Tesi di Laurea sperimentale in Fitosociologia - Assisi Nature Council
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1. INTRODUZIONE E SCOPO DELLA TESI<br />
La <strong>Tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Laurea</strong> realizzata si pone come obiettivo pr<strong>in</strong>cipale la valorizzazione<br />
<strong>di</strong> un territorio coll<strong>in</strong>are a scarsa vocazione turistica attraverso la proposta della<br />
realizzazione <strong>di</strong> un “Giar<strong>di</strong>no multifunzionale” che tenga conto nello stesso tempo delle<br />
caratteristiche della flora e della vegetazione del territorio circostante, delle piante<br />
coltivate e dell’entomofauna con particolare riguardo agli aspetti più strettamente legati<br />
all’osservazione della lepidotterofauna umbra.<br />
L’idea nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento <strong>di</strong> Biologia vegetale,<br />
l’Associazione “<strong>Assisi</strong> <strong>Nature</strong> <strong>Council</strong>” e la Comunità Montana “Valtop<strong>in</strong>a” nella<br />
persona <strong>di</strong> Walter Ruggiti e attualmente del Dr. Diamante Attanasi, che hanno messo a<br />
<strong>di</strong>sposizione il territorio oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o attraverso un comodato d’uso. Nel corso del<br />
lavoro ci si è avvalsi, per quanto riguarda gli aspetti relativi alle farfalle, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />
precedenti del Dr. Michele Fumi e della supervisione dei Prof.ri Mario Pr<strong>in</strong>cipato e<br />
Carla Corall<strong>in</strong>i.<br />
Va comunque sottol<strong>in</strong>eato che la tesi ha carattere prevalentemente botanico e<br />
che il pr<strong>in</strong>cipale oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o è costituito dalla Flora, successivamente <strong>in</strong>terpretata<br />
<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> paesaggio vegetale e potenzialità per lo sviluppo e il mantenimento <strong>di</strong><br />
popolazioni <strong>di</strong> lepidotteri <strong>di</strong>urni.<br />
L’idea <strong>di</strong> creare Giar<strong>di</strong>ni per le farfalle non è particolarmente nuova poiché i<br />
naturalisti sono da sempre affasc<strong>in</strong>ati da questo multicolore gruppo <strong>di</strong> <strong>in</strong>setti e dalle loro<br />
relazioni con le piante. Negli anni ’70 e ’80 è stato prodotto un gran numero <strong>di</strong><br />
pubblicazioni su questo argomento e ciò ha <strong>in</strong>coraggiato la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> numerosi<br />
giar<strong>di</strong>ni delle farfalle, anche a gestione ‘casal<strong>in</strong>ga’, soprattutto <strong>in</strong> paesi quali gli Stati<br />
Uniti, la Gran Bretagna o l’Australia ma anche l’Italia.<br />
Con il lavoro eseguito si <strong>in</strong>tende dare un contributo orig<strong>in</strong>ale<br />
all’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una tematica <strong>di</strong> grande rilevanza ai f<strong>in</strong>i sia della educazione<br />
ambientale che della conoscenza e salvaguar<strong>di</strong>a della Bio<strong>di</strong>versità, partendo da un<br />
approccio <strong>in</strong>tegrato: vengono <strong>in</strong>fatti presi <strong>in</strong> considerazione non solo i s<strong>in</strong>goli aspetti<br />
botanici o lepidotterologici ma le relazioni tra questi e con l’ambiente.<br />
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