L'ICONA DI SAN GIUSEPPE - Atma-o-Jibon
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Meditiamo e preghiamo<br />
con<br />
l’icona di S.Giuseppe<br />
a cura di Lino Calcagno<br />
Genova, marzo 2012
Icona di San Giuseppe
Di fronte a questa icona ….<br />
- Osservo<br />
- Approfondisco<br />
a) le fonti iconografiche<br />
b) bibliche<br />
- Collego<br />
- Medito<br />
- Prego
Osservo che:<br />
-l’icona ha un nome “il<br />
Santo Giuseppe”<br />
- Il fondo è oro.<br />
- le lumeggiature del volto<br />
- le lumeggiature degli abiti<br />
- rappresenta il Santo nella<br />
posizione di sottomesso e<br />
offerente<br />
Osservo
L’Autore dell’ icona …<br />
Le icone non si firmano<br />
in quanto l’iconografo<br />
ritiene l’opera realizzata<br />
“ per grazia di Dio e per<br />
mano di …)<br />
In questo caso ci<br />
sembra però giusto<br />
ricordare la figura di<br />
P.Fulvio
Altre opere<br />
del medesimo autore e con lo stesso soggetto
• Abbiamo notato<br />
che P.Fulvio non<br />
utilizza l’immagine<br />
ottocentesca di<br />
S.Giuseppe con il<br />
bastone fiorito.<br />
A quale icona può<br />
essersi ispirato<br />
P.Fulvio per<br />
“scrivere” la sua?<br />
San Giuseppe con bastone fiorito
S.Giuseppe nell’iconografia classica<br />
Nell’iconografia classica non esistono icone<br />
con la sola figura di S.Giuseppe.<br />
La figura di San Giuseppe, nelle antiche icone,<br />
era inserita solo all’interno delle raffigurazioni<br />
dei brani evangelici in cui era presente:<br />
- la Natività, -<br />
- la Fuga in Egitto,<br />
- la Presentazione al tempio,
Approfondisco<br />
a) Fonti iconografiche<br />
b) Fonti bibliche
Icona della Presentazione al Tempio<br />
• Tralasciando le<br />
“classiche” icone<br />
ottocentesche di<br />
S.Giuseppe con<br />
Gesù Bambino in<br />
braccio, Fulvio si<br />
è ispirato a un<br />
particolare della<br />
Presentazione al<br />
Tempio<br />
Novgorod. XV - inizio del XVI sec.
Presentazione al Tempio XIII sec<br />
Presentazione al Tempio, c. 1435.
Festa della Presentazione al Tempio<br />
Hipapantè = Incontro<br />
• La "Presentazione<br />
di Gesù al Tempio"<br />
è una delle dodici<br />
Grandi feste<br />
bizantine.<br />
• Solo dopo la riforma<br />
liturgica (Concilio<br />
Vaticano II), divenne<br />
una festa del<br />
Signore e prese il<br />
nome di<br />
"Presentazione di<br />
Gesù al Tempio"
Festa della Presentazione al Tempio<br />
Viene chiamata Hipapantè (lett.incontro)<br />
perché rappresenta l’incontro:<br />
- L’incontro fra Gesù e il Vecchio<br />
Simeone<br />
- È l’immagine dell’incontro fra Vecchio<br />
- e Nuovo Testamento<br />
• Geremia 31,32-34 …Ecco verranno giorni – dice il Signore –<br />
nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io<br />
concluderò un’alleanza nuova …
Schema iconografico<br />
• I valori teologici che<br />
caratterizzano questa festa<br />
sono molto forti, pertanto lo<br />
schema iconografico si è fin<br />
dall'inizio mantenuto<br />
abbastanza stabile.<br />
• Da un lato la Beata Vergine<br />
(1) che ha consegnato il<br />
bambino a Simeone che,<br />
stando sull’altro lato, lo tiene<br />
sulle braccia (2). Fanno<br />
contorno le figure di San<br />
Giuseppe (3) con l’offerta<br />
sacrificale e della profetessa<br />
Anna (4)<br />
• Notare l’uso della prospettiva<br />
inversa e come le linee di<br />
questa convergano sulla<br />
figura della Madre di Dio<br />
3<br />
1<br />
2<br />
4
Simbolismo della scena<br />
• Al centro della scena, si intravedono gli<br />
elementi che schematizzano il concetto<br />
del Tempio- Chiesa A : un baldacchino<br />
(ciborium), una rappresentazione del<br />
presbiterio (vima), o frequentemente una<br />
chiesa bizantina. Il centro della scena è<br />
comunque sempre dominato dalla<br />
Vergine, ella simboleggia il Tempio<br />
vivente A1 .<br />
• Inneggiando al tuo parto l'universo ti<br />
canta qual tempio vivente, o Regina!<br />
