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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento<br />
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona<br />
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) Fabriano-Matelica euro 1,20 n. 37 Anno CI 6 ottobre 2<strong>01</strong>2<br />
>Fabriano 5<br />
Terremoto '97,<br />
quindici<br />
anni dopo...<br />
Parla il sindaco<br />
Sagramola, allora<br />
coordinatore della<br />
Protezione Civile: rimangono<br />
sospese solo<br />
dieci pratiche!<br />
Impegnarsi<br />
con il reale<br />
Benvenuti nell’era dell’impegno. Ebbene<br />
sì, siamo tutti impegnati. La vita<br />
nella nostra società, svelta ed esigente,<br />
ci invita a prendere sempre più impegni.<br />
Di lavoro, per se stessi, con la famiglia,<br />
addirittura per…il tempo libero. E non<br />
a caso le agende sono uno degli articoli<br />
più venduti. L’uomo di oggi è senza<br />
dubbio un uomo molto indaffarato.<br />
Finita l’epoca in cui “essere impegnati”<br />
era sinonimo di militanza politica<br />
o culturale, oggi sembra che il piano<br />
dell’impegno individuale della stragrande<br />
maggioranza sia solo quello<br />
della ricerca di un interesse particolare e<br />
di un proprio tornaconto. A far da contrappunto<br />
restano, nel migliore dei casi,<br />
alcune isolette di tempo dedicate all’impegno<br />
per gli altri o per qualche nobile<br />
causa. Isolette, appunto, coltivate con<br />
la retorica dei migliori sentimenti per<br />
poter equilibrare l’arido vero di una esistenza<br />
tutta concepita entro l’orizzonte<br />
della propria personale soddisfazione.<br />
Così da tener buoni gli scrupoli. Ma gli<br />
scrupoli, ha scritto Camus, non hanno<br />
mai reso grande nessuno. E, come ricordava<br />
Eliot, da un certo punto di vista<br />
un gruppo di marmotte edi� ca meglio<br />
degli uomini. Un uomo è grande quando<br />
il suo impegno con la realtà è grande.<br />
Non è un gioco di parole, che confonde<br />
il concetto, anzi lo esempli� ca meglio.<br />
Ma cosa vuol dire “impegnarsi” davvero<br />
con la realtà? L’impegno, dunque,<br />
è un possedere, un saper tenere tra le<br />
proprie mani. C’è una posta in palio: ci<br />
si impegna per possedere veramente la<br />
realtà, per non perderla. Ci si impegna<br />
con il lavoro per possedere veramente<br />
quel pezzo di realtà in esso implicato, ci<br />
si impegna veramente con i propri � gli<br />
perché non si vorrebbe perderli mai…<br />
Il Vangelo avverte: “Qual vantaggio<br />
avrà l’uomo se guadagnerà il mondo<br />
intero e poi perderà se stesso?”. Da un<br />
punto di vista esistenziale, quando un<br />
uomo “si perde”? Forse quando subisce<br />
contraddizioni?<br />
(Segue a pagina 2)<br />
Carlo Cammoranesi<br />
>Fabriano 9<br />
C'era una<br />
volta l'Istituto<br />
Sant'Antonio<br />
Dalla scuola cattolica<br />
gestita dalle suore<br />
di Carità di S.Giovanna<br />
Antida, � no all'attuale<br />
Liceo Scienti� co e ad<br />
un futuro orto botanico.<br />
Bi...lancia<br />
in resta<br />
Servizi a pag. 3<br />
di Alessandro Moscè<br />
>Matelica 15<br />
Ad Elcito,<br />
nel cuore<br />
della montagna<br />
In un paesino, dal<br />
nome esotico si prepara<br />
un week end di<br />
passione per riscoprirci<br />
fuori e dentro: "Qui le<br />
stelle sono più vicine".<br />
>Sport 26-27<br />
Calcio e basket:<br />
Matelica<br />
sta volando!<br />
Avvio di stagione<br />
stratosferico per i<br />
maggiori sport di squadra:<br />
Matelica e Halley<br />
in testa alle rispettive<br />
classi� che. Che forza!<br />
Il bilancio comunale torna a far parlare la<br />
città in seguito all’aumento dell’Imu sulle<br />
seconde case e sui capannoni industriali<br />
deciso dall’amministrazione guidata dal<br />
sindaco Sagramola. Si accende la polemica<br />
e abbiamo raccolto anche le voci contrarie a<br />
questo provvedimento che fa discutere anche<br />
le associazioni di categoria. La scelta, in ogni<br />
caso, dipende da alcune spese effettuate dalla<br />
precedente Giunta e che solo ora emergono<br />
nell’effettiva entità. Ecco il punto della situazione<br />
nei dettagli, in attesa dell’approvazione<br />
del bilancio.<br />
<strong>01</strong> <strong>prima</strong>.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.18
2 >EDITORIALI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
L'<br />
del Concilio<br />
di FABIO ZAVATTARO*<br />
“non è opera di<br />
alcuni specialisti, ma dell’intero<br />
popolo di Dio, sotto la guida dei<br />
L’evangelizzazione<br />
pastori”. E ogni fedele, all’interno<br />
della comunità ecclesiale e con essa, è chiamato<br />
a “sentirsi responsabile dell’annuncio e<br />
della testimonianza del Vangelo”. Incontra,<br />
Benedetto XVI, nella sala degli Svizzeri a<br />
Castel Gandolfo, i vescovi di recente nomina<br />
partecipanti al convegno promosso dalle congregazioni<br />
per i vescovi e per le Chiese orientali<br />
e si sofferma a ri� ettere sul tema della<br />
nuova evangelizzazione. E lo fa partendo dalle<br />
parole di Giovanni XXIII secondo il quale il<br />
Vaticano II sarebbe stato “un balzo innanzi<br />
verso una penetrazione dottrinale e una formazione<br />
delle coscienze”; per questo affermava<br />
che “è necessario che questa dottrina certa<br />
e immutabile, che deve essere fedelmente rispettata,<br />
sia approfondita e presentata in modo<br />
che risponda alle esigenze del nostro tempo”.<br />
Rileggo queste parole nel luogo dove è stato<br />
pronunciato il discorso delle beatitudini,<br />
poco distante dal lago di Tiberiade, dopo<br />
aver sostato sul monte Carmelo. Certo è<br />
un’esperienza davvero straordinaria poter<br />
ri� ettere in un luogo così signi� cativo. Le<br />
parole assumono una forza diversa in queste<br />
latitudini. Così proseguendo nella ri� essione<br />
di papa Benedetto, si coglie quella sottolineatura<br />
secondo la quale la nuova evangelizza-<br />
di MARCO POZZA*<br />
Come ostriche sullo scoglio, tenacemente<br />
aggrappate laddove ha avuto<br />
inizio la loro storia. Le ostriche<br />
della novella “Fantasticheria”<br />
di Giovanni Verga: dalla loro<br />
� sionomia e dalle loro movenze<br />
il grande romanziere ottocentesco<br />
si lasciò guidare per<br />
elaborare “l’ideale dell’ostrica”,<br />
quel punto d’appoggio<br />
che sostiene la povera gente.<br />
Lo spiegò a quella dama d’alta<br />
società che s’era fermata in un paesino<br />
di pescatori – affascinata da quel<br />
mondo pittoresco, rude e semplice – ma<br />
dopo due giorni fu colta da irresistibile noia.<br />
Le ostriche di Verga sono di tutt’altra specie<br />
da quelle che hanno riempito le cronache (si fa<br />
fatica a dire “politiche”) in questi giorni: più<br />
che simbolo di mondanità e di sperequazione,<br />
la vita delle ostriche divengono la metafora per<br />
proclamare la religione della famiglia, quella<br />
predicata dal vecchio padron ’Ntoni nei pressi<br />
della casa del nespolo. Come l’ostrica vive<br />
sicura � nché resta avvinghiata allo scoglio,<br />
così sarà dell’uomo: vivrà sicuro � nché non<br />
tradirà quella religione nella quale i padri hanno<br />
creduto, sono cresciuti e hanno tramandato<br />
valori. Vivranno poveri ma sicuri, forti di<br />
quell’umile � erezza che proviene dal quotidiano<br />
adoperarsi per guadagnarsi la vita. È una<br />
religione che si riverbera sul mestiere delle<br />
persone, sulla loro casa e persino sui sassi che<br />
segnano la strada per Aci Trezza. Cose tutte<br />
Direttore responsabile<br />
Carlo Cammoranesi<br />
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />
n.11 del 6/09/1948<br />
Amministratore<br />
Giovanni Chiavellini<br />
Sorta nel 1911<br />
soppressa nel 1925<br />
risorta nel 1945<br />
www.lazione.com<br />
zione “è iniziata proprio con il Concilio, che<br />
il beato Giovanni XXIII vedeva come una<br />
nuova Pentecoste che avrebbe fatto � orire la<br />
Chiesa nella sua interiore ricchezza e nel suo<br />
estendersi maternamente verso tutti i campi<br />
dell’umana attività”. Sono le parole con le<br />
quali papa Roncalli ha concluso la <strong>prima</strong><br />
sessione del Concilio, l’8 dicembre 1962. Benedetto<br />
XVI sottolinea: “Gli effetti di quella<br />
nuova Pentecoste, nonostante le dif� coltà<br />
dei tempi, si sono prolungati, raggiungendo<br />
la vita della Chiesa in ogni sua espressione:<br />
da quella istituzionale a quella spirituale,<br />
dalla partecipazione dei fedeli laici nella<br />
Chiesa alla � oritura carismatica e di santità”.<br />
Ma già il Concilio stesso, nei suoi tempi<br />
e nei suoi luoghi, aveva fatto capire che<br />
spirava un vento nuovo. Giovanni XXIII<br />
pronuncia il suo celebre discorso di apertura<br />
- “Gaudet Mater Ecclesia” - prendendo le<br />
distanze dai cosiddetti profeti di sventura e<br />
invitando a usare la medicina della misericordia<br />
piuttosto che condannare. Pronuncia<br />
il suo discorso nella basilica di San Pietro<br />
davanti a un numero incredibile di vescovi<br />
e rappresentanti delle Chiese sorelle.<br />
Paolo VI, invece, sceglie la piazza di San<br />
Pietro per concludere il Concilio, tre anni<br />
dopo l’apertura. Consegna i messaggi al<br />
mondo, ai giovani, agli uomini di cultura, ai<br />
governanti. Quasi una scelta che interpreta in<br />
profondità le aperture conciliari: non semplice<br />
simbolismo, ma testimonianza visibile di<br />
«rispettabilissime e serissime».<br />
L’ideale dell’ostrica verghiano è<br />
una sorta di dichiarazione d’intenti<br />
sull’uomo e sulla società. Ed è un<br />
monito: quando si tenta di turbare e<br />
sconvolgere un saggio equilibrio sociale, si<br />
è destinati a fallire e a produrre fallimento.<br />
Oggi – che delle ostriche si parla in forma<br />
negativa e le si abbina senza allegria con uno<br />
champagne non meritato – quest’ideale ben<br />
s’addice alla riapertura delle nostre parrocchie<br />
all’alba dell’Anno della Fede. All’ombra<br />
del campanile – alternando vecchi adagi e<br />
arrischiando nuovi percorsi come i Magi – la<br />
missione è quella di raccontare e condividere<br />
la trama di quella storia sempre più ambiziosa<br />
e paradossale che va sotto il nome di<br />
cristianesimo, la più grande rivoluzione che<br />
l’umanità abbia mai conosciuto e compiuto.<br />
Riaprono le porte degli oratori, si rianima la<br />
piazzetta in fronte alla chiesa e si riaccende<br />
l’eterna s� da: mostrare come la fede cristiana<br />
abbia ancora qualcosa da dire all’uomo e alla<br />
donna del tempo presente. Come nella novella<br />
Direzione, redazione e amministrazione<br />
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />
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Tania Bugatti<br />
Ferruccio Cocco<br />
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via Brecce - Loreto (An)<br />
Ogni copia € 1.20. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />
profonda trasformazione nelle abitudini della<br />
Chiesa. Una Chiesa che visibilmente usciva<br />
dai sacri palazzi e si spingeva verso l’uomo<br />
contemporaneo, per dialogare con credenti<br />
e non credenti. C’era stato il viaggio, gennaio<br />
1964, a Gerusalemme e l’abbraccio di<br />
Paolo VI con il patriarca di Costantinopoli,<br />
Atenagora; c’era stato il gesto, di cattolici e<br />
ortodossi, di cancellare le reciproche scomuniche,<br />
proprio alla vigilia della conclusione<br />
del Concilio. Un Papa, Paolo VI, che aveva<br />
preso saldamente in mano le redini del Concilio,<br />
affrontando con fermezza e serenità i<br />
rischi di portare avanti il lavoro avviato dal<br />
suo predecessore, mediando, con intelligenza<br />
e sapienza, fra le diverse tendenze dei<br />
padri conciliari, superando i tanti con� itti<br />
e i momenti bui che segnarono il dibattito<br />
su alcuni temi discussi nei lavori in aula.<br />
Un Papa, Montini, che accompagna la conclusione<br />
del Vaticano II affermando che<br />
“se non poche questioni, suscitate nel corso<br />
del Concilio stesso, rimangono in attesa<br />
di conveniente risposta, ciò indica che non<br />
nella stanchezza si chiudono i suoi lavori,<br />
ma nella vitalità che questo Sinodo universale<br />
ha risvegliata, e che nel periodo postconciliare,<br />
con l’aiuto di Dio, rivolgerà a tali<br />
questioni le sue generose e ordinate energie”.<br />
Concilio che consegna alla storia, dirà sempre<br />
papa Montini, “l’immagine della Chiesa<br />
cattolica raf� gurata da quest’aula, piena di<br />
pastori professanti la medesima fede, spiranti<br />
del Verga, anche qui c’è uno scoglio al<br />
quale rimanere aggrappati, pena il rischio<br />
di lasciarci divorare dalla disperazione.<br />
Uno scoglio che<br />
corrisponde a un<br />
Volto, Gesù di Nazaret,<br />
il cui nome<br />
non sta scritto sulla<br />
sabbia come le vecchie<br />
poesie d’amore<br />
ma è inciso sulla<br />
roccia, materia evangelica di provata robustezza.<br />
Perché l’uomo, rimanendogli fedele,<br />
possa sperimentare la bellezza e l’utilità di<br />
un Dio che perdutamente lo ama, ma soprattutto<br />
il piacere di creare amicizia con Lui.<br />
E se la sagoma dello scoglio terrà la morfologia<br />
del Golgota, varrà ancor più l’alfabeto<br />
dell’ostrica: quando entra in essa un granellino<br />
di sabbia prova dolore. Per difendersi dall’irritazione,<br />
lo avvolge con strati di madreperla<br />
che, usciti, daranno forma alla bellezza della<br />
perla.<br />
Dentro la bellezza alloggia la sofferenza,<br />
come dietro il sepolcro abita il Calvario:<br />
ostriche felici non fanno perle, ostriche<br />
sofferenti sono artigiane della bellezza.<br />
Tutto il Vangelo prepara alla Risurrezione, ma<br />
non la descrive. Rimane quel sepolcro spalancato<br />
come occasione di inaspettato stupore, al<br />
quale sapranno prestare voce coloro che sullo<br />
scoglio di Cristo stanno aggrappati come le<br />
ostriche del Verga. Per evitare che il mondo,<br />
da pesce vorace qual è, ne deturpi la bellezza.<br />
*Editorialista Avvenire<br />
per la restituzione di copie non consegnate.<br />
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presso Cassa di Risparmio di Fabriano<br />
e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />
la medesima carità, associati nella medesima<br />
comunione di preghiera, di disciplina, di<br />
attività, e - ciò ch’è meraviglioso - tutti desiderosi<br />
d’una cosa sola, di offrire se stessi,<br />
come Cristo nostro Maestro e Signore, per la<br />
vita della Chiesa e per la salvezza del mondo”.<br />
Così Benedetto XVI può dire ai neo vescovi, a<br />
Castel Gandolfo, con le parole di Paolo VI, che<br />
“occorre evangelizzare - non in maniera decorativa,<br />
a somiglianza di vernice super� ciale,<br />
ma in modo vitale, in profondità e � no alle<br />
radici - la cultura e le culture dell’uomo… partendo<br />
sempre dalla persona e tornando sempre<br />
ai rapporti delle persone tra di loro e con Dio”.<br />
Ri� essione che ci aiuta a vivere i prossimi<br />
appuntamenti, quali l’apertura del Sinodo<br />
sulla nuova evangelizzazione e dell’Anno della<br />
fede, l’11 ottobre prossimo.<br />
*Vaticanista Rai<br />
Impegnarsi<br />
con il reale<br />
O quando si scontra con le dif� coltà?<br />
No, un uomo “si perde” quando non ha<br />
niente di buono da guardare, quando<br />
anche nel meraviglioso palazzo delle<br />
sue conoscenze, delle sue virtù o delle<br />
sue ricchezze non abita una presenza<br />
che gli riempie la vita di positività, e<br />
a cui appartiene. Senza l’acqua il deserto<br />
è solo deserto, e anche sapendo<br />
benissimo la strada per arrivare da un<br />
punto ad un altro, ci si sente sperduti<br />
e si � nisce per considerare vano ogni<br />
viaggio. Come avviene per i bambini:<br />
anche nella casa che conoscono bene si<br />
sentono persi, se non c’è chi li ama. La<br />
nostra attuale civiltà, avendo rimosso<br />
dal cuore della realtà l’ipotesi di una presenza<br />
positiva, si ritrova adulti troppo<br />
spesso ridotti a marmotte. Ci si impegna<br />
per costruire una tana illusoria. Ma non<br />
si “possiede” veramente più niente.<br />
La fede, il riconoscimento di una<br />
Presenza che valorizza il vivere, ha<br />
reso indomiti nell’impegno costruttivo<br />
uomini che non erano più “bravi” o più<br />
“generosi” degli altri, ma che erano<br />
liberi. Duemila anni di storia sono<br />
ricchi dei segni che hanno lasciato<br />
nella carità, nella cultura, nella politica.<br />
Sono i segni di una signoria dell’uomo.<br />
D’altra parte, un uomo e una donna<br />
adulti si riconoscono perché generano,<br />
costruiscono qualcosa e non lasciano<br />
la realtà così come l’avevano ricevuta.<br />
Oggi, alla signoria dell’uomo si è sostituito<br />
il dominio dello Stato e delle<br />
mode. Per questo i tempi richiedono<br />
l’impegno di uomini liberi, il maturo<br />
frutto di un’educazione. La � gura del<br />
Papa e la sua testimonianza di libertà<br />
richiamano la Chiesa alla conversione,<br />
al coraggio, alla fede. Quella fede che<br />
non coincide coi con� ni sociologici di<br />
un fenomeno soggettivo, e nemmeno<br />
con quelli labilissimi di una presunta<br />
moralità osservata dalla persona o da<br />
un gruppo. La fede si gioca tutta in<br />
quell’attimo che Pietro e, dopo di lui<br />
e come lui � no a noi, uomini di ogni<br />
tempo hanno vissuto: “Sì, Signore, tu<br />
lo sai che ti amo”. E la domanda di<br />
Pietro ci accompagnerà per tutto questo<br />
imminente anno della fede, non come<br />
una minaccia o un’ossessione, ma come<br />
una provocazione e una ricerca di senso.<br />
Dentro l’impegno di ogni giorno.<br />
Carlo Cammoranesi<br />
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02 editoriali.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.21
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >INCHIESTA<<br />
3<br />
Tini: "Ecco la verità sui conti"<br />
Sul bilancio ora incidono scelte non dipendenti dall'attuale Giunta<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
al<br />
Bilancio e alle<br />
Finanze Angelo<br />
L’assessore<br />
Tini l’ha chiamata<br />
“operazione verità<br />
sui conti”. “La necessità di<br />
ritoccare dello 0,8 per mille<br />
l’Imu sulle seconde case e sui<br />
capannoni industriali, nasce<br />
in relazione alla tassatività<br />
della legge del 7 agosto<br />
2<strong>01</strong>2 n. 135 (la cosiddetta<br />
spending review Monti, ndr).<br />
“In questi giorni si è letto<br />
di tutto”, dice Tini. “Dopo<br />
l’approvazione del bilancio<br />
di previsione redatto nel<br />
mese di giugno e approvato<br />
a luglio, sono emerse spese<br />
impreviste e tagli governativi.<br />
L’attuale amministrazione<br />
non ha speso un euro in più<br />
di ciò che aveva stabilito, ma<br />
abbiamo dovuto far fronte a<br />
costi non dipendenti dalla<br />
nostra volontà, bensì pervenutidall’amministrazione<br />
Sorci. In particolare si<br />
tratta di spese per<br />
la ripulitura della<br />
neve nei mesi di<br />
gennaio e febbraio<br />
e che ammontano<br />
a ben 870.000<br />
euro. Inoltre c’è<br />
una vecchia causa<br />
del 2002 che ha<br />
visto soccombere<br />
il comune con un<br />
titolo esecutivo,<br />
vale a dire un’indennità<br />
di esproprio,<br />
per un valore<br />
di 250.000 euro.<br />
Emergono anche<br />
parcelle di avvocati<br />
per un ammontare<br />
di 28.000<br />
euro”. In passato le spese per<br />
eventi straordinari come la<br />
neve venivano coperte con<br />
l’applicazione dell’avanzo<br />
di amministrazione, ma<br />
quest’anno, per rispettare il<br />
patto di stabilità e il rigore<br />
della legge Monti, non è<br />
stato possibile, altrimenti si<br />
sarebbero dissestate le casse<br />
Urbani: "Manca<br />
equità sull'Imu"<br />
L'aumento, un'evidente stortura<br />
“Siamo di fronte ad un’evidente<br />
stortura. Intanto<br />
sull’argomento del bilancio<br />
sarebbe stato opportuno un<br />
confronto tra la vecchia e la<br />
nuova amministrazione al<br />
� ne di ottenere un resoconto<br />
esatto delle spese da sostenere<br />
e facenti<br />
capo all’allora<br />
giunta Sorci.<br />
Inoltre si sarebbe<br />
dovuto<br />
agire in modo<br />
equo e non<br />
colpendo solo<br />
una parte dellapopolazione<br />
attraverso<br />
la pressione<br />
fiscale. Infine,<br />
da parte<br />
dell’attuale<br />
Giunta, non è<br />
stato rispettato<br />
il patto elettorale,<br />
perché<br />
il sindaco Sagramolaaveva<br />
detto che<br />
l’Imu non<br />
avrebbe subito<br />
ritocchi”.<br />
E’ una critica<br />
severa quella<br />
mossa dal<br />
consigliere<br />
comunale di<br />
opposizione Urbano Urbani.<br />
L’argomento che scatena il<br />
disappunto attiene all’aumento<br />
dell’Imu dal 9 al 9,8%<br />
per mille a carico dei titolari<br />
delle seconde case e dei capannoni<br />
industriali.<br />
“Ci viene detto che l’aumento<br />
è necessario per sup-<br />
portare i costi delle nevicate<br />
di febbraio, ma tra Sorci e<br />
Sagramola sarebbe stato utile<br />
veri� care l’accaduto a tempo<br />
debito. Il consiglio comunale<br />
è del tutto all’oscuro del<br />
bilancio in essere e non possediamo<br />
nemmeno un foglio<br />
che attesti il resoconto.<br />
Come è possibile<br />
agire in modo così<br />
approssimativo? Se<br />
la neve ha colpito<br />
tutti, perché vengono<br />
chiamate a pagare<br />
solo determinate categorie?<br />
Perché que-<br />
comunali. Quindi l’amministrazione<br />
Sagramola ha dovuto<br />
provvedere con risorse<br />
proprie. Continua Angelo<br />
Tini: “Altre cose pervenute<br />
dal passato sono l’utilizzo<br />
dell’avanzo di amministrazione<br />
del 2<strong>01</strong>0 per un milione<br />
di euro e un mutuo che<br />
è stato acceso per costruire<br />
sta disparità di trattamento?<br />
Il servizio di rimozione della<br />
neve è stato effettuato in<br />
favore della comunità intera,<br />
non solo di alcuni soggetti.<br />
Eventi eccezionali vanno<br />
affrontati con provvedimenti<br />
eccezionali”.<br />
Afferma ancora Urbani: “Ho<br />
la sensazione, peraltro, che<br />
l’Imu inerente alla seconda<br />
casa e alle imprese, una<br />
volta aumentata, resterà al<br />
9,8 per mille anche in futuro.<br />
Invito il sindaco Sagramola a<br />
portare la questione in consiglio<br />
perché è necessaria una<br />
discussione complessiva che<br />
coinvolga l’assise pubblica”.<br />
Il consigliere conclude<br />
la sua disamina:<br />
“L’assessore<br />
Galli aveva detto<br />
che le aziende<br />
virtuose sarebbero<br />
state salvaguardate<br />
attraverso un<br />
sistema premiante.<br />
Mi auguro che<br />
mantenga fede a<br />
quanto promesso,<br />
tutelando chi dà<br />
lavoro ai cittadini<br />
di Fabriano e<br />
chi, come il sottoscritto,<br />
non ha mai<br />
utilizzato un’ora<br />
di cassa integrazione”.<br />
a.m.<br />
opere pubbliche. E’ accaduto<br />
che gli stati di avanzamento<br />
dei lavori, al momento del<br />
nostro insediamento, ammontavano<br />
ad un milione<br />
e 300.000 euro. Si tratta di<br />
spese in conto capitale che<br />
vanno ad incidere sul patto<br />
di stabilità, quindi si deve<br />
colmarle con nuove entrate”.<br />
L’amministrazione<br />
Sagramola è stata<br />
costretta ad inasprire<br />
l’Imu � no ad indire<br />
aste pubbliche per<br />
rimunerare le ditte<br />
alle quali sono stati<br />
commissionati i lavori<br />
facenti capo alla<br />
precedente Giunta.<br />
Conclude l’assessore<br />
Tini: “Certo,<br />
in questo periodo<br />
di crisi non è opportuno<br />
aumentare<br />
le tasse, ma vorrei<br />
rimarcare che il contenimentodell’aumento<br />
allo 0,8% è<br />
stato possibile grazie<br />
allo spending review del<br />
comune, perché ora la spesa<br />
corrente è consistentemente<br />
ridotta rispetto al 2<strong>01</strong>1. L’unico<br />
rammarico è che i tempi<br />
per la manovra � nanziaria<br />
erano talmente ristretti che<br />
non è stato possibile intavolare<br />
un confronto con le forze<br />
produttive e i sindacati”.<br />
Galli: "Imprese<br />
da salvaguardare"<br />
L’amministrazione civica è<br />
divisa sull’aumento dell’Imu<br />
e si rischiano frizioni<br />
all’interno dell’Udc, partito<br />
attualmente di maggioranza.<br />
Ad opporsi in modo netto<br />
è l’assessore alle Attività<br />
Economiche e Produttive<br />
Giuseppe Galli, esponente di<br />
rilievo della compagine guidata<br />
dal segretario Pellegrini.<br />
Titolare del settore bilancio<br />
e � nanze è Angelo<br />
Tini, altra figura<br />
dell’Udc, nonché<br />
vice-sindaco, che<br />
invece ha sottolineatol’indispensabilità<br />
del provvedimento.<br />
Galli ammette:<br />
“Francamente devo<br />
dire che la maggioranza<br />
è compatta<br />
sull’aumento dell’Imu,<br />
ma io resto<br />
contrario. In questi<br />
giorni ho incontrato<br />
le associazioni<br />
di categoria e ho<br />
ribadito la mia personale<br />
posizione.<br />
Se si deve dare un<br />
segnale di rilancio non possiamo<br />
penalizzare le imprese<br />
che già stanno soffrendo la<br />
congiuntura economica e la<br />
crisi che attanaglia da anni,<br />
e gravemente, il comprensorio.<br />
Capisco che bisogna far<br />
quadrare i conti del bilancio<br />
comunale e comprendo le<br />
difficoltà del sistema, ma<br />
ho già chiesto al sindaco<br />
Sagramola di fare di tutto per<br />
evitare un inasprimento<br />
� scale”. Cna, Confartigianato<br />
e Confcommercio<br />
avevano già fornito la loro<br />
opinione. Rimarca Simone<br />
Clementi, segretario<br />
della Cgia: “Ci fa piacere<br />
che l’assessore Galli<br />
abbia compreso le nostre<br />
A sinistra Urbano Urbani;<br />
in alto Giuseppe Galli;<br />
qui a � anco una fase<br />
di un Consiglio comunale<br />
SU<br />
• L’aumento<br />
dell’Imu è sta-<br />
to necessario a<br />
causa di spese impreviste<br />
che attengono all’amministrazione<br />
Sorci.<br />
• Non è stato applicato<br />
il massimo della tariffa.<br />
• Le spese correnti del<br />
Comune, nel frattempo,<br />
sono state consistentemente<br />
ridotte.<br />
GIÙ<br />
• L’inaspri-<br />
mento fiscale<br />
colpisce in una<br />
fase di grande remissione<br />
economica e occupazionale.<br />
• Le associazioni di<br />
categoria sono contrarie<br />
alla manovra fi nanziaria.<br />
• I tempi ristretti per<br />
l’approvazione del bilancio<br />
non hanno consentito<br />
un confronto con le forze<br />
produttive e i sindacati.<br />
istanze e stia affrontando il<br />
problema in modo obiettivo.<br />
La giunta dovrebbe rivedere<br />
la propria scelta veri� cando<br />
l’opportunità di procedere<br />
a dei tagli in altri settori e<br />
nei vari capitoli di spesa.<br />
Non chiediamo nulla di eccezionale,<br />
soltanto che non<br />
vengano tassate<br />
le attività<br />
produttive. Le<br />
imprese hanno<br />
già avuto problemi<br />
a pagare<br />
la <strong>prima</strong> rata,<br />
� guriamoci la<br />
seconda, per<br />
di più dovendo<br />
far fronte ad<br />
un aggravio di<br />
spesa”. Intanto<br />
l’assessore<br />
Galli interviene<br />
anche sulla<br />
questione lavoro<br />
per concretizzarealcune<br />
linee programmatiche:<br />
“Il primo step<br />
sarà un consiglio<br />
comunale<br />
aperto � ssato per il 20 ottobre<br />
a cui sono stati invitati i<br />
grandi gruppi industriali. Poi<br />
il percorso proseguirà con le<br />
piccole e medie imprese e le<br />
parti sociali. Nel frattempo<br />
verrà firmato un accordo<br />
di programma per sfruttare<br />
tutte le risorse possibili. Al<br />
riguardo daremo vita ad un<br />
tavolo permanente con imprenditori,<br />
associazioni di<br />
categoria e sindacati”.<br />
a.m.<br />
03 inchiesta.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.24
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ENTRO IL MARTEDÌ MATTINA<br />
Notizie Liete<br />
Tanti auguri!<br />
Andrea e Venia, avete raggiunto un bel traguardo! Vi auguriamo che<br />
la fortuna e la salute vi accompagnino ancora per tanti anni!<br />
Tantissimi auguri dai � gli, i generi ed i nipoti.<br />
Cav ringrazia<br />
le sorelle Rogari<br />
Le sorelle Rogari, in occasione del battesimo dei loro bambini,<br />
hanno voluto fare un grande gesto di amore donando, al Centro<br />
di Aiuto alla Vita, un Progetto Gemma, adozione prenatale.<br />
Il Cav ringrazia di cuore le sorelle Rogari e tutte le persone che<br />
hanno contribuito a questo grande dono.<br />
Buon<br />
onomastico!<br />
Auguri a Francesca per il suo onomastico<br />
dal fratello Gianni.<br />
Grazie<br />
di cuore!<br />
Vorrei rendere noto ai lettori la<br />
collaborazione e la sensibilità<br />
che ancora ci sono nel nostro<br />
nosocomio, ringranziando la Dott.<br />
ssa Mancinelli e la Dott.ssa Curzi<br />
e la signora Rita Petroni per<br />
aver organizzato vari esami (Tac.<br />
elettroencefalogramma-elettrocardiogramma-visita<br />
dentistica), tutti<br />
eseguiti in mattinata, per mio � glio<br />
Graziano, disabile. Non ci sono parole<br />
per esprimere il mio grazie dal<br />
più profondo del cuore per la vostra<br />
umanità. Non tutti in Italia possono<br />
vantare un ospedale come il nostro<br />
così ef� ciente, funzionante e pulito.<br />
Grazie di vero cuore.<br />
Gianna Travaglia Boccolucci<br />
Che bel traguardo!<br />
Ne avete fatta di strada insieme... Congratulazioni a<br />
Emilio e Nicoletta Tassi che domenica 30 settembre<br />
hanno festeggiato 60 anni di matrimonio. Auguri perchè<br />
questo vostro cammino possa ancora continuare.<br />
Le � glie, Pina e Santina<br />
09-1952<br />
Auguri Ida ed Enrico!<br />
Ida ed Enrico: 43 bellissimi anni di matrimonio!!<br />
Auguri carissimi a questa coppia meravigliosa! Siete un esempio di vero<br />
amore per tutti noi! Anche in questo momento particolare della vostra vita<br />
siete un'unione fantastica e dolcissima che tutti ammiriamo e stimiamo!<br />
Un abbraccio sincero da parte mia, dei miei � gli Giorgia e Tommy, di<br />
mio marito Massimo, di zia Pia, dei nonni Eva ed Augusto, dei vostri<br />
cari e dei vostri amici, quelli veri!<br />
Alessandra<br />
Vincitori... senza frontiere<br />
Domenica 16 settembre in occasione della festa della “Madonna<br />
Addolorata” nella frazione di Melano sono stati premiati con<br />
un trofeo ed una maglietta personalizzata i “ragazzi” che nel<br />
1982, vinsero l’ultima edizione della <strong>prima</strong> serie di “Giochi<br />
senza frontiere tra le frazioni di Fabriano”.<br />
I premi sono stati offerti dal Circolo Fenalc di Melano e le<br />
magliette da Linea Sport 84. Una giornata in cui i vincitori<br />
dei giochi che si sono svolti 30 anni fa si sono ritrovati in<br />
un momento di festa e di ricordi. I premiati sono Gianfranco<br />
Bianchetti, Paolo Calisti, Renato Foco, Roberta Malizia, Giancarlo<br />
Marasca, Luca Mingarelli, Gianni Pellegrini, Massimiliano<br />
Pisello, Antonio Spinelli, Claudio Spinelli e Patrizia Valentina;<br />
i dirigenti il compianto Nello Bianchetti e Leonardo Meloni, e<br />
l’arbitro Sandro Pellegrini.<br />
09-2<strong>01</strong>2<br />
Avviso<br />
importante!<br />
09-1977<br />
09-2002<br />
Giovedì 27 settembre alle ore 10 della mattina,<br />
in viale IV Novembre, incrocio con il nuovo<br />
cavalcavia del Borgo (zona retro chiesa S.<br />
Nicolò) una signora di 70 anni è stata investita<br />
da una macchina guidata da una donna<br />
che ha prestato immediatamente soccorso.<br />
Al momento le condizioni della signora investita<br />
non sembravano gravi. Pertanto non<br />
sono state lasciate le generalità. In serata la<br />
signora si è recata al Pronto Soccorso dove è<br />
stata constatata la frattura di un braccio con<br />
relativa ingessatura, motivo per cui si chiede<br />
gentilmente alla persona che era alla guida<br />
della macchina di contattare lo 0732 5719,<br />
oppure il 338 7512350. Grazie.<br />
04 mercatino.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.26
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
>CRONACA<br />
di GAIA GERMONI<br />
Il 26 settembre è una data non<br />
facile da dimenticare. Basta<br />
solo sentirla nominare per far<br />
riaf� orare alla mente di tutti i<br />
ricordi di quel sisma che ha sconvolto<br />
Marche e Umbria segnando<br />
con una profonda ferita anche la<br />
città di Fabriano. Due forti scosse,<br />
una di magnitudo 5.8 durante<br />
la notte, alle 02:33, e l’altra alle<br />
11:42 di mattina, con magnitudo<br />
6.1, hanno fatto tremare la terra<br />
in maniera indelebile. E oltre allo<br />
shock di un evento che tutti conoscevano<br />
ma non in tali dimensioni,<br />
fu duro il colpo materiale in� itto<br />
ai luoghi della quotidianità: case,<br />
edi� ci pubblici, scuole, chiese. A<br />
quindici anni di distanza si tirano<br />
le somme di ciò che è avvenuto<br />
dopo, del lungo percorso che ha<br />
riportato Fabriano a riacquistare la<br />
sua personalità e che ha portato le<br />
Marche a divenire un vero e proprio<br />
modello della ricostruzione.<br />
Il sindaco Giancarlo Sagramola,<br />
allora coordinatore della Protezione<br />
Civile, racconta come Fabriano<br />
abbia subito affrontato l’emergenza<br />
con la creazione di un centro operativo<br />
che ha provveduto a fornire<br />
pasti caldi e posti letto all’interno<br />
del palazzetto vecchio.<br />
“Ci siamo messi insieme per preparare<br />
1260 pasti - ricorda - utilizzando<br />
il cibo delle mense e dando<br />
da dormire ad oltre 400 persone”.<br />
Dopo la <strong>prima</strong> fase della ricostruzione,<br />
� nalizzata a fronteggiare la<br />
situazione iniziale e a fornire agli<br />
sfollati oltre 1300 posti letto, in<br />
container e abitazioni, è iniziato<br />
il lungo cammino per riportare la<br />
città alla sua integrità, cammino<br />
pressoché terminato: “Rimangono<br />
soltanto 10 pratiche di procedimenti<br />
che non hanno trovato conclusioni –<br />
dichiara il sindaco – ad ogni modo<br />
tutti gli sfollati sono ormai da anni<br />
rientrati nelle loro case e Comune<br />
Note... ad Albacina<br />
Il 26 settembre 1997 tremò la terra: l'anniversario<br />
e Regione Marche in sinergia hanno<br />
contributo alla ricostruzione.<br />
Sper o di trovare nei cittadini lo<br />
stesso spirito di unità di allora per<br />
superare l’emergenza che Fabriano<br />
vive oggi”.<br />
E dell’importante ruolo assunto<br />
dalla Regione Marche nella ricostruzione<br />
di Fabriano parla anche<br />
Vincenzo Castriconi, consigliere<br />
comunale di maggioranza che nel<br />
1997 fu fautore della ricostruzione<br />
Maratona rock domenica 7 ottobre<br />
La chiesa parrocchiale di San Venanzio ad Albacina è conosciuta nel nostro<br />
territorio perchè al suo interno è collocato il trittico ligneo quattrocentesco<br />
attribuito al Maestro di Staffolo. Fino ad alcuni decenni fa nessuno<br />
conosceva però la vera identità di un’altra importante opera ospitata nella<br />
chiesa. Stiamo parlando dell’organo, che circa all’inizio del XIX secolo fu<br />
acquistato dalla parrocchia. Lo strumento, realizzato nel 1774 dall’organaro<br />
Gaetano Antonio Callido (Este, 14 gennaio 1727 – Venezia, 8 dicembre<br />
1813), senza dubbio il più celebre costruttore di organi del XVIII e XIX<br />
secolo, proveniva da un Convento di suore di Cingoli. Il suo reale valore<br />
artistico e culturale rimase misconosciuto � no agli anni ’70 del secolo<br />
scorso, quando venne rinvenuta la pergamena autografa del Maestro con<br />
l’indicazione dei vari registri dello strumento, la quale permetteva di ricostruire<br />
la storia e ritrovare le origini dell’organo, che risulta regolarmente<br />
catalogato con il N.96 nella “Tavola P” del Catalogo Callidiano. Possiamo<br />
quindi considerarlo a tutti gli effetti il “fratello” di quello che troviamo<br />
collocato nella chiesa dei Ss. Biagio e Romualdo a Fabriano. All’epoca<br />
fu riparato e suonato in concerto dal M° Luigi Celeghin con un bellissimo<br />
impatto sonoro che colpì in modo indimenticabile il pubblico presente. La<br />
gloria però fu di breve durata, perché nel corso di pochi anni lo strumento<br />
si deteriorò � no a raggiungere uno stato assai precario di conservazione,<br />
al punto, ovviamente, da richiedere un profondo intervento di restauro che<br />
lo riportasse alle condizioni originali. L’intervento è stato quindi af� dato<br />
al restauratore Formentelli che opera in quel di Camerino, sotto la supervisione<br />
della Soprintendenza alle Belle Arti di Urbino, ed avrà una durata<br />
di circa un anno e mezzo. Il parroco di Albacina don Leopoldo Paloni ed<br />
un comitato di “paesani appassionati” si sono impegnati nella realizzazione<br />
di questa impresa, che comprende anche l’onere del reperimento<br />
dei fondi necessari alla sua realizzazione. Sono quindi previste in paese<br />
alcune iniziative, la <strong>prima</strong> delle quali, avente anche lo scopo divulgativo,<br />
si terrà domenica 7 ottobre (dalle 17 alle 23). Un concerto tenuto da vari<br />
gruppi Rock (The Hammers-Led Zeppelin tribute Band, Mamma Musica-<br />
Nomadi tribute Band, Atavika Prog Family ed altri) avrà luogo durante<br />
il pomeriggio e la serata. Si potranno degustare prodotti gastronomici<br />
locali e dolci confezionati dalle signore del paese che si sono offerte di<br />
collaborare all’iniziativa. L’ingresso sarà del tutto gratuito. Un grazie<br />
dagli organizzatori va a tutti coloro che parteciperanno ed a quelli che<br />
collaborando attivamente hanno permesso l’organizzazione dell’evento.<br />
di Belvedere attraverso la creazione<br />
di un consorzio di cittadini che<br />
hanno preso in mano la delicata<br />
situazione.<br />
“Quando ho deciso di fare qualcosa<br />
per ricostruire il paese sono stato<br />
fortunato perché ho trovato l’appoggio<br />
delle istituzioni: in primis della<br />
Regione Marche, pronta sempre<br />
ad accogliere le nostre richieste -<br />
afferma Castriconi – il segreto del<br />
successo della nostra azione risiede<br />
nella � ducia che tutti i cittadini<br />
hanno avuto in questo consorzio”.<br />
Tra l’altro a distanza di 15 anni non<br />
solo il paese di Belvedere è stato<br />
completamente restaurato tornando<br />
allo splendore di un tempo, ma il<br />
villaggio di legno che ospitava i<br />
terremotati è diventato un importante<br />
centro di formazione per i<br />
volontari della protezione civile:<br />
un � ore all’occhiello nato proprio<br />
dalle macerie del sisma.<br />
La chiesa riaperta<br />
Arpe, voci e piano a Santa Caterina<br />
Era emozionato padre Leonardo<br />
Bellonci nel dare inizio al concerto<br />
che domenica 30 settembre festeggiava<br />
la riapertura della chiesa di<br />
Santa Caterina. Padre Leonardo<br />
aveva 70 anni, quando il terremoto<br />
del settembre 1997 aveva decretato<br />
l’inagibilità della chiesa di Santa<br />
Caterina; di riaprirla al culto gli<br />
sembrava un sogno impossibile.<br />
Ora, a 85 anni, dava inizio al<br />
concerto della riapertura al culto<br />
e alla gioia. Michele Fabrizi era al<br />
pianoforte; M. Chiara Fiorucci e<br />
Alberto Signori alle arpe; lo stesso<br />
Signori dirigeva il coro polifonico<br />
Vox Nova di Fabriano (foto). Data<br />
l’imminente festa di S. Francesco<br />
di Assisi, il concerto si è aperto<br />
con la rievocazione della vita del<br />
Poverello, preparata da Giuseppe<br />
Bruni per voci recitanti e interludi<br />
del pianoforte e dell’arpa. Dopo<br />
una stupenda interpretazione della<br />
Ballata op. 23 n. 1 di F. Chopin da<br />
parte del pianista Fabrizi, il duo<br />
ha ripreso a dialogare nei brani<br />
molto suggestivi di V. Palermo e<br />
A. Pierucci. L’arpa della Fiorucci<br />
ha estasiato il pubblico con l’Impromptu<br />
op. 86, n. 6 di G. Faure’<br />
e, insieme ad Alberto Signori, in un<br />
brano di H. Reniè. Il coro Vox Nova<br />
ha proiettato in esaltanti immagini<br />
sonore il senso festoso della serata<br />
con brani molto impegnativi di Pergolesi,<br />
Vivaldi e lo spiritual ‘Wade<br />
in the water’.<br />
Grandi apprezzamenti a tutti gli<br />
esecutori.<br />
Il timpano della chiesa di San Biagio<br />
e Romualdo che crollò in seguito alle<br />
forti scosse di terremoto<br />
del 26 settembre 1997<br />
Quel terribile sisma...<br />
