

Olimpo degli Alessandri di Sassoferrato<br />

(1486 – 1540), sanguigno frate minore, poeta<br />

e commediografo.<br />

Le sue opere “Ardelia”, “Camilla”, ”Nova<br />

fenice”, “Parthema” e tutte le canzoni et<br />

comedie dishoneste et lascive, caddero nella<br />

rete della censura, ridotte al silenzio perpetuo.<br />

Per nostra fortuna il peccato della disobbedienza<br />

alle direttive papali sembra sia stato<br />

un esercizio largamente praticato pur con le<br />

dovute cautele, se, ad esempio, i trattati del<br />

Cav. Galileo Galilei condannati al rogo puri� -<br />

catore, sono ancora ben allineati negli scaffali<br />

della biblioteca di un’abbazia benedettina<br />

marchigiana. Ma è noto, tra vescovi e abbati<br />

è sempre esistita fraterna, cordiale antipatia.<br />

B.Beltrame<br />

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<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

>SPORT<br />

di FERRUCCIO COCCO<br />

Sempre più sugli scudi la<br />

Fortitudo Fabriano Pattinaggio,<br />

che, al termine<br />

del circuito di gare denominato<br />

Challenge Centro Italia, si trova<br />

al vertice di questa speciale<br />

classi� ca. Tutto ciò grazie alle<br />

ottime prestazioni dei ragazzi<br />

rossoblù nel corso dei numerosi<br />

trofei a cui hanno preso parte<br />

quest’anno. L’ultimo dei quali si<br />

è svolto il 23 settembre scorso a<br />

L’Aquila. Ebbene, in quella occasione<br />

i fabrianesi del tecnico<br />

Patrizio Fattori hanno conseguito<br />

ottimi piazzamenti, su tutti<br />

Alessandro Carnevali (giunto 1°<br />

sia nei 100 sprint sia nei 400 in<br />

linea nella categoria Giovanissimi<br />

2° anno), Elisa Scassellati<br />

(<strong>prima</strong> nei 600 in linea e seconda<br />

nei 200 sprint tra le Esordienti 1°<br />

anno) e Camilla Fattori (<strong>prima</strong><br />

nei 300 sprint e seconda nei 3<br />

mila in linea tra le Ragazze 1°<br />

anno). Questi gli altri fabrianesi<br />

presenti in terra abruzzese:<br />

Manuel Torcellini (3° nei 100<br />

sprint e 4° nei 200 in linea nella<br />

categoria Giovanissimi 1° anno),<br />

Nicolò Delpriori (5° nei 100<br />

sprint e 7° nei 400 in linea nella<br />

categoria Giovanissimi 2° anno),<br />

Alessandro Hutici (2° nei 200<br />

sprint e 4° nei 600 in linea nella<br />

categoria Esordienti 1° anno),<br />

Alessandro Mataloni (3° sia<br />

nei 300 sprint sia nei 3 mila in<br />

linea nella categoria Ragazzi 2°<br />

anno) e Tiziano Arteconi (4° nei<br />

500 sprint e 5° nei 5 mila punti<br />

nella categoria Senior). Grazie<br />

a questi risultati, tutti gli atleti<br />

della Fortitudo si sono quali� -<br />

cati per la � nale del Challenge<br />

che si terrà il 13 e 14 ottobre a<br />

Cremona. Il team fabrianese si<br />

presenterà in Lombardia, come<br />

dicevamo, forte del primo posto<br />

con 3.528 punti già collezionati,<br />

con un distacco di ben 994<br />

punti sulla seconda formazione!<br />

Questi i posizionamenti in<br />

classi� ca generale per quanto<br />

riguarda i ragazzi fabrianesi:<br />

Valeria Pichler-Ott terza tra le<br />

Giovanissime 1° anno, Manuel<br />

Fortitudo al vertice<br />

I fabrianesi vanno alla � nale a Cremona<br />

CALCIO Campionato Provinciale Uisp<br />

I Garden Boys sono eterni:<br />

al via un'altra stagione<br />

Si riparte per una nuova avventura, che porterà<br />

i "ragazzi del giardino" in giro per la provincia,<br />

ad affrontare altre compagini nel campionato di<br />

calcio a 11 over 34, organizzato dalla Uisp di Jesi.<br />

Venerdì 21 settembre primo allenamento all’antistadio<br />

di Fabriano, poi sabato è iniziato il ritiro<br />

di due giorni a Campodonico (foto).<br />

A dire il vero sabato c'è stato anche un pre-ritiro,<br />

a tavola, 18 presenti all’hotel Pineta, per allenare...<br />

le pancette alle solite cene che verranno consumate<br />

nei dopo partita o allenamenti, eseguiti nell’arco<br />

dell’inverno, � no al lontano maggio. Domenica<br />

invece fatica e sudore, per allenare il � sico e<br />

preparalo alle fatiche che verranno sul terreno di<br />

PATTINAGGIO Challenge Centro Italia<br />

Torcellini 3° tra i Giovanissimi<br />

1° anno, Alessandro Carnevali<br />

1° e Nicolò Delpriori 4° tra i<br />

Giovanissimi 2° anno, Elisa<br />

Scassellati seconda tra le Esordienti<br />

1° anno, Alessandro Hutici<br />

4° tra gli Esordienti 1° anno,<br />

Camilla Fattori <strong>prima</strong> ed Erica<br />

Greci quarta nella categoria<br />

Ragazze 1° anno, Alice Comodi<br />

Ballanti <strong>prima</strong> tra le Ragazze<br />

2° anno, Alessandro Mataloni<br />

3°, Lorenzo Hutici 7° e Samuel<br />

Spadini 8° tra i Ragazzi 2° anno.<br />

In� ne, da rimarcare il fatto che<br />

Elisa Scassellati, Alessandro<br />

Carnevali e Camilla Fattori si<br />

sono laureati anche campioni<br />

italiani del CESN (Centro Sportivo<br />

Educativo Nazionale), che è<br />

un ente di promozione sportiva<br />

af� liato al Coni.<br />

gioco. Appuntamento alle 9 al Jolly bar, colazione<br />

e partenza per Campodonico dove gli atleti erano<br />

attesi dalla "guida alpina" Pino Isidori. Il gruppo<br />

partiva per una scalata che li portava � no a 1000<br />

metri, una camminata a passo sostenuto di circa<br />

3 ore, l’impegno non frenava però il buon umore,<br />

che regalava simpatiche battute tra i componenti,<br />

attraversando un magico paesaggio fatto di boschi,<br />

prati e mandrie di mucche al pascolo.<br />

Un bell’encomio al piccolo Federico Nanni, che<br />

li ha accompagnati senza dare segno di cedimento<br />

per tutto il tragitto. Ritorno all’Hotel Pineta,<br />

doccia e pranzo con menù da atleti (tanto non ci<br />

crede nessuno), relax pomeridiano avanti la tv<br />

per seguire la serie A (per<br />

i milanisti e interisti più<br />

che relax... un incubo),<br />

poi alle 17 tutti in campo<br />

per allenamento e partita<br />

di calcetto, bella sudata<br />

impegnativa ma divertente,<br />

tra sudore e goliardia che<br />

contraddistingue il magico<br />

gruppo da quasi 45 anni. Da<br />

segnalare, nella partitella, i<br />

due goal di Federico Nanni.<br />

Alle 19 circa suonava il<br />

rompete le righe. Dandosi<br />

appuntamento a venerdì<br />

prossimo per l’allenamento,<br />

gli eterni ragazzetti facevano<br />

ritorno a casa. In bocca al<br />

lupo, "vecchi" Garden Boys,<br />

non mollate mai!<br />

Sandro Barocci<br />

I ragazzi fabrianesi<br />

mostrano i premi<br />

vinti a L'Aquila<br />

Tutta la grinta<br />

del giovane<br />

Alessandro Carnevali<br />

in occasione<br />

della gara<br />

svoltasi a L'Aquila,<br />

in Abruzzo,<br />

il 23 settembre scorso.<br />

Tutti i ragazzi<br />

fabrianesi<br />

sono stati molto bravi<br />

RUGBY Serie C<br />

Fabriano comincia<br />

contro Senigallia<br />

Il Fabriano Rugby<br />

è pronto per affrontare<br />

la nuova<br />

stagione agonistica.<br />

Dopo la preparazione<br />

svolta in città e<br />

dopo il ritiro di due<br />

giorni sulle piane<br />

di Castelluccio di<br />

Norcia, la società<br />

ha finalmente scoperto<br />

quale sarà il<br />

primo avversario da<br />

affrontare. Il calendario della serie C Marche è stato reso pubblico<br />

dal comitato Rugby regionale. Il girone è composto da nove squadre<br />

per un totale di diciotto giornate. La <strong>prima</strong> di andata è prevista per<br />

domenica 7 ottobre e vedrà il "quindici" fabrianese guidato da<br />

Alberto Sciamanna affrontare in casa l’agguerrita compagine del<br />

Sena Rugby di Senigallia. Una stagione che si preannuncia decisamente<br />

impegnativa, perché le società che affronteranno i fabrianesi<br />

sono storiche e terribilmente agguerrite: Ascoli, Macerata, Ancona<br />

e Fermo solo per citarne alcune. I gioc atori, commentando il girone,<br />

hanno affermato che il campionato sarà duro con società consolidate<br />

e d’esperienza. Diciotto giornate che verranno affrontate dal quindici<br />

cittadino con grinta e spirito di gruppo. Un approccio che permetterà<br />

di sopperire alle eventuali carenze tecniche con grinta e cuore,<br />

giocando � no all’ultimo secondo di ogni partita. Qualche piccolo<br />

dubbio è stato espresso per il numero di partite da giocare in casa<br />

durante il girone di andata: sei partite casalinghe contro le due da<br />

giocare in trasferta. Una scelta perlomeno discutibile e che potrebbe<br />

essere un altro avversario da affrontare per i fabrianesi. Ora non resta<br />

che aspettare la <strong>prima</strong> giornata di questa nuova avventura in serie<br />