Ponendo in tuo grembo dimora Chi tutto<br />
in sua mano contiene, il Signore, tutta<br />
santa ti fece e gloriosa e ci insegna a<br />
lodarti:(Akathistos, XXIII Stanza)<br />
B Tempio dell’AT collegato alle figure di<br />
Simeone e Anna<br />
• B1 Tempio del NT collegato alle figure di Maria<br />
e Giuseppe<br />
B1<br />
N.T.<br />
A1<br />
A<br />
A.T.<br />
B
La figura di Giuseppe nell’icona<br />
Giuseppe, contrariamente a quanto<br />
potrebbe sembrare, prende parte<br />
attiva al rito:<br />
- dimostra innanzitutto di essere un<br />
ebreo osservante<br />
-presenta l’offerta prevista dalla Legge<br />
Mosaica<br />
- dà il nome a Gesù<br />
-Quindi<br />
-accetta pubblicamente la paternità<br />
legale di Gesù e i cconseguenti<br />
doveri<br />
- sta alle spalle di Maria quasi a sua<br />
protezione<br />
- osserva la scena in silenzio
Richiami biblici<br />
• “ …Quando venne il tempo della loro purificazione secondo<br />
la legge di Mosé, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo<br />
al Signore …per riscattarlo attraverso il sacrificio di una coppia<br />
di tortore o di colombi (Lc 2,22-37). ”<br />
“ … un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide,<br />
non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è<br />
generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo<br />
chiamerai Gesù …<br />
… Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai<br />
ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando<br />
camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai….”<br />
Deuteronomio, 6,4-9.”
S.Giuseppe nell’icona della Natività<br />
icona presenta il mistero della Natività del<br />
gnore secondo la raffigurazione delle Chiese<br />
ll'Oriente cristiano.<br />
ella fascia superiore, appare un raggio, simbolo<br />
ll'azione di Dio,<br />
ella fascia mediana è raffigurato il mistero<br />
esso della Natività: gli angeli adorano il Verbo<br />
carnato e i pastori, ricevendo l'annuncio<br />
ll'alto, si recano alla grotta. Distesa nel riposo,<br />
me ogni donna che ha dato alla luce il figlio -<br />
a posizione che serve a sottolineare il realismo<br />
ll'incarnazione<br />
La figura del Bambino è tutta riferita al mistero<br />
squale: il suo corpo è già stretto nelle bende<br />
lla morte e giace in una mangiatoia più simile<br />
un sepolcro di pietra<br />
basso a sinistra vediamo Giuseppe seduto per<br />
rra,
• Natività, Bisanzio primo quarto XV sec
In basso a sinistra<br />
vediamo Giuseppe<br />
seduto per terra,<br />
pensieroso e silenzioso,<br />
e davanti a lui un vecchio<br />
ingobbito pastore con un<br />
bastone.<br />
Icona della Natività<br />
Icona della Natività, scuola
S.Giuseppe<br />
La tradizione vuole che sia<br />
raffigurato in questo particolare<br />
un dialogo tra il demonio e San<br />
Giuseppe. Il pastore, infatti è<br />
rivestito di una pelle nera e il suo<br />
nome è, secondo la tradizione,<br />
Tirso, che significa<br />
"contemplatore". Quindi abbiamo<br />
il demonio che contempla<br />
Giuseppe, appoggiato sopra un<br />
bastone. Il nome Tirso infatti<br />
significa anche bastone, ma un<br />
bastone particolare simile allo<br />
scettro di Dioniso e dei suoi<br />
seguaci, i satiri.
•<br />
Tirso dice a Giuseppe: "Come questo<br />
bastone non può produrre fronde, così un<br />
vecchio come te non può generare, e, d'altra<br />
parte una vergine non può partorire."<br />
Accanto vi è un arboscello, è il bastone<br />
fiorito in risposta alle parole del pastore.<br />
• Il tentatore rinnova a Giuseppe il dubbio sulla<br />
Maternità verginale di Maria
La figura di Giuseppe nell’icona<br />
• S.Giuseppe è<br />
• - silenzioso<br />
• - in disparte<br />
• -conscio di non essere co-protagonista, ma solo<br />
“guardiano e custode” dei protagonisti del Mistero<br />
dell’Incarnazione:Gesù e Maria Sua Madre<br />
• - a capo chino, come è proprio della persona<br />
ubbidiente.