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05 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.48
6<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Ponte dell'Aèra... "mi piace"<br />
Il monumento fabrianese al secondo posto tra i luoghi segnalati al FAI<br />
Prosegue la raccolta firme<br />
per eleggere a luogo<br />
del cuore lo storico Ponte<br />
dell’Aèra organizzata<br />
dalla delegazione Fai di Fabriano<br />
in collaborazione con il comitato<br />
“Alla scoperta del Giano”. Ad oggi<br />
l’antico simbolo fabrianese, presso<br />
il quale erano poste le botteghe dei<br />
primi fabbri che diedero origine<br />
alla città e che comparirebbe nello<br />
stesso stemma cittadino, si attesta<br />
al secondo posto regionale e all’85°<br />
nazionale nella classi� ca provvisoria<br />
di internet che vede competere<br />
ben 8.000 segnalazioni provenienti<br />
da tutto il Belpaese. L’obiettivo è<br />
quello di raggiungere una posizione<br />
di rilievo così da avere l’attenzione<br />
e un intervento diretto del Fai per<br />
il suo recupero, ciò dipenderà dalle<br />
� rme cartacee che perverranno entro<br />
il 31 ottobre e che al momento<br />
"Aperiquì"<br />
sul basket<br />
Giovedì 11 ottobre alle ore 19 ritorna<br />
l’appuntamento con Aperiquì.<br />
Condivisioni itineranti, l’evento<br />
organizzato dall’associazione culturale<br />
fabrianese “fabricamenti”.<br />
Luogo dell’incontro sarà il chiostro<br />
di San Benedetto, una location<br />
ideale per il tema del quarto “Aperiquì”:<br />
il corpo, legato in maniera più<br />
ampia allo sport, in particolar modo<br />
al basket. Gli appuntamenti informali<br />
dell’associazione fabricamenti<br />
hanno tracciato un percorso alla<br />
ricerca del senso della comunità,<br />
ponendo l’attenzione su un luogo<br />
fisico, un’immagine simbolica,<br />
l’intrinseco bisogno di spiritualità<br />
� no ad arrivare al corpo. Il corpo<br />
è l’elemento che ci lega al mondo<br />
e allo stesso tempo il mezzo che ci<br />
permette di costruire il nostro io.<br />
Il convento di San Benedetto è un<br />
luogo rappresentativo dell’identità<br />
comunitaria, il luogo dove ha mosso<br />
i primi passi il basket fabrianese.<br />
Ci racconteranno le loro emozioni<br />
e il loro percorso alcuni degli atleti<br />
che hanno reso grande il basket a<br />
Fabriano � no a farlo diventare un<br />
elemento identitario e aggregante<br />
della nostra comunità. La formula<br />
sarà sempre la stessa, ogni partecipante<br />
deve intervenire portando<br />
con sé il necessario per l’aperitivo<br />
e condividendo con gli altri: cultura,<br />
idee ed energie. L’associazione<br />
metterà a disposizione dei contenitori<br />
per la raccolta differenziata.<br />
Ogni singolo partecipante è invitato<br />
a farsi lui stesso attore proponendo<br />
spunti di ri� essione, in linea con lo<br />
spirito dell’evento e dell’associazione<br />
stessa: la crescita culturale<br />
attraverso la condivisione collettiva.<br />
Elisabetta Monti<br />
hanno superato il numero di 200. I<br />
giorni per � rmare non sono ancora<br />
molti, l’impresa è ardua ma non<br />
impossibile se ci sarà la massima<br />
partecipazione. L’invito rivolto a<br />
tutti i cittadini è dunque quello di<br />
recarsi ad apporre la propria � rma<br />
presso i seguenti punti di raccolta<br />
in città: Urp del Comune di Fabriano,<br />
Biblioteca Pubblica “R.Sassi”,<br />
Museo della Carta e della Filigrana,<br />
Pinacoteca Civica “B.Molajoli”,<br />
Edicola La Rovere, Libreria Babele.<br />
E sempre riguardo al ponte, e al<br />
tratto coperto del � ume cittadino,<br />
ancora non si sono spenti gli eco<br />
dell’ultima escursione degli instancabili<br />
“eroi del Giano” Fabrizio<br />
Moscé e Fabrizio Maffei che per la<br />
terza volta, grazie al prezioso aiuto<br />
di Radio Gold, sono scesi ed hanno<br />
acceso i riflettori sulle possenti<br />
arcate medievali e sulla situazione<br />
al di sotto della tombatura:<br />
per chi volesse<br />
farsi un’idea e scoprire<br />
questa valente opera di<br />
ingegneria idraulica che<br />
è stata nascosta per tanti<br />
troppi anni, i video sono<br />
disponibili sul sito www.<br />
allascopertadelgiano.it .<br />
Un momento<br />
della raccolta fi rme<br />
per la riapertura<br />
del Ponte dell'Aèra<br />
>FABRIANO<<br />
Sopra: vecchia foto del Ponte dell'Aèra quand'era ancora aperto<br />
Sotto: la pianta del Ponte, tratte dal testo di J.B.Seroux D'Agincourt<br />
Modelle in carrozza<br />
con gli artigiani fabrianesi<br />
Gli artigiani fabrianesi mettono a segno un nuovo colpo all'Afrodite Bellezza<br />
e Benessere presso l'Abbadia di Fiastra lunedì 24 settembre. Fabula<br />
Parrucchieria-Armonia Intima-Lady Atelier-Roberta Fratini hanno allestito<br />
un vero e proprio set con tanto di antica carrozza nella suggestiva location<br />
dell'Abbadia per effettuare in diretta uno shooting fotogra� co. Tanta la<br />
curiosità dei passanti che si fermavano a guardare! Per gli scatti sono<br />
stati raggiunti dai fotogra� fabrianesi Matteo Mingo, Ersilio Barbarossa<br />
e Leonardo Massaccesi con i loro assistenti. Si ringrazia l'Expo Marche<br />
per averli contattati ad allestire questo singolare lavoro.<br />
Foto di Matteo Mingo<br />
"Fabbricato<br />
ingegnoso"<br />
Nel cuore più antico della città, si trova questa<br />
poderosa opera di ingegneria medievale unica<br />
nel suo genere, dichiarata agli inizi del secolo<br />
scorso monumento nazionale. Costituito da<br />
volte poggianti su un unico pilastro centrale<br />
rostrato, probabile opera dell’architetto fi orentino<br />
Bernardo Rossellino, congiungeva e<br />
congiunge tuttora le due sponde del fi ume<br />
Giano, a destra Castelvecchio e Poggio e a<br />
sinistra l’ampio Borgo che allora si andava<br />
formando. Il nome Aèra deriverebbe secondo<br />
il Sassi dall’errata pronuncia della parola latina<br />
aera= metalli, sul ponte sarebbe infatti esistita,<br />
menzionata anche negli antichi statuti del Comune,<br />
l’offi cina di un fabbro, forse lo stesso<br />
leggendario Mastro Marino che compare nello<br />
stemma comunale. Di recente Mauro Cucco<br />
ha rintracciato questa immagine di pianta e<br />
prospetto del ponte, tratta dalla pubblicazione<br />
“Histoire de l’art par les monuments”, nella<br />
quale l’autore J.B. Seroux d’Agincourt, noto<br />
storico dell’arte francese che visitò l’Italia sul<br />
fi nire del ‘700, così descrive l’opera fabrianese<br />
citando il Vasari: “fabbricato nel decimoquinto<br />
secolo, esso è assai ingegnosamente disposto<br />
per resistere alla forza di una corrente che ne<br />
avevane rovesciati molti altri; è forse dovuto<br />
al talento di Bernardo Rossellini, architetto<br />
fi orentino, che fu impiegato da Niccola V nei<br />
lavori che questo papa ordinò in Roma, nello<br />
Stato ecclesiastico e principalmente a Fabriano,<br />
ove egli erasi rifugiato a cagione della peste”.<br />
E il Rotary di Frasassi<br />
si concentra sull'arte<br />
Anche il Rotary Club “Altavallesina<br />
Grottefrasassi” aderisce alla<br />
ottava edizione della “Giornata<br />
del Contemporaneo”, iniziativa<br />
nazionale promossa dal Ministero<br />
per i Beni e le Attività<br />
Culturali in programma venerdì<br />
5 ottobre alle ore 17 presso il<br />
Museo Archeologico Nazionale<br />
delle Marche di Ancona. La<br />
nostra associazione per mezzo<br />
del suo presidente, prof. Adriana<br />
Verdini, metterà a disposizione<br />
del pubblico l’opera vincitrice<br />
della XIX edizione del Premio<br />
Internazionale di Scultura “Edgardo<br />
Mannucci”, tenutosi ad<br />
Arcevia dal 26 maggio al 31 luglio scorsi. «La nostra partecipazione all’iniziativa<br />
- spiega il dott. Franco Berionni, presidente del Premio Mannucci<br />
- si attuerà con l’esposizione della scultura Umore Permanente, realizzata<br />
dalla giovane artista Federica Tortorella (foto) dell’Accademia delle Belle<br />
Arti di Torino». Tale opera sarà infatti in mostra nel Museo Archeologico<br />
Nazionale delle Marche di Ancona, accanto a reperti archeologici, dal 6<br />
ottobre all’8 giugno 2<strong>01</strong>3. «E’ per noi motivo di orgoglio - riprende Berionni<br />
- concedere in prestito l’opera vincitrice del Premio per una iniziativa di<br />
alto pro� lo, che ha quale scopo quello di valorizzare il grande patrimonio<br />
nazionale di beni culturali ed artistici. Le nostre iniziative, secondo quelli<br />
che sono i principi fondamentali del club, vengono condotte nel segno del<br />
puro spirito di servizio a bene� cio della collettività e, in questo caso, la<br />
nostra azione è � nalizzata a promuovere i giovani talenti che operano per<br />
trovare un loro spazio nell’affascinante campo dell’arte e della cultura». In<br />
occasione della “Giornata del Contemporaneo” l’ingresso al citato Museo<br />
Archeologico delle Marche sarà a titolo gratuito.<br />
06 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.33
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />
7<br />
Il musical pronto per maggio<br />
Defi nitivo il cast dell'opera della Pastorale<br />
di ROBERTA STAZI<br />
In un incontro carico di entusiasmo,<br />
ansia, attesa ed emozioni,<br />
è stato de� nito il cast del nuovo<br />
musical della pastorale giovanile<br />
della Diocesi di Fabriano e<br />
Matelica – “Face, ogni volto una storia”<br />
- che darà vita alla storia ideata<br />
da Don Umberto Rotili. Tantissimi<br />
i ragazzi che si sono presentati ai<br />
provini, ed un primo successo è<br />
stato che solo la metà di loro aveva<br />
già partecipato al precedente<br />
musical “Dove sei?”, mentre tutti<br />
gli altri erano “volti nuovi”: segno<br />
del successo dell’idea che non solo<br />
aggrega, impegna e responsabilizza<br />
i ragazzi, ma anche che è davvero<br />
vissuta come un’opportunità. Un’opportunità<br />
a doppio senso: per la<br />
Chiesa, e per il “mondo degli Adulti”<br />
(sponsor e collaboratori coinvolti)<br />
che investono sui giovani attraverso<br />
un supporto economico o con il loro<br />
tempo dedicato all’iniziativa, e per<br />
giovani, che dovranno ripagare della<br />
� ducia attraverso il loro impegno e<br />
Il cast ed i collaboratori del nuovo musical<br />
BIBLIOTECA IN AZIONE!<br />
di Francesca Iurlaro<br />
Compleanno della Biblioteca<br />
la valorizzazione dei loro talenti.<br />
La trama del Musical e altri dettagli<br />
della storia sono top secret: nessuna<br />
voce o indiscrezione. Bocche cucite<br />
da parte di ogni partecipante e dello<br />
staff. Pochissime le notizie che saranno<br />
rivelate. Quello che si può dire<br />
è che il musical parlerà del mondo<br />
dei giovani, che cerca risposte, che<br />
si interroga, che si scontra e incontra<br />
con un mondo di adulti a cui<br />
dimostrare di valere e voler contare<br />
in questo mondo. “Questo nuovo<br />
spettacolo – commenta don Umberto<br />
– vuole dire qualcosa di non scontato<br />
sui giovani, e lo farà suscitando nel<br />
pubblico emozioni forti.<br />
L’intenzione è anche quella di<br />
creare un vero spettacolo artistico,<br />
amatoriale sì, ma con un approccio<br />
professionale e per questo servirà<br />
l’impegno di tutti, perché ogni singolo<br />
elemento della storia, dal coro<br />
di scena, ai ballerini, agli attori, è di<br />
fondamentale importanza”.<br />
La Diocesi sta scommettendo su<br />
questi ragazzi e sul progetto che<br />
piano piano ha preso e prenderà sem-<br />
pre più forma. “Accanto al percorso<br />
artistico – continua il giovane e dinamico<br />
prete fabrianese - c’è un percorso<br />
spirituale: si approfondiranno,<br />
infatti, attraverso degli incontri<br />
programmati, dei<br />
temi importanti<br />
che i ragazzi per<br />
primi vivranno<br />
sul palcoscenico”.<br />
Gli incontri<br />
si terranno presso<br />
la Scuola di Teologia<br />
a Fabriano,<br />
ed inizieranno il<br />
16 novembre sul<br />
tema “Viaggio<br />
nell’aldilà”.<br />
Le date dello spettacolo,<br />
una delle<br />
poche cose rivelabili<br />
sul musical<br />
sono le date dello spettacolo: 4, 5,<br />
11 e 12 maggio.<br />
Le modalità di acquisto del biglietto<br />
verranno comunicate successivamente<br />
sia attraverso la Stampa che<br />
sul sito www.faceilmusical.com<br />
In occasione del suo secondo compleanno nella nuova sede delle Conce (9 ottobre prossimo) e della Giornata nazionale delle<br />
Biblioteche (BiblioPride, 13 ottobre 2<strong>01</strong>2) la Biblioteca pubblica di Fabriano organizza una serie di eventi e iniziative. Diversi gli<br />
appuntamenti in programma durante tutta la settimana. Martedì 9, alle 17.30, presso la Sezione bambini e ragazzi “Il grillo parlante”,<br />
Storie favolose, letture ad alta voce per i bambini dai 3 ai 9 anni. Dai bellissimi albi illustrati della Sezione, storie tenere, curiose,<br />
divertenti, da brivido, d’avventura. Alle 18, presso la Sala Dalmazio Pilati, “Immaginiamo la biblioteca, un viaggio fantastico, ma<br />
non troppo, verso la biblioteca del futuro”. Nuovi media, multiculturalità, conservazione e promozione dei fondi storici, per capire<br />
come cambiano e come si stanno trasformando non solo i servizi bibliotecari, ma anche le esigenze di lettura degli utenti, con<br />
uno sguardo verso le realtà più avveneristiche, e le prospettive per la nuova sede del San Francesco prevista per il prossimo anno.<br />
Interverrà il personale della Biblioteca e, a seguire, un aperitivo e un brindisi alle biblioteche. Dal 9 al 13 ottobre, durante gli orari di<br />
apertura della biblioteca, TRE ne regalo UNO: ogni tre prestiti ti regaliamo un libro. Si tratta di una speciale iniziativa promozionale<br />
grazie alla quale ogni utente potrà ricevere un libro in regalo ogni tre volumi o dvd presi in prestito. I libri potranno essere scelti<br />
tra quelli disponibili nel banchetto appositamente allestito al front offi ce. L’intento è di avvicinare ancora di più i cittadini alla loro<br />
biblioteca, una struttura suggestiva e funzionale, con un approccio nuovo e moderno per la fruizione di libri, dvd e dei tanti altri<br />
servizi a disposizione del pubblico. A tal proposito i dati di questi primi due anni sono indice di un lavoro costante fatto nella giusta<br />
direzione. Più di 2100 utenti iscritti, di cui 800 attivi con almeno un prestito nel corso del 2<strong>01</strong>2. Nel mese di luglio è stata raggiunta<br />
la soglia record di 830 prestiti, con una media giornaliera di 40 prestiti. Il patrimonio librario - tra novità, na rrativa, saggistica,<br />
periodici e libri antichi - ammonta a circa 100.000 volumi, collocati su 2.200 metri lineari di scaffali. Tra le curiosità: il nostro utente<br />
più giovane ha solo sei mesi ed è già appassionato ascoltatore dei racconti che gli legge la mamma, mentre il <strong>prima</strong>to di lettore più<br />
anziano (83 anni) è diviso ex-aequo tra un signore, instancabile ricercatore e una signora, accanita lettrice.<br />
Vi aspettiamo in biblioteca per una settimana all’insegna dello scambio culturale e per fare il pieno di libri!<br />
Giuseppe De Angelis e Patricia Bartoccetti, Biblioteca Pubblica di Fabriano<br />
Il gruppo di "Face, ogni volto<br />
una storia" al completo!<br />
ATTORI<br />
Salvatore Maio, Cristian Strambolini, Dimitri Guglielmi, Simone Campioni, Manuel Brega<br />
Lisa Fiorani, Francesca Fiorani, Sofi a Radicioni, Valentina Crialesi, Catalina Echeverri,<br />
Cristina Romei, Vincenzo D'Angela, Carlo Riso, Anna Bianchini, Angelo Cerini, Letizia<br />
Bonucci, Federica Marcelli, Asia Angelini, Elisa Di Pastena, Marco Teatini, Flaviana Caporali,<br />
Matteo Volpotti, Gianmarco Angeletti, Serena Allegrucci, Laura Casagrande Conti, Sara<br />
Costantini, Diamante Barbarossa, Evelina Tudisco, Paolo Ghilardi, Martina Formisano,<br />
Mattia Morichelli, Vanessa De Vito, Michela Gerace, Desirée Belardinelli, Sara Pioretti,<br />
Noemi Spadini, Cristina Turchi, Maria Elena Pallotta, Jacopo Caporali, Monica Bacher,<br />
Sofi a Tognoloni, Francesca Mema, Lorenzo Scaramucci, Maria Chiara Strona, Sofi a Guida<br />
Maria Teresa Maio, Alice Tintino, Alessandra Boldrini, Carlotta Ilari, Marco Miliani, Erendira<br />
Setaro, Martina Cerioni.<br />
BALLERINI<br />
Roberta Fedeli, Elisabetta Cavalieri, Chiara Castiglia, Rosa De Bustis, Stefania Chiarcos<br />
Fiorenza Sella, Alice Serafi ni, Sheryl Bellagamba, Claudia Angeletti, Ilaria Bernardi, Riccardo<br />
Costanzi, Marco Salari, Federico Basilici, Eleonora Setaro, Lucia Belardinelli, Sabrina<br />
Tavolini, Melissa Luzzi, Chiara Di Pietro, Natasha Fornaioli, Valeria Muscia, Francesca<br />
Paparelli, Vincenzo Godino, Daniel Muller, Barbara Falcioni, Monica Ragni, Natalie Tantucci,<br />
Xhuliano Mema, Walé Chouchane, Alée Chouchane, Simona Conforti, Giacomo Goffredi.<br />
ORCHESTRA<br />
Leandro Paradisi, Elisabetta Eutizi, GianLorenzo Farinelli, Elias Berton, Leonardo Rango,<br />
Fabrizio Urso, Federico Mariani, Giacomo Montesi, Alessia Tavolini, Lorenzo Camertoni,<br />
Simone Bevilacqua.<br />
07 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.36
8 >FABRIANO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
L'istruzione ora è un lusso<br />
"Caro libri": con troppa facilità si stampano nuove edizioni...<br />
di MARCO ANTONINI<br />
Dall’indagine dell’Osservatorio<br />
Nazionale Federconsumatori<br />
risulta<br />
che per l’anno in corso<br />
le famiglie italiane spenderanno<br />
in media 488 euro per l’acquisto<br />
del corredo scolastico, con un incremento<br />
del 6% rispetto all’anno<br />
scorso, quando<br />
la spesa ammontava<br />
a 461 euro.<br />
Gli aumenti più<br />
corposi interessano<br />
gli zaini<br />
trolley e gli<br />
astucci con personaggi<br />
famosi.<br />
Per molte famiglie<br />
l’istruzione<br />
è diventata un<br />
lusso. Anche a<br />
Fabriano, sempre<br />
più famiglie<br />
chiedono alle<br />
scuole di contenere le spese. Con<br />
qualche piccolo accorgimento è<br />
possibile risparmiare sia sui libri<br />
che sul corredo scolastico. Rivolgendosi<br />
ai grandi distributori si<br />
arriva ad abbattere il prezzo � no al<br />
20-30%. Per quanto riguarda i libri<br />
di testo, invece, bisogna veri� care<br />
che la scuola abbia rispettato i limiti<br />
di spesa individuati dal Ministero<br />
dell’Istruzione, dell’Università e<br />
della Ricerca che ogni anno stabilisce<br />
“i prezzi di copertina dei testi<br />
della scuola <strong>prima</strong>ria, il prezzo massimo<br />
complessivo della dotazione<br />
libraria per ciascun anno di corso<br />
della scuola secondaria di primo<br />
grado e i tetti di spesa”. Per l’anno<br />
scolastico 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>3 sono stati<br />
de� niti con decreto ministeriale<br />
numero 43 dell’11 maggio 2<strong>01</strong>2 e si<br />
riferiscono sia alla versione digitale<br />
(e-book e software) che mista. Per<br />
l’ex scuola media, la classe <strong>prima</strong><br />
ha un limite di 294 euro che scende<br />
a 117 euro per la seconda e a 132<br />
per la terza.<br />
CONTRIBUTI<br />
DELLA REGIONE<br />
Il Comune di Fabriano, intanto,<br />
comunica che la Regione Marche<br />
ha stanziato i fondi relativi al<br />
contributo per la fornitura gratuita<br />
o semigratuita di libri di testo, da<br />
destinare agli studenti residenti nel<br />
territorio comunale che risultano<br />
iscritti alle scuole secondarie di<br />
primo e secondo grado. La scuola<br />
italiana guarda al futuro e con circolare<br />
ministeriale 18 del 9 febbraio<br />
2<strong>01</strong>2, dal corrente anno scolastico,<br />
le ex scuole elementari e medie potranno<br />
adottare solo testi disponibili<br />
anche in versione online (scaricabili<br />
da internet) oppure in forma mista.<br />
Il provvedimento si riferisce a tutti<br />
i libri (sia quelli già in uso che le<br />
nuove adozioni).<br />
Molteplici i vantaggi<br />
non solo in<br />
termini d’innovazione,<br />
ma anche<br />
di potenziale<br />
risparmio per le<br />
famiglie (Federconsumatori<br />
ricorda come<br />
un dizionario in<br />
formato online<br />
può costare anche<br />
solo 8 euro)<br />
e di alleggerimento<br />
degli zaini<br />
degli alunni sempre più pesanti<br />
già dalla <strong>prima</strong> elementare. Un altro<br />
vantaggio dell’editoria digitale è legato<br />
alla possibilità di scaricare gli<br />
aggiornamenti delle nuove edizioni,<br />
sostenendo un costo inferiore a<br />
quello che altrimenti comporterebbe<br />
un acquisto ex novo. Il dibattito<br />
sulla scuola digitale è, però, ac-<br />
BREVI DA FABRIANO<br />
~ DECEDUTA NEL SONNO<br />
Viale Bovio, 17 settembre ore 21.20. I<br />
VdF vengono chiamati da una signora<br />
per fare aprire la porta dell’appartamento<br />
dove sua madre 74enne risiede ma non<br />
risponde alle ripetute chiamate. I pompieri<br />
accorrono, aprono e trovano l’anziana a<br />
letto, deceduta per cause naturali. Condoglianze<br />
ai familiari.<br />
~ FUGA DI GAS<br />
Genga, frazione Trinquelli, 22 settembre<br />
ore 8.30. Dalla cabina esterna del metano<br />
che alimenta un’azienda, il gas fuoriesce<br />
e vengono chiamati i VdF; costoro mettono<br />
in sicurezza l’impianto e la zona,<br />
quindi chiamano la ditta Metema per le<br />
riparazioni. Il metano fuoriusciva da un<br />
raccordo probabilmente rotto o allentato.<br />
~ INCENDIO DEL CONTATORE<br />
Cerreto d’Esi, 17 settembre ore 23.<br />
compagnato da molti dubbi. A oggi<br />
sono infatti pochissime le scuole<br />
che dispongono di un computer per<br />
ogni alunno e alcune non ne hanno<br />
nemmeno uno per classe. In questo<br />
quadro poco tecnologico viene da<br />
chiedersi chi dovrà sostenere i costi<br />
per l’acquisto delle attrezzature<br />
informatiche ed elettroniche. Inoltre,<br />
da un’indagine di Skuola.net è<br />
emerso che non è così facile trovare<br />
il formato digitale dei testi cartacei.<br />
UN PORTALE<br />
PER LIBRI GRATIS<br />
Per combattere il caro scuola, dal<br />
2<strong>01</strong>0, il Codacons ha dato il via<br />
all’iniziativa “Libri Gratis”. Si tratta<br />
di un portale online dove studenti<br />
e cittadini possono scambiarsi o re-<br />
Si incendia il contatore dell’Enel sito<br />
all’esterno del locale pubblico Miss Balù<br />
ed un maresciallo dei Carabinieri - fuori<br />
servizio - interviene, prende un estintore<br />
e lo spegne. I VdF mettono in sicurezza il<br />
misuratore del gas e la zona, e chiamano<br />
l’Enel per le riparazioni.<br />
~ UN PALO IN DUE PEZZI<br />
S. P. 15, km 37,500; 22 settembre ore<br />
23,30. Il palo in legno che sostiene i cavi<br />
della Telecom che è situato in mezzo ad<br />
un campo si rompe ed i VdF mettono in<br />
sicurezza la zona e fanno intervenire i tecnici<br />
dell’azienda telefonica per le riparazioni<br />
ed il ripristino delle trasmissioni via cavo.<br />
~ BRONTOLONE<br />
In via Santa Croce - per lunghi tratti -<br />
l’asfalto ha tante buche, alcune delle<br />
quali anche grandi; l’illuminazione è in<br />
cattive condizioni e manca del tutto in<br />
qualche zona.<br />
galare libri di testo<br />
usati. Per accedere<br />
al database basta<br />
registrarsi gratuitamente,<br />
consultare<br />
gli annunci pubblicati<br />
dagli altri utenti<br />
e inserirne di nuovi.<br />
Un’altra iniziativa è<br />
“Book in progress”,<br />
avviata con successo<br />
dall’Istituto<br />
superiore “Majorana”<br />
di Brindisi per rispondere ai<br />
problemi economici delle famiglie.<br />
Il progetto editoriale ha sinora<br />
coinvolto 300 docenti-autori, che<br />
si sono prestati a scrivere i libri di<br />
testo per le prime e secondi classi<br />
di licei, istituti tecnici e istituti<br />
professionali. I libri sono stampati<br />
dalle scuole aderenti e sono messi<br />
a disposizione degli studenti a una<br />
cifra non superiore di 15-20 euro<br />
l’uno, con un risparmio di circa 300<br />
euro sui tetti di spesa previsti dal<br />
Miur. Trenta le scuole che hanno<br />
già aderito. Il consiglio generale<br />
per mantenere in “buona salute”<br />
il portafogli, comunque, è sempre<br />
uno: non cedere ai capricci dei � gli,<br />
specie se piccoli, e non scartare a<br />
priori modelli di marche non troppe<br />
famose. La moda, almeno qui, andrebbe<br />
lasciata da parte! Sotto accu-<br />
Sagramola rinuncia al portavoce<br />
Il sindaco: "In tempi di crisi è doveroso fare dei sacri� ci"<br />
In tempo di crisi non si può sgarrare. E così la tanto<br />
discussa nomina del portavoce del sindaco di Fabriano<br />
è stata bloccata. Il dietrofront è arrivato proprio dal<br />
primo cittadino, Giancarlo Sagramola, che ha bloccato<br />
la nomina almeno per tutto il 2<strong>01</strong>2. “Per il momento<br />
il provvedimento è congelato”, ha sentenziato Sagramola.<br />
La scelta è stata dettata soprattutto dal regime<br />
di austerity imposto inevitabilmente, stante il periodo<br />
complicato della città. “Di fronte alle dif� coltà<br />
attuali – dichiara Sagramola – il Comune ha deciso<br />
di sospendere le operazioni riguardo la nomina del<br />
nuovo portavoce. E’ doveroso fare delle rinunce e<br />
noi per primi dobbiamo dare il buon esempio”. Verrà,<br />
comunque, effettuata la selezione fra i 14 candidati ad<br />
assumere il ruolo e ne resteranno 5 o 6 papabili, ma non<br />
sarà assegnata, almeno per il momento, la carica. “Se<br />
ne potrebbe riparlare o al termine di quest’anno o nel<br />
2<strong>01</strong>3 – aggiunge Sagramola - a patto che però ci sia una<br />
situazione economica migliore. Se questo si veri� cherà<br />
non esiteremo a nominare un nuovo portavoce”. Dopo<br />
le polemiche che ci sono state riguardo proprio alla<br />
Spesso i volumi<br />
ristampati<br />
si discostano<br />
di pochissimo<br />
dai precedenti:<br />
ministero, professori<br />
e case editrici<br />
sotto accusa<br />
scelta di Sagramola di avere un portavoce, il sindaco<br />
precisa come “una � gura che ricopra tali mansioni ci<br />
sia stata anche nel mandato precedente al mio. Visto<br />
che la persona che svolgeva l’incarico è andata via ad<br />
inizio settembre, mi è sembrato doveroso, e ne sono<br />
tutt’ora convinto, cercarne un altro. Questo, però, è un<br />
periodo dove bisogna anteporre i problemi di bilancio<br />
alle nostre esigenze, quindi è giusto che ci adeguiamo<br />
e operiamo delle rinunce”.<br />
La � gura del portavoce avrebbe dovuto assumere compiti<br />
di diretta collaborazione con il sindaco e curare i<br />
rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi<br />
di informazione.<br />
“Gli impegni sono molteplici e non parliamo solo a<br />
livello locale, ma anche regionale e nazionale – conclude<br />
Sagramola - E’ importante avere una � gura che<br />
curi in <strong>prima</strong> persona tali situazioni, perchè attraverso<br />
la comunicazione si può valorizzare il nome di Fabriano,<br />
in vista anche delle manifestazioni in programma<br />
nell’immediato futuro nella città”.<br />
Luca Ciappelloni<br />
Nuova sede<br />
per Urp e Iat<br />
L’Uffi cio Relazioni con il Pubblico (Urp)<br />
trasloca. Si sposta di poche decine di<br />
metri, ma ne guadagna in spazio ed accoglienza:<br />
dall’attuale location in Piazza<br />
del Comune n. 38 ai nuovi spazi rimasti<br />
liberi al piano terra di Palazzo Chiavelli.<br />
L’orario di apertura rimane invariato: da<br />
lunedì al sabato ore 9-12.30, martedì<br />
e giovedì anche 15.30-18. Resta lo<br />
stesso anche il numero di telefono:<br />
0732 709319. Su Facebook, intanto,<br />
l'Urp accoglie segnalazioni da parte<br />
dei cittadini, girando le informazioni<br />
agli assessorati e agli uffi ci comunali<br />
preposti. Un servizio senza dubbio<br />
molto utile per entrare in contatto con<br />
l'amministrazione. Nuova sede anche<br />
per l’Uffi cio Turistico: anch’esso troverà<br />
spazio al piano terra di Palazzo Chiavelli.<br />
sa restano il Ministero ed i professori,<br />
ma anche le case editrici, che<br />
con troppa facilità stampano nuove<br />
edizioni che in realtà si discostano,<br />
con poche, pochissime correzioni,<br />
dalle precedenti. E così incassano<br />
anche in tempi di crisi economica,<br />
in barba all’emergenza che colpisce<br />
tante famiglie che non riescono ad<br />
arrivare alla � ne del mese. Le Associazioni<br />
in difesa dei consumatori<br />
non stanno con le mani in mano.<br />
“Adiconsum Scuola” invita a segnalare<br />
sul proprio gruppo Facebook i<br />
casi di sforamento dei tetti di spesa<br />
stabiliti. Il “Codacons” sprona a<br />
segnalare sul Blog dell’Avvocato<br />
Carlo Rienzi eventuali scorrettezze<br />
in maniera tale da punire gli editori<br />
scorretti denunciandoli per truffa.<br />
Il sito “www.libreriauniversitaria.<br />
it” offre alle famiglie l’opportunità<br />
di acquistare libri usati. Intanto,<br />
una nuova indagine sulla scuola<br />
italiana, fa scoprire altri problemi. Il<br />
77% degli insegnanti delle superiori<br />
e il 46% delle medie fuma tra le<br />
mura scolastiche, il 3% addirittura<br />
in classe. La sigaretta, purtroppo,<br />
è sempre più diffusa a scuola e<br />
gli adolescenti si avvicinano al<br />
fumo sempre più precocemente,<br />
con gravi rischi per la loro salute.<br />
L’87% dei giovani hanno fumato<br />
almeno una volta <strong>prima</strong> dei 20 anni.<br />
(Dati dell’Associazione “IThink”<br />
presieduta dal senatore Pd Ignazio<br />
Marino). Consoliamoci con un Comunicato<br />
della Regione: “Lavagna<br />
multimediale interattiva, uso delle<br />
tecnologie in classe, e un istituto<br />
pilota che debutterà come scuola<br />
digitale con comunicazioni alle<br />
famiglie e registro web, iscrizioni<br />
e pagelle elettroniche. Con la � rma<br />
al Ministero dell’Istruzione, diventa<br />
operativo l’accordo sulla scuola digitale.<br />
Il Miur assegna alle Marche<br />
una dotazione di 828 mila euro alla<br />
quale si aggiungono 590 mila euro<br />
di risorse regionali”.<br />
Il centro studi<br />
"Attilio Franca"<br />
Dall’esigenza di ricostruire in modo<br />
sempre più approfondito la storia<br />
dell’“altra Fabriano”, cioè del movimento<br />
operaio, delle cooperative, del<br />
sovversivismo, del vissuto urbano della<br />
città della carta, nasce il Centro Studi<br />
Libertari “Attilio Franca”. Una delle anime<br />
più vivaci della Fabriano urbana, sovversiva,<br />
solidale e operaia pre-Merloni era<br />
l’anarchismo. E proprio ad un libertario<br />
è stato intitolato il neonato centro di<br />
studi storici. Attilio Franca fu un tipografo<br />
anarchico fabrianese, attivo in età<br />
giolittiana, durante la settimana rossa,<br />
clandestinamente nel ventennio fascista<br />
e nella Resistenza. Il neonato Centro<br />
Studi Libertari ha edito la ristampa del<br />
libro di Stefano Gatti titolato “nel mondo<br />
in Italia a Fabriano dal 1861 al 2005”.<br />
08 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.38
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />
9<br />
S. Antonio, c'era una volta<br />
Dalla scuola cattolica al Liceo Scienti� co ed al nuovo orto botanico<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
Una volta c’erano le classi<br />
elementari di quasi<br />
quaranta alunni, ma non<br />
volava una mosca e<br />
la disciplina ci veniva impartita<br />
con severità imparziale, tra i tanti<br />
banchi di legno scheggiati ai lati e<br />
che sembravano scrittoi. La scuola<br />
cattolica dell’istituto Sant’Antonio<br />
forniva un servizio educativo in<br />
una sede privata che ormai ha chiuso<br />
i battenti da anni. Non c’è più<br />
nemmeno l’asilo, non ci sono più le<br />
suore di Carità di Santa Giovanna<br />
Antida. Suor Umberta faceva l’economa<br />
e la maestra d’asilo. Tutte<br />
le mattine tornava con le sportine<br />
di plastica ricolme di verdure.<br />
Suor Uga parlava di Dio e di calcio<br />
con solennità. Suor Paola era<br />
austera e colta. Sono stato un allievo<br />
dell’allora giovanissima suor<br />
Melania Simeone: intelligente,<br />
sensibile, dinamica, spiritosa (ne<br />
percepisco ancora l’insegnamento<br />
e la poliedricità). Il Sant’Antonio<br />
venne istituito nel 1903 per volontà<br />
di Prudenza Miliani, nobildonna<br />
che a Fabriano diede vita a più<br />
associazioni bene� che. Durante il<br />
primo con� itto mondiale una parte<br />
dei locali fu temporaneamente<br />
adibita ad ospedale militare e divenne<br />
preziosa per curare i feriti.<br />
Nelle aule dell’istituto, in tutto il<br />
Novecento, molti fabrianesi hanno<br />
imparato a leggere e a scrivere.<br />
Alcuni, tra quei corridoi ombrosi<br />
e con il pavimento lucidissimo, si<br />
sono innamorati per la <strong>prima</strong> volta.<br />
André Laurendeau, in Viaggio nel<br />
paese dell’infanzia, opera pubblicata<br />
nel 1960, scrive che “l’infanzia<br />
è credere che con un albero di<br />
Natale e tre � occhi di<br />
neve tutta la terra viene<br />
cambiata”. L’infanzia<br />
è un gesto spontaneo,<br />
un ricordo indelebile,<br />
mai un dubbio cocente<br />
o una costrizione<br />
ostativa. Immaginavo<br />
di essere Giorgio Chinaglia<br />
che calciava in<br />
porta con tutta la sua<br />
smania di arrivare. Il<br />
cancello verde del piazzale<br />
retrostante le aule<br />
era la porta, il nostro<br />
eden. Si aspettava la<br />
ricreazione per immedesimarsi<br />
nei campioni<br />
preferiti: Mazzola, Rivera,<br />
Bettega, Anastasi,<br />
Boninsegna. Gli juventini<br />
predominavano irriverenti<br />
sui milanisti e gli interisti. Io ero<br />
l’unico, timidissimo laziale. Le<br />
bambine ci guardavano e sorridevano<br />
smarrite. Circondavano suor<br />
Melania, si con� davano. I maschi<br />
erano più restii e si lanciavano<br />
inseguendo i palloni di plastica a<br />
rombi. Dall’alto, sullo spigolo del<br />
tetto, faceva bella vista una Madonna<br />
di pietra fatta costruire dalle<br />
suore. Mi disse anni dopo lo storico<br />
Dalmazio Pilati (che all’istituto<br />
Sant’Antonio ha dedicato un libro<br />
più di dieci anni fa) che la Vergine<br />
guardava verso est come invito di<br />
conversione rivolto all’allora Russia.<br />
Il Sant’Antonio era un blocco<br />
di cemento elegante, spazioso,<br />
per� no un po’ aristocratico, una<br />
sorta di hortus conclusus. Nelle<br />
aule superiori c’erano le scuole<br />
magistrali, una cappellina privata e<br />
l’aula magna dove il sabato mattina<br />
venivano proiettati i � lm. Ricordo<br />
di aver visto in <strong>prima</strong> elementare,<br />
nel 1976, “Fratello Sole e Sorella<br />
Luna” di Zef� relli girato ai Piani<br />
di Castelluccio di Norcia. Lo<br />
scalone bianco di entrata da via<br />
Miliani, mi faceva pensare ad una<br />
passerella per gli attori come Sordi<br />
e le cantanti come Mina (sullo stile<br />
del varietà “Milleluci” diretto da<br />
Antonello Falqui). Dal terremoto<br />
del 1997 è il liceo scienti� co che<br />
occupa i locali di proprietà privata<br />
e il cui canone di locazione<br />
viene corrisposto dalla Provincia<br />
di Ancona come per ogni istituto<br />
superiore. Si parla ancora di sede<br />
temporanea in attesa della costruzione<br />
della cittadella degli studi.<br />
Vado a fare visita alla struttura.<br />
Nello spazio attiguo il cancello<br />
verde (oggi automatico) vengono<br />
eseguiti lavori di manutenzione.<br />
Sono stati abbattuti due alberi pericolanti<br />
ed hanno ripulito il terreno<br />
dalle sterpaglie secche. Manca lo<br />
smalto degli anni d’oro e l’edi� cio<br />
appare s� orito nel colore grigiastro,<br />
consumato. Il piazzale dei sogni<br />
è diventato un parcheggio. Ma il<br />
Liceo Scienti� co è ben sistemato:<br />
la centralità della posizione rende<br />
la scuola facilmente fruibile dall’utenza<br />
grazie alla vicinanza del piazzale<br />
Matteotti dove si concentrano<br />
le fermate degli autobus urbani e<br />
interurbani, e della stazione ferroviaria<br />
collegata col trasporto<br />
pubblico e raggiungibile a piedi. In<br />
attesa del trasferimento nel campus<br />
della scuola (che avverrà nel 2<strong>01</strong>5<br />
lontano dal centro storico) costruiranno<br />
un orto botanico per ragioni<br />
didattiche. E’ stato appena aperto<br />
un vano dove gli operai in tuta arri-<br />
IL REPORTAGE<br />
vano tutti i giorni. L’area<br />
dell’ex Sant’Antonio si<br />
arricchisce quindi, ma<br />
mancano, ahimè, i bambini<br />
e le suore. L’assenza<br />
dei grembiuli celesti con<br />
il � occo bianco di raso e<br />
il velo nero delle suore<br />
sono rinunce ad una storia<br />
centenaria impareggiabile.<br />
Si sa, i luoghi del<br />
cuore rimangono quelli<br />
del passato. Si vive solo<br />
il tempo in cui si ama,<br />
diceva Claude-Adrien<br />
Helvetius. L’istituto si<br />
animava specie durante<br />
il carnevale di febbraio,<br />
quando spesso nevicava.<br />
I mascheramenti erano un<br />
passatempo inimitabile,<br />
negli anni Settanta. Giocavamo a<br />
biliardino vestiti da Arlecchino,<br />
Pantalone, Stanlio e Ollio, Charlot<br />
e Peter Pan. Le ragazzine erano<br />
tutte Pulcinella. Le suore ci esortavano<br />
a non portare le castagnole<br />
con il miele perché ci saremmo<br />
sporcati le mani. La cicerchiata, le<br />
zeppole e le frappe abbondavano<br />
nei vassoi di metallo e nei piatti di<br />
Foto 1: La vecchia<br />
entrata<br />
del Sant'Antonio<br />
Foto 2: La scalinata<br />
dell'istituto<br />
Foto 3: Il corridoio<br />
della scuola<br />
Foto 4: Il piazzale<br />
retrostante<br />
ceramica. Qualcuno aveva incartato<br />
gli scroccafusi che si cucinavano<br />
con la scorza grattugiata di limone<br />
e il mistrà. Erano spruzzati di<br />
alchermes e rhum. Suor Melania<br />
ci disse che potevamo ubriacarci,<br />
quella mattina. La classe rise. Sono<br />
passati più di trent’anni, ma nessuno,<br />
ora, può sapere cosa sorgerà<br />
nel vecchio istituto della “felicità<br />
bambina”. Ci vorrebbe un’altra<br />
Prudenza Miliani con la stessa<br />
� lantropica vocazione. E chissà<br />
che non possano tornare anche le<br />
suore, ognuna delle quali sembrava<br />
conservare un cuore giovane, puro.<br />
L’augurio è che Fabriano non debba<br />
tollerare un’altra struttura chiusa<br />
a doppia mandata e inutilizzata per<br />
decenni.<br />
09 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.40
10<br />
>SPECIALE CONVEGNO< <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
"Sì, il lavoro è vocazione"<br />
di GABRIELE PEGOLO<br />
Professor Zamagni, che ne pensa dell’iniziativa di<br />
Mons. Giancarlo Vecerrica di proporre la scelta<br />
del lavoro come vocazione?<br />
Penso molto bene per due ragioni. Primo perché<br />
questa iniziativa ancora una volta testimonia quale sia il signi�<br />
cato proprio del cristianesimo come religione incarnata.<br />
Alcune volte ce lo dimentichiamo, il cristianesimo non è una<br />
religione incartata come quella musulmana; il cristianesimo<br />
è una religione che va nella carne. Il cristiano e la Chiesa<br />
quindi non possono prescindere dalla condizione dell’uomo<br />
che vive nella storia, ecco perché la Dottrina Sociale della<br />
Chiesa è un unicum. Le altre religioni non hanno l’equivalente<br />
della Dottrina Sociale della Chiesa. La seconda ragione<br />
per cui sono a favore ed esprimo il mio compiacimento per<br />
questa iniziativa, è che il vostro Vescovo Vecerrica dimostra<br />
una sensibilità di un Vescovo pastore, un Vescovo che è attento<br />
alle gioie ma anche alle sofferenze della propria gente<br />
e scopre e comprende che per questa fase occorre un salto di<br />
qualità che un’ istituzione come la Chiesa è in grado di dare,<br />
proprio per le sue caratteristiche.<br />
Il nostro Vescovo ha scritto un messaggio a tutta la diocesi<br />
a chiusura di quest’anno vocazionale ricevendo molte<br />
lettere come risposta. Ha avuto modo di leggerle? Che<br />
può dirci a riguardo?<br />
Ho avuto modo di leggerle e devo dire che la gente ha preso<br />
in seria considerazione questa provocazione intellettuale del<br />
vescovo e devo aggiungere che le risposte sono tutte centrate<br />
ed afferenti, il che vuol dire che la popolazione locale ha capito<br />
lo spirito dell’iniziativa e non l’ha snobbata come a volte, in<br />