C per scoprire se il quindici fabrianese è in grado di confermare i<br />

grandi progressi dell’anno scorso.<br />

Saverio Spadavecchia<br />

25<br />

I pattinatori<br />

dell'allenatore<br />

Patrizio Fattori<br />

protagonisti<br />

a L'Aquila<br />

e primi<br />

nel ranking<br />

Sport: ora<br />

a Fabriano<br />

gli impianti<br />

si pagano<br />

in anticipo<br />

I tagli del Comune prendono di<br />

mira lo sport. Non solo l’imminente<br />

azzeramento dei contributi<br />

annuali alle società sportive (negli<br />

ultimi anni una ‘torta’ da circa<br />

25 mila euro da spartire tra una<br />

quindicina di club), ma anche la<br />

decisione di far pagare in anticipo<br />

l’utilizzo delle stesse strutture<br />

comunali. “Il nuovo sistema<br />

di pagamento – afferma il vice<br />

sindaco e assessore alle fi nanze<br />

Angelo Tini – non riguarderà solo<br />

mense, scuolabus e asili, ma<br />

anche gli impianti sportivi proprio<br />

per rispettare il principio di equità<br />

sociale e di organizzare al meglio<br />

il sistema civico”. Dunque, dal<br />

primo ottobre si pagherà al momento<br />

dell’utilizzo degli impianti<br />

anche per evitare il fastidioso<br />

e crescente fenomeno delle<br />

società morose, ormai divenute<br />

innumerevoli, tanto da includere<br />

anche quelle capofi la come nel<br />

caso della Spider basket. Ma<br />

tre le novità in arrivo c’è anche<br />

quella legata alle tariffe scontate<br />

da inizio 2<strong>01</strong>3 per le associazioni<br />

che privilegiano l'attività<br />

giovanile. “A breve – annuncia<br />

l’assessore allo sport Giovanni<br />

Balducci – metteremo mano ai<br />

costi per utilizzare gli impianti<br />

di proprietà municipale. La novità<br />

sostanziale che intendiamo<br />

proporre è sicuramente quella<br />

di quote ridotte per i giovani e<br />

soprattutto per le società che<br />

ricoprono anche una funzione<br />

sociale, appunto dando ampio<br />

spazio ai più piccoli”. Dunque,<br />

già per il nuovo anno le riduzioni<br />

dovrebbero divenire operative,<br />

“anche perché – aggiunge<br />

l’assessore – questo è quanto<br />

emerso con una certa decisione<br />

durante le recenti e costanti<br />

consultazioni tra il nostro uffi cio<br />

comunale allo sport e i club che<br />

effettuano attività sul territorio”.<br />

Una decisione in piena sinergia<br />

con la Consulta dello sport che<br />

rappresenta le associazioni<br />

locali. “All’assessore – spiega<br />

Leandro Santini, presidente<br />

della Consulta e dirigente della<br />

pluriscudettata Ginnastica<br />

Fabriano – abbiamo sollecitato<br />

proprio questa soluzione. Da<br />

parte nostra siamo disponibili<br />

anche ad accettare un totale<br />

azzeramento dei contributi annuali<br />

alle società sportive che<br />

si aggiravano complessivamente<br />

intorno a poche decine di migliaia<br />

di euro pur di favorire l’attività di<br />

base. Del resto chi lavora con i<br />

più piccoli effettua anche una<br />

funzione sociale che andrebbe<br />

giustamente riconosciuta. Devo<br />

anche ammettere pubblicamente<br />

che in questo periodo i contatti<br />

con la nuova amministrazione<br />

comunale sono molto costanti<br />

e, pur essendo politicamente<br />

affi ne a quella precedente, mi<br />

sembra che ci sia molto più<br />

disponibilità al confronto e al<br />

coinvolgi mento”.<br />

25 sport.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.14


26 >SPORT<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

CALCIO Promozione<br />

Fortitudo:<br />

è arrivato<br />

il successo<br />

FORTITUDO FABRIANO 2<br />

REAL MONTECCHIO 1<br />

FORTITUDO - Callimaci; Ruggeri C.,<br />

Canulli, Ippolito, Tittarelli; Biocco, Farneti,<br />

Alessandrini, Latini M. (34’ st Moretti);<br />

Piccolini (45’ st Teodori), Mariani (41’ st<br />

Ruggeri F.). All. Mariangeli<br />

REAL MONTECCHIO - Micheli; Mari,<br />

Bruno, Fraternali, Carciani; Talevi (1’ st<br />

Coli), Autiero (28’ st De Luca), Russo,<br />

N’Diaye; Giacomi (34’ st Silvestri), Marcolini.<br />

All. Pretelli<br />

RETI - 18’ pt Piccolini (r), 5’ st Bruno,<br />

38’ st Moretti<br />

Finalmente, dopo due scon� tte in trasferta<br />

e un pareggio di fronte al proprio<br />

pubblico, la Fortitudo Fabriano conquista<br />

la <strong>prima</strong> vittoria in campionato<br />

con una gara tutta cuore e volontà e supera<br />

per 2-1 i fortissimi ospiti del Real<br />

Montecchio che in classi� ca chiamano<br />

6 punti, frutto di due vittorie casalinghe.<br />

L'incontro è stato bello, veloce, interessante,<br />

ricco di spunti pregevoli con tre<br />

gol di ottima fattura.<br />

Partenza sprint dei padroni di casa che<br />

al 18' sono già in vantaggio: Ruggeri<br />

entra in area N'Diaye lo stende, rigore<br />

sacrosanto. Batte Piccolini che spiazza<br />

il portiere (1-0). Reazione degli ospiti<br />

con Callimaci a fare gli straordinari<br />

e con Giacomi che colpisce il palo<br />

esterno al 35'.<br />

Nella ripresa gli ospiti raggiungono il<br />

pari al 5' con un tiro da fuori di Bruno<br />

(1-1) che sorprende Callimaci. I locali<br />

sono in vena di prodezze e s� orano il<br />

vantaggio in due occasioni: al 19' viene<br />

annullato un gol regolare di Latini<br />

mentre al 27' Micheli anticipa di un<br />

sof� o Biocco.<br />

Al 38' giunge il gol vittoria per i cartai<br />

� rmato da Moretti su calcio di punizione<br />

da venti metri con palla che s'in� la<br />

all'incrocio dei pali. Vittoria meritata<br />

per la Fortitudo che ha fatto vedere<br />

grossi miglioramenti. Fabrianesi attenti<br />

in difesa con pochissime sbavature,<br />

ottimi a centrocampo con continue<br />

ripartenze, incisivi in attacco dove il<br />

duo Piccolini-Mariani.<br />

Prossimo impegno domenica ancora a<br />

Fabriano contro la Castelfrettese che in<br />

classi� ca ha 5 punti.<br />

Angelo Campioni<br />

PODISMO Vallesina Marathon<br />

Avis presente<br />

anche a Jesi<br />

Dopo un mesetto senza partecipazione<br />

a gare di gruppo, domenica scorsa la<br />

Podistica Avis Fabriano si è presentata<br />

con diciannove “runners” alla Vallesina<br />

Marathon, grande evento podistico<br />

svoltosi a Jesi che prevedeva diverse<br />

distanze da percorrere. I fabrianesi si<br />

sono divisi tra la mezza maratona (21<br />

chilometri e 97 metri) e la dieci chilometri.<br />

Nella mezza maratona, il miglior<br />

avisino è stato Stefano Stefanetti con il<br />

tempo di 1 ora 31 minuti e 57 secondi,<br />

quindi Roberto Settimi 1h 32’ 50”, Marcello<br />

Stazi 1h 33’ 35”, Mario Santori<br />

1h 35’ 48”, Gabriele Salvatori 1h 37’<br />

14”, Mauro Moschini 1h 40’ 42”, Lauro<br />

Brocanelli 1h 41’ 24”, Roberta Rotili<br />

1h 46’ 03” e Al� o Faggioni 2h 08’ 13”.<br />

Per quanto riguarda la 10 chilometri,<br />

il miglior tempo tra i fabrianesi lo ha<br />

fatto registrare Andrea Ausili con un<br />

buon 42 minuti e 08 secondi, dopodiché<br />

abbiamo Amedeo Bucchi 43’ 11”,<br />

Ferruccio Cocco 43’ 45”, Alfredo Titti<br />

45’ 34”, Paolo Lippera 49’ 50”, Otello<br />

Mariani 50’ 58”, Giulia Lippera 54’<br />

52”, Maurizio Del Pio 1h 02’ 30” e<br />

Sandro Mei 1h 14’ 34”.<br />

CALCIO Eccellenza<br />

Matelica va in fuga<br />

Quarta vittoria su quattro partite: matricola terribile<br />

di SARA SANTACCHI<br />

Settimana incandescente, quella<br />

scorsa, affrontata dal Matelica<br />

che, impegnata <strong>prima</strong> in Coppa<br />

Italia e poi nel campionato d’Eccellenza,<br />

ha dovuto affrontare tre gare in sette<br />

giorni. La squadra di Spuri Forotti, dopo<br />

essersi imposta a Senigallia per 0-1 (gol<br />

di Piciotti) nell’andata dei quarti di<br />

Coppa Italia, è tornata da Monte Urano<br />

dove ha superato la locale formazione<br />

per 0-2 nel match di campionato grazie<br />

al rigore realizzato da Api e al destro<br />

dal limite dell’area in� lato da Jachetta.<br />

Una settimana intensa, dunque, in cui<br />

il tecnico è dovuto ricorrere a un consistente<br />

"turn over" nella gara infrasettimanale,<br />

occasione in cui coloro che<br />

� no a quel momento avevano giocato<br />

un po’ meno, si sono fatti trovre pronti<br />

riuscendo a portare a casa un risultato<br />

positivo, come ha sottolineato il presidente<br />

Mauro Canil. Contro la Montu-<br />

MONTURANESE 0<br />

MATELICA 2<br />

MONTURANESE - Natali, Biagioli, Lapi,<br />

Squarcia, Martella, Marcantoni, Santoni<br />

(59’ Graciotti), Simonella (86’ Galdo),<br />

Mariani (59’ Pericolo), Rossi, Raffaeli.<br />

All. Senigagliesi<br />

MATELICA - Spitoni, Silvestrini, Zaccagnini,<br />

Lazzoni, D’Addazio, Ercoli, Piciotti,<br />

Colella, Api (76’ Jachetta), Cacciatore (91'<br />

Ruggeri), Trudo (81' Cantarini).<br />

All. Spuri Forotti<br />

RETI - 21’ Api (r), 91’ Jachetta<br />

Luca Jachetta, autore del secondo gol<br />

CALCIO Prima, Seconda e Terza Categoria<br />

Tris di reti e l'Argignano si riscatta<br />

In crisi di risultati il Sassoferrato Genga che è fermo a zero punti<br />

Ancora una giornata traballante per le<br />

squadre di Prima Categoria del nostro<br />

territorio che al termine del quarto turno<br />

di campionato escono con due scon� tte<br />

e una vittoria. I tre punti li ottiene solo<br />

il Fabriano Cerreto mentre perdono Arcevia<br />

Cabernardi e Sassoferrato Genga.<br />

Bilancio positivo in Seconda Categoria<br />

dove l’Argignano e la Fabiani Matelica<br />

vincono e convincono battendo gli<br />

avversari di turno con un rotondo 3-0.<br />

L’Albacina invece si arrende alla Sampaolese.<br />

A seguire i dettagli.<br />

PRIMA CATEGORIA<br />

Vittoria di rigore per il Fabriano Cerreto<br />

che grazie a un penalty trasformato<br />

da Quattrini batte Le Torri. Partenza<br />

sprint per gli uomini di Azzeri che al 9’<br />

ottengono un calcio di rigore per fallo<br />

di mano in area di Mannelli su tiro di<br />

Quattrini. L’attaccante del Fabriano<br />

Cerreto si incarica della battuta e segna<br />

insaccando il pallone alla sinistra del<br />

portiere. I padroni di casa cercano il pareggio<br />

in tutti i modi ma grazie ai buoni<br />

interventi di Frasconi il risultato rimane<br />

ancorato sullo 0-1. All’80’ la squadra di<br />

Castelplanio potrebbe pareggiare grazie<br />

ad un calcio di rigore concesso dall’arbitro<br />

Peruzzi di Ancona, ma dagli undici<br />

metri Casturà centra in pieno il palo. La<br />

formazione del Fabriano Cerreto: Frasconi,<br />

Burzichelli, Mancini L., Orlando,<br />

Agostinelli (44’ Ortolani), Lorenzetti<br />

(37’ Balducci), Di Luca, Mancini D.,<br />

Arcangeli, Quattrini, Ajdari; all. Azzeri.<br />

L’Arcevia Cabernardi offre una buona<br />

prestazione davanti ai propri tifosi ma<br />

esce scon� tta contro il Cupramontana<br />

per 1-2. La partita si decide negli ultimi<br />

15 minuti. Al 77’ Cimarelli su calcio di<br />

rigore � rma il gol dell’1-0. A quattro<br />

minuti dalla � ne l’Arcevia Cabernardi<br />

trova il gol del pari con Baldarelli, ma<br />

ranese, poi, dopo un bel primo tempo,<br />

i ragazzi hanno subìto un leggero calo<br />

nella ripresa, com’è normale che sia<br />

dopo aver affrontato una partita ogni<br />

tre giorni, pur mantenendo l’avversario<br />

sotto controllo e non lasciando spazi.<br />