Riferimenti biblici<br />
• Ricaviamo il racconto della tentazione a cui fu sottoposto San<br />
Giuseppe dal Vangelo di Matteo:<br />
• Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria,<br />
essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a<br />
vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.<br />
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla,<br />
decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a<br />
queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del<br />
Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di<br />
prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in<br />
lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo<br />
chiamerai Gesù. …. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come<br />
gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua<br />
sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio,<br />
che egli chiamò Gesù.
Altri riferimenti:il sogno di Giuseppe<br />
VI stanza) dell’Akathistos:<br />
• Sull'accettazione di San<br />
Giuseppe della maternità Maria<br />
e della volontà di Dio, vi<br />
segnalo questa bellissima<br />
icona (della VI<br />
stanza)dell’Akathistos:<br />
• Con il cuore in tumulto<br />
fra pensieri contrari<br />
il savio Giuseppe ondeggiava:<br />
tutt'ora mirandoti intatta<br />
sospetta segreti sponsali, o<br />
illibata!<br />
Quando Madre ti seppe<br />
da Spirito Santo, esclamò:<br />
Alleluia!
S.Giuseppe nella Catechesi<br />
• In questa icona, San Giuseppe appare ferito nei suoi affetti ma riesce<br />
ad uscire da questa situazione accettando di legarsi alla storia di<br />
Maria, così come predicò su San Giuseppe, il papa Benedetto XVI:<br />
Quando Maria riceve la visita dell’angelo all’Annunciazione è già<br />
promessa sposa di Giuseppe. Indirizzandosi personalmente a Maria, il<br />
Signore unisce quindi già intimamente Giuseppe al mistero<br />
dell’Incarnazione. Questi ha accettato di legarsi a questa storia che<br />
Dio aveva iniziato a scrivere nel seno della sua sposa. Egli ha quindi<br />
accolto in casa sua Maria. Ha accolto il mistero che era in lei ed il<br />
mistero che era lei stessa. Egli l’ha amata con quel grande rispetto che<br />
è il sigillo dell’amore autentico. San Giuseppe ci insegna che si può<br />
amare senza possedere. Contemplandolo, ogni uomo e ogni donna<br />
può, con la grazia di Dio, essere portato alla guarigione delle sue ferite<br />
affettive a condizione di entrare nel progetto che Dio ha già iniziato a<br />
realizzare negli esseri che stanno vicini a Lui, così come Giuseppe è<br />
entrato nell’opera della redenzione attraverso la figura di Maria e<br />
grazie a ciò che Dio aveva già fatto in lei.
Icona della fuga in Egitto<br />
• La prova dell'esilio, di un lungo<br />
viaggio pieno di incognite, di<br />
una residenza in terra straniera<br />
non fu risparmiata alla Sacra<br />
Famiglia. Per la seconda volta<br />
nella storia della salvezza, un<br />
Giuseppe, giusto e figlio di<br />
Israele, è costretto ad andare in<br />
Egitto.<br />
Il nome di Giuseppe, in ebraico,<br />
significa "aggiunto da Dio",<br />
come qualcosa che è venuto<br />
per ultimo (Giuseppe era<br />
l'ultimo figlio di Giacobbe)
Fuga in Egitto (dall’icona<br />
dell’Akathistos (stanza 11)
uga in Egitto (dall’inno Akathistos stanza 11)<br />
Irradiando all'Egitto<br />
lo splendore del vero,<br />
dell'errore scacciasti la<br />
tenebra:<br />
ché gli idoli allora, o<br />
Signore,<br />
fiaccati da forza divina<br />
caddero;<br />
e gli uomini, salvi,<br />
acclamavan la Madre<br />
di Dio:<br />
• Icona russa del XVII secolo: Fuga in Egitto.
(segue) Akathistos<br />
• Rallegrati, riscossa del genere umano,<br />
Rallegrati, disfatta del regno d'inferno.<br />
Rallegrati, Tu inganno ed errore calpesti,<br />
Rallegrati, degl'idoli sveli la frode.<br />
Rallegrati, Tu mare che inghiotti il gran Faraone,<br />
Rallegrati, Tu roccia che effondi le Acque di Vita.<br />
Rallegrati, colonna di fuoco che guidi nel buio,<br />
Rallegrati, riparo del mondo più ampio che Rallegrati, datrice di<br />
manna celeste,<br />
Rallegrati, ministra di sante delizie.<br />
Rallegrati, Tu mistica terra promessa,<br />
Rallegrati, sorgente di latte e di miele.<br />
• Rallegrati, Vergine e Sposa! Rallegrati, Vergine e Sposa!