altre circostanze, si può constatare.<br />
La Dottrina Sociale della Chiesa offre sempre un messaggio<br />
di speranza. Lei, come esperto di analisi economica,<br />
come può declinare questa speranza?<br />
La speranza è una virtù che per Sant’Agostino ha due � gli. La<br />
� glia si chiama rabbia, indignazione, che si prova quando si<br />
vedono come stanno andando le cose intorno a noi. Il � glio si<br />
chiama coraggio. Il coraggio di intraprendere, rimboccandosi<br />
le maniche, vie di risposta ai problemi. Questa è quindi la<br />
risposta cristiana, che non è l’atteggiamento di chi si lamenta<br />
e protesta, ma è l’atteggiamento di chi discerne quello che<br />
non va, ma col coraggio di intraprendere vie nuove. Direi<br />
che la quinta essenza della Dottrina Sociale della Chiesa, è<br />
proprio nella declinazione vera ed equilibrata di questi due.<br />
Un confronto tra Chiesa e territorio<br />
necessario per trovare un’uscita<br />
dalla crisi: per questo il Vescovo<br />
della Diocesi di Fabriano-Matelica,<br />
Giancarlo Vecerrica, ha convocato<br />
un incontro tra istituzioni e cittadini<br />
per presentare i risultati di un’indagine<br />
che da mesi si svolge nella<br />
Diocesi. “La vita come vocazione”<br />
il tema intorno al quale gravitavano<br />
le domande poste dalla Chiesa ai<br />
suoi diocesani.<br />
“La Chiesa è vicina al territorio, la<br />
nostra vocazione è la ri-costruzione,<br />
considerare la vita non una cosa<br />
propria ma una cosa da donare”,<br />
l’esordio di Vecerrica. Imprescindibile<br />
il passaggio attraverso la crisi<br />
che pesa sul territorio, nelle parole<br />
di Don Tonino Lasconi, parroco fabrianese:<br />
“Ormai le grandi aziende<br />
A margine<br />
del Convegno<br />
Pastorale<br />
abbiamo<br />
intervistato<br />
il professor<br />
Stefano Zamagni<br />
per dare un seguito<br />
all'evento<br />
in Cattedrale<br />
Il mondo giovanile è depresso dall’attuale sconforto del<br />
mondo imprenditoriale. Quali possono essere nuovi orizzonti<br />
di ripresa?<br />
Il punto è che oggi i giovani sono in una situazione veramente<br />
pericolosa, perché sono stati mal educati. Non c’è stata negli<br />
ultimi decenni l’educazione al lavoro, cioè al senso del<br />
lavoro. Ed oggi vediamo come i giovani, soprattutto quelli<br />
che frequentano le scuole e che arrivano all’università, sanno<br />
fare solo quello e si ri� utano di fare altro, perché sostengono<br />
di aver studiato e quindi, di non poter lavorare. Tutto ciò è<br />
veramente diabolico, perché anche lo studio è un tipo di<br />
lavoro, ma a livello di cultura popolare si è affermata questa<br />
dicotomia: se uno studia non lavora, e viceversa. Ecco allora<br />
che dobbiamo tornare a metterle insieme. Ed ancora una volta<br />
il messaggio evangelico ci è d’aiuto. Io mai mi stancherò di<br />
ricordare che san Paolo, nel tempo in cui visse, era un super<br />
Interventi cooperativi<br />
per tornare a crescere<br />
hanno dimostrato i loro punti deboli<br />
e la loro missione sul territorio,<br />
nelle dimensioni che abbiamo<br />
conosciuto in passato, non è più<br />
pensabile. La soluzione non può che<br />
essere quella delle piccole aziende,<br />
che fanno rete e si uniscono per<br />
la crescita del territorio. Ossia la<br />
cooperazione e l’unione delle forze<br />
per rimettere assieme i pezzi, quindi<br />
ricominciare a costruire economia e<br />
signi� cato delle nostre esistenze”.<br />
Tra le proposte emerse all’unisono<br />
– dal valorizzare le eccellenze<br />
artigianali e promuovere le vocazioni<br />
turistiche locali al rinforzare<br />
il tessuto terziario � no al restituire<br />
dignità all’agricoltura – particolare<br />
attenzione è stata rivolta alla condizione<br />
necessaria af� nché tutto<br />
ciò abbia possibilità di riuscita: un<br />
sistema cooperativistico che unisca<br />
le intenzioni e ponga a denominatore<br />
il bene comune, af� nché nel<br />
intellettuale, lavorava manualmente. Di sera o di notte, cuciva<br />
le tende e lui ne dice il motivo: non voglio essere mantenuto<br />
dagli altri, dai miei discepoli, anche se è vero che io predico<br />
loro devo dare il buon esempio. Lo stesso Leonardo da Vinci,<br />
che nonostante sia stato un genio, lavorava manualmente nella<br />
sua bottega artigianale. Per non citare Einstein, più vicino a<br />
noi. Io molto modestamente, ho sempre studiato lavorando<br />
manualmente. Oggi i giovani ri� utano il lavoro manuale.<br />
Questa è la ragione della crisi, perché la crisi colpisce anche<br />
altri paesi, ma non la Germania e la Svezia, e la ragione di ciò<br />
è che in quei paesi, il sistema scolastico li abitua a declinare a<br />
tempi alterni, tempi di esperienza di lavoro manuale a tempi<br />
di studio. Non è giusto dicotomizzare la società, mettendo<br />
da una parte quelli che studiano e dall’altra parte quelli che<br />
lavorano. Dobbiamo tornare a riconciliare ciò che all’inizio<br />
era già unito.<br />
Ri� essione<br />
della Banca<br />
di Fabriano<br />
e Vallesina<br />
lavoro di tanti rivolti allo stesso<br />
obiettivo impieghi una pluralità di<br />
competenze, di risorse, di creatività.<br />
Una pluralità di individui, anzitutto.<br />
Una visione che accomuna Chiesa e<br />
Società – sottolinea il prof. Stefano<br />
Zamagni, ordinario di Economia<br />
Politica all’Università di Bologna<br />
– � n dalle Casse Rurali diffuse a<br />
partire dalla � ne del XIX secolo<br />
basate sull’auto-aiuto tra soggetti<br />
che altrimenti non avrebbero potuto<br />
avere accesso al credito bancario.<br />
Legame che oggi, con la distanza<br />
che gli istituti di credito stanno<br />
interponendo con il loro territorio<br />
di rappresentanza, fa sentire ancor<br />
più la mancanza di appoggi � nanziari<br />
stabili. “Per questo, un unico<br />
ente che raccolga la liquidità di un<br />
territorio per reinvestirla nel medesimo<br />
si propone come la migliore<br />
alternativa a questo vuoto, di rappresentanza,<br />
economico”, la sintesi<br />
dell’intervento di Zamagni.<br />
In chiusura Zamagni sottolinea che<br />
“nel panorama degli istituti bancari<br />
Stefano Zamagni<br />
nazionali solo le Bcc fanno eccezione<br />
distinguendosi positivamente<br />
dalle altre”.<br />
La Costituenda Banca di Fabriano<br />
e Vallesina rappresenta un esempio<br />
concreto di quanto detto durante<br />
tutto il convegno, una cooperativa<br />
di persone che decide di unire le<br />
proprie forze economiche per lo<br />
sviluppo del proprio territorio.<br />
C’è l’esigenza di una Banca che<br />
ritorni a dar � ducia alle persone<br />
se necessario sorvolando, laddove<br />
sia possibile, quei severi parametri<br />
di accesso al credito di cui tanto si<br />
discute. Solo una Banca di credito<br />
cooperativo è in grado di operare<br />
in tal senso, perché le decisioni<br />
vengono prese sul territorio e non<br />
lontano da esso, dove spesso l’uomo<br />
è considerato solo in termini di<br />
freddi numeri. A maggior ragione<br />
oggi, alla luce delle recenti notizie<br />
che vedono istituti � nanziari locali<br />
minacciare la de� nitiva deriva dalle<br />
radici che li hanno sostenuti per<br />
anni nel fabrianese.<br />
10 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.42
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />
11<br />
Fino al 7 ottobre eventi culturali e ludici con il Città Gentile<br />
di ANDREA GIOMBI<br />
Guccini canta: “Il vecchio<br />
parlava e piano piangeva,<br />
con l’anima assente con<br />
gli occhi bagnati seguiva<br />
il ricordo di miti passati, i vecchi<br />
subiscono le ingiurie degli anni …”.<br />
Purtroppo la società in cui viviamo<br />
ci conduce in effetti a considerare<br />
la persona anziana, non più come<br />
un modello d’insegnamento, ma<br />
come un peso, perciò nei confronti<br />
delle nostre nonne e dei nostri nonni<br />
subentra la solitudine, la tristezza,<br />
la malinconia. Ebbene nel Centro<br />
Sociale “Città Gentile” quel senso<br />
di vuoto, con cui la persona anziana<br />
potrebbe convivere è totalmente<br />
colmato, qui la persona viene valorizzata,<br />
attraverso l’attuazione<br />
di semplici parole, la solidarietà,<br />
l’allegria, il rispetto. Città Gentile,<br />
è nata nel 20<strong>01</strong>, da 2 anni è nella<br />
nuova sede, sempre a Palazzo Zuccari,<br />
nella centralissima Piazzetta<br />
del Podestà, e negli ultimi tempi,<br />
i membri sono aumenti da 150<br />
a 430: questo testimonia quindi,<br />
l’ottimo operare e la grande valenza<br />
sociale che possiede. Dal primo<br />
di ottobre, e per tutta la settimana<br />
è iniziata la consueta “ Festa dei<br />
Nonni”, l’inaugurazione è stata<br />
svolta con una simpaticissima gara<br />
di bocce, mista, nonni e nonne<br />
insieme, nel Bocciodromo delle<br />
Cartiere Miliani, è proseguita con<br />
la visita, insieme ad Aldo Giordano,<br />
grande esperto di Fabriano, della<br />
città, per scoprire le bellezze anche<br />
meno conosciute. Il Dott. Daniel<br />
Fiacchini ha svolto una conferenza<br />
per parlare e discutere insieme, il<br />
tema prevenzione. La settimana è<br />
poi proseguita con l’immancabile<br />
gara di briscola, mentre il 4 otto-<br />
bre i ragazzi delle scuole medie<br />
ed elementari, aderenti alla festa,<br />
hanno, nei giardini pubblici svolto<br />
un’iniziativa ludica e culturale allo<br />
stesso tempo, mettendo in scena “ i<br />
giochi di una volta”. E veniamo agli<br />
appuntamenti del � ne settimana,<br />
venerdì 5 ottobre passando per il<br />
suggestivo sentiero delle querce,<br />
si svolgerà una camminata � no a<br />
Collepaganello, per poi rilassarsi e<br />
gustare un ottimo ristoro presso il<br />
piazzale del bar “Miki”, al ritorno<br />
aperitivo presso la fontana dei giardini<br />
nuovi. Sabato 6 ottobre, nella<br />
sede, insieme ad Achille Corrieri,<br />
famoso documentarista, verranno<br />
proiettati dei � lmati interessanti, tra<br />
cui uno sui 100 anni di vita del nostro<br />
giornale. La settimana in festa<br />
si concluderà domenica 7 ottobre;<br />
alle 11.15 , si parteciperà alla Santa<br />
Messa in Cattedrale, che è la chiesa<br />
anche del Centro Sociale stesso; la<br />
celebrazione verrà accompagnata<br />
dal coro di Città Gentile, composto<br />
da ben 30 membri e diretto<br />
magistralmente, coro che è il � ore<br />
all’occhiello del Centro Sociale.<br />
Nel pomeriggio si svolgeranno in<br />
sede il saluto e<br />
i ringraziamenti<br />
del presidente di Città<br />
Gentile, Romolo Capotombolo, e<br />
dell’assessore ai Servizi Sociali<br />
e alla Sanità, Giorgio Saitta, si<br />
pro seguirà con una conferenza sul<br />
tema “ Bentivoglio cuore”, e con<br />
la premiazione alle scolaresche<br />
che hanno partecipato alla festa ,<br />
consistente in buoni d’acquisto in<br />
cartolibrerie per materiali didattici,<br />
forniti dalla Fondazione Cassa di<br />
Risparmio. La Festa dei Nonni si<br />
concluderà con il concerto dei coniugi<br />
albanesi Sabhau, bravissimi<br />
musicisti di violino e pianoforte,<br />
sarà occasione anche per parlare<br />
insieme d’integrazione. La Festa<br />
dei Nonni, però è una delle tante<br />
iniziative di Città Gentile, infatti<br />
dal centro sociale vengono svolte<br />
gite turistiche, l’ultima per tempo<br />
a Castel� dardo, il paese della � sarmonica,<br />
soggiorni estivi al mare e<br />
in montagna, soggiorni termali a<br />
Montecatini, gite fuori porta, come<br />
quella che si svolgerà il 16 ottobre<br />
ad Acquapartita, per la raccolta<br />
delle castagne. Inoltre ogni giovedì<br />
A sinistra Romolo Capotombolo;<br />
in alto un gruppo di nonni<br />
grazie alla disponibilità delle Dott.<br />
sse Dilia Spuri e Laura Morbiducci,<br />
in sede, in perfetta riservatezza vengono<br />
svolti pareri medici. Oltretutto<br />
Città Gentile ogni tre mesi, compone<br />
un giornalino, Il Polline, per<br />
divulgare le attività e per creare una<br />
sempre più forte coesione sociale<br />
tra i membri del centro. Tutte queste<br />
attività, testimoniano in pieno che<br />
il Centro Sociale è vivo e svolge<br />
una attività, che è importantissima<br />
per la cittadinanza tutta, per questo<br />
è assolutamente necessario che il<br />
Comune, come quando ha fornito<br />
in comodato i nuovi locali della<br />
sede, che sono semplicemente bellissimi,<br />
continui a mantenere la sua<br />
vicinanza, ottemperando alle utenze<br />
di gestione. La canzone di Guccini<br />
però termina così: “Il bimbo poi disse<br />
al vecchio con voce sognante, mi<br />
piaccion le � abe, raccontane altre”.<br />
11 fabriano.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.43
12 >EVENTI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Vip e qualità al Gentile<br />
Varata la migliore stagione teatrale degli ultimi anni<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
alla Cultura<br />
Patrizia Rossi,<br />
in collaborazione con<br />
L’assessore<br />
l’Amat (direttore Gilberto<br />
Santini), lancia una stagione<br />
teatrale che è la migliore degli<br />
ultimi anni. Nomi altisonanti come<br />
Stefano Accorsi, Paolo Ferrari, Andrea<br />
Giordana, Enzo Iachetti, Marco<br />
Columbro, Alessandro Preziosi,<br />
Rossella Brescia, Amanda Sandrelli<br />
e Marco Paolini, solo per citarne<br />
alcuni. Entrano in scena anche la<br />
danza (con la compagnia Ersilia<br />
Danza) e le compagnie amatoriali<br />
locali per un programma completo<br />
che presenta ben quindici spettacoli<br />
che si avvicenderanno dal 1° novembre<br />
al 12 maggio. Altra novità<br />
voluta personalmente dall’assessore<br />
Rossi, consiste nell’annullamento<br />
dei biglietti gratuiti per i politici.<br />
E’ questo, probabilmente, il primo<br />
caso in Italia. Costo complessivo<br />
dell’operazione, 85 mila euro. La<br />
stagione contempla la Prosa, il Contemporaneo,<br />
il Teatro per Ragazzi<br />
L'Organistico<br />
ai saluti<br />
con il Callido<br />
Ultimo appuntamento per il Settembre<br />
Organistico Fabrianese. La rassegna<br />
musicale dedicata all’organo giunge<br />
al termine della sua venticinquesima<br />
edizione giovedì 11 ottobre. Dopo il<br />
penultimo concerto che si è svolto il<br />
4 ottobre presso la chiesa della Misericordia<br />
e che ha visto esibirsi il giovane<br />
Alessandro Veneri, l’ultimo concerto<br />
della rassegna si svolgerà presso la<br />
chiesa di San Biagio e Romualdo.<br />
L’organo “Callido” sarà suonato da Luca<br />
Purchiaroni, che si esibirà proponendo<br />
brani di Pasquini, Poglietti, Ximènes,<br />
Handel , Mozart, Bach e Corelli. Luca<br />
Purchiaroni è un musicista che vanta<br />
esibizioni al di fuori dei confi ni italiani ed<br />
europei e collaborazioni illustri. Inoltre,<br />
dopo aver insegnato al conservatorio<br />
di Madrid e in varie scuole italiane, ha<br />
aperto una propria scuola di musica a<br />
Tarquinia, dove vive. Un ultimo appuntamento<br />
che chiude la rassegna che<br />
ha festeggiato i suoi venticinque anni<br />
portando, come ogni anno, a Fabriano<br />
musicisti di talento permettendo agli<br />
appassionati e non solo di ascoltare<br />
buona musica d’organo.<br />
Gaia Germoni<br />
e la cosiddetta Città in Scena con<br />
Papaveri e Papere e la commedia<br />
brillante “Le pillole d’Ercole”,<br />
nonché “Face”, un musical di don<br />
Umberto Rotili. E quindi un concorso<br />
indetto dall’Amat dal titolo<br />
“We want you!”. E’ in vigore un<br />
contratto a progetto nel campo<br />
teatrale che prevede alcuni requisiti<br />
per partecipare. Ecco il bando in<br />
tono semi-serio: “Se hai meno di 30<br />
anni; se hai conseguito una laurea o<br />
Stefano Accorsi e Nina Savary<br />
Funghi, c'è la mostra<br />
Il 13 e 14 ottobre appuntamento in centro<br />
Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese (la cui sede è in via Mamiani<br />
n. 43, stesso ingresso della sede Avis), si ritrova tutti i lunedì del<br />
mese di ottobre alle ore 21 per discutere sul raccolto di � ne settimana con<br />
esperti micologi allo scopo di conoscere nuove specie di funghi e nuovi<br />
amici con cui condividere gli stessi interessi. In<br />
particolar modo, lunedì 8 ottobre alle ore 21, il<br />
dottor Carlo Vitali, esperto botanico, ci parlerà de<br />
“Le piante dei funghi”. L’incontro come sempre è<br />
gratuito e tutti sono invitati a partecipare. Sabato<br />
13 e domenica 14 ottobre, inoltre, è in programma<br />
la ventiseiesima Mostra Micologica Fabrianese<br />
presso il Loggiato San Francesco dalle ore 9<br />
alle ore 20. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David<br />
Monno 393-23517<strong>01</strong>, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico<br />
Fabrianese su facebook. L’intero programma associativo è visitabile sul<br />
sito www.gruppomicologicofabrianese.it.<br />
La danza va al cinema<br />
Sul grande schermo al Movieland cittadino<br />
Alla multisala Movieland di Fabriano<br />
sono in arrivo una serie di appuntamenti<br />
di danza in collegamento<br />
con alcuni teatri, in collaborazione<br />
con il Comune di Fabriano e la<br />
Fondazione “Pergolesi-Spontini” di<br />
Jesi. Per quanto riguarda la grande<br />
danza classica, sono previsti otto<br />
appuntamenti in diretta da Mosca<br />
con il Balletto del Bolshoi, la<br />
maggior parte dei quali in diretta<br />
“live”. Il via c’è già stato il 30<br />
un diploma di scuola superiore; se<br />
risiedi o sei domiciliato a Fabriano;<br />
se il teatro ti appassiona o ti incuriosisce<br />
senza desiderare di stare in<br />
scena; se vuoi collaborare con noi<br />
nell’organizzazione e nella promozione<br />
della nuova stagione teatrale<br />
di Fabriano; se non sei esperto di<br />
teatro ma hai voglia di imparare…<br />
vieni a far parte della tribù”. Può<br />
essere inviata la candidatura allegando<br />
un curriculum all’indirizzo<br />
Tre incontri educativi<br />
Tenuti dai professori Nembrini e Nardi<br />
Educare alla verità alla libertà ed alla responsabilità, questo è il titolo dei<br />
tre incontri formativi promossi dall’equipe diocesana degli oratori in collaborazione<br />
con l’Ambito territoriale 10. Gli incontri vogliono affrontare<br />
il complesso tema dell’educazione a partire da tre aspetti strettamente correlati<br />
tra loro che sono alla base della formazione della persona . La scelta<br />
dei temi nasce dall’esigenza concreta di accompagnare i nostri ragazzi a<br />
prendere consapevolezza che la vera libertà, si ottiene solo dall’esercizio<br />
della responsabilità nella ricerca continua della verità che per un credente<br />
è Cristo Risorto. Il primo incontro dal titolo, “Educare alla verità”, sarà<br />
tenuto dal prof. Franco Nembrini, rettore del centro scolastico “La Traccia”<br />
di Bergamo, venerdì 5 ottobre alle ore 17.30 presso il ridotto del teatro<br />
Gentile. I successivi incontri, “Educare alla libertà “ed “Educare alla<br />
responsabilità” saranno tenuti dal prof. Bernardo Nardi, responsabile del<br />
centro adolescenti dell’Università Politecnica delle Marche, rispettivamente<br />
il 19 ottobre e il 26 ottobre alle 18.30 presso l’Oratorio della Carità.<br />
Equipe Oratori Fabriano-Matelica<br />
settembre, ora si proseguirà il 21<br />
ottobre con “Il lago dei cigni” (ore<br />
17), il 25 novembre con “La � glia<br />
del faraone” (ore 17), il 16 dicembre<br />
“Lo schiaccianoci” (ore 16), il 27<br />
gennaio “La Bayadére” (ore 16), il<br />
10 febbraio “Don Chisciotte” (ore<br />
16), il 31 marzo “La sagra della<br />
<strong>prima</strong>vera” (nuova creazione, ore<br />
17), il 12 maggio “Romeo e Giulietta”<br />
(ore 17).<br />
Saranno quattro, invece, gli appuntamenti<br />
con la danza contemporanea:<br />
il 15 novembre “An evening<br />
with Kyliàn/Inger/Walersi” (ore<br />
20), il 20 dicembre “An evening<br />
with Leòn & Lightfoot” (ore<br />
20), il 7 febbraio “An evening<br />
with CrystalPite” (ore 20) e il 30<br />
maggio “An evening with Ekman/<br />
Eyal&Nehar/Leòn&Lightfoot/<br />
Inger”. Gli orari si riferiscono all’inizio<br />
del balletto, spesso preceduto<br />
da una introduzione di circa mezzora.<br />
Sarà una ghiotta occasione per<br />
vedere i più grandi balletti mondiali<br />
sul grande schermo della multisala<br />
fabrianese.<br />
f.c.<br />
wewantyou@amat.marche.it entro<br />
il 13 ottobre. In� ne è stata introdotta<br />
l’opzione delle tre domeniche a<br />
teatro con la famiglia (per genitori<br />
e nonni che accompagneranno � gli<br />
e nipoti). Dal 30 ottobre saranno in<br />
vendita i biglietti per tutti gli spettacoli.<br />
Ecco i prezzi: la Prosa da 8<br />
euro a 25 euro; il Contemporaneo<br />
da 10 euro a 15 euro; i Ragazzi da<br />
5 euro ad 8 euro; la Città in Scena<br />
da 5 euro a 15 euro.<br />
Enzo Iacchetti e Marco Columbro Alessandro Preziosi<br />
Motori, sport,<br />
musica<br />
e moda<br />
con Radioblu<br />
Sabato 6 ottobre la piazza di Fabriano<br />
si tingerà di blu ancora una<br />
volta per la terza edizione della<br />
“NotteBlu : Motori Sport Musica<br />
e Moda”.<br />
La manifestazione, organizzata da<br />
Radioblu con il patrocinio del comune<br />
di Fabriano, animerà il centro<br />
cittadino dalle ore 18 alle 3 di notte.<br />
Una non-stop di spettacoli, cabaret,<br />
musica, attività sportive e molto altro<br />
ancora per rendere vivo il centro<br />
storico cittadino.<br />
La serata inizierà, dicevamo, intorno<br />
le ore 18, con la parata del<br />
“Vespa Club Fabriano” scortata<br />
dagli agenti della Polizia Municipale.<br />
La s� lata terminerà nella piazza<br />
Giovanni Paolo II dopo aver attraversato<br />
il Corso della Repubblica e<br />
la piazza del Comune.<br />
Sarà poi possibile ammirare Moto<br />
Gp uf� ciali, che verranno esposte<br />
in piazza insieme ad altre moto<br />
ed autovetture. La manifestazione,<br />
dopo le edizioni del 2<strong>01</strong>0 e 2<strong>01</strong>1,<br />
viene riproposta e dedicata alla<br />
sicurezza stradale e all’importanza<br />
dello sport, con un occhio di riguardo<br />
nei confronti di un divertimento<br />
consapevole.<br />
Non verrà dimenticato il sociale,<br />
con la collaborazione e l’impegno<br />
della Croce Azzurra che illustrerà<br />
ai presenti le prime manovre da<br />
utilizzare in caso di emergenza.<br />
Un’altra iniziativa proposta è quella<br />
di poter effettuare delle lezioni di<br />
educazione stradale, con lo scopo<br />
di aumentare la consapevolezza<br />
degli utenti. Saranno presenti anche<br />
i Vigili del Fuoco con una parete<br />
attrezzata in piazza Garibaldi per<br />
l’arrampicata.<br />
Gli assessori Balducci e Galli hanno<br />
espresso soddisfazione per una manifestazione<br />
che vuole accogliere ed<br />
abbracciare un territorio più ampio,<br />
creando un evento turistico in grado<br />
di ospitare ed incuriosire anche<br />
appassionati di motori romagnoli<br />
ed umbri.<br />
Saverio Spadavecchia<br />
12 eventi.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.45
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >SPAZIO LAVORO<<br />
13<br />
Prima lo sviluppo<br />
Clementi: "Troppi sacrifi ci per le aziende"<br />
Sul dibattito in corso a<br />
Fabriano interviene il Presidente<br />
del Comitato territoriale<br />
del fabrianese Morgan<br />
Clementi. “Il Comune di Fabriano<br />
ha necessità di ripianare i conti? -<br />
dice Clementi - Lo capiamo, anche<br />
se non possiamo accettare l’aumento<br />
dell’Imu sui fabbricati industriali<br />
annunciato dallo 0,90 allo 0,98.<br />
Questa decisione rispecchia ancora<br />
una volta la prassi di chiedere i<br />
sacri� ci sempre alle attività produttive.<br />
La motivazione che viene<br />
data è duplice: da un lato il Comune<br />
deve farsi carico dei costi dovuti<br />
alla neve in assenza di risorse dal<br />
centro, dall’altro il Comune non può<br />
uscire dal Patto di stabilità. E non<br />
ci conforta leggere che la decisione<br />
sia stata “sofferta”; confidiamo<br />
che chi all’interno del Consiglio è<br />
sempre stato contrario all’aumento<br />
possa continuare a difendere chi sul<br />
territorio produce occupazione e<br />
ricchezza. Saremmo invece disposti<br />
ad accettare soluzioni temporanee<br />
per ripagare i costi della neve perché<br />
stentiamo a credere che l’Imu,<br />
una volta assolto lo scopo, verrebbe<br />
abbassata... Confidiamo che vi<br />
siano altre strade per “fare cassa”,<br />
partendo dalla riconsiderazione dei<br />
centri di costo che il Comune ha:<br />
tutti noi, in questi anni di dif� coltà<br />
estrema, stiamo operando tagli su<br />
ogni voce di bilancio non strettamente<br />
necessaria. Ma andiamo al di<br />
là delle polemiche e dei tecnicismi<br />
amministrativi e ragioniamo sul<br />
futuro di questo territorio a cui tutti<br />
teniamo e soprattutto ritorniamo<br />
con forza a parlare di sviluppo.<br />
Dopo l’incontro con l’Assessore<br />
Galli a � ne estate il discorso sullo<br />
sviluppo era, sembrava, al centro<br />
del dibattito. Dov’è finito oggi?<br />
Non possiamo permetterci di fare<br />
passi indietro, ma solo in avanti! E<br />
le risorse per lo sviluppo già ci sono:<br />
derivano dal Fondo di solidarietà,<br />
a cui gli industriali del territorio<br />
e Con� ndustria Ancona avevano<br />
aderito nel 2008 e di cui, ci risulta,<br />
Focus sul diabete<br />
Il diabete di Tipo2 sta diventando sempre più una malattia sociale. Nel 2002<br />
ne soffriva il 3,9% della popolazione. Nel 2<strong>01</strong>0 la popolazione diabetica<br />
è arrivata al 4,9% (il 5% delle donne ed il 4,6% degli uomini) e quindi<br />
oggi abbiamo 3 milioni di diabetici. La prevalenza è più alta al Sud e nelle<br />
Isole, con un valore del 5,5%, seguono il Centro con il 4,9% ed il Nord<br />
con il 4,2%. Se aggiungiamo a questa cifra 1 milione di persone circa che<br />
secondo le stime uf� ciali hanno il diabete senza saperlo la percentuale<br />
sale al 6,5%. Senza dimenticare le 250.000 persone circa che soffrono di<br />
diabete Tipo 1. Questa patologia costa al Sistema Sanitario Nazionale 10<br />
miliardi di euro all’anno cosi distribuiti: 60% pari a 6 miliardi per ricoveri<br />
ospedalieri; 22% pari a 2,2 miliardi per terapie farmacologiche; 11% pari<br />
a 1,1 miliardi per visite ambulatoriali; 7% pari a 0,7 miliardi per presidi<br />
e dispositivi. La spesa per la cura del diabete necessita di una revisione:<br />
spendere di più in prevenzione, corretto stile di vita, signi� ca risparmiare<br />
in maniera signi� cativa per ricoveri ospedalieri e terapie farmacologiche.<br />
Su questo ragionamento l’Associazione per la Tutela del Diabetico Atd<br />
Onlus di Fabriano in collaborazione con l’Asur Marche Area Vasta 2 Fabriano,<br />
il patrocinio del Comune di Fabriano ed il sostegno delle Farmacie<br />
Comunali organizza la conferenza “Fare Prevenzione: una questione che<br />
ci sta a cuore”.<br />
La conferenza, rivolta a tutti i cittadini, si terrà martedì 9 ottobre ore<br />
15-17 presso la sala “S. Parca” Ospedale Civile di Fabriano, via Stelluti<br />
Scala 26. Interverranno la dott.ssa Maura Nataloni (La gestione del paziente<br />
diabetico: fattori di rischio e complicanze cardiovascolari -Unità Operativa<br />
Cardiologica Territoriale Ospedale di Fabriano), la dott.ssa Valentina Marinelli<br />
(Strumenti operativi per una sana alimentazione-Servizio Dietetico<br />
Direzione Sanitaria Ospedale di Fabriano) e il dottor Walter Vignaroli (Il<br />
progetto automonitoraggio e variabilità glicemica-Associazione per la<br />
Tutela del Diabetico Atd Onlus Fabriano). Hanno dato disponibilità per<br />
un breve saluto il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola ed il direttore<br />
Asur Marche Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua.<br />
sussistono ancora cospicue somme<br />
non utilizzate. Queste risorse devono<br />
necessariamente essere destinate<br />
allo sviluppo del territorio per dare<br />
respiro all’economia locale. Serve<br />
progettualità? Quella non ci manca.<br />
Con� ndustria Ancona ha già in<br />
cantiere un progetto importante, che<br />
verrà presentato a breve: siamo certi<br />
che la condivisione con l’amministrazione<br />
comunale potrà aiutarci a<br />
dare un contributo all’economia del<br />
territorio e un volano per il turismo”.<br />
Lavoro accessorio con la Caritas<br />
La Caritas diocesana di Fabriano e Matelica d’intesa<br />
con “Ambito Territoriale Sociale 17” operante sul territorio<br />
comunale di Matelica, in ossequio alla delibera<br />
provinciale n. 252 del 09/08/2<strong>01</strong>2 ha inteso attuare il<br />
progetto, dal <strong>01</strong>/10/2<strong>01</strong>2 al 31/03/2<strong>01</strong>3, "lotta all’esclusione<br />
sociale e povertà" attraverso dei voucher lavoro<br />
af� dati alla Caritas diocesana. I tutor del Centro di<br />
ascolto della Vicaria di Matelica dovranno individuare<br />
la tipologia del contratto, le assistenti sociali il carattere<br />
del progetto e l’opportunità del realizzo. Il committente<br />
del lavoro occasionale bene� cerà delle prestazioni nella<br />
completa legalità e con copertura Inail per eventuali incidenti<br />
sul lavoro. Il compenso delle prestazioni d’opera<br />
è esente da ogni imposizione � scale e non incide sullo<br />
stato di disoccupato o inoccupato.<br />
Edmondo Ercolani, direttore della Caritas diocesana<br />
SPAZIO LAVORO<br />
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />
~ CONCORSI, SU BASE REGIONALE, PER IL RECLUTAMENTO<br />
DEL PERSONALE DOCENTE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIA,<br />
SECONDARIA DI I E II GRADO<br />
Sono indetti i concorsi a posti e cattedre, per titoli ed esami, fi nalizzati al<br />
reclutamento del personale docente nelle scuole dell’infanzia, <strong>prima</strong>ria,<br />
secondaria di I e II grado - n. 11.542 posti di cui 211 nelle Marche. Ai concorsi sono<br />
ammessi a partecipare i candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento<br />
conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda.<br />
Sono altresì ammessi a partecipare: a) per i posti della scuola <strong>prima</strong>ria, i candidati<br />
in possesso del titolo di studio comunque conseguito entro l’anno scolastico 20<strong>01</strong>-<br />
2002, ovvero al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto<br />
magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998; b) per i posti della scuola<br />
dell’infanzia, i candidati in possesso del titolo di studio comunque conseguito entro<br />
l’anno scolastico 20<strong>01</strong>-2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali<br />
della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennale o quinquennale sperimentale<br />
dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998; c) per i posti di<br />
scuola secondaria di I e II grado, i candidati che alla data del 22 giugno 1999 erano<br />
già in possesso di un titolo di laurea ovvero di un titolo di diploma conseguito presso le<br />
accademie di belle arti e gli istituti superiori per le industrie artistiche, i conservatori e<br />
gli istituti musicali pareggiati, gli ISEF, che alla stessa data consentivano l’ammissione<br />
ai concorsi per titoli ed esami per il reclutamento del personale docente, nonché i<br />
candidati che abbiano conseguito tali titoli: entro l’anno accademico 20<strong>01</strong>-2002 (se si<br />
tratta di corso di studi quadriennale o inferiore), entro l’anno accademico 2002-2003<br />
(se si tratta di corso di studi quinquennale), entro l’anno in cui si sia concluso il periodo<br />
prescritto dal relativo piano di studi a decorrere dall’anno accademico 1998-1999. La<br />
domanda di concorso può essere presentata per più classi di concorso, ma in una sola<br />
regione. Le iscrizioni si possono effettuare esclusivamente on-line sulla piattaforma<br />
Polis del sito Miur e saranno aperte dal 6 ottobre fi no alle ore 14.00 del 7 novembre.<br />
Il bando con la guida alla compilazione della domanda on-line sono scaricabili: dal<br />
nostro sito (alla pagina dei concorsi), oppure direttamente dal sito www.marche.<br />
istruzione.it o dal portale www.istruzione.it.<br />
~ CONSULENTI ENERGETICI COMMERCIALI<br />
Azienda di gruppo leader in Europa nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie<br />
per il risparmio energetico ricerca nella regione Marche n. 20 Green Assistant.<br />
La fi gura del Green Assistant viene ricoperta da Consulenti Energetici Commerciali<br />
per la proposizione di tecnologie per il risparmio energetico nel mercato dei privati e<br />
del microbusiness sulla base di appuntamenti prefi ssati. L’attività si svolge nel raggio<br />
di 10 Km dalla propria zona di residenza. Si richiede disponibilità full-time. La formazione<br />
è costante ed a livelli professionali elevati. Il Green Assistant può sviluppare reti<br />
proprie di collaboratori. L’inquadramento inizia con un percorso basato su compensi<br />
provvigionali ad elevatissima redditività. I candidati, ambosessi, anche alla <strong>prima</strong><br />
esperienza lavorativa, debbono avere elevata padronanza nell’uso della lingua italiana,<br />
ottime capacità relazionali e disinvoltura nel parlare in pubblico. Tutte le persone<br />
interessate sono pregate di inviare via e-mail il proprio cv al seguente indirizzo e-mail:<br />
paola.pizzichini@cibineng.com. Tutti i candidati ritenuti idonei verranno contattati<br />
telefonicamente entro 7 giorni lavorativi dalla candidatura dai manager di zona per<br />
concordare il colloquio di selezione.<br />
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi<br />
ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso S. Antonio fuori<br />
le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail: cig.fabriano@<br />
cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura:<br />
lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00.<br />
13 spazio lavoro.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.46
14 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Il futuro del territorio<br />
matelicese<br />
di LUCA DI DIO<br />
Abbandonata la cronaca<br />
per (sigh!)<br />
carenza di tempo<br />
non disdegno, se<br />
posso, di cimentarmi in<br />
ri� essioni – se più o meno<br />
congrue sarà il lettore a deciderlo<br />
– sul futuro della nostra<br />
città e del nostro territorio.<br />
Non la faccio lunga e vado<br />
subito al sodo. Mi serve un<br />
giurista esperto in diritto amministrativo<br />
e un Comitato<br />
per promuovere un (serio!)<br />
referendum cittadino: cambiamo<br />
provincia e passiamo<br />
sotto Ancona!<br />
Premetto che la proposta<br />
non è legata alla fantomatica<br />
mega-provincia “Marche<br />
Sud” di cui tanto si discute,<br />
semmai tali polemiche non<br />
hanno fatto che rafforzare l’idea<br />
che mi ronza in testa da<br />
almeno un paio d’anni (chi<br />
mi conosce lo sa, tanto l’ho<br />
ammorbato di chiacchiere!).<br />
Se infatti ben 7 comuni della<br />
Val Marecchia sono riusciti –<br />
udite udite – a fare il salto di<br />
Regione passando alla (per<br />
loro) più attraente gestione<br />
riminese e romagnola, perché<br />
non sarebbe possibile a<br />
Matelica, e aggiungerei Esanatoglia,<br />
chiedere di essere<br />
inserite nel territorio della<br />
provincia di Ancona? Credo<br />
che ci siano i prerequisiti, le<br />
motivazioni e le prospettive<br />
di convenienza.<br />
Andiamo con ordine: i prerequisiti.<br />
Non intendo qui<br />
appellarmi alla storia remota<br />
citando chi sostiene che il<br />
nostro territorio è “più umbro<br />
che piceno”, ovvero lo<br />
spartiacque del � ume Esino<br />
tra V e VI regio romana, presenza<br />
longobarda e così via.<br />
So benissimo che sarebbe<br />
argomento di indubbia contestazione,<br />
per� no ricordando<br />
che né gli Smeducci (San<br />
Severino) né i ben più potenti<br />
Da Varano (Camerino) nulla<br />
poterono contro il terribile<br />
spartiacque de “lu colle de<br />
le pere”!!!<br />
Sarebbe probabilmente super�<br />
uo ricordare che all’inizio<br />
del XVIII secolo a Matelica<br />
fu riedi� cata la diocesi<br />
in solido con Fabriano (e<br />
tale è tutt’oggi). Non è però<br />
peregrino ricordare legami<br />
scissi solo recentissimamente<br />
ma di cui ormai la memoria,<br />
in tutt’altre faccende facebookiane<br />
affaccendata, perde<br />
facilmente traccia.<br />
Meno di un ventennio fa,<br />
infatti, Matelica e il suo<br />
territorio erano legati al fabrianese<br />
a � lo doppio: come<br />
distretto scolastico, come<br />
Comunità Montana, come<br />
Asl, come gestione servizi<br />
(tanto che l’anomala appartenenza<br />
di soli due Comuni<br />
del maceratese all’Ato della<br />
Multiservizi dovrebbe farci<br />
insospettire), promozione<br />
turistica e quant’altro possa<br />
venirvi in mente legato all’espressione<br />
sociale e di vita di<br />
un popolo!<br />
Solo – e ripeto – solo una<br />
divisione amministrativa (e<br />
dunque politica) ci legava a<br />
Macerata. Ma la politica, si<br />
sa, muove interessi palesi e<br />
occulti per cui in quattro e<br />
quattr’otto vedemmo recisi<br />
brutalmente tutti questi le-<br />
Il professor Antonio Trecciola, dirigente scolastico dell’Istituto<br />
Comprensivo “E. Mattei”, con il professor Igino Colonnelli<br />
e nove ragazzi dell’Itcg Antinori di Matelica, stanno lavorando<br />
ad un’idea innovativa che si avvale della collaborazione<br />
di Halley Informatica e della Fondazione Enrico Mattei. Si<br />
tratta di un progetto che ha la � nalità di promuovere l’attiva<br />
partecipazione degli studenti alle celebrazioni del 50° anniversario<br />
della morte dell’ex presidente dell’Eni, organizzate<br />
dal Comune di Matelica e dalla Fondazione Enrico Mattei nei<br />
giorni 26, 27 e 28 ottobre. Il gruppo di ricerca sta già lavorando<br />
all’edizione di un opuscolo informativo sulla � gura di<br />
Enrico Mattei e sulla sua rilevanza nel mondo imprenditoriale<br />
italiano ed internazionale.<br />
I ragazzi seguiranno le manifestazioni in programma e saranno<br />
chiamati ad assistere, da dietro le quinte, all’attività<br />
redazionale del libro “Enrico Mattei marchigiano” scritto<br />
dalla dottoressa Egizia Marzocco, responsabile della comunicazione<br />
dell’Università di Camerino, e la cui pubblicazione<br />
è prevista nei giorni delle celebrazioni. Il progetto si chiama<br />
“Dentro un libro” e prevede lo studio approfondito, oltre che<br />
della vita e dei legami tra il Mattei dirigente d’azienda e la sua<br />
“marchigianità”, anche degli aneddoti raccontati da persone<br />
che l’hanno conosciuto, dalle cui interviste emergono lati<br />
sconosciuti dell’imprenditore matelicese.<br />
Con questo progetto pilota la Fondazione Enrico Mattei, che<br />
gami per cercare di riannodarli<br />
alla bell’e meglio da<br />
quest’altra parte.<br />
E qui vengo alle “motivazioni”<br />
della mia proposta.<br />
Tali nodi forzosamente creati<br />
con l’alto maceratese,<br />
infatti, hanno dimostrato da<br />
subito tutta la loro fragilità…<br />
fondamentalmente perché le<br />
comunità di questo territorio<br />
non vedevano di buon occhio<br />
l’arrivo di una presenza “ingombrante”<br />
come quella di<br />
Matelica a spartirsi una torta<br />
sempre più esigua.<br />
Esempi? La storia dell’ospedale<br />
non la tocco neppure<br />
(non basterebbe un giornale<br />
sano!), con una continua e<br />
vergognosa ruberia di servizi<br />
a vantaggio di Camerino<br />
e San Severino… con cui<br />
avremmo dovuto ripartirli<br />
equamente!<br />
La Comunità Montana – � n<br />
da subito ribattezzata “Cm<br />
delle Alte Valli del Potenza<br />
e dell’Esino”, ha pian piano<br />
subito la trasformazione a<br />
Cm di San Severino e Matelica<br />
� no a vedere scomparire<br />
il nostro nome… andate sul<br />
sito www.comsanseverino.<br />
sinp.net e vedrete che a malapena<br />
siamo presenti!<br />
Ma veniamo alla viabilità.<br />
L’unico tratto stradale che<br />
ha visto un serio intervento<br />
negli ultimi anni è stato<br />
quello che ci unisce a Cerreto<br />
d’Esi. E Collepere? Se<br />
ne parla da cinquantanni,<br />
hanno avuto incidenti decine<br />
di nostri concittadini, ci<br />
dovrebbe fornire un rapido<br />
