12 NA LE CURIOSITÀ Ènato a Modena. Il papà è di Ancona, ma da quindici anni vive a Napoli ed è quindi da considerarsi a tutti gli effetti napoletano. Michael Santoni Monticelli, 26 anni compiuti giovedì scorso, è un grande tifoso <strong>del</strong> Napoli ma per lavoro è a Monaco di Baviera. Come professione fa il cuoco ed è anche bravo, spigliato e buca il video. Tant’è che il Gambero Rosso Tv, lo ha scelto per un programma che ha riscosso un grande successo: «Una cucina per due». Due cuochi a confronto, espressione <strong>del</strong>la cucina <strong>del</strong> Nord e <strong>del</strong> Sud. Il programma ha avuto grandi consensi ma Michael ha ricevuto un’offerta di lavoro ed è volato a Monaco di Baviera, dove lavora, studia, si diverte ma non vede l’ora di tornare a Napoli. «Perché qui fa troppo freddo e poi alle volte mi sono un bel piatto di spaghetti alle cozze, la mia passione». Tra pentole e fornelli, Michael lavora al «Giorgio Armani Café» come exsecutive chef. Presto, però tornerà a Napoli. «Io sono il primo esempio di migrazione al contrario dal Nord (Modena) al Sud (Napoli) e ormai sono napoletano a tutti gli effetti. Ho studiato al Suor Orsola Benincasa, sto bene qui a Monaco, mi pagano bene. Ma sto cercando altro. Non mi fermo mai». Quando era a Napoli spesso andava allo stadio. Ora vive la passione per la maglia azzurra molto da lontano e per questo sicuramente con più trasporto. «Quando la squadra ha giocato a Manchester alla vigilia tutti mi prendevano in giro. Io ho fatto di tutto per vedere la partita, ho sconvolto Monaco e che soddisfazione quando il Napoli ha ammutolito tutti con una grande prestazione». In Germania il Napoli è molto temuto, come conferma Michael: «Sì, ci temono. I biglietti per andare al San Paolo sono andati a ruba. Ma con il Villarreal è stato speciale. Ero nel bar dove si riuniscono tutti gli studenti, si sentiva solo la mia voce. Il giorno dopo mi guardavano e sorridevano. Mi dicevano: Napoli e ripetevano i cori che avevo fatto il giorno prima. Una sensazione spettacolare». Quando era a Napoli aveva anche un ristorante il «Peperoncino Club» a Bacoli. Il locale, un anno e mezzo fa è stato ceduto quando i suoi genitori sono dovuti andare ad Ancona. Michael non si è arreso ed ha trovato lavoro al Gambero rosso, poi da Armani e ora è in cerca di lavoro. Tornerà a Napoli. Nel frattempo ha seguito una serie di master enogastronomici e si aggiorna di frequente perché vuole sempre migliorare: «Per un anno e mezzo — prose- Il libro «L’incontro di ritorno» di Salvatore Bonavita Azzurri in finale di Champions, il «sogno» in un romanzo vogliamo sognare… vuje nun ce scetate». E' questo lo slogan «Noi che campeggia su uno striscione esposto in città, alla vigilia <strong>del</strong>la semifinale di Champions League conquistata dal Napoli. In attesa che accada realmente, ciò che succederebbe in caso di eventi <strong>del</strong> genere lo si può leggere nel gustoso romanzo di Salvatore Bonavita «L'incontro di ritorno», edito da Guida. L’esordiente scrittore napoletano, che lavora da anni nel mondo <strong>del</strong>l'editoria, ha immaginato che la compagine azzurra si trovi a un passo dalla finale <strong>del</strong>la massima competizione europea. Le cose, però, non iniziano bene: nella gara di andata, al San Paolo, gli uomini di Mazzarri (che però non è mai nominato) perdono 0-1 contro un team molto più forte e blasonato (pare il Real Madrid). Ma l'atmosfera d'entusiasmo non si placa ed ecco che i tifosi preparano un maxi-esodo per il match di ritorno. Il Napoli raccontato con abilità di sceneggiatore provetto da Bonavita è una squadra gagliarda. E' quello che dalla serie C è risalito in A fino a raggiungere traguardi impensabili nel 2004, anno <strong>del</strong> fallimento. E c'è Aurelio