Riferimenti biblici<br />
• Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore<br />
apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi<br />
con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là<br />
finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il<br />
bambino per ucciderlo".<br />
Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua<br />
madre e nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino<br />
alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era<br />
stato detto dal Signore per mezzo del profeta:<br />
"Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio".<br />
• Matteo, II, 13 - 15
• in questa icona,Giuseppe<br />
cammina, per ultimo, dietro<br />
a Maria e a Gesù.<br />
Camminare per ultimo<br />
significa proteggere<br />
qualcuno dai pericoli che<br />
arrivano alle nostre spalle.<br />
Tendenzialmente noi tutti<br />
preferiremmo essere sempre<br />
davanti, ma spesso<br />
camminare<br />
per ultimi è più importante<br />
se il pericolo si trova, come<br />
nel caso di Giuseppe, alle<br />
nostre spalle (Erode cercava<br />
il bambino per ucciderlo, era<br />
sulle sue tracce).<br />
La vigilanza di Giuseppe è al<br />
servizio della sua famiglia.<br />
Vigilanza
Le sette gioie e i sette dolori di S.Giuseppe<br />
• Nel corso della mia<br />
ricerca ho trovato questa<br />
bellissima miniatura sulla<br />
rete (salterio di Gough,<br />
tredicesimo secolo), che<br />
si riferisce a San<br />
Giuseppe che recita<br />
davanti al piccolo Gesù,<br />
le parole della preghiera<br />
più sacra del popolo<br />
ebraico, ovvero lo Shemà<br />
Israel (sul rotolo il testo è<br />
scritto in francese)
Origine storica dei “ 7 dolori di S.Giuseppe”<br />
• Nel 1536 una nave con molti passeggeri fece<br />
naufragio al largo delle coste olandesi. Due monaci<br />
francescani rimasero in balia delle onde per due<br />
giorni aggrappati ad una tavola. Erano disperati e<br />
invocarono San Giuseppe. Essi furono salvati da un<br />
uomo, dall’apparenza venerabile, che li condusse<br />
fino a riva. Pieni di riconoscenza verso il loro<br />
salvatore, gli chiesero quale fosse il suo nome. “ Io<br />
sono Giuseppe, e voglio che voi onoriate I miei sette<br />
dolori e le mie sette gioie” .<br />
• Qesta fu l’origine della devozione dei sette dolori e<br />
delle sette gioie di San Giuseppe.
Lettura dell’icona<br />
Su questa “icona” di S.Giuseppe<br />
ogni dolore e gioia è rappresentato<br />
in un medaglione; la numerazione<br />
comincia dall’alto e va da destra<br />
a sinistra.<br />
1,L'Incarnazione<br />
2. La Natività<br />
3. La Circoncisione<br />
4. La Presentazione al Tempio<br />
5. La Fuga in Egitto<br />
6. Il ritorno dall’Egitto a Nazareth<br />
7. Gesù perduto e ritrovato
S.Giuseppe “maestro” di Gesù<br />
Lo Shemà Israel<br />
• Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è<br />
l'unico SIGNORE.<br />
Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con<br />
tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le<br />
tue forze. Questi comandamenti, che oggi ti do,<br />
ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli,<br />
ne parlerai quando te ne starai seduto in casa<br />
tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e<br />
quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come<br />
un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli<br />
occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e<br />
sulle porte della tua città.
S.Giuseppe “maestro” di Gesù<br />
• Il piccolo Gesù ascoltò probabilmente per la prima volta<br />
questa preghiera dalle labbra del suo padre putativo<br />
Giuseppe. Qui abbiamo due misteri di umiltà<br />
• - Il primo mistero, riguarda Gesù:<br />
la Parola divina stessa acconsente ad apprendere,<br />
quegli stessi comandamenti che ha trasmesso a<br />
Mosè sul Sinai :
• Il secondo mistero, riguarda Giuseppe.<br />
- solo una persona umile poteva sostenere, senza<br />
cadere nello scoraggiamento per la propria piccolezza,<br />
• la missione di educare nella Legge divina lo stesso<br />
Figlio di Dio fatto uomo. (Anche questo è un mistero di<br />
umiltà)<br />
• Il terzo mistero riguarda la collaborazione tra i due<br />
personaggi:<br />
• - come ogni buon padre Giuseppe prepara Gesù alla<br />
vita:<br />
• Giuseppe addestra all'umile<br />
arte del falegname<br />
il Figlio dell'Altissimo.<br />
• (dall’Inno delle Lodi della festa di S.Giuseppe)
Giuseppe contribuisce alla crescita fisica di Gesù<br />
• Con il suo lavoro di artigiano provvede al<br />
“sostentamento” e alla “costruzione” del Corpo<br />
di Cristo<br />
• E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia<br />
davanti a Dio e agli uomini.