collegamento al “nostro”<br />
capoluogo di Provincia, e<br />
invece? Tutto tace! E la<br />
famosa rotonda che doveva<br />
sorgere al posto del vecchio<br />
mulino demolito (bivio per<br />
Braccano) con bretella per<br />
San Rocco e zona scuole che<br />
risparmierebbe interminabili<br />
� le al semaforo? Scomparsa<br />
anch’essa!<br />
Fortunatamente sul settore<br />
scuola va invece alla grande!<br />
Ragioneria da quest’anno<br />
non ha più un dirigente<br />
scolastico causa sottodimensionamento,<br />
professionale (il<br />
Pocognoni è nato a Matelica<br />
e ha più di cento anni!) viene<br />
continuamente depauperato a<br />
vantaggio delle sedi staccate<br />
di Camerino e San Severino,<br />
con i nostri ragazzi che vedono<br />
sezioni chiuse e sono<br />
costretti a spostarsi; l’ipotesi<br />
di una sezione staccata di<br />
Liceo Scienti� co (ce l’hanno<br />
Sassoferrato e Sarnano!)<br />
persegue gli ideali e promuove la memoria<br />
del suo illustre concittadino, vuole indirizzare<br />
un numero sempre più nutrito di giovani ad<br />
approfondire la conoscenza di Mattei, inaugurando,<br />
si spera, il primo di una serie di percorsi analoghi. I<br />
veri protagonisti dell’iniziativa sono loro, i ragazzi: Beatrice<br />
Burzacca (4°D), Giulio Carbonari (4°D), Alessia Carsetti<br />
(4°D), Giulia Iale (4°D), Valentina Lorenzotti (4°D), Marco<br />
Lori (4°D), Osman Mustafovski (5°D), So� a Pittori (4°D)<br />
Manuel Trivellini (4°D).<br />
Sul peso, sul coraggio, sul lato umano e sull’unicità dell’Enrico<br />
Mattei imprenditore, i ragazzi dell’Itcg Antinori saranno<br />
chiamati a confrontarsi. E allora... cominci l’avventura.<br />
Fondazione Enrico Mattei<br />
E se cambiassimo provincia?<br />
Proposta<br />
popolare per<br />
un salutare<br />
ritorno<br />
al passato<br />
nonostante oltre 20 ragazzi<br />
matelicesi ogni anno scelgano<br />
quella scuola neppure a<br />
parlarne… la vicenda alberghiero<br />
poi. Zitto Luca, zitto!<br />
Però siamo forti in politica!<br />
Matelica è tra i primi 10<br />
Comuni in termini di popolazione<br />
della provincia di<br />
Macerata (il più popoloso<br />
dell’entroterra!) e non gli<br />
viene mai concesso un Assessore…<br />
o se capita, si fa in<br />
modo di rimediare all’errore<br />
con una sentenza giudiziaria.<br />
Continuo? Ma cosa mai ha<br />
ottenuto da Macerata la nostra<br />
comunità?<br />
Mi fermo qui, altrimenti divento<br />
prolisso e il mio caro<br />
lettore si stanca e abbandona.<br />
Direi che è ora di chiudere<br />
con un breve sguardo al<br />
futuro.<br />
Il fabrianese è investito da<br />
una crisi epocale, è vero, ma<br />
è altrettanto vero che i lavori<br />
alle gallerie della Gola della<br />
Rossa proseguono, l’unico<br />
tratto di Pedemontana ad<br />
oggi stanziato si fermerà a<br />
Matelica e se una possibilità<br />
di ripresa c’è è proprio quella<br />
di legarsi al capoluogo di<br />
Regione.<br />
Non ci piace come parlano?<br />
Ci sembrano un po’ “portegni”<br />
e distanti da noi? Fa<br />
niente. Gli unici consistenti<br />
investimenti li troviamo<br />
guardando a ‘nord’ (triste vizio<br />
post-unitario); il Verdicchio<br />
che ci vede concorrenti<br />
con lo jesino potrebbe essere<br />
una risorsa solo a guardare la<br />
parola “concorrenza” nel suo<br />
valore etimologico invece<br />
che in linguaggio � nanziario;<br />
con Fabriano potremmo<br />
ottenere una sede di Istituto<br />
Alberghiero (magari la facciamo<br />
a Cerreto!) e probabilmente<br />
anche una sezione<br />
staccata di Scienti� co perché<br />
non rischierebbe mai la chiusura<br />
la sede principale.<br />
Potremmo rinnovare i tanti<br />
progetti turistici legati al<br />
comprensorio delle Grotte di<br />
Frasassi e all’asse umbro con<br />
Gubbio e Assisi… Potremmo<br />
soprattutto – e qui vorrei che<br />
tutti ri� ettessimo! – contare<br />
su un grande ospedale di<br />
polo a 10 minuti d’auto<br />
smettendola di sognare una<br />
ripresa che non ci sarà mai o<br />
un fantomatico accordo con<br />
Camerino e San Severino.<br />
Potremmo fare tante cose,<br />
riaffermando il valore di<br />
una Comunità sugli interessi<br />
della politica che si ricorda di<br />
noi solo quando è ora di votare!<br />
Che ne dite? Lo facciamo<br />
'sto referendum?<br />
Servizi ospedalieri<br />
che cadono a pezzi<br />
Il Coordinatore dei Tribunale del Malato, Dante Reale, ha<br />
inviato nei giorni scorsi una lettera di precisa segnalazione di<br />
alcune disfunzioni relative al Polo Ospedaliero di Matelica-<br />
Esanatoglia. La lettera, indirizzata ai sindaci delle due comunità<br />
di Matelica ed Esanatoglia, al dirigente e al direttore<br />
sanitario dell’Area Vasta 3 dr. Bordoni e dr.ssa Pezzola, al<br />
direttore sanitario del Polo di Matelica dr.ssa Faccenda e alla<br />
responsabile dell’Uf� cio Relazioni Pubbliche dr.ssa Montalti,<br />
analizza con estrema cura le criticità riscontrate personalmente<br />
e su segnalazione dei cittadini.<br />
In particolare, “il reparto di Radiologia non eroga più le prestazioni<br />
riguardanti la colonna vertebrale, il cranio, la spalla,<br />
la scapola e i seni paranasali, ciò avviene perché la strumentazione<br />
rotta da febbraio non è stata né riparata, probabilmente<br />
perché vecchia, né sostituita; l’ambulatorio riabilitativo non<br />
eroga più l’attività di Osteocontrite del ginocchio e ciò avviene<br />
perché la strumentazione (Tens) già segnalata come mancante,<br />
ancora non è stata né riparata, né sostituita”.<br />
Il coordinatore Dante Reale sollecita pertanto la risoluzione<br />
dei problemi oggetto di segnalazione in quanto “il cittadino del<br />
comprensorio di Matelica – Esanatoglia è costretto a recarsi<br />
altrove con forte disagio ed aggravio di spese”.<br />
14 matelica.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.49
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
di ANTONIO GENTILUCCI<br />
Sembrano anni luce, ma non sono poi<br />
così lontani i tempi in cui la montagna<br />
era il luogo eletto per la nostra<br />
estate. Lontani dalle domeniche<br />
vacanziere della riviera, tutte spiaggia, ombrelloni<br />
e bagni al mare, i ricordi dei nostri<br />
genitori (o al più dei nostri nonni) ci potrebbero<br />
facilmente riportare a quei tempi in cui – da<br />
maggio a ottobre – si andava in montagna, per<br />
passeggiare, per ritemprarsi all’ombra di una<br />
faggeta secolare come quella di Canfaito, per<br />
incontrare “quelli dell’altro versante”, per ritrovare<br />
le origini di una famiglia non da molto<br />
scivolata a valle, ma che tra le case addossate<br />
sul San Vicino, è nata e cresciuta… magari in<br />
un piccolo paesino dal nome esotico, Elcito,<br />
borgo dotato di un fascino incantato di cui<br />
non si può non rimanere innamorati. Alzi<br />
la mano chi – vuoi di Matelica come di San<br />
Severino – non conosce almeno una persona<br />
originaria di questo gruppo di case arroccato<br />
su uno scoglio solo all’apparenza inospitale.<br />
All’apparenza perché se è vero che l’inverno<br />
non � nisce mai, il freddo, la neve, il vento e la<br />
nebbia la fanno da padroni, pulsa di un calore<br />
indicibile che trasuda tra le pietre dei vicoli<br />
stretti e le stradine inaccessibili. Dentro, c’è<br />
un grande cuore che batte, un vento caldo che<br />
UN FIORETTO AL MESE<br />
In questo sedicesimo � oretto incontriamo il pianto di Chiara davanti al Croci� sso. La santa<br />
visse per 42 anni a S. Damiano, Cristo croci� sso fu lo “specchio” in cui si ri� etteva e in cui<br />
collocava il suo sguardo e la sua anima. Per Chiara essere “specchio” non signi� ca semplicemente<br />
essere un esempio per gli altri, il termine era piuttosto in riferimento a Cristo:<br />
“specchiarsi in Gesù”, amarlo ed accoglierlo per vivere il Vangelo concretamente.<br />
Il pianto indica lo stupore dell’anima. Molti santi hanno sperimentato il “dono delle lacrime”<br />
segno del passaggio da “un cuore di pietra ad un cuore di carne”. Secondo i Padri della Chiesa<br />
le lacrime rappresentano un rinnovamento della grazia del battesimo: una compresenza di<br />
sofferenza e letizia, assimilate spesso alle “lacrime del parto”. Il Fioretto ci insegna che la<br />
Croci� ssione non è una punizione, ma un atto di Amore e Redenzione, pertanto Gesù non ci<br />
invita a croci� ggerci, ma a vivere con fede e speranza anche i dolori dell’esistenza. La via<br />
del Golgota è inevitabile, ogni essere umano dovrà percorrere il suo cammino verso la morte,<br />
ma il credo cristiano ci sollecita a sopportare con coraggio le varie sofferenze, guardando con<br />
gratitudine alla Croce di Cristo sostegno per vincere qualsiasi paura e resistenza.<br />
15<br />
A Elcito brucia<br />
“il fuoco del cuore”<br />
“Qui le stelle sono<br />
più vicine”: la singolare<br />
manifestazione che<br />
accende il San Vicino<br />
il 13 e 14 ottobre<br />
si chiama passione, un respiro profondo che<br />
lega e unisce chi in qualche modo vi abita, un<br />
fuoco che sembra non spegnersi mai!<br />
Al punto tale che un gruppo di amici – autode-<br />
� nitosi di “incoscienti” – è talmente preso da<br />
questo fuoco da organizzare, ormai da diversi<br />
anni, una singolare manifestazione dal nome<br />
“Elcito, qui le stelle sono più vicine”. Due<br />
pomeriggi dedicati ad un pubblico attento e<br />
responsabile, destinati a chi ha il desiderio<br />
di fermare il tempo, uscire dalla frenesia<br />
che consuma tutto in un istante e recuperare<br />
invece un fuoco che brucia lento e in� nito.<br />
13 e 14 ottobre Elcito si trasformerà in un<br />
tranquillo palcoscenico. Con l’invito al silenzio<br />
e alla luce di vecchie lampade, di candele<br />
e bracieri, si apriranno le case dimenticate,<br />
magazzeni e legnaie diverranno luoghi di<br />
Capitolo Sedicesimo – Il Pianto di Chiara<br />
Quando le visite dei padri spirituali diradavano e nella chiesetta non risonava la lezione del maestro,<br />
Chiara ricorreva al Maestro dei maestri e al Signore delle anime. Si poneva dinanzi al Crocifìsso e<br />
meditava i cinque discorsi delle piaghe sanguinolente. Anche in questo seguiva fedelmente l’esempio di<br />
Francesco. Pareva sapesse già, per miracoloso avvertimento, che quelle piaghe si sarebbero impresse<br />
nel corpo del suo maestro terreno e che sarebbero diventate il sigillo del francescanesimo.<br />
La passione di Gesù era il testo nel quale Chiara continuamente leggeva e rileggeva la lezione della<br />
santità. Anche quando lavorava, anche quando mangiava, aveva dinanzi a sé l’immagine di Cristo<br />
paziente, cioè che pativa. Si richiamava alla mente tutti i tormenti della vittima divina, soffrendo con<br />
Cristo serenamente e volontariamente.<br />
Specie la sera, tra l’ora di sesta e l’ora di nona, la sua partecipazione alla passione di Gesù si faceva<br />
più acuta e dolorosa. Era l’ora nella quale Gesù morì sulla croce. L’aria trascolorava sugli olivi di<br />
San Damiano, i rumori s’attutivano nel recinto dei convento, e nel silenzio, Chiara sentiva scendere<br />
nell’anima una segreta voglia di piangere sulla reclinata testa del Redentore, allora inaspriva le sue<br />
penitenze, si stringeva sui � anchi il cilicio setoloso e dava libero sfogo alla sua commossa pietà. “I<br />
suoi occhi - scrive il primo biografo - parevano due vene di acqua”. Piangeva dinanzi al Crocifìsso, e<br />
“tutto il viso e il petto le si bagnava di lacrime”. I suoi bellissimi occhi s’arrossavano. A poco a poco<br />
le lacrime le scavarono due solchi lungo le gote. Di ciò colse l’occasione il Tentatore, che credeva di<br />
trovare in Chiara ancora un resto di femminile vanità. Le apparve sotto forma d’un fanciullo e con<br />
melli� ua voce le disse: perché piangi tanto? Vedi, i tuoi occhi si guastano e presto diventerai cieca.<br />
Ma Chiara rispose: non potrà mai diventar cieco chi ha Dio nell’anima.<br />
Piangeva anche di notte, con la testa appoggiata al tronco di legno che si bagnava di lacrime e la<br />
mattina appariva scuro come fosse restato fuori alla pioggia, anche allora il tentatore non la lasciava,<br />
e nel buio del dormitorio le andava sussurrando: Perché piangi tanto? Tu farai sì, che il cervello ti si<br />
corromperà e ti uscirà dal naso, tutto il tuo volto sarà distrutto e la tua mente verrà a mancare. Chiara<br />
rispondeva a quella insinuante voce: io piangerò sempre la passione del mio Signore e il cervello<br />
non si corromperà, né la mente verrà meno, se la grazia del mio Signore e Creatore mi assisterà nel<br />
dolore e nel pianto.<br />
Il pianto infatti era come un lavaggio bene� co sulla sua anima mantenuta pura dalla Grazia. E sul<br />
volto, che era stato bello per virtù naturale, appariva sempre di più e sempre più luminosamente la<br />
serena compostezza della beltà soprannaturale. Chiara piangeva, ma tra le lacrime brillava, come<br />
alcune volte fa il sole tra la pioggia di <strong>prima</strong>vera, la sua anima innamorata di Gesù.<br />
Nel vedere che a nulla approdavano le sottili seduzioni, il maligno ricorse allora alla violenza materiale.<br />
Un giorno che Chiara piangeva sulle piaghe del Redentore, la colpì con un fortissimo ceffone. Piangesse<br />
almeno, non di pietà, ma per il dolore � sico! Il ceffone fu così violento che dagli occhi, dal naso e dalla<br />
bocca di Chiara uscì sangue, mischiato a siero. Ma, contrariamente alle previsioni del maligno, invece<br />
di piangere più forte per il dolore provato, Chiara sorrise di gioia. Era contenta di ricevere un’offesa<br />
materiale e di soffrire una pena corporale che le veniva direttamente dal nemico della sua anima.<br />
attenzione, cornici per mostre fotogra� che,<br />
poesie, proiezioni e oggetti della memoria.<br />
La sacralità della chiesa rivivrà intatta con<br />
l’alternarsi di artisti che proporranno musica<br />
solo acustica (e cioè senza l’uso di ampli� -<br />
catori o altri sistemi elettronici) in un luogo<br />
attento e dall’eccezionale sonorità. L’occasione<br />
è quella giusta poi per accendere il grande<br />
forno in pietra scodellando i piatti più tipici<br />
della nostra montagna, così come nelle case<br />
il visitatore sarà accolto tra degustazione di<br />
vini doc e immagini e momenti d’altri tempi.<br />
Per nutrire ancora una volta la memoria e il<br />
cuore… per non perdere di vista quel che<br />
conta veramente nel calore di un’amicizia<br />
che solo i burberi montagnoli sanno offrire.<br />
Jamme, jamme,<br />
in gita jamme ja’<br />
Programma<br />
Sabato 13 e domenica 14 dalle 18.30 alle 23 ed<br />
oltre. Poco <strong>prima</strong> delle 19 accensione di candele<br />
bracieri e fuochi. Mostre fotografi che e proiezioni<br />
curate da fotoclub “Diaframma Zero”, Paolo Verdarelli,<br />
Erminio Burzacca e altri amici. Proiezioni<br />
di foto storiche e vecchi fi lmati di vita elcitese<br />
curati da Paolo Cappelletti. Chiesa\auditorium: dalle<br />
19.30, culture musicali alternative e solo acustiche.<br />
Cantine partecipanti (in ordine alfabetico): Belisario,<br />
Cavalieri, Mecella, La Monacesca. La casa del tè<br />
“quelli di Elcito” tra foto ricordi e naturalmente tè<br />
caldo per tutti. Per l’ingresso è richiesta una cifra<br />
simbolica di 10 euro per il pass che darà l’accesso<br />
alla manifestazione e a tutte le degustazioni. Info:<br />
Piero 3296151227, Paolo 34770<strong>01</strong>008, Graziano<br />
3383641146; www.elcito.it.<br />
Anche quest’anno la parrocchia<br />
di Santa Maria<br />
ha proposto la gita di � ne<br />
estate.<br />
Sabato 22 settembre, alle<br />
ore 4 il pullman con Cristian<br />
attendeva quaranta<br />
persone desiderose di vivere<br />
due giornate di amicizia<br />
in località stupende:<br />
la costiera amalfitana e<br />
l’isola di Capri.<br />
A Sorrento, una guida<br />
preparatissima ed accogliente,<br />
che è stata con noi<br />
per tutti e due i giorni, ci<br />
ha accompagnati anzitutto<br />
alla scoperta della costiera:<br />
approfittando della<br />
bellezza dei luoghi e della<br />
giornata di sole abbiamo<br />
fatto diverse soste nelle<br />
piazzole panoramiche,<br />
soprattutto a Positano.<br />
Giunti ad Amal� ci siamo<br />
coinvolti nel percorso<br />
dello splendido centro<br />
storico, brulicante di tu-<br />
risti di ogni parte, salendo poi la grandiosa scalinata che porta al Duomo. Qui la gioiosa e<br />
commovente accoglienza da parte di don Andrea e don Luigi Colavolpe nella memoria del<br />
nostro concittadino, venerato Arcivescovo di Amal� per quasi quarant’anni, Mons. Ercolano<br />
Marini. Don Luigi ci ha poi guidati nella visita del museo e del Duomo: nella cripta ci ha<br />
presentato inoltre le reliquie di S. Andrea apostolo e, risalendo, la tomba di Mons. Marini.<br />
Nel pomeriggio in barca l’indimenticabile visione, dal mare, della costiera amal� tana � no a<br />
Positano e poi discendendo � no al suo termine a Salerno.<br />
La sera, a Vico Equense, ci ha accolto un hotel, immerso nel verde con splendida vista sul<br />
golfo di Napoli, la celebrazione della S. Messa festiva, la cena ed il riposo.<br />
Il giorno successivo in traghetto da Sorrento a Capri. Subito il giro in mare dell’isola, gli<br />
scogli di Tiberio, i faraglioni, le varie grotte e la vista dal mare di ville di noti personaggi.<br />
È seguita poi con i famosi pulmini, che girano a velocità pazzesca, la salita al centro di Capri,<br />
con la famosa piazzetta, le vie e viuzze, i giardini di Augusto e tutto ciò che attrae il turista<br />
come vetrine di ogni genere…<br />
Nel pomeriggio la salita ad Anacapri, percorso a precipizio sul mare, con i ‘soliti’ pulmini<br />
che fanno dire… “mamma mia”; la sosta in questa parte dell’isola, meno conosciuta ma più<br />
tranquilla, è stata altrettanto attraente.<br />
Si riprende in� ne il traghetto: questa volta approdiamo a Napoli. Arrivati uno sguardo a Castel<br />
dell’Ovo, la chiesa del Carmine e poco altro perché l’ora è tarda e bisogna tornare a Matelica.<br />
Tanta la soddisfazione dei partecipanti, buona è stata l’organizzazione che ci ha dato l’opportunità<br />
di conoscere zone caratteristiche e sicuramente invidiate della penisola, da notare che<br />
non è mancato un approccio alle peculiarità culinarie delle località visitate.<br />
Ci sentiamo di dire grazie al parroco Don Lorenzo, che ha reso possibile ancora una volta<br />
questo momento bello ed arricchente per tutti noi, ed attendiamo con curiosità di conoscere…<br />
la meta del prossimo anno.<br />
Patricia e gli altri partecipanti<br />
15 matelica.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.52
16 >MATELICA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Tempo di stecca<br />
Prestigioso torneo di biliardo in partenza<br />
a Matelica in un bar dalla lunga tradizione<br />
di GIANCARLO MILIANI<br />
Dal 8 al 14 ottobre, nella<br />
“Sala Biliardi” del Miobar<br />
con sede in Matelica,<br />
avrà luogo la <strong>prima</strong> gara<br />
regionale di biliardo (specialità<br />
stecca) della nuova stagione agonistica<br />
2<strong>01</strong>2/2<strong>01</strong>3.<br />
Alla manifestazione parteciperanno<br />
atleti di Terza, Seconda e Prima<br />
categoria che nella fase eliminatoria<br />
(dal lunedì al sabato) si<br />
contenderanno l’accesso alle � nali<br />
gareggiando a categorie separate.<br />
Le � nali avranno luogo domenica<br />
14 ottobre con inizio alle ore 15.<br />
Il Comitato regionale “Fibis”, con<br />
la scelta di questa sede, ha voluto<br />
premiare il “C.S.B.- Miobar” per<br />
l’intraprendenza dei suoi componenti.<br />
In particolare i titolari di “Miobar”<br />
che con impegni anche economici<br />
non indifferenti hanno voluto confermare<br />
ed accrescere un’attività<br />
particolarmente seguita e curata<br />
dall’indimenticato Pierino Boarelli.<br />
Il “C.S.B.- Miobar” con un sostanzioso<br />
numero d’iscritti, allestirà<br />
quest’anno due squadre che parteciperanno<br />
al campionato “provinciale”<br />
2<strong>01</strong>2/2<strong>01</strong>3 ormai al suo inizio.<br />
Per una preparazione maggiormente<br />
quali� cata, il “C.S.B.- Miobar”<br />
ha inoltre provveduto a garantire la<br />
presenza settimanale di un giocatore<br />
professionista. Rossano Rossetti<br />
(nella foto) infatti, ogni mercoledì,<br />
dal primo pomeriggio a tarda sera,<br />
sarà in “sala” per accogliere quanti<br />
vorranno giovarsi dei suoi consigli<br />
e della sua esperienza.<br />
Tutti potranno accedere a lezioni<br />
individuali; siano essi neofiti o<br />
giocatori già esperti ma desiderosi<br />
d’incrementare le proprie capacità.<br />
Nel ringraziare gli organizzatori<br />
per l’impegno profuso nella preparazione<br />
dell’evento, invitiamo<br />
tutti gli appassionati a visitare la<br />
bella “sala” rinnovata e soprattutto<br />
i tanti giocatori che in essa si cimenteranno.<br />
In Comune il consiglio si spacca<br />
sugli immigrati<br />
Venerdì scorso la seduta di Consiglio<br />
è � nita a tarda notte con i<br />
“soliti” punti e… qualche novità<br />
che sicuramente farà discutere,<br />
vuoi perché quando si parla di<br />
immigrazione saltano gli schemi,<br />
vuoi perché di fronte al binomio<br />
“diritti/doveri” posizioni rigide<br />
e oltranziste non tengono quanto<br />
quelle di chi, con estrema leggerezza,<br />
non riesce a guardare al di<br />
là della prossima settimana.<br />
Ma andiamo con ordine.<br />
Dopo la canonica approvazione<br />
del verbale e le comunicazioni del<br />
sindaco sul programma previsto per<br />
le celebrazioni del cinquantenario<br />
della morte di Mattei e la relazione<br />
di Montemezzo sulla gestione<br />
dell’Ato, il consesso entra subito<br />
nel vivo… e a che livello!<br />
Casoni “attacca” (per così dire),<br />
con una puntuale interrogazione<br />
sullo stato dell’arte della sanità e<br />
l’assessore Procaccini risponde.<br />
Nelle successive repliche il dibattito<br />
si in� amma ma la sostanza resta:<br />
Matelica non ha più un ospedale<br />
– dato di fatto! – ma conserva<br />
gli stessi servizi � n qui garantiti<br />
– miracolo! – riprendendo dal 1°<br />
ottobre una funzionalità che altri<br />
nosocomi sul territorio non hanno<br />
ancora recuperato. Né si sa se mai<br />
la recupereranno. La seconda interrogazione<br />
di Fiorella Marzioli<br />
riguarda l’enoteca comunale che ha<br />
lasciato a bocca asciutta numerosi<br />
turisti che nel corso della <strong>prima</strong>vera<br />
e dell’estate hanno cercato invano i<br />
riferimenti letti nelle varie guide di<br />
settore. Chiusa!<br />
Risponde l’assessore Cingolani informando<br />
che la chiusura è dovuta –<br />
manco a dirlo – a motivi di bilancio<br />
e che si sta cercando una soluzione<br />
alternativa per la gestione, dato che<br />
il Cias non è più in grado di garantirne<br />
l’apertura.<br />
Si passa così ai vari punti (12)<br />
all’OdG partendo dalla relazione<br />
dell’assessore alle Finanze per<br />
votare l’“Approvazione della salva-<br />
guardia degli equilibri di bilancio e<br />
la ricognizione sullo stato di attuazione<br />
dei programmi”.<br />
Durante la veri� ca contabile complessiva<br />
Baldini dichiara senza<br />
mezzi termini che “dobbiamo<br />
cercare di restare a galla” in una<br />
situazione non facile… di conseguenza<br />
tutti i programmi hanno<br />
avuto una realizzazione molto più<br />
ridotta dell’auspicio iniziale. È seguito<br />
da un lungo botta e risposta tra<br />
tutti i consiglieri di maggioranza e<br />
opposizione con ricette più o meno<br />
improvvisate… durante il quale viene<br />
fuori che per decidere l’aliquota<br />
comunale Imu ci sarà tempo � no al<br />
31 ottobre (data in cui si conosceranno<br />
i trasferimenti dal governo<br />
centrale) e sarà con buonissima<br />
probabilità una percentuale tutta<br />
“lacrime e sangue”… e io pago!<br />
Si approva poi il regolamento per<br />
la vendita del patrimonio e, a ruota,<br />
la modi� ca dello statuto comunale<br />
per l’anagrafe pubblica degli eletti.<br />
Si tratta in buona sostanza, di una<br />
procedura di trasparenza, per cui<br />
sarà ‘obbligatoria’ la pubblicazione<br />
sul sito internet del Comune<br />
dei dati anagra� ci completi, degli<br />
emolumenti percepiti come indennità,<br />
dei gettoni di presenza e dei<br />
rimborsi spesa di tutti gli eletti; per<br />
la dichiarazione dei redditi, però,<br />
si sceglie una formula più garante<br />
della persona in quanto non verrà<br />
pubblicata, ma messa a disposizione<br />
presso l’uf� cio di segreteria in<br />
libera consultazione.<br />
Si approva poi la modi� ca dell’art.<br />
18 del regolamento Imu (con<br />
il vecchio Ici, in caso di morte<br />
dell’intestatario, per gli eredi era<br />
possibile ottenere una dilazione…<br />
con l’Imu non è più possibile perché<br />
la riscossione va direttamente nelle<br />
casse dello Stato).<br />
Discussione su alcune incongruità<br />
nel bilancio rilevate dalla Corte dei<br />
Conti, con la maggioranza che dice<br />
essere normali operazioni legate<br />
al doppio controllo del Revisore<br />
dei Conti e la minoranza che<br />
grida all’approssimazione… � no<br />
a trovare un voto all’unanimità<br />
nella modi� ca del regolamento del<br />
piano casa. Salto il punto dodici<br />
per poi ritornarci subito, perché<br />
il Consiglio si è chiuso intorno<br />
alle due di notte con un altro voto<br />
all’unanimità sull’O.d.G. a favore<br />
Gianni Trampini campione<br />
del golf per l’italia centro-sud<br />
Per il terzo anno il matelicese si conferma al top<br />
Nei giorni scorsi, al Circolo del Golf di Perugia, si è svolto il campionato di Golf per l’Italia<br />
Centro-Sud, riservato agli iscritti alla Uilg (Unione Italiana Lions Gol� sti).<br />
Il Lions Golf Trophy 2<strong>01</strong>2, con il motto “Insieme con un sorriso per un golf di solidarietà”, è<br />
a sostegno di Cometa, associazione che si occupa di famiglia e di accoglienza.<br />
Ancora una volta un matelicese ai vertici delle classi� che: per il terzo anno consecutivo, in<br />
nostro socio e “campione” Gianni Trampini ha difeso il titolo, classi� candosi al 1° posto.<br />
Congratulazioni Gianni!<br />
Lions Club Matelica<br />
del mantenimento del tribunale di<br />
Camerino. Il punto 11 è stato il<br />
nodo affascinante di tutta la serata,<br />
con una discussione che si è protratta<br />
per oltre un’ora su un aspetto<br />
etico che ha visto interventi – sia<br />
consentito – di alto valore, dall’una<br />
parte e dall’altra.<br />
Al voto la proposta portata avanti a<br />
livello regionale da Pd e UdC sulla<br />
trasformazione normativa del diritto<br />
di cittadinanza.<br />
Da ius sanguinis (diritto di sangue,<br />
ovverosia è cittadino italiano chi è<br />
� glio di un altro cittadino italiano)<br />
a ius soli (diritto di terra, cioè può<br />
ottenere la cittadinanza italiana<br />
chiunque sia nato sul suolo del<br />
nostro Bel Paese).<br />
Ci sono in ballo centinaia di migliaia<br />
di cittadinanze legate a � gli<br />
di immigrati nati in Italia e se tanti<br />
passaggi di memoria vanno ai nostri<br />
nonni emigranti (oggi cittadini statunitensi<br />
perché nati là) parimenti<br />
prudenza insegna che – per una<br />
corretta integrazione – occorrono<br />
norme chiare e non ‘regalie’.<br />
Gli interventi sono stati realmente<br />
di grande spessore e diverse le<br />
proposte di emendamento al testo<br />
presentato, segno di una volontà di<br />
discutere la cosa, di non buttare tutto<br />
alle ortiche, ma capire realmente<br />
la scommessa di un cambiamento<br />
normativo epocale.<br />
L’ora tarda e la focalizzazione<br />
su un testo già scritto non hanno<br />
permesso l’accordo e la proposta è<br />
stata respinta con sei favorevoli e<br />
nove contrari che non identi� cano<br />
maggioranza e opposizione, ma la<br />
libera coscienza di chi si è messo<br />
in gioco per un diritto.<br />
t.s.<br />
taccuino<br />
MATELICA<br />
FARMACIE<br />
Sabato 6 e domenica 7 ottobre<br />
FERRACUTI<br />
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16 matelica.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.57
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
>MATELICA< 17<br />
Campamante de Foro:<br />
un sito scoperto due volte<br />
Con l’aratura di � ne estate spuntano i resti di un insediamento agricolo di epoca romana<br />
di ANTONIO GENTILUCCI<br />
In questi giorni, sulla stampa<br />
regionale e locale, a volte<br />
anche con toni altisonanti, è<br />
comparsa la notizia del ritrovamento,<br />
in località Campamante<br />
de Foro, nei pressi di Matelica,<br />
di un insediamento di epoca romana.<br />
Abbiamo chiesto alla dott.<br />
ssa Emanuela Biocco, archeologa<br />
che ben conosce la zona avendo<br />
condotto numerose campagne di<br />
scavo in tutti il territorio, di darci<br />
qualche lume.<br />
Emanuela, è una scoperta che<br />
riapre il tema archeologia a<br />
Matelica?<br />
In realtà il sito è noto dal 1984<br />
quando, emerso per la <strong>prima</strong> vol-<br />
ta, fu subito segnalato da Mauro<br />
Magnatti, allora collaboratore<br />
della Soprintendenza per i Beni<br />
Archeologici delle Marche.<br />
Dunque nulla di nuovo…<br />
Il sito di Campamante de Foro è<br />
stato catalogato da chi scrive circa<br />
dieci anni fa su incarico della<br />
Soprintendenza e della Regione<br />
Marche ed inserito nella carta archeologica<br />
regionale.<br />
Ma che cosa è successo nel<br />
frattempo da far pensare ad un<br />
nuovo rinvenimento?<br />
Nel corso di quasi trent’anni le continue<br />
arature hanno tagliato sempre<br />
di più lo strato di terreno agricolo<br />
e, approfondendosi ulteriormente,<br />
hanno troncato muri e pavimenti di<br />
questa importante villa rustica di<br />
Addio ospedale…<br />
ma una speranza c’è<br />
Con la solita energia e l’estrema<br />
precisione che sfodera ogni volta<br />
che a tema c’è il nostro ospedale<br />
Rosanna Procaccini ritorna volentieri<br />
sull’argomento. È lunedì 1°<br />
ottobre, inizio di settimana, inizio<br />
di mese, inizio – forse – di un<br />
nuovo ciclo per il nostro ospedale,<br />
ops… “casa della salute ad alta<br />
complessità”, come è denominata<br />
e con� gura dal nuovo Piano<br />
Sanitario Regionale la struttura<br />
dell’attuale Enrico Mattei.<br />
L’assessore esce da un week end<br />
dif� cile, tra le lettere del coordinatore<br />
del Tribunale del Malato,<br />
Dante Reale, ed una ‘fastidiosa’<br />
interrogazione del consigliere<br />
Casoni al Consiglio comunale<br />
di venerdì… ma non sembra<br />
affatto turbata. “Non gli do più<br />
peso ormai, Luca. C’è sempre<br />
chi lavora per distruggere e<br />
remare contro, ma i risultati mi<br />
danno ragione per cui non ho<br />
motivo di arrabbiarmi”.<br />
Ma è vero che Matelica non ha<br />
più un ospedale? “Ma quando<br />
mai lo ha avuto negli ultimi<br />
anni? Quello che continuavano<br />
a chiamare impropriamente<br />
‘ospedale di polo’, non aveva<br />
più le caratteristiche per esserlo<br />
da tempo. Mi piace citato ricordare<br />
un Consiglio comunale del<br />
1997 in cui il consigliere Boldrini<br />
aveva detto – cito più o meno testualmente<br />
– ormai andiamo verso<br />
la Riabilitazione e la Rsa, e adesso<br />
l’unica cosa è avere il coraggio<br />
di informare i cittadini… 1997,<br />
capisci? Dopo 15 anni di questa<br />
situazione e i continui tagli in atto,<br />
c’è ancora qualcuno che parla di<br />
chimere?”.<br />
Eppure, se le parole sembrano<br />
rivelare una disfatta, la realtà dei<br />
fatti è che l’assessore Procaccini<br />
è tranquilla, anzi, quasi felice…<br />
“Da oggi la nostra struttura ritorna<br />
(quasi) in piena funzionalità dopo<br />
l’accorpamento estivo dell’Rsa e<br />
della medicina lungodegenza che<br />
aveva visto una riduzione dei posti<br />
a 10+10 e tutti insieme… mentre la<br />
gestione è tornata ad essere scissa<br />
con ognuno il proprio servizio.<br />
L’Rsa torna nel naturale reparto<br />
dove ha sempre operato con 20<br />
posti letto e la medicina per acuzie<br />
e lungodegenza ha riaperto con<br />
14 posti letto effettivi e si spera<br />
che in breve arriveranno a 20.<br />
Attualmente il reparto di medicina<br />
post-acuzie e lungodegenza è stato<br />
allocato al primo piano laddove<br />
dovrà essere aperto il reparto di<br />
Riabilitazione specialistica perché<br />
si stanno facendo una serie di lavori<br />
di manutenzione ordinaria e straordinaria<br />
alla parte ospedaliera (una<br />
parte del II piano) che occupava<br />
� no all’accorpamento estivo”.<br />
Ma alla mia domanda se non teme<br />
che i lavori possano essere una<br />
scusa sorride sarcastica… “Luca<br />
mio, stiamo parlando di lavori appaltati<br />
per un valore di 1.490.000 di<br />
euro… quasi 3 miliardi di vecchie<br />
lire, e quando mai dall’apertura<br />
dell’ospedale era stato fatto sulla<br />
nostra struttura un intervento<br />
simile? Questo è un segnale che<br />
dobbiamo e vogliamo leggere in<br />
chiave positiva. Tra circa due mesi<br />
i lavori dovrebbero essere conclusi,<br />
dopo di ché dovremmo andare<br />
alla naturale apertura del reparto<br />
di riabilitazione specialistica…”.<br />
See, la solita promessa. “Stavolta<br />
forse no!”.<br />
E quando le chiedo come fa ad<br />
essere così ottimista dopo quasi<br />
due anni dall’inaugurazione di un<br />
‘reparto fantasma’ mi racconta che<br />
il 1° agosto – con determina 1122<br />
[la solita precisione quando si parla<br />
di queste cose, ndr] – il direttore<br />
della nostra area vasta Bordoni,<br />
ha pubblicato l’avviso pubblico<br />
per dirigente di Medicina � sica<br />
e riabilitativa di II livello e c’è<br />
stata la <strong>prima</strong> selezione per titoli<br />
di 10 candidati. Con successiva<br />
determina – 1330 del 21 settembre<br />
– sempre del direttore di Area Vasta<br />
sono stati resi noti i nomi e le modalità<br />
di selezione per esame che,<br />
unitamente al punteggio assegnato<br />
ai titoli, decreterà il vincitore.<br />
“Pensa che nella stessa determina<br />
è stata nominata la Commissione<br />
d’esame… Credo che possiamo<br />
dire che è questione di mesi”.<br />
Ma l’ospedale comunque non c’è<br />
più… “Torno a ripetere che in una<br />
situazione in cui stanno smantellando<br />
San Severino, Camerino<br />
è ‘moribondo’ e ovunque si<br />
guardi non ci sono che tagli,<br />
quel che abbiamo ottenuto è<br />
quasi un miracolo. Il cosiddetto<br />
Piano dell’Area Vasta è stato<br />
stilato, approvato dai direttori<br />
delle 5 aree ed approvato anche<br />
dalla Regione Marche con<br />
una determina il 1° di agosto<br />
2<strong>01</strong>2; la stessa Regione con la<br />
delibera 1174 del 1° agosto ha<br />
preso atto dei Piani approvati<br />
dai direttori di Area Vasta indicando<br />
il termine di 180 giorni<br />
per l’attuazione”.<br />
E Matelica? “Carta canta… Nel<br />
Piano di Area Vasta si prevede il<br />
raddoppio degli attuali posti letto<br />
per un totale di 60 così suddivisi:<br />
20 posti di lungodegenza e medicina<br />
post-acuzie [un’invenzione<br />
benevola della Regione per evitare<br />
la chiusura di tutte le medicine<br />
generali… consente la funzione di<br />
ricovero diretto per alcune patologie<br />
selezionate che possono essere<br />
riacutizzazioni tipo bronchiti,<br />
ecc.], 20 posti letto di riabilitazione<br />
estensiva ed intensiva, 20 posti<br />
letto di Rsa. Sono poi garantite le<br />
funzioni distrettuali, la continuità<br />
assistenziale e le funzioni poliambulatoriali<br />
con il mantenimento<br />
del punto prelievi, della radiolo-<br />
epoca romana, sorta nelle immediate<br />
vicinanze del fosso di Braccano.<br />
Un insediamento antico già noto,<br />
dunque…<br />
Sì, anche se il fatto che sia tornato<br />
alla ribalta della stampa regionale<br />
è un aspetto di per sé positivo in<br />
quanto è importante vigilare af� nché<br />
non venga totalmente distrutto<br />
da arature sempre più profonde e<br />
non diventi preda dell’incuria e<br />
degli scavi clandestini.<br />
Ma a “<strong>prima</strong> vista” come sono le<br />
condizioni, e qual è la rilevanza<br />
del sito?<br />
In realtà le condizioni non sono<br />
ottimali perché dagli af� oramenti<br />
si iniziano a vedere parti della pavimentazione,<br />
segno che ciò che<br />
rimaneva dei muri perimetrali è<br />
gia e delle attività ambulatoriali<br />
ora presenti, del punto di primo<br />
intervento e della Potes secondo<br />
l’attuale assetto”.<br />
Questo è il piano per Matelica?<br />
“Sì e ne sono orgogliosa! Ovvia-<br />
stato pressoché spazzato via dalle<br />
arature sempre più profonde di<br />
mezzi agricoli, oggi, ormai enormi.<br />
Quanto alla consistenza dell’af-<br />
� oramento si tratta comunque di<br />
un’area molto vasta in cui era probabilmente<br />
stanziata una fattoria<br />
o comunque un insediamento di<br />
tipo agrario vasto e importante;<br />
meriterebbe nondimeno una ripresa<br />
dell’attenzione e magari una campagna<br />
di scavo che riaprirebbe il<br />
tema archeologia a Matelica.<br />
Anche una ripresa dell’attività<br />
del Museo e il ritorno dei pezzi<br />
partiti per la Mostra e mai ritornati?<br />
Diciamo che questa è un’altra<br />
storia…<br />
Grazie e buon lavoro.<br />
mente non smetto di lottare perché<br />
è l’area vasta montana l’obbiettivo<br />
da raggiungere, ma ogni guerra è<br />
fatta di tante piccole battaglie… e<br />
io non ho paura”.<br />
l.d.d.<br />
A scuola di diritti e doveri<br />
Anche nel Ctp di Matelica, presso la Scuola Media, sono ormai avviate<br />
le Sessioni di Formazione Civica e Informazione previste dal<br />
Dpr 179 del 14 settembre 2<strong>01</strong>1, meglio noto come il nuovo “Accordo<br />
di integrazione”. In base a questa legge, viene istituito una specie<br />
di “permesso di soggiorno a punti” per cui tutti i nuovi ingressi dal<br />
marzo scorso devono sottoscrivere<br />
un accordo che prevede il<br />
raggiungimento in due anni di<br />
30 crediti. I primi 16 crediti agli<br />
immigrati appena arrivati nel nostro<br />
paese vengono riconosciuti<br />
a seguito della frequenza di una<br />
sessione di formazione civica<br />
ed informazione della durata<br />
di circa 10 ore in cui vengono<br />
proiettati dei video pr edisposti<br />
dal Ministero dell’Interno in 18 differenti lingue e che forniscono<br />
nozioni di base sui principi fondamentali della Costituzione della<br />
Repubblica, sull’organizzazione e funzionamento delle istituzioni<br />
pubbliche in Italia, nonché dei settori della sanità della scuola, dei<br />
servizi sociali, del lavoro e degli obblighi � scali. Un importante<br />
momento di integrazione, dunque, in cui il Centro Territoriale Permanente<br />
della nostra città è in <strong>prima</strong> linea.<br />
t.s.<br />
BANDO PER FORNITURE<br />
Il Comune di Matelica ha pubblicato un avviso pubblico per l’appalto di una serie di<br />
forniture relativamente a “igiene territoriale” (disinfestazione, disinfezione e derattizzazione<br />
di parti pubbliche del territorio cittadino), “vestiario polizia municipale” (nuove divise<br />
conformi alle normative nazionali e locali vigenti), “vestiario operai” (con nuovi indumenti<br />
completi di dispositivi di protezione individuale per gli operai comunali che lavorano<br />
all’esterno) e “segnaletica stradale” (orizzontale, verticale e luminosa). L’importo delle<br />
forniture è stimato per ognuna delle procedure nella misura inferiore a euro 40.000,00<br />
e per tale in base alle esigenze dei servizi gestiti dall’uffi cio competente la durata del<br />
rapporto contrattuale sarà limitata negli anni a partire dal 2<strong>01</strong>3 fi no a concorrenza del<br />
limite stabilito. I soggetti – operatori economici singoli o in Ati – che sono interessati<br />
ad una o più forniture devono far pervenire la loro manifestazione di interesse ad essere<br />
invitati alle procedure di affi damento di beni e/o servizi, esclusivamente attraverso il<br />
modello scaricabile dal sito dell’ente.- Non sono prese in considerazione presentazioni<br />
commerciali o richieste informali precedentemente trasmesse all’ente sotto qualsiasi<br />
forma. La domanda deve avvenire esclusivamente attraverso posta elettronica contemporaneamente<br />
