Catalogo download - Matthias Brandes
Catalogo download - Matthias Brandes
Catalogo download - Matthias Brandes
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
naturale. A questo punto possono anche volare.<br />
Lo trovo assolutamente plausibile.<br />
Tra i tuoi ultimi lavori ci sono alcune figure<br />
femminili. Imponenti e sacrali come Madonne.<br />
Ci spieghi questa nuova svolta?<br />
In realtà ho sempre dipinto ritratti e figure,<br />
anche se ho scelto di non farne la mia<br />
produzione principale. Quello della figura è un<br />
terreno molto scivoloso. Potrei dirlo con una<br />
battuta: dipingendo la figura è facile fare una<br />
brutta figura… Del resto è un soggetto talmente<br />
sperimentato nella storia dell’arte da avere nel<br />
passato esempi assolutamente insuperabili.<br />
Se non accetti di cavartela con delle banali<br />
deformazioni espressionistiche o con delle<br />
caricature, sei costretto a misurarti con dei<br />
giganti. È un tema che mi piace e a cui sono<br />
profondamente legato per motivi personali, ma<br />
confesso di avere tanti scrupoli. Forse troppi.<br />
I tuoi dipinti sono intrisi di emozioni.<br />
Contengono molto di te. Dipingi di più per te<br />
o per chi acquisterà il quadro?<br />
Credo nell’importanza del dipinto sopra il<br />
divano. Mi piace immaginare quello che accade<br />
nella casa di chi ha acquistato un mio dipinto.<br />
Pensare che lo veda alla mattina, appena<br />
sveglio, e la sera, prima di addormentarsi.<br />
Che lo osservi con la luce naturale, con quella<br />
elettrica e, perché no, anche alla luce di una<br />
candela. E che ogni volta il dipinto si dimostri<br />
diverso, che lo spettatore non si stanchi mai<br />
di guardarlo, neanche dopo tantissimi anni.<br />
Questo perché il dipinto contiene un segreto,<br />
che si intuisce, ma che non potrà essere mai<br />
scoperto.<br />
In una società come quella in cui viviamo<br />
oggi, bombardata da immagini forti e<br />
ossessive come quelle che offrono non solo<br />
la televisione, ma anche internet e tutta la<br />
comunicazione digitale, qual è il ruolo del<br />
pittore?<br />
Nel passato la pittura aveva il monopolio<br />
della produzione di immagini. C’erano luoghi<br />
deputati all’immagine, come chiese e palazzi, e<br />
i pittori formulavano la coscienza collettiva dei<br />
lori tempi. Ora, con la fotografia, il cinema, la<br />
televisione e tutto il resto, i pittori sono ridotti<br />
all’espressione dell’assoluta soggettività.<br />
L’immaginazione collettiva è affidata ai mass<br />
media, velocissimi e onnipresenti.<br />
La pittura non può competere con questi<br />
processi. Il suo compito è quello di creare spazi<br />
di percezione contemplativi, fuori dal tempo. In<br />
questo senso la pittura è e resta insostituibile:<br />
nella creazione di un “contromondo” interiore.<br />
Prendiamo Rothko, ad esempio, che a mio<br />
parere è uno dei maestri assoluti del Novecento.<br />
Impossibile cogliere qualcosa di una sua opera<br />
senza raccogliersi in contemplazione. Ecco,<br />
più contemplazione necessita, più mi piace la<br />
pittura. E più la pittura, oggi, ha senso.<br />
11