Collego<br />
APPEN<strong>DI</strong>CE<br />
iconografica
La Sacra Famiglia<br />
• Non abbiamo esempi di antiche icone<br />
ortodosse della Sacra Famiglia perché<br />
nell’iconografia ortodossa non si<br />
rappresenta mai quella che – secondo la<br />
dottrina occidentale – viene chiamata<br />
“Santa Famiglia”..
Sacra Famiglia<br />
• Gli ortodossi affermano: “ … Non abbiamo una tale santa<br />
famiglia. Abbiamo la Tuttasanta e Semprevergine. Lei<br />
ha conservato sempre la sua verginità e Giuseppe è al<br />
servizio del mistero. Non rappresentiamo mai la “Santa<br />
Famiglia” (Cristo, la Tuttasanta e Giuseppe), tranne che<br />
in un caso: la Fuga in Egitto. Lì si vede la Tuttasanta con<br />
Cristo su d’un asinello, mentre Giuseppe guida l’asinello<br />
per la strada, ponendosi al servizio, come assistente,<br />
come aiutante. E’ una raffigurazione della Fuga in Egitto<br />
basata, come ogni icona, su presupposti biblici…”
La Sacra Famiglia nella tradizione occidentale<br />
Mentre fino al Rinascimento, nella Chiesa<br />
d’Occidente, san Giuseppe veniva raffigurato<br />
all’interno del ciclo della natività e dell’infanzia di<br />
Gesù e mai isolatamente (la chiesa d’Oriente in realtà<br />
ancora oggi è rimasta fedele a tale impianto<br />
nell’iconografia del santo), l’affermarsi del culto<br />
determinò lo sviluppo di nuove tipologie iconografiche.<br />
Ciò si deve, innanzitutto, all’azione degli ordini<br />
mendicanti, promotori di una pietà più vicina alla<br />
sensibilità dei fedeli, e del prestigioso teologo<br />
francese Giovanni Gerson che ne sollecitò la<br />
devozione, da esprimersi concretamente nella festa<br />
dello Sposalizio di Maria e Giuseppe.
Sacra Famiglia nella liturgia cattolica<br />
• La festa della Sacra Famiglia nella liturgia<br />
cattolica, nel secolo XVII veniva celebrata<br />
localmente; papa Leone XIII nel 1895, la fissò<br />
alla terza domenica dopo l’Epifania “omnibus<br />
potentibus”, ma fu papa Benedetto XV che nel<br />
1921 la estese a tutta la Chiesa, fissandola alla<br />
domenica compresa nell’ottava dell’Epifania;<br />
papa Giovanni XXIII la spostò alla prima<br />
domenica dopo l’Epifania; attualmente è<br />
celebrata nella domenica dopo il Natale o, in<br />
alternativa, il 30 dicembre negli anni in cui il<br />
Natale cade di domenica.
Sacra Famiglia nell’iconografia cattolica
Santa e dolce dimora,<br />
dove Gesù fanciullo<br />
nasconde la sua gloria!<br />
Giuseppe addestra all'umile<br />
arte del falegname<br />
il Figlio dell'Altissimo.<br />
Accanto a lui Maria<br />
fa lieta la sua casa<br />
di una limpida gioia<br />
La mano del Signore<br />
li guida e li protegge<br />
nei giorni della prova.<br />
O famiglia di Nazareth,<br />
esperta del soffrire,<br />
dona al mondo la pace.
“Errate” impostazioni iconografiche dellaS.Famiglia<br />
al pdv iconografico<br />
ene considerata errata<br />
a simbolicamente che<br />
ologicamente<br />
mpostazione che vede<br />
.Giuseppe posare la<br />
ano sulla<br />
alla della Madre di Dio.<br />
uesto “schema” è<br />
tenuto in contrasto con<br />
Santità e con la<br />
erginità di Maria in<br />
anto tale gesto ha il<br />
lore simbolico di<br />
ominanza” (intangibilità<br />
Maria).<br />
In analogia con l’abbraccio tra<br />
Gioacchino e Anna che rappresenta il<br />
momento del concepimento di Maria,<br />
sarebbe in contrasto con la Verginità<br />
della Madre di Dio.