Ora è necessario ricaricare le pile per<br />

tornare ad allenarsi in vista della s� da<br />

casalinga di domenica 7 ottobre: un<br />

impegno tutt’altro che semplice contro<br />

la Biagio Nazzaro, squadra ambiziosa<br />

e dalle indubbie capacità, che cercherà<br />

di mettere in dif� coltà il Matelica, che<br />

non potrà contare ancora su Ciuffetti<br />

e Severini. La compagine di mister<br />

Spuri Forotti, tuttavia, non ha alcuna<br />

intenzione di rendere le cose semplici<br />

a nessun avversario pur andando ad<br />

affrontarlo con la massima “umiltà”,<br />

parola d’ordine da tenere presente in<br />

ogni incontro in questo campionato<br />

d’Eccellenza, come ha sempre invitato<br />

a fare il presidente Canil.<br />

al 93’ è ancora Cimarelli a depositare<br />

la palla in rete e a regalare i tre punti<br />

agli ospiti. La formazione dell’Arcevia<br />

Cabernardi: Giommetti, Fenucci, Galli,<br />

Meme’, Coppa, Ciniello, Montalbini<br />

(82’ Tisba), Pellegrini, Baldarelli,<br />

Sgreccia (65’ Capitanelli), Mizdrak<br />

(85’ Baldetti); all. Mariani.<br />

Quarta scon� tta su quattro<br />

incontri per il Sassoferrato<br />

Genga in crisi di risultati.<br />

Contro il Dorica Torrette<br />

� nisce 0-2. Partita sbloccata<br />

al 23’ da Mastri su calcio di<br />

punizione e chiusa al 55’ da<br />

Piccini. La formazione del<br />

Sassoferrato Genga: Pettinelli,<br />

Di Nuzzo, Conigli,<br />

Bruffa (46’ Zucca), Carletti,<br />

Mataouano, Piermattei,<br />

Fioranelli, Sebastianelli,<br />

Pavoni (65’Roani), Monno<br />

(46’ Ruscini); all. Biagini. Prossimo<br />

turno: Cupramontana-Fabriano Cerreto,<br />

Marina-Sassoferrato Genga, Monserra-<br />

Arcevia Cabernardi.<br />

SECONDA CATEGORIA<br />

Convincente vittoria per la Fabiani<br />

Matelica che sul campo della Leonessa<br />

Montoro si impone con un secco 3-0.<br />

Al 12’ è Vrioni ad aprire le marcature<br />

per la squadra ospite. Il raddoppio arriva<br />

al 76’ con Adili mentre il gol del<br />

de� nitivo 3-0 lo segna Buldorini al 90’.<br />

La formazione della Fabiani Matelica:<br />

Dalipi, Michiorri, Santucci, Mattioli,<br />

Mariotti, Bartilotta, Ilari, Taddei (50’<br />

Adili), Truppo (71’ Buldorini), Dolce<br />

(80’ Shuaipi), Vrioni; all. Rustichelli.<br />

Dopo i 5 gol subiti nella scorsa giornata,<br />

l’Argignano cambia marcia e si impone<br />

con un netto 3-0 sul Castelbellino. La<br />

squadra di mister Carsetti, all’esordio<br />

sulla panchina dell’Argignano al<br />

Canil: "Massima umiltà"<br />

posto di Pallotta, passa in vantaggio<br />

al 43’grazie ad un calcio di rigore trasformato<br />

da Lucernoni. Nella ripresa<br />

è Martellucci (foto), autore di una<br />

doppietta, a regalare il successo alla<br />

sua squadra. I gol sono arrivati al 68’ e<br />

all’85’. La formazione dell’Argignano:<br />

Pecci, Allko, Animobono,<br />

Sampaoli (89’ Lazzari),<br />

Cinti, Lisandrelli, Nubola,<br />

Lucernoni (85’ Rosi),<br />

Lattanzi (60’ Mahmuti),<br />

Mecella, Martellucci; all.<br />

Carsetti. L’Albacina esce<br />

scon� tta dalla s� da contro<br />

la Sampaolese (0-1) ma<br />

offre una buona prestazione.<br />

Il primo tempo non<br />

offre grandi emozioni ma<br />

nella ripresa è l’Albacina a<br />

fare la partita. I neroverdi<br />

creano molte occasioni<br />

per passare in vantaggio e centrano<br />

anche un palo con Scaloni ma non<br />

riescono a sbloccare il risultato. Al 77’<br />

il gol arriva ma lo segnano gli ospiti<br />

con un colpo di testa di Bucci che<br />

gela lo stadio e regala la vittoria alla<br />

Sampaolese. La formazione dell’Albacina:<br />

Latini, Sagramola, Battistoni,<br />

Scaloni, Censi, Stazi (69’Peccarisi),<br />

Scipioni, Sentinelli, Ruggeri T. (57’<br />

Devito),Vinciarelli, Ragni (78’ Regini);<br />

all. Perulli. Prossimo turno: Albacina<br />

-Staffolo, Monsano-Fabiani Matelica,<br />

Sampaolese-Argignano.<br />

TERZA CATEGORIA<br />

Il Serradica pareggia 0-0 contro il<br />

Maiolati. Secondo punto conquistato<br />

per il Matelica 2<strong>01</strong>2 che pareggia con<br />

il Visso per 1-1. Prossimo turno: Rosora<br />

Angeli-Serradica, Matelica 2<strong>01</strong>2-Pievebovigliana.<br />

Luca Antonio Somma<br />

Il presidente<br />

Mauro Canil<br />

Presidente Mauro Canil, come giudica il Matelica fi no a questo momento, dopo i<br />

primi impegni in Eccellenza e in Coppa?<br />

“Beh, di certo non posso dire nulla di male sui ragazzi. Le cose stanno andando bene<br />

per il momento e un elogio va, senza dubbio, ai giocatori che sono scesi in campo mercoledì,<br />

che forse fi nora avevano giocato un po’ meno, ma sono stati bravi e al momento<br />

opportuno si sono fatti trovare pronti”.<br />

Il Matelica è primo in classifi ca a punteggio pieno, dove volete arrivare?<br />

"Posso dire che la vetta della classifi ca è una soddisfazione per i ragazzi. Se la stanno<br />

meritando sul campo fi no a questo momento. Noi non abbiamo ambizioni: come ho<br />

sempre detto e come ha ribadito anche il tecnico Spuri Forotti, dobbiamo solo pensare<br />

a ogni partita affrontando ogni avversario con il giusto rispetto e la massima umiltà. Le<br />

squadre che devono vincere il campionato sono altre, così come sono altre le compagini<br />

che ambiscono alle posizioni alte della classifi ca”.<br />

classifi che<br />

ECCELLENZA<br />

Matelica 12; Fermana 10;<br />

Pagliare 9; Biagio Nazzaro<br />

8; Montegranaro e Vigor<br />

Senigallia 7; Corridonia, Monturanese<br />

e Forsempronese 6; River Urbinelli,<br />

Elpidiense Cascinare e Urbania 4;<br />

Grottammare 3; Tolentino 2; Cingolana<br />

1; Cagliese 0.<br />

PROMOZIONE<br />

Castelfi dardo e Marotta 10; San Marcello<br />

9; Atletico Alma, Passatempese, Real<br />

Metauro e Vismara 7; Gallo Colbordolo,<br />

Castelfrettese e Real Montecchio 6; Offagna<br />

5; Fortitudo Fabriano, Piandimeleto,<br />

Vadese e Valfoglia 4; Belvederese 3;<br />

Falconarese 1; Apiro 0.<br />

PRIMA CATEGORIA<br />

Marina 12; Osimana e Cupramontana 10;<br />

Dorica Torrette e Monserra 9; Fabriano<br />

Cerreto 7; Barbara e Camerano 6; Filottranese,<br />

Ostra Vetere e San Biagio 4;<br />

Arcevia Cabernardi, Filottrano, Le Torri e<br />

Cameranese 3; Sassoferrato Genga 0.<br />

SECONDA CATEGORIA<br />

Agugliano Polverigi 10; Ediartis Cingulum<br />

e Sampaolese 8; Borgo Minonna,<br />

Leonessa Montoro, Monsano e Vallesina<br />

7; Brandoni Dorica, Fabiani Matelica e<br />

Staffolo 5; Albacina, Argignano e Labor<br />

4; Spes Jesi 2; Borghetto e Castelbellino 1.<br />

TERZA CATEGORIA girone D<br />

Morro d'Alba e Castelferretti 6; Victoria<br />

Strada e Maiolati 4; Serrana, Atletica<br />

Chiaravalle, Poggio San Marcello e Aurora<br />

Jesi 3; Pianello Vallesina 2; Rosora Angeli,<br />

Real Borgo, Cral Palombina e Serradica<br />

1; Atletico e Cameratese 0.<br />

TERZA CATEGORIA girone F<br />

Sefrense ed Esanatoglia 6; Nova Camers<br />

e Visso 4; Castelraimondo, Juve Club,<br />

Pievebovigliana e Sforzacosta 3; Matelica<br />

2<strong>01</strong>2 2; Abbadiense, Aurora San Severino,<br />

Collevario e Palombese 1; Pioraco 0.<br />

26 sport.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.17


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >SPORT<<br />

27<br />

CALCIO a 5 Il punto della settimana<br />

Una giornata Real<br />

Vince sia la <strong>prima</strong> squadra sia la Juniores<br />

di FERRUCCIO COCCO<br />

Consueta panoramica settimanale<br />

sull'attività del<br />

calcio a 5 locale. Andiamo<br />

a vedere com'è andata.<br />

SERIE C1<br />

Prima vittoria stagionale per il<br />

Real Fabriano, che ha superato<br />

per 6-2 l'Adverso Ascoli Piceno<br />

con reti di Marco Bruzzichessi<br />

(doppietta), Ciculi, Angeloni,<br />

Carnevali e Angelelli. Mister<br />

Francesco Rinaldi ha schierato:<br />

Cesaroni, Paris, Bruzzichessi<br />

Matteo e Marco, Ciculi, Angeloni,<br />

Baldoni, Bartolini, Carnevali,<br />

Angelelli, Morelli. Sabato 6<br />

ottobre il Real andrà in trasferta<br />

a Porto Sant'Elpidio contro il<br />

San Crispino.<br />

Classi� ca: Urbino 12; Castelbellino<br />

e Torrese 10; Sant'Angelo e<br />

Ascoli Piceno 9; San Crispino<br />

e Corinaldo 7; Fano e Tenax 6;<br />

Real Fabriano 5; Pietralacroce,<br />

Montegranarese e Tre Colli 3;<br />

Fermo e Pianaccio 1; Bocastrum<br />

0.<br />

SERIE C2<br />

La Nuova Lif Fabriano ha<br />

strappato un punto a Campocavallo<br />

grazie al gol di Andrea<br />

BASKET Divisione Nazionale C<br />

La Spes Fabriano<br />

prende Pitton<br />

La Spes Fabriano inserisce il<br />

suo terzo tassello nel roster con<br />

il quale dovrà affrontare, a partire<br />

dalla prossima settimana (13<br />

ottobre, ore 21, a Scandiano),<br />

il campionato di DNC. Dopo<br />

Alessandro Azzaro e Orazio Livera<br />

è il turno di Enrico Pitton,<br />

playmaker di 182 centimetri,<br />

nato il 30 gennaio 1993 a Sezze,<br />

in provincia di Latina. Cresciuto<br />

cestisticamente nel settore giovanile<br />

dell’Associazione Basket<br />

Latina, nel 2<strong>01</strong>0 si è trasferito<br />

alla Fortitudo Cisterna di Latina,<br />

con la quale ha disputato il campionato<br />

di serie C regionale. Lo<br />

scorso anno ha invece vestito la<br />

maglia dello Sport Management<br />

Latina, restando anche nel giro<br />

Basket<br />

School<br />

in salita<br />

Cennini. Il team di mister Luca<br />

Romani venerdì 5 ottobre giocherà<br />

in casa contro il Potentina<br />

(palestra Fermi, ore 21). Il<br />

Cerreto, invece, ha perso 9-4<br />

a Macerata contro il quotato<br />

Cus. I ragazzi si mister Kristian<br />

Giordani sono rimasti in corsa<br />

fino all'intervallo (3-3), poi<br />

nella ripresa i padroni di casa<br />

sono volati via. Reti cerretesi di<br />

Trottini (doppietta), Francucci e<br />

Gubinelli. Formazione: Caporali,<br />

Sampaolo, Francucci, Tozzi,<br />

Innocenzi, Pellegrini, Trottini,<br />

Montuschi, Napoletano, Albini,<br />

Panoramica sull'attività giovanile della<br />

Basket School Fabriano. La formazione<br />

Under 15 d'Eccellenza è stata superata<br />

a domicilio dall'Olimpia Pesaro per<br />

45-54. Il tabellino fabrianese: Patrizi<br />

10, Menichelli 3, Beltrami, Giuseppetti,<br />

Barocci. 8, Ballelli 4, Tozzi 2, Cesauri 1,<br />

Yang, Zampetti 8, Donnini 9, Spadini; all.<br />

Cutugno. Disco rosso anche per l'Under<br />

17 d'Eccellenza, sconfi tta dalla Victoria Libertas Pesaro per 29-104. Il<br />

tabellino fabrianese: Braccini, Soldano 2, Ferretti 10, Nicolini 5, Loretelli,<br />

Fabbri 4, Uffi zialetti, Ciancamerla 1, Carsetti 3, Conti 2; all. Cecchini<br />

Turno infrasettimanale:<br />

primo hurrà del Cerreto<br />

Nei campionati regionali di calcio a 5 la settimana scorsa si è disputato<br />

anche un turno infrasettimanale nel complesso positivo per le formazioni<br />

del nostro territorio. In serie C1, il Real Fabriano ha pareggiato 4-4 a<br />

Castelbellino con doppiette di Baldoni e Angeloni. In serie C2, <strong>prima</strong><br />

vittoria stagionale per il Cerreto che ha superato 8-5 l’Imbrecciata grazie<br />

ai gol di Trottini (3), Innocenzi (2), Orlando (2) e Biondi (1); la Virtus<br />

Fabriano ha sbancato San Severino per 2-5 con le reti di Falcioni (doppietta),<br />