e con unico invio ai seguenti indirizzi:<br />
- posta elettronica certifi cata: protocollo.comunematelica@pec.it<br />
- posta elettronica del responsabile del settore : comandantepm@comune.matelica.<br />
mc.it. Entro le ore 12 del lunedi’ 22/10/2<strong>01</strong>2. Tutte le info inerenti al procedimento sono<br />
reperibili presso l’Uffi cio di Polizia Municipale del Comune di Matelica (Tel. 0737.781822<br />
– FAX 0737.781863 _ e.mail: comandantepm@comune.matelica.mc.it)<br />
17 matelica.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 10.58
18<br />
>SASSOFERRATO-CERRETO D'ESI< <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Scipioni, vetrina doc<br />
Anche Pippo Baudo ad ammirare i suoi abiti<br />
Sassoferrato - Sabato 22<br />
settembre a Castelraimondo<br />
presso la suggestiva<br />
location di<br />
Borgo Lanciano si è<br />
svolta la serata evento<br />
“Marche in vetrina:<br />
sapori d’autunno”.<br />
Organizzata per il<br />
sesto anno consecutivo<br />
da Miro Riga,<br />
questa serata a invito<br />
punta a promuovere<br />
le eccellenze marchigiane<br />
che emergono a<br />
livello nazionale ed<br />
internazionale, nell’<br />
ambito dell’enogastronomia,dell’agricoltura<br />
e della manifattura,<br />
ha visto la<br />
premiazione di molti<br />
personaggi della nostra<br />
Regione che si<br />
sono contraddistinti<br />
per aver promosso<br />
il “made in Marche”<br />
con il loro operato e la partecipazione<br />
di molti artisti del jet set nazionale<br />
che più si distinguono per il<br />
loro amore per la nostra bellissima<br />
Volontariato<br />
con don Sena<br />
Regione come ad esempio Pippo<br />
Baudo, Franco Nero e Giuliano<br />
Gemma. Hanno presentato la serata<br />
Angela Melillo e Stefano Masciarelli.<br />
A questo prestigioso appuntamento<br />
hanno aderito molteplici<br />
delegazioni straniere, provenienti<br />
Pellegrinaggio a Cascia<br />
Cerreto d'Esi - La Conferenza S. Vincenzo de’ Paoli di Cerreto d’Esi<br />
ha organizzato per il giorno 23 settembre un pellegrinaggio a Cascia<br />
per venerare Santa Rita e visitare i luoghi dove Lei ha vissuto. Essendoci<br />
state molte richieste in tal senso, si è riusciti a costituire un nutrito<br />
gruppo di oltre 70 partecipanti. La giornata soleggiata ed il clima mite<br />
hanno permesso l’ottima riuscita del pellegrinaggio, che è iniziato con<br />
la visita guidata del monastero, dove la Santa trascorse gran parte della<br />
Sua vita. E’ seguito un momento di preghiera e di raccoglimento, presso<br />
le venerate spoglie di Santa Rita, vissuto con intensa partecipazione. Alle<br />
dodici, il gruppo ha seguito la celebrazione della S. Messa presso la Sala<br />
della Pace insieme ad una moltitudine di pellegrini provenienti da varie<br />
parti d'Italia. Nel pomeriggio escursione a Roccaporena per la visita alla<br />
casa natale della Santa e altri luoghi legati alla sua vita, <strong>prima</strong> dell’entrata<br />
in monastero. I più volenterosi sono saliti � no alla cima dello scoglio,<br />
dove Santa Rita era solita ritirarsi in preghiera. Nel tardo pomeriggio, la<br />
comitiva ha fatto ritorno verso casa ed ognuno ha serbato in sé il ricordo<br />
di una giornata di preghiera intensa, trascorsa in serena comunione con<br />
l’intero gruppo. E' possibile vivere un simile clima di fratellanza quando<br />
si è sostenuti dalla fede e quando si visitano devotamente i luoghi protagonisti<br />
della vita terrena e della spiritualità dei nostri santi.<br />
Luciano Mari, presidente S. Vincenzo de’ Paoli Cerreto d’Esi<br />
Venerdì 5 ottobre alle ore 21 a Sassoferrato,<br />
presso la sala convegni di Palazzo<br />
Oliva (in rione Castello), si terrà una<br />
conferenza sull’importanza del volontariato.<br />
L’iniziativa è promossa dagli enti e<br />
dalle associazioni di volontariato locali<br />
con la collaborazione dell’amministrazione comunale. Il tema sarà illustrato da don<br />
Lorenzo Sena, Priore del Monastero San Silvestro Abate di Fabriano.<br />
dal mondo arabo, dalla Russia e<br />
dal Brasile. A questa autorevole<br />
serata è stata invitata a partecipare<br />
anche la sassoferratese<br />
Giuliana Scipioni, sarta<br />
stilista, ovvero una formidabile<br />
artigiana che,<br />
con una cura e un amore<br />
per il proprio lavoro<br />
d’altri tempi, disegna<br />
gli abiti secondo le caratteristiche<br />
caratteriali<br />
e fisiche delle clienti,<br />
realizzandoli successivamente<br />
totalmente a<br />
mano. Queste creazioni<br />
risulteranno pertanto dei<br />
pezzi unici, in quanto<br />
ideati e cuciti su misura.<br />
Gli organizzatori dell’evento<br />
hanno fortemente<br />
voluto la partecipazione<br />
della Scipioni e la presenza<br />
di alcuni suoi abiti<br />
da sposa e da sera nel set<br />
fotografico creato per<br />
l’occasione, consapevoli<br />
della decennale carriera di questa<br />
sarta stilista in cui ella ha vestito<br />
centinaia di spose e creato altrettanti<br />
abiti da cerimonia, parteci-<br />
Cerreto d'Esi - Lunedì 1° ottobre<br />
ha riaperto i battenti dopo la pausa<br />
estiva il centro di aggregazione giovanile<br />
comunale “Cag Station” di<br />
Cerreto d’Esi che svolge funzioni<br />
socio- ricreative per i ragazzi dai<br />
14 ai 20 anni presso i locali dell’ex<br />
stazione ferroviaria cittadina.<br />
La struttura cerretese e la validità<br />
delle attività proposte all’interno<br />
di esso sono conosciute e citate<br />
come esempio a livello regionale,<br />
in quanto questo centro di aggregazione<br />
nasce in una delle prime<br />
stazioni ferroviarie impresenziate<br />
ad essere state ristrutturate, riquali-<br />
� cate e destinate<br />
ad attività sociali<br />
così come<br />
indicato nel<br />
bando regionale<br />
che si attiene<br />
D.G.R. n. 420<br />
del 7/05/2007<br />
con cui il Comuneproponente<br />
usufruisce di<br />
un contratto di<br />
comodato d’uso<br />
dell’ex stazione<br />
stessa.<br />
Il Cag è un luogo pensato per<br />
accogliere (anche a livello psicoaffettivo),<br />
ascoltare, informare e<br />
sostenere il ragazzo af� nché possa<br />
legare con i coetanei e, più in generale,<br />
possa esprimersi liberamente.<br />
Questo spazio si propone come<br />
supporto formativo ed educativo<br />
in cui gli adolescenti che lo<br />
frequentano sono seguiti nello<br />
svolgimento dei compiti ed è un<br />
fondamentale luogo di integrazione<br />
tra ragazzi italiani e � gli di stranieri<br />
immigrati nel nostro paese a<br />
cui vengono proposte attività che<br />
facilitino il dialogo interraziale,<br />
attraverso l’interscambio culturale.<br />
Al Cag si organizzano molteplici<br />
attività individuali e collettive<br />
post-scolastiche, ricreative ed<br />
espressive mirate a promuovere<br />
e a organizzare eventi sul territo-<br />
Giuliana Scipioni con Pippo Baudo<br />
pando a moltissime s� late e mostre<br />
artigianali, ricevendo importanti<br />
riconoscimenti come la nomina di<br />
“membro partecipante” dell’Accademia<br />
nazionale dei sartori di<br />
Roma (unica della provincia di<br />
Ancona), Maestro d’Arte, Maestro<br />
Artigiano e, a luglio 2009, l’onore<br />
di avere il marchio Mea (marchio<br />
eccellenza artigiana). In tale ruolo<br />
ha anche rappresentato le Marche<br />
(sotto invito della Confartigianato<br />
della provincia di Ancona) a Milano<br />
alla Fiera Internazionale di<br />
Rho. Da sottolineare come gli abiti<br />
presentati dalla Scipioni abbiano<br />
letteralmente conquistato l’insigne<br />
pubblico, riscuotendo grandi<br />
apprezzamenti ed attestati di stima<br />
anche dall’ospite d’onore dell’evento,<br />
lo showman Pippo Baudo.<br />
La riapertura del Cag<br />
rio come, ad esempio, concerti,<br />
feste, cineforum, importantissimi<br />
i momenti di aggregazione in<br />
cui si dà rilievo alla discussione,<br />
al dialogo tra pari, all’approfondimento<br />
delle prerogative<br />
legate alla vita degli adolescenti.<br />
Il panorama delle attività svolte al<br />
Cag cerretese si completa con la<br />
promozione di laboratori speci� ci<br />
per incoraggiare la ricerca di sé<br />
dei ragazzi, promuovendone gli<br />
aspetti positivi e, di conseguenza,<br />
contrastando il disagio, che<br />
spesso caratterizza l’adolescenza.<br />
Il personale operante all’interno<br />
del centro è composto da due educatrici<br />
in possesso della quali� ca<br />
prevista dalla Legge Regionale<br />
9/2003 della cooperativa sociale<br />
il “Mosaico” che assicurano la<br />
loro costante presenza durante le<br />
15 ore settimanali distribuite dal<br />
lunedì al venerdì dalle 16 alle 19<br />
per un totale di 39 settimane annue.<br />
Il Cag cerretese è gestito in forma<br />
associata dall’Ambito Territoriale<br />
Sociale n° 10 e si inquadra in un<br />
progetto locale più vasto riguardante<br />
i servizi agli adolescenti e ai<br />
giovani come quelli svolti, insieme<br />
a quello di Cerreto anche al centro<br />
di Fabriano, af� ancati dai centri<br />
didattici ricreativi operativi sparsi<br />
sul nostro comprensorio che vanno<br />
a formare un ef� cace sistema di<br />
rete in cui l’adolescente è posto al<br />
centro di tutte le attività.<br />
I poeti<br />
contadini<br />
in un libro<br />
Sassoferrato – Mancava e non ce<br />
ne eravamo accorti. Per fortuna,<br />
a colmare il vuoto, ci ha pensato<br />
il giovane docente sassoferratese<br />
Graziano Ligi che, da gavroche<br />
illuminato, ha raccolto in un libro<br />
le opere in ottava rima di poeti<br />
contadini del nostro appennino<br />
umbro-marchigiano. Un lavoro rigoroso<br />
e scienti� co, lungo tre anni,<br />
che ha sfociato nell’antologia che<br />
mancava per chi vuole perfezionare<br />
la propria conoscenza della cultura<br />
del nostro comprensorio. Un libro<br />
che va assolutamente sorseggiato,<br />
leggendo gli autori come capita,<br />
tale quale ad un vino da meditazione.<br />
Una categoria, frutto della<br />
mente geniale di Veronelli che la<br />
coniò per esaltare dap<strong>prima</strong> vini<br />
dolci snobbati e poi grandi rossi<br />
lungamente invecchiati. Vini che<br />
come le poesie scovate e raccolte da<br />
Ligi, editore “L’entroterra navigante”,<br />
devono essere avvicinati con<br />
calma e ri� essione, per assaporare<br />
le loro del tutto “speciali” composizioni<br />
e carpire le sfumature del loro<br />
processo produttivo. “Nel triangolo<br />
dei monti Catria, Cucco e Strega –<br />
racconta Ligi – esisteva ed esiste<br />
tuttora la poesia in ottava rima. Una<br />
poesia che nella sua manifestazione<br />
satirica e moraleggiante, ma anche<br />
elegiaca e celebrativa, ha scondito<br />
con ironica profondità, � no a pochi<br />
decenni fa, i tempi della festa e del<br />
riposo”. Una tradizione di “fare le<br />
sàtrie”, “cantà da poeta”, “cantar<br />
bernesco”, “poetare all’avventura”,<br />
così radicata che le rime sagaci<br />
ed argute di alcuni poeti sono diventati<br />
proverbi nell’immaginario<br />
popolare. “Carbonelli, Capoccione,<br />
Terzoni, Passari, Crescentini sono i<br />
nomi – commenta Ligi – che ancora<br />
oggi ritornano nella memoria dei<br />
più anziani che raccontano delle<br />
gare improvvisate nelle osterie di<br />
Rotondo, Catobagli, Monterosso,<br />
Baruccio, Perticano. Il motivo o<br />
il soggetto era il più disparato: un<br />
piccolo scandalo, un furto, un adulterio,<br />
una prestito non restituito,<br />
una burla, una credulità popolare<br />
come l’oro di Isola Fossara, in<br />
certi casi, poesie su commissione<br />
dove il poeta diveniva l’incaricato<br />
della vendetta di una malefatta. Un<br />
far poesia improvvisata, cantata a<br />
memoria o scritta, che – conclude<br />
l’autore – ha rappresentato non<br />
solo il pensiero, i sentimenti, le<br />
rivendicazioni, il dire libero dei<br />
contadini ma anche la saggezza, la<br />
semplicità, l’ironia e la spontaneità<br />
popolare”.<br />
Ecco i nomi<br />
Gli autori dell’antologia curata da Graziano<br />
Ligi sono: Petrucci di Montelago;<br />
Franciolini e Crinella di Monterosso;<br />
Bianchetti di Casalvento; Terzoni di<br />
San Felice; Passari di Sant’Egidio;<br />
Rossi di Regedano; Armezzani di<br />
Ischieta; Gregori di Perticano; Natale ed<br />
Oreste Cresentini di Rotondo; Chiocchi<br />
di San Mariano; Marsili Guidarelli di<br />
Sementana; Blasi Toccaceli di Percozzone;<br />
Luchetti di Viacce; Carbonelli e<br />
Becchetti in Campani di Rucce; Marconi<br />
di Melano Marischio; Tagnani di Caprile<br />
di Frontone; Mazzoni di Serra Sant’Abbondio;<br />
Santarelli detto Capoccione,<br />
Galli, Bonanni di Scheggia-Pascelupo.<br />
L’antologia include anche una delle<br />
opere del vivace e talentuoso Antonio<br />
Cerquarelli di Sassoferrato.<br />
18 sasso-cerreto.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.00
19 PUBB.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.03
20<br />
>CHIESA<br />
Foto di gruppo<br />
con gli allievi<br />
dell'anno scorso<br />
Riparte<br />
la Scuola<br />
Diocesana<br />
Nuovo anno alla Teologica<br />
VIVERE IL VANGELO<br />
di Don Aldo Buonaiuto<br />
Una parola per tutti:<br />
di ENRICO PIEROSARA<br />
Come ogni anno, la <strong>prima</strong> settimana di ottobre segna<br />
l’inizio del nuovo ciclo di studi della nostra Scuola<br />
Teologica Diocesana con una festa di inaugurazione<br />
fatta di preghiera, saluti, ri� essione, programmazione<br />
e di un buffet � nale. Quest’anno la data di inaugurazione<br />
del nuovo anno di studio è per venerdì 5 ottobre alle ore<br />
18,15 presso l’aula magna della scuola alla Serrraloggia.<br />
L’occasione è riservata non solo agli studenti, ma a tutti.<br />
Abitualmente è per molti l’occasione di avere un’esperienza<br />
diretta e concreta di cosa consista questa vera eccellenza della<br />
nostra diocesi. Il programma prevede un primo momento di<br />
preghiera con la recita del Vespro del giorno, la preghiera<br />
della Chiesa, per chiedere l’assistenza di Dio su un anno di<br />
sicuro impegno. Il nostro vescovo darà poi il suo saluto e,<br />
nel suo intervento, inquadrerà gli studi teologici partico-<br />
Catechisti,<br />
due giorni<br />
al lavoro<br />
Domenica 7 ottobre<br />
dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,2-16)<br />
Mosè aveva stabilito che un uomo poteva divorziare dalla moglie se la donna aveva tenuto un comportamento<br />
poco serio con un altro uomo. Nel precetto, in fondo, c’era questa convinzione: un uomo non può più coabitare<br />
con una donna che ha avuto rapporti con un’altra persona. Gesù, invece, riporta la relazione matrimoniale a<br />
come era stata concepita da Dio all’inizio della storia umana, andando ben oltre la norma stabilita da Mosè: il<br />
matrimonio è indissolubile; il legame tra marito e moglie è più forte di quello tra fi gli e genitori; ciò che il Signore<br />
ha unito l’uomo non separi. Il mistero del matrimonio è pari a quello dell’unione presente tra Cristo e la Chiesa. Il<br />
Messia annuncia con forza, a tu per tu con gli apostoli, che il divorzio non è mai ammissibile. Anche l’evangelista<br />
Matteo ribadisce l’indissolubilità del matrimonio ammettendo che solo le numerose unioni irregolari potevano<br />
essere interrotte in quanto si trattava di matrimoni fasulli. Nel successivo passo del Vangelo i discepoli sgridano<br />
i genitori che accompagnano i bambini dal Maestro. Infatti era abitudine portare i piccoli dagli scribi e gli apostoli<br />
non vogliono che il Messia sia considerato come uno scriba. Probabilmente quei padri e quelle madri avevano<br />
capito chi era Gesù ancor meglio dei suoi stessi discepoli.<br />
Come la possiamo vivere:<br />
Il “sì” pronunciato dagli sposi dinanzi all’altare del Signore è Sacramento di salvezza, cioè garanzia, grazia e<br />
vocazione ad una relazione “trinitaria” dove i due saranno in Cristo e con Cristo una cosa sola. Per gli sposi<br />
stare con il Signore signifi ca sostenersi, portarsi insieme l’un l’altro, raccontandosi tutto, gioendo, piangendo e<br />
faticando insieme. Marito e moglie che pregano lasciano passare Dio dentro di loro: lo Spirito Santo li illumina<br />
su tutti i problemi, su tutte le decisioni. E’ questo il segreto di una famiglia cristiana e un esempio fermo e stabile<br />
per i fi gli. Nel crollo dei principi e dei valori religiosi l’essere umano ha perso la propria identità e la vocazione<br />
naturale dell’uomo viene sempre più spesso sostituita da forme anomale e assurde di vita insieme. Il bambino<br />
ha ben chiaro che il suo essere non può vivere senza il padre, la madre, i fratelli. Così l’uomo per entrare nel<br />
regno dei cieli deve riappropriarsi della consapevolezza che non può vivere senza un rapporto con Dio e con<br />
il suo prossimo. Abbandonarsi al Signore è l’atteggiamento più intelligente della persona umana, la terapia più<br />
valida per guarire dai disturbi dell’anima e del cuore.<br />
larmente di quest’anno, nel progetto dell’anno della fede<br />
indetto dal Santo Padre. Il direttore della scuola illustrerà<br />
poi la programmazione annuale, quest’anno particolarmente<br />
nutrita. Oltre agli studi teologici di base, il cui curriculum<br />
è ormai de� nito, avremo un corso extracurriculare di dieci<br />
ore di “teologia del matrimonio”, per cinque mercoledì<br />
consecutivi a partire dal 7 novembre prossimo, tenuto dal<br />
sacerdote don Andrea Simone specializzatosi recentemente<br />
presso un ateneo ponti� cio in questa disciplina teologica e<br />
pastorale. Inoltre, in aprile, immediatamente dopo Pasqua si<br />
celebrerà un seminario di studio di formazione all’impegno<br />
sociale politico, per altri cinque mercoledì consecutivi, che<br />
avrà come temi, alla luce della dottrina sociale e del magistero<br />
della Chiesa, la persona umana nei suoi diritti e doveri,<br />
le istituzioni politiche, il lavoro, l’economia e la � nanza<br />
pubblica, per terminare con la sensibilizzazione verso la<br />
protezione del creato vista come impegno pastorale a riportare<br />
Il 15 e il 16 ottobre torna la Scuola Diocesana di<br />
Catechesi.<br />
L’Uf� cio Catechistico Diocesano (Ucd), infatti,<br />
propone anche quest’anno una scuola di catechesi<br />
per offrire aiuto e sostegno a tutti coloro che<br />
svolgono all’interno delle parrocchie il non facile<br />
compito di iniziare alla vita cristiana bambini e<br />
ragazzi.<br />
Nel prossimo numero forniremo il programma<br />
completo dell'iniziativa.<br />
ANNIVERSARIO<br />
Sabato 6 ottobre<br />
ricorre il 3° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
SANDRO STROPPA<br />
La moglie, i fi gli, i genitori, i fratelli,<br />
i cognati, le cognate ed i parenti lo<br />
ricordano con affetto. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
>DEFUNTI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Dio nella nostra società. Questo seminario è eventualmente<br />
propedeutico ad un corso più articolato sulla dottrina sociale<br />
della Chiesa e sulle istituzioni politiche ed economiche per<br />
i prossimi anni. Un programma decisamente impegnativo<br />
aperto a tutta la diocesi. Infatti per partecipare a questi due<br />
progetti sarà richiesto solo una registrazione, senza alcun<br />
onere. In questo 2<strong>01</strong>2/2<strong>01</strong>3, l’anno della fede per tutta la<br />
Chiesa Cattolica, la scuola teologica diocesana vuole dare,<br />
con la sua speci� cità, il suo contributo.<br />
Lo studio della teologia è infatti lo studio e l’approfondimento<br />
più serio della fede e della ragioni del credere; la fede è il<br />
dono più grande che Dio ci abbia fatto dopo la vita. Il dono<br />
di aver incontrato Dio e di aver avuto l’immenso dono di<br />
poterlo amare e di esserne riamati, in questo poi si sostanzia<br />
la fede, completa e perfeziona il dono della vita, in quanto<br />
le dà il senso più profondo, l’accompagna poi sempre e ne<br />
dischiude le � nalità.<br />
Preghiera al palasport<br />
Alcuni credenti di Fabriano hanno organizzato per domenica<br />
21 ottobre una giornata di spiritualità e di preghiera invitando<br />
testimoni in qualche modo vicini all’esperienza di Medjugorje.<br />
Jelena Vassilj, Fabio Salvatore, Silvia Buso ed altri parleranno<br />
al Palaguerrieri di Fabriano. Ognuno di questi ha una storia<br />
particolare degna della massima attenzione e non sarebbe giusto<br />
sorvolare o peggio ancora guardare con suf� cienza un fenomeno<br />
come quello di Medjugorje. Maggiori dettagli prossimamente.<br />
Don Leopoldo Paloni<br />
TRIGESIMO<br />
CHIESETTA di MELANO<br />
Domenica 7 ottobre<br />
ricorre il trigesimo<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIANCARLO MELACOTTE<br />
La moglie, i fi gli, gli amatissimi<br />
nipotini, la sorella ed i parenti lo<br />
ricordano con affetto. S. Messa<br />
sabato 6 ottobre alle ore 18.30. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
"Ci manchi... guardiamo in alto e<br />
c'è un raggio di luce".<br />
ANNUNCIO<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Mercoledì 10 ottobre<br />
ricorre il 5° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ITALO SILVESTRINI<br />
La moglie Maria Angela, le fi glie<br />
Claudia e Francesca con Giacomo<br />
ed i parenti tutti lo ricordano con<br />
affetto. S. Messa domenica 7 ottobre<br />
alle ore 11.30. Si ringrazia chi<br />
si unirà alle preghiere.<br />
Lunedì 1 ottobre, a 92 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari<br />
ELIA BARTOLONI<br />
ved. BISCI<br />
Ne danno l'annuncio i fi gli Giancarlo, Rosangela e Francesca, la nuora Lina, i generi Dario e Renzo, i nipoti Salvatore,<br />
Mauro, Mara, Federico, Valentina e Veronica, gli adorati pronipoti Benedetta, Anita, Beatrice, Leonardo e Lucrezia<br />
ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli<br />
20 chiesa.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.05
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >CHIESA<<br />
21<br />
Nasce l'uffi cio per la Cultura<br />
Sarà guidato da Don Andrea Simone: messo a tema il museo diocesano<br />
di ELISABETTA MONTI<br />
E’<br />
in arrivo un’importante<br />
novità per la<br />
nostra diocesi. Nasce<br />
l’ufficio diocesano<br />
per la cultura. Si tratta di un organo<br />
speciale, non legato ai beni patrimoniali<br />
architettonici. La � nalità<br />
principale è quella di mettere in<br />
rete tutte le espressioni culturali<br />
(arte, musica, filosofia) creando<br />
una sinergia tra le attività legate<br />
alle diocesi e quelle più distanti<br />
dallo spirito propriamente cristiano.<br />
A spiegarci nel dettaglio la novità<br />
è Don Andrea Simone, direttore<br />
dell’Uf� cio Cultura e delegato diocesano<br />
per il progetto cultura della<br />
Cei. “L’uf� cio è espressione della<br />
forte volontà del nostro Vescovo<br />
Mons. Don Giancarlo Vecerrica,<br />
tutto è coordinato dal costante<br />
dialogo con lui. L’organo è legato<br />
al Progetto Cultura della Cei e al<br />
Ponti� cio Consiglio della Cultura<br />
- afferma. Il primo ha l’obiettivo di<br />
far conoscere l’esperienza cristiana<br />
nella contemporaneità attraverso<br />
tutti i mezzi di comunicazione.<br />
Un esempio illuminante è stato di<br />
recente il convegno “Gesù nostro<br />
contemporaneo”, presieduto dal<br />
Cardinale Ruini, Presidente del<br />
Comitato del Progetto Culturale. Il<br />
Ponti� cio Consiglio cerca invece di<br />
comprendere non la cultura intesa<br />
in senso stretto (arte, pittura, letteratura<br />
ecc..) ma la cultura della<br />
persona umana. Una missione che<br />
il Consiglio sta portando avanti<br />
attraverso i Cortili del Gentile.<br />
Questi cortili altro non erano che<br />
l’atrio del Tempio di Gerusalemme,<br />
dove si incontravano i Gentili e gli<br />
Ebrei. Ebbene l’obiettivo è proprio<br />
quello di dare vita a un vero<br />
dialogo interculturale, rispettando<br />
comunque ogni individualità. Un<br />
progetto che sta portando avanti<br />
con successo il Cardinale Ravasi.<br />
Don Libero, un uomo immerso in Dio<br />
Giovedì 27 settembre, presso la<br />
Cattedrale di Fabriano, Mons.<br />
Vescovo ha celebrato le esequie di<br />
Don Libero Temperilli, canonico<br />
di San Venanzio e parroco emerito<br />
di Marischio.<br />
Una chiesa gremita ha salutato il sacerdote<br />
ed editorialista de L’Azione<br />
che è stato ricordato con uno scritto<br />
affettuoso. “Pensando alla positività<br />
di Don Libero, all’ottimismo, a quel<br />
senso di giusto “quieto vivere”e di<br />
amore che emanava il suo volto,<br />
doti oggi sempre più rare anche nel<br />
mondo cattolico, mi sento dal cuore<br />
solo di dire a lui Grazie. La sua<br />
vita è stata semplice. Ha accettato<br />
tutto: dalla sofferenza, lunga negli<br />
anni giovanili e poi in quelli della<br />
pensione, agli incarichi af� dati, alle<br />
critiche che ogni tanto riceveva e a<br />
cui reagiva rapidamente senza mai<br />
rancore. Ogni mio incontro con<br />
Lui si concludeva con l’augurio:<br />
“Coraggio”. Il sorriso che lo distingueva<br />
dagli altri testimoniava<br />
la sua pace interiore. Un uomo<br />
immerso in Dio. Amava la Chiesa<br />
e vedeva nel vescovo “L’autorità”,<br />
così a volte lo chiamava. Aveva,<br />
infatti, un forte senso di rispetto in<br />
lui e l’obbedienza non era solo una<br />
parola promessa tanti anni <strong>prima</strong>,<br />
ma un impegno e una certezza. De-<br />
Il Vescovo<br />
Giancarlo Vecerrica<br />
con Don Andrea<br />
Simone<br />
In Europa abbiamo dei Cortili importanti<br />
ad esempio in Francia e a<br />
Tirana”. Uno degli intenti <strong>prima</strong>ri<br />
dell’Ufficio per la Cultura sarà<br />
dunque quello di entrare in dialogo<br />
con le altre presenze religiose del<br />
nostro territorio, lavorando sull’esperienza<br />
culturale dell’individuo.<br />
“Il nuovo organo diocesano”, prosegue<br />
Don Andrea, “avrà anche il<br />
compito di promuovere le attività<br />
che si svolgeranno durante l’anno<br />
della fede. In particolare la cura<br />
dell’editoria della diocesi, come<br />
la promulgazione dei bollettini<br />
diocesani e pubblicazioni varie.<br />
Inoltre si cercherà di coordinare il<br />
patrimonio culturale del territorio,<br />
dalle � gure benedettine a quelle<br />
francescane. Una dei punti di mag-<br />
siderava celebrare l’Eucarestia ogni<br />
giorno, anche quando gli acciacchi<br />
glielo impedivano. Ripenso a quelle<br />
volte, appena lasciata la parrocchia<br />
di Marischio, che ci ritrovavamo io<br />
e lui soli a San Filippo per la Messa.<br />
Amava dire: “Non ho mai celebrato<br />
da solo, nemmeno da vecchio”.<br />
Vedi, Don Libero, hai seminato<br />
tanto, in molta gente, che il Signore<br />
ti ha concesso grazie su grazie.<br />
Penso a Sebastiano che animava i<br />
primi tempi nella futura chiesa dei<br />
Giovani che è stata rimessa a posto<br />
da te anziano e poi ad Antonio,<br />
Jolanda e Maria Pia che ti sono<br />
stati vicini al Sacro Cuore in questi<br />
anni. L’amore per quel Santuario si<br />
vedeva da lontano e anche lì, tanta<br />
gente, ogni giorno ti seguiva. “Un<br />
pensierino” così lo chiamavi, dopo<br />
il Vangelo c’era sempre, anche se ad<br />
ascoltarti c’erano dieci vecchiette di<br />
cui qualcuna con problemi di udito.<br />
Era sempre una ri� essione concreta,<br />
applicata alla vita di tutti i giorni,<br />
così come i tuoi tanti scritti su<br />
“L’Azione”. Originale, come le tue<br />
sculture che al Sacro Cuore, sono<br />
state apprezzate da tante persone.<br />
Dopo averti ascoltato per tanti e<br />
tanti anni vorrei salutarti pensando<br />
a che pensierino avresti detto oggi<br />
in questa occasione e che mi hai<br />
Il maestro<br />
Brown del<br />
Coro di<br />
gospel che<br />
si esibirà<br />
a Fabriano<br />
Gospel in Cattedrale,<br />
ecco l'anno della fede<br />
Ad inaugurare l’anno della fede indetto dal Santo Padre e concretamente<br />
realizzato da mons. Vecerrica con un dettagliato programma che si<br />
svolgerà lungo tutto l'anno pastorale, sarà un coinvolgente concerto di<br />
Musica Gospel diretto dal maestro Nehemiah Brown e da 15 componenti<br />
del suo coro, dal nome “The celebration Gospel Choir” venerdì 12<br />
ottobre alle ore 21 presso la Cattedrale di Fabriano. Il concerto è stato<br />
voluto vivamente oltre che dal nostro Vescovo, anche dai vari consigli<br />
ed Assemblee presbiterali che da molto tempo lavorano nell’organizzazione<br />
per quest'anno della fede, poiché come ci darà occasione di<br />
comprendere il maestro Brown questa musica Gospel, che letteralmente<br />
vuol dire Vangelo, è espressione popolare di quella fede che negli anni<br />
30 le chiese afroamericane vivevano.<br />
Il maestro Brown non solo è un profondo esperto e conoscitore teorico<br />
di questo genere di musica, ma sin dall'età di 6 anni cantava nella chiesa<br />
protestante di Charlottesville (Usa) dove suo padre era il pastore. All'età<br />
di 15 anni ha diretto il suo primo coro Gospel ed ha girato per il mondo<br />
specializzandosi e fondando scuole per questo genere musicale. Ora è<br />
autore di numerosi concerti tra cui quelli diretti nell'Aula Nervi in Vaticano<br />
e allo Stadio Olimpico di Roma alla presenza di Papa Giovanni Paolo II.<br />
don Andrea Simone<br />
giore interesse sarà poi la questione<br />
dell’apertura del Museo Diocesano<br />
e la collaborazione con la Biblioteca<br />
Diocesana. Cercheremo di fare<br />
rete entrando in contatto con le<br />
gallerie d’arte, riviste scienti� che e<br />
suggerito giovedì scorso all’ospedale<br />
quando mi guardavi sorridente<br />
e mi stringevi la mano con il volto<br />
sereno e pronto al grande incontro”.<br />
Avresti detto: “La vita è un dono.<br />
Grazie Signore per il dono della<br />
vita. Ripenso alla sera <strong>prima</strong> della<br />
mia ordinazione sacerdotale quando<br />
parlavo con babbo e mamma. Mio<br />
babbo era politicamente lontano<br />
dalla Chiesa, eppure mi voleva<br />
bene. In questi ultimi anni chiedevo<br />
sempre alle suore della Casa del<br />
Clero di prepararmi per compleanno<br />
gli gnocchi al sugo: mi facevano<br />
pensare alla mia mamma che me li<br />
cucinava quando ero piccolo.<br />
Ogni giorno che celebravo la Messa<br />
provavo l’emozione come se fosse<br />
la mia <strong>prima</strong> Messa. Ho visto tante<br />
trasformazioni esteriori negli anni<br />
dopo il Concilio. Dalla creazione<br />
degli spazi parrocchiali a nuove<br />
disposizioni in Chiesa: rimboccandoci<br />
le maniche tutto può cambiare.<br />
Da tante belle emozioni coi giovani,<br />
al momento di lasciare perché si sta<br />
diventando vecchi e si deve dare<br />
spazio ai giovani. Bisogna sempre<br />
essere pronti alla morte che non è<br />
nient’altro che l’incontro con quel<br />
Dio che ho sempre professato. Dobbiamo<br />
continuamente dire “Grazie<br />
Signore!”. Allora ricordatemi nella<br />
settimanali della diocesi”. L’uf� cio<br />
è aperto a proposte e indicazioni.<br />
Chi lo desidera può contattare<br />
direttamente l’ufficio cultura al<br />
seguente indirizzo e-mail: cultura.<br />
diocesifabriano@gmail.com.<br />
preghiera, celebrate la Messa per<br />
me, conservate il ricordo nel cuore<br />
e continuate, anzi fate di più di<br />
quanto avete fatto con me, perché<br />
la Chiesa siamo noi. Io da lassù,<br />
pregherò per voi in attesa di rivederci<br />
in Paradiso. Il resto lo farà il<br />
Signore!”.<br />
Al termine della celebrazione il<br />
corteo funebre si è mosso verso<br />
la chiesa di Marischio che lo ha<br />
visto impegnato nel ministero per<br />
quarantotto anni per un saluto e<br />
una preghiera.<br />
Marco Antonini<br />
~ INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCO-<br />
LASTICO DELLA SCUOLA TEOLOGICA<br />
DIOCESANA: venerdì 5 ottobre alle<br />
ore 18.30.<br />
~ CRESIME A REGINA PACIS: domenica<br />
7 ottobre alle ore 10.<br />
~ IL VESCOVO CELEBRA AD ARCE-<br />
VIA PER LA FESTA DI SAN MICHELE<br />
ARCANGELO: domenica 7 ottobre<br />
alle ore 16.<br />
~ UFFICIO GIURIDICO DELLA CEM:<br />
lunedì 8 ottobre alle ore 9.30.<br />
~ CONFERENZA EPISCOPALE REGIO-<br />
NALE: martedì 9 e mercoledì 10 ottobre<br />
alle ore 9.30 a Loreto.<br />
~ RIUNIONE DELL’EQUIPE DI PA-<br />
STORALE GIOVANILE REGIONALE:<br />
mercoledì 10 ottobre alle ore 20.45 a<br />
Montorso di Loreto.<br />
FERIALI<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.20: - S. Silvestro<br />
ore 7.30: - M. della Misericordia<br />
- Mon. S. Margherita<br />
ore 7.45: - Monastero Cappuccine<br />
ore 8.00: - Casa di Riposo<br />
- Collegio Gentile - S. Luca<br />
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />
ore 18.00: - Sacro Cuore<br />
- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
ore 18.15: - S. Biagio e Romualdo<br />
- Scala Santa (S. Biagio)<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
- M. della Misericordia<br />
- S. Venanzio<br />
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)<br />
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)<br />
- Sacra Famiglia<br />
FESTIVE DEL SABATO<br />
ore 18.00: - Sacro Cuore<br />
- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
ore 18.30:- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- M. della Misericordia<br />
- S. Venanzio<br />
- S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Sacra Famiglia<br />
ore 19.00: - Collegiglioni<br />
- Collegio Gentile<br />
FESTIVE<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 8.00: - M. della Misericordia<br />
- Casa di Riposo<br />
- S. Maria in Campo<br />
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Sacra Famiglia<br />
- S. Margherita<br />
ore 8.45: - S. Luca<br />
- Cappella dell’ospedale<br />
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
cripta<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
- Collegio Gentile<br />
- Monastero Cappuccine<br />
ore 9.30: - San Venanzio<br />
- Collepaganello<br />
ore 10.00: - M. della Misericordia<br />
- Nebbiano<br />
ore 10.15: - Attiggio<br />
ore 10.30: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
- S. Silvestro<br />
ore 11.00: - S. Nicolò<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
ore 11.15: - San Venanzio<br />
- Sacra Famiglia<br />
ore 11.30: - M. della Misericordia<br />
- S. Maria in Campo<br />
ore 11.45: - Argignano<br />
ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
- M. della Misericordia<br />
MESSE FERIALI<br />
7.30: - Regina Pacis<br />
8.00: - S.Teresa<br />
9.30: - Concattedrale S. Maria<br />
17.30: - Regina Pacis<br />
18.00: - Concattedrale S. Maria<br />
18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />
MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />
18.00: - Concattedrale S. Maria<br />
18.30: - S. Teresa<br />
19.00: - Regina Pacis<br />
Messe FESTIVE<br />
7.30:- Beata Mattia<br />
8.00:- Concattedrale S. Maria<br />
8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />
9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />
9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />
10.30:- Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
11.00:- S. Teresa -Braccano<br />
11.15:- S. Francesco<br />
11.30:- Regina Pacis<br />
12.00:- Concattedrale S. Maria<br />
18.00:- Concattedrale S. Maria<br />
18.30:- S. Teresa<br />
19.00: - Regina Pacis<br />
21 chiesa.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.07
22 >DEFUNTI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. NICOLO'<br />
Centro Comunitario<br />
Giovedì 11 ottobre<br />
ricorre il 1° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
FERNANDO LIPPERA<br />
I fi gli, la nuora, i nipoti ed i parenti<br />
lo ricordano con affetto. S. Messa<br />
mercoledì 10 ottobre alle ore<br />
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.M.MADDALENA<br />
Venerdì 5 ottobre<br />
ricorre il 13° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
BENILDE FAZZINI<br />
in VALENTI<br />
I familiari ed i parenti la ricordano<br />
con affetto. In sua memoria verrà<br />
celebrata una S.Messa lunedì 8<br />
ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CIRCOLO di BASSANO<br />
Sabato 6 ottobre<br />
ricorre il 5° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
BIANCA CIMARRA<br />
ved. RAIMONDI<br />
La fi glia ed i parenti la ricordano<br />
con affetto. S. Messa domenica 7<br />
ottobre alle ore 15. Durante la celebrazione<br />
sarà ricordato anche il<br />
marito NICOLA. Si ringrazia chi si<br />
unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. NICOLO'<br />
Centro Comunitario<br />
Domenica 7 ottobre<br />
ricorre l'anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIOSAFAT STROPPA<br />
La moglie, i fi gli ed i parenti lo ricordano<br />
con affetto. S. Messa sabato<br />
6 ottobre alle ore 18.30. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. MARIA MADDALENA<br />
Nella ricorrenza<br />
del 10° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
VEZIO SALARI<br />
I familiari lo ricordano con affetto.<br />
Nella S. Messa di luendì 8 ottobre<br />
alle ore 18.30 sarà ricordata la moglie<br />
ORLANDA. Si ringrazia chi si<br />
unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.BIAGIO<br />
e SAN ROMUALDO<br />
Mercoledì 10 ottobre<br />
ricorre l'8° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ALBERTO PECCI<br />
La moglie, i fi gli ed i parenti lo ricordano<br />
con affetto. S. Messa mercoledì<br />
10 ottobre alle ore 18.15. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di NICOLO'<br />
In ricordo degli amati<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.VENANZO<br />
Lunedì 8 ottobre<br />
ricorre l'anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
EDDA SALVATORE<br />
in SCHICCHI<br />
Il marito Glauco, il fi glio Amleto, i<br />
nipoti ed i parenti la ricordano con<br />
affetto. S. Messa martedì 9 ottobre<br />
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si<br />
unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA della SACRA FAMIGLIA<br />
Sabato 6 ottobre<br />
ricorre il 1° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ENRICO CRISTOFANELLI<br />
La moglie e la fi glia lo ricordano<br />
con affetto. Durante la S.Messa<br />
di sabato 6 ottobre alle ore 18.30<br />
saranno ricordati i genitori ACHIL-<br />
LE e PARESINA BACCHETTI. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.VENANZO<br />
Venerdì 5 ottobre<br />
ricorre il 21° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
SESTILIO COMODI<br />
La famiglia ed i parenti lo ricordano<br />
con affetto. S. Messa giovedì 4<br />
ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
PAOLO SETTIMI<br />
BRUNO SETTIMI IOLANDA PELLICCIARI<br />
20-10-2002<br />
02-10-2<strong>01</strong>1<br />
26-06-2<strong>01</strong>2<br />
I familiari li ricordano con affetto. S. Messa lunedì 8 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di ARGIGNANO<br />
Martedì 9 ottobre<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
ROMUALDA CORRADINI<br />
I fi gli, i nipoti ed i parenti la ricordano<br />
con affetto. S.Messa mercoledì<br />
10 ottobre alle ore 17.30. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Venerdì 28 settembre, a 88 anni,<br />
è mancato all'affetto dei suoi cari<br />
SEM LATINI<br />
Ne danno l'annuncio la moglie Luigia<br />
Salvoni, il fi glio Giancarlo, la<br />
nuora Patrizia, le nipoti Pamela con<br />
Luca e Chiara con Marco, le cognate,<br />
il cognato, gli altri nipoti ed i<br />
parenti tutti.<br />
Impresa Funebre Bondoni<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 29 settembre, a 83 anni,<br />
è mancato all'affetto dei suoi cari<br />
GIUSEPPE BIGIARELLI<br />
Ne danno l'annuncio la moglie Elvira<br />
Carletti, i fi gli Stefano e Maurizio,<br />
la nuora Amalia, i nipoti Federico,<br />
Patrizio, Chiara, le cognate,<br />
il cognato, i nipoti, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Venerdì 28 settembre, a 91 anni,<br />
alla Casa di Riposo di Matelica,<br />
è mancato all'affetto dei suoi cari<br />
MARIO VACCARINI<br />
Ne danno l'annuncio la sorella Rosetta,<br />
la cognata, i cognati, i nipoti,<br />
i pronipoti, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 26 settembre, a 85 anni,<br />
è tornata alla Casa del Padre,<br />
RINA FRATI<br />
Ne danno l'annuncio le sorelle, i nipoti,<br />