Il culto di S.Giuseppe<br />
• Il culto per San Giuseppe compare in Oriente<br />
nell’VIII-IX secolo ed in Occidente solo nell’XI.<br />
• In Oriente la festa cadeva la domenica prima o<br />
dopo il Natale; presso i Copti era il 20 luglio,<br />
mentre in Occidente, nel tempo, si stabilì il 18<br />
marzo. La diffusione della devozione per il Santo<br />
è ancora più tarda e, pur risalendo in Occidente<br />
al XIV secolo, si incrementò soprattutto col<br />
Concilio Vaticano I che, nel 1870, lo dichiarò<br />
Patrono della Chiesa Cattolica.
Diffusione del culto<br />
• Ma il vero riscopritore dell’importanza teorica del<br />
padre putativo di Gesù fu Gerson, che nel primo<br />
Quattrocento lo propose come modello politico<br />
di pace e di unione.<br />
• La proposta di Gerson non ebbe seguito<br />
immediato, ma fu ripresa nel Cinquecento dai<br />
francescani, che fecero di san Giuseppe un<br />
esempio di padre spirituale, e quindi del clero,<br />
mediatore fra Dio e gli uomini.
Iconografia di S.Giuseppe<br />
• Nei primi tre secoli, forse per evitare una anche se<br />
velata allusione di paternità, la figura di San<br />
Giuseppe non compare.<br />
• Dopo il Concilio di Efeso (431), che proclamava il<br />
dogma della Divina Maternità di Maria, non<br />
essendovi più possibilità di dubbie interpretazioni,<br />
• la figura di San Giuseppe compare nelle scene<br />
relative alla sua vita e al ciclo dell'infanzia di Gesù.
Atre Icone di S.Giuseppe<br />
• Le prime icone orientali con<br />
tale raffigurazione risalgono<br />
solo al XVIII secolo sono<br />
chiaramente ispirata alla<br />
tradizione artistica<br />
occidentale perché il Bambino<br />
non vi è raffigurato con lo<br />
sguardo verso chi prega e con<br />
la manina benedicente, come<br />
è tipico delle icone. Anche il<br />
giglio, simbolo di purezza e<br />
nobiltà di sentimenti, che<br />
Giuseppe ha in mano è<br />
attributo che si incontra<br />
prevalentemente nella<br />
tradizione occidentale.
one di S. Giuseppe nella tradizione occidentale
Icona di S.Giuseppe in stile Akathistos
Medito
Il martirio di Giuseppe<br />
• Accostare la figura di san Giuseppe alla<br />
parola “martirio” può suonare inusuale.<br />
• Che cosa ha a che fare tutto questo con<br />
la riservatezza di san Giuseppe?<br />
• La sua figura, avvolta nel silenzio
Il martirio della decisione<br />
• Il martirio di Giuseppe fu anzitutto<br />
• il martirio della decisione<br />
• Maria è tornata a Nazaret, dopo aver<br />
accompagnato negli ultimi tre mesi di<br />
gravidanza la cugina Elisabetta. Lei stessa è<br />
ormai al terzo mese. Matteo inquadra Giuseppe<br />
mentre “sta riflettendo a queste cose” e il primo<br />
verbo che usa per descriverne l’azione è:<br />
“decise”. “Decise di ripudiarla in segreto
• Quale fu dunque la riflessione di Giuseppe?<br />
Non poteva negare il fatto, non volle dubitare<br />
dell’innocenza. Questa fu la sua decisione<br />
• Le due cose non stavano insieme ed egli rinunciò a<br />
ricondurre a ragione ciò che il pensiero umano non<br />
poteva abbracciare.<br />
• Si ritirò dunque di fronte all’incomprensibile.<br />
• La decisione di Giuseppe fu reverenza di fronte a<br />
ciò che non poteva capire.<br />
• Fu senso del mistero. Fu timore di Dio.
Il suo martirio fu poi il martirio<br />
dell’incertezza.<br />
• I ripetuti interventi dell’angelo, dopo la<br />
nascita di Gesù, lo costringono ad una<br />
mobilità continua.<br />
• Dopo l’umiliazione della stalla di<br />
Betlemme, ci fu quella dei continui<br />
spostamenti, della precarietà,<br />
dell’incertezza, della mendicanza, del<br />
paese straniero.