Antonelli, Spilli e Boncristiano; l’unica a non sorridere è stata la<br />

Nuova Lif Fabriano, superata 0-3 a domicilio dal quotato Cus Macerata.<br />

f.c.<br />

della <strong>prima</strong> squadra, protagonista<br />

in DNA insieme alla Spes.<br />

Sarà quindi lui a ricoprire il<br />

ruolo di regista, dividendosi,<br />

probabilmente, i compiti con<br />

il promettente baby fabrianese<br />

Elia Rossi, già in campo per<br />

diversi minuti nello scorso � nale<br />

di stagione in DNA. Il roster,<br />

in attesa di ulteriori innesti di<br />

mercato, che potrebbero arrivare<br />

anche a campionato già iniziato,<br />

sarà completato da diversi prodotti<br />

del vivaio locale.<br />

Intanto, si sta allenando con<br />

la Spes anche una vecchia conoscenza<br />

come Apet Novatti,<br />

uno dei protagonisti dell’ottima<br />

stagione in DNB di due anni fa.<br />

Luca Ciappelloni<br />

Gubinelli. Venerdì 5 ottobre<br />

appuntamento casalingo contro<br />

la Futsal Macerata (PalaCarifac<br />

di Cerreto, ore 21.30). Nel posticipo<br />

di martedì sera, in� ne, la<br />

Virtus Fabriano ha pareggiato<br />

2-2 con l'Osimo Five. Per la<br />

squadra di mister Gianmarco<br />

Latini hanno segnato Stroppa<br />

e Boncristiano. Prossimo turno<br />

a Filottrano. Classi� ca: Nuova<br />

Ottrano e Montelupone 12;<br />

Campocavallo 10; Cus Macerata<br />

9; Futsal Macerata, Osimo Five<br />

e Virtus Fabriano 7; Recanati<br />

6; Castrum Lauri e Nuova Lif<br />

BASKET Serie C regionale<br />

L'Halley Matelica<br />

vince a valanga<br />

ASCOLI PICENO 52<br />

HALLEY MATELICA 120<br />

ASCOLI PICENO – Fazzini 9,<br />

Scarpantoni 1, Casas 7, Quondamatteo<br />

16, Corrales, Tegazzi<br />

10, Coccia, Zurovac, Diagnè 2,<br />

Pignoloni 1. All. Quondamatteo<br />

HALLEY MATELICA – Porcarelli<br />

10, Sorci 26, Quercia 18, Rosei<br />

6, Usberti 7, Bracchetti A. 10,<br />

Gatti 8, Coicchio 17, Montanari<br />

8, Boni 10. All. Sonaglia<br />

Dopo aver incontrato nella <strong>prima</strong><br />

giornata i giovani irriducibili<br />

della Robur Osimo, questa volta<br />

l'Halley Matelica si è battuta<br />

con una squadra - la Cestistica<br />

Ascoli Piceno - la cui età media<br />

raggiunge appena i diciotto anni.<br />

Il Matelica, spingendo � n da<br />

subito sull'acceleratore, è decisa<br />

a prendere il massimo pro� tto<br />

dalla trasferta. I locali spesso<br />

fanno fatica anche a superare la<br />

metà campo e inevitabilmente<br />

gettano la spugna davanti alla<br />

potenza matelicese, che di esperienza<br />

ne ha da vendere. Per i<br />

frombolieri Sorci e Quercia la<br />

vita è facile e bucano la retina sistematicamente.<br />

C’è spazio an-<br />

Fabriano 4; Imbrecciata, Grottaccia,<br />

Cerreto e Gagliole 3;<br />

Potentina e San Severino 0.<br />

SERIE D FEMMINILE<br />

La Virtus Fabriano di mister<br />

Mauro Altarocca, impegnata<br />

in Coppa Marche, ha perso 2-3<br />

in casa per mano della Jesina.<br />

Per il team fabrianese, a segno<br />

Alessia Gatti con una doppietta<br />

(la seconda rete spettacolare da<br />

quasi 25 metri!). La bravura<br />

del portiere avversario ha negato<br />

alla Virtus la possibilità di<br />

strappare un risultato positivo.<br />

Formazione: Cozza, Farneti,<br />

Marani, Vegliò, Conti, Guerci,<br />

Bianchi, Monticelli, Ghelfi,<br />

Gatti, Morichelli, Crocetti.<br />

JUNIORES<br />

In Coppa Marche, i giovani del<br />

Real Fabriano hanno vinto 5-4<br />

contro il San Severino grazie ai<br />

gol di Burini (doppietta), Lupini,<br />

Palma e Petrucci. Mister Gianni<br />

Caporali ha schierato: Colonna,<br />

Burini, Cardarelli, Liberati, Lupini,<br />

Palma, Passeri, Pastuglia,<br />

Petrucci, Rotoloni, Schincaglia,<br />

Solazzi. Il Real Fabriano, grazie<br />

a questa vittoria, si è quali� cato<br />

per la seconda fase della Coppa<br />

Marche.<br />

Alessio<br />

Sorci<br />

che per i giovani vigorini (Boni<br />

e Bracchetti, entrambi autori<br />

10 punti). Nell’Ascoli, l’ultimo<br />

ad arrendersi è<br />

Quondamatteo<br />

che, pur nelle<br />

dif� coltà, riesce<br />

a in� lare 16 punti.<br />

Nel complesso<br />

un buon allenamento<br />

per l'Halley,<br />

che è andata<br />

a segno con<br />

tutti i giocatori<br />

a disposizione.<br />

Sabato 6 ottobre<br />

appuntamento in<br />

casa (Palazzetto<br />

di Matelica, ore<br />

18.15) contro il<br />

San Benedetto.<br />

g.c.<br />

VOLLEY Serie B2 femminile<br />

Battuta Moie<br />

in Coppa Italia,<br />

campionato vicino<br />

Sorrisi in casa Pallavolo Fabriano.<br />

Finalmente è arrivata<br />

la <strong>prima</strong> vittoria stagionale in<br />

gare uf� ciali, un 3-1 nella terza<br />

giornata di Coppa Marche ri� lato<br />

all’Edilceccacci Moie, match<br />

oramai diventato un classico per<br />

destini incrociati e non solo. Coach<br />

Por� rio Rossini ha ricevuto<br />

indicazioni importanti. Prima<br />

fra tutte, il debutto positivo di<br />

Claudia Mazzoni.<br />

Quando le moie vanno in vacanza.<br />

Anche se, a dirla tutta,<br />

l’atteggiamento delle vallesine<br />

non è andato giù al timoniere<br />

di via Veneto. Con la forte<br />

palleggiatrice Cerioni lasciata a<br />

sedere e le titolari schierate con<br />

il contagocce, l’impressione è di<br />

aver perso la possibilità di misurarsi<br />

con una diretta concorrente<br />

in campionato, vani� cando così<br />

un potenziale banco di prova<br />

assai attendibile. “Abbiamo<br />

vinto giocando una buona partita<br />

– afferma Rossini – ma poteva<br />

essere per entrambe un test ben<br />

più utile di quel che si è rivelato.<br />

A questo punto, ho preferito<br />

schierare le giovani (Cerini e<br />

Fattorini, ndr) che si sono ben<br />

comportate”. Ma la notizia di<br />

serata è stato il reintegro a pieni<br />

giri della Mazzoni. “E’ ancora<br />

BASKET Serie D<br />

classifi che<br />

SERIE C REGIONALE<br />

Halley Matelica, Aesis Jesi,<br />

Gualdo Tadino e Pedaso 4;<br />

Todi, Osimo, Tolentino e San Benedetto<br />

2; Spoleto, San Severino, Castelfi dardo<br />

e Ascoli 0.<br />

SERIE D<br />

Vallesina, B.Giovane Pesaro, Virtus<br />

Jesi, Janus Fabriano, Maior Senigallia<br />

e Montecchio 2; Urbino, Acquarius<br />

Pesaro, Fossombrone, Castelfi dardo,<br />

Teste Matte Pesaro e Vadese 0.<br />

Janus Fabriano,<br />

buona la <strong>prima</strong><br />

Al battesimo in serie D, la<br />

matricola Janus Fabriano di<br />

coach Simone Lupacchini ha<br />

immediatamente centrato il<br />

successo sbancando il parquet<br />

di Fossombrone per 65-71, non<br />

senza qualche patema d'animo<br />

nel � nale. I fabrianesi, infatti,<br />

sono partiti fortissimo nella<br />

<strong>prima</strong> frazione, raggiungendo<br />

un ampio vantaggio: 6-25 al 10'.<br />

Pian piano, poi, i forsempronesi<br />

hanno limato il "gap" arrivando<br />

anche ad un tiro pesante dalla<br />

parità al 38'. A questo punto,<br />

però, la Janus ha ritrovato con-<br />

Claudia<br />

Mazzoni<br />

al cinquanta per cento, deve<br />

continuare ad allenarsi come sta<br />

facendo e presto darà il meglio.<br />

Anche se, considerato il suo livello,<br />

è già una mezza sicurezza.<br />

Conto di averla in forma per<br />

l’inizio del campionato”.<br />

Taccuino. Al momento di andare<br />

in stampa, il bilancio in<br />

Coppa Marche è di una vittoria<br />

e due scon� tte, quelle maturate<br />

contro la “cadetta” Snoopy Pesaro<br />

(1-3) e a Macerata (3-2).<br />

Mercoledì, Fabriano ha ospitato<br />

Jesi nel turno infrasettimanale<br />

(non conosciamo l'esito dell'incontro<br />

a causa della tempistica<br />

di stampa del giornale) e martedì<br />

9 ottobre chiuderà il girone a<br />

Filottrano, altra formazione<br />

di B1. Sarà l’ultimo rodaggio<br />

<strong>prima</strong> dell’atteso debutto in<br />

campionato, sabato 13 ottobre<br />

al PalaGuerrieri contro Rieti.<br />

Lorenzo Carsetti<br />

FOSSOMBRONE 65<br />

JANUS FABRIANO 71<br />

FOSSOMBRONE – Scatassa 2,<br />

Battistelli 13, Nobilini 5, Montini<br />

1, Falcone 12, Taddei 3, Bartoli<br />

ne, Marini 12, Diotallevi 2, Briscoli<br />

15. All. Serafi ni<br />

JANUS FABRIANO – Carnevali 2,<br />

Tonini 1, Bugionovo 19, Silvi 4,<br />

Moscatelli 11, Nizi 9, Chiarucci,<br />

Cucchi, Venturi 23, Prioretti 2.<br />

All. Lupacchini<br />

centrazione e nervi saldi per condurre in<br />

porto la <strong>prima</strong> incoraggiante vittoria di<br />

questa stagione che, si spera, possa essere<br />

foriera di soddisfazioni. Il team fabrianese<br />

ha fatto leva sulla prestanza � sica sotto canestro<br />

del duo<br />

Venturi (foto)-<br />

Tonini e sull'ispirata<br />

regia<br />

di Bugionovo.<br />

Venerdì 5 ottobre<br />

match casalingo<br />

contro<br />

la Camb Montecchio(palestra<br />

Mazzini di<br />

Fabriano, ore<br />

21.15).<br />

f.c.<br />

27 sport.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.18


28 >FUORI PORTA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Pronto un sussidio pastorale<br />

