"Una volta a Natale..." i nonni raccontano - Portale dell'educazione
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Nonna Cesarina<br />
Quando ero ragazzina, la Vigilia di <strong>Natale</strong> ogni famiglia la passava<br />
nella propria casa, mentre il <strong>Natale</strong> tutti i parenti si riunivano. Si<br />
andava nelle case di ogni componente della famiglia a rotazione dopo<br />
essere andati alla messa al mattino, quella delle 9:30, e a casa si<br />
apparecchiava tutti insieme. Per <strong>Natale</strong> mangiavamo i cappelletti con il<br />
brodo, la gallina, un po’ di contorno e frutta e una ciambella fatta in<br />
casa.<br />
Dopo la seconda guerra mondiale c’era molta miseria e non ci si poteva<br />
permettere altro. Spesso si invitavano anche zii, <strong>nonni</strong> e cugini, ed era<br />
una festa molto bella perché si era tutti contenti anche se si aveva poco.<br />
Si faceva il Presepe con delle statuine piccoline perché anche le nostre<br />
case erano piccole e come albero si prendeva un ramo in giardino e si<br />
appendevano mandarini e caramelle perché non c’era nient’altro.<br />
Per <strong>Natale</strong> ci vestivamo come al solito perché c’erano pochi soldi, tra di<br />
noi ci regalavamo del cibo perchè scarseggiava. Il <strong>Natale</strong> era una<br />
bellissima festa perché si stava tutti insieme a chiacchierare fino a sera,<br />
fino a quando si andava a casa propria e si aspettava il <strong>Natale</strong> successivo<br />
perché purtroppo durante l’anno non si ricevevano tanti inviti. Si stava<br />
tutti insieme cantando canzoni natalizie e quando era finito c’era un po’<br />
di tristezza e si pensava al bel tempo trascorso insieme.<br />
Cesarina Frisoni, 1938, nonna materna di Nicole Benedettini<br />
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