Il martirio della povertà.<br />
• Non è facile per un uomo non poter<br />
provvedere a sua moglie e a suo figlio.<br />
• E a un profugo è negata proprio la<br />
possibilità di farlo.<br />
• Questo fu per Giuseppe il martirio della<br />
povertà.
Il martirio dell’obbedienza<br />
al suo incarico.<br />
• Giuseppe è l’uomo delle decisioni. Egli<br />
obbedisce all’angelo e decide, obbedisce<br />
a Dio e fa le sue scelte.<br />
• Questo fu il martirio dell’obbedienza al suo<br />
incarico.<br />
• Giuseppe aveva il compito di difendere e<br />
di custodire
Infine fu il martirio della responsabilità<br />
e della vigilanza<br />
•Ma ci fu un momento in cui temette di aver<br />
mancato all’incarico. “Tuo padre ed io,<br />
angosciati, ti cercavamo”, esplode la<br />
Madonna, ritrovando Gesù, dodicenne, dopo<br />
tre giorni di disperata ricerca. Angoscia di un<br />
padre che ha perso suo figlio, panico di un<br />
uomo che si è distratto davanti a Dio.<br />
Questo fu per Giuseppe il martirio quotidiano<br />
della responsabilità e della vigilanza.
Prego
• Tra le tante possibili riportiamo tre<br />
indicazioni per la preghiera
I SETTE DOLORI E LE SETTE GIOIE <strong>DI</strong> <strong>SAN</strong> <strong>GIUSEPPE</strong><br />
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.<br />
Amen.<br />
• PRIMO “DOLORE E GIOIA”<br />
• O glorioso S. Giuseppe, per il dolore e la gioia che<br />
provasti nel mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio nel<br />
grembo della Beata Vergine Maria, ottienici la grazia della<br />
confidenza in Dio. (breve pausa di meditazione) Pater,<br />
Ave, Gloria.<br />
•
• SECONDO "DOLORE-GIOIA"<br />
• O glorioso S. Giuseppe, per il dolore che provasti nel<br />
veder nascere in tanta povertà il Bambino Gesù e per la<br />
gioia che sentisti vedendolo adorare dagli Angeli, ottienici<br />
la grazia di accostarci alla Santa Comunione con fede,<br />
umiltà e amore. (breve pausa di meditazione) Pater, Ave,<br />
Gloria.<br />
• TERZO "DOLORE-GIOIA"<br />
• O glorioso S. Giuseppe, per il dolore che provasti nel<br />
circoncidere il Divino Bambino e per la gioia che sentisti<br />
nell'imporgli il nome di "Gesù", ordinato dall'Angelo,<br />
ottienici la grazia di togliere dal cuore tutto ciò che<br />
dispiace a Dio. (breve pausa di meditazione) Pater, Ave,<br />
Gloria.
• QUARTO “DOLORE-GIOIA”<br />
• O glorioso S. Giuseppe, per il dolore e la gioia che<br />
• provasti nell'udire la profezia del santo vecchio Simeone,<br />
che annunciava da una parte la perdizione e dall'altra la<br />
salvezza di tante anime, a seconda del loro atteggiamento<br />
nei riguardi di Gesù, che stringeva Bambino fra le sua<br />
braccia, ottienici la grazia di meditare con amore le pene<br />
di Gesù e i dolori di Maria. (breve pausa di meditazione)<br />
Pater, Ave, Gloria.<br />
• QUINTO "DOLORE-GIOIA"<br />
• O glorioso S. Giuseppe, per il dolore che provasti nella<br />
fuga in Egitto e per la gioia che sentisti avendo sempre<br />
con te lo stesso Dio insieme alla sua Madre, ottienici la<br />
grazia di compiere con fedeltà e amore tutti i nostri doveri.<br />
(breve pausa di meditazione) Pater, Ave, Gloria.