Diffuso uno strumento per il secondo convegno ecclesiale marchigiano<br />

Il Sussidio pastorale per aiutare<br />

il cammino delle diocesi<br />

verso il 2° convegno ecclesiale<br />

marchigiano, sostenuto dai<br />

Vescovi ed elaborato in maniera<br />

condivisa dal Comitato preparatorio<br />

è in corso di distribuzione (15 mila<br />

copie) presso le 824 Parrocchie<br />

della regione e in vendita nelle<br />

librerie a 1,5 €.<br />

Il documento stampato dal Centro<br />

Editoriale Dehoniano di Bologna<br />

(EDB) giunge dopo la lettera dei<br />

Vescovi nella quale si esortano le<br />

Chiese delle Marche ad affrontare<br />

le s� de dei tempi e testimoniare<br />

nel territorio e nella quotidianità<br />

il Vangelo con immutato vigore a<br />

partire dalle parole di incoraggiamento<br />

pronunciate dal Santo Padre<br />

Benedetto XVI a conclusione del<br />

XXV Congresso Eucaristico Nazionale<br />

nell’area portuale di Ancona:<br />

“Ripartiamo da questa terra marchigiana<br />

con la forza dell’Eucaristia”.<br />

Compito <strong>prima</strong>rio è di veri� care<br />

attentamente, a venti anni dal primo<br />

convegno del 1993 sul tema della<br />

Nuova Evangelizzazione, il cammino<br />

compiuto e rilanciare attraverso<br />

un ampio confronto di esperienze e<br />

un’apertura profetica un più nitido<br />

slancio missionario ed educativo.<br />

I veloci cambiamenti sociali e<br />

culturali sollecitano la comunità<br />

cristiana, ad aggiornare la sua capacità<br />

di vivere e trasmettere la fede.<br />

Taluni processi di comunicazione<br />

e formazione, come l’Iniziazione<br />

Cristiana e la catechesi, mostrano<br />

crescenti segnali di dif� coltà. Nuove<br />

presenze e nuove generazioni<br />

impongono una ripresa di coraggio<br />

missionario nell’annuncio e nella<br />

narrazione della fede cristiana,<br />

attraverso la testimonianza e una<br />

rinnovata incidenza culturale.<br />

L’icona biblica prescelta per guidare<br />

la ri� essione è il testo degli Atti<br />

degli Apostoli 8,26-40: il diacono<br />

Filippo, guidato dallo Spirito, lungo<br />

la strada della vita, è capace di<br />

intercettare la domanda di senso e<br />

di compagnia nascosta nelle parole<br />

di uno straniero per offrirgli così la<br />

Lavorare fuori<br />

per poi tornare...<br />

Incontriamo di nuovo Antonio per<br />

una conversazione a tema: il carcere<br />

e il rapporto con il tempo. Antonio,<br />

come già menzionato, sta scontando<br />

gli ultimi anni di condanna in<br />

regime di semilibertà: durante il<br />

giorno è autorizzato ad uscire per<br />

� nalità di studio, di lavoro e attività<br />

risocializzanti; ma, la notte, è tenuto<br />

al rientro in carcere.<br />

Vivendo una situazione di reclusione<br />

prolungata, come cambia<br />

il rapporto con il tempo? Viene<br />

dilatato, falsato, relativizzato?<br />

Si ‘relativizza’. Cioè, il tempo si<br />

allunga, si accorcia, a seconda delle<br />

situazioni che vivi. Inizialmente,<br />

quando sei in fase di giudizio, il<br />

tempo non ti passa mai: sei in attesa<br />

che ti � ssino il processo o altre fasi<br />

processuali, vivi in apprensione e si<br />

allunga a dismisura. Dal momento<br />

in cui diventi ‘de� nitivo’, tutto si<br />

appiattisce. Non subito, ma la fase<br />

del risentimento che puoi avere<br />

nei confronti della giustizia…Man<br />

mano che inizi a rilassarti, a inserirti<br />

nel tuo nuovo ‘mondo’, sfuma. E<br />

i giorni diventano tutti uguali: è<br />

snervante. A volte, fai persino fatica<br />

a trovare mezz’ora per scrivere<br />

una lettera ad una persona cara: il<br />

tempo scorre così monotono, così<br />

abbondante, che la noia ti inghiotte.<br />

Esiste un trucco per ‘scandire’<br />

al meglio questo interminabile<br />

passare del tempo?<br />

Il carcere, potrei definirlo una<br />

‘mini-società’: il mercato, è l’im-<br />

presa che tramite forme<br />

diverse ti permette<br />

di fare la spesa. Hai<br />

bisogno degli agenti?<br />

Li trovi tutti i giorni in servizio.<br />

Hai bisogno dell’uf� cio postale?<br />

Vai nel reparto speci� co, lì c’è l’agente.<br />

Hai bisogno di parlare con<br />

qualcuno? Per ogni esigenza ci sono<br />

i vari enti, gli sportelli…E la piazza?<br />

Noi abbiamo l’ora d’aria. Se ti<br />

organizzi, il tempo scorre. La lettura,<br />

lo studio, le attività sportive e<br />

culturali, la scuola sono ugualmente<br />

molto utili. Quando, nella Casa di<br />

Reclusione di Fossombrone, facevo<br />

parte della redazione de ‘Il mondo<br />

a quadretti’, tante volte arrivavano<br />

gli agenti a dirci ‘Dovete uscire!’ e<br />

noi stavamo lì, presi, a lavorare � no<br />

a tardi: ‘Sì, un attimo Appuntato.’ Il<br />

tempo passava velocissimo!<br />

Com’è stata l’esperienza de ‘Il<br />

mondo a quadretti’, organo di<br />

stampa diffuso dai detenuti?<br />

Sono usciti articoli molto interessanti.<br />

A Fossombrone ci sono<br />

detenuti che studiano all’ università<br />

- chi sociologia, chi psicologia, chi<br />

� loso� a – che scrivono libri, hanno<br />

un contratto con delle case editrici<br />

e normalmente usano la classica,<br />

vecchia macchina da scrivere con<br />

i tasti. Perché a loro piace quello<br />

stile.<br />

E nel rapporto con gli altri come<br />

può essere ottimizzato, lo scandire<br />

del tempo?<br />

Io, ad esempio, ho conosciuto dei<br />

Un incontro preparatorio<br />

a Montorso;<br />

sotto la copertina<br />

del Sussidio Pastorale<br />

carità della verità rivelata<br />

e introdurre all’esperienza<br />

ecclesiale della fede.<br />

Le Chiese delle Marche si<br />

pongono la stessa domanda<br />

a cui il Vaticano II intendeva<br />

rispondere: “Chiesa,<br />

che dici di te stessa?” A<br />

tale domanda le comunità<br />

cristiane intendono<br />

rispondere con estrema<br />

concretezza misurandosi<br />

con il tempo presente,<br />

servendo Dio e l’uomo<br />

e costruendo ponti con<br />

tutte le dinamiche della<br />

vita, personali e sociali,<br />

senza dimenticare<br />

che il compito <strong>prima</strong>rio dell’e-<br />

ragazzi nella sezione speciale e li ho<br />

invogliati a frequentare dei corsi di<br />

pittura: in carcere, c’è un professore<br />

che insegna alle elementari e tiene<br />

corsi di pittura. Poi, alla Vecchia<br />

Pescheria, espone i quadri dei detenuti.<br />

Lì nascono espressioni molto<br />

interessanti. Vedo che i ragazzi<br />

riescono ad esprimere quello che è<br />

il proprio sentimento – o anche il<br />

‘risentimento’- e in quei lavori leggi<br />

vangelizzazione e dell’educazione<br />

può richiedere anche il coraggio di<br />

potare tutto ciò che è di peso e coniugare<br />

sempre più l’essere credenti<br />

con l’essere credibili.<br />

La centralità della famiglia è lo snodo<br />

che non si può ignorare, perché<br />

luogo <strong>prima</strong>rio di generatività nella<br />

trasmissione della vita e della fede.<br />

La Parrocchia, “famiglia di famiglie”,<br />

ha il compito di imitarla e di<br />

individuare e sperimentare metodi<br />

ef� caci e sinergie concrete nella<br />

società. I destinatari del sussidio<br />

sono innanzitutto i Consigli Pastorali<br />

Diocesani e i Consigli Pastorali<br />

Parrocchiali, luoghi <strong>prima</strong>ri di corresponsabilità<br />

e di comunione con<br />

tutte le componenti ecclesiali. Cer-<br />

tante sfaccettature.<br />

Cerchi di spronare chi vedi oziare<br />

dalla mattina alla sera. Lo tiri fuori<br />

dalla desolazione perché, guardandolo,<br />

ti deprimi anche tu: per cui<br />

cerchi di coinvolgerlo e di farlo<br />

essere più attivo. Invece alcuni si<br />

lasciano andare e si formano una<br />

cognizione del tempo attraverso<br />

la televisione, le cose più banali…<br />

Tu sei vincolato al rientro serale<br />

alle 21.30. Le attività che svolgi<br />

fuori dal carcere, hanno mai reso<br />

necessario un prolungamento<br />

dell’orario?<br />

Sono passato dalle 18.30 alle 21.30,<br />

per il rientro. A distanza di tempo<br />

mi hanno prolungato l’orario per<br />

favorire il mio processo di recupero<br />

e di reinserimento. Reintegrarsi<br />

signi� ca frequentare persone che<br />

tamente l’uso di questo strumento<br />

arricchito da domande alla � ne di<br />

ogni capitolo, sarà utile occasione<br />

di confronto anche per i catechisti,<br />

gli educatori, i responsabili di aggregazioni<br />

laicali, gli istituti e gli<br />

ordini religiosi e gli operatori pastorali<br />

impegnati nei diversi settori. E’<br />

desiderio del Comitato che diventi<br />

motivo di dialogo anche con le<br />

realtà culturali, sociali e civili della<br />

nostra regione sempre a partire dalla<br />

centralità della persona e del bene<br />

comune. Il documento suggerisce<br />

una scansione temporale attraverso<br />

i vari periodi liturgici, proponendo<br />

anche gesti e iniziative concrete e si<br />

sviluppa su cinque capitoli: <strong>prima</strong>to<br />

dell’ascolto (annuncio della parola<br />

di Dio e ascolto degli uomini e<br />

delle donne e delle loro domande);<br />

scrutare i segni dei tempi (esame<br />

situazione attuale alla luce delle<br />

grandi chiavi di lettura espresse dal<br />

Concilio); vivere la fede in Gesù<br />

Cristo (riscoperta del Catechismo<br />

della Chiesa cattolica); testimoni<br />

credibili della fede (itinerari di un<br />

modello marchigiano di educazione-evangelizzazione);<br />

“Alzati e<br />

và…” Chiese delle Marche in cammino<br />

(preparazione del convegno,<br />

a chiusura dell’Anno della fede,<br />

curando la ricaduta dell’evento nel<br />

cammino delle Chiese locali). Il<br />

testo del sussidio è consultabile sul<br />

sito www.convegno2<strong>01</strong>3.chiesacattolicamarche.it.<br />

s.b.<br />

hanno già delle attività proprie:<br />

tante volte ti invitano a cena, al bar,<br />

a un aperitivo, a mangiare una pizza…<br />

e vedi che si fa tardi. Per cui,<br />

per togliere disagio a chi è con te,<br />

sopraggiunge la necessità di spiegare<br />

le tue esigenze agli operatori.<br />

Quindi mi concedono qualche ora,<br />

ma la mia richiesta è ben motivata.<br />

Altrimenti, dif� cilmente ti favoriscono.<br />

In carcere, alle 18.30 tutti<br />

sono chiusi nelle proprie celle. Le<br />

attività � niscono, al massimo, alle<br />

19. Fuori, la vita sociale inizia alle<br />

21.30, alle 22: puoi immaginare la<br />

differenza che c’è.<br />

Quando ti capita di svolgere un’attività<br />

esterna che, poni, comincia<br />

alle 20, lo vivi quasi come una<br />

realizzazione! Ma è un’illusione:<br />

la reclusione rende speciale quel<br />

che, nei contesti della vita comune,<br />

è semplicemente la norma.<br />

Silvia Ragni<br />

28 fuori porta.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.45


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >DIALOGO<<br />

29<br />

E a proposito della Ardo...<br />

I temi che si potevano discutere con il nuovo titolare dell'azienda<br />

di ALBERTO BALDUCCI<br />

Sono trascorsi più di 12 mesi<br />

da quando ebbi a scrivere<br />

su questo settimanale, a<br />

cui va sempre il mio ringraziamento<br />

alla sua Direzione<br />

per l’ospitalità concessa, in merito<br />

alle pesanti problematiche che riguardavano<br />

già all’epoca a quanto<br />

segnalato nel titolo di apertura.<br />

Dire che i temi svolti siano stati accettati<br />

come base di confronto con<br />

la così detta “classe dirigente” locale<br />

signi� cherebbe dire una bugia,<br />

grande come quelle che raccontano<br />

le parti a cui erano indirizzati.<br />

Su tutti gli argomenti descritti<br />

all’epoca è caduto il più assoluto<br />

silenzio e nessuno, dico nessuno,<br />

ha sentito almeno la curiosità da<br />

soddisfare pienamente a mezzo di<br />

un adeguato confronto che potesse<br />

alimentare un vero e proprio approfondimento<br />

dei temi illustrati a<br />