De Laurentiis, che diventa personaggio letterario col suo carattere imprevedibile e le dichiarazioni vulcaniche. Addirittura ricompare nello staff tecnico il mitico Carmando, quasi un «nume tutelare» sulle sorti degli azzurri. Ma il romanzo è anche tanto altro. E' una riflessione sulla città d'oggi e sulle sue contraddizioni, sul suo dialetto e sui suoi slanci di passione in grado di cancellare ogni male. Protagonista <strong>del</strong> racconto è Raffaele, giovane centrocampi- Supplemento al Distribuito con il <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>la <strong>Sera</strong> non vendibile separatamente Marco Demarco direttore responsabile Maddalena Tulanti vicedirettore Francesco Durante redattore capo redazione campana © Carmine Festa redattore capo centrale Editoriale <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> s.r.l Ernesto Cesàro presidente Nicola Putignano vicepresidente Giorgio Fiore amministratore <strong>del</strong>egato Salvatore Bonavita ha pubblicato l e raccolta di proverbi napoletani «Fessarie ’e cafè» e «Parla comme t’ha fatto màmmeta» Sede legale: Vico II S. Nicola alla Dogana, 9 80133 Napoli - Tel: 081.7602001 Fax: 081.58.02.779 Reg. Trib. Napoli n. 4881 <strong>del</strong> 17/6/1997 © Copyright Editoriale <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> s.r.l. Tutti i diritti sono riservati. Nessu- na parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. Stampa: Sedit Servizi Editoriali srl Via <strong>del</strong>le Orchidee, 1 - 70026 Z. I. Modugno - Bari - Tel. 080.585.74.39 Chi si aspettava capannelli di tifosi tedeschi a Napoli, riuniti a seguire e tifare Bayern Monaco tra fiumi di birra e cori da Oktoberfest per la gara di Champions martedì prossimo, rimarrà <strong>del</strong>uso. Sperando - da un punto di vista<strong>del</strong> tutto azzurro - che i supporter in arrivo dalla Baviera non avranno granché da esultare per strada, fa riflettere il fatto che i «tedeschi napoletani», ovvero quelli che per lavoro o per studio si trovano a vivere in terra partenopea, non solo non sosterranno con tutte le loro forze la squadra biancorossa, ma simpatizzeranno addirittura per il Napoli. L'indiscrezione trapela dai due enti tedeschi principali presenti nella città partenopea: il Goethe Institut e il consolato di Germania. Nel luogo d'insegnamento per eccellenza <strong>del</strong>la lingua e <strong>del</strong>la cultura tedesca, diretto da Maria Carmen Morese, non è prevista alcuna proiezione <strong>del</strong>la partita e nessun evento in particolare per il match che affollerà in ogni ordine di posto lo stadio San Paolo (più <strong>del</strong>la finale di Coppa Uefa <strong>del</strong>l'89 contro lo Stoccarda). Forse c'è più calore e attenzione quando gioca la Nazionale, in imperdibili occasioni come la semifinale <strong>del</strong>la Coppa <strong>del</strong> Mondo <strong>del</strong> 2006. Ma quando gioca una squadra di club, seppur illustre come il Bayern Monaco, le reazioni sono piuttosto freddine. «Anche perché ormai i tanti insegnanti tedeschi che lavorano qui da tanti anni sono praticamente diventati napoletani e tifosi <strong>del</strong>la squadra azzurra - fanno sapere dal Goethe -. Soprattutto in questi tempi, visti i successi e la simpatia che il club di De Laurentiis è capace di generare a tutti i livelli». Stesso discorso al consolato tedesco di via Crispi: lì la «febbre Rcs Produzioni spa. Via Ciamarra, 351 - 00169 - Roma Tel. 06. 68.82.8917 Sped. in A.P. - 45% - Art.2 comma 20/B Legge 662/96 - Filiale di Napoli Diffusione: m-dis Distribuzione Media Spa - Via Rizzoli, 2- 20132 Milano - Tel. 02.25821 Pubblicità: Rcs Pubblicità, Vico II San Nicola alla Dogana, 9 - 80133 Napoli Tel. 081.497.77.11 Fax 081. 