i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di MARISCHIO<br />
Venerdì 12 ottobre<br />
ricorre il 6° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
RINALDO COCCO<br />
I familiari, il fratello, i cognati ed i<br />
parenti lo ricordano con affetto.<br />
S. Messa giovedì 11 ottobre alle ore<br />
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
Martedì 9 ottobre<br />
ricorre l'anniversario<br />
della scomparsa del<br />
PROF. GIULIANO<br />
DEMETRIO GUERRIERI<br />
La moglie, le fi glie ed i parenti lo<br />
ricordano con immenso affetto nella<br />
Cattedrale di S. Venanzio, lunedì<br />
8 ottobre alle ore 18.30, dove sarà<br />
celebrata la S.Messa in suffragio. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA del COLLEGIO GENTILE<br />
Martedì 9 ottobre<br />
ricorre il 7° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ANGELO ALUNNI<br />
I familiari lo ricordano con affetto.<br />
S. Messa domenica 7 ottobre alle<br />
ore 9. Durante la celebrazione sarà<br />
ricordata anche la moglie<br />
ANGELA<br />
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Diocesi di Fabriano-Matelica<br />
Il Vescovo e il presbiterio<br />
diocesano annunciano il passaggio<br />
alla vita eterna di<br />
Mons. LIBERO TEMPERILLI<br />
Canonico della Cattedrale<br />
e Parroco emerito di Marischio<br />
Abbiamo riconosciuto in lui il testimone<br />
vivo, creativo e intelligente<br />
della "Vita come Vocazione" nel<br />
servizio totale a Cristo, alla Chiesa<br />
ed al popolo di Dio. Che il suo<br />
Sacerdozio esemplare continui a<br />
risplendere tra di noi con nuove<br />
vocazioni!<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 26 settembre,<br />
è tornato al Padre<br />
Monsignor<br />
LIBERO TEMPERILLI<br />
Ne danno l'annuncio le nipoti Sandra,<br />
Maria Antonietta con Domenico,<br />
Maria Rita ed i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 29 settembre, a 86 anni,<br />
è mancata all'affetto dei suoi cari<br />
MARIA GROTTA<br />
ved. GALDELLI<br />
Ne danno l'annuncio i fi gli Primo<br />
e Vincenza, i fratelli, le sorelle, la<br />
nuora Enrica, il genero Giancarlo,<br />
i nipoti Lucia, Enrico e Giulia, la<br />
pronipote Giulia, Magdalena ed i<br />
familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
Altri annunci sono pubblicati a pag.20<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Giovedì 11 ottobre<br />
ricorre il 1° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ENRICO CASONI<br />
"E' già passato un anno dalla tua<br />
scomparsa. La tua mancanza è<br />
sempre grande in noi ed il ricordo<br />
è sempre vivo e nessuno lo potrà<br />
cancellare. Proteggici da lassù,<br />
come hai sempre fatto con amore e<br />
generosità nella vita terrena".<br />
Ti vogliamo tanto bene e te ne vorremo<br />
per sempre.<br />
La moglie Eva, la fi glia Rosalba, il<br />
nipote Lorenzo e i parenti tutti.<br />
S. Messa mercoledì 10 ottobre alle<br />
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà<br />
alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
Martedì 9 ottobre<br />
ricorre il 6° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
SISTO BETTI<br />
La famiglia lo ricorda con affetto. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA dell'ORATORIO di S.MARIA<br />
Venerdì 5 ottobre<br />
ricorre il 24° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
BRUNO SCARAFONI<br />
I familiari ed i parenti lo ricordano<br />
con affetto. S. Messa venerdì 5 ottobre<br />
alle ore 18. Si ringrazia chi si<br />
unirà alle preghiere.<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
Le famiglie BRAVETTI, nell'impossibilità<br />
di farlo singolarmente, ringraziano<br />
i tanti che, con la loro vicinanza<br />
ed affettuosa partecipazione<br />
sono stati di conforto al dolore per<br />
la perdita dell'amatissimo<br />
SILVANO<br />
Marchigiano<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
Le famiglie PETRUCCI e SANTA-<br />
MARIANOVA grate per la grande<br />
partecipazione di affetto tributata<br />
alla loro cara MARIA ringraziano<br />
quanti, in vari modi, si sono uniti<br />
al loro dolore.<br />
Marchigiano<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
La famiglia COLINI, impossibilitata<br />
a farlo personalmente, ringrazia<br />
commossa e riconoscente tutti<br />
coloro che hanno espresso in vari<br />
modi la loro partecipazione al lutto<br />
che li ha dolorosamente colpiti.<br />
In particolare, un sentito ringraziamento<br />
al Dott. Castellani che ha seguito<br />
tutta la malattia di mio padre<br />
con profonda umanità, competenza<br />
e disponibilità, all’ADO e all’ADI che<br />
hanno cercato di alleviargli le profonde<br />
sofferenze fi siche e talvolta<br />
anche psicologiche, a tutti medici<br />
del reparto di Oncologia e a tutti<br />
i medici ed infermieri del reparto<br />
di Medicina che si sono prodigati<br />
nel rispetto massimo della dignità<br />
del paziente e dei propri congiunti,<br />
alla fi data Barbara e ai cari Roberto<br />
Latini e Giuliana Stroppa, sempre<br />
presenti e vicini alla nostra famiglia,<br />
fi no all’ultimo momento.<br />
Grazie a tutti di cuore. Paola<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
Martedì 9 ottobre<br />
ricorre il 18° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
LUCIA ELISEI<br />
in GAGLIARDI<br />
La famiglia ed i parenti la ricordano<br />
con affetto. Si ringrazia chi si unirà<br />
alle preghiere.<br />
22 defunti.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.09
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
>CULTURA<br />
Tre dei cinque personaggi che riceveranno<br />
il premio: da sinistra Pier Luigi Celli,<br />
Piero Angela ed EliseoMattiacci<br />
Un evento sempre Gentile<br />
Sabato 13 ottobre la consegna del rinomato Premio a cinque personaggi<br />
Per la sedicesima edizione<br />
del Premio nazionale Gentile<br />
da Fabriano, la cui cerimonia<br />
conclusiva si terrà a<br />
Fabriano sabato 13 ottobre alle ore<br />
10.30 presso l’Oratorio della Carità,<br />
questo è il quadro dei premiati: promozione<br />
di attività e beni culturali<br />
nella Regione Marche, Padre Stefano<br />
Trojani; Sezione Scienza, ricerca<br />
e innovazione, Ilaria Capua,<br />
ricercatrice in campo veterinario;<br />
Sezione Carlo Bo per l’arte e la<br />
cultura, Eliseo Mattiacci, scultore;<br />
Sezione Vite di italiani, Pier Luigi<br />
Celli, manager d’impresa, direttore<br />
generale Luiss; Sezione Economia,<br />
impresa e società, Brunello Cucinelli,<br />
Imprenditore e creatore di<br />
moda; Premio speciale della Giuria,<br />
Piero Angela, giornalista, scrittore<br />
e autore di programmi televisivi.<br />
Il Premio si avvale, sin dalla <strong>prima</strong><br />
edizione, dell’alto patrocinio della<br />
Presidenza del Consiglio dei Mini-<br />
Raboni<br />
omaggiato<br />
Omaggio a Giovanni Raboni è il<br />
titolo della seconda delle “Cartelle<br />
del Gentile”, curata da Galliano<br />
Crinella.<br />
La <strong>prima</strong>, lo scorso anno, era stata<br />
dedicata al senatore, il professor<br />
Carlo Bo, fondatore del Premio,<br />
in occasione del centenario della<br />
nascita.<br />
La Cartella contiene il testo di<br />
Giovanni Raboni, Perché scrivere<br />
poesie, oggi, testo del’intervento<br />
pronunciato dall’illustre poeta dopo<br />
il conferimento del Premio Gentile<br />
da Fabriano, nella Sezione “Carlo<br />
Bo per la poesia”, nell’ottobre 2003<br />
(VII edizione), il sonetto dello stesso<br />
Raboni, Sono quello che eravate,<br />
l’opera, gentilmente concessa da<br />
Tullio Pericoli, Ritratto di Giovanni<br />
Raboni, la Nota di Rodolfo Zucco,<br />
Per un sonetto manoscritto di Giovanni<br />
Raboni.<br />
La Cartella, stampata in trecento<br />
copie su carta Fabriano Rosaspina,<br />
prodotta da Fedrigoni SpA, ha avuto<br />
la supervisione di Patrizia Valduga,<br />
compagna ed erede intellettuale di<br />
Giovanni Raboni.<br />
stri e del Ministero per i beni e le<br />
Attività Culturali. E’ sostenuto da<br />
Veneto Banca, Fondazione Cassa<br />
di Risparmio di Fabriano e Cupramontana,<br />
Cassa di Risparmio di<br />
Fabriano e Cupramontana – Gruppo<br />
Veneto Banca e da Fedrigoni SpA.<br />
La giuria del Premio è composta da<br />
Stefano Pivato (Rettore dell’Università<br />
di Urbino - presidente), Enrico<br />
Agabiti Rosei, Gabriele Alfonsi,<br />
Gian Mario Bilei, Galliano Crinella,<br />
Eugenio De Signoribus, Abramo<br />
Galassi, Domenico Giraldi, Enrico<br />
Loccioni, Antonio Pieretti, Armando<br />
Rigobello, Paolo Scandaletti,<br />
Roberto Stelluti. Il Premio Gentile<br />
da Fabriano, fondato dal senatore<br />
Carlo Bo nel 1997, è promosso<br />
dall’Associazione “Gentile Premio”,<br />
presieduta da Enzo Carnevali,<br />
ed è diretto da Galliano Crinella.<br />
Al premio sono collegate anche<br />
altre iniziative, che riportiamo in<br />
questa pagina.<br />
"L'angelo della luce",<br />
il nuovo riconoscimento<br />
Con la XVI edizione, cambia anche<br />
il simbolo-premio del Gentile da<br />
Fabriano che ha caratterizzato tutte<br />
le precedenti edizioni.<br />
Si passa dall’Alato cavallo del gallo<br />
di Giano dello scultore maceratese<br />
e anconetano d’adozione Valeriano<br />
Trubbiani, che per quindici anni ha<br />
fornito anche la rappresentazione<br />
visiva del Premio, all’Angelo della<br />
luce di Raimondo Rossi, scultura in<br />
bronzo (centimetri 15x21) dell’arti- dell’arti-<br />
sta urbaniense.<br />
Raimondo Rossi vive ed opera ad<br />
Urbania, dove è nato nel 1939.<br />
Dopo essersi laureato in Lettere con<br />
il professor Carlo Bo all’Università<br />
di Urbino, ha insegnato per lunghi<br />
anni materie letterarie.<br />
Non poco ha in� uito sul suo lavoro<br />
artistico il clima urbinate e il fermento<br />
culturale della prestigiosa<br />
Scuola del Libro.<br />
In Urbania è stato allievo del ceramista<br />
Federico Melis che dirigeva<br />
la Fabbrica Metauro.<br />
Ha studiato musica, con specializzazione<br />
pianoforte e organo.<br />
Ha collaborato con i libri d’arte<br />
23<br />
Un esempio di vita cristiana<br />
La segnalazione della Giuria del Premio nazionale Gentile da Fabriano<br />
per l’opera di promozione di beni e attività culturali nella Regione<br />
Marche, riservata a persone e istituzioni, quest’anno alla sua <strong>prima</strong><br />
edizione, va a Padre Stefano Trojani. Nato a Sassoferrato, ha<br />
conseguito la laurea in Missiologia presso la Pontifi cia Università<br />
Urbaniana e in Scienze pedagogiche presso l’Università di Urbino.<br />
Dopo aver frequentato i Corsi in Biblioteconomia e Archivistica<br />
presso la Biblioteca Vaticana, nel 1963 è nominato Direttore della<br />
Biblioteca Comunale di Sassoferrato, ruolo che ha ricoperto per<br />
un quarantennio. Sono questi gli anni in cui la tenace inventiva e<br />
l’operosità del francescano hanno portato a innumerevoli iniziative<br />
e a realizzazioni di particolare rilievo, sia nell’ambito delle attività<br />
culturali che nel settore degli Istituti e dei Beni culturali, come pure in<br />
quello delle attività editoriali. Ne ricordiamo le maggiori: la Rassegna<br />
internazionale d’arte “G.B. Salvi”; l’Istituto internazionale di Studi<br />
Piceni e il Congresso internazionale di Studi umanistici; il Centro<br />
Regionale per la storia dei movimenti cattolici e la Resistenza nelle<br />
Marche; la rivista “Marche Contemporanee” e i Quaderni di “Marche<br />
Contemporanee”; l’Istituto Giuridico “Bartolo Sassoferrato”;<br />
l’Istituto per la Pre-protostoria nelle Marche, con sede in Arcevia;<br />
il Museo Civico Sentinate; l’Istituto di ricerche per la religiosità<br />
dell’editore Brenno Bucciarelli e<br />
con la Libreria Editrice Vaticana.<br />
Ha partecipato ad importanti mostre<br />
italiane ed internazionali con le sue<br />
incisioni, le ceramiche e le sculture.<br />
Artista poliedrico, ha scritto così di<br />
lui per una recente mostra milanese<br />
il poeta Eugenio De Signoribus:<br />
“L’opera di Raimondo Rossi è<br />
l’opera della naturale leggerezza,<br />
dell’alito di vento che ti coglie svoltando<br />
l’angolo da una via principale.<br />
Una leggerezza in positivo, propria<br />
dell’agire della persona, del suo<br />
costante schermirsi a fronte del suo<br />
ininterrotto sperimentare.<br />
I rapidi segni e disegni, le scal� ture<br />
sulle lastre, le ali e le vesti degli<br />
angeli, le piccole sculture e le ceramiche<br />
e quanto altro possa rientrare<br />
nel fare artistico: tutto il suo lavoro è<br />
dato quasi per caso, in minore, come<br />
un continuo accidenti dell’esserci, in<br />
cui si muove l’eterno apprendista.<br />
Ciò, nella mitezza della luce e della<br />
luce dello sguardo che, nascosta nel<br />
fondo, ha la tenacia della libertà, del<br />
mai tradire l’impronta creaturale che<br />
gli è connaturata”.<br />
popolare e il folklore nelle Marche, con sede in Serra de’ Conti;<br />
il Centro Culturale “Baldassarre Olimpo”; la Fondazione Fulvi -<br />
Cittadini, con sede in Pergola; il Museo delle Arti e delle tradizioni<br />
Popolari; la valorizzazione delle aree archeologiche di Sentinum e<br />
Civitalba; la raccolta di numerosissime e prestigiose opere d’arte,<br />
patrimonio di inestimabile valore, sicuramente uno dei maggiori in<br />
Italia, per la costituenda Galleria d’arte contemporanea che avrà<br />
sede in Sassoferrato. Un partecipe amore per l’uomo in tutte le<br />
sue espressioni, spirituali, culturali e materiali, ha caratterizzato il<br />
suo lungo percorso di promozione civile dei nostri territori e della<br />
Regione Marche, realtà che ha sentito come profondamente sue<br />
e in cui ha scelto di spendere i suoi anni e i suoi talenti. Egli ha<br />
saputo portare in tutte queste realizzazioni una generosa disponibilità,<br />
la serenità e la capacità di ritrovare sempre e in tutte le<br />
situazioni le ragioni positive e le migliori intenzioni, costruendo<br />
un vero modello, un esempio di vita cristiana. Ha saputo dare così<br />
un signifi cato particolare alla sua preziosa e amplissima opera nel<br />
vasto campo della cultura. E’ con queste motivazioni che la Giuria<br />
del Premio nazionale Gentile da Fabriano è lieta ed orgogliosa di<br />
poter conferire l’odierno riconoscimento a Padre Stefano Trojani.<br />
prof. Stefano Pivato, presidente della giuria<br />
Le foto di Enzo Carli<br />
esposte al Gonfalone<br />
Il 13 ottobre presso l’Oratorio della Carità, si svolgerà la cerimonia conclusiva<br />
del “Premio Nazionale Gentile da Fabriano”, giunto alla sedicesima<br />
edizione. Una manifestazione culturale di elevato prestigio che premia<br />
personaggi che si sono distinti in Italia e nel mondo nel campo della scienza,<br />
nell’arte e nella cultura, nell’economia, ideata e condotta con grande<br />
professionalità dal prof. Galliano Crinella. Come nelle ultime edizioni, il<br />
Premio Nazionale Gentile di Fabriano inaugura, in contemporanea, una<br />
mostra dedicata alla fotogra� a che quest’anno si svolge nel prestigioso<br />
Oratorio di Santa Maria del Gonfalone. Il senigalliese prof. Enzo Carli è<br />
l’artista che espone per la <strong>prima</strong> volta a Fabriano le sue opere. Allievo di<br />
Mario Giacomelli è fotografo giornalista e docente universitario di Cultura<br />
e Sociologia della fotogra� a all’Università di Camerino. La mostra<br />
dal titolo "Archeologia dei sentimenti" è stata presentata a Venezia, città<br />
natale di Enzo, a Caltagirone (Catania) e oggi a Fabriano ed è composta da<br />
una trentina di scatti in bianco e nero e nasce dalle emozioni con le quali<br />
il fotografo trascende la realtà per segnare un percorso visivo che ha la<br />
suggestione di un viaggio onirico. Il critico Armando Ginesi scrive di lui:<br />
“I sentimenti sono i respiri dell’anima. Enzo Carli, con il suo obbiettivo, ce<br />
li propone evocati e trasformati in immagini. Di qui il richiamo all’archeologia,<br />
come a qualcosa che appartiene al passato, ad un vissuto al quale<br />
si attinge per trarre linfa di vita presente e futura. Si tratta di stimoli che,<br />
una volta ricevuti dalle immagini, vanno a produrre sentimenti nuovi che<br />
si legano a quelli passati perché essi sono di fatto eterni e dunque senza<br />
tempo”. Le opere esposte sono immagini che privilegiano l’istantaneità<br />
delle situazioni, depositate nel vissuto come ri� esso della poesia dell’appartenenza,<br />
in cui il destino compenetra la materia e architetta la memoria<br />
passata e presente delle cose. La mostra sarà aperta dal 13 al 21 ottobre, il<br />
sabato e la domenica dalle ore 17.30 alle 20.<br />
Sandro Tiberi<br />
23 cultura.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.11
24 >CULTURA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Fabriano sotto... i Fogliardi<br />
Un saggio storico sulla celebre famiglia<br />
di CHIARA TIBERI<br />
Paolo Latini fa un tuffo nel passato. Primario ospedaliero<br />
e Docente all’università di Perugia, con l’intento<br />
di svolgere un’indagine sul ramo materno della sua<br />
famiglia, si immerge in un’appassionante ricerca<br />
delle proprie origini. Nasce così il saggio “I Fogliardi nella<br />
vita culturale e patriottica dell’Ottocento” presentato giovedì<br />
20 settembre dall’ex sindaco Giancarlo Castagnari e dal<br />
critico d’arte Fabio Marcelli. Il libro tracciando i ritratti di<br />
Raffaele Fogliardi e dei suoi due � gli, Domenico e Annibale,<br />
ci presenta un quadro ricco e completo del periodo in cui<br />
gli illustri personaggi sono vissuti. “Il saggio arricchisce la<br />
storiogra� a marchigiana e fabrianese grazie ad una ricerca<br />
svolta con estrema passione e accuratezza. Il Professor Latini<br />
si muove con grande perizia e metodo tra le numerose fonti<br />
utilizzate nel suo lavoro e riesce a tirar fuori un organico e<br />
sintetico inquadramento della famiglia Fogliardi nel contesto<br />
marchigiano del periodo a cavallo tra il 700 e l’800”, ci spiega<br />
Giancarlo Castagnari.<br />
I Fogliardi vissero il loro tempo da protagonisti. Si distinsero<br />
per la realizzazione di attività culturali, professionali e<br />
politiche durante l’intero XIX secolo, vivendo a pieno con<br />
il loro fervore culturale, patriottico e religioso il periodo del<br />
Risorgimento. Si stabilirono a Fabriano all’inizio dell’800,<br />
scegliendo come dimora il famoso palazzo Fogliardi, ritratto<br />
dall’autore nelle ultime pagine del libro. Raffaele Fogliardi,<br />
capostipite della famiglia, nacque ad Apiro il 4 marzo del<br />
1776. Pittore senza tempo e padrone della madre di tutte le arti,<br />
il disegno, si distinse per le sue capacità artistiche. Riusciva<br />
a mescolare tra loro numerosi stili restituendo con notevole<br />
bravura la sua temperie culturale. Il critico Fabio Marcelli ci<br />
espone il suo talento: “aveva un rapporto molto stretto con i<br />
classici e riusciva ad intessere uno straordinario dialogo tra<br />
pittura e architettura. Fu pittore di numerosi teatri marchigiani,<br />
tra i quali ricordiamo il Metastasio di Assisi e il Piermarini<br />
Valentina a Roma con Crepax:<br />
dolce amarcord in mostra<br />
Era il ‘67 quando mi iscrivevo<br />
all’università. E l’anno<br />
dopo, credo, durante<br />
una conversazione tra amici<br />
“esperti” di vino come veneti<br />
e friulani ma anche colti,<br />
come molti universitari “di<br />
quei tempi”, vengo a conoscere<br />
la mitica rivista Linus<br />
(uscita nel 1965), e Valentina<br />
(da Fabriano non ne avevo<br />
mai sentito parlare) di cui<br />
vedo un lungo poster dalle…<br />
lunghe gambe nel corridoio<br />
della casa in cui ero ospite<br />
per la cena e la chiacchierata<br />
goliardica. E vengo a sapere<br />
di Crepax, il suo già mitico<br />
autore. Da lì a poco diventare<br />
fan assiduo di Linus e di tutto<br />
quello che conteneva, per me<br />
disegnatore mancato (ma<br />
più avanti…), fu tutt’uno. E<br />
scoprii la satira statunitense<br />
e quella mondiale, quella<br />
francese e dell’est Europa,<br />
e i grandi narratori a fumetti<br />
italiani del tempo e del futuro<br />
successivo, uno è<br />
scomparso solo<br />
qualche giorno<br />
fa, Toppi, che<br />
insieme a Pratt,<br />
Battaglia e Crepax,<br />
formavano<br />
il mitico poker<br />
italiano degli avventurieri<br />
delle<br />
strisce disegnate,<br />
così mi piace<br />
chiamarli. E furono<br />
i miei Maestri<br />
di carta per<br />
molto tempo, per<br />
sempre direi, disegnai<br />
sulle loro<br />
tracce, scrissi più volte di<br />
loro, perché poi la mano della<br />
penna si accoppiò a quella<br />
preesistente del disegno.<br />
Non c’è più nessuno di loro,<br />
e sono triste. E quando ho<br />
visto la poltrona di Crepax<br />
e il suo tavolo, il pennino e<br />
l’inchiostro, ho avuto la tentazione<br />
di toccarla. Ma c’era<br />
scritto di non farlo. Però…<br />
E Valentina! Dimentico<br />
Valentina, scusate, ma lei<br />
era lì, lei era soprattutto lì,<br />
dappertutto, tutto intorno<br />
alle pareti delle stanze, in<br />
sagoma accovacciata, o mentre<br />
ti fotografa, o girata di<br />
spalle, o mentre scosta una<br />
tenda e ti fa intravvedere le<br />
tavole originali dal segno<br />
particolare di Guido Crepax<br />
(che in realtà si chiamava<br />
Crepas e fu grande amico<br />
di Claudio Abbado con cui<br />
ha passato l’infanzia), che<br />
le pur grandi tavole dei suoi<br />
originali di carta e inchiostro<br />
di Foligno. Sono testimonianza della<br />
sua maestria anche numerose ville<br />
marchigiane ricche di suoi numerosi<br />
affreschi e decorazioni. La versatilità e<br />
la monumentalità che lo contraddistinguono,<br />
icone della sua identità artistica,<br />
meritano di essere riscoperte”.<br />
I ritratti dei � gli sono descritti anch’essi<br />
con estremo rigore e cura di dettagli.<br />
Domenico Fogliardi, è conosciuto e<br />
stimato per le sue caratteristiche di<br />
umanista e letterato e non da ultimo di<br />
patriota. Iniziò la sua vita di docente<br />
nel 1892, come insegnante al Ginnasio<br />
Liceo di Fabriano, che proseguì per<br />
32 anni. Accanto alla sua vocazione<br />
per la scuola si intrecciò il forte ardore<br />
politico e patriottico. Militava<br />
nel movimento cattolico – liberale di<br />
ispirazione Giobertiana e vi era in lui<br />
uno spiccato sentimento di liberazione nazionale e di indipendenza.<br />
Fermamente religioso, oltre ad appoggiare attivamente<br />
il Risorgimento era a favore di un rinnovamento della<br />
chiesa, convinto della possibile convivenza tra il papato e la<br />
monarchia sabauda. Domenico Fogliardi fu anche “deputato<br />
comunale” , rappresentante eletto dal popolo fabrianese, e<br />
ricoprì con tale incarico un autorevole ruolo amministrativo.<br />
Anche suo fratello, Annibale, era un fervente patriota di idee<br />
repubblicane, tanto che a causa della sua militanza fu destituito<br />
dalla carica di maestro di musica. Fu primo direttore<br />
della Filarmonica Ginesiana che divenne nel tempo una vera<br />
e propria associazione politica di esponenti liberali. Annibale<br />
Fogliardi continuò sempre, anche al termine della sua attività<br />
bandistica, la professione di musicista e di compositore di<br />
musica. Il suo entusiasmo e attivismo riposto in attività culturali,<br />
professionali e politiche gli procurarono l’attribuzione<br />
di china non evidenziano<br />
appieno la loro struttura, una<br />
struttura logica – Crepax era<br />
un architetto –, una struttura<br />
studiata, pensata per ottenere<br />
un effetto, un messaggio, una<br />
miscela di toni cromatici di<br />
bianconero, un messaggio innovativo<br />
da comunicare. Evidenziano<br />
però tutto questo le<br />
stupende gigantogra� e con<br />
cui è tappezzata la mostra<br />
Valentina Movie al Palazzo<br />
Incontro di Via dei Prefetti in<br />
Roma (si è chiusa a � ne settembre).<br />
Le immagini di Crepax<br />
delineano “…la sagoma<br />
affascinante e irriverente di<br />
un’eroina anticonformista e<br />
postmoderna, come il suo<br />
modello e archetipo rappresentato<br />
dall’attrice Louise<br />
Brooks (…).”, la bellissima<br />
americana interprete di tanti<br />
� lm della stagione del muto.<br />
C’è anche lei alla mostra, in<br />
foto e � lmati. Più in là un<br />
teatrino realizzato dal padre<br />
di Valentina, un teatrino<br />
fatti di stupendi<br />
personaggi disegnati,<br />
ritagliati e colorati,<br />
poi montati in una<br />
scena tra le quinte…<br />
li aveva realizzati<br />
all’età di 7anni! Solo<br />
allora mi accorsi di<br />
una signora abbastanza<br />
anziana che<br />
mi seguiva da tempo,<br />
visitava la mostra di<br />
Valentina anche lei,<br />
attenta, curiosa. Ma<br />
chi era? Ho pensato<br />
a Louise Brooks.<br />
Renato Ciavola<br />
Tra i tanti libri rari e rarissimi della Biblioteca<br />
di Fabriano, gli Adagia di Paolo Manuzio<br />
del 1575. Uno dei 99 esemplari catalogati in<br />
Italia, come un ago in un pajaro. Contiene<br />
centinaia di citazioni, massime, allusioni,<br />
proverbi del mondo classico, scritti e commentati<br />
in latino e greco. Un esempio su<br />
tutti il paradosso inossidabile “festina lente”,<br />
affrettati piano. Pesa la sua storia per quanto<br />
pesa questa cinquecentina, provocò grandi<br />
discussioni.<br />
La voluminosa opera stampata da Jacopo<br />
Giunta di Firenze su carta � ligranata col<br />
giglio, proviene dal Monastero di S. Benedetto.<br />
Sul primo foglio il lunghissimo titolo<br />
riassume la sofferta vicenda.<br />
“Tutti i Proverbi che sono pervenuti � no ad<br />
oggi per studio e operosità di Paolo Manuzio<br />
e per suggerimento e mezzi dei dottissimi<br />
teologi, proverbi liberati da tutti quegli<br />
errori che potevano offendere il lettore pio<br />
e seguace della verità cattolica.<br />
Tolte anche le false interpretazioni e alcune<br />
lunghe e inutili digressioni che non<br />
riguardavano in nessun modo la questione<br />
proposta. (...).<br />
Altre opere di Paolo Manuzio conservate<br />
nella Biblioteca di Fabriano: Ortographiae<br />
Ratis, Venezia 1547. Lettere volgari, Venezia<br />
1554. Eleganza della lingua Toscana e Latina,<br />
Venezia 1561. Locuzione dell’Epistole<br />
di Cicerone, Venezia 1575.<br />
È la selezione dei contestati quanto famosi<br />
Adagiorum Collectanea di Geer o Gert Geertsz<br />
meglio conosciuto come Erasmo da<br />
Rotterdam, “critico acuto, erudito profondo,<br />
teologo spregiudicato, educatore di larghe<br />
vedute, scrittore fecondissimo e piacevolissimo.”<br />
Fin dal suo apparire all’inizio del<br />
Cinquecento, ebbero grande popolarità. In<br />
sessant’anni 150 tirature, ristampe e riedizioni<br />
in tutta Europa, continuate nei secoli<br />
successivi. Oggi gli “Adagia” si acquistano<br />
su Internet.<br />
Durante il Concilio di Trento i numerosi<br />
estimatori cattolici dell’erudito olandese<br />
della cittadinanza di Fabriano, Tolentino e San Ginesio. Il libro<br />
si conclude con la descrizione del palazzo Fogliardi, in cui<br />
l’autore nacque, in un intersecarsi di aneddoti ed emozioni,<br />
che Paolo Latini restituisce con forte intensità. Il palazzo<br />
fu costruito verso la metà del 1700 in un quartiere centrale<br />
della città, il vecchio Corso Grande, per poi essere demolito<br />
nel 1960. L’autore fa una descrizione degli ambienti raccontando<br />
le storie vissute in quel dolce luogo natìo, riportando<br />
alla mente ricordi ancora vivi e densi di commozione. E per<br />
concludere traccia una tenera e profonda descrizione di due<br />
illustri inquilini del palazzo: la poetessa Anna Malfaiera e il<br />
famoso storico d’arte Bruno Molajoli. Un saggio storico, in<br />
cui traspare un’ottima capacità di ricerca e di descrizione, in<br />
cui si respira la storia di una Fabriano antica nel ricordo di<br />
tre personaggi che hanno reso ancor più celebre e preziosa<br />
la nostra città.<br />
Gli “Adagia” della biblioteca<br />
Uno degli esemplari di Manuzio con centinaia di citazioni<br />
convinsero i Padri a salvare dall’oblio i “Proverbi”.<br />
Fu decisa nel ’63, la ripubblicazione<br />
a condizione che fossero espurgate le parti<br />
riguardanti l’etica, la politica, la religione.<br />
L’Autore era già morto da un pezzo quando<br />
avvenne la manomissione del testo. Forse<br />
avrebbe reagito scrivendo un “elogio alla<br />
grettezza” nemica del buon senso. Af� darono<br />
quindi l’incarico ad un fedele collaboratore<br />
della Curia, Paolo Manuzio, � glio di Aldo<br />
(Venezia 1512 – Roma 1574), grande amico<br />
dei nostri concittadini Angelelli e Gilii. Dopo<br />
la lunga ripulitura, liberati “da tutto ciò che<br />
poteva offendere la religione cristiana e le pie<br />
orecchie del lettore” l’Inquisizione autorizzò<br />
la stampa quando però Paolo stava con un<br />
piede nella fossa. Proseguì l’impresa il � glio<br />
Aldo. A quel tempo con la questione dei protestanti<br />
in corso d’opera, c’era l’obbligo della<br />
lettura dei testi destinati alla stampa, � ltro<br />
micidiale per la libera circolazione delle idee.<br />
La dicitura Con Licentia delli Superiori impressa<br />
sui frontespizi veniva rilasciata dopo<br />
stressante attesa, a volte scandita da colloqui<br />
con gli inquisitori per concordare tagli e modi�<br />
che. Furono inoltre pubblicati gli “Indici”<br />
con l’elenco di tutti i libri proibiti. Negli<br />
Avvisi alli Librari del 1574 abbiamo trovato<br />
il nome del nostro conterraneo Baldassarre<br />
Olimpo degli Alessandri di Sassoferrato<br />
(1486 – 1540), sanguigno frate minore, poeta<br />
e commediografo.<br />
Le sue opere “Ardelia”, “Camilla”, ”Nova<br />
fenice”, “Parthema” e tutte le canzoni et<br />
comedie dishoneste et lascive, caddero nella<br />
rete della censura, ridotte al silenzio perpetuo.<br />
Per nostra fortuna il peccato della disobbedienza<br />
alle direttive papali sembra sia stato<br />
un esercizio largamente praticato pur con le<br />
dovute cautele, se, ad esempio, i trattati del<br />
Cav. Galileo Galilei condannati al rogo puri� -<br />
catore, sono ancora ben allineati negli scaffali<br />
della biblioteca di un’abbazia benedettina<br />
marchigiana. Ma è noto, tra vescovi e abbati<br />
è sempre esistita fraterna, cordiale antipatia.<br />
B.Beltrame<br />
24 cultura.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.12
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
>SPORT<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
Sempre più sugli scudi la<br />
Fortitudo Fabriano Pattinaggio,<br />
che, al termine<br />
del circuito di gare denominato<br />
Challenge Centro Italia, si trova<br />
al vertice di questa speciale<br />
classi� ca. Tutto ciò grazie alle<br />
ottime prestazioni dei ragazzi<br />
rossoblù nel corso dei numerosi<br />
trofei a cui hanno preso parte<br />
quest’anno. L’ultimo dei quali si<br />
è svolto il 23 settembre scorso a<br />
L’Aquila. Ebbene, in quella occasione<br />
i fabrianesi del tecnico<br />
Patrizio Fattori hanno conseguito<br />
ottimi piazzamenti, su tutti<br />
Alessandro Carnevali (giunto 1°<br />
sia nei 100 sprint sia nei 400 in<br />
linea nella categoria Giovanissimi<br />
2° anno), Elisa Scassellati<br />
(<strong>prima</strong> nei 600 in linea e seconda<br />
nei 200 sprint tra le Esordienti 1°<br />
anno) e Camilla Fattori (<strong>prima</strong><br />
nei 300 sprint e seconda nei 3<br />
mila in linea tra le Ragazze 1°<br />
anno). Questi gli altri fabrianesi<br />
presenti in terra abruzzese:<br />
Manuel Torcellini (3° nei 100<br />
sprint e 4° nei 200 in linea nella<br />
categoria Giovanissimi 1° anno),<br />
Nicolò Delpriori (5° nei 100<br />
sprint e 7° nei 400 in linea nella<br />
categoria Giovanissimi 2° anno),<br />
Alessandro Hutici (2° nei 200<br />
sprint e 4° nei 600 in linea nella<br />
categoria Esordienti 1° anno),<br />
Alessandro Mataloni (3° sia<br />
nei 300 sprint sia nei 3 mila in<br />
linea nella categoria Ragazzi 2°<br />
anno) e Tiziano Arteconi (4° nei<br />
500 sprint e 5° nei 5 mila punti<br />
nella categoria Senior). Grazie<br />
a questi risultati, tutti gli atleti<br />
della Fortitudo si sono quali� -<br />
cati per la � nale del Challenge<br />
che si terrà il 13 e 14 ottobre a<br />
Cremona. Il team fabrianese si<br />
presenterà in Lombardia, come<br />
dicevamo, forte del primo posto<br />
con 3.528 punti già collezionati,<br />
con un distacco di ben 994<br />
punti sulla seconda formazione!<br />
Questi i posizionamenti in<br />
classi� ca generale per quanto<br />
riguarda i ragazzi fabrianesi:<br />
Valeria Pichler-Ott terza tra le<br />
Giovanissime 1° anno, Manuel<br />
Fortitudo al vertice<br />
I fabrianesi vanno alla � nale a Cremona<br />
CALCIO Campionato Provinciale Uisp<br />
I Garden Boys sono eterni:<br />
al via un'altra stagione<br />
Si riparte per una nuova avventura, che porterà<br />
i "ragazzi del giardino" in giro per la provincia,<br />
ad affrontare altre compagini nel campionato di<br />
calcio a 11 over 34, organizzato dalla Uisp di Jesi.<br />
Venerdì 21 settembre primo allenamento all’antistadio<br />
di Fabriano, poi sabato è iniziato il ritiro<br />
di due giorni a Campodonico (foto).<br />
A dire il vero sabato c'è stato anche un pre-ritiro,<br />
a tavola, 18 presenti all’hotel Pineta, per allenare...<br />
le pancette alle solite cene che verranno consumate<br />
nei dopo partita o allenamenti, eseguiti nell’arco<br />
dell’inverno, � no al lontano maggio. Domenica<br />
invece fatica e sudore, per allenare il � sico e<br />
preparalo alle fatiche che verranno sul terreno di<br />
PATTINAGGIO Challenge Centro Italia<br />
Torcellini 3° tra i Giovanissimi<br />
1° anno, Alessandro Carnevali<br />
1° e Nicolò Delpriori 4° tra i<br />
Giovanissimi 2° anno, Elisa<br />
Scassellati seconda tra le Esordienti<br />
1° anno, Alessandro Hutici<br />
4° tra gli Esordienti 1° anno,<br />
Camilla Fattori <strong>prima</strong> ed Erica<br />
Greci quarta nella categoria<br />
Ragazze 1° anno, Alice Comodi<br />
Ballanti <strong>prima</strong> tra le Ragazze<br />
2° anno, Alessandro Mataloni<br />
3°, Lorenzo Hutici 7° e Samuel<br />
Spadini 8° tra i Ragazzi 2° anno.<br />
In� ne, da rimarcare il fatto che<br />
Elisa Scassellati, Alessandro<br />
Carnevali e Camilla Fattori si<br />
sono laureati anche campioni<br />
italiani del CESN (Centro Sportivo<br />
Educativo Nazionale), che è<br />
un ente di promozione sportiva<br />
af� liato al Coni.<br />
gioco. Appuntamento alle 9 al Jolly bar, colazione<br />
e partenza per Campodonico dove gli atleti erano<br />
attesi dalla "guida alpina" Pino Isidori. Il gruppo<br />
partiva per una scalata che li portava � no a 1000<br />
metri, una camminata a passo sostenuto di circa<br />
3 ore, l’impegno non frenava però il buon umore,<br />
che regalava simpatiche battute tra i componenti,<br />
attraversando un magico paesaggio fatto di boschi,<br />
prati e mandrie di mucche al pascolo.<br />
Un bell’encomio al piccolo Federico Nanni, che<br />
li ha accompagnati senza dare segno di cedimento<br />
per tutto il tragitto. Ritorno all’Hotel Pineta,<br />
doccia e pranzo con menù da atleti (tanto non ci<br />
crede nessuno), relax pomeridiano avanti la tv<br />
per seguire la serie A (per<br />
i milanisti e interisti più<br />
che relax... un incubo),<br />
poi alle 17 tutti in campo<br />
per allenamento e partita<br />
di calcetto, bella sudata<br />
impegnativa ma divertente,<br />
tra sudore e goliardia che<br />
contraddistingue il magico<br />
gruppo da quasi 45 anni. Da<br />
segnalare, nella partitella, i<br />
due goal di Federico Nanni.<br />
Alle 19 circa suonava il<br />
rompete le righe. Dandosi<br />
appuntamento a venerdì<br />
prossimo per l’allenamento,<br />
gli eterni ragazzetti facevano<br />
ritorno a casa. In bocca al<br />
lupo, "vecchi" Garden Boys,<br />
non mollate mai!<br />
Sandro Barocci<br />
I ragazzi fabrianesi<br />
mostrano i premi<br />
vinti a L'Aquila<br />
Tutta la grinta<br />
del giovane<br />
Alessandro Carnevali<br />
in occasione<br />
della gara<br />
svoltasi a L'Aquila,<br />
in Abruzzo,<br />
il 23 settembre scorso.<br />
Tutti i ragazzi<br />
fabrianesi<br />
sono stati molto bravi<br />
RUGBY Serie C<br />
Fabriano comincia<br />
contro Senigallia<br />
Il Fabriano Rugby<br />
è pronto per affrontare<br />
la nuova<br />
stagione agonistica.<br />
Dopo la preparazione<br />
svolta in città e<br />
dopo il ritiro di due<br />
giorni sulle piane<br />
di Castelluccio di<br />
Norcia, la società<br />
ha finalmente scoperto<br />
quale sarà il<br />
primo avversario da<br />
affrontare. Il calendario della serie C Marche è stato reso pubblico<br />
dal comitato Rugby regionale. Il girone è composto da nove squadre<br />
per un totale di diciotto giornate. La <strong>prima</strong> di andata è prevista per<br />
domenica 7 ottobre e vedrà il "quindici" fabrianese guidato da<br />
Alberto Sciamanna affrontare in casa l’agguerrita compagine del<br />
Sena Rugby di Senigallia. Una stagione che si preannuncia decisamente<br />
impegnativa, perché le società che affronteranno i fabrianesi<br />
sono storiche e terribilmente agguerrite: Ascoli, Macerata, Ancona<br />
e Fermo solo per citarne alcune. I gioc atori, commentando il girone,<br />
hanno affermato che il campionato sarà duro con società consolidate<br />
e d’esperienza. Diciotto giornate che verranno affrontate dal quindici<br />
cittadino con grinta e spirito di gruppo. Un approccio che permetterà<br />
di sopperire alle eventuali carenze tecniche con grinta e cuore,<br />
giocando � no all’ultimo secondo di ogni partita. Qualche piccolo<br />
dubbio è stato espresso per il numero di partite da giocare in casa<br />
durante il girone di andata: sei partite casalinghe contro le due da<br />
giocare in trasferta. Una scelta perlomeno discutibile e che potrebbe<br />
essere un altro avversario da affrontare per i fabrianesi. Ora non resta<br />
che aspettare la <strong>prima</strong> giornata di questa nuova avventura in serie<br />
C per scoprire se il quindici fabrianese è in grado di confermare i<br />
grandi progressi dell’anno scorso.<br />
Saverio Spadavecchia<br />
25<br />
I pattinatori<br />
dell'allenatore<br />
Patrizio Fattori<br />
protagonisti<br />
a L'Aquila<br />
e primi<br />
nel ranking<br />
Sport: ora<br />
a Fabriano<br />
gli impianti<br />
si pagano<br />
in anticipo<br />
I tagli del Comune prendono di<br />
mira lo sport. Non solo l’imminente<br />
azzeramento dei contributi<br />
annuali alle società sportive (negli<br />
ultimi anni una ‘torta’ da circa<br />
25 mila euro da spartire tra una<br />
quindicina di club), ma anche la<br />
decisione di far pagare in anticipo<br />
l’utilizzo delle stesse strutture<br />
comunali. “Il nuovo sistema<br />
di pagamento – afferma il vice<br />
sindaco e assessore alle fi nanze<br />
Angelo Tini – non riguarderà solo<br />
mense, scuolabus e asili, ma<br />
anche gli impianti sportivi proprio<br />
per rispettare il principio di equità<br />
sociale e di organizzare al meglio<br />
il sistema civico”. Dunque, dal<br />
primo ottobre si pagherà al momento<br />
dell’utilizzo degli impianti<br />
anche per evitare il fastidioso<br />
e crescente fenomeno delle<br />
società morose, ormai divenute<br />
innumerevoli, tanto da includere<br />
anche quelle capofi la come nel<br />
caso della Spider basket. Ma<br />
tre le novità in arrivo c’è anche<br />
quella legata alle tariffe scontate<br />
da inizio 2<strong>01</strong>3 per le associazioni<br />
che privilegiano l'attività<br />
giovanile. “A breve – annuncia<br />
l’assessore allo sport Giovanni<br />
Balducci – metteremo mano ai<br />
costi per utilizzare gli impianti<br />
di proprietà municipale. La novità<br />
sostanziale che intendiamo<br />
proporre è sicuramente quella<br />
di quote ridotte per i giovani e<br />
soprattutto per le società che<br />
ricoprono anche una funzione<br />
sociale, appunto dando ampio<br />
spazio ai più piccoli”. Dunque,<br />
già per il nuovo anno le riduzioni<br />
dovrebbero divenire operative,<br />
“anche perché – aggiunge<br />
l’assessore – questo è quanto<br />
emerso con una certa decisione<br />
durante le recenti e costanti<br />