suo tempo.<br />

Come minimo avrebbe potuto dare<br />

una spinta per l’apertura di un vero<br />

e proprio dibattito che avrebbe<br />

potuto fornire un quadro di idee e<br />

di proposte, utili a mio avviso, agli<br />

addetti ai lavori responsabili nei<br />

tavoli di confronto a tutti i livelli<br />

di competenza. Veramente in via<br />

assolutamente informale qualcosa<br />

è avvenuto, ma senza aver alcun<br />

seguito che a mio avviso è stato<br />

determinato da una mancanza di<br />

“coraggio” che dovrebbe, invece, al<br />

contrario caratterizzare il ruolo pubblico<br />

svolto dalle stesse persone.<br />

Ancora più da “fuggitivo” si è<br />

comportato il titolare della J&P<br />

Industries dopo aver promesso<br />

che ci saremmo incontrati per<br />

In vino...<br />

veritas?<br />

Qualora dovessero obbedire al motto<br />

latino, i nostri amministratori, dopo<br />

la visita alla manifestazione “In vino<br />

veritas”, dovrebbero prendere atto<br />

di come viene tenuto il loggiato S.<br />

Francesco, che in altre città verrebbe<br />

trattato come un vero e proprio “salotto<br />

buono”. Mi spiego. Convinto, sia pur<br />

di controvoglia, a visitare la mostra e<br />

memore di una lontana visita al Vinitaly<br />

di Verona, l’ho fatto. Non voglio parlare<br />

della differenza tra le due manifestazioni,<br />

ma di come mi si è presentata<br />

all’ingresso. Giunto alla scalinata –lato<br />

S. Filippo – che più di cinquant’anni<br />

fa percorrevo con facilità, ho dovuto<br />

cercare il corrimano per appoggiarmi.<br />

Corrimano non disponibile perché coperto<br />

da vasi di � ori e alberelli piuttosto<br />

grandi. Fatta l’”arrampicata” ho dovuto<br />

chiedere agli organizzatori il perché,<br />

quasi si volesse impedire alle persone<br />

anziane di salire. Con sincerità sono<br />

stato informato che le piante, come<br />

le numerose locandine erano state<br />

messe per coprire lo sporco e le altre<br />

incontinenze dovute ai frequentatori<br />

abituali del loggiato. Alla richiesta del<br />

motivo per cui non era stato utilizzato<br />

l’altro – più comodo – scalone quello<br />

lato teatro Gentile, la risposta è stata<br />

che veniva considerato come uscita di<br />

sicurezza e “chiuso a chiave”. Quando<br />

al loggiato verranno trasferite le varie<br />

istituzioni esso verrà tenuto come ora,<br />

o verrà tenuto come il salotto di casa?<br />

Francesco Frigio<br />

uno scambio di vedute su quanto<br />

proponeva di realizzare <strong>prima</strong> e<br />

successivamente con la chiusura<br />

del contratto d’acquisto della Ardo.<br />

Al contrario, si è eclissato tanto che<br />

ho cessato di cercarlo.<br />

Da questi atteggiamenti si può ricavare<br />

a mio avviso due considerazioni:<br />

la <strong>prima</strong>, che quanto ho scritto<br />

precedentemente, sono ritenute<br />

una vera e propria banalità, se pur<br />

vissuta ad alto livello; la seconda,<br />

quella a cui credo, che il contenuto<br />

di quanto si andava a leggere,<br />

rappresentava i miei pensieri, mai<br />

taciuti, ma assolutamente scomodi<br />

per chi non ama impegnarsi � no in<br />

fondo per la tutela degli interessi<br />

pubblici, nella loro totalità. Non<br />

avrei alcuna remora a far nome e<br />

cognome delle persone incontrate<br />

e delle loro attuali posizioni di responsabilità<br />

assunte anche a seguito<br />

del risultato delle elezioni amministrative<br />

cittadine. Oggi vorrei<br />

limitare il contenuto di questo mio<br />

scritto sottoponendo al giudizio dei<br />

lettori gli argomenti che avrei voluto<br />

discutere e approfondire con il<br />

titolare dell’azienda che si è assunto<br />

il compito di dare occupazione<br />

stabile per 700 unità lavorative, ex<br />

dipendenti dell’Antonio Merloni,<br />

entro il 2<strong>01</strong>5.<br />

I temi che avrei posto in discussione<br />

sono dovuti principalmente al fatto<br />

che i tempi previsti nell’accordo<br />

sono decisamente inferiori a quanto<br />

praticato ad oggi dalla compagine<br />

societaria che ha acquisito la Ardo.<br />

A quanto mi risulta l’attività svolta<br />

ad oggi è rappresentata da un valore<br />

del fatturato annuo di poco superiore<br />

ai 30 milioni di euro e a seguito<br />

di quindici anni di attività. Oggi la<br />

stessa compagine si è impegnata a<br />

realizzare un fatturato la cui unità di<br />

misura dovrebbe essere 100 milioni<br />

di euro per garantire l’occupazione<br />

sopra citata, con una produzione<br />

che dovrebbe riguardare una gamma<br />

di prodotti di media-alta tecnologia<br />

e non il settore tradizionale<br />

del cosiddetto bianco (frigoriferi<br />

e/o le lavatrici).<br />

La conversazione si sarebbe svolta<br />

ai � ni della comprensione e a<br />

chiarimento dei seguenti temi: venire<br />

a conoscenza del reale assetto<br />

societario della società acquirente,<br />

del suo stato patrimoniale e il<br />

risultato di bilancio, se esistono,<br />

degli ultimi tre anni. Così come<br />

conoscere il piano industriale che<br />

si intende sviluppare e realizzare<br />

in termini di fatturato e il conse-<br />

Sessantanove anni sono passati da quel violento boato che in piena seconda<br />

Guerra Mondiale a Serradica, ha echeggiato in tutta la valle compresa<br />

tra il monte Rogedano e il monte Maggio, da Cancelli a Campodonico.<br />

Quel rumore di morte e urla strazianti provocati da una bomba a mano<br />

tedesca difensiva Kugelhandgranate con accensione a sfregamento (le<br />

famose bombe a mano a forma di palla). Dopo il violento scoppio, molti<br />

udirono le urla strazianti di mia nonna Maria Fiammenghi e di mio nonno<br />

Luigi Poeta quando videro<br />

quella scena di orrore in un prato<br />

che diventò rosso sangue. In<br />

quel giorno morirono due miei<br />

zii, Antonia Poeta (28.05.1934<br />

– 08.10.1943) e Mario Poeta<br />

(10.06.1939 – 08.10.1943) all’epoca<br />

erano dei bambini liberi<br />

con i loro sogni. Mio padre Cav.<br />

Poeta Francesco (12.12.1936 –<br />

02.<strong>01</strong>.2<strong>01</strong>1) bambino anche lui,<br />

all’epoca perse un occhio ed una<br />

mano e mio zio Comm. Antonio<br />

Poeta, anche lui bambino, perse<br />

completamente la vista. Sia<br />

mio padre Francesco, sia mio<br />

zio Antonio, si sono distinti<br />

sia nella vita, sia nel lavoro,<br />

e lo Stato li ha premiati con<br />

importanti onori� cenze perché<br />

hanno sempre lottato per i sani<br />

principi difendendo sempre la<br />

loro tenacia, la loro passione e il<br />

loro impegno e il loro sapere lo<br />

hanno donato allo Stato, di questa nostra Italia a disposizione di tutti noi.<br />

Questi bambini del '43 in un giorno spensierato, stavano giocando come<br />

tanti bimbi per dimenticare quel periodo dannato che sconvolse tutta<br />

l’umanità, sognavano un mondo di pace e di tranquillità. Uno scoppio<br />

di bomba pose � ne ai loro sogni, cambiò le loro vite in modo evidente<br />

e indelebile per sempre. Arrivarono in ospedale con un carretto... e la<br />

Lo stabilimento di Santa Maria della JP Industries<br />

guente piano occupazionale e dei<br />

risultati ottenibili nei quattro anni,<br />

anno su anno. Non è suf� ciente le<br />

preoccupazioni sollevate recentemente<br />

relativamente allo sviluppo<br />

del programma di “Fabbrica Italia”<br />

della Fiat? Altrettanta chiarezza si<br />

dovrebbe pretendere di avere sul<br />

tema delle previste o meno penalità<br />

che fossero presenti nel contratto<br />

di acquisto, in che misura e di che<br />

tipo qualora non venisse attuato il<br />

piano concordato nella sua parziale<br />

e/o totale realizzazione, oppure se<br />

esistono, solo al termine contrattuale<br />

dei quattro anni con particolare<br />

attenzione al piano occupazionale.<br />

Le motivazioni sul perchè non sono<br />

state coinvolte nel piano di sviluppo<br />

della nuova società il sistema creditizio<br />

che ha sostenuto l’Antonio<br />

Merloni/Ardo al � ne di eliminare o<br />

ridurre ogni forma di contenzioso<br />

che oltre ad essere dannoso qualunque<br />

sia l’esito della vertenza in<br />

corso, per lo svolgimento dei piani<br />

concordati che come è nella normalità,<br />

vengono sviluppati a debito con<br />

il sistema bancario. Un chiarimento<br />

avrebbe - per quanto sopra scritto<br />

- potuto avere anche un impatto di<br />

chiarezza con l’opinione pubblica<br />

come poteva decidere la parte<br />

interessata. Oggi tali osservazioni<br />

diventano comunque pubbliche<br />

e nessuno nel tempo le può o le<br />

potrà ignorare assumendo, però,<br />

una responsabilità che un normale<br />

e onesto cittadino cercherebbe di<br />

evitare. Nel frattempo una domanda<br />

su tutto: la situazione economica<br />

del territorio sta migliorando, è da<br />

ritenere stabile o sta peggiorando?<br />

Quali le prospettive a partire dalle<br />

grandi aziende presenti. Si pro� la<br />

per Fabriano, visto che queste<br />

pensano sempre più di migrare<br />

in� schiandosene del fatto che dopo<br />

aver portato benessere al territorio<br />

oggi si ha a gestire come conseguenze<br />

del loro operato il blocco dei<br />

piani di sviluppo di intere famiglie.<br />

Se ne vanno ricchi, lasciando in un<br />

nuovo e più drammatico stato di<br />

povertà per quanti avevano con� -<br />

dato in loro, e sono tanti. Possibile,<br />

come ho già scritto e proposto, che<br />

il tutto avvenga senza lasciare pegno?<br />

Come si ritiene possibile, che,<br />

viste le condizioni in cui si trova la<br />

� nanza pubblica, sia il solo Stato,<br />

cioè i cittadini che pagano le tasse,<br />

ad assumersi l’intero onere che non<br />

potrà al contrario non essere che<br />

di effetto limitato, della situazione<br />

esistente nel fabrianese?<br />

8 ottobre 1943 - 8 ottobre 2<strong>01</strong>2: il giorno<br />

che cambiò la vita dei Poeta di Serradica<br />

scena che videro i medici del pronto soccorso dell’epoca, dai racconti dei<br />

loro familiari fu una delle scene più strazianti mai viste. Questi martiri o<br />

eroi come li vogliamo de� nire, si sono sacri� cati per un mondo migliore,<br />

e oggi noi viviamo la nostra libertà grazie a loro e grazie anche ad altri<br />

martiri che sono stati vittime della repressione e della violenza che la<br />

guerra dà a prescindere. L’anno prossimo ricorre il 70° di questa strage<br />

e a distanza di tutti questi anni, non c’è ancora una lapide commemorativa,<br />

una medaglia, un niente di<br />

niente che ricordi questo grave<br />

fatto. Questi nomi, non sono<br />

nemmeno inseriti nel monumento<br />

dei caduti che è posizionato<br />

nella piazza centrale del paese.<br />

Sarebbe opportuno e giusto per<br />

i settanta anni di anniversario,<br />

che ci sia un ricordo commemorativo<br />

su questa vicenda da<br />

parte delle istituzioni e, come<br />

nipote e � glio, trovo essenziale<br />

che ci sia un degno ricordo di<br />

queste vittime di quella terribile<br />

giornata. Sia Antonia, sia Mario,<br />

sia Francesco (i tre fratelli), riposano<br />

in pace, nel cimitero di<br />

Serradica e, con questo (viste<br />

le molte segnalazioni che sono<br />

state fatte sia da Serradica, sia da<br />

Cacciano), colgo l’occasione per<br />

(ri)segnalare lo stato di degrado<br />

in cui versa lo stesso cimitero,<br />

dove riposano molti nostri<br />

cari. Insieme ai paesani di Cacciano e Serradica, segnaliamo inoltre, il<br />

distaccamento evidente dei muri del lato sinistro con il lato superiore<br />

(quello a monte). Si invita il personale addetto a fare un controllo della<br />

situazione, che già è stata segnalata per via telefonica a suo tempo e ad<br />

oggi risulta ormai pregressa.<br />

Andrea Poeta<br />

29 dialogo.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.21


30<br />

>DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Don Libero, prete del "fare"<br />