497.77.12 Tariffe pubblicitarie (più IVA) - a modulo: Finanziaria € 142; Politica € 80 - € Lunedì 17 Ottobre 2011 <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> IO (QUASI) NAPOLETANO IN TERRA BAVARESE Ai fornelli Michael Santoni Monticelli tra i fornelli sta <strong>del</strong> vivaio partenopeo promosso in prima squadra. Egli incarna la speranza che il Napoli possa far esordire quanti più under 21 possibile. C'è però una macchia scura nella sua adolescenza di Raffaele: guidava un motorino durante uno scippo ai danni di un'anziana signora compiuto da Giusep- pe, il suo migliore amico. Per una tragica fatalità, la donna muore dopo aver sbattuto la testa sul marciapiede. Raffaele si costituisce subito e risorge con il calcio. Giovanni è latitante da anni, in un paese straniero. Ma il destino ha in serbo un disegno davvero particolare: basterà un gol di Raffaele ai supplementari e l'accesso <strong>del</strong> Napoli alla finale per rendere possibile anche ciò che sembrava impossibile. Marco Perillo © RIPRODUZIONE RISERVATA Il cuoco Monticelli da Monaco: «Bello vedere vincere il Napoli dalla città dei nostri avversari» gue — non ho potuto seguire il Napoli allo stadio. Ero impegnato ai fornelli a Bacoli. Il locale andava forte, la gente ballava sui tavoli. C’era grande allegria e la cucina, secondo quello che mi dicevano i clienti, era buona. Vado forte con la pasta e i risotti». Il suo accento non è proprio napoletano, ma Napoli c’è l’ha davvero nel cuore: «In Germania mi hanno sempre descritto una Napoli bella sì, ma piena di immondizia. Io ero mortificato perché la città la conosco bene. Per nostalgia ogni tanto ascolto Sergio Bruni che raccontava di una città diversa. Ecco, io sono più napoletano di tanti altri. È una città che mi ha stregato. Lo dico con sincerità: spes- so mi ritrovo su internet e guardo Sorrento, Baia, il Golfo e tanti altri luoghi che io ho vissuto per 15 anni. La gente non ci può credere, ma Napoli è casa mia. Io dico a tutti che sono di Napoli. Anche se non sono nato qui ci sto da 15 anni, quindi sono napoletano a tutti gli effetti». E ora c’è il Bayern, come lo cuciniamo? «Beh, con un Cavani abbondante, con una spruzzatina di Hamsik, ricoperto di Lavezzi». E questo piatto come lo chiamiamo? Bayern cotto in salsa napoletana: ottimo, abbondante e dal sapore forte». Donato Martucci La curiosità Dal Goethe al consolato di Germania simpatia per il Napoli azzurra» è addirittura maggiore. Non è un grandissimo appassionato di calcio il console generale Christian Much. Nato, tra l'altro, in Lussemburgo, non si può dire un fervido sostenitore <strong>del</strong>la squadra bavarese. «Siamo a Napoli e tifiamo Napoli, pur avendo un occhio di riguardo per le sorti di Bayern e Borus- sia Dortmund in Champions - comunicano dal consolato -. Un pronostico per la doppia sfida tra gli uomini di Mazzarri e quelli di Heynckes? Magari una vittoria per parte, al San Paolo per il Bayern e all'Allianz Arena per il Bayern. Speriamo passino entrambe il turno». Inutile dire per chi faranno il tifo le birrerie tedesche napoletane: il Krugel di via Piave e Herr Daniel di via Kaufmann. Lì di bavarese ci sarà soltanto la birra. M. P. 110 colore; Legale sentenze € 142; Ricerche di personale € 100; Commerciale € 104; Occasionale € 129; Posizione prestabilita più 20%; Ultima pagina più 25% Proprietà <strong>del</strong> Marchio: RCS Quotidiani S.p.A. Distribuito con il Direttore responsabile: Ferruccio de Bortoli © RIPRODUZIONE RISERVATA E i «tedeschi napoletani» tifano per Cavani, Hamsik e compagni Il console Christian Munch è stato inviato per l'Onu in America Centrale e in Medio Oriente. E’ stato console anche a Budapest © RIPRODUZIONE RISERVATA ©
<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong> <strong>Mezzogiorno</strong> Lunedì 17 Ottobre 2011 13 NA