consultazioni tra il nostro uffi cio<br />
comunale allo sport e i club che<br />
effettuano attività sul territorio”.<br />
Una decisione in piena sinergia<br />
con la Consulta dello sport che<br />
rappresenta le associazioni<br />
locali. “All’assessore – spiega<br />
Leandro Santini, presidente<br />
della Consulta e dirigente della<br />
pluriscudettata Ginnastica<br />
Fabriano – abbiamo sollecitato<br />
proprio questa soluzione. Da<br />
parte nostra siamo disponibili<br />
anche ad accettare un totale<br />
azzeramento dei contributi annuali<br />
alle società sportive che<br />
si aggiravano complessivamente<br />
intorno a poche decine di migliaia<br />
di euro pur di favorire l’attività di<br />
base. Del resto chi lavora con i<br />
più piccoli effettua anche una<br />
funzione sociale che andrebbe<br />
giustamente riconosciuta. Devo<br />
anche ammettere pubblicamente<br />
che in questo periodo i contatti<br />
con la nuova amministrazione<br />
comunale sono molto costanti<br />
e, pur essendo politicamente<br />
affi ne a quella precedente, mi<br />
sembra che ci sia molto più<br />
disponibilità al confronto e al<br />
coinvolgi mento”.<br />
25 sport.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.14
26 >SPORT<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
CALCIO Promozione<br />
Fortitudo:<br />
è arrivato<br />
il successo<br />
FORTITUDO FABRIANO 2<br />
REAL MONTECCHIO 1<br />
FORTITUDO - Callimaci; Ruggeri C.,<br />
Canulli, Ippolito, Tittarelli; Biocco, Farneti,<br />
Alessandrini, Latini M. (34’ st Moretti);<br />
Piccolini (45’ st Teodori), Mariani (41’ st<br />
Ruggeri F.). All. Mariangeli<br />
REAL MONTECCHIO - Micheli; Mari,<br />
Bruno, Fraternali, Carciani; Talevi (1’ st<br />
Coli), Autiero (28’ st De Luca), Russo,<br />
N’Diaye; Giacomi (34’ st Silvestri), Marcolini.<br />
All. Pretelli<br />
RETI - 18’ pt Piccolini (r), 5’ st Bruno,<br />
38’ st Moretti<br />
Finalmente, dopo due scon� tte in trasferta<br />
e un pareggio di fronte al proprio<br />
pubblico, la Fortitudo Fabriano conquista<br />
la <strong>prima</strong> vittoria in campionato<br />
con una gara tutta cuore e volontà e supera<br />
per 2-1 i fortissimi ospiti del Real<br />
Montecchio che in classi� ca chiamano<br />
6 punti, frutto di due vittorie casalinghe.<br />
L'incontro è stato bello, veloce, interessante,<br />
ricco di spunti pregevoli con tre<br />
gol di ottima fattura.<br />
Partenza sprint dei padroni di casa che<br />
al 18' sono già in vantaggio: Ruggeri<br />
entra in area N'Diaye lo stende, rigore<br />
sacrosanto. Batte Piccolini che spiazza<br />
il portiere (1-0). Reazione degli ospiti<br />
con Callimaci a fare gli straordinari<br />
e con Giacomi che colpisce il palo<br />
esterno al 35'.<br />
Nella ripresa gli ospiti raggiungono il<br />
pari al 5' con un tiro da fuori di Bruno<br />
(1-1) che sorprende Callimaci. I locali<br />
sono in vena di prodezze e s� orano il<br />
vantaggio in due occasioni: al 19' viene<br />
annullato un gol regolare di Latini<br />
mentre al 27' Micheli anticipa di un<br />
sof� o Biocco.<br />
Al 38' giunge il gol vittoria per i cartai<br />
� rmato da Moretti su calcio di punizione<br />
da venti metri con palla che s'in� la<br />
all'incrocio dei pali. Vittoria meritata<br />
per la Fortitudo che ha fatto vedere<br />
grossi miglioramenti. Fabrianesi attenti<br />
in difesa con pochissime sbavature,<br />
ottimi a centrocampo con continue<br />
ripartenze, incisivi in attacco dove il<br />
duo Piccolini-Mariani.<br />
Prossimo impegno domenica ancora a<br />
Fabriano contro la Castelfrettese che in<br />
classi� ca ha 5 punti.<br />
Angelo Campioni<br />
PODISMO Vallesina Marathon<br />
Avis presente<br />
anche a Jesi<br />
Dopo un mesetto senza partecipazione<br />
a gare di gruppo, domenica scorsa la<br />
Podistica Avis Fabriano si è presentata<br />
con diciannove “runners” alla Vallesina<br />
Marathon, grande evento podistico<br />
svoltosi a Jesi che prevedeva diverse<br />
distanze da percorrere. I fabrianesi si<br />
sono divisi tra la mezza maratona (21<br />
chilometri e 97 metri) e la dieci chilometri.<br />
Nella mezza maratona, il miglior<br />
avisino è stato Stefano Stefanetti con il<br />
tempo di 1 ora 31 minuti e 57 secondi,<br />
quindi Roberto Settimi 1h 32’ 50”, Marcello<br />
Stazi 1h 33’ 35”, Mario Santori<br />
1h 35’ 48”, Gabriele Salvatori 1h 37’<br />
14”, Mauro Moschini 1h 40’ 42”, Lauro<br />
Brocanelli 1h 41’ 24”, Roberta Rotili<br />
1h 46’ 03” e Al� o Faggioni 2h 08’ 13”.<br />
Per quanto riguarda la 10 chilometri,<br />
il miglior tempo tra i fabrianesi lo ha<br />
fatto registrare Andrea Ausili con un<br />
buon 42 minuti e 08 secondi, dopodiché<br />
abbiamo Amedeo Bucchi 43’ 11”,<br />
Ferruccio Cocco 43’ 45”, Alfredo Titti<br />
45’ 34”, Paolo Lippera 49’ 50”, Otello<br />
Mariani 50’ 58”, Giulia Lippera 54’<br />
52”, Maurizio Del Pio 1h 02’ 30” e<br />
Sandro Mei 1h 14’ 34”.<br />
CALCIO Eccellenza<br />
Matelica va in fuga<br />
Quarta vittoria su quattro partite: matricola terribile<br />
di SARA SANTACCHI<br />
Settimana incandescente, quella<br />
scorsa, affrontata dal Matelica<br />
che, impegnata <strong>prima</strong> in Coppa<br />
Italia e poi nel campionato d’Eccellenza,<br />
ha dovuto affrontare tre gare in sette<br />
giorni. La squadra di Spuri Forotti, dopo<br />
essersi imposta a Senigallia per 0-1 (gol<br />
di Piciotti) nell’andata dei quarti di<br />
Coppa Italia, è tornata da Monte Urano<br />
dove ha superato la locale formazione<br />
per 0-2 nel match di campionato grazie<br />
al rigore realizzato da Api e al destro<br />
dal limite dell’area in� lato da Jachetta.<br />
Una settimana intensa, dunque, in cui<br />
il tecnico è dovuto ricorrere a un consistente<br />
"turn over" nella gara infrasettimanale,<br />
occasione in cui coloro che<br />
� no a quel momento avevano giocato<br />
un po’ meno, si sono fatti trovre pronti<br />
riuscendo a portare a casa un risultato<br />
positivo, come ha sottolineato il presidente<br />
Mauro Canil. Contro la Montu-<br />
MONTURANESE 0<br />
MATELICA 2<br />
MONTURANESE - Natali, Biagioli, Lapi,<br />
Squarcia, Martella, Marcantoni, Santoni<br />
(59’ Graciotti), Simonella (86’ Galdo),<br />
Mariani (59’ Pericolo), Rossi, Raffaeli.<br />
All. Senigagliesi<br />
MATELICA - Spitoni, Silvestrini, Zaccagnini,<br />
Lazzoni, D’Addazio, Ercoli, Piciotti,<br />
Colella, Api (76’ Jachetta), Cacciatore (91'<br />
Ruggeri), Trudo (81' Cantarini).<br />
All. Spuri Forotti<br />
RETI - 21’ Api (r), 91’ Jachetta<br />
Luca Jachetta, autore del secondo gol<br />
CALCIO Prima, Seconda e Terza Categoria<br />
Tris di reti e l'Argignano si riscatta<br />
In crisi di risultati il Sassoferrato Genga che è fermo a zero punti<br />
Ancora una giornata traballante per le<br />
squadre di Prima Categoria del nostro<br />
territorio che al termine del quarto turno<br />
di campionato escono con due scon� tte<br />
e una vittoria. I tre punti li ottiene solo<br />
il Fabriano Cerreto mentre perdono Arcevia<br />
Cabernardi e Sassoferrato Genga.<br />
Bilancio positivo in Seconda Categoria<br />
dove l’Argignano e la Fabiani Matelica<br />
vincono e convincono battendo gli<br />
avversari di turno con un rotondo 3-0.<br />
L’Albacina invece si arrende alla Sampaolese.<br />
A seguire i dettagli.<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
Vittoria di rigore per il Fabriano Cerreto<br />
che grazie a un penalty trasformato<br />
da Quattrini batte Le Torri. Partenza<br />
sprint per gli uomini di Azzeri che al 9’<br />
ottengono un calcio di rigore per fallo<br />
di mano in area di Mannelli su tiro di<br />
Quattrini. L’attaccante del Fabriano<br />
Cerreto si incarica della battuta e segna<br />
insaccando il pallone alla sinistra del<br />
portiere. I padroni di casa cercano il pareggio<br />
in tutti i modi ma grazie ai buoni<br />
interventi di Frasconi il risultato rimane<br />
ancorato sullo 0-1. All’80’ la squadra di<br />
Castelplanio potrebbe pareggiare grazie<br />
ad un calcio di rigore concesso dall’arbitro<br />
Peruzzi di Ancona, ma dagli undici<br />
metri Casturà centra in pieno il palo. La<br />
formazione del Fabriano Cerreto: Frasconi,<br />
Burzichelli, Mancini L., Orlando,<br />
Agostinelli (44’ Ortolani), Lorenzetti<br />
(37’ Balducci), Di Luca, Mancini D.,<br />
Arcangeli, Quattrini, Ajdari; all. Azzeri.<br />
L’Arcevia Cabernardi offre una buona<br />
prestazione davanti ai propri tifosi ma<br />
esce scon� tta contro il Cupramontana<br />
per 1-2. La partita si decide negli ultimi<br />
15 minuti. Al 77’ Cimarelli su calcio di<br />
rigore � rma il gol dell’1-0. A quattro<br />
minuti dalla � ne l’Arcevia Cabernardi<br />
trova il gol del pari con Baldarelli, ma<br />
ranese, poi, dopo un bel primo tempo,<br />
i ragazzi hanno subìto un leggero calo<br />
nella ripresa, com’è normale che sia<br />
dopo aver affrontato una partita ogni<br />
tre giorni, pur mantenendo l’avversario<br />
sotto controllo e non lasciando spazi.<br />
Ora è necessario ricaricare le pile per<br />
tornare ad allenarsi in vista della s� da<br />
casalinga di domenica 7 ottobre: un<br />
impegno tutt’altro che semplice contro<br />
la Biagio Nazzaro, squadra ambiziosa<br />
e dalle indubbie capacità, che cercherà<br />
di mettere in dif� coltà il Matelica, che<br />
non potrà contare ancora su Ciuffetti<br />
e Severini. La compagine di mister<br />
Spuri Forotti, tuttavia, non ha alcuna<br />
intenzione di rendere le cose semplici<br />
a nessun avversario pur andando ad<br />
affrontarlo con la massima “umiltà”,<br />
parola d’ordine da tenere presente in<br />
ogni incontro in questo campionato<br />
d’Eccellenza, come ha sempre invitato<br />
a fare il presidente Canil.<br />
al 93’ è ancora Cimarelli a depositare<br />
la palla in rete e a regalare i tre punti<br />
agli ospiti. La formazione dell’Arcevia<br />
Cabernardi: Giommetti, Fenucci, Galli,<br />
Meme’, Coppa, Ciniello, Montalbini<br />
(82’ Tisba), Pellegrini, Baldarelli,<br />
Sgreccia (65’ Capitanelli), Mizdrak<br />
(85’ Baldetti); all. Mariani.<br />
Quarta scon� tta su quattro<br />
incontri per il Sassoferrato<br />
Genga in crisi di risultati.<br />
Contro il Dorica Torrette<br />
� nisce 0-2. Partita sbloccata<br />
al 23’ da Mastri su calcio di<br />
punizione e chiusa al 55’ da<br />
Piccini. La formazione del<br />
Sassoferrato Genga: Pettinelli,<br />
Di Nuzzo, Conigli,<br />
Bruffa (46’ Zucca), Carletti,<br />
Mataouano, Piermattei,<br />
Fioranelli, Sebastianelli,<br />
Pavoni (65’Roani), Monno<br />
(46’ Ruscini); all. Biagini. Prossimo<br />
turno: Cupramontana-Fabriano Cerreto,<br />
Marina-Sassoferrato Genga, Monserra-<br />
Arcevia Cabernardi.<br />
SECONDA CATEGORIA<br />
Convincente vittoria per la Fabiani<br />
Matelica che sul campo della Leonessa<br />
Montoro si impone con un secco 3-0.<br />
Al 12’ è Vrioni ad aprire le marcature<br />
per la squadra ospite. Il raddoppio arriva<br />
al 76’ con Adili mentre il gol del<br />
de� nitivo 3-0 lo segna Buldorini al 90’.<br />
La formazione della Fabiani Matelica:<br />
Dalipi, Michiorri, Santucci, Mattioli,<br />
Mariotti, Bartilotta, Ilari, Taddei (50’<br />
Adili), Truppo (71’ Buldorini), Dolce<br />
(80’ Shuaipi), Vrioni; all. Rustichelli.<br />
Dopo i 5 gol subiti nella scorsa giornata,<br />
l’Argignano cambia marcia e si impone<br />
con un netto 3-0 sul Castelbellino. La<br />
squadra di mister Carsetti, all’esordio<br />
sulla panchina dell’Argignano al<br />
Canil: "Massima umiltà"<br />
posto di Pallotta, passa in vantaggio<br />
al 43’grazie ad un calcio di rigore trasformato<br />
da Lucernoni. Nella ripresa<br />
è Martellucci (foto), autore di una<br />
doppietta, a regalare il successo alla<br />
sua squadra. I gol sono arrivati al 68’ e<br />
all’85’. La formazione dell’Argignano:<br />
Pecci, Allko, Animobono,<br />
Sampaoli (89’ Lazzari),<br />
Cinti, Lisandrelli, Nubola,<br />
Lucernoni (85’ Rosi),<br />
Lattanzi (60’ Mahmuti),<br />
Mecella, Martellucci; all.<br />
Carsetti. L’Albacina esce<br />
scon� tta dalla s� da contro<br />
la Sampaolese (0-1) ma<br />
offre una buona prestazione.<br />
Il primo tempo non<br />
offre grandi emozioni ma<br />
nella ripresa è l’Albacina a<br />
fare la partita. I neroverdi<br />
creano molte occasioni<br />
per passare in vantaggio e centrano<br />
anche un palo con Scaloni ma non<br />
riescono a sbloccare il risultato. Al 77’<br />
il gol arriva ma lo segnano gli ospiti<br />
con un colpo di testa di Bucci che<br />
gela lo stadio e regala la vittoria alla<br />
Sampaolese. La formazione dell’Albacina:<br />
Latini, Sagramola, Battistoni,<br />
Scaloni, Censi, Stazi (69’Peccarisi),<br />
Scipioni, Sentinelli, Ruggeri T. (57’<br />
Devito),Vinciarelli, Ragni (78’ Regini);<br />
all. Perulli. Prossimo turno: Albacina<br />
-Staffolo, Monsano-Fabiani Matelica,<br />
Sampaolese-Argignano.<br />
TERZA CATEGORIA<br />
Il Serradica pareggia 0-0 contro il<br />
Maiolati. Secondo punto conquistato<br />
per il Matelica 2<strong>01</strong>2 che pareggia con<br />
il Visso per 1-1. Prossimo turno: Rosora<br />
Angeli-Serradica, Matelica 2<strong>01</strong>2-Pievebovigliana.<br />
Luca Antonio Somma<br />
Il presidente<br />
Mauro Canil<br />
Presidente Mauro Canil, come giudica il Matelica fi no a questo momento, dopo i<br />
primi impegni in Eccellenza e in Coppa?<br />
“Beh, di certo non posso dire nulla di male sui ragazzi. Le cose stanno andando bene<br />
per il momento e un elogio va, senza dubbio, ai giocatori che sono scesi in campo mercoledì,<br />
che forse fi nora avevano giocato un po’ meno, ma sono stati bravi e al momento<br />
opportuno si sono fatti trovare pronti”.<br />
Il Matelica è primo in classifi ca a punteggio pieno, dove volete arrivare?<br />
"Posso dire che la vetta della classifi ca è una soddisfazione per i ragazzi. Se la stanno<br />
meritando sul campo fi no a questo momento. Noi non abbiamo ambizioni: come ho<br />
sempre detto e come ha ribadito anche il tecnico Spuri Forotti, dobbiamo solo pensare<br />
a ogni partita affrontando ogni avversario con il giusto rispetto e la massima umiltà. Le<br />
squadre che devono vincere il campionato sono altre, così come sono altre le compagini<br />
che ambiscono alle posizioni alte della classifi ca”.<br />
classifi che<br />
ECCELLENZA<br />
Matelica 12; Fermana 10;<br />
Pagliare 9; Biagio Nazzaro<br />
8; Montegranaro e Vigor<br />
Senigallia 7; Corridonia, Monturanese<br />
e Forsempronese 6; River Urbinelli,<br />
Elpidiense Cascinare e Urbania 4;<br />
Grottammare 3; Tolentino 2; Cingolana<br />
1; Cagliese 0.<br />
PROMOZIONE<br />
Castelfi dardo e Marotta 10; San Marcello<br />
9; Atletico Alma, Passatempese, Real<br />
Metauro e Vismara 7; Gallo Colbordolo,<br />
Castelfrettese e Real Montecchio 6; Offagna<br />
5; Fortitudo Fabriano, Piandimeleto,<br />
Vadese e Valfoglia 4; Belvederese 3;<br />
Falconarese 1; Apiro 0.<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
Marina 12; Osimana e Cupramontana 10;<br />
Dorica Torrette e Monserra 9; Fabriano<br />
Cerreto 7; Barbara e Camerano 6; Filottranese,<br />
Ostra Vetere e San Biagio 4;<br />
Arcevia Cabernardi, Filottrano, Le Torri e<br />
Cameranese 3; Sassoferrato Genga 0.<br />
SECONDA CATEGORIA<br />
Agugliano Polverigi 10; Ediartis Cingulum<br />
e Sampaolese 8; Borgo Minonna,<br />
Leonessa Montoro, Monsano e Vallesina<br />
7; Brandoni Dorica, Fabiani Matelica e<br />
Staffolo 5; Albacina, Argignano e Labor<br />
4; Spes Jesi 2; Borghetto e Castelbellino 1.<br />
TERZA CATEGORIA girone D<br />
Morro d'Alba e Castelferretti 6; Victoria<br />
Strada e Maiolati 4; Serrana, Atletica<br />
Chiaravalle, Poggio San Marcello e Aurora<br />
Jesi 3; Pianello Vallesina 2; Rosora Angeli,<br />
Real Borgo, Cral Palombina e Serradica<br />
1; Atletico e Cameratese 0.<br />
TERZA CATEGORIA girone F<br />
Sefrense ed Esanatoglia 6; Nova Camers<br />
e Visso 4; Castelraimondo, Juve Club,<br />
Pievebovigliana e Sforzacosta 3; Matelica<br />
2<strong>01</strong>2 2; Abbadiense, Aurora San Severino,<br />
Collevario e Palombese 1; Pioraco 0.<br />
26 sport.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.17
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >SPORT<<br />
27<br />
CALCIO a 5 Il punto della settimana<br />
Una giornata Real<br />
Vince sia la <strong>prima</strong> squadra sia la Juniores<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
Consueta panoramica settimanale<br />
sull'attività del<br />
calcio a 5 locale. Andiamo<br />
a vedere com'è andata.<br />
SERIE C1<br />
Prima vittoria stagionale per il<br />
Real Fabriano, che ha superato<br />
per 6-2 l'Adverso Ascoli Piceno<br />
con reti di Marco Bruzzichessi<br />
(doppietta), Ciculi, Angeloni,<br />
Carnevali e Angelelli. Mister<br />
Francesco Rinaldi ha schierato:<br />
Cesaroni, Paris, Bruzzichessi<br />
Matteo e Marco, Ciculi, Angeloni,<br />
Baldoni, Bartolini, Carnevali,<br />
Angelelli, Morelli. Sabato 6<br />
ottobre il Real andrà in trasferta<br />
a Porto Sant'Elpidio contro il<br />
San Crispino.<br />
Classi� ca: Urbino 12; Castelbellino<br />
e Torrese 10; Sant'Angelo e<br />
Ascoli Piceno 9; San Crispino<br />
e Corinaldo 7; Fano e Tenax 6;<br />
Real Fabriano 5; Pietralacroce,<br />
Montegranarese e Tre Colli 3;<br />
Fermo e Pianaccio 1; Bocastrum<br />
0.<br />
SERIE C2<br />
La Nuova Lif Fabriano ha<br />
strappato un punto a Campocavallo<br />
grazie al gol di Andrea<br />
BASKET Divisione Nazionale C<br />
La Spes Fabriano<br />
prende Pitton<br />
La Spes Fabriano inserisce il<br />
suo terzo tassello nel roster con<br />
il quale dovrà affrontare, a partire<br />
dalla prossima settimana (13<br />
ottobre, ore 21, a Scandiano),<br />
il campionato di DNC. Dopo<br />
Alessandro Azzaro e Orazio Livera<br />
è il turno di Enrico Pitton,<br />
playmaker di 182 centimetri,<br />
nato il 30 gennaio 1993 a Sezze,<br />
in provincia di Latina. Cresciuto<br />
cestisticamente nel settore giovanile<br />
dell’Associazione Basket<br />
Latina, nel 2<strong>01</strong>0 si è trasferito<br />
alla Fortitudo Cisterna di Latina,<br />
con la quale ha disputato il campionato<br />
di serie C regionale. Lo<br />
scorso anno ha invece vestito la<br />
maglia dello Sport Management<br />
Latina, restando anche nel giro<br />
Basket<br />
School<br />
in salita<br />
Cennini. Il team di mister Luca<br />
Romani venerdì 5 ottobre giocherà<br />
in casa contro il Potentina<br />
(palestra Fermi, ore 21). Il<br />
Cerreto, invece, ha perso 9-4<br />
a Macerata contro il quotato<br />
Cus. I ragazzi si mister Kristian<br />
Giordani sono rimasti in corsa<br />
fino all'intervallo (3-3), poi<br />
nella ripresa i padroni di casa<br />
sono volati via. Reti cerretesi di<br />
Trottini (doppietta), Francucci e<br />
Gubinelli. Formazione: Caporali,<br />
Sampaolo, Francucci, Tozzi,<br />
Innocenzi, Pellegrini, Trottini,<br />
Montuschi, Napoletano, Albini,<br />
Panoramica sull'attività giovanile della<br />
Basket School Fabriano. La formazione<br />
Under 15 d'Eccellenza è stata superata<br />
a domicilio dall'Olimpia Pesaro per<br />
45-54. Il tabellino fabrianese: Patrizi<br />
10, Menichelli 3, Beltrami, Giuseppetti,<br />
Barocci. 8, Ballelli 4, Tozzi 2, Cesauri 1,<br />
Yang, Zampetti 8, Donnini 9, Spadini; all.<br />
Cutugno. Disco rosso anche per l'Under<br />
17 d'Eccellenza, sconfi tta dalla Victoria Libertas Pesaro per 29-104. Il<br />
tabellino fabrianese: Braccini, Soldano 2, Ferretti 10, Nicolini 5, Loretelli,<br />
Fabbri 4, Uffi zialetti, Ciancamerla 1, Carsetti 3, Conti 2; all. Cecchini<br />
Turno infrasettimanale:<br />
primo hurrà del Cerreto<br />
Nei campionati regionali di calcio a 5 la settimana scorsa si è disputato<br />
anche un turno infrasettimanale nel complesso positivo per le formazioni<br />
del nostro territorio. In serie C1, il Real Fabriano ha pareggiato 4-4 a<br />
Castelbellino con doppiette di Baldoni e Angeloni. In serie C2, <strong>prima</strong><br />
vittoria stagionale per il Cerreto che ha superato 8-5 l’Imbrecciata grazie<br />
ai gol di Trottini (3), Innocenzi (2), Orlando (2) e Biondi (1); la Virtus<br />
Fabriano ha sbancato San Severino per 2-5 con le reti di Falcioni (doppietta),<br />
Antonelli, Spilli e Boncristiano; l’unica a non sorridere è stata la<br />
Nuova Lif Fabriano, superata 0-3 a domicilio dal quotato Cus Macerata.<br />
f.c.<br />
della <strong>prima</strong> squadra, protagonista<br />
in DNA insieme alla Spes.<br />
Sarà quindi lui a ricoprire il<br />
ruolo di regista, dividendosi,<br />
probabilmente, i compiti con<br />
il promettente baby fabrianese<br />
Elia Rossi, già in campo per<br />
diversi minuti nello scorso � nale<br />
di stagione in DNA. Il roster,<br />
in attesa di ulteriori innesti di<br />
mercato, che potrebbero arrivare<br />
anche a campionato già iniziato,<br />
sarà completato da diversi prodotti<br />
del vivaio locale.<br />
Intanto, si sta allenando con<br />
la Spes anche una vecchia conoscenza<br />
come Apet Novatti,<br />
uno dei protagonisti dell’ottima<br />
stagione in DNB di due anni fa.<br />
Luca Ciappelloni<br />
Gubinelli. Venerdì 5 ottobre<br />
appuntamento casalingo contro<br />
la Futsal Macerata (PalaCarifac<br />
di Cerreto, ore 21.30). Nel posticipo<br />
di martedì sera, in� ne, la<br />
Virtus Fabriano ha pareggiato<br />
2-2 con l'Osimo Five. Per la<br />
squadra di mister Gianmarco<br />
Latini hanno segnato Stroppa<br />
e Boncristiano. Prossimo turno<br />
a Filottrano. Classi� ca: Nuova<br />
Ottrano e Montelupone 12;<br />
Campocavallo 10; Cus Macerata<br />
9; Futsal Macerata, Osimo Five<br />
e Virtus Fabriano 7; Recanati<br />
6; Castrum Lauri e Nuova Lif<br />
BASKET Serie C regionale<br />
L'Halley Matelica<br />
vince a valanga<br />
ASCOLI PICENO 52<br />
HALLEY MATELICA 120<br />
ASCOLI PICENO – Fazzini 9,<br />
Scarpantoni 1, Casas 7, Quondamatteo<br />
16, Corrales, Tegazzi<br />
10, Coccia, Zurovac, Diagnè 2,<br />
Pignoloni 1. All. Quondamatteo<br />
HALLEY MATELICA – Porcarelli<br />
10, Sorci 26, Quercia 18, Rosei<br />
6, Usberti 7, Bracchetti A. 10,<br />
Gatti 8, Coicchio 17, Montanari<br />
8, Boni 10. All. Sonaglia<br />
Dopo aver incontrato nella <strong>prima</strong><br />
giornata i giovani irriducibili<br />
della Robur Osimo, questa volta<br />
l'Halley Matelica si è battuta<br />
con una squadra - la Cestistica<br />
Ascoli Piceno - la cui età media<br />
raggiunge appena i diciotto anni.<br />
Il Matelica, spingendo � n da<br />
subito sull'acceleratore, è decisa<br />
a prendere il massimo pro� tto<br />
dalla trasferta. I locali spesso<br />
fanno fatica anche a superare la<br />
metà campo e inevitabilmente<br />
gettano la spugna davanti alla<br />
potenza matelicese, che di esperienza<br />
ne ha da vendere. Per i<br />
frombolieri Sorci e Quercia la<br />
vita è facile e bucano la retina sistematicamente.<br />
C’è spazio an-<br />
Fabriano 4; Imbrecciata, Grottaccia,<br />
Cerreto e Gagliole 3;<br />
Potentina e San Severino 0.<br />
SERIE D FEMMINILE<br />
La Virtus Fabriano di mister<br />
Mauro Altarocca, impegnata<br />
in Coppa Marche, ha perso 2-3<br />
in casa per mano della Jesina.<br />
Per il team fabrianese, a segno<br />
Alessia Gatti con una doppietta<br />
(la seconda rete spettacolare da<br />
quasi 25 metri!). La bravura<br />
del portiere avversario ha negato<br />
alla Virtus la possibilità di<br />
strappare un risultato positivo.<br />
Formazione: Cozza, Farneti,<br />
Marani, Vegliò, Conti, Guerci,<br />
Bianchi, Monticelli, Ghelfi,<br />
Gatti, Morichelli, Crocetti.<br />
JUNIORES<br />
In Coppa Marche, i giovani del<br />
Real Fabriano hanno vinto 5-4<br />
contro il San Severino grazie ai<br />
gol di Burini (doppietta), Lupini,<br />
Palma e Petrucci. Mister Gianni<br />
Caporali ha schierato: Colonna,<br />
Burini, Cardarelli, Liberati, Lupini,<br />
Palma, Passeri, Pastuglia,<br />
Petrucci, Rotoloni, Schincaglia,<br />
Solazzi. Il Real Fabriano, grazie<br />
a questa vittoria, si è quali� cato<br />
per la seconda fase della Coppa<br />
Marche.<br />
Alessio<br />
Sorci<br />
che per i giovani vigorini (Boni<br />
e Bracchetti, entrambi autori<br />
10 punti). Nell’Ascoli, l’ultimo<br />
ad arrendersi è<br />
Quondamatteo<br />
che, pur nelle<br />
dif� coltà, riesce<br />
a in� lare 16 punti.<br />
Nel complesso<br />
un buon allenamento<br />
per l'Halley,<br />
che è andata<br />
a segno con<br />
tutti i giocatori<br />
a disposizione.<br />
Sabato 6 ottobre<br />
appuntamento in<br />
casa (Palazzetto<br />
di Matelica, ore<br />
18.15) contro il<br />
San Benedetto.<br />
g.c.<br />
VOLLEY Serie B2 femminile<br />
Battuta Moie<br />
in Coppa Italia,<br />
campionato vicino<br />
Sorrisi in casa Pallavolo Fabriano.<br />
Finalmente è arrivata<br />
la <strong>prima</strong> vittoria stagionale in<br />
gare uf� ciali, un 3-1 nella terza<br />
giornata di Coppa Marche ri� lato<br />
all’Edilceccacci Moie, match<br />
oramai diventato un classico per<br />
destini incrociati e non solo. Coach<br />
Por� rio Rossini ha ricevuto<br />
indicazioni importanti. Prima<br />
fra tutte, il debutto positivo di<br />
Claudia Mazzoni.<br />
Quando le moie vanno in vacanza.<br />
Anche se, a dirla tutta,<br />
l’atteggiamento delle vallesine<br />
non è andato giù al timoniere<br />
di via Veneto. Con la forte<br />
palleggiatrice Cerioni lasciata a<br />
sedere e le titolari schierate con<br />
il contagocce, l’impressione è di<br />
aver perso la possibilità di misurarsi<br />
con una diretta concorrente<br />
in campionato, vani� cando così<br />
un potenziale banco di prova<br />
assai attendibile. “Abbiamo<br />
vinto giocando una buona partita<br />
– afferma Rossini – ma poteva<br />
essere per entrambe un test ben<br />
più utile di quel che si è rivelato.<br />
A questo punto, ho preferito<br />
schierare le giovani (Cerini e<br />
Fattorini, ndr) che si sono ben<br />
comportate”. Ma la notizia di<br />
serata è stato il reintegro a pieni<br />
giri della Mazzoni. “E’ ancora<br />
BASKET Serie D<br />
classifi che<br />
SERIE C REGIONALE<br />
Halley Matelica, Aesis Jesi,<br />
Gualdo Tadino e Pedaso 4;<br />
Todi, Osimo, Tolentino e San Benedetto<br />
2; Spoleto, San Severino, Castelfi dardo<br />
e Ascoli 0.<br />
SERIE D<br />
Vallesina, B.Giovane Pesaro, Virtus<br />
Jesi, Janus Fabriano, Maior Senigallia<br />
e Montecchio 2; Urbino, Acquarius<br />
Pesaro, Fossombrone, Castelfi dardo,<br />
Teste Matte Pesaro e Vadese 0.<br />
Janus Fabriano,<br />
buona la <strong>prima</strong><br />
Al battesimo in serie D, la<br />
matricola Janus Fabriano di<br />
coach Simone Lupacchini ha<br />
immediatamente centrato il<br />
successo sbancando il parquet<br />
di Fossombrone per 65-71, non<br />
senza qualche patema d'animo<br />
nel � nale. I fabrianesi, infatti,<br />
sono partiti fortissimo nella<br />
<strong>prima</strong> frazione, raggiungendo<br />
un ampio vantaggio: 6-25 al 10'.<br />
Pian piano, poi, i forsempronesi<br />
hanno limato il "gap" arrivando<br />
anche ad un tiro pesante dalla<br />
parità al 38'. A questo punto,<br />
però, la Janus ha ritrovato con-<br />
Claudia<br />
Mazzoni<br />
al cinquanta per cento, deve<br />
continuare ad allenarsi come sta<br />
facendo e presto darà il meglio.<br />
Anche se, considerato il suo livello,<br />
è già una mezza sicurezza.<br />
Conto di averla in forma per<br />
l’inizio del campionato”.<br />
Taccuino. Al momento di andare<br />
in stampa, il bilancio in<br />
Coppa Marche è di una vittoria<br />
e due scon� tte, quelle maturate<br />
contro la “cadetta” Snoopy Pesaro<br />
(1-3) e a Macerata (3-2).<br />
Mercoledì, Fabriano ha ospitato<br />
Jesi nel turno infrasettimanale<br />
(non conosciamo l'esito dell'incontro<br />
a causa della tempistica<br />
di stampa del giornale) e martedì<br />
9 ottobre chiuderà il girone a<br />
Filottrano, altra formazione<br />
di B1. Sarà l’ultimo rodaggio<br />
<strong>prima</strong> dell’atteso debutto in<br />
campionato, sabato 13 ottobre<br />
al PalaGuerrieri contro Rieti.<br />
Lorenzo Carsetti<br />
FOSSOMBRONE 65<br />
JANUS FABRIANO 71<br />
FOSSOMBRONE – Scatassa 2,<br />
Battistelli 13, Nobilini 5, Montini<br />
1, Falcone 12, Taddei 3, Bartoli<br />
ne, Marini 12, Diotallevi 2, Briscoli<br />
15. All. Serafi ni<br />
JANUS FABRIANO – Carnevali 2,<br />
Tonini 1, Bugionovo 19, Silvi 4,<br />
Moscatelli 11, Nizi 9, Chiarucci,<br />
Cucchi, Venturi 23, Prioretti 2.<br />
All. Lupacchini<br />
centrazione e nervi saldi per condurre in<br />
porto la <strong>prima</strong> incoraggiante vittoria di<br />
questa stagione che, si spera, possa essere<br />
foriera di soddisfazioni. Il team fabrianese<br />
ha fatto leva sulla prestanza � sica sotto canestro<br />
del duo<br />
Venturi (foto)-<br />
Tonini e sull'ispirata<br />
regia<br />
di Bugionovo.<br />
Venerdì 5 ottobre<br />
match casalingo<br />
contro<br />
la Camb Montecchio(palestra<br />
Mazzini di<br />
Fabriano, ore<br />
21.15).<br />
f.c.<br />
27 sport.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.18
28 >FUORI PORTA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Pronto un sussidio pastorale<br />
Diffuso uno strumento per il secondo convegno ecclesiale marchigiano<br />
Il Sussidio pastorale per aiutare<br />
il cammino delle diocesi<br />
verso il 2° convegno ecclesiale<br />
marchigiano, sostenuto dai<br />
Vescovi ed elaborato in maniera<br />
condivisa dal Comitato preparatorio<br />
è in corso di distribuzione (15 mila<br />
copie) presso le 824 Parrocchie<br />
della regione e in vendita nelle<br />
librerie a 1,5 €.<br />
Il documento stampato dal Centro<br />
Editoriale Dehoniano di Bologna<br />
(EDB) giunge dopo la lettera dei<br />
Vescovi nella quale si esortano le<br />
Chiese delle Marche ad affrontare<br />
le s� de dei tempi e testimoniare<br />
nel territorio e nella quotidianità<br />
il Vangelo con immutato vigore a<br />
partire dalle parole di incoraggiamento<br />
pronunciate dal Santo Padre<br />
Benedetto XVI a conclusione del<br />
XXV Congresso Eucaristico Nazionale<br />
nell’area portuale di Ancona:<br />
“Ripartiamo da questa terra marchigiana<br />
con la forza dell’Eucaristia”.<br />
Compito <strong>prima</strong>rio è di veri� care<br />
attentamente, a venti anni dal primo<br />
convegno del 1993 sul tema della<br />
Nuova Evangelizzazione, il cammino<br />
compiuto e rilanciare attraverso<br />
un ampio confronto di esperienze e<br />
un’apertura profetica un più nitido<br />
slancio missionario ed educativo.<br />
I veloci cambiamenti sociali e<br />
culturali sollecitano la comunità<br />
cristiana, ad aggiornare la sua capacità<br />
di vivere e trasmettere la fede.<br />
Taluni processi di comunicazione<br />
e formazione, come l’Iniziazione<br />
Cristiana e la catechesi, mostrano<br />
crescenti segnali di dif� coltà. Nuove<br />
presenze e nuove generazioni<br />
impongono una ripresa di coraggio<br />
missionario nell’annuncio e nella<br />
narrazione della fede cristiana,<br />
attraverso la testimonianza e una<br />
rinnovata incidenza culturale.<br />
L’icona biblica prescelta per guidare<br />
la ri� essione è il testo degli Atti<br />
degli Apostoli 8,26-40: il diacono<br />
Filippo, guidato dallo Spirito, lungo<br />
la strada della vita, è capace di<br />
intercettare la domanda di senso e<br />
di compagnia nascosta nelle parole<br />
di uno straniero per offrirgli così la<br />
Lavorare fuori<br />
per poi tornare...<br />
Incontriamo di nuovo Antonio per<br />
una conversazione a tema: il carcere<br />
e il rapporto con il tempo. Antonio,<br />
come già menzionato, sta scontando<br />
gli ultimi anni di condanna in<br />
regime di semilibertà: durante il<br />
giorno è autorizzato ad uscire per<br />
� nalità di studio, di lavoro e attività<br />
risocializzanti; ma, la notte, è tenuto<br />
al rientro in carcere.<br />
Vivendo una situazione di reclusione<br />
prolungata, come cambia<br />
il rapporto con il tempo? Viene<br />
dilatato, falsato, relativizzato?<br />
Si ‘relativizza’. Cioè, il tempo si<br />
allunga, si accorcia, a seconda delle<br />
situazioni che vivi. Inizialmente,<br />
quando sei in fase di giudizio, il<br />
tempo non ti passa mai: sei in attesa<br />
che ti � ssino il processo o altre fasi<br />
processuali, vivi in apprensione e si<br />
allunga a dismisura. Dal momento<br />
in cui diventi ‘de� nitivo’, tutto si<br />
appiattisce. Non subito, ma la fase<br />
del risentimento che puoi avere<br />
nei confronti della giustizia…Man<br />
mano che inizi a rilassarti, a inserirti<br />
nel tuo nuovo ‘mondo’, sfuma. E<br />
i giorni diventano tutti uguali: è<br />
snervante. A volte, fai persino fatica<br />
a trovare mezz’ora per scrivere<br />
una lettera ad una persona cara: il<br />
tempo scorre così monotono, così<br />
abbondante, che la noia ti inghiotte.<br />
Esiste un trucco per ‘scandire’<br />
al meglio questo interminabile<br />
passare del tempo?<br />
Il carcere, potrei definirlo una<br />
‘mini-società’: il mercato, è l’im-<br />
presa che tramite forme<br />
diverse ti permette<br />
di fare la spesa. Hai<br />
bisogno degli agenti?<br />
Li trovi tutti i giorni in servizio.<br />
Hai bisogno dell’uf� cio postale?<br />
Vai nel reparto speci� co, lì c’è l’agente.<br />
Hai bisogno di parlare con<br />
qualcuno? Per ogni esigenza ci sono<br />
i vari enti, gli sportelli…E la piazza?<br />
Noi abbiamo l’ora d’aria. Se ti<br />
organizzi, il tempo scorre. La lettura,<br />
lo studio, le attività sportive e<br />
culturali, la scuola sono ugualmente<br />
molto utili. Quando, nella Casa di<br />
Reclusione di Fossombrone, facevo<br />
parte della redazione de ‘Il mondo<br />
a quadretti’, tante volte arrivavano<br />
gli agenti a dirci ‘Dovete uscire!’ e<br />
noi stavamo lì, presi, a lavorare � no<br />
a tardi: ‘Sì, un attimo Appuntato.’ Il<br />
tempo passava velocissimo!<br />
Com’è stata l’esperienza de ‘Il<br />
mondo a quadretti’, organo di<br />
stampa diffuso dai detenuti?<br />
Sono usciti articoli molto interessanti.<br />
A Fossombrone ci sono<br />
detenuti che studiano all’ università<br />
- chi sociologia, chi psicologia, chi<br />
� loso� a – che scrivono libri, hanno<br />
un contratto con delle case editrici<br />
e normalmente usano la classica,<br />
vecchia macchina da scrivere con<br />
i tasti. Perché a loro piace quello<br />
stile.<br />
E nel rapporto con gli altri come<br />
può essere ottimizzato, lo scandire<br />
del tempo?<br />
Io, ad esempio, ho conosciuto dei<br />
Un incontro preparatorio<br />
a Montorso;<br />
sotto la copertina<br />
del Sussidio Pastorale<br />
carità della verità rivelata<br />
e introdurre all’esperienza<br />
ecclesiale della fede.<br />
Le Chiese delle Marche si<br />
pongono la stessa domanda<br />
a cui il Vaticano II intendeva<br />
rispondere: “Chiesa,<br />
che dici di te stessa?” A<br />
tale domanda le comunità<br />
cristiane intendono<br />
rispondere con estrema<br />
concretezza misurandosi<br />
con il tempo presente,<br />
servendo Dio e l’uomo<br />
e costruendo ponti con<br />
tutte le dinamiche della<br />
vita, personali e sociali,<br />
senza dimenticare<br />
che il compito <strong>prima</strong>rio dell’e-<br />
ragazzi nella sezione speciale e li ho<br />
invogliati a frequentare dei corsi di<br />
pittura: in carcere, c’è un professore<br />
che insegna alle elementari e tiene<br />
corsi di pittura. Poi, alla Vecchia<br />
Pescheria, espone i quadri dei detenuti.<br />
Lì nascono espressioni molto<br />
interessanti. Vedo che i ragazzi<br />
riescono ad esprimere quello che è<br />
il proprio sentimento – o anche il<br />
‘risentimento’- e in quei lavori leggi<br />
vangelizzazione e dell’educazione<br />
può richiedere anche il coraggio di<br />
potare tutto ciò che è di peso e coniugare<br />
sempre più l’essere credenti<br />
con l’essere credibili.<br />
La centralità della famiglia è lo snodo<br />
che non si può ignorare, perché<br />
luogo <strong>prima</strong>rio di generatività nella<br />
trasmissione della vita e della fede.<br />
La Parrocchia, “famiglia di famiglie”,<br />
ha il compito di imitarla e di<br />
individuare e sperimentare metodi<br />
ef� caci e sinergie concrete nella<br />
società. I destinatari del sussidio<br />
sono innanzitutto i Consigli Pastorali<br />
Diocesani e i Consigli Pastorali<br />
Parrocchiali, luoghi <strong>prima</strong>ri di corresponsabilità<br />
e di comunione con<br />
tutte le componenti ecclesiali. Cer-<br />
tante sfaccettature.<br />
Cerchi di spronare chi vedi oziare<br />
dalla mattina alla sera. Lo tiri fuori<br />
dalla desolazione perché, guardandolo,<br />
ti deprimi anche tu: per cui<br />
cerchi di coinvolgerlo e di farlo<br />
essere più attivo. Invece alcuni si<br />
lasciano andare e si formano una<br />
cognizione del tempo attraverso<br />
la televisione, le cose più banali…<br />
Tu sei vincolato al rientro serale<br />
alle 21.30. Le attività che svolgi<br />
fuori dal carcere, hanno mai reso<br />
necessario un prolungamento<br />
dell’orario?<br />
Sono passato dalle 18.30 alle 21.30,<br />
per il rientro. A distanza di tempo<br />
mi hanno prolungato l’orario per<br />
favorire il mio processo di recupero<br />
e di reinserimento. Reintegrarsi<br />
signi� ca frequentare persone che<br />
tamente l’uso di questo strumento<br />
arricchito da domande alla � ne di<br />
ogni capitolo, sarà utile occasione<br />
di confronto anche per i catechisti,<br />
gli educatori, i responsabili di aggregazioni<br />
laicali, gli istituti e gli<br />
ordini religiosi e gli operatori pastorali<br />
impegnati nei diversi settori. E’<br />
desiderio del Comitato che diventi<br />
motivo di dialogo anche con le<br />
realtà culturali, sociali e civili della<br />
nostra regione sempre a partire dalla<br />
centralità della persona e del bene<br />
comune. Il documento suggerisce<br />
una scansione temporale attraverso<br />
i vari periodi liturgici, proponendo<br />
anche gesti e iniziative concrete e si<br />
sviluppa su cinque capitoli: <strong>prima</strong>to<br />
dell’ascolto (annuncio della parola<br />
di Dio e ascolto degli uomini e<br />
delle donne e delle loro domande);<br />
scrutare i segni dei tempi (esame<br />
situazione attuale alla luce delle<br />
grandi chiavi di lettura espresse dal<br />
Concilio); vivere la fede in Gesù<br />
Cristo (riscoperta del Catechismo<br />
della Chiesa cattolica); testimoni<br />
credibili della fede (itinerari di un<br />
modello marchigiano di educazione-evangelizzazione);<br />
“Alzati e<br />
và…” Chiese delle Marche in cammino<br />
(preparazione del convegno,<br />
a chiusura dell’Anno della fede,<br />
curando la ricaduta dell’evento nel<br />
cammino delle Chiese locali). Il<br />
testo del sussidio è consultabile sul<br />
sito www.convegno2<strong>01</strong>3.chiesacattolicamarche.it.<br />
s.b.<br />
hanno già delle attività proprie:<br />
tante volte ti invitano a cena, al bar,<br />
a un aperitivo, a mangiare una pizza…<br />
e vedi che si fa tardi. Per cui,<br />
per togliere disagio a chi è con te,<br />
sopraggiunge la necessità di spiegare<br />
le tue esigenze agli operatori.<br />
Quindi mi concedono qualche ora,<br />
ma la mia richiesta è ben motivata.<br />
Altrimenti, dif� cilmente ti favoriscono.<br />
In carcere, alle 18.30 tutti<br />
sono chiusi nelle proprie celle. Le<br />
attività � niscono, al massimo, alle<br />
19. Fuori, la vita sociale inizia alle<br />
21.30, alle 22: puoi immaginare la<br />
differenza che c’è.<br />
Quando ti capita di svolgere un’attività<br />
esterna che, poni, comincia<br />
alle 20, lo vivi quasi come una<br />
realizzazione! Ma è un’illusione:<br />
la reclusione rende speciale quel<br />
che, nei contesti della vita comune,<br />
è semplicemente la norma.<br />
Silvia Ragni<br />
28 fuori porta.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.45
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >DIALOGO<<br />
29<br />
E a proposito della Ardo...<br />
I temi che si potevano discutere con il nuovo titolare dell'azienda<br />
di ALBERTO BALDUCCI<br />
Sono trascorsi più di 12 mesi<br />
da quando ebbi a scrivere<br />
su questo settimanale, a<br />
cui va sempre il mio ringraziamento<br />
alla sua Direzione<br />
per l’ospitalità concessa, in merito<br />
alle pesanti problematiche che riguardavano<br />
già all’epoca a quanto<br />
segnalato nel titolo di apertura.<br />