Un ricordo del sacerdote e di quanto ha fatto per Marischio<br />

di FERRUCCIO COCCO<br />

Dal 1954 al 2002, Don<br />

Libero Temperilli è stato<br />

parroco a Marischio.<br />

Quarantotto anni, un periodo<br />

lunghissimo. Si può ben dire<br />

che questo sacerdote – scomparso<br />

mercoledì scorso, novantaduenne<br />

– abbia legato a doppio � lo la sua<br />

esistenza terrena con la frazione<br />

fabrianese, l’abbia vista uscire<br />

dal faticoso dopoguerra, crescere<br />

durante gli anni del boom economico,<br />

svilupparsi enormemente<br />

in dimensioni e popolazione nel<br />

corso degli anni Ottanta e Novanta.<br />

Generazioni e generazioni di marischiani<br />

sono state cristianamente<br />

formate da Don Libero. E anche<br />

chi - magari - era meno vicino alla<br />

Chiesa, sapeva che Don Libero c’era:<br />

ne rispettava la � gura, doveva<br />

condividerne l’enorme in� uenza.<br />

Era un prete “tosto”, potremmo dire<br />

usando il gergo moderno. Era “il”<br />

prete per eccellenza, una persona<br />

presente, colta, mai banale, che<br />

contava all’interno di una frazione,<br />

che aveva le sue idee ma sapeva<br />

ascoltare. In assenza di istituzioni<br />

uf� ciali, essendo Marischio una<br />

semplice frazione, potremmo dire<br />

che Don Libero “rappresentasse”<br />

il paese. Altri marischiani – per<br />

anzianità e vicinanza nei rapporti<br />

– più e meglio del sottoscritto<br />

potrebbero tracciare un ricordo<br />

completo della sua lunga esistenza.<br />

Né sarei in grado di analizzare il<br />

suo profondo pro� lo spirituale. Mi<br />

limiterò, pertanto, a cercare di interpretare<br />

che cosa ha rappresentato<br />

per noi ragazzi di Marischio nati<br />

intorno agli anni Settanta. E tutto<br />

quanto ci ha lasciato al termine<br />

della sua vita terrena. Lungi da<br />

me il desiderio di stenderne<br />

un panegirico, anche lui<br />

avrà avuto pregi e difetti<br />

come tutti, certo è che Don<br />

Libero ha fatto tanto - materialmente<br />

parlando - per<br />

il paese. E questi sono dati<br />

inconfutabili. Basti pensare<br />

all’ammodernamento degli<br />

ampi locali della parrocchia<br />

con il grande salone, la<br />

costruzione della palazzina<br />

dell’Asilo Infantile negli<br />

anni Sessanta con il suo<br />

successivo ampliamento<br />

negli anni Novanta, l’arricchimento<br />

della chiesa<br />

– tra le altre cose - con<br />

la decorazione lignea della<br />

cappellina e un nuovo<br />

confessionale (che però, di<br />

recente, è stato smontato).<br />

Ma, forse, il più bel regalo<br />

che Don Libero fece ai ragazzi<br />

fu la costruzione dei campetti<br />

sportivi della parrocchia nel 1986,<br />

uno da basket e uno da calcio, sacri�<br />

cando la vigna dietro la Chiesa.<br />

Fino ad allora eravamo costretti a<br />

giocare a pallone nella piazzetta,<br />

facendo lo slalom tra automobili,<br />

alberi e motorini. Le porte erano…<br />

un cancello da una parte e due linee<br />

graf� ate sul muro dall’altra parte.<br />

E per il basket - di cui anche a<br />

Marischio arrivavano gli echi sulla<br />

scia dei successi dell’Honky in<br />

città - ci si doveva arrangiare con<br />

un tabellone di legno traballante<br />

su due pali. Ebbene, nel volgere di<br />

breve tempo Don Libero ci mise a<br />

disposizione una struttura completamente<br />

nuova e funzionale, tuttora<br />

in discrete condizioni a distanza di<br />

quasi trent’anni dalla realizzazione,<br />

in cui potemmo dare libero sfogo<br />

alle nostre passioni sportive. A<br />

La scomparsa di Micozzi<br />

Sabato 15 settembre, l’Istituto Agrario, in tutte le sue componenti<br />

e alla presenza della famiglia, ha ricordato con la<br />

celebrazione di una Santa Messa il prof. Adriano Micozzi,<br />

scomparso prematuramente il 24 giugno scorso, per moltissimi<br />

anni stimato docente di Chimica in questa scuola.<br />

La celebrazione è iniziata con un ricordo del professore<br />

da parte del preside Strona, che ha evidenziato la sua alta<br />

professionalità, l’umanità e l’atteggiamento positivo nei<br />

confronti della vita. Ci sono stati poi momenti di profonda<br />

commozione, specialmente quando noi alunni delle classi<br />

quinte abbiamo espresso un pensiero sul nostro docente che<br />

ci ha affettuosamente accompagnati, sostenuti e guidati non<br />

solo nell’acquisizione dei contenuti della sua disciplina, ma<br />

anche sul piano della crescita personale.<br />

L’ultimo grande insegnamento che ci ha lasciato Micozzi<br />

è quello di un insegnante che, nonostante la malattia, ha<br />

trovato la forza di tornare a scuola solamente per dirci che<br />

i capitoli 9 e 10 andavano studiati. Questo è stato per noi<br />

Micozzi: non solo un ottimo professore, ma anche un amico<br />

e un punto di riferimento per la nostra vita. Le sue parole<br />

resteranno per sempre dentro di noi e il suo essere speciale<br />

rimarrà nei nostri cuori.<br />

Adriano se ne va lasciando un gran vuoto nella scuola ed<br />

una gran noia nei corridoi, dove era solito allietarci e farci<br />

sorridere con il suo buonumore; il suo ricordo ci dà la forza<br />

per affrontare con ottimismo e � ducia la vita.<br />

Abbiamo avuto la fortuna di conoscere un prof speciale<br />

al quale vorremmo dedicare un pensiero di Seneca: “Non<br />

dovremmo cercare di vivere a lungo, ma di vivere bene;<br />

giacchè il vivere a lungo dipende dal destino, il vivere bene<br />

dall’animo. La vita è lunga se è piena; diviene piena quando<br />

l’animo è riuscito a procurarsi il suo bene e ad acquistare il<br />

dominio su se stesso”.<br />

Gli alunni delle classi 5° dell’Itas Vivarelli<br />

Don Libero, generalmente, si dava<br />

del “lei”. Aveva un bel sorriso e<br />

modi gentili, ma nel complesso il<br />

suo portamento ispirava non direi<br />

severità quanto serietà. Di tanto in<br />

tanto faceva una partitina a carte al<br />

Circolo. Passava la stragrande maggioranza<br />

del tempo in parrocchia: il<br />

segnale che fosse presente era l’automobile<br />

parcheggiata nel piccolo<br />

garage. Anch’essa si evolveva col<br />

passare degli anni: la 500, la 126,<br />

la 126 Bis, la Panda Young… Io,<br />

appassionato di storia � n dall’adolescenza,<br />

di tanto in tanto salivo nel<br />

suo uf� cio per consultare qualche<br />

antico documento paesano, me ne<br />

mostrò molti, mi pare anche del<br />

1600. Annotava quotidianamente<br />

su un diario tutti gli eventi della<br />

parrocchia. Alla destra della sua<br />

scrivania c'era una immagine di<br />

Papa Giovanni Paolo I. In cucina,<br />

invece, c’era un grande pianoforte<br />

a coda. Per rendere<br />

la dottrina meno noiosa,<br />

talvolta ci faceva vedere i<br />

“� lmini” con un rudimentale<br />

macchinario che, allora,<br />

sembrava il massimo<br />

della tecnologia, in realtà<br />

erano semplicemente una<br />

serie di diapositive che<br />

giravano grazie ad una rotella<br />

manuale: ricordo con<br />

nitidezza la vita di Gesù e<br />

quella di San Sebastiano.<br />

Per la Festa dei Fratelli,<br />

a settembre, ci consentiva<br />

di allestire la tradizionale<br />

“pesca” con oggetti usati<br />

o rimediati qua e là, poi<br />

venne anche il “gioco dei<br />

barattoli”. Il massimo dei<br />

premi erano i gadget che<br />

arrivavano dall’Ariston<br />

(allora sponsor della Juventus),<br />

qualche salame e lattine<br />

di bibite. L’incasso andava in bene�<br />

cenza. Lo accompagnavamo a<br />

benedire le case <strong>prima</strong> di Pasqua:<br />

in cambio arrivava una gradita<br />

mancia, così come per il servizio<br />

della messa (il doppio per i matrimoni).<br />

Altri appuntamenti a cui<br />

teneva molto erano la festa di San<br />

Sebastiano con il “focaraccio” e il<br />

Carnevale Marischiano. Pennellate<br />

che riaf� orano qua e là nella<br />

memoria oggi, mentre accolgo con<br />

un velo di tristezza la notizia della<br />

sua dipartita. Frammenti di infanzia<br />

e di adolescenza - ognuno avrà i<br />

suoi - che, ripensandoci, tornano<br />

a far capolino: del resto sono i<br />

periodi che, generalmente per tutti,<br />

sembrano i più belli e nostalgici.<br />

Scusandomi con il lettore se il tono<br />

dell’articolo ha assunto connotati<br />

un po’ personalistici, concludo<br />

Agraria in lutto Rubrica per la scuola<br />

Caro direttore, ho letto con interesse<br />

e condiviso il tuo editoriale<br />

su L’Azione di un paio di settimane<br />

fa nel quale affronti il tema<br />

della scuola con argomentazioni<br />

che attestano sincero interesse<br />

per le sorti dei giovani nel nostro<br />

Paese e nella nostra città, per<br />

il loro futuro, oggi più incerto<br />

di quanto non sia mai stato in<br />

passato.<br />

Per mio carattere ed anche perché<br />

ho lavorato nella scuola 43<br />

anni con passione e con volontà<br />

di fare, ritengo che ora più che<br />

mai la scuola e lo studio abbiano<br />

un ruolo insostituibile, anzi centrale nella vita dei giovani e delle comunità dove<br />

risultano sempre più richieste competenze sicure e abilità importanti.<br />

Che cosa ne diresti di fare de L’Azione lo strumento con il quale attribuire alla scuola<br />

uno spazio? In che modo? Una rubrica, una � nestra aperta sul mondo della formazione,<br />

curata da un esperto coordinatore al quale vengano indirizzate ri� essioni, preoccupazioni,<br />

considerazioni che richiedono attenzione e risposte?<br />

Si tratta di dare alla scuola centralità concreta nel panorama della comunicazione<br />

con uno spazio non occasionale, ma costante e continuativo: protagonisti soprattutto<br />

studenti e famiglie, ma anche operatori scolastici, cittadini e amministratori che<br />

vogliano esprimere le proprie osservazioni, le pene per situazioni preoccupanti, ma<br />

anche soddisfazione per la condivisione di buone soluzioni e buone pratiche.<br />

L’uso di un linguaggio comune, diretto, non accademico, né astruso, tale da poter<br />

rappresentare fedelmente il pensiero ed i sentimenti, dovrà caratterizzare gli interventi<br />

della rubrica. Né astruso, tale da poter rappresentare fed elmente il pensiero e i<br />

sentimenti, dovrà caratterizzare gli interventi della rubrica. Mi piace pensare all’uso<br />

di tale spazio come una piazzetta o un angolo del salotto, quando chi parla tiene un<br />

tono gradevole e controllato, desideroso di confrontarsi sui valori della cultura, della<br />

buona formazione, dell’impegno inevitabile per conseguire una buona istruzione,<br />

dell’adesione sincera alle esigenze del bene comune, piuttosto che tenere un tono<br />