• SESTO "DOLORE-GIOIA"<br />
• O glorioso S. Giuseppe, per il dolore che provasti<br />
nell'udire che regnavano ancora, nella terra di Giudea, i<br />
persecutori del Bambino Gesù e per la gioia che sentisti<br />
nel far ritorno nel-la tua casa di Nazareth, in terra più<br />
sicura di Galilea, ottienici la grazia dell'uniformità ai<br />
voleri di Dio. (breve pausa di meditazione) Pater, Ave,<br />
Gloria.<br />
• SETTIMO "DOLORE-GIOIA"<br />
• O glorioso S. Giuseppe, per il dolore che provasti nello<br />
smarrimento del fanciullo Gesù e per la gioia che sentisti<br />
nel ritrovarlo, ottienici la grazia di condurre una buona<br />
vita e di fare una santa morte. (breve pausa di<br />
meditazione) Pater, Ave, Gloria
Preghiera al “ Silenzioso Giuseppe”<br />
• Silenzioso Giuseppe!<br />
Nessuno ha avuto una responsabilità grande come la tua.<br />
Al Figlio di Dio fatto uomo e a sua madre Maria dovevi procurare alloggio, vitto e<br />
amore...<br />
Insegnaci il valore dell’impegno quotidiano.<br />
• Silenzioso Giuseppe!<br />
Tu non sei stato l’uomo delle parole, sei stato l’uomo del pane.<br />
Di te non conserviamo nessun discorso, nessuna sentenza.<br />
Al rumore delle parole preferivi la concretezza dei fatti.<br />
• Insegnaci la forza dell’esempio.<br />
• Silenzioso Giuseppe!<br />
Tu conosci il legno e la sua ruvidezza, l’ordine esigente e il lavoro<br />
• da finire. Hai logorato le tue forze nella fatica di artigiano.<br />
Insegnaci l’importanza di una vera competenza.<br />
• Silenzioso Giuseppe!<br />
Hai avuto la fortuna unica di vivere con Gesù e Maria.<br />
Se tutti gli uomini devono scoprire Dio e i fratelli, la tua santità<br />
• fu grande!<br />
Insegnaci a vedere Dio in ogni volto umano.<br />
• Silenzioso Giuseppe!<br />
Il pane che guadagnavi diventava la carne di Dio!<br />
La tua dimora quotidiana era la casa di Dio!<br />
Il tuo amor paterno confortava il Figlio di Dio!<br />
Insegnaci a costruire il corpo di Cristo.<br />
•
• A TE, O BEATO <strong>GIUSEPPE</strong><br />
• A te, o beato Giuseppe,<br />
stretti dalla tribolazione<br />
ricorriamo<br />
e fiduciosi invochiamo il tuo<br />
patrocinio<br />
dopo quello della tua<br />
Santissima Sposa.<br />
Per quel sacro vincolo di<br />
carità<br />
che ti strinse all'Immacolata<br />
Vergine Maria,<br />
Madre di Dio,<br />
e per l'amore paterno<br />
che portasti al fanciullo<br />
Gesù,<br />
guarda, te ne preghiamo,<br />
con occhio benigno,<br />
la cara eredità che Gesù<br />
Cristo<br />
acquistò col suo Sangue<br />
e col tuo potere ed aiuto<br />
soccorri i nostri bisogni!<br />
Proteggi, o provvido<br />
Custode della divina<br />
Famiglia,<br />
•l'eletta prole di Gesù Cristo;<br />
allontana da noi, o Padre<br />
amantissimo,<br />
la peste di errori e di vizi che<br />
ammorba il mondo;<br />
assistizi, propizio, dal Cielo,<br />
in questa lotta contro il potere<br />
delle tenebre,<br />
o nostro fortissimo Protettore;<br />
e come un tempo scampasti dalla<br />
morte<br />
la minacciata via del Bambino<br />
Gesù,<br />
così ora difendi la Santa Chiesa<br />
di Dio<br />
dalle ostili insidie e da ogni<br />
avversità;<br />
e stendi sopra ciascuno di noi<br />
il tuo continuo patrocinio,<br />
affinché col tuo esempio<br />
e mediante il tuo soccorso,<br />
possiamo virtuosamente vivere,<br />
piamente morire<br />
e conseguire l'eterna beatitudine<br />
in Cielo.
• O Beato Giuseppe,<br />
Tu che hai custodito i tesori di Dio,<br />
Gesù e Maria,<br />
insegnaci ad amarli,<br />
come Tu li hai amati.<br />
Tu che, nel silenzio e nella preghiera,<br />
hai collaborato al mistero della salvezza,<br />
donaci capacità interiore<br />
per fare posto alla voce di Dio.<br />
Tu che ti sei fidato<br />
delle parole degli Angeli<br />
mandati dal Padre,<br />
insegnaci ad avere fiducia<br />
nella provvidenza<br />
e nella misericordia di Dio,<br />
affinché con il Tuo esempio,<br />
e soprattutto con il Tuo aiuto,<br />
possiamo anche noi<br />
essere «Servi del Signore»,<br />
autentici e credibili<br />
testimoni del Vangelo.
FINE