"Una volta a Natale..." i nonni raccontano - Portale dell'educazione
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Nonna Giuseppina<br />
Mi chiamo Ugolini Giuseppina, sono la bisnonna materna di Martina, ho<br />
82 anni e vivo a Domagnano, e posso assicurare che il <strong>Natale</strong> non è più<br />
quello di una <strong>volta</strong>!. Adesso non si è mai contenti, si vuole sempre quello<br />
che non si può avere. Ai miei tempi c’era più tranquillità, più povertà e<br />
quando qualcuno ti faceva un regalo eri felicissimo, perché non capitava<br />
tutti i giorni di ricevere qualcosa. Anche a <strong>Natale</strong> ci accontentavamo di<br />
un pezzetto di torrone che nostro padre regalava a me e ai miei fratelli<br />
(eravamo in quattro) con i pochi spiccioli che guadagnava suonando la<br />
fisarmonica. Ora i ragazzi non sanno più cosa fare, si annoiano<br />
continuamente pur essendo benestanti.<br />
Quando io ero piccola la vigilia di <strong>Natale</strong> si mangiava meglio del solito e<br />
al posto di una misera piada la mamma ci faceva gli spaghetti al tonno e<br />
la sera baccalà arrosto.<br />
Tra noi bambini regnava gioia e serenità perché eravamo felici che<br />
arrivasse <strong>Natale</strong>. Quello era un giorno come altri, ma con qualcosa di<br />
speciale: la mattina si andava tutti insieme a Messa e in più noi bambini<br />
andavamo alla benedizione del pomeriggio, la sera mangiavamo tutti<br />
assieme i tagliolini e il cappone, a volte il pollo, e infine le castagne, poi i<br />
grandi giocavano a carte mentre noi li guardavamo. Quando ero giovane<br />
gli addobbi non si facevano, mio padre ci procurava il minimo<br />
indispensabile per vivere, solo nel 1960 circa, quando mia figlia Luisa era<br />
già abbastanza “grandicella” (otto anni), mio marito Lazzaro portava a<br />
casa un ramo di sempreverde che lei e il suo fratellino più piccolo Bruno<br />
decoravano con caramelle e mandarini e poi appendevano in salotto.<br />
Il presepe era sconosciuto da noi, solo negli anni ’70 esso si diffuse, anche<br />
se solo nelle chiese. Più tardi arrivò nelle case e diventò un’ usanza molto<br />
comune assieme all’albero.<br />
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