aggressivo ed autoreferenziale per sopraffare sempre qualcuno.<br />

Piera Picchi<br />

ricordando quella che, di sicuro,<br />

era la grande passione di Don Libero:<br />

la scultura. In una stanzetta<br />

dietro la chiesa, aveva allestito una<br />

vera e propria bottega artigianale.<br />

Indossava un grembiule scuro (che<br />

ben presto diventava bianco per<br />

la polvere) ed in� lava un paio di<br />

occhialoni da lavoro che lo facevano<br />

sembrare un aviatore, quindi<br />

iniziava ad incalzare con martello<br />

e scalpelli sulla pietra tondeggiante<br />

di Torrececchina, per poi modellare<br />

e levigare l’opera nascente con<br />

frullino e spazzole. Il risultato<br />

erano � gure talvolta fantasiose (uomini<br />

bifronte o volti deformi) e più<br />

spesso animali: un vero e proprio<br />

“bestiario” che ancora si può ammirare<br />

lungo il viottolo che porta<br />

ai campetti, unitamente ad una<br />

fontana impreziosita da sculture.<br />

A questa <strong>prima</strong> fase naturalistica,<br />

ne seguì un’altra – negli ultimi<br />

anni – che potremmo de� nire più<br />

mistica, in cui la Madonna divenne<br />

uno dei soggetti più frequentemente<br />

riprodotti da Don Libero. A<br />

novembre 2<strong>01</strong>0 allestì persino una<br />

piccola mostra dei suoi lavori al<br />

Sacro Cuore, intitolata “Arte come<br />

devozione”. Oltre ad una dozzina<br />

di sculture della Vergine, in mostra<br />

c’erano piccole teste di animali e un<br />

tentativo di riproduzione del volto<br />

del Vescovo. Andai ad intervistarlo<br />

in quella occasione. “Non ho la<br />

pretesa di essere considerato un<br />

grande artista, anche se credo che<br />

nell’accezione più ampia del termine<br />

dovrebbero esservi compresi<br />

tutti coloro che ‘fanno’, da Michelangelo<br />

al calzolaio”, mi disse Don<br />

Libero. Ecco, forse lui stesso si era<br />

dato la de� nizione migliore: un<br />

prete del “fare”. Buon riposo Don<br />

Libero. E grazie di tutto.<br />

Perchè?<br />

Perché nelle grandi calamità dell’umanità<br />

sono sempre i poveri e i<br />

deboli a pagare. Nelle camere a gas<br />

di Hitler condannarono a milioni i<br />

poveri. I ricchi scapparono per lo<br />

più in vari paesi del mondo e molti<br />

furono anche ospiti delle comunità<br />

cristiane.<br />

Chi paga di più nell’attuale crisi<br />

mondiale voluta dai ricchi?<br />

I poveri! Coloro che avevano<br />

stipendi mensili di 1.200 e che<br />

oggi sopravvivono. Con 700 euro<br />

al mese, quando va bene, la cassa<br />

integrazione. In Siria, chi paga?<br />

In centinaia di migliaia fuggono<br />

in Giordania ed in Turchia, e sono<br />

sempre poveri.<br />

Nelle recenti guerre civili della ex<br />

Jugoslavia chi ha pagato sempre<br />

di più? I poveri. Chi è che in Iran<br />

cerca di avere la bomba atomica?<br />

I ricchi! E così facendo tengono il<br />

mondo con la sicura ritorsione di<br />

Israele, sotto la paura di una guerra<br />

nucleare. Guai a voi ricchi, che<br />

sicuramente, come sta scritto nel<br />

Vangelo, non entrerete nel regno<br />

dei cieli!<br />

Ed a cattolici praticanti, come<br />

sempre, cosa resta da fare? Unirsi<br />

strettamente alla Chiesa e pregare,<br />

sempre di più pregare, perché il<br />

Signore, grande nell’amore, abbia<br />

misericordia dell’umanità, oggi<br />

molto immersa nel peccato.<br />

b.d.<br />

30 dialogo.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.21


<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >DIALOGO<<br />

31<br />

L'errore delle Pussy Riot<br />

Una analisi sul caso delle femministe moscovite contro Putin<br />

di ANGELO ANTONINI<br />

Un tribunale di Mosca,<br />

con una recente<br />

sentenza, ha<br />

condannato a due<br />

anni di reclusione il trio femminista<br />

russo “Pussy Riot”<br />

per aver fatto irruzione nella<br />

cattedrale ortodossa intonando<br />

una parodia di preghiera<br />

con imprecazioni contro il<br />

presidente Vladimir Putin.<br />

Il verdetto ha suscitato,<br />

nei media italiani, reazioni<br />

scomposte e commenti indignati<br />

all’insegna del politicamente<br />

corretto, del pensiero<br />

unico liberal e radical chic e<br />

con invettive all’indirizzo di<br />

un regime de� nito intollerante<br />

alle critiche e liberticida.<br />

Il bello è che a questo coro<br />

monocorde – formato dai<br />

grandi organi di stampa<br />

cosiddetti indipendenti, dai<br />

giornali della sinistra di tutte<br />

le confessioni e dai canali<br />

della TV di stato – si sono<br />

associate, stranamente, le<br />

reti televisive Mediaset, con<br />

commenti acriticamente conformisti,<br />

unitamente ad alcuni<br />

quotidiani di centrodestra.<br />

Tutti, chi più e chi meno, si<br />

sono profusi in lamentazioni<br />

per la libertà di espressione<br />

conculcata e l’asservimento<br />

della magistratura di quel<br />

Paese al potere politico, che<br />

si servirebbe dell’ordine giudiziario<br />

come “instrumentum<br />

regni”, docile e complice<br />

attraverso collegi giudicanti<br />

trasformatisi in altrettanti<br />

tribunali speciali.<br />

Ma dietro a tali veementi<br />

prese di posizione, si cela un<br />

retropensiero che, in forza<br />

del ri� esso di Pavlov, associa<br />

a Putin il politico italiano più<br />

POESIA<br />

di Paolo Lacava<br />

Pronto, pronto, signorina?<br />

Non mi sente? Sono Alice,<br />

sto chiamando da Messina…<br />

…Si scassò la lavatrice…<br />

…Pronto, chiamo da Milano,<br />

signorina, “Alura”, “Alura”,<br />

butto giù dal quinto piano?<br />

… Dura minga, no, non dura;<br />

signurì, io songo Ciro,<br />

stongo o’ vascio a Mergellina,<br />

sto’ ‘ncazzato niro niro…<br />

‘Chista’ è ferma, non camina;<br />

ch’aggia fa, è proprio un guaio,<br />

signurì, chi gghiuorn’amaro,<br />

comme? Manda l’operaio?<br />

E chi o’ ppava, San Gennaro?<br />

…Pronto, pronto, sono Arturo,<br />

indigesto alle sinistre: Silvio<br />

Berlusconi. Con tutta evidenza,<br />

queste non perdonano al<br />

Cavaliere di essere amico<br />

personale dello statista russo<br />

e di aver concorso - con la<br />

sua iniziativa politica posta<br />

in essere con la cosiddetta<br />

diplomazia di Pratica di Mare<br />

- a riavvicinare Russia e<br />

USA, che hanno così ridotto<br />

i rispettivi arsenali atomici,<br />

e ad eliminare la tensione<br />

fra le due Potenze, creatasi<br />

in seguito al progetto statunitense,<br />

poi abbandonato, di<br />

installare basi missilistiche<br />

nei Paesi dell’Est europeo.<br />

Ora qui non si intende sostenere<br />

che nell’attuale Federazione<br />

Russa, dopo oltre<br />

un settantennio di dittatura<br />

bolscevica, viga un ordinamento<br />

statuale di democrazia<br />

perfetta, senza la minima<br />

insofferenza nei riguardi<br />

dell’opposizione. Ma gridare<br />

allo scandalo per un giudizio<br />

che, in materia di diritto<br />

penale, non si discosta da<br />

quelli che vengono emessi<br />

in tutti gli stati civili, è dimostrazione<br />

di estremismo<br />

fazioso, di ostilità preconcetta<br />

e di pregiudizio ideologico<br />

lontanissimi da un criterio<br />

di valutazione obiettivo e<br />

spassionato.<br />

Sì, perché – indipendentemente<br />

dall’offesa recata ad<br />

un avversario politico, che è<br />

pur sempre il capo dello stato<br />

– quello commesso dal trio<br />

moscovita è un reato vero e<br />

proprio, contemplato in tutte<br />

le legislazioni del pianeta:<br />

vilipendio della Religione<br />

(l’Ortodossia è ritornata ad<br />

essere la religione uf� ciale<br />

dello stato), violazione e<br />

profanazione di un luogo di<br />

Pdl: impegnati<br />

per Fabriano<br />

Lo spettacolo disdicevole che, in questi giorni, ci sta offrendo la<br />

politica, non è altro che un rifl esso di una società allo sbando,<br />

smarrita per l’avidità dei singoli e per la piega utilitaristica che<br />

la sta caratterizzando. Il livello della nostra indignazione rimane,<br />

comunque, elevatissimo, in primo luogo perché alcuni personaggi<br />

hanno tradito l’idea che avevamo della politica, in secondo luogo,<br />

cosa decisamente più importante, perché questi comportamenti<br />

Call Center...<br />

m’è venuto il ‘mal di panza’,<br />

‘La sbatto contro il muro’,<br />

o mi gira per la stanza…<br />

“Indesitti”, sugnu Cicciu,<br />

Cicciareddhu ‘i ‘mmari Rrosa,<br />

è un burdellu, nu pasticciu,<br />

non si poti… non è cosa…<br />

…Pronto, pronto, dov’è ‘gita’,<br />

pronto… ma non c’è ‘nisuno’?<br />

Signorina, ma è ‘svenita’?<br />

Signorì, mi chiamo Bruno…<br />

Hanno chiuso il centralino?<br />

Io non sono mica tonto<br />

e non ho bevuto vino…<br />

…Pronto, pronto,<br />

pronto, prontooooo…<br />

culto, interruzione di un rito<br />

sacro durante un’assemblea<br />

di fedeli, parodia blasfema di<br />

una preghiera liturgica.<br />

E l’esibizione offerta dalle<br />

tre pseudoartiste – sfacciata,<br />

invereconda e indegna <strong>prima</strong><br />

che penalmente rilevante –<br />

non può essere gabellata per<br />

manifestazione di dissenso,<br />

per eccesso di goliardia, per<br />

una innocua ed estemporanea<br />

trasgressione consentita a<br />

gente di spettacolo. Si tratta<br />

invece di un mis(fatto) commesso<br />

con piena avvertenza,<br />

aggravato dalla premeditazione<br />

e quindi patentemente<br />

doloso.<br />

Pertanto la sentenza risulta<br />

severa, ma giusta nella sua<br />

esemplarità. E non è assolutamente<br />

il caso di af� iggersi<br />

troppo per l’effettiva durata<br />

della pena. Perché lo stesso<br />

Patriarcato – il quale è la<br />

sono uno schiaffo alla dignità di tantissime persone, famiglie ed<br />

imprese che sono in seria diffi coltà a causa di una crisi economica<br />

senza precedenti. Il nostro impegno per Fabriano rimarrà alto, continueremo<br />

con la nostra campagna di ascolto delle problematiche<br />

dei cittadini, arrivando ad analizzare caso per caso. Nessuno tra<br />

i nostri concittadini, questa è la nostra promessa, rimarrà solo!<br />

Chiediamo, infi ne, al Segretario nazionale del Pdl , On.Angelino<br />

Alfano, una riorganizzazione del partito, soprattutto in sede locale,<br />

cercando di individuare nuovi rappresentanti parlamentari che, in<br />

provincia di Ancona, abbiano al primo punto della loro agenda<br />

l’impegno di tale rilancio, cercando di fare uscire la politica dalle<br />

dorate stanze dei palazzi romani e di riportarla sul territorio ed<br />

al servizio della gente, della gente comune.<br />

Segreteria politica Pdl Fabriano<br />

Quando le tasse<br />

sono... gentili<br />

Agenzia delle Entrate? La moderna Inquisizione,<br />

un covo di lupi mannari, di Cerberi…<br />

Insomma, il solo nome incute, se non terrore,<br />

ansie e preoccupazioni. Anche se si ha la coscienza<br />

a posto. Invece a Fabriano ci si imbatte<br />

in una persona gentilissima, comprensiva ed<br />

ef� ciente. E per me milanese alle prese con<br />

un problema lasciatomi… in eredità da una<br />

cara zia fabrianese scomparsa di recente, la<br />

sorpresa è stata grande. Per questo voglio<br />

ringraziare pubblicamente il signor Di Gioia e<br />

segnalarlo ai suoi concittadini. Siete fortunati:<br />

qui a Milano di funzionari analoghi non se ne<br />

trovano facilmente.<br />

M. Cristina Sparaciari<br />

parte offesa più che il presidente<br />

della Federazione – ha<br />

già invocato clemenza per<br />

le punk prevaricatrici, che<br />

non sconteranno i due anni<br />

comminati. Ma una breve<br />

permanenza in gattabuia<br />

certamente le aiuterà – oltreché<br />

a spegnere gli ardenti<br />

bollori – a chiarirsi le idee,<br />

a rinsavire e soprattutto a<br />

rispettare il saggio precetto<br />

valido in ogni latitudine:<br />

“Scherza coi fanti, ma lascia<br />

stare i Santi” (nel novero dei<br />

quali, è bene precisarlo, Putin<br />

non è compreso).<br />

Forse gli ipercritici della<br />

sentenza moscovita, a fronte<br />

di una Federazione Russa che<br />

ha restituito alla Religione<br />

tradizionale la centralità<br />

che le spetta, sono portati<br />

a rimpiangere il totalitarismo<br />

comunista di impronta<br />

staliniana, dove imperava la<br />

Pussy Riot: le femministe punk in cella<br />

persecuzione religiosa, si imponeva<br />

l’ateismo di stato e le<br />

chiese venivano empiamente<br />

sconsacrate. E’ fuori di dubbio<br />

che le tre starlette – se<br />

avessero inscenato la performance<br />

in Italia (magari in S.<br />

Giovanni in Laterano, cattedrale<br />

del Papa, o nel Duomo<br />

di Milano) contro Silvio<br />

Berlusconi inquilino di palazzo<br />

Chigi – sicuramente<br />

l’avrebbero passata liscia.<br />

Il perché è presto detto. La<br />

magistratura italiana, specie<br />

quella di rito ambrosiano,<br />

ha riservato al Cavaliere un<br />

trattamento speciale, perseguendolo<br />

come imputato<br />

durante due decenni ininterrotti<br />

per ipotesi di reato<br />

rivelatesi senza fondamento<br />

in una ventina di processi,<br />

dai quali l’uomo politico è<br />

uscito sempre indenne. E<br />

anche i procedimenti in corso<br />

Via i mercanti dal tempio:<br />

dignità per la Pinacoteca<br />

Tra il pro� uvio di progetti che impegneranno<br />

il prossimo futuro della<br />

nostra Pinacoteca Civica, traboccanti<br />

di esposizione, mostrine e mostricciattole<br />

di varia natura e spessore,<br />

manca l’impegno fondamentale<br />

che spetterebbe ai vari operatori e<br />

alle autorità cittadine. Che sarebbe<br />

quello di ridare alla Pinacoteca la<br />

sua dignità istituzionale. Entrare di<br />

recente nel suo chiostro bellissimo<br />

e trovarlo invaso da venditori di<br />

formaggi, di vini, salumi e olio<br />

d’oliva è stato come ricevere un<br />

pugno allo stomaco. L'Ospedale del<br />

Buon Gesù è la sede riconosciuta di<br />

una istituzione culturale prestigiosa<br />

intitolata a Bruno Molajoli, che solo<br />

i vecchi oggi ricordano essere stato<br />

un valente storico dell'arte. Una sede<br />

che non può assolutamente essere<br />

adoperata per tutti gli usi che passano<br />

per la testa dei commercianti e dei<br />

produttori indigeni.<br />

La nostra è una pinacoteca civica,<br />

ovvero un museo locale che racconta<br />

la storia dei luoghi e ne conserva la<br />

memoria. In un'epoca come quella<br />

che stiamo attraversando, dove la<br />

cultura è planetaria, globalizzata,<br />

quando sono stati già raccolti nei<br />

contro di lui stanno per avere<br />

lo stesso esito.<br />

Ma quando il Presidente<br />

si è presentato in tribunale<br />

come parte lesa e vittima<br />

di violenza verbale e � sica,<br />

la stessa magistratura si è<br />

rivelata straordinariamente<br />

longanime e indulgente verso<br />

gli autori di gravi reati contro<br />

di lui. Infatti ha mandato<br />

assolto un giovane – � glio<br />

di un giudice, che, durante<br />

una riunione pubblica, gli<br />

aveva dato più volte del<br />

“buffone” – sostenendo che<br />

l’epiteto indirizzatogli non<br />

era ingiurioso (interpretazione<br />

evolutiva, relativistica e<br />

castale del diritto). E ancora.<br />

Si è affrettata a dichiarare,<br />

“illico et immediate”, incapace<br />

di intendere e di volere (e<br />

quindi non imputabile) quel<br />

tale Tartaglia – che con il<br />

lancio di un pesante oggetto<br />

contundente per poco non lo<br />

faceva secco – senza neppure<br />

trattenerlo in stato di fermo<br />

per il tempo strettamente<br />

necessario a redigere una<br />

perizia psichiatrica “post<br />

eventum”per accertare l’effettivo<br />

de� cit intellettivo e<br />

di volizione del soggetto. Il<br />

quale era talmente abulico e<br />

fuori di senno da piani� care<br />

lucidamente l’attentato ed<br />

eseguirlo con la precisione di<br />

una sequenza � lmica.<br />

In conclusione, le canzonettiste<br />

moscovite hanno<br />

sbagliato luogo e bersaglio,<br />

dimentiche del detto “Paese<br />

che vai, usanze che trovi”<br />

e del fatto che il vertice<br />

governativo a Roma si può<br />

impunemente oltraggiare e<br />

aggredire, a Mosca – e per<br />

di più in chiesa – decisamente<br />

no.<br />

centri del sapere grandi biblioteche e<br />

grandi musei, diventa indispensabile<br />

riconoscere e salvaguardare la diversità<br />

e la speci� cità dei singoli borghi e<br />

delle varie storie culturali. Diventa di<br />

fondamentale importanza presentare<br />

nei luoghi, nei contesti dove sono<br />

nati i beni culturali che ad essi da<br />

sempre appartengono, in musei che<br />

permettono di rivivere e di valorizzare<br />

ogni particolare genialità locale.<br />

Come chiedeva Pier Paolo Pasolini,<br />

bisogna lottare per la conservazione<br />

per tutte le forme alterne e subalterne<br />

della cultura.<br />

Noi abbiamo l'inestimabile fortuna<br />

di possedere un luogo deputato alla<br />

cultura che Fabriano ha prodotto attraverso<br />

i secoli. Una cultura ormai<br />

storicizzata che ci è stata consegnata<br />

dai nostri avi. L'Ospedale del Buon<br />

Gesù è il luogo deputato ad accoglierla<br />

e proteggerla, ed esso non può<br />

essere confuso e adoperato come un<br />

centro commerciale qualsiasi. Per le<br />

manifestazioni dei commercianti e dei<br />

produttori ci sono altri spazi e altri<br />

se ne dovranno trovare, adatti all'occasione.<br />

Bisogna strappare il tempio<br />

dalle mani dei mercanti.<br />

Giampiero Donnini<br />

31 dialogo.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.24


32 ultima.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.35

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