Dire che i temi svolti siano stati accettati<br />
come base di confronto con<br />
la così detta “classe dirigente” locale<br />
signi� cherebbe dire una bugia,<br />
grande come quelle che raccontano<br />
le parti a cui erano indirizzati.<br />
Su tutti gli argomenti descritti<br />
all’epoca è caduto il più assoluto<br />
silenzio e nessuno, dico nessuno,<br />
ha sentito almeno la curiosità da<br />
soddisfare pienamente a mezzo di<br />
un adeguato confronto che potesse<br />
alimentare un vero e proprio approfondimento<br />
dei temi illustrati a<br />
suo tempo.<br />
Come minimo avrebbe potuto dare<br />
una spinta per l’apertura di un vero<br />
e proprio dibattito che avrebbe<br />
potuto fornire un quadro di idee e<br />
di proposte, utili a mio avviso, agli<br />
addetti ai lavori responsabili nei<br />
tavoli di confronto a tutti i livelli<br />
di competenza. Veramente in via<br />
assolutamente informale qualcosa<br />
è avvenuto, ma senza aver alcun<br />
seguito che a mio avviso è stato<br />
determinato da una mancanza di<br />
“coraggio” che dovrebbe, invece, al<br />
contrario caratterizzare il ruolo pubblico<br />
svolto dalle stesse persone.<br />
Ancora più da “fuggitivo” si è<br />
comportato il titolare della J&P<br />
Industries dopo aver promesso<br />
che ci saremmo incontrati per<br />
In vino...<br />
veritas?<br />
Qualora dovessero obbedire al motto<br />
latino, i nostri amministratori, dopo<br />
la visita alla manifestazione “In vino<br />
veritas”, dovrebbero prendere atto<br />
di come viene tenuto il loggiato S.<br />
Francesco, che in altre città verrebbe<br />
trattato come un vero e proprio “salotto<br />
buono”. Mi spiego. Convinto, sia pur<br />
di controvoglia, a visitare la mostra e<br />
memore di una lontana visita al Vinitaly<br />
di Verona, l’ho fatto. Non voglio parlare<br />
della differenza tra le due manifestazioni,<br />
ma di come mi si è presentata<br />
all’ingresso. Giunto alla scalinata –lato<br />
S. Filippo – che più di cinquant’anni<br />
fa percorrevo con facilità, ho dovuto<br />
cercare il corrimano per appoggiarmi.<br />
Corrimano non disponibile perché coperto<br />
da vasi di � ori e alberelli piuttosto<br />
grandi. Fatta l’”arrampicata” ho dovuto<br />
chiedere agli organizzatori il perché,<br />
quasi si volesse impedire alle persone<br />
anziane di salire. Con sincerità sono<br />
stato informato che le piante, come<br />
le numerose locandine erano state<br />
messe per coprire lo sporco e le altre<br />
incontinenze dovute ai frequentatori<br />
abituali del loggiato. Alla richiesta del<br />
motivo per cui non era stato utilizzato<br />
l’altro – più comodo – scalone quello<br />
lato teatro Gentile, la risposta è stata<br />
che veniva considerato come uscita di<br />
sicurezza e “chiuso a chiave”. Quando<br />
al loggiato verranno trasferite le varie<br />
istituzioni esso verrà tenuto come ora,<br />
o verrà tenuto come il salotto di casa?<br />
Francesco Frigio<br />
uno scambio di vedute su quanto<br />
proponeva di realizzare <strong>prima</strong> e<br />
successivamente con la chiusura<br />
del contratto d’acquisto della Ardo.<br />
Al contrario, si è eclissato tanto che<br />
ho cessato di cercarlo.<br />
Da questi atteggiamenti si può ricavare<br />
a mio avviso due considerazioni:<br />
la <strong>prima</strong>, che quanto ho scritto<br />
precedentemente, sono ritenute<br />
una vera e propria banalità, se pur<br />
vissuta ad alto livello; la seconda,<br />
quella a cui credo, che il contenuto<br />
di quanto si andava a leggere,<br />
rappresentava i miei pensieri, mai<br />
taciuti, ma assolutamente scomodi<br />
per chi non ama impegnarsi � no in<br />
fondo per la tutela degli interessi<br />
pubblici, nella loro totalità. Non<br />
avrei alcuna remora a far nome e<br />
cognome delle persone incontrate<br />
e delle loro attuali posizioni di responsabilità<br />
assunte anche a seguito<br />
del risultato delle elezioni amministrative<br />
cittadine. Oggi vorrei<br />
limitare il contenuto di questo mio<br />
scritto sottoponendo al giudizio dei<br />
lettori gli argomenti che avrei voluto<br />
discutere e approfondire con il<br />
titolare dell’azienda che si è assunto<br />
il compito di dare occupazione<br />
stabile per 700 unità lavorative, ex<br />
dipendenti dell’Antonio Merloni,<br />
entro il 2<strong>01</strong>5.<br />
I temi che avrei posto in discussione<br />
sono dovuti principalmente al fatto<br />
che i tempi previsti nell’accordo<br />
sono decisamente inferiori a quanto<br />
praticato ad oggi dalla compagine<br />
societaria che ha acquisito la Ardo.<br />
A quanto mi risulta l’attività svolta<br />
ad oggi è rappresentata da un valore<br />
del fatturato annuo di poco superiore<br />
ai 30 milioni di euro e a seguito<br />
di quindici anni di attività. Oggi la<br />
stessa compagine si è impegnata a<br />
realizzare un fatturato la cui unità di<br />
misura dovrebbe essere 100 milioni<br />
di euro per garantire l’occupazione<br />
sopra citata, con una produzione<br />
che dovrebbe riguardare una gamma<br />
di prodotti di media-alta tecnologia<br />
e non il settore tradizionale<br />
del cosiddetto bianco (frigoriferi<br />
e/o le lavatrici).<br />
La conversazione si sarebbe svolta<br />
ai � ni della comprensione e a<br />
chiarimento dei seguenti temi: venire<br />
a conoscenza del reale assetto<br />
societario della società acquirente,<br />
del suo stato patrimoniale e il<br />
risultato di bilancio, se esistono,<br />
degli ultimi tre anni. Così come<br />
conoscere il piano industriale che<br />
si intende sviluppare e realizzare<br />
in termini di fatturato e il conse-<br />
Sessantanove anni sono passati da quel violento boato che in piena seconda<br />
Guerra Mondiale a Serradica, ha echeggiato in tutta la valle compresa<br />
tra il monte Rogedano e il monte Maggio, da Cancelli a Campodonico.<br />
Quel rumore di morte e urla strazianti provocati da una bomba a mano<br />
tedesca difensiva Kugelhandgranate con accensione a sfregamento (le<br />
famose bombe a mano a forma di palla). Dopo il violento scoppio, molti<br />
udirono le urla strazianti di mia nonna Maria Fiammenghi e di mio nonno<br />
Luigi Poeta quando videro<br />
quella scena di orrore in un prato<br />
che diventò rosso sangue. In<br />
quel giorno morirono due miei<br />
zii, Antonia Poeta (28.05.1934<br />
– 08.10.1943) e Mario Poeta<br />
(10.06.1939 – 08.10.1943) all’epoca<br />
erano dei bambini liberi<br />
con i loro sogni. Mio padre Cav.<br />
Poeta Francesco (12.12.1936 –<br />
02.<strong>01</strong>.2<strong>01</strong>1) bambino anche lui,<br />
all’epoca perse un occhio ed una<br />
mano e mio zio Comm. Antonio<br />
Poeta, anche lui bambino, perse<br />
completamente la vista. Sia<br />
mio padre Francesco, sia mio<br />
zio Antonio, si sono distinti<br />
sia nella vita, sia nel lavoro,<br />
e lo Stato li ha premiati con<br />
importanti onori� cenze perché<br />
hanno sempre lottato per i sani<br />
principi difendendo sempre la<br />
loro tenacia, la loro passione e il<br />
loro impegno e il loro sapere lo<br />
hanno donato allo Stato, di questa nostra Italia a disposizione di tutti noi.<br />
Questi bambini del '43 in un giorno spensierato, stavano giocando come<br />
tanti bimbi per dimenticare quel periodo dannato che sconvolse tutta<br />
l’umanità, sognavano un mondo di pace e di tranquillità. Uno scoppio<br />
di bomba pose � ne ai loro sogni, cambiò le loro vite in modo evidente<br />
e indelebile per sempre. Arrivarono in ospedale con un carretto... e la<br />
Lo stabilimento di Santa Maria della JP Industries<br />
guente piano occupazionale e dei<br />
risultati ottenibili nei quattro anni,<br />
anno su anno. Non è suf� ciente le<br />
preoccupazioni sollevate recentemente<br />
relativamente allo sviluppo<br />
del programma di “Fabbrica Italia”<br />
della Fiat? Altrettanta chiarezza si<br />
dovrebbe pretendere di avere sul<br />
tema delle previste o meno penalità<br />
che fossero presenti nel contratto<br />
di acquisto, in che misura e di che<br />
tipo qualora non venisse attuato il<br />
piano concordato nella sua parziale<br />
e/o totale realizzazione, oppure se<br />
esistono, solo al termine contrattuale<br />
dei quattro anni con particolare<br />
attenzione al piano occupazionale.<br />
Le motivazioni sul perchè non sono<br />
state coinvolte nel piano di sviluppo<br />
della nuova società il sistema creditizio<br />
che ha sostenuto l’Antonio<br />
Merloni/Ardo al � ne di eliminare o<br />
ridurre ogni forma di contenzioso<br />
che oltre ad essere dannoso qualunque<br />
sia l’esito della vertenza in<br />
corso, per lo svolgimento dei piani<br />
concordati che come è nella normalità,<br />
vengono sviluppati a debito con<br />
il sistema bancario. Un chiarimento<br />
avrebbe - per quanto sopra scritto<br />
- potuto avere anche un impatto di<br />
chiarezza con l’opinione pubblica<br />
come poteva decidere la parte<br />
interessata. Oggi tali osservazioni<br />
diventano comunque pubbliche<br />
e nessuno nel tempo le può o le<br />
potrà ignorare assumendo, però,<br />
una responsabilità che un normale<br />
e onesto cittadino cercherebbe di<br />
evitare. Nel frattempo una domanda<br />
su tutto: la situazione economica<br />
del territorio sta migliorando, è da<br />
ritenere stabile o sta peggiorando?<br />
Quali le prospettive a partire dalle<br />
grandi aziende presenti. Si pro� la<br />
per Fabriano, visto che queste<br />
pensano sempre più di migrare<br />
in� schiandosene del fatto che dopo<br />
aver portato benessere al territorio<br />
oggi si ha a gestire come conseguenze<br />
del loro operato il blocco dei<br />
piani di sviluppo di intere famiglie.<br />
Se ne vanno ricchi, lasciando in un<br />
nuovo e più drammatico stato di<br />
povertà per quanti avevano con� -<br />
dato in loro, e sono tanti. Possibile,<br />
come ho già scritto e proposto, che<br />
il tutto avvenga senza lasciare pegno?<br />
Come si ritiene possibile, che,<br />
viste le condizioni in cui si trova la<br />
� nanza pubblica, sia il solo Stato,<br />
cioè i cittadini che pagano le tasse,<br />
ad assumersi l’intero onere che non<br />
potrà al contrario non essere che<br />
di effetto limitato, della situazione<br />
esistente nel fabrianese?<br />
8 ottobre 1943 - 8 ottobre 2<strong>01</strong>2: il giorno<br />
che cambiò la vita dei Poeta di Serradica<br />
scena che videro i medici del pronto soccorso dell’epoca, dai racconti dei<br />
loro familiari fu una delle scene più strazianti mai viste. Questi martiri o<br />
eroi come li vogliamo de� nire, si sono sacri� cati per un mondo migliore,<br />
e oggi noi viviamo la nostra libertà grazie a loro e grazie anche ad altri<br />
martiri che sono stati vittime della repressione e della violenza che la<br />
guerra dà a prescindere. L’anno prossimo ricorre il 70° di questa strage<br />
e a distanza di tutti questi anni, non c’è ancora una lapide commemorativa,<br />
una medaglia, un niente di<br />
niente che ricordi questo grave<br />
fatto. Questi nomi, non sono<br />
nemmeno inseriti nel monumento<br />
dei caduti che è posizionato<br />
nella piazza centrale del paese.<br />
Sarebbe opportuno e giusto per<br />
i settanta anni di anniversario,<br />
che ci sia un ricordo commemorativo<br />
su questa vicenda da<br />
parte delle istituzioni e, come<br />
nipote e � glio, trovo essenziale<br />
che ci sia un degno ricordo di<br />
queste vittime di quella terribile<br />
giornata. Sia Antonia, sia Mario,<br />
sia Francesco (i tre fratelli), riposano<br />
in pace, nel cimitero di<br />
Serradica e, con questo (viste<br />
le molte segnalazioni che sono<br />
state fatte sia da Serradica, sia da<br />
Cacciano), colgo l’occasione per<br />
(ri)segnalare lo stato di degrado<br />
in cui versa lo stesso cimitero,<br />
dove riposano molti nostri<br />
cari. Insieme ai paesani di Cacciano e Serradica, segnaliamo inoltre, il<br />
distaccamento evidente dei muri del lato sinistro con il lato superiore<br />
(quello a monte). Si invita il personale addetto a fare un controllo della<br />
situazione, che già è stata segnalata per via telefonica a suo tempo e ad<br />
oggi risulta ormai pregressa.<br />
Andrea Poeta<br />
29 dialogo.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.21
30<br />
>DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />
Don Libero, prete del "fare"<br />
Un ricordo del sacerdote e di quanto ha fatto per Marischio<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
Dal 1954 al 2002, Don<br />
Libero Temperilli è stato<br />
parroco a Marischio.<br />
Quarantotto anni, un periodo<br />
lunghissimo. Si può ben dire<br />
che questo sacerdote – scomparso<br />
mercoledì scorso, novantaduenne<br />
– abbia legato a doppio � lo la sua<br />
esistenza terrena con la frazione<br />
fabrianese, l’abbia vista uscire<br />
dal faticoso dopoguerra, crescere<br />
durante gli anni del boom economico,<br />
svilupparsi enormemente<br />
in dimensioni e popolazione nel<br />
corso degli anni Ottanta e Novanta.<br />
Generazioni e generazioni di marischiani<br />
sono state cristianamente<br />
formate da Don Libero. E anche<br />
chi - magari - era meno vicino alla<br />
Chiesa, sapeva che Don Libero c’era:<br />
ne rispettava la � gura, doveva<br />
condividerne l’enorme in� uenza.<br />
Era un prete “tosto”, potremmo dire<br />
usando il gergo moderno. Era “il”<br />
prete per eccellenza, una persona<br />
presente, colta, mai banale, che<br />
contava all’interno di una frazione,<br />
che aveva le sue idee ma sapeva<br />
ascoltare. In assenza di istituzioni<br />
uf� ciali, essendo Marischio una<br />
semplice frazione, potremmo dire<br />
che Don Libero “rappresentasse”<br />
il paese. Altri marischiani – per<br />
anzianità e vicinanza nei rapporti<br />
– più e meglio del sottoscritto<br />
potrebbero tracciare un ricordo<br />
completo della sua lunga esistenza.<br />
Né sarei in grado di analizzare il<br />
suo profondo pro� lo spirituale. Mi<br />
limiterò, pertanto, a cercare di interpretare<br />
che cosa ha rappresentato<br />
per noi ragazzi di Marischio nati<br />
intorno agli anni Settanta. E tutto<br />
quanto ci ha lasciato al termine<br />
della sua vita terrena. Lungi da<br />
me il desiderio di stenderne<br />
un panegirico, anche lui<br />
avrà avuto pregi e difetti<br />
come tutti, certo è che Don<br />
Libero ha fatto tanto - materialmente<br />
parlando - per<br />
il paese. E questi sono dati<br />
inconfutabili. Basti pensare<br />
all’ammodernamento degli<br />
ampi locali della parrocchia<br />
con il grande salone, la<br />
costruzione della palazzina<br />
dell’Asilo Infantile negli<br />
anni Sessanta con il suo<br />
successivo ampliamento<br />
negli anni Novanta, l’arricchimento<br />
della chiesa<br />
– tra le altre cose - con<br />
la decorazione lignea della<br />
cappellina e un nuovo<br />
confessionale (che però, di<br />
recente, è stato smontato).<br />
Ma, forse, il più bel regalo<br />
che Don Libero fece ai ragazzi<br />
fu la costruzione dei campetti<br />
sportivi della parrocchia nel 1986,<br />
uno da basket e uno da calcio, sacri�<br />
cando la vigna dietro la Chiesa.<br />
Fino ad allora eravamo costretti a<br />
giocare a pallone nella piazzetta,<br />
facendo lo slalom tra automobili,<br />
alberi e motorini. Le porte erano…<br />
un cancello da una parte e due linee<br />
graf� ate sul muro dall’altra parte.<br />
E per il basket - di cui anche a<br />
Marischio arrivavano gli echi sulla<br />
scia dei successi dell’Honky in<br />
città - ci si doveva arrangiare con<br />
un tabellone di legno traballante<br />
su due pali. Ebbene, nel volgere di<br />
breve tempo Don Libero ci mise a<br />
disposizione una struttura completamente<br />
nuova e funzionale, tuttora<br />
in discrete condizioni a distanza di<br />
quasi trent’anni dalla realizzazione,<br />
in cui potemmo dare libero sfogo<br />
alle nostre passioni sportive. A<br />
La scomparsa di Micozzi<br />
Sabato 15 settembre, l’Istituto Agrario, in tutte le sue componenti<br />
e alla presenza della famiglia, ha ricordato con la<br />
celebrazione di una Santa Messa il prof. Adriano Micozzi,<br />
scomparso prematuramente il 24 giugno scorso, per moltissimi<br />
anni stimato docente di Chimica in questa scuola.<br />
La celebrazione è iniziata con un ricordo del professore<br />
da parte del preside Strona, che ha evidenziato la sua alta<br />
professionalità, l’umanità e l’atteggiamento positivo nei<br />
confronti della vita. Ci sono stati poi momenti di profonda<br />
commozione, specialmente quando noi alunni delle classi<br />
quinte abbiamo espresso un pensiero sul nostro docente che<br />
ci ha affettuosamente accompagnati, sostenuti e guidati non<br />
solo nell’acquisizione dei contenuti della sua disciplina, ma<br />
anche sul piano della crescita personale.<br />
L’ultimo grande insegnamento che ci ha lasciato Micozzi<br />
è quello di un insegnante che, nonostante la malattia, ha<br />
trovato la forza di tornare a scuola solamente per dirci che<br />
i capitoli 9 e 10 andavano studiati. Questo è stato per noi<br />
Micozzi: non solo un ottimo professore, ma anche un amico<br />
e un punto di riferimento per la nostra vita. Le sue parole<br />
resteranno per sempre dentro di noi e il suo essere speciale<br />
rimarrà nei nostri cuori.<br />
Adriano se ne va lasciando un gran vuoto nella scuola ed<br />
una gran noia nei corridoi, dove era solito allietarci e farci<br />
sorridere con il suo buonumore; il suo ricordo ci dà la forza<br />
per affrontare con ottimismo e � ducia la vita.<br />
Abbiamo avuto la fortuna di conoscere un prof speciale<br />
al quale vorremmo dedicare un pensiero di Seneca: “Non<br />
dovremmo cercare di vivere a lungo, ma di vivere bene;<br />
giacchè il vivere a lungo dipende dal destino, il vivere bene<br />
dall’animo. La vita è lunga se è piena; diviene piena quando<br />
l’animo è riuscito a procurarsi il suo bene e ad acquistare il<br />
dominio su se stesso”.<br />
Gli alunni delle classi 5° dell’Itas Vivarelli<br />
Don Libero, generalmente, si dava<br />
del “lei”. Aveva un bel sorriso e<br />
modi gentili, ma nel complesso il<br />
suo portamento ispirava non direi<br />
severità quanto serietà. Di tanto in<br />
tanto faceva una partitina a carte al<br />
Circolo. Passava la stragrande maggioranza<br />
del tempo in parrocchia: il<br />
segnale che fosse presente era l’automobile<br />
parcheggiata nel piccolo<br />
garage. Anch’essa si evolveva col<br />
passare degli anni: la 500, la 126,<br />
la 126 Bis, la Panda Young… Io,<br />
appassionato di storia � n dall’adolescenza,<br />
di tanto in tanto salivo nel<br />
suo uf� cio per consultare qualche<br />
antico documento paesano, me ne<br />
mostrò molti, mi pare anche del<br />
1600. Annotava quotidianamente<br />
su un diario tutti gli eventi della<br />
parrocchia. Alla destra della sua<br />
scrivania c'era una immagine di<br />
Papa Giovanni Paolo I. In cucina,<br />
invece, c’era un grande pianoforte<br />
a coda. Per rendere<br />
la dottrina meno noiosa,<br />
talvolta ci faceva vedere i<br />
“� lmini” con un rudimentale<br />
macchinario che, allora,<br />
sembrava il massimo<br />
della tecnologia, in realtà<br />
erano semplicemente una<br />
serie di diapositive che<br />
giravano grazie ad una rotella<br />
manuale: ricordo con<br />
nitidezza la vita di Gesù e<br />
quella di San Sebastiano.<br />
Per la Festa dei Fratelli,<br />
a settembre, ci consentiva<br />
di allestire la tradizionale<br />
“pesca” con oggetti usati<br />
o rimediati qua e là, poi<br />
venne anche il “gioco dei<br />
barattoli”. Il massimo dei<br />
premi erano i gadget che<br />
arrivavano dall’Ariston<br />
(allora sponsor della Juventus),<br />
qualche salame e lattine<br />
di bibite. L’incasso andava in bene�<br />
cenza. Lo accompagnavamo a<br />
benedire le case <strong>prima</strong> di Pasqua:<br />
in cambio arrivava una gradita<br />
mancia, così come per il servizio<br />
della messa (il doppio per i matrimoni).<br />
Altri appuntamenti a cui<br />
teneva molto erano la festa di San<br />
Sebastiano con il “focaraccio” e il<br />
Carnevale Marischiano. Pennellate<br />
che riaf� orano qua e là nella<br />
memoria oggi, mentre accolgo con<br />
un velo di tristezza la notizia della<br />
sua dipartita. Frammenti di infanzia<br />
e di adolescenza - ognuno avrà i<br />
suoi - che, ripensandoci, tornano<br />
a far capolino: del resto sono i<br />
periodi che, generalmente per tutti,<br />
sembrano i più belli e nostalgici.<br />
Scusandomi con il lettore se il tono<br />
dell’articolo ha assunto connotati<br />
un po’ personalistici, concludo<br />
Agraria in lutto Rubrica per la scuola<br />
Caro direttore, ho letto con interesse<br />
e condiviso il tuo editoriale<br />
su L’Azione di un paio di settimane<br />
fa nel quale affronti il tema<br />
della scuola con argomentazioni<br />
che attestano sincero interesse<br />
per le sorti dei giovani nel nostro<br />
Paese e nella nostra città, per<br />
il loro futuro, oggi più incerto<br />
di quanto non sia mai stato in<br />
passato.<br />
Per mio carattere ed anche perché<br />
ho lavorato nella scuola 43<br />
anni con passione e con volontà<br />
di fare, ritengo che ora più che<br />
mai la scuola e lo studio abbiano<br />
un ruolo insostituibile, anzi centrale nella vita dei giovani e delle comunità dove<br />
risultano sempre più richieste competenze sicure e abilità importanti.<br />
Che cosa ne diresti di fare de L’Azione lo strumento con il quale attribuire alla scuola<br />
uno spazio? In che modo? Una rubrica, una � nestra aperta sul mondo della formazione,<br />
curata da un esperto coordinatore al quale vengano indirizzate ri� essioni, preoccupazioni,<br />
considerazioni che richiedono attenzione e risposte?<br />
Si tratta di dare alla scuola centralità concreta nel panorama della comunicazione<br />
con uno spazio non occasionale, ma costante e continuativo: protagonisti soprattutto<br />
studenti e famiglie, ma anche operatori scolastici, cittadini e amministratori che<br />
vogliano esprimere le proprie osservazioni, le pene per situazioni preoccupanti, ma<br />
anche soddisfazione per la condivisione di buone soluzioni e buone pratiche.<br />
L’uso di un linguaggio comune, diretto, non accademico, né astruso, tale da poter<br />
rappresentare fedelmente il pensiero ed i sentimenti, dovrà caratterizzare gli interventi<br />
della rubrica. Né astruso, tale da poter rappresentare fed elmente il pensiero e i<br />
sentimenti, dovrà caratterizzare gli interventi della rubrica. Mi piace pensare all’uso<br />
di tale spazio come una piazzetta o un angolo del salotto, quando chi parla tiene un<br />
tono gradevole e controllato, desideroso di confrontarsi sui valori della cultura, della<br />
buona formazione, dell’impegno inevitabile per conseguire una buona istruzione,<br />
dell’adesione sincera alle esigenze del bene comune, piuttosto che tenere un tono<br />
aggressivo ed autoreferenziale per sopraffare sempre qualcuno.<br />
Piera Picchi<br />
ricordando quella che, di sicuro,<br />
era la grande passione di Don Libero:<br />
la scultura. In una stanzetta<br />
dietro la chiesa, aveva allestito una<br />
vera e propria bottega artigianale.<br />
Indossava un grembiule scuro (che<br />
ben presto diventava bianco per<br />
la polvere) ed in� lava un paio di<br />
occhialoni da lavoro che lo facevano<br />
sembrare un aviatore, quindi<br />
iniziava ad incalzare con martello<br />
e scalpelli sulla pietra tondeggiante<br />
di Torrececchina, per poi modellare<br />
e levigare l’opera nascente con<br />
frullino e spazzole. Il risultato<br />
erano � gure talvolta fantasiose (uomini<br />
bifronte o volti deformi) e più<br />
spesso animali: un vero e proprio<br />
“bestiario” che ancora si può ammirare<br />
lungo il viottolo che porta<br />
ai campetti, unitamente ad una<br />
fontana impreziosita da sculture.<br />
A questa <strong>prima</strong> fase naturalistica,<br />
ne seguì un’altra – negli ultimi<br />
anni – che potremmo de� nire più<br />
mistica, in cui la Madonna divenne<br />
uno dei soggetti più frequentemente<br />
riprodotti da Don Libero. A<br />
novembre 2<strong>01</strong>0 allestì persino una<br />
piccola mostra dei suoi lavori al<br />
Sacro Cuore, intitolata “Arte come<br />
devozione”. Oltre ad una dozzina<br />
di sculture della Vergine, in mostra<br />
c’erano piccole teste di animali e un<br />
tentativo di riproduzione del volto<br />
del Vescovo. Andai ad intervistarlo<br />
in quella occasione. “Non ho la<br />
pretesa di essere considerato un<br />
grande artista, anche se credo che<br />
nell’accezione più ampia del termine<br />
dovrebbero esservi compresi<br />
tutti coloro che ‘fanno’, da Michelangelo<br />
al calzolaio”, mi disse Don<br />
Libero. Ecco, forse lui stesso si era<br />
dato la de� nizione migliore: un<br />
prete del “fare”. Buon riposo Don<br />
Libero. E grazie di tutto.<br />
Perchè?<br />
Perché nelle grandi calamità dell’umanità<br />
sono sempre i poveri e i<br />
deboli a pagare. Nelle camere a gas<br />
di Hitler condannarono a milioni i<br />
poveri. I ricchi scapparono per lo<br />
più in vari paesi del mondo e molti<br />
furono anche ospiti delle comunità<br />
cristiane.<br />
Chi paga di più nell’attuale crisi<br />
mondiale voluta dai ricchi?<br />
I poveri! Coloro che avevano<br />
stipendi mensili di 1.200 e che<br />
oggi sopravvivono. Con 700 euro<br />
al mese, quando va bene, la cassa<br />
integrazione. In Siria, chi paga?<br />
In centinaia di migliaia fuggono<br />
in Giordania ed in Turchia, e sono<br />
sempre poveri.<br />
Nelle recenti guerre civili della ex<br />
Jugoslavia chi ha pagato sempre<br />
di più? I poveri. Chi è che in Iran<br />
cerca di avere la bomba atomica?<br />
I ricchi! E così facendo tengono il<br />
mondo con la sicura ritorsione di<br />
Israele, sotto la paura di una guerra<br />
nucleare. Guai a voi ricchi, che<br />
sicuramente, come sta scritto nel<br />
Vangelo, non entrerete nel regno<br />
dei cieli!<br />
Ed a cattolici praticanti, come<br />
sempre, cosa resta da fare? Unirsi<br />
strettamente alla Chiesa e pregare,<br />
sempre di più pregare, perché il<br />
Signore, grande nell’amore, abbia<br />
misericordia dell’umanità, oggi<br />
molto immersa nel peccato.<br />
b.d.<br />
30 dialogo.<strong>indd</strong> 2 03/10/12 11.21
<strong>L'Azione</strong> 6 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >DIALOGO<<br />
31<br />
L'errore delle Pussy Riot<br />
Una analisi sul caso delle femministe moscovite contro Putin<br />
di ANGELO ANTONINI<br />
Un tribunale di Mosca,<br />
con una recente<br />
sentenza, ha<br />
condannato a due<br />
anni di reclusione il trio femminista<br />
russo “Pussy Riot”<br />
per aver fatto irruzione nella<br />
cattedrale ortodossa intonando<br />
una parodia di preghiera<br />
con imprecazioni contro il<br />
presidente Vladimir Putin.<br />
Il verdetto ha suscitato,<br />
nei media italiani, reazioni<br />
scomposte e commenti indignati<br />
all’insegna del politicamente<br />
corretto, del pensiero<br />
unico liberal e radical chic e<br />
con invettive all’indirizzo di<br />
un regime de� nito intollerante<br />
alle critiche e liberticida.<br />
Il bello è che a questo coro<br />
monocorde – formato dai<br />
grandi organi di stampa<br />
cosiddetti indipendenti, dai<br />
giornali della sinistra di tutte<br />
le confessioni e dai canali<br />
della TV di stato – si sono<br />
associate, stranamente, le<br />
reti televisive Mediaset, con<br />
commenti acriticamente conformisti,<br />
unitamente ad alcuni<br />
quotidiani di centrodestra.<br />
Tutti, chi più e chi meno, si<br />
sono profusi in lamentazioni<br />
per la libertà di espressione<br />
conculcata e l’asservimento<br />
della magistratura di quel<br />
Paese al potere politico, che<br />
si servirebbe dell’ordine giudiziario<br />
come “instrumentum<br />
regni”, docile e complice<br />
attraverso collegi giudicanti<br />
trasformatisi in altrettanti<br />
tribunali speciali.<br />
Ma dietro a tali veementi<br />
prese di posizione, si cela un<br />
retropensiero che, in forza<br />
del ri� esso di Pavlov, associa<br />
a Putin il politico italiano più<br />
POESIA<br />
di Paolo Lacava<br />
Pronto, pronto, signorina?<br />
Non mi sente? Sono Alice,<br />
sto chiamando da Messina…<br />
…Si scassò la lavatrice…<br />
…Pronto, chiamo da Milano,<br />
signorina, “Alura”, “Alura”,<br />
butto giù dal quinto piano?<br />
… Dura minga, no, non dura;<br />
signurì, io songo Ciro,<br />
stongo o’ vascio a Mergellina,<br />
sto’ ‘ncazzato niro niro…<br />
‘Chista’ è ferma, non camina;<br />
ch’aggia fa, è proprio un guaio,<br />
signurì, chi gghiuorn’amaro,<br />
comme? Manda l’operaio?<br />
E chi o’ ppava, San Gennaro?<br />
…Pronto, pronto, sono Arturo,<br />
indigesto alle sinistre: Silvio<br />
Berlusconi. Con tutta evidenza,<br />
queste non perdonano al<br />
Cavaliere di essere amico<br />
personale dello statista russo<br />
e di aver concorso - con la<br />
sua iniziativa politica posta<br />
in essere con la cosiddetta<br />
diplomazia di Pratica di Mare<br />
- a riavvicinare Russia e<br />
USA, che hanno così ridotto<br />
i rispettivi arsenali atomici,<br />
e ad eliminare la tensione<br />
fra le due Potenze, creatasi<br />
in seguito al progetto statunitense,<br />
poi abbandonato, di<br />
installare basi missilistiche<br />
nei Paesi dell’Est europeo.<br />
Ora qui non si intende sostenere<br />
che nell’attuale Federazione<br />
Russa, dopo oltre<br />
un settantennio di dittatura<br />
bolscevica, viga un ordinamento<br />
statuale di democrazia<br />
perfetta, senza la minima<br />
insofferenza nei riguardi<br />
dell’opposizione. Ma gridare<br />
allo scandalo per un giudizio<br />
che, in materia di diritto<br />
penale, non si discosta da<br />
quelli che vengono emessi<br />
in tutti gli stati civili, è dimostrazione<br />
di estremismo<br />
fazioso, di ostilità preconcetta<br />
e di pregiudizio ideologico<br />
lontanissimi da un criterio<br />
di valutazione obiettivo e<br />
spassionato.<br />
Sì, perché – indipendentemente<br />
dall’offesa recata ad<br />
un avversario politico, che è<br />
pur sempre il capo dello stato<br />
– quello commesso dal trio<br />
moscovita è un reato vero e<br />
proprio, contemplato in tutte<br />
le legislazioni del pianeta:<br />
vilipendio della Religione<br />
(l’Ortodossia è ritornata ad<br />
essere la religione uf� ciale<br />
dello stato), violazione e<br />
profanazione di un luogo di<br />
Pdl: impegnati<br />
per Fabriano<br />
Lo spettacolo disdicevole che, in questi giorni, ci sta offrendo la<br />
politica, non è altro che un rifl esso di una società allo sbando,<br />
smarrita per l’avidità dei singoli e per la piega utilitaristica che<br />
la sta caratterizzando. Il livello della nostra indignazione rimane,<br />
comunque, elevatissimo, in primo luogo perché alcuni personaggi<br />
hanno tradito l’idea che avevamo della politica, in secondo luogo,<br />
cosa decisamente più importante, perché questi comportamenti<br />
Call Center...<br />
m’è venuto il ‘mal di panza’,<br />
‘La sbatto contro il muro’,<br />
o mi gira per la stanza…<br />
“Indesitti”, sugnu Cicciu,<br />
Cicciareddhu ‘i ‘mmari Rrosa,<br />
è un burdellu, nu pasticciu,<br />
non si poti… non è cosa…<br />
…Pronto, pronto, dov’è ‘gita’,<br />
pronto… ma non c’è ‘nisuno’?<br />
Signorina, ma è ‘svenita’?<br />
Signorì, mi chiamo Bruno…<br />
Hanno chiuso il centralino?<br />
Io non sono mica tonto<br />
e non ho bevuto vino…<br />
…Pronto, pronto,<br />
pronto, prontooooo…<br />
culto, interruzione di un rito<br />
sacro durante un’assemblea<br />
di fedeli, parodia blasfema di<br />
una preghiera liturgica.<br />
E l’esibizione offerta dalle<br />
tre pseudoartiste – sfacciata,<br />
invereconda e indegna <strong>prima</strong><br />
che penalmente rilevante –<br />
non può essere gabellata per<br />
manifestazione di dissenso,<br />
per eccesso di goliardia, per<br />
una innocua ed estemporanea<br />
trasgressione consentita a<br />
gente di spettacolo. Si tratta<br />
invece di un mis(fatto) commesso<br />
con piena avvertenza,<br />
aggravato dalla premeditazione<br />
e quindi patentemente<br />
doloso.<br />
Pertanto la sentenza risulta<br />
severa, ma giusta nella sua<br />
esemplarità. E non è assolutamente<br />
il caso di af� iggersi<br />
troppo per l’effettiva durata<br />
della pena. Perché lo stesso<br />
Patriarcato – il quale è la<br />
sono uno schiaffo alla dignità di tantissime persone, famiglie ed<br />
imprese che sono in seria diffi coltà a causa di una crisi economica<br />
senza precedenti. Il nostro impegno per Fabriano rimarrà alto, continueremo<br />
con la nostra campagna di ascolto delle problematiche<br />
dei cittadini, arrivando ad analizzare caso per caso. Nessuno tra<br />
i nostri concittadini, questa è la nostra promessa, rimarrà solo!<br />
Chiediamo, infi ne, al Segretario nazionale del Pdl , On.Angelino<br />
Alfano, una riorganizzazione del partito, soprattutto in sede locale,<br />
cercando di individuare nuovi rappresentanti parlamentari che, in<br />
provincia di Ancona, abbiano al primo punto della loro agenda<br />
l’impegno di tale rilancio, cercando di fare uscire la politica dalle<br />
dorate stanze dei palazzi romani e di riportarla sul territorio ed<br />
al servizio della gente, della gente comune.<br />
Segreteria politica Pdl Fabriano<br />
Quando le tasse<br />
sono... gentili<br />
Agenzia delle Entrate? La moderna Inquisizione,<br />
un covo di lupi mannari, di Cerberi…<br />
Insomma, il solo nome incute, se non terrore,<br />
ansie e preoccupazioni. Anche se si ha la coscienza<br />
a posto. Invece a Fabriano ci si imbatte<br />
in una persona gentilissima, comprensiva ed<br />
ef� ciente. E per me milanese alle prese con<br />
un problema lasciatomi… in eredità da una<br />
cara zia fabrianese scomparsa di recente, la<br />
sorpresa è stata grande. Per questo voglio<br />
ringraziare pubblicamente il signor Di Gioia e<br />
segnalarlo ai suoi concittadini. Siete fortunati:<br />
qui a Milano di funzionari analoghi non se ne<br />
trovano facilmente.<br />
M. Cristina Sparaciari<br />
parte offesa più che il presidente<br />
della Federazione – ha<br />
già invocato clemenza per<br />
le punk prevaricatrici, che<br />
non sconteranno i due anni<br />
comminati. Ma una breve<br />
permanenza in gattabuia<br />
certamente le aiuterà – oltreché<br />
a spegnere gli ardenti<br />
bollori – a chiarirsi le idee,<br />
a rinsavire e soprattutto a<br />
rispettare il saggio precetto<br />
valido in ogni latitudine:<br />
“Scherza coi fanti, ma lascia<br />
stare i Santi” (nel novero dei<br />
quali, è bene precisarlo, Putin<br />
non è compreso).<br />
Forse gli ipercritici della<br />
sentenza moscovita, a fronte<br />
di una Federazione Russa che<br />
ha restituito alla Religione<br />
tradizionale la centralità<br />
che le spetta, sono portati<br />
a rimpiangere il totalitarismo<br />
comunista di impronta<br />
staliniana, dove imperava la<br />
Pussy Riot: le femministe punk in cella<br />
persecuzione religiosa, si imponeva<br />
l’ateismo di stato e le<br />
chiese venivano empiamente<br />
sconsacrate. E’ fuori di dubbio<br />
che le tre starlette – se<br />
avessero inscenato la performance<br />
in Italia (magari in S.<br />
Giovanni in Laterano, cattedrale<br />
del Papa, o nel Duomo<br />
di Milano) contro Silvio<br />
Berlusconi inquilino di palazzo<br />
Chigi – sicuramente<br />
l’avrebbero passata liscia.<br />
Il perché è presto detto. La<br />
magistratura italiana, specie<br />
quella di rito ambrosiano,<br />
ha riservato al Cavaliere un<br />
trattamento speciale, perseguendolo<br />
come imputato<br />
durante due decenni ininterrotti<br />
per ipotesi di reato<br />
rivelatesi senza fondamento<br />
in una ventina di processi,<br />
dai quali l’uomo politico è<br />
uscito sempre indenne. E<br />
anche i procedimenti in corso<br />
Via i mercanti dal tempio:<br />
dignità per la Pinacoteca<br />
Tra il pro� uvio di progetti che impegneranno<br />
il prossimo futuro della<br />
nostra Pinacoteca Civica, traboccanti<br />
di esposizione, mostrine e mostricciattole<br />
di varia natura e spessore,<br />
manca l’impegno fondamentale<br />
che spetterebbe ai vari operatori e<br />
alle autorità cittadine. Che sarebbe<br />
quello di ridare alla Pinacoteca la<br />
sua dignità istituzionale. Entrare di<br />
recente nel suo chiostro bellissimo<br />
e trovarlo invaso da venditori di<br />
formaggi, di vini, salumi e olio<br />
d’oliva è stato come ricevere un<br />
pugno allo stomaco. L'Ospedale del<br />
Buon Gesù è la sede riconosciuta di<br />
una istituzione culturale prestigiosa<br />
intitolata a Bruno Molajoli, che solo<br />
i vecchi oggi ricordano essere stato<br />
un valente storico dell'arte. Una sede<br />
che non può assolutamente essere<br />
adoperata per tutti gli usi che passano<br />
per la testa dei commercianti e dei<br />
produttori indigeni.<br />
La nostra è una pinacoteca civica,<br />
ovvero un museo locale che racconta<br />
la storia dei luoghi e ne conserva la<br />
memoria. In un'epoca come quella<br />
che stiamo attraversando, dove la<br />
cultura è planetaria, globalizzata,<br />
quando sono stati già raccolti nei<br />
contro di lui stanno per avere<br />
lo stesso esito.<br />
Ma quando il Presidente<br />
si è presentato in tribunale<br />
come parte lesa e vittima<br />
di violenza verbale e � sica,<br />
la stessa magistratura si è<br />
rivelata straordinariamente<br />
longanime e indulgente verso<br />
gli autori di gravi reati contro<br />
di lui. Infatti ha mandato<br />
assolto un giovane – � glio<br />
di un giudice, che, durante<br />
una riunione pubblica, gli<br />
aveva dato più volte del<br />
“buffone” – sostenendo che<br />
l’epiteto indirizzatogli non<br />
era ingiurioso (interpretazione<br />
evolutiva, relativistica e<br />
castale del diritto). E ancora.<br />
Si è affrettata a dichiarare,<br />
“illico et immediate”, incapace<br />
di intendere e di volere (e<br />
quindi non imputabile) quel<br />
tale Tartaglia – che con il<br />
lancio di un pesante oggetto<br />
contundente per poco non lo<br />
faceva secco – senza neppure<br />
trattenerlo in stato di fermo<br />
per il tempo strettamente<br />
necessario a redigere una<br />
perizia psichiatrica “post<br />
eventum”per accertare l’effettivo<br />
de� cit intellettivo e<br />
di volizione del soggetto. Il<br />
quale era talmente abulico e<br />
fuori di senno da piani� care<br />
lucidamente l’attentato ed<br />
eseguirlo con la precisione di<br />
una sequenza � lmica.<br />
In conclusione, le canzonettiste<br />
moscovite hanno<br />
sbagliato luogo e bersaglio,<br />
dimentiche del detto “Paese<br />
che vai, usanze che trovi”<br />
e del fatto che il vertice<br />
governativo a Roma si può<br />
impunemente oltraggiare e<br />
aggredire, a Mosca – e per<br />
di più in chiesa – decisamente<br />
no.<br />
centri del sapere grandi biblioteche e<br />
grandi musei, diventa indispensabile<br />
riconoscere e salvaguardare la diversità<br />
e la speci� cità dei singoli borghi e<br />
delle varie storie culturali. Diventa di<br />
fondamentale importanza presentare<br />
nei luoghi, nei contesti dove sono<br />
nati i beni culturali che ad essi da<br />
sempre appartengono, in musei che<br />
permettono di rivivere e di valorizzare<br />
ogni particolare genialità locale.<br />
Come chiedeva Pier Paolo Pasolini,<br />
bisogna lottare per la conservazione<br />
per tutte le forme alterne e subalterne<br />
della cultura.<br />
Noi abbiamo l'inestimabile fortuna<br />
di possedere un luogo deputato alla<br />
cultura che Fabriano ha prodotto attraverso<br />
i secoli. Una cultura ormai<br />
storicizzata che ci è stata consegnata<br />
dai nostri avi. L'Ospedale del Buon<br />
Gesù è il luogo deputato ad accoglierla<br />
e proteggerla, ed esso non può<br />
essere confuso e adoperato come un<br />
centro commerciale qualsiasi. Per le<br />
manifestazioni dei commercianti e dei<br />
produttori ci sono altri spazi e altri<br />
se ne dovranno trovare, adatti all'occasione.<br />
Bisogna strappare il tempio<br />
dalle mani dei mercanti.<br />
Giampiero Donnini<br />
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