Ground Zero e oltre - Arch-Metron

Fig. 16: Marwan Al-Sayed -
A New World Trade Center
(Cortesia di Marwan Al-Sayed Architects)
Ma è la pelle degli edifici ad attirare le maggiori attenzioni, perchè, come sostiene
Marwan Al-Sayed, esiste già una tecnologia in grado di rendere la pelle
degli edifici “intelligente” e cioè la nano-tecnologia che si interessa dello “sviluppo
di materiali che possono essere prodotti e riconfigurati molecolarmente
in impreviste possibilità. Questa sarà la tecnologia che supporterà un’idea
come questa, in cui la pelle dell’edificio può essere riconfigurata molecolarmente
al tocco di un interruttore, cambiare da un cupo nero a un glorioso magenta.”
42 E Al-Sayed vuole sfruttarla per far si che l’edificio trasmetta all’esterno
le emozioni interne, “Immagino che le torri siano capaci di cambiare la loro
pelle interna ed esterna, adattandosi al tempo, alle stagioni, all’ora del giorno,
all’umore degli occupanti o della città o della nazione, alle feste e agli eventi
imondiali... La mia idea è quella di creare una struttura edificata e una pelle
che inizino a riflettere il vero contenuto emozionale delle strutture e la latente
espressività complessivamente contenuta negli edifici e nelle vite che essi ospitano.”
43
Le strutture architettoniche che si deformano, respirano, sudano, arrossiscono
non sono più il sogno utopico di una banda di nevrotici utopisti ma un obiettivo
a portata di mano e che la tecnologia attuale, non futura, rende possibili. Per
Asymptote “Queste nuove architetture sono da realizzare con superfici tese e
tecnologicamente sofisticate, pelli che esprimono modulazione e flusso costante.”
44 (vedi Asymptote, WTC Proposal,
http://www.archphoto.it/IMAGES/asymptote/wtc.htm)
Gluckman Mayner propone di ricostruire le Twin Towers esattamente ”com’erano,
dov’erano” ma con una pelle vetrata dalle mille variazioni luministiche, ottenute
ricorrendo alla moderna tecnologia. ”Il suggerimento per il nuovo World
42. Dalla relazione di Marwan Al-Sayed, cit.
43. Ibid.
44. Dalla relazione di Hani Rashid per Asymptote sull’website della galleria Max Protetch